Giovanni Allevi: «All`alba vincerò

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Giovanni Allevi: «All`alba vincerò
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38 il caffè del weekend
IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE
SABATO 20 APRILE 2013
RAVENNA
Ravenna, coreografie
che sono una Revelations
Modena, Paul Young
offre un Altro Suono
Al teatro Alighieri stasera alle 20,30 e
domani alle 15,30 la danza con Ailey II,
la giovane compagnia americana diretta
emanazione del suo fondatore Alvin
Ailey. In programma un viaggio nella
coreografia contemporanea con la
leggendaria “Revelations” in chiusura.
Il festival Altro Suono sfoggia alle 21 al
Comunale “Pavarotti” Paul Young .
Vera e propria icona pop degli anni
Ottanta, il cantante interpreterà alcuni
dei suoi più grandi successi: da “Every
Time You Go Away” a “Love of the
Common People”
RUSSI (RA) h. 21
MODENA h. 21
RAVENNA h. 21,30
La voce della De Vito
celebra Joni Mitchell
Marta sui Tubi
al numero cinque
Al teatro Comunale per
Crossroads, Maria Pia De Vito
con l’omaggio a Joni Mitchell “So
Right”. accompagnata da Julian
Oliver Mazzariello al piano e
Enzo Pietropaoli al
contrabbasso. I brani si
concentrano nel periodo d’oro
della cantautrice americana
Al Bronson (via Cella 50, Madonna
dell’Albero) arrivano i Marta sui
Tubi reduci dal festival di Sanremo.
La band che Lucio Dalla definiva «la
migliore live band italiana»
presenta il quinto album “Cinque,
la luna e le spine” tra atmosfere
notturne e sognanti
Gioco al massacro
fra tre amici
Giovanni Allevi in veste di direttore d’orchestra con il Sunrise
Tour che fa tappa stasera al Pala De André di Ravenna alle 21.
Violino solista sarà la giapponese Reiko Watanabe
Al teatro Storchi (stasera alle 21 e
domani alle 15,30) va in scena
“Art” di Yasmina Reza con la regia
di Giampiero Solari e
l’interpretazione di Alessio Boni,
Alessandro Haber e Gigio Alberti.
Tra arte e amicizia, tre amici fra
egoismi, falsità e doppiezze
BOLOGNA h. 22
FERRARA h. 21,30
Giovanni Allevi:
«All’alba vincerò»
Stefano Marchetti
· RAVENNA
BOLOGNA h. 22,30
The Courteeners
britpop con furore
Il batterista
di Miles Davis
Max Gazzè
arriva “Sotto casa”
Al Covo Club (viale Zagabria 1)
sul palco The Courteeners, tra i
principali esponenti della scena
britpop inglese. Al terzo album
“Anna”, hanno conquistato le
platee mondiali. «Siamo un
gruppo molto buono, che scrive
grandi canzoni con grandi
melodie» dice il leader Liam
Fray
Al Torrione San Giovanni (via
Rampari di Belfiore 167) arriva il
jazz di Al Foster, il batterista per
oltre una decade di Miles Davis.
«Mi colpì — scriveva Davis —
perchè possedeva un tale grrove...
esattamente quello che stavo
cercando». Con lui Doug Weiss
(contrabbasso), Adam Birnbaum
(piano) e Eric Alexander (sax)
Da Berlino a Bologna, migliaia di
chilometri e altrettante emozioni.
L’European Live Club Tour di Max
Gazzè approda stasera
all’Estragon, al Parco Nord di
Bologna alle 22,30.
Il 2013 si sta rivelando un anno
ricco di soddisfazioni per il
cantautore che a pochi mesi
dall’uscita di “Sotto casa”, il brano
presentato all’ultimo Festival di
Sanremo (tratto dall’album
omonimo), ottiene la
certificazione Digital Download
d’Oro, è primo nella classifica
EarOne e conquista il podio al
secondo posto dell’airplay
radiofonico.
Ma non è finita qui: “Sotto casa” si
conferma nella top 10 dei singoli
più scaricati su iTunes e di Spotify,
il principale servizio mondiale di
musica on demand in streaming,
dove il disco del cantautore
romano risulta stabile nella Top 5
degli album più ascoltati.
SUNRISE, ovvero alba, ma anche Sol Levante. Anche nel titolo del più recente album di
Giovanni Allevi si sente
un’eco del Giappone, che è divenuto parte della sua vita e
del suo estro creativo: «Il primo movimento del mio concerto per violino e orchestra l’ho
scritto chiuso in una camera
STASERA
Il musicista in concerto
con il Sunrise Tour
al Pala De André
d’albergo a Osaka — racconta
l’enfant terrible della musica
classica-pop —. I fogli pentagrammati erano per terra e,
mentre scrivevo, guardavo la
città brulicante di vita dalla finestra». E c’è il Giappone anche nel “Sunrise Tour” che stasera alle 21 farà tappa (ovviamente attesissimo) al Pala De
André di Ravenna: sul palco
con il pianista-direttore che festeggia vent’anni di composizioni e con l’Orchestra Sinfonica Italiana salirà anche Reiko
Watanabe, virtuosa violinista
nipponica cresciuta negli States. Sarà lei la solista della
“Danza della Strega”, composta dal musicista marchigiano,
che in giugno tornerà in Giappone per una serie di concerti.
Suonare con orchestra oppure al piano solo: qual è
per lei la differenza fondamentale?
«Con l’orchestra sperimento
una magia: basta un piccolo
movimento delle dita durante
la direzione, o l’espressione
del volto, per cambiarne il suono. Dal podio mi ritrovo spesso a incitare i professori o il solista ad abbandonarsi alla musica con passione, a suonare
quelle note come se fosse l’ultimo concerto. Davanti al pianoforte invece, è come pregare in
solitudine».
Che alba è quella del suo
‘Sunrise’?
«E’ una delicata alba interiore,
è l’idea forse utopistica che ci
sia un mondo più bello ad attenderci, dove ci sia più umanità. Spero che la mia musica, in
un momento così buio, possa
contribuire a diffondere un
po’ di positività».
Quali differenze espressive ha il violino, rispetto al
pianoforte?
«Il primo violinista che ha interpretato la mia composizione, il polacco Mariusz Patyra,
mi ha fatto notare che, forse
perché io non sono violinista,
avevo sviluppato una scrittura
insolita e innovativa per lo
strumento. Al di là del fatto
tecnico, credo che attraverso il
violino si sia manifestata la
mia anima dannata».
Quanto si sente classico? E
quanto si sente pop?
«Mi sento una persona normalissima, incline all’ansia e al sogno. E mi sento lontano dalle
definizioni».
Questo album è nato dopo
un periodo di ‘blocco creativo’. L’avevano ferita le
critiche?
«I giudizi e i pregiudizi si avvicendano e passano, ma ciò che
conta sono le emozioni, e quelle sono misteriose».