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DIOCESI DI MANTOVA GUIDA PER LA FORMAZIONE CRISTIANA NELLE COMUNITÀ anno pastorale 2014 -2015 INDICE Presentazione del Vescovo mons. Roberto Busti....................................pag. 4 1. FORMAZIONE ALLA VITA CRISTIANA.........................pag. 5 Introduzione generale di mons. Claudio Cipolla vicario episcopale per la pastorale Percorso biblico-liturgico-pastorale 2014-2016 2. IL TEMPO DI INIZIAZIONE............................................pag. 19 INIZIAZIONE DEGLI ADULTI ALLA VITA DELLA COMUNITÀ CRISTIANA.............................................................pag. 20 Domanda del battesimo Domanda di completamento dell’iniziazione (cresima ed eucaristia) Domanda di ricominciare INIZIAZIONE CRISTIANA DI BAMBINI/RAGAZZI NON BATTEZZATI....pag. 21 INIZIAZIONE CRISTIANA DI BAMBINI/RAGAZZI DI FAMIGLIE CATTOLICHE E/O DI TRADIZIONE CATTOLICA.............pag. 22 3. IL TEMPO DI PERMANENZA E DISCEPOLATO........pag. 23 Per il sostegno alla vita della comunità FORMAZIONE AL SERVIZIO E AI MINISTERI INIZIALE / PERMANENTE......................................................................pag. 25 Per la liturgia e la preghiera Per l’annuncio e la catechesi Per la carità ITINERARI FORMATIVI...........................................................................pag. 32 Per le famiglie Per giovani – adolescenti – preadolescenti Per il discernimento vocazionale FORMAZIONE TEOLOGICA...................................................................pag. 38 Istituto superiore di Scienze Religiose Scuola teologica di base 2 FORMAZIONE SPECIFICA.....................................................................pag. 40 Per i ministri ordinati Per le/i religiose/i e le persone di vita consacrata Per gli insegnanti di religione cattolica FORMAZIONE PER AMBITI DI INTERESSE..........................................pag. 43 Educazione e scuola, dialogo tra fede e cultura, vita sociale e lavoro, salute. ALL’ATTENZIONE DI TUTTI....................................................................pag. 47 4. APPROFONDIMENTO PER IL CAMMINO DELLE COMUNITÀ......................pag. 49 5. INVITO ALLA LETTURA.............................................pag. 59 6. CALENDARIO.............................................................pag. 67 3 Sorelle e fratelli carissimi, il sussidio che avete tra le mani vuole essere uno strumento per la vita delle comunità, che da qualche anno gli uffici e i centri pastorali della Diocesi preparano. Esso è destinato anzitutto ai parroci e a tutti i preti, ai diaconi, ma anche ai membri dei consigli pastorali e a chi partecipa, in diversi modi, all’edificazione delle comunità. Nelle varie proposte che esso offre potete trovare e scegliere quelle che sono utili o necessarie per la formazione alla vita cristiana, al servizio e ai ministeri, nei diversi ambiti di interesse. Perciò anche il calendario è utile per l’informazione e la conoscenza di ciò che avviene oltre i propri confini. Ma non si tratta solo di fare eco a iniziative e informazioni, cosa comunque importante e doverosa. Si tratta di camminare con qualche prospettiva più a lunga scadenza e più ampia, possibile e opportuna nel proprio contesto pastorale e in sintonia con la Diocesi. Vorrei perciò che puntaste l’attenzione sul percorso biblico-liturgico-pastorale per il biennio 2014-2016, spiegato all’interno e illustrato attraverso dei grafici. Abbiamo certamente pensato il Sinodo nella sua straordinarietà; ma è una straordinarietà che attraversa la vita delle comunità e serve alla crescita di queste, perché l’annuncio del Vangelo abbia oggi condizioni per realizzarsi. Cristiani che insieme si mettono in ascolto dello Spirito per discernere ‘il bene della comunità diocesana’ sono, per il futuro della Chiesa mantovana, una grande speranza: di fraternità, di comunione, di missione. L’idea è quella di pensare i due prossimi anni articolando la vita normale delle comunità nelle sue varie espressioni (formazione, liturgia, servizio …) e il cammino sinodale con i suoi diversi ‘mattoni’: l’ispirazione biblica e le questioni pastorali, le tappe e le attività del Sinodo, i soggetti che fanno il Sinodo (piccoli gruppi sinodali e i membri sinodali). Questa articolazione è possibile se abbiamo cura di unire i diversi ‘frammenti’, perché non restino dispersi e isolati, ma si accostino gli uni agli altri e, insieme, diano forma ad una Chiesa tutta dedita alla domanda di tanti: Vogliamo vedere Gesù. Ciò che mi preme è invitarvi ad ‘adottare’, in modo creativo e appropriato, la strada indicata. La liturgia e la preghiera, lo stile di incontrarsi, i percorsi formativi e i contenuti, la partecipazione alla cura pastorale dei diversi organismi e ministeri, le proposte che ci spostano alle periferie … tutto questo non può forse trovare organicità e coordinamento nella visione d’insieme proposta? Se ne coglie così il bene pastorale e relazionale che invita a entrare in dialogo e a confrontarsi, in uno scambio di reciprocità e circolarità. Anche questo è espressione di Chiesa che vive la sinodalità. Mi auguro che possiate accogliere questo sussidio nello spirito con cui è stato composto. Lo consegno alla responsabilità di tutti voi che, insieme con me, cercate il volto del Signore e vivete la passione pastorale per la nostra Chiesa. Con affetto benedico tutti e ciascuno! 4 1. FORMAZIONE ALLA VITA CRISTIANA È evidente che in alcuni luoghi si è prodotta una “desertificazione” spirituale, frutto del progetto di società che vogliono costruirsi senza Dio o che distruggono le loro radici cristiane (… ). Ma è proprio a partire dall’esperienza di questo deserto, da questo vuoto, che possiamo nuovamente scoprire la gioia di credere, la sua importanza vitale per noi, uomini e donne. Nel deserto si torna a scoprire il valore di ciò che è essenziale per vivere; così nel mondo contemporaneo sono innumerevoli i segni, spesso manifestati in forma implicita o negativa, della sete di Dio, del senso ultimo della vita. E nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stessa vita, indichino la via verso la Terra promessa e così tengono viva la speranza». In ogni caso, in quelle circostanze siamo chiamati ad essere persone-anfore per dare da bere agli altri. A volte l’anfora si trasforma in una pesante croce, ma è proprio sulla Croce dove, trafitto, il Signore si è consegnato a noi come fonte di acqua viva. Non lasciamoci rubare la speranza! (Cfr. Evangelii Gaudium 86) 5 Introduzione generale di mons. Claudio Cipolla, vicario episcopale per la pastorale Educare e formare Quando pensiamo alla formazione non è l’idea della specializzazione che ci accompagna, quanto la consapevolezza di essere comunità raggiunte dal mistero della salvezza, a cui scegliamo di affidarci e di cui sentiamo la responsabilità nei confronti dei nostri fratelli. A questa scelta e responsabilità sentiamo l’esigenza di offrire radicamento e dinamicità attraverso strumenti e percorsi formativi che sono in parte noti e in parte nuovi. Vogliono infatti essere, nei contenuti e nelle modalità predisposti, al servizio del cammino della nostra Chiesa diocesana. Formare il noi ecclesiale è essenziale per la comprensione della fede e il discernimento, per la missione e le scelte che comporta. È un’esperienza pasquale, di morte e vita, che non si improvvisa: è dono dello Spirito, ma nella libertà e responsabilità dell’adesione personale e comunitaria. Se sono questi alcuni dei motivi che accompagnano i nostri intenti formativi, è perché ci attendiamo che il Sinodo diocesano, nei suoi diversi momenti, possa avere per protagonista un noi di fraternità, collegialità, condivisione, missionarietà che nasca dalla presenza di Dio in mezzo a noi e sia rappresentativo della realtà diocesana, in modo non episodico, ma capace di contagiare le nostre comunità perché continuino a formarsi come noi sinodale, alla scuola dello Spirito. Ed è proprio dall’unica comunità diocesana, animata dallo stesso battesimo e dallo stesso Spirito, presieduta dal Signore stesso che si rende sacramentalmente visibile nella figura del Vescovo, che nascono tante piccole e diverse esperienze ecclesiali, tanti noi: altrettanto veri ed importanti soggetti in cui si realizza e vive l’unica Chiesa, santa, cattolica e apostolica. La diocesi infatti è comunione di comunità e di fraternità concrete e storiche. Per questo riteniamo nostro preciso dovere - come uffici diocesani - sentirci al servizio dei presbiteri e delle altre ministerialità che il Signore ha suscitato per la vita delle comunità. Tante comunità vive formeranno una diocesi viva. Ricchezza da far circolare… Sono molte le iniziative di formazione che si realizzano nella nostra diocesi: questo piccolo strumento vuole renderne possibile una maggiore circolazione tra tutti coloro che hanno qualche ragione per essere interessati. Pensiamo soprattutto agli operatori pastorali: consigli pastorali e affari economici, presbiteri e diaconi, laici responsabili della formazione nel campo delle ministerialità caritative, catechistiche, liturgiche. A cui attingere e a cui contribuire Come in un grande ‘scrigno’ che raccoglie molte cose, si possono trovare idee a cui attingere per la propria comunità, percorsi interessanti per se stessi o da 6 suggerire a qualche amico impegnato nella comunità di appartenenza, occasioni di confronto e di approfondimento. Ha valore anche se per il momento non vi si trova qualcosa di utile personalmente: può essere sufficiente sapere che questo ‘scrigno’ c’è e che contiene varie cose. Anzi, qualcuno potrebbe integrare con propri suggerimenti quanto finora è stato pensato e proposto contribuendo alla ricchezza di proposte formative offerte dalla nostra Chiesa diocesana. Nel segno dell’unità È anche questo un modo per vivere la comunione tra ministeri e tra comunità, diverse tra loro, ma unite dal riferimento ad uno stesso territorio e ad uno stesso pastore, il Vescovo, segno visibile dell’unità della nostra Chiesa diocesana. Per i diversi momenti del cammino di fede Come si potrà verificare le proposte sono ordinate secondo uno schema logico. Prima si presentano le occasioni formative per coloro che si trovano nel tempo degli inizi della fede cristiana (adulti che chiedono il battesimo o la cresima; adulti che si sono allontanati dalla fede e dalla Chiesa e vogliono ricominciare; giovani che intendono completare il loro percorso verso la pienezza della fede cristiana…) In dinamica di crescita e testimonianza In seguito l’attenzione è posta su chi ha scelto di essere cristiano, ma sa di dover continuare a crescere nella sua fede. Sollecitato soprattutto dalle circostanze in cui la vita lo colloca, il cristiano adulto testimonia il suo battesimo e vive la sua missione sacerdotale, profetica e regale: nel lavoro, in famiglia, nella cultura, con la solidarietà. Si tratti di campi non sempre protetti dalla vicinanza di fratelli e sorelle nella fede e per questo chi vi si trova “mandato” in forza del suo battesimo, ha diritto ad avere luoghi di ristoro dove riposare e dove rinvigorire la propria vocazione. Con la forza unificante e generante della comunità Se questo luogo è propriamente la comunità, la celebrazione eucaristica domenicale e la preghiera quotidiana ne sono i ‘momenti’ concreti e qualificanti. Non possono mancare però occasioni offerte per scoprire sempre nuove ragioni e nuove prospettive del proprio impegno missionario. Proprio per questo, contestando la sottolineatura ideologica che sottolinea nell’esperienza cristiana la separazione tra attività intraecclesiali e attività secolari, riaffermiamo che è la comunità ad avere il ruolo unificante. Un esempio: il servizio del catechista e la testimonianza nell’ambito del lavoro sono entrambi espressione della missione della Chiesa, ma trovano nella comunità che si 7 raduna per l’eucaristia, per la formazione, per la progettazione il soggetto che fa unità. Chi va in missione nel mondo sempre più secolarizzato e individualista sa di poter contare sulla sua comunità di fede. La comunità sa di vivere lasciandosi seminare e ‘scomparire’ nel campo del mondo. Non sfugga quindi il rilievo missionario della preghiera, della liturgia, della catechesi; non sfugga l’importanza dei ministeri ecclesiali e degli impegni orientati a servire la vita di comunità; non sfugga l’importanza dell’esistenza della comunità e della sua qualità “cristiana”. La comunità è una e unica, ed è santa sia quando va in missione ed alcuni suoi membri si disperdono nel mondo, sia quando si ritrova per crescere nella profondità spirituale e nella carità fraterna. Nella multiforme vocazione al servizio La seconda parte di questo strumento si pone al servizio dunque dei ministeri. Qualcuno nella Chiesa è chiamato a servire la Chiesa stessa, nelle dimensioni che ne rendono possibile l’identità e la missione: la professione di fede e la carità, la liturgia e la preghiera. Prendersi cura della catechesi o di celebrare bene, non è più importante del servizio nel mondo e per il mondo, ma non deve nemmeno essere considerato insignificante o autoreferenziale. Ci sono semplicemente vocazioni diverse. Di fronte a Dio e alla Chiesa siamo uguali nella dignità battesimale, diversi nella vocazione ministeriale. Un presbitero o un catechista o un lavoratore valgono nella Chiesa e di fronte a Dio per l’amore e la competenza che impiegano nell’esercizio del proprio ministero: ognuno con la responsabilità della vocazione accolta da Dio. Guardando avanti e attenti all’oggi Queste proposte si collocano tra due atteggiamenti richiesti nella nostra realtà pastorale: -la necessaria e sempre più urgente arte di saper progettare il percorso formativo di una comunità: lasciandosi ispirare dalla Parola di Dio, leggendo la situazione, orientandosi verso obiettivi possibili, verificando il cammino compiuto; attivando i vari organismi di partecipazione e le ministerialità adeguate per la vita della comunità. E se questo è discernimento non può avere dei solitari per protagonisti, ma il noi della comunità nelle sue diverse espressioni (consiglio pastorale, gruppi ministeriali …) e che si pone alla scuola dello Spirito. -il progetto definisce delle direzioni, opera delle scelte necessarie ma non imprigiona; custodisce la disponibilità a leggere l’imprevisto, a cogliere le occasioni, ad integrare quanto avviene durante il cammino attorno a noi, accogliendone il valore e la ricchezza: perché “Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va” (cfr. Gv 3,8). 8 Un cammino di formazione che riguarda tutte le dimensioni della vita Il cammino di formazione dei cristiani della Chiesa mantovana pone attenzione a tutte le dimensioni della vita cristiana. Si troveranno proposte relative a: - testimonianza - annuncio («martyria») - preghiera - celebrazione liturgica («leiturgia») - carità - servizio («diakonia») - comunione («koinonia») Gli obiettivi della proposta formativa Nella Chiesa locale presieduta dal Vescovo, la proposta intende: - accompagnare nella maturazione della vita cristiana, favorendo l’unità tra comprensione, esperienza, celebrazione e servizio che, nel loro insieme, danno forma all’identità dei discepoli di Gesù; -attivare, anche nella fase della proposta e della ricerca, i vari livelli di partecipazione alla vita ecclesiale (parrocchiale, di unità pastorale, diocesano), secondo il principio di sussidiarietà: cioè non di sostituzione o assistenza, ma creare le condizioni perché anche le realtà più piccole abbiamo risorse necessarie e appropriate per il proprio cammino; -considerare le opportunità promosse da associazioni e movimenti in base ai carismi specifici. Le note comuni e irrinunciabili L’ orizzonte formativo è caratterizzato nei diversi percorsi da alcune note comuni e irrinunciabili: -integralità: sia in riferimento alla ‘persona’ che alla ‘fede’. Pur nell’esperienza attuale di frammentazione e disorientamento, entrambe custodiscono un profondo senso di completezza. Tutta la persona (intelligenza e affettività, libertà e coscienza, competenze e fragilità) e in ogni fase della sua vita (neonato e bambino, adolescente e giovane, adulto e anziano). Tutta la fede: come dono e scelta, esperienza e contenuti, preghiera e servizio. - ecclesialità: si tratta di relazioni nuove generate dal battesimo e che accolgono la responsabilità della comunione, ad ogni livello: tra i presbiteri, nelle comunità e tutti con il vescovo; -vocazionalità: la scelta fondamentale della fede si approfondisce e si esprime in scelte di vita, anche definitive, con le quali ci si pone a servizio di Dio e dei fratelli; -missionarietà: riconoscersi abitanti del mondo e della sua storia ha bisogno di sapienza evangelica, di capacità di presenza e profezia, di verità e carità, sottraendosi alle logiche della contrapposizione e dell’isolamento. 9 In dialogo tra comunità locali e diocesi La formazione non è dunque prerogativa di pochi o peso che aggrava le già numerose occupazioni. È invece risorsa, è scelta di campo che pone basi per il futuro, è disponibilità a crescere insieme: nella fede, per la folla, come comunità. In questo modo la diocesi non sostituisce (e non intende farlo) l’impegno formativo delle parrocchie o delle unità pastorali; si propone invece proprio di promuovere e qualificare le occasioni formative possibili nelle comunità, anche quelle più piccole. Suscitare, mantenere vivo e qualificare il senso di responsabilità di ogni parrocchia verso i cammini di formazione dei propri membri, permette di apprezzare anche le proposte che la diocesi può presentare ad integrazione e arricchimento. Ad ogni età e livello di maturazione umana e cristiana, in diverse sedi, con molteplici e diversificate possibilità, vorremmo che tutti cogliessero la disponibilità della Chiesa locale ad accompagnare il personale e comunitario cammino nella fede e nella vita cristiana. Perché il Sinodo è un’esperienza formativa? I punti sopra descritti sono già noti. Esprimono delle prospettive condivise nella diocesi che non si smantellano da un anno all’altro, ma hanno bisogno di essere riflettute, hanno bisogno di sedi e momenti di confronto fraterno, di arricchimento reciproco. Non sono le idee dell’una o dell’altra persona, dell’uno o dell’altro gruppo a dover prevalere, ma quello che insieme, guidati dallo Spirito, si va intuendo e costruendo al servizio della diocesi, come battezzati, ministri ordinati, laici, consacrati. A chi è partecipe della cura pastorale del popolo di Dio sta a cuore la vita delle comunità chiamate a servire nel mondo come icona vivente di Gesù - Dio con noi - che si lascia vedere a chi lo cerca con cuore sincero. Una considerazione ulteriore è doverosa: perché il Sinodo è un’esperienza formativa? - Perché il Sinodo contiene una chiamata che fa volgere l’attenzione di tutti a Colui che di tutti è il Signore e nel quale è riposto il senso della vita e della missione. - Perché il Sinodo fa sperimentare che sulla strada non siamo soli e ci chiede di accorciare le distanze, non per ragioni di efficienza ma della vocazione comune ad essere popolo di Dio e corpo di Cristo; - Perché il Sinodo ci interroga sulla nostra responsabilità nel e verso il mondo: cosa ne abbiamo fatto del mandato di Gesù? L’ascolto, l’incontro, la cordialità, non sono vie che il Sinodo ci invita a percorrere perché possano estendersi negli ambienti più diversi del territorio, della città, delle culture, delle relazioni? Ci si forma così ad essere cristiani attenti che ritrovano la propria origine nel 10 dono di Dio, ci si forma a legami nuovi e purificati, ci si forma a ricevere responsabilmente il mandato missionario nei tanti e diversi modi che carismi e ministeri custodiscono. Il noi - l’oggi e qui - cioè le coordinate del soggetto ecclesiale, della storia e dei luoghi ci salvano dall’individualismo, dal ripetitivo, dall’estemporaneo perché hanno ‘in memoria’ il primato della grazia. Sono questi i passi del discernimento spirituale, pastorale, comunitario. Se manca una di queste voci non prende forma un cammino di Chiesa. Fede, comunione, missione: tre motivi sufficienti per dire che il cammino sinodale ha valenza formativa nei confronti di tutti: chi inizia e chi è già avanti, chi si sente sprovveduto e chi ha già qualche strumento. Con questa disposizione di fondo ad ascoltare insieme lo Spirito che va molto aldilà delle nostre misure, il Sinodo potrà consegnare al futuro della Chiesa mantovana non ricette pastorali, ma comunità con più profonda consapevolezza di se stesse - davanti a Dio e al mondo - rinfrancate alle sorgenti per poter prendere l’iniziativa, coinvolgersi, accompagnare, fruttificare e festeggiare (cfr. EG 24). Il nostro cammino avviene tra due eventi molto importanti per la Chiesa universale e italiana: Il Sinodo sul tema Le sfide sulla famiglia nel contesto pastorale dell’evangelizzazione e che si svolge in due tappe: l’Assemblea Generale Straordinaria dal 5 al 19 ottobre e l’Assemblea Generale Ordinaria (2015), L’altro appuntamento è Il V Convegno della Chiesa italiana che si svolgerà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 sul tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo. Entrambi questi eventi suscitano attenzione e attesa perchè il cammino diocesano e le scelte pastorali che si andranno delineando con il Sinodo diocesano potranno avere dei riferimenti certi e rafforzati dalla comunione ecclesiale. Anche l’Anno mondiale della vita consacrata (29 novembre 2014 – 2 febbraio 2016) accompagnerà il cammino della diocesi con gli obiettivi che è invitata a perseguire: fare memoria dei doni di Dio, abbracciare il futuro con speranza, continuare il rinnovamento proposto dal Concilio Vaticano II. Solo uno sguardo ‘organico’ potrà dare seguito al desiderio di vedere Gesù che fa ‘uscire’ e camminare per entrare nella speranza della vita, che in Dio è donata a tutta l’umanità. 11 “VOGLIAMO VEDERE GESÚ” Percorso biblico-liturgico-pastorale per gli anni 2014-2016 Ogni anno aggiorniamo un quadro di riferimento che si sforza di veicolare, a partire da un nucleo biblico-liturgico-pastorale, una visione unitaria del cammino diocesano con delle proposte di cui usufruire per la formazione iniziale e permanente dei ministeri, a cui attingere per la vita stessa delle comunità. In questo grande quadro abbiamo sempre considerato come inserite ‘idealmente’ le iniziative delle comunità, nella diversità delle realtà locali e delle esperienze che le caratterizzano. La nostra diocesi sta vivendo il Sinodo diocesano. Non può che essere questo, nei due anni a venire, il luogo di ispirazione e di sintesi per la vita delle comunità. Le ragioni che confermano il significato della proposta sono di sintonia e sincronia pastorali tra iter sinodale, vita liturgica, vita comunitaria; sono ragioni di comunione a cui sono chiamati coloro che, in modo diverso e a livelli diversi, hanno il compito di rendere possibile e accompagnare un cammino unitario della nostra Chiesa. Sono i presbiteri con i consigli pastorali, i responsabili delle diverse ministerialità con i gruppi, i responsabili degli uffici e dei centri pastorali con i collaboratori, i moderatori di unità pastorali e i vicari foranei, il Vescovo con il consiglio presbiterale e il consiglio episcopale. Il quadro di riferimento raccoglie e coordina l’ispirazione biblica del Sinodo, Vogliamo vedere Gesù, considerato nell’insieme del brano giovanneo al c. 12,20-36, le fasi e le attività sinodali, la lettera sinodale e le questioni pastorali, i tempi liturgici e la vita delle comunità. Quest’ultima è il contesto, il luogo, il grembo perchè Scrittura-Sinodo-Liturgia possano generare il dono di Gesù che si lascia vedere oggi, nel nostro mondo, a tutti. 12 - Vogliamo vedere Gesù - Maestro, dove abiti? - Guarderanno a colui che hanno trafitto - Io sono la luce - Ho visto il Signore - Avvento e Natale - Quaresima e Pasqua - Tempo Ordinario - Consultazione nei piccoli gruppi sinodali - Le commissioni sinodali - Le sessioni sinodali - Orientamenti e scelte Ispirazione biblica Sinodo Tempi liturgici Vita delle comunità Mondo Tempi liturgici Ispirazione biblica Sinodo Vita delle comunità 13 - Annuncio e testimonianza - Celebrare e pregare - Servire - Comunione Per camminare insieme Ci attendono due anni di percorso sinodale. Una paura avvertita da molti è che diventi qualcosa di troppo oppressivo e calato dall’alto, tale da assorbire tutte le energie della parrocchia. Un’opportunità avvertita da pochi è che possa diventare un potente catalizzatore, tale da risvegliare tante possibilità inespresse nelle parrocchie, nelle famiglie, nelle unità pastorali, in tutti i piccoli gruppi e comunità che compongono il tessuto della diocesi. In realtà è possibile vivere serenamente il sinodo, inserendosi nel percorso dell’anno liturgico e nel percorso ordinario di vita delle comunità. Costruiamo una strada: con la Scrittura, la Lettera Sinodale, il Tempo Liturgico - La Scrittura come pietra fondante Raccogliamo i materiali di costruzione. Il Vescovo ci ha fornito una potente ispirazione biblica, attorno al brano di Giovanni 12: “Vogliamo vedere Gesù”. Possiamo paragonarlo ad una pietra angolare, capace di reggere i prossimi due anni. È la roccia su cui vogliamo appoggiarci. Il brano si articola in due sezioni. Può essere distinto infatti in due parti, vv. 2026 e vv. 27-36. Le due parti diventano così due distinti punti di appoggio, uno per ogni anno. Si integrano molto bene con il percorso del Sinodo, possono essere validi anche per un percorso parrocchiale o di gruppo. - Percorsi di visione come architravi Dopo aver individuato le rocce di appoggio, gettiamo le arcate. Don Lorenzo Rossi ha elaborato un approfondimento biblico, ritrovando una serie di “percorsi di visione” nel vangelo di Giovanni attorno al potente simbolo della “visione”. Si tratta di interessanti architravi, capaci di articolare l’ispirazione del Vescovo in maniera distesa nel tempo, seguendo la forza simbolica del vangelo di Giovanni. L’elaborato di don Lorenzo Rossi è pubblicato sul sito www.diocesidimantova.it Possiamo sintetizzare così: “Maestro, dove abiti? Venite e vedrete” (Gv 1,35-51). L’incontro dei discepoli del Battista con l’Agnello di Dio. “Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo” (Gv 9,1-41). Il cieco nato ritorna a vedere, fino a riconoscere il Figlio dell’uomo. “Guarderanno a colui che hanno trafitto” (Gv 19,25-37). Il crocifisso è il chicco di grano che muore, e che porta molto frutto. A lui deve guardare chi vuole davvero “vedere Gesù” e mostrarlo al mondo. “Abbiamo visto il Signore” (Gv 20,1-30). Ripercorriamo l’esperienza dei testimoni della risurrezione. Anche noi, al termine dei due anni del Sinodo, dovremmo poter dire “Abbiamo visto Gesù” e 14 ripartire i quattro brani nei tempi forti dei due anni che ci attendono. Avvento-Natale 2014-2015: Maestro, dove abiti? Quaresima-Pasqua 2015: Guarderanno a colui che hanno trafitto. Avvento-Natale 2015-2016: Io sono la luce del mondo. Quaresima-Pasqua 2016: Abbiamo visto il Signore - La lettera sinodale e le questioni pastorali: 15 oppure 14+1 L’altro punto di riferimento è la lettera sinodale che il Vescovo Roberto ha consegnato a tutta la diocesi a partire dalle 15 questioni pastorali fondamentali che la Commissione preparatoria del Sinodo ha individuato e su cui dovremo confrontarci e deliberare. Sono come i mattoni di un percorso, che verranno sbozzati dalla consultazione dei gruppi sinodali e che possono utilmente diventare materiali da costruzione. La prima questione sinodale ha un carattere speciale. È come un filo conduttore, su cui corre tutto il percorso sinodale. È come il nastro di asfalto, che permette ai veicoli di correre. Se manca si va a rilento. È la questione della vita spirituale solida (n. 1). Abbiamo poi due questioni sulla libertà: Accogliere il dono per scegliere (n. 2) e Liberi come Gesù per generare, (n. 3). Due questioni riflettono sulla fraternità, interna alla comunità e aperta al mondo: Comunità fraterne, fondate sull’amore (n. 4); I cristiani al servizio del bene comune (n. 9). All’apertura e all’ottimismo, nei confronti di se stessi e del mondo, sono dedicate altre due questioni: Una comunità cristiana partecipe e insieme critica del proprio tempo (n.10); La fiducia costruisce la comunità e il mondo (n. 12). Il tema della fragilità è articolato in due questioni: La malattia e la morte, luoghi abitati dall’annuncio (n.7) e Il cristiano di fronte alla sfida della povertà e delle fragilità sociali (n. 8). Il nodo fondamentale del tempo è anch’esso ripartito in due questioni: La fede dà al tempo pienezza, profondità e prospettiva (n. 5); Liturgia e preghiera: tempo in cui Dio edifica la comunità (n. 6). L’evangelizzazione è esplicitata soprattutto nelle questioni Alle soglie della fede (11) e La gioia, la chiamata, il dovere di evangelizzare (n.15). Lo scopo finale del percorso sinodale è l’edificazione di autentiche comunità cristiane dentro il territorio diocesano; essa appare particolarmente nelle due questioni: Promuovere la corresponsabilità, vivere la comunione (n.13) e Le unità pastorali al servizio di comunità vive e missionarie (n.14). Le questioni sinodali si richiamano dunque a due a due; sono come i blocchi che vengono a costruire la strada, su cui si poggia l’asfalto della maturità spirituale. La logica con cui sono state ordinate nella Lettera sinodale consente altre prospettive che si adattano alla logica dell’anno liturgico-pastorale. Infatti le questioni possono essere ripartite nei due anni del Sinodo e in maniera 15 appropriata secondo i tempi di Avvento-Natale/Quaresima-Pasqua/Ordinario. Ne abbiamo dato un quadro generale, per poi vederle nel dettaglio, insieme all’ispirazione fondamentale e al percorso di visione. - L’anno liturgico e la vita delle comunità La tradizione della Chiesa ci offre il percorso dell’anno liturgico: per incarnare nel nostro tempo la vita di Gesù. Le tradizioni delle nostre comunità parrocchiali delineano infine l’“anno pastorale”, che rispecchia più da vicino le esigenze formative e comunitarie del nostro tempo. Si tratta delle fondamenta di ogni possibile percorso. - Le fasi del Sinodo Sono già tracciate le fasi fondamentali del Sinodo: un anno di consultazione e di studio, un anno di discussione e deliberazione. Sono come due grandi lotti di terreno, su cui innalzare la nostra costruzione. Il 2014-2015 sarà l’anno della ricerca, consultazione e dello studio, la cui frase guida è “Vogliamo vedere Gesù”. Il 2015-2016 sarà l’anno della discussione-deliberazione; la frase guida sarà “Padre, glorifica il tuo nome”. Mettersi al lavoro per costruire una strada I dati fondamentali sono disponibili, proviamo a metterli insieme. Ricordiamo però che cosa vogliamo costruire. Un recinto? Un grattacielo? Un palasport? Non abbiamo/avremmo bisogno di tutto ciò. Abbiamo bisogno di una strada per camminare insieme. Forse anche di un viadotto che passi sopra le paludi che ci bloccano… 16 MAESTRO, dove abiti? TEMATICHE SINODO DIOCESANO FINE ORDINARIO Liberi perchè scelti APERTURA AVVENTO Comunità fraterne CONSULTAZIONE NATALE Fiducia COMMISSIONI Guarderanno a colui che hanno trafitto QUARESIMA Povertà PASQUA Tempo e Fede ESTATE Corresponsabilità Chiamata ad evangelizzare Io sono la luce FINE ORDINARIO Liberi come Gesù AVVENTO Bene comune NATALE Linguaggi GEN/FEB Abbiamo visto il Signore! PADRE, GLORIFICA IL TUO NOME: L’anno della deliberazione 2016 TEMPI LITURGICI Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia GEN/FEB 2015 2014 VOGLIAMO VEDERE GESÙ: L’anno della ricerca, dello studio, della consultazione LA STRADA EVENTI SESSIONI Convegno Firenze VOTAZIONE QUARESIMA Malattia e morte PASQUA Tempo, Liturgia e Comunità ESTATE Unità Pastorali Luoghi e tempo per Evangelizzare 17 PROMULGAZIONE 2014-2015 - VOGLIAMO VEDERE GESÙ L’ANNO DELLA RICERCA E CONSULTAZIONE, DELLO STUDIO Ottobre-novembre: libertà di cercare Questione 2: Accogliere il dono per scegliere Avvento-Natale 2014: Maestro, dove abiti? Questione 4: Comunità fraterne, fondate sull’amore Questione 12: La fiducia costruisce la comunità e il mondo Gennaio-giugno: studio e approfondimento delle commissioni sinodali Quaresima-Pasqua: Guarderanno a colui che hanno trafitto Questione 8: Il cristiano di fronte alla sfida della povertà e delle fragilità sociali Questione 5: La fede dà al tempo pienezza, profondità e prospettiva Tempo ordinario: chi mi vuol servire mi segua Questione 11: Alle soglie della fede Questione 13 Promuovere la corresponsabilità, vivere la comunione 2015-2016 - CHE DEVO DIRE? PADRE, GLORIFICA IL TUO NOME L’ANNO DELLA DISCUSSIONE E DELLA DELIBERAZIONE Ottobre-Novembre: libertà per decidersi Questione 3: Liberi per generare Ottobre-Dicembre: si svolgono le sessioni sinodali Avvento-Natale: Io sono la luce del mondo Questione 9: I cristiani al servizio del bene comune Questione 10: Una comunità cristiana partecipe e insieme critica del proprio tempo; Gennaio-febbraio: tempo della deliberazione Votazioni finali e discernimento finale del vescovo Quaresima-Pasqua: Abbiamo visto il Signore! Questione 7: La malattia e la morte, luoghi abitati dall’annuncio Questione 6: Liturgia e preghiera: tempo in cui Dio edifica la comunità Tempo ordinario: L’ho glorificato, e lo glorificherò ancora Questione 15: La gioia, la chiamata, il dovere di evangelizzare Questione 14: Le unità pastorali al servizio di comunità vive e missionarie Ulteriori approfondimenti utili per progettare il cammino delle comunità sono nella sezione a p. 53. 18 FORMAZIONE ALLA VITA CRISTIANA 2. IL TEMPO DI INIZIAZIONE Non sorprenda che si presti attenzione, e attenzione particolare, a questo momento iniziale del cammino di fede. Il nostro sguardo non è abituato a cogliere interpellanze che vengono da chi è lontano, perché la nostra Chiesa proviene da un’antica e importante tradizione di cultura cristiana generalizzata. Oggi il contesto culturale sta radicalmente cambiando. Si incontrano uomini e donne provenienti da altre culture che chiedono di avvicinarsi alla Chiesa, ma anche molti italiani che non hanno potuto dare all’appartenenza alla chiesa ereditata dalla famiglia, il senso di una adesione personale, motivata e testimoniata. A queste nuove interpellanze siamo sollecitati anche dalla presenza nel nostro territorio di uomini e donne appartenenti alle altre confessioni cristiane o ad altre religioni. L’attenzione a questa fase sarà di sprone anche per quanti non mettono in discussione la loro fede. Le comunità potranno trovare nei nuovi cristiani stile e disponibilità esemplari per rinvigorire tutta la Chiesa. Contemporaneamente dovremo interrogarci su come portare l’annuncio del Vangelo a quanti sono di fatto lontani dalla vita della Chiesa. 19 1. INIZIAZIONE DEGLI ADULTI ALLA VITA DELLA COMUNITÀ CRISTIANA Responsabile: don Manuel Beltrami Tre sono le situazioni tipiche: a. Adulti che chiedono il battesimo La proposta è coordinata dall’equipe diocesana responsabile del catecumenato e realizzata a livello parrocchiale. Prevede esperienze di carità, di catechesi, di preghiera, nella partecipazione alla vita nella comunità parrocchiale. - Per essere ammessi al catecumenato occorre presentare domanda scritta al Vescovo. - Ha la durata minima di due anni. - Alcuni riti previsti nel percorso catecumenale sono presieduti dal Vescovo. Nella preparazione dei catecumeni sono previsti due momenti particolari: - Ritiro l’ 8 dicembre a S. Maria del Gradaro - Ritiro la 1a domenica di Quaresima a S. Maria del Gradaro e Rito di iscrizione del nome presieduto dal Vescovo in Cattedrale b. Adulti che chiedono di completare il cammino di iniziazione cristiana con il sacramento della Cresima e/o dell’Eucarestia Sono coloro che hanno interrotto la formazione cristiana iniziata da bambini e desiderano riprenderla. Essendo adulti il cammino deve essere necessariamente richiesto, motivato e accompagnato. L’ispirazione catecumenale resta il riferimento opportuno. Quindi l’ammissione ai sacramenti richiesti consegue al cammino di preparazione catechistica, liturgica, caritativa concordato con il servizio per il catecumenato. - Sono previsti: un percorso ideale (in linea con il catecumenato degli adulti e con le indicazioni della Chiesa Italiana) della durata di nove mesi e un percorso minimale qualora la domanda venisse presentata avendo già vissuto alcune delle tappe proposte. - Al Vescovo è necessario dare comunicazione dell’avvio del percorso e presentare, con qualche mese di anticipo, la richiesta dell’ammissione alla celebrazione sacramentale. - La celebrazione preveda il coinvolgimento della comunità, in un clima di accoglienza e fraternità. c. Adulti che desiderano ‘ricominciare’, dopo essersi allontanati dalla fede e dalla vita ecclesiale È intenzione della diocesi offrire a coloro che, ricevuti i sacramenti della iniziazione cristiana, si sono allontanati dalla fede e dalla Chiesa in modo stabile e per tempi prolungati, la possibilità di riavvicinarsi progressivamente. 20 Le comunità locali devono sentirsi interpellate, messe in riflessione e in ricerca di forme adeguate e diversificate per dare una risposta al desiderio di riscoperta della fede. Alla base deve esserci uno stile di attenzione, di accoglienza, di propositività. Un accompagnamento accurato prevede l’ascolto delle persone, il servizio di catechisti testimoni della comunità, la proposta di un’esperienza di appartenenza. - Possiamo valorizzare quei momenti particolari di incontro e di annuncio che si creano nel contesto della richiesta da parte delle famiglie dei sacramenti per i propri figli. Come anche la richiesta della Confermazione in occasione della preparazione al matrimonio. - La preparazione al matrimonio può costituire l’occasione per attivare, per tutto il gruppo dei fidanzati, un’esperienza di tipo catecumenale, orientato cioè alla riscoperta della fede e dell’appartenenza alla comunità. - Se le parrocchie sono interessate ad attivare questo percorso, la diocesi si rende disponibile per la progettazione e l’accompagnamento e il servizio per il catecumenato può offrire validi contributi. - Un significativo segmento delle proposte di riavvicinamento dei giovani e degli adulti alla vita della Chiesa è costituito dal percorso denominato “10 comandamenti” di cui è animatore don Daniele Bighi, parroco di Rivalta. Il percorso viene proposto per reintrodurre alla vita della parrocchia i cui responsabili sono quindi invitati a proseguire il cammino con esperienze sacramentali, di servizio e comunitarie che sempre più devono caratterizzare le comunità cristiane. 2. INIZIAZIONE CRISTIANA DI BAMBINI/RAGAZZI NON BATTEZZATI Responsabile: don Manuel Beltrami In occasione della preparazione alla celebrazione dell’Eucaristia dei coetanei, alcuni bambini chiedono ai genitori di poter essere ammessi ai sacramenti della Chiesa. Facendo riferimento alle proposte del servizio nazionale per il catecumenato dei fanciulli in età scolare, anche la nostra diocesi vuole accompagnare con maggiore attenzione i ragazzi che chiedono il battesimo e i sacramenti della iniziazione cristiana, aiutandoli a maturare le motivazioni profonde della richiesta, inserendoli in un gruppo di coetanei e costituendo gruppi catecumenali di ragazzi. - Anche dell’iniziazione cristiana dei ragazzi dai 7 ai 16 anni è necessario chiedere autorizzazione al Vescovo che ne è l’unico responsabile. - La domanda deve essere presentata al Vescovo almeno un anno prima della celebrazione. - È possibile concordare in occasione della domanda il tipo di itinerario che la parrocchia intende seguire, facendo riferimento al servizio per il catecumenato: - Itinerario ordinario (celebrazione del Battesimo con la Prima Comunione dei coetanei - da concordare con il Servizio Diocesano) 21 - Itinerario catecumenale (come suggerito dal documento CEI e in riferimento alla “Guida” del Servizio Nazionale per il Catecumenato e con il benestare del Servizio Diocesano) - Itinerario differenziato per casi particolari (da concordare con il Servizio Diocesano) -È necessario dare al servizio per il catecumenato informazione delle date dei riti di ammissione, elezione e celebrazione dei sacramenti. 3. INIZIAZIONE CRISTIANA DI BAMBINI / RAGAZZI DI FAMIGLIE CATTOLICHE E/O DI TRADIZIONE CATTOLICA Responsabili: don Marco Mani e sr. Rossana Aloise Circa l’iniziazione cristiana occorre superare l’idea esclusiva della dottrina e assumere in modo più evidente l’ispirazione catecumenale per gli itinerari formativi relativi ai bambini. Il percorso si riferisce all’introduzione alla vita di preghiera e liturgica, alla vita di carità e di appartenenza alla comunità, alla conoscenza degli elementi essenziali della fede cristiana. Si tratta di una impostazione più globale e armonica che tiene conto e dell’unità della fede e dell’unità della persona. Trattandosi di bambini e ragazzi e quindi di un contesto familiare da presupporre, è evidente che l’iniziazione alla fede non può rimanere estranea a quelle relazioni che costituiscono l’ambiente vitale dei bambini. - La responsabilità è dunque delle famiglie e delle comunità parrocchiali con la loro vita comunitaria di liturgia, catechesi e carità. - La formazione dei bambini, che vede la famiglia come prima responsabile, viene promossa e coordinata al livello ecclesiale più immediato (parrocchiale) e può avvalersi, secondo il principio della sussidiarietà e non della sostituzione, di livelli progressivamente più ampi (unità pastorali, Diocesi); - Di conseguenza è necessario offrire ai genitori, sia familiari alla vita ecclesiale, sia che ne abbiano preso distanza, un itinerario specifico, con l’adesione ad un’esperienza che permetta loro di assolvere all’impegno assunto con il battesimo del proprio figlio. Infatti, pur avendo ricevuto tutti i sacramenti, spesso i genitori sono persone che vengono a contatto di nuovo con la realtà della fede proprio attraverso i figli. N.B. Presso il Centro pastorale diocesano è disponibile il materiale necessario per tutto il cammino di iniziazione (moduli per le segnalazioni e le richieste al Vescovo, proposte di itinerari di preparazione alla celebrazione dei sacramenti). 22 FORMAZIONE ALLA VITA CRISTIANA 3. IL TEMPO DI PERMANENZA E DISCEPOLATO Oggi si può riscontrare in molti operatori pastorali, comprese persone consacrate, una preoccupazione esagerata per gli spazi personali di autonomia e di distensione, che porta a vivere i propri compiti come una mera appendice della vita, come se non facessero parte della propria identità. Nel medesimo tempo, la vita spirituale si confonde con alcuni momenti religiosi che offrono un certo sollievo ma che non alimentano l’incontro con gli altri, l’impegno nel mondo, la passione per l’evangelizzazione. Così, si possono riscontrare in molti operatori di evangelizzazione, sebbene preghino, un’accentuazione dell’individualismo, una crisi d’identità e un calo del fervore. Sono tre mali che si alimentano l’uno con l’altro. (EG 78) 23 FORMAZIONE AL SERVIZIO E AI MINISTERI A precedere e a seguire la classica e frequente impostazione di Catechesi/Liturgia/Carità c’è una quarta voce, quella della comunione che rende possibile e accompagna le tre dimensioni citate. Nella comunione ritroviamo il ministero ordinato nel suo compito di presidenza e di guida, ma anche quegli organismi che favoriscono il cammino d’insieme delle comunità (consigli pastorali, gruppi ministeriali …) e quelle persone che, in virtù della dignità battesimale e del mandato che svolgono a servizio della Chiesa, partecipano della responsabilità della cura pastorale della comunità. PER IL SOSTEGNO ALLA VITA DELLA COMUNITÀ Coordinatore: mons. Claudio Cipolla In linea con le indicazioni pastorali del Vescovo, la Diocesi intende promuovere la possibilità di confronto e di formazione per chi, nelle comunità parrocchiali, svolge un servizio di coordinamento (soprattutto consiglieri e segretari dei Consigli Pastorali Parrocchiali e di unità pastorali, incaricati al collegamento con la Diocesi, responsabili dei settori di servizio nelle parrocchie …). L’auspicio è che nelle parrocchie/unità pastorali stesse si creino le condizioni per momenti formativi nel senso sopra descritto e per i quali gli Uffici pastorali sono disponibili. APPUNTAMENTO 3a CONFERENZA DIOCESANA DEI CONSIGLI PASTORALI PARROCCHIALI E/O DI UNITÀ PASTORALI DATA: 12 aprile 2015 ORARIO: 15.30-18.30 SEDE: Centro Pastorale - Aula Magna 24 FORMAZIONE INIZIALE Il tempo iniziale introduce nell’esperienza della fede cristiana, rende familiari alla vita di comunità, accompagna sia le proposte sia l’accoglienza ad una scelta libera e consapevole da parte delle persone. Il tempo che segue è quello della fedeltà alla propria identità cristiana: “Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente” (2Tm 3,14). “Se non crederete non resterete saldi” (Is 7,9b). Per custodire la fede e rimanere in un cammino di discepolato e di testimonianza, è necessario coltivare proposte che facciano crescere e maturare. Lo spazio ideale della formazione è il proprio contesto parrocchiale; il livello diocesano di alcune proposte non intralcia, anzi intende favorire il senso di appartenenza e di dedizione ad una concreta comunità. È compito della progettazione saper armonizzare i diversi livelli e integrare le diverse proposte, perché ogni persona possa sperimentare di essere membro di un’unica e stessa Chiesa che cammina insieme. Gli Uffici diocesani sono sempre a disposizione delle singole unità pastorali e delle singole parrocchie per accompagnare e verificare la progettazione, favorire il confronto con altre esperienze. A quanti accolgono la chiamata a svolgere un servizio nelle comunità cristiane, è chiesta ed offerta la possibilità di essere introdotti progressivamente e approfonditamente nell’esperienza ecclesiale. Il discernimento vocazionale accompagna la conoscenza, la proposta, l’approfondimento delle motivazioni, l’inserimento nel servizio con modalità e tempi opportuni. Questo è compito del parroco o del presbitero di riferimento, ma anche di una comunità parrocchiale ‘vocazionale’ capace di comunicare la forza della chiamata di Dio, di sensibilizzare al servizio, di rimanere aperta ad inserimenti nuovi. A tutti vengano pertanto presentate le seguenti proposte: - la partecipazione costante al cammino della propria parrocchia nei momenti celebrativi, di formazione, spiritualità, testimonianza, vita comunitaria; - l’attenzione alla vita diocesana - l’impegno di un cammino spirituale; - un periodo di tirocinio a fianco di chi ha già una certa esperienza; - la scuola teologica di base. Non si tratta di condizioni, che potrebbero anche spaventare, ma di opportunità che la diocesi ritiene di poter e dover garantire a chi è chiamato a svolgere un servizio. In alcuni casi, soprattutto quando si intende affidare un mandato ecclesiale con relativo riconoscimento pubblico, la proposta può diventare richiesta soprattutto alla luce del fatto che chi svolge un servizio, sempre ma in alcuni casi in modo particolare, ‘rappresenta’ la comunità. Quando viene affidato un servizio che, per serietà e impegno, ha le caratteristiche di stabilità e rappresentatività, sembra importante che ci sia anche una 25 introduzione specifica al suo esercizio. L’esigenza della formazione iniziale è stata ribadita in tutte le occasioni di progettazione dei vari ministeri (dei catechisti, dei ministri straordinari della Comunione…), come appare dai vari piani e regolamenti prodotti nella nostra diocesi. PER I SERVIZI RELATIVI ALLA LITURGIA E ALLA PREGHIERA Responsabile: Don Fulvio Bertellini È il servizio dei ministri straordinari della Comunione eucaristica, i lettori, gli animatori musicali della liturgia, i sagristi e i custodi degli edifici per la comunità e la preghiera. INIZIATIVA Per i Ministri straordinari della Comunione eucaristica La Diocesi organizza annualmente per chi è stato scelto all’esercizio di questo ministero un corso di base, che si tiene a Mantova nel tempo di Avvento. L’Ufficio Liturgico offre il materiale e i relatori alle unità pastorali che intendano organizzarlo in sedi decentrate. DATE: Giovedì 27 novembre; Giovedì 4/11/18 dicembre 2014 ORARIO: 20.45-22.30 SEDE: Centro Pastorale PER I SERVIZI RELATIVI ALL’ANNUNCIO E ALLA CATECHESI Responsabili: don Marco Mani e Sr. Rossana Aloise Raccogliendo le sollecitazioni del nostro Vescovo Roberto e della Chiesa italiana e prendendo spunto da altre diocesi che hanno già avviato un percorso formativo per catechisti accompagnatori di genitori e adulti, proponiamo alcuni laboratori per gli operatori pastorali che hanno sensibilità verso gli adulti e i giovani adulti (fidanzati, genitori in particolare). Mentre, infatti, il numero delle catechiste ed educatori alla fede di bambini e ragazzi è consistente, mancano, o sono poche le persone adulte nella fede che si prendano a cuore l’accompagnamento di altri adulti o giovani adulti. INIZIATIVA CORSO DI FORMAZIONE PER EDUCATORI ALLA FEDE CHE ACCOMPAGNANO GIOVANI ADULTI E GENITORI Titolo del corso è: “Vogliamo vedere Gesù... e accompagnare gli adulti a vederlo”. Il corso è biennale, si inserisce nel cammino sinodale ed è stato pensato in collaborazione con il Centro di Pastorale famigliare e il Servizio per il catecumenato. 26 Nel 2015 si propone il primo anno generale per tutti e si concentrerà soprattutto sulla conoscenza del mondo degli adulti, sul loro vissuto, sulle modalità di apprendimento, su come accompagnarli e cogliere alcune opportunità di annuncio che la vita offre (scelta di sposarsi, la nascita di un figlio, la richiesta dei sacramenti della Iniziazione Cristiana). Nel 2016 si completerà il biennio, indispensabile per avere una formazione completa e sarà più specifico in base alle persone che si accompagnano. DATE: Domenica 18 gennaio/ 8 febbraio / 22 febbraio / 8 marzo /22 marzo 2015; ORARIO: 15.30 - 17.30 SEDE: Centro Pastorale Per informazioni contattare l’Ufficio Catechistico Diocesano: [email protected]. PER I SERVIZI RELATIVI ALLA CARITÀ Responsabile: Giordano Cavallari Dopo la realizzazione dei corsi per animatori della carità negli anni pastorali 2012-13 e 2013-14 – promossi insieme da Caritas, Centro Missionario, Pastorale Sociale, Pastorale della Salute e Migrantes – in questo anno 2014-2015 non si promuovono altri corsi di formazione iniziale, per lasciare spazio ai lavori sinodali dei “piccoli gruppi” e della “assemblea”, a cui anche le figure impegnate nel nostro ambito partecipano. Nel 2015-2016 si intende riprendere chiedendo la collaborazione ai 33 membri designati dalle Unità Pastorali per l’ambito della carità. Nel mentre è sempre possibile, secondo le esigenze, richiedere alla Caritas diocesana l’organizzazione di appuntamenti localizzati nelle Parrocchie e nelle UP per la costituzione o la verifica delle Caritas parrocchiali. Può essere di aiuto alla pastorale della carità la partecipazione ai seminari e alla giornate diocesane, promosse in chiave sinodale (salute mentale, migrazioni, giornata per la vita…) e alla formazione permanente degli operatori della rete delle Opere diocesane e collegate (Centri di ascolto, Comunità residenziali, Centri di aiuto vita). Si ricorda inoltre che le Associazioni di Enti ecclesiastici “Agape” (per la città e circondario), “san Lorenzo” (per la zona di Suzzara), “Marta Tana” (per zona Castiglione) e “san Benedetto” (per la zona Quistello-Poggio), svolgono attività di formazione al servizio nelle rispettive sedi. 27 FORMAZIONE PERMANENTE PER I SERVIZI RELATIVI ALLA LITURGIA E ALLA PREGHIERA Responsabile: Don Fulvio Bertellini Per i responsabili dei gruppi liturgici parrocchiali Il gruppo liturgico parrocchiale è stato autorevolmente proposto dal Vescovo come strumento privilegiato di crescita nella vita liturgica parrocchiale. L’esperienza degli ultimi anni mostra però come molte parrocchie ne siano sprovviste, altre trovino difficoltà, ma laddove si è costituito i risultati sono evidenti. Proponiamo ai responsabili e referenti dei gruppi liturgici parrocchiali, alcuni incontri di formazione. APPUNTAMENTO Corso - laboratorio DATE: 22/29 gennaio - 5/12 febbraio 2015 ORARIO: 20.45 - 22.30 SEDE: Centro Pastorale Per i lettori e i ministri della comunione eucaristica Dopo l’impegno nei piccoli gruppi sinodali che occupa i mesi da ottobre a dicembre, si prevedono iniziative per i lettori e i ministri che saranno debitamente informati. Sarà peculiare compito dei ministri quello di aiutare gli ammalati a sentirsi partecipi, nella preghiera e nella condivisione, del percorso sinodale di tutta la comunità diocesana Lettori, gruppi liturgici, animatori della preghiera, del canto e della musica, addetti alla custodia delle chiese e degli arredi sacri sono chiamati a collaborare per aiutare la comunità ad avere presente e accompagnare nella preghiera il tempo sinodale. PER I SERVIZI RELATIVI ALL’ANNUNCIO E ALLA CATECHESI Responsabili: don Marco Mani e sr. Rossana Aloise CORSO DI FORMAZIONE PER EDUCATORI ALLA FEDE DI FANCIULLI E RAGAZZI DELLA INIZIAZIONE CRISTIANA Da qualche anno l’Ufficio Catechistico Diocesano ha avviato un percorso sperimentale per il rinnovamento della catechesi, denominato “Sotto l’albero”. Il modello pedagogico utilizzato applicato alla catechesi è stato presentato in diverse occasioni (convegni diocesani e vicariali, corsi residenziali) e il materiale prodotto sta acquistando sempre maggiore consistenza e definitività. 28 Su richiesta è possibile attivare il corso di formazione per catechisti a livello di UP. Il corso, a carattere di laboratorio, ha lo scopo di fare sperimentare in modo attivo e coinvolgente il modello pedagogico e il materiale prodotto. È tenuto da esperti e da alcuni catechisti tutor. Il corso prevede 10 incontri dalle 20.30 alle 22.30 circa. Viene attivato su richiesta delle UP interessate alla sperimentazione e con esse si concorderanno date e sedi. Per informazioni contattare l’Ufficio Catechistico Diocesano: [email protected]. APPUNTAMENTI Convegno diocesano dei catechisti DATA: 15 Marzo 2015 ORARIO: 14.30-18.30 SEDE: Centro Pastorale - Aula Magna Corso residenziale DATA: 29/30 Agosto 2015 SEDE: San Zeno di Montagna (VR) CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO Direttore: don Gianfranco Magalini Il Centro Missionario Diocesano propone a livello vicariale e/o di unità pastorali, nell’ottica dell’ Essere missionari nella propria parrocchia degli incontri/ laboratori periodici per la formazione di persone sensibili in questo senso. DATE: da ottobre a giugno, ogni due mesi, alla domenica pomeriggio. SEDI: saranno stabilite in base alle richieste. APPUNTAMENTI GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE - DOMENICA 19 OTTOBRE Il tema ‘Periferie cuore della missione’ è un invito a riflettere sulle scelte che attiviamo per essere Chiesa, oggi chiamata a mettersi in ascolto delle periferie, delle persone che vivono momenti difficili e che hanno bisogno di sentire accanto una Chiesa che si prende cura di loro. La giornata e la veglia vogliono aiutare perciò tutta la comunità parrocchiale a diventare missionaria. Continua l’attenzione per le missioni in Brasile e in Etiopia con l’impegno di tenere vivo il rapporto con i missionari mantovani che operano nelle diverse comunità. VEGLIA MISSIONARIA si celebra nei giorni precedenti la domenica 18 e in diverse sedi vicariali. 29 GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNO IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI DATA: 24 marzo 2015 ORARIO (veglia di preghiera): 21.00 SEDE: da definire PER GLI ANIMATORI DEGLI ANZIANI Responsabile: sr. Loretta Righetti Anche gli anziani dicono, nel percorso sinodale della Chiesa che è in Mantova, “Vogliamo vedere Gesù”. Ci sentono coinvolti e attivi perché l’ambito privilegiato in cui operiamo ci vede attenti al mondo degli adulti che, raggiunta l’età della pensione, sono o desiderano essere ancora di più soggetti attivi nella comunità ecclesiale. In diocesi è attivo il Centro di pastorale per la terza età (termine non ancora ben specificato) e, in continuità con il percorso di formazione offerto dal Movimento Anziani fino ad oggi, desideriamo offrire percorsi di formazione per nuovi animatori degli anziani al servizio delle comunità parrocchiali. In comunione con tutta la chiesa mantovana riscopriamo la primigenia vocazione alla testimonianza cristiana per camminare insieme verso la pienezza della vita, secondo la situazione di ciascuno/a, guidati dalla presenza dello Spirito Santo, fiduciosi nella fattiva collaborazione di persone sensibili e dei nostri sacerdoti. OBIETTIVO GENERALE è: - Offrire una proposta formativa diocesana, organica e strutturata, per nuovi animatori degli anziani nelle parrocchie, nelle UP e nei vicariati - Riattivare il collegamento tra gruppi, animatori e realtà pastorali esistenti, con il Centro pastorale diocesano ‘C. Ferrari’. OBIETTIVI SPECIFICI sono: - Favorire la valorizzazione della vita dell’anziano come stagione vocazionale ricca di opportunità - Saper cogliere il piano provvidenziale di Dio nella vita trascorsa - Favorire nell’anziano la scoperta della propria missione e ministerialità per essere di aiuto e incoraggiamento ai giovani con la propria saggezza. DESTINATARI: - Persone, anche giovani, sensibili alla realtà degli anziani e che ne scoprano le risorse da porre a servizio della comunità cristiana. - Persone disponibili per l’animazione in questo ambito a livello diocesano CONTENUTI: - LA FIGURA DELL’ANZIANO - LA FIGURA DELL’ANIMATORE DEGLI ANZIANI TEMPI E MODALITÀ: - Almeno 4 incontri per iniziare il percorso con tematiche scelte tra quelle proposte. - A seguire tempi calibrati secondo le varie realtà locali, le esigenze delle persone interessate, il rispetto del cammino già compiuto. 30 APPUNTAMENTI Incontro di preghiera in occasione della prima MEMORIA liturgica di San Giovanni Paolo II DATA: 22 ottobre 2014 ORARIO: 15.00 - 18.00 SEDE: Santuario delle Grazie PELLEGRINAGGIO MARIANO CON IL VESCOVO ROBERTO DATA: 13 maggio 2015 PER I SERVIZI RELATIVI ALLA CARITÀ Responsabili: Giordano Cavallari L’obiettivo della formazione è suscitare l’emergere nelle singole parrocchie di persone che, animate dalla fede e in spirito di servizio sappiano animare la carità della comunità locale, sostenere le chiese lontane e accogliere le persone che vengono a vivere e lavorare da altri paesi. I momenti formativi potranno vedere anche la partecipazione di cristiani provenienti da altri paesi, in spirito di comunione ecclesiale. La Caritas diocesana conferma la disponibilità ad accompagnare le parrocchie/unità pastorali per la formazione di animatori e coordinatori della vita comunitaria di carità, come forma di ministero ecclesiale. APPUNTAMENTI GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE MENTALE Convegno sul tema: “Spiritualità e appartenenza comunitaria nel concetto di resilienza.” DATA: 9 ottobre ORARIO: 18.00 - 20.00 SEDE: Museo Diocesano - Sala Pozzo GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO Convegno per le comunità immigrate cattoliche sul tema: “Chiesa senza frontiere, Madre di tutti.” DATA: Domenica 18 gennaio 2015 ORARIO: 14.30 SEDE: Centro Pastorale Ore 18.00, in Cattedrale, Santa Messa presieduta dal Vescovo Roberto GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA (domenica 1 febbraio 2015) Convegno su temi relativi a inizio e fine vita DATA: sabato 31 gennaio 2015 ORARIO: 15.00 SEDE: Centro Pastorale Ore 18.00, in Cattedrale, Santa Messa presieduta dal Vescovo Roberto 31 ITINERARI FORMATIVI PER LE FAMIGLIE Responsabili: don Roberto Rezzaghi, Amerini Claudio e Flavia Il Centro di pastorale della famiglia (CPF) è l’organismo incaricato di promuovere la pastorale familiare nel territorio della diocesi in accordo e collaborazione con gli altri Uffici e i Centri Diocesani. L’azione del CPF ha come scopo principale quella di valorizzare la famiglia sopratutto all’interno delle comunità parrocchiali, rendendole sempre soggetto di pastorale e in grado di vivere in pienezza l’essere «Chiesa domestica», e cioè” comunità evangelizzante”. Le attività principali del Centro sono: - La formazione degli operatori e animatori parrocchiali/unità pastorali di pastorale famigliare. - La promozione della pastorale familiare in collaborazione con parrocchie e unità pastorali. - Creare una rete di collaboratori, composta da una o più coppie per unità pastorali, in modo da garantire una costante informazione riguardo le iniziative in atto. INIZIATIVE INCONTRO DEI FIDANZATI CON IL VESCOVO ROBERTO In occasione della tradizionale festa di S. Valentino, protettore degli innamorati, il Centro di Pastorale della famiglia organizza, nell’ambito degli eventi sinodale, un incontro con il Vescovo Roberto, aperto a tutte le coppie di fidanzati incamminati verso il matrimonio. DATA: 15 febbraio 2015 Il programma dettagliato con sede ed orario verrà comunicato in seguito ITINERARIO FORMATIVO PER EDUCATORI ALLA FEDE CHE ACCOMPAGNANO ADULTI (genitori IC, fidanzati, giovani coppie, ricomincianti, catecumeni…) La proposta è in collaborazione con l’Ufficio catechistico, con il servizio per il catecumenato e i ricomincianti. Referenti responsabili del progetto: don Marco Mani e Sr. Rossana Aloise DATE: 18 gennaio - 8/22 febbraio - 8/22 marzo 2015 ORARIO: 15.30 - 17.30 SEDE: Centro Pastorale FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DI PASTORALE DELLA FAMIGLIA IMPEGNATI NEI PERCORSI DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO La proposta consiste in 2 serate formative, nel mese di maggio 2015, rivolte agli operatori in questo ambito. Date, sede ed orari verranno comunicati in seguito. 32 PERCORSO SULL’EDUCAZIONE E FORMAZIONE AFFETTIVA PER EDUCATORI ALLA FEDE DI RAGAZZI ADOLESCENTI I percorsi di formazione nell’ambito della sessualità ed affettività verranno attivati su richiesta delle parrocchie e delle UP che intendono formare i propri educatori alla fede. Sono proposti in collaborazione con il Centro di Pastorale Giovanile. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai referenti: don Giampaolo Ferri e coniugi Amerini. ITINERARI DI FORMAZIONE PER SEPARATI, DIVORZIATI E RISPOSATI Continua, con cadenza mensile, il percorso di fede dei gruppi di separati, divorziati, risposati. Referente responsabile del progetto è don Roberto Rezzaghi, in collaborazione con altri operatori. La partecipazione è riservata, quindi il calendario sarà comunicato solo agli interessati. CATECHESI VIDEO Nei periodi forti di avvento e quaresima il centro per la pastorale della famiglia e l’ufficio liturgico propongono una catechesi video, in visione sul sito della diocesi, in cui una coppia di sposi e un sacerdote presentano una riflessione sul Vangelo della domenica. PEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA Continuano le varie attività dei Centri di pedagogia della famiglia SEDE: Casa Cana (parrocchia di Guidizzolo) PER I GIOVANI (dai 20 anni in su) Responsabili: don Giampaolo Ferri e don Andrea Grandi È indicativo della vitalità delle nostre comunità la capacità di formare i giovani alla vita cristiana. Siamo certi che non si può delegare questo impegno che è proprio di ogni parrocchia e/o unità pastorale. A integrazione e sostegno di quanto può realizzarsi a livello locale, la diocesi attraverso il Centro di pastorale giovanile, offre alcuni contributi secondo le linee contenute negli orientamenti Diocesani di Pastorale Giovanile, frutto del confronto con diverse parrocchie e autorevolmente consegnate dal Vescovo alla diocesi nella Veglia di Pentecoste (2013). INIZIATIVE PERCORSO PER EDUCATORI ALLA FEDE CHE ACCOMPAGNANO I GIOVANI Il percorso è attivato in 5 oratori collegati tra loro via skype. La proposta viene dettagliata sul sito di pastorale giovanile. DATE: 16/23/30 gennaio; 6/13 febbraio 2015 ORARIO: 19.00 - 21.30 33 DARASH. Sentieri biblici Sono incontri caratterizzati da uno stile semplice e diretto; hanno come obiettivo quello di formare i ragazzi ad un giusto uso della Bibbia nella propria ricerca di Dio. La partecipazione può essere suggerita sia a giovani che fanno un cammino regolare di gruppo, sia a quelli che stanno compiendo una cammino di ricerca individuale di fede e che non sempre trovano nella loro comunità cristiana una proposta simile. DARASH 2015 Il tema di quest’anno sarà quello del discepolato dietro a Gesù. DATE: 17/24 aprile - 8/15 maggio ORE: 21.00 SEDI: Convento S. Maria del Gradaro - Chiesa Parrocchiale di Brede Polis3M. Corso di formazione socio-politica - tutor mons. Giacobbi Sono incontri rivolti a giovani lavoratori e/o universitari che desiderano approfondire alcune tematiche di impegno sociale, che vivono già responsabilità pubbliche o che hanno un personale interesse verso l’impegno politico. Si svolgono secondo un metodo seminariale e un approccio multidisciplinare alle questioni trattate. Per favorire lo scambio e la riflessione del gruppo gli incontri si concludono sempre con il pasto insieme. POLIS3M 2014: “Sentieri percorribili di buona politica” L’appuntamento mondiale di EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”, ha suggerito il seguente programma: - Innovazione e tradizione: la storia dell’uomo nella sua alimentazione - Cibo e religioni - Tra abbondanza, privazioni e spreco - L’alimentazione: il convivio oltre la nutrizione - Intolleranze alimentari e intolleranze sociali DATE, ORARI E SEDI: 18 ottobre - 8/15 novembre / ore 10.00 - 12.00 / Centro pastorale 24/31 ottobre / ore 20.00 - 22.00 / JUSTCAFE’ Piazza Sordello Preghiera di Taizè È la proposta di una preghiera ecumenica vissuta secondo lo stile della comunità di Taizè; è guidata da alcuni giovani e si svolge una volta al mese. PREGHIERA DI TAIZè 2014-2015 DATE: 10/10 12/12 16/01 20/02 20/03 18/04 29/05 ORARIO: 21.00 SEDE: Chiesa di S. Leonardo (Mantova) 34 APPUNTAMENTI AGORA’ DEI GIOVANI MANTOVANI IN CAMMINO SINODALE DATA: Domenica 9 novembre 2014 ORARIO: 10.30 - 16.30 SEDE: Centro Pastorale Giornata diocesana per la pace e la giustizia (aperta a tutti) DATA: Domenica 25 gennaio 2015 ORARIO: 14.30 - 18.30 SEDE: Mantova Pellegrinaggio diocesano notturno verso il Santuario delle Grazie DATA: 2 maggio 2015 ORARIO: inizio ore 22.00 Evento formativo per educatori di Azione Cattolica, Agesci e di pastorale giovanile DATA: Venerdì 28 novembre Inoltre Caritas diocesana e Centro missionario offrono la possibilità di costruire itinerari di formazione al servizio caritativo, anche in forma personalizzata o di gruppo, sia presso le strutture diocesane di ascolto e accoglienza sia presso strutture caritative di altre diocesi italiane e all’estero. PER GLI ADOLESCENTI Coordinatori: Giorgio Busato e Chiara Borsari La sede della formazione degli adolescenti è la comunità locale. A livello diocesano, oltre alle proposte educative indicate negli orientamenti diocesani e ad alcune più specifiche pubblicate sul sito, il centro di pastorale giovanile offre alcuni appuntamenti diocesani. APPUNTAMENTI TRADITIO SYMBOLI - Dalla carta al cuore (per 14enni) Come previsto dagli orientamenti Diocesani di Pastorale Giovanile, il Vescovo invita i ragazzi che iniziano il cammino di gruppo delle superiori, ad un appuntamento diocesano di riflessione e preghiera, durante il quale viene consegnato a ciascuno il simbolo della fede da approfondire, testimoniare e riconsegnare al termine del periodo dell’adolescenza. L’incontro prevede alcune attività di preparazione e di prosieguo da svolgersi nelle proprie comunità di appartenenza. Le proposte di attività e catechesi vengono pubblicate sul sito di pastorale giovanile. DATA: 22 novembre 2014 ORARIO: 16.00 - 18.30 SEDE: Centro Pastorale e Cattedrale 35 FESTIVART - Laboratori artistico-creativi con gli adolescenti DATA: 18 aprile 2015 ORARIO: 15.30 - 23.30 SEDE: Mantova MEETING DIOCESANO DEGLI ANIMATORI DEL GREST È il pomeriggio di gioco e di festa degli adolescenti che svolgono il servizio di animatori nei Grest estivi. È l’occasione per far vivere l’appartenenza alla Chiesa diocesana e per incontrare altri coetanei che svolgono lo stesso servizio. È prevista anche una preghiera presieduta dal Vescovo stesso. Quest’anno l’unità pastorale che affiancherà il centro diocesano per l’organizzazione sarà quella di Sermide. DATA: 2 giugno 2015 SEDE: Centro Storico di Mantova PER I PREADOLESCENTI (scuole medie) Responsabile: Don Valerio Antonioli La sede della formazione dei preadolescenti è la comunità locale. A livello diocesano, il Centro di pastorale giovanile, unitamente all’Ufficio catechistico, offre un significativo appuntamento: APPUNTAMENTO Festa dei cresimandi Con il Vescovo, il sabato che precede la Domenica delle Palme. DATA: 28 marzo 2015 ORARIO: 15.30 - 18.00 SEDI: Centro Pastorale - Contardo Ferrini - Parrocchia San Pio X - Santa Barbara. Conclusione in Sant’Andrea. CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI Direttore: don Giampaolo Ferri - L’equipe del CDV è disponibile ad incontrare i consigli pastorali parrocchiali e di unità pastorale per una sensibilizzazione sul tema vocazionale. - In occasione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni (26 aprile 2015), prepara in una parrocchia la preghiera per l’adorazione eucaristica. 36 INIZIATIVE MONASTERO INVISIBILE Una esperienza di preghiera individuale o famigliare o comunitaria per unirsi nella preghiera per le vocazioni. A chi lo chiede, ogni mese viene mandato un semplice sussidio di preghiera via mail e il dispenser diocesano. SHEM HADASH – per adolescenti È la proposta di un cammino vocazionale per adolescenti dell’ultimo anno delle superiori e giovani da farsi direttamente nelle parrocchie. Quest’anno aderiscono al progetto l’Unità Pastorale di Castiglione delle Stiviere, di Montanara e di Pegognaga. È possibile richiedere di attivare la proposta anche in altre parrocchie. LA PARTE MIGLIORE – per giovani Tre fine settimana di orientamento vocazionale per giovani presso il monastero del Gradaro guidati da don Giampaolo e don Lorenzo insieme all’equipe del CDV. Per la partecipazione viene richiesto un colloquio individuale previo con i preti del centro. DATE: 28 febbraio/1 marzo - 6/8 marzo - 13/15 marzo 2015 37 FORMAZIONE TEOLOGICA SISTEMATICA L’approfondimento sistematico dei contenuti della fede è parte integrante di un percorso formativo diocesano. Pur essendo pensato per chi ha interesse di carattere intellettuale, è auspicabile che ci siano attenzione e partecipazione da parte degli operatori pastorali, che possono avvalersi dell’offerta formativa in base alle proprie esigenze, come delle iniziative proposte durante l’anno (convegni, seminari di studio …). ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE Preside: don Roberto Rezzaghi L’Istituto è collegato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano che ne garantisce il livello accademico - scientifico. Nel settembre 2007, la Congregazione per l’Educazione Cattolica, all’interno del piano nazionale di riordino dei cicli di studio degli ISSR ha riconosciuto anche l’Istituto San Francesco con piano di studi di tre anni più due: - Primo ciclo, triennale, per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose; - Secondo ciclo, biennale, per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose. Fine, quindi, dell’ISSR San Francesco è la promozione degli studi nel campo della teologia e delle scienze religiose per: - la formazione di laici e di consacrati in vista dello svolgimento di compiti di evangelizzazione e catechesi; - la preparazione dei candidati ad alcuni ministeri e servizi ecclesiali; - la preparazione dei docenti di Religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado; - l’aggiornamento teologico e culturale di laici, consacrati e sacerdoti; - la cura dei rapporti con istituzioni culturali affini, sia ecclesiastiche che civili. DATE: dal 22 agosto 2014 al 30 gennaio 2015 (1° semestre); dal 2 febbraio al 31 luglio 2015 (2° semestre) Le lezioni si svolgono nei giorni di Lunedì/Mercoledì/Venerdì ORARIO: 17.30 - 20.40 SEDE: Seminario Inizio: 22 settembre 2014 - Conclusione: 5 giugno 2015 38 SCUOLA TEOLOGICA DI BASE Coordinatore: don Maurizio Falchetti È un percorso offerto soprattutto alle parrocchie per la formazione degli operatori pastorali, e a tutti coloro che sono interessati ad una propria formazione teologica di base. Il corso è organizzato dagli uffici pastorali della Diocesi e dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Francesco” che ne coordina le attività. «L’impostazione del Progetto si basa sul presupposto che la formazione teologica ha una sua specificità rispetto *alla formazione catechistica: quest’ultima infatti si propone prevalentemente di educare alla fede, la prima di offrire una visione sistematica e organica del “creduto dalla Chiesa”». (Dal Progetto di formazione teologica di base) I destinatari di questo progetto sono tutti coloro che possono essere interessati a una formazione teologica per le più diverse ragioni, con particolare attenzione agli operatori pastorali. È rivolto a tutti, privilegia gli operatori pastorali, si collega con la formazione specifica degli operatori pastorali, sia fondamentale che permanente. Il corso prevede la durata di un quadriennio, 4 ore di lezione in 1 giorno della settimana per circa dieci settimane, un esercizio seminariale. DATE: da fine settembre ad inzio dicembre 2014 SEDI: Mantova (Gradaro) - Guidizzolo - Asola - Suzzara - Ostiglia 39 FORMAZIONE SPECIFICA MINISTERI ORDINATI Responsabile: don Antonio Mattioli PRESBITERI Formazione iniziale È responsabile del percorso di formazione dei candidati al presbiterato don Antonio Mattioli, che è disponibile anche per aiutare nella comprensione e nell’approfondimento del ministero presbiterale, nel servizio di discernimento delle vocazioni in collaborazione con il Centro Diocesano Vocazioni, i parroci e gli altri presbiteri di riferimento. Per qualsiasi consulenza e collaborazione si può contare anche sulla disponibilità di don Andrea Ferraroni, padre spirituale del Seminario. Durante i primi 5 anni di ministero ordinato è previsto un percorso specifico a cui tutti coloro a cui esso è rivolto partecipano. La proposta è estesa anche ai presbiteri agli anni successivi. Formazione permanente È coordinata dalla commissione diocesana per la formazione permanente del clero. Sono in calendario i ritiri spirituali e il corso di esercizi spirituali, le celebrazioni del mercoledì delle Ceneri e della Messa Crismale al Giovedì santo, un’assemblea del clero. APPUNTAMENTI Ritiri spirituali DATE: 10 dicembre 2014 - 4 marzo - 27 maggio 2015 ORARIO: 9.30 SEDI: 10/12 e 4/03 Seminario - 27/05 Santuario delle Grazie Esercizi spirituali DATA: 19/23 gennaio 2015 SEDE: Eremo di Montecastello (BS) LE CENERI: Celebrazione Penitenziale dei Presbiteri e dei Diaconi con il Vescovo Roberto DATA: 18 febbraio 2015 SEDE: Cattedrale Assemblea del Clero DATA: 25 marzo 2015 ORARIO: 9.00 - 13.00 SEDE: Centro Pastorale - Aula Magna 40 GIOVEDÌ SANTO: Celebrazione Eucaristica Crismale con i Presbiteri, i Diaconi e tutto il Popolo di Dio, presieduta dal Vescovo Roberto DATA: 2 aprile 2015 SEDE: Cattedrale DIACONI PERMANENTI È responsabile del percorso di formazione dei diaconi permanenti don Antonio Mattioli, al quale ci si può rivolgere per qualsiasi informazione relativa alla promozione e comprensione del ministero diaconale, al discernimento delle candidature, alla formazione spirituale, pastorale e culturale necessarie in vista della ordinazione. RELIGIOSE E PERSONE DI VITA CONSACRATA Delegata USMI: sr. Giuseppina Perico Le comunità religiose condividono lo spirito del sinodo diocesano e partecipano al cammino proposto come esperienza di formazione e testimonianza di comunione. Si rendono particolarmente attente all’Anno mondiale della vita consacrata (29 novembre 2014-2 febbraio 2016) nei contenuti e nelle indicazioni che perverranno dagli organismi preposti e cureranno di condividerne lo spirito nelle comunità parrocchiali. APPUNTAMENTI Preghiera con il Vescovo Roberto e il popolo di Dio per l’Apertura dell’Anno mondiale della vita consacrata DATA: 30 novembre 2014 ORARIO: 15.30 SEDE: Cattedrale Celebrazione in occasione della Giornata mondiale della vita consacrata DATA: 2 febbraio 2015 SEDE: Cattedrale Ritiri spirituali mensili DATE: Cfr. Calendario SEDE: Mantova, Casa Martini - Sorelle della Misericordia Ordo virginum: le appartenenti vivono un incontro di formazione mensile con il delegato, don A. Mattioli. 41 INSEGNANTI DI RELIGIONE CATTOLICA Responsabile (nell’ambito dell’Ufficio di Educazione e scuola): Don Aldo Basso APPUNTAMENTO INCONTRI DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI DI RELIGIONE CATTOLICA (infanzia e primaria) DATE: 24/26 febbraio - 3/5/10/12 marzo 2015 ORARIO: 17.00 - 19.15 SEDE: Centro Pastorale - Aula Magna PER I SERVIZI RELATIVI ALL’AMMINISTRAZIONE DEGLI ENTI E DEI BENI ECCLESIASTICI Responsabile: mons. Claudio Giacobbi Le competenze richieste in questo campo sono in ambito giuridico, economico, artistico, architettonico, contabile. Il fatto che oggetto dell’amministrazione siano realtà ecclesiali impone che, alla competenza professionale, sia associata una sempre crescente sensibilità ecclesiale, e una corretta sintesi tra le esigenze di diverse discipline. La Chiesa mantovana offre annualmente un’ occasione di incontro per tutti gli amministratori, avente il primario scopo di favorire la maturazione del sensus ecclesiae degli amministratori di realtà avente personalità in ambito canonico. Sono inoltre previsti alcuni incontri formativi specifici finalizzati ad una crescente formazione nella coniugazione dei principi generali di discipline quali quelle economiche e giuridiche allo specifico ambito degli enti ecclesiastici. Incontri di approfondimento saranno proposti a livello di singole unità pastorali. 42 FORMAZIONE PER AMBITI DI INTERESSE PASTORALE SCOLASTICA Responsabile (nell’ambito dell’Ufficio di Educazione e scuola): Don Mauro Zenesini L’Ufficio di Pastorale Scolastica, in risposta alla sfida educativa attuale, intende sostenere la vocazione e la formazione della famiglia, accompagnare il percorso di crescita degli studenti, qualificare la vocazione-professione del docente educatore cristiano. INIZIATIVE Incontro formativo per genitori ed insegnanti sul tema “Essere cristiani nella scuola oggi: riflessioni e provocazioni dall’esperienza con Papa Francesco” DATA: nei mesi di ottobre e novembre SEDE: Castiglione d.S. - Asola - Ostiglia - Suzzara - Mantova Percorsi di cultura e arte cristiana nella città DI MANTOVA sul tema sinodale “Vogliamo vedere Gesù” In collaborazione con il Museo diocesano. DATA: nei mesi di marzo e aprile Attività didattiche sul sinodo diocesano Per le scuole secondarie di primo e secondo grado DATE: da definire SEDI: da definire CENTRO PER IL DIALOGO TRA FEDE E CULTURA Responsabile: don Renato Pavesi Il Centro propone degli incontri in collaborazione con il Centro pastorale sociale, Caritas, Migrantes, Cortile dei Gentili. Gli argomenti seguono alcuni filoni: il dialogo interreligioso, una Chiesa di uomini e di donne, la mistica orientale, i cambiamenti nel tempo di internet. Le proposte sono connesse ai temi sinodali e a questi intendono dare un contributo di riflessione. APPUNTAMENTI Moustafa El Ayoubi, Siria, Iraq: Cristianesimo e Islam, dialogo possibile? DATA: 17 ottobre 2014 - ore 21.00 SEDE: Sala Capriate - piazza L. B. Alberti 43 Una Chiesa di uomini e di donne: Madeleine Delbrel a 50 anni dalla morte (1964) con don Luciano Luppi DATA: 23 ottobre 2014 - ore 21.00 SEDE: Sala Capriate - piazza L. B. Alberti. Mistica slavo-ortodossa: mistica della libertà in Dostoevsky, con Zelinsky Pavel DATA: 6 novembre 2014 - ore 21.00 SEDE: San Barnaba - sala del chiostro L’uomo al tempo di internet con Roberto Cotroneo DATA: 7 novembre 2014 - ore 21.00 SEDE: Sala Capriate - piazza L. B. Alberti. Mistica slavo-ortodossa: mistica del cuore e paternità spirituale con Natalino Valentini DATA: 21 novembre 2014 - ore 21.00 SEDE: Sala Capriate - piazza L. B. Alberti Dio al tempo di internet con don Marco Sanavio DATA: 2 dicembre 2014 - ore 21.00 SEDE: Sala Capriate - piazza L. B. Alberti Una Chiesa di uomini e di donne: seminario-laboratorio con la teologa Serena Noceti DATA: 7 febbraio 2015 SEDE: Centro Pastorale CENTRO DI PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO Responsabile: Marco Pirovano La proposta si inserisce nell’attenzione del percorso formativo dell’uomo nella sua integralità, di “quest’uomo reale, concreto e storico che Cristo ha affidato alla cura e alla responsabilità della Chiesa” (Cfr. CEI, Evangelizzare il sociale, 1992, n.37), in collegamento con il settore pastorale per la carità e la promozione umana. Il Centro di Pastorale sociale e del lavoro è testimonianza “della vicinanza della Chiesa agli uomini là dove essi vivono” (Gaudium et Spes n.1). A partire da questa sensibilità il Centro, in quanto strumento della pastorale diocesana e 44 operando in stretto rapporto con il vicario episcopale per la pastorale e con il vicario episcopale per il territorio: - predispone percorsi di riflessione e di studio sulle situazioni più critiche del mondo sociale e del lavoro della comunità mantovana attraverso incontri diocesani, gruppi territoriali dell’alto e del basso mantovano, l’ascolto e l’attenzione (là dove sono richiesti), di una parrocchia o ambiente lavorativo; - favorisce e organizza percorsi formativi che hanno il compito di formare le persone all’assunzione di responsabilità civico-politiche e di diffondere la conoscenza e la valorizzazione della Dottrina Sociale della Chiesa; - propone percorsi formativi di sensibilizzazione alla salvaguardia del creato per le scuole superiori; - propone incontri spirituali in Avvento e Quaresima, riservato a persone che operano nel mondo del lavoro; - mantiene rapporti istituzionali con le organizzazioni del lavoro del territorio. APPUNTAMENTI CONVEGNO PER MEDICI, FARMACISTI, INFERMIERI DATA: 27 settembre 2014 SEDE: Barbassolo In collaborazione con Caritas e Migrantes LE POLITICHE SOCIALI PER IL SOSTEGNO ALLE POVERTÀ E ALLE FRAGILITÀ Convegno per gli amministratori del distretto di Mantova e le Associazioni della Cooperazione con ACLI e ARCI. DATA: 8 novembre ORARIO: 9.00 - 12.30 SEDE: Centro Pastorale - Sala M. Teresa LE POLITICHE SOCIALI PER IL SOSTEGNO ALLE POVERTÀ E ALLE FRAGILITÀ Convegno per gli amministratori del Distretto di Asola e Castiglione/Alto mantovano DATA: 7 febbraio 2015 ORARIO: 9.00 - 12.30 SEDE: Guidizzolo, Sala Parrocchiale LE POLITICHE SOCIALI PER IL SOSTEGNO ALLE POVERTÀ E ALLE FRAGILITÀ Convegno per gli amministratori del Distretto di Ostiglia e Suzzara/basso mantovano DATA: 18 aprile 2015 ORARIO: 9.00 - 12.30 SEDE: Suzzara, Sala Parrocchiale 45 IL LAVORO COME PRESUPPOSTO AL SUPERAMENTO DELLE POVERTÀ E FRAGILITÀ SOCIALI Convegno per il mondo delle imprese (industria, artigianato, commercio …) e sindacale DATA 13 marzo 2015 ORARIO: 15.00 - 19.30 SEDE: Palazzo Vescovile - Sala Giovanni Paolo II VEGLIA DI PREGHIERA DATA: 30 aprile 2015 ORARIO: 21.00 SEDE: Cattedrale CENTRO DI PASTORALE DELLA SALUTE Responsabile: mons. Paolo Gibelli Il Centro di Pastorale della Salute propone per i Vicariati della Madonna della Comuna e di S. Anselmo un corso di formazione per chi sta già svolgendo un servizio di visita e di accompagnamento dei malati, degli anziani e dei loro familiari (ministri straordinari della comunione, volontari, membri delle cappellanie, persone che fanno visita ai malati nelle parrocchie). SEDE: Ospedale di Pieve di Coriano ORARIO: 18.30 - 20.00 DATE E TEMI: 17 ottobre: Lettura dei bisogni del territorio, dott.ssa Carnevali 24 ottobre: Gesù e i malati, don Paolo Gibelli 7 novembre: Etica di fine vita e cure palliative, dott.ssa Aleotti 14 novembre: La relazione con i malati e i familiari, dott. Savioli Nel 2015 il corso sarà proposto in altri Vicariati. APPUNTAMENTI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO Celebrazioni e iniziative nelle comunità parrocchiali DATA: 11 febbraio 2015 GIORNATA DIOCESANA DELL’AMMALATO A cura dell’UNITALSI DATA: 20 settembre 2015 SEDE: Santuario delle Grazie 46 ALL’ATTENZIONE DI TUTTI EVENTI CULTURALI IN DIOCESI a cura di mons. Giancarlo Manzoli e dell’Ufficio per gli Enti e i Beni ecclesiatici NEL CENTENARIO DELLA MORTE DI SAN PIO X (1914-2014) vescovo di Mantova dal 1884 al 1893 - Presentazione del volume Giuseppe Sarto Vescovo di Mantova a cura del prof. Costantino Cipolla Sabato 15 novembre 2014 - 9.00-13.00 – Centro Pastorale Aula magna - Convegno annuale delle Corali italiane iscritte all’Associazione Santa Cecilia, in memoria di San Pio X riformatore della musica sacra Domenica 9 novembre 2014 – ore 16.00 - Sant’Andrea Santa Messa presieduta dal Vescovo Roberto con le corali partecipanti - Evento in ricordo del musicista Lorenzo Perosi legato alla figura di San Pio X Domenica 30 novembre 2014 - ore 20.45 - Centro Pastorale - Aula Magna Lunedì 8 dicembre 2014, a Riese (Tv), paese natale di Giuseppe Sarto, il vescovo Roberto presiede le cerimonie di chiusura dell’Anno centenario con la celebrazione al Santuario mariano delle Cendrole. EVENTI IN BASILICA DI SANTA BARBARA - In occasione della GIORNATA EUROPEA DEL PATRIMONIO a cura del Ministero per i beni e le attività culturali: - Domenica 21 settembre 2014, Lo sguardo e il suono: percorso musicale dall’altare maggiore alla sagrestia della basilica di S. Barbara, a seguito del restauro dell’altare della sagrestia. - GAUDE BARBARA BEATA 2014 - PROGETTO MUSICALE D’intesa con il Comitato Scientifico della Rassegna Musicale “Gaude Barbara beata” della Basilica di Santa Barbara in Mantova, si segnala il seguente programma per l’autunno 2014: - Lunedì 20 ottobre 2014, ore 20.45 - Concerto straordinario di apertura C. Monteverdi, Selva morale e spirituale Voci e strumenti del Conservatorio Reale de L’Aja - Venerdì 31 ottobre 2014 ore 18 - All’ora del Vespro suona l’organo Antegnati Concerto d’organo - José Louis Gonzales Uriol - Sabato 1 novembre 2014, dalle ore 16 alle 20 L’organista suona dì e notte frequentemente Maratona d’organo nel giorno di Ognissanti con cinque organisti - Sabato 15 novembre 2014, ore 2 - La Spagna de El Greco concerto strumentale dei Ministriles de Marsias, in collaborazione con INAEM (Istituto Nazionale Spagnolo delle Arti e della Musica, Ministero della Cultura) 47 - Sabato 29 novembre 2014, ore 21 - Dietro la schiena di Dio omaggio al compositore finlandese vivente Einojuhani Rautavaara esecutori Ebony piano duo. In collaborazione con Eterotopie–Diabolus in musica e con il Conservatorio L. Campiani di Mantova, il concerto verrà presentato nella mattinata di sabato 29 alle ore 11 presso l’Accademia Nazionale Virgiliana, in collaborazione con il medesimo Istituto - Giovedì 4 dicembre 2014, ore 21 Concerto vocale e strumentale in onore di S. Barbara musiche di Francesco Rovigo (fine sec. XVI) - Cappella musicale di S. Barbara ANNO MATILDICO Iniziative per il IX centenario della morte di Matilde di Canossa (1115-2015) A cura della comunità cristiana di San benedetto Po - Primavera 2015: visita alla tomba di Matilde in San Pietro e sosta commemorativa, insieme a rappresentanti di Diocesi e Comuni matildici; - 16 maggio 2015: convegno sulla figura di Matilde di Canossa e Sant’Anselmo in rapporto a Mantova; - Luglio 2015: percorso a piedi di una settimana da parte di giovani mantovani ed emiliani, dalle terre dei Canossa a San Benedetto Po; - Autunno 2015: convegno scientifico organizzato dal Centro Internazionale di Studi Alto-MedioEvali di Spoleto a San Benedetto Po (Mantova) e Marola (Reggio Emilia) MUSEO DIOCESANO “F. GONZAGA” C’È PANE E PANE “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” è il tema di Expo 2015 che si presta a molti sviluppi che toccano l’uomo del nostro tempo coinvolgendo agricoltura e industria alimentare, sociologia e politiche dello sviluppo, tradizione e innovazione, dando evidenza particolare al dramma della fame nel mondo. Ma “non di solo pane vive l’uomo”; anche chi ha risolto il problema del pane quotidiano resta affamato d’altro: di verità, di bellezza, di giustizia, di pace, di tutti quei valori che dopo il corpo nutrono lo spirito. Il Museo lo ricorda con un rapido percorso attraverso l’arte, per giungere a Colui che ha rivolto ai suoi, e continua a rivolgere a tutti, l’invito “Prendete e mangiate... Prendete e bevete... quel nutrimento che soltanto Io posso darvi; quel nutrimento che vi porta alla vita eterna”. Il percorso con l’esposizione di diverse opere d’arte sarà allestito in un’area del Museo diocesano dal 16 maggio al 20 settembre 2015. 48 4. APPROFONDIMENTO PER IL CAMMINO DELLE COMUNITÀ 49 ANNO LITURGICO PASTORALE 2014-2015 VOGLIAMO VEDERE GESÚ Il 2014-2015 sarà un anno dedicato alla ricerca, alla consultazione, allo studio. Nel percorso sinodale ciò avverrà attraverso la consultazione dei piccoli gruppi sinodali (Ottobre-Dicembre), e il lavoro delle Commissioni sinodali (Gennaio-Giugno), e anche attraverso gli Eventi Sinodali, spazi aperti di discussione e di elaborazione sui grandi temi del Sinodo. Nella vita delle parrocchie ciò avviene attraverso il percorso ordinario dei gruppi, delle piccole comunità, delle iniziative che già sono in programma, e che possono ricevere questa caratterizzazione. La parola ispiratrice è “Vogliamo vedere Gesù”. Essa esprime un desiderio, una disponibilità a muoversi, un’apertura a qualcosa di nuovo; e anche la consapevolezza che non necessariamente Gesù si farà vedere come noi lo aspettiamo. Il percorso biblico di visione, a partire dal vangelo di Giovanni, sul vedere Gesù viene proposto per i tempi forti. Di seguito sono espresse alcune indicazioni per la catechesi e la carità. Quelle liturgiche saranno pubblicate successivamente. OTTOBRE-NOVEMBRE: La scelta libera e consapevole Per la catechesi Nei mesi di ottobre e novembre proponiamo di valorizzare la scheda sinodale n. 2: “La scelta libera e consapevole di chi scopre che è Dio ad amare per primo e a scegliere”. Nella scheda si sintetizza ulteriormente: “Accogliere il dono per scegliere”. La questione della libertà sta all’inizio di ogni cammino. In questi mesi ricominciano parecchi percorsi pastorali nelle nostre comunità: catechesi dell’iniziazione, incontri per i giovani, catechesi per gli adulti, attività scout, attività culturali… mettiamoci in discussione, e mettiamoci in ricerca. Le nostre attività sono davvero una scelta di libertà? Nascono davvero da una ricerca? C’è la volontà di partire insieme? Chi raccoglie la domanda di coloro che desiderano “vedere Gesù”? Ci sono domande inascoltate? Anche riguardo al percorso sinodale che comincia a concretizzarsi: è diventato davvero una scelta libera? È diventato davvero un patrimonio comune, anche ciò che è stato preparato, proposto da altri? La domanda può farsi anche ricerca concreta: con quali segni e con quali gesti valorizziamo la libertà di un desiderio e di una scelta? Con quali segni e quali parole permettiamo di scoprire che Dio stesso ci sceglie, ci desidera, ci chiama? 50 Per la carità Scoprire di essere stati scelti, per scegliere; scoprire di essere immersi nel dono, per donare; scoprire di essere nella grazia del Signore Gesù, per formulare e realizzare proposte di impegno e di servizio. E’ importante che ogni gruppo e, in ogni gruppo, ogni persona, si senta cercata, si senta preziosa e indispensabile, investita dalla grazia del Signore, per svolgere un servizio di comunione e di carità in Parrocchia. Il primo compito della Caritas parrocchiale, ovvero del Parroco e dell’animatore della Caritas parrocchiale, specie all’inizio dell’anno pastorale, particolarmente in questo anno sinodale, è appunto questo: occuparsi delle persone e della loro valorizzazione nel servizio comunitario, per quello che sono e sanno fare. Ancor prima di mettere in atto iniziative ed opere. AVVENTO-NATALE 2014: Dove abiti? Venite e vedrete Per la catechesi Nell’Avvento-Natale 2014-2015 abbiamo il brano della ricerca dei discepoli: “Maestro, dove abiti?”. Noi cerchiamo colui che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Egli ci dice “Venite e vedrete”. Per sapere dove abita occorre camminare con lui. L’ Avvento è il tempo che ci educa all’attesa, alla ricerca, alla fiducia nel futuro, al cammino paziente verso una meta; il Natale è il tempo in cui scopriamo che davvero Gesù vuole abitare in mezzo a noi, vuole incarnarsi nella nostra umanità. Già abbiamo spiegato come il brano di Giovanni 1 diventa ispirazione per tutto il tempo dell’Avvento e del Natale. Questo tempo ci sembra favorevole per lasciarsi ispirare dal riferimento alle schede sinodali n. 12 (la fiducia) e 4 (la fraternità). scheda n° 12 - La fiducia costruisce la fraternità e il mondo L’Avvento è tempo di speranza: la profezia e l’attesa del Regno permettono di riprendere un cammino. Anche di fronte ai segnali negativi della storia, il credente non perde la fiducia. La convinzione profonda che ha sempre sorretto le comunità cristiane (perfino nei tempi della guerra e della persecuzione) è sempre stata che Gesù, il Risorto, il Verbo incarnato, abita la storia del mondo. Egli viene non per condannare, ma come nostro fratello, per incoraggiare e servire. Il richiamo alla fiducia si salda naturalmente con il legame della fraternità. scheda n° 4 - Comunità fraterne, fondate sull’amore Nel Figlio di Dio, che si è fatto nostro fratello, anche noi ci scopriamo figli, fratelli, sorelle; ripartendo da lui, riscopriamo la possibilità di costituirci come autentiche comunità, di poter rigenerare legami forse allentati e logorati. L’attesa del Regno e la capacità di gustarne i primi frutti non sono un fatto individuale: sono possibili solo insieme. 51 Per la carità Sentirsi in una casa, fatta, sì, pure di muri, in un ambiente dignitoso; sentirsi non da soli, ma in relazione con tanti, o almeno con qualcuno; sentire di abitare in un posto che è effettivamente abitato. Sentirsi avvolti, nonostante tante difficoltà, da un senso di fiducia che fa ben sperare nel futuro. È importante che i nuclei familiari nelle nostre parrocchie, specie se in difficoltà economiche e relazionali, possano sentirsi “a casa”: ospitati negli ambienti, ascoltati, sostenuti. In diverse Parrocchie, grazie al recupero di case canoniche o altri alloggi di proprietà, si stanno attivando servizi di cosiddetto “housing sociale” di nuclei familiari sfrattati o comunque senza casa, ovvero si sta semplicemente realizzando la tradizionale opera di misericordia di ospitare i senza tetto. Le comunità parrocchiali e i gruppi caritativi, in diversi punti della Diocesi, sono impegnati a sviluppare quest’opera bella e significativa; e ovunque, il sostegno alle famiglie in difficoltà. IL PERCORSO SINODALE OTTOBRE-DICEMBRE 2014 - CONSULTAZIONE dei piccoli gruppi sinodali Nei mesi di ottobre, novembre, dicembre i piccoli gruppi sinodali sono invitati a riunirsi per i tre incontri di consultazione. Al termine, consegneranno al Vescovo, tramite la segreteria del Sinodo, il loro consiglio. I tre incontri (uno al mese) non ostacolano, anzi favoriscono sia la ripresa delle attività pastorali, sia il tempo forte di Avvento-Natale. - ASSEMBLEA SINODALE: prime fasi L’assemblea sinodale comincia a ritrovarsi, per favorire la reciproca conoscenza e per gettare le basi del lavoro. Anche queste riunioni non dovrebbero ostacolare la vita delle comunità; sarà compito della sapienza dei parroci non oberare i membri sinodali di un eccesso di attività; potrebbe essere un’opportunità per individuare nuove persone da coinvolgere. QUARESIMA-PASQUA 2015: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto Per la catechesi Nella Quaresima-Pasqua 2015 siamo invitati a rileggere Giovanni 19, il racconto della crocifissione e morte glorificante di Gesù: “Guarderanno a colui che hanno trafitto”. Da colui che è trafitto, sgorga un torrente di acqua e sangue, una vitalità sorprendente. Nel suo dono è la risposta alla nostra ricerca e alle nostre domande. Ora però consideriamo meglio come il tutto si può distendere insieme alle questioni sinodali, nel contesto di un anno liturgico. 52 Il brano di riferimento è Giovanni 19 (Gesù trafitto dai soldati; il discepolo amato accoglie la madre di Gesù). Gesù diventa riconoscibile nel momento della croce; dal suo fianco squarciato, emerge una vitalità sorprendente e inattesa. Dalla sua morte (che è in realtà glorificazione), nasce la nuova comunità dei suoi discepoli, la Chiesa da riconoscere come Madre, la Chiesa che si riconosce come Madre di innumerevoli figli. In questo tempo si possono riprendere e approfondire le schede n. 5 (fede e tempo) e 8 (davanti alla povertà e fragilità). scheda n. 5 - Il primato della fede sul tempo Il tempo è il grande fattore discriminante per l’uomo contemporaneo, il reale indicatore delle scelte di vita. A che cosa dedichiamo tempo? Per che cosa non troviamo mai il tempo? La penitenza quaresimale, nella sua tradizionale triplice ripartizione (fare digiuno, fare opera di elemosina, dedicarsi alla preghiera), significa inevitabilmente rivedere l’uso del tempo. Soprattutto il dedicarsi alla carità e all’elemosina implica una radicale riorganizzazione dei nostri spazi di vita, personali e comunitari. C’è chi ha troppo tempo (i disoccupati, i poveri, gli esclusi) e chi è fin troppo occupato… scheda n. 8 - Povertà e fragilità Vogliamo guardare a “colui che hanno trafitto”. Ma egli è anche colui che dice “ogni volta che avrete fatto qualcosa a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Il Crocifisso e Risorto è visibile nei “poveri” che sono “la sua carne”. Vale la pena di spendere tempo per occuparsi di chi è povero; tanto più che i poveri oggi sono tendenzialmente “invisibili”, nascosti, da non far vedere, se non per il breve tempo dell’esposizione mediatica scandalistica. Per la carità Provare a stare a tavola con tutti, in famiglia, tra famiglie, in Parrocchia, con gli ultimi… come ha fatto Gesù; provare il senso dello stare a tavola, non solo per mangiare, ma per stare bene insieme; perché si vive di pane buono, ma anche di parole buone; provare a protrarre l’Eucaristia nella vita di ogni giorno, partecipando della vita di Gesù e della sua donazione in sacrificio per tutti. La Caritas diocesana ripropone in Quaresima la raccolta dei generi alimentari a favore delle famiglie e persone in difficoltà, attraverso i servizi del Magazzino di Mottella di san Giorgio, i Centri di ascolto delle povertà e le mense nei principali centri urbani. Caritas parrocchiali e gruppi caritativi sono impegnati nel concorso alla prima opera di misericordia: dare da mangiare. Ma, insieme, conta l’impegno per l’incontro conviviale, fraterno, fatto di relazioni autentiche. IL PERCORSO SINODALE GENNAIO-GIUGNO 2015 - Assemblea sinodale in COMMISSIONI DI STUDIO - EVENTI SINODALI nella diocesi 53 TEMPO ORDINARIO 2015: Se uno mi vuol servire, mi segua Per la catechesi Nel tempo ordinario, che abbraccia tutta l’estate, torniamo al brano di riferimento principale, soprattutto nella sua seconda parte, in cui ogni singolo discepolo è invitato a seguire il Maestro: “Dove sono io, lì sarà anche il mio servo”. Nell’ordinarietà del tempo, il percorso sinodale, così anche come il percorso pastorale, si disperde, apparentemente muore, ma per portare frutto. Proponiamo di approfondire le schede n. 13 (la corresponsabilità) e n. 15 (gioia e dovere di evangelizzare). Vediamo meglio perché. scheda n. 13 - Promuovere la corresponsabilità, vivere la comunione Estate è tempo di attività, di realizzazione, ma anche di silenzio e progettazione. Da sempre si fanno queste cose: a volte in maniera condivisa, altre volte invece in maniera quasi solitaria, individuale… è possibile valorizzare il camminare insieme? Trovare mezzi e strumenti almeno per restare in sintonia? Dove questo viene fatto, può crescere davvero la comunione e la gioia di raccogliere frutti più abbondanti. Scheda n. 15 - Il dovere di evangelizzare Quale vangelo annunciamo? Perché vogliamo evangelizzare? Mentre proponiamo diverse attività che hanno una forte valenza di evangelizzazione (campiscuola, pellegrinaggi, esperienze residenziali per adulti e giovani…) può esserci l’occasione di rifarsi le domande fondamentali, dandosi una risposta. Potrebbe essere l’occasione di un annuncio più motivato e qualificato. Per la carità Sperimentare ambienti, situazioni, circostanze ignorate sinora e di cui si ha persino un po’ paura; sperimentarne gli effetti: gli affetti e i sentimenti che si producono; sperimentare disposizioni, atteggiamenti di fondo, stili di vita che possono maturare in via permanente. Più umani. Al seguito di Gesù. Specie per i giovani, ma non solo, è il tempo propizio di sperimentarsi nei servizi ai poveri: nelle situazioni di emarginazione, nei turbamenti del nostro tempo. Le Caritas parrocchiali, nella loro funzione educativa, sono in grado di proporre - all’estero, in Italia e in Diocesi – esperienze di conoscenza e servizio delle povertà: missioni, mense, centri di accoglienza… in compagnia e in comunione con chi, appunto, è più esperto. 54 ANNO LITURGICO PASTORALE 2015-2016 CHE DEVO DIRE? PADRE, GLORIFICA IL TUO NOME Nell’anno liturgico 2015-2016 ci lasciamo ispirare dalla seconda parte del brano di Giovanni 12; esso si apre alla scelta forte e impegnativa di Gesù, che accetta la sua Passione, per compiere la volontà del Padre. Nella dinamica sinodale è l’anno della DISCUSSIONE e della DELIBERAZIONE. Ottobre-Novembre 2015: Una scelta di libertà Per la catechesi scheda n. 3 - Liberi come Gesù La scheda n. 3 può fare da motivo ispiratore nella prima parte dell’anno. La libertà di Gesù consiste nel potersi impegnare, nel fare scelte a cui restare fedeli, anche a costo di restare solo. Per la carità Restare saldi in se stessi, fondati in Gesù; restare saldi singolarmente, anche se portati, per ragioni di studio e di ricerca di lavoro, lontani dalle comunità di riferimento e magari in contesti poco o per nulla cristianizzati; restare saldi come comunità cristiane, anche se in pochi e in piccoli contesti geografici, senza più parroco residente. Le Caritas parrocchiali, con gli animatori della carità, mantengono viva l’appartenenza attraverso la manifestazione di segni di fraternità fra chi resta e versa in situazioni di fragilità; quindi verso i nuovi poveri e coloro che ancora sopraggiungono, totalmente indigenti, nei nostri paesi. AVVENTO-NATALE 2015: Io sono la luce del mondo Per la catechesi Il brano di riferimento è quello del cieco nato (Giovanni 9). Avvento è attesa della luce; Natale è constatare che “la luce splende nelle tenebre”, e che è possibile “rendere testimonianza alla luce”. Proponiamo di approfondire le schede n. 9 e 10. scheda n. 10 - Cogliere mentalità e logiche dell’oggi L’incarnazione del Verbo invita il credente a confrontarsi e incarnarsi nel mondo contemporaneo, sempre restando fedele alla logica profonda e permanente del Vangelo. Scheda n. 9 - Il bene comune Le speranze e le attese degli uomini sono anche le speranze e le attese dei cristiani. 55 Per la carità Vedere quanto non si è mai visto prima; vedere con occhi diversi; vedere Gesù nelle persone con cui Lui stesso si è identificato, da povero e sofferente; vedere che ci sono tanti modi di vivere la carità, diretti e indiretti. La politica, come già diceva Papa Paolo VI, può essere la forma più alta della carità. La passione, lo studio, la ricerca e il lavoro per risolvere onestamente i grandi problemi economici e sociali, non sono da meno. Fa parte della dimensione educativa nella carità, oltre all’avviamento ai gruppi, alle attività e ai servizi, l’invito alla considerazione dei diritti delle persone da tutelare, dei compiti istituzionali, delle politiche giuste da realizzare. Sino a promuovere impegni diretti, benché distinti. IL PERCORSO SINODALE SETTEMBRE-DICEMBRE 2015 - SESSIONI dell’ASSEMBLEA SINODALE QUARESIMA-PASQUA 2016: Ho visto il Signore - Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto Per la catechesi Il brano di riferimento è Giovanni 20, che presenta le visioni fondamentali del Crocifisso-Risorto. Proponiamo di approfondire le schede n. 6 e 7. scheda n. 6: Tempo della liturgia e della comunità Il risorto si fa presente nella sua comunità riunita; il tempo della liturgia è tempo da riscoprire in tutta la sua preziosità e verità, a partire dalla Quaresima. scheda n. 7: Malattia e morte La risurrezione di Gesù getta una luce di speranza anche sulle condizioni limite, le più drammatiche dell’esistenza umana: malattia e morte. Per la carità Visitare: visitare disabili, malati, infermi, morenti; visitare le situazioni di lutto; visitare le situazioni di difficoltà relazionale e sociale; visitare chi si trova in detenzione in carcere o comunque in istituzioni (sanitarie) chiuse dall’interno. Sono le opere di misericordia consegnate dalla tradizione, sempre attuali per motivazione evangelica e situazioni sociali. Sempre meno deputabili a parroci, presbiteri e religiose/i. Espressione di comunità effettive. Quanto più le visite avvengono da sé, spontaneamente, senza neppure bisogno di tanta programmazione pastorale. Le Caritas parrocchiali e chi anima la carità ha ben presente il significato di 56 queste visite, che sono da moltiplicare e anche un po’ da promuovere e organizzare, nei quartieri e nelle case. In alcune parrocchie sono attivi, ad esempio, gli incaricati (“sentinelle”) di quartiere o di condominio. IL PERCORSO SINODALE MARZO 2016 PROMULGAZIONE DEL DOCUMENTO SINODALE da parte del Vescovo TEMPO ORDINARIO 2016: Padre, glorifica il tuo nome Per la catechesi Nel tempo ordinario 2016 il Sinodo diocesano è già concluso; le comunità possono ripartire, confortate dalla visione di Cristo, per compiere la volontà del Padre; la riscoperta del volto del Figlio è perché il Padre sia glorificato. Proponiamo di approfondire in questo tempo le schede n. 11 e 14 e la n. 1 scheda n. 11 - Momenti e luoghi per evangelizzare Questa scheda ci trasporta al futuro: quali momenti e luoghi abbiamo trovato questa estate per l’evangelizzazione? Quali tempi e luoghi si aprono alla programmazione futura? scheda n. 14 - Le Unità Pastorali al servizio di comunità vive e missionarie Anche l’esperienza delle unità pastorali ha ormai una lunga storia; quali prospettive apre, dopo il sinodo? scheda n. 1 - Una vita spirituale solida Poteva essere il punto di partenza, è stato messo come punto di arrivo. Solo al termine del percorso si può raggiungere una vera solidità. Per la carità Consigliare: è il verbo che ha fatto da proposito di fondo del Sinodo; consigliare il Vescovo; consigliare la Chiesa; consigliare le comunità; consigliarci, alla fin fine, a vicenda. Le conclusioni del Sinodo portano idee e propositi, nuovi e concreti, per vivere nella carità del Signore Gesù, come singoli cristiani e comunità in quanto tali. Sarà importante farle quanto più nostre e metterle in pratica. Il Sinodo ha portato comunque frutto, in quanto ha approfondito e rese autentiche le relazioni umane, le aspirazioni e le forme di fraternità e servizio alle famiglie e alle persone in maggiore difficoltà. L’animazione della carità non potrà che beneficiarne. Le Caritas parrocchiali e di UP sono impegnate a “studiare” gli orientamenti e le scelte del Sinodo diocesano. 57 58 5. INVITO ALLA LETTURA 59 PERCHÉ IL SINODO DELLA CHIESA MANTOVANA È L’ 8°? a cura di Mons. Giancarlo Manzoli, archivista Le informazioni attingono all’Annuario Diocesano di Mantova 2014 e i documenti conservati in archivio. 1° Marco Fedeli Gonzaga (1574 -1583) celebrò il Sinodo dopo la Visita Apostolica del Vescovo Angelo Peruzzi suffraganeo di Bologna (1575-76) e lasciò le Costituzioni. 2° Alessandro Andreasi (1583 -1593) tenne II Sinodo e ne lasciò le Costituzioni. 3° Ven. Francesco Gonzaga (1593 -1620): più volte compì la Visita Pastorale e celebrò il Sinodo lasciando le Costituzioni Sinodali. 4° Masseo Vitali (1646 -1669): compì almeno due Visite Pastorali e celebrò il Sinodo, lasciando le Costituzioni. 5° Giovanni Lucido Cattaneo (1673 -1685): compì la Visita Pastorale e tenne il Sinodo. 6° Alessandro Arrigoni (1713-1718): compì la Visita Pastorale e celebrò il Sinodo, di cui restano le Costituzioni, non pubblicate, causa la morte improvvisa del Vescovo. 7° Giuseppe Sarto (1884 -1893): compì due Visite Pastorali e celebrò il Sinodo nel 1888. 8° Roberto Busti (2007- ): ha compiuto una Visita Pastorale e celebra il Sinodo (2014-2016). Si nota che dopo il Concilio di Trento in 140 anni si tennero ben 6 Sinodi, con una media di circa 20 anni tra Sinodo e Sinodo; mentre il Settimo (quello di Sarto), venne celebrato dopo ben circa 170 anni da quello immediatamente precedente; e anche l’Ottavo Sinodo si tiene dopo circa 127 anni da quello di Sarto.. RAPPORTO TRA COMUNITÀ TERRITORIALE E ASSEMBLEA LITURGICA Cettina Militello, teologa - Rivista Pastorale liturgica (3) 2013, 516-528 Affrontare il tema della celebrazione, dell’assemblea liturgica, nel contesto delle unità/comunità pastorali chiede innanzitutto la loro messa a fuoco. Infatti, pur nell’ovvia ricaduta amministrativo- territoriale, queste realtà - si chiamino «unità pastorali» o «comunità pastorali» - risultano più o meno da una pluralità di parrocchie che convergono in una pastorale unitaria, guidate talora da un solo sacerdote, talora da un sacerdote moderatore o responsabile con il quale collaborano altri presbiteri, che possono essere essi stessi singolarmente respon- 60 sabili (parroci) delle parrocchie convergenti nella unità/comunità pastorali, o responsabili in solidum delle parrocchie di cui essa risulta. Negli ultimi due casi possono anche fare vita comune e portarsi presso le parrocchie loro affidate per svolgervi l’attività ministeriale. Va da sé che non si tratta di un mero accorpamento, quanto piuttosto di un tentativo di stabilire legami diversi con il territorio meglio rispondendo alle sue esigenze. Ecclesialmente ciò significa anche perseguire o promuovere una nuova immagine di Chiesa nel segno della sinergia e della comunione. 1. RISPOSTA A UN DISAGIO PASTORALE Quali che siano le circostanze «nobili», non c’è dubbio che le unità/comunità pastorali provano a rispondere al venir meno quantitativo del clero, nell’impossibilità ormai, in quasi tutte le diocesi, di assegnare uno o più presbiteri a ciascuna parrocchia. […] Altra cosa che mi ha molto colpita nella letteratura afferente - ma forse dipende da mia inadeguata informazione - è l’indifferenza, meglio il silenzio sull’assemblea liturgica. Si scrive molto e con perspicacia della crisi in atto, della crisi della parrocchia, della necessità di promuovere una nuova immagine di Chiesa. Si iscrive l’operazione unità/comunità pastorali nel quadro di una «pastorale d’insieme» o - il che è lo stesso - di una «pastorale unitaria», ma le attenzioni, pur mirate, sembrano ignorare l’aspetto liturgico. Eppure la punta dell’iceberg della necessità del cambiamento, la denuncia evidente circa un’articolazione, un modello di Chiesa in esaurimento, credo ce la dia l’impossibilità di assicurare a tutte le comunità di cui risulta la diocesi la celebrazione dell’Eucaristia domenicale. Se, come avviene anche fuori dal disegno delle unità/comunità pastorali, è un solo presbitero a gestire più parrocchie, dovrà muoversi come un forsennato da una parrocchia all’altra. Spesso si tratta di parrocchie contigue, dentro o fuori dalla cerchia urbana. ln quest’ultimo caso, però, possono essere sparse in un territorio non solo ampio ma persino impervio. Se i presbiteri sono più d’uno, la difficoltà sarà quella del coordinamento della loro attività, considerato il fatto che, malgrado il modello educativo del seminario (o forse anche proprio per quello), mettere insieme i presbiteri è problema tutt’altro che facile sotto il profilo della convivenza come del programma pastorale. A ciò si aggiunga la legittima resistenza delle comunità che, soprattutto in contesti non urbani, colgono nell’assetto e nell’indipendenza della propria realtà parrocchiale un principio, anche identitario, irrinunciabile. […] 3. IL RAPPORTO TRA LE COMUNITÀ TERRITORIALI E L’ASSEMBLEA LITURGICA Venendo alla questione prettamente liturgica, non intendo ripetere cose che ben sappiamo, solo richiamare come l’azione liturgica è epifania della Chiesa. Ne ripropone il mistero così com’è compreso e metabolizzato dall’assemblea che lo celebra e che per celebrarlo si raccoglie. La Chiesa è assemblea, 61 raduno, convocazione. L’atto liturgico in questa chiave è evento originario, ecclesiogenetico. Perché è a partire da esso che la Chiesa stessa è in atto nell’operatività molteplice del popolo di Dio che si raccoglie per far memoria efficace del suo mistero costitutivo, l’autodonarsi del Padre per il Figlio nello Spirito. La comunità raccolta, nella forza dello Spirito, in Cristo con Cristo e per Cristo, ne ripropone gesti e parole. La comunità: non una somma di individui autoreferenziali, ma una sinergia di persone che mutuamente si riconoscono come membra vive di un unico corpo. L’azione liturgica è azione comunitaria; la liturgia è azione di popolo. Nel mistero della divina condiscendenza, del farsi prossimo di Dio a tutti i linguaggi umani, l’unico evento assume lingue diverse, caratteristiche diverse, non distrattive dall’unicità dell’evento, ma ripropositive della sua stessa sintassi di accadimento. L’ecclesiogenesi nella sua forma storica mostra l’unica Chiesa farsi antiochena, alessandrina, romana, senza che ne venga messo in discussione l’unico accadimento. La Chiesa madre di Gerusalemme non impone le sue tradizioni, le sue forme celebrative, i suoi ministeri. Altri e diversi sono quelli espressi da ciascuna Chiesa, senza che ciò intacchi l’unica tradizione, l’unico simbolo, l’unica celebrazione, l’unica coscienza d’essere «Chiesa». L’omologazione non appartiene alla Chiesa delle origini, né alla Chiesa dei primi secoli. E, anche se il processo si attiva ben presto in questa direzione, la questione è interna alle Chiese e lascia sopravvivere la loro peculiarità. L’assemblea è ferita solo nella misura in cui la sua originaria comunione viene messa in discussione. Sono gli attentati all’unicità del corpo, all’integrità del popolo regale, sacerdotale, profetico che essa è. a snaturare l’assemblea riducendola a eterogeneità distratta e/o astante. Fenomeno questo soprattutto legato alla deriva intimistica e individualistica propria degli ultimissimi secoli. Il Vaticano II, invece, ci riconduce proprio alla coscienza di essere corpo vivo, soggetto globale della celebrazione. Ed è questa soggettualità globale che l’assemblea esplicita nella sinergia dei ministeri diversi. L’attenzione ritorna, dunque, sui soggetti, non per potenziarne l’autoreferenzialità, ma per esprimere al meglio la loro viva appartenenza al corpo globale. Ovviamente ciò significa attenzione alla pluralità sociale. Ma anche e soprattutto alla pluralità carismatico-ministeriale di quanti lo Spirito e la Parola convocano all’azione liturgica, l’Eucaristia innanzitutto. Ho scritto in tempi ormai lontani come i carismi tutti sintattici e asintattici dovrebbero trovare espressione nell’assemblea eucaristica e come tutti dovrebbero tradursi in ministerialità specifiche. Si pensi all’intera gamma del presiedere, ammonire, consolare, compartire; o ancora al profetizzare, annunciare, testimoniare; o al guarire, al farsi docili all’impulso dello Spirito, al discernere; al faticare, operare, traducendo sinergicamente la chiamata al servizio. 62 A ciò si aggiunga l’appartenenza generazionale, familiare, economica, professionale; l’essere nativi, stranieri, ospiti per lavoro o per turismo; l’essere sani o malati. Sono cose tutte che segnano l’assemblea, soprattutto nel prevalere di una di queste cose sulle altre. Segnano l’assemblea anche le appartenenze ecclesiali, la presenza in essa di movimenti, gruppi, associazioni. Segna l’assemblea anche il territorio nel senso della cultura propria o dell’ intercultura che è chiamata a promuovere e interpretare. […] Ora il nodo del celebrare nelle nuove comunità territoriali innanzitutto è quello dei riconoscersi in esse. Occorre che il popolo di Dio, uomini e donne, sia coinvolto nel processo di accorpamento, accostamento, coordinamento di più comunità chiamate a vivere la comunione oltre il tratto identitarie sin lì sperimentato. Ma come accorparle per fare Eucaristia? Se il moltiplicarsi delle comunità, la nascita delle parrocchie è stato dettato proprio dal moltiplicarsi dei cristiani, dal costituirsi di comunità periferiche, come rendere plausibile un processo inverso, se mette in discussione il diritto/ dovere di raccogliersi in assemblea eucaristica in fedeltà alla propria identità e appartenenza? Le unità/comunità pastorali hanno senso immediato sul piano della pastorale di settore, sul piano della formazione, sul piano dell’evangelizzazione e della catechesi, sul piano della preparazione ai sacramenti: la cresima, ad esempio; sul piano della stessa formazione liturgica... ma come tradurre o rispettare il diritto d’ogni comunità a raccogliersi per l’Eucaristia domenicale? Ovviamente il nodo fondamentalmente è relativo alla presidenza. Se questo non fosse il problema non staremmo a parlarne. Il che ci riporta al fraintendimento della presidenza, alla sua sacralizzazione. Ci riporta anche al ridurre l’azione liturgica, la celebrazione, unicamente all’eucaristia. Ci riporta anche a un’articolazione periferica di Chiesa e perciò di parrocchia nella quale tutto dipende direttamente dal parroco, a partire dal suo essere «ordinato». Non ci si rende conto che il territorio parrocchiale, nella sua forma la più tradizionale, è territorio variegato al cui interno operano necessariamente molte realtà e la cui vitalità è strettamente legata a circoli molteplici di aggregazione, i quali non necessariamente implicano la presenza del parroco, forse addirittura neanche il suo coordinamento «amministrativo». Le nostre parrocchie sono morte, ridotte il più delle volte a stazione di servizio, proprio perché il principio dell’accentramento nell’unico ministro deputato a guidarle ha finito con il mortificare ogni slancio di vita, favorendo così quelle aggregazioni ecclesiali statutariamente emancipate dalla discrezionalità parrocchiale e il cui successo e fondamentalmente legato al riconoscersi come comunità compartendo idealità, scopi, metodi e - non minimizziamolo - reciproca simpatia, reciproca e avvertita accoglienza. Il problema delle unità/comunità pastorali, delle nuove «comunità territoriali» è, dunque, quello di porre rimedio a una routine, a una stasi, a una lontananza che si è fatta sempre più marcata. Cose tutte rese più difficili dall’assommare i problemi anziché decentrarli. 63 4. RECEPIRE IL VATICANO II Se davvero il Concilio ci ha restituiti alla consapevolezza d’essere tutti, uomini e donne, popolo regale, sacerdotale, profetico1; se davvero ha riconosciuto la presenta in tutti, uomini e donne, dei doni dello Spirito; se tutti, uomini e donne, ha riconosciuti soggetto attivo del sensus fidei (cf. LG 12); se tutti, uomini e donne, ha riconosciuto coinvolti nel processo vivo della tradizione2; se tutti, uomini e donne, ci ha riconosciuti nell’autonomia ultima della coscienza3, la questione non è quella di un’eventuale dialettica tra comunità territoriale e assemblea liturgica, ma quella che restituirà a ogni comunità, comunque venga ridisegnato il territorio, la sua piena soggettualità. Il che vuol dire anche riandare a Sacrosanctum concilium, agli innumerevoli luoghi nei quali i fedeli tutti, uomini e donne, vengono riconosciuti, ciascuno a suo modo, nella loro qualità di «con-celebranti»: questo, poi, è il nodo profondo della «partecipazione attiva»4. Sappiamo bene come essa si traduca in molteplici forme, come abbia un’espressività verbale e non verbale, come i gesti s’intreccino alle parole e allo stesso silenzio. Comunque la si eserciti, tuttavia, la partecipazione «attiva» dice l’identità propria e sinfonica dell’assemblea, la sua soggettualità. Soggettualità nell’essere radicata precipuamente e specialmente; soggettualità nell’espressività con cui traduce la sua identità, il suo ethos; soggettualità con cui non subisce, ma «concorda» le mutazioni che la riguardano, le molteplici ministerialità che esprime o che sono a suo servizio. E tutto ciò nella distinzione netta del feriale e del festivo, del quotidiano e del giorno del Signore. Ossia nel ritmo che dell’Eucaristia infrasettimanale fa esperienza di ekklesia kat’oikon, di «Chiesa nelle case», e dell’Eucaristia domenicale fa esperienza compartita nella comune «casa della Chiesa» o — il che è lo stesso - nella «casa del popolo di Dio». Ma ciò vuol dire anche moltiplicare, rendere il più possibile «periferica» la raccolta del popolo di Dio, accettare la sfida di una conduzione laicale di tutto ciò che non necessita la presidenza del presbitero. Ciò vuol dire restituire di nuovo al popolo di Dio la responsabilità del raduno, dell’annuncio, della carità, casa per casa, di casa in casa. E, ovviamente, in questa de/centralizzazione feriale che incrementa la dinamica del raduno domenicale, sono soggetto attivo non solo le parrocchie, ma anche tutte le realtà ecclesiali, presenti e operanti, quale che sia la loro tipologia e la loro forma: comunità religiose, rettorie, comunità ecclesiali di base, micro-comunità più o meno spontanee, più o meno ispirate a movimenti di spiritualità, ovvero facenti capo alla rete concreta dei movimenti ecclesiali, vari nella loro nomenclatura e nella loro stessa referenzialità intra, extra, inter-parrocchiale. E poiché, alla fine, come già detto, il nodo vero è quello dell’assemblea dome1 Cf. Concilio Vaticano II, Costituzione Lumen Gentium (21 novembre 1964) (LG), n. 10 2 Cf. Concilio Vaticano II, Costituzione Dei Verbum (18 novembre 1965), n. 8 3 Cf. Concilio Vaticano II, Costituzione Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 43 4 Cf. Concilio Vaticano II, Costituzione Sacrosanctum concilium (4 dicembre 1963), nn. 11,14,21,30,41,48 64 nicale, nell’impossibilità del presbitero a presiederla, che a guidarla debbano essere chiamati un diacono, un lettore o semplicemente un laico o una laica, l’importante è che vi si manifesti il con-vergere, oltre il reticolo periferico che non può né deve essere autoreferenziale. Non vedo altre dinamiche costitutive di comunità se non questo del dilazionarsi e del raccogliersi, del far proprie le «periferie», quali che siano, per poi convergere verso il centro ideale che raduna la comunità al suo livello ecclesialmente identitario. Ma, ci piaccia o no, questo passa attraverso un processo de-sacralizzante; passa dall’abbandono di un sistema disgiuntivo e oppositivo. Passa dalla considerazione della Chiesa locale e delle comunità eucaristiche che la costituiscono come realtà sinergica. responsabilmente esperita, sinodalmente vissuta, appunto nelle forme concentriche della comunione. […] 6. PER UNA CONTIGUITÀ TRA ASSEMBLEA LITURGICA E TERRITORIO Nei fatti però le difficoltà restano, lo sappiamo. Per grandi che siano, alla fine appariranno stimolo e sfida se realmente ci si affida gli uni gli altri, nella consapevolezza del servizio reciprocamente reso, per altro promuovendo e non umiliando quelle che un tempo abbiamo individuate come «strutture di mediazione ecclesiale» (consigli e commissioni pastorali ai diversi livelli: parrocchiale, zonale/vicariale, diocesano). Le difficoltà diventano risorsa se davvero si accetta di spingersi al largo, prestando docile attenzione al soffio dello Spinto. Dinanzi al venir meno dell’ordinario presidente dell’Eucaristia, forse la presenza di un presbitero «itinerante», come avviene del resto in tante Chiese nel mondo, sarà accolta con gioia, senza però che la sua assenza possa giustificare un venir meno di quella comunità ecclesiale. Piuttosto, sarà pienamente Chiesa quella che realmente vede attivi e partecipi tutti quelli che costituiscono le singole comunità, comunque accorpate o comunque decentrate. Si tramanda nell’immaginario ecclesiale la vicenda della Chiesa in Corea (altri dice in Giappone). Venuti meno i missionari, i membri della comunità seguitarono a ripeterne le gestualità operative: battezzare e raccogliersi per l’Eucaristia; ovviamente trasmettendo da una generazione all’altra immutata la fede. Non entro nella valenza canonica di questo «sostituirsi», certamente dovuto a oggettiva e gravissima necessità. Osservo semplicemente che non è venuta meno la comunità, malgrado l’assenna dei ministri. Ed è questo che conta. Spero che la presa di coscienza della crisi, della sua ampiezza e profondità anche extraecclesiale, ci induca a operare quelle scelte che davvero disegnino diversamente il territorio delle Chiese e in esse delle parrocchie, comunque le si voglia chiamare o accostare. Sono scelte impegnative che dovrebbero addirittura orientare la crisi e provare a risolverla. Non possiamo seguitare a chiuderci in un’operatività di miope supplenza. Dobbiamo avere il coraggio di pensare altrimenti il modello di Chiesa. Ce lo rende urgente la presenza già conclamata delle Chiese autoreferenziali e tuttavia in 65 crescita in tante parti del mondo; mi riferisco al fenomeno dei «nuovi movimenti religiosi5». Il che torna a pungolarci sulla crisi di leadership delle nostre comunità, sull’inadeguatezza dei pastori, sulla sordità circa le domande dei fedeli i quali chiedono accoglienza, ascolto e misericordia. La crisi è quella dell’«ottavo sacramento», come l’ha chiamato papa Francesco, quello della «dogana pastorale6», ovvero del mito dell’efficienza pastorale che, non diversamente da quanto avviene fuori della Chiesa, rottama le persone, le ignora, nega loro la dignità regale, profetica e sacerdotale, radice e condizione, essa stessa, d’ogni forma di ministero nella Chiesa. Occorre attrezzarsi perché all’interno del territorio delle unità/ comunità pastorali si incentivino le «piccole comunità», comunque le si chiami. È ad esse che vanno delegate l’evangelizzazione, la carità, la stessa celebrazione liturgica che non è solo Eucaristia, ma è anche Liturgia della parola, Liturgia delle ore, preghiera comunque comunitaria e pubblica se per essa convergono prossimità diverse. Occorre inventarsi come sconfiggere l’insidia del presente, come proiettarsi nel futuro; occorre attrezzarsi perché il modulo di un cristianesimo efficiente, troppo spesso solo di facciata, esaurito il suo ruolo di benemerenza pubblica, esca di scena. Tessere la rete della comunione è possibile solo decentrando, spostandosi sulla soglia, ponendo al margine le nostre «tende», ovvero restituendo alle «case», alle più periferiche, la valenza ecclesiogenetica delle origini. L’utopia, dunque, è di comunità «con-celebranti», esito delle micro-comunità sparse capillarmente nel territorio, nelle quali finalmente ci si accolga con calore, con affetto, senza porre paletti, senza chiedere credenziali e soprattutto si comprenda come il raduno festivo, l’assemblea del giorno del Signore, chiunque la presieda, è momento centripeto di un’alacrità quotidiana necessariamente centrifuga (missionaria). Non c’è assemblea senza fedeltà al territorio, alla trama delle sue case, alla complessità di quelli che le abitano, ivi compresa la capacità d’accogliere quanti vi sostano a tempo, o quanti transfughi da realtà poco accoglienti bussano ad altre porte per essere riconosciuti nella loro dignità cristiana. Non saprei come concretamente descrivere questa utopia di comunità nuove, davvero nel segno della comunione. Sono però sicura che è inutile metterci mano se non cambia il modello presbiterale ed episcopale. Certo, ha da cambiare anche il modello laicale, non lo metto in dubbio. E la Chiesa, la Chiesa che tutti siamo, a dover intraprendere coraggiosamente vie nuove, senza volgersi indietro, senza nostalgie di un passato che non può ritornare, che non deve ritornare. La sfida è di comunità davvero fedeli al vangelo, consapevoli e attive protagoniste dell’annuncio come del rendimento di lode. 5 Cf. J. CASANOVA, Nuovi movimenti religiosi: Fenomeno globale. Secolarizzazione, risveglio religioso, fondamentalismo, in “Il Regno attualità” 10 (2013) 317.329. 6 Cf. PAPA FRANCESCO, Omelia a Casa Santa Marta (25 maggio 2013) 66 CALENDARIO 67 SETTEMBRE 2014 1 Lu 2 Ma 3 Me 4 Gi 5 Ve 6 Sa 7 Do SETTIMANA CHIESA MANTOVANA Inizio nelle Celebrazioni Eucaristiche delle comunità 8 Lu Incontro dei Piccoli Gruppi Sinodali costituiti a livello diocesano 9 Ma Incontro dei Piccoli Gruppi Sinodali in ciascuna unità pastorale 10 Me 11 Gi Giornata nazionale per la salvaguardia del creato 20.45 19.00-22.00 Nelle sedi scelte “ “ “ “ “ “ Riunione degli Uffici Pastorali 9.00-11.00 Tutto il giorno Giornata diocesana di spiritualità 12 Ve 13 Sa 14 Do 15 Lu 16 Ma 17 Me 18 Gi 19 Ve 20 Sa 21 Do 25a Tempo Ordinario - Giornata diocesana del malato 22 Lu Inizio dell’anno accademico Istituto Superiore Scienze Religiose 23 Ma 24 Me Adorazione della Croce - Veglia di preghiera 25 Gi 26 Ve 27 Sa 28 Do 29 Lu 30 Ma Centro Pastorale Aula Magna Centro Pastorale Pellegrinaggio verso Cattedrale, San Simone, Concattedrale S.Andrea 21.00 Concattedr. S.Andrea CELEBRAZIONE EUCARISTICA E APERTURA DELL’ 8° SINODO DIOCESANO 17.00 Concattedr. S.Andrea Presentazione delle proposte del Centro di Past. Giovanile per gli educatori alla fede di adolescenti e giovani 20.45 Centro Pastorale Aula Magna Esaltazione della Santa Croce Santuario delle Grazie Riunione degli Uffici Pastorali 9.00-11.00 Centro Pastorale Convegno per medici, farmacisti, infermieri 9.30-12.30 Barbassolo Ritiro spirituale USMI 8.30-12.00 Casa Martini - Sorelle della Misericordia Convegno regionale Ordo Virginum 9.00-17.00 Centro Pastorale 68 1 2 3 4 5 6 7 8 Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me 9 Gi 10 Ve 11 12 13 14 15 16 Sa Do Lu Ma Me Gi 17 Ve OTTOBRE 2014 Riunione degli Uffici Pastorali INCONTRO DEI MEMBRI SINODALI - Vicariato San Pio X 9.00-11.00 Centro Pastorale 20.30-22.30 Oratorio di S. Giorgio 27a Tempo Ordinario - Inizio Sinodo sulla famiglia GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE MENTALE Convegno sul tema: Spiritualità e appartenenza comunitaria nel concetto di resilienza Riunione degli Uffici Pastorali INCONTRO DEI MEMBRI SINODALI Vicariati Santi Apostoli e Santa Famiglia Incontro di preghiera nello stile di Taizè (1) 18.00-20.00 Sala Pozzo Museo Diocesano 9.00-11.00 Centro Pastorale 20.30-22.30 Oratorio di Cerese 21.00 S. Leonardo MN 28a Tempo Ordinario INCONTRO DEI MEMBRI SINODALI Vicariati Madonna della Comuna e Sant’Anselmo Periferie cuore della missione - Veglia di preghiera in occasione della GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE Siria, Iraq: Cristianesimo e Islam, dialogo possibile? Incontro con Moustafa El Ayoubi Polis3M. Corso formazione socio-politica per giovani (1) 29a Tempo Ordinario - conclusione Sinodo sulla famiglia - GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 20.30-22.30 Oratorio di Quistello 21.00 10.00 nei Vicariati (anche in date diverse) Sala Capriate piazza L.B.Alberti Centro Pastorale 18 Sa 19 Do 20 21 Lu Ma 22 Me 23 Gi 24 Ve 25 Sa 26 27 28 Do Lu Ma 29 Me Consiglio Presbiterale (1) 9.30-13.00 30 31 Gi Ve Polis3M. Corso formazione socio-politica per giovani (3) 20.00-22.00 Just Cafè - P. Sordello Incontro di preghiera per gruppi parrocchiali di anziani, in 15.00-18.00 Santuario delle Grazie occasione della 1° festa liturgica di S. Giovanni Paolo II Una chiesa di donne e di uomini, Conferenza di don Sala Capriate 21.00 Luciano Luppi, a 50 anni dalla morte di M. Delbrel piazza L.B.Alberti Riunione degli Uffici Pastorali 9.00-11.00 Centro Pastorale INCONTRO DEI MEMBRI SINODALI 20.30-22.30 Oratorio di Guidizzolo Vicariati di San Carlo e San Luigi Polis3M. Corso formazione socio-politica per giovani (2) 20.00-22.00 Just Cafè - P. Sordello Casa Martini - Sorelle Ritiro spirituale USMI 8.30-12.00 della Misericordia 30a Tempo Ordinario 69 Centro Pastorale sala Maria Teresa NOVEMBRE 2014 1 2 3 4 5 Sa Do Lu Ma Me SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI 6 Gi Riunione degli Uffici Pastorali Mistica slavo- ortodossa Mistica della libertà in Dostoevsky, con Zelinsky Pavel 7 Ve L’uomo al tempo di internet, con Roberto Cotroneo 8 Sa 9 Do 10 11 12 13 14 Lu Ma Me Gi Ve 15 Sa 16 Do 17 18 19 20 Lu Ma Me Gi 21 Ve 22 Sa 23 Do 24 25 26 27 Lu Ma Me Gi 28 Ve 29 30 9.00-11.00 21.00 21.00 Centro Pastorale Sala delle Capriate p.za L.B. Alberti Sala delle Capriate p.za L.B.Alberti Le politiche sociali per il sostegno alle povertà e alle fragilità, Centro Pastorale Convegno per amministratori del distretto di Mantova e 9.00 - 12.30 Sala M. Teresa Associazioni della Cooperazione con ACLI e ARCI. GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO AGORÀ DEI GIOVANI MANTOVANI in Cammino Sinodale 10.30 - 16.30 Centro Pastorale Presentazione del volume: Giuseppe Sarto Vescovo di Mantova 33a Tempo Ordinario Solennità Beata Maria Vergine Incoronata 9.00 - 13.00 Centro Pastorale Aula Magna Cattedrale Riunione degli Uffici Pastorali Giornata mondiale delle claustrali Istituzione di Accoliti per il diaconato permanente Mistica slavo-ortodossa: mistica del cuore e paternità spirituale, con Natalino Valentini Traditio Symboli Dalla carta al cuore (per 14enni) Convegno sull’alimentazione nel contesto di EXPO 2015, per istituti scolastici CRISTO RE DELL’UNIVERSO Assemblea dei membri sinodali, Santa Barbara 9.00 - 11.00 Centro Pastorale Cattedrale Sala Capriate 21.00 piazza L. B. Alberti Centro Pastorale 16.00-18.30 e Cattedrale Centro Pastorale 9.30-12.30 Aula Magna 15.30-19.00 Santa Barbara Riunione degli Uffici pastorali Corso per nuovi ministri straordin. comunione eucar. (1) Incontro formativo per educatori di Azione Cattolica, Agesci e Pastorale giovanile 9.00-11.00 Centro pastorale 20.45-22.30 Centro pastorale Sa Ritiro spirituale USMI 8.30-12.00 Do I DI AVVENTO Apertura dell’Anno Mondiale della Vita Consacrata Incontro di Preghiera con il Vescovo Roberto 70 Da definire 15:30 Casa Martini - Sorelle della Misericordia Cattedrale 1 Lu 2 Ma 3 4 5 6 Me Gi Ve Sa 7 Do 8 Lu 9 10 Ma Me 11 Gi 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me DICEMBRE 2014 Dio al tempo di internet, con don Marco Sanavio Corso per nuovi ministri straordin. comunione eucar. (2) 21.00 20.45-22.30 Centro pastorale II DI AVVENTO Consiglio pastorale diocesano (1) 16.00-19.00 SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE Ritiro dei Catecumeni Ritiro spirituale del Clero (1) Riunione degli Uffici Pastorali Corso per nuovi ministri straordin. comunione eucar. (3) Incontro di preghiera nello stile di Taizè (2) Sala Capriate piazza L.B. Alberti 15.00 9.30 9.00 - 11.00 20.45-22.30 21.00 Centro Pastorale Sala Maria Teresa Santa Maria Gradaro Seminario Centro Pastorale Centro pastorale S. Leonardo MN III DI AVVENTO Corso per nuovi ministri straordin. comunione eucar. (4) IV DI AVVENTO NATALE DEL SIGNORE SANTA FAMIGLIA 71 20.45-22.30 Centro pastorale GENNAIO 2015 1 Gi 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi 16 Ve 17 Sa 18 Do MARIA SS.MA MADRE DI DIO Giornata Mondiale della Pace 2a Tempo di Natale EPIFANIA DEL SIGNORE Riunione degli Uffici pastorali 9.00-11.00 Centro pastorale BATTESIMO DEL SIGNORE Corso di form. educatori alla fede adolescenti/giovani (1) Incontro di preghiera nello stile di Taizè (3) Giornata nazionale per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei 2a Tempo Ordinario GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO - Chiesa senza frontiere Madre di tutti, Convegno per le comunità immigrate cattoliche - Santa Messa presieduta dal Vescovo Roberto Corso di formazione per educatori alla fede di adulti (1) Inizia la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani Preghiera diocesana per l’unità dei cristiani Inizia il Corso di Esercizi Spirituali per il clero 19 Lu 20 21 22 Ma Me Gi 23 Ve 24 Sa Ritiro spirituale USMI 25 Do 26 27 28 Lu Ma Me 3a Tempo Ordinario - Conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani Giornata Diocesana per la pace e la giustizia 29 Gi 30 Ve 31 Sa Corso-laboratorio per i resp. gruppi liturgici parrocchiali (1) Si conclude il Corso di Esercizi Spirituali per il clero Corso di form. educatori alla fede adolescenti/giovani (2) Riunione degli Uffici pastorali Corso-laboratorio per i resp. gruppi liturgici parrocchiali (2) Corso di form. educatori alla fede adolescenti/giovani (2) In occasione della GIORNATA PER LA VITA: - Convegno su temi relativi a inizio e fine vita - Santa Messa presieduta dal Vescovo Roberto 72 19.30-22.00 Oratori (diretta Skype) 21.00 S. Leonardo MN 14.30 Centro Pastorale 18.00 Cattedrale 15.30-17.30 Centro Pastorale 20.45 Cappella del Seminario Eremo Montecastello (BS) 20.45-22.30 Centro Pastorale 19.30-22.00 Oratori (diretta Skype) Casa Martini - Sorelle 8.30-12.00 della Misericordia 14.30-18.30 Mantova 9.00-11.00 Centro pastorale 20.45-22.30 Centro Pastorale 19.30-22.00 Oratori (diretta Skype) 15.00 18.00 sala Pozzo - Museo D. Cattedrale FEBBRAIO 2015 1 Do 2 Lu 3 4 5 6 Ma Me Gi Ve 7 Sa 8 Do 9 Lu 10 11 Ma Me 12 Gi 13 Ve 14 Sa 15 Do 16 17 Lu Ma 18 Me 19 20 21 4a Tempo Ord. - GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA S. Messa con religiose/religiosi e persone di vita consacrata, presieduta dal Vescovo Roberto Corso-laboratorio per i resp. gruppi liturgici parrocchiali (3) 20.45-22.30 Centro Pastorale Corso di form. educatori alla fede adolescenti/giovani (4) 19.30-22.00 Oratori (diretta Skype) Le politiche sociali per il sostegno alle povertà e alle fragilità, Convegno per amministratori del Distretto di Asola e CaGuidizzolo 9.00-12.30 stiglione delle Stiviere e associazioni della Cooperazione Sala parrocchiale con ACLI e Arci dei comuni dell’alto mantovano Una Chiesa di uomini e di donne: seminario-laboratorio Centro Pastorale con la teologa Serena Noceti a 5 Tempo Ordinario 15.30-17.30 Centro Pastorale Corso di formazione per educatori alla fede di adulti (2) Incontro dei vicari foranei e commissione per la formazione permanente del clero GIORNATA MONDIALE DEL MALATO Riunione degli Uffici pastorali 9.00-11.00 Corso-laboratorio per i resp. gruppi liturgici parrocchiali (4) 20.45-22.30 Centro Pastorale Corso di form. educatori alla fede adolescenti/giovani (5) Dal 13 al 15: La parte migliore Incontro comunitario di orientamento vocazionale per giovani (1) 19.30-22.00 Oratori (diretta Skype) 6a Tempo Ordinario Incontro diocesano dei fidanzati con il Vescovo Roberto Centro pastorale da definire 9.30 Cattedrale Gi Ve LE CENERI - Celebrazione penitenziale dei presbiteri e diaconi presieduta dal Vescovo Roberto Incontro di preghiera nello stile di Taizè (4) 21.00 Sa Ritiro spirituale USMI 8.30-12.00 22 Do 23 Lu I DI QUARESIMA Ritiro dei catecumeni e Rito di iscrizione del nome presieduto dal Vescovo Roberto Corso di formazione per educatori alla fede di adulti (3) S. Leonardo MN Casa Martini - Sorelle della Misericordia Santa Maria Gradaro Cattedrale 15.30-17.30 Centro Pastorale 24 Ma 25 Me 26 Gi 27 Ve 28 Sa Corso di formazione per Insegnanti di Religione Cattolica (infanzia e primaria) (1) Consiglio Presbiterale (2) Riunione degli Uffici pastorali Corso di formazione per Insegnanti di Religione Cattolica (infanzia e primaria) (2) Dal 27 al’1 marzo: La parte migliore Incontro comunitario di orientamento vocazionale per giovani (2) 73 15.00 centro Pastorale Aula Magna 9.30-13.00 Centro Pastorale 9.00-11.00 Centro pastorale centro Pastorale 17.00-19.15 Aula Magna 17.00-19.15 MARZO 2015 1 Do 2 Lu 3 Ma 4 Me 5 Gi 6 Ve 7 Sa 8 Do 9 Lu 10 Ma 11 Me 12 Gi 13 Ve 14 15 16 17 18 19 20 Sa Do Lu Ma Me Gi Ve 21 Sa 22 Do 23 Lu 24 Ma 25 26 27 Me Gi Ve 28 Sa 29 30 31 Do Lu Ma II DI QUARESIMA Centro Pastorale Sala Maria Teresa Consiglio pastorale diocesano (2) 16.00-19.00 Corso di formazione per Insegnanti di Religione Cattolica (infanzia e primaria) (3) Ritiro spirituale del Clero (2) Corso di formazione per Insegnanti di Religione Cattolica (infanzia e primaria) (4) Rito di ammissione dei candidati al Presbiterato Dal 6 all’8: La parte migliore Incontro comunitario di orientamento vocazionale per giovani centro Pastorale Aula Magna 9.30 Seminario centro Pastorale 17.00-19.15 Aula Magna III DI QUARESIMA Corso di formazione per educatori alla fede di adulti (4) Inizio Incontro residenziale Uffici e Centri pastorali (dal pom.) Conclusione Incontro residenziale Uffici e Centri (al pom.) Corso di formazione per Insegnanti di Religione Cattolica (infanzia e primaria) (5) 17.00-19.15 15.30-17.30 Centro Pastorale 17.00-19.15 centro Pastorale Aula Magna Preziosissimo Sangue - Giornata diocesana di Spiritualità Corso di formazione per Insegnanti di Religione Cattolica centro Pastorale 17.00-19.15 (infanzia e primaria) (6) Aula Magna Il lavoro come presupposto al superamento delle povertà Palazzo Vescovile e fragilità sociali, Convegno per il mondo delle imprese 15.00-19.30 Sala Giovanni Paolo II (industria, artigianato, commercio …) e sindacale. IV DI QUARESIMA - Convegno diocesano dei catechisti S. Anselmo da Baggio, patrono della città e della Diocesi S.Giuseppe Incontro di preghiera nello stile di Taizè (5) Presentazione del Grest Ritiro spirituale USMI V DI QUARESIMA Corso di formazione per educatori alla fede di adulti (4) Veglia di preghiera in occasione della Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri Annunciazione del Signore - Assemblea del clero Riunione degli Uffici pastorali Incontro dei cresimandi (nell’anno 2015) con il Vescovo Roberto DOMENICA DELLE PALME 74 14.30-18.30 Centro Pastorale 21.00 S. Leonardo MN 15.00-17.00 Centro Past. Aula Magna Casa Martini - Sorelle 8.30-11.30 della Misericordia 15.30-17.30 Centro Pastorale 21.00 da definire 9.00-13.00 9.00-11.00 Centro Past. Aula Magna Centro pastorale 15.30-18.00 sedi varie conclusione S. Andrea 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa 12 Do 13 14 15 16 Lu Ma Me Gi 17 Ve 18 Sa 19 20 21 22 23 Do Lu Ma Me Gi 24 Ve 25 Sa 26 Do 27 28 29 30 Lu Ma Me Gi APRILE 2015 GIOVEDÌ SANTO - Messa Crismale 9.30 Cattedrale PASQUA DI RESURREZIONE Lunedì dell’Angelo 2a del Tempo di Pasqua - 3a Conferenza diocesana dei Consigli pastorali parrocchiali e/o di unità pastorale Presentazione del Grest (per responsabili) Riunione degli Uffici pastorali 15.30-18.30 9.00-11.00 Darash - Itinerari biblici con i giovani (1) 21.00 Centro Pastorale Aula Magna Centro Pastorale Centro pastorale Convento S.M. Gradaro Brede Le politiche sociali per il sostegno alle povertà e alle fragilità, Suzzara Convegno per gli amministratori del Distretto di Ostiglia e 9.00-12.30 sala parrocchiale Suzzara/basso mantovano Festivart - Laboratori artistico-creativi con gli adolescenti 15.30-23.30 Mantova Casa Martini - Sorelle Ritiro spirituale USMI 8.30-12.00 della Misericordia Incontro di preghiera nello stile di Taizè (6) 21.00 S. Leonardo MN 3a del Tempo di Pasqua - Ordinazioni diaconali S. Andrea Consiglio Presbiterale (2) 9.30-13.00 Darash - Itinerari biblici con i giovani (2) 21.00 Centro Pastorale Convento S.M. Gradaro Brede 4a del Tempo di Pasqua GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI Riunione degli Uffici pastorali Pastorale sociale e del lavoro - Veglia di preghiera 75 9.00-11.00 21.00 Centro pastorale Cattedrale MAGGIO 2015 1 2 3 4 5 6 7 Ve Sa Do Lu Ma Me Gi 8 Ve 9 10 11 12 13 14 Sa Do Lu Ma Me Gi Pellegrinaggio degli anziani con il Vescovo Roberto Riunione degli Uffici pastorali 15 Ve Darash - Itinerari biblici con i giovani (4) 16 Sa 17 Do 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Pellegrinaggio notturno dei giovani al Santuario delle Grazie 5a del Tempo di Pasqua 22.00 Istituzione di lettori e accoliti Darash Itinerari biblici con i giovani (3) 21.00 Cattedrale Convento S.M. Gradaro Brede 6a del Tempo di Pasqua 9.00-11.00 21.00 Convegno su Matilde di Canossa Ritiro spirituale USMI 8.30-11.30 ASCENSIONE DEL SIGNORE Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali Veglia di Pentecoste PENTECOSTE 21.00 Ritiro spirituale del Clero (3) Riunione degli Uffici pastorali Incontro di preghiera nello stile di Taizè (7) 9.30 9.00-11.00 21.00 SS. TRINITÀ - Ordinazioni Presbiterali Centro pastorale Convento S.M. Gradaro Brede Casa Martini - Sorelle della Misericordia S. Andrea Santuario delle Grazie Centro pastorale S. Leonardo MN S. Andrea 76 1 2 3 4 Lu Ma Me Gi 5 Ve 6 7 Sa Do 8 Lu 9 10 11 12 13 14 15 Ma Me Gi Ve Sa Do Lu GIUGNO 2015 Meeting degli animatori del GREST Centro storico Mantova Conclusione dell’anno accademico Istituto Superiore Scienze Religiose SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO Consiglio Pastorale diocesano 19.00-22.00 Centro Pastorale Sala Maria Teresa Riunione degli Uffici pastorali 9.00-11.00 Centro pastorale 11a Tempo Ordinario 77 SITI WEB DI RIFERIMENTO www.diocesidimantova.it www.sinododimantova.it www.cpgmn.net (pastorale giovanile) MAIL e SITI CENTRO PASTORALE “C. FERRARI” [email protected] MONS. CLAUDIO CIPOLLA [email protected] UFFICIO LITURGICO DIOCESANO [email protected] UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO [email protected] Servizio per il catecumenato [email protected] Centro Missionario Diocesano [email protected] CARITAS DIOCESANA [email protected] Centro Dioc. per la Past. Sociale e del Lavoro [email protected] Centro Diocesano per la Pastorale della Salute [email protected] Fondazione Migrantes [email protected] Centro diocesano di pastorale della famiglia [email protected] Ufficio Diocesano per l’educazione e la scuola [email protected] [email protected] Centro dioc. per la pastorale giovanile [email protected] Centro diocesano vocazioni [email protected] 78 Centro dioc. per il dialogo tra fede e cultura [email protected] CONSULTA PER LE AGGREGAZIONI LAICALI [email protected] SEMINARIO [email protected] USMI DIOCESANA [email protected] ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE [email protected] SINODO DIOCESANO [email protected] IL DESIDERIO DI VEDERTI Vogliamo vederti come bambini dal cuore semplice, come le donne del mattino e i vecchi che vanno in pace. Vogliamo vederti con occhi chiari di stupore, sulle labbra che sorridono e nel tempo che ci lascia soli. Vogliamo vederti sulle barche all’approdo, quando gli abbracci si spezzano e la terra ti nasconde alla luce. Vogliamo vederti nei sogni del tramonto, tra la gioia che si versa e il grano sulla mensa. Sei Tu il desiderio. Tu, Gesù. 80