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12 45 Nord-Ovest .57 LA STAMPA GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO 2015 . TERRE Incontro alla Casa del lago Verbania, la vita degli scalpellini Alle 21 questa sera, alla Casa del lago di Intra, è in porgramma l’evento «Un picasass si racconta». All’incontro di Verbania che rientra nella rassegna «Parole e immagini…di pietra» parteciperanno Patrizia Balzarini e Bruno Cominoli. La serata dedicata all’antica professione degli scalpellini è con ingresso libero. ALTE Giro d’Alpe Il Parco delle Marittime capofila nel censimento dei lupi sulle Alpi SAINT-GERVAIS CHIEDE DENARO PER PULIRE L’ARIA DEL BIANCO Il conteggio degli esemplari in corso è il più completo mai effettuato ENRICO MARTINET T rasferire soldi per pulire l’aria del Monte Bianco, in quella vallata dell’Arve, versante francese in cui le correnti s’intrecciano, stagnano e aumentano l’inquinamento. Così secondo il vulcanico sindaco di Saint-Gervais, Jean-Marc Peillex - bisognerebbe creare un fondo nazionale per poter aiutare ad un tempo chi inquina e chi subisce l’aria avvelenata. Il sindaco supera ogni possibile polemica, evita il momento dell’accusa per poter raggiungere l’obiettivo. Elemento di politica ambientale su cui riflettere. La realpolitik di Peillex lo porta a dire e a scrivere che occorre sostenere dal punto di vista finanziario le aziende più inquinanti che non hanno la possibilità di eliminare i veleni che producono. Di fronte alla loro volontà di rendere il più possibile pulite le fasi produttive occorre, secondo il sindaco, dar loro una mano. Come? Con la solidarietà nazionale, certo, ma anche trasferendo fondi dai palazzi pubblici di prossimità (Comuni e Regioni) più ricchi. Peillex dice che non c’è bisogno di inventarsi tasse, piuttosto di fare due conti per poter convogliare da banche e territorio i fondi necessari: briciole che sommate diventano pani, insomma. Il sindaco di SaintGervais, che in passato ha ideato il numero chiuso per salire al Monte Bianco, ha deciso di lanciare questa possibilità dopo aver constatato che la vallata dell’Arve, il fiume che scorre ai piedi del Bianco, è più inquinata dell’area metropolitana di Parigi. Retroscena FRANCESCO DOGLIO ENTRACQUE D el lupo si parla spesso «sull’onda dell’emozione», quando c’è un avvistamento sulle strade o in centri abitati, per esempio, o quando una predazione fa scattare le proposte di braccarlo alla maniera ottocentesca (un mix di fucili e retorica da “lotta coll’alpe”). Al contrario c’è chi, con un atteggiamento da radical-animalista, lo vorrebbe libero di riprendersi le montagne, a dispetto di tutto. Serve una «strategia» Rilevatori Sono guardiaparco agenti forestali tecnici delle aree protette ricercatori e volontari che da novembre al prossimo aprile con gli sci ai piedi cercano sulla neve le tracce dei lupi Uno scatto dell’edizione 2014 Sudoku di Click on The Mountain, accanto alle immagini dei grandi fotografi. In palio anche soggiorni a Courmayeur e altri premi offerti dalla scuola di sci. Tutte le informazioni su: www.courmayeurmontblanc.it Sia nel concorso di Instagram sia nelle 72 ore di Click on the Mountain l'area scelta è una delle più suggestive della Valle d'Aosta, quella del Monte Bianco, vero proprio paradiso per gli appassionati del freeride. Le fotografi saranno giudicate da esperti che decreteranno il vincitore. «Oggi, a livello scientifico – dice la Marucco – vogliamo stabilire se i branchi sono cresciuti o meno e se si sono spostati dai luoghi che avevano colonizzato. E’ un’area con una presenza rilevante che ha bisogno di nuovi dati». Le «battute» non sono altro che escursioni, su percorsi studiati per coprire tutto il territorio alpino, alla ricerca di tracce. «Quando si trovano orme fresche – dice la Marucco – si seguono per cercare gli escrementi. Sono proprio questi che, una volta analizzati, ci possono raccontare la vita e il genotipo dei componenti del branco». Il sudoku Junior 1 Junior 2 4 1 5 5 6 3 4 6 4 1 2 6 4 3 6 4 5 2 Difficile 3 6 9 2 7 Junior Sudoku 2 Sono uno degli elementi utili al conteggio Sopra un branco fotografato nelle Marittime Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 1 Le orme I branchi e il territorio Junior 1 1 4 3 6 2 5 5 3 2 2 1 6 3 6 4 4 5 1 5 1 4 3 2 6 2 4 6 5 1 3 6 3 1 4 5 2 Junior 2 4 2 6 3 1 5 5 4 1 6 3 2 1 5 4 2 6 3 3 4 6 5 2 1 5 2 3 1 6 4 1 6 2 4 3 5 6 4 9 3 9 6 4 6 8 8 9 3 5 2 1 Le uscite sono iniziate a novembre e termineranno ad aprile. L’obiettivo è percorrere sei volte tutti i tracciati stabiliti a tavolino. Sono già state trovate molte tracce. Molte zone che ospitavano i branchi sono state «confermate». «Per i numeri precisi bisogna aspettare – dice la Marucco -. I primi risultati del monitoraggio ci saranno in estate, dopo le analisi genetiche. Onestamente ci aspettiamo che la popolazione dei lupi sia in crescita. Questo non significa necessariamente che i branchi più vecchi siano cresciuti di numero. Abbiamo trovato, per esempio, nuovi branchi in Veneto». Il monitoraggio, nel progetto Life, conta solo per il dieci per cento. «In realtà – conclude la Marucco - ci sono molte altre azioni in programma, dalla comunicazione all’anti-bracconaggio con i cani anti-veleno e nuclei cinofili. Una parte importante è anche la prevenzione dei danni sugli animali domestici e un lavoro di analisi per valutare come migliorare ancora il rapporto tra il lupo e chi abita in montagna». Per informazioni c’è anche il sito web «Lifewolfalps.eu». 4 7 2 1 8 8 8 4 La soluzione dei giochi di ieri Medio Ma il ritorno del grande carnivoro necessita una gestione, scientifica, economica e di comunicazione. E una «protezione»: è comunque un animale tutelato a livello europeo. E proprio con questo intento è nato, nel 2013, il progetto europeo Life WolfAlps, che in questi mesi sta mettendo in campo più di 250 tecnici per il più grande e capillare monitoraggio mai fatto sull’intero arco alpino italiano e sloveno. Francesca Marucco ne è la coordinatrice scientifica, e fino al 2011 ricopriva lo stesso incarico nel «Progetto Lupo Piemonte». «Gli ultimi dati certi sulla presenza del lupo nelle Alpi piemontesi – racconta – risalgono all’inverno 2011. All’epoca, solo nel cuneese, avevamo contato 9 branchi e avevamo censito circa 30 lupi. Con “Life Wolfalps” abbiamo oggi la possibilità di tracciare un quadro molto più completo, dal Cuneese alla Slovenia, coinvolgendo 12 enti, tra Parchi, Regioni e sezioni del Corpo Forestale. Il capofila del progetto è il Parco Alpi Marittime, e nel Cuneese, oltre al Corpo forestale, collabora anche il Marguareis». Proprio il Cuneese è un’area importante, perché è qui che i primi monitoraggi avevano confermato il ripopolamento. 2 6 3 9 1 8 5 7 4 9 8 4 7 5 3 1 6 2 1 5 7 2 4 6 9 8 3 6 1 2 4 7 5 8 3 9 7 4 8 6 3 9 2 1 5 3 9 5 8 2 1 7 4 6 4 3 1 5 9 7 6 2 8 5 7 6 3 8 2 4 9 1 8 2 9 1 6 4 3 5 7 Difficile 250 5 4 6 9 1 2 8 3 7 1 9 8 4 7 3 6 5 2 3 2 7 8 6 5 4 1 9 6 5 2 7 4 9 3 8 1 7 1 9 3 8 6 2 4 5 8 3 4 2 5 1 9 7 6 2 7 1 6 3 4 5 9 8 4 6 5 1 9 8 7 2 3 9 8 3 5 2 7 1 6 4 1 5 8 7 4 1 5 2 5 1 7 3 3 4 6 7 9 3 4 2 9 4 5