ANSV/ENAV: si rafforza la collaborazione Cielo Unico Europeo
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ANSV/ENAV: si rafforza la collaborazione Cielo Unico Europeo
Mensile dei dipendenti di ENAV SpA - Controllo e sicurezza della navigazione aerea 2 anno II febbraio 2005 ANSV/ENAV: si rafforza la collaborazione Cielo Unico Europeo: supervisore cercasi Formazione ENAV: come nascono i professionisti della sicurezza Parte il progetto “La scuola in torre”. Gli studenti visitano gli impianti EDITORIALE FORMAZIONE TOTALE: L’IMPORTANZA DI NON LASCIARE NULLA AL CASO T utti i miglioramenti implementati in settori ad alta tecnologia non sono sfruttabili, o comunque sicuri, senza uomini in grado di governarne i processi nonché le interazioni con tutto il sistema nel quale si inseriscono. È per questo che è assolutamente prioritario puntare sugli uomini e sull’analisi del fattore umano, coniugando tecnologia e formazione. In particolare non basta puntare sulla preparazione del singolo ma è necessario anche lavorare sull’efficienza dei team, sapere tutto sull’interazione uomo-macchina e su quella con gli altri operatori del settore. Il tutto al fine di non lasciare spazi vuoti non compatibili con il prerequisito per eccellenza nella resa del servizio di navigazione aerea: la sicurezza. È prioritario inoltre, in settori delicati come il nostro, anche verificare che quanto trasmesso sia stato effettivamente appreso e che nessuno, in alcuna circostanza, si senta solo rispetto al compito affidato. Ma formazione significa anche lavorare sulla motivazione dei singoli ed individuare le risorse migliori per il compito dato. Un’operazione che deve partire da lontano con iniziative che, a prima vista, potrebbero sembrare lontane dalla formazione tout court. Oltre a potenziare la formazione tradizionale (con fondi dedicati che sono aumentati del 200% da RADDOPPIATI IN UN ANNO GLI INVESTIMENTI IN FORMAZIONE un anno a questa parte), la Società ha inteso infatti puntare anche sulla motivazione dei giovani: da quelli che stanno per diventare controllori del traffico aereo (ATCOs) abilitati, agli adolescenti che stanno per intraprendere il loro cammino professionale. Ad esempio, il progetto “La scuola in torre” appena partito prevede infatti di far visitare a migliaia di studenti alcune delle nostre torri di controllo. Oltre a mostrare la complessità e la delicatezza della professione degli ATCOs e degli altri professionisti ENAV, promuovendo in tal modo l’immagine di un’azienda leader, tale NECESSARIO ANCHE LAVORARE SULLA MOTIVAZIONE DEI SINGOLI ED INDIVIDUARE LE RISORSE MIGLIORI PER IL COMPITO DATO 2 iniziativa serve a creare oggi il più ampio bacino di interesse a cui poter domani attingere per selezionare gli aspiranti controllori più idonei e motivati. Le giovani leve sono già motivo di soddisfazione ed hanno mostrato interesse per la professione. Le domande di partecipazione all’ultimo bando di concorso per controllori sono state 11000 di cui un terzo da parte di laureati. Tornando alle attività di formazione tradizionale, ENAV ha potenziato le proprie strutture dando un forte impulso all’attività didattica rivolta sia al personale già in servizio, che sta continuamente crescendo attraverso attività di formazione continua, sia ai nuovi controllori. Gli ultimi in ordine di arrivo sono stati “laureati” per la prima volta con una manifestazione pubblica voluta dai Vertici della Società. Oltre al nuovo Centro di Forlì, che consentirà per la prima volta alla Società di offrire servizi di formazione in una struttura college, si prevede di incrementare il numero dei docenti per far fronte alle esigenze dei futuri ATCOs. Vi sono poi le attività di specializzazione ATM e la formazione linguistica per tutto il personale operativo e no, in aderenza ai requisiti Eurocontrol. Un investimento in formazione pari ad oltre 10 milioni di euro il cui sviluppo dovrà essere racchiuso in un arco temporale che varia dai 12 ai 24 mesi. ● SICUREZZA VOLO:ANSV ED ENAV SIGLANO NUOVO PROTOCOLLO MIGLIORATE LE PROCEDURE DI COMUNICAZIONE DEGLI INCONVENIENTI S i rafforza il clima di cooperazione tra l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) e l’ENAV che, grazie ad un nuovo protocollo d’intesa siglato il 25 gennaio scorso, hanno deciso di ottimizzare le procedure di comunicazione relative ad eventuali incidenti o inconvenienti. Il nuovo protocollo, siglato a Roma presso la sede dell’ANSV dal Commissario dell’Agenzia, Prof. Bruno Franchi e dall’Amministratore Delegato ENAV, Dott. Guido Pugliesi, migliora le procedure istituite con il precedente protocollo del 2000. Si tratta di un accordo che consolida il clima di collaborazione e dialogo avviato di recente tra l’Agenzia e la Società. “Le nuove procedure costituiscono un indispensabile presupposto per l’avvio di una nuova cultura della sicurezza impostata proprio su monitoraggio, identificazione e correzione di ogni possibile precursore di eventi potenzialmente critici”, ha detto Pugliesi. Punto nodale del nuovo protocollo è infatti la necessità di fornire complete e tempestive segnalazioni del cosiddetto “inconveniente” vale a dire “un evento, diverso dall’incidente, associato all’impiego di un aeromobile, che pregiudichi o possa pregiudicare la sicurezza delle operazioni” (D. Leg. 66/99). Viene sancita in particolare la necessità di far seguire alla comunicazione verbale dell’eventuale inconveniente anche la trasmissione di Maurizio Scholtze di uno specifico modello in grado di fornire, caso per caso, i dettagli di quanto comunicato per le vie brevi. Le citate procedure sono ge- ENAV E ANSV CONSOLIDANO CLIMA DI COLLABORAZIONE stite dalla Funzione Qualità & Sicurezza ENAV (sede centrale) e tengono conto dei coordinamenti effettuati con le periferie operative. Da sinistra: l’Amministratore Delegato dell’ENAV, Guido Pugliesi ed il Commissario dell’ANSV, Bruno Franchi, soddisfatti dopo la firma del nuovo protocollo 3 Il testo, partendo dall’esperienza maturata attraverso l’applicazione del precedente protocollo, ha inoltre gettato le basi per una più stretta collaborazione tra la Società e l’Agenzia prevedendo periodici incontri tecnici per l’approfondimento di tematiche di comune interesse. “Il protocollo firmato oggi – che sancisce il clima di piena collaborazione istituzionale esistente tra l’Agenzia e l’ENAV pur nel rispetto dei diversi ruoli – punta, da un lato, ad ottimizzare il circuito della comunicazione degli eventi relativi alla sicurezza del volo al fine di rendere più incisiva l’attività di prevenzione dell’ANSV, ma dall’altro a favorire, in un’ottica di studio, un positivo e duraturo confronto sulle problematiche che interessano il controllo del traffico aereo”, ha detto Franchi dopo aver siglato il documento relativo alle nuove procedure. Le procedure citate sono quelle previste dalla legge istitutiva dell’ANSV (D.Leg. di cui sopra) al fine di consentire all’Agenzia di avviare le inchieste tecniche in tema di sicurezza volo. L’Agenzia, sottoposta alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, opera con il solo obiettivo di prevenire gli incidenti, escludendo dai propri compiti ogni valutazione di colpa e responsabilità, e nel rispetto della normativa internazionale (in conformità con l’Annesso 13 ICAO). ● AUTORIZZATO ALL’ATTERRAGGIO SCUOLA ENAV: COME SI FORMANO I PROFESSIONISTI DELLA SICUREZZA DEL TRAFFICO AEREO “A utorizzato all’atterraggio”. Ci vogliono molto impegno, tempo ed addestramento per poter dire queste tre semplici parole. Avvicinarsi ad un microfono e prendersi la responsabilità di gestire la sicurezza del traffico aereo è infatti possibile solo dopo aver frequentato i corsi del Centro di Formazione per i Servizi della Navigazione Aerea (CFSNA), la scuola ENAV che forma in Italia tutti i controllori civili del traffico aereo e li accompagna fino al conseguimento della licenza. Ma come nasce un professionista della sicurezza dei cieli? Il controllore del traffico aereo, al primo stadio del suo iter professionale, ha avuto un addestramento di un anno intero sui testi e parallelamente sui simulatori grazie ai quali ha gestito traffico virtuale. Al corso ab-initio, che fornisce i rudimenti, fanno seguito ulteriori fasi: Torre, Radar d’Aerodromo, Avvicinamento Procedurale ai quali si aggiunge la fase dell’Avvicinamento Radar. Infine c’è lo stage sugli impianti che consente di familiarizzare con la vita operativa. La pratica con i simulatori per la gestione del traffico aereo comincia su quelli di torre in 3D; questi sono composti da tre schermi giganti che coprono una visuale di 135° e riproduco- di Alessandro Pasquali il CFSNA ENAV no fedelmente le condizioni aeroportuali ed i modelli relativi alle più varie situazioni di traffico attraverso il movimento realistico di tutti gli aeromobili. Si continua con i simulatori radar che consentono una gestione realistica del traffico aereo in rotta e in avvicinamento/allontanamento per/da gli aeroporti. Una volta ultimato il corso, gli allievi sono pronti per fare il periodo di addestramento sugli impianti noto come “On the Job Training” (OJT). Qui il neo-controllore viene preso “in consegna” ed accompagnato verso la vita operativa vera e propria. Viene così seguito fino al raggiungimento dell’abilitazione che gli consentirà di esercitare la professione. Qualora il neo-controllore sia destinato non ad una torre di controllo ma ad un centro di controllo d’area (per la gestione di tutto il traffico aereo in rotta 4 e in avvicinamento/allontanamento) vi è un ulteriore periodo di formazione presso la scuola della durata di 16 settimane. Dopo un adeguato periodo di impiego in linea operativa, quindi, il neo-controllore torna sui testi ed ai simulatori della scuola al fine di poter acquisire l’ultima qualifica che gli consentirà di raggiungere la massima abilitazione: controllore di Radar d’Area. Alla stregua dei cosiddetti “passaggi macchina” che consentono ai piloti di essere abilitati alla guida delle diverse tipologie di aeromobili, i controllori del traffico aereo possono conseguire poi le abilitazioni relative ai diversi settori di controllo in cui è articolata la gestione dello spazio aereo di competenza di un determinato centro di controllo d’area. La scuola ENAV funziona grazie al lavoro di 54 dipendenti tra cui 33 istruttori. Questi professionisti provengono da anni (a volte decenni) di esperienza nei vari settori operativi ATM. Questo consente un’interazione continua tra l’esperienza fatta in campo operativo e la professionalità didattica acquisita presso il Centro attraverso i vari corsi che si svolgono all’interno del CFSNA. Sono loro stessi i primi allievi: gli istruttori del Centro infatti devono essere sempre aggiorna- ti su tutto ciò che riguarda le novità operative e normative: dalla piccola variazione alla riorganizzazione dello spazio aereo, dalle conseguenze della riforma “Cielo Unico Europeo” alla riduzione della separazione verticale (RVSM). Il reparto Studi e Formazione Continua riceve tutta la normativa riguardante i servizi del traffico aereo e predispone sessioni di studio per poter poi divulgare le novità al personale operativo. Dinamicità e capacità di risposta ai quesiti sono inoltre gli elementi che fanno del Centro un luogo d’eccellenza che consente di aggiornare i programmi in tempo reale rispondendo ai criteri di adeguamento alle esigenze didattiche. La scuola ENAV ha formato altre figure professionali altrettanto fondamentali per la sicurezza della navigazione aerea quali gli esperti di assistenza al volo. Oltre alla formazione basica, il Centro fornisce formazione continua, sia con l’intervento diretto sul controllore grazie ai cosiddetti “continuous training” (Refresher, Team Resources Management, Emergenze, etc.) ed ai “development training” (OJTI, TRM-facilitator, Super visor, Safety Manager), sia con inter- I colleghi del CSFNA. Da sinistra: Grossi, Paolacci, Ciancio, Paglione, Moschettoni,Andreucci, Giglio,Argo, Grinzato, Candelori, Mancosu, Sileri, Ronchetti, Bisanti. venti indiretti, ovvero andando sugli impianti a presentare le novità operative (es. RVSM, Bassa Visibilità, Apron Management Service) con gli esperti della materia o attraverso apposite conferenze. Non è solo il personale ENAV ad essere formato dal CFSNA. I servizi offerti infatti sono i più vari. Sono stati stipulati accordi con l’AMI per la formazione di controllori Radar d’Avvicinamento, con l’ENAC per i corsi di professionalizzazione del personale destinato all’Ufficio Traffico, con la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza per i corsi d’inglese tecnico-aeronautico, sicurezza della I colleghi del CSFNA. Da sinistra: Conenna, Scognamiglio, Ponziani, Bisanti (in basso), Mancosu, N. Palazzetti, Dal Muto (in basso), Colella, Nardini, Candelori,Alletto, Podiani, Bonini (in basso),Vantaggio, Lisi, Pavia, Marescotti, Spadaccio,Albertini, Bonsignore, Giglio,Andreoni, Paglione,Alviani. 5 navigazione aerea, meteorologia e metodologia didattica. Inoltre si effettuano corsi integrativi post-diploma e corsi per il personale docente di metodologia didattica. Si insegna inoltre “Sicurezza della navigazione aerea” per gli Istituti Tecnici Aeronautici. Oltre che con il territorio nazionale è forte il collegamento con l’Europa: la scuola IANS di Eurocontrol e la scuola ENAV sono unite da stretti rapporti di scambio professionale e di coinvolgimento nei programmi attraverso appositi Comitati di Lavoro. Il ruolo attivo del Training Focus Group garantisce che tutti i corsi di specializzazione vengano valutati dagli enti di formazione appartenenti ad Eurocontrol (CFSNA compreso) e ha lo scopo di programmare, seguire l’iter e pre-validare tutte le attività didattiche sia normative che pratiche. La prossima apertura di un secondo Centro di formazione ENAV a Forlì consentirà di potenziare la capacità di accoglimento degli allievi grazie ad una struttura “college”. Ci saranno due nuovi simulatori con una visuale di 270° che faranno del Centro ENAV la scuola con il maggior numero di simulatori di controllo del traffico aereo in 3D in Europa. ● CIELO UNICO EUROPEO: SI ACCENDE IL DIBATTITO SUL FUTURO SUPERVISORE RIBADITA DA PIÙ PARTI, IN OCCASIONE DEL CONVEGNO JANE’S DI MAASTRICHT 2005, LA NECESSITÀ DI POTER CONTARE SU UN’AUTORITÀ EUROPEA DI REGOLAMENTAZIONE E VIGILANZA DI TUTTO IL COMPARTO DEL TRASPORTO AEREO, ATM COMPRESO U na cosa è certa, o almeno condivisa: il traffico passeggeri raddoppierà nel 2020, i margini tra costi e ricavi saranno sempre più stretti, la complessità operativa sempre più alta a causa delle low cost e della crescita del trasporto regionale. In questo contesto di ristrettezze, i fornitori di servizi del traffico aereo dovranno implementare in breve tempo il Cielo Unico Europeo e di conseguenza rispondere in modo più flessibile alle nuove condizioni di mercato, incrementando efficienza e capacità e garantendo gli standard di sicurezza. Ma chi vigilerà su questo processo? Al proliferare di iniziative dal basso da parte dei fornitori di servizi del traffico aereo non si accompagnerebbe infatti – secondo alcuni autorevoli osservatori - la presenza di un’autorità di vigilanza e controllo pan-europea in grado di governare ed armonizzare questa rivoluzione, sin dalle sue prime battute. “Il forte appello proveniente da più parti per la ristrutturazione dei fornitori di servizi ATM europei potrebbe aver fatto pensare che basta completare questo processo per vivere tutti felici immediatamente dopo”, ha detto Alexander ter Kuile, Segretario generale di CANSO, nel corso della consueta conferenza che il Gruppo editoriale Jane’s organizza a Maastricht in concomitanza con la nota fiera internazionale dell’Air Traffic Management (1-3 febbraio). “Ma tutto ciò non serve affatto in assenza di decisioni di Rosa Maria Di Martino dure dal punto di vista della regolamentazione” ha precisato il Segretario dell’associazione internazionale dei fornitori di servizi ATM, rivolgendosi ad una platea composta da alcune delle figure più in vista del settore. Come accennato, già da adesso si assiste ai primi tentativi spontanei di creare blocchi funzionali di spazio aereo (FABs) transnazionali grazie ad accordi tra stati e relativi fornitori di servizi ATM. Come noto infatti i FABs, poiché finalizzati ad accorpare blocchi di spazio aereo secondo criteri di omogeneità, sono spesso destinati a superare i confini e quindi le sovranità nazionali. Anzi, la Commissione Ue prevede di istituirli d’autorità se fra due anni gli stati non avranno ancora provveduto autonomamente. Sono già in fieri vari accordi come ad esempio quelli in corso tra Irlanda e Regno Unito, mentre danesi e svedesi stanno già lavorando al fine di poter gestire congiuntamente parte dei loro spazi aerei superiori già dal luglio 2006 in vista del successivo NUAC (un’unica grande regione informazioni voloFIR per tutta l’area scandinava). Ma a tale dinamicità di alcuni fornitori ATM - talvolta criticata perché non sempre i criteri utilizzati appaiono quelli della omogeneità dei settori di controllo – si accompagna la mancanza di un’autorità europea di supervisione e controllo titolata a vigilare sulla sicurezza di tutto il comparto ed in partico- Uno dei panel della conferenza. In piedi sul podio il Presidente della CAA, Roy McNulty 6 lare del settore ATM. Se non si porrà rimedio a tale situazione – secondo molti osservatori – sarà “molto difficile” realizzare il Cielo Unico così come altre iniziative europee (Galileo, Sesame ecc.). Tutti gli organismi e le istituzioni esistenti, per motivi diversi, non sarebbero insomma titolati o strutturati per agire quale “supervisore” pan-europeo con i relativi poteri sanzionatori che ad una tale istituzione competono: dalle autorità nazionali di vigilanza istituite dai regolamenti Ue sul Cielo Unico ad Eurocontrol, dai vari comitati creati con il Single Sky, all’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (EASA). Cominciamo dalle cosiddette Autorità nazionali di vigilanza (in seno all’ENAC per quanto riguarda l’Italia) che - secondo i regolamenti Ue sul Cielo Unico - devono in particolare “vigilare sull’efficienza e la sicurezza delle operazioni dei fornitori di servizi di navigazione aerea” che operano nello spazio aereo di responsabilità del relativo stato membro. Queste Autorità non hanno ovviamente un potestà di supervisione e controllo di tipo sopranazionale relativa all’implementazione del Cielo Unico ma un “effetto sovranazionale” indiretto. Potranno infatti, sempre secondo i regolamenti citati, certificare un fornitore di servizi ATM che sarà in tal modo abilitato ad operare “in qualsiasi altro paese dell’Unione”. Tuttavia, sebbene le relative certificazioni debbano basarsi sui cosiddetti “requisiti comuni” (attualmente al vaglio della Commissione Ue), le Autorità nazionali rimangono di fatto entità diverse in quanto fanno riferimento alla normativa di settore dei relativi stati così come ai propri sistemi di gestione della sicurezza (fino a quando l’Esarr 3 di Eurocontrol non verrà convertita in una direttiva comunitaria). Altri organismi istituiti con la riforma Cielo Unico, a cominciare dall’omonimo Single Sky Committee in cui siedono un rappresentate civile ed uno militare per ciascuno stato membro, hanno di fatto funzioni consultive e di supporto rispetto alla Commissione Ue. L’Agenzia Eurocontrol - che comunque non ha alcun potere autoritativo e/o sanzionatorio - è inoltre al centro di alcune polemiche in quanto accusata di sovrapporre funzioni para-regolamentari (es. supporto legislativo alla Commissione Ue sul Cielo Unico, supporto agli stati) alla fornitura di servizi tout court (es. Centro di controllo d’area di Maastricht ecc.) in contraddizione con gli stessi criteri di separazione tra regolamentazione e fornitura del servizio stabiliti dai regolamenti Ue. L’Agenzia Europea per la Sicurezza dell’Aviazione (EASA), istituita nel luglio del 2002 ed ancora alle prese con i suoi “problemi di dentizione”, pur avendo - unica tra gli organismi citati - una funzione di vera vigilanza pan-europea, non ha attualmente competenza in materia di aeroporti ed ATM. Non è cioè in grado di verificare ed eventualmente sanzionare il mancato rispetto dei parametri (a cominciare da quelli di sicurezza) in tutte le fasi di implementazione del Cielo Unico Europeo. “Abbiamo bisogno di un’analisi approfondita e di un dialogo aperto tra la Commissione Europea, gli stati membri, le autorità di vigilanza/regolatori, Eurocontrol e l’EASA sulla futura struttura di regola7 mentazione europea. È necessario un ampio dibattito su questa struttura che deve basarsi sulle reali esigenze dell’aviazione e non su interessi costituiti, guerre per il territorio e costruzione di imperi. Ma questo dibattito dovrebbe iniziare quest’anno”, ha detto Roy McNulty, Presidente della Civil Aviation Autorithy britannica nonché ex Amministratore Delegato del fornitore di servizi nazionale NATS, prima che questo venisse parzialmente privatizzato. È in realtà in atto un movimento trasversale che guarda ad una crescita veloce di EASA e che spinge affinché le varie autorità nazionali diano all’Agenzia Europea per la Sicurezza dell’Aviazione il supporto e le risorse sufficienti per diventare garante della sicurezza di tutto il trasporto aereo, ATM compreso. C’è da dire che le incertezze relative all’aspetto regolamentare sono anche dovute all’estrema giovinezza del progetto Cielo Unico diventato regolamento comunitario, e come tale immediatamente cogente in tutti gli stati dell’Unione, nel marzo 2004. Persino sotto il profilo dell’implementazione cosiddetta operativa, infatti, si è alla ricerca di una tabella di marcia pan-europea che dica chi fa cosa, ed in che modo, al fine di poter effettivamente realizzare il Cielo Unico Europeo. A tal fine Eurocontrol ha indetto nel gennaio scorso un bando di gara per affidare la realizzazione di uno studio relativo alla “Fase di definizione del Programma di implementazione del Single European Sky”, noto con il nome di Sesame. In tale progetto, dal nome suggestivo, ENAV sta assumendo un ruolo di primo piano (Cleared se ne occuperà prossimamente). ● ENAV A MAASTRICHT 2005 MOLTO VISITATO LO STAND AZIENDALE PRESSO LA FIERA DEDICATA ALL’AIR TRAFFIC MANAGEMENT S pazio espositivo all’insegna della Ricerca & Sviluppo e della vendita di servizi. Così si è presentata la nuova ENAV all’importante appuntamento di Maastricht 2005, la fiera internazionale dell’Air Traffic Management che si è tenuta nella cittadina olandese dall’1 al 3 febbraio. Al fine di favorire la vendita a terzi dei servizi ENAV è stato realizzato un apposito CD nel quale le Funzioni aziendali CFSNA (Centro di Formazione per i Servizi alla Navigazione Aerea), Radiomisure, Meteo, Safety e l’Area Tecnica hanno presentato le rispettive attività ed i servizi di competenza vendibili a terzi. Lo spazio espositivo della Società è stato inoltre il naturale teatro di un accordo di cooperazione internazionale tra ENAV e RADA, la federazione di fornitori di servizi e autorità dell’Air Traffic Management di Ucraina, Georgia, Azerbaijan, Moldavia ed Armenia. Si tratta di un accordo che mira inoltre all’integrazione di questi paesi nel sistema ATM europeo e che conferma il respiro internazionale che la nuova ENAV intende ritagliare per sé. Per quanto riguarda la Ricerca, ENAV ha presentato le attività del Centro Simulazione e Sperimentazione di Roma (uno tra tutti il Mediterranean Free Flight) e per la prima volta ha dato spazio alle attività del consorzio Sistemi Informativi per il Lo spazio espositivo ENAV a Maastricht 2005 Controllo del Traffico Aereo (SICTA), controllato da ENAV per il 60% e Alenia Marconi Systems per la parte restante. RICERCA & SVILUPPO E VENDITA DI SERVIZI IN PRIMO PIANO “È la prima volta che ENAV presenta SICTA in un contesto internazionale”, ha detto Fabrizio Franco Testa, Presidente del con- I Vertici dei settori ATM dei paesi RADA insieme ai rappresentanti ENAV dopo la firma del protocollo d’intesa 8 sorzio nonché Consigliere di amministrazione di ENAV SpA. “Negli ultimi otto mesi SICTA ha raddoppiato il fatturato grazie a progetti europei e a lavori di simulazione della capacità aeroportuale commissionati da alcune società di gestione mentre non bisogna dimenticare l’importante progetto relativo alla ristrutturazione dell’area terminale di Roma (TMA) che diventerà presto operativa grazie al lavoro di implementazione da parte del personale ENAV”. In questo respiro internazionale si colloca anche la mini-conferenza tenuta da ENAV nello spazio fieristico dedicato agli interventi degli espositori. Il Dirigente ENAV responsabile dell’Automazione Operativa, Cristiano Baldoni, ha presentato, nell’ambito di un intervento sui pre-requisiti tecnologici per favorire l’implementazione dell’uso flessibile dello spazio aereo e dei blocchi funzionali, il nuovo sistema di trattamento dei dati di volo chiamato COFLIGHT (vedi Cleared di settembre 2004). Si tratta di un sistema di trattamento dei piani di volo in comune con Francia e Svizzera che, una volta implementato, supererà le attuali differenze dei singoli sistemi nazionali permettendo in tal modo meccanismi avanzati di “interoperabilità”, un concetto chiave per il Cielo Unico Europeo. ● LA SCUOLA CONQUISTA LE TORRI PARTE DA BOLOGNA IL PROGETTO DIDATTICO ENAV DEDICATO AGLI STUDENTI A rroccate lassù a decine di metri di altezza dal suolo e oscurate spesso da impenetrabili vetri, le torri di controllo dei nostri aeroporti non sono più luoghi inaccessibili. A cominciare da quella di Bologna. Parte dalla città delle torri, infatti, il progetto ENAV “La scuola in torre” grazie al quale migliaia di studenti del IV e V anno delle scuole medie superiori, per un totale di 663 istituti, visiteranno alcuni impianti aziendali lungo tutta la Penisola. A lezione con il naso all’insù saranno anche gli studenti di altre città italiane. Oltre a Bologna infatti saranno aperte agli studenti le torri di Catania, Bari, Napoli, Olbia, Bergamo, Venezia anche se si pensa già di estendere le visite a Roma e Milano a causa del grande numero di richieste. L’iniziativa, a cui il Vertice aziendale rivolge particolare riguardo per il pubblico cui è dedicata, è la prima di questo genere su vasta scala. Essa è stata organizzata da ENAV con il patrocinio dei Ministeri dell’Istruzione e delle Infrastrutture, da Eurocontrol e dal Parlamento Europeo in collaborazione con ANACNA, l’associazione nazionale professionale dei controllori del traffico aereo. L’intero progetto ha richiesto una lunga ed accurata fase di preparazione nella quale sono stati predisposti e pianificati i contenuti e le modalità degli interventi didattici proposti, insieme alla preparazione del personale impiegato nelle le- Il controllore del traffico aereo Fabio Tinarelli spiega agli studenti le fasi del controllo d’aeorodromo di Luca Morelli zioni e dei tutor. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla creazione dei sussidi didattici e del materiale audiovisivo necessario per le lezioni, come il quaderno didattico ed il cd di accompagnamento distribuito preventivamente nelle scuole coinvolte. All’appuntamento inaugurale gli studenti si sono così presentati preparati e vivaci – come dimostrato dalle domande poste ai tutor – ma soprattutto curiosi di scoprire i luoghi dove il traffico aereo viene gestito. L’iniziativa, della durata di circa due anni, è stata inaugurata lo scorso gennaio presso lo scalo bolognese G. Marconi, dal Presidente ENAV, Gen. Bruno Nieddu, che ha voluto dare il suo personale caloroso benvenuto al primo turno di studenti ed insegnanti dell’istituto IPSIA Fioravanti di Bologna. “Vogliamo che la cultura del controllo del traffico aereo – ha detto Nieddu - arrivi dappertutto, e non solo quando è legata a fatti di croGli studenti dell’IPSIA Fioravanti di Bologna in visita presso la torre di controllo osservano il controllore del traffico aereo Roberto Perla al lavoro 9 naca. Abbiamo bandito un concorso per l’assunzione di 120 addetti, e abbiamo ricevuto 10.884 domande, un terzo da donne. Questo dimostra come il controllore del traffico aereo sia considerata una professione stimata ed interessante”. Al varo del progetto, insieme al Presidente Nieddu, hanno partecipato l’Assessore alla Mobilità e ai Lavori Pubblici del Comune di Bologna, Maurizio Zamboni ed Ezio Sina della Direzione Nazionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Gli studenti hanno visitato la torre in due gruppi guidati da un CTA in servizio presso l’impianto di Bologna e dal Dirigente dell’impianto, Massimo Maniccia. La preparazione dei ragazzi al percorso didattico era iniziata già dal mattino nel tragitto in autobus che li conduceva all’aeroporto. Lì è stato proposto loro l’ascolto di un nastro che riproduce rumori in torre e dialoghi tra piloti e controllori del traffico aereo, il tutto in ambiente oscurato per favorire l’immedesimazione nella situazione operativa pilota - controllore. Al progetto è anche legato un concorso per gli studenti al migliore “pay off”, uno slogan che identifichi il controllo del traffico aereo e la missione di ENAV. In palio, in ogni città, un corso di inglese di sei mesi ed, a livello nazionale, un viaggio studio a Londra di 15 giorni tra tutti gli studenti che partecipano all’iniziativa. ● Da destra: il Presidente della CCIAA di Cagliari, R. Mambrini, il Presidente ENAV B. Nieddu, Il Presidente ENAC,V. Riggio, il moderatore I. Coggi, l’Assessore ai Trasporti della Regione Sardegna, S. Broccia ed il Presidente di Assaeroporti. G. Maniscalco. Oltre ai D.G. di ENAV, R. Rizzi ed ENAC, S. Manera, sono intervenuti al dibattito anche i Vertici delle società di gestione dei quattro principali scali sardi. ENAV SUL TERRITORIO: SARDEGNA DOPO OLBIA-COSTA SMERALDA, LA SOCIETÀ SI ACCINGE AD INVESTIRE ALTRI 39 MILIONI DI EURO PER LE ALTRE INFRASTRUTTURE DELL’ISOLA N el triennio 2004/2006 ENAV avrà investito per il potenziamento dei servizi di controllo del traffico aereo presso gli impianti della Sardegna quasi 65 milioni di euro. L’impegno della Società per lo sviluppo infrastrutturale dell’Isola è stato annunciato dal Presidente ENAV, Gen. Bruno Nieddu, nel corso del convegno tenutosi a Cagliari, il 18 gennaio scorso, per la presentazione del “Quaderno sugli aeroporti della Sardegna”, una fotografia sugli scali dell’Isola realizzata congiuntamente da ENAV ed ENAC. ENAV ha già investito nell’Isola 25 milioni di euro per la realizzazione della nuova torre e del nuovo blocco tecnico dell’aeroporto di OlbiaCosta Smeralda, inaugurati nel giugno scorso. Grazie agli investimenti stanziati per il 2005/2006, nel biennio ENAV continuerà ad ammodernare ulteriormente Olbia (sistemi luminosi di avvicinamento, sistemi anti-intrusione sulle piste, sistemi di rilevamento del windshear e completamento degli aiuti visivi luminosi – AVL). Per quanto riguarda l’impianto ENAV di Alghero sono previsti i seguenti interventi: installazione del nuovo sistema radar di avvicinamento e di altri sistemi per il controllo del traffico aereo, impianti AVL e rilevamento windshear. In totale ENAV investirà 26 milioni di euro ai quali si aggiungono 13 milioni di euro per l’implementazione dei radar di rotta I controllori del traffico aereo Luisa Antonini e Luca Torri in servizio presso la torre di controllo di Cagliari di Monte Codi e Cima Castreddu. Per quanto riguarda Cagliari (che insieme ad Olbia ha ricevuto in questa occasione la Certificazione d’aeroporto), la situazione è un po’ più complessa in quanto si tratta di uno dei 15 aeroporti destinati a transitare dall’Aeronautica Militare all’ENAV. Al fine di individuare le esigenze di questi aeroporti, il Consiglio di Amministrazione ENAV ha costituito un comitato ad hoc formato da tre membri dello stesso. “Cagliari è un impianto con status ancora demaniale ma è l’uniCagliari. Da sinistra:Alfonso Lariccia, il tecnico di Olbia che ha realizzato la parte tecnica dell’impianto di Cagliari, e poi gli amministrativi Annamaria Pisano, Patrizia Pisano, Francesco Bianchi. Seduti gli esperti di assistenza al volo Olimpia Mancosu ed Edmondo Manis. 10 co tra i 15 in cui i servizi di controllo del traffico aereo vengono forniti da personale ENAV. Il transito dovrebbe quindi essere più facile anche se per parlare di investimenti aziendali si dovrà attendere il completamento del processo”, ha precisato il Presidente della Società, Gen. Bruno Nieddu, nel corso del suo intervento al convegno. Attualmente, presso l’impianto di Cagliari, prestano servizio 20 dipendenti ENAV: 15 controllori del traffico aereo, 11 esperti di assistenza al volo, due amministrativi più il Responsabile dell’impianto Antonio Monni. “Con il Piano triennale di investimenti 2004/2006 – ha detto il Direttore Generale ENAV, Ing. Raffaele Rizzi, intervenendo al convegno – abbiamo realizzato un giro di boa potenziando gli investimenti sugli aeroporti mentre in passato c’era una certa tendenza a considerare prioritari i centri di controllo in rotta. Noi non siamo tra quelli che dicono che gli aeroporti sono troppi. È necessario però che gli interventi ENAV si inseriscano in un progetto organico di sviluppo del territorio”. Gli investimenti ENAV sugli aeroporti varati dall’attuale CdA ammontano per il triennio 2004/2006 a circa 340 milioni di euro per il mantenimento/innalzamento del servizio ed interventi relativi all’implementazione di nuove tecnologie. ● LA SCUOLA ENAV LAUREA I NUOVI CONTROLLORI CONSEGNATI PER LA PRIMA VOLTA CON UNA CERIMONIA I DIPLOMI AI NUOVI ATCOS È stata qualcosa di più di una semplice cerimonia di consegna di attestati, quella che si è svolta lo scorso 14 gennaio presso il centro di controllo d’area di Roma Ciampino. Per la prima volta infatti, i nuovi allievi qualificati “controllori del traffico aereo” (ATCOs), che hanno superato a pieni voti il corso integrato “Radar d’Avvicinamento” conseguito presso il Centro di formazione ENAV, hanno ricevuto l’attestato nel corso di una cerimonia pubblica alla presenza dei Vertici e di molti Dirigenti della Società. L’evento costituisce infatti una vera e propria novità rispetto al passato e testimonia l’attenzione dell’attuale management nei confronti dell’aspetto formativo nonché dello spirito di squadra e di appartenenza ad ENAV. Il Presidente della Società, Gen. Bruno Nieddu, ha infatti voluto consegnare personalmente l’attestato a tutti i neo-qualificati tra cui Il Direttore Generale dell'ENAV Rizzi rivolge gli auguri ai nuovi CTA Alessio Bellini, primo classificato del corso (foto in alto a destra). “Vi apprestate ad entrare a far parte di un mondo, quello di ENAV – ha detto il Presidente nel corso della cerimonia – in cui la forza del gruppo e l’essere insieme sono valori imprescindibili e complessi che contengono al loro interno altri valori come l’amicizia, la lealtà, la stima dell’altro nel compimento del proprio dovere. Vi potrà capi- Il Presidente Nieddu saluta i neo-controllori davanti ad una folta platea 11 tare talvolta di sentirvi soli e lontani, ma imparerete che si può stare insieme anche essendo fisicamente altrove, sentendo l’apporto degli altri che vi stimano e si fidano di voi; chi vi ascolta infatti dall’altro lato della cuffia ha bisogno di sentire parole di rassicurazione e di garanzia soprattutto nelle situazioni critiche”. “Avete la ventura di capitare – ha poi aggiunto il Direttore Generale della Società, Ing. Raffaele Rizzi – in un momento molto particolare nel panorama aeronautico in cui assistiamo ad una rivoluzione sia sul piano delle nuove tecnologie sia sul piano del più ampio sistema della riorganizzazione degli spazi aerei. Si va verso il satellitare ed il Cielo Unico Europeo, in termini di progresso si fa sempre di più, resta fermo però l’impegno dell’uomo e del fattore umano che risulta ancora l’elemento fondamentale in questa professione. L’ENAV in questo momento vi sta dando molto e voi tra breve dovrete cominciare a rendere”. Alla cerimonia erano presenti, oltre ai neo qualificati, anche tutti i rappresentanti del Centro di formazione ENAV, compresi gli istruttori e gli studenti del successivo corso per controllori. I 22 neo-controllori dovranno adesso affrontare un tirocinio di tre mesi presso un impianto ENAV. Solo dopo averlo superato potranno essere destinati ad una delle strutture di controllo del traffico aereo dislocate sul territorio nazionale. ● LA PAROLA A... AIRBUS e BOEING DUE STRATEGIE OPPOSTE PER DUE VISIONI DIFFERENTI DEL FUTURO DEL TRASPORTO AEREO I l 19 gennaio negli stabilimenti di Blagnac, presso Tolosa, è stato presentato in pompa magna l’Airbus A380, il “gigante dei cieli” che con la sua capacità massima di 800 posti mira ad appannare il record del Boeing 747, fino a ieri il più grande aereo civile della storia. Già sono partiti gli ordini per 154 aeromobili, di cui ben 43 da Emirates Airlines. E dieci giorni dopo, la compagnia statunitense ha fatto da controcanto, dando al 7E7 Dreamliner, il veivolo da 200/300 passeggeri attualmente in fase di progettazione definitiva, il nome di Boeing 787 Dreamliner. I primi esemplari saranno consegnati nel 2008, intanto ne sono stati ordinati 186 da parte di 14 compagnie. Se dunque il consorzio europeo Airbus punta sulla grandeur, la società americana persevera nell’investire in aerei medio-piccoli, analoghi all’ultimo nato della famiglia, il Boeing 777 in esercizio dal ‘95. Abbiamo chiesto alle due società il perché di scelte tanto differenti. Ecco cosa hanno risposto le rispettive direzioni della comunicazione dell’Airbus di Tolosa e della sussidiaria Boeing di Roma. Due prodotti diversi per due strategie diametralmente opposte. Su cosa si poggia la vostra scelta? Boeing. La liberalizzazione dei voli nell’Ue e nel Nord-America ha fatto Editore: ENAV SpA Consiglio di Amministrazione: Bruno Nieddu (Presidente), Guido Pugliesi (Amministratore Delegato), Tiziano Barbetta, Carlo Griselli, Linda Lanzillotta, Fabrizio Franco Testa, Luciano Vannozzi Direttore Generale: Raffaele Rizzi sì che le compagnie non impiegassero più i 747 sulle rotte verso gli Usa a cui erano tradizionalmente destinati, per impegnarli sui voli per l’Argentina e per l’Estremo Oriente. Questo, perché in quei Paesi vigono ancora degli accordi bilaterali che, ponendo dei paletti, finiscono per limitare il numero di voli, con la conseguenza di rendere più vantaggioso il ricorso ad aeromobili più capienti. Dove, invece, i cieli sono stati liberalizzati, il numero delle frequenze e anche delle rotte no-stop finisce per moltiplicarsi, rendendo più conveniente l’utilizzo di aeromobili di dimensioni medie. Con l’eccezione, però, degli aeroporti congestionati come quello di Londra Heathrow o di Tokio, dove la minore disponibilità di slot rende più opportuno l’utilizzo di aerei più grandi. Airbus. L’alto numero di A380 finora ordinati conferma l’esigenza da parte delle compagnie di dotarsi di aeromobili più capienti. Non bisogna dimenticare, poi, sulle rotte più lunghe, che i vantaggi delle alte frequenze sono vanificati dalla diversità di fuso orario. Solo decollando in determinate ore un aereo è in grado di giungere a destinazione in un orario conveniente. Un successivo volo, se programmato a poche ore di distanza, arriverebbe alla meta a notte fonda, con il risultato di partire semivuoto. Per queCleared Direttore editoriale: Alessandro Di Giacomo Direttore responsabile: Rosa Maria Di Martino Comitato editoriale: Massimo Garbini, Sandro Gasparrini, Giovanni Giacomelli, Elvira Savini Nicci, Maurizio Scholtze Redazione: Via Salaria, 716 - 00138 Roma. Tel. 068166139 /301 /311 Fax 068166140 [email protected] 12 sto è più opportuno offrire alla clientela quella maggiore capienza che solo un aeromobile da 555/800 posti come l’A380 è in grado di offrire. Come immaginate il futuro? Boeing. Il mercato andrà evolvendosi sempre più verso la “frammentazione”. Si ricorrerà sempre di più ad aerei medi ad alta frequenza verso un numero crescente di destinazioni, anche perché esistono prospettive di deregulation in quei paesi il cui traffico aereo è ancora governato da accordi bilaterali rigidi (ad esempio, sulle rotte tra gli Usa e l’Asia e viceversa). Boeing stima la quota di mercato per aerei grandi come il 747 al 3% come numero di esemplari e al 10% come valore d’acquisto. Airbus. Gli hub mondiali si adegueranno ad accogliere l’A380. Nel 2010, saranno almeno 60 gli aeroporti dotati delle infrastrutture necessarie. Non si tratta nemmeno di opere particolarmente gravose, anche perché le piste idonee al decollo e all’atterraggio dei 747 sono state omologate anche per gli A380. Occorrerà senz’altro qualche intervento in più per il movimento degli aeromobili, viste le dimensioni considerevoli ed anche per velocizzare l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri, dal momento che l’A380, essendo strutturato su due livelli sovrapposti, è dotato di un’uscita supplementare. ● Hanno collaborato: Jacopo Astarita, Maria Cecilia Macchioni, Luca Morelli,Alessandro Pasquali Progetto grafico ed impaginazione: LDM Comunicazione SpA - Roma Stampa: IGE Srl - Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 526 del 15-12-2003 Numero chiuso in redazione il 15 febbraio 2005 In copertina: Un simulatore di traffico aereo in 3D in uso presso la scuola ENAV