L`allarme di Federconsumatori: “Vogliono far morire i Caf”

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L`allarme di Federconsumatori: “Vogliono far morire i Caf”
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L’allarme di Federconsumatori: “Vogliono far morire i Caf” La conferma dai vertici del Centro di assistenza fiscale di Milano: “Ci vogliono
lasciare senza ossigeno”
MILANO, 20 GENNAIO - “Dal primo di gennaio la situazione dei nostri Caf, i Centri di assistenza
fiscale, è sempre più critica”.
Questo l’allarme lanciato da Gianmario Mocera, Presidente di Federcosnumatori Lombardia, che
spiega di seguito: “Con l’inizio del 2015 è saltata la convenzione tra i Caf e l’Inps per quanto
riguarda il calcolo dell’Isee. Ora tra i due enti è in corso una trattativa. Ciò non toglie che la
situazione è gravissima, perché senza la dichiarazione dell’Indicatore della situazione economica
equivalente, un anziano non può accedere alle agevolazioni di cui ha diritto, come quella sulle
bollette di gas, luce e acqua; una famiglia non può chiedere sconti sui buoni pasto dei propri figli
che frequentano le mense scolastiche e i giovani studenti non possono accedere alle agevolazioni
sulle tasse universitarie. Detto questo, i Centri di assistenza fiscale continuano a subire tagli e
sforbiciate per quanto riguarda gli incentivi statali, che ne compromettono seriamente il futuro”.
Per cui l’avvertimento di Federconsumatori è chiaro: “Se saltano i Caf salta l’intero sistema di
calcolo della fiscalità di centinaia di migliaia di contribuenti, che non hanno le risorse per fare da
soli o rivolgersi a ‘costosi’ studi di commercialista”. Continua il Presidente di Fecerconsumatori
Lombardia: “I Caf, a prezzi estremamente calmierati, offrono da sempre una consulenza fiscale di
qualità e davvero a buon mercato per l’operaio, il pensionato, l’impiegato o il piccolo lavoratore
autonomo. Al di fuori lo stessa prestazione costa almeno il doppio”.
“Col miraggio poi del 730 ‘fai da te’, ovvero della cosiddetta dichiarazione dei redditi precompilata,
di semplicissima stesura e che dovrebbe addirittura già arrivare a casa, si vuole dare il colpo di
grazia a questo sistema” prosegue Mocera, che spiega: “In realtà gli esperti dicono che non si
arriverà mai a quel risultato, però si tolgono risorse ai Caf, complicando oltremisura le normative,
tant’è che anche i commercialisti si sono posti sul piede di guerra”.
“La nuova dichiarazione dei redditi precompilata, si basa su una mezza verità, sarà disponibile online ma non arriverà a casa dei contribuenti” dichiara Gabriele Malpezzi, responsabile Caf per la
Camera di del Lavoro di Milano, che aggiunge: “Vi sono dei principi di incostituzionalità, infatti
viene introdotta la logica che i Caf e tutti gli intermediari, a fronte di errori o di omesse
dichiarazioni, non solo si faranno carico delle sanzioni, ma anche di quanto avrebbe dovuto pagare
il contribuente. Cosi si rischia di premiare i furbi penalizzando chi presta un servizio, servizio di cui
si avvalgono milioni di cittadini, richiesto ai Caf dallo Stato per coprire le proprie inefficienze.
Questo stato di cose porterà ad un aumento dei costi del servizio”.
“In realtà questo è l’ultimo tassello – termina Malpezzi – di un più ampio progetto volto a
penalizzare i Caf; a lasciarli senza linfa e quindi a farli morire. Ma questo è un servizio rivolto alle
fasce più deboli”. FEDERCONSUMATORI LOMBARDIA - Sede di Milano e Regionale
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