DOC. DEL 15 MAGGIO - V SERALE SSS ISTITUTO
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DOC. DEL 15 MAGGIO - V SERALE SSS ISTITUTO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI" Liceo Classico "N. Machiavelli" Liceo delle Scienze Umane "L.A. Paladini" Istituto Professionale "M. Civitali" Via degli Asili, 35 - 55100 Lucca Tel. 0583/496471-490549 - Fax 0583/495202 C.F. 80003600469 - Cod. Mecc. LUIS001008 - Codice Univoco di Ufficio UFS8H3 Email: [email protected] - [email protected] - Pec: [email protected] Sito web: http://www.istitutomachiavelli.gov.it ISTITUTO PROFESSIONALE "M. CIVITALI" Servizi socio-sanitari Produzioni industriali e artigianali - Art.: Artigianato - Opz.: Produzioni tessili-sartoriali Via S. Nicolao, 42 - 55100 Lucca Tel. 0583/493176-492283 - Fax 0583/954094 Cod. Mecc. LURF001011 ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Documento del Consiglio di Classe (L.425/1997 - art.5 Regolamento) Approvato dal Consiglio di Classe in data 11/05/2016 Affisso all'albo dell'Istituto in data 15/05/2016 Classe QUINTA Sezione SERALE Indirizzo SERVIZI SOCIO-SANITARI INDICE 1. PROFILO DELL'ISTITUTO 1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA 2. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO 3. RAPPORTO SCUOLA-TERRITORIO 4. PROGETTI EDUCATIVI E DIDATTICI (PRESENTAZIONE DEL CORSO DI STUDI SERALE) 2. PROFILO DELLA CLASSE 1. STORIA DEL BIENNIO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI 2. CONTINUITÀ DIDATTICA NEL BIENNIO POST-QUALIFICA 3. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE NELL'ANNO SCOLASTICO IN CORSO 3. OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI TRASVERSALI - TABELLA RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI TRASVERSALI 4. OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI - TABELLA RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI 5. METODOLOGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI 6. SPAZI, MEZZI, ATTREZZATURE, LABORATORI, MATERIALI E TESTI ADOTTATI - LABORATORI, AULE SPECIALI, SPAZI, STRUTTURE - ATTREZZATURE - LIBRI, MATERIALE CARTACEO, SOFTWARE, INTERNET 7. LIBRI DI TESTO 8. STRUMENTI DI MISURAZIONE 9. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA E SIMULAZIONI - GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO - SIMULAZIONI 10. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA E SIMULAZIONI - GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA - SIMULAZIONI 11. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA E SIMULAZIONI - GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI CIASCUN QUESITO E VALUTAZIONE COMPLESSIVA - SIMULAZIONI 12. ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO, DI SOSTEGNO E DI APPROFONDIMENTO - DEBITI FORMATIVI - INTERVENTI DI SOSTEGNO - CORSI DI RECUPERO 13. INIZIATIVE COMPLEMENTARI E INTEGRATIVE - ADESIONE DEL CONSIGLIO A PROGETTI D'ISTITUTO (ES. ORIENTAMENTO, CONTATTI COL MONDO DEL LAVORO, EDUCAZIONE ALLA SALUTE, EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ, ECC...). 14. 15. 16. 17. 18. 19. USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CLASSE ORE CURRICOLARI ELENCO ALUNNI ALLEGATI: A1. Relazioni individuali degli insegnanti con Programmi dettagliati per disciplina A3.Patto formativo dei singoli allievi A4. Simulazioni delle prove scritte d’esame (prove svolte) Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 1 1. PROFILO DELL’ISTITUTO 1. Presentazione della scuola L'I.S.I. "N. Machiavelli" è composto da tre istituti: il Liceo Classico "N. Machiavelli", il Liceo delle Scienze Umane "L.A. Paladini" e l'Istituto Professionale "M. Civitali". Il Liceo Classico "N. Machiavelli", ancora oggi ospitato nel secentesco Palazzo Lucchesini, è la più antica scuola superiore della provincia di Lucca ed una delle più antiche d'Italia. L'Istituto Magistrale Statale "L.A. Paladini", dall'A.S.1998/99 istituto liceale, è stato uno dei punti di riferimento più significativi per la crescita culturale e civile del nostro territorio ed è sito in un importante edificio storico di origine Rinascimentale, l'ex convento di San Nicolao Novello. Nel 1998 il Liceo "Machiavelli" e l'Istituto Magistrale "Paladini" sono confluiti nell'attuale Istituto Superiore d'Istruzione. Dall'A.S. 2013/14 l'I.S.I. "N. Machiavelli, con l'aggregazione dell'Istituto Professionale "M. Civitali", che condivide col Liceo delle Scienze Umane gli spazi dell'ex convento di San Nicolao Novello, ha ulteriormente arricchito la propria offerta formativa, affiancando all'istruzione liceale quella professionale. Nato come Istituto Professionale Femminile, l'Istituto "M. Civitali" è presente da decenni nella realtà lucchese (il Decreto Istitutivo risale al 22 giugno 1960). Nel corso degli anni ha conosciuto varie trasformazioni, molte delle quali finalizzate all’adeguamento dell’impianto formativo, soprattutto culturale di base, alle nuove esigenze del territorio. Da scuola di frontiera, il cui compito, per lungo tempo, è stato essenzialmente quello di evitare la dispersione scolastica, l'Istituto è diventato, a poco a poco, una scuola d'avanguardia, in grado di soddisfare le esigenze della modernità e di fornire, contemporaneamente, risposte efficaci sui piani dell'educazione, dell'istruzione e della professionalità. Con l’attivazione del Progetto ’92 i due indirizzi tradizionali (Figurinista/Stilista di Moda e Assistente all’Infanzia/alle Comunità Infantili) sono stati sostituti dagli indirizzi d'istruzione professionale: Operatore/Tecnico dei Servizi Sociali, Operatore/Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda. Con l'attuazione della riforma Gelmini ed il riordino degli Istituti Professionali, tali indirizzi sono successivamente confluiti, a partire dall'A.S. 2010/11, negli attuali indirizzi: SERVIZI SOCIOSANITARI (settore Servizi) e Produzioni Industriali ed Artigianali (settore Industria e Artigianato). Per quest'ultimo indirizzo, il cui settore produttivo di riferimento è rimasto, ovviamente, quello dell'Abbigliamento e Moda, è stata scelta, a partire dalla classe terza, l'articolazione ARTIGIANATO e l'opzione PRODUZIONI TESSILI-SARTORIALI. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 2 Per facilitarne i riferimenti nella specificità dell'articolazione e opzione scelte, tale indirizzo sarà talvolta indicato sinteticamente con la dicitura PRODUZIONI ARTIGIANALI TESSILI-SARTORIALI. Le classi del corso diurno dei due indirizzi sono, attualmente, ventuno: sedici dell'indirizzo Servizi Socio-Sanitari e cinque dell'indirizzo Produzioni Artigianali Tessili-Sartoriali. I percorsi dei due indirizzi di studio hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione ai settori Servizi (indirizzo Servizi SocioSanitari) e Industria e Artigianato (indirizzo Produzioni Artigianali Tessili-Sartoriali). L’orario complessivo annuale è determinato in 1.056 ore (1089 in prima) corrispondente a 32 (33 in prima) ore settimanali di lezione, comprensive dell’insegnamento della religione cattolica. L'offerta formativa si articola in un'area di istruzione generale, comune ai due percorsi, in un'area di indirizzo specifica per ciascun indirizzo e in un'area di alternanza scuola-lavoro . E', inoltre, suddivisa in due bienni e un quinto anno. Il primo biennio è è finalizzato all'assolvimento dell’obbligo di istruzione e all’acquisizione dei saperi e delle competenze di indirizzo in funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti. Nel secondo biennio le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi. Il quinto anno consente allo studente di acquisire una conoscenza sistemica della filiera economica di riferimento, idonea anche ad orientare la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riguardo all’esercizio delle professioni tecniche. L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 3 La scelta metodologica dell'alternanza scuola-lavoro assume particolare importanza nella progettazione formativa poiché essa consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio, consentendo l'unificazione concreta tra il sapere e il saper fare e l'acquisizione di un'identità professionale. Per gli allievi dell'indirizzo dei Servizi Socio-Sanitari la prima esperienza diretta con il mondo del lavoro inizia nella classe terza, con due settimane di stage effettuati in strutture pubbliche e private. In quarta e quinta gli allievi dei due indirizzi svolgono di norma, non meno di 132 ore di ulteriori attività di alternanza scuola-lavoro. Tali attività comprendono esperienze formative svolte all'interno dell'Istituto di tipo laboratoriale, partecipazione ad eventi e a manifestazioni organizzate nel territorio, tirocini in strutture pubbliche e private. Questi ultimi sono, di solito, previsti nel periodo estivo successivo al termine delle lezioni della classe quarta. Tutte queste attività concorrono a favorire l'acquisizione e l'approfondimento di metodologie e tecniche professionali spendibili nel mondo del lavoro. Nelle esperienze di stage più volte è stata riconosciuta l'elevata preparazione e professionalità dei nostri allievi che hanno sempre dimostrato di sapersi muovere con sicurezza e autonomia nelle più disparate e complesse realtà sociali ed istituzionali. La valenza formativa delle esperienze di stage viene, inoltre, ampliata mediante apporti teorici preparatori e di supporto alla rielaborazione successiva. Da qualche anno, per rispondere maggiormente alle richieste del territorio, le attività professionalizzanti del settore Produzioni Artigianali Tessili-Sartoriali prevedono, inoltre, la partecipazione ad un corso sull'utilizzo delle tecnologie CAD tenuto da un esperto esterno. 2. Contesto socio-economico Il settore dei Servizi Socio-Sanitari si presenta, attualmente, in una fase di forte espansione e di profondo mutamento, a causa dell'accresciuta complessità sociale. Il progressivo invecchiamento della popolazione, il forte flusso immigratorio con i conseguenti problemi legati all'integrazione nel tessuto sociale e scolastico e il crescente disagio giovanile nelle sue varie manifestazioni generano, anche nel nostro territorio, una richiesta sempre più elevata di qualificati servizi che tengano conto dei bisogni e delle attese espresse da contesti socio-culturali ed economici in continua trasformazione. Le esigenze lavorative delle famiglie comportano, inoltre, la necessità di poter contare su strutture che accolgano, anche per l'intera giornata, bambini in età pre-scolare nonché anziani non autosufficienti, portatori di handicap, minori ed adolescenti a rischio. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 4 Per quanto riguarda il settore delle Produzioni Artigianali Tessili-Sartoriali, l'Istituto cerca di rispondere efficacemente alle esigenze che emergono nell'ambito dell'abbigliamento e della moda. Anche nel nostro territorio piccole e medie imprese sono costantemente alla ricerca di personale qualificato, in grado di intervenire nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti sartoriali. Appare, inoltre, più che mai prioritario far riemergere conoscenze e capacità manifatturiere tessili tipiche, conservando e valorizzando le tecniche e i metodi delle botteghe artigiane storicamente connessi alle tradizioni artistiche locali. L'Istituto Professionale "M. Civitali" ha un bacino di utenza molto ampio che si estende dalla costa tirrenica all'Appennino, dalla piana di Lucca fino alla Valdinievole, con problemi di pendolarismo non indifferenti. Come in tutti gli Istituti Professionali, gli studenti provengono in gran parte, da un ambiente di estrazione socio-culturale media, con una presenza non indifferente di extra-comunitari e di alunni diversamente abili. Per alcuni studenti la scuola costituisce uno dei pochi centri di aggregazione e di occasione di crescita culturale. La motivazione che, spesso, spinge gli alunni a scegliere studi di tipo professionale è legata alla possibilità di trovare immediatamente un'occupazione; generalmente, la decisione di continuare gli studi in ambito post-diploma o universitario sopraggiunge, invece, verso la fine del percorso. Nelle classi prime, come spesso accade negli Istituti Professionali, si contano, annualmente, diversi abbandoni, compensati, comunque, da numerose iscrizioni tardive di alunni provenienti da altri istituti superiori. I ritiri sono, in gran parte, dovuti a situazioni di disagio personale, alla mancanza di motivazione e alla carenza di abilità trasversali. Per porre un freno a questi fenomeni di abbandono, dopo le esperienze settennali dei progetti M.I.R.Ò. e dei successivi progetti integrati di istruzione e formazione, la scuola ha voluto successivamente recuperare, con progetti interni, le buone pratiche tendenti a ridurre la dispersione scolastica, mettendo in atto azioni finalizzate al potenziamento delle competenze trasversali e di base e all'acquisizione di una maggior consapevolezza sul percorso intrapreso e fornendo, quindi, agli studenti adeguati strumenti per il raggiungimento del successo formativo. 3. Rapporto scuola-territorio I rapporti con il territorio sono molto intensi e diversificati. Gli Enti Locali (Comune e Provincia) collaborano con l’Istituto con modalità diverse, finanziando o gestendo direttamente attività nell’ambito di competenza. L’Azienda Sanitaria Locale collabora da anni alla realizzazione di iniziative di educazione sanitaria, richieste esplicitamente dagli studenti. La necessità istituzionale di rilasciare un diploma facilmente spendibile nel mondo del lavoro permette all’Istituzione scolastica di consolidare relazioni con le strutture o con gli enti che operano nel sociale pubblico e privato e con le aziende Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 5 produttive del settore abbigliamento-moda. Il quadro delle relazioni esterne tra l’Istituto "M.Civitali" e il territorio è molto articolato ed in continua evoluzione; oltre agli enti locali sopra citati, esso comprende alcune scuole superiori in rete, il Centro Provinciale di Istruzione per Adulti, associazioni di volontariato, la Camera di Commercio Industria ed Artigianato, il Centro per l’Impiego. 4. Progetti educativi e didattici I progetti educativi e didattici, tutti inseriti nel POF e, di conseguenza, nel Programma Annuale, possono essere raggruppati in alcune macro aree: 1. educazione alla salute e alla prevenzione, compreso il sostegno psicologico; 2. educazione alla pace, alla cittadinanza e alla legalità; 3. educazione alla sicurezza; 4. potenziamento e approfondimento degli ambiti disciplinari; 5. integrazione degli studenti diversamente abili e degli studenti stranieri; 6. recupero e sostegno didattico; 7. riequilibrio formativo ed interventi didattici per gli allievi del corso serale; 8. alternanza scuola-lavoro; 9. progetti istituzionali; 10. scambi culturali con l’Europa; 11. linguaggi e comunicazioni; 12. gare e manifestazioni; 13. promozione dell'attività sportiva; 14. orientamento in entrata; 15. orientamento in uscita. A causa dell’eccessivo carico orario, che caratterizza, comunque, tutti gli Istituti Professionali, alcuni progetti sono, di norma, inseriti all’interno delle attività curricolari. Utilizzando i caratteri della flessibilità e dell'apertura dei gruppi, la Scuola si è anche impegnata, per gli alunni che seguono percorsi "differenziati", ad ampliare la propria Offerta Formativa, progettando attività alternative di tipo laboratoriale e fondate su una didattica "a classi aperte". Tali attività, rivolte allo sviluppo di competenze concrete e spendibili, sono finalizzate ad offrire agli alunni diversamente abili dell’Istituto garanzie di crescita sia sul piano dell'autonomia personale e quotidiana che su quello del riconoscimento di capacità individuali utilizzabili operando in un gruppo di lavoro con i compagni. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 6 Presentazione del corso di studi serale. . Dall'A.S. 2004/2005 è funzionante, per il settore dei Servizi Sociali e, dall'A.S. 2012/2013 per il nuovo indirizzo dei Servizi Socio-Sanitari, un corso serale. Con l’a.s. 2014-15 sono nati i CPIA – Centri Provinciali Istruzione Adulti – ed è entrato in vigore il nuovo sistema dell’Istruzione Degli Adulti (IDA) il cui funzionamento è regolato, oltre che dalle norme sull’autonomia scolastica, dal DPR 263/2012 e dalle relative Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento (8 aprile 2014). Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, ai sensi dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. - primo livello, finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e della certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione - secondo livello, finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica - di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana. Nel primo anno di vita dei CPIA all’I.S.I. Civitali è stato attivato il terzo periodo didattico del secondo livello di istruzione - corrispondente alla classe 5 serale vecchio ordinamento – nell’ indirizzo Tecnico Servizi sociali. Questo percorso di istruzione di secondo livello consta, attualmente, di una classe: una quinta e dall'A.S. 2014/2015 prevede anche un primo e un secondo periodo didattico organizzati nell'ambito della rete "Asterisco" che coinvolge l'Istituto Civitali insieme ad altri istituti di Lucca e della Piana e al Centro Provinciale di Istruzione per Adulti.. Le lezioni relative alle materie dell'area di istruzione generale vengono svolte presso l'ISI Pertini di Lucca mentre le materie professionali presso l'Istituto Civitali. I nuovi corsi serali, in continuità con l’esperienza del progetto Sirio, offrono percorsi di istruzione in grado di valorizzare l'esperienza professionale e non degli studenti stessi, consentendo il riconoscimento di crediti scolastici e formativi, ossia di competenze già possedute dagli studenti e acquisite in seguito a: - studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti; - esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l'indirizzo scelto. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 7 La personalizzazione del percorso di istruzione è formalizzata nel Patto formativo individuale. In particolare nel Patto Formativo è previsto: a) il riconoscimento dei crediti comunque acquisiti dallo studente per l’ammissione ai percorsi del tipo e del livello richiesto; b) la personalizzazione del percorso di studio relativo al livello richiesto, che lo studente può completare anche nell’anno scolastico successivo c) la fruizione a distanza di una parte del percorso previsto; d) una attività di accoglienza e di orientamento, finalizzate alla definizione del “Patto formativo individuale” che certifica il riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso di istruzione. I corsi serali IDA hanno, tra gli altri, i seguenti obiettivi: - qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata ed in particolare del diploma di istruzione secondaria superiore; - consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano o debbano ripensare la propria identità professionale; - contenere la dispersione scolastica, permettendo il reinserimento di chi per svariati motivi ha abbandonato il proprio percorso scolastico. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì a partire dalle h. 18 per un totale di 23 ore settimanali. E’ prevista la possibilità di fruire a distanza di una parte delle lezioni (in misura di norma non superiore al 20%) con conseguente riduzione dell’orario settimanale di presenza in aula. PRIMO PERIODO DIDATTICO Classe 1, 2 SECONDO PERIODO DIDATTICO Classe 3, 4 TERZO PERIODO DIDATTICO Classe 5 L’adulto può inoltre scegliere se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica nella misura di 1 ora a settimana. Il corso serale è aperto a tutti, giovani e adulti, ed è rivolto in particolare a: a) lavoratori b) chi è in cerca di lavoro c) chi desideri riprendere oppure completare oppure arricchire il ciclo di studi Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 8 DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Terzo periodo didattico DISCIPLINA ORE PREVISTE ITALIANO 99 STORIA 66 MATEMATICA 99 INGLESE 66 SECONDA LINGUA(FRANCESE) 66 PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA 99 DIRITTO E LEGISLAZ. SOCIO-SANITARIA 66 TECNICA AMMINISTR. ED ECONOMIA SOCIALE 66 IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA 99 726 2. PROFILO DELLA CLASSE Situazione iniziale della classe quinta La classe è composta da 9 studenti, 8 femmine e un maschio. Agli 8 allievi provenienti dalla quarta serale dell’anno precedente si è aggiunta una nuova alunna proveniente dalla classe quinta serale dell’anno scolastico 2014/2015 di questo Istituto. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 9 All’inizio dell’anno non sono stati somministrati test d’ingresso, ma ogni docente si è preoccupato, durante le prime lezioni, di riprendere e consolidare i concetti della classe quarta, propedeutici a un’adeguata assimilazione dei contenuti dell’attuale anno scolastico. Continuità didattica nel biennio post-qualifica Gli allievi hanno beneficiato della continuità didattica nel passaggio dalla classe quarta alla classe quinta in Italiano e Storia, Psicologia, Diritto e Cultura medica; non altrettanto in Matematica, Francese, Inglese e Tecnica amm.va. I nuovi insegnanti non hanno, comunque, incontrato difficoltà rilevanti nell’avviare il dialogo educativo con la classe e gli studenti hanno mostrato capacità di adattamento, contribuendo a creare un clima sostanzialmente sereno e costruttivo. Situazione finale della classe quinta Gli allievi hanno, nel corso dell’anno, condiviso e fatto propri gli obiettivi comportamentali indicati nel Pof, con capacità di interagire in modo corretto e rispettoso con le varie componenti dell’istituzione scolastica. In particolare va evidenziato come si siano comportati sempre in modo molto responsabile e corretto durante le iniziative promosse dalla scuola e soprattutto nell’esperienza degli stage, dove hanno avuto modo di rafforzare le competenze tecnicoprofessionali previste per il loro percorso formativo. A causa degli impegni di lavoro e in taluni casi per motivi di salute soprattutto nella sfera emotiva, la frequenza per alcuni è stata discontinua nell’anno scolastico e ciò ha un po’ condizionato l’attività didattica. Ciononostante, nella maggior parte delle discipline, i ritmi di lavoro e i tempi di apprendimento sono stati accettabili, consentendo lo svolgimento dei contenuti programmati. La classe è diversificata per interesse, motivazione e spirito critico: infatti di fronte ad alcuni che si distinguono per la loro partecipazione al dialogo educativo, la pertinenza degli interventi, l’assiduità nello studio individuale, altri allievi dimostrano ancora alcune difficoltà nell’affrontare lo studio degli argomenti più impegnativi, nell’esposizione in lingua straniera e nell’effettuare agganci interdisciplinari. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 10 Per quanto attiene al profitto, è necessario premettere che la classe ha un percorso didattico multiforme nei curricoli individuali (come è solito dei corsi serali); infatti, a seguito delle diverse provenienze, le conoscenze di base del gruppo classe risultavano molto eterogenee, sicure per qualche allievo, accettabili, generiche o frammentarie per altri. Sin dai primi consigli di classe e poi allo scrutinio del primo quadrimestre sono emerse delle difficoltà più o meno gravi in alcune discipline con risultati non sempre in linea con le aspettative fissate all’inizio dell’anno scolastico. Sono stati pertanto attivati nel secondo quadrimestre interventi di recupero in itinere che hanno consentito a diversi alunni di sanare almeno parte delle lacune e iniziare un percorso caratterizzato da una maggiore padronanza dei contenuti. Il metodo di lavoro è produttivo e strutturato per un gruppo di allievi, non sempre efficace per alcuni studenti che hanno incontrano difficoltà nello stabilire relazioni fra tematiche interne alle singole materie e ancor di più a livello interdisciplinare. Non sempre, quindi, l’organizzazione del lavoro ha portato alla rielaborazione autonoma dei contenuti proposti, che sono stati acquisiti con modalità, talvolta acritiche e segmentate. Una considerazione particolare merita una ragazza di madrelingua straniera, Guevara Monica, in possesso dei titoli di studio corrispondenti al diploma di licenza media e diploma di scuola secondaria superiore in Colombia che nonostante abbia frequentato il percorso della scuola superiore in Italia continua a trovare qualche lieve difficoltà espressiva soprattutto nella produzione scritta. In conclusione i risultati raggiunti sono pienamente positivi per alcuni alunni, per altri i risultati sono sufficienti; non mancano alcuni che, anche se non in tutte le materie, presentano lievi carenze e incertezze nell’utilizzo del lessico specifico, che si riflettono sulle capacità espositive e argomentative. La commissione d’esame è formata dai seguenti membri interni: Ceccotti Alberto (Tecnica amministrativa) Graziani Paolo (Diritto) Kissopoulos Emanuele (Cultura medico-sanitaria) . Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 11 3. OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI TRASVERSALI Tabella raggiungimento obiettivi socio-affettivi trasversali Obiettivi socio-affettivi trasversali Puntualità e rispetto degli orari e delle scadenze Rispetto del regolamento d'Istituto e di ogni altra regola comunque concordata all'interno del Consiglio di Classe Raggiungimento X Pienamente raggiunto Raggiunto dalla maggioranza della classe Raggiunto solo da alcuni elementi della classe X Pienamente raggiunto Raggiunto dalla maggioranza della classe Raggiunto solo da alcuni elementi dellaclasse Disponibilità alla collaborazione con gli altri con atteggiamenti sempre più autonomi Pienamente raggiunto X Raggiunto dalla maggioranza della classe Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Capacità di effettuare una valutazione, sempre più completa, del proprio operato Pienamente raggiunto X Raggiunto dalla maggioranza della classe Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Interazione con la situazione scolastica ed extra-scolastica, arrivando a controllare la propria emotività Disponibilità a scambiare idee e ad accogliere critiche e suggerimenti Pienamente raggiunto X Raggiunto dalla maggioranza della classe Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Pienamente raggiunto X Raggiunto dalla maggioranza della classe Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 12 4. OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI Tabella raggiungimento obiettivi cognitivi trasversali Obiettivi cognitivi trasversali Raggiungimento Saper utilizzare consapevolmente informazioni e saper effettuare una rielaborazione delle stesse in modo autonomo e in uno stile originale (espressione) Pienamente raggiunto X Raggiunto dalla maggioranza della classe Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Saper formulare osservazioni critiche e personali, anche nei confronti del proprio operato Pienamente raggiunto X Raggiunto dalla maggioranza della classe Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Saper usare un linguaggio sempre più appropriato e specifico nelle diverse discipline (espressione) Pienamente raggiunto X Raggiunto dalla maggioranza della classe Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Saper risolvere correttamente problematiche nuove, ricorrendo a materiale già noto e a conoscenze già acquisite, scegliendo le tecniche, i procedimenti e le regole più adeguate (applicazione) Pienamente raggiunto Raggiunto dalla maggioranza della classe X Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Saper correlare tutti i dati di una comunicazione per trarne le opportune conclusioni (analisi) Pienamente raggiunto Raggiunto dalla maggioranza della classe X Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Saper contestualizzare e collegare le varie conoscenze, tentando una uniformità del sapere (sintesi) Pienamente raggiunto Raggiunto dalla maggioranza della classe X Raggiunto solo da alcuni elementi della classe Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 13 5. METODOLOGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI LEZIONE FRONTALE LEZIONE DIALOGATA DIBATTITO IN CLASSE ELABORAZ. DI SCHEMI ITALIANO X X X X STORIA X X X X MATEMATICA X X INGLESE X X X X FRANCESE X X X X PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA X X X X DIRITTO E LEGISLAZ. SOCIO-SANIT. X X X X TECNICA AMMIN. ED ECONOMIA SOCIALE X X X X IGIENE E CULTURA MEDICO-SANIT. X X X X X Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 ESERCITAZIONI INDIVIDUALI IN CLASSE ESERCITAZIONI IN PICCOLI GRUPPI IN CLASSE RELAZIONI SU RICERCHE INDIVIDUALI E COLLETTIVE X X X X X X 14 6. SPAZI, MEZZI, ATTREZZATURE, LABORATORI, MATERIALI E TESTI ADOTTATI Laboratori, aule speciali, spazi, strutture Laboratorio linguistico Laboratorio informatico Biblioteca Attrezzature PC LIM Televisore Registratore audio Libri, materiale cartaceo, software, Internet Appunti e materiale didattico preparato dagli insegnanti Libri di testo adottati come da elenco allegato Internet Software applicativi Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 15 7. LIBRI DI TESTO AUTORI ITALIANO RONCORONI A./CAPPELLINI M.M./DENDI A. TITOLO IL ROSSO E BLU VOL. 3 CASA EDITRICE CARLO SIGNORELLI EDITORE GIORGIO DE VECCHI-GIORGIO GIOVANNETTI STORIA IN CORSO BERGAMINI MASSIMO/TRIFONE ANNA/BAROZZI GRAZIELLA MATEMATICA MOD.ROSSO.ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA U ZANICHELLI CATTANEO/DE FLAVIIS MILLENNIUM CONCISE U SIGNORELLI SCUOLA BELLOMARI, VALGIUSTI CARING FOR PEOPLE U ZANICHELLI PELON M/MELO FAGGIAN PROFESSION REPORTER – CIVILTA’FRANCESE À VRAI DIRE U MINERVA ITALICA PSICOLOGIA GENERALE ED APPLIC. CLEMENTE/DANIE LI/COMO PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA U PARAVIA DIRITTO E LEGISLAZ. SOCIO-SANIT. MESSORI MARIA/RAZZOLI MARIACRISTINA PERCORSI DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIOSANITARIA 2 CLITT TECNICA AMMIN. ED ECONOMIA SOCIALE ASTOLFI EUGENIO/VENINI NUOVO TECNICA AMMINISTRATIVA E ECONOMIA SOCIALE 2 TRAMONTANA IGIENE E CULTURA MEDICO-SANIT. BARBONE SANDRO/ALBORIN O PASQUALE IGIENE E CULTURA MEDICOSANITARIA-ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI U LUCISANO EDITORE STORIA MATEMATICA INGLESE FRANCESE Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 2/3 PEARSON 16 PROVE SEMISTRUTTURATE X ATTIVITA’ DI RICERCA X X DIRITTO E LEG. SOC.-SAN. COMPOSIZIONI E SAGGI BREVI X TECNICA AMMINISTR. X X IGIENE E CULT. MED. S. TEMI PSICOLOGIA GEN. ED APPL. X FRANCESE X INGLESE STORIA INTERROGAZIONI SU ARGOMENTI DI UNA CERTA AMPIEZZA MATEMATICA ITALIANO PROVE TRADIZ. 8. STRUMENTI DI MISURAZIONE X X X X X ESPERIENZE DI LABORATORIO RIASSUNTI E RELAZIONI INTERROGAZIONI SEMISTRUTTURATE QUESTIONARI X X RISOLUZIONE DI PROBLEMI A PERCORSO NON OBBLIGATO X X X X X X X X X X X X X X X X X PROVE STRUTTURATE PROBLEM SOLVING TEST A SCELTA MULTIPLA X X X X BRANI DA COMPLETARE ("CLOZE") X X CORRISPONDENZE X X QUESITI DEL TIPO "VERO/FALSO" X X ALTRE PROVE ESERCIZI DI GRAMMATICA, SINTASSI, ... X X X X X ESECUZIONE DI CALCOLI X X RISOLUZIONE DI PROBLEMI A PERCORSO OBBLIGATO X X SIMULAZIONI X X X X X X X ESERCIZI E TEST MOTORI ELABORATI GRAFICI PROGETTAZIONE ELABORATI GRAFICI E PRATICI Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 17 9. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA E SIMULAZIONI Griglie per la valutazione della prova scritta di Italiano Tipologia A: analisi di un testo letterario e non, in prosa o poesia Obiettivo Comprensione del testo, pertinenza e completezza d’informazione Valutazione minimo 1 massimo 3 Completezza nell’analisi delle strutture formali e tematiche Capacità di contestualizzazione e rielaborazione personale minimo 1 massimo 3 minimo 1 massimo 3 Espressione organica e consequenziale minimo 1 massimo 3 Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3 Valutazione prova Voto /15 Tipologia B: saggio breve o articolo di giornale Obiettivo Pertinenza, capacità di avvalersi del materiale proposto e coerenza rispetto alla tipologia scelta Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa Valutazione minimo 1 massimo 4 Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3 Valutazione prova Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 Voto minimo 1 massimo 4 minimo 1 massimo 4 /15 18 Tipologia C: tema di argomento storico Obiettivo Conoscenza esatta in senso diacronico e sincronico Valutazione minimo 1 massimo 4 Voto Esposizione ordinata e organica degli eventi storici considerati minimo 1 massimo 4 Analisi della complessità dell’evento storico nei suoi vari aspetti per minimo 1 massimo 4 arrivare ad una valutazione critica Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3 Valutazione prova /15 Tipologia D: tema di carattere generale Obiettivo Pertinenza e conoscenza dell’argomento Valutazione minimo 1 massimo 4 Voto Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità minimo 1 massimo 4 Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa minimo 1 massimo 4 Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3 Valutazione prova Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 /15 19 DATA DELLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA DI ESAME ( ITALIANO): 14 marzo 2016 26 aprile 2016 ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE “N. MACHIAVELLI” ISTITUTO “M. CIVITALI” I^ SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA 14 marzo 2016 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - Analisi del testo Giovanni Pascoli - IL GELSOMINO NOTTURNO E s'aprono i fiori notturni, nell'ora che penso ai miei cari. sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l'ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala l'odore di fragole rosse. Splende un lume là nella sala. Nasce l'erba sopra le fosse. Un'ape tardiva sussurra trovando già prese le celle. La Chioccetta per l'aia azzurra va col suo pigolio di stelle. Per tutta la notte s'esala l'odore che passa col vento. Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s'è spento... E' l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 20 CONSEGNA 1. Qual è il tema fondamentale della lirica? 2. Quali sensazioni e impressioni vuole suggerire? 3. Ci sono metafore? Che cosa significano? 4. C'è ricorso al simbolismo? Con quale funzione? 5. Esamina il testo a livello metrico-ritmico, analizza il tipo di versi, le rime, gli eventuali enjambements 6. Esamina il testo a livello fonico, evidenziando il rapporto tra suono e sensazioni evocate 7. Esamina il testo a livello lessicale, individuando parole chiave, figure retoriche e registro linguistico 8. Quale rapporto esiste fra i primi due versi e gli altri di ogni strofa? Che cosa suggerisce il verbo "bisbiglia" riferito ad una casa? 9. Evidenzia le sinestesie presenti nella lirica 10. "Sotto l'ali dormono i nidi": che valore assume il termine "nido"? può essere contrapposto a "casa"? 11. Quali aspetti della sensorialità vengono evidenziati nella lirica? Approfondimenti 12. Rifletti sul significato del "nido" nella poesia del Pascoli, con precisi riferimenti ad altre sue opere. 13. Inserisci il testo nel più vasto ambito della cultura del Decadentismo. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 21 TIPOLOGIA B Redazione di un "saggio breve" o di un "articolo di giornale". Sviluppa il seguente argomento o in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze. Assegna quindi un titolo alla trattazione. Se scegli la forma del "saggio breve" indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). 1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: La natura e la visione che l’uomo ha del proprio rapporto con essa. DOCUMENTI Voi, speculatori, non vi fidate delli autori che hanno sol co’ l’imaginazione voluto farsi interpreti fra la natura e l’omo, ma sol di quelli che, non coi cenni della natura, ma co’ gli effetti delle sue esperienzie hanno esercitato i loro ingegni. E riconoscere come l’esperienzie ingannano chi non conosce loro natura, perché quelle che spesse volte paiono una medesima, spesse volte son di grande varietà, come qui si dimostra. LEONARDO da Vinci, dagli Aforismi La natura ha fatto l’uomo buono e felice; la civiltà l’ha corrotto e l’ha reso infelice. In un tempo lontanissimo l’uomo viveva nello stato di natura, senza leggi, senza disuguaglianze sociali, libero, sereno. Il male, l’ingiustizia gli erano ignoti, perché sola regola era allora la natura che è buona e fa buoni gli uomini. Ora la società distrugge un così meraviglioso capolavoro di pace e di bellezza, e riduce l’uomo al delitto, al vizio, alla schiavitù e alla miseria. Jean-Jacques ROUSSEAU, dal Contratto sociale Trattare la natura secondo la forma del cilindro, della sfera, del cono, il tutto messo in prospettiva, cioè in modo che ogni lato di un oggetto o di un piano si diriga verso un punto centrale. Le linee parallele all’orizzonte daranno l’ampiezza di una sezione della natura o, se volete, dello spettacolo che il “Pater Omnipotens Aeterne Deus” ha disteso di fronte ai nostri occhi. Le linee perpendicolari a questo orizzonte daranno la profondità. Ora la natura, per noi uomini, è più in profondità che in superficie, e da ciò la necessità d’introdurre nelle nostre vibrazioni di luce, rappresentate dai rossi e dai gialli, una somma sufficiente di colori azzurrati per far sentire l’aria. Paul CÉZANNE, da uno scritto del 14 aprile 1904 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 22 CORRISPONDENZE La Natura è un tempio ove pilastri viventi lasciano sfuggire a tratti confuse parole; l’uomo vi attraversa foreste di simboli, che l’osservano con sguardi familiari. Come lunghi echi che da lungi si confondono in una tenebrosa e profonda unità, vasta come la notte e il chiarore del giorno, profumi, colori e i suoni si rispondono. Vi sono profumi freschi come carni di bimbo, dolci come òboi, verdi come prati – altri, corrotti, ricchi e trionfanti, che posseggono il respiro delle cose infinite, come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso; e cantano i moti dell’anima e dei sensi. Charles BAUDELAIRE, da Les fleurs du mal (1857) ULTIMA LETTERA AL FIGLIO Non vivere su questa terra come un inquilino o come un villeggiante nella natura. Vivi in questo mondo come se fosse la casa di tuo padre. Credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tutto ama l’uomo. Ama la nube, la macchina e il libro, ma prima di tutto ama l’uomo. Senti la tristezza del ramo che secca, del pianeta che si spegne, della bestia che è inferma, ma prima di tutto la tristezza dell’uomo. Che tutti i beni terrestri ti diano a piene mani la gioia, che l’ombra e la luce ti diano a piene mani la gioia, che le quattro stagioni ti diano a piene mani la gioia, Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 23 ma prima di tutto che l’uomo ti dia a piene mani la gioia. Nazim HIKMET (poeta turco, 1902-1963) Come d’arbor cadendo un picciol pomo, Cui là nel tardo autunno Maturità senz’altra forza atterra, D’un popol di formiche i dolci alberghi, Cavati in molle gleba Con gran lavoro, e l’opre E le ricchezze che adunate a prova Con lungo affaticar l’assidua gente Avea provvidamente al tempo estivo, Schiaccia, diserta e copre In un punto; così d’alto piombando, Dall’utero tonante Scagliata al ciel profondo, Di ceneri e di pomici e di sassi Notte e ruina, infusa Di bollenti ruscelli O pel montano fianco Furiosa tra l’erba Di liquefatti massi E di metalli e d’infocata arena Scendendo immensa piena, Le cittadi che il mar là su l’estremo Lido aspergea, confuse E infranse e ricoperse In pochi istanti: onde su quelle or pasce La capra, e città nove Sorgon dall’altra banda, a cui sgabello Son le sepolte, e le prostrate mura L’arduo monte al suo piè quasi calpesta. Non ha natura al seme Dell’uom più stima o cura Che alla formica: e se più rara in quello Che nell’altra è la strage, Non avvien ciò d’altronde Fuor che l’uom sue prosapie ha men feconde. Giacomo LEOPARDI, da La ginestra (1936), vv. 202-236 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 24 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO Argomento : Lo sviluppo sostenibile – DOCUMENTI: "I governi africani hanno "spremuto" per lungo tempo il lago Ciad, considerandolo una inesauribile miniera di oro blu. E i politici al potere hanno permesso, a volte incoraggiato, la costruzione di centinaia di canali per il drenaggio dell'acqua. Questa pratica è aumentata in maniera incontrollata nell'ultimo decennio e oggi è fortemente responsabile del prosciugamento del lago, che durante gli ultimi 40 anni ha perso il 90% della sua estensione (..). Si tratta di un processo allarmante, visto che la vita di parecchi milioni di africani è resa possibile solo grazie alle sue acque. Attorno al Ciad vivono infatti 22 milioni di persone (secondo stime approssimative diventeranno 36 milioni nel 2025)." Marco Trovato, "Il lago Ciad all'ultima goccia" - La Nuova Ecologia, dicembre 2002 "Via via che i sistemi di generazione di energia per veicoli (con motore a idrogeno - ndr) si perfezioneranno, assisteremo ad un cambiamento del ruolo dell'automobile nella rete globale di distribuzione dell'energia. Un giorno i veicoli potrebbero addirittura diventare una fonte di energia capace di rifornire case e luoghi di lavoro. La maggior parte dei veicoli resta ferma per il 90 per cento del tempo: si può immaginare la crescita esponenziale della disponibilità di energia se la rete elettrica potesse essere coadiuvata dalla capacità di generazione di tutti gli autoveicoli parcheggiati. Si consideri per esempio, che se solo uno su 25 veicoli in California fosse alimentato da celle a combustibile, la capacità di generazione di energia elettrica eccederebbe quella della rete di Stato." Lawrence D. Burns,J Byron McCormick, Christopher E. Bordoni Bird (responsabili della ricerca sulle celle a combustibile presso la General Motors), "Un mezzo per il cambiamento" – Le Scienze (edizione italiana di Scientific American), novembre 2002 "..la specie umana da oltre trecento anni sta concentrando su di sé quantità sempre crescenti di risorse, che vengono sottratte alle altre specie dei viventi: come risultato si ha una crescita senza limiti della specie umana, e il crollo delle specie competitrici. Oggi la sola specie umana assorbe quasi la metà delle risorse dell'intera biosfera. La vita sulla terra si trova di fronte ad un rischio senza precedenti. La conclusione è che l'umanità deve fronteggiare una situazione di rischio di cui non esistono esempi precedenti, e alla quale non siamo preparati. L'affermazione che la tecnica, che ci ha portato a questa situazione, potrà anche trovare la via per superarla, è niente più che una speranza fondata sulla fede del tutto irrazionale nell'onnipotenza dell'uomo. E' vero, invece, che la logica che sta alla base dell'attività produttiva è antitetica rispetto alla conservazione della biosfera. Però un mondo nel quale l'uomo avesse fatto scelte diverse sarebbe pensabile. Questa considerazione può aiutare nella ricerca per una via d'uscita." Sandro Pignatti, Bruno Trezza, "Assalto al pianeta - Attività produttiva e crollo della biosfera" - Bollati Boringhieri, 2000 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 25 "..ogni cambiamento di un certo peso operato dall'uomo ha tutte le probabilità di risultare dannoso per il sistema. Partiamo dalla considerazione che ogni essere vivente ha alle sue spalle dai due ai tre miliardi di anni di ricerca e sviluppo e che quindi è probabile che la struttura di un essere vivente e l'organizzazione di un ecosistema naturale siano oggi come oggi le "migliori", nel senso che sono il prodotto di una severa selezione a carico delle combinazioni svantaggiose. E' quindi molto probabile che un cambiamento operato dall'uomo rischi o di riprodurre una delle inutili e dannose soluzioni sperimentate e scartate in passato, o comunque di generare una soluzione peggiore di quella esistente." Barry Commoner, "Il cerchio da chiudere", Garzanti 1986 Unione europea, Australia, Svizzera e Norvegia hanno firmato il «Kyoto 2», la seconda fase di impegni prevista dal protocollo siglato in Giappone nel 1997, ma la misura dei tagli dei gas serra nel periodo 2013 – 2020 sarà decisa solo il prossimo anno. Per l’accordo più ampio, che dovrà includere tutti i paesi, è confermata la corsa contro il tempo: l’intesa va raggiunta entro il 2015 e diventerà operativa dal 2020. (..) Il negoziato ha retto a un duro colpo: dal protocollo di Kyoto si sono sfilati Canada, Russia e Giappone. Il drappello che resta è responsabile di un pacchetto di emissioni serra pari al 15 per cento del totale. La sopravvivenza del trattato del 1997 ha dunque ormai soprattutto un valore simbolico, rappresenta il filo di continuità della lunga trattativa per difendere il clima che conosciamo. La vera partita è l’intesa globale, e su questo fronte i giochi sono appena iniziati. Al momento però i numeri comunicati dagli Stati come obiettivi di riduzione consentono di arrivare a un taglio delle emissioni serra che è meno di 10 volte quello che i climatologi delle Nazioni Unite considerano necessario per garantire la sicurezza di tutti.. (Antonio Cianciullo, Repubblica ondine, 8 dicembre 2012) Il Medium-Term Coal Market Report 2012 (Mcmr) dell'International energy agency (Iea) lascia poco spazio all'ottimismo per quel che riguarda il taglio delle emissioni di CO2, in particolare per quel che riguarda il combustibile fossile più inquinante: «La quota del carbone nel mix energetico mondiale continua a crescere, e nel 2017 il carbone riuscirà quasi a superare il petrolio come fonte di energia più importante del mondo».(…) (Umberto Mazzantini, www.greenreport.it, 19 dicembre 2012) (..)il 5 dicembre prossimo presso il Parlamento Europeo il Club di Roma presenta il suo nuovo interessante rapporto dal titolo "Bankrupting Nature: Denying our Planetary Boundaries" di Anders Wijkman e Johan Rockstrom, edito da Routledge Earthscan. (…) Il rapporto sottolinea che la concentrazione del maggiore gas da effetto serra, l'anidride carbonica, sta continuando ad incrementare dalla sua concentrazione in epoca preindustriale che era di circa 278 parti per milione (ppm) ad oltre 391 ppm al settembre 2012; che la presente concentrazione di anidride carbonica è la più alta che sia mai stata registrata dalle evidenze paleoclimatiche e geologiche rilevate negli ultimi 15 milioni di anni; che le emissioni di anidride carbonica sono ad oggi di 35 miliardi di tonnellate l'anno e potrebbero diventare, se non si agisce rapidamente, 41 miliardi di tonnellate entro il 2020; che la temperatura media globale della superficie terrestre è incrementata di 0.8°C dai livelli preindustriali ad oggi. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 26 Il cambiamento climatico indotto dall'intervento umano dal 1960 ad oggi, ha intensificato la frequenza e l'intensità delle ondate di calore e ne ha esacerbato gli effetti. In diverse regioni del mondo le precipitazioni estreme e la siccità si sono incrementate in intensità e frequenza. Le osservazioni hanno indicato una crescita di almeno 10 volte della quota di superficie del pianeta che è stata interessata da situazioni di temperature elevate sin dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (Unep) nel suo terzo ed ultimo rapporto sulle emissioni intitolato "The Third Emission Gap Report 2012" lancia un forte allarme sulle emissioni che continuano ad incrementare mentre gli impegni che i governi hanno sin qui preso per contrastare i cambiamenti climatici sono troppo modesti e non consentiranno di impedire un innalzamento della temperatura media della superficie terrestre che potrebbe raggiungere i 5°C entro questo secolo con effetti devastanti per la civiltà umana. Il rapporto mostra chiaramente che se non si intraprendono ora delle azioni decisive, il mondo si avvia verso cambiamenti climatici molto pericolosi. Possiamo ancora farcela, se ci impegniamo subito per fermare la deforestazione e creare un futuro basato su risparmio, efficienza energetica e fonti rinnovabili. Il gap infatti, come ben sappiamo, non né tecnico, né economico: purtroppo riguarda la mancanza di volontà politica e di leadership. (Gianfranco Bologna, www.greenreport.it , 30 novembre 2012 3. AMBITO STORICO-POLITICO Argomento : Pace e guerra DOCUMENTI: "Sono 110 milioni la mine che giacciono sul terreno di ogni continente e altre 100 milioni sono conservate nei depositi di tutto il mondo. Ci vogliono 3 dollari per fabbricare una mina, mentre ne occorrono circa 1000 per trovarla e renderla inoffensiva. Dal 1975 a oggi sono state 1 milione le vittime delle mine anti-uomo (300.000 i bambini): in media una persona ogni 15 minuti" "Dal 1945 ad oggi le guerre hanno prodotto qualcosa come 27 milioni di morti e 35 milioni di profughi. Di queste vittime il 90% sono civili. Rispetto al passato i cosiddetti "effetti collaterali" dei conflitti bellici, ovvero l'accidentale coinvolgimento delle popolazioni, sono aumentati in misura esponenziale. Se infatti dei 15 milioni di morti nella I Guerra Mondiale "solo" il 5% erano civili, già nella II Guerra la percentuale è salita ai due terzi rispetto ai 55 milioni di vittime. Questo drammatico coinvolgimento delle popolazioni si riflette sul numero dei rifugiati: attualmente, secondo l'Onu, in tutto il mondo ci sono circa 20 milioni di persone in fuga dalle guerre. Di queste più di 8 milioni sono in Asia, mentre Europa ed Africa contano 4 milioni di profughi ciascuna." Corriere della Sera, 7 aprile 2003 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 27 "L'economia di guerra procura comode posizioni di privilegio a decine di centinaia di burocrati dentro e fuori l'apparato militare, i quali vanno in ufficio tutti i giorni per costruire armi nucleari o pianificare la guerra atomica. Inoltre ci sono milioni di operai il cui lavoro dipende dal sistema del terrore nucleare, nonché scienziati e ingegneri il cui compito è escogitare quell'invenzione tecnologica decisiva che possa condurre alla sicurezza totale. Non dimentichiamo infine le ditte appaltatrici dell'amministrazione militare e statale, le quali non vogliono rinunciare a facili profitti, né gli intellettuali guerrieri che vendono minacce e benedicono le guerre." Richard Barnett, "Real Security", New York 1981 "Non sono un visionario. Mi ritengo un idealista pratico. La religione della non violenza non vuol essere solo per i santi (..). Va bene anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie così come la violenza è la legge delle bestie. Lo spirito giace addormentato nella belva che non riconosce altra legge se non quella della forza fisica. La dignità dell'essere umano richiede obbedienza a una legge più elevata: alla forza dello spirito." Gandhi, "Giovane India", 1920 "E' finita la siesta della vigliaccheria, della diplomazia, dell'ipocrisia e della pacioseria. I fratelli sono sempre buoni ad ammazzare i fratelli! i civili sono pronti a tornar selvaggi; gli uomini non rinnegano le madri belve. Non si contentano più dell'omicidio al minuto. Siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita. Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare?" Giovanni Papini, "Lacerba", 1 novembre 1914 Ammesso però che certe guerre sono necessarie, sono inevitabili le vittime civili? Ed è vero che questi “danni collaterali” sono aumentati con la guerra moderna? La Guerra di Troia; quella Terza Guerra Punica al termine della quale il sale fu sparso sulle rovine bruciate di Cartagine; quella Guerra Gotica che ridusse gli abitanti dell’Italia da quattro milioni a un milione solo; i massacri seguiti alla presa cristiana di Gerusalemme nel 1099 o a quella musulmana di Costantinopoli nel 1453; i due terzi di tedeschi e il 90 per cento di cechi che morirono nella Guerra dei Trent’Anni: si può ricordare queste vicende e parlare ancora della “bontà dei cavalieri antiqui” che risparmiavano i non combattenti? “Ma certo che no”, risponde uno storico del pensiero politico come Alessandro Campi. “Questa è una visione stereotipata e semplicistica. Anche la guerra classica, pur riguardando ufficialmente solo eserciti professionali, nella realtà aveva ricadute pesanti sulle popolazioni civili. Pensiamo solo un momento al fenomeno del saccheggio”. Con un po’ più di articolazione, è sulla stessa linea anche uno storico delle istituzioni militari come Virgilio Ilari. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 28 “L’ingentilimento della guerra è sempre stato un mito. Certo, esiste un corpus giuridico di norme che hanno aumentato le restrizioni alla guerra. Ma è sempre stata nella tradizione europea l’ideologia secondo la quale i selvaggi devono essere combattuti in maniera selvaggia, fin dagli antichi greci. Anche se nella pratica gli stessi antichi greci facevano poi il contrario: guerra feroce tra spartani e ateniesi durante il conflitto del Peloponneso, e invece rispetto di certe regole coi persiani. Che erano di più, e incutevano dunque una certa soggezione”. Un po’ a sorpresa è invece Carlo Jean, esperto di strategie militari, ad accettare in parte questo tipo di stereotipo. “E’ vero. Come percentuale il numero delle vittime civili è aumentato negli ultimi decenni. Nella Prima guerra mondiale erano ancora il 10 per cento del totale, fatto salvo l’impatto dell’epidemia della spagnola. Adesso siamo arrivati al 90-95 per cento. Certo, è un discorso che è valido soprattutto in raffronto alle guerre combattute dopo la Pace di Westfalia. E’ meno valido prima, e anche dopo le guerre coloniali diventavano quasi sempre guerre di sterminio. In qualche modo, però, proprio il fatto che i vinti una volta venissero schiavizzati evitava che le vittime civili oltrepassassero una certa soglia”. “Indubbiamente – osserva Campi – l’uso massiccio della tecnologia ha disumanizzato il conflitto e ha tolto il collegamento tra chi colpisce e chi è colpito. Però è un dato ambiguo. Davvero è più barbaro infilare un coltello nel corpo del nemico che ti sta di fronte piuttosto che lanciargli da lontano un missile?”. “La questione non è semplice”, ammette Ilari. “A Gaza c’è la tecnica degli scudi umani, che è fatta da professionisti della guerriglia confusi con la popolazione. Quando si fa un’operazione di polizia i danni collaterali ci sono sempre: è un costo inevitabile. Oggi c’è una fiducia nelle armi intelligenti che è anche ben risposta, perché il grado di precisione massimizza l’effetto e limita i danni. Ma ciò non significa che non possano esserci vittime civili”. In questo senso, per Ilari nelle guerre più recenti ci sarebbe uno sforzo di limitare il danno collaterale che nella Seconda guerra mondiale non c’era. “Gli inglesi a Dresda fecero un bombardamento terroristico, per vendicarsi dei bombardamenti tedeschi in Inghilterra”. Che non erano stati anch’essi terroristici? “Quelli sull’Inghilterra no. Semplicemente, non avevano la tecnologia per centrare bene i bersagli, e colpivano i civili invece delle infrastrutture. Però dopo la distruzione di Coventry se ne vantarono, assumendosi in qualche modo la responsabilità dell’accaduto”. Maurizio Stefanini, Il Foglio, 19 gennaio 2009 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO Argomento : Quando il cervello videogioca DOCUMENTI Era troppo bello per essere vero. Per sviluppare al massimo l'intelletto, non occorre altro che giocare. I programmi di brain training, che propongono videogame di logica, memoria, ruolo, strategia e via dicendo hanno un giro di affari annuo di milioni di euro. Promettono di irrobustire la memoria, ravvivare l'attenzione, acuire le abilità visive e spaziali, renderci più svelti e precisi in calcoli e Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 29 ragionamenti. Fanno balenare l'idea di rendere i bambini piccoli geni, di potenziare le capacità di adulti in salute, o di frenare il naturale declino cognitivo dell'età. Ma che prove abbiamo che funzionino? Poche, e neanche troppo convincenti, si è detto l'anno scorso un team britannico guidato da Adrian Owen, della Medical Research Council Cognition and Brain Sciences Unit di Cambridge, e Clive Ballard, direttore della Alzheimer's Society del Regno Unito. (..) nessuna ricerca indipendente corroborava la tesi, ampiamente propugnata e creduta, che i comuni videogame proposti come toccasana per il cervello elargiscano i benefici decantati. Giovanni Sabato, Mente e Cervello, marzo 2011 Ansioso? Debole di vista? Metti mano al joystick Chi ha detto che i videogame devono divertire e basta? La Mindhabits, società che fa capo alla McGill University di Montreal, ha creato Booster, il primo videogioco terapeutico. I ricercatori dell'Università di Rochester hanno dimostrato che applicarsi a videogiochi ad alto tasso d'azione per un'ora al giorno, migliorerebbe le capacità visive del 20%. Lo studio è stato condotto su due gruppi di studenti: il primo alle prese con Unreal Tournament (sparatutto forsennato), il secondo con Tetris. Ebbene, dopo un mese il "gruppo unreal" ha mostrato un netto miglioramento nei test sulla capacità di distinguere i dettagli, perché «i giochi d'azione», spiega Daphne Bouvalier, docente di scienze cognitive, «cambiano il modo in cui il cervello elabora i segnali visivi». Insomma, spara che ti passa... la miopia. Www.focus.it (28 febbraio2011) "Queste regioni cerebrali sono importanti per il controllo delle emozioni e del comportamento aggressivo". Nello studio, 22 soggetti sani di età compresa fra 18 e 29 anni sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi. Ai membri del primo gruppo è stato prescritto di giocare a casa per dieci ore per una settimana e di astenersi durante la settimana successiva. Il secondo gruppo invece doveva evitare di giocare a videogames violenti per tutte e due le settimane. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale (fMRI ) all'inizio dello studio, con una ripetizione dell'esame dopo una e due settimane. Durante la fMRI, i partecipanti dovevano svolgere, fra l'altro, un compito di interferenza emozionale, premendo i pulsanti a seconda del colore delle parole presentate su un monitor: parole che indicano azioni violente erano state intervallate fra parole che si riferivano ad azioni non violente. I risultati hanno mostrato che, dopo una settimana, rispetto ai dati di partenza e ai risultati del gruppo di controllo, i membri del gruppo che aveva giocato con i videogiochi violenti mostravano una minore attivazione nel lobo frontale inferiore sinistro durante il compito emotivo e nella corteccia cingolata anteriore durante l'operazione di conteggio. Dopo la seconda settimana senza gioco, le alterazioni alle regioni esecutive del cervello risultavano diminuite.“Questi risultati indicano che i videogiochi violenti hanno un effetto a lungo termine sul funzionamento del cervello", ha osservato Wang Le Scienze novembre 2011 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 30 Eppure nessun medium come i videogame scatena le paure e porta a "liste di proscrizione" distribuite da varie associazioni sui giochi considerati in grado di trasformare gli adolescenti in pericolosi psicopatici, tipo il celebre "Resident Evil 5" o il temibile "Manhunt". Sul tema dei videogame violenti, in realtà, negli ultimi dieci anni sono state realizzate una trentina di ricerche con esiti tutt'altro che omogenei: per una buona metà sostengono l'effetto nefasto sul sistema cognitivo degli adolescenti, con rischi di crescita dell'aggressività; ma ce n'è un'altra dozzina secondo cui non c'è nessuna variazione comportamentale in termini di inclinazione alla violenza tra un gruppo di ragazzi appassionati di sparatutto e un gruppo di non giocatori. Christopher Ferguson, professore di psicologia alla A&M International University, in Texas, ha analizzato tutte queste ricerche. Ed è arrivato alla conclusione che il link tra violenza virtuale e comportamenti criminali non è sorretto da alcuna prova. Per Ferguson c'è «un'abitudine culturale» a scaricare paure e responsabilità sui nuovi media e c'è nel contempo una robusta strumentalizzazione politica in merito: «La violenza nei videogiochi è uno di quei rari soggetti che attraggono la retorica dei fondamentalisti sia di destra sia di sinistra. Per un politico, proporsi come difensore delle menti dei nostri ragazzi è una formula di grande effetto». Alessandro Gilioli L'espresso, 10 maggio 2008 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO La memoria delle atrocità che hanno caratterizzato la storia del secolo XX può rappresentare un antidoto sufficiente contro il loro ripetersi? Rifletti su questo problema alla luce di opportune esemplificazioni e facendo riferimento alla tua esperienza e alle tue conoscenze. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Ridiamo attenzione alle cose veramente importanti. Il sito burninghouse.com raccoglie foto di oggetti da salvare in caso di incendio. Secondo te le persone avrebbero difficoltà a rinunciare alle migliaia di cose che le circondano? Quali sono le cose essenziali? Se le persone che conosci potessero conservare solamente cinque oggetti, da portarsi via in caso di fuga, quali sarebbero? E per te? Siamo pronti a considerare saggiamente le nostre priorità? Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 31 ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE “N. MACHIAVELLI” ISTITUTO “M. CIVITALI” II^ SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA / 26 aprile 2016 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO G. D’Annunzio - Il vento scrive –madrigale tratto dalla raccolta Alcyone (1903) Su la docile sabbia il vento scrive con le penne dell’ala; e in sua favella parlano i segni per le bianche rive. Ma, quando il sol declina, d’ogni nota ombra lene si crea, d’ogni ondicella, quasi di ciglia su soave gota. E par che nell’immenso arido viso della pioggia s’immilli il tuo sorriso. a. Comprensione complessiva a.1. Sintetizza molto brevemente la situazione descritta b. Analisi e interpretazione b. 1. Riconosci i versi impiegati e lo schema metrico b. 2. Indica i termini che si riferiscono alla personificazione della natura b. 3. Prova a riconoscere le due espressioni dantesche b. 4. Illustra la progressione delle metafore. Puoi tenere presente che nel luglio 1899, a Bocca d’Arno, così D’Annunzio annotava nel suo Taccuino: “Presso la riva, la sabbia è rigata dall’acqua e dal vento come quella di certi palati di animali” Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 32 c. Approfondimenti c.1. Cerca di contestualizzare questa poesia nell’ambito di Alcyone, e contestualizza Alcyone nell’ambito della poetica dannunziana c.2. Ti viene presentata una poesia di Eugenio Montale, Dopopioggia, tratta dalla raccolta Quaderno di quattro anni del 1977. Il raffronto tra i due testi può fornire suggerimenti e spunti di riflessione su due aspetti ricorrenti nella poesia dell’Ottocento e del Novecento: il rapporto del poeta con la natura e la definizione del ruolo che egli si attribuisce Sulla rena bagnata appaiono ideogrammi a zampa di gallina. Guardo addietro ma non vedo rifugi o asili di volatili. Sarà passata un’anatra stanca, forse azzoppata. Non saprei decrittare quel linguaggio se anche fossi cinese. Basterà un soffio di vento a scancellarlo. Non è vero che la Natura sia muta. Parla a vanvera e la sola speranza è che non si occupi troppo di noi. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE" (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 33 1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte. “Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.” DEUTERONOMIO, 24, 17-22 “Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal vento.» OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186209 “Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se n’accorgesse. Quando s’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa…lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l’untore, dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e di là;…abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.” A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 34 Lo straniero “A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A tuo “Non so sotto quale latitudine si trovi.” “Alla bellezza?” padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?” “L’amerei volentieri, ma dea e immortale.” “Non ho né padre, né madre, né sorella, né “All’oro?” fratello.” “Lo odio come voi odiate Dio.” “Ai tuoi amici?” “Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?” “Adoperate una parola di cui fino a oggi ho ignorato il senso.” “Amo le nuvole…le nuvole che vanno…laggiù, “Alla tua patria?” laggiù…le meravigliose nuvole!” C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869 “L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti.” L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 35 “Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade….S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo, l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile capitata per prima su quel portone…che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare dall’angolo un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.” E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974 “Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini. La gente, poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza spavalda che dalla faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna, voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara.…Qui Antonio intervenne, facendosi largo…Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un suono curioso, quasi ridicolo….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.” D. BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958 “Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.” F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992 Tempo verrà e dirà: Siedi qui. Mangia. in cui, con esultanza, Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. saluterai te stesso arrivato Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore alla tua porta, nel tuo proprio specchio, a se stesso, allo straniero che ti ha amato e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro, per tutta la vita, che hai ignorato… D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 36 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: La riscoperta della necessità di «pensare» «A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui essere asservita. E non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché non conosce autorità. … Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o definizione… Se incontra un qualche confine è solo per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che invadono in questi giorni Modena in occasione del "Festival Filosofia". Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di una simile iniziativa, in un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza... Eppure, anche là dove pare sia nata, cioè nell'antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i propri "festival", come ci hanno mostrato magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice celebrazione: il Socrate raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi del sacro e del profano, del giusto e dell'ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che alla fine il filosofo è costretto a fare i conti… Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia, della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque "io" ha bisogno di un "tu" per essere tale, in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di disporre di una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone decisioni, anche radicali, senza per questo misconoscere il diritto di quelle altrui.». GIORELLO, Filosofia in piazza. Cercando il dialogo fuori dalle accademie, IL CORRIERE DELLA SERA, 21/9/2003 «… tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la "filosofomania". Non saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei varietà televisivi; ma - udite udite - stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la disciplina descritta dai detrattori come quella "con la quale e senza la quale si rimane tale e quale"... È solo una moda passeggera o c'è di più?… "Direi che dopo la caduta delle ideologie classiche, la filosofia da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra ha trovato nuovi canali di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo processo si è poi incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese ideologiche, vere e proprie agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma stancante periodo di fast food intellettuale procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e commerciale di idee e stili di vita, emerge con chiarezza che, come esseri umani, non possiamo fare a meno di un bisogno personale di orientamento… La filosofia deve restare una disciplina rigorosa, non una collazione di idee o citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è molto positivo che la filosofia torni nell'agorà e si esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a Socrate… La filosofia è spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel senso che i filosofi abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione filosofica, che può essere svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo senso la filosofia è profondamente democratica». Intervista a Remo Bodei, in Corrado OCONE, Prendiamola con filosofia, IL MATTINO, 30/12/2003 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 37 «Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità. Anche la filosofia è in grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla scienza… ciò accade soprattutto quando si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici, tradizionalisti o apocalittici. … Ma, in generale, possiamo affermare che, proprio come la scienza, la filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo sempre più bisogno. … la voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più "ricco" di cattedre e istituzioni…. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi delle persone. Il suo campo d'azione … si dilata alle "zone calde" della nostra cultura: le neuroscienze, le scienze sociali, l'etica economica, per non parlare della bioetica.» Mario BAUDINO, Ricca e vestita vai, filosofia, LA STAMPA, 29/4/2003 «La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e mettere alla prova le idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni. Simili alle piazze o ai punti di incontro in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si tratta piuttosto di zone di estrema condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente condivisi da tutti perché toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino superficiali (la vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi, è come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà loro voce in forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già fatto, ma in costante trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del mescolarsi nello spazio geografico di popoli e civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro inevitabilmente si pone. Nel corso della vita cerca così di dare senso agli avvenimenti in cui è impiegato, alle idee che gli attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai progetti che lo guidano. Di quali basi e criteri affidabili può disporre? ... Per comprendere la funzione e la rilevanza della filosofia contro quanti ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni della fede o al fascino delle arti, compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come sarebbe il nostro mondo senza di essa». Remo BODEI, Perché c'è fame di filosofia, IL MESSAGGERO, 19/9/2003 «Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso dell'ambiguità… Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere riconduce all'ignoranza e dall'ignoranza al sapere….La debolezza del filosofo è la sua virtù … Il mistero è in tutti come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei rapporti dell'anima col corpo se non ciò che ne sanno tutti gli uomini…? Che cosa insegna sulla morte, se non che è nascosta nella vita, come il corpo nell'anima…? Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé, silenziosamente, i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po' di più e un po' di meno che uomo». M. MERLEAU-PONTY, Elogio della filosofia, 1953 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici. «Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).» (Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972) Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 38 «Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.» (Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971) «Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.» (Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976) «Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 39 l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.» (I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva. «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell'innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in "Esseri Umani 2.0" (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l'eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell'umano nel "post-umano" si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il "mind uploading", ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le "nanomacchine", robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, "l'Espresso" – 6 febbraio 2014 «Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all'Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po' diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l'uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L'astronomo della Corte d'Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l'angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c'è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all'interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, "Corriere della Sera. la Lettura" – 26 gennaio 2014 «Per molto tempo al centro dell'attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, "Il Sole 24 ORE. nòva" – 12 gennaio 2014 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 40 «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall'intenzione dell'uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell'oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra "recente passato" e "immediato futuro", in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell'ordine del proprio potenziamento. Null'altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice "sì" a se stessa. L'orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.» Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tensioni storiche. Il candidato rifletta su tale ambivalenza del Ventesimo secolo, illustrando i fatti ritenuti più significativi. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Oggi l’istruzione superiore è obbligatoria: la scuola perciò, e non più il lavoro, rappresenta per le giovani generazioni l’indispensabile fase di avviamento alla vita adulta. Il candidato esponga le sue considerazioni in proposito, chiamando in causa le proprie esperienze scolastiche e cercando di indicare le condizioni che potrebbero rendere più efficace, per i giovani, questa fase della vita legata al mondo scolastico. 10. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA E SIMULAZIONI DATA DELLE SIMULAZIONI DELLA SECONDA PROVA DI ESAME ( IGIENE E CULTURA MEDICOSANITARIA): 31/03/2016 18/04/2016 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 41 ALL. A ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI" ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI" ISTRUZIONE PROFESSIONALE (NUOVO ORDINAMENTO): SERVIZI SOCIO-SANITARI (CORSO SERALE) GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA Candidato …………………………………………………… data …………………… Valutazione elaborato: massimo punteggio INDICATORI B Qualità e completezza dei contenuti Utilizzo del linguaggio specifico della materia C Organicità di esposizione A PUNTEGGI 1…5 1....5 1....5 Valutazione: A …………… B …………… C …………… Punteggio totale ……./ 15 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 42 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “N. MACHIAVELLI” Istituto professionale “M. Civitali” I^ SIMULAZIONE DELLA II^ PROVA DELL'ESAME DI STATO Classe V sez. ser – ind. SSS docente prof. Emanuele Kissopoulos ( Materia : cultura medico sanitaria ) Presentazione del caso: Antonio ha 75 anni, è un artigiano in pensione (si tratta di una pensione minima ), da 5 anni circa è vedovo ed è affetto da un diabete tipo 2 che tende a complicarsi con manifestazioni a carico dell' apparato cardiovascolare, in particolare gli sono state riscontrate delle placche aterosclerotiche a livello di entrambe le arterie carotidi. Antonio vive con una figlia di 45 anni, Anna, nubile con un livello culturale piuttosto basso e sostanzialmente disoccupata in quanto, lavora molto saltuariamente, come colf presso una famiglia. Una mattina Anna recandosi in camera del padre lo trova riverso sul letto in stato di incoscienza, con segni di vomito, non risponde ai richiami, spaventata chiama il 118 e in pochi minuti sopraggiunge l'ambulanza con gli operatori tra cui il medico, la diagnosi poi confermata in ospedale è di ictus cerebrale con emiplegia destra con afasia di espressione . Dopo 48 ore Antonio torna cosciente, dopo 4 giorni recupera parzialmente l'uso dell'arto inferiore destro e dopo una settimana la fase critica può considerarsi conclusa, tra pochi giorni sarà dimesso e alla figlia vengono spiegati dai medici ospedalieri la sede della lesione e i bisogni assistenziali non solo fisici ma anche psicologici del padre, infatti superata la fase acuta ci sarà una fase di stabilizzazione del deficit neurologico a cui seguirà un programma personalizzato di recupero. Anna spaventata sia dal carico di responsabilità che la attendono, sia dalla paura di perdere il padre e con esso il suo principale riferimento affettivo ma anche la sua pressoché unica fonte di sussistenza cade in uno stato di depressione ansiosa e decide di rivolgersi inizialmente al medico di famiglia per chiedere aiuto . Dopo avere letto attentamente il caso presentato, il candidato risponda ad entrambe le seguenti richieste: Illustrare la classificazione dei vari tipi di diabete. Progettare un piano assistenziale integrato a carattere sociale e sanitario, volto a soddisfare le necessità di cure e di riabilitazione di Antonio, tenendo conto delle scarse capacità di collaborazione della figlia in relazione alle difficoltà che lei avrà ad orientarsi tra i vari servizi sociali e della sanità disponibili a dare assistenza. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 43 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “N. MACHIAVELLI” Istituto professionale “M. Civitali” II^ SIMULAZIONE DELLA II^ PROVA DELL'ESAME DI STATO Classe V sez. ser – ind. SSS docente prof. Emanuele Kissopoulos ( Materia : cultura medico sanitaria ) Il candidato svolga sia l’argomento della prima parte, sia quello della seconda parte. Prima parte: Descrivere i principali sintomi del morbo di Alzheimer mettendo in particolare evidenza gli aspetti comportamentali del paziente nelle diverse fasi della malattia. Seconda parte: Illustrare un progetto di intervento integrato rivolto ad un soggetto affetto da demenza di Alzheimer tenendo in considerazione le problematiche sociali e sanitarie, inoltre gli operatori e i servizi coinvolti. Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 44 11. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA E SIMULAZIONI DATA DELLE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA DI ESAME: 07/03/2016 11/04/2016 Istituto "N. MACHIAVELLI – CIVITALI" - LUCCAANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 FRONTESPIZIO TERZA PROVA SCRITTA 07/03/2016 CLASSE 5^serale TIPOLOGIA: b) Quesiti a risposta singola per Storia, tecnica amministrativa e Psicologia; la lingua Inglese valuterà con brano di comprensione di circa 80 parole seguito da 1 o 2 domande di comprensione, secondo la D.M. 429/2000 art.4 comma 1, lettera a. CARATTERISTICHE: Le risposte ai quesiti a risposta singola debbono essere autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti indicati per ciascun quesito. TEMPO ASSEGNATO: 2 ore e mezza DISCIPLINE COINVOLTE: 4 DISCIPLINA TIPOLOGIA MAX NUMERO DI RIGHE PER QUESITO PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI DELLE SINGOLE PROVE STORIA 3 quesiti a risposta singola 10 - 10 - 10 ___,___ /15 INGLESE 1 quesito a risposta singola 7 ___,___ /15 TECNICA AMM.VA 3 quesiti a risposta singola 10 - 10 - 10 ___,___ /15 PSICOLOGIA 3 quesiti a risposta singola 10 - 10 - 10 ___,___ /15 Il punteggio complessivo della prova è rappresentato dalla media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline arrotondata alle unità. Per ogni quesito a risposta singola (aperta) il numero di righe prestampate è il massimo utilizzabile. STORIA ___ , ___ INGLESE ___ , ___ TECNICA AMM.VA ___ , ___ PSICOLOGIA ___ , ___ MEDIA COGNOME ___ , ___ NOME PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI: _____ /15 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 45 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA TECNICA AMM.VA E PSICOLOGIA ALUNNA/O__________________________________________________CLASSE 5 Serale TSS INDICATORI C O N O S C E N Z E CONOSCENZE CONTENUTI ESPOSITIVE esposizione contenuti organizzazione del discorso A B I L I T A’ OPERATIVE utilizzo di procedure E ARGOMENTATIVE DESCRITTORI 1 2 3 Complete 7 7 7 Adeguate 6 6 6 Essenziali 5 5 5 Lacunose 3-4 3-4 3-4 Molto lacunose 1-2 1-2 1-2 Sicura, logica, articolata, completa 5 5 5 Appropriata e corretta, lineare, adeguata 4 4 4 Complessivamente corretta/parzialmente strutturata 3 3 3 Alcuni errori lessicali e-o morfosintattici/ confusa, incompleta. Errori di procedura 2 2 2 1 1 1 Soddisfacente 3 3 3 Essenziale 2 2 2 Parziale 1 1 1 Vari errori lessicali e-o morfosintattici / inadeguata, procedure non valide C O M P E T E N Z E SINTESI RIELABORAZIONE COLLEGAMENTI TOTALE PARZIALE TOTALE DIVISO 3 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 46 GRIGLIA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI STORIA CONOSCENZA E PERTINENZA DEL CONTENUTO ORGANICITA' DELL'ESPOSIZIONE 6 Conoscenza completa, approfondita ed efficacemente rielaborata. 5 Conoscenza completa ed organizzata, sempre o quasi sempre, in modo efficace. 4 Sviluppo coerente ed organico. SUFFICIENTE 4 Conoscenza sufficientemente completa ma poco approfondita. 3 INSUFFICIENTE 3 Conoscenza incompleta e superficiale. 2 Conoscenza frammentaria e limitata solo ad alcuni elementi di base. 1 Conoscenza nulla o quasi nulla. OTTIMO DISCRETO/ BUONO NOTEVOLMENTE INSUFFICIENTE COMPLETAMENTE INSUFFICIENTE 5 USO DELLA LINGUA E PADRONANZA DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA Sviluppo coerente, organico ed originale. 4 Esposizione corretta ed appropriata. Sviluppo coerente e sufficientemente organico. 3 Esposizione corretta. 2 Sviluppo semplice ma poco organico. 2 Esposizione imprecisa e, talvolta, incerta. 1 Sviluppo poco coerente e disorganico. 1 Esposizione scorretta ed incerta. 0 Sviluppo contraddittorio e disorganico. 0 Esposizione completamente scorretta ed inadeguata. SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO STORIA A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 07/03/2016 1)Spiega perché si può dire che la guerra civile spagnola fu anche una guerra internazionale. (max 10 righe) 2)Spiega quale fu il comportamento dell’Italia allo scoppio del secondo conflitto mondiale fino al 1940. (max 10 righe) 3)Spiega quali decisioni furono prese durante la conferenza di Yalta. (max 10 righe) Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 47 I^ SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO INGLESE Griglia valutazione della prova scritta di Lingua Inglese (1° simulazione) Candidato/a Classe Data Competenza linguistica Comprensione Pertinenza Conoscenza dei contenuti Abilità di analisi, sintesi, rielaborazione Capacità linguistica inadeguata e/o incerta 1 Lessico e sintassi elementari e limitati 2 Lessico e sintassi semplici e generalmente corretti 3 Lessico e sintassi adeguati 4 Lessico ricco ed espressione efficace 5 Non pertinente 1 Approssimativa 2 Essenziale, accettabile 3 Adeguata 4 Rigorosa, approfondita 5 Inadeguata 1 Poco articolata 2 Approssimativa, limitata 3 Adeguata rispetto alle informazioni, ma poco autonoma 4 Adeguata, autonoma 5 Risposta nulla: 1 punto Punteggio proposto ___/15 Unanimità □ Punteggio assegnato ___/15 Maggioranza □ Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 48 1^ Simulazione terza prova dell’Esame di Stato Materia: INGLESE CLASSE: V Serale SSS NOME: Read the following text and answer the question below: People with special needs: the right words Nowadays, our society pays attention to the word used when talking about people with special needs. In the past, people used expressions such as "the epileptic", "the spastic", "the retarded child". That was unacceptable, because they referred to individuals by their disabilitty. Today's acceptable and more respectful terminology stresses the individual person and then mentions the disability. For example, we say "a boy with spastic hemiplegia" or "a woman with mental retardation" meaning that there is much more to this individual than his or her disability. Some words are used because they do not have the negative connotations that others have, for example, even though a person is handicapped he or she is referred to as being "disabled" [...]. (tratto da Caring for People, p.234) Answer the following question: 1) How has terminology referring to people with special needs changed nowadays? ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 49 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO TECNICA AMMINISTRATIVA A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 07/03/2016 1)Parla del “SISTEMA DI SICUREZZA SOCIALE”. (max 10 righe) 2 Descrivi il sistema pensionistico in Italia ed il suo funzionamento. (max 10 righe) 3) Parla della tutela della salute e della sicurezza del lavoro. (max 10 righe) I.S.I. "N. MACHIAVELLI" (I.P. "M. CIVITALI") - Lucca SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 07/03/2016 1)Che cosa si intende per “abuso sessuale” e come si riconosce. (max 10 righe) 2 La famiglia segue un suo ciclo di vita in cui attraversa momenti fondamentali. Durante il percorso possono manifestarsi situazioni difficili da affrontare. Descrivi queste situazioni. (max 10 righe) 3)Il candidato illustri il ruolo dei servizi sociosanitari per i minori e le loro famiglie. (max 10 righe) Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 50 Istituto "N. MACHIAVELLI – CIVITALI" - LUCCAANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 FRONTESPIZIO TERZA PROVA SCRITTA11/04/2016 CLASSE 5^serale TIPOLOGIA: b) Quesiti a risposta singola per Marketing e Distribuzione, Tecnologie Tessili e Laboratori Tecnologici di Modellistica (oltre alle trasformazioni da effettuare); la lingua Inglese valuterà con brano di comprensione di circa 80 parole seguito da 1 o 2 domande di comprensione, secondo la D.M. 429/2000 art.4 comma 1, lettera a. CARATTERISTICHE: Le risposte ai quesiti a risposta singola debbono essere autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti indicati per ciascun quesito. TEMPO ASSEGNATO: 2 ore e mezza (3 ore per DSA) DISCIPLINE COINVOLTE: 4 DISCIPLINA TIPOLOGIA MAX NUMERO DI RIGHE PER QUESITO PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI DELLE SINGOLE PROVE DIRITTO 3 quesiti a risposta singola 10 - 10 - 10 ___,___ /15 INGLESE 2 quesiti a risposta singola 5-5 ___,___ /15 PSICOLOGIA 3 quesiti a risposta singola 10 - 10 - 10 ___,___ /15 TECNICA AMM.VA 3 quesiti a risposta singola 10 - 10 - 10 ___,___ /15 Il punteggio complessivo della prova è rappresentato dalla media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline arrotondata alle unità. Per ogni quesito a risposta singola (aperta) il numero di righe prestampate è il massimo utilizzabile. DIRITTO ___ , ___ INGLESE ___ , ___ PSICOLOGIA TECNICA AMMINISTRATIVA ___ , ___ ___ , ___ MEDIA COGNOME ___ , ___ NOME PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI: _____ /15 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 51 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA PER DIRITTO, PSICOLOGIA E TECNICA AMM.VA ALUNNA/O__________________________________________________CLASSE 5 Serale TSS INDICATORI C O N O S C E N Z E CONOSCENZE CONTENUTI ESPOSITIVE esposizione contenuti organizzazione del discorso A B I L I T A’ OPERATIVE utilizzo di procedure E ARGOMENTATIVE DESCRITTORI 1 2 3 Complete 7 7 7 Adeguate 6 6 6 Essenziali 5 5 5 Lacunose 3-4 3-4 3-4 Molto lacunose 1-2 1-2 1-2 Sicura, logica, articolata, completa 5 5 5 Appropriata e corretta, lineare, adeguata 4 4 4 Complessivamente corretta/parzialmente strutturata 3 3 3 Alcuni errori lessicali e-o morfosintattici/ confusa, incompleta. Errori di procedura 2 2 2 1 1 1 Soddisfacente 3 3 3 Essenziale 2 2 2 Parziale 1 1 1 Vari errori lessicali e-o morfosintattici / inadeguata, procedure non valide C O M P E T E N Z E SINTESI RIELABORAZIONE COLLEGAMENTI TOTALE PARZIALE TOTALE DIVISO 3 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 52 II SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO INGLESE Griglia valutazione della prova scritta di Lingua Inglese (2° simulazione) Candidato/a: Classe: Data: Competenza linguistica Comprensione Pertinenza Conoscenza dei contenuti Abilità di analisi, sintesi, rielaborazione Capacità linguistica inadeguata e/o incerta Lessico e sintassi elementari e limitati Lessico e sintassi semplici e generalmente corretti Lessico e sintassi adeguati 1 2 3 4 Lessico ricco ed espressione efficace 5 Non pertinente 1 Approssimativa 2 Essenziale, accettabile 3 Adeguata 4 Rigorosa, approfondita 5 Inadeguata 1 Poco articolata 2 Approssimativa, limitata 3 Adeguata rispetto alle informazioni, ma poco autonoma 4 Adeguata, autonoma 5 Risposta nulla: 1 punto Punteggio complessivo della prova 1° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___ 2° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___ SOMMA PUNTEGGI ___ PUNTEGGIO: _____ / 15 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 53 2^ Simulazione terza prova dell’Esame di Stato CLASSE: V S SSR NOME: DATA: Materia: INGLESE Read the following text and answer the questions below in no less than five lines: Domiciliary assistants Domiciliary or home care assistants work with people who, perhaps, through illness, a physical disability, mental health problems or a problem related to old age, need support to cope with their own home. Care assistants help their clients to do everyday tasks such as washing, getting dressed and preparing meals, but, at the same time, they aim at keeping their clients’ independence, self-sufficiency and quality of life. Home care assistant help a wide variety of people, such as elderly people who are frail or have Alzheimer’s disease, people who are partially sighted or blind, people with mental health problems or physical disabilities. They also provide emotional and social support to people who would otherwise feel lonely and isolated. Questions: 1) Who do home care assistants work with? __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ 2) What are home care assistants’ main tasks? Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 54 I.S.I. "N. MACHIAVELLI" (I.P. "M. CIVITALI") - Lucca SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 11/04/2016 1)Quali sono le caratteristiche del morbo di Parkinson. (max 10 righe) 2 Esponi l’ottava fase psicosociale elaborata da Erikson. (max 10 righe) 3)Il candidato analizzi gli aspetti principali del lavoro di équipe. (max 10 righe) SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO TECNICA AMMINISTRATIVA A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 11/04/2016 1)Parla dei “Contratti collettivi nazionali di lavoro”. (max 10 righe) 2) Descrivi le caratteristiche del contratto a tempo determinato. (max 10 righe) 3) Parla del contratto di apprendistato(max 10 righe) SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO DIRITTO A.S. 2015/16 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^S S.S.S - TIPOLOGIA B - 11/04/2016 1) Dopo aver descritto i tre tipi di imprenditori espressamente qualificati come piccoli dal codice civile, spiega il criterio generale necessario per l’individuazione del piccolo imprenditore secondo l’art. 2083 del codice civile. (max 10 righe) 2) Illustra la disciplina dell’institore e quella del procuratore (max 10 righe) 3) Illustra gli elementi caratterizzanti la società cooperativa. (max 10 righe) Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 55 12. ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO, DI SOSTEGNO E DI APPROFONDIMENTO Debiti formativi - Interventi di sostegno Per tre allievi per i quali era stato sospeso il giudizio nello scrutinio di giugno 2015, l’ammissione alla classe quinta è avvenuta nello scrutinio integrativo di settembre. I debiti formativi contratti nell’A.S. 2014/2015 erano relativi alle seguenti discipline: Al termine del I quadrimestre di quest’anno le carenze rilevate riguardavano le seguenti materie: Corsi di recupero Durante l’estate 2015, per gli allievi ai quali era stato sospeso il giudizio nello scrutinio finale della classe quarta sono stati attivati brevi corsi di recupero per Matematica; in tutte le materie insufficienti sono state, inoltre, assegnate attività da svolgere nel periodo estivo. A causa delle scarse disponibilità finanziarie dell'Istituto, quest’anno sono stati organizzati dei brevi corsi di recupero (tre ore) all’inizio del secondo quadrimestre in Psicologia; parallelamente è stata svolta un'azione di recupero in itinere durante le ore di lezione antimeridiane e sono state fornite indicazioni per un'attività di studio individuale. 13. INIZIATIVE COMPLEMENTARI E INTEGRATIVE Adesione del consiglio a progetti d'Istituto (es. orientamento, contatti col mondo del lavoro, educazione alla salute, educazione alla legalità, ecc...). Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 56 14. USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE ATTIVITÀ: Spettacolo teatrale: “Così è se vi pare” di L.Pirandello Tipologia Destinazione Finalità Obiettivi Collocazione all'interno della programmazione, con riferimento alle discipline coinvolte Attività preparatorie Attività di rielaborazione Docente proponente Accompagnatori (1 ogni 15 alunni + una riserva) Accompagnatori alunni H Periodo e durata Mezzo di trasporto suggerito Note Spettacolo teatrale Teatro Politeama di Viareggio Conoscere il teatro L’opera fa parte dei contenuti del programma di quinta di Italiano Conoscere il testo da cui è tratto lo spettacolo. Fare una relazione orale al termine dell’attività. Barsotti Monica 1 aprile 2016 ATTIVITÀ: uscita didattica alla “LINEA GOTICA” Tipologia Destinazione Finalità Obiettivi Collocazione all'interno della programmazione, con riferimento alle discipline coinvolte Attività preparatorie Attività di rielaborazione Docente proponente Accompagnatori (1 ogni 15 alunni + una riserva) Accompagnatori alunni H Periodo e durata Mezzo di trasporto suggerito Note Uscita didattica Borgo a Mozzano presso il museo della Linea gotica Approfondire l’argomento di storia studiato in classe L’argomento fa parte dei contenuti del programma di quinta di Storia Conoscere il periodo storico di riferimento Fare una relazione orale al termine dell’attività. Barsotti Monica 11 maggio 2016 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 57 ATTIVITÀ: PROGETTO:”E’FINITO IL TEMPO DI VIOLARE” Tipologia Destinazione Finalità Obiettivi Collocazione all'interno della programmazione, con riferimento alle discipline coinvolte Attività preparatorie Attività di rielaborazione Docente proponente Accompagnatori (1 ogni 15 alunni + una riserva) Accompagnatori alunni H Periodo e durata Mezzo di trasporto suggerito Corso di formazione tenuto dalla Questura di Lucca Bianchini Tiziana 15. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO RELAZIONE 4^/5^SERALE 2014-15 / 2015-16 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Nell’ambito del progetto di Alternanza scuola-lavoro di durata biennale sono state effettuate le seguenti attività: nel corso del 4° anno: a) le esperienze di stage presso i servizi sociali del territorio (100 h) (minori, anziani, disabili) organizzate in periodi e con modalità che sono stati concordati con ciascun allievo (tra coloro che non hanno prodotto documentazione di esperienze o di lavoro nel sociale riconoscibili come credito di stage). b) Conoscenza e approfondimento di metodi e tecniche del lavoro sociale (22 h) - tecniche e metodi del Servizio Sociale : visite a servizi sociali del territorio ( anziani, disabili) e incontri con referenti e operatori .. - Conoscenza/esperienza di tecniche di lavoro con utenze specifiche: Laboratorio teatrale come esperienza creativa e artistica con risvolti terapeutici (arteterapia) ed educativi. - percorsi di crescita personale e professionale: a) il laboratorio teatrale anche come strumento di conoscenza/trasformazione di sé, attraverso un lavoro sull’emotività, le modalità comunicative e le capacità relazionali. 0. nel corso del 4° e 5° anno 10 ore per: - partecipazione (autonoma da parte degli studenti oppure organizzata dai docenti) ad eventi, di interesse pertinente all’indirizzo, presenti sul territorio. - Testimonianze di associazioni e organizzazioni operanti nell’area dei Servizi Sociali. - Elaborazione esperienze di stage Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 58 PARTECIPAZIONE alle ESPERIENZE DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 5^ S.S S. SERALE A. SC. 2015-16 CORSO SERALE LAB. AUTO STAGE TOT. 5^T.S.S. 2015-16 TEA FOR - LUOGHI - DURATA - VALUTAZIONI ORE TRA MAZIO (SU 100 ORE PREVISTE) (su 132) LE NE 22 ore 10 h 1. CARRARESI ERIKA 4 5 Asilo Nido "Il Cucciolo" 100 Viale S. Concordio, 81 Lucca (91+9) 91 h, BUONO 2. FLAMINIO M.EMILIA 4 5 Nido d'infanzia "Mary Poppins v. della Cateratta 22 104 Capannori (95+9) 95 h, BUONO 3.GIORGI GIADA -5 Centro Accoglienza Anziani Misericordia 107 Borgo a Mozzano Via S. Francesco, n3 (102+5) 102 h, ECCELLENTE 4. GUEVARA TRUJILLO 4 5 CREDITO 9 MONICA 5. MARASTI LISA 4 5 6. MARTINELLI VALENTINA 4 5 7. MAZZUCCHELLI NAOMI -- 5 8. RICCI AMBRA 4 5 9. ZAGGIA RICCARDO 4 5 CREDITO effettuato nel diurno Nido d’infanzia “Dado magico blu”.Campo estivo “Summer soccer” ( BUONO 132) Nido d'infanzia "Mary Poppins v. della Cateratta 22 Capannori 98 h, BUONO Asilo Nido "Madre Maria" via Veneto ang. Via Mascagni , Forte dei Marmi 57h (da migliorare) CREDITO (effettuato nel corso diurno giugno /luglio2013) Nido d'infanzia "Mary Poppins v. della Cateratta 22 Capannori (113 h, BUONO) CENTRO “ A CASA NOSTRA” Via dell'Acquacalda, 670-San Pietro a Vico, Lucca 102 h, BUONO G* 4 4 5 2 141 (132+9) 4 107 (98+9) 4 62 (57+5) 1 122 (113+9) 4 111 4 G* (da rivedere per la classe 5^) Dal POF: “Il giudizio (G) relativo alle attività di stage, tirocinio, alternanza scuolalavoro è espresso dal coordinatore di tali attività tramite la seguente tassonomia: ottimo (5), buono (4), discreto (3), sufficiente (2), insufficiente (1), non valutabile (0) e tiene conto sia della frequenza degli allievi alle iniziative programmate che del giudizio espresso dalle strutture nelle quali sono stati effettuati gli eventuali stage.” Lucca 03 -05-2016 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 Tutor scolastico prof. Anna Grasso 59 16. COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTE BARSOTTI MONICA BIANCHINI TIZIANA CECCOTTI ALBERTO FOSCHI RACHELE GRAZIANI PAOLO KISSOPOULOS EMANUELE NEGRETTI SABRINA PETRONI ELENA MATERIA D'INSEGNAMENTO ITALIANO E STORIA PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA TECNICA AMMINISTR. ED ECON. SOC. MATEMATICA DIRITTO E LEGISLAZ. SOCIO-SANIT. IGIENE E CULTURA MEDICO-SANIT. FRANCESE INGLESE 17. ORE CURRICOLARI DISCIPLINA DOCENTE ORE PREVISTE ITALIANO BARSOTTI MONICA 99 STORIA BARSOTTI MONICA 66 MATEMATICA FOSCHI 99 INGLESE PETRONI ELENA 66 FRANCESE NEGRETTI SABRINA 66 PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA BIANCHINI TIZIANA 99 DIRITTO E LEGISLAZ. SOCIO-SANITARIA GRAZIANI PAOLO 66 TECNICA AMMINISTR. ED ECONOMIA SOCIALE CECCOTTI ALBERTO 66 IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA KISSOPOULOS EMANUELE 99 TOTALE 23 ORE SETTIMANALI Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 726 60 18. ELENCO ALUNNI N° COGNOME E NOME DATA E LUOGO DI NASCITA 1 CARRARESI ERIKA Lucca 14/08/1992 2 FLAMINIO EMILIA Lucca 06/07/1993 3 GIORGI GIADA Barga, 31/08/1992 4 GUEVARA TRUJLIO MONICA Garzon (Colombia) 04/04/1983 5 MARASTI LISA Pescia 07/10/1992 6 MARTINELLI VALENTINA Lucca 10/03/1995 7 MAZZUCCHELLI NAOMI Pietrasanta 25/06/1994 8 RICCI AMBRA Lucca 24/11/1995 9 ZAGGIA RICCARDO 02/09/1994 Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 61 19. FIRMA DOCENTI DOCENTE FIRMA BARSOTTI MONICA BIANCHINI TIZIANA CECCOTTI ALBERTO FOSCHI RACHELE GRAZIANI PAOLO KISSOPOULOS EMANUELE NEGRETTI SABRINA PETRONI ELENA Lucca, 15 maggio 2016 Il Dirigente Il coordinatore di classe Iolanda Bocci Monica Barsotti ________________ ____________________ Documento del 15 maggio – classe V serale S.S.R. A.S. 2015/16 62