Intervento di Gabriele Brustenghi

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Intervento di Gabriele Brustenghi
Il 20°Festival del Fitness
di Gabriele Brustenghi
Il fitness è sicuramente uno dei fatti sociali più
significativi di questo ventunesimo secolo.
E’ passato negli ultimi vent’anni da una fase
prevalentemente muscolare ad una situazione,
quella di oggi, che lo vede indicato e suggerito come
quell’attività che, combinata con una sana
alimentazione, determina il sicuro miglioramento della
qualità della vita sia perché di per sé l’essere in
forma significa stare meglio con il corpo ma anche con
la mente, sia perché si prevengono tante malattie
anche serie, o se ne attenuano gli effetti negativi.
Sono questi principi seri, semplici, di facile
comunicazione.
Quanto sono lontani i tempi in cui le agenzie
pubblicitarie a cui presentavamo questo strano
progetto rappresentato dal Festival del Fitness,
targettavano il fitness come un fatto di moda, come
“una americanata” che sarebbe scomparsa con la
stessa velocità con la quale stava arrivando nel nostro
Paese.
A me sembrava impossibile!
Ma se la gente avesse realizzato che facendo
movimento con serietà e continuità sarebbe stata
meglio, perché non avrebbe considerato la opportunità
di inserire il fitness nello stile di vita di tutti i
giorni ?
E per coloro, tanti, che avevano praticato lo sport
agonistico da giovani e che avevano solo due
alternative o smettere o continuare in una situazione
agonistica a volte patetica , a volte pericolosa, perché
il fitness non poteva rappresentare la possibilità di
continuare a fare attività fino a novant’anni ?
Tutto questo è avvenuto ed ora il fitness ha ottenuto
titoli sui media che ne determinano e sanciscono un
allargamento di target fino a qualche anno fa
impensabile : “ il fitness batte il calcio” hanno scritto
recentemente giornali e siti internet sulla base di una
recente ricerca dell’ISTAT.
Ecco allora i genitori che sono invitati dalle Istituzioni
medico-scientifiche a portare i bambini in palestra o
a fare qualsiasi altra attività di movimento per
combattere, insieme ad un regime alimentare sano, il
grande problema dell’obesità infantile.
O le persone anziane, condannate fino a qualche anno
fa a considerare la pratica sportiva come un interesse
tipicamente giovanile, un argomento che se affrontato
iniziava sempre con la frase “quando ero giovane…” ,
persone anziane che ora sono sempre più numerose in
palestra per una corretta ed adeguata tonificazione
muscolare o a camminare lungo i percorsi verdi delle
nostre città.
Il Festival del Fitness si inserisce felicemente in
questo quadro, essendo stato per i suoi vent’anni di
storia, specchio puntuale delle evoluzione del fitness.
In una sintesi breve ma, spero efficace, l’avventura
inizia nel 1989 con Mr. Olympia , il più prestigioso
evento di body building al mondo, quello , per
intenderci, che ha determinato la prima grande
notorietà di Arnold Schwarzenegger, e che era
evento centrale del 1° Festival, prosegue con l’inizio
della popolarità dell’aerobica, con la crescita
impressionante dell’attività di cardio-fitness e dei suoi
formidabili attrezzi ( il tapis roulant e la cyclette in
primo luogo) , con l’introduzione dello step, con il
lancio dello spinning, con la partecipazione del mondo
delle arti marziali in virtù di un adattamento ed
ammorbidimento delle regole della kickboxing, con
l’accostamento all’ambiente del ballo grazie al calore
della musica latino-americana ed al ritmo dell’hip hop,
con la promozione della ginnastica in acqua, con la
diffusione del metodo pilates e dello yoga,
Numerose e differenziate sono, a mio avviso, le
ragioni principali dei consensi che il Festival
ha sempre raccolto nei suoi vent’anni di vita.
La prima ragione è da trovarsi nella sua formula
interattiva per cui chi arriva al Festival viene
continuamente intrigato a partecipare attivamente alle
tante iniziative che la manifestazione propone: quindi
a praticare una attività familiare o a fare
l’esperienza di nuove attività sportive.
E ormai tutti arrivano in tuta all’insegna del motto
“sweat and smile” , suda e sorridi.
La seconda ragione è nell’aver considerato, fin dal
primo momento, la palestra come un incrocio, per cui
chi gioca a tennis va in palestra, chi scia va in
palestra,chi gioca a golf va in palestra , chi corre va
in palestra, e così via.
Ecco quindi che il palinsesto del Festival comprende,
con naturalezza, oltre alle tradizionali attività di
palestra, eventi di corsa, di golf, di free climbing, di
pattinaggio, di basket, di beach volleyball, di squash,
e così via.
Insomma il Festival del Fitness è ormai uno degli
eventi di sport praticato più grandi al mondo.
La terza ragione è che la gente si diverte.
L’atmosfera del Festival è così carica di energia, di
eccitazione, di suoni, di colori, di odori, di tante
performance, di competizioni originali come i Fitness
Open ( 7 minuti sul tapis roulant e 7 minuti
sulla bike , la maggior distanza percorsa vince,
21.000 partecipanti all’edizione 2007) un ideale,
originale ponte fra lo sport ed il fitness che,
alla fine di una giornata non c’è persona che lasci il
Festival insoddisfatta: è impossibile che qualcuno si
faccia la domanda: “che cosa ci sono venuto a fare?”
Ed il giorno dopo o l’anno dopo questa persona torna
con un amico o un’amica.
La quarta ragione è che fin dall’inizio abbiamo fatto
sforzi sovrumani, a volte con risultati da fantozzi,
patetici, per comunicare che il Festival non era una
fiera ma un evento sportivo, in cui l’elemento della
partecipazione o della spettacolarità era
assolutamente prevalente rispetto alla parte
fieristica.
Insomma come agli Internazionali di Tennis al Foro
Italico, c’è da sempre il Villaggio Commerciale, ma
anche agli US Open a Flashing Medow, così al
Festival del Fitness c’è “California” che rappresenta
l’aspetto commerciale-fieristico dell’ambiente del
fitness.
E questa impostazione ha avuto per voluta conseguenza
che al Festival non ci sono “espositori” ma sponsor che
si esprimono nei vari livelli, in relazione dei benefit
che intendono ricevere: dal main sponsor, al
presenting sponsor, agli sponsor platinum e gold per
arrivare al silver sponsor che poi coincide con la
figura classica dell’ “l’espositore” .
E per diretta conseguenza dell’impostazione che
abbiamo appena descritto, l’attività di marketing a
sostegno dei costi di produzione del Festival si
dirige in due direzioni ben delineate.
1)
verso le aziende che hanno il prodotto tecnico
per l’ambiente di riferimento ( ecco quindi Technogym,
Icon, Life Fitness, Enervit, Gatorade, Powerade,
Polase, Misura, Herbalife. Nike, Reebok, Freddy,
Everlast, Arena, Aki,etc)
2)
verso aziende che, pur non avendo il prodotto tecnico,
sono interessate al target di riferimento ( ecco quindi
Coop, Peugeot, Nivea, Sammontana, Lottomatica,
Kraft, Montana, Dimmi di si, Dole, Patrizia Pepe,
Baci & Abbracci, Yell, etc etc).
Ed a tutte viene proposto un intervento
interattivo in piena sintonia con l’atmosfera e la
formula del Festival: insomma anche le aziende
partecipano attivamente, si coinvolgono, non si
limitano a presenziare.
Anche l’attività di promozione costituisce un
elemento di fondamentale importanza per il
lo sviluppo della manifestazione ed il suo
successo.
Tale attività viene svolta sia con la diffusione,
nel network di settemila palestre, del Programma
Ufficiale che in 900.000 copie ed un format di 64
pagine, descrive in dettaglio il palinsesto del Festival,
sia attraverso il portale www.fitfestival.com che
riceve una media di 30.000.000 di accessi all’anno.
E poi le operazione in barter con importanti media,
quelle con oltre 60 radio locali diffuse sull’intero
Territorio con 6.000 spot da 30 secondi messi a
supporto dell’Evento, e le attività di co-marketing
con aziende come Coop. Monte dei Paschi di Siena
e Trenitalia.
Dal prossimo anno, il Festival del Fitness, oltre a
celebrare a Maggio a Firenze il suo ventesimo
Anniversario, si svolgerà, con la stessa formula di
sempre, anche a Torino a Febbraio, nella meravigliosa
struttura dell’Oval, diventando Torino Winterpark, a
Roma a Settembre allo Stadio dei Marmi con il nome
di Romafitness, per poi finire l’anno sulla Costiera
Amalfitana ad Ottobre con il Costiera Amalfitana
FitFestival.
L’obbiettivo è quello di offrire alla “fitness
community”, ormai composta da milioni di
persone, che spesso comunicano virtualmente
attraverso internet, una opportunità, viaggiando,
di conoscersi, frequentarsi, scambiarsi esperienze,
divertirsi insieme, avere l’opportunità di conoscere
nuovi posti e di visitare i tesori della nostra
natura e quelli della nostra cultura.
Ed è così che il Circuito dei Festival del Fitness
diventerà dal prossimo anno un formidabile ed
efficace “media” per 365 giorni all’anno con un
target, qualificato, di almeno otto milioni di
persone , oltre a costituire, sempre di piu’,
un significativo contributo al miglioramento
della qualità della vita.
Ringrazio per l’attenzione.