voce pentecostale - Bethel

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voce pentecostale - Bethel
“Voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo
verrà su di voi, e mi sarete testimoni”.
“E come il giorno della Pentecoste fu giunto...
tutti furono ripieni dello Spirito Santo”.
(Atti 1:8; 2:1-4).
VOCE PENTECOSTALE
Periodico trimestrale di edificazione
Spedizione in A.P. Art. 2 Comma 20/c
Legge 662/96 - Filiale di Milano
ANNO XXV - N. 3-4
LUGLIO / DICEMBRE 2005
ACCADDE 100 ANNI FA: IL RISVEGLIO DI AZUSA STREET
Azusa Street, una via di Los Angeles in cui
si trovava una piccola chiesa, è nota in tutto il
mondo come il luogo in cui Dio sparse il Suo
Spirito nell’aprile del 1906.
Il battesimo nello Spirito Santo con l’evidenza del parlare in altre lingue fu sperimentato dai 120 in preghiera nell’alto solaio il giorno della Pentecoste, come si legge in Atti 2:4:
“Quando il giorno della Pentecoste giunse,
tutti erano insieme nello stesso luogo…
Tutti furono riempiti di Spirito Santo e
cominciarono a parlare in altre lingue, come
lo Spirito dava loro di esprimersi”.
Da allora in poi, attraverso tutti i secoli,
gruppi isolati di credenti hanno fatto la stessa
esperienza dei 120 nell’alto solaio.
Ma è stato solo all’inizio del secolo scorso
che Dio ha mandato una potente effusione
del Suo Spirito che si è propagata in tutto il
mondo, facendo così nascere il cosiddetto
Movimento Pentecostale.
Tutto ebbe inizio il 1° gennaio 1901 con
un gruppo di studenti di una Scuola Biblica di
Topeka, Arkansas, fondata da Charles Fox
Parham.
Era una Scuola Biblica gestita per fede,
Bethel Bible College, dove nessuno pagava
la retta.
Alla vigilia del nuovo anno c’erano circa
settanta persone esterne e quaranta studenti
per la tradizionale veglia di preghiera del nuovo anno.
Una certa signorina Agnes Ozman chiese
che le si imponessero le mani perché lei potesse ricevere lo Spirito Santo. Dopo ripetute
suppliche, Parham acconsentì.
Forse Parham era riluttante ad imporre le
mani, sia per modestia che per il fatto che lui
stesso ancora non era stato riempito di Spirito
SOMMARIO
• “Accadde 100 anni fa” (G.Piccolo)
• Testimonianze
pag.
1
”
3
• Dalle nostre Comunità
”
4
• Impariamo a conoscere le Chiese Elim
”
5
• Incontri intercomunitari (F. Felice)
”
6
• Viaggio in Australia (G.Piccolo)
”
7
• Raduno Giovanile
”
8
La copertina di Azusa Street, il libro che racconta gli inizi del moderno Movimento Pentecostale, diffuso in tutto il mondo. Si calcola che
conti oltre 600 milioni di aderenti.
Santo. Egli quindi le impose le mani sul capo
e pregò. Scrive Parham stesso: “Avevo appena ripetuto alcune frasi quando la gloria cadde
su di lei, in un alone che sembrava circondasse la sua testa e la sua faccia e cominciò a parlare in lingua cinese e fu incapace di parlare in
inglese per tre giorni. Vedendo questa meravigliosa manifestazione della restaurazione
della potenza pentecostale, decidemmo come
Scuola di restare in attesa davanti al Signore.
Sentimmo che Dio non aveva riguardo alla
qualità delle persone e ciò che Egli aveva fatto
con uno poteva misericordiosamente farlo
con tutti”.
Dopo questa esperienza, le lezioni furono
sospese e durante il mese di gennaio 1901
tutto il corpo studentesco si impegnò in preghiera e la maggioranza di loro, compreso il
pastore, furono battezzati nello Spirito Santo.
Nel 1905 Parham si trasferì a Houston,
Texas, e vi stabilì una Scuola simile a quella di
Topeka. La Bibbia era l’unico libro di testo.
Tra gli studenti c’era un predicatore di colore,
William J. Seymour. Seymour fu invitato a
Los Angeles da un sorella negra che aveva
ricevuto lo Spirito Santo a Houston. Le riunioni furono tenute in casa sua al numero 214
di Bonnie Brae Street. Fu qui che il 9 aprile
1906 sette persone ricevettero il battesimo
nello Spirito Santo e cominciarono a parlare
in altre lingue e per tre giorni e per tre notti
continuarono a pregare e a lodare Dio.
Circa una settimana dopo le riunioni furono trasferite al numero 312 di Azusa Street,
un vecchio edificio preso in affitto. Le riunioni si tenevano dalle 10 del mattino e spesso
duravano fino alle 3 del mattino successivo.
Frank Bartleman, un testimone oculare del
risveglio, nel suo libro Azusa Street così descrive le riunioni:
“C’era un generale spirito di umiltà nella
riunione. Tutti erano assorti in Dio. La presente manifestazione pentecostale non è
esplosa in un momento, come un enorme
fuoco di prateria che metta il mondo in fiamme. Infatti, nessuna opera di Dio è mai apparsa in tal modo. È necessario un tempo per la
preparazione.
Il fratello Seymour era riconosciuto come il
leader nominale in carica. Ma non avevamo
alcun papa né gerarchia. Il Signore stesso dirigeva… Il fratello Seymour era un uomo di colore, molto semplice, spirituale e umile. Era
cieco da un occhio. Generalmente sedeva dietro due scatole vuote di scarpe, una messa sull’altra. Di solito teneva la testa dentro quella in
alto durante la riunione di preghiera. Lì non
c’era orgoglio. I servizi si svolgevano quasi
continuamente. Anime alla ricerca potevano
essere trovate sotto la potenza quasi per un’ora, notte e giorno. Il luogo non era mai chiuso e né vuoto. La gente veniva per incontrare
Dio. Egli era sempre lì. Le riunioni non dipendevano da un leader umano. La presenza di
Dio diveniva sempre più meravigliosa. In quel
vecchio edificio, con le sue travi basse e i pavimenti nudi, Dio ridusse a pezzi uomini e
donne forti, e li mise insieme di nuovo per la
Sua gloria. Fu uno straordinario processo di
revisione. L’orgoglio, l’affermazione, la stima
(Continua a pag. 2)
Giuseppe Piccolo
(Segue dalla prima pagina)
e l’importanza di sé non potevano sopravvivergli. L’egoismo, l’io religioso predicavano
prontamente il loro stesso sermone funebre.
Nessun soggetto o sermone veniva annunciato in anticipo, e nessun oratore speciale per
quella ora. Nessuno sapeva ciò che sarebbe
avvenuto, ciò che Dio avrebbe fatto. Tutto era
spontaneo, ordinato dallo Spirito Santo. Volevamo udire da Dio, attraverso chiunque
potesse parlare. Non avevamo “rispetto per la
qualità delle persone”. Il ricco e l’istruito erano
trattati allo stesso modo del povero e dell’ignorante e trovavano la morte più dura da
morire. Riconoscevano soltanto Dio. Tutti
erano uguali. Nessuna carne poteva gloriarsi
alla Sua presenza. Egli non poteva usare coloro che avevano un’alta opinione di sé.
Erano riunioni dello Spirito Santo, guidate
dal Signore. Dovevano iniziare in ambienti
poveri, per tenere lontano l’elemento egoistico e umano. Tutto avveniva con umiltà ai Suoi
piedi. Tutti sembravano uguali e avevano ogni
cosa in comune, almeno in questo senso. Le
travi erano basse, gli alti di statura dovevano
abbassarsi. Nel momento in cui arrivavano ad
“Azusa” erano umiliati, pronti per la benedizione. Il foraggio era posto per gli agnelli, non
per le giraffe. Tutti potevano raggiungerlo”.
Una sorella presente alle riunioni, Emma
Cotton, così testimonia: “La gente veniva da
ogni dove. La mattina dopo non c’era modo
di avvicinarsi alla casa. Mentre il popolo veniva, cadeva a terra sotto la potenza di Dio, e
l’intera città fu commossa. I malati erano guariti e i peccatori erano salvati proprio mentre
arrivavano. Poi andarono a cercare un altro
luogo per le riunioni e trovarono un vecchio
edificio abbandonato in Azusa Street, che era
stato usato da una chiesa metodista, ma che
ormai era vuoto da diversi anni. Sembrava
che fosse rimasto lì in attesa per il Signore e lì
iniziò il grande risveglio mondiale. La gente
veniva da ogni parte della nazione a centinaia
e a migliaia. Quella riunione durò per 3 anni
e mezzo giorno e notte senza interruzione.
La notizia di questa grande effusione dello
Spirito attrasse anche me. Io non ero stata
altro se non una farmacia ambulante per tutta
la vita, con polmoni deboli e un cancro. Mentre mi guardavano (la sorella Cotton aveva un
terribile tumore sul naso), i santi mi dicevano:
“Figliola, Dio ti guarirà”. Nei giorni di quella
grande effusione, quando loro dicevano che
Dio avrebbe guarito, tu eri veramente guarito. Per 33 anni non sono tornata più dai dottori, grazie a Dio, né alle medicine. Il Signore
mi salvò, mi battezzò nello Spirito Santo, mi
guarì e mi fece andare via rallegrandomi”.
Questa sorella divenne poi una predicatrice del Vangelo e continuò a predicare che il
Cristo glorioso salva, guarisce e soddisfa l’anima assetata con il benedetto Spirito Santo.
Bartleman descrive ancora il tipo di riunioni che avevano luogo in quei giorni: “Non
avevamo alcun programma preordinato per
occupare il tempo. Il nostro tempo era il Signore. Avevamo delle testimonianze reali,
provenienti da fresche esperienze. Quanto più
brevi erano le testimonianze, tanto più efficaci risultavano. Una dozzina di persone potevano alzarsi in piedi nello stesso momento tremando sotto la straordinaria potenza di Dio.
2
Non dovevamo ricevere il segnale dal leader.
Eravamo liberi dall’anarchia. Nelle riunioni
eravamo assorti in preghiera davanti a Dio e
le nostre menti erano concentrate su di Lui.
Tutti obbedivamo a Dio con mansuetudine
e umiltà. Il Signore aveva la responsabilità di
parlarci mediante chicchessia. Noi pregavamo
continuamente per questo. Qualcuno alla fine
si alzava con unzione per dare il messaggio.
Tutti sembravano riconoscerlo e gli cedevano
il posto. Poteva essere un fanciullo, una donna o un uomo. Poteva provenire dall’ultimo
posto o da quello davanti. Non faceva alcuna
differenza. Ci rallegravamo che Dio stesse
operando. Nessuno desiderava mettersi in
mostra. Pensavamo soltanto a obbedire a
Dio. Infatti, c’era lì una tale atmosfera di Dio
che impediva a chiunque se non a un folle di
cercare di farsi avanti senza una vera unzione.
E ciò non durava a lungo. Le riunioni erano
controllate dallo Spirito, dal trono. Quelli erano davvero giorni meravigliosi. Ho spesso
detto che vorrei vivere sei mesi di quel tempo
piuttosto che cinquanta anni di vita ordinaria.
Ma Dio è ancora oggi lo stesso. Solo noi
siamo cambiati”.
In queste riunioni avvenivano le stesse
manifestazioni che si stanno verificando anche ai nostri giorni e che molti attribuiscono al
diavolo. Lasciamo ancora la parola a Frank
Bartleman (pagina 59 del suo libro “Azusa
Street”):
“Poteva darsi che qualcuno stesse parlando. Improvvisamente lo Spirito cadeva sulla
congregazione. Dio stesso soleva fare l’appello. Gli uomini cadevano dappertutto nella
casa, come uccisi in battaglia, o si precipitavano in massa ad andare avanti a cercare Dio.
La scena spesso somigliava a una foresta di
alberi abbattuti. Tale scena non può essere
imitata. Io non ho mai visto fare un appello in
quei primi giorni. Dio stesso lo faceva. E il
predicatore sapeva quando doveva fermarsi.
Quando Lui parlava noi tutti obbedivamo.
Sembrava una cosa spaventosa impedire o
rattristare lo Spirito. Tutto il luogo era saturo
di preghiera. C’era lì la gloria di Dio, la
Shekinah. Infatti, alcuni affermavano di aver
visto di notte la gloria sull’edificio. Io non ne
ho dubbi. La presenza del Signore era così
reale”.
Naturalmente, non tutti coloro che si recavano a queste riunioni lo facevano con umiltà.
Alcuni vi andavano per curiosità o con spirito
di superiorità e di scetticismo, soprattutto tra i
pastori. Ma non potevano resistere alla potenza di Dio, come lo stesso Bartleman afferma: “A volte venivano tra noi degli uomini
presuntuosi. Specialmente predicatori che
cercavano di mettersi in mostra con le proprie
opinioni. Ma i loro sforzi erano di breve durata. Il respiro veniva loro tolto. Le loro menti
vagavano, i loro cervelli vacillavano. Gli oggetti apparivano oscuri davanti ai loro occhi. Non
potevano continuare. Non ne vidi mai uno in
quei giorni che avesse potuto cavarsela. Si
erano messi contro Dio. Nessuno li tagliò fuori. Noi semplicemente pregavamo. Lo Spirito
Santo faceva il resto. Volevamo che lo Spirito
prendesse il controllo. Egli li ridusse in silenzio
in breve tempo. Erano portati fuori come
morti, spiritualmente parlando. Mangiavano
la polvere con umiltà, passando attraverso il
processo che noi tutti avevamo attraversato.
In altre parole, essi sparivano, giungevano a
vedersi nella loro malvagità, poi con umiltà e
confessione infantile erano rialzati da Dio, trasformati mediante il potente “battesimo” nello
Spirito. L’“uomo vecchio” moriva con tutto il
suo orgoglio, la sua arroganza e le sue buone
opere. Nel mio proprio caso giunsi ad aborrire me stesso. Supplicai il Signore di abbassare dietro di me una cortina sul mio passato,
così vicina da toccarmi le calcagna. Egli mi
disse di dimenticare ogni opera buona come
se non fosse mai avvenuta e di andare avanti
di nuovo come se non avessi mai fatto nulla di
buono per Lui, per timore che le mie buone
opere diventassero un laccio per me.
In quei giorni vedevamo delle cose meravigliose. Persino degli uomini molto bravi giungevano ad avere orrore di sé stessi nella luce
più chiara di Dio. I pastori erano i più difficili
a morire. Essi avevano così tanto a cui morire. Tanta reputazione e tante buone opere.
Ma quando Dio riusciva a penetrare in loro,
essi con piacere voltavano una nuova pagina
ed un nuovo capitolo. Questa era una delle
ragioni per cui lottavano così duramente. La
morte non è affatto un’esperienza piacevole.
E gli uomini forti fanno più fatica a morire.
Il fratello Ansel Post, un pastore battista,
una sera stava seduto nella riunione su una
sedia in mezzo al pavimento. Improvvisamente lo Spirito cadde su di lui. Balzò in piedi dalla
sedia, cominciò a lodare Dio ad alta voce in
“lingue”, e corse per tutta la stanza abbracciando tutti i fratelli che poteva afferrare. Era
pieno di amore divino. In seguito, si recò in
Egitto come missionario. Ecco la sua testimonianza: “ Improvvisamente, come nel giorno
della Pentecoste, mentre stavo seduto a circa
tre metri e mezzo proprio di fronte al predicatore, lo Spirito Santo cadde su di me e letteralmente mi riempì. Mi sembrava di essere
sollevato, perché mi trovai in aria in un istante, gridando “gloria a Dio”, e immediatamente cominciai a parlare in un’altra lingua. Non
potevo essere più sorpreso se qualcuno nello
stesso momento mi avesse consegnato un
milione di dollari…”
I demoni venivano scacciati, i malati erano
guariti, molti erano salvati, restaurati e battezzati con lo Spirito Santo e con potenza”.
La gente veniva da ogni parte del mondo
per cercare salvezza, santificazione, il battesimo nello Spirito Santo o la guarigione. “Azusa Street divenne”, come scrisse John Thomas
Nichol nel suo libro The Pentecostals, “la
mecca pentecostale di ogni sincero ricercatore
della potenza divina”.
Sono passati quasi 100 anni da quell’aprile del 1906 e non si può restare indifferenti
nel leggere la storia delle origini del risveglio
pentecostale e di ciò che Dio vi compì. Quello
che Dio fece allora può farlo ancora oggi.
Egli ci invita: “Chiedete al Signore la
pioggia nella stagione di primavera!”
(Zaccaria 10:1).
Sono in atto grandi preparativi per rammemorare in modo eccezionale il centenario
di Azusa Street a Los Angeles dal 25 al 29
aprile 2006. Il tema della Conferenza è
“Insieme di nuovo”. Fanno parte del Comitato organizzatore oltre 150 leader carismatici e
(Continua a pag. 3)
Giuseppe Piccolo
TESTIMONIANZA
Siamo felici di pubblicare la testimonianza della guarigione del pastore David
Hudson, che abbiamo avuto il piacere di
incontrare alla Conferenza Insight tenutasi
dal 21 al 23 novembre scorso a Cober Hill,
nei pressi di Scarborough (Inghilterra).
Avevo sentito parlare di questa testimonianza dal figlio Paul, quando alcuni anni
fa ero stato con mia moglie nella chiesa
Elim di Dewsbury.
Giuseppe Piccolo
Caro fratello, come promessoti alla Conferenza Insight, ecco qui un breve racconto di
come Dio nella Sua grazia ha portato guarigione nella mia vita.
Sia mia moglie Jean che io siamo stati
addestrati e mandati come ufficiali dell’Esercito della Salvezza ed abbiamo servito nel
ministero negli anni 1960. Per vari motivi
personali presentammo le dimissioni e durante gli anni 1970 andammo ad abitare ad
Halifax divenendo membri del corpo locale
dell’Esercito della Salvezza. Ero stato addestrato come ufficiale sorvegliante e Jean era
tornata alla sua professione come infermiera
professionale governativa presso il locale
ospedale.
Durante il 1979 mi ammalai molto gravemente e non fui in grado di lavorare. Avevo
perso molto peso, avevo difficoltà a reggermi
in piedi e a camminare e avevo sviluppato una
(Segue da pag. 2)
pentecostali da tutto il mondo. La Conferenza
sarà tenuta al Los Angeles Convention Center. Tra gli oratori figurano Charles Crabtree,
vice-sovrintendente delle Assemblee di Dio,
Kenneth Copeland, Gerald Derstine, Bill
Hamon, Jesse Miranda, Benny Hinn, Paula
White, T. D. Jakes, Ed Silvoso e molti altri. Gli
organizzatori promettono che sarà un’opportunità unica per sperimentare la riflessione e
la realtà del più grande risveglio mondiale.
Infatti, essa si propone di:
• portare insieme tutte le varie correnti del
movimento pentecostale;
• commemorare la ricca eredità del movimento;
• innalzare la diversità pur dimostrando l’unità del movimento;
• celebrare il progresso dinamico dei primi
100 anni del movimento;
• valutare la risposta del movimento al mandato divino dato ad Azusa Street;
• cercare la faccia del Signore per la futura
direzione del movimento.
Anche in Italia si sta progettando di celebrare il centenario di Azusa Street.
Chi desideri saperne di più può visitare il
sito: www.azusastreet100.net.
Possa la Chiesa di Gesù Cristo unirsi per
chiedere a Dio in preghiera una nuova Pentecoste ed un potente risveglio spirituale in
Italia!
“Spirito Santo, oscura è l’or; risveglia
tutti, riempi, infiamma i cuor! Opra tra noi
e l’Evangel nella pienezza potremo proclamar!”
Giuseppe Piccolo
David e Jean Hudson
doppia visione. Dopo molte visite ed esami i
medici diagnosticarono che avevo un tumore
inoperabile al cervello e che le aspettative
della mia vita erano a dir poco limitate.
Fui dimesso dall’ospedale e tornai a casa
per attendere di morire. Jean, mia moglie,
rifiutò di accettare la prognosi dei medici e mi
esortò a cercare qualcuno che potesse imporre le mani su di me e pregare per un miracolo! Come molti uomini, io ero testardo e rifiutai, perché l’Esercito della Salvezza allora non
praticava l’unzione dell’olio e l’imposizione
delle mani.
Per nulla scoraggiata, lei suggerì che se
non fossi andato in alcun posto, dovevo almeno permetterle di pregare per me in questo
modo. Lei lo fece su base serale e, lentamente, Dio mi riportò nuovamente in piena salute. Durante la mia grave malattia avevamo
detto al Signore che, se mi avesse ridato la
salute, avremmo cercato di ritornare nel ministero a tempo pieno e, in modo straordinario,
ciò avvenne entro alcuni mesi.
Egli aprì una porta per me nelle Chiese
Elim e per gli ultimi 25 anni Lo abbiamo servito come pastori. Abbiamo anche avuto la
gioia di vedere entrambi i nostri figli seguirci
nel ministero in seno alle Chiese Elim: il figlio
maggiore, Neil, è il Vice-direttore dell’Elim
Bible College di Nantwich (è stato anche in
Italia per un seminario tenutosi a Gela), e il
figlio più giovane, Paul, è pastore della Chiesa
Elim di Dewsbury.
A Dio sia tutta la gloria!
David Hudson
FOTO DEL VIAGGIO IN AUSTRALIA
Riunione in casa della famiglia Pingitore a
Melbourne.
I ragazzi che frequentano la scuola gestita dalla
Chiesa di Newcastle.
Culto nella Chiesa Betania Est di Adelaide.
Culto nella Chiesa Park Street di Melbourne.
Riunione in casa della famiglia Caccetta a
Perth.
In casa della famiglia Coppola.
3
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
Conferenza
delle Chiese Elim
del Nord-Est dell’Inghilterra
Si è tenuta a Cober Hill, nei pressi di
Scarborough, e dall’Italia hanno partecipato
a questa conferenza i pastori: Giuseppe
Piccolo da Milano, Giuseppe Croce da Messina, Dante Bernarducci da Livorno, Samuele Pellerito da Sesto S. Giovanni, Davide Barresi con il figlio Samuele e Mauro
Cangemi, entrambi da Trapani.
Dopo essere rimasti in auto per diverse
ore, viaggiando a sinistra per arrivare al
luogo della Conferenza, siamo scesi a destinazione tutti piegati e stanchi. La zona della
conferenza era nuova per noi e l’albergo
molto accogliente. Siamo arrivati lunedì 21
in serata, appena in tempo per cenare.
Questa volta, però, posso dire che ci è
andata molto meglio delle altre volte.
Infatti, non abbiamo avuto alcun motivo
di lamentarci del cibo inglese, perché per un
momento abbiamo creduto di trovarci in
un’altra nazione. Gloria a Dio per questo!
Un sentito ringraziamento ai fratelli inglesi
che hanno organizzato l’incontro in maniera eccellente.
È stata veramente una magnifica esperienza, anche se il sottoscritto ha passato
tutto il tempo con un bel raffreddore.
La serata di lunedì 21 è stata dedicata a
Geoff Feasey e a sua moglie Carol.
L’ambiente era abbastanza caldo ed
accogliente e tutti i convenuti hanno avuto
parole d’apprezzamento per l’impegno e la
dedizione con cui il pastore Feasey ha svolto per 20 anni il suo ruolo di sovrintendente della Regione Nord Est.
Egli ha portato avanti la comunione e
l’organizzazione non solo delle chiese del
Nord Est ma anche delle chiese Elim della
Spagna, Italia, Francia, Belgio e Germania.
È stata una cosa meravigliosa da parte di
tutti i colleghi in Cristo riconoscere il valore
di quest’uomo di Dio che ha saputo con sagacia tenere insieme tutte le comunità del
Nord Est, spronandole continuamente ad
andare avanti nelle vie del Signore. La serata è finita con la predicazione di John Glass,
Presidente delle Chiese Elim di Gran Bretagna, che ha parlato in modo confortante
per tutti i cambiamenti che a volte è necessario fare nell’opera di Dio.
Il martedì e il mercoledì sono state giornate di grande comunione fraterna e di
grandi insegnamenti da parte dell’oratore
ufficiale, Stuart Bell. Egli ha parlato della
vita pastorale e dei molti cambiamenti che
sono spesso necessari. Ha insistito sulla
necessità di ascoltare la voce dello Spirito
Santo, il quale vuole guidarci in tutta la verità di Dio e così evitare di demolire i grandi
principi della Sacra Scrittura. Spesso, come
Abraamo, bisogna lasciare le proprie sicurezze e seguire il Signore più da vicino senza
chiedere mai: “Che sarà di me o dove mi
4
Un momento della Conferenza Insight di Scarborough.
I partecipanti italiani: Dante Bernarducci, Samuele Pellerito, Mauro Cangemi, Giuseppe
Croce, Davide Barresi, Giuseppe Piccolo e Samuele Barresi.
porterai?” Dio è l’Iddio della fede e chi ubbidisce ha solo due possibilità davanti a sé:
seguire il Signore e quindi scrivere il proprio
nome nella storia con Dio o rimanere fermo
e distruggere il piano di Dio per la propria
vita; o la fede o la follia disse qualcuno!
Chiediamo al Signore di farci essere sempre fedeli a Lui, di camminare con Lui e di
Stuart Bell durante il suo intervento.
seguirLo sempre, anche quando non comprendiamo, perché com’è scritto: “Fedele è
Colui che ci chiama”.
Giuseppe Croce
AUGURI DI BUON ANNO!
La Redazione desidera far pervenire
a tutti gli affezionati lettori gli auguri più sinceri
di un anno ricco delle benedizioni divine!
«Il Signore ti benedica e ti protegga!
Il Signore faccia risplendere il Suo volto su di te
e ti sia propizio! Il Signore rivolga verso di te
il Suo volto e ti dia la pace!»
Numeri 6:24-26.
Ringraziamo tutti coloro che avranno in cuore di sostenerci
per coprire le spese di stampa e di spedizione.
Le offerte e i contributi volontari potranno essere inviati
sul conto corrente postale n. 16366205 intestato a:
VOCE PENTECOSTALE - Via Biella, 17 - 20143 Milano
IMPARIAMO A CONOSCERE LE CHIESE “ELIM”
Giuseppina e Giuseppe Croce.
CHIESA “PAROLA DI VITA”
DI MESSINA
Il pastore Giuseppe Croce, di anni 65, è
sposato con Giuseppina ed è padre di tre figli:
Giovanni, Rosy e Francesca, e nonno di sei
nipoti: Jessica, Vanessa, Valeria, Davide,
Naomi e Christian. È stato chiamato al ministero pastorale nel 1965 ed ha ricoperto ruoli
di coordinamento di gruppi giovanili regionali
e nazionali.
Nel 1984 ha iniziato un’opera nuova nella
città di Messina denominata “Assemblee Cristiane Evangeliche Pentecostali”.
Durante questo periodo è venuto in contatto con diversi ministeri nazionali ed internazionali.
Nel settembre del 1993, Giuseppe Croce
è stato uno dei soci fondatori delle “Chiese
Elim in Italia” e sin dal primo anno ad oggi ha
sempre ricoperto la carica di Vice-Presidente.
È anche Presidente del Comitato dei Pastori
della città di Messina.
Attraverso il suo ministero ci sono state
La Chiesa “Parola di Vita” di Messina durante un culto di adorazione.
molte conversioni, alcune delle quali sono
andate ad arricchire altri piccoli gruppi sparsi
sul territorio.
Il suo ministero pastorale, che svolge su
tutta la nazione, è accompagnato da diverse
guarigioni fisiche e da liberazioni da demoni.
Ha scritto due libri: “Il Grande Fatto”, edito
da Publielim, e “Unzione e Consacrazione”,
edito da Parola di Vita.
La Chiesa si trova in Via Uberto Bonino
Cpl. SITAT. - 98125 Messina.
Tel. 090 - 63 27 69.
Culti: Dom. ore 18
Mar.- Giov. ore 18.00/Sabato ore 18,30.
LE MIE IMPRESSIONI
SUL VIAGGIO IN ISRAELE
È stato un sogno che consideravo lontano perché lo ritenevo rischioso, poi invece
si è realizzato ed è rimasto un bellissimo
ricordo. Un ricordo che vive ancora.
Quando abbiamo visitato tutti i luoghi,
Bibbia alla mano, non realizzavo che Gesù
aveva passato i Suoi anni in quella terra.
Sinceramente non me ne rendevo conto.
Ero presa ad ammirare la bellezza di quella
terra, percependo allo stesso tempo il contrasto forte dovuto alle varie culture/religioni che incredibilmente vivono una accanto
all’altra! Grazie alla pazienza della nostra
guida Selma, ho imparato di più sulla politica israeliana che su quella italiana.
È stato un tuffo nel passato. Ora, quando
leggo la Bibbia mi immagino i posti che
abbiamo visitato e mi rendo conto di quanto sia arricchente la meditazione.
È stato bellissimo mangiare il “pesce di
S.Pietro” al ristorante di Tiberiade. Ho
immaginato quando Gesù saziò 5.000 e più
Il gruppo davanti al Muro del Pianto.
persone con un pesce e del pane. Mi ero
immedesimata nella folla che seguiva Gesù e
dopo aver mangiato quel pescione al ristorante..ero proprio sazia! Un’esperienza
“fuori dal tempo” e ringrazio Dio per aver-
mela fatta vivere. Di certo mi piacerebbe
ritornarci. Vi ringrazio ancora per l’amore
con cui avete reso possibile questo viaggio.
Con affetto,
Alice Cremonini
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INCONTRI INTERCOMUNITARI A MILANO E A RIVOLI
Il 10 settembre scorso, presso la chiesa Bethel di Milano, si è tenuto un incontro per pastori e collaboratori allo scopo
di conoscerci meglio e stabilire una maggiore affinità fra i pastori del Nord Italia.
L’evento ha avuto inizio alle 16,00 con
il ringraziamento agli intervenuti da parte
del pastore Piccolo e con l’auspicio che
nel prossimo incontro se ne possano aggiungere altri. La presenza del Signore
come sempre non è mancata, dove si loda e si innalza il Suo nome, Egli è sempre
presente. Abbiamo potuto apprezzare ed
essere incoraggiati dalla predicazione del
fratello Enzo Calamita, un giovane pastore-evangelista delle Elim Pentecostal
Churches di Gran Bretagna, ma di origine napoletana.
Durante il corso dell’incontro, l’ottima
comunione fraterna ha fatto nascere il
desiderio di ripetere l’evento in maniera
sistematica ogni tre mesi in una chiesa del
Nord, toccando una regione diversa al
fine di onorare tutti. Lo scopo è quello di
incoraggiare l’opera pastorale e creare
spazi ed eventi per i nostri giovani che
consentano loro di conoscersi e di mettere in evidenza per l’edificazione comune i
talenti che Dio ha affidato a loro. Si è
deciso che il prossimo incontro si sarebbe
tenuto il 19 novembre in Piemonte, presso la chiesa del pastore Felice Filippo in
Rivoli (Torino). Quindi, come in precedenza stabilito, il secondo incontro si è
tenuto a Rivoli. Nei cieli si respira un’aria
diversa, l’amore di Dio impregna sempre
di più l’atmosfera della sua chiesa e niente può arrestare il desiderio sempre maggiore di unità.
La preghiera di Gesù rivolta ai discepoli di essere uno, così come Lui è con il
Padre, prende sempre più consistenza; i
pastori vengono spinti alla sorgente, sotto
la guida dello Spirito Santo, per abbeverare il gregge che è stato loro affidato, in
un gregge unico dove ad aspettarli vi è il
sommo Pastore.
La giornata del 19 novembre inizia
presto: i fratelli della chiesa “Issacar” di
Rivoli, preposti all’accoglienza, si affrettano a preparare qualcosa di caldo per
coloro che arrivano dalla Lombardia e dai
paesi limitrofi.
C’è aria di gioia, si respira già il profumo dello Spirito Santo. I primi ad arrivare sono i fratelli della chiesa Bethel di
Milano guidati dal pastore Piccolo; subito
dopo arrivano da Sesto San Giovanni
anche i fratelli della chiesa del pastore
Samuele Pellerito. Uno dopo l’altro arrivano anche da Torino. Sono presenti i
pastori Daniele Zingale, Severino Racano, Alessandro Giarmoleo; da Ciriè arriva
il gruppo del pastore Wanda Pistono e nel
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Enzo Calamita mentre predica a Milano.
pomeriggio, durante l’incontro pastorale,
ci raggiunge anche il pastore Delle Donne, il pastore Lewis e un anziano della
International Christian Centre di Milano.
Dopo i saluti di benvenuto da parte del
pastore Filippo Felice e dopo aver preso
qualcosa di caldo, si inizia in perfetto orario; il gruppo di lode della chiesa
“Issacar”, insieme ad altri fratelli delle
comunità locali ci guidano nella lode per
introdurci in momenti di adorazione.
In mezzo a noi abbiamo la presenza di
un sacerdote salesiano e di alcuni seminaristi che condividono con noi i canti e l’adorazione al Signore Gesù.
La parte della predicazione viene affidata al pastore Piccolo, che sotto la guida
dello Spirito Santo ci invita a condividere
la Parola nel libro di Esdra cap. 7.
La parola invita tutti i presenti a pren-
dere spunto dalla figura di Esdra mettendo in risalto doti come l’umiltà, la fedeltà,
la conoscenza, attributi fondamentali per
chi vuole servire nel campo del Signore.
Viviamo momenti difficili, forse più difficili di quelli in cui si svolse il compito di
Esdra, ma il pastore Piccolo ci incoraggia
perché non siamo soli, in quanto l’opera
dello Spirito Santo è continua e sovrana.
Come soldati fedeli dobbiamo portare
a compimento l’opera che Dio ha affidato a ciascuno di noi.
Come il tempo di Esdra era tempo di
restaurazione, così ancora oggi la chiesa
deve essere strumento di riconciliazione
per l’avanzamento del regno di Dio.
Possa ogni servo odierno avere la stessa consapevolezza e determinazione di
Esdra nel portare a compimento il piano
di Dio. Anche la seconda parte della giornata è stata apprezzata dai nostri giovani
attraverso i canti di lode guidati dalla
Chiesa “Issacar” e da alcuni giovani delle
chiese di Sesto e di Milano. È seguito un
momento in cui è stata condivisa la Parola
di Dio da Virginia, la giovane figlia del
pastore Wanda Pistono. Sono stati momenti esaltanti in cui lo Spirito Santo ha
contagiato di gioia tutti i presenti e così i
giovani si sono ripromessi di rincontrarsi
l’8 dicembre a Milano, dove a guidare il
loro entusiasmo ci sarà il fratello Corrado
Salmè. Durante l’incontro dei giovani, in
un salone adiacente alla sala di culto, i
pastori presenti hanno avuto un momento di confronto e di comunione per poter
progettare eventi futuri (campeggio estivo, comitati locali) e permettere di soddisfare le esigenze sempre più crescenti di
un movimento che afferma la sua fedeltà
ed integrità ai valori che il nostro Signor
Gesù ci ha trasmesso.
Dio vi benedica! Con affetto,
Un momento dell’incontro nella Chiesa “Issacar” di Rivoli.
Filippo Felice
LE IMPRESSIONI DI UN VIAGGIO IN AUSTRALIA
È stata una bella ed inattesa sorpresa essere nuovamente invitato a visitare le chiese italiane in Australia. Nel 1989, su invito dei
pastori Alfonso Scarallo ed Elio Marrocco,
avevo trascorso in Australia esattamente 55
giorni nelle chiese italo-australiane. A distanza
di 17 anni, ho ricevuto un altro invito dai pastori Rocco Cardillo e Ray Gullaci di Perth.
Essi mi hanno preparato un itinerario per
visitare anche altre chiese di lingua italiana ad
Adelaide, Sydney e Melbourne. Questa volta,
però, sono stato in compagnia di mia moglie.
Così, il 5 ottobre siamo partiti da Milano per
Dubai e siamo arrivati a Perth, nostra prima
tappa, dopo circa 20 ore di volo. Siamo stati
felici di conoscere Ray Gullaci, pastore della
Chiesa Bethel Life Centre, la sua famiglia, i
suoi collaboratori e i suoi membri di chiesa.
I coniugi Angelo ed Angela Rossi, assistenti pastori, ci hanno offerto un’affettuosa e premurosa ospitalità.
Questa prima settimana è stata trascorsa in
modo piacevole e intenso partecipando ai
culti nelle chiese di Perth e di Fremantle ed
anche in riunioni in case private.
La stessa cosa è avvenuta anche nelle altre
città: a Betania Christian Centre di Adelaide,
dove è pastore Joe Leone; a Sydney, col
pastore Mario Pengue di Liberty Hill
Christian Centre; coi pastori Pasquale e
Robert Lo Surdo, di Lansvale Christian
Church; a Melbourne, col pastore Rocky
Giovinazzo di Park Street Assembly; e col
pastore Dante Cicchiello della Italian
Pentecostal Church di Syndal.
Una nota simpatica è stata la partecipazione a un pranzo presso un ristorante italiano di
Adelaide con le persone anziane della Chiesa
di età superiore a 55 anni, a cui ci era stato
chiesto di parlare.
A Sydney abbiamo avuto il piacere di visitare il Southern Cross Bible College delle
Assemblee di Dio e di incontrare alcuni membri dello staff, tra cui il suo Presidente, pastore John Iuliano, di origini calabresi, e Mark
Hutchinson, docente di storia della Chiesa,
che era da poco rientrato dall’Italia con un
gruppo di fratelli australiani, di cui ha fatto
parte anche il pastore Charlie Fazio, venuto
a predicare nella nostra Chiesa Bethel.
Anche se non era incluso nell’itinerario, il
pastore Tony Ienco è riuscito a portarci per
due giorni anche nella sua chiesa di
Newcastle, la International Christian
Church, dove la figlia Mirella gestisce un’attività pubblica di dopo-scuola.
Dal 28 ottobre al 5 novembre siamo stati
ospiti in casa del pastore Rocky Giovinazzo di
Melbourne, ma abbiamo anche visitato la cara
famiglia Giuseppe e Anna Coppola ed abbiamo trascorso del tempo prezioso anche con
Ralph e Anna Digiacomo, assistenti pastori
di Real Life Church, di cui è pastore
Emmanuel Gullo.
La sorella Angela Maisano conduce un
programma italiano in onda due volte alla set-
Antonietta si diverte a dar da mangiare al canguro, mentre il cucciolo guarda dal marsupio.
Un giovane aborigeno accetta di farsi fotografare nel centro commerciale di Melbourne.
Dopo il culto nella chiesetta curata dal pastore
Angelo Rossi si posa per la foto ricordo.
La sorella Angela Maisano, conduttrice del programma italiano, pronta ad andare in onda.
Pranzo con gli anziani della Chiesa di Adelaide.
Il pastore Mario Pengue posa coi coniugi
Piccolo davanti all’Opera House di Sydney.
(Continua a pag. 8)
Antonietta e Giuseppe Piccolo
Grazia Nocera alla bella età di 95 anni.
Mark Hutchinson e John Iuliano coi coniugi
Piccolo al Southern Cross Bible College.
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RADUNO GIOVANILE “ELIM” 2005
L’8 dicembre ha avuto luogo nella Chiesa
Bethel di Milano l’incontro annuale giovanile
promosso dalle chiese Elim. Diversi gruppi di
giovani provenienti da diverse chiese del nord
Italia hanno potuto godere dell’amore fraterno e della meravigliosa presenza di Dio. Corrado Salmè ha condiviso alcuni suoi nuovi
canti e condotto la lode e l’adorazione infuocato dalla passione per Gesù.
Ha poi condiviso un messaggio che è stato
di notevole incoraggiamento: “Giovani siete
forti!” (1 Giovanni 2:14-16). Ha ribadito inoltre che la nostra generazione ha tutti i requisiti per essere lo strumento del risveglio italiano.
Nella sessione pomeridiana vari gruppi di giovani hanno contribuito con canti, balli e drammatizzazioni. Ci siamo accorti che effettivamente noi ragazzi abbiamo un grande potenziale! La presenza di Dio ha sempre permeato l’atmosfera in ogni momento della giornata, non solo durante l’adorazione e la predicazione ma anche nei momenti di socializzazione. Ciò ha permesso a tutti noi di conoscerci,
apprezzarci e amarci senza alcuna barriera. Al
termine dell’incontro abbiamo di nuovo avuto
un momento di lode e di adorazione e i nostri
cuori si sono aperti davanti a Dio chiedendo
perdono per i peccati del nostro Paese. Infine,
siamo giunti alla conclusione che ci ha portati
ad incoraggiarci l’un l’altro: “Se Dio fa il tifo
per mio fratello, anche io farò il tifo per lui!”
Sofia Zingale
(Chiesa Elim “Casa di Preghiera” di Torino
Pastore Daniele Zingale)
(Segue da pagina 7)
timana sulla Radio Comunitaria 3ZZZ
(www.3zzz.com.au) ed ha voluto averci come
ospiti della sua trasmissione in diretta.
Abbiamo avuto la gioia di conoscere la
sorella Grazia Nocera Maisano di 95 anni.
Infatti, è nata a Ferruzzano (Reggio Calabria)
il 2 luglio 1910 e ci ha raccontato con piena
lucidità di essersi convertita nel 1919, quando
aveva appena 9 anni, sotto il ministero di
Giacomo Lombardi, l’apostolo che portò la
testimonianza pentecostale in Italia.
Le era morta la madre ed era andata ad
abitare con la nonna materna, che fu la prima
a convertirsi in occasione della visita del fratello Lombardi a Ferruzzano, in campagna, in
contrada Caraffa. Lei ci ha ricordato che Giacomo Lombardi era un uomo che ubbidiva al
Signore e che andava dovunque il Signore lo
mandasse. Era partito dagli Stati Uniti ed era
venuto in Italia. In due anni vi era giunto tre
volte, recandosi nelle campagne. Un giorno,
mentre si trovava sul treno, il Signore gli disse
di scendere dal treno. Una luce lo guidò fino
a una casa dove trovò delle persone disposte
a sentir parlare del Signore, le quali Lo accettarono come loro Salvatore. In seguito, Luigi
Maisano prese cura di coloro che si erano
convertiti.
Il 10 novembre scorso abbiamo ricevuto
una e-mail da Teresa Maisano da Melbourne,
figlia della sorella Grazia, che trascriviamo
integralmente:
“Caro fratello Piccolo, spero che adesso
vi siete (tu e tua moglie) ripresi dalla stanchezza del viaggio. È stata una gioia avervi
avuto tra noi. Mia mamma vuole aggiunge-
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Corrado Salmè mentre predica.
* * *
L’incontro dei giovani dell’8 dicembre nella
comunità Bethel di Milano è stato un incontro
benedetto, piacevole e sorprendente.
Benedetto perché era tangibile la presenza
di Dio. Piacevole perché è sempre bello poter
rivedere fratelli e sorelle vicini nel cuore, ma
lontani dagli occhi. Sorprendente perché i
giovani sono stati fantastici: l’affluenza è stata
vastissima, la partecipazione grandiosa.
Il tempo messo a disposizione dei singoli
gruppi è stato utilizzato fino all’ultimo minuto
(ed oltre): si sono alternati canti, balletti, piccole scenette. Ognuno ha voluto dare del suo
re a quanto ha detto prima, che lei ricorda
che nei primi tempi si tenevano servizi tutte
le sere e i fedeli lavoravano in campagna
tutto il giorno e la sera andavano al culto.
Alcuni di loro abitavano a un’ora o più di
cammino, ma erano presenti tutte le sere.
In più, ogni sera dopo il servizio, si pregava
per lo Spirito Santo e si pregava per ore, ma
anche se stanchi, i fedeli non avevano fretta di andare a casa perché le benedizioni del
Signore erano così meravigliose. Tutte le
sere nuovi fedeli venivano battezzati.
Grazie per il giornale, io l’ho letto, mio
marito ancora no. Lo scorso martedì ha
parlato lui alla radio, se hai il tempo puoi
sentirlo. Tanti cari saluti nell’amore del
Signore. Teresa”.
Siamo veramente grati al Signore d’averci
concesso di fare delle belle esperienze in
mezzo ai nostri cari fratelli emigrati in Australia più di 30-40 anni fa e siamo profondamente grati anche a loro per l’affetto e le premure che ci hanno dimostrato durante la nostra permanenza di un mese intero. La nostra
preghiera è che Dio possa ricompensarli tutti
e, in modo particolare, le famiglie che ci
hanno ospitati e che hanno messo a nostra
completa disposizione le loro accoglienti case:
i coniugi Angelo e Angela Rossi di Perth,
Primo e Antonietta Guglielmucci di
Adelaide, Bruno e Giuseppina Versace di
Sydney, Tony e Maria Ienco di Newcastle e
Rocky e Cristina Giovinazzo di Melbourne.
Dio benedica i pastori e tutti i loro membri che
in un modo o nell’altro hanno reso piacevole
e arricchente il nostro soggiorno in Australia!
Antonietta e Giuseppe Piccolo
Più di 400 giovani hanno partecipato all’incontro giovanile dell’8 dicembre nella Chiesa
Bethel di Milano.
per partecipare e dare gloria a Dio, “alla faccia” delle nuove generazioni svogliate…
Abbiamo perfino usato il tempo dell’insegnamento pomeridiano!
Il tutto accompagnato dalla lode e dall’insegnamento mattutino di Corrado Salmè.
Le 17.30, ora della partenza, sono arrivate presto e spero che altrettanto presto ci sia
la possibilità di incontrarci di nuovo.
Virginia
(Chiesa Elim di Ciriè - Pastore Wanda Pistono)
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Aut. Trib. di Milano n. 136 del 4/4/1981