L`Europrogettazione per l`accesso ai finanziamenti UE
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L`Europrogettazione per l`accesso ai finanziamenti UE
1. Regole Generali per la Presentazione di una Domanda di Sovvenzione L’Europrogettazione per l’accesso ai finanziamenti UE 2. Project Cycle Management Fernando De Luca Europroject Coordinator – FOCUS EUROPE Bari, 10 giugno 2011 dott. Fernando De Luca 1 dott. Fernando De Luca 2 L’intervento finanziario dell’ dell’UE: appalti e sovvenzioni 1. Regole Generali per la Presentazione di una Domanda di Sovvenzione Due forme giuridiche: • Appalti pubblici (public contracts), che il regolamento finanziario UE, definisce come contratti a titolo oneroso, conclusi tra uno o più operatori economici e un’amministrazione aggiudicatrice, per ottenere, contro pagamento di un prezzo, in tutto o in parte a carico del bilancio dell’UE, la fornitura di un bene mobile o immobile, l’esecuzione di lavori o la prestazione di servizi; • L’intervento finanziario dell’UE: appalti e sovvenzioni; • Il quadro di riferimento giuridico; • La forma delle sovvenzioni; • I principi di concessione delle sovvenzioni; • Sovvenzioni (grants), cioè,sempre in base al regolamento finanziario, contributi diretti a carico del bilancio, accordati a titolo di liberalità per finanziare sovvenzioni di azioni e sovvenzioni di funzionamento. • La procedura di concessione delle sovvenzioni. dott. Fernando De Luca 3 L’intervento finanziario dell’ dell’UE: appalti e sovvenzioni dott. Fernando De Luca 4 L’intervento finanziario dell’ dell’UE: appalti e sovvenzioni • Sovvenzioni di Azioni = azione destinata a promuovere la realizzazione di un obiettivo che si iscrive nel quadro di una politica dell’UE; • Sovvenzioni di Funzionamento = funzionamento di un organismo che persegue uno scopo di interesse generale europeo o un obiettivo che si iscrive nel quadro di una politica dell’UE; Due forme giuridiche: • Appalti pubblici (public contracts), contratti con prestazioni corrispettive medianti i quali la Commissione UE acquista beni o servizi al fine di eseguire proprie attività interne; • Call for tenders = procedure di aggiudicazione degli appalti (public contracts) finanziati interamente o parzialmente dal bilancio dell’UE devono rispettare i principi di trasparenza, proporzionalità, parità di trattamento e non discriminazione e svolgersi secondo le norme del regolamento finanziario UE. • Sovvenzioni (grants), utilizzate dalla Commissione UE per incentivare la realizzazione di un’azione o sostenere le spese correnti di un organismo, ritenuti utili per il raggiungimento di un obiettivo posto da una politica o da un programma dell’UE. Non hanno natura sinallagmantica (nesso di reciprocità, tipico delle prestazioni corrispettive) e non si basano sulla realizzazione di un bene o di un servizio in cambio di un prezzo. dott. Fernando De Luca dott. Fernando De Luca 5 6 La forma delle sovvenzioni Le sovvenzioni dell’UE possono assumere una delle seguenti forme o una combinazione di esse; Il quadro di riferimento giuridico • Le norme generali che disciplinano l’intervento finanziario dell’UE sono contenute nei trattati (TFUE) e nel regolamento finanziario (CE, Euratom n. 1605/2002 del Consiglio): esse si applicano a tutte le azioni annuali e a tutti i programmi pluriennali cofinanziati dal bilancio dell’UE e a tutte le istituzioni dell’UE che gestiscono sovvenzioni; • Rimborso di una determinata percentuale ammissibili effettivamente sostenuti; • Il regolamento finanziario disciplina entrambe le forme di finanziamento dell’UE, appalti e sovvenzioni. • Finanziamento a tasso fisso. dott. Fernando De Luca 7 dei costi • Somme forfettarie, quali, ad esempio, i premi, che sono la ricompensa per la partecipazione ad un concorso il cui ammontare non è correlato ai costi sostenuti dal beneficiario, o le borse di studio; Possono essere concesse anche secondo modalità specifiche, quali accordi quadro di partenariato e partecipazione a fondi e meccanismi finanziari. dott. Fernando De Luca 8 I principi di concessione delle sovvenzioni Principi di trasparenza e parità di trattamento I principi di concessione delle sovvenzioni A monte, ogni DG COM deve predisporre e pubblicare, all’inizio di ciascun esercizio finanziario, un programma di lavoro annuale relativo alle modalità di erogazione delle sovvenzioni di sua competenza, nel quale indica le date, i settori di attività e gli importi degli inviti a presentare proposte mediante i quali tutti i potenziali interessati potranno partecipare su un piede di parità e senza discriminazioni; a valle del procedimento amministrativo di concessione delle sovvenzioni, la Commissione ha l’obbligo di rendere pubblici i beneficiari delle sovvenzioni stesse. • Principi di trasparenza e parità di trattamento; • Divieti di cumulo e di retroattività; • Principio del cofinanziamento. dott. Fernando De Luca 9 I principi di concessione delle sovvenzioni 10 I principi di concessione delle sovvenzioni Divieti di cumulo e di retroattività Le sovvenzioni non possono essere cumulative, nel senso che una medesima azione o un medesimo beneficiario non possono ricevere sovvenzioni nell’ambito di più programmi o azioni finanziate e cofinanziate dal bilancio UE. In nessun caso il bilancio UE può finanziare due volte i medesimi costi. Le sovvenzioni non possono essere concesse retroattivamente e, pertanto, è sempre esclusa la sovvenzione di azioni già concluse. In ogni caso, i costi ammissibili al finanziamento UE non possono essere anteriori alla data di deposito della domanda di sovvenzione, né all’inizio dell’esercizio finanziario del beneficiario. dott. Fernando De Luca dott. Fernando De Luca 11 Principio del cofinanziamento Prescrive che parte del costo di un’azione e dei costi di funzionamento di un determinato soggetto sia a carico del beneficiario della sovvenzione o sia pagata con contributi diversi da quello dell’UE. L’importo della sovvenzione non può mai superare quello dei costi ammissibili: essa non può avere come oggetto o come effetto un profitto per il beneficiario. dott. Fernando De Luca 12 La procedura di concessione delle sovvenzioni La procedura di concessione delle sovvenzioni La concessione delle sovvenzioni gestite dalla Commissione in modo centralizzato è oggetto di programmazione annuale da parte della DG competente, la quale si raccorda con il suo piano di gestione annuale. • L’invito a presentare proposte; • La domanda di sovvenzione; All’inizio di ogni esercizio, ogni DG elabora uno specifico WP annuale che riguarda le sovvenzioni di tutte le azioni e i programmi da essa gestiti. • La procedura di valutazione. Nel WP, per ciascuna azione o programma gestito dalla DG, sono indicati la linea di bilancio UE, l’atto di base, gli obiettivi e il calendario degli inviti a presentare proposte, il rispettivo importo indicativo e i risultati perseguiti. dott. Fernando De Luca 13 dott. Fernando De Luca 14 L’invito a presentare proposte La procedura di concessione delle sovvenzioni Le sovvenzioni sono concesse, sulla base di un WP annuale, mediante una procedura ad evidenza pubblica, attraverso la quale la Commissione seleziona i soggetti e i progetti beneficiari delle sovvenzioni. I procedimenti-tipo di concessione delle sovvenzioni sono: - Gestione Centralizzata Diretta, da parte dei servizi della Commissione; - Gestione Concorrente, con gli Stati membri (fondi strutturali e fondi europei per la politica agricola) dott. Fernando De Luca 15 Nei programmi a Gestione Centralizzata, la procedura di selezione prevede, di norma, la preliminare pubblicazione da parte della Commissione UE di inviti a presentare proposte (call for proposals), i cui contenuti minimi sono: • Obiettivi perseguiti; • Criteri di ammissibilità, di esclusione, di selezione e di aggiudicazione, nonché l’elenco dei documenti che i richiedenti devono presentare per comprovare il possesso dei requisiti richiesti; • Modalità del finanziamento UE; • Modalità e termine finale di deposito delle proposte e la data possibile di inizio delle azioni. dott. Fernando De Luca 16 La domanda di sovvenzione La domanda di sovvenzione • Le domande di sovvenzione sono presentate per iscritto, utilizzando i moduli predisposti dalla DG competente, nel rispetto dei criteri e delle modalità stabilite nell’atto di base, nell’invito, nonché nelle norme comuni stabilite dalla Commissione e presentate in apposite guide e manuali; • Criteri di Ammissibilità => informazioni sul richiedente, sul suo status giuridico, sull’assenza di situazioni che gli precludano la partecipazione alla procedura di selezione; • Le informazioni e i dati richiesti dal modulo di domanda e dagli eventuali allegati, hanno l’unica funzione di consentire la valutazione della proposta sotto i tre profili dei criteri di: - Ammissibilità; - Selezione; - Attribuzione. dott. Fernando De Luca 17 • Criteri di Selezione => informazioni sulle capacità finanziarie e operative del richiedente, al fine di valutarne l’idoneità a portare a termine l’azione o il programma di lavoro; • Criteri di Attribuzione => descrizione tecnica dell’azione proposta o del programma di lavoro annuale, al fine di valutarne la qualità, nonché il piano finanziario al fine di verificarne l’ammissibilità dei costi, la sostenibilità finanziaria della proposta e la compatibilità con il divieto di cumulo. dott. Fernando De Luca 18 La procedura di valutazione La procedura di valutazione L’accertamento dell’idoneità dei richiedenti Ha ad oggetto tre distinti e separati profili: • L’accertamento dell’idoneità dei richiedenti, l’applicazione dei criteri di ammissibilità; • La valutazione qualitativa dei l’applicazione dei criteri di selezione; attraverso • È valutata alla luce dei criteri di ammissibilità che stabiliscono le condizioni di partecipazione e sono determinati tenedo conto degli obiettivi dell’azione; richiedenti, mediante • La valutazione qualitativa della proposta, l’applicazione dei criteri di aggiudicazione. mediante • Possono presentare domamde di sovvenzione le persone giuridiche e, se lo esigono la natura o le caratteristiche dell’azione o l’obiettivo perseguito dal richiedente – es. borse di studio o di ricerca – anche le persone fisiche; Tutti i criteri di valutazione impiegati devono essere predeterminati e indicati nell’invito a presentare proposte, in modo tale da assicurare trasparenza e parità di trattamento di tutti i richiedenti, senza attuare discriminazioni né concedere indebiti vantaggi ad alcuno. • Per risultare idonei i richiedenti, al momento della procedura di concessione di una sovvenzione, non devono trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste all’art. 93, prf. 1, all’art. 94 e all’art. 96, prf. 2, lett. a) del regolamento finanziario. dott. Fernando De Luca 19 La procedura di valutazione 20 La procedura di valutazione La valutazione qualitativa della proposta La valutazione qualitativa dei richiedenti I richiedenti risultati ammissibili sono valutati dal punto di vista qualitativo, cioè sotto il profilo della capacità finanziaria e tecnico-operativa di realizzare l’azione o il programma di lavoro proposti. In linea generale il richiedente deve dimostrare di disporre di: • Fonti di finanziamento stabili e sufficienti per mantenere la sua attività durante il periodo di realizzazione dell’azione e per partecipare al suo finanziamento; • Competenze e qualificazioni professionali richieste per realizzare l’azione o il programma di lavoro proposto. dott. Fernando De Luca dott. Fernando De Luca 21 2. Project Cycle Management • Si svolge in relazione agli obiettivi e alle priorità fissate nell’invito a presentare proposte; • Avviene in base ai criteri di attribuzione predefiniti nel medesimo invito, i quali hanno la finalità di assegnare le sovvenzioni alle azioni che contribuiscono sensibilmente all’efficacia globale dell’azione o del programma UE di cui costituiscono l’attuazione; • Si tratta di criteri definiti in modo da garantire la buona gestione dei fondi UE e, quindi, permettere alla Commissione di selezionare progetti di azioni o programmi di lavoro che garantiscono il rispetto dei suoi obiettivi e priorità e la visibilità del finanziamento UE. dott. Fernando De Luca 22 PROJECT CYCLE MANAGEMENT • La gestione del ciclo del progetto (project cycle management, PCM) è uno strumento elaborato dall’Unità di Valutazione di EUROPEAID, nell’ambito della Commissione Europea • Questo strumento mira a migliorare la qualità e l’efficacia della progettazione e della fase di gestione del progetto • integrare le fasi del progetto in modo che gli argomenti siano esaminati in modo sistematico • Obbliga a focalizzarsi sui reali bisogni dei soggetti beneficiari dott. Fernando De Luca 23 • Il suo approccio di tipo logico permette di evitare le principali cause di fallimento, che sono: dott. Fernando De Luca 24 Principi del PCM Principali cause di fallimento: • Fasi del ciclo del progetto: assicurare un processo decisionale ben strutturato e ben informato • Orientamento Partner / stakeholder – coinvolgimento degli stakeholders nella presa delle decisioni • Inclusione degli aspetti relativi alla sostenibilità nel disegno del progetto, in modo da assicurare benefici durevoli. • Uso del quadro logico per assicurare un solido approccio analitico • Un approccio integrato che collega gli obiettivi di ciascun progetto con quelli della Commissione e con gli obiettivi nazionali e settoriali • Programmazione e progettazione inefficace • Progetti non pertinenti alle effettive esigenze dei beneficiari • Mancata previsione e valutazione dei rischi • Ignoranza dei fattori che potevano condizionare negativamente la sostenibilità dei benefici nella lunga durata • Insegnamenti tratti da esperienze passate erano raramente incorporati nelle nuove programmazioni • Risultati non sono verificabili dott. Fernando De Luca 25 Le Fasi del Ciclo del Progetto ID E N T I F I C A T I O N IM P L E M E N T A T IO N F O R M U L A T IO N F IN A N C IN G dott. Fernando De Luca 2. • • • • 27 Identificazione Individuazione ed analisi delle azioni specifiche da intraprendere; Ciò avviene in forma di consultazione con i gruppi beneficiari di ogni azione, in forma di analisi dei problemi che si trova ad affrontare e di identificazione di possibili soluzioni per risolvere tali problemi. Decisione sulla pertinenza o meno di ciascuna idea progetto un quadro di programmazione pertinente e fattibile Scelte di quelle idee-progetto da approfondire durante la fase di Formulazione dott. Fernando De Luca 26 1. Programmazione • Il contesto nazionale e settoriale sono analizzati per identificare problemi, opportunità ed impedimenti • Revisione analitica degli indicatori socio-economici e delle priorità nazionali ed internazionali dei soggetti finanziatori • Elaborazione di un quadro di programmazione pertinente e fattibile • Formulazione di strategie che tengano in conto degli insegnamenti derivanti dalle passate esperienze P R O G R A M M IN G E V A L U A T IO N dott. Fernando De Luca 29 dott. Fernando De Luca 28 3. Formulazione • Le idee di progetto giudicate pertinenti sono elaborate, con i beneficiari e gli altri stakeholders, in piani di progetto operativi • L’idea progettuale è poi verificata in base alla sua fattibilità (avrà successo?) e sostenibilità (genererà benefici a lungo termine per i beneficiari?) • In base a questa valutazione, si decide se formulare una proposta formale di finanziamento e di avviare la ricerca del finanziamento dott. Fernando De Luca 30 5. Attuazione/esecuzione • Il progetto è assemblato ed eseguito • In questa fase si svolgono le gare d’appalto e avviene l’assegnazione di contratti l’assistenza tecnica, per le forniture e per la realizzazione di lavori • Durante l’attuazione/esecuzione chi gestisce il progetto verifica, in consultazione con i beneficiari e gli altri stakeholders, il progresso effettivamente ottenuto rispetto al progresso pianificato e la necessità di un’eventuale riorientamento e correzione derivante da cambiamenti significativi ntercorsi dal momento della formulazione del progetto 4. Finanziamento • Le proposte sono esaminate dalle autorità competenti che decidono se finanziare o meno il progetto • L’ente finanziatore ed il Paese partner concordano le modalità di realizzazione e le formalizzano in un documento legale che ratifica modi di finanziamento e realizzazione del progetto. dott. Fernando De Luca 31 Principale strumento di programmazione e gestione del PCM. • E’ una tecnica che permette agli stakeholders di identificare ed analizzare i problemi pertinenti e di definire gli obiettivi e le attività da intraprendere per risolvere i problemi individuati • Utilizzato per la preparazione del progetto, è uno strumento chiave della “Identificazione” (per assicurare la pertinenza dell’idea progetto), e “Formulazione” (per assicurare la fattibilità e sostenibilità del progetto) 33 Stadi Fondamentali nell’uso del LFA dott. Fernando De Luca FASE DI ANALISI 34 FASE DI PIANIFICAZIONE • Analisi del Problema – identificare LF Matrice – definire la struttura di progetto, verificare la logica potenziali stakeholders, i loro interna ed i rischi, formulare problemi, i condizionamenti indicatori di successo misurabili ambientali e le opportunità; Tabelle di Attività – determinare determinare le relazioni causa effetto la sequenza e l’interdipendenza • Analisi degli Obiettivi – delle attività; fare una stima della loro durata; fissare dei punti di sviluppare le soluzioni dei arrivo ed assegnare responsabilità problemi individuati; identificare i Schede di Spesa – sviluppare, a “mezzi per ottenere lo scopo” patire dalle tabelle di attività, • Analisi delle Strategie – schede delle risorse e del budget. identificare le possibili strategie per raggiungere gli scopi; selezionare le strategie più appropriate. L’approccio si divide in due fasi: • FASE DI ANALISI, durante la quale si analizza la situazione di partenza, si sviluppa una visione della situazione futura desiderata e si determinano le strategie per realizzarla • FASE DI PIANIFICAZIONE, durante la quale l’idea progetto è sviluppata nei suoi dettagli operativi dott. Fernando De Luca 32 L’APPROCCIO DEL QUADRO LOGICO (logical framework approach, LFA) 6. Valutazione • L’ente finanziatore ed il Paese partner valutano il progetto per stabilire quali obiettivi siano stati raggiunti e per identificare le lezioni tratte da questa esperienza, utili per migliorare la progettazione di futuri programmi. È pratica comune condurre una Valutazione Intermedia nel corso della fase di Attuazione/esecuzione finalizzata ad applicare gli insegnamenti acquisiti fino a questo momento alla parte restante del progetto. dott. Fernando De Luca dott. Fernando De Luca 35 dott. Fernando De Luca 36 LFA: la fase di analisi I. Analisi del problema L’analisi del problema consiste nell’identificare gli aspetti negativi di una situazione esistente e le relazioni “causaeffetto”tra le differenti problematiche Si svolge in tre fasi: • Identificazione degli stakeholders coinvolti nel progetto • Identificazione dei principali problemi di fronte ai quali si trovano i gruppi beneficiari • Sviluppo di un “Albero dei Problemi” che stabilisca i rapporti di causa ed effetto tra i problemi identificati • Il contesto in cui si vuole intervenire sarà probabilmente percepito in maniera differente da ogni gruppo di stakeholders coinvolti • E’ di estrema importanza assicurarsi che rappresentanti degli stakeholders lavorino insieme (workshop) discutendo la pertinenza dei problemi e delle tematiche • Esistono tre momenti della fase di analisi: Analisi del Problema, Analisi degli Obiettivi, Analisi della Strategia dott. Fernando De Luca 37 Analisi del problema • L’identificazione degli stakeholders che possono essere influenzati (positivamente o negativamente) dall’intervento proposto dal progetto • Una volta ottenuta una sufficiente raccolta di informazioni i coordinatori possono organizzare un laboratorio di pianificazione • Sulla base delle informazioni disponibili e grazie all’uso di tecniche partecipatorie quali il brainstorming, nel corso del laboratorio gli stakeholders identificheranno i problemi chiave da affrontare • La principale tecnica usata in questa fase è l’elaborazione di un ALBERO DEI PROBLEMI dott. Fernando De Luca 39 dott. Fernando De Luca 38 L’ ALBERO DEI PROBLEMI. • È una semplice rappresentazione dei problemi in ordine gerarchico. • Per elaborare il diagramma bisogna prima di tutto identificare i diversi problemi, sceglierne uno da cui partire ed un altro ad esso correlato; Quindi si definisce se esso sia: causa del primo, nel qual caso è posto ad un livello inferiore un effetto del primo, nel qual caso è posto ad un livello superiore né causa né effetto, nel qual caso si pone sullo stesso piano. dott. Fernando De Luca 40 dott. Fernando De Luca 42 Ad esempio, se il problema formulato è stato di denutrizione di bambini e neonati: una causa potrebbe essere “scarsa disponibilità di cibi ad alto contenuto proteico” un effetto potrebbe essere “tassi elevati di infezione riscontrati nei bambini e neonati” • Tutti i problemi individuati sono collocati lungo l’albero seguendo lo stesso metodo • Una volta completato l’albero, esso rappresenta un valido ritratto delle problematiche che illustrano la situazione esistente • Si seleziona un problema focale dott. Fernando De Luca 41 II. Analisi degli obiettivi Mentre l’analisi del problema descrive gli aspetti negativi della situazione esistente. L’Analisi degli Obiettivi presenta gli aspetti positivi di una situazione desiderata per il futuro. Questa analisi implica la riformulazione dei problemi in obiettivi raggiungibili dott. Fernando De Luca 43 dott. Fernando De Luca 44 dott. Fernando De Luca 46 dott. Fernando De Luca 48 Analisi degli obiettivi • L’Albero degli Obiettivi può essere pensato come l’immagine speculare positiva dell’Albero dei Problemi, dove al rapporto “causa-effetto” si sostituisce quello di “mezzi per ottenere lo scopo” • Obiettivi che riguardano questioni simili tra loro possono essere raggruppati in categorie che formeranno la base per l’ Analisi della Strategia • Una volta completato, l’Albero degli Obiettivi fornisce un quadro esauriente della situazione futura desiderata dott. Fernando De Luca 45 III. Analisi della strategia •Il momento finale della fase di analisi riguarda la selezione della/delle strategie che sarà usata per raggiungere gli obiettivi preposti. •L’Analisi della Strategia serve a decidere quali obiettivi saranno inclusi NEL progetto e quali ne resteranno FUORI, quale sarà l’Obiettivi Specifico e quali gli Obiettivi Generali. • L’Analisi della Strategia, oltre ad esaminare la Logica d’Intervento, vaglierà la fattibilità dei diversi interventi possibili (considerando le alternative) dott. Fernando De Luca 47 la matrice del quadro logico LFA: la fase di pianificazione Il principale risultato dell’Approccio del Quadro Logico (LFA) è la MATRICE DEL QUADRO LOGICO (LF). • Se usato in maniera adeguata, il LF rende le connessioni logiche tra Attività, Risultati, Obiettivo Specifico e Obiettivi Generali più trasparente • Il LF, non va inteso come una “formula magica” per l’identificazione e la definizione di buoni progetti. • Se compilato in maniera meccanica, la logica sarà quella di un distratto ed inutile metodo compilatorio. dott. Fernando De Luca Il LF consiste in una tabella, o matrice, composta da quattro colonne e, nel formato base, quattro righe. • Nelle colonne si individua ciò che il progetto intende fare, si chiariscono i rapporti causali e si specificano le condizioni e le incertezze che esulano dal controllo della gestione diretta del progetto • Nelle righe ci si riferisce alla misurazione degli effetti del progetto definiti con indicatori-chiave e mezzi di verifica, e alle risorse utilizzate (Obiettivi Generali, Obiettivo Specifico, Risultati ed Attività) 49 dott. Fernando De Luca 50 LF: sequenza di compilazione la matrice del quadro logico Logica d’Intervento Indicatori ogg. ogg. Fonti di verificabili Verifica Condizioni Obiettivi Generali 1 8 9 Obiettivo Specifico/Scopi 2 10 11 Risultati Attesi 3 12 13 7 Attività 4 Risorse Spese 6 PrePre-condizioni dott. Fernando De Luca 51 Progetto: i diversi livelli 5 52 Progetto: i diversi livelli Gli obiettivi selezionati dall’Albero degli Obiettivi per essere inclusi nel progetto sono trasposti nella prima colonna della matrice. • E’ importante assicurarsi che i livelli degli obiettivi siano correttamente distinti: • Obiettivi Generali: gli obiettivi principali del programma settoriale o nazionale ai quali il progetto intende contribuire • Obiettivo Specifico/Scopo: il problema focale da risolvere, e si definisce in termini di benefici che gli stakeholders ricevono dal progetto • Risultati Attesi : servizi che il progetto deve offrire al gruppo destinatario scelto • Attività: i modi in cui i beni e i servizi saranno distribuiti nell’ambito del progetto. dott. Fernando De Luca dott. Fernando De Luca 53 • Una convenzione del PCM che spesso causa particolari problemi è la clausola per la quale deve esserci un solo Obiettivo Specifico/Scopo progettuale, in quanto la presenza di più scopi implicherebbe un’eccessiva complessità del progetto e possibili problemi di gestione • Molteplici scopi progettuali potrebbero anche essere indizio di obiettivi poco chiari o che confliggono tra di loro • La chiarificazione e l’individuazione precisa di ciò che definisce il successo del progetto è, in definitiva, un punto critico nel project design dott. Fernando De Luca 54 Il Percorso “Verifica Fattori Esterni” Condizioni Sono i Fattori esterni che possono hanno un’influenza sull’esecuzione e la sostenibilità nella lunga durata del progetto, ma rimangono fuori dall’ambito di controllo del progetto specifico. Sono inclusi come CONDIZIONI nella quarta colonna della matrice del LF • Esiste uno spazio deputato alle Pre-Condizioni, vale a dire condizioni che devono verificarsi prima dell’inizio del progetto • È necessario valutare le probabilità che tali Pre-Condizioni siano esaurite, e valutare la qualità della loro influenza sul progetto e considerarle come elementi di rischio. dott. Fernando De Luca 55 L’esperienza dimostra che la sostenibilità di lungo periodo dipende dai seguenti fattori : • Sostegno alle Politiche • Tecnologie Appropriate • Capacità Capacità Istituzionale e Gestionale • Fattibilità Fattibilità Economica e Finanziaria • Fattori SocioSocio-Culturali • Impatto Ambientale • Gli indicatori oggettivamente verificabili (IOV) (seconda colonna) misurano il raggiungimento degli obiettivi del progetto e forniscono la base per misurare il rendimento • Gli IOV servono come elementi di controllo della possibilità di realizzazione degli obiettivi e forniscono la base del sistema di monitoraggio. • Una volta identificato un indicatore, esso deve essere elaborato per includere brevi informazioni di qualità, quantità e tempo (QQT) e luogo. 57 dott. Fernando De Luca 58 Fonti di verifica (FdV) IOV devono essere Quando si formulano gli indicatori è necessario specificare le fonti di informazione e i mezzi di raccolta dati, per calcolare se gli indicatori siano convenientemente misurabili in termini di tempo, impegno e costi necessari. La fonte di verifica (terza colonna) definiscono: • il formato in cui l’informazione sarà resa disponibile • chi debba fornire l’informazione • ogni quanto essa debba essere fornita (mensilmente, trimestralmente, annualmente, ecc.) Specifici: individuare target chiari Misurabili: in termini di qualità e/o quantità Available (disponibili) a costi accettabili Relevant (pertinenti): cosa presumono di misurare (logica orizzontale) • Timely: prodotti in tempo utile per essere utilizzati nella gestione del progetto • • • • dott. Fernando De Luca 56 Indicatori oggettivamente verificabili Fattori di Sostenibilità dott. Fernando De Luca dott. Fernando De Luca 59 dott. Fernando De Luca 60 Link tra LF, Tabella d’Attività e Schede di Spesa Rapporto tra Spese e Complessità nella raccolta Logframe Workplan Workplan Workplan Cost Specialised surveys Interviews with beneficiaries Adapted available statistics Management reports Administrative reports Results-based activities, resource schedules and budgets Available statistics Budget Budget Resource Schedule Budget Salaries Allowances Vehicle Op. Office Tel/Fax Seeds Fertiliser 5000 1250 3750 750 400 850 2300 5500 1750 4250 750 400 1100 3100 5500 1750 4250 750 400 1100 3100 5500 1750 4250 750 400 1100 3100 Complexity dott. Fernando De Luca 61 La creazione di Tabelle di Attività e Schede di Spesa 62 approccio Step-by-step Il LF può essere utilizzato anche per la preparazione di Tabelle di Attività e Schede di Spesa • Una tabella di attività è un metodo che identifica la sequenza logica e le interdipendenza delle attività di un progetto; fornisce inoltre una base sulla quale assegnare le responsabilità di gestione per la messa in atto di ciascuna attività • Una volta che il quadro logico è completo, si può seguire un approccio “step step by step”: step • 1° passo - Lista delle attività principali • 2° passo – Divisione delle attività in compiti operativi: per renderle semplici e gestibili. La suddivisione deve terminare appena si ottengono dettagli sufficienti per stimare tempo e risorse necessarie. dott. Fernando De Luca dott. Fernando De Luca 63 • 3° passo – Rendere chiara la sequenza e le Interdipendenze: • Sequenza: in quale ordine devono essere eseguite le attività? • Interdipendenze: l’attività considerata dipende dall’avvio o dal completamento di un’altra? • 4° passo – Fare una stima dell’Inizio, della Durata e della realizzazione delle attività • 5° passo - Riassumere la Tabella di Attività principali: dopo aver specificato i tempi dei compiti individuali che costituiscono le attività principali, è utile fornire una tabella riassuntiva dei tempi di inizio, di durata e di conclusione delle attività stesse dott. Fernando De Luca 64 Tutta l’informazione elaborata nella Tabella d’Attività può essere riassunta in un formato grafico chiamato Gantt Chart approccio Step-by-step • 6° passo – Definire le “Pietre Miliari”: sono eventi chiave che forniscono la misura del progresso in corso ed un obiettivo cui project team possa mirare • 7° passo – Definire le Competenze: una volta individuati i compiti è possibile specificare l’expertise = tipologia di competenze necessarie per realizzarle • 8° passo – Assegnare i Compiti ai componenti del project team: definire la responsabilità individuali di ogni membro del gruppo, sia rispetto al project manager che agli altri membri, per il raggiungimento delle “Pietre Miliari” dott. Fernando De Luca 65 dott. Fernando De Luca 66 Un Esempio di Scheda di Spesa Schede di Spesa • La lista delle Attività del LF deve essere copiata in una nuova tabella, quella delle “entrate” e delle “uscite”. Ogni attività sarà poi utilizzata come lista di controllo per assicurare che tutte le risorse necessarie alla sua realizzazione siano state individuate. • Bisogna poi prestabilire le categorie di spesa e specificarle per periodo stabilito e costi unitari stimati. Se inserite in una tabella di calcolo, i Costi per Periodo e i Costi Totali del progetto possono essere calcolati con l’uso di semplici formule dott. Fernando De Luca 67 dott. Fernando De Luca 68 Il Ruolo dei Termini di Riferimento nella Preparazione del Progetto Il LF e la verifica delle proposte progettuali • Il LF può anche essere utilizzato per: • identificare eventuali debolezze di progettazione • formulare le questioni da affrontare nelle ricerche preparatorie • come guida per vagliare la qualità di una proposta di finanziamento • Le debolezze possono riguardare la Pertinenza, la Fattibilità e la Sostenibilità del progetto • Il PCM fornisce due strumenti per l’analisi delle proposte progettuali: • una Guida per la Verifica delle Proposte Progettuali • uno strumento per Vagliare la Qualità delle richieste di finanziamento dott. Fernando De Luca 69 dott. Fernando De Luca 70 Istruzione 1: Analizzare problemi e obiettivi Guida per la Verifica delle proposte progettuali La Guida per Vagliare la Proposte è costituita da 5 istruzioni che forniscono il quadro di riferimento per l’analisi della coerenza e della completezza delle proposte: • Istruzione 1: Analizzare problemi e obiettivi • Istruzione 2: Identificare la Logica di Intervento • Istruzione 3: Analizzare la Fattibilità (Fattori Esterni e IOV) • Istruzione 4: Verificare la Sostenibilità • Istruzione 5: Preparare i termini di riferimento per la bozza della Proposta di Finanziamento dott. Fernando De Luca 71 dott. Fernando De Luca 72 Istruzione 3: Analizzare la Fattibilità (Fattori Esterni e IOV) Istruzione 2: Identificare la Logica di Intervento dott. Fernando De Luca 73 Istruzione 4: Verificare la Sostenibilità dott. Fernando De Luca 74 LF: Strumento per Valutare la Qualità (Quality Assessment Tool, QAT) Il QAT offre una lista di controllo che permette di scomporre i concetti di pertinenza, fattibilità e sostenibilità in domande semplici. • Pertinenza: i beneficiari sono chiaramente identificati? I loro problemi sono descritti in maniera esaustiva? L’analisi delle problematiche è completa ed esaustiva? • Fattibilità: lo scopo del progetto contribuirà, date le Condizioni, al raggiungimento degli Obiettivi Generali? • Sostenibilità: a progetto terminato, ci sarà una politica di sostegno da parte delle autorità? Le tecnologie sono appropriate alle condizioni locali? L’ambiente verrà preservato sia durante che al termine del progetto? dott. Fernando De Luca 75 dott. Fernando De Luca 76 Monitoraggio Il ‘Verifica-Qualità’ Il suo scopo è fornire le informazioni tali che chi li gestisce possa identificare e risolvere problemi di esecuzione Ci sono cinque passaggi nel disegno di un sistema di monitoraggio: 1. Analizzare gli obiettivi del progetto per chiarirne l’impianto 2. Vagliare le procedure di esecuzione 3. Vagliare gli indicatori per misurare il raggiungimento degli obiettivi 4. Stabilire il format per i rapporti, in modo che i managers abbiano tempestivo accesso alle informazioni rilevanti 5. Preparare un piano esecutivo di Monitoraggio, in cui si specifichi il personale necessario, le competenze, la distribuzione di funzioni e responsabilità dott. Fernando De Luca 77 dott. Fernando De Luca 78 Valutazione Il suo scopo è di esaminare i traguardi raggiunti rispetto alle aspettative programmate, ed usare l’esperienza acquisita per migliorare il disegno di progetti futuri Sono cinque i criteri usati dalla Commissione: • Pertinenza coerenza tra gli obiettivi del progetto e i problemi che si prefissava di risolvere • Efficienza i risultati del progetto sono stati raggiunti a costi ragionevoli • Efficacia verifica del contributo dei risultati ottenuti al raggiungimento del fine del progetto • Impatto l’effetto del progetto sull’ambiente • Sostenibilità probabilità che i benefici prodotti da progetto continuino a prodursi nel futuro dott. Fernando De Luca 79 dott. Fernando De Luca Connettere gli Indicatori al Quadro Logico 80 Link between Evaluation Criteria and the Logframe Overall objectives impact Sustainability Project purpose effectiveness Results Activities efficiency Means Problematic Situation relevance dott. Fernando De Luca 81 dott. Fernando De Luca 82 dott. Fernando De Luca 83 dott. Fernando De Luca 84 WEB LINK http://ec.europa.eu/europeaid/multimedia/publications/publications/manuals-tools/t101_en.htm Grazie per la vostra attenzione e ….. buon lavoro!!! Fernando De Luca Europroject Coordinator – FOCUS EUROPE [email protected] dott. Fernando De Luca 85 dott. Fernando De Luca 86