Terremoto, sera di paura tra Valli e lago
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Terremoto, sera di paura tra Valli e lago
36 Provincia L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2011 a Terremoto, sera di paura tra Valli e lago Alle 19,43 un forte rumore si è sentito tra Alto Sebino e Valle Borlezza, con vibrazione del terreno Epicentro a Bossico, la magnitudo è stata di 1,9: nessun danno né feriti, l’allarme si propaga sul web GIUSEPPE ARRIGHETTI ANDREA FILISETTI a Attimi di paura ieri sera all’ora di cena tra l’altopiano di Clusone, la Val Borlezza e l’Alto Sebino per un forte boato accompagnato da una scossa di terremoto dalla durata di 3-4 secondi. Il sito dell’Ignv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha localizzato l’epicentro a Bossico: l’evento sismico si è verificato alle 19,43 a 11,1 chilometri di profondità con magnitudo 1,9. to il territorio». Il boato avvertito nella Val Borlezza si è propagato nell’alto Sebino: a Sovere, Pianico e Lovere nelle case si è sentito un tremore nei pavimenti, alle pareti e sui vetri delle finestre. «L’ho sentito chiaramente – racconta una donna di Lovere che abita in una palazzina nella zona del porto di Cornasola – ma non mi sono spaventata perché pensavo fosse qualche camion di passaggio». Segnalazioni via web L’allarme arriva alle 19,43 L’allarme è scattato a Bossico, Cerete, Fino del Monte, Rovetta, Pianico, Sovere, Lovere e nei paesi limitrofi: in molti hanno sentito un boato sotterraneo accompagnato da una scossa di breve durata. A Cerete Alto è stato avvertito con maggiore intensità e in molti hanno abbandonato le abitazioni per raggiungere la strada. «Ho sentito un forte boato – racconta una donna del paese – accompagnato da 3-4 secondi di tremori». «Sembrava che venisse da lontano – racconta un altro residente – ci siamo spaventati e siamo scesi in strada. Pensavamo che fosse scoppiata una bomba». «Lo abbiamo sentito chiaramente anche a Cerete Basso» afferma una donna. «Abbiamo chiamato le forze dell’ordine – spiega il sindaco Adriana Ranza – ma non ci risultano danni o feriti. Domani (oggi, ndr) con la luce del sole faremo alcune verifiche su tut- Al nostro sito www.ecodibergamo.it subito dopo la scossa sono arrivate diverse segnalazio- A Rovetta, nella zona dei «boati», il sisma è stato avvertito da pochi ni: «A San Lorenzo di Rovetta si è sentito forte e chiaro, simile ad un violento spostamento d’aria, come se fosse stata un’esplosione! Di danni non ne vedo» ha scritto M. S., mentre Gianpietro ha aggiunto: «Anche noi a Cerete abbiamo sentito il forte boato e il pavimento tremare». G. S. ha rassicurato: «Conca Verde di Rovetta; nessun boato e nessuna scossa». Ai vigili del fuoco del distaccamento di Clusone non sono arrivate telefonate di segnalazione o richieste di intervento: «Da noi – spiegavano ieri sera in stazione – la situazione è tranquilla e sotto controllo». Anche i carabinieri della compagnia di Clusone hanno escluso danni alle abitazioni o feriti. Il caso dei boati di Rovetta Lo stesso fenomeno, con minore intensità, è stato avvertito anche nei borghi e paesi vicini: Novezio, Songavazzo, Sovere, Bossico, Fino del Monte e Rovetta. In quest’ultimo paese, in Conca Verde, non sembra che siano stati avvertite particolari scosse. Proprio a monte di questa località invece negli anni scorsi era stato circoscritto l’epicentro dei così detti «boati di Rovetta», brontolii del sottosuolo già ampiamente studiati. Tuttavia anche ieri sera a Rovetta i tremori non sono passati inosservati. «Ero seduta a tavola con mio marito – racconta una donna residente al secondo piano di un’abitazione del centro storico – quando improvvisamente abbiamo visto la stufa che stava tremando e sembrava che il pavimento fosse scosso da una vibrazione oscillatoria». «È stato come un boato seguito da una scossa» spiega un residente di Songavazzo. «Ho avvertito una scossa, un tremore – racconta un abitante di San Lorenzo di Rovetta – ma ho percepito quasi come uno spostamento d’aria». «Ho avvertito tremare la casa, ma non il boato» dice un abitante di Fino del Monte. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’epicentro della scossa di terremoto di ieri sera è stato nel comune di Cerete a Gandino ricorda la Resistenza e la tragedia della Malga Lunga A Gandino Nell’ambito delle iniziative per il 150° dell’Unità d’Italia, il Comune di Gandino e l’Anpi Valgandino e Lovere organizzano per domani una giornata di commemorazione e studio sul tema della Resistenza. L’iniziativa si tiene nell’anniversario della tragica vicenda partigiana alla Malga Lunga, sui mon- ti della Val Gandino, in comune di Sovere. Il programma prevede alle 10 il ritrovo in quota al rifugio Malga Lunga (strada carrabile che sale da Gandino), dove con una cerimonia ufficiale verrà ricordata la tragedia del 17 novembre 1944, quando reparti fascisti della Tagliamento riuscirono a catturare alcuni componenti della squadra di Giorgio Paglia. Due di loro vennero uccisi a pugnalate sul posto, gli altri furono fucilati il 21 novembre 1944 al cimitero di Costa Volpino. Giorgio Paglia, che pure poteva aver salva la vita perché figlio di una medaglia d’oro al valor militare, rifiutò la grazia e morì coi compagni. Verranno deposti una corona d’alloro e un omaggio floreale alle lapidi che ricordano il Domani ritrovo alla Malga Lunga sacrificio partigiano e il gandinese Mario Zedurri «Tormenta», vittima dei fascisti insieme al sovietico Efanov «Starik». «Per questa giornata – conferma il sindaco Gustavo Maccari – abbiamo invitato tutti i sindaci firmatari dell’appello lanciato insieme al Comune di Sovere per sostenere la realizzazione del Museo rifugio della Resistenza bergamasca alla Malga Lunga. Non si può dimenticare ciò che è stato. Ricordare la Resistenza oggi non è il nostalgico ricordo di un canto o di una bandiera rossa, ma l’attiva difesa di ideali e la capacità di distinguere il bene dal male». La riflessione continuerà in serata, alle 21, alla biblioteca di Gandino, dove si terrà un dibattito sul tema «Attualità della Resistenza nel 150° dell’Unità d’Italia». Interverranno Grazia Milesi, autrice di «Immagini e racconti della 53ª Brigata Garibaldi»; Marco Ravasio, autore di una tesi di laurea su Giorgio Paglia; Giacinto Brighenti, vicepresidente dell’Anpi provinciale e Marco Berta, figlio di Giovanni, autore di «Per non dimenticare». Saranno inoltre esposti molti dei libri dedicati alla 53ª Brigata Garibaldi «13 Martiri di Lovere» e a Giorgio Paglia. ■ Giambattista Gherardi a E gli artiglieri regalano il gagliardetto ai fanti A Gandino Un dono particolare e ricco di storia. La sezione di Gandino dell’Associazione nazionale del fante ha ricevuto il gagliardetto medagliato dell’Associazione artiglieri d’Italia, nata a Gandino nel 1933 e di fatto disciolta. A donare il prezioso cimelio ai fanti gandinesi sono stati i familiari di Pierino Bertocchi, cultore di storia e politica locale morto la scorsa primavera. La sezione gandinese degli Artiglieri d’I- I fanti di Gandino con il gagliardetto talia fu fondata nel 1933 da Virgilio Marconi, cavaliere di Vittorio Veneto, in collaborazione con l’artigliere Rino Pasini. Proprio quest’ultimo fece dono a Bertocchi, nel 1987, del gagliardetto, benedetto a suo tempo dal prevosto monsignor Giovanni Bonzi. Gli artiglieri gandinesi vantavano anche la medaglia d’oro Giovanbattista Salvatoni, caporalmaggiore morto in battaglia nel 1937 durante la guerra di Spagna. A Salvatoni sono dedicate le scuole di Gandino. L’associazione del fante, di cui fa parte anche il sindaco Gustavo Maccari, è invece intitolata ad Angelo Servalli, morto per soccorrere un commilitone durante la Prima guerra mondiale e per questo insignito della medaglia di bronzo. ■ IN BREVE TREZZO BONATE SOTTO SERIATE-CENE Annullo postale per il 30° dei «Lions» Apre la settimana della carità Montenegrone chiusa di notte Il prossimo 17 dicembre il Lions Club «Trezzo sull’Adda» celebrerà all’hotel «Settecento» di Presezzo, il 30° anniversario della fondazione (Charter). Per l’occasione, l’apposito comitato - oltre alla normale attività per l’anno sociale in corso - ha programmato anche un artistico annullo postale speciale che si effettuerà domani - dalle 14,30 alle 20,30 a Trezzo sull’Adda, in via Biffi, al numero civico 7. Da oggi a Bonate Sotto inizia la «settimana parrocchiale della carità» con l’incontro in oratorio alle 20,45 del Settore Carità e Missione. Sabato alle 19,30 in oratorio si terrà la cena fraterna e domenica dalle 9,30 alle 12 è previsto l’open day alla Casa della Carità «Beata Madre Teresa di Calcutta». Nei negozi fino al 30 novembre si terrà la raccolta di viveri e articoli per l’igiene per le famiglie povere. Da questa sera e fino al 2 dicembre la galleria Montenegrone resterà chiusa per tutti i veicoli dalle 21 alle 5, ad esclusione delle notti tra sabato e domenica e tra domenica e lunedì, per consentire i lavori di completamento degli impianti tecnologici di sicurezza. Il traffico verrà deviato nella direzione SeriateCene lungo le provinciali 69, 70, 68 e 65 e da Cene-Seriate lungo la provinciale 35.