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anno IV - EDIZIONE SPECIALE
www.puracultura.it (digital edition)
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SPECIALE
ETHNOI ANNO DECIMO Il Festival a Pesco Sannita
Antonio Michele, sindaco di Pesco
Sannita (foto in alto): “Il Festival Ethnoi viene ospitato per la prima volta a
Pesco Sannita. Uno dei suoi obiettivi
primari è quello di valorizzare i territori più decentrati della Regione. Una
valorizzazione che va ad interessare la
cultura tradizionale locale, i prodotti
e i produttori, i paesaggi e le tipicità
dei paesi coniugando tutto questo con
gli aspetti artistici, culturali e sociali
di altre realtà, anche lontane nel tempo e nello spazio. I risultati di questo
impegno sono preziosi per l’intera comunità. Non a caso a Pesco Sannita
le realtà associative, quelle produttive piuttosto che quelle sociali, sono
coinvolte nella realizzazione del festival. Un evento di tale portata viene a
sostenere tangibilmente i programmi
da noi intrapresi da qualche tempo e
che vedono Pesco Sannita proporsi
come una località adatta a sviluppare
un turismo sostenibile, attento all’intero universo di una cultura rurale
che vive profonde trasformazioni.
Strumenti di orientamento e di conoscenza della storia e delle potenzialità locali sono già stati messi a punto,
come dimostra la minuziosa segnaletica informativa già realizzata e che
ora viene completata con sistemi di
comunicazione telematica in grado
di offrire al visitatore orientamenti di
ogni genere. Questi aspetti basilari di
un turismo che va facendosi digitale
si innestano sulle note caratteriali più
durature, tradizionali e genuine che
rendono unico il nostro Comune e che
manifestazioni di rilievo come “Ethnoi” contribuiscono a promuovere e
valorizzare”.
Ugo Vuoso, direttore di Ethnoi e del
Ceic, (foto in basso): “La tutela e la
valorizzazione del patrimonio narrativo di ogni cultura è diventato obiettivo primario del festival. Ancora una
volta dopo la I edizione di “Fabula”
(2014, Forum Universale delle Culture di Napoli) viene proposta, all’interno di Ethnoi, una rassegna di teatro
di narrazione animata dai più noti e
famosi attori-narratori operanti sulla scena professionale italiana. Gli
spettacoli di narrazione presentati in
alcuni fra i luoghi più significativi di
Pesco Sannita, si ispirano alle fiabe
popolari italiane. Auspichiamo così
che le molte tradizioni narrative locali
Giovedì 27 ottobre, alle 17:00, a
Palazzo Orlando, Storie, immagini
e personaggi dell’Emilia-Romagna
proposte al mondo - Il ciclo del fulesta, l’uomo che racconta le favole, a cura di Sergio Diotti. Il Fulesta
recupera il patrimonio di storie popolari dell’Emilia-Romagna, raccogliendo fiabe e leggende e favorendo
l’incontro con culture, narrazioni e
repertori “altri”. Dalla “Leggenda
sulla nascita del primo Romagnolo”
alla “Favola di Zizarcì”, simpatico
eroe popolare; dalla “Favola del Pidocchio e della Pulce”, che Calvino
collocava tra i “must” della favolistica italiana, a una surreale “Gara di
indovinelli”, attraverso quella oralità
che, un tempo, interpretava il mondo con fantasia e rigore, sgorgano
dal dimenticatoio bellissimi racconti tradizionali. In questi ultimi anni
riaffiorino alla memoria dei narratori e
dei paesi. La decima edizione di Ethnoi è poi contrappuntata da importanti
incontri con esperti e docenti universitari, da mostre, da proiezioni (con la
collaborazione con il festival di antropologia visuale Intimalente), e da concerti di musiche tradizionali frutto di
studi e ricerche sui territori. Ad Ambrogio Sparagna viene assegnato il
Premio Ethnoi per la valorizzazione
del patrimonio musicale tradizionale
italiano: un riconoscimento che va
a chi, con tenacia e determinazione,
ha riportato fra i media generalisti la
“vera” musica popolare. Al curandero
peruviano chechua Hernan Huarache
Mamani scomparso il 20 ottobre scorso, va il premio per la difesa dei diritti
dei nativi. Il Premio gli viene assegnato idealmente: sappiamo, insieme
ai suoi allievi, che la sua energia ora
appartiene anche a tutti noi. Grazie
Mamani!
IL CICLO DEL FULESTA
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Diotti ha presentato con successo
gli spettacoli del “Ciclo del Fulesta”
in molte programmazioni italiane e
all’estero, tra cui Francia, Belgio,
Spagna, Svizzera, Canada, Brasile,
Argentina e Gran Bretagna.
Si svolgerà a Pesco Sannita, in
provincia di Benevento, da mercoledì 26 a domenica 30 ottobre,
la X edizione, 2016, di “Ethnoi”,
il Festival delle minoranze culturali ed etnolinguistiche, promosso
dal Ceic, Istituto di studi storici e
antropologici, organizzato dal Comune col contributo della Regione
Campania e diretto dall’antropologo Ugo Vuoso. Nato con l’intento
di promuovere e valorizzare i patrimoni culturali immateriali delle culture di minoranza, il festival
mira anche a tutelare i dialetti e le
etno-lingue, perché il linguaggio è
nola, in questa occasione, riceverà
il Premio internazionale Ethnoi per
“il sostanziale impulso alla valorizzazione mediatica del patrimonio
musicale tradizionale italiano”.
La tradizione e la reinvenzione
musicale sono protagoniste delle
spettacolari serate di Ethnoi, con
il concerto di Carlo Faiello e il Dipartimento di Musica Popolare del
Conservatorio di Salerno, in una serata arricchita dalla partecipazione
di gruppi di ricerca e riproposizione coreutico-musicale provenienti
dall’Irpinia. In programma anche
l’esibizione del “griot” africano,
colino.
In agenda conferenze e seminari in
cui si parlerà delle lingue minori,
diversità culturale, multiculturalismo, dialogo interreligioso. Interverranno Pierfranco Bruni (ricercatore Mibasct e scrittore), Giovanni
Agresti (Università di Teramo), il
Console del Venezuela Amarilis
Gutierrez Graffe, il presidente della
coop. Cidis Maria Teresa Terreri, la
mediatrice culturale Elena Ringoli,
il docente di antropologia all’Università di Salerno Vincenzo Esposito, il presidente del festival Intimalente Aldo Colucciello e ancora
il veicolo fondamentale della trasmissione e della comunicazione
della cultura immateriale. Il programma, interamente ad ingresso
gratuito, è destinato anche alla fruizione degli studenti. Nei convegni
programmati si parlerà di sviluppo
turistico locale legato alla valorizzazione dei beni culturali territoriali immateriali e della proposta del
Ceic, di creare una rete museale
tematica. La tradizione musicale e
poetica delle minoranze linguistiche storiche italiane è rappresentata con un eccezionale concerto dal
musicista e ricercatore Ambrogio
Sparagna e dall’Orchestra Popolare
Italiana dell’Auditorium della Musica di Roma. Il musicista di Mara-
Moustapha Dembélé accompagnato da Marco Ponta (chitarra), con
le musiche tradizionali del Mali.
Grande attesa per concerto-spettacolo del gruppo di musiciste La
Banda della Ricetta: canti e musiche ispirate agli alimenti e conclusione del concerto con una “cena
collettiva”. Per il segmento “Fabula, rassegna di arti narrative” sono
in programma spettacoli di teatro
di narrazione, concerti-narrazione
e seminari. Fra gli ospiti il fulesta
emiliano-romagnolo Sergio Diotti,
il cuntista e narratore Alessio Di
Modica, l’attrice e cantante lucana
Caterina Pontrandolfo, il contastorie campano Fioravante Rea, il
narratore e ricercatore Alberto Ni-
Silvia Pallini (LEM Italia) e Sara
Petroccia, e Ulle Toode e Gianni
Glinni, esponenti del Centro studi
baltici. Spazio ad Ethnoi anche a
film e documentari a cura di “Quaderni di Cinemasud” e al Festival
Intimalente ed esposizioni fotografiche, quelle di di Yasuko Kageyama, Daniele Tamagni, Fulvio Pettinato e G. Meo. In un progetto di
recupero delle tradizioni non mancheranno stand di prodotti alimentari e artigianali locali, regionali e
di culture immigrate.
Info: www.ethnoi.it; visite guidate: 3803953335; degustazione 3284812286; scambi culturali 3204637730; Museo Civico
3470083015.
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Editore: Associazione puraCULTura - Direttore responsabile: Antonio Dura
Amministrazione e redazione: Via Bottaio, 30 - Benincasa - 84019 - Vietri Sul Mare (SA)
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Registro Stampa di Salerno n° 20/2012
IL PREMIO A SPARAGNA
Il Premio Internazionale
Ethnoi, per la tutela e la
valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, edizione 2016, verrà consegnato domenica
30 ottobre, alle ore 20,
in Piazza Umberto I ad
Ambrogio
Sparagna,
musicista e compositore,
etnomusicologo, autore
e ideatore di eventi e
programmi culturali di
ampio respiro sempre
tesi alla salvaguardia
del patrimonio culturale
musicale e immateriale
delle fasce folkloriche
italiane e mediterranee.
Il riconoscimento, - nato
nel 2011 come luogo di
incontro fra l’opinione
pubblica, il festival e le
persone, le istituzioni o
le comunità che si sono
rese protagoniste di azioni e programmi in favore
dei popoli e delle culture
minoritarie o minacciate,
in difesa dei diritti delle
Echi pimmena
Domenica 30 ottobre, alle
ore 20, in Piazza Umberto
I, gran finale del Festival
Ethnoi, con “Echi pimmena” - Suoni e canti dalle
altre lingue italiane, un
progetto originale di Ambrogio Sparagna, etnomusicologo, musicista, cantante e autore, fondatore
dell’Orchestra Popolare
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Italiana dell’Auditorium
Parco della Musica di
Roma. Il concerto dell’OPI vuole essere un grande
omaggio ad alcune delle
lingue minoritarie italiane. Ispirati dalle fonti costituite dalle raccolte letterarie ottocentesche e da
alcuni documenti musicali presenti in vari archivi
diversità culturali e linguistiche, a sostegno di
iniziative che valorizzino le culture immateriali - quest’anno vuole
anche rendere omaggio
alla memoria di Hernán
Huarache Mamani, erede moderno della cultura andina, scomparso il
20 ottobre scorso e che
avrebbe dovuto prendere parte al Festival
Ethnoi. Ambrogio Sparagna, figlio di musicisti
tradizionali di Maranola
in provincia di Latina,
studia Etnomusicologia
all’Università di Roma
con Diego Carpitella con
cui realizza numerose
campagne di rilevamento sulla musica popolare
italiana. Nel 1976 dà vita
alla prima scuola di musica popolare contadina
in Italia presso il Circolo
Gianni Bosio di Roma.
Dopo una lunga attività
concertistica in Francia
e in Europa, e numerose collaborazioni, composizioni e album, dal
2004 al 2006 è Maestro
concertatore del Festival
“La Notte della Taranta”
e con l’Orchestra popolare della Notte della
Taranta realizza alcuni
grandi concerti in Italia
e all’estero. Già consulente presso il Ministro
dei Beni Culturali per
la musica popolare nella
Commissione ministeriale per la tutela e promozioni delle tradizioni
popolari, nel 2007 fonda l’Orchestra Popolare
Italiana dell’Auditorium
Parco della Musica di
Roma, un grande gruppo strumentale residente
all’interno dell’Auditorium allo scopo di promuovere il repertorio della
musica popolare italiana.
sonori regionali e nazionali, i solisti dell’OPI raccontano in versi e parole il
mondo antico e ancora attuale delle minoranze che
parlano griko, arberesh,
gallo italico e così via.
Un variegato repertorio di
indovinelli, suoni e litanie per raccontare storie e
personaggi, canti di questua e di lavoro, o anche
d’amore o religiosi arrangiati in maniera originale,
mantenendo al contempo
verace emotività nella
tecnica vocale e fedeltà
alle melodie tradizionali.
Sul palco Ambrogio Sparagna (organetti), Eleonora Bordonaro (voce),
Raffaello Simeoni (voce,
fiati popolari),Cristiano
Califano (chitarra), Arnaldo Vacca (percussioni),
Erasmo Treglia (ghironda, torototela, ciaramella,
fiati popolari).
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CANTI DELLA LUCANIA
Il “Caterina Pontrandolfo Folk
Trio” porterà in scena venerdì 28
ottobre, alle ore 18,30, al Teatro
comunale di Pesco Sannita, il
concerto-spettacolo “Canti, danze e fiabe della tradizione lucana”, ideato e diretto da Caterina
Pontrandolfo (voce), con Paolo
Del Vecchio (chitarra, bouzouki),
Francesco Paolo Manna (percussioni). Il concerto della Pontrandolfo, cantante/performer,
attrice, drammaturga, regista e
ricercatrice lucana, considerata
una delle voci più interessanti del
panorama folk italiano, è una tessitura di canti lucani di tradizione orale
(ninna nanne, canti all’altalena, canti a cupa cupa, di trebbiatura, di raccolta, tarantelle, lamenti, canti sacri)
che si snoda lungo un anno solare,
con i suoi appuntamenti di lavoro nei
campi, legati al ciclo delle stagioni,
e di vita quotidiana, con il succedersi
di nascite, feste e lutti. Per il Festival
Ethnoi il repertorio del Folk Trio si
integra con narrazioni e fiabe lucane
inedite, che fanno parte della ricerca
sulla fiaba lucana che l’antropologa
Aurora Milillo condusse in Lucania.
La felicità di Faiello
Sarà Carlo Faiello ad animare, venerdì 28 ottobre, alle 20:00, la Piazza
Umberto I di Pesco Sannita, con il “Il ritmo della felicità”, organizzato
in collaborazione con il Dipartimento di Musica Popolare di Vallo della
Lucania, sede distaccata del Conservatorio di Salerno. Con Carlo Faiello (voce e chitarra); Francesco Citera (fisarmonica); Gianluca Mercurio
(percussioni); Tommaso Sollazzo (chitarra e mandolino); Denis Citera
(batteria); Antonio Brunetti (basso), insieme ai solisti e ai componenti del coro, diretti dal M° Massimiliano Luciani. A seguire, omaggio
all’Irpinia, con Ballintrezzo e Tarantella del Carnevale di Montoro, La
Pacchiana e la Tarantella di Montecalvo Irpino diretti da Valerio Ricciardelli. Faiello, diplomato al Conservatorio di Napoli, ha alle spalle
una carriera internazionale e collaborazioni eccellenti con Roberto De
Simone, Lina Sastri, Roberto Murolo solo per citarne alcune. Negli anni
‘80 fa parte della Nuova Compagnia di Canto Popolare; direttore artistico di diversi festival - tra cui “La Notte della Tammorra – ha ideato il
progetto “Le Danze di Dioniso”, ospitato nei maggiori festival europei.
Le donne del CantaMangio
“La musica è il cibo dell’amore”, ricorda Shakespeare e questo filo rosso è seguito da musiciste che danno
vita a un nuovo originale progetto di
Clara Graziano. Sabato 29 ottobre
alle ore 19,00 al Teatro comunale, l’originale concerto/performance della “Banda della Ricetta” - Le
Donne del CantaMangio: voci, organetto, putipù, clarinetti, contrabbasso, tamburelli & ortaggi. La Banda
della Ricetta, in scena con le loro
“parannanze e i loro attrezzi da cucina”, propone un viaggio “saporito”
tra cibo e musica, tra pietanze sonore
e storie gustose. I sapori e i saperi
musicali dello spettacolo provengono dal folk della tradizione popolare
italiana e da brani portati al successo
da alcuni grandi interpreti come Domenico Modugno (La cicoria e ‘O
cafè), Caterina Bueno (Fagioli ‘olle
‘otenne), Nino Ferrer (Il baccalà),
Piero Ciampi (Il vino). Clara Grazia-
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no (voce, organetto, putipù), Valentina Ferraiuolo (voce, tamburelli), Teresa Spagnuolo (clarinetto, clarinetto
basso), Flavia Ostini (contrabbasso,
banjo). Durante il concerto profumi
speciali e sorprese culinarie.
Folk Contest
Dembélé il griot del Mali
Pe’ ‘na penna d’auciello Grifone
Racconti sotto al vulcano
Domenica 30 ottobre, alle ore 10,30, in Piazza Umberto I al via il folk contest, animato dai
gruppi di ricerca e riproposizione delle tradizioni di canto, musiche e danze tradizionali, come
quelli provenienti da Greci (Avelino) piccolo
paese dove si parla un antico albanese, l’Arbereshe; La Sunagliera (Pomigliano); Zeza (Mercogliano); Takkarata (Fragneto Monforte); Gruppo
folk Laurianum (San Castrese di Sessa Aurunca).
Al contest è prevista anche l’esibizione in abiti
tradizionali: “Kunsertu. Danze, musiche e costumi delle minoranze culturali e linguistiche”, del
gruppo folkloristico del comune di San Marzano
di San Giuseppe (Taranto), uno dei molti paesi
albanofoni italiani.
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Al festival Ethnoi non poteva
mancare la presenza di un cuntista di rara capacità narrativa
come Fioravante Rea, autore,
attore, regista, storyteller ed
esperto in teatro di figura. Domenica 30 ottobre, alle ore
18 a Palazzo Orlando, si terrà
lo spettacolo “Come in mare
così in terra. Racconti di potere e uomini liberi tratti da
fiabe e da leggende popolari
mediterranee” di e con Fioravante Rea, musiche di Carlo
Faiello. La performance di
Rea, dedicata all’arte del racconto popolare e alla sua tradizione sociale e culturale, è
un viaggio nell’universo della
fiaba e della leggenda che avviene attraverso la narrazione
di alcune delle più fantastiche
ed espressive storie della tradizione regionale. Rea, solo
sulla scena, interpreta tutti i
personaggi delle due fiabe “L’auciello grifone”e “Colapesce” - riuscendo grazie alla sua
mimica supportata da una voce
abilmente modulata, tra suoni,
parole e versi di animali, a tra-
sportare il pubblico in un altrove che è fiaba pura. “L’auciello
grifone”, o “La fiaba dell’osso
che canta”, è una classica tragedia di carattere shakespeariano, che racconta di sovrani,
sangue e potere, un cunto presente in molte regioni d’Italia
e in Europa. Il tema centrale
è l’uccisione del fratello, che
ricorda il “proto assassinio” di
Caino e Abele, ed insegna che
le cattive azioni, anche se celate, prima o poi vengono alla
luce ad inchiodare il colpevole
alle proprie responsabilità. Il
secondo racconto è una leggenda di mare che risale al Medioevo, ma pare che affondi le
sue radici nel culto di Orione,
mito dell’antica Grecia. “Colapesce”, mezzo uomo e mezzo
pesce, ama appassionatamente
il mare, che non lo tradirà mai.
Vessato da un sovrano, assetato di potere, nella riscrittura di
Rea, il cunto evidenzia il rapporto conflittuale tra il potere
(il re), e il popolo (il suddito),
che condurrà Colapesce a morire di sudditanza.
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Quando l’Africa incontra l’Italia nel comune
intento della diffusione
della musica tradizionale. Moustapha Dembélé, griot del Mali - griot vuol dire: narratore,
poeta, cantore, il cui
ruolo in molte comunità
africane è di conservare
e trasmettere la memoria storica -, con Marco
Ponta (voce e chitarra),
darà vita giovedì 27 ottobre, alle ore 19, al teatro
Sabato 29 ottobre alle
17,30 al Teatro comunale, il “cuntatore”
Alessio Di Modica, che
fa parte della rete internazionale di narratori,
presenta “Etna. Storie
popolari alle pendici
del vulcano”, un ciclo
di cunti siciliani ispirati
alla letteratura orale dei
paesini alle pendici del
Mongibello, che narrano “cosa vuol dire per
uomini e donne vivere
in questo luogo in cui,
per secoli, il ventre della terra ha vomitato fuoco e leggende, che sono
diventate rocce scure”.
L’uomo che vive ai piedi
del vulcano, ritenuto per
secoli la porta per l’aldilà, può solo accettarne
la potenza e adattarsi ad
una vita precaria fatta
di improvvisi risvegli,
eruzioni, esplosioni. Da
questa terra scura nascono miti e leggende
animati da ragazze bellissime e “carusi” incantevoli, che hanno come
contraltare maghi, indovini e nobili al servizio
di Cifaro (Lucifero) o,
nel caso di preti e suore,
di Dio. Lo spettacolo è
stato presentato al Festival Internazionale di
Figura e Narrazione Arrivano dal Mare; a Grugliasco presso l’Istituto
per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare;
a Roma alla Giornata
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Mondiale della Marionetta 2014 e a Palermo
al Festival Narratori in
comunale di Pesco Sannita, al concerto di musica africana contemporanea “Nanalè”. Dembélé,
polistrumentista,
che
suona tutti gli strumenti
tradizionali dell’Africa dal kora al balafon,
n’goni, n’tamani (il tamburo a braccio) e anche
altre percussioni come
calebasse, barà, djembé,
dun dun, kolo kolo, oltre
ad essere cantante è anche compositore.
Viaggio a cura dell’associazione Figli d’arte
Cuticchio.
programma
Mercoledi 26 ottobre
Eventi speciali
Ore 15,30 Sala consiliare del comune di Pesco Sannita: Il sindaco
di Pesco Sannita Michele Antonio,
presenta e inaugura la X edizione
di Ethnoi Festival delle culture del
mondo/ festival delle minoranze culturali ed etnolinguistiche.
Archivi del cinema delle minoranze
Ore 16,00 Palazzo comunale ex asilo: Canti, paesaggi e culture in Asia:
Cina, Mongolia, Tibet
Ore 16,30 Palazzo comunale ex asilo: Decentramenti Tre film etnografici Presentazione di tre film dedicati
a culture minoritarie in transizione,
resistenti o soccombenti alla globalizzazione.
Linguaggi/Tradizioni musicali
Ore 18,30 Palazzo Orlando: Paolo
Montella & La bestia carenne la canzone napoletana classica.
Giovedì 27 ottobre
Minoranze / Incontri
Ore 10,15 Sala consiliare: Minoranze indigene, globalizzazione
e diritti umani. Incontro con il Console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Documentari inediti sulle culture indigene del
Venezuela.
Ore 11,45 Sala Consiliare: Una
comunità indigena nel processo di
globalizzazione con Aldo Colucciello. Proiezione del film Framing the
Other di Ilja Kok e Willem Timmers.
Linguaggi/ Fabula
Ore 14,30 Teatro comunale: Moustapha Dembélé - L’arte del griot,
narratore, poeta, cantore.
Ore 17,00 Palazzo Orlando: Sergio
DIOTTI “Il ciclo del fulesta, ovvero
L’uomo che racconta le favole.”
Linguaggi/Tradizioni musicali
Ore 19,00 Teatro comunale: Nanalè
L’Africa concerto di musica africana
contemporanea. M. Dembélé ( kora,
n’goni, balafon, tamani, voce); Marco Ponta ( chitarra, voce).
Venerdi 28 ottobre
Minoranze/incontri
Ore 10,00 Sala consiliare: Il Mediterraneo come limes Incontro con
Maria Teresa Terreri (presidente
coop. Cidis)
ore 11,00 Sala consiliare: Religione
e intercultura. Per il dialogo interreligioso. A cura di Vincenzo Esposito
ore 12,00 Palazzo Orlando: La Turchia e il Mediterraneo Incontro con
Pierfranco Bruni (responsabile Progetto Etnie Mibact)
Linguaggi/ Fabula
Ore 14,30 Palazzo Orlando: Valorizzare storie e racconti della tradizione
popolare. Incontro con Ugo Vuoso,
Alberto Nicolino e Fioravante Rea.
Ore 17,00 Palazzo Orlando: Alberto
Nicolino “Le fiabe sono vere”. Un
viaggio sorprendente e divertente in
un mondo ricchissimo che, spesso a
torto, crediamo di conoscere.
Linguaggi/Tradizioni musicali
Ore 18,30 Teatro comunale: Caterina Pontrandolfo Folk Trio “Canti,
danze e fiabe della tradizione lucana” con Caterina Pontrandolfo
(voce), Paolo Del Vecchio (chitarra,
bouzouki), Francesco Paolo Manna
(percussioni).
Ore 20,00 Piazza Umberto I: Concerto “Il ritmo della felicità”, suoni,
canti e danze di un linguaggio ritrovato a cura di Carlo Faiello. Nel corso della serata “Omaggio all’Irpina”
con Ballintrezzo e Tarantella del
Carnevale di Montoro, La Pacchiana
e la Tarantella di Montecalvo Irpino
diretti da Valerio Ricciardelli.
Sabato 29 ottobre
Minoranze / Incontri
ore 10,00 Sala consiliare: “Il Parco
Etnolinguistico come museo diffuso” a cura di Silvia Pallini e Sara
Petroccia. Proiezione del video
“Carovana della memoria e della diversità linguistica”.
ore 11,00 Sala Consiliare: “La diversità come valore” a cura di Pierfranco Bruni con Michele Pavia e
Giovanni Agresti.
2016
Linguaggi/ Fabula
ore 12,00 Palazzo: Orlando Alberto
Nicolino “Come si raccontano le fiabe”
Ore 14,30 Palazzo Orlando: “Hobevalge La cultura e la lingua estone” a
cura di Ulle Toode e Gianni Glinni.
Eventi speciali
ore 15,30 Sala consiliare: “Patrimoni culturali immateriali e sviluppo
del turismo sostenibile nei centri
minori. Il Distretto come strumento
e risorsa.” Interventi del Sindaco di
Pesco Sannita e dell’Assessore regionale al turismo.
Linguaggi/ Fabula/Tradizioni musicali
Ore 17,30 Teatro comunale: “Etna.
Storie popolari alle pendici del vulcano” cunti di e con Alessio Di Modica.
Ore 19,00 Teatro comunale: Banda
della Ricetta Le Donne del CantaMangio Voci, Organetto, Putipù, Clarinetti,
Contrabbasso, Tamburelli & Ortaggi.
Domenica 30 ottobre
Linguaggi/ Tradizioni
Ore 10,30 Piazza Umberto I: Folk
contest con i gruppi folk dei comuni
di San Marzano di San Giuseppe e
di Greci e con La Sunagliera, Zeza,
Takkarata. Gruppo folk Laurianum.
Enogastronomia e artigianato
Minoranze/Eventi
Ore 15,30 Sala consiliare: Musei etnografici: una rete regionale tematica.
Linguaggi/ Fabula
Ore 18,00 Palazzo Orlando: Fioravante Rea in “Come in mare così in
terra. Racconti tratti da fiabe e da
leggende popolari mediterranee.”
Culture/ Tradizioni etnomusicali
Ore 20,00 Piazza Umberto I: Consegna del Premio “Ethnoi per la
tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale” e concerto Echi pimmena Suoni e canti
dalle altre lingue italiane, progetto
di Ambrogio Sparagna per i solisti
dell’ Orchestra Popolare Italiana.