A voi la parola - Klett Sprachen

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A voi la parola
Guida per l’insegnante con soluzioni
Presentazione
La presente Guida per l’insegnante contiene:
– una presentazione della concezione del testo
– un’introduzione metodologica sul lavoro nei corsi
di conversazione
– una raccolta di numerosi stimoli pratici e tecniche
didattiche sull’organizzazione del lavoro in un
gruppo di conversazione
– le soluzioni degli esercizi con risposta univoca e
suggerimenti per esercizi con risposte aperte
– le notizie riguardanti luoghi, prodotti, romanzi,
proverbi ed altro citati nel testo
– approfondimenti ai riquadri delle Curiosità.
Il manuale di conversazione A voi la parola è
concepito per adulti che studiano l’italiano come
lingua straniera ed hanno raggiunto un livello
A2/B1 del Quadro di riferimento europeo delle
lingue. Il testo offre la possibilità di esercitare la
produzione orale su temi familiari, ponendo l’accento
sull’ampliamento lessicale e sul raggiungimento della
scioltezza e spontaneità di esposizione.
A voi la parola è composto di cinque Moduli, suddivisi
ciascuno in tre capitoli ognuno dei quali si presenta
su quattro pagine. L’insegnante ha la possibilità sia di
seguire il percorso tematico suggerito dal testo, sia di
scegliere liberamente la successione degli argomenti,
a seconda degli interessi e bisogni dei corsisti.
Relativamente ad ogni tema trattato, compare il
riquadro Curiosità che offre ulteriori stimoli per la
conversazione legati al tema del capitolo. Alla fine di
ogni modulo si trova una scheda di autovalutazione
che permette di controllare i propri progressi
nell’apprendimento. Al manuale è allegato un CD,
supporto fondamentale per l’esercizio di ascolto e
comprensione. Le trascrizioni dei dialoghi del CD,
non sono previsti per il lavoro in classe ma solo
come materiale ausiliario e si trovano nell’appendice
del libro. Nell’appendice stessa si trova anche il
Vocabolario alfabetico, che contiene i vocaboli
ritenuti non ancora conosciuti da un corsista al livello
A2. All’interno della prima pagina di copertina sono
presenti le Frasi utili, una selezione di espressioni di
aiuto e stimolo alla conversazione.
La pratica della lingua
Condizioni di partenza e obiettivi dei corsisti
Saper interagire nella lingua straniera è normalmente
uno dei primi e più importanti obiettivi dei corsisti
che frequentano un corso di lingua straniera.
Sebbene la grammatica sia basilare per lo studio
di una lingua, è certo che ascoltare, capire ed
interagire siano le prime capacità che vengono
richieste quotidianamente in ogni ambito della vita
all’estero. La lingua è lo strumento di comunicazione
prima di tutto orale. Per questo motivo l’importanza
della capacità di produzione orale del corsista, fin
dall’inizio del percorso di studio, è considerato di
estrema importanza da tutti. L’adulto che impara
una nuova lingua si trova però di colpo ad essere
costretto a parlare in modo semplificato e questa
sensazione spesso lo inibisce. La paura di fare
errori lo ammutolisce. L’adulto avverte, durante
questo processo, che la sua identità viene messa in
dubbio. Spesso i corsisti tendono così ad usare la
propria madrelingua per comunicare ed interagire
in classe perché pensano che la lingua necessaria
per esprimere ciò che desiderano sia ancora troppo
difficile o le proprie competenze linguistiche o la
scorrevolezza non siano ancora adeguate.
Risulta per questo molto utile instaurare fin
dall’inizio di un corso dei rituali di conversazione
che avvengano sempre e solo nella lingua straniera.
Il compito dell’insegnante è quello di creare le
condizioni di lavoro attraverso le quali, anche corsisti
con ancora scarse conoscenze linguistiche, siano
motivati a parlare.
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La lingua straniera come lingua veicolare nel corso di
conversazione
L’obiettivo dovrebbe essere quello di creare un
microcosmo nel quale raccontarsi e raccontare
per conoscersi, per scoprire, per confrontarsi, per
arricchirsi. Il gruppo funge così da “polo magnetico”
che motiva ad incontrarsi per “usare la lingua
straniera”. Per molti corsisti la lezione d’italiano
costituisce l’unica possibilità nella vita quotidiana di
ascoltare e parlare la lingua! Se tutti i corsisti sono
spinti a uno scopo comune di lavoro, è probabile che
ognuno partecipi attivamente e faccia del suo meglio
per raggiungere quell’obiettivo!
Ci sono rituali nella vita quotidiana che favoriscono la
comunicazione spontanea. Salutare, informarsi dello
stato di salute dei partecipanti, dei loro viaggi, parlare
del tempo atmosferico o di un fatto di cronaca di
interesse generale sono tutti argomenti che fanno
parte di situazioni quotidiane autentiche di incontro.
Curare e sostenere queste brevi conversazioni fin dai
primi momenti lasciando che i corsisti interagiscano,
non solo con l’insegnante ma anche in dinamiche di
coppia o di gruppo, è importantissimo per l’abitudine
all’uso della lingua nonché ad un certo allenamento
ai modelli culturali della lingua (tono della voce,
gestualità, scelta dei temi, modi di esprimere la
propria opinione, ecc). Il rituale delle “quattro
chiacchiere” iniziali fornisce quindi una sicurezza
di base al corsista che, pian piano, sarà sempre più
disposto ad esporsi linguisticamente anche su altri
argomenti. Non trascurate di predisporre i banchi e
le sedie nell’aula in posizioni che siano propizie agli
scambi comunicativi, nonchè di mantenere sempre
alta la motivazione dei corsisti basandola sul piacere
di apprendere, di superare le sfide, di confrontarsi in
un clima di ludicità diffusa!
I compiti dell’insegnante nel
corso di conversazione
Fissare insieme le condizioni di lavoro
Ovunque persone si incontrino per conseguire un
interesse comune è fondamentale, affinchè si instauri
un rispetto reciproco e una buona collaborazione
di lavoro, stabilire delle regole comuni alle quale
attenersi (poche ma buone!). Anche nel gruppo
di conversazione esistono requisiti essenziali per
lavorare: lasciate che i vostri corsisti propongano e
fissino insieme questi requisiti fin dal primo giorno!
Le regole potranno essere aggiornate o ampliate a
seconda delle necessità del gruppo. Anche questo
è un esercizio di conversazione e soprattutto di
democrazia!
Suggerimenti: parlare l’italiano (naturalmente)
ma anche coinvolgere ogni partecipante alla
conversazione, saper ascoltare, saper stare al gioco,
contribuire e sostenere un clima armonioso di
scambio reciproco, essere di buon umore!
Quali temi?
Affinché l’interesse e la motivazione vengano tenuti
alti per tutta la durata della lezione, è indispensabile
che gli argomenti trattati coinvolgano in ogni senso i
corsisti. Oltre il tema cosí, anche le immagini, il gioco,
il movimento, il gusto, la teatralità, le opinioni degli
altri costituiscono veri e propri incentivi ad “aprire
bocca” e a non rimanere ammutoliti! Presupposto
essenziale è che l’insegnante conosca gli interessi e
le propensioni naturali dei propri corsisti.
A voi la parola dà spunti e stimoli alla conversazione:
il compito dell’insegnante è quello di svilupparli ed
ampliarli adattandoli al proprio pubblico.
Centralità dell’autorealizzazione del corsista
Essere sempre attenti al singolo, cercando di tenere
presenti le sue debolezze così come evidenziando
le sue forze, sempre diverse in ogni corsista, è
sicuramente uno dei compiti più difficili richiesti
all’insegnante all’interno di una dinamica di gruppo.
Se si è consapevoli del fatto che queste potenzialità
possono integrarsi e potenziarsi vicendevolmente
all’interno della classe, non sarà difficile sostenere
un clima di stimolo e collaborazione reciproca in cui
ogni individuo, non escluso l’insegnante, si sentirà
motivato.
Ruolo dell’insegnante durante le attività
Prima di iniziare un’attività assicuratevi che il
compito assegnato sia chiaro e che ognuno abbia gli
strumenti di base per risolverlo. Se necessario, fornite
degli esempi.
Mentre i corsisti sono impegnati nelle varie attività
di conversazione assumete un ruolo vigile, attento
ma non prendete parte direttamente ai dialoghi.
Aggiratevi tra i gruppi, rispondete alle domande o ai
dubbi che i corsisti vi porranno. Non interrompete i
corsisti che cercano di comunicare, a meno che loro
stessi chiedano aiuto. Solo al termine dell’attività e
solo in plenum, riportate gli errori ricorrenti, fornendo
ai corsisti suggerimenti su come migliorare la lingua e
… lodateli per lo sforzo!
Problemi legati al lessico, alla sintassi, così come
quelli legati alla grammatica o alle scelte dei tempi
vengono discussi in plenum al termine dell’attività. La
riflessione sulla lingua prodotta è molto efficace per i
corsisti.
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Trattare gli errori
Di straordinaria importanza diventa la visione degli
errori come normale processo di apprendimento.
Produrre lingua vuol dire provare, tentare, usare
strategie per esprimere un pensiero e quindi
necessariamente fare anche errori! Gli errori aiutano
a capire: offrono la possibilità di chiarimento e
non solo per chi li commette! Come insegnante è
opportuno fare delle riflessioni preliminari sulla
definizione dell’errore (dal nostro punto di vista!),
acquisire consapevolezza, a seconda del livello
linguistico del gruppo, di quando, cosa, con quali
modalità e con quali obiettivi correggere. Se
consideriamo l’errore come qualcosa che impedisce in
una conversazione la comprensione al partner, allora
gli interventi di correzione da parte dell’insegnante
probabilmente saranno minimi. Alcuni errori
sono tali solo in certe fasi di apprendimento e in
determinati gruppi potrebbero in altre situazioni
essere tranquillamente tollerati. Gli errori possono
essere di diverso tipo ed avere diverse cause: in
primis è importante però orientarsi al livello di
acquisizione della lingua dei nostri corsisti. Gli stimoli
all’autocorrezione aiutano la crescita dell’autonomia
dello studente, raggiungendo nel contempo gli stessi
risultati. Ponetevi in modo positivo alla correzione
non dimenticando mai che gli errori servono allo
sviluppo di una coscienza linguistica, rappresentano
la situazione di norma durante tutto l’apprendimento,
aprono nuovi spiragli nei processi di apprendimento e
sono preziosi momenti per imparare!
Lavorare con il lessico
Con A voi la parola i corsisti potranno fissare il lessico
già imparato, ma anche ampliarlo.
Il Vocabolario alfabetico li aiuta in questo compito e
offre loro la traduzione dei vocaboli con il significato
con cui la parola appare nel testo. Incoraggiate in
ogni caso i vostri corsisti a non ricorrere sempre
all’uso del vocabolario e a cercare di capire il senso
di una frase anche se non tutte le parole sono
conosciute. Abituati a questo tipo di lavoro, i corsisti
capiranno molto presto che non è necessario sapere
tutti i vocaboli per capire e interagire e che anche
mimica, tono di voce e soprattutto il contesto
situazionale forniscono già diverse informazioni
che aiutano a interagire e comunicare. Ciò però non
significa che il lavoro lessicale vada eliminato dal
corso di conversazione, anzi è importante, ma si
deve sempre tenere presente anche l’obiettivo della
comunicazione. Di seguito alcuni spunti di lavoro con
il lessico.
❙ Fornire Frasi utili: assicuratevi che i vostri corsisti
siano in grado di usare spontaneamente locuzioni
ed espressioni per cominciare, interrompere o
portare un contributo alla conversazione. Fornite
loro i mezzi per farlo scrivendo per esempio alla
lavagna alcuni Frasi utili che trovate sulla pagina
all’interno dalla copertina.
❙ Fornire lessico di base: prima di affrontare un nuovo
tema assicuratevi che i corsisti posseggano un
vocabolario di base attinente all’argomento di cui
si andrà a conversare. Brainstorming, abbinamenti
di parole (sinonimi o contrari), griglie e tabelle,
lavori con le immagini, associazioni logiche
sono solo alcuni esempi per permettere ripassi
ed ampliamenti del vocabolario necessario per
confrontarsi su un tema. Preparate i vostri corsisti
ai nuovi temi, comunicando in anticipo l’argomento
che sarà trattato nella prossima lezione. Gli studenti
saranno più motivati!
❙ Abituare alla parafrasi: cercate di abituare il
corsista a non scoraggiarsi se non conosce un
vocabolo o un verbo e a non rinunciare a parlare
per questo motivo. Incoraggiate invece l’uso della
parafrasi esercitando la capacità di descrivere
mediante esempi.
Far conversare
Stabilite le condizioni generali in cui avviamo il
lavoro in classe è opportuno domandarci quali siano
le capacità richieste al corsista per essere in grado
di dialogare. Le capacità sono essenzialmente due:
quella di informazione e quella di interazione.
Il primo tipo di produzione orale, quella
dell’informazione, si esprime per esempio attraverso
il racconto, l’espressione di un desiderio, di un’
opinione o di una proposta; il secondo invece richiede
una serie di altre abilità legate alla negoziazione dei
significati e alle scelte linguistiche e culturali che
rendono efficace la comunicazione. In un dialogo
i due tipi di produzione orale si alternano: mentre
uno racconta, l’altro segue reagendo, domandando,
annuendo e viceversa. Risulta importante, affinché
non avvengano monologhi, che i corsisti esercitino
in ogni situazione comunicativa tutte e due le
capacità di produzione orale . Incoraggiateli quindi
a partecipare attivamente ai dialoghi prendendo la
parola, dicendo la propria opinione, intervenendo con
esclamazioni di sorpresa, felicità, interesse, disgusto,
disappunto, ecc. Solo così avverrà conversazione
spontanea.
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Le attività che favoriscono la
conversazione
Temi e tipologia delle attività
Gli imput che fornisce A voi la parola sono quelli degli
ambiti personali di vita odierni e passati, di lavoro,
del tempo libero, dei propri gusti nel campo culinario
e della moda e delle proprie preferenze in campo
artistico. Un grande spettro di tematiche che copre
diversi ambiti della vita e del mondo di ognuno. Il
corsista è al centro di questi temi che lo coinvolgono
sia nella sua vita quotidiana che nelle sue scelte di
vita ed ha la possibilità di esprimersi raccontando
di sè, della sua esperienza, esprimendo le sue
opinioni ma anche di interagire con i suoi compagni
ascoltando, ponendo domande, confrontandosi.
Attraverso diverse tipologie di attività si raggiungono
questi obiettivi.
Il lavoro con i dialoghi
I dialoghi presenti in A voi la parola sono costituti
da conversazioni tra madrelingua di breve durata. Si
tratta di dialoghi contestualizzati in diverse situazioni.
Attraverso i dialoghi si espone il corsista alla lingua
parlata autentica, ricca di segnali discorsivi, di varietà
di lingua regionali nonchè di sovrapposizioni di voci
e rumori e lo si esercita a captarne le affermazioni
principali o alcuni dettagli utili alla comprensione.
Domande di comprensione legate agli ascolti,
agevolano infine l’audizione guidandola e rendendola
mirata. Se si esponessero corsisti ad un italiano lento
e semplificato non avrebbero la possibilità di allenare
la capacità di concentrarsi su quello che capiscono.
Consigli per il lavoro pratico con i dialoghi registrati:
❙ Prima di accingervi all’ascolto di un dialogo spiegate
ai vostri corsisti che il compito non consiste nel
capire tutto quello che viene detto!
❙ Leggete e chiarite con loro la consegna che viene
data prima di ogni ascolto. Se ci sono immagini
abbinate, sfruttate anche quelle per anticipare loro
il contesto nel quale si svolgerà la conversazione.
Lasciate fare loro anticipazioni in merito al
contenuto!
❙ Tranquillizzate i corsisti, dicendo loro che rifarete
ascoltare il dialogo diverse volte.
❙ Dite di abbandonarsi completamente all’ascolto. Se
desiderano possono prendere appunti (espressioni,
parole chiave, ecc.)
❙ Dopo il primo ascolto formate delle coppie e dite
loro di confrontarsi su ciò che hanno compreso.
Chiedete di rispondere anche alla consegna iniziale,
che solitamente rimanda al tema generale del
dialogo, a ciò che viene detto dagli interlocutori.
❙ Prima di procedere al secondo ascolto, leggete
e chiarite insieme ai corsisti le domande di
comprensione o il compito (ordinare le figure,
mettere le croci, trovare le espressioni etc.) da
espletare al termine dell’ascolto. Assicuratevi
sempre che le consegne siano chiare per tutti.
❙ Al termine del secondo ascolto formate nuove
coppie che procederanno a nuove consultazioni
sul contenuto e cercheranno di rispondere alle
domande.
❙ Domandate ai corsisti se è stato possibile trovare
risposte a tutti i quesiti. Ci sono ancora molti dubbi?
Nel caso in cui i corsisti dichiarino di non avere
ancora compreso molto procedete ad un nuovo
ascolto. Altrimenti date la possibilità di confrontare
le risposte con le altre coppie. Successivamente
correggete in plenum.
❙ Dopo aver chiarito i dubbi e le perplessità relativi
alle risposte, procedete ad un nuovo ascolto. Ad
ogni successivo ascolto i corsisti capteranno e
riconosceranno le espressioni, i vocaboli di cui si è
parlato durante le consultazioni con i compagni e
nel confronto in plenum. La comprensione risulterà
loro sempre più chiara.
❙ Le trascrizioni dei dialoghi si trovano nell’appendice,
ma sono pensati come ulteriore ausilio per il lavoro
di approfondimento a casa. Una lettura in classe di
questi ultimi non è prevista ed è molto importante
che i corsisti non leggano la trascrizione prima
dell’ascolto.
Il lavoro con testi di lettura come spunto di
conversazione
I testi di lettura di A voi la parola, siano essi
descrittivi, narrativi, poetici, informativi o di
comunicazione a distanza, suscitano l’interesse e la
partecipazione emotiva dei corsisti. Alcuni stimolano
la curiosità, altri il desiderio di esprimere se stessi,
altri ancora trasmettono il ritmo della lingua.
Nell’introdurre i testi preoccupatevi di suscitare
la curiosità, di sfruttare le differenze personali
dei partecipanti. Allenateli alla comprensione
globale spingendoli a fare supposizioni su quello
che andranno a leggere. Sfruttate a tale scopo le
immagini, le didascalie, i fumetti, i titoli, e fate fare
ai vostri studenti anticipazioni sui contenuti. Se lo
ritenete opportuno, introducete anche in questa fase
di pre-lettura le parole chiavi, che non sono quelle
difficili, ma quelle senza le quali non è presumibile la
comprensione. Procedete poi alla lettura che potrà
essere, a seconda dei testi, individuale o ad alta voce
da parte dell’insegnante. Le attività che seguono
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ai testi sono tutte mirate alla conversazione siano
esse richieste di opinioni personali, di esperienze, di
drammatizzazione. Coinvolgete sempre nel lavoro
con i testi, i vostri corsisti, in modo personale, alla
situazione. Questo li spronerà e manterrà alto il loro
desiderio di esprimersi a riguardo.
Il lavoro con le immagini
“Un’immagine vale mille parole.” L’immagine è
notoriamente un mezzo che stimola la fantasia, i
ricordi, la creatività di ognuno. Il lavoro con fotografie,
vignette, disegni o immagini in generale ci fornisce
la possibilità di fissare l’input linguistico a quello
della memoria visiva. È di grande aiuto, soprattutto
nelle prime fasi dell’unità didattica, sottoporre ai
corsisti materiali contestualizzati, sensoriali e ricchi
di connotazioni culturali come le fotografie. In questo
modo la dimensione affettiva coinvolge lo studente
che più tardi sarà motivato a continuare con i compiti
di natura analitica, sequenziale e logica che gli
verranno richiesti.
Alcuni suggerimenti per il lavoro pratico con le foto e
le immagini di A voi la parola:
❙ Riproduzione: formate delle coppie (A,B). A guarda
un’immagine e prova a descriverla nei minimi
dettagli. B, seguendo le istruzioni di A, riproduce
con un disegno quello che gli viene descritto. Al
termine dell’attività si paragonano foto e disegno.
❙ Inventare una storia: formate piccoli gruppi. I
corsisti di ogni mini-gruppo (A,B, C) guardando
un’immagine inventano una storia. A comincia con
la prima frase, B continua con una seconda che in
qualche modo si deve ricollegare alla prima, C fa
lo stesso. Alla fine prenderà forma una storia che
nessuno conosceva all’inizio. A questo punto ogni
gruppo riporta la sua storia in plenum.
❙ Vocaboli: formate piccoli gruppi. Date loro 3 minuti
di tempo per raccogliere più vocaboli possibili
relativi alla foto. Conclusa l’attività si confrontano i
vocaboli.
❙ Raccontare l’invisibile: formate delle coppie.
Chiedete loro di raccontare le situazioni, la
musica, il pensiero di chi è raffigurato, le emozioni
… insomma tutto quello che non è visibile
nell’immagine, ma percepibile. Al termine le coppie
si raccontano le storie a vicenda.
❙ Porre domande: In coppia si osserva una foto. A
pone una domanda a B; B risponde sulla base
di ciò che vede o interpreta dall’immagine.
Successivamente B pone una domanda ad A che a
sua volta risponde.
❙ Parafrasi: In piccoli gruppi. A descrive un oggetto
della foto senza nominarlo gli altri cercano di
rispondere. Poi sarà la volta di B, C e così via.
❙ Ricordo …: Formate delle coppie. A e B guardano la
foto e indipendentemente uno dall’altro si scrivono
notizie. Quale luogo, quali persone, quale periodo
dell’anno, quali sensazioni, quali gusti o profumi,
quali altre immagini questa foto fa venire loro
in mente? Date loro max. 3 minuti di tempo. Poi
ognuno riferisce al compagno.
❙ Caccia ai dettagli culturali: In plenum. Il gruppo
osserva una foto. Quali dettagli costituiscono nella
foto vere e proprie connotazioni culturali? Moda,
quadri di famiglia, scritte, luce, oggetti spesso sono
caratteristici di un Paese, di una cultura. Parlatene
in classe e fatagli fare confronti con la loro cultura.
Il lavoro a casa
A voi la parola offre diversi stimoli a ripassi lessicali,
grammaticali, ad approfondimenti e ricerche, nonché
la possibilità per il corsista di autovalutare le sue
capacità linguistiche. Le attività descritte possono
costituire un proficuo lavoro a casa per i corsisti. Ecco
alcuni suggerimenti per integrare il lavoro in classe.
❙ Raccolta di materiali: spesso dalle conversazioni
in classe nascono interessi, curiosità per le regioni
d’Italia, le feste, le tradizioni, le musiche, i giochi,
le specialità gastronomiche, i film. Lasciate che i
corsisti contribuiscano alla vivacità della lezione
con i loro contributi. Affidate loro il compito di fare
piccole ricerche o di portare materiale in classe che
potrebbe essere interessante per tutti.
❙ Curiosità: la rubrica Curiosità, presente nel testo
in ogni capitolo, costituisce veri e propri imput
che possono essere approfonditi anche a casa dai
partecipanti.
❙ Ripassi del lessico: tutti i temi trattati dal testo sono
familiari ai corsisti. Prima di iniziare un nuovo tema
chiedete loro di ripassarsi il vocabolario relativo:
questo ripasso costituirà per i corsisti una solida
base al lavoro che poi verrà svolto in classe.
❙ Ripassi grammaticali: laddove sarà necessario,
l’insegnante può suggerire ripassi per esempio di
modi, tempi, verbi, pronomi o altro dando precise
indicazioni.
❙ Preparazione di brevi relazioni: abituate i corsisti a
parlare davanti al resto della classe dissertando per
qualche minuto di un argomento a scelta legato al
tema attuale trattato in classe. Un libro che hanno
letto, un luogo che hanno visitato, un piatto che
hanno provato, un’esperienza che hanno vissuto,
il proprio lavoro: sono solo alcuni degli esempi
di argomenti su cui disquisire. La relazione viene
preparata a casa ed esposta poi in plenum, gli altri
corsisti potranno alla fine porre domande.
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❙ Rilettura dei testi: rileggere i testi a casa già svolti
in classe, anche ad alta voce, potrà costituire per
i corsisti un buon approfondimento lessicale,
grammaticale e fonetico.
❙ Mailing list: è probabile che tutti i vostri studenti
siano in possesso di un indirizzo di posta
elettronica. Se i corsisti lo desiderano, potranno
scambiarseli privatamente. Questo favorirà i
contatti tra di loro e nel contempo offrirà la
possibilità di fare anche esercizio di scrittura in
italiano.
❙ Autovalutazione: al termine di ogni modulo
compare la scheda di autovalutazione. E’
consigliabile spiegare agli studenti che non si
tratta di un test che verrà valutato, ma costituisce
una vera e propria riflessione sui progressi che
hanno compiuto. Leggete insieme con loro le frasi
corrispondenti alle varie capacità e assicuratevi che
tutti ne abbiano compreso il significato. Se dopo la
riflessione a casa, ci saranno punti da approfondire
cogliete l’occasione per farlo. Il feedback positivo
ed immediato del test di autovalutazione aiuta i
corsisti ad accrescere la loro autostima.
E ora A voi la parola!
Soluzioni
Modulo 1 Tempo libero
Faccio un sacco di cose …
1
Risposte possibili: Una donna legge un libro. / Una
ragazza fa jogging. / Due ragazzi per mano
camminano in un parco. / Una persona suona il
piano. / Un uomo gioca a tennis. / Una signora ascolta
la musica. / Una donna fotografa un fiore viola. / Due
bambini sul divano guardano la TV.
2
1h / 2a / 3f / 4g / 5c / 6b / 7d / 8e
3a
a dipingere; b recitare; c ballare; d modellare;
e fare giardinaggio; f suonare uno strumento;
g fare bricolage / decorazioni; h lavorare a maglia;
i ricamare
3b
Risposta personale
4
Risposta personale
5
Contributo del corsista
6
1. Ha iniziato con sport tradizionali come il tennis e il
nuoto, ma ora fa arrampicata e SUP.
2. È il surf, ma ci si aiuta con un remo, per avere
maggiore stabilità ed equilibrio.
3. No, gli italiani sono pigri. Il 41% non fa nessuna
attività sportiva.
4. Il calcio, ma davanti alla TV.
CURIOSITÀ: Proponete ai vostri corsisti una ricerca
in Internet sulle notti bianche, blu o le notti bianche
dello sport per scoprire cosa sono, come e quando
sono nate, in quali città si svolgono, in quali periodi
dell’anno e con quali programmi. Per facilitarli
fornite loro alcuni link relativi e ponete dei quesiti
per ottenere informazioni precise.
7
Risposta personale
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8a
4b
1. Maria non ha fatto sport da un mese.
2. La sua coscienza le ha consigliato di andare in
palestra.
3. Ha fatto mezz’ora di bicicletta, poi i pesi e un’ora
d’aerobica.
4. Stava benissimo, senza stress ed era molto
rilassata.
5. Il giorno dopo si sentiva a pezzi e le facevano male
i muscoli.
Risposte possibili: Ragazzi, vi va di … / Sì, dai … / Che
ne dite di … / L’ho già visto. / Peccato allora è meglio
… / Di che cosa parla? / Per me va bene. / E dove lo
danno?
4c
Contributo del corsista
5
Contributo del corsista
8b
CURIOSITÀ: Fornite ai vostri corsisti una breve
trama di un cine-panettone attuale o uscito nelle
sale diversi anni fa (es. Sapore di mare, Vacanze di
Natale, Natale a Rio). Dopo avergliela fatta leggere,
chiedetegli se anche nelle sale cinematografiche
del loro Paese vengono proiettati questi tipi di film.
Quali trame hanno? Che tipo di spettatori attirano?
Contributo del corsista
9
Contributo del corsista
10
Contributo del corsista
11a
Alla foto si può abbinare il proverbio “Il tempo è
denaro”.
Nei seguenti proverbi tempo ha il significato di epoca,
era, età, momento: Ogni cosa a suo tempo. / Il tempo
vola. / Il tempo dà consiglio. / Il tempo è denaro.
Nei seguenti proverbi tempo significa tempo
atmosferico: Rosso di sera bel tempo si spera. / Il
buon marinaio si scopre al cattivo tempo. / Quando la
rana canta il tempo cambia.
6a
Luca vuole fare qualcosa con Susanna, ma Susanna
rifiuta sempre. Luca non capisce i motivi e non sa più
che cosa proporre.
6b
Dove andiamo stasera?
1. Susanna rifiuta per diversi motivi: non vuole
andare alla festa perché una persona le è
antipatica. Non vuole andare a mangiare perché
fa la dieta. Non vuole andare a ballare perché c’è
troppa gente. Non vuole andare al concerto o al
lago perché del previsioni il tempo sono brutte.
2. Contributo del corsita
3. Risposta personale
4. Risposta personale
1
6c
Risposte possibili: Il 48% degli italiani preferisce
come passatempo il cinema. / Al secondo posto dei
passatempi degli italiani ci sono musei e mostre. / 
Il 23,6% degli italiani va a ballare. / Gli italiani non
amano tanto i concerti di musica classica.
Contributo del corsista
2
Risposta personale / Contributo del corsista
Consiglio: Giochi italiani con le carte: briscola, scopa,
scala 40, rubamazzetto, tresette, Machiavelli, Sette e
mezzo …
11b
Contributo del corsista
Contributo del corsista
3
Risposta personale
4a
7
Risposta personale
8
9
Risposta personale
Vogliono andare a vedere Caos Calmo.
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10
Contributo del corsista.
Consiglio: Parlate di questa attività ai vostri corsisti
possibilmente una settimana di anticipo in modo
che loro abbiano la possibilità di documentarsi e
preparare il materiale. Motivateli a scegliere un
Paese in cui hanno già viaggiato e incoraggiateli a
portare in classe realia, prodotti tipici, pezzi musicali,
costumi tradizionali, foto o qualsiasi altro oggetto che
possano presentare al resto del gruppo. Date tempo
ai corsisti di preparare poi all’interno del gruppo una
breve presentazione e successivamente di esporla al
resto della classe.
2. Sull’Isola Bella c’è un bellissimo palazzo e un
giardino.
3. I collegamenti sono veloci, durano pochi minuti.
Gruppo B:
1. Sull’Isola Madre c’è un giardino botanico.
2. L’Isola dei Pescatori.
3. 12 Euro.
8a
Risposta personale
8b
Contributo del corsista
11
CURIOSITÀ: Domandate ai vostri corsisti se
conoscono o hanno visitato giardini storici o parchi
naturali in Italia. Fateglieli descrivere! Nel caso
in cui non ne conoscano portate voi materiale in
classe sui più famosi giardini e parchi d’Italia (es.
Giardino di Boboli – Firenze, Villa d’Este – Tivoli,
Giardini botanici Hambury – Ventimiglia, ecc.). Che
differenza c’è tra un giardino italiano e quelli del
loro Paese? Dove si ha il permesso di camminare?
Quali piante e fiori crescono? Lasciate che i
corsisti si scambino le opinioni in piccoli gruppi.
È un’ottima possibilità per ampliare il lessico in
campo botanico!
Contributo del corsista
Ed ora si parte
1a
Contributo del corsista.
Consiglio: foto 1 nei presi di Cefalù (provincia di
Palermo); foto 2 Farindola (provincia di Pescara); foto
3 vigneti in Piemonte; foto 4 Lago di Como
1b
Risposta personale
2
Contributo del corsista
9a
Contributo del corsista
3
Contributo del corsista.
Consiglio: Si tratta del lago Maggiore che si trova nel
Nord-Italia sul confine tra Piemonte e Lombardia;
infatti ha una riva piemontese e una lombarda.
9b
Contributo del corsista
10a
Risposta personale
4
Contributo del corsista
5
Contributo del corsista / Risposta personale
6
Contributo del corsista / Risposte possibili: giardino,
fiori, verde, orto, piante, rilassarsi, tagliare l’erba,
mobili da giardino, innaffiare, tubo avvolgibile per
l’acqua, togliere le erbacce, sdraio, sole, ombra.
10b
Risposte possibili: Vorremmo fare qualcosa di sera. /
Siamo appassionati di Ska. / Amiamo l’opera e le
specialità toscane, ma non vogliamo uscire di sera! /
Desideriamo vedere un’esposizione di quadri, siamo
appassionati di nature morte.
11
Contributo del corsista
7
Gruppo A:
1. Le tre isole Borromee si chiamano Isola Bella, Isola
Madre e Isola dei Pescatori.
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Modulo 2 In viaggio
Buon viaggio!
1
9
Contributo del corsista / Risposte possibili: Per
esempio in alcuni Paesi le città o altre istituzioni
offrono un programma per i bambini durante le
vacanze.
Il signore di solito prende il treno. La donna prende
sempre la macchina. L’uomo è un amante dell’aereo.
La ragazza viaggia in bicicletta.
10
2a
11
Contributo del corsista.
Nell’immagine sono visibili: aereo, elicottero,
dirigibile, mongolfiera, autobus, tram, filobus, treno,
auto, trattore, bicicletta, moto, nave.
Risposta personale
2b
12b
Risposta personale
Contributo del corsista
3
Risposta personale
12a
Contributo del corsista
Contributo del corsista
In città
4a
1a
Contributo del corsista
La signora viene da Torino. Il vicino di casa vuole
passare un fine settimana a Torino e la signora gli dà
consigli su alcune cose da vedere in quella città.
4b
Risposte possibili: Ipotesi sulla fine della storia. Ha
perso l’aereo e ha dovuto prendere un altro aereo.
Consiglio: Ha comprato un nuovo biglietto. / Qualcuno
ha trovato la carta d’imbarco.
5
1b
La signora nomina: la Mole Antonelliana, Palazzo
Madama, Palazzo Reale, il Teatro Regio, il Museo
Egizio, Piazza Castello, Piazza San Carlo.
Curiosità: Chiedete ai vostri corsisti se conoscono
altre città storiche italiane o di altri Paesi dove
il centro è facilmente percorribile a piedi, senza
pericolo di perdersi. Che cosa rende la città a
misura d’uomo? Che forma ha la pianta della città?
A quale epoca storica risale? Il centro storico è
chiuso al traffico?
Contributo del corsista
6
Risposta personale
7
1. Giancarlo aveva sette anni.
2. È andato a Marina di Massa, in Toscana.
3. Sua mamma l’ha accompagnato al pullman.
4. Sì, si è intristito quando il pullman è partito.
2a
Contributo del corsista
8
Risposta personale
2b
Contributo del corsista
CURIOSITÀ: A questo proposito sarebbe
interessante far parlare i corsisti delle gite che
vengono organizzate all’interno del calendario
scolastico nelle scuole del loro Paese. Hanno mai
partecipato ad una di queste gite? Quali erano
le mete turistiche? Da chi venivano oraganizzate
e finanziate nella loro scuola le gite scolastiche?
Quali sono le loro esperienze a proposito?
3a
Risposta personale
3b
Consiglio: I corsisti sono chiamati a formulare
domande per avere più informazioni rispetto a quelle
del prospetto.
Alcune possibilità: Ci sono riduzioni per anziani? /
Qual è lo sconto per il noleggio auto? / Quali
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parchi tematici ci sono? / Quanto costa la Torino +
Piemonte Card Junior? / Che cosa offre il biglietto City
Sightseeing Torino?
4
Contributo del corsista / Risposta personale
2
Contributo del corsista / Risposte possibili: Via Guasta
si chiama così perchè era una strada con molti buchi o
il nome deriva dal cognome di una famiglia.
3
Contributo del corsista
5
Risposta personale.
Consiglio: Il locale della foto è il “Bicerin”, un caffè
storico di Torino.
4
6
5
Contributo del corsista
Risposte possibili: Mi porto una giacca a vento, un
sacco a pelo e uno zaino. / Non rinuncerei a una
penna.
7
Contributo del corsista.
Consiglio: Per lo svolgimento di questa attività
preparate una tabella che faciliti il lavoro nel gruppo
con i vari punti che i partecipanti devono chiarire:
luogo, nome del locale, tipo di arredamento, prodotti
offerti. Aggiungete accanto ad ogni punto una colonna
con la motivazione cosicchè i partecipanti, esponendo
il proprio progetto, spieghino anche le ragioni per cui
hanno preso una o l’altra decisione.
Parte 1 In Italia …; Parte 2 La Via Francigena …;
Parte 3 Ancora oggi …; Parte 4 I moderni pellegrini …
6
Risposta personale / Contributo del corsista
7
Risposta personale
Foto a 1 Carnevale; 2 nel periodo di Carnevale
3 Viareggio Lucca (Toscana); 4 Risposta personale
Foto b 1 processione dei serpari; 2 al primo giovedì
di maggio; 3 Cocullo Aquila (Abruzzo); 4 Risposta
personale
Foto c 1 Palio; 2 al 2 luglio e al 16 agosto; 3 Siena
(Toscana); 4 Risposta personale
Foto d 1 Tòca tí; 2 alla fine di settembre; 3 Verona
(Veneto); 4 Risposta personale
Foto e 1 mercatino di Natale; 2 nel periodo
dell’Avvento / fine novembre – fine dicembre; 3 Trento
(Trentino Alto Adige); 4 Risposta personale
9
8
Contributo del corsista sulle abitudini nel proprio
paese; Risposta personale sulle proprie preferenze.
Contributo del corsista
10
Michele propone a Gianni il “Tòca tí”di Verona
rappresentato nella foto d a pagina 30.
8a
Contributo del corsista.
Consiglio: Per la messa in scena è consigliabile
preparare l’aula in modo adeguato.
8b
Contributo del corsista. / Alcune possibilità: A me piace
la musica classica, e a te? / Esco volentieri tardi e mi
piace ballare. / Amo degustare le diverse specialità
locali.
9a
9b
Per strada
1. Al fine settimana, a Verona.
2. L’associazione Giochi Antichi e il comune di Verona
organizzano il festival.
3. Alla manifestazione presentano i giochi di strada di
una volta e li fanno provare.
4. No, non si paga un biglietto. La manifestazione è
gratuita.
1
9c
Contributo del corsista
Contributo del corsista
11
Contributo del corsista
10
Risposta personale
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11
4a
Contributo del corsista
Contributo del corsista
CURIOSITÀ: portate un gioco tradizionale italiano
in classe (gioco dell’oca, tombola, Indovina chi? o
giochi con le carte). Leggete con i vostri corsisti
attentamente le regole del gioco e poi … giocate!
4b
Il pinzimonio è un antipasto con delle verdure fresche.
Serve solo della verdura e del buon olio d’oliva.
5
Risposta personale
Modulo 3 Parla come mangi
Qui trovi di tutto!
1a
Contributo del corsista / Risposte possibili: Siamo
al mercato e si può comprare frutta, pesce, vestiti,
salume o formaggio. I prezzi sono convenienti, alti,
bassi, buoni, ecc.
1b
Risposta personale
2a
Risposte possibili: Dov’è questo mercato? / In quale
città è il mercato? / In quali giorni della settimana ha
luogo il mercato? / Il mercato è in centro? / Che cosa si
vende?
2b
Consiglio: Verona – Piazza delle erbe. Il nome deriva
dal vecchio mercato di verdura della città. Nel
mercato si vende oggi un po’ di tutto: alimentari,
abbigliamento, calzature e souvenir. Ha luogo tutti i
giorni dal lunedì al sabato e la domenica pomeriggio.
6a
Contributo del corsista.
Consiglio: Informatevi se c’è un proverbio simile nella
lingua dei vostri corsisti.
6b
Contributo del corsista
6c
Risposte possibili: in primavera: asparagi, spinaci; in
estate: fragole, ciliege, zucchini, peperoni, albicocche,
piselli, fagiolini, pomodori; in autunno: mele, noci,
pere, funghi, porri, zucche; in inverno: arance,
mandarini, cavolo bianco, broccoli, verza, cavolini di
Bruxelles.
7
Contributo del corsista.
Consiglio: Durante lo svolgimento dell’esercizio
affiorerarnno differenze tra i diversi modi di
preparazione delle lasagne. Se non avviene già in
modo spontaneo, potreste ampliare l’attività con uno
scambio di ricette.
8
Contributo del corsista / Risposta personale
2c
Contributo del corsista
3a
Risposta personale
3b
Contributo del corsista
CURIOSITÀ: Ogni piccola località italiana ha il suo
mercatino. Suggerite ai vostri corsisti una ricerca in
Internet dei mercati più importanti delle città d’Italia
che conoscono.(es.: il Mercatino dell’antiquariato
di Lucca, Ballarò a Palermo, il Mercato del Rialto di
Venezia.) Ogni partecipante descriverà un mercato.
Cosa si può comprare? Quando ha luogo? Quali sono
le specialità? Come sono i prezzi? Consigli per gli
acquisti!
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Contributo del corsista.
Consiglio: L’attività può essere ampliata offrendo la
possibilità ai partecipanti, di portare materialmente in
classe tali prodotti (scambi interculturali autentici).
Segui il gusto!
1
Contributo del corsista / Risposte possibili: Valle d’Aosta
– fontina / Lombardia – gorgonzola / Piemonte –
riso / Liguria – basilico / Trentino-Alto Adige – mele
della Val di Non / Veneto – radicchio / FriuliVenezia
Giulia – prosciutto San Daniele / Emilia Romagna –
parmigiano-reggiano / Toscana – castagne / Umbria
– olio d’oliva / Marche – olive ripiene / Lazio – ricotta /
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Abruzzo – zafferano / Molise – salamini / Campania
– mozzarella / Puglia – pane di Altamura / Basilicata
– caciocavallo / Calabria – bergamotto / Sicilia –
capperi / Sardegna – pecorino
2
Risposta personale
3
Risposta personale
4
Risposta personale
Curiosità: Date il compito ai vostri corsisti di
cercare altri prodotti agroalimentari di qualità
prodotti in Italia. Aiutateli suggerendo loro di fare
una ricerca sul sito www.naturalmenteitaliano.it. Il
sito è in più lingue e offre la possibilità di fare una
ricerca navigando tra le Regioni d’Italia alla scoperta
dei prodotti e dei vini tipici a Denominazione
di Origine. Il sito offre anche ricette, schede dei
prodotti, itinerari eno-gastronomici, eventi e notizie
varie.
5a
Risposta personale
5b
Contributo del corsista
8b
Risposta personale
9
Contributo del corsista.
Consiglio: Significato dei proverbi.
“Il vino buono sta nella botte piccola”: le cose migliori
sono sempre in quantità minore (come i vini più
pregiati).
“Il vino al sapore, il pane all’odore”: il buon vino si
riconosce dal sapore, cioè con il gusto, il buon pane dal
suo odore, cioè all’olfatto.
“Il vino fa buon sangue”: il vino, consumato nelle giuste
dosi è un toccasana per l’organismo
“Il vino fa dire la verità”: il vino fa dire tutto quello che
si pensa, anche quello che in stato cosciente non si
sarebbe detto!
Ami la buona tavola?
1
Contributo del corsista / Risposte possibili: Ho notato
il muro di pietra e le tazze di ceramica pugliese. /
Sul tavolo ci sono degli antipasti: prosciutto crudo,
mozzarelle, bruschette … / L’atmosfera mi sembra
tranquilla. / Il pranzo non è ancora iniziato. Si vede una
finestra, dei fiori che sembrano finti. / In alto a destra
è appeso al muro un crocefisso.
2
Contributo del corsista
6a
L’enoturismo è una forma di turismo a tema che pone
al centro dell’attenzione il vino e la sua produzione.
6b
Contributo del corsista
7a
1. Amano molto i vini rossi dal gusto secco.
2. Si trovano in Piemonte.
3. Assaggiano un Grignolino e un Barbera.
4. Il Grignolino si abbina bene con gli antipasti e il
Barbera con le carni rossi o gli arrosti.
5. Insieme con il vino viene offerto loro del salame e
del formaggio.
3
Contributo del corsista / Risposte possibili: La trattoria
è un locale semplice non molto grande che offre una
cucina regionale a prezzi economici. Si trova anche in
piccoli centri.
Il ristorante è un locale più elegante che solitamente
offre menu diversi.
La birreria è un locale dove è possibile degustare
diversi tipi di birra e mangiare piccoli spuntini.
La pizzeria è un locale dove si mangia
prevalentemente pizza, ma spesso anche altri piatti
semplici.
4a
Risposta personale
Contributo del corsista.
Consiglio: Suggerite ai corsisti di sottolineare le
informazioni più importanti.
8a
4b
Risposta personale
1. La trattoria si trova a Villasimius in Sardegna.
2. Sì, a giugno è aperta.
7b
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Yellow
3. Un menu costa 32€ esclusi i vini.
4. La signora Lina gestisce la trattoria da più di 20
anni.
5. La trattoria non è molto grande. Ha un’unica sala
con 35 posti.
6. La trattoria non offre grandi menu, ma i piatti sono
cucinati al momento con prodotti freschi.
9b
Contributo del corsista
9c
Contributo del corsista
9d
Contributo del corsista
4c
Contributo del corsista
10
Contributo del corsista
5
Risposta personale
Modulo 4 Arte
6
Risposta personale
7a
Vanno al Vecchio Mulino perché è vicino e non ci sono
solo menu a base di carne.
7b
Il Cantinone: Cucina semplice ma tradizionale, ottimi
vini e prezzi buoni. Però c’è poca scelta e la cucina è
tutta a base di carne.
Osteria del Gallo: Ci sono menu per tutti i gusti, ma c’è
sempre tanta gente. È anche lontano.
Il Vecchio Mulino: Avevano mangiato del pesce spada
eccellente, è vicino e non ci sono solo menu a base di
carne. È piuttosto caro.
Vivere l’arte
1a
Contributo del corsista / Risposte possibili:
arte: moderna, antica, creatività, chiese, sculture,
quadri, musica.
artista: genio, dipinge, povero, famoso, sconosciuto,
musicista.
Consiglio: è importante non limitare i corsisti nella
raccolta delle parole.
1b
Risposta personale
Risposta personale / Risposte possibili: Per me l’arte
è spesso una questione di gusti. Anch’io sono un po’
artista perché ogni tanto dipingo. Mi piacerebbe
imparare a disegnare. La forma d’arte che preferisco è
la pittura.
8
1c
Contributo del corsista
Contributo del corsista.
Consiglio: Esempio di artisti famosi già bambini
prodigio: Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
a tre anni batteva i tasti del clavicembalo, a quattro
suonava brevi pezzi, a cinque componeva. Carl
Friedrich Gauss (1777 – 1855) all’età di tre anni avrebbe
corretto un errore del padre nel calcolo delle sue
finanze. Ludwig van Beethoven (1770 – 1827) a 8 anni
suonava già con molta abilità il pianoforte. Gioachino
Rossini (1792 – 1868) compose la sua prima opera
all’età di 14 anni.
7c
CURIOSITÀ: Per approfondire l’argomento potreste
chiedere ai corsisti di informarsi se nella loro città
o nei dintorni esistino associazioni Slow Food. Se ci
sono come operano? Cosa organizzano?
9a
Contributo del corsista.
Consiglio: La parola presìdio potrebbe essere difficile
da capire per i corsisti. Prima di cominciare quindi
questa attività preoccupatevi di spiegare bene il
significato di questo vocabolo. Se ai corsisti sono
già chiari i fini dell’Associazione Slow Food, potreste
partire dal verbo PRESIDIARE scrivendelo a grandi
caratteri alla lavagna. Trovare spiegazioni semplici
come: garantire una sicurezza, un possesso, esercitare
una vigilanza. Portate degli esempi come i presidi di
polizia. Poi lasciateli fare supposizioni in gruppo.
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2
Contributo del corsista
3
Art Farm Gaia è un casale in Umbria. I due proprietari
sono artisti che offrono corsi d’arte.
Consiglio: Il compito è qui quello di formulare
domande per ottenere maggiori informazioni. Perciò
A voi la parola
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Magenta
Yellow
le domande poste non devono necessariamente
trovare una risposta precisa nel testo.
Alcune possibilità: Dove si trova esattamente Papiano?
Quanto costa un corso di pittura? Che cosa è l’arte
terapia? E’ possibile prolungare o abbreviare i corsi?
4
Risposta personale
5
10a
Risposta personale
10b
La Moka – Alfonso Bialetti – 1933
La Vespa – Corradino d’Ascenio (Piaggio) – 1946
Anna G. – Alessandro Mendini (Alessi) – 1994
10c
Risposta personale
Contributo del corsista / Alcune possibilità: agriturismo,
corsi di cucina, lavoro manuale nei campi, corsi di
taglio e cucito, corsi per assaggiatori di vino.
11a
6
11b
Contributo del corsista / Alcune possibilità: La ceramica
è una materia naturale composta da diversi materiali
come l’argilla e la sabbia, facile da lavorare.
Oggetti: vasi, statuette, piatti, scodelle.
Risposta personale
7
12
Contributo del corsista.
Consiglio: I corsisti qui ricostruiscono le fasi di lavoro
secondo il loro parere, perciò a questo punto non
fornite loro ancora le risposte corrette!
Sulle foto si vedono due neonati.
Contributo del corsista.
8a
1. preparare il modello in argilla
2. fare le incisioni a mano
3. prima cottura in forno
4. immergere in liquido bianco
5. realizzare le decorazioni
6. fissare le decorazioni
7. seconda cottura in forno
Risposta personale
11c
Contributo del corsista
Amor per l’arte
1a
AMOR – ROMA
Consiglio: Mentre i corsisti parlano di diverse città
d’arte spronateli alla conversazione ma senza
indirizzarli alla soluzione.
1b
Contributo del corsista
8b
Risposta personale
9a
Contributo del corsista
9b
Contributo del corsista
1c
Contributo del corsista.
Consiglio: Per esempio i corsisti potrebbero dire quanti
abitanti ha la loro città, quanti ponti attraversano il
fiume, qual è l’altitudine, quante sono le chiese ecc.
2
Risposta personale
CURIOSITÀ: Chiedete ai vostri corsisti se anche nel
loro Paese esistono luoghi famosi per le manifatture
di ceramica, terracotta, gres o porcellana. Come si
chiamano questi luoghi? Qual è la produzione tipica
e come è riconoscibile? Quali sono le forme, i colori
e le decorazioni che vengono fatte al vasellame? (es:
Meißen, Fürstenberg, Westerwald in Germania, Delft
in Olanda, Limonges in Francia)
3a
I turisti vogliono andare a Castel Sant’ Angelo, ma non
riescono ad orientarsi con la piantina. Si rivolgono
prima a un signore che non della città e poi a una
signora per chiedere indicazioni.
3b
La signora usa le seguenti espressioni per descrivere
il percorso: girare a destra; girare a sinistra; andare
diritto; attraversare il ponte; vedere il castello.
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3c
8a
Contributo del corsista.
Consiglio: Il percorso inizia in Via dell’Orso.
Le persone parlano di quello che è possibile vedere
sotto la città di Roma ed esprimono le loro sensazioni
a riguardo.
4a
Contributo del corsista
4b
Contributo del corsista
CURIOSITÀ: Lasciate navigare i vostri corsisti nel sito
http://www.romaspqr.it/roma/Fontane.htm di Roma.
Fate scegliere loro a piacere una delle fontane
descritte. Dove si trova questa fontana? Quando è
stata costruita e chi è stato il committente? L’acqua
che ne sgorga è potabile? Per che cosa è particolare?
E’ importante per questa attività procurarsi una
cartina della città di Roma, per fare in modo che
tutti possano individuarle.
8b
Risposte possibili: piace: è stupendo / caspita /
magico / non posso crederci / indescrivibile / unico e
speciale / straordinario
non piace: non ci ritornerei mai più / orribile /
bruttissimo / noioso
8c
Contributo del corsista
9a
Risposta personale / Contributo del corsista.
Consiglio: Roma non è stata costruita in un giorno.
9b
Contributo del corsista
5
Risposte possibili: acqua – mare, fare il bagno, piscina,
navi, bere, pioggia, doccia, fiume, cascata.
Risposta personale.
6a
Contributo del corsista.
Consiglio: foto 1 ponte attraverso il Tevere; foto 2
acquedotto; foto 3 resti di terme antiche
6b
(1) acquedotti; (2) fiume; (3) terme; (4) navali;
(5) piscina; (6) fontane; (7) acqua
6c
1. Perché c’erano tante terme.
2. Ancora oggi ci sono tante fontane che prendono
l’acqua da alcuni acquedotti ancor in funzione.
3. Erano grandi battaglie navali.
4. Forse perché le naumachie avevano luogo lì.
7a
giocare d’azzardo / perso / patrimonio / futura /
arrabbiato / amava / in una notte / tanta / ha
permesso
7b
Contributo del corsista.
Consiglio: Probabilmente i corsisti conosceranno la
leggenda di Romolo e Remo. Fateli parlare anche
di altre città. Volendo si potrebbe ampliare con una
ricerca delle leggende legate a diverse città italiane o
del paese dei corsisti.
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Nuovi spazi d’arte
1
Risposta personale.
Consiglio: Foto da destra: Genova – La Bolla; Parigi
– Centre Georges Pompidou; San Giovanni Rotondo
– Chiesa di Padre Pio; Roma – Auditorio Parco della
musica; Berlino – Postdamer Platz; Genova – Le Vele;
Torino – La Bolla del Lingotto.
Tutte realizzazioni dell’architetto Renzo Piano.
2a
Gabriele è stato a Genova e sul Gargano per lavorare a
un progetto-studio per l’università.
2b
1. Gabriele lavora a un progetto studio sull’architetto
Renzo Piano.
2. Gabriele ha visitato la Bolla di Genova e la Chiesa di
Padre Pio a San Giovanni Rotondo.
3. Dentro la Bolla di Genova c’è una piccola foresta
tropicale.
4. Sul Gargano Gabriele ha prolungato le vacanze per
stare al mare e ha visitato la chiesa di Padre Pio.
3
Contributo del corsista / Risposta personale
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Contributo del corsista
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Modulo 5 Racconta un po’
4b
Risposta personale
5
Il lavoro di ieri, di oggi e domani
Risposta personale
1a
6a
Risposte possibili: imprenditore o uomo d’affari, cuoco,
musicista, giardiniera, calciatori.
Possibilità ulteriori a quelle nel libro in corsivo.
soggetto: ritratto, paesaggio, astratto, natura morta,
battaglie
luce: dolce, calda, forte, fredda, isolata
colore: vivaci, chiari, cupi, tenui, pastello
1b
Contributo del corsista
1c
Risposta personale
6b
Contributo del corsista
2
Risposta personale
7
Contributo del corsista
3a
Risposta personale
CURIOSITÀ: Chiedete ai vostri corsisti di fare una
ricerca su giornali, riviste o internet sui grandi
eventi artistici-culturali che vengono organizzati
attualmente nel loro Paese. Per esempio grandi
mostre d’arte, concerti, festival teatrali, rassegne
cinematografiche, sagre, festival del cinema.
8
Contributo del corsista. / Risposte possibili: Dov’ è
Orgosolo? / Per quale motivo questo paese è ricoperto
di murales? / Che cosa rappresentano? / Ancora oggi si
dipingono i muri?
3b
Risposta personale
3c
Contributo del corsista
CURIOSITÀ: Fate un sondaggio in piccoli gruppi.
Quali sono secondo i corsisti le qualità di una buona
guida turistica? Cosa interessa loro sapere quando si
trovano e visitano nuovi posti? E’ importante che la
guida sia anche un buon mediatore culturale?
9a
4a
Contributo del corsista
Risposte possibili: Le persone parlano del loro lavoro. /
Il lavoro di tutti e due è cambiato negli ultimi anni.
9b
Contributo del corsista / Risposta personale / Risposte
possibili: enciclopedia, guida turistica, internet, viaggio,
amici o altre persone.
10
Risposta personale
11
Contributo del corsista
4b
1. Marta potrebbe essere architetto.
2. Claudio è meccanico.
3. Claudio preferisce il suo lavoro adesso perché prima
doveva smontare tutta la macchina per capire che
problema aveva e adesso invece è il computer che
gli dice dove ripararla. A Marta invece manca un
po’ il lavoro come era prima perché per lei è più
creativo fare un progetto su carta.
4. La filosofia di lavoro per Claudio è “Lavorare meno e
guadagnare di più.” La filosofia di lavoro per Marta è
“Il mio lavoro è il mio hobby.”
5a
Risposte possibili: fotografo: La professione è cambiata
molto per motivi tecnici. Oggi ci sono macchine
fotografiche digitali e il lavoro si svolge spesso al
computer.
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lavandaia: La professione non esiste più perché oggi
ogni famiglia ha una lavatrice.
centralinista: Prima c’era una persona che collegava le
linee telefoniche. Oggi la professione non esiste più,
ma sono nate nuove professioni come l’operatore callcenter.
8c
Risposta personale
Risposta personale.
Consiglio: Le prime parole che verranno in mente ai
corsisti sono quelle del campo alimentare: per es.
cappuccino, pasta, ecc. Indirizzate loro però anche
ad altre parole come vespa, ciao, o parole del campo
musicale come piano, allegro, viola … o del campo
finanziario come saldo, sconto, bancarotta, bilancio
ecc.
6a
8d
Contributo del corsista / Alcune possibilità: impresa,
studio fotografico, municipio, azienda privata, scuola,
posta, teatro, panificio, macelleria ecc.
Contributo del corsista.
Consiglio: Informatevi se la lingua dei corsisti
ha influito su altre lingue. Esempi di prestiti nel
vocabolario italiano. Dal tedesco: Hamburger, Wurstel;
Hinterland, Kaiser, Kitsch, Gestalt, Leitmotif, Muesli,
Sachertorte. Dal francese: a pois, bijoux, bricolage,
buffet, chiffon, décolleté, foulard, lingerie, parquet,
rendez-vous, moquettes. Dall’inglese: beauty, slip,
doping, account, leader, no comment, open space,
quiz, revival, social work, welfare.
5b
6b
Risposta personale
7a
Il testo parla di tele-lavoratori che lavorano da casa.
Risposte possibili: Lavorando da casa. / Casa e lavoro:
distanza zero! / Meglio soli che …
7b
9
Contributo del corsista
Contributo del corsista / Risposte possibili:
svantaggi: senza contatto diretto con i colleghi / più
difficile dividere la vita lavorativa dalla vita privata.
vantaggi: non si perde tempo per andare in ufficio /
la distribuzione del lavoro è più flessibile / ci si può
concentrare di più perché nessuno disturba.
7c
Contributo del corsista
8a
1. L’inglese influisce sulla lingua italiana.
2. Gli italiani usano l’inglese per stare al passo con i
tempi, ma anche perché a volte non sanno come
tradurre certe espressioni.
3. Le nuove professioni sono: web master, fashion
designer, personal trainer o wellness assistent.
10a
Contributo del corsista / Risposta personale
10b
Contributo del corsista / Risposte possibili: Guida
turistica nello spazio.
Alla moda
1
Contributo del corsista.
Consiglio: L’esercizio si presta per una ripetizione dei
pronomi diretti sia al presente che al passato.
2a
Mariella racconta di una camicetta di seta che suo
marito le ha regalato per l’anniversario di matrimonio.
8b
Risposta personale.
Consiglio: Diversi corsisti useranno l’inglese al lavoro
ma alcuni avranno anche contatto con altre lingue.
Bisogna incorraggiarli a parlare anche di questi
contatti sebbene non siano molti, aproffonditi o
regolari.
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Risposta personale
3a
Risposta personale / Risposte possibili: Il mio stile
d’abbigliamento nel tempo libero è sportivo e
semplice. Per esempio mi metto dei jeans e una
maglietta. Al lavoro mi vesto in modo più elegante.
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Contributo del corsista
Contributo del corsista
4a
Contributo del corsista.
In italiano l’outlet si chiama anche “spaccio aziendale”.
4b
CURIOSITÀ: Fate stilare dai vostri corsisti una tabella
di conversione delle taglie da donna italiane e quelle
del loro Paese.
1. Sì, è la prima volta che Romina va in quest’outlet.
2. Romina vuole comprare una borsa di Coccinelle,
degli occhiali da sole di Prada, un abito elegante
e delle scarpe da Ferragamo. Francesco vuole una
nuova giacca. Cercano un regalo per Roberto.
3. Perché sono invitati al suo compleanno.
4. Il giovedì i negozi chiudono alle 19:00.
8
4c
9b
Risposta personale / Contributo del corsista
Contributo del corsista
5a
9c
Contributo del corsista / Risposta possibile: Romina
è eccitata, gioiosa, … perché le piace andare a fare
shopping e da tanto voleva andare all’outlet. Francesco
invece è un po’ scocciato, annoiato …
Risposta personale
5b
Risposta personale
6a
Risposta personale
9a
Risposta personale / Risposte possibili: Milano è
considerata la capitale della moda per le sfilate di
moda che ci sono ogni anno.
10a
Contributo del corsista.
Consiglio: Il proverbio “L’abito non fa il monaco”
significa l’apparenza molte volte non corrisponde alla
realtà. È perciò importante essere cauti nel giudicare
gli altri.
Contributo del corsista / Risposte possibili: Nella prima
foto probabilmente è autunno invece nella seconda
è estate perché ci sono le persone con magliette a
maniche corte in attesa davanti ad un negozio. In tutte
e due le foto le persone sono in città a fare compere.
Forse è il periodo dei saldi.
10b
6b
Il mondo intorno a me
Risposta personale
11
Risposta personale
1a
6c
Risposta personale / Contributo del corsista. / Risposte
possibili: Controllate bene le cuciture perché non si
puó cambiare. / Non comprate l’abbigliamento senza
provarlo. / Non comprate vestiti come regalo se non
siete sicuri della taglia.
7a
1. vetrina 2. provare 3. camerino 4. taglia 5. largo
Risposta personale
6. modello
7. mista
8. costa
9. cambiare
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Contributo del corsista / Risposte possibili: Il brano
“La Romana” di Moravia è il ricordo di una signora che
descrive il suo aspetto fisico da ragazza.
Il brano “Dal vero” della Serao è la descrizione fisica di
un ragazzo.
Consiglio: Alberto Moravia (pseudonimo di Alberto
Pincherle), scrittore italiano, nasce a Roma nel 1907.
L’opera di Moravia tratta i temi della sessualità,
dell’esistenzialismo e dell’alienazione sociale della vita
moderna. Moravia muore a Roma nel 1990. La Romana:
Il romanzo è la storia-confessione di una prostituta,
Adriana, che pur sentendosi per natura portata ad
una vita onesta, semplice e tranquilla, di sposa, viene,
invece spinta dalla madre e dall’amica Gisella, ad una
vita di corruzione e di prostituzione.
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Matilde Serao, scrittrice e giornalista italiana, nasce
a Patrasso (in Grecia) nel 1856, da madre greca e
padre napoletano. È la prima donna italiana che fonda
e dirige un quotidiano: il Mattino (1892). Muore a
Napoli nel 1927. Dal vero: Nel breve racconto “Fanciullo
biondo” la Serao descrive, attraverso la dettagliata
osservazione di un fanciullo, la forza immensa datagli
dalla gioventù, ma anche l’impossibilità di fermarne i
caratteri essenziali per l’eternità.
1b
Contributo del corsista: Possibilità ulteriori a quelle nel
libro in corsivo.
il viso: ovale, stretto alle tempie, profilo abbozzato,
allungato, quadrato, ecc.
i capelli: biondi, fulvi, bruni, fini, lucidi, ricci, lisci, corti,
ecc.
gli occhi: lunghi, grandi, dolci, azzurri, verdi, marroni,
neri, grandi, piccoli, rotondi, allungati, ecc.
il naso: diritto, in linea con la fronte, lungo, corto,
grosso, piccolo, a patata, all’insù, aquilino, ecc.
la bocca: grande, con denti regolari e bianchi, con
labbra carnose e rosse, con labbra sottili, ecc.
la persona: alta, bassa, snella, grassa, ecc.
particolarità: le orecchie a sventola, le lentiggini, ecc.
2a
Risposta personale
2b
Risposta personale
3a
Contributo del corsista
3b
Contributo del corsista
4
7
Contributo del corsista
CURIOSITÀ: La vita di oggi e le nuove tecniche
hanno portato a nuove scelte anche dal punto di
vista architettonico. Come sono cambiate le case
moderne rispetto a quelle di una volta? Come sono
cambiati gli spazi dove si vive? Fate fare confronti ai
vostri corsisti e invitateli a portare esempi.
8a
Il cambiamento più grande è stato il trasferimento in
città.
8b
– sulla vita di Giulia da bambina: Giulia ha vissuto
in campagna, i suoi possedevano un’azienda
agricola ed erano completamente isolati. Da piccola
questo per Giulia era bello perché avevano tanti
animali. Più tardi però non le piaceva più perché
le sue amiche abitavano lontano e doveva sempre
dipendere dai suoi genitori dato che lì non c’erano
mezzi pubblici.
– sulla decisione di andare a vivere in città: A 19 anni
Giulia ha deciso di trasferirsi in città, per studiare
all’università.
– sulla reazione dell’amica: La migliore amica di Giulia
si è arrabbiata molto con lei, tanto che per anni non
le ha più parlato.
– sulla vita di oggi: Giulia lavora, ha tre bambini e
vive sempre in città. In campagna ci va spesso per
andare dai nonni.
– sulle sue attività: Giulia ha un abbonamento a
teatro, va in palestra e quando c’è un film che le
piace va al cinema.
9
Risposta personale
Contributo del corsista / Risposte possibili: monolocale,
bilocale, appartamento, condominio, villetta a schiera,
in città, in campagna, in periferia, sala, cucina,
soggiorno, camera da letto, terrazzo, balcone, giardino,
letto, divano, poltrona, quadri, ecc.
5a
Risposta personale
5b
Risposta personale
6
Risposta personale
10
Risposta personale
11a
Risposta personale.
Consiglio: Indirizzate i vostri corsisti a non parlare
dei progetti nel campo lavorativo ma piuttosto di
quelli nella vita privata per esempio: costruire una
casa, viaggiare, avere un bambino, leggere di più,
cominciare con un nuovo hobby, partecipare a una
gara sportiva, … studiare l’italiano.
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Risposta personale
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