Nobil Mag numero 4 anno 2006 - Nobil

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Nobil Mag numero 4 anno 2006 - Nobil
Supp. n°1 a Infodent 10/06 - B&C srl - S. Teverina Km. 3,6 - 01100 Viterbo - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 26/02/2004 n°46) art.1 comma 1 DCB VITERBO - Aut. Trib. VT n°341 del 07/12/88
Nobil
Mag
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Rivista della Nobil Metal S.p.A.
Jeko
Sono molte le caratteristiche particolarmente apprezzate dagli utilizzatori del composito da laboratorio Jeko,
soprattutto per la gestione di lavori complessi. Una conferma può arrivare dal caso proposto dal laboratorio
Protesart.
Problemi in
metallo ceramica
L'attività dell'Education Center Nobil Metal è anche
rivolta a supportare l'odontotecnico con consigli e suggerimenti sui materiali ma anche sulle tecniche di lavoro
adottate. Gaetano Quaranta, Responsabile
dell’Education Center, ci da alcuni consigli su come prevenire le bolle nella tecnica metallo-ceramica.
Saldatura
Come eseguire una saldatura con successo. Un articolo
guida e consiglia, passo dopo passo, una procedura per
eseguirle correttamente in laboratorio.
Conosciamoli da vicino:
Keramit 400, Eclipse,
Ceramco PFZ, Wol-Ceram
Nobil
Mag
Sommario
Benvenuto
Strada San Rocco, 28
14018 Villafranca d’Asti (AT)
tel. 0141.933.811
www.nobilmetal.it
[email protected]
5
Timidi segnali di un mercato in ripresa non devono trarre in inganno.
Secondo l’Amministratore Delegato della Nobil Metal spa, Giuseppe
Venturini, per riuscire a competere in un mercato sempre più globalizzato bisogna pensare ad unire le proprie competenze e forze abbandonando gli individualismi.
Il caso
6
Per realizzare dispositivi complessi, come quando si è chiamati a riabilitare un paziente attraverso l’implantologia, diventa fondamentale l’analisi e la scelta dei materiali più idonei in grado di offrire le garanzie
necessarie. Il laboratorio odontotecnico Protesart presenta una complessa riabilitazione per la quale è stato scelto, per la parte estetica, il
composito Jeko.
Prodotti
14
La saldatura è sicuramente una delle procedure più delicate. Alcuni consigli per effettuare, senza preoccupazioni, questa fase di lavorazione.
Attualità: il packaging delle leghe
Direttore Scientifico
Guido Garotti
Coordinamento Editoriale
Norberto Maccagno
Redazione
Pierluigi Frontini
Marco Marchiano
Gaetano Quaranta
12
La merceologia viene spesso in aiuto all’odontotecnico soprattutto per
facilitare e velocizzare le fasi di lavorazione. Il sistema presentato semplifica la realizzazione delle travate per la tecnica della metallo-ceramica
Consigli pratici
Direttori Editoriali
Daniele Venturini
Giuseppe Venturini
In copertina
Particolare di un’interfaccia
di una sovrafusione al Microscopio
Elettronico a Scansione “Leo 420”
(si ringrazia la Nobil Bio Ricerche)
22
Non chiamatela “bustina”. Dietro al contenitore delle leghe Nobil
Metal una serie di attenzioni pensando all’odontotecnico ma anche al
paziente.
Attività a tutto campo
24
La vitalità della Nobil Metal immortalata in alcuni scatti.
Al servizio del cliente
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Marco Marchiano, Responsabile Commerciale Nobil Metal, ci presenta
i Technical Business Service.
Punto d’incontro: www.nobilmetal.it [email protected] tel. 0141.933.811
Direttore responsabile
Riccardo Chiarapini
Editore
B&C srl - Strada Teverina Km. 3,600
01100 Viterbo
Nobil Mag
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Benvenuto
Meno individualismo,
più business.
Finalmente i primi segnali di ripresa economica.
Sono ancora flebili ma ci sono.
Non si può certamente dichiarare la fine del periodo negativo (perché così non è, a
dimostrazione i dati provenienti dal mercato) ma, certamente, qualcosa si sta muovendo. Ora si dovranno interpretare al meglio i segnali e le situazioni, cogliendo le opportunità.
Come già accennato nei numeri scorsi, in questo mio spazio di dialogo con voi amici,
dal punto di vista commerciale il momento è difficile da interpretare. A fronte di una
situazione economica e di mercato stagnante fa riscontro un’attività frenetica da parte
delle aziende (laboratori odontotecnici compresi) che propongono soluzioni avanzate,
fortemente supportate da interessanti azioni di marketing.
Cosa fare?
La risposta non è sicuramente scontata e, data la situazione variegata del contesto
odontotecnico, passatemi il termine, non esiste una risposta comune per tutti. Quindi
è necessaria una attenta analisi critica per trovare le soluzioni più idonee alle differenti
realtà aziendali.
Il laboratorio odontotecnico italiano riflette il DNA latino: spiccate capacità manuali,
fantasia e spirito di sacrificio. Visitando il “mondo” dentale all’estero, posso garantirvi
che l’odontotecnico italiano si piazza ai vertici della graduatoria del monte ore lavorative giornaliere, considerando però troppo spesso il soggetto individuale più importante
del team.
Il peso della “globalizzazione” (la concorrenza cinese ma anche quella interna al
Mercato Comune e dei Paesi border-line) dovrebbe far riflettere e dare quella spinta
che porta a provare a gestire ed a gestirsi, con un’organizzazione più imprenditoriale,
più cosciente. Le piccole realtà italiane rischiano di uscire sconfitte dal mercato se non
sapranno prendere delle decisioni “ragionate”. Cosa che non vuol dire necessariamente spendere in nuove tecnologie ma, piuttosto, creare quelle sinergie tra i laboratori,
cercando di andare oltre ai singoli interessi, pensando ad un progetto di business ben
ponderato.
Pensare e prepararci quanto prima al contesto nel quale presto dovremo adattarci a
vivere e a lavorare è l’investimento da fare a breve.
Ed allora, ecco l’importanza del dialogo. Dialogo vero tra colleghi che potrà portare
lontano e determinare ancora una volta il successo del “Made in Italy”.
Certamente non si riuscirà, e non è forse neppure la soluzione ideale, a creare aziende
con centinaia o migliaia di dipendenti (come invece accade in paesi quali Cina, USA,
Corea ecc.) ma, mantenendo la propria identità, si potrebbe cominciare cercando di
attivare quelle sinergie tra laboratori specializzati e capaci di offrire una qualità di
eccellenza.
Abbiamo le risorse, le esperienze e siamo consapevoli che quando il momento si fa critico e difficile, sappiamo anche trovare quel pizzico di “orgoglio” in più, adottando
nuove reazioni, flessibilità, entusiasmo.
Vogliamo crederci?
di Giuseppe Venturini
Amministratore Delegato
Nobil Metal S.p.A.
Al prossimo numero.
Giuseppe Venturini
Punto d’incontro: www.nobilmetal.it [email protected] tel. 0141.933.811
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Il caso
RIABILITAZIONE
COMPLESSA
CON RIVESTIMENTO
ESTETICO IN COMPOSITO
Il paziente già portatore di protesi totale, trattato dallo studio odontoiatrico del dott. Panarotto Dario, a seguito
di un incidente presentava una parestesia
del labbro superiore.
La terapia concordata tra il paziente ed il
clinico ha portato ad individuare in una
riabilitazione fissa tramite Toronto Bridge
su 10 impianti superiori e 6 inferiori, la
terapia più idonea.
Con il clinico si è concordato di utilizzare
per il rivestimento estetico un materiale
composito in quanto consideriamo questo materiale meno traumatico rispetto
ad un rivestimento in ceramica (vedi
tabella 1).
La forte perdita di dimensione verticale,
dovuta al naturale riassorbimento osseo
di un portatore di protesi, comporta la
necessità di realizzare una struttura in
lega con disegni e volumi importanti al
fine di ripristinare la corretta funzione. Il
materiale composito ci permette di contenere, rispetto ad un rivestimento in ceramica, il disegno ed i volumi della struttura
in lega e di eseguire l’estetica, anche
quella rosa, in un’unica soluzione. Non
ultima, tra i vantaggi, la possibilità di reintervenire sul dispositivo ogni volta che
sarà necessario.
Foto in alto: Il Team del laboratorio odontotecnico Protesart di Settimo Torinese
Da sinistra: Dario Bertassello, Giovanni
Ferlin, Silvia Cecconello, Fabrizio Milan
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Nobil Mag
1 Saltando i passaggi
chirurgici-implantari
che vengono eseguiti
secondo il protocollo
operativo del clinico e
con passaggi di laboratorio codificati, che
vanno da una prima
ceratura diagnostica
che porterà alla realizzazione di una dima
chirugica. Terminata la
fase di guarigione, si
potrà procedere alla
presa delle impronte.
2 L’impronta viene
rilevata con il metodo
diretto utilizzando un
silicone per addizione.
3 I modelli di lavoro su cui verranno individualizzati i monconi degli impianti e realizzata la travata in lega, vengono sviluppati
secondo il protocollo standard utilizzando
un gesso di classe IV extraduro. Non utilizzeremo questo modello per eseguire la
parte estetica.
4 La dimensione verticale, determinata dal
clinico, modificando nel tempo il provvisorio
mobile, viene rilevata tramite placche di articolazione simili a quelle utilizzate in protesi
rimovibile. Il trasferimento avviene attraverso arco facciale.
5 Sulle stesse placche di
articolazione vengono
montati dei denti del
commercio per determinare gli spazi della struttura e l’estetica. Questo
per velocizzare le fasi di
lavorazione evitando di
eseguire un’ulteriore
ceratura degli elementi e
per consentire una
prima, sommaria, prova
estetica.
Tabella 1
Proprietà Jeko Top CE 0546
Unità di misura
Dimensioni delle particelle
μm
Durezza Vickers HV 02/10
Resistenza alla compressione
Carico di rottura
Limite elastico
Modulo elastico
Densità
Assorbimento d’acqua
Solubilità in acqua
Radiopacità (ISO 4049)
Trasparenza
MPa
MPa
MPa
MPa
MPa
g/cm3
μg/mm3
μg/mm3
%
%
Contenuto di riempitivo
%
Stabilità al contatto con
la luce dell’ambiente
Riempitivo
min.
-
Punto d’incontro: www.nobilmetal.it [email protected] tel. 0141.933.811
Valori
Silice 0,04
Vetro 0,7
560
450
45
140
10000
1,93
15,2
0,7
150% Al
Dentina da 2% a 4%
Smalto da 5% a 30%
75% in peso
52% in volume
1-3
Polvere di vetro, silice fusa
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7 Considerato
6 Terminati i controlli da parte del clinico
vengono eseguite delle mascherine in silicone che ci guideranno nell’individualizzazione
dei monconi controllando gli spazi.
che gli interventi
da effettuare
sono minimi,
modificheremo i
monconi standard con l’ausilio
del fresatore.
Utilizziamo una
fresa con inclinazione di 2°.
8 A rettifica completata i monconi vengono lucidati manualmente. Viene modellata la struttura in cera utilizzando il normale protocollo operativo. Si consiglia di applicare delle ritenzioni meccaniche con un diametro compreso tra 200 e 600
micron e fare un bordino di contenimento per il materiale. Si
dovrà prestare attenzione che il passaggio tra struttura in lega
e rivestimento estetico sia realizzato a forma di scanalatura.
9 La fusione avviene utilizzando una tecnica di
riempimento a pressione. La lega scelta per
questo tipo di riabilitazione è Palkeramit 3. Lega
con un modulo elastico simile al composito Jeko
ed un peso specifico contenuto.
10 Le strutture realizzate in monoblocco vengono fatte calzare sui
monconi. Passaggio particolarmente curato per avere la garanzia
di un’ottima passivazione.
11 Sulla struttura, utilizzando le mascherine in silicone, stampiamo della resina autopolimerizzante
trasparente per permettere, durante la prova delle
travate, di avere una prima visione d’insieme di
estetica e funzione.
8
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12 Vengono rilevate dal clinico le impronte di posizione. In laboratorio verranno sviluppate utilizzando una
specifica resina che ci permette di simulare la morfologia gengivale. Cera di centrica e arco facciale ci guideranno nel posizionare i modelli sull’articolatore.
13 Cominceremo la stratificazione del composito. La travata viene
sabbiata con ossido di alluminio a 50 micron e pulita con un getto
d’aria secca.
Viene applicato un sottile strato di legante Jeko Metal Primer e
lasciato asciugare all’aria per circa 1 minuto, e poi il Jeko Universal
Link. Lo strato di Universal Link migliora l’adesione tra composito e
lega. Essendo il materiale trasparente, sarà facilitata la fotopolimerizzazione anche nelle zone con più sottosquadro.
14 Si inizia la stratificazione
delle masse, seguendo le indicazioni del produttore.
15 Dopo la fotopolimerizzazione
delle masse dentinali, passiamo alla
rifinitura con strumenti rotanti: consigliata una fresa
al tungsteno con
taglio incrociato
molto sottile.
16 Prima di procedere alla stratificazione
degli smalti, come
per ogni ritocco, è
indispensabile riattivare la fase dispersa
del composito per
assicurare un ottimo
legame chimico tra le
parti. Utilizziamo il
Jeko Bonding Fluid.
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17 Vengono
ora applicate
le masse
smalto
potendo scegliere tra 4
smalti e 3
trasparenti.
18 Tra le tante caratteristiche del Jeko, poter contare su di
un materiale, il Jeko Top (vedi tabella 2) particolarmente
resistente all’abrasione è sicuramente un ulteriore vantaggio. Consigliato per una stratificazione occlusale, correzioni
estetiche, faccette indirette, Inlay Onlay ricopertura completa di veneer, personalizzazione di denti per protesi
mobile.
Tabella 2
Proprietà Jeko Body CE 0546
Unità di misura
Valori
Dimensioni delle particelle
Durezza Vickers HV 02/10
Resistenza alla compressione
Limite elastico
Modulo elastico
Densità
Assorbimento d’acqua
Solubilità in acqua
Radiopacità (ISO 4049)
Trasparenza
μm
MPa
MPa
MPa
MPa
3
g/cm
3
μg/mm
3
μg/mm
%
%
Contenuto di riempitivo inorganico
%
Contenuto di riempitivo organico
Stabilità al contatto con la luce dell’ambiente
Stabilità del colore
%
min.
-
0,04 – 3,0
≥400
≥360
≥95
≥6900
1,80
17,4
0,5
Non determinata
Dentina da 1% a 4%
Smalto da 5% a 9%
74% in peso
66% in volume
8% in peso
1–3
In conformità alla ISO 10477
19 In questo
caso l’abbiamo
utilizzato nei
quadranti
posteriori e
nelle superfici
di svincolo
degli anteriori.
20 Controllo finale.
10
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21 Procediamo
ora con l’applicazione della massa
opaco rosa.
22 Realizzata l’estetica rosa effettuiamo la fotopolimerizzazione finale utilizzando il Fixing Agent, gel
che impedisce la formazione dello strato di dispersione sulla superficie del composito, favorendo in
tal modo la completa polimerizzazione e le fasi di
lucidatura. Nella foto: lavoro a polimerizzazione
avvenuta.
23 La lucidatura avviene meccanicamente
utilizzando il kit di levigatura e lucidatura
specifico e pasta brillantante.
24 Il lavoro finito. Sul modello...
25 ... in bocca. Il clinico, ricercando un’estetica ottimale per compensare la parestesia del labbro, ha deciso di rendere
asimmetrica la linea mediana.
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Prodotti
Linea Pontics Smile-Line
Per non lavorare alla cieca
L’ottimizzazione dei protocolli
operativi, al fine di rendere più rapide le
fasi di lavorazione mantenendo un ottimo
standard qualitativo, è uno degli obiettivi
dell’odontotecnico sempre più attento
alla gestione del proprio laboratorio.
La linea Pontics della Smile Line permette
di realizzare e posizionare rapidamente
elementi intermedi mantenendo un disegno ottimale della travata.
Ogni pontic è stato realizzato con l’aiuto
di una tecnica di prototipazione rapida: la
stereo-litografia, che rende estremamente regolari nella forma i preformati.
Le forme anatomiche sono ottimizzate, in
particolare molta attenzione è stata dedicata al disegno delle connessioni. Ogni
pontics è munito di una barretta di posizionamento a sezione quadrata che permette di avere sempre, durante le fasi di
posizionamento dei pontic, una visione
ottimale del lavoro.
“E’ ben altra cosa - dice Jan Kaech odontotecnico svizzero consulente Smile Line
che ha realizzato il lavoro che vi proponiamo - che posizionare un elemento in cera
alla cieca preso tra il pollice e l’indice.
Situazione che costringeva cambiarne
l’asse o l’altezza tre o quattro volte finché
non lo posizionavamo in modo corretto,
senza contare poi le continue correzioni o
aggiunte di cera impreviste”.
3 Il posizionamento dei pontics è
estremamente rapido e facile
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1 L’elegante
ed
ergonomico
cofanetto
2 In base alle esigenze
anatomiche del caso vengono scegli i pontics della
dimensione desiderata
4 Si fissano alle cappette
5 Le barrette quadrate vengono conservate anche
durante le operazioni di fusione, serviranno da supporto
durante le fasi di
ceramizzazione
6 Il particolare disegno della barretta permette,
utilizzando l’apposito supporto, di non servirsi
dell’interno delle corone evitando rischi di distorsioni.
7 Terminate le fasi di cottura della ceramica la barretta viene separata lucidando
poi la piccola porzione di lega rimasta.
8 Lavoro finito
9 Lavoro finito
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Consigli
pratici
Le saldature
A cura dell’Education Center Nobil Metal
Tra le lavorazioni odontotecniche “ad alto rischio” c’è sicuramente la
saldatura. Un corretto protocollo operativo, e come sempre, molta attenzione
unitamente all’uso di materiali appro-
dell’Education Center Nobil Metal e gli
studi effettuati dalla Nobil Bio Ricerche,
vogliamo indicare un protocollo operativo che riteniamo valido.
priati possono dare all’odontotecnico
quelle garanzie necessarie che il dispositivo saldato, una volta nel cavo orale,
non dia problemi.
Attraverso l’esperienza dei consulenti
1 La “rottura” di una
saldatura nel cavo
orale è un problema
reale. Molte sono le
richieste di analisi che
giungono ogni anno
presso l’Education
Center Nobil Metal per
capire come risolvere il
problema.
2 Il disegno della struttura da saldare con la tecnica della saldatura
primaria, per favorire una valida
interpenetrazione del materiale,
deve presentarsi come è schematizzato nel disegno. Le aree interessate dovrebbero avere una superficie
minima di circa 6 mm2 e la beanza
tra gli elementi non dovrebbe superare 10,2 mm. Se, nel caso di una
monofusione non precisa, si dovesse ricorrere al taglio della travata
metallica, è opportuno eseguirlo sul
punto di contatto più esteso e più
prossimo all’elemento moncone,
con un disco “slim” dello spessore
di 0,2 mm.
3 La fase del trasferimento della corretta posizione degli elementi rilevata nel
cavo orale sulla base di rivestimento, merita estrema attenzione e precisione.
Esistono molti metodi per fare questo: ne prendiamo in esame due. Nel primo
gli elementi vengono bloccati con resina calcinabile.
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4 Tra i rischi di questa tecnica possiamo
indicare che le resine calcinabili hanno un
aumento di volume durante la fase di calcinazione, prima della loro completa volatilizzazione. Nella pratica potrebbe tradursi
in un micro spostamento degli elementi...
5 ... non solo, durante la fase di calcinazione le superfici da saldare vengono contaminate dai fumi sprigionati dalla combustione del materiale e può anche verificarsi
che piccoli frammenti di rivestimento vengano inglobati nella saldatura. Le immagini
al microscopio a scansione raffigurano l’inclusione di frammenti di rivestimento nel
saldame; quando queste inclusioni sono
molteplici, nella stessa area, si crea un
indebolimento della struttura.
6 Il secondo metodo, quello che consigliamo, prevede di inglobare gli elementi da
saldare in un gesso da impronta con l’aiuto
di un portaimpronta del commercio adeguatamente adattato. Il gesso da impronta
rileverà il solo tavolato occlusale della travata.
7 L’impronta verrà poi ridotta e preparata a ricevere il rivestimento. Si dovrà
prestare massima attenzione affinché il
manufatto sia sollevato dalla base
della massa di rivestimento
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8 Per evitare questo, ci viene in aiuto uno
strumento della linea Smile-Line che permette
di gestire con estrema attenzione e precisione
la massa di rivestimento da utilizzare per la
saldatura.
9 Dopo aver effettuato il pre-riscaldo in
forno la saldatura si effettuerà attraverso
microfiamma ossigeno-propano utilizzando la porzione azzurra della stessa.
Questo avrà come conseguenza quella di
riscaldare primariamente il pezzo. Il corretto raggiungimento della temperatura
di fusione del saldame, favorirà lo scorrimento dello stesso.
10 Anche la scelta del saldame da utilizzare è importante. Utilizzando la tabella
metallografica Nobil Metal è possibile
scegliere quello specifico per la lega utilizzata.
11 Ponte
orrettamente saldato.
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Nobil Mag
MultiMax 450
L’iniezione si
“quadruplica”
La Nobil Metal presenta un
nuovo cilindro universale appositamente studiato per gli utilizzatori della
tecnica della ceramica pressata. Con
MultiMax 450 , grazie al suo particolare
stantuffo in rivestimento, è possibile
eseguire con un’unica pressata 4 iniezioni. Questo permette all’odontotecnico di pressare in un unico cilindro 4
differenti lavori, utilizzando anche
grezzi fino a 4 colori differenti, oppure
un unico lavoro di dimensioni importanti, come un circolare, che necessita
di più lingottini ceramici.
Ma sarà anche possibile pressare la
ceramica, oltre che su strutture in
lega, anche su ossido di zirconio o su
cappette galvaniche. E’ possibile
ovviamente utilizzare il MultiMax 450
per realizzare ceramiche integrali.
Il suo diametro di 90 mm lo rende particolarmente indicato per l’utilizzo in
abbinamento al forno Lectra Press
dell’Ugin’ Dentaire.
Il nuovo cilindro è stato testato con i
sistemi P e r f o r m a n c e P r e s s (Nobil
Metal) e Ceramco 3 Press (Dentsply)
in particolare abbinandolo al rivestimento fosfatico privo di grafite e
gesso ExtraStar della Dentsply, commercializzato in Italia dalla Nobil
Metal.
Fig. 1 Alcuni componenti del kit del nuovo
cilindro MultiMax 450.
Fig. 2 Il modellato è pronto per essere
imperniato secondo la tecnica consigliata
dal sistema utilizzato.
Fig. 3 Utilizzando il cappuccio termoplastico, incluso nel kit, si impernia il lavoro.
Fig. 4 Il lavoro iniettato utilizzando il
MultiMax 450
Fig. 5 Grazie al particolare design del
MultiMax 450 è possibile iniettare il materiale necessario anche per realizzare un
ponte circolare.
Prodotti
1
2
3
4
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Problemi
Soluzioni
Nobil Bio Ricerche. Cause del problema,
possibili soluzioni e consigli sono poi
inviati al cliente con relazioni dettagliate
dal punto di vista tecnico e da quello chimico, fisico, meccanico e tecnologico.
Tutti i dati e i reclami tecnici vengono
immessi nella banca dati della Nobil
Metal e costituiscono un punto fondamentale per l’aggiornamento del protocollo di lavoro Strategic-Line specifico
sulla metallurgia. L’Education Center,
oltre al personale interno si avvale della
dotti deve essere trattato con attenzione.
Per rendere il materiale cremoso e facilmente applicabile con un pennello, vengono utilizzati degli elementi ricchi di glicoli. Il non rispetto del corretto tempo di
asciugatura del materiale (nella fase di
pre-asciugatura del forno), può causare
una incompleta evaporazione del legante
che lo costituisce. Durante le cotture
delle masse opaco e ceramiche la combustione di questi elementi può generare
una grande quantità di residui carboniosi
Quando la bolla affiora...
ma non so il perchè
di Gaetano Quaranta
Responsabile Education Center
Nobil Metal
L’attività dell’Education Center é a dispo sizione del cliente per analizzare le pro blematiche riscontrate durante le varie
lavorazioni e proporre le soluzioni.
Generalmente, nei mesi di
luglio e dicembre le aziende produttrici
“vendono leghe o ceramiche che creano
crepe e bolle”. Ma probabilmente non è
così.
Queste problematiche, tra quelle che più
frequentemente si ripetono nel laboratorio odontotecnico, capitano quasi sempre quando la mole di lavoro è alta e la
fretta non ci permette di seguire scrupolosamente il nostro protocollo operativo.
L’Education Center Nobil Metal per supportare ulteriormente la clientela, fornisce un importante servizio di consulenza
ed assistenza durante e dopo la realizzazione dei manufatti protesici. L’obiettivo
è quello di supportare l’odontotecnico
nella fase di scelta dei materiali, nel loro
corretto utilizzo, e nel successo finale.
Il cliente Nobil Metal trova così
nell’Education Center il punto di riferimento a cui rivolgersi per trovare delle
risposte alle proprie problematiche.
Sono oltre 1000 le telefonate a cui il
reparto ogni anno cerca di dare delle
risposte. Spesso sono consigli ma non
sono pochi i clienti che, a causa di problemi più complessi, inviano anche il
manufatto protesico. In questo caso il
dispositivo viene fotografato, analizzato
anche con l’ausilio della tecnologia e
della competenza del Centro ricerche
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Nobil Mag
professionalità dei propri consulenti
esterni.
A proposito di bolle
In questa rubrica, in maniera particolare,
vogliamo parlare del problema delle
bolle nella ceramica analizzando alcuni
dei casi giunti in Education Center.
Questo fenomeno, generalmente, si
manifesta alla fine delle cotture della
ceramica, ed in modo particolare in fase
di glasure.
Sarà il destino beffardo che si accanisce
contro di noi che prima ci fa finire il lavoro e poi fa uscire le bolle?
Direi di no.
Il problema si può presentare in aspetti
diversi.
Il primo è quando vi è un’inclusione di
materiale nel metallo, nell’interfaccia
metallo-ceramica e nella ceramica.
Materiale che può essere per esempio:
rivestimento, ossido di allumina, cera
inquinata, pulviscolo. Materiali che generalmente non fondono alla temperatura
della ceramica e che producono un’intercapedine tra metallo e materiale estetico: generando la bolla. In questo caso
non sempre le bolle fuoriescono dalla
superficie della ceramica o si rendono
visibili e se presenti in numero importante, possono indebolire l’interfaccia
metallo-ceramica e con il tempo causare
il distaccamento dalla travata metallica.
In questo caso la soluzione per evitare il
problema è mantenere estremamente
pulita la travata in metallo e le varie
superfici stratificate utilizzando sistemi
ad ultrasuoni o a vapore (fig.1).
Il secondo riguarda l’opaco in pasta.
Materiale che semplifica ed agevola il
lavoro del tecnico ma come per tutti i pro-
i quali legati con l’Ossigeno (O) presente
all’interno della camera del forno (in
modo particolare durante la fase di glasure), formano anidride carbonica
(CO2)che farà fuoriuscire la bolla (fig. 2 3 - 4)
Nella maggior parte dei casi il laboratorio
odontotecnico tende a considerare, erroneamente, che la causa del problema sia
da imputare alle leghe che degasificano.
Durante la fusione l’odontotecnico, se
non la esegue correttamente, può creare
solo del “caos” nella struttura micrograin
della lega, ma è quasi impossibile generare un gas che possa creare questo tipo
di problema.
Invece è provato scientificamente che 12
gr di Carbonio (C) liberano 22 litri di CO2
quando vengono a contatto con O(fig 4).
A conferma di quanto detto le immagini
al microscopio elettronico (fig. 5) ci
mostrano chiaramente che la parte del
metallo, quella più chiara, è completamente intatta mentre la bolla “nasce”
dalla zona dell’opaco. Durante l’analisi
chimica EDX del pavimento di una bolla si
nota come questa presenti ancora una
buona quantità di opaco ed una forte
presenza di C (fig. 6).
Concludendo il tempo di pre-asciugatura
dell’opaco è fondamentale ed a volte
deve essere ulteriormente aumentato da
quanto indicato dal produttore dell’opaco. Questo perchè uno stoccaggio non
ottimale del materiale in laboratorio o
l’utilizzo dei diluenti dell’opaco ne alterano la composizione.
Il risultato ottimale (fig. 7) si raggiunge
con estrema serenità tenendo sempre
presente che, “la fretta... fa la ceramica
con le bolle”.
1 Immagine al microscopio a
scansione elettronica LEO a
500 ingrandimenti. Nella
parte superiore il metallo e
nella parte inferiore la ceramica con le bolle e la “farcitura” di materiale refrattario.
2 Lavori inviati
all’Education
Center
per reclamo
tecnico.
3 Gli elementi
vengono
sezionati per
essere analizzati al microscopio a scansione elettronica LEO.
4 Per gentile concessione della
dott.ssa Clara Cassinelli della
Nobil Bio Ricerche s.r.l.
5 La bolla
nasce dalla
zona dell’opaco.
6 Presenza di
Carbonio nella bolla.
7 Interfaccia metallo-opaco ottimale.
Punto d’incontro: www.nobilmetal.it [email protected] tel. 0141.933.811
Nobil Mag
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Attualità
Forno in temperatura, cilindro pronto per la fusione, apriamo il cassetto con il
metallo, prendiamo la matarozza e cerchiamo
la lega nuova per integrarla... finita. Apriamo la
cassaforte, prendiamo la bustina nuova e
“zac”, un taglio, la plastica cede ed ecco i lingottini. Sfiliamo quelli che ci servono e poi ten-
to utile, la Nobil Metal, confrontandosi con la
clientela, ha realizzato un nuovo packaging
per le proprie leghe. Nuova la veste grafica,
ideata dal reparto Marketing Nobil Metal. Le
confezioni in materiale lucido, resistente e flessibile, sono di colore blu, il colore aziendale,
con il logo Nobil Metal dorato; un richiamo
all’attività che da 40 anni impegna l’azienda di
Villafranca d’Asti: la produzione di leghe e saldami. I lingottini di lega sono facilmente identificabili, per avere anche un riscontro visivo,
attraverso la finestrella trasparente posta sul
retro. Particolarmente curato e pratico il siste-
fica ed i colori della tabella metallografia Nobil
Metal: per identificarne immediatamente il
tipo di lega. Facilmente reperibili i dati tecnici
che vengono indicati nella loro completezza
secondo quel percorso di chiarezza e trasparenza che da sempre guida la Nobil Metal per
cui i prodotti realizzati e commercializzati sono
testati e controllati prima di essere immessi in
commercio.
“Come sempre gli utilizzatori delle
nostre leghe e saldami - sottolinea Chiara
Albani dell’Ufficio Sistema Gestione Qualità
Nobil Metal - possono contare su di una serie
Nuovo packaging
per le leghe Nobil Metal
tiamo di richiudere il sacchetto con mezzi di
fortuna, sempre con scarso successo. Se non
in alcuni momenti, non ci si fa mai caso ma il
packaging (se volete la “bustina”) non è un
semplice contenitore di lega. Nel caso di quello della Nobil Metal è un vero e proprio servizio mirato al miglioramento della qualità a disposizione dell’odontotecnico. Per altro stiamo parlando di un oggetto che deve contenere un Dispositivo Medico, quale la lega è, dispositivi realizzati grazie a studi e ricerche, a
tecnologie avanzate che devono essere trattati nel modo più appropriato per garantire che il
manufatto protesico, e di conseguenza il
paziente, possa beneficiare di tutti i vantaggi
per cui è stato progettato e realizzato. Proprio
nell’ottica di continuare a fornire uno strumen-
20
Nobil Mag
ma di apertura che non necessita dell’utilizzo
di strumenti di taglio. Usando le dita è possibile strappare la parte superiore della confezione, operazione facilitata dai taglietti laterali,
potendola poi facilmente richiudere ermeticamente, ogni volta che serve, grazie alla chiusura Mini-Grip. Particolare apprezzato dai
clienti che lamentavano che nel “momento del
bisogno”, le forbici in laboratorio non si trovavano mai e poi, una volta utilizzata la prima
volta, la busta rimaneva aperta. Questo sistema, abbinato alla sigillatura inferiore, tramite
termosaldatura marcata con il logo aziendale,
garantisce al cliente che il prodotto non è stato
alterato, durante il trasporto. All’interno della
confezione le istruzioni d’uso ed il cartoncino
identificativo della lega, che riprendono la gra-
di informazioni inerenti al prodotto come la
composizione, i dati tecnici risultanti dai test
svolti, etc. Non sono solo dati richiesti dalle
Direttive ma informazioni utili al titolare di
laboratorio per scegliere la lega con le caratteristiche ideali per quel singolo restauro protesico. Nella documentazione inserita nella confezione viene, ad esempio, citata anche la
norma di riferimento. Le norme con il tempo
cambiano ed è meglio accertarsi dell’anno dell’ultima edizione, la lega potrebbe non essere
stata sottoposta a tutti i test che le norme
vigenti richiedono”.
Nella confezione trovano anche
posto utili certificati di garanzia adesivi da
applicare sulla dichiarazione di conformità, sul
progetto tecnico e volendo anche sulla fattura.
Sul certificato vengono indicate le caratteristiche della lega, la marcatura CE con il codice
identificativo ed il numero di Lotto: cosa questa che aiuta il titolare di laboratorio a gestire
facilmente la burocrazia legata alla direttiva
93/42/CEE.
Sempre in tema di rintracciabilità
del prodotto, da anni la Nobil Metal dedica a
questo aspetto molta attenzione, su ogni lingottino di lega viene serigrafato il nome commerciale della lega, il nome dell’azienda, il
marchio ed il numero CE.
Attualità
Sinergia vincente
La Nobil Metal
acquisisce l’Ugin’
Dentaire creando
un importante
gruppo a livello
mondiale per la
produzione di
attrezzature e materiale per il laboratorio odontotecnico
Certamente il nome Ugin’
Dentaire lascia trasparire la nazionalità,
tutta transalpina, di una delle più interessanti aziende produttrici di attrezzature e prodotti per l’odontotecnica a
livello mondiale. Ma da tempo a
Grenoble, nella regione del Delfinato,
sede storica dell’azienda ai piedi delle
Alpi, si parla italiano.
Se vogliamo usare un termine da giornale economico potremmo indicare che
L’Ugin’ Dentaire è un’azienda nell’orbita, meglio ancora controllata, dalla
Nobil Metal.
Sbagliato pensare ad Ugin’ e Nobil
Metal come due aziende che per strategie di mercato abbiano deciso di intraprendere una sinergia industriale. Da 40
anni la storia di queste due importanti
realtà industriali del dentale si interseca
avendo come collante il rapporto umano
e di stima che lega i suoi presidenti. Un
rapporto di collaborazione che nasce da
lontano, favorito da un incontro in un
laboratorio odontotecnico di Grenoble
tra monsieur Lucien Fayollat ed il sig.
Daniele Venturini attuale presidente e
fondatore della Nobil Metal S.p.A. Due
22
Nobil Mag
Foto in alto: Monsieur Lucien Fayollat nel
Laboratorio corsi della sede di Grenoble
Foto in basso: La sede di Grenoble
odontotecnici uniti dalla passione per il
proprio lavoro, per l’innovazione, che da
subito scoprono di avere tante idee in
comune. Negli anni a venire il sig.
Venturini abbandona l’attività di odontotecnico e comincia la propria avventura come produttore di leghe dentali; percorso simile intrapreso anche dal sig.
Fayollat che fonda la società SIDMP e la
GF Elettronique che poi diventeranno,
con l’acquisizione di un’altra ditta, la
INMF, l’Ugin’ Dentaire. Negli anni ’90 la
famiglia Venturini investe nella Ugin’
rilevando quote e l’azienda comincia
quell’espansione nel mercato mondiale
non ancora arrestata. Oggi l’azienda di
Grenoble esporta in
oltre 80 Paesi e
conta su 100 dipendenti in due stabilimenti.
Il 2006 segna la
definitiva acquisizione
azionaria
dell’Ugin’ Dentaire
da parte italiana.
Rimanendo il sig.
Fayollat la figura di
riferimento, l’assetto
aziendale
dell’Ugin’ si veste
del tricolore.
“Oggi – sottolinea
Giuseppe Venturini
Amministratore delegato della Nobil
Metal S.p.A. - il
gruppo costituito da
Ugin’ Dentaire e
Nobil Metal é una
realtà importante
nel panorama dentale mondiale con
potenzialità enormi.
Non solo in termini
di mercato. La sinergia che si è creata
tra le due aziende
ed i suoi uomini porteranno sicuramente a risultati molto interessanti”.
D’altronde già oggi Ugin’ Dentaire e
Nobil Metal sono leader nella produzione e fornitura di attrezzature e materiale
al laboratorio odontotecnico.
La produzione
L’Ugin’ Dentaire è conosciuta per la produzione di attrezzature innovative per il
laboratorio odontotecnico, in particolare fonditrici e forni per ceramica. Ma la
produzione è molto più ampia e spazia
dagli ottimi rivestimenti per fusione, ai
preformati per scheletrica, ai siliconi per
duplicazione e per mascherine. Vari tipi
di gelatina per duplicazione, strumenti
rotanti, cere, materiale per sabbiatrici,
crogioli sono solo alcuni dei tanti materiali prodotti ed esportati in tutto il
mondo.
Vantaggi della fonditrice Inducast:
Inducast
Innovativa fonditrice di ultima generazione
che unisce i vantaggi dell’induzione in vuoto
ed atmosfera controllata a quelli dell’iniezione a pressione. Grazie al generatore di frequenza media è possibile la fusione di qualsiasi tipo di lega con estrema precisione e
con tempi molto brevi.
•
•
•
•
•
•
Fusione completamente sotto vuoto
Media frequenza, assorbimento 2,5 KW
Perfetta omogeneità della lega
Tempi di fusione molto brevi
Facilità d’uso
Non necessita di manutenzioni programmate
• Vista diretta della fusione
• Regolazione della potenza manuale
• Nessun logorio della muffola
di cottura, pompa del vuoto ad elevato
Lectra Satellis camera
rendimento, tempo di raffreddamento ridotto.
Lectra Satellis Press è l’avanzato forno per le
ceramiche Performance Press e Ceramco 3
Press
Press e per tutti i tipi di ceramica pressata inte-
Satellis è la nuova gamma di forni che
si basano su una tecnologia avanzata
combinando facilità d’utilizzo a risultati ottimali. Lectra Satellis è un innovativo forno per ceramica con 193 programmi di cottura, monitor TFT, comandi
di navigazione che sfruttano la tecnologia
WiFi, resistenza rivestita di quarzo, nuova
grale, su zirconia, allumina e metallo. La sua
tecnologia garantisce ottimi risultati e svariate
possibilità di utilizzo. Tra le sue caratteristiche:
sistema di pressata motorizzato, 9 livelli di
pressata programmabili, 50 programmi di pressata, possibilità di iniettare grezzi di colori differenti (pressatura Multipoint) e di utilizzare
cilindri di grande diametro.
con guaina in quarzo
•• Muffola
100 programmi liberi
Ellipse
Forno per la cottura della ceramica che si
distingue per la semplicità d’uso e per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Disponibile
anche una stampante per certificare i cicli di
cottura effettuati.
• Protezione contro le interruzioni e le
variazioni di tensione di alimentazione
• Raffreddamento controllato
• Semplicità di programmazione
• Possibili interventi su un programma in
corso
• Display alfanumerico in 5 lingue
nelle aree più difficilmente ragSistema Ecoclean l’ossidazione
giungibili, eliminazione dell’ossidazione dopo
Nasce dalla ricerca Nobil Metal,
Ecoclean è un sistema di pulizia basato
sull’azione congiunta di un campo
magnetico rotante, agli aghi inox con
punte arrotondate (Ecoinox), con l’ausilio di un sale decapante (Ecox) diluito in
acqua calda.
Grazie al sistema Ecoclean è possibile l’eliminazione dei residui di rivestimento dagli
elementi dopo la fusione, eliminazione del-
la saldatura primaria e secondaria, pulizia di
piccole parti (frese – brackets – attacchi –
ecc...), decapaggio di protesi scheletrate,
pulizia di elementi fresati, pulizia di protesi
mobile totali e parziali.
Il sistema Ecoclean è disponibile in due apparecchiature. Una, l’Ecoclean (vedi foto) che
può contenere fino a tre contenitori ed una, la
Miniclean, studiata appositamente per il piccolo laboratorio e lo studio dentistico.
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Nobil Mag
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Attività
a tutto campo
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1 Il dott. Marco Martignoni sembra essere estremamente interessato alla tecnologia CAD-CAM del sistema Cynovad
Neo. Nella foto durante un corso sulla
sistematica tenuto da Gaetano Quaranta.
2 La dott.ssa Turakhia Hetal Suresh e mr.
Gurdeep Kumar Walia con il Presidente
Nobil Metal sig. Daniele Venturini durante una giornata di studio sul sistema Sintercast.
3 Training di formazione sull’Eclipse
System rivolto ai Technical Consultant e
Labo Service presso l’Education Center
Nobil Metal.
4 Stage di formazione sugli attacchi
Nobil Metal: relatore Vito Pignatelli,
coordinatrice Cristina Ossi Responsabile
Reparto Estero Nobil Metal. Partecipanti
Carlos Bartomeu e Benoit Le Lann consulenti tecnici per il mercato estero.
Nella foto anche il Responsabile Educa-
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Nobil Mag
tion Center Gaetano Quaranta.
5 Convention tra i responsabili aree tecniche, marketing e vendita dei gruppi
Ugin’ Dentaire e Nobil Metal.
6 Nuova sala conferenze a Villafranca
d’Asti nella sede della Nobil Metal, ricavata in una antica cantina da poco
restaurata. Nella foto il Responsabile
Commerciale Marco Marchiano durante
un meeting.
7 Aggiornamento tecnico presso il laboratorio Protesart.
8 Tecnici dell’Ugin’ Dentaire durante un
corso di aggiornamento sul Jeko nel
laboratorio Education Center di Villafranca d’Asti. Relatore Giovanni Ferlin “assistito” dal Responsabile Marketing Pierluigi Frontini.
9 Corso di aggiornamento per i TBS sulla
sistematica Wol-Ceram. Nella foto tra gli
altri il Presidente Nobil Metal Daniele
Venturini, l’Amministratore delegato
Giuseppe Venturini, Stefan Wolz e Daniela Polcan che ha curato la traduzione .
10 Aggiornamento tecnico nella sede di
Villafranca D’Asti per il consorzio D.O.C.
2000 di Cuneo.
Al servizio
del cliente
I Technical Business Service
Come più volte ribadito l’assistenza sia
prima, durante che dopo l’acquisto è un
servizio che la Nobil Metal garantisce alla
propria clientela in quanto strumento
determinante del proprio business. Per
espletare in modo adeguato questa azione di supporto al laboratorio odontotecnico l’azienda di Villafranca d’Asti si avvale
ormai da anni dei Technical Business
Service, personale estremamente qualificato e specializzato, costantemente
aggiornato, in grado di assolvere a funzioni sia tecnico-commerciali che di consulenza. “E’ impensabile - spiega Marco
Marchiano, Responsabile Commerciale
Nobil Metal - che i prodotti da noi sviluppati e realizzati siano poi venduti senza
un’adeguata assistenza alla nostra clientela. Oggi i materiali e le sistematiche a
disposizione dell’odontotecnico hanno
caratteristiche intrinseche eccellenti e
contenuti tecnologici elevati tali da poter
essere valorizzati e sfruttati a condizione
che gli stessi vengano utilizzati nel rispetto delle indicazioni per cui sono stati progettati e secondo i protocolli operativi
suggeriti, questi ultimi individuati e testati attraverso anche i nostri consulenti
odontotecnici esterni. Pertanto ci preoccupiamo di assistere e supportare il
nostro cliente sia presso il suo laboratorio
che garantendogli la possibilità di rivolgersi direttamente a noi, telefonicamente
o di persona, anche solo per provare e
valutare i prodotti di suo interesse.
Su questo la Nobil Metal da sempre continua ad investire”.
Sicuramente un ruolo importante in questa attività lo rivestono i Labo Service
Nobil Metal ma sono i Technical Business
Service ed il personale preposto all’assistenza tecnica per le leghe ed i prodotti
commercializzati le vere interfacce sul territorio tra azienda e laboratorio.
Odontotecnici, con un elevato grado di
preparazione ed esperienza di mercato.
Ogni TBS ha una propria area di riferimento e può essere contattato per ricevere assistenza ed informazioni specifiche.
Per quanto riguarda le leghe l’assistenza
è garantita da Roberto Strenta mentre
Alessandro Mecca supporta il laboratorio
odontotecnico per quanto riguarda prodotti ed attrezzature.
Claudio Schellino
TBS Area 1
Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia,
Liguria, Toscana, Sardegna.
Cell: 335 1229851
Enrico De Paoli
TBS Area 2
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia
Romagna, Umbria.
Cell. 335 5681463
Luciano Fumarola
TBS Area 3
Puglia, Abruzzo, Molise, Marche, Lazio.
Cell. 335 5681465
Salvatore Cordaro
TBS Area 4
Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania.
Cell. 335 1250296
Roberto Strenta
Assistenza Tecnica Leghe Italia
Cell. 335 5681464
Alessandro Mecca
Assistenza Tecnica Prodotti Commercializzati in Italia
Cell. 335 307347
Punto d’incontro: www.nobilmetal.it [email protected] tel. 0141.933.811
Nobil Mag
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CORSI
A seguito di numerose richieste, l’evento verrà ripetuto in
più date durante l’anno.
CORSI
Eventi
A seguito di numerose richieste, l’evento verrà ripetuto in
più date durante l’anno.
Tutto l’anno
Tutto l’anno
Corso pratico in metallurgia
Strategic-line: Il protocollo per il raggiungimento della
precisione nei manufatti protesici. E.C.M. accreditato
Durata: due giorni e mezzo (ventitre ore)
Per informazioni ed iscrizioni: E.C.D.V. - tel. 0141.600.056
Corso pratico in protesi
Conoscenza ed applicazione della ceramica dentale
E.C.M. accreditato
Durata: un giorno (dieci ore)
Corso pratico in protesi
Conseguimento del successo nella protesi estetica
in metallo ceramica. E.C.M. accreditato
CORSI
Durata: due giorni (diciotto ore)
Per informazioni ed iscrizioni: E.C.D.V. - tel. 0141.600.056
Tutto l’anno
A seguito di numerose richieste, l’evento verrà ripetuto in
più date durante l’anno.
Corso pratico in protesi
Linee guida nella costruzione di protesi totali
E.C.M. accreditato
Durata: un giorno (dieci ore)
Corso pratico in protesi
Metodologie di lavoro in protesi totali. E.C.M. accreditato
Durata: due giorni (diciotto ore)
Per informazioni ed iscrizioni: E.C.D.V. - tel. 0141.600.056
CORSI
CORSI
Tutto l’anno
A seguito di numerose richieste, l’evento verrà ripetuto in
più date durante l’anno.
A seguito di numerose richieste, l’evento verrà ripetuto in
più date durante l’anno.
Novità
Tutto l’anno
Novità
Tutto l’anno
CORSI
A seguito di numerose richieste, l’evento verrà ripetuto in
più date durante l’anno.
Novità
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Nobil Mag
Corso pratico ceramica pressata su metallo (c.p.m.)
E.C.M. accreditato
Durata: due giorni (diciotto ore)
Per informazioni ed iscrizioni: E.C.D.V. - tel. 0141.600.056
Corso Eclipse System Qualification
E.C.M. accreditato
Durata: due giorni (diciotto ore)
Per informazioni ed iscrizioni: E.C.D.V. - tel. 0141.600.056
Corso dimostrativo Cad-Cam
Utilizzo pratico sistematica Cynovad
Durata: 4 ore - Costo: gratuito
Programma: Realizzazione ponte 3 elementi con preparazione a spalla e
centrale con preparazione a finire.
1) Introduzione
2) Applicazione GMS (gestione cliente)
3) Lettura e scansione del modello master
4) Delimitazione bordi di chiusura e spaziatore
5) Lettura antagonista
6) Selezione dei materiali di produzione
7) CAD: progettazione e design
Posti limitati. Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria commerciale e
marketing - tel. 0141.933.852
Keramit 400
Keramit 400 è una nuova lega per
ceramica oro-palladio-argento, di colore bianco, sviluppata per avere un’alternativa economica alle leghe
Keramit 450+ e Keramit Silver, da anni
ormai riferimenti del mercato nazionale ed internazionale.
Keramit 400 è prodotta con la nuova
tecnologia HV (High Vacuum): grazie
ad alcuni interessanti ed esclusivi
accorgimenti apportati ad alcune fasi
produttive è ora possibile disporre di
leghe con caratteristiche superiori
rispetto al passato. Tra queste, la resistenza alle alte temperature (High
Temperature Creep Resistance) che
garantisce una assoluta stabilità marginale. L’elevata stabilità termica di
Keramit 400 ne permette l’uso anche
in caso di spessori minimi.
Keramit 400 ha superato positivamente i test di adesione relativi alla recente norma ISO9693:1999/Schwickerath
Crack Initiation Test.
Nuovo metodo rivoluzionario per
realizzazione di protesi rimovibili
estremamente semplificato poiché la
tecnica della cera persa diventa
superflua e non sono più necessarie
modellazione, messa in muffola ed
eliminazione della cera. Le protesi
vengono costruite sostituendo la
Eclipse
Wol-Ceram
La collaborazione tra la Nobil Metal e
la Wol-Dent nella messa a punto di
nuovi materiali e tecniche ha portato
anche alla definizione di un accordo
relativo alla distribuzione esclusiva
del prodotto Wol-Ceram sul territorio
italiano. Da ottobre 2006 saranno disponibili nuove soluzioni, utilizzando il
processo di elettroforesi brevettato
dalla ditta Wol-Dent, per la realizza-
Vetrina
cera con tre strati di resina Eclipse:
la Base-Plate, la Set-up e la Contour.
zione di corone in
metallo e strutture in
allumina e zirconia. La
nuova macchina Cera
One rappresenta la
nuova realtà: compatta, economica, facile e
pratica consente al
tecnico di evitare i processi di duplicazione e
lavorare direttamente
sul modello master ed
ottenere restauri di
estetica elevata.
Pochi minuti di lavorazione manuale consentono, da oggi, l’ottenimento di risultati assolutamente
eccellenti.
La sistematica Wol-Dent vanta
ormai una validazione clinica, a
livello mondiale, superiore a
7 anni. Migliaia di protesi
prodotte e cementate
con successo ogni
anno sono la testimonianza tangibile.
Ceramco PFZ
Ceramco PFZ è una ceramica appositamente studiata per la tecnica di
stratificazione su strutture realizzate in Zirconia attraverso i più comuni sistemi Cad-Cam come ad esempio il sistema Cynovad Neo.
Come per tutte le ceramiche
Ceramco anche la PFZ viene prodot-
ta utilizzando processi di produzione tecnologicamente avanzati e
garantisce la resa estetica eccezionale e la facilità d’uso delle tradizionali ceramiche Ceramco.
Questa ceramica, priva di leucite, è
un materiale all’avanguardia con
un’eccezionale stabilità termica che
Punto d’incontro: www.nobilmetal.it [email protected] tel. 0141.933.811
aumenta la resa cromatica mantenendo un’ottima “vitalità” della
tinta e la fluorescenza del dente
naturale.
Nobil Mag
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