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Allegato A
Provincia di Ravenna
SETTORE : PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE
SERVIZIO : URBANISTICA
RELAZIONE ISTRUTTORIA
OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE DEL PORTO DI
RAVENNA.
ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DEL COMITATO PORTUALE
N. 9 DEL 09.03.2007.
IL SERVIZIO URBANISTICA
VISTI :
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La L. 28 gennaio 1994, n. 84, Riordino della legislazione in materia portuale, che all’ art. 5
stabilisce:
1. Nei porti di cui alla categoria II, classi I, II e III, con esclusione di quelli aventi le funzioni di
cui all'art. 4, comma 3, lettera e), l'ambito e l'assetto complessivo del porto, ivi comprese le
aree destinate alla produzione industriale, all'attività cantieristica e alle infrastrutture stradali e
ferroviarie, sono rispettivamente delimitati e disegnati dal piano regolatore portuale che
individua altresì le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate.
2. Le previsioni del piano regolatore portuale non possono contrastare con gli strumenti
urbanistici vigenti.
3. Nei porti di cui al comma 1 nei quali è istituita l'Autorità Portuale, il piano regolatore è
adottato dal comitato portuale, previa intesa con il comune o i comuni interessati. Nei porti di
cui al comma 1 nei quali non è istituita l'Autorità Portuale, il piano regolatore è adottato
dall'Autorità Marittima, previa intesa con il Comune o i Comuni interessati. Il piano è quindi
inviato per il parere al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che si esprime entro
quarantacinque giorni dal ricevimento dell'atto. Decorso inutilmente tale termine, il parere si
intende reso in senso favorevole.
4. Il Piano Regolatore relativo a porti di cui alla categoria II, classi I, II e III, esaurita la
procedura di cui al comma 3, è sottoposto, ai sensi della normativa vigente in materia, alla
procedura per la valutazione dell'impatto ambientale ed è quindi approvato dalla Regione.
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La L. R. 21 aprile 1999, n. 3, Riforma del sistema regionale e locale, che all’ art. 170 stabilisce:
1. Sono delegate alle Province competenti per territorio le funzioni relative a:
a) approvazione del piano regolatore relativo ai porti della categoria II, classi I, II e III di cui al
comma 4 dell'art. 5 della L.28 gennaio 1994, n. 84;
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Il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGT) 2001;
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Il Piano Territoriale Regionale (PTR) della Regione Emilia Romagna, approvato con delibera
del Consiglio regionale n. 3065 del 28 febbraio 1990;
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Il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), approvato con delibera del Consiglio
regionale n. 1322 del 22 dicembre 1999;
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La deliberazione n.9 del 28 febbraio 2006 con la quale il Consiglio Provinciale ha approvato il
PTCP della Provincia di Ravenna;
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Il Piano Strutturale Comunale (PSC), approvato con deliberazione di Consiglio Comunale PV
25/2007 del 27 febbraio 2007;
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Il Regolamento Urbanistico Edilizio del Comune di Ravenna approvato con Delibera di C.C. n.
77035/133 del 28 luglio 2009;
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Il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), approvato con delibera n. 56749/136 del 19
luglio 2004 dal Consiglio Comunale di Ravenna;
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Il Piano Regolatore Portuale del Porto di Ravenna approvato dalla Giunta Regionale con
delibera n. 1111 del 12 giugno 2001;
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Il Decreto della Capitaneria di Porto di Ravenna n. 70 /2009 relativo ai confini del Porto di
Ravenna;
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La Delibera n. 9 del Comitato Portuale del 9 marzo 2007 di adozione del Piano Regolatore
Portuale 2007;
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La nota dell’ Autorità Portuale di Ravenna del 19 novembre 2009, ricevuta dalla Provincia il 26
novembre 2009 P.G. 95689/2009, con la quale sono stati trasmessi gli elaborati del Piano
Regolatore Portuale per l’ approvazione;
PREMESSO CHE:
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In base alla classificazione definita dalla Legge 84/94 il porto di Ravenna è inserito tra gli scali
della prima classe della seconda categoria, ovvero tra i porti di "rilevanza economica
internazionale";
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L'art. 5, co. 4 della L. 84/84 specifica che "il Piano Regolatore relativo ai porti di cui alla
categoria II classi I, II e III esaurita la procedura di cui al comma 3,[ intesa col Comune e
parere del C.S.LL.PP.] è sottoposto, ai sensi della normativa vigente, alla procedura per la
Valutazione di Impatto Ambientale ed è quindi approvato dalla Regione”.
Tale norma va, tuttavia, integrata dalle disposizioni contenute nel successivo D.Lgs. 152/06
s.m.i. "Norme in materia ambientale", come confermato dalla Delibera di Giunta Regionale e
dalla nota del Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 12.05.2008
sulla V.A.S. del P.R.P. del porto di Cagliari.
Il citato D. Lgs. 152/06 ha, come noto, distinto l'esame della compatibilità ambientale dei piani
e programmi (sottoposti a V AS), da quello - successivo - dei progetti in essi previsti (sottoposti
a VIA). Non a caso, l'art. 10, comma 5, 2° cpv. del T.U. Ambiente, prevede espressamente che
"Nel corso della redazione dei progetti e nella fase della loro valutazione, sono tenute in
considerazione la documentazione e le conclusioni della VAS".
L'art. 5 definisce: alla lettera e) quali "piani e programmi: gli atti e provvedimenti di
pianificazione e di programmazione comunque denominati, compresi quelli cofinanziati dalla
Comunità europea, nonché le loro modifiche;
ed alla lettera h) progetto definitivo: gli elaborati progettuali predisposti in conformità all'articolo
93 del decreto n. 163 del 2006 nel caso di opere pubbliche; negli altri casi, il progetto che
presenta almeno un livello informativo e di dettaglio equivalente ai fini della valutazione
ambientale;
e alla lettera i) studio di impatto ambientale: elaborato che integra il progetto definitivo, redatto
in conformità alle previsioni di cui all'articolo 22;
L'art. 7, co. 2 del D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 prevede "Sono sottoposti a VAS secondo le
disposizioni delle leggi regionali, i piani e programmi di cui all'articolo 6, commi da 1 a 4, la cui
approvazione compete alle regioni e province autonome o agli enti locali”. Tra i "piani e
programmi" assoggettati a VAS obbligatoria rientra, quindi, il settore dei trasporti,
espressamente citato dall'art. 6, com ma 2, l. a), D. Lgs. 152/06 cit. Sempre l'art. 7, co. 3
dispone che siano "sottoposti a VIA in sede statale i progetti di cui all'allegato II al presente
decreto”; nell' Allegato citato sono citati sub n. 11) i "Porti marittimi e commerciali" ed i
"terminali marittimi da intendersi quali moli, pontili,........”.
In definitiva, dalla lettura congiunta delle norme di cui sopra il P.R.P. - in quanto Piano - prima
della sua approvazione è soggetto a V.A.S.. Una volta acquisito il parere motivato positivo ai
sensi dell'art. 16 del D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 s.m.i. "Il piano o programma ed il rapporto
ambientale, insieme con il parere motivato e la documentazione acquisita nell'ambito della
consultazione, [Valutazione Ambientale Strategica], è trasmesso all'organo competente
all'adozione o approvazione del piano o programma”.
I progetti delle opere previste dal P.R.P. sono sottoposti prima della loro realizzazione a V.I.A.
(statale in questo caso: v. Allegato II, sub. n. 11).
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Gli elaborati costitutivi la variante al Piano regolatore portuale 2007, allegati alla nota dell’
Autorità portuale del del 19.11.09, sono i seguenti:
- Relazione generale - GX06R0010
- Normativa di attuazione - NX06R0010
- Analisi costi-benefici - IE06R0011
- Stima tecnica economica degli interventi pianificati IC06R0010
Elaborati grafici
- Delimitazione nell'ambito del P.R.P. 2007 GX06T0010
- Planimetria stato di fatto dell'area portuale GX06T0020
- Planimetria stato di fatto dell'area portuale e confronto con P.R.P. 2007 GX06T0030
- Caratteri generali del P.R.P. 2007 GX06T0040
- Caratteri generali del P.R.P. 2007 - Tav. 1/3 GX06T0050
- Caratteri generali del P.R.P. 2007 - Tav. 2/3 GX06T0060
- Caratteri generali del P.R.P. 2007 - Tav. 3/3 GX06T0070
- Articolazione temporale ed evidenziazione della fasi attuative Tavola 1/3 - Fase 1 GX06T0080
- Articolazione temporale ed evidenziazione della fasi attuative Tavola 2/3 - Fase 2 GX06T0090
- Articolazione temporale ed evidenziazione della fasi attuative Tavola 3/3 - Fase 3 GX06T0100
- Planimetria delle aree funzionali e destinazioni d'uso - IU06T0014
- Planimetria delle aree demaniali IU06T0020
- Sistema della mobilità, viabilità ed interconnessioni infrastrutturali stradali e ferroviarie
(Sistema della mobilità - PSC/PRG 2003 del Comune di Ravenna IT06T0010
- Viabilità ed interconnessioni infrastrutturali stradali e ferroviarie esistenti - Ambito portuale
IT06T0020
- Viabilità ed interconnessioni infrastrutturali pianificate e programmate - stradali e ferroviarie
Ambito portuale IT06T0030
- Planimetria ipotesi tipo logiche di intervento - Tav. 1/2 AC06T0010
- Planimetria ipotesi tipologiche di intervento - Tav. 2/2 AC06T0020
- Ipotesi tipologiche di intervento – Sezioni AC06T0030
- Piano integrato di sicurezza - AZ06R0010
- Allegato al Piano Integrato di Sicurezza: Perimetrazioni Scala 1:10.000 AZ06T0010
- Allegato al Piano Integrato di Sicurezza: Telesorveglianza Scala 1:10.000 AZ06T0020
- Studio meteomarino AM06R0010
- Studio penetrazione moto ondoso ed agitazione interna AM06R0020
- Studio della circolazione idrica portuale AM06R0030
- Studio della navigabilità AM06R0040
- Studio sulla dinamica costiera e sull' interrimento del canale di accesso AM06R0050
- Studio operatività portuale e rischio di navigazione AM06R0060
- Studio della qualità delle acque portuali AM06R0070
- Studio della navigabilità - Integrazioni sulla navigabilità del canale esterno AM06R0080
- Relazione geotecnica - Dimensionamenti e calcoli geotecnici preliminari AG06R0010
- Analisi dei traffici portuali e previsioni di sviluppo A T06R0020
- Analisi e verifica del funzionamento dell'infrastruttura portuale AT06R0030
- Studio dell'evoluzione dei vettori marittimi A T06R0040
- Analisi delle infrastrutture di collegamento terrestri A T06R0050
Integrazioni
- Relazione - Approfondimenti in merito alla penetrazione del moto ondoso nel porto di
Ravenna AM06R0021
- Relazione - Studio integrativo sulla navigabilità - AM06R0041
- Relazione di consulenza tecnico nautica del 30.10.2007
- Relazione studio Wallingford per Sapir - 1995
- Relazione - Studio integrativo sulla dinamica costiera e sull'interrimento del canale di
accesso AM06R0051
- Rapporto integrato di sicurezza portuale (Allegato al P.R.P.) Tav. n. AS06R0010
- Allegato A - Diffusione degli inquinanti all'interno dell'area portuale
- Allegato B - Piano di Emergenza Esterna per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante
nella provincia di Ravenna I PARTE (Avio, Borregaard, Ecofuel, E.V.C., Great Lakes, Vara,
Polimeri Europa, Rivoira, Vinavil)
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Carta della densità abitativa -Scala 1:60.000 Tav. n. AS_ 06T_0020
Carta delle aree industriali in ambito portuale Scala 1:25.000 Tav. n. AS_ 06T_0030
Stralcio del Piano Territoriale Paesistico Regionale - Tav.1-30 - Scala 1 :25000 Tav. n. AS_
06T_0040
- Carta degli ambiti di tutela - Scala 1 :60.000 Tav. n. AS_ 06T_0050
- Carta delle zone vulnerabili - Scala 1 :60.000 Tav. n. AS_ 06T_0060
- Carta del Parco del Delta del Po - Scala 1:60.000 Tav. n. AS_ 06T_0070
- Carta delle aree protette - Scala 1: 10.000 Tav. n. AS_ 06T_0080
- Carta delle infrastrutture di collegamento - Scala 1: 100.000 Tav. n. AS_ 06T_0090
- Carta delle aree funzionali e destinazioni d'uso - Scala 1:10.000 Tav. n. AS_ 06T_0100
Valutazione Ambientale Strategica
- Rapporto Ambientale - 2009 AA09R0010
- Appendice 1 - Aria e clima - AA09R0010
- Appendice 2 - Flora e fauna - AA09R0010
- A ppendice 3 - Rumore e vibrazioni - AA09R00100
- Appendice 4 - Piano di monitoraggio - AA09R0010
- Tavola 1: Piano territoriale di coordinamento provincialeTutela dei sistemi ambientali e delle
risorse naturali e storico-culturali AA09T0010
- Tavola 2: Piano territoriale di coordinamento provinciale Assetto strategico della mobilità,
poli funzionali, ambiti produttivi dirilievo sovra comunale, articolazione del territorio rurale AA09T0020
- Tavola 3: Piano strutturale comunale Spazi e sistemi AA09T0030
- Tavola 4: Carta delle aree protette AA09T0040
- Tavola 5: Parco regionale del Delta del Po/Stazione "Pineta di S.Vitale e Pialasse di
Ravenna" Tavole n° Pl: "Zonizzazione 2005" AA09T0050
- Tavola 6: Planimetria delle aree individuate per la sistemazione dei materiali provenienti dai
dragaggi AA09T0060
- Tavola 7: Carta dell'uso del suolo AA09T0070
- Tavola 8: Carta della vegetazione AA09T0080
- Dichiarazione di sintesi - AA09R0020
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Oltre ai sopra elencati elaborati sono stati trasmessi:
- Delibera del Comitato Portuale dell’ Autorità Portuale di Ravenna n. 9 del 09.03.2007 di
adozione del P.R.P.;
- Delibera della Giunta Comunale di Ravenna n. 97561/422 del 16.10.2007 relativa all ‘intesa
intesa, di cui all’ art. 5 c. 3 L. 84/94, sul P.R.P. ;
- Delibera della Giunta Regionale n. 1180 del 28.07.2008 relativa alla Ricognizione del
quadro strategico ed infrastrutturale del porto di Ravenna;
- Voto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 129/08 reso nell’ adunanza del 29
ottobre 2008;
- Delibera della Giunta Regionale n. 14796 del 12.10.2009 relativa al Parere motivato in
merito alla Valutazione Ambientale Strategica;
- Parere del Ministero dei Trasporti, Capitaneria di Porto di Ravenna, prot. 3827 del
01.03.2007;
- Parere del Provveditorato Interregionale per le opere Pubbliche Emilia Romagna e Marche,
Ufficio Tecnico del Genio Civile di Ravenna, prot. A.P. 1632 del 01.03.2007.
PRESO ATTO:
-
CHE il Piano Regolatore Portuale 2007 del Porto di Ravenna è stato depositato per sessanta
giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione EmiliaRomagna dal 6 maggio 2009 al 6 luglio 2009 (primo giorno lavorativo dopo la scadenza del 5
luglio 2009) presso la Regione Emilia – Romagna – Servizio Valutazione Impatto e
Promozione Sostenibilità Ambientale e l’Autorità Portuale di Ravenna. Di tale deposito è stata
data comunicazione mediante la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia –
Romagna - parte seconda del 6 maggio 2009;
-
CHE in relazione al Piano Regolatore Portuale 2007 del Porto di Ravenna non sono state
presentate osservazioni né entro la scadenza del 6 luglio 2009 né successivamente;
CONSIDERATO:
-
CHE il Piano Regolatore Portuale 2007 del Porto di Ravenna si pone come aggiornamento del
Piano vigente adottato nel 1998 ed approvato nel 2001; la necessità di un nuovo piano
regolatore del porto di Ravenna, a distanza di pochi anni dall’approvazione del piano vigente è
determinata dai seguenti fattori:
- crescita esponenziale del traffico di contenitori negli anni più recenti, collegata in buona parte
all’esplosione delle economie dell’Estremo Oriente;
- aumento delle dimensioni delle navi porta-contenitori, in conseguenza della decisione dei
principali armatori di abbandonare i vincoli imposti dall’attraversamento del canale di
Panama;
- aumento superiore alle previsioni delle dimensioni delle navi che effettuano i trasporti più
tradizionali del porto, quali le rinfuse e le merci specializzate;
- sviluppo considerevole, a livello mondiale e più specificamente italiano, del traffico ingenerato
dalle navi da crociera, anche in questo caso con incrementi dimensionali non trascurabili;
-
CHE il piano di sviluppo del porto di Ravenna, in sintesi, consiste nel consolidare e mantenere
il primato nella movimentazione delle merci rinfuse solide e nella crescita nel settore della
movimentazione delle merci in contenitori, dei traffici roro e del traffico crocieristico; obiettivo
ulteriore è il raggiungimento di una più equilibrata ripartizione tra merci sbarcate ed imbarcate;
il perseguimento di tali obiettivi comporterà anche una benefica maggiore diversificazione delle
tipologie di merci movimentate ed un rafforzamento/ sviluppo della movimentazione di merci a
maggiore valore aggiunto (container, merce su rotabili etc.); il Piano Regolatore Portuale 2007
del Porto di Ravenna sviluppa una analisi quantitativa dal punto di vista dello sviluppo dei
traffici delineato dallo scenario programmatico a scala globale;
-
CHE per le motivazioni sopra elencate l’Autorità Portuale di Ravenna ha individuato la
necessità di approfondire il canale Candiano ed integrare tale progetto con una serie di
interventi fondamentali per una migliore fruibilità del territorio; si sintetizzano di seguito gli
interventi di grande scala previsti dal nuovo P.R.P. 2007:
a) la modifica delle opere esterne di difesa;
b) l’approfondimento dei fondali;
c) il reperimento di un’area da destinare a terminal specializzato nel traffico di contenitori;
-
CHE oltre ai tre interventi di grande scala appena descritti, sono state affrontate e trovano
soluzione le seguenti altre problematiche:
a) gli attracchi per navi da crociera e la nuova darsena per mezzi di servizio;
b) il potenziamento e la razionalizzazione del collegamento Porto Corsini – Marina di Ravenna;
c) la razionalizzazione del terminale per navi ro-ro;
d) la nuova configurazione della Pialassa Piomboni;
e) la realizzazione di un nuovo accosto operativo presso la darsena San Vitale;
-
CHE nei punti seguenti si descrivono sinteticamente gli interventi previsti nel Piano Regolatore
Portuale 2007 del Porto di Ravenna:
- modifica delle opere esterne di difesa: l’Autorità Portuale di Ravenna ha deciso di introdurre
l’estendimento dell’avamporto, già studiato numerosi anni fa e giudicato allora
positivamente dal Consiglio Superiore dei LL.PP; l’estendimento comprende l’introduzione
di due dighe arcuate che partono esattamente dall’estremità delle dighe esistenti, lasciando
inalterata l’imboccatura larga 270 m.; l’estremità delle nuove dighe perviene alla profondità
di circa 10.0 m, a fronte dei circa 8.5 m attuali, delimitando un’imboccatura principale larga
300 m, ad una distanza in asse di circa 600 m dall’imboccatura secondaria coincidente con
l’attuale;
-
approfondimento dei fondali: il canale di accesso, esternamente al porto e nell’avamporto,
verrà scavato fino alla profondità di 15.5 m rispetto al l.m.m.; la larghezza nell’avamporto
sarà pari a 150 m, all’esterno 300 m; nella zona antistante l’ingresso nel canale Candiano
sarà ricavata una zona di evoluzione, anch’essa scavata a -15.5 m s.l.m.m., di forma
ottagonale irregolare, all’interno della quale può essere iscritta una circonferenza di
diametro pari a 480 m; nel canale Candiano le profondità saranno di 14.5 m fino
all’estremità di Largo Trattaroli, tranne il tratto in curva presso la darsena Baiona (curva
Marina di Ravenna), ove sarà pari a 15.5 m, secondo quanto suggerito dal centro
specializzato che ha eseguito le prove di navigabilità; le sponde del canale Candiano fino
alla curva Marina di Ravenna non possono essere allontanate per migliorare la navigabilità,
per la vicinanza dei due centri abitati di Marina di Ravenna e di Porto Corsini; si sono
previsti solo piccoli interventi di eliminazione di alcune sporgenze, quali ad esempio quella
ove trova ricovero il traghetto per i due centri abitati; si rimanda in proposito a quanto
esposto nel seguito; oltre la darsena Trattaroli la profondità sarà pari a 13.0 m fino al
termine della darsena San Vitale e rimarrà pari a 5.5 m nel restante tratto di canale fino alla
fine; nella diramazione che interessa la piallassa del Piombone è stata prevista la
profondità di 11.5 m in tutta la zona prospiciente la banchina nordoccidentale, la profondità
di 9.5 m nel breve ramo che volge a Sud; tutto il largo Trattaroli inclusa la parte
prospiciente la banchina per il traffico ro-ro, sarà escavata alla profondità 14.50 m; alla
profondità di 11.50 m sarà escavata la zona di raccordo fra l’avamporto e la nuova
darsena, successivamente descritta, destinata alle navi da crociera; la darsena secondaria
destinata ai mezzi di servizio avrà invece una profondità di 5.5 m;
- Terminal specializzato nel traffico di contenitori (TC): il nuovo terminal per contenitori è
stato ubicato subito “a valle” del canale di accesso alla piallassa Piomboni, modificando
leggermente la configurazione del Piano Regolatore Portuale vigente, al fine di ottenere un
terrapieno di forma il più possibile regolare e di larghezza sufficiente per le esigenze di un
moderno attracco per navi portacontenitori; il terminal così individuato comprende una
parte di forma perfettamente rettangolare con una lunghezza di circa 1000 m ed una
larghezza utile per lo stoccaggio ed edifici essenziali pari a circa 320 m; una seconda parte,
di forma leggermente irregolare prossima alla trapezia, presenta una larghezza massima
dell’ordine di 230 m e si presta bene al caricamento dei mezzi ferroviari; il profilo delle
banchine del nuovo TC presenta due denti di attracco, uno sul Canale Candiano e l’altro
sulla Piallassa Piomboni; il primo è stato previsto in modo da non aggettare nel prezioso
spazio del Canale Candiano verso San Vitale, che resta quindi di larghezza pari a 160 m;
tale dente è asservito alle navi che servono le attività in fregio ad esso (Eurodocks); il
secondo è asservito invece alla banchina TC (di lunghezza 468 m) lato Sud della penisola
Trattaroli ed è compatibile con gli spazi necessari al transito delle navi dirette alle altre
banchine della Piallassa Piomboni.
Oltre ai tre interventi di grande scala appena descritti, sono state affrontate e risolte in accordo
con l’Autorità Portuale le seguenti altre problematiche:
- gli attracchi per navi da crociera e la nuova darsena per mezzi di servizio;
- il potenziamento e la razionalizzazione del collegamento Porto Corsini – Marina di Ravenna;
- la razionalizzazione del terminale per navi ro-ro;
- la nuova configurazione della piallassa “Piomboni”;
- la realizzazione di un nuovo profilo di canale presso la darsena San Vitale;
e più precisamente:
- Attracchi per navi da crociera e nuova darsena per mezzi di servizio: per le navi da crociera
e per la nuova darsena di servizio, è stata scelta l’ubicazione nella zona nord-occidentale
dell’avamporto, a terra della quale già ricade l’edificio della Capitaneria di Porto ed è
disponibile un ampio piazzale; la darsena di servizio, di profondità pari a 5 m, è stata
ubicata in adiacenza alla radice del molo Nord dell’avamporto e risulta di dimensioni molto
più ampie di quella utilizzata al giorno d’oggi, con accesso sulla sponda prospiciente
Marina di Ravenna tramite un’imboccatura di 35 m di larghezza; è previsto di rendere il lato
Nord della darsena attraccabile realizzando banchinamenti verticali opportuni,
rettificandone anche il profilo in modo da eliminare l’angolo acuto che oggi la diga Nord
forma con la banchina di riva ed offrire maggiori spazi a terra; il molo destinato alle navi da
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crociera, largo 40 m, è collocato esattamente al centro fra il lato settentrionale dello
sporgente che delimita il canale di accesso al porto ed il pennello meridionale di
delimitazione della nuova darsena di servizio; il molo può ricevere contemporaneamente
due navi; le dimensioni sono tali da poter accogliere le attrezzature principali richieste da
questo tipo di traffici nonché i pullman adibiti alle gite turistiche dei passeggeri; ovviamente
la due darsene poste ai fianchi del nuovo molo sono di larghezza troppo esigua (100 m) per
consentire l’ingresso di altre grandi navi; i lati prospicienti il molo potranno essere destinati
solo all’attracco di navi di dimensioni medio piccole; la riduzione del pennello ortogonale
alla diga Nord dagli attuali 100 m a 50 m di aggetto (come previsto anche nel Piano
Regolatore Portuale vigente), ha permesso di prevedere i moli paralleli ai moli guardiani (e
quindi creando darsene regolari di forma rettangolare), lasciando lo spazio sufficiente per la
manovra delle navi; per minimizzare l’impatto del traffico sull’abitato occorre compensare
gli aumenti prevedibili attraverso lo spostamento del traghetto per autoveicoli a monte
dell’abitato; la nuova banchina di riva su cui si radica il molo traghetti ha una lunghezza di
circa 360 m e un guadagno verso mare di circa 50 m rispetto alla configurazione del Piano
Regolatore Portuale vigente;
Potenziamento e razionalizzazione del collegamento Porto Corsini – Marina di Ravenna: il
traghetto Porto Corsini – Marina di Ravenna è stato, quindi, spostato in corrispondenza
dell’incrocio fra il Canale Candiano e il canale emissario della Baiona, in posizione cioè più
idonea dell’attuale dal punto di vista della navigazione nel canale; la posizione è senza
dubbio opportuna anche dal punto di vista della viabilità, anche se il percorso è più lungo
rispetto a quello del traghetto attuale e meno idoneo per i pedoni; si è pensato di prevedere
un traghetto per soli pedoni più o meno in corrispondenza di quello esistente, con rifugio
del natante arretrato rispetto alla banchina sul lato del canale prospiciente l’abitato di Porto
Corsini e ricavato all’interno della darsena attualmente destinata a mezzi di servizio sul lato
opposto; tale darsena subirà una piccola riduzione di specchio acqueo, per il parziale
interramento del bacino meridionale, nella zona più stretta; le dimensioni della darsena
rimangono sufficienti per accogliere le barche da pesca che oggi vi trovano rifugio;
Terminale per navi ro-ro: il terminale per navi ro-ro è ubicato, esattamente come nel Piano
Regolatore Portuale vigente, nella darsena di grandi dimensioni pseudotriangolare
denominata Largo Trattaroli; il terminale ha una superficie a terra sufficiente per accogliere
i mezzi destinati a imbarco e/o sbarco di due traghetti contemporanei di ultima
generazione; è però considerare che il cerchio di evoluzione previsto all’interno della
darsena ha un diametro dell’ordine di 500 m, per la manovra in sicurezza di grandi navi;
Adeguamento della configurazione della piallassa del Piombone: all’interno della piallassa
del Piombone il contorno delle opere resta invariato rispetto al Piano Regolatore Portuale
vigente, mentre la profondità delle banchine viene estesa a tutto il perimetro che nel nuovo
piano raggiunge ovunque i -11.50 m; fanno eccezione le due darsene ricavate dentro al
lato sud della penisola Trattaroli che restano secondo P.R.P. rispettivamente alla -7.5 m e 7.0 m; gli interventi previsti sono fuori da ogni zona di vincolo ambientale o paesaggistico;
Nuovo profilo di canale presso la darsena San Vitale: alla fine della darsena San Vitale sul
lato Nord del Canale Candiano e nell’ultima zona con fondali profondi -11.50 m è prevista
la modifica del profilo di canale; il relativo specchio acqueo ha una larghezza di 30 m, una
lunghezza di 200 m. e confina con il canale dragato alla -5.5 m; oltre al nuovo profilo è
prevista la rettifica del profilo di banchina, sempre lungo il lato Nord del Canale Candiano
ed in fregio all’area Polimeri, tramite l’avanzamento di circa 1 m dell’attuale banchina in
guisa tale da avere un fronte continuo; la modesta entità dell’avanzamento del fronte
banchina è tale da rendere poco distinguibili i relativi profili (attuale e Piano Regolatore
Portuale 2007);
il Piano Regolatore Portuale 2007 del Porto di Ravenna, inoltre, compie una ridefinizione
dell’area portuale, in parte in diminuzione ed in parte in ampliamento (tav. GX 06 T0010).
Anche alla luce della nuova strumentazione urbanistica comunale il PRP 2007 esclude
ambiti di riconversione a prevalente destinazione residenziale e comprende aree che la
strumentazione urbanistica comunale destina ad attività produttive e logistiche strettamente
funzionali allo scalo portuale.
-
CHE il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGT) propone lo sviluppo di un sistema
infrastrutturale che superi le carenze di quello attuale, sinteticamente riconducibile a:
- presenza di estesi fenomeni di congestione;
- mancanza di standard di servizio uniformi ed adeguati alle esigenze di qualità e sicurezza;
- fragilità del sistema in seguito ad eventi accidentali;
- eccessivi carichi sull’ambiente;
- elevata incidentalità stradale.
Il P.G.T. analizza e propone le priorità di intervento per le infrastrutture e i servizi di trasporto di
livello nazionale ed internazionale; per conseguire le finalità disviluppo dei collegamenti di
interesse nazionale, il P.G.T. ha individuato il Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT);
il traffico complessivo delle merci nei porti italiani, sulla base dei dati di questo Piano (SNIT), è
in crescita, e ha raggiunto 443,5 milioni di tonnellate nel 1996; il traffico è costituito per il 52,2%
da prodotti petroliferi, e per il restante 47,8% da merci secche; le merci sbarcate prevalgono
nettamente, in termini di peso, su quelle imbarcate (rispettivamente 71,3% e 28,7% del totale);
particolarmente significativo è il traffico di container, che nel 1998 ha raggiunto 5.903.623 TEU
(unità convenzionali equivalenti a 1 container da 20 piedi); in aumento è anche il traffico
passeggeri (56,71 milioni nel 1996), alimentato in prevalenza dai collegamenti con le isole
maggiori e minori; nell'ambito delle tipologie di traffico indicate, il SNIT attuale comprende 21
porti tra i quali è ricompreso il Porto di Ravenna, in quanto porti che presentano:
- rilevante entità dei traffici ad elevato valore aggiunto;
- elevato grado di specializzazione (per singole o differenti filiere merceologiche nell'ambito
dello stesso porto, oppure all'interno di sistemi portuali diffusi);
- elevata entità del traffico combinato, alternativo al trasporto "tutto strada", sulle relazioni
dell'Italia continentale;
- traffici rilevanti con le isole maggiori.
-
CHE il Piano Territoriale Regionale (PTR) della Regione Emilia Romagna, approvato con
delibera del Consiglio regionale n. 3065 del 28 febbraio 1990, denuncia una situazione poco
efficiente per quanto riguarda l’infrastrutturazione della rete dei trasporti della Regione, per
quanto riguarda sia la quantità sia la qualità delle reti esistenti; il PTR individua il
potenziamento del porto di Ravenna; in particolare individua il collegamento diretto tra il
sistema idroviario del Po ed il porto di Ravenna come connessione strategica; tale
connessione consentirà di raccordare il sistema idroviario con uno dei terminali marittimi che
ne costituiscono il naturale recapito, contribuendo con ciò sensibilmente allo sviluppo della
navigazione interna; inoltre, il Porto di Ravenna si configura come unica struttura in Emilia
Romagna potenzialmente in grado di rispondere ad una domanda di trasporto in cui le diverse
modalità risultino integrate tra loro;
-
CHE il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), approvato con delibera del Consiglio
regionale n. 1322 del 22 dicembre 1999, rappresenta il principale strumento di pianificazione
dei trasporti attraverso cui la Regione persegue gli obiettivi di un razionale e funzionale utilizzo
del proprio territorio, assicurandone accessibilità e fruibilità; il ruolo del Porto di Ravenna,
descritto nel PRIT, evidenzia come lo scalo ravennate può svolgere un ruolo determinante
nell’ambito sia della mobilità merci regionale, sia di quella marittima del sistema adriatico (si
pensi al futuro ruolo del Corridoio Adriatico inserito nella rete trans-europea dei trasporti), sia di
quella passeggeri da crociera e da traghetto per le destinazioni della Grecia, Croazia, Turchia
ed Albania; nel PRIT si sottolinea la necessità di intervenire con misure urgenti sia di natura
organizzativa ed infrastrutturale sia di natura gestionale, per consentire al Porto di Ravenna di
divenire un centro avanzato di servizi logistici internazionali ed un generatore di domanda
strettamente collegato alle grandi reti di navigazione ed al sistema portuale mediterraneo. Il
PRIT fa proprio il Piano Regolatore del Porto vigente ed in particolare indica come prioritari i
seguenti interventi:
- Valorizzazione delle possibilità insediative nelle aree produttive portuali, al finedi attrarre
nuove imprese industriali e terziarie e sostenere l’ampliamento e la riqualificazione delle
attività esistenti; l’intervento riguarda la riduzione dei costi delle aree e degli oneri di
-
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-
-
urbanizzazione, interventi formativi ed incentivi agli investimenti per attività produttive e di
servizio;
Realizzazione di un Terminal Passeggeri nel porto di Ravenna al servizio dei flussi di
traffico verso il bacino Adriatico e Mediterraneo; gli interventi previsti riguardano
l’approfondimento dei fondali fino a 10,50 m, l’adeguamento dell’avamporto, la
razionalizzazione degli spazi a terra e la realizzazione dei servizi di supporto ai passeggeri,
l’adeguamento della viabilità e la realizzazione degli edifici di servizio;
Riqualificazione urbana della darsena di città, che prevede la trasformazione delle aree
dismesse della zona portuale in quartiere urbano; gli interventi previsti riguardano edilizia
residenziale pubblica, opere di urbanizzazione, viabilità, bonifica ambientale ed arredo
urbano;
Risezionamento dei canali e ricostruzione dossi e barriere nella Pialassa Baiona e nel
canale Baccarini, per migliorare la qualità delle acque ed il ricambio laguna–mare ed
ottenere condizioni favorevoli per le specie acquatiche; l’interventoprevede il
risezionamento del canale Baccarini, opere di consolidamento, scavo e presidio;
Risanamento del bacino idrografico del Canale Candiano e Pialassa del Piombone, con
interventi vari di fognatura, depurazione, disinquinamento, allo scopo del recupero
ambientale e dello sviluppo delle attività economiche e turistiche;
Escavo fondali in zona Piombone per il potenziamento della zona portuale; l’intervento
riguarda lo scavo dei fondali in zona Piombone per il potenziamento della zona portuale,
garantire fondali costanti in tutto il porto, (dall’imbocco, sino a S. Vitale, lungo il canale
principale ed il Canale Piombone) ed incentivare nuove iniziative e nuovi traffici.
-
CHE il Piano Territoriale Di Coordinamento Provinciale (PTCP), approvato con delibera del
Consiglio Provinciale n. 9 del 28 febbraio 2006 e successivamente modificato dal
provvedimento n. 17 del 14 dicembre 2007 a seguito dell’approvazione del PSC del Comune di
Ravenna, ha dato attuazione alle prescrizioni del Piano Territoriale Paesistico Regionale
(P.T.P.R.) e quindi costituisce, in materia paesaggistica, l’unico riferimento per gli strumenti
comunali di pianificazione e per l’attività amministrativa attuativa. Nel quadro degli indirizzi,
delle politiche e delle azioni del PTCP, lo sviluppo del Porto di Ravenna rappresenta una
priorità. In particolare fra le azioni indicate dal PTCP per la sua attuazione si possono elencare:
- Potenziamento del terminal traghetti, sviluppo di linee di traghetti internazionali e
realizzazione di un Terminal per navi da crociera a Porto Corsini connesso al Piano
Particolareggiato di completamento e integrazione di Porto Corsini;
- Connessione al Progetto delle Autostrade del Mare: rafforzamento del cabotaggio con il
sud e la Sicilia;
- Completamento dell’attuazione dei progetti del programma Speciale d’Area dell’area
portuale ( in particolare azione progettuali C e F );
- Attuazione del programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio
(PRUSST): "Il sistema urbano e portuale di Ravenna nel corridoio adriatico";
- Completamento approfondimento fondali a – 11,50 e studio di fattibilità tecnico-economica
per verificare l’opportunità dell’approfondimento dei fondali a –14,50 e azioni conseguenti;
- Escavo Canale Piombone, realizzazione e potenziamento della zona portuale Piombone e
realizzazione di banchina pubblica anche ai fini della graduale dismissione delle banchine
ad uso portuale in darsena di città ;
- Completamento delle banchine previste dal PRP e adeguamento delle attuali banchine ai
maggiori fondali;
- Interventi per migliorare la sicurezza della navigazione ( illuminazione, controllo ecc. ) e
attuazione del Piano integrato di security del porto.
-
CHE il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), approvato con delibera n. 56749/136 del
19 luglio 2004 dal Consiglio Comunale di Ravenna nella quale richiamate le attività intraprese
dall'Amministrazione in materia di mobilità sostenibile, vengono gli obiettivi prefissati; la
strategia è così riassumibile:
- migliorare la ecocompatibilità del traffico;
- stimolare l'utilizzo di mezzi alternativi;
- ridurre la pressione del traffico sulle zone e sulle strade più delicate della città;
tra gli interventi più significativi, già realizzati o da realizzare, sono contemplati interventi
infrastrutturali sul sistema perimetrale extraurbano; le ipotesi progettuali relative alla nuova
Romea (E55) prevedono l'attraversamento del territorio ravennate con un itinerario più esterno,
ad Ovest della attuale Classicana; a questo intervento va collegata la rifunzionalizzazione del
ramo debole della perimetrale extraurbana, ovvero la SS 309 Dir, che convoglia i flussi di
traffico, soprattutto di mezzi pesanti, da/per il porto e la zona industriale.
-
CHE il PSC, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale PV 25/2007 del 27 febbraio
2007, assegna un ruolo strategico allo “spazio portuale”. Alla previsione di obiettivi strategici
basati sullo sviluppo delle funzioni collegate al progetto Autostrade del mare ed in particolare
traghetti e passeggeri, sulle zone di riqualificazione urbana e di riconversione industriale e, a
Marina di Ravenna, sul consolidamento del comparto per cantieristica con conseguente
alleggerimento di depositi e basi operative, sulla conferma degli impianti esistenti per la
produzione di energia, si affianca la conferma delle aree produttive portuali sia per la parte
consolidata che per la parte di previsione del PRG 93. Strategie di sviluppo, quindi, di larga
scala e di ampio respiro, per la cui definizione il PSC demanda principalmente al POC. Il RUE,
tuttavia, non si limita a fornire indirizzi e riferimenti per la gestione corrente degli insediamenti
esistenti, ma contiene previsioni e normative che vanno nella direzione strategica del PSC e ne
rendono meno incerta l’attuazione. Per lo Spazio portuale il RUE ha, quindi, la finalità di
migliorare l’assetto delle aree del porto per una maggior sostenibilità e sicurezza, sia al suo
interno che in rapporto alle aree limitrofe.
-
CHE con il Voto n. 129/08 del 29 ottobre 2008 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, III
Sezione, ha espresso avviso favorevole con le prescrizioni e le raccomandazioni in esso
contenute. In particolare in sede di primo esame il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha
segnalato una carenza relativamente al sistema della sosta con particolare riferimento al
diporto nautico e per il terminal croceristico di Porto Corsini. Per quest’ultima previsione,
essendo soggetta a progetto unitario, si rinvia a questo strumento la verifica delle dotazioni di
sosta e agli altri servizi necessari ad un corretto funzionamento del terminal. Viene inoltre
raccomandata una più approfondita valutazione del fabbisogno di aree a parcheggio per gli altri
sottoambiti. Relativamente agli aspetti della sicurezza il parere ritiene necessario ipotizzare
adeguati interventi finalizzati al contenimento di eventuali dispersioni di sostanze pericolose, in
modo da evitare possibili fughe di prodotti nocivi sia verso il mare sia verso la pialassa del
Piombone. Analoghi interventi appaiono necessari per la chiusura dell’ accesso alla pialassa
della banchina e alla pialassa del Piombone. Tali accorgimenti, dovranno essere previsti, nei
piani di gestione dell’ ambito portuale in sede di progettazione dei singoli interventi,
prevedendo dispositivi e/o attrezzature nei punti strategici in modo da essere utilizzati
tempestivamente anche dalle unità operative e di soccorso. Per quanto riguarda le misure di
security proposte, lo stesso parere ritiene opportuno prevedere che l’accesso al terminal
container sia provvisto di attrezzature specifiche per la rilevazione di sorgenti radioattive e
neutroniche, nonchè di aree di sosta dedicate. I sistemi di controllo non devono compromettere
la rapidità di intervento dei mezzi di soccorso all’interno delle aree operative. Viene inoltre
avanzata richiesta di ulteriori studi relativamente ad aspetti idraulico-marittimi e di accessibilità
nautica. A seguito delle integrazioni presentate dall’ Autorità Portuale la III Sezione del
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con riferimento agli aspetti idraulico-marittimi e di
accessibilità nautica, ritiene non risulti dimostrato che navi aventi lunghezze superiori ai 266
metri (....) e/o aventi pescaggio superiore ai 13,5 m. possano agevolmente entrare in sicurezza
e in un tempo ragionevole in qualsiasi condizione anemologica e meteomarina nel rispetto dei
parametri dimensionali previsti dal proposto PRP. Pertanto la stessa Sezione ritiene
imprescindibile l’adozione di mirati protocolli di gestione della sicurezza della navigazione
all’interno del porto per assegnate condizioni anemologiche, meteomarine e di morfologia dei
fondali.
Le raccomandazioni e prescrizioni contenute nel Voto n. 129/08 del 29 ottobre 2008 che
incidono direttamente sul Piano Regolatore Portuale vengono recepite in questa sede, quelle
che affrontano tematiche di carattere attuativo, progettuale o gestionale dovranno trovare
riscontro nelle fasi successive di attuazione e progettazione dello stesso piano e/o in appositi
Protocolli da stipularsi fra le autorità competenti.
-
CHE con Delibera n. 1180 del 28.07.2008, Ricognizione del quadro strategico ed
infrastrutturale del porto di Ravenna, la Giunta Regionale, visto il Piano Regolatore Portuale
2007 adottato, approva la ricognizione del quadro strategico delle infrastrutture logistiche e del
trasporto di interesse per il Porto, come da relazione allegata, e dà atto che lo stesso quadro è
conforme al PRIT;
-
CHE con Delibera n. 14796 del 12.10.2009 la Giunta Regionale ha espresso Parere motivato
positivo in merito alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano Regolatore Portuale 2007,
detto parere è subordinato alle seguenti condizioni:
“Si ritiene necessario affidare alla obbligatoria procedure in materia di valutazione di impatto
ambientale ai sensi del D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs 4/08, cui devono essere
assoggettati gli interventi previsti dal Piano Regolatore Portuale 2007 del Porto di Ravenna, la
migliore e specifica determinazione degli impatti ambientali, con particolare riguardo agli
elementi evidenziati nei precedenti punti 4, 5 e 7, di seguito ricordati in estrema sintesi:
a) inquinamento atmosferico e clima;
b) acqua, in particolare, per quanto riguarda l’inquinamento e lo scambio
idrico con le piallasse;
c) rumore;
d) effetti erosivi in relazione alle aree naturali tutelate;
e) incremento del traffico veicolare;
f) modalità di gestione degli scavi e reimpieghi del materiale scavato;
Inoltre si ritiene utile pervenire ad una più puntuale ed accurata definizione degli indicatori per il
monitoraggio ambientale del Piano Regolatore Portuale 2007 del Porto di Ravenna;
Infine si ritiene necessario, una volta definiti gli indicatori, attuare il programma di monitoraggio
ambientale del Piano Regolatore Portuale 2007 del Porto di Ravenna”;
La stessa delibera si esprime in merito alla Valutazione di Incidenza: “gli interventi previsti dal
Piano Regolatore Portuale 2007 del Porto di Ravenna non hanno incidenze negative
significative, dirette o indirette, sugli habitat e sulle specie animali e vegetali di interesse
comunitario presenti nei Siti della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) limitrofi;
c) si ritiene, comunque, necessario che le successive fasi di progettazione delle singole opere
e dei singoli interventi, siano sottoposte alla procedura di valutazione dell’incidenza
ambientale, ponendo particolare attenzione soprattutto ai seguenti aspetti:
1) compatibilità degli interventi previsti con le Misure generali di conservazione delle ZPS
(Delibera della Giunta regionale n. 1224/08);
2) compatibilità con le prescrizioni ed il parere già espresso dal Parco regionale del Delta del
Po;
3) progettazione delle opere e degli interventi esternamente ai confini dei Siti rispettando la
massima distanza possibile;
4) predisposizione di idonee e congrue misure di mitigazione e/o compensazione ambientale
da realizzarsi soprattutto nei pressi delle opere considerate più impattanti”.
Alla luce delle anzidette condizioni si è provveduto ad adeguare il piano di monitoraggio, le
restanti indicazioni/prescrizioni del suddetto parere che riguardano le successive fasi attuative
del Piano sono state rinviate a quella sede. La Dichiarazione di sintesi, che costituisce parte
integrante della presente Istruttoria (allegato1), fornisce puntuale riscontro alle anzidette
condizioni.
-
CHE con Delibera n. 97561/422 del 16.10.2007 la Giunta Comunale di Ravenna ha preso atto
che le previsioni del Piano Regolatore Portuale 2007 sono conformi agli strumenti urbanistici
generali del comune di Ravenna (PRG ‘93-PSC), fermo restando la necessità di mantenere un
collegamento stradale lungo il fronte canale dell’ abitato di Porto Corsini e che qualsiasi
intervento che coinvolga la viabilità esistente sia subordinato alla realizzazione di una
adeguata viabilità con prestazioni non inferiori. Viene inoltre confermata la necessità che la
realizzazione dei 5 Progetti Unitari sia subordinata all’ approvazione da parte del Consiglio
Comunale di specifico strumento urbanistico attuativo. La stessa Deliberazione dichiara
conclusa l’intesa ai sensi dell’ art. 5 c.3 della L. 84/94;
pertanto, si propone alla Giunta Provinciale:
1.
2.
Di introdurre le seguenti modifiche all’ elaborato “Normativa di attuazione” (NX06R0010)
del Piano Regolatore portuale 2007:
-
all’ art. 2, c. 3 sostituire Regione Emilia Romagna con Provincia di Ravenna;
-
all’ art. 17, al c. 3 aggiungere: “In sede di strumentazione attuativa il dimensionamento degli
spazi di sosta potrà essere incrementato alla luce di eventuali ulteriori fabbisogni che
emergessero da verifiche progettuali ed ambientali”.
-
Nella Parte seconda: schede tecniche, dopo “...applicazione operativa.” aggiungere: La
realizzazione degli anzidetti Progetti Unitari è subordinata all’ approvazione da parte del
Consiglio Comunale di specifico strumento urbanistico attuativo.
-
Alla scheda “Progetto unitario 5: Porto Corsini”, occorre aggiungere in “Obbiettivi e criteri”
dopo “attuale”: e mantenendo un collegamento stradale lungo il fronte canale dell’ abitato di
Porto Corsini.
Di approvare, con le modifiche di cui al precedente punto 1, il Piano Regolatore Portuale
2007 così come risulta formato dai seguenti elaborati:
Relazione generale - GX06R0010
- Normativa di attuazione - NX06R0010
- Analisi costi-benefici - IE06R0011
- Stima tecnica economica degli interventi pianificati IC06R0010
Elaborati grafici
- Delimitazione nell'ambito del P.R.P. 2007 GX06T0010
- Planimetria stato di fatto dell'area portuale GX06T0020
- Planimetria stato di fatto dell'area portuale e confronto con P.R.P. 2007 GX06T0030
- Caratteri generali del P.R.P. 2007 GX06T0040
- Caratteri generali del P.R.P. 2007 - Tav. 1/3 GX06T0050
- Caratteri generali del P.R.P. 2007 - Tav. 2/3 GX06T0060
- Caratteri generali del P.R.P. 2007 - Tav. 3/3 GX06T0070
- Articolazione temporale ed evidenziazione della fasi attuative Tavola 1/3 - Fase 1 GX06T0080
- Articolazione temporale ed evidenziazione della fasi attuative Tavola 2/3 - Fase 2 GX06T0090
- Articolazione temporale ed evidenziazione della fasi attuative Tavola 3/3 - Fase 3 GX06T0100
- Planimetria delle aree funzionali e destinazioni d'uso - IU06T0014
- Planimetria delle aree demaniali IU06T0020
- Sistema della mobilità, viabilità ed interconnessioni infrastrutturali stradali e ferroviarie
(Sistema della mobilità - PSC/PRG 2003 del Comune di Ravenna IT06T0010
- Viabilità ed interconnessioni infrastrutturali stradali e ferroviarie esistenti - Ambito portuale
IT06T0020
- Viabilità ed interconnessioni infrastrutturali pianificate e programmate - stradali e ferroviarie
Ambito portuale IT06T0030
- Planimetria ipotesi tipo logiche di intervento - Tav. 1/2 AC06T0010
- Planimetria ipotesi tipologiche di intervento - Tav. 2/2 AC06T0020
- Ipotesi tipologiche di intervento – Sezioni AC06T0030
- Piano integrato di sicurezza - AZ06R0010
- Allegato al Piano Integrato di Sicurezza: Perimetrazioni Scala 1:10.000 AZ06T0010
- Allegato al Piano Integrato di Sicurezza: Telesorveglianza Scala 1:10.000 AZ06T0020
- Studio meteomarino AM06R0010
- Studio penetrazione moto ondoso ed agitazione interna AM06R0020
- Studio della circolazione idrica portuale AM06R0030
- Studio della navigabilità AM06R0040
- Studio sulla dinamica costiera e sull' interrimento del canale di accesso AM06R0050
- Studio operatività portuale e rischio di navigazione AM06R0060
- Studio della qualità delle acque portuali AM06R0070
- Studio della navigabilità - Integrazioni sulla navigabilità del canale esterno AM06R0080
- Relazione geotecnica - Dimensionamenti e calcoli geotecnici preliminari AG06R0010
- Analisi dei traffici portuali e previsioni di sviluppo A T06R0020
- Analisi e verifica del funzionamento dell'infrastruttura portuale AT06R0030
- Studio dell'evoluzione dei vettori marittimi A T06R0040
- Analisi delle infrastrutture di collegamento terrestri A T06R0050
Integrazioni
- Relazione - Approfondimenti in merito alla penetrazione del moto ondoso nel porto di
Ravenna AM06R0021
- Relazione - Studio integrativo sulla navigabilità - AM06R0041
- Relazione di consulenza tecnico nautica del 30.10.2007
- Relazione studio Wallingford per Sapir - 1995
- Relazione - Studio integrativo sulla dinamica costiera e sull'interrimento del canale di
accesso AM06R0051
- Rapporto integrato di sicurezza portuale (Allegato al P.R.P.) Tav. n. AS06R0010
- Allegato A - Diffusione degli inquinanti all'interno dell'area portuale
- Allegato B - Piano di Emergenza Esterna per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante
nella provincia di Ravenna I PARTE (Avio, Borregaard, Ecofuel, E.V.C., Great Lakes, Vara,
Polimeri Europa, Rivoira, Vinavil)
- Carta della densità abitativa -Scala 1:60.000 Tav. n. AS_ 06T_0020
- Carta delle aree industriali in ambito portuale Scala 1:25.000 Tav. n. AS_ 06T_0030
- Stralcio del Piano Territoriale Paesistico Regionale - Tav.1-30 - Scala 1 :25000 Tav. n. AS_
06T_0040
- Carta degli ambiti di tutela - Scala 1 :60.000 Tav. n. AS_ 06T_0050
- Carta delle zone vulnerabili - Scala 1 :60.000 Tav. n. AS_ 06T_0060
- Carta del Parco del Delta del Po - Scala 1:60.000 Tav. n. AS_ 06T_0070
- Carta delle aree protette -Scala 1: 10.000 Tav. n. AS_ 06T_0080
- Carta delle infrastrutture di collegamento - Scala 1: 100.000 Tav. n. AS_ 06T_0090
- Carta delle aree funzionali e destinazioni d'uso - Scala 1:10.000 Tav. n. AS_ 06T_0100
Valutazione Ambientale Strategica
- Rapporto Ambientale - 2009 AA09R0010
- Appendice 1 - Aria e clima - AA09R0010
- Appendice 2 - Flora e fauna - AA09R0010
- A ppendice 3 - Rumore e vibrazioni - AA09R00100
- Appendice 4 - Piano di monitoraggio - AA09R0010
- Tavola 1: Piano territoriale di coordinamento provincialeTutela dei sistemi ambientali e delle
risorse naturali e storico-culturali AA09T0010
- Tavola 2: Piano territoriale di coordinamento provinciale Assetto strategico della mobilità,
poli funzionali, ambiti produttivi dirilievo sovra comunale, articolazione del territorio rurale AA09T0020
- Tavola 3: Piano strutturale comunale Spazi e sistemi AA09T0030
- Tavola 4: Carta delle aree protette AA09T0040
- Tavola 5: Parco regionale del Delta del Po/Stazione "Pineta di S.Vitale e Pialasse di
Ravenna" Tavole n° Pl: "Zonizzazione 2005" AA09T0050
- Tavola 6: Planimetria delle aree individuate per la sistemazione dei materiali provenienti dai
dragaggi AA09T0060
- Tavola 7: Carta dell'uso del suolo AA09T0070
- Tavola 8: Carta della vegetazione AA09T0080
3.
4.
5.
Dichiarazione di sintesi - AA09R0020
Di pubblicare, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione l’ atto di approvazione;
Di rendere pubblici, anche attraverso la pubblicazione sul sitio web, il parere motivato, la
dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio;
Di trasmettere all’ Autorità Portuale di Ravenna copia della delibera di approvazione del
Piano Regolatore Portuale 2007 anche al fine di renderla pubblica attraverso la
pubblicazione sul sito web.
IL FUNZIONARIO DEL SERVIZIO
URBANISTICA
(Arch. Fabio Poggioli)