Ingenium in der entwicklung
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Ingenium in der entwicklung
HERZGEWÄCHSE OP.20 A. SCHÖNBERG HERZGEWÄCHSE Maurice Maeterlinck (Feuillage du coeur) GERMOGLI DEL CUORE Traduzione in tedesco di Stefan George Meiner müden Sehnsucht blaues Glas Il cristallo azzurro della mia stanca Deckt den alten unbestimmten Kummer, malinconia cela l antica pena incerta Dessen ich genas, da cui sono guarito, Und dr nun erstarrt in seinem Schlummer. che in sopore lungo s irrigidisce. Sinnbidhaft ist seinr Blumen Zier: Simbolico è l ornato di suoi fiori: Mancher Freuden düstre Wasser-Rose, ninfee cupe di gioie segrete, Palmen der Begier, palme di lente brame, Weiche Schlinggewächs, kühle Moose, morbide liane e freddi muschi, Eine Lilie nur in all dem Flor, Un unico giglio, in mezzo a tanta flora, Belich und starr in ihrer Kränklichkeit, rigido, soffuso pallore malaticcio, Richter sich empor s erge solingo tra l inerte fogliame Über all dem Blattgword nen Leid, di tante trasmutate pene, Licht sind ihre Blätter anzuschauen, Chiari i petali seminano luce Weißen Mondesglanz sie um sich sät, di lunare splendore tutt intorno, Zum Kristall dem blauen inviando una mistica preghiera Sendet sie ihr mystisches Gebet. all azzurro cristallo. Ingenium in der entwicklung. Durante le lezioni di Analisi delle forme compositive , più volte mi sono sentita veramente in difficoltà perché l analisi formale di un brano mi sembrava una questione per tecnici, per compositori . Io sono una cantante, e per ragioni non certo dovute alla ridicola tradizione che siamo portatori sani di stupidità, mi sento legata alla musica da un punto di vista quasi esclusivamente emozionale . Questo tipo di lettura mi permette sia di elaborare il semplice ascolto di un opera sia mi dà la chiave ,come strumentista,per interpretare , per andare oltre la semplice esecuzione di un brano. Mentre studiavo il Tristano di Wagner, per esempio, il famoso accordo iniziale non ha certo stuzzicato il mio interesse per la sua costituzione particolare , ma perché mi ha dato la sensazione di entrare in uno spazio e in un tempo assolutamente astorico, intimo ,facendomi provare una sensazione di sospensione dei sensi che mi ha lasciato per giorni in uno stato di stimolante euforia. Il problema è che a me non viene da chiedermi : il compositore che cosa ha usato ,in termini di tecnica compositiva, per rendere la sua musica così evocativa? Sono fermamente convinta che nonostante la supponenza di un caratterino come quello di Wagner, che poteva fargli credere di saper controllare ogni biscroma del suo manufatto, questo, in effetti, non poteva accadere. Wagner lo bramava con tutte le sue forze, se non altro per aumentare il numero dei suoi adepti adoranti e acritici, e forse il suo ideale di Wort Ton Drama aveva in sé anche l opzione di captare l attenzione totale del pubblico, in un tentativo che oggi si è realizzato in toto attraverso la produzione di massa dei media, che arriva ,per esempio, attraverso gli spot pubblicitari, a indirizzare i gusti e i disgusti delle povere anime globalizzate. L unione delle arti (della serie: l unione fa la forza!) per realizzare una titanica architettura musicale, tale da coinvolgere e conquistare l ascoltatore, era un aspirazione un po raffazzonata, ma di un compositore comunque geniale. Ecco, appunto, il genio sono dell idea kantiana, nietzschiana, schopenaueriana che il genio sia una questione di ingenium , non consapevole , non comprensibile , libero. Chi crea uno spot , invece, ha talento nella sua professione ,ha capacità di analisi e di sintesi ed è lo studium che lo porta a realizzare un prodotto di altissima efficacia, tale da modificare il senso stesso delle priorità di un essere umano. Possiamo dire che Wagner voleva consapevolmente incanalare una forza che non poteva essere messa in un ampolla e usata a piacimento come da un novello dott. Frankestein. In effetti più si ostinava nel suo tentativo, più la sua opera perdeva potenza evocativa, per diventare epopea. Era questo forse il tradimento di cui lo accusava Nietzsche . Comunque l esigenza, diciamo pure la priorità, di formulare la realizzazione di una nuova arte composita si è espansa in maniera esponenziale da Wagner in poi ,e ancora oggi si cerca di dare un senso al significato di essere artista . Nei primi decenni del 1900 Wagner rimane il punto di partenza di qualsiasi tentativo a tal proposito. Anche Schönberg, e come lui tutta quella generazione di musicisti, non può prescindere da Wagner. Ma anche le altre arti, che Wagner aveva coinvolto specificatamente, come la poesia e la pittura, non possono più prescindere dall esperienza wagneriana. La mia scelta è caduta su Herzgewächse proprio perché poteva darmi la possibilità di portare avanti un analisi di tipo non esclusivamente tecnico, proponendone una emotiva attraverso la visualizzazione di ciò che secondo me il brano suggerisce, grazie all uso di colori, forme geometriche, contrasti e condivisioni che mi sono stati ispirati dall esperienza di un pittore che tanto ha avuto a che fare con la musica del Novecento, Schönberg compreso: Kandinsky. Inoltre non potrò facilmente dimenticare la mia intensa sorpresa nel leggere,nel III atto del Tristano, un piccolo interrogativo del protagonista, prossimo alla morte: Odo la luce? , espressione sinestetica tra le più commoventi. Nella storia dell analisi sono state formulate diverse chiavi di lettura , accomunate dall esigenza di esprimere visivamente quello che l analisi scova nello spartito , attraverso l uso di alcuni simboli e di una grafica a volte di tipo matematico, come nell analisi insiemistica di Allen Forte. L esigenza di mettere nero su bianco (!) il significante di una scelta del compositore, scaturisce da una necessità di testimoniare un metodo scientifico induttivo e deduttivo insieme, che rafforzi l idea di una evidente necessità dell analisi stessa. Ci sono termini come percorso , tempo , spazio , movimento , che ricorrono in tutte le tipologie di analisi, alcuni usati per evidenziare il rapporto tecnica-espressione e le sue variabili ( Schenker, Meyer, Nattiez, Réti ), altre invece con una dominante di tipo esclusivamente estetico (Tovey, Marx, Rosen ). Le opere d arte della musica e della pittura ,punto di partenza ,ma non di arrivo dell analisi, oggettivizzano questi termini in maniera assolutamente unica e irripetibile . Ho pensato di unire anche io le forze e di utilizzare il punto di vista di Kandinsky che definiva la musica come arte privilegiata , poichè non ha bisogno, come la pittura, dell oggetto naturale per esprimere e comunicare. Herzgewächse essendo un pezzo di musica atonale, mi ha consentito anche di comprendere meglio quanto l assenza di una forma riconoscibile sia in effetti un problema complicato, piuttosto che un vantaggio. A.B.Marx , negli anni Quaranta ,scrive che vi sono tante forme d arte quante opere d arte , a prescindere dalla loro sedimentazione storica, che è un processo lento, successivo alla necessità di forma . Quella frase sembra calzare proprio a proposito : Schönberg era un compositore affatto scevro dall urgenza di dare un senso di unità alle sue composizioni . Il conformista rivoluzionario ,come lo definì nel 1968 Willi Reich,voleva ri- costruire dalle ceneri delle forme tradizionali, riconoscendo nel concetto di forma, nel senso di contenuto e non di contenitore, un valore fondamentale per il significato stesso della musica organizzata . Avrò scrutato centinaia di volte quelle 30 battute, e ogni volta mi accorgevo di qualcosa di nuovo, una sorpresa elettrizzante, sia perché mi rassicuravo, per evidente prova conforme ,sulla falsità della mitica condizione di pazzi del villaggio della mia categoria professionale, sia perché man mano capivo anche il senso dell analisi stessa. Il viaggio in quel dramma atonale (Rosen non me ne voglia!) era veramente piacevole, diverso dall immagine fosca e ingarbugliata che un occhiata distratta allo spartito e un primo ascolto influenzato da preconcetti non molto confortanti, mi si era insidiata nella mente. Da cantante, abituata a suonare parole, la prima cosa che ho fatto è stata quella di leggere il testo tradotto in tedesco da Stefan George dell originale francese del poeta belga Maurice Maeterlinck (Gand, 29 agosto 1862 Nizza, 6 maggio 1949).Attraverso la traduzione in italiano ho potuto cogliere la difficoltà di un testo il cui carattere è espressamente evocativo, in cui le parole sono usate per il loro significato simbolico. Sicuramente la scelta di un testo del genere corrispondeva alle necessità di Schönberg che non credeva nell affinità parola-suono, anzi pensava che la musica potesse solo suggerire il significato verbale piuttosto che descriverlo. Un aspra critica di Schönberg a Wagner fu proprio contro la sua abitudine a sottoscrivere fino all esasperazione i significati letterali delle parole per lui chiave , sottolineandole marcatamente con effetti dell orchestra o con la melodia. Per Schönberg il messaggio è tanto più puro e fruibile incondizionatamente quanto più si consente al suono della parola di essere simbolo. Un testo così evanescente sarebbe stato probabilmente anche un soggetto esemplare per una composizione scenica di Kandisky, che condivideva l idea di purezza della poetica di Schönberg. Ed in effetti quest ultimo lo propose nel 1912 (anche se finì di scriverlo nel 1911) insieme ad un articolo intitolato pubblicazione dell almanacco Il rapporto con il testo , proprio per la Der blaue reiter (Il cavaliere azzurro) che Kandinsky e il pittore Franz Marc compilarono spinti dalla necessità di un libro che dimostrasse che il problema dell arte non è un problema delle forme ma un problema del contenuto spirituale Il testo di Maeterlinck appartiene alla stagione simbolista e suggerisce un ambientazione emotiva neutra, in cui alcuni sprazzi di luce vengono emanati da singole parole come luce , cristallo . La mia scelta del grigio come colore predominante all inizio sta proprio nel significato di questo colore che indica la neutralità, lo stare tra il bianco e il nero (la scrittura musicale!),il mescolarsi del bene e del male, l indecisione, la mancanza di energia. Successivamente l inserimento di colori più caldi viene stimolato dall incalzare di piccole presenze motiviche che sono una costante di tutto il pezzo e del concetto schönberghiano di forma e di costruttivismo . Sono i mattoni su cui si regge l architettura generale dell edificio Herzgewächse. Esse sottolineano una sempre più vivace scrittura di dialogo tra le parti, che nell ultima quartina della poesia (battute 20/30) Chiari i petali seminano luce di lunare splendore tutt intorno, inviando una mistica preghiera all azzurro cristallo culmina con un denso colloquio tra tutti e quattro gli strumenti, che man mano si assopisce fino a tornare alla cellula motivica generatrice ,che nell ultima battuta ripete l episodio presente nel nido della prima battuta. Via via che l intreccio delle voci si dissolve, anche gli sprazzi di colore luminoso si spengono in tonalità più pastello, più fredde e con un parziale ritorno al grigio, a sottolineare che il cerchio si è chiuso. Gli episodi in cui alcune voci toccano gli estremi dei registri grave e sovracuto sono state sottolineate da punte di colore più acceso (rosso arancio): GLAS(cristallo), battuta 3 : la CELESTA sembra rappresentare, attraverso le 2 biscrome sincopate di entrambe le parti all unisono e in registri diversi, la fragilità della materia e la sua capacità di urlare nel momento in cui viene sfiorata SCHLUMMER (sonno),battuta 6: il soprano canta la nota più bassa della sua parte a sottolineare un letargico sopore, profondo, quasi mortale FREUDEN (gioie),battuta 9: il soprano canta una terza maggiore ad evidenziare la positività del termine sottolineata anche dalla terze maggiori degli altri strumenti BEGIER (desiderio),battuta11: alternanza di suoni naturali e alterati (re#-re-re) ad esprimere l ineffabilità dell accezione usata per questo termine dal poeta KÜHLE(freddo) ,battuta 12:il soprano si sofferma su un registro grave che dipinge la naturale collocazione del muschio e la sua appartenenza ad un particolare clima (freddo appunto) Battuta 10: l harmonium suona la nota più grave del brano(re) in un momento di silenzio del soprano, come ad evidenziare la profondità in cui si trovano nell animo umano le reali brame KRÄNKLICHKEIT (malato), battuta 15: la presenza di evidenti dissonanze negli accordi dell HARMONIUM, comunicano un disagio profondo (di nuovo è presente il re grave), sinonimo di esperienza emotiva patologica LICHT (luce), battuta 20: il brillio è accennato nella battuta 19 dalla celesta e sottolineato nella battuta 20 proprio dal vocalizzo di risposta del soprano che canta fino al reb sovracuto WEIßEN (lunare), battuta 22: il soprano insiste sull altezza del mib sovracuto come a richiamare l attenzione sull irrealtà di quella luminescenza che è il simbolo di un aspirazione irrisolta e dolorosa MYSTICHES (mistica ) ,battuta 27: è sottolineata l altezza siderea della preghiera mistica, il rivolgersi a un dio lontano nell immensità distante e inarrivabile Nei momenti di silenzio delle voci ,invece, momenti esclusivamente parziali ( non c è mai un silenzio assoluto), il colore torna ad essere il grigio: essi rispecchiano ulteriori situazioni di neutralità e di attesa. Come colori delle singole voci ho scelto : - VIOLA per il soprano, perché è il colore della riflessione e della spiritualità - ROSA per la celesta ,perché è lo strumento che più dialoga con il soprano, che gli fornisce spunti motivici, e quindi ha una tonalità più chiara del viola, perché è messaggera di minore problematicità - BLU per l harmonium, come simbolo di profondità ,introversione - LILLA per l arpa, tonalità mista tra il viola e il blu, unione di misticismo del viola e senso di infinito del blu. L accostamento di questi quattro colori freddi mi sembra dia il senso dell atmosfera lunare, melanconica del testo poetico , nonché della sonorità complessiva del pezzo musicale. A volte ho scelto di scambiarli tra le voci dialoganti ,mescolandoli, usando il colore come congiunzione tra le voci ( vedi per esempio dalla battuta 10 alla battuta 14). La scelta delle tonalità dei colori, come anche il dosaggio tra le battute voleva rappresentare sia la totalità del brano musicale sia le particolarità riscontrate durante l analisi. Per esempio dalla battuta 19 alla battuta 24 c è un crescendo cromatico che rispecchia l intensificarsi del dialogo sonoro tra le parti con la ripresa a più voci di cellule motiviche evidenti. L uso di frammenti motivici si ritrova anche in altri momenti ,come nelle battute 7/9 e nella battuta 18 in cui l Harmonium riprende la figurazione della Celesta a battuta 16 . Questa presenza evidente e numerosa ci fa tornare alla definizione di genio che per Schönberg è colui che possiede la capacità di svilupparsi , quella capacità propria dell Entwicklung , l evoluzione . In Schönberg il seme iniziale della sua vita compositiva è proprio il lavoro motivico. Nella mia analisi mi ha colpito un abitudine che non avevo considerato prima: nella musica si fa spesso uso di termini pittorici come tonalità, colore,cromatismo, che sottolinea la pertinenza di un esigenza nata in Occidente fin da epoche remote e in Oriente fin dall antichità (India, Cina). La sinestetica aspirazione a poter udire i colori è antichissima e sempre viva nella nostra storia culturale: Goethe nella sua Dottrina dei colori , attraverso la convinzione del legame indissolubile ombra-luce, ha messo in evidenza gli effetti fisico-spirituali del colore; visioni più materialiste hanno cercato di spiegare scientificamente il legame colore- suono (Newton); nel 1953 lo scienziato Maurice Touzé ha evidenziato una stretta connessione tra lo spettro dei colori e quello dei suoni (circolo delle quinte). L affinità che Kandinsky sentiva verso musicisti come Schönberg, Scrjabin, Mussorgskij derivava da una sua sensibilità particolare che percepiva nell intimo astrattismo dell opera musicale la sua forma primigenia. Aveva un sesto senso ,quello della percezione metafisica dell arte che apparteneva anche a Schönberg. In Herzgewächse la scelta della strumentazione ,per esempio, non è certamente casuale, anche se sicuramente legata ad una tendenza sempre più evidente nel Novecento,quella di rivoluzionare la forma anche attraverso l uso di strumenti atipici, un percorso cominciato fin dalla Sinfonia n.9 di Beethoven, in cui l inserimento nell ultimo movimento dei cantanti in una forma espressamente orchestrale ,stravolge intimamente quella forma. Qui sono presenti due strumenti moderni, la celesta(inventata nel 1886 da Auguste Mustel) e l harmonium (disegnato nel 1800 da Debain e affinato da Mustel) e due strumenti antichi tanto quanto la musica, la voce e l arpa (inventata probabilmente nel IV millennio a.C.). Tutti e quattro hanno la caratteristica di poter avere un suono cameristico , cioè di poter suonare in opere dal carattere più intimo. Possiedono tutti un timbro affine con gli altri, anche se l harmonium ha la possibilità di suonare anche in un registro più grave. Una scelta simile non poteva che significare che Schönberg aveva in mente un pezzo che fosse una libera (ingenium in der entwicklung!)) elaborazione della forma cameristica affine al lied. Immediatamente ci si accorge che le fondamenta dell edificio Herzgewächse sono l omogeneità e la ricerca di un suono soffuso, che ,come per la parola, suggerisca l atmosfera spirituale, evanescente, melanconica, neutra, grigia del testo. Non c è mai clamore, neanche, per esempio nel climax del fa sovracuto del soprano (battuta 27),che in un aria d opera sarebbe stato sicuramente sottolineato da un ampollosità orchestrale, e che qui rimane invece un grido isolato, imploso, che zittisce (arpa , battuta 27),che impietrisce (harmonium, battuta 27), che spinge alla fuga disperata (celesta battuta27) e che poi porta alla conclusione , però non completamente ,come suggerisce la scala discendente di suoni staccati a cui sembra mancare il suono finale (mi?). Qui il rischio calcolato di ripristinare la tonalità è appunto evitato grazie a questa sospensione che sintetizza l idea complessiva del brano: esso è pura evocazione. In effetti fino a questo momento non si ha mai l idea di conclusione, né tantomeno di caduta nella tonalità : è un movimento continuo, che si interrompe proprio qui, alla fine. Conclusione però semplicemente evocata, come se si trattasse di esprimere il silenzio della parola non pronunciata. In quanto cantante ,il mio primo sguardo è andato allo strumento voce, che immediatamente risulta utilizzato in maniera duplice: come strumento tra gli altri strumenti ,e come canto-parola, che spazia dal registro centrale a quello grave ,molto vicino al registro parlato, che perdura per la prima metà del pezzo , innalzandosi poi repentinamente al registro acuto e sovracuto nella seconda parte , e concludendo ancora in un registro centro-grave, qui espressamente usato per suggerire sensazioni di intimità e raccoglimento (gebet-preghiera). Un anno dopo Schönberg scriverà Pierrot Lunaire e il canto-parola si trasformerà in un peculiare declamato, lo Sprechgesang, che modificherà definitivamente il significato di voce lirica . Era la coerenza insita in Schönberg a permettergli questa evoluzione , necessaria, secondo me, alla trasformazione profonda della forma. La voce lirica ,quella dell opera, è una voce che evoca immediatamente quel certo linguaggio a cui è legata indissolubilmente e che per questo motivo trovo non adeguata a certa musica contemporanea. Provo un certo fastidio nel sentire questo connubio purtroppo necessario, in quanto, nonostante le buone intenzioni, continuiamo ad essere ingabbiati in classificazioni e semplificazioni che non fanno che deviare il percorso evolutivo di quest arte. Quelle classificazioni che sottolineano che un soprano non è semplicemente una voce femminile dal timbro più brillante di un mezzosoprano, ma che esistono un soprano lirico, un soprano leggero, un soprano di coloratura ,un soprano lirico-leggero, un soprano drammatico ,un soprano drammatico di agilità ,un soprano wagneriano .anche per quest argomento propongo il ritorno alle origini, al culto del buon selvaggio dove le voci erano solo femminili e maschili (evirati a parte!)!!! In Herzegewächse Schönberg sceglie la voce femminile di soprano per il suo colore strumentale , chiedendole di toccare i vertici estremi del suo strumento : non è semplicemente una voce, ma finalmente è lo strumento-voce. Qui non disturba l emissione classica perché ciò che importa non è il canto come linguaggio, ma come mezzo espressivo strumentale. Anche la voce suggerisce la parola e se stessa. Attraverso la linea melodica del soprano, inoltre, Schönberg attua in maniera evidente la sua ri-costruzione del lied, una forma che aveva come caratteristica quella di un canto in cui la chiarezza del testo era supportata da una semplicità melodica, senza eccessi, sia nella scelta degli intervalli, sia nell utilizzo dell estensione strumentale, che , normalmente, si muove nell ambito di un ottava. In Herzgewächse la voce compie continuamente salti di registro che creano ampi intervalli, distanze significative sia per lo scopo evocativo che permea tutto il brano, sia per la concezione della voce come vero e proprio strumento. Le voci del soprano,della celesta,dell harmonium e dell arpa si relazionano in un continuum fin dall inizio : nella prima frase Il cristallo azzurro della mia stanca malinconia cela l antica pena incerta da cui sono guarito, che in sopore lungo s irrigidisce. : il sol #dell Harmonium nell antecedente della prima battuta inizia una frase che termina nel sol # grave del soprano (battuta 5) .Immediatamente (battuta 6) la nuova frase ,iniziata da un nuovo frammento ritmico dell arpa e dell harmonium ,comincia subito con il dialogo tra piccolissimi intervalli cromatici (sol-solb) che poi si sviluppa in un contrappunto tra le quattro voci ( battute 7/9) a suggerire sensazioni più serene Simbolico è l ornato di suoi fiori: ninfee cupe di gioie segrete Nella battuta 9 però comincia a vivere una cellula motivica diversa nelle voci dell arpa e della celesta, che verrà ripresa ed elaborata successivamente nelle battute 19/23. Nella battuta 10 il re grave dell harmonium viene accolto nella linea della celesta ed elaborato in un reb che nella compresenza del do # dell harmonium della battuta 11 crea la suggestione enarmonica di un desiderio inappagato palme di lente brame che continua ad essere sentito ,sempre nella battuta 11,attraverso i due percorsi inversi dell harmonium e dell arpa (battute 11-12). La nuova frase (battuta 13) Un unico giglio, in mezzo a tanta flora si apre in un contrappunto sfrangiato tra le tre voci del soprano, della celesta e dell harmonium, in un atmosfera più calma , che ribadisce spesso il sol, nelle sue varianti di sol # all unisono della celesta e del soprano e del sol naturale sempre all unisono della celesta e dell harmonium, introduzione cromatica dell atmosfera malata del verso seguente rigido, soffuso pallore malaticcio , con la presenza strumentale che diventa più soffusa per il silenzio della celesta e dell arpa e per il soprano che canta in un registro centro-grave. Un altra frase musicale (battuta 15) comincia con un piccolo frammento dell harmonium nel silenzio degli altri strumenti: la nuova frase dispiega le forze sonore di tutti gli strumenti che sorreggono e stimolano l innalzarsi della tessitura del soprano, ma quest effusione non è altro che una soffusione ,in quanto il colore richiesto varia da ppp a pppp, e serve a far vivere sonoramente il movimento del fogliame s erge solingo tra l inerte fogliame di tante trasmutate pene . La celesta nella battuta 20 inizia la nuova frase inserendosi nella conclusione della precedente (harmonium),nel silenzio del soprano e dell arpa, ma subito ,a questo guizzo, risponde il soprano in un dialogo davvero coloristico , che riprende in maniera eclatante il frammento motivico della battuta 9, e coinvolge immediatamente anche gli altri strumenti Chiari i petali seminano luce di lunare splendore tutt intorno Il brillio dei petali si spegne nella battuta 24,in cui l harmonium, la celesta e l arpa tacciono. Solo il soprano si sofferma a riflettere inviando una mistica preghiera all azzurro cristallo e allora tutti gli altri strumenti l accompagnano verso l alto sperando che arrivi lassù (battuta 26,fa sovracuto del soprano), ma non con esuberanza, sempre con timore (ppp) e con il dubbio che non verrà ascoltata ( scale della celesta e dell arpa che sono parte di un'unica scala discendente , battuta 29). Nella conclusione della battuta 30 vi è di nuovo riportato il motivo iniziale, commentato sempre dall harmonium, ma con una scala discendente che non conclude mentre la celesta conferma la preghiera, con un unico accordo tenuto fino alla fine a prolungare le ultime note del soprano, facendo intuire che si tratta di una necessità (gebet-preghiera) che prescinde dalla possibile quanto improbabile risposta. Alla fine di questo percorso sorprendentemente stimolante quello che ho potuto dedurre è proprio la profonda unità di questa composizione . Ho il sospetto cha da adesso in poi non potrò più esimermi dal farmi la domanda: il compositore che cosa ha usato , in termini di tecnica compositiva, per rendere la sua musica così evocativa? Continuo a credere che l aspetto emozionale, evocativo di ogni tipo di musica sia l aspetto geniale che più mi interessa , e che più mi stimola come musicista , ma questo percorso di studio mi ha aiutato a capire che l analisi formale , se utilizzata come la mappa per trovare il tesoro , sia un mezzo imprescindibile per aiutare l esecutore a diventare interprete, insegnandogli a suggerire più che a descrivere. Monica Colonna This document was created with Win2PDF available at http://www.win2pdf.com. The unregistered version of Win2PDF is for evaluation or non-commercial use only.