Autorama - 1 Giugno 2015

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Autorama - 1 Giugno 2015
AUTORAMA
Mensile d’informazione e cultura del mondo dei motori
HUB COMUNICAZIONE
FONDATO NEL 1958
n.619 / 1 Giugno 2015
SU ITALIA 53
Digitale terrestre: canale 53
Satellite:canale 937 SKY
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LA PRIMA AGENZIA STAMPA
AUTOMOBILISTICA ITALIANA
MERCEDES GLC COUPÉ
ECCO COME SARÀ
LA SUV SPORTIVA
CHE VUOLE SFIDARE
LA BMW X4
ALFA
ROMEO
4C SPIDER
PERDE IL TETTO E DIVENTA ANCORA PIÙ ESCLUSIVA ED EMOZIONANTE,
PERÒ IL PREZZO SALE ANCORA: 75.000 EURO
PROVA
MINI JOHN COOPER WORKS
È LA MINI PIÙ POTENTE DI SEMPRE
MA NONOSOSTANTE I SUOI 231 CV
NON È AFFATTO UNA BELVA INDOMABILE
NEWS
2 AUTORAMA 1 GIUGNO 2015
1 GIUGNO 2015
MERCEDES GLC COUPÉ CONCEPT
la suv sportiva che verrà
E la C Coupé
debutterà
in settembre
al Salone
di Francoforte
MILANO – Dopo la “prima” mondiale avvenuta
al salone di Shanghai, abbiamo potuto vedere
dal vivo anche in Italia la concept dalla
quale nascerà la Mercedes GLC Coupé, che
sfiderà la BMW X4. Rispetto a quest’ultima,
il prototipo di Stoccarda è leggermente più
lungo e basso, ma molto più largo, perché la
Mercedes vuole proporre una vettura ancora
più filante e aggressiva. Del resto, il concetto
di suv coupé non è più così originale. Lanciato
proprio da BMW con la prima X6, quasi a
titolo esperimento, è piaciuto molto a livello
mondiale e così non solo è arrivata una seconda
generazione della X6, ma l’idea è stata declinata
anche in un formato più compatto dando
origine alla X4, che sta riscuotendo anch’essa
grandi consensi.
Il posteriore della GLC Concept, per certi aspetti
come la fanaleria, ricorda quello della Classe S
Coupé, la calandra ha la forma introdotta dalla
Classe A, mentre la doppia coppia di scarichi
verticali è già stata utilizzata da sportive Ferrari
e Lexus. Almeno all’esterno la vettura appare
già molto definita e supponiamo che la versione
che andrà in vendita sarà molto simile. Gli
interni, invece, erano occultati dai cristalli scuri,
ma lo stile dovrebbe essere analogo a quello
della Serie C berlina, studiato dall’Advanced
Design Center di Como. La GLC Coupé dovrebbe
arrivare sul mercato a 2016 avanzato e monterà
i motori di alta gamma della Classe C, compresi
l’ibrido diesel della C300 Hybrid e i propulsori
AMG. Tanto è vero che questa concept è
ufficialmente dotata del 3 litri biturbo da 367
CV della C450 AMG. La trazione, ovviamente, è
a quattro ruote motrici.
AUTORAMA
CRISTINA ALTIERI
SAVERIO VILLA
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE
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FORD FIESTA
diventa “maratoneta”
col nuovo motore TDCi 1.5
FOLLIE DI PRIMAVERA
BMW M6 E63
nel club dei 1.000 CV
AMBURGO (GERMANIA) - La società G-Power, già fornitrice di accessori BMW, ha spinto
una M6 di vecchia generazione in quella ristretta rosa di veicoli che dispongono di una
cavalleria a 4 cifre. La “dopatissima” E63 arriva a 1.001 CV e 900 Nm di coppia con una
velocità massima di 370 km/h. Si tratta di valori da capogiro che ricordano fuoriserie
come Bugatti Veyron o Koenigsegg One. Sotto il cofano, c’è un V10 di 5 litri abbinato ad
un sistema Bi-Kompressor in grado di limare l’accelerazione da 0 a 100 all’ora fino a 4,3
secondi. Che, in realtà, sono solo 3 decimi in meno rispetto alla M6 di serie, però i 200
vengono poi raggiunti in soli 9 secondi. L’impianto di scarico è in titanio i pneumatici sono
255/25 davanti e 295/30 dietro su cerchi da 21” e i dischi sono carboceramici.
MINI/John Cooper Works
Krumm la porta a 300 CV
COLONIA (GERMANIA) - Una Mini che
“tira” come una Golf R. Qualcuno la
sogna, la società di tuning tedesca Krumm
Performance l’ha realizzata montando sotto
il cofano di una John Cooper Works un
motore da 300 CV, facendo lievitare anche
la coppia del quattro cilindri da 1.6 litri a
400 Nm. Che poi un modello simile serva, è
un altro discorso, ma le vetture elaborate
suscitano grande interesse in Germania. Il
risultato è stato ottenuto con l’adozione di
un turbo ibrido oltre che con l’ottimizzazione
del software ed una serie di altri interventi
il cui costo non è nemmeno esagerato: poco
meno di 5.000 euro. Naturalmente ci sono
anche altri interventi per adeguare l’assetto
alle prestazioni. Tra questi un differenziale
autobloccante Drexeler da 2.150 euro (più
montaggio), una frizione da competizione
(altri 1.620 euro), sospensioni con una
taratura da Nordschleife (2.550 euro) o un
impianto frenante speciale (3.300 euro).
Secondo Krumm, la Mini elaborata ha girato
sul vecchjio ‘Rint in 7’ 38”.
FIAT/ Alla Polizia le prime 25 Freemont
N. 619 / 1 Giugno 2015
DIRETTORE RESPONSABILE
Cristina Altieri
[email protected]
DIRETTORE EDITORIALE
Saverio Villa
[email protected]
CONSULENTE DI DIREZIONE
Paolo Altieri
STOCCARDA (GERMANIA)
La nuova Mercedes Classe C
Coupé debutterà al Salone
di Francoforte 2015.
I prototipi camuffati sono
già stati avvistati anche in
quella che appare come una
versione AMG, alla quale
potrebbe venire riservato
perfino il cockpit digitale di
Classe S. Non sorprende che
il modello appaia più basso
ma anche più largo, cioè
più aggressivo come tutti
i modelli della Stella delle
utlime generazioni, che sono
sempre più anticonformisti,
almeno rispetto alla
tradizione Mercedes.
Anche il passo è più
generoso, però mancano
i dettagli, che verranno
centellinati nei prossimi mesi.
È possibile, però, che
le linee molto rastremate
penalizzino l’abitabilità
posteriore. Mercedes
dovrebbe rendere disponibile
sulla Classe C Coupé
sospensioni pneumatiche, un
cambio automatico evoluto
e sistemi futuristici
di assistenza alla guida.
PAOLO ALTIERI
ANDREA
RAPELLI
ADRIANO TOSI
MATTIA
ECCHELI
AUTORAMA 3
MILANO - Fiat ha consegnato alla Polizia i primi 25 esemplari di Freemont
(saranno 100 in totale). In occasione dell’Expo 2015 le vetture in livrea bianca
e celeste sono state destinate al Compartimento della Polizia Stradale di
Milano. Sono naturalmente allestite in modo specifico, inclusi i dispositivi di
geolocalizzazione, per il controllo elettronico delle targhe dei veicoli in transito
nonché il cosiddetto “police controller” per la verifica dei mezzi industriali.
Nel capoluogo lombardo, le nuove Freemont verranno impiegate nei servizi
straordinari legati all’Expo. Dall’inaugurazione hanno già prestato servizio oltre
2.500 pattuglie per “garantire una regolare mobilità sia in ambito urbano sia
extraurbano”, come informa l’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale.
COLONIA (GERMANIA) - 31,2 km/litro
nel ciclo misto: è il risultato ottenuto dalla
Fiesta ECOnetic col nuovo motore 1.5 TDCi,
ora disponibile sulla compatta più venduta
d’Europa. Rispetto al 1.6 TDCi la potenza resta
a 95 CV ma le emissioni di anidride carbonica
scendono a 82 g/km. Il merito va al nuovo
design della camera di combustione, del turbo
e dell’impianto di iniezione.
FORD MUSTANG
in miniatura per il golf,
ma costa 16.000 dollari
WASHINGTON (STATI UNITI) - L’americana
Caddyshack, produce una versione per il
“green” della Mustang. Monta un motore
elettrico capace di spingerla a 30 km/h. Pesa
425 kg ma a seconda degli allestimenti la
massa può variare. Ad esempio se si opta per
un sistema audio con quattro altoparlanti,
sedili ribaltabili o cerchi in alluminio da 12
pollici. Il prezzo supera di poco i 16.000 dollari.
PORSCHE 918 Spyder
arriva al terzo richiamo:
sette coinvolte in Italia
PADOVA – Terzo richiamo globale per l’ibrida
da 800 mila euro. Si tratta di un’azione
“precauzionale” per il controllo del cablaggio
elettrico della ventola del radiatore, che nelle
918 fabbricate fino all’aprile 2015, potrebbe
essere danneggiato da un componente in
carbonio. L’operazione dovrebbe richiedere
mezza giornata di stop in officina.
4 AUTORAMA 1 GIUGNO 2015
VIDEO
LaPROVA
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Ripropone tutte le entusiasmanti caratteristiche
della coupè, sia nell’uso su strada che in pista, ma
l’uso con il tetto aperto, si sa, diventa un moltiplicatore di emozioni. E questo non ha prezzo
Alfa Romeo 4C Spider
www.alfaromeo.it
PERDE IL TETTO
MA NON IL VIZIO
Via il tetto e una manciata di rinforzi leggeri in più che però non modificano in alcun modo
il carattere della vettura che rimane animale da pista per appassionati duri&puri
BALOCCO (VC) - La 4C Spider ripropone per gran parte la linea della coupé, con
la differenza più evidente
del rollbar posteriore di sicurezza integrato nei montanti. Ci sono anche proiettori più tradizionali e coerenti con lo stile dell’auto
rispetto a quelli spettacolari
ma un po’ troppo futuristici
visti sulla berlinetta. Sotto
la portiera di sinistra, poi,
è spuntata una presa d’aria per evitare il surriscaldamento del cambio nell’uso
estremo. Il prezzo è molto
superiore rispetto a quello
della coupé: 75 mila euro
invece di 53.400 e questo
dipende anche dall’aumento dei componenti in carbonio (ad esempio la cornice
del parabrezza) reso necessario contenere la massa.
La capote, per rispettare la
filosofia della massima leggerezza tipica della 4C, è
realizzata in tela ed è molto essenziale. Si toglie e
si mette manualmente in
modo abbastanza semplice ma le operazioni sono
più rapide e egevoli se si
è in due. Quando è arrotolata finisce in una sacca
che trova posto nel piccolo portabagagli posteriore,
sottraendo però una buona
parte dei 110 litri di ca-
Con l’aderenza della 4C Spider è difficile ritrovarsi in situazioni del genere
ma quando si esagera può capitare e allora occorre abilità e polso fermo
AUTORAMA 5
LA SCHEDA
CON CHI SE LA GIOCA*
ALFA ROMEO 4C SPIDER
PREZZO
ALFA 4C SPIDER 75.000 euro
LOTUS ELISE da 44.108 euro
NISSAN 370Z SPIDER 41.470 euro
PORSCHE BOXSTER da 54.570 euro
75.000 euro
ALIMENTAZIONE
benzina, turbo
MOTORE
4 cilindri in linea
CILINDRATA
1.742 cc
POTENZA
240 kW/177 CV
COPPIA
350 Nm
CAMBIO
doppia frizione 6 marce
TRAZIONE
posteriore
DIMENSIONI
3,99/1,86/1,18 metri
VOLUME BAGAGLIAIO
110 litri
0/100 KM/H
4,5 secondi
VELOCITÀ
257 km/h
CONSUMO COMBINATO 6,9 l/100 km
EMISSIONI CO2
161 g/km
pacità dichiarati dall’Alfa.
L’abitacolo non cambia se
non in dettagli secondari.
In rapporto alle dimensioni
esterne, quindi è molto spartano ma offre una discreta
abitabilità ai due occupanti, però sono sempre pochi
gli spazi per riporre monete,
smartphone e così via.
L’Afa 4C Spider pesa ufficialmente 940 kg a secco e la
potenza del motore turbobenzina di 1.750 cc è sempre
di 240 CV: questo significa
che il rapporto peso potenza, pur peggiorando leggermente, rimane inferiore ai 4
kg/CV è sempre uno dei più
formidabili in assoluto. Su
strada e anche in pista, come
abbiamo potuto constatare
sulla posta di prova di Balocco, le differenze sono praticamente irrilevanti e non
si notano neppure quei leggeri movimenti della scocca
che solitamente affliggono
le vetture private del tetto,
grazie alla rigidità della vasca
in carbonio che costituisce
l’ossatura della Spider.
Le prestazioni dichiarate sono le stesse della versione
chiusa: 257 km/h (anziché
258), 4,5 secondi per passare
da 0-100 km/h e poi 36 metri
per fermarsi da quella stessa
velocità. La vettura accelera
e riprende con una velocità
impressionante, è agilissima
tra le curve in successione,
cambia marcia con grande rapidità grazie alla trasmissione
a doppia frizione e sei rapporti (che forse è diventata
*PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA
Entrare e uscire non è proprio
un gioco da ragazzi ma quando
manca la capote diventa tutto un
po’ più facile. E, una volta dentro,
i due occupanti hanno anche a
disposizione un discreto spazio
un po’ più dolce) è, quando
è necessario, decelera con la
violenza che serve in pista.
Lo sterzo senza servoassistenza, però, rimane un po’
ansiogeno sul dritto e richiede esperienza e attenzione
quando si guida al limite.
Il comfort, naturalmente,
non è una priorità dell’Alfa
4C Spider, come non lo è
della coupé. Sia viaggiando
a capote aperta che chiusa il rumore è ancora più
invasivo, in compenso c’è
un buon riparo aerodinamico. La tonalità di scarico è
sempre entusiasmante ma,
presto, sarà disponibile anche un impianto Akrapovic
attivo che renderà ancora
più “tracing” la voce della
Spider.
Saverio Villa(@saveriovilla)
PESA POCO PIÙ DELLA COUPÉ
Come in tutti i casi di trasformazione da coupé a spider, anche
per la 4C è stato necessario adottare qualche rinforzo che ha fatto
aumentare il peso. La differenza, però, è di soli 45 kg, perché la
struttura a vasca in carbonio si è dimostrata sufficientemete rigida
per compensare del tutto la sparizione del tetto ai fini della rigidità
del telaio. Bisogna poi considerare che di questi 45 kg, 8 sono dovuti
a un adeguamento della parte anteriore ai test di sicurezza e, presto,
la modifica dovrà essere apportata anche alla coupé. A quesl punto
la differenza tra le due 4C si ridurrà a 37 kg.
6 AUTORAMA 1 GIUGNO 2015
Mini John Cooper Works
LaPROVA
www.mini.it
LA MINI PIÙ POTENTE
DI SEMPRE
VIDEO
MAGGIO 2015
MINI VUOL ESSERE SPECIALE
ANCHE
NEGLI OCCHIALI
Che le Case auto stiano sempre più
diversificando è cosa nota e Mini ne
dà ulteriore dimostrazione attraverso i
Mini Augmented Vision. Non dei banali
occhiali, bensì degli strumenti per la
realtà aumentata, in grado cioè di dare
al guidatore informazioni su veicolo e
navigazione, senza bisogno di togliere lo
sguardo dalla strada. I Mini Augmented
Vision - sviluppati con Qualcomm - sono
per ora in fase sperimentale e sono
stati presentati a Shangai a fine aprile.
MINI JCW da 31.200 euro
ABARTH 595 COMP. MTA da 26.850 euro
OPEL CORSA OPC da 21.900 euro
PEUGEOT 208 GTI P.S. da 26.000 euro
*PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA
Sottopelle, il motore più potente mai montato su una Mini, un assetto specifico e tanta
elettronica. Immancabili l’estetica dedicata e le “infinite” personalizzazioni
FIRENZE - La nuova Mini ha
completato la sua gamma
verso l’alto con la JCW da
231 CV. JCW sta per John
Cooper Works, ovvero l’azienda creata dal figlio del
mitico John Cooper - quello
che si è “inventato” l’auto
da corsa a motore centrale
posteriore - e che si occupa di trasformare le Mini
in piccole bombe “legalizzate”.
Esteticamente, la Mini JCW
si distingue per le generose prese di raffreddamento (solo quella di sinistra,
visto che quella di destra
è solo estetica) nella parte
bassa e laterale del paraurti
anteriore, per i longheroni
sottoporta e i fascioni posteriori, così come per lo
spoiler posteriore. Ancora, i
gruppi ottici a LED con indicatori di direzione bianchi,
la cornice dei passaruota
più marcata, la targhetta
JCW su calandra del radiato-
re, passaruota e portellone
sono elementi distintivi di
questa versione. Completa
il quadro l’impianto di scarico sportivo, il cui apporto è
soprattutto sonoro. Il risultato globale, come sempre
in Casa Mini, non travalica il
confine dell’eleganza.
Dentro, la seduta bassa, il
Sopra, il classico
strumento
centrale rotondo,
ora di dimensioni
“king size” e
sempre più ricco
di informazioni
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Perché se è vero che costa tanto - tantissimo qualora si metta mano al listino degli optional - la
John Cooper Works è l’auto con il più alto “tasso di
esclusività” all’interno del segmento B. Se invece la
vostra unica motivazione d’acquisto è il piacere di
guida, sappiate che le vecchie JCW erano altra cosa.
VIDEO
Il loro obiettivo è quello di mostrare a
che punto sia il Gruppo BMW nel campo
della connettività e dell’infotainment.
Trattandosi di Mini, il design by
Designworks è molto accattivante, un
po’ vintage e un po’ in stile aviatore.
CON CHI SE LA GIOCA*
Immancabili il tetto bicolore (sopra), così come i sedili sportivi (sotto). Rispetto
alla generazione precedente migliora la qualità costruttiva; non altrettanto
l’abitabilità posteriore, buona per due persone fino a 170 cm di statura
AUTORAMA
Tra le funzioni visibili ci sono velocità,
segnaletica e segnalazione dei parcheggi
liberi. La chicca è la “visione a raggi
X”, che grazie a telecamere interne ed
esterne permette di vedere attraverso i
montanti anteriori.
piantone di sterzo regolabile in altezza e profondità e
la leva del cambio facilmente raggiungibile sono punti
di forza di tutte le Mini. La
JCW si arricchisce dei sedili sportivi con poggiatesta
integrati. Altri dettagli che
fanno della Mini una JCW
sono le targhette sparse
qua e là, la cornice della
strumentazione centrale e
la chiave dell’auto con design speciale; il cielo del tetto
colore antracite e il Driving
Excitement Pack di serie.
Dall’alto dei suoi 231 CV,
ma ancor di più dei 320 Nm
di coppia a soli 1.250 giri (e
fino a 4.800), il 2.0 turbo
offre una spinta elettrica ai
bassi regimi e un allungo
deciso agli alti. Peccato però
che il comportamento fra le
curve non sia esattamente
da go-kart: a un assetto rigido non corrisponde una
risposta altrettanto pronta
da parte degli pneumatici.
Il motivo? Le P7 Cinturato:
come riportato sul sito della
Pirelli: “Una combinazione
perfetta tra bassa resistenza al rotolamento, comfort
plastico ed acustico, buona
resa chilometrica e prestazioni in frenata e maneggevolezza”; la maneggevolezza è all’ultimo posto. Non a
caso, sempre dal sito Pirelli,
se si effettua la ricerca per
caratteristiche, quando si
seleziona “Sport” il P7 sparisce e rimane la gamma
PZero... Risultato: la Mini
JCW inizia a sottosterzare
molto presto, sia in inse-
LA SCHEDA
MINI JOHN COOPER WORKS
PREZZO
31.200 euro
ALIMENTAZIONE
turbobenzina
MOTORE
4 cilindri in linea
CILINDRATA
1.998 cc
POTENZA
170 kW/231 CV
COPPIA
320 Nm
CAMBIO
manuale a 6 marce
TRAZIONE
anteriore
DIMENSIONI
3,87/1,73/1,41 metri
VOLUME BAGAGLIAIO
211/731 litri
0/100 KM/H
6,8 secondi
VELOCITÀ
235 km/h
CONSUMO COMBINATO 6,7 l/100 km
EMISSIONI CO2
155 g/km
rimento di curva sia in uscita. Peccato, perché il bilanciamento non sembra male:
quando si rilascia il gas c’è un
piacevole allargamento di traiettoria del retrotreno - che
non mette ansia e prometterebbe bene, mentre il cambio
automatico a sei rapporti è
rapido in salita, meno in scalata. Il comfort? L’assetto è
rigido, ma lo smorzamento
delle vibrazioni è nettamente
migliorato rispetto al modello
vecchio.
Prezzi: costa tanto, la Mini
JCW: 31.200 euro. Ma è questo il prezzo da pagare per
avere un marchio premium e
un listino praticamente infinito in tema di personalizzazioni: tinte, abbinamenti (ellissi
delle porte, anelli dei fari...),
tessuti, badge, cerchi... C’è
l’imbarazzo della scelta.
Adriano Tosi (@adrtosi)