Mercati Finanziari

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Mercati Finanziari
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economicrevue
scenario economico internazionale mezinárodní ekonomický scénář
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Mercati Finanziari
ottobre - novembre 2003
A cura di Crédit du Lac - Lugano
IT
La storia
Verrebbe voglia di ripetere quanto scritto nel numero precedente. Tutti in attesa
di conferma delle più svariate iptesi: chi
giura sulla solidità della ripresa economica americana; chi invece garantisce
che i dati macro sono pericolosamente
falsati dalle spese militari della troppo
lunga campagna irakena; chi teme un
prepotente crollo dei mercati finanziari
e chi invece ne intravede un roseo futuro.
E in questo disordine di opinioni contrastanti l'unico vero dato riscontrabile è
che su tutto domina la volatilità. E la
volatilità è amica della speculazione. E
la speculazione non vuole mercati stabili.
Tutti gli analisti concordi nell'interpretare
le parole di Bush e di Greenspan come
favorevoli ad un Dollaro debole e il
Dollaro trova spunti per rinforzarsi contro euro e Yen.
Tutti gli analisti pronti a vedere una salita dei tassi e nessuna delle principali
Banche Mondiali annuncia misura del
genere.
Molte cassandre a prevedere crolli di
Borsa e gli indici oramai da mesi che
salgono con trend costantemente positivi.
Se la storia è "magistra vitae" temo che
abbiamo ricevuto molte lezioni da
imparare.
La tendenza
a breve termine
Prima lezione: quando troppi la pensano allo stesso modo difficilmente il pensiero si trasforma in azione.
A breve termine infatti non ci sembra
possibile escludere rallentamenti o inversione del trend dei mercati ma non crediamo che questo evento possa essere
traumatico per gli investitori.
Non ci aspettiamo comunque misure
ufficiali di rialzo dei tassi di interesse
che al limite vedremo invece nei rendimenti delle obbligazioni almeno, come
già cominciato in settembre, sulla parte
lunga della curva.
L'attesa ipersvalutazione del dollaro non
solo non è avvenuta ma addirittura
assistiamo ad una relativa
rivalutazione.
Le obbligazioni
Il Bund e il Treasury si marcano strettamente seguendo le stesse oscillazioni
che portano ad un leggero rialzo dei
rendimenti sia sul primario che sul mercato secondario.
In ogni caso continua senza fatica l'opera dei collocatori di primario che trovano una liquidità ancora largamente
disponibile ad acquistare nuova carta
che, con piccolissimi aggiustamenti o
di prezzo o di cedola, viene facilmente
piazzata.
Il piano di ristrutturazione del debito
Argentino ha riportato attenzione sugli
emergenti del Centroamerica dve si
conferma interesse e fiducia per il
Brasile mentre appare sempre piu
grave la crisi del Perù e della
Bolivia.
Le valute
Ancora una volta siamo costretti a dire
che l'organizzazione europea riferita
al governo dei tassi e della moneta
dimostra le sue contingenti debolezze e
inefficienze.
Il dollaro infatti, ben guidato dalla Fed,
la fa da padrone senza trovare alcun
contrasto ne da parte europea ne tantomeno dal Giappone.
Ne fanno le spese tanto le valute quanto gli operatori che spesso si trovano
abbandonati a se stessi e vittime di
analisi malsupportate dal comportamento delle banche centrali.
La sola valuta che sembra ottenere i
risultati voluti dalla propria banca centrale è il CHF che si mantiene debole
verso l'euro come non mai negli ultimi
anni.
scenario economico internazionale mezinárodní ekonomický scénář
Azioni
Seconda lezione: alle borse di oggi basta
anche un piccolo pretesto per salire.
Stiamo assistendo a qualcosa di sconosciuto: mercati obbligazionari volatili e mercati
Azionari spinti da una apparente irrefrenabile volontà di salita.
Anche ottobre,mese tradizionalmente incerto, ha visto quasi tutti gli indici internazionali in salita e l'inizio di novembre non
smentisce questa ipotesi.
Confermiamo comunque la nostra perplessità circa la durata del fenomeno che impone proprio per l'assenza di dati realmente
confortanti la massima cautela.
Il caso
"Yukos" un caso di moderna economia?
Pochi anni fa parlare di investimenti in
carta finanziaria emessa da Mosca e dintorni era mestiere da espertissimi speculatori.
I Bonds erano classificati come rischiosissimi sia che fossero Pubblici sia che a maggior ragione fossero emessi da Aziende.
E se questa era la classificazione dei
Bonds figuratevi quella delle Azioni.
Ma lo sviluppo del Paese e una seria
impressione di buongoverno fornita dal sig.
Putin a livello sia interno che internazionale
hanno da diverso tempo modificato le
cose.
Il mercato russo non è piu neppure annoverato tra gli emergenti. I bonds sono trattati
con spreads di livello europeoe le principali Azioni fanno parte delle assetallocations
delle piu importanti Banche di investimento
del mondo.
Bisogna anche dire che i risultati offerti agli
investitori sono spesso stati superiori alle
attese.
Ma una bella mattina di ottobre succede
un fatto.
L’affaire YUKOS. Il principale manager
della società viene arrestato con accuse
gravissime. La tempesta scoppia e come
succede per le belle tempeste le onde
bagnano un po tutti.
Putin ancora una volta dimostra doti di
capacità di governo e in pochio giorni
insedia un nuovo managemet ai vertici
della società.
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• Dimostra attenzione per gli investitori ad
ogni oivello
• Si gioca il proprio prestigio anche in
campo economico/finanziario.
Il titolo Tukos che poteva essere la mina
vagante del mercato in pochi giorni, dopo
perdite rilevanti, riprende a essere trattato
correttamente e recupera parte del terreno
perduto ma soprattutto non travolge il resto
del mercato come alcuni temevano.
Ciò che è accaduto impone una riflessione
forse amara ma certamente dovuta:
I sistemi finanziari moderni hanno tutti avuto
un minimo comune denominatore: sono
stati vittime di scandali dovuti alla cattiva
gestione e alla disonestà dei managers.
Tutti, senza esclusione alcuna.
Ricordiamo l'Italia con Mani pulite, la
Francia con i coinvolgimenti della
politica e dell'economia, la Germania
con i problemi dei finanziamenti occulti e
gli Stati Uniti con le mgravi storie che
hanno colpito duramente le maggiori
Corporations.
Adotta tutti i sistemi che piacciono ai mercati
Viene quasi da affermare che questo sia un
prezzo da pagare per accedere al gotha
dei maggiori Paesi industrializzati del
mondo.
• Informa di cio che succede e aggiorna i
media con costante fusso di informazioni
Speriamo che questa sia una tesi e che la
storia possa dimastrarci il contrario.
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