voce pentecostale - Bethel
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voce pentecostale - Bethel
“Voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni”. “E come il giorno della Pentecoste fu giunto... tutti furono ripieni dello Spirito Santo”. (Atti 1:8; 2:1-4). VOCE PENTECOSTALE Periodico trimestrale di edificazione Spedizione in A.P. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Milano ANNO XXV - N. 3-4 LUGLIO / DICEMBRE 2005 ACCADDE 100 ANNI FA: IL RISVEGLIO DI AZUSA STREET Azusa Street, una via di Los Angeles in cui si trovava una piccola chiesa, è nota in tutto il mondo come il luogo in cui Dio sparse il Suo Spirito nell’aprile del 1906. Il battesimo nello Spirito Santo con l’evidenza del parlare in altre lingue fu sperimentato dai 120 in preghiera nell’alto solaio il giorno della Pentecoste, come si legge in Atti 2:4: “Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo… Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi”. Da allora in poi, attraverso tutti i secoli, gruppi isolati di credenti hanno fatto la stessa esperienza dei 120 nell’alto solaio. Ma è stato solo all’inizio del secolo scorso che Dio ha mandato una potente effusione del Suo Spirito che si è propagata in tutto il mondo, facendo così nascere il cosiddetto Movimento Pentecostale. Tutto ebbe inizio il 1° gennaio 1901 con un gruppo di studenti di una Scuola Biblica di Topeka, Arkansas, fondata da Charles Fox Parham. Era una Scuola Biblica gestita per fede, Bethel Bible College, dove nessuno pagava la retta. Alla vigilia del nuovo anno c’erano circa settanta persone esterne e quaranta studenti per la tradizionale veglia di preghiera del nuovo anno. Una certa signorina Agnes Ozman chiese che le si imponessero le mani perché lei potesse ricevere lo Spirito Santo. Dopo ripetute suppliche, Parham acconsentì. Forse Parham era riluttante ad imporre le mani, sia per modestia che per il fatto che lui stesso ancora non era stato riempito di Spirito SOMMARIO • “Accadde 100 anni fa” (G.Piccolo) • Testimonianze pag. 1 ” 3 • Dalle nostre Comunità ” 4 • Impariamo a conoscere le Chiese Elim ” 5 • Incontri intercomunitari (F. Felice) ” 6 • Viaggio in Australia (G.Piccolo) ” 7 • Raduno Giovanile ” 8 La copertina di Azusa Street, il libro che racconta gli inizi del moderno Movimento Pentecostale, diffuso in tutto il mondo. Si calcola che conti oltre 600 milioni di aderenti. Santo. Egli quindi le impose le mani sul capo e pregò. Scrive Parham stesso: “Avevo appena ripetuto alcune frasi quando la gloria cadde su di lei, in un alone che sembrava circondasse la sua testa e la sua faccia e cominciò a parlare in lingua cinese e fu incapace di parlare in inglese per tre giorni. Vedendo questa meravigliosa manifestazione della restaurazione della potenza pentecostale, decidemmo come Scuola di restare in attesa davanti al Signore. Sentimmo che Dio non aveva riguardo alla qualità delle persone e ciò che Egli aveva fatto con uno poteva misericordiosamente farlo con tutti”. Dopo questa esperienza, le lezioni furono sospese e durante il mese di gennaio 1901 tutto il corpo studentesco si impegnò in preghiera e la maggioranza di loro, compreso il pastore, furono battezzati nello Spirito Santo. Nel 1905 Parham si trasferì a Houston, Texas, e vi stabilì una Scuola simile a quella di Topeka. La Bibbia era l’unico libro di testo. Tra gli studenti c’era un predicatore di colore, William J. Seymour. Seymour fu invitato a Los Angeles da un sorella negra che aveva ricevuto lo Spirito Santo a Houston. Le riunioni furono tenute in casa sua al numero 214 di Bonnie Brae Street. Fu qui che il 9 aprile 1906 sette persone ricevettero il battesimo nello Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue e per tre giorni e per tre notti continuarono a pregare e a lodare Dio. Circa una settimana dopo le riunioni furono trasferite al numero 312 di Azusa Street, un vecchio edificio preso in affitto. Le riunioni si tenevano dalle 10 del mattino e spesso duravano fino alle 3 del mattino successivo. Frank Bartleman, un testimone oculare del risveglio, nel suo libro Azusa Street così descrive le riunioni: “C’era un generale spirito di umiltà nella riunione. Tutti erano assorti in Dio. La presente manifestazione pentecostale non è esplosa in un momento, come un enorme fuoco di prateria che metta il mondo in fiamme. Infatti, nessuna opera di Dio è mai apparsa in tal modo. È necessario un tempo per la preparazione. Il fratello Seymour era riconosciuto come il leader nominale in carica. Ma non avevamo alcun papa né gerarchia. Il Signore stesso dirigeva… Il fratello Seymour era un uomo di colore, molto semplice, spirituale e umile. Era cieco da un occhio. Generalmente sedeva dietro due scatole vuote di scarpe, una messa sull’altra. Di solito teneva la testa dentro quella in alto durante la riunione di preghiera. Lì non c’era orgoglio. I servizi si svolgevano quasi continuamente. Anime alla ricerca potevano essere trovate sotto la potenza quasi per un’ora, notte e giorno. Il luogo non era mai chiuso e né vuoto. La gente veniva per incontrare Dio. Egli era sempre lì. Le riunioni non dipendevano da un leader umano. La presenza di Dio diveniva sempre più meravigliosa. In quel vecchio edificio, con le sue travi basse e i pavimenti nudi, Dio ridusse a pezzi uomini e donne forti, e li mise insieme di nuovo per la Sua gloria. Fu uno straordinario processo di revisione. L’orgoglio, l’affermazione, la stima (Continua a pag. 2) Giuseppe Piccolo (Segue dalla prima pagina) e l’importanza di sé non potevano sopravvivergli. L’egoismo, l’io religioso predicavano prontamente il loro stesso sermone funebre. Nessun soggetto o sermone veniva annunciato in anticipo, e nessun oratore speciale per quella ora. Nessuno sapeva ciò che sarebbe avvenuto, ciò che Dio avrebbe fatto. Tutto era spontaneo, ordinato dallo Spirito Santo. Volevamo udire da Dio, attraverso chiunque potesse parlare. Non avevamo “rispetto per la qualità delle persone”. Il ricco e l’istruito erano trattati allo stesso modo del povero e dell’ignorante e trovavano la morte più dura da morire. Riconoscevano soltanto Dio. Tutti erano uguali. Nessuna carne poteva gloriarsi alla Sua presenza. Egli non poteva usare coloro che avevano un’alta opinione di sé. Erano riunioni dello Spirito Santo, guidate dal Signore. Dovevano iniziare in ambienti poveri, per tenere lontano l’elemento egoistico e umano. Tutto avveniva con umiltà ai Suoi piedi. Tutti sembravano uguali e avevano ogni cosa in comune, almeno in questo senso. Le travi erano basse, gli alti di statura dovevano abbassarsi. Nel momento in cui arrivavano ad “Azusa” erano umiliati, pronti per la benedizione. Il foraggio era posto per gli agnelli, non per le giraffe. Tutti potevano raggiungerlo”. Una sorella presente alle riunioni, Emma Cotton, così testimonia: “La gente veniva da ogni dove. La mattina dopo non c’era modo di avvicinarsi alla casa. Mentre il popolo veniva, cadeva a terra sotto la potenza di Dio, e l’intera città fu commossa. I malati erano guariti e i peccatori erano salvati proprio mentre arrivavano. Poi andarono a cercare un altro luogo per le riunioni e trovarono un vecchio edificio abbandonato in Azusa Street, che era stato usato da una chiesa metodista, ma che ormai era vuoto da diversi anni. Sembrava che fosse rimasto lì in attesa per il Signore e lì iniziò il grande risveglio mondiale. La gente veniva da ogni parte della nazione a centinaia e a migliaia. Quella riunione durò per 3 anni e mezzo giorno e notte senza interruzione. La notizia di questa grande effusione dello Spirito attrasse anche me. Io non ero stata altro se non una farmacia ambulante per tutta la vita, con polmoni deboli e un cancro. Mentre mi guardavano (la sorella Cotton aveva un terribile tumore sul naso), i santi mi dicevano: “Figliola, Dio ti guarirà”. Nei giorni di quella grande effusione, quando loro dicevano che Dio avrebbe guarito, tu eri veramente guarito. Per 33 anni non sono tornata più dai dottori, grazie a Dio, né alle medicine. Il Signore mi salvò, mi battezzò nello Spirito Santo, mi guarì e mi fece andare via rallegrandomi”. Questa sorella divenne poi una predicatrice del Vangelo e continuò a predicare che il Cristo glorioso salva, guarisce e soddisfa l’anima assetata con il benedetto Spirito Santo. Bartleman descrive ancora il tipo di riunioni che avevano luogo in quei giorni: “Non avevamo alcun programma preordinato per occupare il tempo. Il nostro tempo era il Signore. Avevamo delle testimonianze reali, provenienti da fresche esperienze. Quanto più brevi erano le testimonianze, tanto più efficaci risultavano. Una dozzina di persone potevano alzarsi in piedi nello stesso momento tremando sotto la straordinaria potenza di Dio. 2 Non dovevamo ricevere il segnale dal leader. Eravamo liberi dall’anarchia. Nelle riunioni eravamo assorti in preghiera davanti a Dio e le nostre menti erano concentrate su di Lui. Tutti obbedivamo a Dio con mansuetudine e umiltà. Il Signore aveva la responsabilità di parlarci mediante chicchessia. Noi pregavamo continuamente per questo. Qualcuno alla fine si alzava con unzione per dare il messaggio. Tutti sembravano riconoscerlo e gli cedevano il posto. Poteva essere un fanciullo, una donna o un uomo. Poteva provenire dall’ultimo posto o da quello davanti. Non faceva alcuna differenza. Ci rallegravamo che Dio stesse operando. Nessuno desiderava mettersi in mostra. Pensavamo soltanto a obbedire a Dio. Infatti, c’era lì una tale atmosfera di Dio che impediva a chiunque se non a un folle di cercare di farsi avanti senza una vera unzione. E ciò non durava a lungo. Le riunioni erano controllate dallo Spirito, dal trono. Quelli erano davvero giorni meravigliosi. Ho spesso detto che vorrei vivere sei mesi di quel tempo piuttosto che cinquanta anni di vita ordinaria. Ma Dio è ancora oggi lo stesso. Solo noi siamo cambiati”. In queste riunioni avvenivano le stesse manifestazioni che si stanno verificando anche ai nostri giorni e che molti attribuiscono al diavolo. Lasciamo ancora la parola a Frank Bartleman (pagina 59 del suo libro “Azusa Street”): “Poteva darsi che qualcuno stesse parlando. Improvvisamente lo Spirito cadeva sulla congregazione. Dio stesso soleva fare l’appello. Gli uomini cadevano dappertutto nella casa, come uccisi in battaglia, o si precipitavano in massa ad andare avanti a cercare Dio. La scena spesso somigliava a una foresta di alberi abbattuti. Tale scena non può essere imitata. Io non ho mai visto fare un appello in quei primi giorni. Dio stesso lo faceva. E il predicatore sapeva quando doveva fermarsi. Quando Lui parlava noi tutti obbedivamo. Sembrava una cosa spaventosa impedire o rattristare lo Spirito. Tutto il luogo era saturo di preghiera. C’era lì la gloria di Dio, la Shekinah. Infatti, alcuni affermavano di aver visto di notte la gloria sull’edificio. Io non ne ho dubbi. La presenza del Signore era così reale”. Naturalmente, non tutti coloro che si recavano a queste riunioni lo facevano con umiltà. Alcuni vi andavano per curiosità o con spirito di superiorità e di scetticismo, soprattutto tra i pastori. Ma non potevano resistere alla potenza di Dio, come lo stesso Bartleman afferma: “A volte venivano tra noi degli uomini presuntuosi. Specialmente predicatori che cercavano di mettersi in mostra con le proprie opinioni. Ma i loro sforzi erano di breve durata. Il respiro veniva loro tolto. Le loro menti vagavano, i loro cervelli vacillavano. Gli oggetti apparivano oscuri davanti ai loro occhi. Non potevano continuare. Non ne vidi mai uno in quei giorni che avesse potuto cavarsela. Si erano messi contro Dio. Nessuno li tagliò fuori. Noi semplicemente pregavamo. Lo Spirito Santo faceva il resto. Volevamo che lo Spirito prendesse il controllo. Egli li ridusse in silenzio in breve tempo. Erano portati fuori come morti, spiritualmente parlando. Mangiavano la polvere con umiltà, passando attraverso il processo che noi tutti avevamo attraversato. In altre parole, essi sparivano, giungevano a vedersi nella loro malvagità, poi con umiltà e confessione infantile erano rialzati da Dio, trasformati mediante il potente “battesimo” nello Spirito. L’“uomo vecchio” moriva con tutto il suo orgoglio, la sua arroganza e le sue buone opere. Nel mio proprio caso giunsi ad aborrire me stesso. Supplicai il Signore di abbassare dietro di me una cortina sul mio passato, così vicina da toccarmi le calcagna. Egli mi disse di dimenticare ogni opera buona come se non fosse mai avvenuta e di andare avanti di nuovo come se non avessi mai fatto nulla di buono per Lui, per timore che le mie buone opere diventassero un laccio per me. In quei giorni vedevamo delle cose meravigliose. Persino degli uomini molto bravi giungevano ad avere orrore di sé stessi nella luce più chiara di Dio. I pastori erano i più difficili a morire. Essi avevano così tanto a cui morire. Tanta reputazione e tante buone opere. Ma quando Dio riusciva a penetrare in loro, essi con piacere voltavano una nuova pagina ed un nuovo capitolo. Questa era una delle ragioni per cui lottavano così duramente. La morte non è affatto un’esperienza piacevole. E gli uomini forti fanno più fatica a morire. Il fratello Ansel Post, un pastore battista, una sera stava seduto nella riunione su una sedia in mezzo al pavimento. Improvvisamente lo Spirito cadde su di lui. Balzò in piedi dalla sedia, cominciò a lodare Dio ad alta voce in “lingue”, e corse per tutta la stanza abbracciando tutti i fratelli che poteva afferrare. Era pieno di amore divino. In seguito, si recò in Egitto come missionario. Ecco la sua testimonianza: “ Improvvisamente, come nel giorno della Pentecoste, mentre stavo seduto a circa tre metri e mezzo proprio di fronte al predicatore, lo Spirito Santo cadde su di me e letteralmente mi riempì. Mi sembrava di essere sollevato, perché mi trovai in aria in un istante, gridando “gloria a Dio”, e immediatamente cominciai a parlare in un’altra lingua. Non potevo essere più sorpreso se qualcuno nello stesso momento mi avesse consegnato un milione di dollari…” I demoni venivano scacciati, i malati erano guariti, molti erano salvati, restaurati e battezzati con lo Spirito Santo e con potenza”. La gente veniva da ogni parte del mondo per cercare salvezza, santificazione, il battesimo nello Spirito Santo o la guarigione. “Azusa Street divenne”, come scrisse John Thomas Nichol nel suo libro The Pentecostals, “la mecca pentecostale di ogni sincero ricercatore della potenza divina”. Sono passati quasi 100 anni da quell’aprile del 1906 e non si può restare indifferenti nel leggere la storia delle origini del risveglio pentecostale e di ciò che Dio vi compì. Quello che Dio fece allora può farlo ancora oggi. Egli ci invita: “Chiedete al Signore la pioggia nella stagione di primavera!” (Zaccaria 10:1). Sono in atto grandi preparativi per rammemorare in modo eccezionale il centenario di Azusa Street a Los Angeles dal 25 al 29 aprile 2006. Il tema della Conferenza è “Insieme di nuovo”. Fanno parte del Comitato organizzatore oltre 150 leader carismatici e (Continua a pag. 3) Giuseppe Piccolo TESTIMONIANZA Siamo felici di pubblicare la testimonianza della guarigione del pastore David Hudson, che abbiamo avuto il piacere di incontrare alla Conferenza Insight tenutasi dal 21 al 23 novembre scorso a Cober Hill, nei pressi di Scarborough (Inghilterra). Avevo sentito parlare di questa testimonianza dal figlio Paul, quando alcuni anni fa ero stato con mia moglie nella chiesa Elim di Dewsbury. Giuseppe Piccolo Caro fratello, come promessoti alla Conferenza Insight, ecco qui un breve racconto di come Dio nella Sua grazia ha portato guarigione nella mia vita. Sia mia moglie Jean che io siamo stati addestrati e mandati come ufficiali dell’Esercito della Salvezza ed abbiamo servito nel ministero negli anni 1960. Per vari motivi personali presentammo le dimissioni e durante gli anni 1970 andammo ad abitare ad Halifax divenendo membri del corpo locale dell’Esercito della Salvezza. Ero stato addestrato come ufficiale sorvegliante e Jean era tornata alla sua professione come infermiera professionale governativa presso il locale ospedale. Durante il 1979 mi ammalai molto gravemente e non fui in grado di lavorare. Avevo perso molto peso, avevo difficoltà a reggermi in piedi e a camminare e avevo sviluppato una (Segue da pag. 2) pentecostali da tutto il mondo. La Conferenza sarà tenuta al Los Angeles Convention Center. Tra gli oratori figurano Charles Crabtree, vice-sovrintendente delle Assemblee di Dio, Kenneth Copeland, Gerald Derstine, Bill Hamon, Jesse Miranda, Benny Hinn, Paula White, T. D. Jakes, Ed Silvoso e molti altri. Gli organizzatori promettono che sarà un’opportunità unica per sperimentare la riflessione e la realtà del più grande risveglio mondiale. Infatti, essa si propone di: • portare insieme tutte le varie correnti del movimento pentecostale; • commemorare la ricca eredità del movimento; • innalzare la diversità pur dimostrando l’unità del movimento; • celebrare il progresso dinamico dei primi 100 anni del movimento; • valutare la risposta del movimento al mandato divino dato ad Azusa Street; • cercare la faccia del Signore per la futura direzione del movimento. Anche in Italia si sta progettando di celebrare il centenario di Azusa Street. Chi desideri saperne di più può visitare il sito: www.azusastreet100.net. Possa la Chiesa di Gesù Cristo unirsi per chiedere a Dio in preghiera una nuova Pentecoste ed un potente risveglio spirituale in Italia! “Spirito Santo, oscura è l’or; risveglia tutti, riempi, infiamma i cuor! Opra tra noi e l’Evangel nella pienezza potremo proclamar!” Giuseppe Piccolo David e Jean Hudson doppia visione. Dopo molte visite ed esami i medici diagnosticarono che avevo un tumore inoperabile al cervello e che le aspettative della mia vita erano a dir poco limitate. Fui dimesso dall’ospedale e tornai a casa per attendere di morire. Jean, mia moglie, rifiutò di accettare la prognosi dei medici e mi esortò a cercare qualcuno che potesse imporre le mani su di me e pregare per un miracolo! Come molti uomini, io ero testardo e rifiutai, perché l’Esercito della Salvezza allora non praticava l’unzione dell’olio e l’imposizione delle mani. Per nulla scoraggiata, lei suggerì che se non fossi andato in alcun posto, dovevo almeno permetterle di pregare per me in questo modo. Lei lo fece su base serale e, lentamente, Dio mi riportò nuovamente in piena salute. Durante la mia grave malattia avevamo detto al Signore che, se mi avesse ridato la salute, avremmo cercato di ritornare nel ministero a tempo pieno e, in modo straordinario, ciò avvenne entro alcuni mesi. Egli aprì una porta per me nelle Chiese Elim e per gli ultimi 25 anni Lo abbiamo servito come pastori. Abbiamo anche avuto la gioia di vedere entrambi i nostri figli seguirci nel ministero in seno alle Chiese Elim: il figlio maggiore, Neil, è il Vice-direttore dell’Elim Bible College di Nantwich (è stato anche in Italia per un seminario tenutosi a Gela), e il figlio più giovane, Paul, è pastore della Chiesa Elim di Dewsbury. A Dio sia tutta la gloria! David Hudson FOTO DEL VIAGGIO IN AUSTRALIA Riunione in casa della famiglia Pingitore a Melbourne. I ragazzi che frequentano la scuola gestita dalla Chiesa di Newcastle. Culto nella Chiesa Betania Est di Adelaide. Culto nella Chiesa Park Street di Melbourne. Riunione in casa della famiglia Caccetta a Perth. In casa della famiglia Coppola. 3 DALLE NOSTRE COMUNITÀ Conferenza delle Chiese Elim del Nord-Est dell’Inghilterra Si è tenuta a Cober Hill, nei pressi di Scarborough, e dall’Italia hanno partecipato a questa conferenza i pastori: Giuseppe Piccolo da Milano, Giuseppe Croce da Messina, Dante Bernarducci da Livorno, Samuele Pellerito da Sesto S. Giovanni, Davide Barresi con il figlio Samuele e Mauro Cangemi, entrambi da Trapani. Dopo essere rimasti in auto per diverse ore, viaggiando a sinistra per arrivare al luogo della Conferenza, siamo scesi a destinazione tutti piegati e stanchi. La zona della conferenza era nuova per noi e l’albergo molto accogliente. Siamo arrivati lunedì 21 in serata, appena in tempo per cenare. Questa volta, però, posso dire che ci è andata molto meglio delle altre volte. Infatti, non abbiamo avuto alcun motivo di lamentarci del cibo inglese, perché per un momento abbiamo creduto di trovarci in un’altra nazione. Gloria a Dio per questo! Un sentito ringraziamento ai fratelli inglesi che hanno organizzato l’incontro in maniera eccellente. È stata veramente una magnifica esperienza, anche se il sottoscritto ha passato tutto il tempo con un bel raffreddore. La serata di lunedì 21 è stata dedicata a Geoff Feasey e a sua moglie Carol. L’ambiente era abbastanza caldo ed accogliente e tutti i convenuti hanno avuto parole d’apprezzamento per l’impegno e la dedizione con cui il pastore Feasey ha svolto per 20 anni il suo ruolo di sovrintendente della Regione Nord Est. Egli ha portato avanti la comunione e l’organizzazione non solo delle chiese del Nord Est ma anche delle chiese Elim della Spagna, Italia, Francia, Belgio e Germania. È stata una cosa meravigliosa da parte di tutti i colleghi in Cristo riconoscere il valore di quest’uomo di Dio che ha saputo con sagacia tenere insieme tutte le comunità del Nord Est, spronandole continuamente ad andare avanti nelle vie del Signore. La serata è finita con la predicazione di John Glass, Presidente delle Chiese Elim di Gran Bretagna, che ha parlato in modo confortante per tutti i cambiamenti che a volte è necessario fare nell’opera di Dio. Il martedì e il mercoledì sono state giornate di grande comunione fraterna e di grandi insegnamenti da parte dell’oratore ufficiale, Stuart Bell. Egli ha parlato della vita pastorale e dei molti cambiamenti che sono spesso necessari. Ha insistito sulla necessità di ascoltare la voce dello Spirito Santo, il quale vuole guidarci in tutta la verità di Dio e così evitare di demolire i grandi principi della Sacra Scrittura. Spesso, come Abraamo, bisogna lasciare le proprie sicurezze e seguire il Signore più da vicino senza chiedere mai: “Che sarà di me o dove mi 4 Un momento della Conferenza Insight di Scarborough. I partecipanti italiani: Dante Bernarducci, Samuele Pellerito, Mauro Cangemi, Giuseppe Croce, Davide Barresi, Giuseppe Piccolo e Samuele Barresi. porterai?” Dio è l’Iddio della fede e chi ubbidisce ha solo due possibilità davanti a sé: seguire il Signore e quindi scrivere il proprio nome nella storia con Dio o rimanere fermo e distruggere il piano di Dio per la propria vita; o la fede o la follia disse qualcuno! Chiediamo al Signore di farci essere sempre fedeli a Lui, di camminare con Lui e di Stuart Bell durante il suo intervento. seguirLo sempre, anche quando non comprendiamo, perché com’è scritto: “Fedele è Colui che ci chiama”. Giuseppe Croce AUGURI DI BUON ANNO! La Redazione desidera far pervenire a tutti gli affezionati lettori gli auguri più sinceri di un anno ricco delle benedizioni divine! «Il Signore ti benedica e ti protegga! Il Signore faccia risplendere il Suo volto su di te e ti sia propizio! Il Signore rivolga verso di te il Suo volto e ti dia la pace!» Numeri 6:24-26. Ringraziamo tutti coloro che avranno in cuore di sostenerci per coprire le spese di stampa e di spedizione. Le offerte e i contributi volontari potranno essere inviati sul conto corrente postale n. 16366205 intestato a: VOCE PENTECOSTALE - Via Biella, 17 - 20143 Milano IMPARIAMO A CONOSCERE LE CHIESE “ELIM” Giuseppina e Giuseppe Croce. CHIESA “PAROLA DI VITA” DI MESSINA Il pastore Giuseppe Croce, di anni 65, è sposato con Giuseppina ed è padre di tre figli: Giovanni, Rosy e Francesca, e nonno di sei nipoti: Jessica, Vanessa, Valeria, Davide, Naomi e Christian. È stato chiamato al ministero pastorale nel 1965 ed ha ricoperto ruoli di coordinamento di gruppi giovanili regionali e nazionali. Nel 1984 ha iniziato un’opera nuova nella città di Messina denominata “Assemblee Cristiane Evangeliche Pentecostali”. Durante questo periodo è venuto in contatto con diversi ministeri nazionali ed internazionali. Nel settembre del 1993, Giuseppe Croce è stato uno dei soci fondatori delle “Chiese Elim in Italia” e sin dal primo anno ad oggi ha sempre ricoperto la carica di Vice-Presidente. È anche Presidente del Comitato dei Pastori della città di Messina. Attraverso il suo ministero ci sono state La Chiesa “Parola di Vita” di Messina durante un culto di adorazione. molte conversioni, alcune delle quali sono andate ad arricchire altri piccoli gruppi sparsi sul territorio. Il suo ministero pastorale, che svolge su tutta la nazione, è accompagnato da diverse guarigioni fisiche e da liberazioni da demoni. Ha scritto due libri: “Il Grande Fatto”, edito da Publielim, e “Unzione e Consacrazione”, edito da Parola di Vita. La Chiesa si trova in Via Uberto Bonino Cpl. SITAT. - 98125 Messina. Tel. 090 - 63 27 69. Culti: Dom. ore 18 Mar.- Giov. ore 18.00/Sabato ore 18,30. LE MIE IMPRESSIONI SUL VIAGGIO IN ISRAELE È stato un sogno che consideravo lontano perché lo ritenevo rischioso, poi invece si è realizzato ed è rimasto un bellissimo ricordo. Un ricordo che vive ancora. Quando abbiamo visitato tutti i luoghi, Bibbia alla mano, non realizzavo che Gesù aveva passato i Suoi anni in quella terra. Sinceramente non me ne rendevo conto. Ero presa ad ammirare la bellezza di quella terra, percependo allo stesso tempo il contrasto forte dovuto alle varie culture/religioni che incredibilmente vivono una accanto all’altra! Grazie alla pazienza della nostra guida Selma, ho imparato di più sulla politica israeliana che su quella italiana. È stato un tuffo nel passato. Ora, quando leggo la Bibbia mi immagino i posti che abbiamo visitato e mi rendo conto di quanto sia arricchente la meditazione. È stato bellissimo mangiare il “pesce di S.Pietro” al ristorante di Tiberiade. Ho immaginato quando Gesù saziò 5.000 e più Il gruppo davanti al Muro del Pianto. persone con un pesce e del pane. Mi ero immedesimata nella folla che seguiva Gesù e dopo aver mangiato quel pescione al ristorante..ero proprio sazia! Un’esperienza “fuori dal tempo” e ringrazio Dio per aver- mela fatta vivere. Di certo mi piacerebbe ritornarci. Vi ringrazio ancora per l’amore con cui avete reso possibile questo viaggio. Con affetto, Alice Cremonini 5 INCONTRI INTERCOMUNITARI A MILANO E A RIVOLI Il 10 settembre scorso, presso la chiesa Bethel di Milano, si è tenuto un incontro per pastori e collaboratori allo scopo di conoscerci meglio e stabilire una maggiore affinità fra i pastori del Nord Italia. L’evento ha avuto inizio alle 16,00 con il ringraziamento agli intervenuti da parte del pastore Piccolo e con l’auspicio che nel prossimo incontro se ne possano aggiungere altri. La presenza del Signore come sempre non è mancata, dove si loda e si innalza il Suo nome, Egli è sempre presente. Abbiamo potuto apprezzare ed essere incoraggiati dalla predicazione del fratello Enzo Calamita, un giovane pastore-evangelista delle Elim Pentecostal Churches di Gran Bretagna, ma di origine napoletana. Durante il corso dell’incontro, l’ottima comunione fraterna ha fatto nascere il desiderio di ripetere l’evento in maniera sistematica ogni tre mesi in una chiesa del Nord, toccando una regione diversa al fine di onorare tutti. Lo scopo è quello di incoraggiare l’opera pastorale e creare spazi ed eventi per i nostri giovani che consentano loro di conoscersi e di mettere in evidenza per l’edificazione comune i talenti che Dio ha affidato a loro. Si è deciso che il prossimo incontro si sarebbe tenuto il 19 novembre in Piemonte, presso la chiesa del pastore Felice Filippo in Rivoli (Torino). Quindi, come in precedenza stabilito, il secondo incontro si è tenuto a Rivoli. Nei cieli si respira un’aria diversa, l’amore di Dio impregna sempre di più l’atmosfera della sua chiesa e niente può arrestare il desiderio sempre maggiore di unità. La preghiera di Gesù rivolta ai discepoli di essere uno, così come Lui è con il Padre, prende sempre più consistenza; i pastori vengono spinti alla sorgente, sotto la guida dello Spirito Santo, per abbeverare il gregge che è stato loro affidato, in un gregge unico dove ad aspettarli vi è il sommo Pastore. La giornata del 19 novembre inizia presto: i fratelli della chiesa “Issacar” di Rivoli, preposti all’accoglienza, si affrettano a preparare qualcosa di caldo per coloro che arrivano dalla Lombardia e dai paesi limitrofi. C’è aria di gioia, si respira già il profumo dello Spirito Santo. I primi ad arrivare sono i fratelli della chiesa Bethel di Milano guidati dal pastore Piccolo; subito dopo arrivano da Sesto San Giovanni anche i fratelli della chiesa del pastore Samuele Pellerito. Uno dopo l’altro arrivano anche da Torino. Sono presenti i pastori Daniele Zingale, Severino Racano, Alessandro Giarmoleo; da Ciriè arriva il gruppo del pastore Wanda Pistono e nel 6 Enzo Calamita mentre predica a Milano. pomeriggio, durante l’incontro pastorale, ci raggiunge anche il pastore Delle Donne, il pastore Lewis e un anziano della International Christian Centre di Milano. Dopo i saluti di benvenuto da parte del pastore Filippo Felice e dopo aver preso qualcosa di caldo, si inizia in perfetto orario; il gruppo di lode della chiesa “Issacar”, insieme ad altri fratelli delle comunità locali ci guidano nella lode per introdurci in momenti di adorazione. In mezzo a noi abbiamo la presenza di un sacerdote salesiano e di alcuni seminaristi che condividono con noi i canti e l’adorazione al Signore Gesù. La parte della predicazione viene affidata al pastore Piccolo, che sotto la guida dello Spirito Santo ci invita a condividere la Parola nel libro di Esdra cap. 7. La parola invita tutti i presenti a pren- dere spunto dalla figura di Esdra mettendo in risalto doti come l’umiltà, la fedeltà, la conoscenza, attributi fondamentali per chi vuole servire nel campo del Signore. Viviamo momenti difficili, forse più difficili di quelli in cui si svolse il compito di Esdra, ma il pastore Piccolo ci incoraggia perché non siamo soli, in quanto l’opera dello Spirito Santo è continua e sovrana. Come soldati fedeli dobbiamo portare a compimento l’opera che Dio ha affidato a ciascuno di noi. Come il tempo di Esdra era tempo di restaurazione, così ancora oggi la chiesa deve essere strumento di riconciliazione per l’avanzamento del regno di Dio. Possa ogni servo odierno avere la stessa consapevolezza e determinazione di Esdra nel portare a compimento il piano di Dio. Anche la seconda parte della giornata è stata apprezzata dai nostri giovani attraverso i canti di lode guidati dalla Chiesa “Issacar” e da alcuni giovani delle chiese di Sesto e di Milano. È seguito un momento in cui è stata condivisa la Parola di Dio da Virginia, la giovane figlia del pastore Wanda Pistono. Sono stati momenti esaltanti in cui lo Spirito Santo ha contagiato di gioia tutti i presenti e così i giovani si sono ripromessi di rincontrarsi l’8 dicembre a Milano, dove a guidare il loro entusiasmo ci sarà il fratello Corrado Salmè. Durante l’incontro dei giovani, in un salone adiacente alla sala di culto, i pastori presenti hanno avuto un momento di confronto e di comunione per poter progettare eventi futuri (campeggio estivo, comitati locali) e permettere di soddisfare le esigenze sempre più crescenti di un movimento che afferma la sua fedeltà ed integrità ai valori che il nostro Signor Gesù ci ha trasmesso. Dio vi benedica! Con affetto, Un momento dell’incontro nella Chiesa “Issacar” di Rivoli. Filippo Felice LE IMPRESSIONI DI UN VIAGGIO IN AUSTRALIA È stata una bella ed inattesa sorpresa essere nuovamente invitato a visitare le chiese italiane in Australia. Nel 1989, su invito dei pastori Alfonso Scarallo ed Elio Marrocco, avevo trascorso in Australia esattamente 55 giorni nelle chiese italo-australiane. A distanza di 17 anni, ho ricevuto un altro invito dai pastori Rocco Cardillo e Ray Gullaci di Perth. Essi mi hanno preparato un itinerario per visitare anche altre chiese di lingua italiana ad Adelaide, Sydney e Melbourne. Questa volta, però, sono stato in compagnia di mia moglie. Così, il 5 ottobre siamo partiti da Milano per Dubai e siamo arrivati a Perth, nostra prima tappa, dopo circa 20 ore di volo. Siamo stati felici di conoscere Ray Gullaci, pastore della Chiesa Bethel Life Centre, la sua famiglia, i suoi collaboratori e i suoi membri di chiesa. I coniugi Angelo ed Angela Rossi, assistenti pastori, ci hanno offerto un’affettuosa e premurosa ospitalità. Questa prima settimana è stata trascorsa in modo piacevole e intenso partecipando ai culti nelle chiese di Perth e di Fremantle ed anche in riunioni in case private. La stessa cosa è avvenuta anche nelle altre città: a Betania Christian Centre di Adelaide, dove è pastore Joe Leone; a Sydney, col pastore Mario Pengue di Liberty Hill Christian Centre; coi pastori Pasquale e Robert Lo Surdo, di Lansvale Christian Church; a Melbourne, col pastore Rocky Giovinazzo di Park Street Assembly; e col pastore Dante Cicchiello della Italian Pentecostal Church di Syndal. Una nota simpatica è stata la partecipazione a un pranzo presso un ristorante italiano di Adelaide con le persone anziane della Chiesa di età superiore a 55 anni, a cui ci era stato chiesto di parlare. A Sydney abbiamo avuto il piacere di visitare il Southern Cross Bible College delle Assemblee di Dio e di incontrare alcuni membri dello staff, tra cui il suo Presidente, pastore John Iuliano, di origini calabresi, e Mark Hutchinson, docente di storia della Chiesa, che era da poco rientrato dall’Italia con un gruppo di fratelli australiani, di cui ha fatto parte anche il pastore Charlie Fazio, venuto a predicare nella nostra Chiesa Bethel. Anche se non era incluso nell’itinerario, il pastore Tony Ienco è riuscito a portarci per due giorni anche nella sua chiesa di Newcastle, la International Christian Church, dove la figlia Mirella gestisce un’attività pubblica di dopo-scuola. Dal 28 ottobre al 5 novembre siamo stati ospiti in casa del pastore Rocky Giovinazzo di Melbourne, ma abbiamo anche visitato la cara famiglia Giuseppe e Anna Coppola ed abbiamo trascorso del tempo prezioso anche con Ralph e Anna Digiacomo, assistenti pastori di Real Life Church, di cui è pastore Emmanuel Gullo. La sorella Angela Maisano conduce un programma italiano in onda due volte alla set- Antonietta si diverte a dar da mangiare al canguro, mentre il cucciolo guarda dal marsupio. Un giovane aborigeno accetta di farsi fotografare nel centro commerciale di Melbourne. Dopo il culto nella chiesetta curata dal pastore Angelo Rossi si posa per la foto ricordo. La sorella Angela Maisano, conduttrice del programma italiano, pronta ad andare in onda. Pranzo con gli anziani della Chiesa di Adelaide. Il pastore Mario Pengue posa coi coniugi Piccolo davanti all’Opera House di Sydney. (Continua a pag. 8) Antonietta e Giuseppe Piccolo Grazia Nocera alla bella età di 95 anni. Mark Hutchinson e John Iuliano coi coniugi Piccolo al Southern Cross Bible College. 7 RADUNO GIOVANILE “ELIM” 2005 L’8 dicembre ha avuto luogo nella Chiesa Bethel di Milano l’incontro annuale giovanile promosso dalle chiese Elim. Diversi gruppi di giovani provenienti da diverse chiese del nord Italia hanno potuto godere dell’amore fraterno e della meravigliosa presenza di Dio. Corrado Salmè ha condiviso alcuni suoi nuovi canti e condotto la lode e l’adorazione infuocato dalla passione per Gesù. Ha poi condiviso un messaggio che è stato di notevole incoraggiamento: “Giovani siete forti!” (1 Giovanni 2:14-16). Ha ribadito inoltre che la nostra generazione ha tutti i requisiti per essere lo strumento del risveglio italiano. Nella sessione pomeridiana vari gruppi di giovani hanno contribuito con canti, balli e drammatizzazioni. Ci siamo accorti che effettivamente noi ragazzi abbiamo un grande potenziale! La presenza di Dio ha sempre permeato l’atmosfera in ogni momento della giornata, non solo durante l’adorazione e la predicazione ma anche nei momenti di socializzazione. Ciò ha permesso a tutti noi di conoscerci, apprezzarci e amarci senza alcuna barriera. Al termine dell’incontro abbiamo di nuovo avuto un momento di lode e di adorazione e i nostri cuori si sono aperti davanti a Dio chiedendo perdono per i peccati del nostro Paese. Infine, siamo giunti alla conclusione che ci ha portati ad incoraggiarci l’un l’altro: “Se Dio fa il tifo per mio fratello, anche io farò il tifo per lui!” Sofia Zingale (Chiesa Elim “Casa di Preghiera” di Torino Pastore Daniele Zingale) (Segue da pagina 7) timana sulla Radio Comunitaria 3ZZZ (www.3zzz.com.au) ed ha voluto averci come ospiti della sua trasmissione in diretta. Abbiamo avuto la gioia di conoscere la sorella Grazia Nocera Maisano di 95 anni. Infatti, è nata a Ferruzzano (Reggio Calabria) il 2 luglio 1910 e ci ha raccontato con piena lucidità di essersi convertita nel 1919, quando aveva appena 9 anni, sotto il ministero di Giacomo Lombardi, l’apostolo che portò la testimonianza pentecostale in Italia. Le era morta la madre ed era andata ad abitare con la nonna materna, che fu la prima a convertirsi in occasione della visita del fratello Lombardi a Ferruzzano, in campagna, in contrada Caraffa. Lei ci ha ricordato che Giacomo Lombardi era un uomo che ubbidiva al Signore e che andava dovunque il Signore lo mandasse. Era partito dagli Stati Uniti ed era venuto in Italia. In due anni vi era giunto tre volte, recandosi nelle campagne. Un giorno, mentre si trovava sul treno, il Signore gli disse di scendere dal treno. Una luce lo guidò fino a una casa dove trovò delle persone disposte a sentir parlare del Signore, le quali Lo accettarono come loro Salvatore. In seguito, Luigi Maisano prese cura di coloro che si erano convertiti. Il 10 novembre scorso abbiamo ricevuto una e-mail da Teresa Maisano da Melbourne, figlia della sorella Grazia, che trascriviamo integralmente: “Caro fratello Piccolo, spero che adesso vi siete (tu e tua moglie) ripresi dalla stanchezza del viaggio. È stata una gioia avervi avuto tra noi. Mia mamma vuole aggiunge- 8 Corrado Salmè mentre predica. * * * L’incontro dei giovani dell’8 dicembre nella comunità Bethel di Milano è stato un incontro benedetto, piacevole e sorprendente. Benedetto perché era tangibile la presenza di Dio. Piacevole perché è sempre bello poter rivedere fratelli e sorelle vicini nel cuore, ma lontani dagli occhi. Sorprendente perché i giovani sono stati fantastici: l’affluenza è stata vastissima, la partecipazione grandiosa. Il tempo messo a disposizione dei singoli gruppi è stato utilizzato fino all’ultimo minuto (ed oltre): si sono alternati canti, balletti, piccole scenette. Ognuno ha voluto dare del suo re a quanto ha detto prima, che lei ricorda che nei primi tempi si tenevano servizi tutte le sere e i fedeli lavoravano in campagna tutto il giorno e la sera andavano al culto. Alcuni di loro abitavano a un’ora o più di cammino, ma erano presenti tutte le sere. In più, ogni sera dopo il servizio, si pregava per lo Spirito Santo e si pregava per ore, ma anche se stanchi, i fedeli non avevano fretta di andare a casa perché le benedizioni del Signore erano così meravigliose. Tutte le sere nuovi fedeli venivano battezzati. Grazie per il giornale, io l’ho letto, mio marito ancora no. Lo scorso martedì ha parlato lui alla radio, se hai il tempo puoi sentirlo. Tanti cari saluti nell’amore del Signore. Teresa”. Siamo veramente grati al Signore d’averci concesso di fare delle belle esperienze in mezzo ai nostri cari fratelli emigrati in Australia più di 30-40 anni fa e siamo profondamente grati anche a loro per l’affetto e le premure che ci hanno dimostrato durante la nostra permanenza di un mese intero. La nostra preghiera è che Dio possa ricompensarli tutti e, in modo particolare, le famiglie che ci hanno ospitati e che hanno messo a nostra completa disposizione le loro accoglienti case: i coniugi Angelo e Angela Rossi di Perth, Primo e Antonietta Guglielmucci di Adelaide, Bruno e Giuseppina Versace di Sydney, Tony e Maria Ienco di Newcastle e Rocky e Cristina Giovinazzo di Melbourne. Dio benedica i pastori e tutti i loro membri che in un modo o nell’altro hanno reso piacevole e arricchente il nostro soggiorno in Australia! Antonietta e Giuseppe Piccolo Più di 400 giovani hanno partecipato all’incontro giovanile dell’8 dicembre nella Chiesa Bethel di Milano. per partecipare e dare gloria a Dio, “alla faccia” delle nuove generazioni svogliate… Abbiamo perfino usato il tempo dell’insegnamento pomeridiano! Il tutto accompagnato dalla lode e dall’insegnamento mattutino di Corrado Salmè. Le 17.30, ora della partenza, sono arrivate presto e spero che altrettanto presto ci sia la possibilità di incontrarci di nuovo. Virginia (Chiesa Elim di Ciriè - Pastore Wanda Pistono) In conformità alla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali, Voce Pentecostale garantisce la massima riservatezza dei dati fornitici, e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo a: Voce Pentecostale Via Biella, 17 20143 Milano. I dati in nostro possesso sono custoditi nel nostro archivio elettronico, e verranno utilizzati solo per inviarLe corrispondenza relativa a “Voce Pentecostale”. Voce Pentecostale Trimestrale di edificazione dell’Assemblea Cristiana Evangelica Via Biella, 17 - 20143 Milano Tel. 02- 810 366 - Fax 02- 810 233 E-mail: [email protected] Web: www.bethel-milano.org Associato all’International Pentecostal Press Association Distribuzione gratuita ai membri di chiesa e simpatizzanti. Offerte e contributi volontari possono essere inviati sul c.c.p.n. 16366205 intestato a Voce Pentecostale - Milano. Direttore responsabile: Giuseppe Piccolo Stampa: INGRAF-Industria Grafica S.r.l.- Milano Aut. Trib. di Milano n. 136 del 4/4/1981