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HONG KONG - 06 NOVEMBRE 2013, ORE 11:54
L’ITALIA, ALL’HONG KONG INTERNATIONAL WINE AND SPIRITS FAIR, DI SCENA
DAL 7 AL 9 NOVEMBRE, SARÀ IL PAESE PIÙ RAPPRESENTATO IN ASSOLUTO,
CON 162 PRODUTTORI NELLA FIERA DI SETTORE PIÙ IMPORTANTE DELL’ASIA.
ANCHE GRAZIE A VINITALY CHE DEBUTTA “IN ROSA”
L’Italia, all’Hong Kong International Wine and Spirits Fair, di scena dal 7 al 9 novembre
sarà il Paese più rappresentato in assoluto, con 162 produttori nella fiera di settore più
importante dell’Asia. Anche grazie a Vinitaly (www.vinitalyinternational.com) che, intanto,
ha celebrato la cena di gala di “in rosa”, al ristorante “Domani”, all’insegna delle Donne del
Vino del Belpaese, ma non solo. Perché oggi, alla guida di Gin Gallery, uno degli importatori storici di vini italiani ad Hong Kong (con marchi come Zaccagnini, Hofstatter, Dorigo,
Poderi Luigi Einaudi e Fratelli Giacosa, Argiolas e Agricola Punica, Terreliade, Tenuta San
Guido, Rocca delle Macie, Poggio Antico e Castello del Terriccio, Foradori e Tenuta San
Leonardo, Falesco ...), c’è Vivian Hui (nella foto, con la general coordinator Vinitaly International, Stevie Kim).
Un tributo al lato femminile dello sviluppo del business enoico, importante in Italia come in
Asia, al via di un appuntamento fondamentale per il mercato enoico del Continente. Con
30,9 milioni di litri consumati nel 2012, destinati secondo le stime a crescere a 42,8 nel
2016, la sofisticata metropoli asiatica è uno dei mercati emergenti e porta privilegiata di
accesso alla Cina, quarto importatore al mondo con 140 milioni di litri di vino in bottiglia
acquistati nel periodo gennaio-giugno 2013 (+20,9% sul 2012).
Il vino italiano, con 11.583 ettolitri esportati nei primi 7 mesi 2013 (+8,8% in euro sul
2012), traina il mercato dell’export nazionale e cresce a un ritmo superiore rispetto agli
altri beni di consumo. La partecipazione alla Hong Kong International Wine & Spirits Fair,
che, nel 2012, ha richiamato oltre 20.000 operatori del settore, mira a sostenere questo
trend e conquistare nuove quote di un mercato nel quale l’Italia, oggi sesto esportatore di
vini e terzo Paese esportatore di spumanti, ha ancora ampi margini di crescita.
Info: www.hktdc.com
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LOS ANGELES - 13 NOVEMBRE 2013, ORE 12:41
AL PRIMO POSTO SOLAIA DI ANTINORI, AL NUMERO DUE REDIGAFFI DI TUA RITA
E AL TERZO POSTO BAROLO MONFORTINO DI GIACOMO CONTERNO. ECCO IL
PODIO DEL MEGLIO DEL MEGLIO DELLA “MY TOP 100 ITALIAN WINES” BY JAMES
SUCKLING SEMPRE PIU’ “ONE MAN SHOW”
I primi 10 vini preferiti da James Suckling nella sua ormai consueta “My Top 100 Italian
Wines”? Sono quasi tutti toscani (7 su 10)e il podio vede al primo posto il Solaia 2010 di
Antinori, al secondo il Redigaffi 2011 di Tua Rita e in terza posizione il Barolo Monfortino
Riserva 2006 di Giacomo Conterno. Un tributo, verrebbe da dire, del critico americano alla
Toscana dove ogni anno celebra una specie di consacrazione enoica di grande spessore,
quel “Divino Tuscany”, evento show dedicato al top enoico della regione, a ricordare, forse
per primo a se stesso, che l’amore più importante di Suckling con il nettare di Bacco è
scoppiato proprio tra questi vigneti.
L’anno scorso Suckling aveva privilegiato il Piemonte (sei su dieci erano vini provenienti
da quella regione) e, confrontando i primi 10 produttori di quest’anno con quelli dell’edizione scorsa, solo Angelo Gaja resta ancora tra i primissimi.
Scorrendo la “top 10” al quarto posto incontriamo ancora un toscano il Galatrona 2001
della Fattoria di Petrolo, Merlot in purezza, il Testamatta 2008 di Bibi Graetz , da uve
Sangiovese, il Sori Tildin 2010 di Angelo Gaja, da uve Nebbiolo e Barbera, il Luce 2010
di Luce della Vite (Frescobaldi), blend di Sangiovese e Merlot, il Brunello di Montalcino
Madonna del Piano Riserva 2007 di Valdicava, il Brunello di Montalcino Cerretalto 2007 di
Casanova di Neri e al decimo posto il sardo Turriga 2008 di Argiolas, a base di Cannonau,
Carignano, Bovale Sardo e Malvasia Nera.
Anche se i suoi giudizi non sono più così influenti come quando erano pubblicati sulle
pagine della rivista Usa “Wine Spectator”, ma James Suckling, che, da qualche anno, ha
intrapreso una carriera da “one man show”, con il suo sito www.jamessuckling.com, continuando nella sua opera di critica enologica, ma anche di organizzazione e promozioni di
eventi in Italia e nel mondo, rimane pur sempre uno dei palati più conosciuti al mondo e
decisamente sempre molto amato nel Bel Paese.
Focus - La Top Ten di James Suckling 2013
1) Antinori, Solaia 2010
2) Tua Rita, Redigaffi 2011
3) Giacomo Conterno, Barolo Monfortino Riserva 2006
4) Petrolo, Galatrona 2011
5) Bibi Graetz, Testamatta 2008
6) Gaja, Langhe Sori Tildin 2010
7) Luce della Vite, Luce 2010
8) Valdicava, Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva 2007
9) Casanova di Neri, Brunello di Montalcino Cerretalto 2007
10) Argiolas, Turriga 2008
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n. 1246 - ore 17:00 - Mercoledì 13 Novembre 2013 - Tiratura: 30515 "enonauti", opinion leader e
Registrazione del Tribunale di Siena n. 709 del 31 Marzo 2001 - Direttore responsabile: Al
La News
Primo Piano
“Morgan Stanley sbaglia, vi
La top 10 by James Suckling
I primi 10 vini preferiti da Suckling (nella foto con
Renzo Cotarella) nella sua “My Top 100 Italian Wines”?
Quasi tutti toscani: al primo posto, il Solaia 2010 di
Antinori, al secondo il Redigaffi 2011 di Tua Rita e, in
terza posizione, il Barolo Monfortino Riserva 2006 di
Giacomo Conterno. Scorrendo la “Top 10”, al quarto
posto il Galatrona 2001 della Fattoria di Petrolo, poi il
Testamatta 2008 di Bibi Graetz, il Sori Tildin 2010 di
Angelo Gaja, il Luce 2010 di Luce della Vite
(Frescobaldi), il Brunello di Montalcino Madonna del
Piano Riserva 2007 di Valdicava, il Brunello di
Montalcino Cerretalto 2007 di Casanova di Neri e, al
decimo posto, il sardo Turriga 2008 di Argiolas.
Un report della banca d’affari americana Morgan Stanl
inatteso, sulla carenza di vino nel mondo, che porterà
alle richieste che vengono dal mondo. Eppure, qualche
dell’Oiv, fotografava un panorama ben diverso, in cui a
Stanley - spiega a WineNews, dal Simei, di scena a Mil
direttore generale Oiv - ha fatto un lavoro che pecca
rendersi conto che ad ottobre 2013, ormai, l’emisfero
pronto ad andare sul mercato, e che Paesi importanti
ed Australia abbiano avuto ottime vendemmie era un
produrrà, quest’anno tra 281 ed i 283 milioni di ettolit
che con 300.000 ettari vitati in meno del 2006, il livell
vuol dire che il programma di ristrutturazione dei vign
perfettamente a regime, e gli effetti sono particolarme
Di tutta questa produzione, però, 35 milioni di ettolitr
brandy, per questo ci sono discrasie tra produzione e
arrivano dalla freddezza di Paesi fondamentali, come It
basta rispondere con l’export, perché se è vero che la
continuerà a produrre sempre più vino, avendo quind
ora, aspettiamo i primi dati sul mercato dei vini sfusi, c
anticipare le tendenze”. Ed è proprio sullo sfuso che s
normativa, perché “considerare vino sfuso, come fa il
commercializzato in contenitori sopra i due litri di orm
Focus
SMS
7 italiani tra i brand più potenti del
Sommelier, roba da giovani
Nel 1965, in Italia, quando nacque l’Associazione
Italiana dei Sommelier, c’erano appena 200 soci,
oggi, a pochi giorni da “Wine in Progress”, il
Congresso Nazionale n. 47 dell’Ais (a Firenze, il
16 e 17 novembre) sono 30.000 gli iscritti. Un
dato figlio del cambiamento di quella che, ormai, è
una professionalità di cui il mondo del vino non
può fare a meno, perché il sommelier non si limita
più a consigliare la bottiglia giusta, con
competenza e cultura enoica, ma fa ben di più:
comunica l’enogastronomia, in prima persona, al
consumatore. Ed in un mondo che ha sempre più
fame di alta cucina e cultura enogastronomica,
diventare sommelier vuol dire, specie per i più
giovani, aprirsi strade e possibilità nuove nel
mondo del lavoro.
Come ogni anno, il Liv-ex (www.blog.liv-ex.com), l’ind
“borsa” del vino più importante del mondo ed il web
britannico “The Drinks Business”, hanno messo in fila
forti nel mondo del vino, con l’edizione 2013 della “W
Powerful Fine Wine Brands”. Le novità maggiori sono
cima, dove la riclassificazione fatta da St. Emilion lo sco
ha giovato e non poco a Pavie ed Angelus, ai primi due
Angelus che scala addirittura 21 posizioni. Il gradino p
podio è di Petrus, ma di sorprese, scorrendo le posizi
classifica, come la presenza dell’australiana Penfolds all
10, che spezza il predominio francese nella top ten. Pe
classifica incoraggiante, perché se da un lato Masseto p
alla n. 33, Ornellaia dalla 20 alla 37, Sassicaia dalla 14 a
Giacomo Conterno perde 30 posizioni, scendendo da
76, dall’altro ci sono il Tignanello che si conferma alla
e, soprattutto, ben due new entry, quella del piemonte
Giacosa alla posizione n. 40 e quella della bolgherese L
n. 89, che portano a sette le presenze italiane in classi
Cronaca
Wine & Food
La prevenzione aiuta l’olio
È un Barolo il primo italiano nella T
Dopo le modifiche approvate dalla Commissione
Europea per combattere le pratiche fraudolente
nel settore oleicolo, le importazioni di olio di
oliva vergine crescono del 18% nei primi 7 mesi
del 2013. La Commissione, come sottolinea la
Coldiretti, recependo le decisioni del Consiglio
È l’ora dell’Italia nella “Top 100” della rivista Usa “Win
Giuseppe Mascarello e figlio conquista la posizione n.
Rpodio,
A S S EèGgià
N Amigliore
S T A M dello
P A 2scorso
0 1 3 anno, quando l’unica
n. 9, fu il Brunello di Montalcino 2007 di Ciacci Piccolo
n. 5, un altro vino americano, lo Chardonnay Napa Va
classifica, aspettando speranzosi l’ufficializzazione del p
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14 novembre 2013
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Il vino del giorno| Pubblicato in DoctorWine N°28
» Firmato Doctor Wine
Profumo di Sardegna
» Il vino del giorno
di Daniele Cernilli 14-11-2013
» Lo champagne della settimana
Un bianco sardo profumato che ci propongono gli
Argiolas, famosa famiglia di vignaioli di Serdiana,
nella Sardegna sud-orientale,vicino Cagliari. Siamo
alla terza generazione di viticoltori con i nipoti del
patriarca che come lui credono nella loro terra e
nei suoi vitigni. Una terra coltivata da millenni,
dove le vigne fanno parte del panorama da
sempre, una corona intorno alla città.
» La Verticale
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» In giro per Cantine
» Il Racconto
» Talent Scout
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Pot-Pourri
Is Argiolas 2012
Vermentino di Sardegna Doc
Argiolas
Gourmet
Punteggio »
86
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Bianco
Regione »
Sardegna
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Italia
Deriva da uve vermentino, ha colore giallo verdolino, fragranti e nitidi profumi
di mela annurca e di cedro e sapore quasi salato, fresco, immediato, di buon
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felicità organolettica.
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Argiolas
Produttore Famiglia Argiolas
Via Roma, 28/30
09040 Serdiana CA
Tel +39 070 740606 - Fax +39 070 743264
web www.argiolas.it
email [email protected]
STAMPA LA PAGINA
19/11/13 16.29
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18 novembre 2013
IL CORRIERE DI BRA
Settimanale
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26 novembre 2013
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ROMA - 26 NOVEMBRE 2013, ORE 14:52
IL TIGNANELLO 2010 DI ANTINORI, IL BRUNELLO DI MONTALCINO POGGIO ALLE
MURA RISERVA 2007 DI BANFI, IL TURRIGA 2008 DI ARGIOLAS ED IL LUCE 2010
DI LUCE DELLA VITE (FRESCOBALDI): ECCO I VINI ITALIANI NELLA “TOP 10” DEI
“WINE OF THE YEAR” BY SUCKLING
Il Tignanello 2010 di Antinori al n. 4, il Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva
2007 di Banfi al n. 6, il Turriga 2008 di Argiolas al n. 9, ed il Luce 2010 di Luce della Vite
(Frescobaldi) al n. 10: ecco i vini italiani nella “Top 10” dei “Wine of The Year” 2013 di James Suckling, che il celebre critico ha scelto tra i suoi migliori assaggi dell’anno, tra i vini
di tutto il mondo, tenendo conto, oltre che della valutazione qualitativa anche di altri parametri come la reperibilità, il prezzo e così via. Al n. 1, ovvero il “Vino dell’Anno”, secondo
Suckling, il bordolese Domaine de Chevalier 2010 (www.jamessuckling.com).
Focus - La top 10 dei “Wine of the Year” 2013 di James Suckling
1 - 2010 Domaine de Chevalier
2 - 2010 Clos du Marquis
3 - 2010 Penfolds Shiraz Barossa Valley Marananga Bin 150
4 - 2010 Marchesi Antinori Tignanello
5 - 2011 Cockburn Vintage Port
6 - 2007 Castello di Banfi Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva
7 - 2010 Gruaud Larose
8 - 2011 Quinta do Vale Meao Douro
9 - 2008 Argiolas Isola dei Nuraghi Turriga
10 - 2010 Luce della Vite Toscana Luce
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26 novembre 2013
LA NUOVA SARDEGNA
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26 novembre 2013
LA NUOVA SARDEGNA
LA TUTELA DEL TERRITORIO E DEI VITIGNI
26 novembre 2013 — pagina 26 SEGUE DALLA PRIMA di GIACOMO MAMELI
Precisa Argiolas: «Dopo decenni di coltivazione tradizionale, abbiamo individuato una modalità real
time di monitoraggio dello stato idrico dei terreni. È una tecnica irrigua sostenibile che permette di
somministrare acqua alla pianta nei momenti di bisogno, sulla base della sua fisiologia». «Insomma – prosegue – non attendere solo la pioggia ma distribuirla in modo razionale, dar da bere sempre
alla pianta ogniqualvolta ha sete. Fattore importante in Sardegna per le condizioni climatiche. Le forti
piogge creano spesso gravi danni, favoriscono l’erosione del terreno attorno ai filari. Abbiamo ripristinato le canalature e ci siamo convinti che i fenomeni di piovosità e di erosione sono attuali per via del
mutamenti meteorologici». Uso sapiente dell’acqua e ricerca scientifica. «La nostra sperimentazione
si è svolta in collaborazione con l’agenzia regionale Agris. Nell’ambito del progetto Con.Vi.Sar, abbiamo
installato centraline dotate di sensori di umidità in grado di trasmettere in tempo reale i dati con modalità wireless in azienda. Abbiamo sperimentato tecniche diverse di irrigazione, con erogatori aerei o
interrati o con tempi diversi di somministrazione della dose irrigua (come la deficit irrigation, che lascia
la pianta in uno stato di leggero stress che favorisce i processi di maturazione fenolica delle uve)». «
Adesso – conclude Murru – l’azienda sta sperimentando tecniche diverse di gestione del suolo come
l’inerbimento o la non coltivazione». Così un’azienda che colleziona premi nazionali e internazionali (il
rosso Turriga ha strappato 96 punti su cento nella classifica di James Suckling) continua nel suo successo anche in giorni di crisi nera. Passata da papà Antonio (scomparso tre anni fa all’età di 103 anni)
ai figli Franco e Pepetto e oggi in mano alle figlie Valentina (laurea in Economia) e Francesca (laurea in
Biologia e vicepresidente di Confindustria) la Cantine Argiolas continua a innovare anche nei prodotti.
«Recentemente – dice ancora Murru – è stato immesso nella commercializzazione il Merì, un vermentino nato dal progetto Vinex, svolto in collaborazione con Sartec (Saras Ricerche e Tecnologia) e il
ministero per l’Università e la ricerca scientifica per la caratterizzazione aromatica delle ottime uve sarde». Barbara Pinna, responsabile del laboratorio e anima con Murru della ricerca e sviluppo, aggiunge:
«Lo scopo di Vinex era quello di caratterizzare il profilo aromatico delle varietà sarde e di individuare le
tecniche più adatte a conservare e valorizzare il potenziale aromatico dei vini e dei sottoprodotti della
vinificazione, con l’estrazione di composti ad azione antiossidante o aromatizzante». È importante
anche la data di raccolta. «Abbiamo pensato a un sistema per la refrigerazione delle uve in campo e
il trasporto alla cantina in carri refrigerati». Con una particolarità: «Il prototipo del carro di raccolta è
stato realizzato con Enomeccanica Bosio e Air Liquide. È un cassone coibentato e chiuso col fondo grigliato per il recupero del mosto in una stazione di refrigerazione a terra posizionata presso il cantiere di
raccolta. Il mosto viene refrigerato con il ghiaccio secco e utilizzato poi nel carro per il raffreddamento
dell’intera massa di uva». La differenza si nota. «I vini da uve Vermentino refrigerate presentano livelli
significativamente più elevati in composti aromatici di tutte le classi e in modo particolare in terpeni
e norisoprenoidi, sia liberi sia glicosidati». Infine qualche cifra. Il fatturato 2012 è stato di 14 milioni di
euro contro i 13 mila del 2011. «Quest’anno registreremo un incremento dovuto soprattutto alle ottime
performance dei mercati esteri, fra tutti Regno Unito, Germania, Giappone. L'export è passato in due
anni dal 20 al 35 per cento», dice Valentina Argiolas, responsabile commerciale e marketing. I dipendenti sono 61, quasi tre milioni le bottiglie commercializzate.
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Gli chef sardi in tour per raccogliere fondi Mi piace Piace a una persona. Registrati per vedere cosa piace ai tuoi amici.
Un viaggio del gusto tra i più rinomati ristoranti della Sardegna per sostenere e dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dall’alluvione che ha travolto l’isola lo scorso 18 novembre. Tra le materie prime dell’alta ristorazione sarda non può mancare la sensibilità per gli altri, così, un gruppo di grandi chef che abbracciano tutto l’arco territoriale sardo ha deciso di mettere insieme la propria classe e professionalità per dar vita a una serie di cene di beneficenza per raccogliere fondi da destinare alle zone maggiormente ferite. L’idea è partita dallo chef stellato Roberto Petza del ristorante “S’Apposentu” di Siddi ed è stata subito condivisa da Luigi Pomata (“Luigi Pomata” di Cagliari), Stefano Deidda (“Dal Corsaro” di Cagliari), Roberto Serra (“Su Carduleu” di Abbasanta), Pierluigi Fais (“Josto al Duomo” di Oristano), Achille Pinna (“Da Achille” di Sant’Antioco) e Manuele Senis (“Fradis Minoris” di Nora). Il tour, denominato “Serviamo la solidarietà”, comincia giovedì 28 novembre a S’Apposentu, e prevede una serie di tappe che ogni settimana coinvolgeranno uno dei ristoranti protagonisti nell’iniziata nel quale si terrà una cena a più mani supportata dai vini delle cantine sarde che al momento vedono coinvolte la Cantina Argiolas, la Cantina Su Entu, la Cantina di Mogoro, la Cantina Pala e la Cantina Trexenta. A organizzare gli eventi e la raccolta fondi, Roberto Serra anche attraverso un conto corrente dedicato che verrà comunicato nel corso delle serate, attraverso i social e i siti dei ristoranti, è la Fondazione Accademia Casa Puddu, sempre in prima linea, come nel caso del sostegno ai nonni terremotati dell’Emilia, nel perseguire i propri principi ispiratori: “La tragedia che ha colpito la nostra isola­ afferma Marco Pisanu, presidente della Fondazione – non poteva lasciarci indifferenti e grazie all’aiuto di Roberto Petza che ha coinvolto una nutrita compagine dei migliori chef che abbiamo in Sardegna stiamo portando avanti questo progetto che riteniamo importante per portare un sostegno a tanti sardi che hanno perso tutto”. A fine tour il ricavato sarà devoluto a un ente che indirizzerà gli aiuti dove c’è maggiore bisogno. “Tra i valori portanti della nostra Fondazione c’è quello della promozione e valorizzazione della nostra terra – sottolinea Gianfranco Massa, direttore dell’Accademia Casa Puddu – e assistere ai disastri accaduti in alcune zone ci ha colpito duramente. Stiamo già prendendo contatti con enti e associazioni per veicolare quanto raccolto e magari dar seguito ad altre iniziative nelle quali unire alta cucina e territorio”. “L’idea – conclude lo chef stellato Roberto Petza – è quella di una serata finale a Olbia, luogo simbolo dell’alluvione, magari coinvolgendo qualche storico ristorante locale. La tragedia che ha messo in ginocchio la nostra isola merita lo sforzo di tutti per consentire alle popolazioni colpite il ritorno alla normalità ed era giusto che anche gli chef sardi fossero uniti per dare il proprio contributo”. Martedì, 26 novembre 2013 Ultimi articoli Gli chef sardi in tour per racc
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CAGLIARI - 27 NOVEMBRE 2013, ORE 9:35
“SERVIAMO LA SOLIDARIETÀ”: I GRANDI CHEF SARDI IN TOUR PER RACCOGLIERE FONDI PER L’ALLUVIONE IN SARDEGNA CON SERATA FINALE AD OLBIA. SI
COMINCIA IL 28 NOVEMBRE AL “S’APPOSENTU”. PARTECIPERANNO ANCHE LE
CANTINE TOP DELL’ISOLA
Un viaggio del gusto tra i più rinomati ristoranti della Sardegna per sostenere e dare un
aiuto concreto alle popolazioni colpite dall’alluvione che ha travolto l’isola lo scorso 18
novembre. Tra le materie prime dell’alta ristorazione sarda non può mancare la sensibilità
per gli altri, così, un gruppo di grandi chef che abbracciano tutto l’arco territoriale sardo
ha deciso di mettere insieme la propria classe e professionalità per dar vita a una serie
di cene di beneficenza per raccogliere fondi da destinare alle zone maggiormente ferite.
L’idea è partita dallo chef stellato Roberto Petza del ristorante “S’Apposentu” di Siddi ed è
stata subito condivisa da Luigi Pomata (“Luigi Pomata” di Cagliari), Stefano Deidda (“Dal
Corsaro” di Cagliari), Roberto Serra (“Su Carduleu” di Abbasanta), Pierluigi Fais (“Josto al
Duomo” di Oristano), Achille Pinna (“Da Achille” di Sant’Antioco) e Manuele Senis (“Fradis
Minoris” di Nora). Il tour, denominato “Serviamo la solidarietà”, comincia il 28 novembre
a S’Apposentu, e prevede una serie di tappe che ogni settimana coinvolgeranno uno dei
ristoranti protagonisti nell’iniziata nel quale si terrà una cena a più mani supportata dai vini
delle migliori cantine sarde, come Argiolas, la Cantina Su Entu, la Cantina di Mogoro, la
Cantina Pala e la Cantina Trexenta.
Ad organizzare gli eventi e la raccolta fondi, anche attraverso un conto corrente dedicato
che verrà comunicato nel corso delle serate, attraverso i social e i siti dei ristoranti, è la
Fondazione Accademia Casa Puddu: “la tragedia che ha colpito la nostra isola- afferma
Marco Pisanu, presidente della Fondazione - non poteva lasciarci indifferenti e grazie
all’aiuto di Roberto Petza che ha coinvolto una nutrita compagine dei migliori chef che
abbiamo in Sardegna stiamo portando avanti questo progetto che riteniamo importante
per portare un sostegno a tanti sardi che hanno perso tutto”. A fine tour il ricavato sarà
devoluto a un ente che indirizzerà gli aiuti dove c’è maggiore bisogno. “Tra i valori portanti
della nostra Fondazione c’è quello della promozione e valorizzazione della nostra terra sottolinea Gianfranco Massa, direttore dell’Accademia Casa Puddu - e assistere ai disastri
accaduti in alcune zone ci ha colpito duramente. Stiamo già prendendo contatti con enti
e associazioni per veicolare quanto raccolto e magari dar seguito ad altre iniziative nelle
quali unire alta cucina e territorio”.
“L’idea - conclude lo chef stellato Roberto Petza - è quella di una serata finale a Olbia,
luogo simbolo dell’alluvione, magari coinvolgendo qualche storico ristorante locale. La tragedia che ha messo in ginocchio la nostra isola merita lo sforzo di tutti per consentire alle
popolazioni colpite il ritorno alla normalità ed era giusto che anche gli chef sardi fossero
uniti per dare il proprio contributo”.
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Serviamo la solidarietà”: i grandi chef sardi in tour per raccogliere fondi per l’alluvione in Sardegna con serata finale a Olbia Creato il 27 novembre 2013 da Yellowflate 6
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Fondazione Accademia Casa Puddu, sempre in prima linea, forno Rush Pillola Ciclone Cleopatra
come nel caso del sostegno ai nonni terremotati dell’Emilia, nel Vedi tutti
Costa Concordia Sara Tommasi
perseguire i propri principi ispiratori: “La tragedia che ha colpito Twitter Queen Mission Stati Uniti
la nostra isola­ afferma Marco Pisanu, presidente della Magazine
Fondazione – non poteva lasciarci indifferenti e grazie all’aiuto Strage di Bologna Southampton
di Roberto Petza che ha coinvolto una nutrita compagine dei Informazione Siria Amazon Halloween Alberobello
regionale migliori chef che abbiamo in Sardegna stiamo portando avanti MAMbo ­ Museo d'arte moderna di Bologna Steve Sicilia
Jobs
questo progetto che riteniamo importante per portare un Alessandro Del Piero Sanremo 2012
sostegno a tanti sardi che hanno perso tutto”.
A fine tour il ricavato sarà devoluto a un ente che indirizzerà gli aiuti dove c’è Milano Fashion week Adriana Zarri
maggiore bisogno. “Tra i valori portanti della nostra Fondazione c’è quello della promozione e valorizzazione della nostra terra –
I Più Consigliati di INFORMAZIONE sottolinea Gianfranco Massa, direttore dell’Accademia Casa REGIONALE Puddu – e assistere ai disastri accaduti in alcune zone ci ha Settimana
Mese
Anno
colpito duramente. Stiamo già prendendo contatti con enti e SI SPENGONO LE LUCI NEL associazioni per veicolare quanto raccolto e magari dar seguito PILONE DELLO STRETTO DI MESSINA di Antonella Di Pietro ad altre iniziative nelle quali unire alta cucina e territorio”. Viaggi
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Bio tHree, creatività e bellezza protagonisti a Palermo di Makinsud “L’idea – conclude lo chef stellato Roberto Petza – è quella di Tutti gli articoli
una serata finale a Olbia, luogo simbolo dell’alluvione, magari coinvolgendo qualche storico ristorante locale. La tragedia che LA COMMUNITY INFORMAZIONE REGIONALE
ha messo in ginocchio la nostra isola merita lo sforzo di tutti per consentire alle popolazioni colpite il ritorno alla normalità ed era giusto che anche gli chef sardi fossero uniti per dare il proprio contributo”. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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U n v i a g g i o d e l g u s t o t r a i p i ù r i n o m a t i r i s t o r a n t i della Sardegna per sostenere e dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dall’alluvione che ha travolto l’isola lo scorso 18 novembre. Tra le materie prime dell’alta ristorazione sarda non può mancare la sensibilità per gli altri, così, un gruppo di grandi chef che abbracciano tutto l’arco territoriale sardo ha deciso di mettere insieme la propria classe e professionalità per dar vita a una serie di cene di beneficenza per raccogliere fondi da destinare alle zone maggiormente ferite. L’idea è partita dallo chef stellato Roberto Petza del ristorante “S’Apposentu” di Siddi ed è stata subito condivisa da Luigi Pomata (“Luigi Pomata” di Cagliari), Stefano Deidda (“Dal Corsaro” di Cagliari), Roberto Serra (“Su Carduleu” di Abbasanta), Pierluigi Fais (“Josto al Duomo” di Oristano), Achille Pinna (“Da Achille” di Sant’Antioco) e Manuele Senis (“Fradis Minoris” di Nora). Il tour, denominato “Serviamo la solidarietà”, comincia giovedì 28 novembre a S’Apposentu, e prevede una serie di tappe che ogni settimana coinvolgeranno uno dei ristoranti protagonisti nell’iniziata nel quale si terrà una cena a più mani supportata dai vini delle cantine sarde che al momento vedono coinvolte la Cantina Argiolas, la Cantina Su Entu, la Cantina di Mogoro, la Cantina Pala e la Cantina Trexenta. A organizzare gli eventi e la raccolta fondi, anche Cagliari Volontari per un giorno, con Mani Tese Lady GaGa Barilla Edge of glory Sardegna
attraverso un conto corrente dedicato che verrà comunicato nel Mi piace
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RASSEG
NA STAMPA 2013
Sc
27-11-2013
Data
ITALIASQUISITA.NET (WEB2)
Pagina
27 novembre 2013
Foglio
1
ITALIA SQUISITA.net
Chef Ristoranti http://www.italiasquisita.net/
Ricette Forniture Eventi Enti e associazioni LE NEWSLETTER Tour di solidarietà in Sardegna pubblicato il 27 novembre 2013 di Redazione italiaSquisita “Serviamo la solidarietà”: i grandi chef sardi in tour per raccogliere fondi a sostegno dei colpiti dall’alluvione in Sardegna con serata finale a Olbia. Un tour che comincia giovedì 28 novembre con una cena di beneficenza al ristorante S’Apposentu di Siddi. Nome Cognome E­m a i l Privacy Info
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LA RIVISTA Un viaggio del gusto tra i più rinomati ristoranti della Sardegna per sostenere e dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dall’alluvione che ha travolto l’isola lo scorso 18 novembre. Un gruppo di grandi chef che abbracciano tutto l’arco territoriale sardo ha deciso di mettere insieme la propria classe e professionalità per dar vita a una serie di cene di beneficenza per raccogliere fondi da destinare alle zone maggiormente ferite. L’idea è partita dallo chef stellato Roberto Petza del ristorante S’Apposentu di Siddi ed è stata subito condivisa da Luigi Pomata (ristorante Luigi Pomata di Cagliari), Stefano Deidda (Dal Corsaro di Cagliari), Roberto Serra (Su Carduleu di Abbasanta), Pierluigi Fais (Josto al Duomo di Oristano), Achille Pinna (Da Achille di Sant’Antioco) e Manuele Senis (Fradis Minoris di Nora). PORTALI COLLEGATI Il tour, denominato “Serviamo la solidarietà”, comincia giovedì 28 novembre a S’Apposentu, e prevede una serie di tappe che ogni settimana coinvolgeranno un ristorante diverso, nel quale si terrà una cena a più mani supportata dai vini delle cantine sarde che al momento vedono coinvolte la Cantina Argiolas, la Cantina Su Entu, la Cantina di Mogoro, la Cantina Pala e la Cantina Trexenta. A organizzare gli eventi e la raccolta fondi, anche attraverso un conto corrente dedicato è la Fondazione Accademia Casa Puddu: “La tragedia che ha colpito la nostra isola – afferma Marco Pisanu, presidente della Fondazione – non poteva lasciarci indifferenti e grazie all’aiuto di Roberto Petza che ha coinvolto una nutrita compagine dei migliori chef che abbiamo in Sardegna stiamo portando avanti questo progetto che riteniamo importante per portare un sostegno a tanti sardi che hanno perso tutto”. A fine tour il ricavato sarà devoluto a un ente che indirizzerà gli aiuti dove c’è maggiore bisogno. “L’idea – conclude lo chef stellato Roberto Petza – è quella di una serata finale a Olbia, luogo simbolo dell’alluvione, magari coinvolgendo qualche storico ristorante locale. La tragedia che ha messo in ginocchio la nostra isola merita lo sforzo di tutti per consentire alle popolazioni colpite il ritorno alla normalità ed era giusto che anche gli chef sardi fossero uniti per dare il proprio contributo”.
Tags: alluvione Sardegna, cena beneficenza, grandi chef, solidarietà, RASSEGNA STAMPA 2013
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
28 novembre 2013
IN FORMA CIBO.it
http://www.informacibo.it/Prodotti/Vino/figlie-della-terra-il-vino-raccontato-dalle-donne
Figlie della terra, Il vino raccontato dalle donne
Bari Wine experience, un omaggio de Le Donne del Vino alla città di Bari
Bari, 3 - 4 dicembre 2013. Convention Nazionale Associazione Le Donne del Vino. Programma seminario “Figlie
della terra” storie al femminile, passione e sensibilità per la vigna e il terroir. L'evento è patrocinato dall'Assessorato
al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e dal Comune di Bari
Bari 28 novembre 2013. Un nuovo format per parlare di vino, che da sempre svolge un ruolo sociale e culturale
primario nel nostro paese? E’ la proposta dell’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino” che, nel vasto
panorama che ruota intorno all’enologia, è riconosciuta come una delle espressioni più attive ed interessanti
dell'imprenditoria vitivinicola femminile, tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, enologhe, sommelier e giornaliste,
che in tutta Italia con la loro attività promuovono la cultura del vino.
Il 3 e il 4 dicembre 2013, Bari sarà la location esclusiva della Convention Nazionale annuale de “Le Donne del
Vino” dal titolo “Figlie della Terra – il vino raccontato dalle donne”. L’evento, a cura di eventi d'autore, è reso
possibile grazie al sostegno dell'assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia: “Donne, vino e
canto per Schopenhauer erano un connubio di grande effetto, ma al di là del prontuario di fasi celebri a rendere
questa osservazione un dato reale vi è il costante aumento di donne, manager, esperte del settore vitivinicolo che
unisce il gentil sesso e il vino in termini di valori numerici sia per produzione, che per mercato e promozione –
afferma l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni – Un valore che in Puglia
rappresenta l’avamposto della qualità. Considerato che le donne del vino producono solo buon vino, questo ci
spinge a considerarle non solo figlie della terra ma le sue più abili e attente custodi”. La scenografica e suggestiva
cornice del foyer Teatro Petruzzelli diventa per l’occasione il “salotto delle Donne del Vino” dove ospiti d’eccellenza
del mondo enologico provenienti da tutt’Italia insieme a giornalisti, opinion leader e wine lovers, si incontrano in
un viaggio sensoriale tra i calici e i profumi del nettare, tra storie al femminile e racconti di donne vissuti con la
passione e la sensibilità per la vigna e il terroir. Le tematiche del seminario: il “valore” della terra, la passione
per il territorio e la cultura, il ritorno alla terra e le opportunità per le donne nell’ambito enologico dall’impegno “in
vigna”, alla comunicazione, alla cultura e al sociale. “E’ un evento molto importante per l’Associazione Nazionale
Le Donne del Vino, il primo evento nazionale in Puglia – dichiara Sabrina Soloperto, delegata dell'Associazione
per la Puglia - un momento di confronto e di condivisione di quelli che sono gli obiettivi, gli interessi, le passioni di
ogni protagonista del mondo del vino, ed in particolare delle protagoniste della nostra Associazione: le produttrici,
le ristoratrici, le sommelier, tutte le donne che vivono e lavorano nella nostra Italia del vino. E’ infatti un momento
di incontro tra le Donne del Vino di tutta Italia, 19 delegazioni rappresentate da oltre mille bottiglie, ognuna pronta
a raccontare, attraverso le degustazioni delle proprie eccellenze produttive , la storia del suo territorio, del suo
patrimonio enogastronomico. Sono racconti di passioni, storie di donne che con il loro pragmatismo e la loro
sensibilità si sono imposte in un settore storicamente maschile, proponendo un nuovo modo di vivere il vino, con
una comunicazione che coinvolge la musica, l’arte, la danza, la storia, una piattaforma esperienziale che sottolinea
il legame forte e imprescindibile tra vino e cultura. Tutto ciò in una Bari coinvolta in tutta la sua bellezza e ricchezza
storico-culturale, una Bari che abbraccerà e accoglierà tutte le attività dell’evento in due giorni densi di incontri,
degustazioni, momenti di approfondimento, due giorni di Puglia e di Vino”. Questo importante appuntamento
dell'associazione a livello nazionale, sarà anche l'occasione per incontrare la città con un ricco calendario di eventi
collaterali. Tutto accadrà con “Bari Wine Experience”: nella tipica atmosfera mediterranea di città di mare, tra
storia e tradizioni, tra arte e cultura, la prima eccellenza italiana, il “vino”, troverà spazio nel capoluogo pugliese,
tra appuntamenti con la moda, con il food e con la cultura in una due giorni in cui è coinvolta l’intera città. Il “cuore”
dell’evento si articolerà tra seminari, dibattiti, laboratori sensoriali, degustazioni, cooking experience, fashion wine
experience, ed incontri d’autore tra l’arte del vino, l’arte della scrittura e l’arte del cinema. Inoltre, oltre 1000
bottiglie di produzione vitivinicola italiana al femminile, provenienti dalle 19 delegazioni diventeranno piccole star
nelle vetrine di 19 negozi di Bari.
La Convention Nazionale delle Donne del Vino e gli eventi collaterali “Bari Wine Experience” sono aperti al pubblico
al fine di coinvolgere la città all’educazione del gusto, di valorizzare la conoscenza e l’arte del vino, di promuovere
le produzioni vitivinicole nazionali delle Donne del Vino d’Italia e della nostra terra attraverso la cultura. Le Donne
del Vino e la beneficenza: sarà realizzata una raccolta fondi libera offerta nel foyer del Teatro Petruzzelli, nei 19
negozi fashion wine experience, nelle Librerie Laterza e Feltrinelli, nel Multicinema Galleria e nel Cinema Splendor
a favore di AmoPuglia.
L’associazione Made in Carcere ha realizzato per l’occasione i Braccialetti con i colori della “terra” a in esposizione
e vendita presso l’Hotel Oriente in corso Cavour a Bari. Inoltre, l'istituto di credito Mediolanum, presenterà, nei
luoghi dell'evento, il concorso “Freedom Touch”.
RASSEGNA STAMPA 2013
28 novembre 2013
IN FORMA CIBO.it
http://www.informacibo.it/Prodotti/Vino/figlie-della-terra-il-vino-raccontato-dalle-donne
PROGRAMMA
(...)
PERCORSI SENSORIALI
(...)
Libreria La Feltrinelli Libri e Musica - Via Melo, 119
Puglia: Antica Masseria Jorche, Cardone Vini Classici, Castello Monaci, Consorzio Produttori Vini, Di Marco,
L’antico Palmento, Le Fabriche, Mottura, Paolo Leo, Rivera, Severino Garofano Vigneti e Cantine, Soloperto,
Spinelli, Tenute Eméra, Terre Di San Vito, Torre Quarto, Vallone, Vetrere, Vigne & Vini.
Luciana - via Dante Alighieri, 31
Piemonte: Il Poggio, Grimaldi, Marenco
Mossa Gioiellieri - via Sparano, 44/46
Basilicata: Martino, Dragone, Paternoster
Nuccia Costantino - via Argiro, 127
Lazio: Fontana Candida, Paolo e Noemia D’amico, Terenzi, Cominium, Casale della Ioria, Mazziotti
Paola Pettini & figli - via Putignani, 120
Sardegna: Pala, Tenuta Soletta, Cantina Delle Vigne, Argiolas
Quadra - via Principe Amedeo, 19
Veneto: Allegrini, Astoria, Paladin, Villa Di Maser, Zonin
Gioielleria Trizio Caiati - via Sparano, 93
Lombardia: Ca’ Lojera Di Tiraboschi, Olivini, Cantrina, Ricchi, Il Mosnel
RASSEGNA STAMPA 2013
29 novembre 2013
IN BENESSERE.it
http://www.inbenessere.it/2013/11/51895/
Una prestigiosa confezione regalo celebra i 20 anni
del grande vino rosso e sinonimo d’eccellenza della
Cantina Argiolas
29 novembre 2013
Il pluripremiato Turriga compie 20 anni con l’annata 2008 (1988 – 2008) e festeggia consolidando
il suo status di ‘rosso di razza’, bandiera della
Cantina Argiolas di Serdiana, che giudizi unanimi
di palati trasversali incoronano, anche per l’annata
2009.
Il gioiello di casa Argiolas, è un vino sardo al
100%, un blend di quattro vitigni autoctoni – Cannonau, Carignano, Bovale, Malvasia nera – vinificati autonomamente e poi uniti per dare
vita all’alchimia perfetta, la migliore espressione del potenziale vinicolo sardo, realizzata
grazie all’autorevole contributo dell’enologo Giacomo Tachis, completata da Mariano
Murru.
L’assemblaggio di Turriga è sinergia perfetta di quattro personalità sarde, che insieme
significano più della somma delle singole parti.
Argiolas rende Turriga protagonista di una confezione regalo che include una bottiglia di
“Turriga 2008″ e due bicchieri da degustazione, con personalizzazione celebrativa del
ventesimo anniversario.
Info: www.argiolas.it
RASSEGNA STAMPA 2013
30 novembre 2013
L'UNIONE SARDA
www.ecostampa.it
Quotidiano
RASSEGNA STAMPA 2013