DOC. DEL 15 MAGGIO - V SERALE SSS ISTITUTO

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DOC. DEL 15 MAGGIO - V SERALE SSS ISTITUTO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI"
Liceo Classico "N. Machiavelli"
Liceo delle Scienze Umane "L.A. Paladini"
Istituto Professionale "M. Civitali"
Via degli Asili, 35 - 55100 Lucca
Tel. 0583/496471-490549 - Fax 0583/495202
C.F. 80003600469 - Cod. Mecc. LUIS001008 - Codice Univoco di Ufficio UFS8H3
Email: [email protected] - [email protected] - Pec: [email protected]
Sito web: http://www.istitutomachiavelli.gov.it
ISTITUTO PROFESSIONALE "M. CIVITALI"
Servizi socio-sanitari
Produzioni industriali e artigianali - Art.: Artigianato - Opz.: Produzioni tessili-sartoriali
Via S. Nicolao, 42 - 55100 Lucca
Tel. 0583/493176-492283 - Fax 0583/954094
Cod. Mecc. LURF001011
ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
Documento del Consiglio di Classe
(L.425/1997 - art.5 Regolamento)
Approvato dal Consiglio di Classe in data 11/05/2016
Affisso all'albo dell'Istituto in data 15/05/2016
Classe
QUINTA
Sezione SERALE
Indirizzo SERVIZI SOCIO-SANITARI
INDICE
1. PROFILO DELL'ISTITUTO
1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
2. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
3. RAPPORTO SCUOLA-TERRITORIO
4. PROGETTI EDUCATIVI E DIDATTICI (PRESENTAZIONE DEL CORSO DI STUDI
SERALE)
2. PROFILO DELLA CLASSE
1. STORIA DEL BIENNIO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI
2. CONTINUITÀ DIDATTICA NEL BIENNIO POST-QUALIFICA
3. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE NELL'ANNO SCOLASTICO IN CORSO
3. OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI TRASVERSALI
- TABELLA RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI TRASVERSALI
4. OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI
- TABELLA RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI
5. METODOLOGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI
OBIETTIVI
6. SPAZI, MEZZI, ATTREZZATURE, LABORATORI, MATERIALI E TESTI
ADOTTATI
- LABORATORI, AULE SPECIALI, SPAZI, STRUTTURE
- ATTREZZATURE
- LIBRI, MATERIALE CARTACEO, SOFTWARE, INTERNET
7. LIBRI DI TESTO
8. STRUMENTI DI MISURAZIONE
9. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA E SIMULAZIONI
- GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
- SIMULAZIONI
10. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA E SIMULAZIONI
- GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI PSICOLOGIA
GENERALE ED APPLICATA
- SIMULAZIONI
11. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA E SIMULAZIONI
- GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI CIASCUN QUESITO E VALUTAZIONE
COMPLESSIVA
- SIMULAZIONI
12. ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO, DI SOSTEGNO
E DI APPROFONDIMENTO
- DEBITI FORMATIVI - INTERVENTI DI SOSTEGNO - CORSI DI RECUPERO
13. INIZIATIVE COMPLEMENTARI E INTEGRATIVE
- ADESIONE DEL CONSIGLIO A PROGETTI D'ISTITUTO (ES. ORIENTAMENTO,
CONTATTI COL MONDO DEL LAVORO, EDUCAZIONE ALLA SALUTE,
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ, ECC...).
14.
15.
16.
17.
18.
19.
USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CLASSE
ORE CURRICOLARI
ELENCO ALUNNI
ALLEGATI:
A1. Relazioni individuali degli insegnanti con Programmi dettagliati per disciplina
A3.Patto formativo dei singoli allievi
A4. Simulazioni delle prove scritte d’esame (prove svolte)
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1. PROFILO DELL’ISTITUTO
1. Presentazione della scuola
L'I.S.I. "N. Machiavelli" è composto da tre istituti: il Liceo Classico "N. Machiavelli", il Liceo
delle Scienze Umane "L.A. Paladini" e l'Istituto Professionale "M. Civitali".
Il Liceo Classico "N. Machiavelli", ancora oggi ospitato nel secentesco Palazzo Lucchesini, è la più
antica scuola superiore della provincia di Lucca ed una delle più antiche d'Italia.
L'Istituto Magistrale Statale "L.A. Paladini", dall'A.S.1998/99 istituto liceale, è stato uno dei punti
di riferimento più significativi per la crescita culturale e civile del nostro territorio ed è sito in un
importante edificio storico di origine Rinascimentale, l'ex convento di San Nicolao Novello.
Nel 1998 il Liceo "Machiavelli" e l'Istituto Magistrale "Paladini" sono confluiti nell'attuale Istituto
Superiore d'Istruzione.
Dall'A.S. 2013/14 l'I.S.I. "N. Machiavelli, con l'aggregazione dell'Istituto Professionale "M. Civitali",
che condivide col Liceo delle Scienze Umane gli spazi dell'ex convento di San Nicolao Novello, ha
ulteriormente arricchito la propria offerta formativa, affiancando all'istruzione liceale quella
professionale.
Nato come Istituto Professionale Femminile, l'Istituto "M. Civitali" è presente da decenni nella realtà
lucchese (il Decreto Istitutivo risale al 22 giugno 1960).
Nel corso degli anni ha conosciuto varie trasformazioni, molte delle quali finalizzate all’adeguamento
dell’impianto formativo, soprattutto culturale di base, alle nuove esigenze del territorio. Da scuola di
frontiera, il cui compito, per lungo tempo, è stato essenzialmente quello di evitare la dispersione
scolastica, l'Istituto è diventato, a poco a poco, una scuola d'avanguardia, in grado di soddisfare le
esigenze della modernità e di fornire, contemporaneamente, risposte efficaci sui piani dell'educazione,
dell'istruzione e della professionalità.
Con l’attivazione del Progetto ’92 i due indirizzi tradizionali (Figurinista/Stilista di Moda e Assistente
all’Infanzia/alle Comunità Infantili) sono stati sostituti dagli indirizzi d'istruzione professionale:
Operatore/Tecnico dei Servizi Sociali, Operatore/Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda.
Con l'attuazione della riforma Gelmini ed il riordino degli Istituti Professionali, tali indirizzi sono
successivamente confluiti, a partire dall'A.S. 2010/11, negli attuali indirizzi: SERVIZI SOCIOSANITARI (settore Servizi) e Produzioni Industriali ed Artigianali (settore Industria e Artigianato). Per
quest'ultimo indirizzo, il cui settore produttivo di riferimento è rimasto, ovviamente, quello
dell'Abbigliamento e Moda, è stata scelta, a partire dalla classe terza, l'articolazione ARTIGIANATO e
l'opzione PRODUZIONI TESSILI-SARTORIALI.
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Per facilitarne i riferimenti nella specificità dell'articolazione e opzione scelte, tale indirizzo sarà talvolta
indicato sinteticamente con la dicitura PRODUZIONI ARTIGIANALI TESSILI-SARTORIALI.
Le classi del corso diurno dei due indirizzi sono, attualmente, ventuno: sedici dell'indirizzo Servizi
Socio-Sanitari e cinque dell'indirizzo Produzioni Artigianali Tessili-Sartoriali.
I percorsi dei due indirizzi di studio hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento
di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione ai settori Servizi (indirizzo Servizi SocioSanitari) e Industria e Artigianato (indirizzo Produzioni Artigianali Tessili-Sartoriali).
L’orario complessivo annuale è determinato in 1.056 ore (1089 in prima) corrispondente a 32 (33 in
prima) ore settimanali di lezione, comprensive dell’insegnamento della religione cattolica.
L'offerta formativa si articola in un'area di istruzione generale, comune ai due percorsi, in un'area di
indirizzo specifica per ciascun indirizzo e in un'area di alternanza scuola-lavoro . E', inoltre, suddivisa in
due bienni e un quinto anno.
 Il primo biennio è è finalizzato all'assolvimento dell’obbligo di istruzione e all’acquisizione dei
saperi e delle competenze di indirizzo in funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità
delle scelte degli studenti.
 Nel secondo biennio le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con
l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza
professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al
proseguimento degli studi.
 Il quinto anno consente allo studente di acquisire una conoscenza sistemica della filiera
economica di riferimento, idonea anche ad orientare la prosecuzione degli studi a livello
terziario con particolare riguardo all’esercizio delle professioni tecniche.
L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di istruzione:
asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti
competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere
autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla
soluzione di problemi.
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La scelta metodologica dell'alternanza scuola-lavoro assume particolare importanza nella
progettazione formativa poiché essa consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il
collegamento con il territorio, consentendo l'unificazione concreta tra il sapere e il saper fare e
l'acquisizione di un'identità professionale.
Per gli allievi dell'indirizzo dei Servizi Socio-Sanitari la prima esperienza diretta con il mondo del lavoro
inizia nella classe terza, con due settimane di stage effettuati in strutture pubbliche e private.
In quarta e quinta gli allievi dei due indirizzi svolgono di norma, non meno di 132 ore di ulteriori
attività di alternanza scuola-lavoro.
Tali attività comprendono esperienze formative svolte all'interno dell'Istituto di tipo laboratoriale,
partecipazione ad eventi e a manifestazioni organizzate nel territorio, tirocini in strutture pubbliche e
private. Questi ultimi sono, di solito, previsti nel periodo estivo successivo al termine delle lezioni della
classe quarta.
Tutte queste attività concorrono a favorire l'acquisizione e l'approfondimento di metodologie e tecniche
professionali spendibili nel mondo del lavoro.
Nelle esperienze di stage più volte è stata riconosciuta l'elevata preparazione e professionalità dei nostri
allievi che hanno sempre dimostrato di sapersi muovere con sicurezza e autonomia nelle più disparate e
complesse realtà sociali ed istituzionali.
La valenza formativa delle esperienze di stage viene, inoltre, ampliata mediante apporti teorici
preparatori e di supporto alla rielaborazione successiva.
Da qualche anno, per rispondere maggiormente alle richieste del territorio, le attività professionalizzanti
del settore Produzioni Artigianali Tessili-Sartoriali prevedono, inoltre, la partecipazione ad un corso
sull'utilizzo delle tecnologie CAD tenuto da un esperto esterno.
2. Contesto socio-economico
Il settore dei Servizi Socio-Sanitari si presenta, attualmente, in una fase di forte espansione e di
profondo mutamento, a causa dell'accresciuta complessità sociale. Il progressivo invecchiamento della
popolazione, il forte flusso immigratorio con i conseguenti problemi legati all'integrazione nel tessuto
sociale e scolastico e il crescente disagio giovanile nelle sue varie manifestazioni generano, anche nel
nostro territorio, una richiesta sempre più elevata di qualificati servizi che tengano conto dei bisogni e
delle attese espresse da contesti socio-culturali ed economici in continua trasformazione. Le esigenze
lavorative delle famiglie comportano, inoltre, la necessità di poter contare su strutture che accolgano,
anche per l'intera giornata, bambini in età pre-scolare nonché anziani non autosufficienti, portatori di
handicap, minori ed adolescenti a rischio.
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Per quanto riguarda il settore delle Produzioni Artigianali Tessili-Sartoriali, l'Istituto cerca di
rispondere efficacemente alle esigenze che emergono nell'ambito dell'abbigliamento e della moda.
Anche nel nostro territorio piccole e medie imprese sono costantemente alla ricerca di personale
qualificato, in grado di intervenire nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e
commercializzazione di prodotti sartoriali. Appare, inoltre, più che mai prioritario far riemergere
conoscenze e capacità manifatturiere tessili tipiche, conservando e valorizzando le tecniche e i metodi
delle botteghe artigiane storicamente connessi alle tradizioni artistiche locali.
L'Istituto Professionale "M. Civitali" ha un bacino di utenza molto ampio che si estende dalla costa
tirrenica all'Appennino, dalla piana di Lucca fino alla Valdinievole, con problemi di pendolarismo non
indifferenti. Come in tutti gli Istituti Professionali, gli studenti provengono in gran parte, da un
ambiente di estrazione socio-culturale media, con una presenza non indifferente di extra-comunitari e di
alunni diversamente abili. Per alcuni studenti la scuola costituisce uno dei pochi centri di aggregazione e
di occasione di crescita culturale. La motivazione che, spesso, spinge gli alunni a scegliere studi di tipo
professionale è legata alla possibilità di trovare immediatamente un'occupazione; generalmente, la
decisione di continuare gli studi in ambito post-diploma o universitario sopraggiunge, invece, verso la
fine del percorso.
Nelle classi prime, come spesso accade negli Istituti Professionali, si contano, annualmente, diversi
abbandoni, compensati, comunque, da numerose iscrizioni tardive di alunni provenienti da altri istituti
superiori. I ritiri sono, in gran parte, dovuti a situazioni di disagio personale, alla mancanza di
motivazione e alla carenza di abilità trasversali. Per porre un freno a questi fenomeni di abbandono,
dopo le esperienze settennali dei progetti M.I.R.Ò. e dei successivi progetti integrati di istruzione e
formazione, la scuola ha voluto successivamente recuperare, con progetti interni, le buone pratiche
tendenti a ridurre la dispersione scolastica, mettendo in atto azioni finalizzate al potenziamento delle
competenze trasversali e di base e all'acquisizione di una maggior consapevolezza sul percorso
intrapreso e fornendo, quindi, agli studenti adeguati strumenti per il raggiungimento del successo
formativo.
3. Rapporto scuola-territorio
I rapporti con il territorio sono molto intensi e diversificati. Gli Enti Locali (Comune e Provincia)
collaborano con l’Istituto con modalità diverse, finanziando o gestendo direttamente attività nell’ambito
di competenza. L’Azienda Sanitaria Locale collabora da anni alla realizzazione di iniziative di
educazione sanitaria, richieste esplicitamente dagli studenti. La necessità istituzionale di rilasciare un
diploma facilmente spendibile nel mondo del lavoro permette all’Istituzione scolastica di consolidare
relazioni con le strutture o con gli enti che operano nel sociale pubblico e privato e con le aziende
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produttive del settore abbigliamento-moda. Il quadro delle relazioni esterne tra l’Istituto "M.Civitali" e il
territorio è molto articolato ed in continua evoluzione; oltre agli enti locali sopra citati, esso comprende
alcune scuole superiori in rete, il Centro Provinciale di Istruzione per Adulti, associazioni di
volontariato, la Camera di Commercio Industria ed Artigianato, il Centro per l’Impiego.
4. Progetti educativi e didattici
I progetti educativi e didattici, tutti inseriti nel POF e, di conseguenza, nel Programma Annuale,
possono essere raggruppati in alcune macro aree:
1.
educazione alla salute e alla prevenzione, compreso il sostegno psicologico;
2.
educazione alla pace, alla cittadinanza e alla legalità;
3.
educazione alla sicurezza;
4.
potenziamento e approfondimento degli ambiti disciplinari;
5.
integrazione degli studenti diversamente abili e degli studenti stranieri;
6.
recupero e sostegno didattico;
7.
riequilibrio formativo ed interventi didattici per gli allievi del corso serale;
8.
alternanza scuola-lavoro;
9.
progetti istituzionali;
10.
scambi culturali con l’Europa;
11.
linguaggi e comunicazioni;
12.
gare e manifestazioni;
13.
promozione dell'attività sportiva;
14.
orientamento in entrata;
15.
orientamento in uscita.
A causa dell’eccessivo carico orario, che caratterizza, comunque, tutti gli Istituti Professionali, alcuni
progetti sono, di norma, inseriti all’interno delle attività curricolari.
Utilizzando i caratteri della flessibilità e dell'apertura dei gruppi, la Scuola si è anche impegnata, per gli
alunni che seguono percorsi "differenziati", ad ampliare la propria Offerta Formativa, progettando
attività alternative di tipo laboratoriale e fondate su una didattica "a classi aperte". Tali attività, rivolte
allo sviluppo di competenze concrete e spendibili, sono finalizzate ad offrire agli alunni diversamente
abili dell’Istituto garanzie di crescita sia sul piano dell'autonomia personale e quotidiana che su quello
del riconoscimento di capacità individuali utilizzabili operando in un gruppo di lavoro con i compagni.
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Presentazione del corso di studi serale.
.
Dall'A.S. 2004/2005 è funzionante, per il settore dei Servizi Sociali e, dall'A.S. 2012/2013 per il nuovo
indirizzo dei Servizi Socio-Sanitari, un corso serale.
Con l’a.s. 2014-15 sono nati i CPIA – Centri Provinciali Istruzione Adulti – ed è entrato in vigore il
nuovo sistema dell’Istruzione Degli Adulti (IDA) il cui funzionamento è regolato, oltre che dalle norme
sull’autonomia scolastica, dal DPR 263/2012 e dalle relative Linee guida per il passaggio al nuovo
ordinamento (8 aprile 2014). Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto
organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, ai sensi dell'art.
64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133.
- primo livello, finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione
e della certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di
istruzione
- secondo livello, finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e
artistica - di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana.
Nel primo anno di vita dei CPIA all’I.S.I. Civitali è stato attivato il terzo periodo didattico del secondo
livello di istruzione - corrispondente alla classe 5 serale vecchio ordinamento – nell’ indirizzo Tecnico
Servizi sociali. Questo percorso di istruzione di secondo livello consta, attualmente, di una classe: una
quinta e dall'A.S. 2014/2015 prevede anche un primo e un secondo periodo didattico organizzati
nell'ambito della rete "Asterisco" che coinvolge l'Istituto Civitali insieme ad altri istituti di Lucca e della
Piana e al Centro Provinciale di Istruzione per Adulti.. Le lezioni relative alle materie dell'area di
istruzione generale vengono svolte presso l'ISI Pertini di Lucca mentre le materie professionali presso
l'Istituto Civitali.
I nuovi corsi serali, in continuità con l’esperienza del progetto Sirio, offrono percorsi di istruzione in
grado di valorizzare l'esperienza professionale e non degli studenti stessi, consentendo il
riconoscimento di crediti scolastici e formativi, ossia di competenze già possedute dagli studenti e
acquisite in seguito a:
- studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti;
- esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l'indirizzo scelto.
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La personalizzazione del percorso di istruzione è formalizzata nel Patto formativo individuale. In
particolare nel Patto Formativo è previsto:
a) il riconoscimento dei crediti comunque acquisiti dallo studente per l’ammissione ai percorsi del tipo
e del livello richiesto;
b) la personalizzazione del percorso di studio relativo al livello richiesto, che lo studente può
completare anche nell’anno scolastico successivo
c) la fruizione a distanza di una parte del percorso previsto;
d) una attività di accoglienza e di orientamento, finalizzate alla definizione del “Patto formativo
individuale” che certifica il riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso di
istruzione.
I corsi serali IDA hanno, tra gli altri, i seguenti obiettivi:
- qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata ed in particolare del diploma di istruzione
secondaria superiore;
- consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano o
debbano ripensare la propria identità professionale;
- contenere la dispersione scolastica, permettendo il reinserimento di chi per svariati motivi ha
abbandonato il proprio percorso scolastico.
Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì a partire dalle h. 18 per un totale di 23 ore settimanali. E’
prevista la possibilità di fruire a distanza di una parte delle lezioni (in misura di norma non superiore al
20%) con conseguente riduzione dell’orario settimanale di presenza in aula.
PRIMO PERIODO DIDATTICO Classe 1, 2
SECONDO PERIODO DIDATTICO Classe 3, 4
TERZO PERIODO DIDATTICO Classe 5
L’adulto può inoltre scegliere se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica nella
misura di 1 ora a settimana.
Il corso serale è aperto a tutti, giovani e adulti, ed è rivolto in particolare a:
a) lavoratori
b) chi è in cerca di lavoro
c) chi desideri riprendere oppure completare oppure arricchire il ciclo di studi
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DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI
Terzo periodo didattico
DISCIPLINA
ORE
PREVISTE
ITALIANO
99
STORIA
66
MATEMATICA
99
INGLESE
66
SECONDA
LINGUA(FRANCESE)
66
PSICOLOGIA GENERALE ED
APPLICATA
99
DIRITTO E LEGISLAZ.
SOCIO-SANITARIA
66
TECNICA AMMINISTR. ED
ECONOMIA SOCIALE
66
IGIENE E CULTURA
MEDICO-SANITARIA
99
726
2. PROFILO DELLA CLASSE
Situazione iniziale della classe quinta
La classe
è composta da 9 studenti, 8 femmine e un maschio.
Agli 8 allievi provenienti dalla quarta serale dell’anno precedente si è aggiunta una nuova alunna
proveniente dalla classe quinta serale dell’anno scolastico 2014/2015 di questo Istituto.
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All’inizio dell’anno non sono stati somministrati test d’ingresso, ma ogni docente si è preoccupato,
durante le prime lezioni, di riprendere e consolidare i concetti della classe quarta, propedeutici a
un’adeguata assimilazione dei contenuti dell’attuale anno scolastico.
Continuità didattica nel biennio post-qualifica
Gli allievi hanno beneficiato della continuità didattica nel passaggio dalla classe quarta alla classe
quinta in Italiano e Storia, Psicologia,
Diritto e Cultura medica; non altrettanto in Matematica,
Francese, Inglese e Tecnica amm.va.
I nuovi insegnanti non hanno, comunque, incontrato difficoltà rilevanti nell’avviare il dialogo educativo
con la classe e gli studenti hanno mostrato capacità di adattamento, contribuendo a creare un clima
sostanzialmente sereno e costruttivo.
Situazione finale della classe quinta
Gli allievi hanno, nel corso dell’anno, condiviso e fatto propri gli obiettivi comportamentali
indicati nel Pof, con capacità di interagire in modo corretto e rispettoso con le varie componenti
dell’istituzione scolastica. In particolare va evidenziato come si siano comportati sempre in modo
molto responsabile e corretto durante le iniziative promosse dalla scuola e soprattutto
nell’esperienza degli stage, dove hanno avuto modo di rafforzare le competenze tecnicoprofessionali previste per il loro percorso formativo.
A causa degli impegni di lavoro e in taluni casi per motivi di salute soprattutto nella sfera
emotiva, la frequenza per alcuni è stata discontinua nell’anno scolastico e ciò ha un po’ condizionato
l’attività didattica.
Ciononostante, nella maggior parte delle discipline, i ritmi di lavoro e i tempi di apprendimento
sono stati accettabili, consentendo lo svolgimento dei contenuti programmati.
La classe è diversificata per interesse, motivazione e spirito critico: infatti di fronte ad alcuni
che si distinguono per la loro partecipazione al dialogo educativo, la pertinenza degli interventi,
l’assiduità nello studio individuale, altri allievi dimostrano ancora alcune difficoltà nell’affrontare
lo studio degli argomenti più impegnativi, nell’esposizione in lingua straniera e nell’effettuare
agganci interdisciplinari.
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Per quanto attiene al profitto, è necessario premettere che la classe ha un percorso didattico
multiforme nei curricoli individuali (come è solito dei corsi serali); infatti, a seguito delle diverse
provenienze, le conoscenze di base del gruppo classe risultavano molto eterogenee, sicure per qualche
allievo, accettabili, generiche o frammentarie per altri.
Sin dai primi consigli di classe e poi allo scrutinio del primo quadrimestre sono emerse delle difficoltà
più o meno gravi in alcune discipline con risultati non sempre in linea con le aspettative fissate all’inizio
dell’anno scolastico.
Sono stati pertanto attivati nel secondo quadrimestre interventi di recupero in itinere che hanno
consentito a diversi alunni di sanare almeno parte delle lacune e iniziare un percorso caratterizzato da
una maggiore padronanza dei contenuti.
Il metodo di lavoro è produttivo e strutturato per un gruppo di allievi, non sempre efficace per alcuni
studenti che hanno incontrano difficoltà nello stabilire relazioni fra tematiche interne alle singole
materie e ancor di più a livello interdisciplinare. Non sempre, quindi, l’organizzazione del lavoro ha
portato alla rielaborazione autonoma dei contenuti proposti, che sono stati acquisiti con modalità,
talvolta acritiche e segmentate.
Una considerazione particolare merita una ragazza di madrelingua straniera, Guevara Monica, in
possesso dei titoli di studio corrispondenti al diploma di licenza media e diploma di scuola
secondaria superiore in Colombia che nonostante abbia frequentato il percorso della scuola
superiore in Italia continua a trovare qualche lieve difficoltà espressiva soprattutto nella produzione
scritta.
In conclusione
i risultati raggiunti sono pienamente positivi per alcuni alunni, per altri i risultati sono
sufficienti; non mancano alcuni che, anche se non in tutte le materie, presentano lievi carenze
e incertezze nell’utilizzo del lessico specifico, che si riflettono sulle capacità espositive e
argomentative.
La commissione d’esame è formata dai seguenti membri interni:
 Ceccotti Alberto (Tecnica amministrativa)
 Graziani Paolo (Diritto)
 Kissopoulos Emanuele (Cultura medico-sanitaria)
.
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3. OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI TRASVERSALI
Tabella raggiungimento obiettivi socio-affettivi trasversali
Obiettivi socio-affettivi
trasversali
Puntualità e rispetto degli orari e delle
scadenze
Rispetto del regolamento d'Istituto e di ogni
altra regola comunque concordata
all'interno del Consiglio di Classe
Raggiungimento
X Pienamente raggiunto
Raggiunto dalla maggioranza della classe
Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
X Pienamente raggiunto
Raggiunto dalla maggioranza della classe
Raggiunto solo da alcuni elementi dellaclasse
Disponibilità alla collaborazione con gli altri
con atteggiamenti sempre più autonomi
Pienamente raggiunto
X Raggiunto dalla maggioranza della classe
Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
Capacità di effettuare una valutazione,
sempre più completa, del proprio operato
Pienamente raggiunto
X Raggiunto dalla maggioranza della classe
Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
Interazione con la situazione scolastica ed
extra-scolastica, arrivando a controllare la
propria emotività
Disponibilità a scambiare idee e ad
accogliere critiche e suggerimenti
Pienamente raggiunto
X Raggiunto dalla maggioranza della classe
Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
Pienamente raggiunto
X Raggiunto dalla maggioranza della classe
Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
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4. OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI
Tabella raggiungimento obiettivi cognitivi trasversali
Obiettivi cognitivi
trasversali
Raggiungimento
Saper utilizzare consapevolmente
informazioni e saper effettuare una
rielaborazione delle stesse in modo
autonomo e in uno stile originale
(espressione)
Pienamente raggiunto
X Raggiunto dalla maggioranza della classe
Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
Saper formulare osservazioni critiche e
personali, anche nei confronti del proprio
operato
Pienamente raggiunto
X Raggiunto dalla maggioranza della classe
Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
Saper usare un linguaggio sempre più
appropriato e specifico nelle diverse
discipline (espressione)
Pienamente raggiunto
X Raggiunto dalla maggioranza della classe
Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
Saper risolvere correttamente
problematiche nuove, ricorrendo a
materiale già noto e a conoscenze già
acquisite, scegliendo le tecniche, i
procedimenti e le regole più adeguate
(applicazione)
Pienamente raggiunto
Raggiunto dalla maggioranza della classe
X Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
Saper correlare tutti i dati di una
comunicazione per trarne le opportune
conclusioni (analisi)
Pienamente raggiunto
Raggiunto dalla maggioranza della classe
X Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
Saper contestualizzare e collegare le varie
conoscenze, tentando una uniformità del
sapere (sintesi)
Pienamente raggiunto
Raggiunto dalla maggioranza della classe
X Raggiunto solo da alcuni elementi della classe
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
13
5. METODOLOGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI
OBIETTIVI
LEZIONE
FRONTALE
LEZIONE
DIALOGATA
DIBATTITO IN
CLASSE
ELABORAZ.
DI SCHEMI
ITALIANO
X
X
X
X
STORIA
X
X
X
X
MATEMATICA
X
X
INGLESE
X
X
X
X
FRANCESE
X
X
X
X
PSICOLOGIA GENERALE
ED APPLICATA
X
X
X
X
DIRITTO E LEGISLAZ.
SOCIO-SANIT.
X
X
X
X
TECNICA AMMIN. ED
ECONOMIA SOCIALE
X
X
X
X
IGIENE E CULTURA
MEDICO-SANIT.
X
X
X
X
X
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
ESERCITAZIONI
INDIVIDUALI
IN CLASSE
ESERCITAZIONI
IN PICCOLI
GRUPPI IN
CLASSE
RELAZIONI SU
RICERCHE
INDIVIDUALI E
COLLETTIVE
X
X
X
X
X
X
14
6. SPAZI, MEZZI, ATTREZZATURE, LABORATORI, MATERIALI E
TESTI ADOTTATI
Laboratori, aule speciali, spazi, strutture
Laboratorio linguistico
Laboratorio informatico
Biblioteca
Attrezzature
PC
LIM
Televisore
Registratore audio
Libri, materiale cartaceo, software, Internet
 Appunti e materiale didattico preparato dagli insegnanti
 Libri di testo adottati come da elenco allegato
 Internet
 Software applicativi
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15
7. LIBRI DI TESTO
AUTORI
ITALIANO
RONCORONI
A./CAPPELLINI
M.M./DENDI A.
TITOLO
IL ROSSO E BLU
VOL.
3
CASA EDITRICE
CARLO SIGNORELLI
EDITORE
GIORGIO DE
VECCHI-GIORGIO
GIOVANNETTI
STORIA IN CORSO
BERGAMINI
MASSIMO/TRIFONE
ANNA/BAROZZI
GRAZIELLA
MATEMATICA
MOD.ROSSO.ELEMENTI DI
GEOMETRIA ANALITICA
U
ZANICHELLI
CATTANEO/DE
FLAVIIS
MILLENNIUM CONCISE
U
SIGNORELLI SCUOLA
BELLOMARI,
VALGIUSTI
CARING FOR PEOPLE
U
ZANICHELLI
PELON M/MELO
FAGGIAN
PROFESSION REPORTER –
CIVILTA’FRANCESE
À VRAI DIRE
U
MINERVA ITALICA
PSICOLOGIA
GENERALE ED
APPLIC.
CLEMENTE/DANIE
LI/COMO
PSICOLOGIA GENERALE E
APPLICATA
U
PARAVIA
DIRITTO E
LEGISLAZ.
SOCIO-SANIT.
MESSORI
MARIA/RAZZOLI
MARIACRISTINA
PERCORSI DI DIRITTO E
LEGISLAZIONE SOCIOSANITARIA
2
CLITT
TECNICA AMMIN. ED
ECONOMIA SOCIALE
ASTOLFI
EUGENIO/VENINI
NUOVO TECNICA
AMMINISTRATIVA E ECONOMIA
SOCIALE
2
TRAMONTANA
IGIENE E CULTURA
MEDICO-SANIT.
BARBONE
SANDRO/ALBORIN
O PASQUALE
IGIENE E CULTURA MEDICOSANITARIA-ORGANIZZAZIONE
DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI
U
LUCISANO EDITORE
STORIA
MATEMATICA
INGLESE
FRANCESE
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
2/3
PEARSON
16
PROVE
SEMISTRUTTURATE
X
ATTIVITA’ DI
RICERCA
X
X
DIRITTO E
LEG. SOC.-SAN.
COMPOSIZIONI E
SAGGI BREVI
X
TECNICA
AMMINISTR.
X
X
IGIENE E
CULT. MED. S.
TEMI
PSICOLOGIA
GEN. ED APPL.
X
FRANCESE
X
INGLESE
STORIA
INTERROGAZIONI SU
ARGOMENTI DI UNA
CERTA AMPIEZZA
MATEMATICA
ITALIANO
PROVE
TRADIZ.
8. STRUMENTI DI MISURAZIONE
X
X
X
X
X
ESPERIENZE DI
LABORATORIO
RIASSUNTI E
RELAZIONI
INTERROGAZIONI
SEMISTRUTTURATE
QUESTIONARI
X
X
RISOLUZIONE DI
PROBLEMI A PERCORSO
NON OBBLIGATO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
PROVE
STRUTTURATE
PROBLEM SOLVING
TEST A SCELTA
MULTIPLA
X
X
X
X
BRANI DA
COMPLETARE
("CLOZE")
X
X
CORRISPONDENZE
X
X
QUESITI DEL TIPO
"VERO/FALSO"
X
X
ALTRE PROVE
ESERCIZI DI
GRAMMATICA,
SINTASSI, ...
X
X
X
X
X
ESECUZIONE DI
CALCOLI
X
X
RISOLUZIONE DI
PROBLEMI A PERCORSO
OBBLIGATO
X
X
SIMULAZIONI
X
X
X
X
X
X
X
ESERCIZI E TEST
MOTORI
ELABORATI
GRAFICI
PROGETTAZIONE
ELABORATI
GRAFICI E PRATICI
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
17
9. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA E SIMULAZIONI
Griglie per la valutazione della prova scritta di Italiano
Tipologia A: analisi di un testo letterario e non, in prosa o poesia
Obiettivo
Comprensione del testo, pertinenza e completezza d’informazione
Valutazione
minimo 1 massimo 3
Completezza nell’analisi delle strutture formali e tematiche
Capacità di contestualizzazione e rielaborazione personale
minimo 1 massimo 3
minimo 1 massimo 3
Espressione organica e consequenziale
minimo 1 massimo 3
Correttezza ortografica, lessicale e sintattica
minimo 1 massimo 3
Valutazione prova
Voto
/15
Tipologia B: saggio breve o articolo di giornale
Obiettivo
Pertinenza, capacità di avvalersi del materiale proposto e coerenza
rispetto alla tipologia scelta
Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità
Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa
Valutazione
minimo 1 massimo 4
Correttezza ortografica, lessicale e sintattica
minimo 1 massimo 3
Valutazione prova
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Voto
minimo 1 massimo 4
minimo 1 massimo 4
/15
18
Tipologia C: tema di argomento storico
Obiettivo
Conoscenza esatta in senso diacronico e sincronico
Valutazione
minimo 1 massimo 4
Voto
Esposizione ordinata e organica degli eventi storici considerati
minimo 1 massimo 4
Analisi della complessità dell’evento storico nei suoi vari aspetti per minimo 1 massimo 4
arrivare ad una valutazione critica
Correttezza ortografica, lessicale e sintattica
minimo 1 massimo 3
Valutazione prova
/15
Tipologia D: tema di carattere generale
Obiettivo
Pertinenza e conoscenza dell’argomento
Valutazione
minimo 1 massimo 4
Voto
Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità minimo 1 massimo 4
Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa
minimo 1 massimo 4
Correttezza ortografica, lessicale e sintattica
minimo 1 massimo 3
Valutazione prova
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/15
19
DATA DELLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA DI ESAME ( ITALIANO):
14 marzo 2016
26 aprile 2016
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE “N. MACHIAVELLI”
ISTITUTO “M. CIVITALI”
I^ SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA 14 marzo 2016
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - Analisi del testo
Giovanni Pascoli - IL GELSOMINO NOTTURNO
E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso ai miei cari.
sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento...
E' l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
20
CONSEGNA
1. Qual è il tema fondamentale della lirica?
2. Quali sensazioni e impressioni vuole suggerire?
3. Ci sono metafore? Che cosa significano?
4. C'è ricorso al simbolismo? Con quale funzione?
5. Esamina il testo a livello metrico-ritmico, analizza il tipo di versi, le rime, gli eventuali enjambements
6. Esamina il testo a livello fonico, evidenziando il rapporto tra suono e sensazioni evocate
7. Esamina il testo a livello lessicale, individuando parole chiave, figure retoriche e registro linguistico
8. Quale rapporto esiste fra i primi due versi e gli altri di ogni strofa? Che cosa suggerisce il verbo
"bisbiglia" riferito ad una casa?
9. Evidenzia le sinestesie presenti nella lirica
10. "Sotto l'ali dormono i nidi": che valore assume il termine "nido"? può essere contrapposto a
"casa"?
11. Quali aspetti della sensorialità vengono evidenziati nella lirica?
Approfondimenti
12. Rifletti sul significato del "nido" nella poesia del Pascoli, con precisi riferimenti ad altre sue opere.
13. Inserisci il testo nel più vasto ambito della cultura del Decadentismo.
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
21
TIPOLOGIA B
Redazione di un "saggio breve" o di un "articolo di giornale".
Sviluppa il seguente argomento o in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze.
Assegna quindi un titolo alla trattazione.
Se scegli la forma del "saggio breve" indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo
scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l'argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari,
convegni o eventi di rilievo).
1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
ARGOMENTO: La natura e la visione che l’uomo ha del proprio rapporto con essa.
DOCUMENTI
Voi, speculatori, non vi fidate delli autori che hanno sol co’ l’imaginazione voluto farsi interpreti fra la
natura e l’omo, ma sol di quelli che, non coi cenni della natura, ma co’ gli effetti delle sue esperienzie
hanno esercitato i loro ingegni. E riconoscere come l’esperienzie ingannano chi non conosce loro
natura, perché quelle che spesse volte paiono una medesima, spesse volte son di grande varietà, come
qui si dimostra.
LEONARDO da Vinci, dagli Aforismi
La natura ha fatto l’uomo buono e felice; la civiltà l’ha corrotto e l’ha reso infelice. In un tempo
lontanissimo l’uomo viveva nello stato di natura, senza leggi, senza disuguaglianze sociali, libero, sereno.
Il male, l’ingiustizia gli erano ignoti, perché sola regola era allora la natura che è buona e fa buoni gli
uomini. Ora la società distrugge un così meraviglioso capolavoro di pace e di bellezza, e riduce l’uomo
al delitto, al vizio, alla schiavitù e alla miseria.
Jean-Jacques ROUSSEAU, dal Contratto sociale
Trattare la natura secondo la forma del cilindro, della sfera, del cono, il tutto messo in prospettiva, cioè
in modo che ogni lato di un oggetto o di un piano si diriga verso un punto centrale. Le linee parallele
all’orizzonte daranno l’ampiezza di una sezione della natura o, se volete, dello spettacolo che il “Pater
Omnipotens Aeterne Deus” ha disteso di fronte ai nostri occhi. Le linee perpendicolari a questo orizzonte
daranno la profondità. Ora la natura, per noi uomini, è più in profondità che in superficie, e da ciò la
necessità d’introdurre nelle nostre vibrazioni di luce, rappresentate dai rossi e dai gialli, una somma
sufficiente di colori azzurrati per far sentire l’aria.
Paul CÉZANNE, da uno scritto del 14 aprile 1904
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
22
CORRISPONDENZE
La Natura è un tempio ove pilastri viventi
lasciano sfuggire a tratti confuse parole;
l’uomo vi attraversa foreste di simboli,
che l’osservano con sguardi familiari.
Come lunghi echi che da lungi si confondono
in una tenebrosa e profonda unità,
vasta come la notte e il chiarore del giorno,
profumi, colori e i suoni si rispondono.
Vi sono profumi freschi come carni di bimbo,
dolci come òboi, verdi come prati –
altri, corrotti, ricchi e trionfanti,
che posseggono il respiro delle cose infinite,
come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso;
e cantano i moti dell’anima e dei sensi.
Charles BAUDELAIRE, da Les fleurs du mal (1857)
ULTIMA LETTERA AL FIGLIO
Non vivere su questa terra
come un inquilino
o come un villeggiante nella natura.
Vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre.
Credi al grano,
alla terra, al mare,
ma prima di tutto ama l’uomo.
Ama la nube, la macchina e il libro,
ma prima di tutto ama l’uomo.
Senti la tristezza
del ramo che secca,
del pianeta che si spegne,
della bestia che è inferma,
ma prima di tutto la tristezza dell’uomo.
Che tutti i beni terrestri
ti diano a piene mani la gioia,
che l’ombra e la luce
ti diano a piene mani la gioia,
che le quattro stagioni
ti diano a piene mani la gioia,
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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ma prima di tutto che l’uomo
ti dia a piene mani la gioia.
Nazim HIKMET (poeta turco, 1902-1963)
Come d’arbor cadendo un picciol pomo,
Cui là nel tardo autunno
Maturità senz’altra forza atterra,
D’un popol di formiche i dolci alberghi,
Cavati in molle gleba
Con gran lavoro, e l’opre
E le ricchezze che adunate a prova
Con lungo affaticar l’assidua gente
Avea provvidamente al tempo estivo,
Schiaccia, diserta e copre
In un punto; così d’alto piombando,
Dall’utero tonante
Scagliata al ciel profondo,
Di ceneri e di pomici e di sassi
Notte e ruina, infusa
Di bollenti ruscelli
O pel montano fianco
Furiosa tra l’erba
Di liquefatti massi
E di metalli e d’infocata arena
Scendendo immensa piena,
Le cittadi che il mar là su l’estremo
Lido aspergea, confuse
E infranse e ricoperse
In pochi istanti: onde su quelle or pasce
La capra, e città nove
Sorgon dall’altra banda, a cui sgabello
Son le sepolte, e le prostrate mura
L’arduo monte al suo piè quasi calpesta.
Non ha natura al seme
Dell’uom più stima o cura
Che alla formica: e se più rara in quello
Che nell’altra è la strage,
Non avvien ciò d’altronde
Fuor che l’uom sue prosapie ha men feconde.
Giacomo LEOPARDI, da La ginestra (1936), vv. 202-236
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
24
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
Argomento : Lo sviluppo sostenibile –
DOCUMENTI:
"I governi africani hanno "spremuto" per lungo tempo il lago Ciad, considerandolo una inesauribile
miniera di oro blu. E i politici al potere hanno permesso, a volte incoraggiato, la costruzione di
centinaia di canali per il drenaggio dell'acqua. Questa pratica è aumentata in maniera incontrollata
nell'ultimo decennio e oggi è fortemente responsabile del prosciugamento del lago, che durante gli
ultimi 40 anni ha perso il 90% della sua estensione (..). Si tratta di un processo allarmante, visto che la
vita di parecchi milioni di africani è resa possibile solo grazie alle sue acque. Attorno al Ciad vivono
infatti 22 milioni di persone (secondo stime approssimative diventeranno 36 milioni nel 2025)."
Marco Trovato, "Il lago Ciad all'ultima goccia" - La Nuova Ecologia, dicembre 2002
"Via via che i sistemi di generazione di energia per veicoli (con motore a idrogeno - ndr) si perfezioneranno,
assisteremo ad un cambiamento del ruolo dell'automobile nella rete globale di distribuzione dell'energia.
Un giorno i veicoli potrebbero addirittura diventare una fonte di energia capace di rifornire case e
luoghi di lavoro. La maggior parte dei veicoli resta ferma per il 90 per cento del tempo: si può
immaginare la crescita esponenziale della disponibilità di energia se la rete elettrica potesse essere
coadiuvata dalla capacità di generazione di tutti gli autoveicoli parcheggiati. Si consideri per esempio,
che se solo uno su 25 veicoli in California fosse alimentato da celle a combustibile, la capacità di
generazione di energia elettrica eccederebbe quella della rete di Stato."
Lawrence D. Burns,J Byron McCormick, Christopher E. Bordoni Bird (responsabili della ricerca sulle
celle a combustibile presso la General Motors), "Un mezzo per il cambiamento" –
Le Scienze (edizione italiana di Scientific American), novembre 2002
"..la specie umana da oltre trecento anni sta concentrando su di sé quantità sempre crescenti di risorse,
che vengono sottratte alle altre specie dei viventi: come risultato si ha una crescita senza limiti della
specie umana, e il crollo delle specie competitrici. Oggi la sola specie umana assorbe quasi la metà delle
risorse dell'intera biosfera. La vita sulla terra si trova di fronte ad un rischio senza precedenti. La
conclusione è che l'umanità deve fronteggiare una situazione di rischio di cui non esistono esempi
precedenti, e alla quale non siamo preparati. L'affermazione che la tecnica, che ci ha portato a questa
situazione, potrà anche trovare la via per superarla, è niente più che una speranza fondata sulla fede del
tutto irrazionale nell'onnipotenza dell'uomo. E' vero, invece, che la logica che sta alla base dell'attività
produttiva è antitetica rispetto alla conservazione della biosfera. Però un mondo nel quale l'uomo
avesse fatto scelte diverse sarebbe pensabile. Questa considerazione può aiutare nella ricerca per una via
d'uscita."
Sandro Pignatti, Bruno Trezza, "Assalto al pianeta - Attività produttiva e crollo della biosfera"
- Bollati Boringhieri, 2000
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
25
"..ogni cambiamento di un certo peso operato dall'uomo ha tutte le probabilità di risultare dannoso per
il sistema. Partiamo dalla considerazione che ogni essere vivente ha alle sue spalle dai due ai tre miliardi
di anni di ricerca e sviluppo e che quindi è probabile che la struttura di un essere vivente e
l'organizzazione di un ecosistema naturale siano oggi come oggi le "migliori", nel senso che sono il
prodotto di una severa selezione a carico delle combinazioni svantaggiose. E' quindi molto probabile
che un cambiamento operato dall'uomo rischi o di riprodurre una delle inutili e dannose soluzioni
sperimentate e scartate in passato, o comunque di generare una soluzione peggiore di quella esistente."
Barry Commoner, "Il cerchio da chiudere", Garzanti 1986
Unione europea, Australia, Svizzera e Norvegia hanno firmato il «Kyoto 2», la seconda fase di impegni
prevista dal protocollo siglato in Giappone nel 1997, ma la misura dei tagli dei gas serra nel periodo
2013 – 2020 sarà decisa solo il prossimo anno. Per l’accordo più ampio, che dovrà includere tutti i
paesi, è confermata la corsa contro il tempo: l’intesa va raggiunta entro il 2015 e diventerà operativa dal
2020. (..) Il negoziato ha retto a un duro colpo: dal protocollo di Kyoto si sono sfilati Canada, Russia e
Giappone. Il drappello che resta è responsabile di un pacchetto di emissioni serra pari al 15 per cento
del totale. La sopravvivenza del trattato del 1997 ha dunque ormai soprattutto un valore simbolico,
rappresenta il filo di continuità della lunga trattativa per difendere il clima che conosciamo. La vera
partita è l’intesa globale, e su questo fronte i giochi sono appena iniziati. Al momento però i numeri
comunicati dagli Stati come obiettivi di riduzione consentono di arrivare a un taglio delle emissioni
serra che è meno di 10 volte quello che i climatologi delle Nazioni Unite considerano necessario per
garantire la sicurezza di tutti..
(Antonio Cianciullo, Repubblica ondine, 8 dicembre 2012)
Il Medium-Term Coal Market Report 2012 (Mcmr) dell'International energy agency (Iea) lascia poco
spazio all'ottimismo per quel che riguarda il taglio delle emissioni di CO2, in particolare per quel che
riguarda il combustibile fossile più inquinante: «La quota del carbone nel mix energetico mondiale
continua a crescere, e nel 2017 il carbone riuscirà quasi a superare il petrolio come fonte di energia più
importante del mondo».(…)
(Umberto Mazzantini, www.greenreport.it, 19 dicembre 2012)
(..)il 5 dicembre prossimo presso il Parlamento Europeo il Club di Roma presenta il suo nuovo
interessante rapporto dal titolo "Bankrupting Nature: Denying our Planetary Boundaries" di Anders
Wijkman e Johan Rockstrom, edito da Routledge Earthscan. (…) Il rapporto sottolinea che la
concentrazione del maggiore gas da effetto serra, l'anidride carbonica, sta continuando ad incrementare
dalla sua concentrazione in epoca preindustriale che era di circa 278 parti per milione (ppm) ad oltre
391 ppm al settembre 2012; che la presente concentrazione di anidride carbonica è la più alta che sia
mai stata registrata dalle evidenze paleoclimatiche e geologiche rilevate negli ultimi 15 milioni di anni;
che le emissioni di anidride carbonica sono ad oggi di 35 miliardi di tonnellate l'anno e potrebbero
diventare, se non si agisce rapidamente, 41 miliardi di tonnellate entro il 2020; che la temperatura media
globale della superficie terrestre è incrementata di 0.8°C dai livelli preindustriali ad oggi.
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
26
Il cambiamento climatico indotto dall'intervento umano dal 1960 ad oggi, ha intensificato la frequenza e
l'intensità delle ondate di calore e ne ha esacerbato gli effetti. In diverse regioni del mondo le
precipitazioni estreme e la siccità si sono incrementate in intensità e frequenza. Le osservazioni hanno
indicato una crescita di almeno 10 volte della quota di superficie del pianeta che è stata interessata da
situazioni di temperature elevate sin dagli anni Cinquanta del secolo scorso.
Il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (Unep) nel suo terzo ed ultimo rapporto sulle emissioni
intitolato "The Third Emission Gap Report 2012" lancia un forte allarme sulle emissioni che
continuano ad incrementare mentre gli impegni che i governi hanno sin qui preso per contrastare i
cambiamenti climatici sono troppo modesti e non consentiranno di impedire un innalzamento della
temperatura media della superficie terrestre che potrebbe raggiungere i 5°C entro questo secolo con
effetti devastanti per la civiltà umana.
Il rapporto mostra chiaramente che se non si intraprendono ora delle azioni decisive, il mondo si avvia
verso cambiamenti climatici molto pericolosi. Possiamo ancora farcela, se ci impegniamo subito per
fermare la deforestazione e creare un futuro basato su risparmio, efficienza energetica e fonti
rinnovabili. Il gap infatti, come ben sappiamo, non né tecnico, né economico: purtroppo riguarda la
mancanza di volontà politica e di leadership.
(Gianfranco Bologna, www.greenreport.it , 30 novembre 2012
3. AMBITO STORICO-POLITICO
Argomento : Pace e guerra
DOCUMENTI:
"Sono 110 milioni la mine che giacciono sul terreno di ogni continente e altre 100 milioni sono
conservate nei depositi di tutto il mondo. Ci vogliono 3 dollari per fabbricare una mina, mentre ne
occorrono circa 1000 per trovarla e renderla inoffensiva. Dal 1975 a oggi sono state 1 milione le vittime
delle mine anti-uomo (300.000 i bambini): in media una persona ogni 15 minuti"
"Dal 1945 ad oggi le guerre hanno prodotto qualcosa come 27 milioni di morti e 35 milioni di profughi.
Di queste vittime il 90% sono civili. Rispetto al passato i cosiddetti "effetti collaterali" dei conflitti
bellici, ovvero l'accidentale coinvolgimento delle popolazioni, sono aumentati in misura esponenziale.
Se infatti dei 15 milioni di morti nella I Guerra Mondiale "solo" il 5% erano civili, già nella II Guerra la
percentuale è salita ai due terzi rispetto ai 55 milioni di vittime. Questo drammatico coinvolgimento
delle popolazioni si riflette sul numero dei rifugiati: attualmente, secondo l'Onu, in tutto il mondo ci
sono circa 20 milioni di persone in fuga dalle guerre. Di queste più di 8 milioni sono in Asia, mentre
Europa ed Africa contano 4 milioni di profughi ciascuna."
Corriere della Sera, 7 aprile 2003
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
27
"L'economia di guerra procura comode posizioni di privilegio a decine di centinaia di burocrati dentro e
fuori l'apparato militare, i quali vanno in ufficio tutti i giorni per costruire armi nucleari o pianificare la
guerra atomica. Inoltre ci sono milioni di operai il cui lavoro dipende dal sistema del terrore nucleare,
nonché scienziati e ingegneri il cui compito è escogitare quell'invenzione tecnologica decisiva che possa
condurre alla sicurezza totale. Non dimentichiamo infine le ditte appaltatrici dell'amministrazione
militare e statale, le quali non vogliono rinunciare a facili profitti, né gli intellettuali guerrieri che
vendono minacce e benedicono le guerre."
Richard Barnett, "Real Security", New York 1981
"Non sono un visionario. Mi ritengo un idealista pratico. La religione della non violenza non vuol
essere solo per i santi (..). Va bene anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra
specie così come la violenza è la legge delle bestie. Lo spirito giace addormentato nella belva che non
riconosce altra legge se non quella della forza fisica. La dignità dell'essere umano richiede obbedienza a
una legge più elevata: alla forza dello spirito."
Gandhi, "Giovane India", 1920
"E' finita la siesta della vigliaccheria, della diplomazia, dell'ipocrisia e della pacioseria. I fratelli sono
sempre buoni ad ammazzare i fratelli! i civili sono pronti a tornar selvaggi; gli uomini non rinnegano le
madri belve.
Non si contentano più dell'omicidio al minuto.
Siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si
premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche
intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che
mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di
rifiutar la vita. Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore
dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare?"
Giovanni Papini, "Lacerba", 1 novembre 1914
Ammesso però che certe guerre sono necessarie, sono inevitabili le vittime civili? Ed è vero che questi
“danni collaterali” sono aumentati con la guerra moderna? La Guerra di Troia; quella Terza Guerra
Punica al termine della quale il sale fu sparso sulle rovine bruciate di Cartagine; quella Guerra Gotica
che ridusse gli abitanti dell’Italia da quattro milioni a un milione solo; i massacri seguiti alla presa
cristiana di Gerusalemme nel 1099 o a quella musulmana di Costantinopoli nel 1453; i due terzi di
tedeschi e il 90 per cento di cechi che morirono nella Guerra dei Trent’Anni: si può ricordare queste
vicende e parlare ancora della “bontà dei cavalieri antiqui” che risparmiavano i non combattenti? “Ma
certo che no”, risponde uno storico del pensiero politico come Alessandro Campi. “Questa è una
visione stereotipata e semplicistica. Anche la guerra classica, pur riguardando ufficialmente solo eserciti
professionali, nella realtà aveva ricadute pesanti sulle popolazioni civili. Pensiamo solo un momento al
fenomeno del saccheggio”. Con un po’ più di articolazione, è sulla stessa linea anche uno storico delle
istituzioni militari come Virgilio Ilari.
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“L’ingentilimento della guerra è sempre stato un mito. Certo, esiste un corpus giuridico di norme che
hanno aumentato le restrizioni alla guerra. Ma è sempre stata nella tradizione europea l’ideologia
secondo la quale i selvaggi devono essere combattuti in maniera selvaggia, fin dagli antichi greci. Anche
se nella pratica gli stessi antichi greci facevano poi il contrario: guerra feroce tra spartani e ateniesi
durante il conflitto del Peloponneso, e invece rispetto di certe regole coi persiani. Che erano di più, e
incutevano dunque una certa soggezione”. Un po’ a sorpresa è invece Carlo Jean, esperto di strategie
militari, ad accettare in parte questo tipo di stereotipo. “E’ vero. Come percentuale il numero delle
vittime civili è aumentato negli ultimi decenni. Nella Prima guerra mondiale erano ancora il 10 per
cento del totale, fatto salvo l’impatto dell’epidemia della spagnola. Adesso siamo arrivati al 90-95 per
cento. Certo, è un discorso che è valido soprattutto in raffronto alle guerre combattute dopo la Pace di
Westfalia. E’ meno valido prima, e anche dopo le guerre coloniali diventavano quasi sempre guerre di
sterminio. In qualche modo, però, proprio il fatto che i vinti una volta venissero schiavizzati evitava che
le vittime civili oltrepassassero una certa soglia”. “Indubbiamente – osserva Campi – l’uso massiccio
della tecnologia ha disumanizzato il conflitto e ha tolto il collegamento tra chi colpisce e chi è colpito.
Però è un dato ambiguo.
Davvero è più barbaro infilare un coltello nel corpo del nemico che ti sta di fronte piuttosto che
lanciargli da lontano un missile?”. “La questione non è semplice”, ammette Ilari. “A Gaza c’è la tecnica
degli scudi umani, che
è fatta da professionisti della guerriglia confusi con la popolazione. Quando si fa un’operazione di
polizia i danni collaterali ci sono sempre: è un costo inevitabile. Oggi c’è una fiducia nelle armi
intelligenti che è anche ben risposta, perché il grado di precisione massimizza l’effetto e limita i danni.
Ma ciò non significa che non possano esserci vittime civili”. In questo senso, per Ilari nelle guerre più
recenti ci sarebbe uno sforzo di limitare il danno collaterale che nella Seconda guerra mondiale non
c’era. “Gli inglesi a Dresda fecero un bombardamento terroristico, per vendicarsi dei bombardamenti
tedeschi in Inghilterra”. Che non erano stati anch’essi terroristici? “Quelli sull’Inghilterra no.
Semplicemente, non avevano la tecnologia per centrare bene i bersagli, e colpivano i civili invece delle
infrastrutture. Però dopo la distruzione di Coventry se ne vantarono, assumendosi in qualche modo la
responsabilità dell’accaduto”.
Maurizio Stefanini, Il Foglio, 19 gennaio 2009
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
Argomento : Quando il cervello videogioca
DOCUMENTI
Era troppo bello per essere vero. Per sviluppare al massimo l'intelletto, non occorre altro che giocare. I
programmi di brain training, che propongono videogame di logica, memoria, ruolo, strategia e via
dicendo hanno un giro di affari annuo di milioni di euro. Promettono di irrobustire la memoria,
ravvivare l'attenzione, acuire le abilità visive e spaziali, renderci più svelti e precisi in calcoli e
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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ragionamenti. Fanno balenare l'idea di rendere i bambini piccoli geni, di potenziare le capacità di adulti
in salute, o di frenare il naturale declino cognitivo dell'età. Ma che prove abbiamo che funzionino?
Poche, e neanche troppo convincenti, si è detto l'anno scorso un team britannico guidato da Adrian
Owen, della Medical Research Council Cognition and Brain Sciences Unit di Cambridge, e Clive
Ballard, direttore della Alzheimer's Society del Regno Unito. (..) nessuna ricerca indipendente
corroborava la tesi, ampiamente propugnata e creduta, che i comuni videogame proposti come
toccasana per il cervello elargiscano i benefici decantati.
Giovanni Sabato, Mente e Cervello, marzo 2011
Ansioso? Debole di vista? Metti mano al joystick
Chi ha detto che i videogame devono divertire e basta? La Mindhabits, società che fa capo alla McGill
University di Montreal, ha creato Booster, il primo videogioco terapeutico.
I ricercatori dell'Università di Rochester hanno dimostrato che applicarsi a videogiochi ad alto tasso
d'azione per un'ora al giorno, migliorerebbe le capacità visive del 20%. Lo studio è stato condotto su
due gruppi di studenti: il primo alle prese con Unreal Tournament (sparatutto forsennato), il secondo
con Tetris. Ebbene, dopo un mese il "gruppo unreal" ha mostrato un netto miglioramento nei test sulla
capacità di distinguere i dettagli, perché «i giochi d'azione», spiega Daphne Bouvalier, docente di scienze
cognitive, «cambiano il modo in cui il cervello elabora i segnali visivi». Insomma, spara che ti passa... la
miopia.
Www.focus.it (28 febbraio2011)
"Queste regioni cerebrali sono importanti per il controllo delle emozioni e del comportamento
aggressivo". Nello studio, 22 soggetti sani di età compresa fra 18 e 29 anni sono stati assegnati in modo
casuale a due gruppi. Ai membri del primo gruppo è stato prescritto di giocare a casa per dieci ore per
una settimana e di astenersi durante la settimana successiva. Il secondo gruppo invece doveva evitare di
giocare a videogames violenti per tutte e due le settimane.
Tutti i soggetti sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale (fMRI ) all'inizio dello studio, con
una ripetizione dell'esame dopo una e due settimane. Durante la fMRI, i partecipanti dovevano
svolgere, fra l'altro, un compito di interferenza emozionale, premendo i pulsanti a seconda del colore
delle parole presentate su un monitor: parole che indicano azioni violente erano state intervallate fra
parole che si riferivano ad azioni non violente. I risultati hanno mostrato che, dopo una settimana,
rispetto ai dati di partenza e ai risultati del gruppo di controllo, i membri del gruppo che aveva giocato
con i videogiochi violenti mostravano una minore attivazione nel lobo frontale inferiore sinistro
durante il compito emotivo e nella corteccia cingolata anteriore durante l'operazione di conteggio.
Dopo la seconda settimana senza gioco, le alterazioni alle regioni esecutive del cervello risultavano
diminuite.“Questi risultati indicano che i videogiochi violenti hanno un effetto a lungo termine sul
funzionamento del cervello", ha osservato Wang
Le Scienze novembre 2011
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Eppure nessun medium come i videogame scatena le paure e porta a "liste di proscrizione" distribuite
da varie associazioni sui giochi considerati in grado di trasformare gli adolescenti in pericolosi
psicopatici, tipo il celebre "Resident Evil 5" o il temibile "Manhunt". Sul tema dei videogame violenti,
in realtà, negli ultimi dieci anni sono state realizzate una trentina di ricerche con esiti tutt'altro che
omogenei: per una buona metà sostengono l'effetto nefasto sul sistema cognitivo degli adolescenti, con
rischi di crescita dell'aggressività; ma ce n'è un'altra dozzina secondo cui non c'è nessuna variazione
comportamentale in termini di inclinazione alla violenza tra un gruppo di ragazzi appassionati di
sparatutto e un gruppo di non giocatori. Christopher Ferguson, professore di psicologia alla A&M
International University, in Texas, ha analizzato tutte queste ricerche. Ed è arrivato alla conclusione che
il link tra violenza virtuale e comportamenti criminali non è sorretto da alcuna prova. Per Ferguson c'è
«un'abitudine culturale» a scaricare paure e responsabilità sui nuovi media e c'è nel contempo una
robusta strumentalizzazione politica in merito: «La violenza nei videogiochi è uno di quei rari soggetti
che attraggono la retorica dei fondamentalisti sia di destra sia di sinistra. Per un politico, proporsi come
difensore delle menti dei nostri ragazzi è una formula di grande effetto».
Alessandro Gilioli L'espresso, 10 maggio 2008
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
La memoria delle atrocità che hanno caratterizzato la storia del secolo XX può rappresentare un
antidoto sufficiente contro il loro ripetersi? Rifletti su questo problema alla luce di opportune
esemplificazioni e facendo riferimento alla tua esperienza e alle tue conoscenze.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Ridiamo attenzione alle cose veramente importanti. Il sito burninghouse.com raccoglie foto di oggetti da
salvare in caso di incendio. Secondo te le persone avrebbero difficoltà a rinunciare alle migliaia di cose
che le circondano? Quali sono le cose essenziali?
Se le persone che conosci potessero conservare solamente cinque oggetti, da portarsi via in caso di
fuga, quali sarebbero? E per te? Siamo pronti a considerare saggiamente le nostre priorità?
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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE “N. MACHIAVELLI”
ISTITUTO “M. CIVITALI”
II^ SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA / 26 aprile 2016
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
G. D’Annunzio - Il vento scrive –madrigale tratto dalla raccolta Alcyone (1903)
Su la docile sabbia il vento scrive
con le penne dell’ala; e in sua favella
parlano i segni per le bianche rive.
Ma, quando il sol declina, d’ogni nota
ombra lene si crea, d’ogni ondicella,
quasi di ciglia su soave gota.
E par che nell’immenso arido viso
della pioggia s’immilli il tuo sorriso.
a. Comprensione complessiva
a.1. Sintetizza molto brevemente la situazione descritta
b. Analisi e interpretazione
b. 1. Riconosci i versi impiegati e lo schema metrico
b. 2. Indica i termini che si riferiscono alla personificazione della natura
b. 3. Prova a riconoscere le due espressioni dantesche
b. 4. Illustra la progressione delle metafore. Puoi tenere presente che nel luglio 1899, a Bocca
d’Arno, così D’Annunzio annotava nel suo Taccuino: “Presso la riva, la sabbia è rigata
dall’acqua e dal vento come quella di certi palati di animali”
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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c. Approfondimenti
c.1. Cerca di contestualizzare questa poesia nell’ambito di Alcyone, e contestualizza Alcyone
nell’ambito della poetica dannunziana
c.2. Ti viene presentata una poesia di Eugenio Montale, Dopopioggia, tratta dalla raccolta Quaderno di
quattro anni del 1977. Il raffronto tra i due testi può fornire suggerimenti e spunti di riflessione
su due aspetti ricorrenti nella poesia dell’Ottocento e del Novecento: il rapporto del poeta con
la natura e la definizione del ruolo che egli si attribuisce
Sulla rena bagnata appaiono ideogrammi
a zampa di gallina. Guardo addietro
ma non vedo rifugi o asili di volatili.
Sarà passata un’anatra stanca, forse azzoppata.
Non saprei decrittare quel linguaggio
se anche fossi cinese. Basterà un soffio
di vento a scancellarlo. Non è vero
che la Natura sia muta. Parla a vanvera
e la sola speranza è che non si occupi
troppo di noi.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI
GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei
modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo
debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
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1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte.
“Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti
ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò
di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai
indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti
benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami;
le olive rimaste saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua
vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la
vedova. E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.”
DEUTERONOMIO, 24, 17-22
“Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura
necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua
chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise
in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu
incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano
pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa
migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la
fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non
sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a
ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e
diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un
uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che
venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte,
tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con noi. Ma
questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus,
forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere,
e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal vento.» OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186209
“Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla
porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva
sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse
forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona
che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore,
odio, impazienza e malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano,
spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando
due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse
d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se
n’accorgesse. Quando s’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come
persona sorpresa…lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l’untore, dagli! dagli! dagli
all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e di là;…abbastanza per poter fare d’un
uomo solo quel che volessero.”
A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842
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Lo straniero
“A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A
tuo
“Non so sotto quale latitudine si trovi.”
“Alla bellezza?”
padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo
fratello?”
“L’amerei volentieri, ma dea e immortale.”
“Non ho né padre, né madre, né sorella, né
“All’oro?”
fratello.”
“Lo odio come voi odiate Dio.”
“Ai tuoi amici?”
“Ma allora che cosa ami, straordinario
uomo?”
“Adoperate una parola di cui fino a oggi ho
ignorato il senso.”
“Amo le nuvole…le nuvole che
vanno…laggiù,
“Alla tua patria?”
laggiù…le meravigliose nuvole!”
C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869
“L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto?
Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti,
attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di
parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della
porta, corsero ad aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina.
La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò
nella camera dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò
chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel
letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il
compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo
sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua
ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva
scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli
l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le
parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto, che le raccomandava il
povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte l’infermo, poi
andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti.”
L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908
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“Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di
libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del
dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade….S’era scordato
dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo, l’estremo arbitrio dei bambini adesso
usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel
momento, qualsiasi creatura femminile capitata per prima su quel portone…che lo avesse guardato con
occhio appena umano, lui sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi
come un innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare dall’angolo
un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica
di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che
conosceva). E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa
pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come
davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.” E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974
“Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini. La gente,
poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza spavalda che dalla
faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna, voltandosi d’un balzo. E con
un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la
raggiunse a una spalla, un terzo al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara.…Qui Antonio
intervenne, facendosi largo…Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole
ebbero un suono curioso, quasi ridicolo….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il
sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.” D. BUZZATI, Non
aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958
“Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce
da casa…
Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di
qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano
cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe
mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso
strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo
fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no.
Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e
senza squame.” F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992
Tempo verrà
e dirà: Siedi qui. Mangia.
in cui, con esultanza,
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
saluterai te stesso arrivato
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
alla tua porta, nel tuo proprio
specchio,
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
e ognun sorriderà al benvenuto
dell’altro,
per tutta la vita, che hai ignorato…
D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it.,
Adelphi, Milano, 1992
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2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO: La riscoperta della necessità di «pensare»
«A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui
essere asservita. E non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché
non conosce autorità. … Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del
pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o definizione… Se incontra un qualche confine è solo
per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che invadono in questi giorni Modena in
occasione del "Festival Filosofia". Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di una simile iniziativa, in
un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza... Eppure, anche là dove pare
sia nata, cioè nell'antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i propri "festival", come ci hanno mostrato
magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice
celebrazione: il Socrate raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi
del sacro e del profano, del giusto e dell'ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente
corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che alla fine il filosofo è costretto a fare i conti…
Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia, della
sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque "io" ha bisogno di un "tu" per essere tale, in un
dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta che si
legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di disporre di
una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone decisioni, anche
radicali, senza per questo misconoscere il diritto di quelle altrui.». GIORELLO, Filosofia in piazza.
Cercando il dialogo fuori dalle accademie, IL CORRIERE DELLA SERA, 21/9/2003
«… tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la
"filosofomania". Non saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei
varietà televisivi; ma - udite udite - stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la
disciplina descritta dai detrattori come quella "con la quale e senza la quale si rimane tale e quale"... È
solo una moda passeggera o c'è di più?… "Direi che dopo la caduta delle ideologie classiche, la filosofia
da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra ha trovato nuovi canali
di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo processo si è poi
incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese ideologiche, vere e
proprie agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma stancante periodo di fast
food intellettuale procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e commerciale di idee e stili di
vita, emerge con chiarezza che, come esseri umani, non possiamo fare a meno di un bisogno personale
di orientamento… La filosofia deve restare una disciplina rigorosa, non una collazione di idee o
citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è molto positivo che la filosofia torni nell'agorà e si
esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a Socrate… La filosofia è
spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel senso che i filosofi
abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione filosofica, che può
essere svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo senso la filosofia è
profondamente democratica». Intervista a Remo Bodei, in Corrado OCONE, Prendiamola con filosofia, IL
MATTINO, 30/12/2003
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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«Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità.
Anche la filosofia è in grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla
scienza… ciò accade soprattutto quando si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici,
tradizionalisti o apocalittici. … Ma, in generale, possiamo affermare che, proprio come la scienza, la
filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo sempre più bisogno. … la
voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più "ricco" di cattedre
e istituzioni…. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi delle
persone. Il suo campo d'azione … si dilata alle "zone calde" della nostra cultura: le neuroscienze, le
scienze sociali, l'etica economica, per non parlare della bioetica.» Mario BAUDINO, Ricca e vestita vai,
filosofia, LA STAMPA, 29/4/2003
«La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e
mettere alla prova le idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni.
Simili alle piazze o ai punti di incontro in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro
vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si tratta piuttosto di zone di estrema
condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente condivisi da tutti perché
toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino superficiali (la
vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi, è
come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà loro
voce in forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già fatto,
ma in costante trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del mescolarsi nello
spazio geografico di popoli e civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro inevitabilmente si
pone. Nel corso della vita cerca così di dare senso agli avvenimenti in cui è impiegato, alle idee che gli
attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai progetti che lo guidano. Di quali basi e criteri
affidabili può disporre? ... Per comprendere la funzione e la rilevanza della filosofia contro quanti
ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni della fede o al fascino delle arti,
compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come sarebbe il nostro mondo senza di
essa». Remo BODEI, Perché c'è fame di filosofia, IL MESSAGGERO, 19/9/2003
«Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso
dell'ambiguità… Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere riconduce
all'ignoranza e dall'ignoranza al sapere….La debolezza del filosofo è la sua virtù … Il mistero è in tutti
come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei rapporti dell'anima col corpo se non ciò che ne sanno tutti gli
uomini…? Che cosa insegna sulla morte, se non che è nascosta nella vita, come il corpo nell'anima…?
Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé, silenziosamente, i paradossi della
filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po' di più e un po' di meno che uomo».
M. MERLEAU-PONTY, Elogio della filosofia, 1953
3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi
in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia.
Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il
28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la
mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando
guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
(Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972)
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei
confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati
non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei
seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie
ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di
illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio
alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10
giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia
della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui
complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò
alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente
ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida
che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò
definitivamente
di
esistere.»
(Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971)
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente
che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la
trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno
statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna,
nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy
furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure
mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione
repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile
dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era
essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale
generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy
con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di
conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un
viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove
le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che
mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò
certamente complicità ad altissimi livelli.»
(Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976)
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un
commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito
di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage
delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che
è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì
9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate
rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il
cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via
Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe
Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo,
rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la
ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra
le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le
Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
39
l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul
posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga.
Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un
ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»
(I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i
vertici e gli addetti ai lavori della culla dell'innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può
definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in "Esseri Umani 2.0" (Springer, pp. 354), come «un
sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora
pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali».
Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche;
l'eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e della morte. Ciò che piace
ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell'umano nel "post-umano" si
devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da
scoprire, come il "mind uploading", ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le
"nanomacchine", robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia
degenerativa direttamente a livello molecolare.»
Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, "l'Espresso" – 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all'Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede
un po' diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l'uomo – piattaforme
petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze
radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro
intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi».
L'astronomo della Corte d'Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle
incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta
anacronistica ed estrema che si spiega con l'angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la
quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a
restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle
fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e
giorno. In molti supermercati il cassiere non c'è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre,
sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane
guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i
convogli che si muovono all'interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.»
Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, "Corriere della Sera. la Lettura" – 26 gennaio
2014
«Per molto tempo al centro dell'attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano
dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più
dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase
da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo
avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li
guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità:
finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti
in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»
Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, "Il Sole 24 ORE. nòva" – 12 gennaio 2014
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della
necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall'intenzione dell'uomo, la storia
subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell'oro, ma progresso verso un avvenire senza
meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra
"recente passato" e "immediato futuro", in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini
ultimi, ma solo progressi nell'ordine del proprio potenziamento. Null'altro, infatti, vuole la tecnica se non
la propria crescita, un semplice "sì" a se stessa. L'orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non
si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le
mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali,
scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tensioni storiche. Il candidato rifletta su tale
ambivalenza del Ventesimo secolo, illustrando i fatti ritenuti più significativi.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Oggi l’istruzione superiore è obbligatoria: la scuola perciò, e non più il lavoro, rappresenta per le
giovani generazioni l’indispensabile fase di avviamento alla vita adulta. Il candidato esponga le sue
considerazioni in proposito, chiamando in causa le proprie esperienze scolastiche e cercando di
indicare le condizioni che potrebbero rendere più efficace, per i giovani, questa fase della vita legata al
mondo scolastico.
10. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA E
SIMULAZIONI
DATA DELLE SIMULAZIONI DELLA SECONDA PROVA DI ESAME ( IGIENE E CULTURA MEDICOSANITARIA):
31/03/2016
18/04/2016
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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ALL. A
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI"
ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI"
ISTRUZIONE PROFESSIONALE (NUOVO ORDINAMENTO):
SERVIZI SOCIO-SANITARI (CORSO SERALE)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Candidato …………………………………………………… data ……………………
Valutazione elaborato: massimo punteggio
INDICATORI
B
Qualità e completezza dei
contenuti
Utilizzo del linguaggio
specifico della materia
C
Organicità di esposizione
A
PUNTEGGI
1…5
1....5
1....5
Valutazione:
A ……………
B ……………
C ……………
Punteggio totale ……./ 15
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “N. MACHIAVELLI”
Istituto professionale “M. Civitali”
I^ SIMULAZIONE DELLA II^ PROVA DELL'ESAME DI STATO
Classe V sez. ser – ind. SSS docente prof. Emanuele Kissopoulos
( Materia : cultura medico sanitaria )
Presentazione del caso:
Antonio ha 75 anni, è un artigiano in pensione (si tratta di una pensione minima ), da 5 anni circa è
vedovo ed è affetto da un diabete tipo 2 che tende a complicarsi con manifestazioni a carico
dell' apparato cardiovascolare, in particolare gli sono state riscontrate delle placche aterosclerotiche
a livello di entrambe le arterie carotidi.
Antonio vive con una figlia di 45 anni, Anna, nubile con un livello culturale piuttosto basso e
sostanzialmente disoccupata in quanto, lavora molto saltuariamente, come colf presso una famiglia.
Una mattina Anna recandosi in camera del padre lo trova riverso sul letto in stato di incoscienza, con
segni di vomito, non risponde ai richiami, spaventata chiama il 118 e in pochi minuti sopraggiunge
l'ambulanza con gli operatori tra cui il medico, la diagnosi poi confermata in ospedale è di ictus
cerebrale con emiplegia destra con afasia di espressione .
Dopo 48 ore Antonio torna cosciente, dopo 4 giorni recupera parzialmente l'uso dell'arto inferiore
destro e dopo una settimana la fase critica può considerarsi conclusa, tra pochi giorni sarà dimesso e
alla figlia vengono spiegati dai medici ospedalieri la sede della lesione e i bisogni assistenziali non solo
fisici ma anche psicologici del padre, infatti superata la fase acuta ci sarà una fase di stabilizzazione
del deficit neurologico a cui seguirà un programma personalizzato di recupero.
Anna spaventata sia dal carico di responsabilità che la attendono, sia dalla paura di perdere il padre
e con esso il suo principale riferimento affettivo ma anche la sua pressoché unica fonte di sussistenza
cade in uno stato di depressione ansiosa e decide di rivolgersi inizialmente al medico di famiglia per
chiedere aiuto .
Dopo avere letto attentamente il caso presentato, il candidato risponda ad entrambe le seguenti
richieste:
Illustrare la classificazione dei vari tipi di diabete.
Progettare un piano assistenziale integrato a carattere sociale e sanitario, volto a soddisfare le
necessità di cure e di riabilitazione di Antonio, tenendo conto delle scarse capacità di
collaborazione della figlia in relazione alle difficoltà che lei avrà ad orientarsi tra i vari servizi
sociali e della sanità disponibili a dare assistenza.
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “N. MACHIAVELLI”
Istituto professionale “M. Civitali”
II^ SIMULAZIONE DELLA II^ PROVA DELL'ESAME DI STATO
Classe V sez. ser – ind. SSS docente prof. Emanuele Kissopoulos
( Materia : cultura medico sanitaria )
Il candidato svolga sia l’argomento della prima parte, sia quello della seconda parte.
Prima parte: Descrivere i principali sintomi del morbo di Alzheimer mettendo in particolare evidenza
gli aspetti comportamentali del paziente nelle diverse fasi della malattia.
Seconda parte: Illustrare un progetto di intervento integrato rivolto ad un soggetto affetto da demenza
di Alzheimer tenendo in considerazione le problematiche sociali e sanitarie, inoltre gli operatori e i
servizi coinvolti.
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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11. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA E
SIMULAZIONI
DATA DELLE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA DI ESAME:
07/03/2016
11/04/2016
Istituto "N. MACHIAVELLI – CIVITALI" - LUCCAANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
FRONTESPIZIO TERZA PROVA SCRITTA 07/03/2016
CLASSE 5^serale
TIPOLOGIA: b) Quesiti a risposta singola per Storia, tecnica amministrativa e Psicologia; la lingua Inglese valuterà con brano di comprensione di circa 80
parole seguito da 1 o 2 domande di comprensione, secondo la D.M. 429/2000 art.4 comma 1, lettera a.
CARATTERISTICHE: Le risposte ai quesiti a risposta singola debbono essere autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti indicati per
ciascun quesito.
TEMPO ASSEGNATO: 2 ore e mezza
DISCIPLINE COINVOLTE: 4
DISCIPLINA
TIPOLOGIA
MAX NUMERO DI
RIGHE PER
QUESITO
PUNTEGGIO IN
QUINDICESIMI
DELLE SINGOLE
PROVE
STORIA
3 quesiti a risposta singola
10 - 10 - 10
___,___ /15
INGLESE
1 quesito a risposta singola
7
___,___ /15
TECNICA AMM.VA
3 quesiti a risposta singola
10 - 10 - 10
___,___ /15
PSICOLOGIA
3 quesiti a risposta singola
10 - 10 - 10
___,___ /15
Il punteggio complessivo della prova è rappresentato dalla media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline arrotondata alle unità. Per ogni
quesito a risposta singola (aperta) il numero di righe prestampate è il massimo utilizzabile.
STORIA
___ , ___
INGLESE
___ , ___
TECNICA AMM.VA
___ , ___
PSICOLOGIA
___ , ___
MEDIA
COGNOME
___ , ___
NOME
PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI: _____ /15
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
TECNICA AMM.VA E PSICOLOGIA
ALUNNA/O__________________________________________________CLASSE 5 Serale TSS
INDICATORI
C
O
N
O
S
C
E
N
Z
E
CONOSCENZE
CONTENUTI
ESPOSITIVE
esposizione contenuti
organizzazione del discorso
A
B
I
L
I
T
A’
OPERATIVE
utilizzo di procedure
E ARGOMENTATIVE
DESCRITTORI
1
2
3
Complete
7
7
7
Adeguate
6
6
6
Essenziali
5
5
5
Lacunose
3-4
3-4
3-4
Molto lacunose
1-2
1-2
1-2
Sicura, logica, articolata, completa
5
5
5
Appropriata e corretta, lineare,
adeguata
4
4
4
Complessivamente
corretta/parzialmente strutturata
3
3
3
Alcuni errori lessicali e-o
morfosintattici/ confusa, incompleta.
Errori di procedura
2
2
2
1
1
1
Soddisfacente
3
3
3
Essenziale
2
2
2
Parziale
1
1
1
Vari errori lessicali e-o morfosintattici
/ inadeguata, procedure non valide
C
O
M
P
E
T
E
N
Z
E
SINTESI
RIELABORAZIONE
COLLEGAMENTI
TOTALE PARZIALE
TOTALE DIVISO 3
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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GRIGLIA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI STORIA
CONOSCENZA E
PERTINENZA DEL
CONTENUTO
ORGANICITA'
DELL'ESPOSIZIONE
6
Conoscenza completa,
approfondita ed
efficacemente
rielaborata.
5
Conoscenza completa
ed organizzata,
sempre o quasi
sempre, in modo
efficace.
4
Sviluppo coerente ed
organico.
SUFFICIENTE
4
Conoscenza
sufficientemente
completa ma poco
approfondita.
3
INSUFFICIENTE
3
Conoscenza
incompleta e
superficiale.
2
Conoscenza
frammentaria e
limitata solo ad alcuni
elementi di base.
1
Conoscenza nulla o
quasi nulla.
OTTIMO
DISCRETO/
BUONO
NOTEVOLMENTE
INSUFFICIENTE
COMPLETAMENTE
INSUFFICIENTE
5
USO DELLA LINGUA E
PADRONANZA DELLA
TERMINOLOGIA
SPECIFICA
Sviluppo coerente,
organico ed originale.
4
Esposizione corretta
ed appropriata.
Sviluppo coerente e
sufficientemente
organico.
3
Esposizione corretta.
2
Sviluppo semplice ma
poco organico.
2
Esposizione imprecisa
e, talvolta, incerta.
1
Sviluppo poco
coerente e
disorganico.
1
Esposizione scorretta
ed incerta.
0
Sviluppo
contraddittorio e
disorganico.
0
Esposizione
completamente
scorretta ed
inadeguata.
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
STORIA
A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 07/03/2016
1)Spiega perché si può dire che la guerra civile spagnola fu anche una guerra internazionale. (max 10
righe)
2)Spiega quale fu il comportamento dell’Italia allo scoppio del secondo conflitto mondiale fino al 1940.
(max 10 righe)
3)Spiega quali decisioni furono prese durante la conferenza di Yalta. (max 10 righe)
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
47
I^ SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
INGLESE
Griglia valutazione della prova scritta di Lingua Inglese
(1° simulazione)
Candidato/a
Classe
Data
Competenza linguistica
Comprensione
Pertinenza
Conoscenza dei contenuti
Abilità di analisi, sintesi,
rielaborazione
Capacità linguistica inadeguata e/o incerta
1
Lessico e sintassi elementari e limitati
2
Lessico e sintassi semplici e generalmente corretti
3
Lessico e sintassi adeguati
4
Lessico ricco ed espressione efficace
5
Non pertinente
1
Approssimativa
2
Essenziale, accettabile
3
Adeguata
4
Rigorosa, approfondita
5
Inadeguata
1
Poco articolata
2
Approssimativa, limitata
3
Adeguata rispetto alle informazioni, ma poco
autonoma
4
Adeguata, autonoma
5
Risposta nulla: 1 punto
Punteggio proposto ___/15
Unanimità
□
Punteggio assegnato ___/15
Maggioranza
□
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
48
1^ Simulazione terza prova dell’Esame di Stato
Materia: INGLESE
CLASSE: V Serale SSS
NOME:
Read the following text and answer the question below:
People with special needs: the right words
Nowadays, our society pays attention to the word used when talking about people with special needs.
In the past, people used expressions such as "the epileptic", "the spastic", "the retarded child".
That was unacceptable, because they referred to individuals by their disabilitty.
Today's acceptable and more respectful terminology stresses the individual person and then mentions
the disability. For example, we say "a boy with spastic hemiplegia" or "a woman with mental
retardation" meaning that there is much more to this individual than his or her disability. Some words
are used because they do not have the negative connotations that others have, for example, even
though a person is handicapped he or she is referred to as being "disabled" [...].
(tratto da Caring for People, p.234)
Answer the following question:
1)
How has terminology referring to people with special needs changed nowadays?
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
49
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
TECNICA AMMINISTRATIVA
A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 07/03/2016
1)Parla del “SISTEMA DI SICUREZZA SOCIALE”. (max 10 righe)
2 Descrivi il sistema pensionistico in Italia ed il suo funzionamento.
(max 10 righe)
3) Parla della tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
(max 10 righe)
I.S.I. "N. MACHIAVELLI" (I.P. "M. CIVITALI") - Lucca
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 07/03/2016
1)Che cosa si intende per “abuso sessuale” e come si riconosce. (max 10 righe)
2 La famiglia segue un suo ciclo di vita in cui attraversa momenti fondamentali.
Durante il percorso possono manifestarsi situazioni difficili da affrontare.
Descrivi queste situazioni. (max 10 righe)
3)Il candidato illustri il ruolo dei servizi sociosanitari per i minori e le
loro famiglie. (max 10 righe)
Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16
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Istituto "N. MACHIAVELLI – CIVITALI" - LUCCAANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
FRONTESPIZIO TERZA PROVA SCRITTA11/04/2016
CLASSE 5^serale
TIPOLOGIA: b) Quesiti a risposta singola per Marketing e Distribuzione, Tecnologie Tessili e Laboratori Tecnologici di Modellistica (oltre alle
trasformazioni da effettuare); la lingua Inglese valuterà con brano di comprensione di circa 80 parole seguito da 1 o 2 domande di comprensione, secondo
la D.M. 429/2000 art.4 comma 1, lettera a.
CARATTERISTICHE: Le risposte ai quesiti a risposta singola debbono essere autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti indicati per
ciascun quesito.
TEMPO ASSEGNATO: 2 ore e mezza (3 ore per DSA)
DISCIPLINE COINVOLTE: 4
DISCIPLINA
TIPOLOGIA
MAX NUMERO DI
RIGHE PER
QUESITO
PUNTEGGIO IN
QUINDICESIMI
DELLE SINGOLE
PROVE
DIRITTO
3 quesiti a risposta singola
10 - 10 - 10
___,___ /15
INGLESE
2 quesiti a risposta singola
5-5
___,___ /15
PSICOLOGIA
3 quesiti a risposta singola
10 - 10 - 10
___,___ /15
TECNICA AMM.VA
3 quesiti a risposta singola
10 - 10 - 10
___,___ /15
Il punteggio complessivo della prova è rappresentato dalla media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline arrotondata alle unità. Per ogni
quesito a risposta singola (aperta) il numero di righe prestampate è il massimo utilizzabile.
DIRITTO
___ , ___
INGLESE
___ , ___
PSICOLOGIA
TECNICA AMMINISTRATIVA
___ , ___
___ , ___
MEDIA
COGNOME
___ , ___
NOME
PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI: _____ /15
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA PER DIRITTO, PSICOLOGIA
E TECNICA AMM.VA
ALUNNA/O__________________________________________________CLASSE 5 Serale TSS
INDICATORI
C
O
N
O
S
C
E
N
Z
E
CONOSCENZE
CONTENUTI
ESPOSITIVE
esposizione contenuti
organizzazione del discorso
A
B
I
L
I
T
A’
OPERATIVE
utilizzo di procedure
E ARGOMENTATIVE
DESCRITTORI
1
2
3
Complete
7
7
7
Adeguate
6
6
6
Essenziali
5
5
5
Lacunose
3-4
3-4
3-4
Molto lacunose
1-2
1-2
1-2
Sicura, logica, articolata, completa
5
5
5
Appropriata e corretta, lineare,
adeguata
4
4
4
Complessivamente
corretta/parzialmente strutturata
3
3
3
Alcuni errori lessicali e-o
morfosintattici/ confusa, incompleta.
Errori di procedura
2
2
2
1
1
1
Soddisfacente
3
3
3
Essenziale
2
2
2
Parziale
1
1
1
Vari errori lessicali e-o morfosintattici
/ inadeguata, procedure non valide
C
O
M
P
E
T
E
N
Z
E
SINTESI
RIELABORAZIONE
COLLEGAMENTI
TOTALE PARZIALE
TOTALE DIVISO 3
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II SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
INGLESE
Griglia valutazione della prova scritta di Lingua Inglese
(2° simulazione)
Candidato/a:
Classe:
Data:
Competenza linguistica
Comprensione
Pertinenza
Conoscenza dei contenuti
Abilità di analisi, sintesi,
rielaborazione
Capacità linguistica inadeguata e/o
incerta
Lessico e sintassi elementari e limitati
Lessico e sintassi semplici e
generalmente corretti
Lessico e sintassi adeguati
1
2
3
4
Lessico ricco ed espressione efficace
5
Non pertinente
1
Approssimativa
2
Essenziale, accettabile
3
Adeguata
4
Rigorosa, approfondita
5
Inadeguata
1
Poco articolata
2
Approssimativa, limitata
3
Adeguata rispetto alle informazioni,
ma poco autonoma
4
Adeguata, autonoma
5
Risposta nulla: 1 punto
Punteggio complessivo della prova
1° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___
2° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___
SOMMA PUNTEGGI ___
PUNTEGGIO: _____ / 15
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2^ Simulazione terza prova dell’Esame di Stato
CLASSE: V S SSR
NOME:
DATA:
Materia: INGLESE
Read the following text and answer the questions below in no less than five lines:
Domiciliary assistants
Domiciliary or home care assistants work with people who, perhaps, through illness, a
physical disability, mental health problems or a problem related to old age, need support
to cope with their own home.
Care assistants help their clients to do everyday tasks such as washing, getting dressed
and preparing meals, but, at the same time, they aim at keeping their clients’
independence, self-sufficiency and quality of life.
Home care assistant help a wide variety of people, such as elderly people who are frail or
have Alzheimer’s disease, people who are partially sighted or blind, people with mental
health problems or physical disabilities. They also provide emotional and social support
to people who would otherwise feel lonely and isolated.
Questions:
1) Who do home care assistants work with?
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
2) What are home care assistants’ main tasks?
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I.S.I. "N. MACHIAVELLI" (I.P. "M. CIVITALI") - Lucca
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 11/04/2016
1)Quali sono le caratteristiche del morbo di Parkinson. (max 10 righe)
2 Esponi l’ottava fase psicosociale elaborata da Erikson. (max 10 righe)
3)Il candidato analizzi gli aspetti principali del lavoro di équipe. (max 10 righe)
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
TECNICA AMMINISTRATIVA
A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 11/04/2016
1)Parla dei “Contratti collettivi nazionali di lavoro”. (max 10 righe)
2) Descrivi le caratteristiche del contratto a tempo determinato. (max 10 righe)
3) Parla del contratto di apprendistato(max 10 righe)
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
DIRITTO
A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 11/04/2016
1) Dopo aver descritto i tre tipi di imprenditori espressamente qualificati come piccoli dal codice civile, spiega il criterio
generale necessario per l’individuazione del piccolo imprenditore secondo l’art. 2083 del codice civile. (max 10 righe)
2) Illustra la disciplina dell’institore e quella del procuratore (max 10 righe)
3) Illustra gli elementi caratterizzanti la società cooperativa. (max 10 righe)
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12. ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO, DI
SOSTEGNO E DI APPROFONDIMENTO
Debiti formativi - Interventi di sostegno
Per tre allievi per i quali era stato sospeso il giudizio nello scrutinio di giugno 2015, l’ammissione alla
classe quinta è avvenuta nello scrutinio integrativo di settembre. I debiti formativi contratti nell’A.S.
2014/2015 erano relativi alle seguenti discipline: Al termine del I quadrimestre di quest’anno le carenze
rilevate riguardavano le seguenti materie:
Corsi di recupero
Durante l’estate 2015, per gli allievi ai quali era stato sospeso il giudizio nello scrutinio finale della classe
quarta sono stati attivati brevi corsi di recupero per Matematica; in tutte le materie insufficienti sono
state, inoltre, assegnate attività da svolgere nel periodo estivo.
A causa delle scarse disponibilità finanziarie dell'Istituto, quest’anno sono stati organizzati dei brevi
corsi di recupero (tre ore) all’inizio del secondo quadrimestre in Psicologia; parallelamente è stata svolta
un'azione di recupero in itinere durante le ore di lezione antimeridiane e sono state fornite indicazioni
per un'attività di studio individuale.
13. INIZIATIVE COMPLEMENTARI E INTEGRATIVE
Adesione del consiglio a progetti d'Istituto (es. orientamento, contatti col mondo
del lavoro, educazione alla salute, educazione alla legalità, ecc...).
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14. USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE
ATTIVITÀ: Spettacolo teatrale: “Così è se vi pare” di L.Pirandello
Tipologia
Destinazione
Finalità
Obiettivi
Collocazione all'interno
della programmazione,
con riferimento alle
discipline coinvolte
Attività preparatorie
Attività di rielaborazione
Docente proponente
Accompagnatori (1 ogni
15 alunni + una riserva)
Accompagnatori alunni H
Periodo e durata
Mezzo di trasporto
suggerito
Note
Spettacolo teatrale
Teatro Politeama di Viareggio
Conoscere il teatro
L’opera fa parte dei contenuti del programma di quinta di Italiano
Conoscere il testo da cui è tratto lo spettacolo.
Fare una relazione orale al termine dell’attività.
Barsotti Monica
1 aprile 2016
ATTIVITÀ: uscita didattica alla “LINEA GOTICA”
Tipologia
Destinazione
Finalità
Obiettivi
Collocazione all'interno
della programmazione,
con riferimento alle
discipline coinvolte
Attività preparatorie
Attività di rielaborazione
Docente proponente
Accompagnatori (1 ogni
15 alunni + una riserva)
Accompagnatori alunni H
Periodo e durata
Mezzo di trasporto
suggerito
Note
Uscita didattica
Borgo a Mozzano presso il museo della Linea gotica
Approfondire l’argomento di storia studiato in classe
L’argomento fa parte dei contenuti del programma di quinta di Storia
Conoscere il periodo storico di riferimento
Fare una relazione orale al termine dell’attività.
Barsotti Monica
11 maggio 2016
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ATTIVITÀ: PROGETTO:”E’FINITO IL TEMPO DI VIOLARE”
Tipologia
Destinazione
Finalità
Obiettivi
Collocazione all'interno
della programmazione,
con riferimento alle
discipline coinvolte
Attività preparatorie
Attività di rielaborazione
Docente proponente
Accompagnatori (1 ogni
15 alunni + una riserva)
Accompagnatori alunni H
Periodo e durata
Mezzo di trasporto
suggerito
Corso di formazione tenuto dalla Questura di Lucca
Bianchini Tiziana
15. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
RELAZIONE 4^/5^SERALE 2014-15 / 2015-16
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Nell’ambito del progetto di Alternanza scuola-lavoro di durata biennale sono state effettuate le seguenti attività:
 nel corso del 4° anno:
a) le esperienze di stage presso i servizi sociali del territorio (100 h) (minori, anziani, disabili) organizzate in
periodi e con modalità che sono stati concordati con ciascun allievo (tra coloro che non hanno prodotto
documentazione di esperienze o di lavoro nel sociale riconoscibili come credito di stage).
b) Conoscenza e approfondimento di metodi e tecniche del lavoro sociale (22 h)
- tecniche e metodi del Servizio Sociale : visite a servizi sociali del territorio ( anziani, disabili) e incontri con
referenti e operatori ..
- Conoscenza/esperienza di tecniche di lavoro con utenze specifiche: Laboratorio teatrale come esperienza creativa
e artistica con risvolti terapeutici (arteterapia) ed educativi.
- percorsi di crescita personale e professionale: a) il laboratorio teatrale anche come strumento di
conoscenza/trasformazione di sé, attraverso un lavoro sull’emotività, le modalità comunicative e le capacità
relazionali.
0.
nel corso del 4° e 5° anno 10 ore per:
- partecipazione (autonoma da parte degli studenti oppure organizzata dai docenti) ad eventi, di interesse pertinente
all’indirizzo, presenti sul territorio.
- Testimonianze di associazioni e organizzazioni operanti nell’area dei Servizi Sociali.
- Elaborazione esperienze di stage
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PARTECIPAZIONE alle ESPERIENZE DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
5^ S.S S. SERALE
A. SC. 2015-16
CORSO SERALE
LAB.
AUTO
STAGE
TOT.
5^T.S.S. 2015-16
TEA
FOR
- LUOGHI - DURATA - VALUTAZIONI
ORE
TRA
MAZIO
(SU 100 ORE PREVISTE)
(su 132)
LE
NE
22 ore
10 h
1. CARRARESI ERIKA
4
5
Asilo Nido "Il Cucciolo"
100
Viale S. Concordio, 81 Lucca
(91+9)
91 h, BUONO
2. FLAMINIO M.EMILIA
4
5
Nido d'infanzia "Mary Poppins v. della Cateratta 22
104
Capannori
(95+9)
95 h,
BUONO
3.GIORGI GIADA
-5
Centro Accoglienza Anziani Misericordia
107
Borgo a Mozzano Via S. Francesco, n3
(102+5)
102 h, ECCELLENTE
4. GUEVARA TRUJILLO
4
5
CREDITO
9
MONICA
5. MARASTI LISA
4
5
6. MARTINELLI
VALENTINA
4
5
7. MAZZUCCHELLI
NAOMI
--
5
8. RICCI AMBRA
4
5
9. ZAGGIA RICCARDO
4
5
CREDITO effettuato nel diurno
Nido d’infanzia “Dado magico blu”.Campo estivo
“Summer soccer”
( BUONO 132)
Nido d'infanzia "Mary Poppins v. della Cateratta 22
Capannori
98 h, BUONO
Asilo Nido "Madre Maria"
via Veneto ang. Via Mascagni , Forte dei Marmi
57h (da migliorare)
CREDITO (effettuato nel corso diurno giugno
/luglio2013) Nido d'infanzia "Mary Poppins v. della
Cateratta 22 Capannori
(113 h, BUONO)
CENTRO “ A CASA NOSTRA”
Via dell'Acquacalda, 670-San Pietro a Vico, Lucca
102 h, BUONO
G*
4
4
5
2
141
(132+9)
4
107
(98+9)
4
62
(57+5)
1
122
(113+9)
4
111
4
G* (da rivedere per la classe 5^) Dal POF: “Il giudizio (G) relativo alle attività di stage, tirocinio, alternanza scuolalavoro è espresso dal coordinatore di tali attività tramite la seguente tassonomia: ottimo (5), buono (4), discreto (3),
sufficiente (2), insufficiente (1), non valutabile (0) e tiene conto sia della frequenza degli allievi alle iniziative programmate
che del giudizio espresso dalle strutture nelle quali sono stati effettuati gli eventuali stage.”
Lucca 03 -05-2016
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Tutor scolastico
prof. Anna Grasso
59
16. COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
BARSOTTI MONICA
BIANCHINI TIZIANA
CECCOTTI ALBERTO
FOSCHI RACHELE
GRAZIANI PAOLO
KISSOPOULOS EMANUELE
NEGRETTI SABRINA
PETRONI ELENA
MATERIA D'INSEGNAMENTO
ITALIANO E STORIA
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
TECNICA AMMINISTR. ED ECON. SOC.
MATEMATICA
DIRITTO E LEGISLAZ. SOCIO-SANIT.
IGIENE E CULTURA MEDICO-SANIT.
FRANCESE
INGLESE
17. ORE CURRICOLARI
DISCIPLINA
DOCENTE
ORE
PREVISTE
ITALIANO
BARSOTTI MONICA
99
STORIA
BARSOTTI MONICA
66
MATEMATICA
FOSCHI
99
INGLESE
PETRONI ELENA
66
FRANCESE
NEGRETTI SABRINA
66
PSICOLOGIA GENERALE ED
APPLICATA
BIANCHINI TIZIANA
99
DIRITTO E LEGISLAZ.
SOCIO-SANITARIA
GRAZIANI PAOLO
66
TECNICA AMMINISTR. ED
ECONOMIA SOCIALE
CECCOTTI ALBERTO
66
IGIENE E CULTURA
MEDICO-SANITARIA
KISSOPOULOS
EMANUELE
99
TOTALE 23 ORE SETTIMANALI
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726
60
18. ELENCO ALUNNI
N°
COGNOME E NOME
DATA E LUOGO DI NASCITA
1
CARRARESI ERIKA
Lucca 14/08/1992
2
FLAMINIO EMILIA
Lucca 06/07/1993
3
GIORGI GIADA
Barga, 31/08/1992
4
GUEVARA TRUJLIO MONICA
Garzon (Colombia) 04/04/1983
5
MARASTI LISA
Pescia 07/10/1992
6
MARTINELLI VALENTINA
Lucca 10/03/1995
7
MAZZUCCHELLI NAOMI
Pietrasanta 25/06/1994
8
RICCI AMBRA
Lucca 24/11/1995
9
ZAGGIA RICCARDO
02/09/1994
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61
19. FIRMA DOCENTI
DOCENTE
FIRMA
BARSOTTI MONICA
BIANCHINI TIZIANA
CECCOTTI ALBERTO
FOSCHI RACHELE
GRAZIANI PAOLO
KISSOPOULOS
EMANUELE
NEGRETTI SABRINA
PETRONI ELENA
Lucca, 15 maggio 2016
Il Dirigente
Il coordinatore di classe
Iolanda Bocci
Monica Barsotti
________________
____________________
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62