Rapporto sulla dispersione scolastica 2007/2010

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Rapporto sulla dispersione scolastica 2007/2010
 PROVINCIA DI PAVIA Assessorato Attività Produttive, Lavoro e Formazione La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare <Indagine sulla Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia> 2007 – 2010 A cura del <Comitato Tecnico Scientifico> Patto di Governance per la programmazione e il miglioramento dell’Offerta Formativa in Provincia di Pavia Maggio 2011 La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare <Indagine sulla Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia> 2007 – 2010 A cura dell’Assessorato Attività Produttive, Lavoro e Formazione della Provincia di Pavia e del Comitato Tecnico Scientifico previsto all’art. 7 del “Patto di Governance per la programmazione e il miglioramento dell’offerta formativa in Provincia di Pavia”. Comitato Tecnico Scientifico: Piera Bianco – APOLF PAVIA Massimo Ferrari – IIS FARAVELLI STRADELLA Mara Aschei – LICEO FOSCOLO PAVIA Roberto Gavana – IPSIA CREMONA PAVIA Giuseppe Belli – ITIS CARDANO PAVIA Alberto Henin – IIS POLLINI MORTARA Tonino Adamo – FONDAZIONE CLERICI PAVIA Carla Gorin – DELEGATO DALLA PROVINCIA Mauro Casella – IIS VOLTA PAVIA Anna Abelli ‐ ODPF SANTACHIARA Maria Grazia Crotti ‐ DELEGATO DALLA PROVINCIA Coordinamento organizzativo‐metodologico del Comitato Tecnico Scientifico Roberto Bertacchini Si ringraziano tutti i dirigenti e il personale delle istituzioni scolastiche e degli organismi di Formazione Professionale, la direzione del Settore Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo, i funzionari della Provincia di Pavia, dell’Ufficio Scolastico Provinciale e tutti coloro che hanno corrisposto all’azione di indagine e alla riuscita dei <focus group> sulla dispersione scolastica per la disponibilità manifestata e per la collaborazione prestata. 2 Perché un rapporto d’indagine sulla Dispersione Scolastica Se da un lato, il recente avvio dell’Anagrafe degli studenti risulta essere uno strumento di presidio e di controllo fondamentale sui dati di tutti gli studenti, costituendo un importante punto di riferimento univoco per tutti i soggetti istituzionali territorialmente interessati e per tutte le Istituzioni scolastiche e formative della Provincia di Pavia, dall’altro si devono sempre di più porre in atto azioni coordinate verso il problema del disagio e della dispersione scolastica Dopo la presentazione del Rapporto di Monitoraggio 2010, il Comitato Tecnico Scientifico del patto di Governance ha voluto completare la prima fase dell’indagine sulla dispersione scolastica in Provincia di Pavia (Settembre 2010), inserendo anche gli ultimi dati relativi all’anno scolastico 2009‐2010 e presentare un report che prenda in visione l’intero triennio 2007‐2010. Si è inteso così intraprendere un percorso nuovo, maggiormente attento alla qualità dei processi educativo‐formativi seguendo il filo rosso della dispersione scolastica nella Provincia di Pavia, per cercare di capire quali sono le eventuali azioni correttive e di supporto a tutti coloro che operano nel sistema scolastico‐formativo o che hanno il potere di modificarlo, tanto o poco che sia, affinché le decisioni convergano il più possibile su soluzioni efficaci ed efficienti tese a valorizzare al meglio l’impegno e la consapevole partecipazione dei giovani nella scuola e nella formazione professionale. 3 INDICE 1.
Rapporto d’indagine 2007‐ 2010: la Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia pag. 5 1.1. PREMESSA: AFFRONTARE SERIAMENTE IL RISCHIO DISPERSIONE 1.2. PRESENTAZIONE DELLA PRIMA INDAGINE PROVINCIALE SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA E ARCHITETTURA DEL QUESTIONARIO 1.3. PRESENTAZIONE DEI DATI RACCOLTI 1.4. ELABORAZIONI STATISTICHE COMPLESSIVE PER TUTTI GLI ATTRIBUTI STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVI 1.5. FORMAZIONE PROFESSIONALE GLI ISCRITTI: LE QUANTITA’ PER ZONA E GLI INDIRIZZI ATTIVATI 1.6. FORMAZIONE PROFESSIONALE 2007 ‐ 2010: elaborazione e presentazione dei dati raccolti nel corso dell’indagine 2.
pag. 47 pag. 48 Le schede “buone prassi”: attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la Dispersione Scolastica 2.1. LE SCHEDE “BUONE PRASSI”: attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la Dispersione Scolastica 3. Dalla <fotografia dell’esistente> alla proposta di <Linee Guida> 3.1. FOCUS GROUP SULLA DISPERSIONE: LA FOTOGRAFIA DELL’ESISTENTE 3.2. IL QUADRO D’AZIONE STRATEGICO: <LE LINEE GUIDA> 4. Appendice: ulteriori elaborazioni statistiche Fonti bibliografiche e sitografiche 4 pag. 6 pag. 10 pag. 11 pag. 24 pag. 37 pag. 34 pag. 65 pag. 66 pag. 69 pag. 73 pag. 95 5
1. Rapporto d’indagine 2007‐ 2010: la Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia
1.1. PREMESSA: AFFRONTARE SERIAMENTE IL RISCHIO DISPERSIONE La dispersione è un fenomeno complesso è può essere definita come insieme di fattori che modificano il regolare svolgimento del percorso scolastico di uno studente. In ambito scolastico non si identifica semplicemente con l’abbandono, ma riunisce un insieme di cause (irregolarità nelle frequenze, ritardi, non ammissione all’anno successivo, ripetenze, interruzioni) che possono sfociare nell’uscita anticipata dei ragazzi dal sistema scolastico. La dispersione incrocia più mondi formativi, dalla scuola alla formazione professionale fino al lavoro e una raccolta di dati sulla dispersione che sia da sfondo per riflessioni e scelte concrete richiede pertanto un’integrazione delle varie fonti amministrative e una loro utilizzazione sistematica ed integrata. E’ nella scuola superiore che il fenomeno <dispersione> esplode: tra la prima e la seconda si perdono parecchi ragazzi; certo alcuni vanno alle scuole private o alla formazione professionale ma, nell’insieme, il numero di coloro che dopo qualche anno di frequenza si perde, resta molto alto. Il disagio scolastico è sempre frutto di una combinazione di cause. Bisogna riconoscerle per meglio studiare e predisporre interventi di contrasto. • la famiglia: è purtroppo scontato che le condizioni familiari ed economiche incidano ancora fortemente sul percorso scolastico sia nella scelta degli indirizzi sia nei risultati. La dispersione non è più però figlia esclusiva di povertà e di emarginazione, ci sono forme di disagio senza situazioni socio‐economiche familiari critiche. La criticità oggi sta piuttosto: ‐ nella difficoltà a creare relazioni positive (divisioni familiari che si riflettono sui rapporti, difficoltà del ruolo genitoriale, famiglie monoparentali, ecc.); ‐ nella cultura familiare. Spesso è proprio il "patrimonio culturale" della famiglia a fare da discrimine tra gli alunni (proponendo modelli di socializzazione e predisponendo le capacità effettive di apprendimento). • la scuola, che si trova, soprattutto oggi, a ricevere disagio, a creare disagio e a non potersi più esimere dal tentare di risolverlo. Per incidere positivamente in questa area, la scuola deve avere la consapevolezza della sua fondamentale funzione educativa; deve accettare la sfida di un disagio scolastico non più saltuario, ma sempre più di tipo “cronico”. La scuola, come primo luogo privilegiato dell’incontro tra società e minori vive direttamente l’esperienza dei grandi cambiamenti culturali che si riflettono sui comportamenti giovanili e si trova quindi a fare i conti, oggi più che mai, con la distanza che si è creata tra la cultura dei giovani e quella della scuola (cultura della conoscenza e del sapere). Non bisogna mai dimenticare però che il disadattamento è un concetto relativo, si è sempre disadattati rispetto ad un certo contesto, una certa situazione, ma non rispetto ad un’altra. E’ necessario quindi che la scuola sappia “costruire” le situazioni adatte ad accogliere tutti e che permettano a tutti di entrare in relazione con essa. Certo tutto ciò non basta se la struttura scolastica non pone al centro della propria attività il problema. La vera innovazione deve partire dai docenti, i quali devono recuperare la loro funzione di ricercatori in termini di pedagogia e di metodologia didattica. • la società: abbiamo più volte visto gli effetti dei profondi cambiamenti culturali legati ai mass media ma vi sono anche orientamenti valoriali dominanti (il successo, il denaro, l’edonismo ecc.) che condizionano gli obiettivi che i ragazzi si danno. E’ un dovere della 6
società nel suo insieme far comprendere ai giovani che istruzione e formazione sono valori fondamentali per il loro futuro. ¾ Dalle medie alle Superiori : una scelta spesso troppo fragile Se è vero che il diverso contesto di provenienza influenza il grado di partenza e gli stimoli a cui i ragazzi sono sottoposti, è anche vero che dopo il percorso delle elementari e quello delle medie gli studenti dovrebbero essersi ri‐posizionati soltanto in base alle proprie capacità, essendo stati esposti agli stessi programmi educativi e combattendo, ora, ad armi pari. Il problema è quindi la discutibile capacità del percorso scolastico di aprire davvero tutte le porte agli studenti, indipendentemente dalla capacità del contesto di provenienza di influenzarne le scelte ed orientarne le ambizioni. Nel momento della scelta varie influenze esterne possono essere percepite dai ragazzi e diversi fattori di condizionamento entrano in gioco. Facendo riferimento ad una recentissima indagine della Provincia di Grosseto (Maggio 2010) proviamo ad evidenziare alcuni dei principali “condizionamenti” che inducono i ragazzi ad effettuare determinate scelte. • Tra le prime cause troviamo la poca chiarezza di idee e, quindi, l’incapacità di decidere del futuro in un momento della vita in cui, ancora, i ragazzi non sanno esattamente cosa vorranno fare nei prossimi anni e, ancor più, quali strade percorrere per realizzare i loro progetti; • Lo scarso aiuto da parte degli insegnanti delle medie ed il problema di non saper esattamente a chi rivolgersi per chiedere informazioni, consigli e sostegno nel corso della fase decisionale; • La scelta viene spesso indotta dal pensare che in un determinato corso di studi non si debba studiare troppo, la vicinanza del percorso di studi agli interessi ed alle inclinazioni personali, il fatto di ritenere che il relativo diploma consenta immediate possibilità di lavoro, la presenza di amici (che hanno già scelto di frequentare un determinato corso in una data scuola), i consigli dei familiari, la vicinanza della scuola alla propria casa, il fatto che la scuola sia stata già frequentata da un fratello, da un parente prossimo o da un amico. Ma perché si manda il figlio al liceo, e qualche volta all'Itis? Spesso perché i genitori hanno studiato lì. Perché altri amici e compagni delle medie ci vanno. Perché i professori delle medie qualcosa hanno consigliato, ma…. Perché si va per esclusione: chi odia la matematica finisce al classico, come se là non esistesse. Oppure perché qualche istituto scolastico si è fatto pubblicità meglio degli altri. È la famigerata consuetudine di molti "POF‐vetrina", che rappresentano di frequente uno strumento decisivo nelle politiche di marketing strategico delle scuole, basato, il più delle volte, su promesse illusorie e quasi mai mantenute. Non è sempre un problema di orientamento: spesso i genitori non pensano ai figli ma a loro stessi, e al molto ipotetico prestigio legato a una scuola piuttosto che ad un'altra. Ma i guai arrivano da lontano. Nel primo anno delle superiori, vengono al pettine tutti i nodi non sciolti dalla scuola media…. E dopo aver effettuato la scelta della scuola superiore? Dovrebbe entrare in gioco quella che viene definita la <soddisfazione scolastica>. E da cosa dipende la soddisfazione scolastica? Quali sono gli aspetti che devono essere tenuti in considerazione per verificarne l'intensità? Gli studi e le ricerche più recenti in ambito socio‐cognitivo‐educativo individuano diverse dimensioni fondamentali che contribuirebbero a determinare la soddisfazione scolastica dei ragazzi, vediamone alcune tra le principali : 7
1. L'apprendimento. L'apprendimento considerato come autovalutazione individuale delle “performances” scolastiche e della percezione di miglioramento ‐ soddisfazione rispetto ad esse. 2. La relazione con i compagni. Questa relazione è considerata nel senso della percezione di isolamento‐integrazione, e in quello della percezione del "segno" della relazione (positivo o negativo). 3. La relazione con gli insegnanti. Questa relazione è considerata soprattutto nel senso della rappresentazione dell'insegnante come un adulto significativo, che è punto di riferimento effettivo per l’allievo. 4. La struttura delle reti di relazioni extrascolastiche. Questa dimensione strutturale costituisce il quadro di sfondo per la comprensione della struttura delle relazioni scolastiche e della loro "positività": un ragazzo con ampie reti extrascolastiche avrà la tendenza a costruire altrettanto ampie e positive reti scolastiche. 5. Il ruolo dei genitori che riguarda la rappresentazione che i giovani si costruiscono della "'vicinanza dei propri genitori rispetto alle questioni scolastiche”, del supporto che essi forniscono loro (per esempio riguardo ai compiti) e degli eventuali gradi di criticità rispetto agli insegnanti e al funzionamento scolastico. L'importanza di questo aspetto deriva dalla constatazione circa il "peso" dei genitori e dei familiari nella vita del ragazzo; è impensabile che la posizione dei genitori rispetto alla scuola non influisca sulla rappresentazione degli stessi giovani. 6. Il senso dell'andare a scuola come percepito dagli alunni; la sua importanza risiede, intanto, nel momento informativo (sapere qual è il fattore che più di ogni altro motiva all'andare a scuola) e in quello confermativo (nel senso che da questa sezione dovrebbe emergere con chiarezza un eventuale disagio complessivo nell'andare a scuola). Da queste brevi sottolineature emerge sicuramente una importante riflessione: la inderogabile necessità di mettere in campo un Orientamento incisivo, “vicino agli adolescenti”, svincolato da insufficienti “azioni spot”, che sappia formulare proposte, che riassumano in sé tutte le potenzialità per formare le coscienze alla lettura critica di una società "mutevole e schizofrenica" e che sappia educare i giovanissimi a "scelte di vita e di formazione" lungimiranti e durature. Disagio e Dispersione? Sia la condizione di giovane come quella di adulto risulta oggi sospesa in un vuoto esistenziale, denso di contraddizioni, che è il prodotto di una società priva di scelte etiche, ovvero che sceglie giorno per giorno, di essere eticamente neutra in pressochè tutte le sfere di vita, nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nella vita pubblica. Insomma il tema è <caldissimo> e coinvolge tutti in prima persona. Se da un lato, il recente avvio dell’Anagrafe degli studenti risulta essere uno strumento di presidio e di controllo fondamentale sui dati di tutti gli studenti, costituendo un importante punto di riferimento univoco per tutti i soggetti istituzionali territorialmente interessati e per tutte le Istituzioni scolastiche e formative della Provincia di Pavia, dall’altro si devono sempre di più porre in atto azioni coordinate verso il problema del disagio e della dispersione scolastica. <In concreto, non si tratta soltanto di “dare una mano” ai ragazzi in difficoltà, ma di assicurare un futuro migliore a generazioni di ragazzi. Di questo bisogna essere consapevoli quando si vuole produrre un risultato sociale. Soprattutto se non si tratta di un fenomeno marginale ma di un fenomeno che tocca un’ampia fascia della popolazione scolastica. Se non ci può essere un intervento unico, tanto meno ci può essere un unico attore dell’intervento. Se è vero che non si deve perder tempo in una sterile ricerca dei colpevoli che non farebbe altro che accentuare le difficoltà di chi si sente chiamato in causa (il giovane,la famiglia, l’insegnate), 8
tuttavia solo una presa in carico consapevole del problema può aiutare ad affrontarlo. La responsabilità non è più la ricerca del colpevole ma è un mettersi in gioco per trovare una soluzione possibile rivedendo i comportamenti e le competenze.> (S. Scanavino – Progetti sulla dispersione – Comune di Torino – 2008). Affrontare seriamente il “rischio dispersione” significa per prima cosa avere il coraggio di provare a cambiare davvero modo di fare scuola, mettendo in campo idee, volontà e speranze di quanti credono che l’avere tutti un uguale diritto di istruirsi significa che tutti possono apprendere, che il mondo dei giovani non è diviso tra chi ce la fa a studiare e chi no, ma è solo composto da tante teste e personalità diverse e che la scuola non è un’asticella posta ad una certa altezza per cui solo alcuni riescono a saltarla. Ecco allora l’importanza di affrontare la scuola quale processo globale fortemente caratterizzato da partecipazione, condivisione, nuove consapevolezze culturali per realizzare impegni solidali e un controllo sociale sui risultati che, insieme, si riesce di volta in volta a raggiungere. Fonti bibliografiche e sitografiche di riferimento • Comune di Torino ‐ Progetti sulla Dispersione di S.Scanavino – 2008; • Scuola‐er – Il portale della scuola della Regione Emilia Romagna ‐ La dispersione scolastica e il successo formativo ‐ Analisi di un fenomeno ‐ 2009 • Provincia di Grosseto ‐ Ufficio Istruzione – Osservatorio Scolastico Provinciale ‐ Indagine sui fattori di scelta della scuola superiore e sugli orientamenti scolastici degli studenti grossetani – Maggio 2010 • La dispersione scolastica nella provincia di Pisa ‐ L’anagrafe degli studenti ‐ strumento per l’individuazione di interventi efficaci per combatterla ‐ Provincia di Pisa – Assessorato alla Pubblica Istruzione e allo Sport – 2008. • Ministero della Pubblica Istruzione ‐ Direzione Generale Studi e Programmazione ‐ Ufficio di statistica ‐ La dispersione scolastica ‐ Indicatori di base per l’analisi del fenomeno ‐ Anno Scolastico 2004/05. • Oriano Pirazzini ‐ Il diritto di non perdere la voglia di imparare – Falzea Editore – 2006 • P. Terenzi – Contrasto alla dispersione e promozione del successo formativo – Buone pratiche in Emilia Romagna – Franco Angeli – 2006 • Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace – La dispersione scolastica nelle scuole di I e II grado – Rapporto finale – a cura di IRES ‐ 2006 9
1.2. PRESENTAZIONE DELLA PRIMA INDAGINE PROVINCIALE SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA E ARCHITETTURA DEL QUESTIONARIO Con questa indagine si è cercato, da una parte, di quantificare il fenomeno “dispersione” in provincia di Pavia, per poter capire, anche attraverso il successivo confronto con i dati disponibili per altre province italiane, se e quale incidenza abbia la problematica e quale sia l’urgenza di affrontarla come patto di Governance e, dall’altra, di capire quale sia attualmente l’impegno delle scuole sul fronte del contenimento della dispersione o, per lo meno, nell’intervento su alcuni suoi aspetti, come il diffondersi di situazioni di scarso profitto scolastico e di disorientamento. Pur consapevoli dell’ampiezza delle sfaccettature del problema dispersione, si è cercato in questa prima fase, di realizzare un questionario contenuto, per non oberare le segreterie con un'altra pesante raccolta di dati, scegliendo solo alcuni indicatori della dispersione e della risposta delle scuole, ma si sono comunque indagati tre anni scolastici (sono quelli di cui possediamo i dati grazie alle risposte collaborative delle scuole ai precedenti monitoraggi promossi dal CTS) per poter abbozzare un'analisi anche sui trend del fenomeno. Le domande sono state divise in due blocchi: quattro sui numeri del fenomeno dispersione e altrettante sui numeri di alcune azioni di contrasto. Per caratterizzare e quantificare il fenomeno dispersione si sono scelti i seguenti indicatori: A) doppie ripetenze dello stesso anno scolastico, B) assenteismo superiore al 25% dei giorni di scuola, C) interruzioni degli studi tra 16 e 18 anni senza conseguire titoli D) passaggio dalla scuola alla ricerca del lavoro al raggiungimento del 16° anno. Per avere un’idea dell’impegno delle scuole sul fronte della dispersione si è scelto di rilevare: E.1) numero delle procedure per individuare evasioni dell'obbligo, E.2) ore di docenza e consulenza per azioni di recupero disciplinare e metodologico, E.3) numero di colloqui per bilancio competenze e riorientamento; F) numero di percorsi in alternanza scuola‐lavoro per chi non riesce a stare a scuola, G) ore di didattica breve coordinate con alternanza H) passaggi al serale Le scuole e i CFP hanno risposto nella loro totalità (anche quando possedevano pochi dati signifi‐
cativi per le specifiche domande del questionario) e di questo si ringraziano i dirigenti e le segrete‐
rie. In effetti in questo primo censimento la scelta di alcuni indicatori e dei relativi livelli è risultata a volte una soglia troppo alta intercettando solo casi estremi. Ad esempio, non solo la bi‐ripetenza di un certo anno è sintomo di dispersione, ma lo è anche un percorso scolastico con più ripetenze anche se in anni differenti e, al limite, anche la singola ripetenza: tutti casi che nella nostra indagine sono rimasti sotto soglia. Analogamente ci siamo resi conto che la scelta del passaggio ad un percorso di alternanza o ad un corso serale non sono significativi perchè statisticamente molto rari. Nel prossimo monitoraggio qualitativo questo spazio nel questionario dovrà essere dedicato a censire con più dettaglio altri aspetti della dispersione (dalle singole ripetenze ai cambi di indirizzo) e le azioni che le scuole mettono in atto per contrastare la dispersione, la qualità delle relazioni, il coinvolgimento delle famiglie, ecc. Per quanto riguarda il modo di procedere e lo sforzo di avvicinare il lavoro del CTS alle scuole, si è sperimentata, durante la somministrazione del questionario, l’attivazione di un servizio di consulenza per aiutare le segreterie nella compilazione e per omogeneizzare eventualmente le risposte alle domande che potevano lasciare maggiori dubbi. Le richieste di precisazioni non sono state molte e non permettono di farne una statistica, ma comunque la possibilità di chiedere spiegazioni on‐line ha favorito il raggiungimento del 100% di risposte da parte delle scuole. 10
1.3. PRESENTAZIONE DEI DATI RACCOLTI Questo capitolo presenta in forma numerica mediante tabelle, ed in forma grafica mediante diagrammi di facile lettura, tutti i dati raccolti dall’indagine condotta negli Istituti Statali di Istruzione Secondaria della Provincia di Pavia senza aggiungere alcun commento. I numeri vengono distinti per ciascuna domanda del questionario, (§ dal 9.3.1 al 9.3.8) per Anno Scolastico e per classe del quinquennio del corso. Ogni paragrafo presenta nella prima parte, con Tabella e relativo grafico, i dati raccolti per Indirizzo di Studio (ARTISTICO, PROFESSIONALE, TECNICO, LICEO) e, nella seconda parte, sempre con Tabella e grafico, i dati raccolti secondo le la locazioni geografica degli Istituti (la Provincia di Pavia è suddivisa in tre settori: PAVESE, OLTREPO’ e LOMELLINA). Al fine di poter valutare al meglio i risultati relativi all’indagine sulla dispersione scolastica, riportiamo qui di seguito I numeri totali e complessivi degli studenti iscritti nel triennio 2007 – 2010, raggruppati per Anno Scolastico (A.S.), per indirizzo di Studi e per Zona Geografica, (Vedi anche Rapporto di Monitoraggio ‐ Settembre 2010) 11
1.3.1. “A” ‐ BIRIPETENZE TABELLA 1 - BIRIPETENZE PER INDIRIZZO DI STUDI
anno scol. INDIRIZZO
1°
2°
3°
4°
2007-2008
2008-2009
2009-2010
I.ART
PROF
TECN
LICEI
1
5°
totali
1
10
3
2
1
2
2
2
I.ART
PROF
TECN
LICEI
1
I.ART
PROF
TECN
LICEI
2
0,13%
7659
0,03%
1
9
5377
0,17%
1
1
7572
0,01%
1
4
5346
2
0,24%
1
5
7
0,71%
6
3
0,42%
0,32%
423
7
3
473
4039
4087
6
7
2
13
1
3
6
% su iscritti
29
10
5
iscritti
3
0
436
0,00%
2
20
3943
0,51%
2
2
16
5388
0,30%
2
1
8
7527
0,11%
Bi-ripetenze per indirizzo e per anno di corso nel triennio 2007-2010
30
3
25
7
2
6
15
7
3
4° anno
4
6
6
5
5
2008-2009
3
3
TECN
LICEI
0
PROF
I.A RT
1
I.A RT
1
2° anno
1
2
2
LICEI
2
PROF
2
1
2
2007-2008
1
1
1
10
LICEI
PROF
I.A RT
1
1
2
TECN
10
5
0
3° anno
3
10
12
5° anno
2
2
TECN
unità
20
2009-2010
1° anno
TABELLA 2 – BIRIPETENZE PER ZONA GEOGRAFICA
ZONE
anno scol.
1°
2°
3°
4°
P AVE S E
2007-2008 O L T R E P O
L O ME L L INA
9
P AVE S E
2008-2009 O L T R E P O
L O ME L L INA
8
P AVE S E
2009-2010 O L T R E P O
L O ME L L INA
3
5°
2
iscritti
% su iscritti
14
9118
0,15%
3
3
6
3604
0,17%
3
1
4
4795
0,08%
3
2
3
2
3
4
6
2
1
3
5
7
5
4
4
3
1
2
1
7
43
19
23
15
8
iscritti nel triennio
12965
11180
10346
9276
8503
% sugli iscritti nel triennio
0,33%
0,17%
0,22%
0,16%
0,09%
Bi-ripetenze totali 20072010 per anno di corso
totali
13
9603
0,14%
15
3476
0,43%
12
4389
0,27%
1
22
8958
0,25%
1
9
3615
0,25%
3
13
4721
0,28%
3
Bi-ripetenze per zona e per anno di corso nel triennio 2007-2010
25
1
20
4
9
3
3
1
3
3
8
4
3
3
1
2
2
3
7
1
1
3
6
3
7
PAVESE
LO M E LLIN A
O LT RE P O
PAVESE
PAVESE
13
2008-2009
3° anno
2° anno
5
4
1
2
0
2007-2008
5° anno
4° anno
LO M E LLIN A
3
LO M E LLIN A
5
2
O LT RE P O
10
5
3
2
O LT RE P O
u n i tà
15
2009-2010
1° anno
1.3.2. “B” ‐ ASSENZE > 25% TABELLA 3 – ASSENZE > 25% PER INDIRIZZO DI STUDI
anno scol.
INDIRIZZO
1°
2°
3°
4°
5°
totali
2007-2008
I.ART
PROF
TECN
LICEI
14
266
63
15
7
199
60
12
5
162
55
6
10
146
42
9
16
77
28
7
52
850
248
49
473
4039
5346
7659
10,99%
21,04%
4,64%
0,64%
2008-2009
I.ART
PROF
TECN
LICEI
8
264
75
20
3
162
41
8
2
193
40
9
4
147
47
9
3
81
32
10
20
847
235
56
423
4087
5377
7572
4,73%
20,72%
4,37%
0,74%
2009-2010
I.ART
PROF
TECN
LICEI
12
293
143
25
3
167
122
37
1
105
95
31
4
135
58
33
5
70
90
42
25
770
508
168
436
3943
5388
7527
5,73%
19,53%
9,43%
2,23%
iscritti
% su iscritti
Assenze > 25% per indirizzo e per anno di corso nel trennio 2007- 10
900
77
800
81
70
146
700
147
135
600
162
193
105
unità
500
90
4° anno
400
167
199
3° anno
2° anno
95
1° anno
28
32
42
264
41
10
9
9
8
20
5
4
1
3
12
2008-2009
33
31
37
25
TECN
I.ART
2007-2008
75
PROF
3
4
2
3
8
143
I.ART
7
9
6
12
15
PROF
63
LICEI
PROF
I.ART
16
10
5
7
14
TECN
60
100
42
293
40
2009-2010
LICEI
55
LICEI
266
122
47
TECN
200
0
58
162
300
14
5° anno
TABELLA 4 – ASSENZE > 25% PER ZONA GEOGRAFICA
anno scol.
ZONE
1°
2°
3°
4°
5°
totali
P AVE S E
OLTR E PO
L O ME L L INA
99
70
48
43
35
295
2007-2008
82
48
42
65
25
262
119
127
113
70
60
489
P AVE S E
OLTR E PO
L O ME L L INA
124
52
37
35
20
268
61
43
63
66
39
272
113
92
121
84
54
464
P AVE S E
OLTR E PO
L O ME L L INA
255
170
121
95
84
725
2008-2009
2009-2010
93
56
51
70
40
310
125
103
60
65
83
436
Assenze >25% totali 20072010 per anno di corso
1071
761
656
593
440
iscritti nel triennio
12965
11180
10346
9276
8503
% sugli iscritti nel biennio
8,26%
6,81%
6,34%
6,39%
5,17%
iscritti
9118
3604
4795
9603
3476
4389
8958
3615
4721
% su iscritti
3,24%
7,27%
10,20%
2,79%
7,83%
10,57%
8,09%
8,58%
9,24%
Assenze > 25% per zona e anno di corso nel triennio 2007- 10
800
700
84
600
95
500
121
113
70
27
200
103
83
84
55
170
60
40
79
66
2007-2008
193
119
70
43
51
92
255
113
PAVESE
OLTREPO
2008-2009
60
103
56
93
61
LOMELLINA
PAVESE
0
OLTREPO
82
15
63
48
157
121
68
127
45
100
65
40
2009-2010
125
LOMELLINA
71
54
32
PAVESE
300
70
OLTREPO
41
400
LOMELLINA
unità
60
5° anno
4° anno
3° anno
2° anno
1° anno
1.3.3. “C” ‐ INTERRUZIONI DEGLI STUDI TABELLA 5 – INTERRUZIONI PER INDIRIZZO DI STUDI
anno scol.
INDIRIZZO
1°
2°
5
3
2007-2008
I.ART
PROF
TECN
LICEI
73
33
39
15
17
12
30
16
2
3
5
I.ART
PROF
TECN
LICEI
2008-2009
I.ART
PROF
TECN
LICEI
2009-2010
3°
4°
5°
totali
iscritti
% su iscritti
8
473
1,69%
1
161
4039
3,99%
5
80
5346
1,50%
5
15
7659
0,20%
4
423
0,95%
147
4087
3,60%
78
5377
1,45%
18
7572
0,24%
2
2
76
24
32
15
17
14
17
21
2
3
10
3
2
436
0,46%
68
20
5
6
1
100
3943
2,54%
8
5
7
2
2
24
5388
0,45%
2
7527
0,03%
9
2
1
1
Interruzioni per indirizzo e per anno di corso nel triennio 2007- 10
180
1
15
160
0
15
140
39
32
100
33
80
24
5
9
16
20
4° anno
2007-2008
2008-2009
30
10
32
20
22
7
5
8
2009-2010
10
LIC E I
I.A R T
17
PRO F
202
LIC E I
TE C N
17
PRO F
I.A R T
03
5
05
5
32
68
TE C N
14
12
20
1° anno
17
PRO F
76
73
2° anno
I.A R T
30
40
16
5° anno
3° anno
LIC E I
60
0
1
6
5
21
TE C N
unità
120
TABELLA 6 – INTERRUZIONI PER ZONA GEOGRAFICA
anno scol.
ZONE
1°
2°
3°
4°
5°
totali
iscritti
% su iscritti
P AVE S E
OLTR E PO
L O ME L L INA
60
31
38
15
1
145
9118
1,59%
2007-2008
36
15
29
17
2
99
3604
2,75%
1
5
7
4
3
20
4795
0,42%
P AVE S E
OLTR E PO
L O ME L L INA
68
19
35
15
3
140
9603
1,46%
18
18
19
19
74
3476
2,13%
11
6
5
5
6
33
4389
0,75%
P AVE S E
OLTR E PO
L O ME L L INA
46
9
5
3
3
23
11
5
6
10
5
2
273
119
145
84
18
iscritti nel triennio
12965
11180
10346
9276
8503
% sugli iscritti nel biennio
2,11%
1,06%
1,40%
0,91%
0,21%
2008-2009
2009-2010
Interruzioni totali 20072010 per anno di corso
66
8958
0,74%
45
3615
1,24%
17
4721
0,36%
Interruzione per zone e per anno di corso nel triennio 2007- 10
160
140
1
15
3
15
120
38
0
19
15
19
5° anno
33
5
9
60
18
2007-2008
17
18
O L T R EPO
O L T R EPO
PAVESE
0
34
7
5
1
L O M EL LIN A
36
20
2008-2009
6
5
5
6
11
L O M EL LIN A
68
60
PAVESE
40
46
4° anno
3° anno
06
5
11
2° anno
23
20
5
10
L O M EL LIN A
29
O L T R EPO
19
31
PAVESE
u n ità
80
35
2
17
100
2009-2010
1° anno
1.3.4. “D” ‐ “AL LAVORO” TABELLA 7 – “AL LAVORO” PER INDIRIZZO DI STUDI
anno scol.
INDIRIZZO
2007-2008
I.ART
PROF
TECN
LICEI
I.ART
PROF
TECN
LICEI
2008-2009
2°
3°
4°
5°
totali
34
29
28
29
6
126
4
6
13
15
1
39
2
3
4
6
2
17
15
14
11
13
7
60
12
11
11
12
0
1
6
1
1
9
3
1
4
436
0,92%
8
3
11
8
2
32
3943
0,81%
8
7
14
7
1
37
5388
0,69%
1
1
5
4
2
13
7527
0,17%
1
I.ART
PROF
TECN
LICEI
2009-2010
1°
1
46
iscritti
% su iscritti
473
4039
5346
7659
0,00%
423
4087
5377
7572
0,24%
"AL LAVORO" per indirizzo e per anno di corso del
quinquennio nel triennio 2007 - 10
140
6
120
5°
4°
3°
2°
29
100
1°
80
28
unità
60
7
29
11
11
11
1
1
6
1
1
3
0
LICEI
I.ART
I.ART
12
TECN
1
0
15
PROF
6
4
2
6
4
3
2
LICEI
13
TECN
PROF
I.ART
34
2007-2008
18
2
8
14
20
0
11
2008-2009
1
7
14
3
8
7
TECN
15
8
2009-2010
2
4
5
1
1
LICEI
12
1
PROF
40
13
3,12%
0,73%
0,22%
1,47%
0,86%
0,12%
TABELLA 8 – “AL LAVORO” PER ZONA GEOGRAFICA
anno scol.
ZONE
1°
2°
3°
4°
5°
totali
iscritti
% su iscritti
P AVE S E
OLTR E PO
L O ME L L INA
17
15
26
29
4
91
4
2
5
9
2
22
19
21
14
12
3
69
9118
3604
4795
1,00%
2007-2008
P AVE S E
OLTR E PO
L O ME L L INA
3
8
16
14
1
42
3
5
8
3
25
18
15
8
4
4
49
9603
3476
4389
0,44%
6
5
7
11
6
2
31
8958
0,35%
1
1
7
2
0
11
3615
0,30%
11
6
13
11
3
44
4721
0,93%
84
78
105
95
22
iscritti nel triennio
12965
11180
10346
9276
8503
% sugli iscritti nel biennio
0,65%
0,70%
1,01%
1,02%
0,26%
2008-2009
2009-2010
P AVE S E
OLTR E PO
L O ME L L INA
AL LAVORO totali 20072010 per anno di corso
0,61%
1,44%
0,72%
1,12%
"AL LAVORO" per zona e per anno di corso del quinquennio
nel triennio 2007 - 10
100
90
4
80
29
3
12
1
40
14
10
17
PA VE SE
0
16
19
2007-2008
19
8
3
11
2
6
3
8
5
3
6
15
18
7
5
2
7
11
OLTR E PO
20
2
9
5
2
4
LOME LLIN A
15
3
PA VE SE
21
OLTR E PO
30
4
4
8
14
26
LOME LLIN A
50
OLTR E PO
unità
13
11
2008-2009
6
11
LOME LLIN A
60
PA VE SE
70
2009-2010
5°
4°
3°
2°
1°
1.3.5. “E” ‐ ATTIVITA’ DI CONTRASTO ALLA DISPERSIONE TABELLA 9 – CONTRASTO ALLA DISPERSIONE PER INDIRIZZO DI STUDI
anno scol.
Contrasto alla dispersione
per evasione dell'obbligo
scolastico
INDIRIZZO
# Richieste da
Rintracciare
# Segnalaz. per
sospetta
evasione
33
9
ORE EFFETTIVE svolte per
COLLOQUI per bilancio di
competenze o
riorientamento per alunni
decisi a lasciare la scuola
ore recupero
disciplinare
ore sportello
approfondiment
o
ore potenziamento metodologico
Colloqui
INTERNI per
riorientamento
2
4
2607
5526
5542
175
467
870
50
291
369
150
147
220
2007-2008
I.ART 07-08
PROF 07-08
TECN 07-08
LICEI 07-08
2008-2009
I.ART 08-09
PROF 08-09
TECN 0809
LICEI08-09
25
7
4
4
2
1
3836
4419
3249
130
199
694
50
238
82
206
167
176
I.ART 09-10
PROF 09-10
TECN 09-10
LICEI 09-10
5
2
1
4
2
1
1944
4007
4392
52
440
702
90
150
588
139
182
30
2009-2010
Colloqui
ESTERNI per
riorientamento
910
16
Attività anti-dispersione per tipo, per anno scolastico e per indirizzo di studi nel triennio 2007 - 2010
unità
(ore x 10 studenti)
5000
PROF 09-10
TECN 09-10
LICEI 09-10
LICEI08-09
I.ART 09-10
TECN 0809
PROF 08-09
I.ART 08-09
LICEI 07-08
TECN 07-08
PROF 07-08
I.ART 07-08
Colloqui ESTERNI per…
ore poten-ziamento me-todologico
Colloqui INTERNI per riorientamento
ore recupero disciplinare
ore sportello approfondimento
# Richieste da Rintracciare
parametri
# Segnalaz. per sospetta evasione
4500
I.ART 07-08
4000
PROF 07-08
3500
TECN 07-08
3000
LICEI 07-08
2500
I.ART 08-09
2000
PROF 08-09
1500
TECN 0809
1000
LICEI08-09
500
I.ART 09-10
0
PROF 09-10
TECN 09-10
LICEI 09-10
indirizzi di studio
LEGENDA: ARTISTICO, PROFESSIONALE, TECNICO, LICEI; intensità dei colori crescente dal 2007 al 2010.
20
TABELLA 10 – CONTRASTO ALLA DISPERSIONE PER ZONA GEOGRAFICA
anno scol.
Contrasto alla dispersione
per evasione dell'obbligo
scolastico
INDIRIZZO
COLLOQUI per bilancio di
competenze o
riorientamento per alunni
decisi a lasciare la scuola
ORE EFFETTIVE svolte per
# Segnalaz. per
sospetta
evasione
ore recupero
disciplinare
ore sportello
approfondiment
o
ore potenziamento metodologico
Colloqui
INTERNI per
riorientamento
3
39
4
1
1
4867
4163
5428
645
426
441
133
404
173
330
71
176
6
343
# Richieste da
Rintracciare
Colloqui
ESTERNI per
riorientamento
2007-2008
PAVESE 07‐'8
OLTREPO 07‐08
LOMELLINA 07‐08
PAVESE 08‐09
OLTREPO 08‐09
LOMELLINA 08‐09
4
4268
480
168
2008-2009
1
2
4470
262
57
84
29
1
2766
281
145
122
910
PAVESE 07‐08
OLTREPO 08‐09
LOMELLINA 09‐10
3
3
2
4
2
1
4683
2476
3184
573
126
495
90
576
162
72
187
92
16
ATTIVITA' antidispersione totale nel
triennio 2007 - 2010
86
20
36305
3729
1908
1477
926
valor medio in % sugli iscritti per
ciascun anno del triennio 2007-2010
0,05%
0,01%
2009-2010
valor medio in ore/interventi
somministrati a 10 studente in ciascun
anno del triennio 2007-2010
2,32
0,24
0,12
0,09
Attività anti-dispersione per tipo, per anno scolastico e per zona nel triennio 2007 2010
5000
4500
unità
(ore x 10 studenti)
4000
3500
PAVESE 07-'8
3000
OLTREPO 07-08
2500
LOMELLINA 07-08
PAVESE 08-09
OLTREPO 08-09
1500
LOMELLINA 08-09
1000
PAVESE 09-10
500
OLTREPO 098-10
0
LOMELLINA 09-10
LOMELLINA 09-10
PAVESE 09-10
OLTREPO 098-10
OLTREPO 08-09
LOMELLINA 08-09
PAVESE 08-09
LOMELLINA 07-08
OLTREPO 07-08
PAVESE 07-'8
Colloqui ESTERNI per…
Colloqui INTERNI per riorientamento
ore sportello approfondimento
ore poten-ziamento me-todologico
ore recupero disciplinare
# Richieste da Rintracciare
parametri
# Segnalaz. per sospetta evasione
2000
zona geografica
LEGENDA: PAVESE, OLTREPO, LOMELLINA; colori con intensità crescente passando dal 2007 al 2010.
21
0,06
1.3.6. “F” ‐ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TABELLA 11 – ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PER INDIRIZZO DI STUDI E PER ZONA
GEOGRAFICA
anno scol.
INDIRIZZO
1°
2°
3°
4°
5°
totali
I.ART
2007-2008
2008-2009
2009-2010
anno scol.
2007-2008
473
0,00%
1
4039
0,02%
TECN
0
5346
0,00%
LICEI
0
7659
0,00%
I.ART
0
423
0,00%
6
4087
0,15%
TECN
0
5377
0,00%
LICEI
0
7572
0,00%
I.ART
0
436
0,00%
5
3943
0,13%
TECN
0
5388
0,00%
LICEI
0
7527
0,00%
totali
iscritti
% su iscritti
P AVE S E
0
9118
0,00%
OLTR E PO
0
3604
0,00%
1
4795
0,02%
PROF
PROF
1
6
PROF
ZONE
5
1°
2°
3°
4°
5°
1
P AVE S E
0
0
9047
0,00%
OLTR E PO
0
0
3649
0,00%
6
6
4763
0,13%
5
8958
0,06%
OLTR E PO
0
3615
0,00%
L O ME L L INA
0
4721
0,00%
L O ME L L INA
6
P AVE S E
2009-2010
% su iscritti
0
L O ME L L INA
2008-2009
iscritti
ALTERNANZA totali 2007-2010
per ciascun anno di corso
iscritti nel triennio
% sugli iscritti nel triennio
5
7
12965
0,05%
5
11180
0,00%
10346
0,00%
9276
0,00%
8503
0,00%
I dati raccolti non sono significativi per una presentazione grafica e per una trattazione statistica
complessiva e pertanto non verranno più utilizzati nelle successive elaborazioni.
22
1.3.7.“G” – DIDATTICA BREVE PER STUDENTI SENZA TITOLO ; “H” – ISCRIZIONE AI CORSI IN USCITA DALLA SCUOLA TABELLA 12 – DIDATTICA BREVE – CORSI IN USCITA PER INDIRIZZO DI STUDI E PER ZONA GEOGRAFICA PER INDIRIZZO DI STUDI E PER ZONA GEOGRAFICA anno scol.
2007-2008
iscrizioni al
serale
iscritti
%
didattica
breve
% iscrizioni
al serale
I.ART
1
1
473
0,21%
PROF
5
5
4039
0,12%
TECN
1
1
5346
0,02%
7659
0,00%
INDIRIZZO
didattica
breve
LICEI
2008-2009
2009-2010
anno scol.
2007-2008
I.ART
3
3
423
0,71%
PROF
1
1
4087
0,02%
TECN
11
11
5377
0,20%
LICEI
7572
0,00%
I.ART
436
0,00%
PROF
3943
0,00%
TECN
5388
0,00%
LICEI
7527
0,00%
iscrizioni al
serale
iscritti
%
didattica
breve
% iscrizioni
al serale
P AVE S E
5
5
9118
0,05%
OLTR E PO
1
1
3604
0,03%
L O ME L L INA
1
1
4795
0,02%
9047
0,00%
ZONE
didattica
breve
P AVE S E
2008-2009
2009-2010
OLTR E PO
14
14
3649
0,38%
L O ME L L INA
1
1
4763
0,02%
P AVE S E
8958
0,00%
OLTR E PO
3615
0,00%
L O ME L L INA
4721
0,00%
ALTERNANZA totali 2007-2010
per ciascun anno di corso
iscritti nel triennio
% sugli iscritti nel triennio
44
52270
52270
0,00%
0,08%
Questi dati raccolti non sono significativi per una presentazione grafica e per una trattazione statistica complessiva per cui non verranno più utilizzati nelle successive elaborazioni ma saranno oggetto di considerazione nella stesura delle conclusioni finali. 23
1.4. ELABORAZIONI STATISTICHE COMPLESSIVE PER TUTTI GLI ATTRIBUTI STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVI Il capitolo elabora i dati raccolti passando dai numeri alle “percentuali pesate” ovvero rapporta ciascuna quantità al numero degli studenti frequentanti (cioè che producono / utilizzano lo “specifico attributo”) conteggiato nell’intervallo temporale di riferimento (anno, triennio). La preparazione dei dati è stata pertanto effettuata per gruppi (indirizzo di studi, zone geografiche) e per Anno Scolastico (2007‐08; 2008‐09 e 2009‐10). Questa operazione permette di confrontare nei grafici i trend temporali delle componenti di ciascuna chiave di lettura (indirizzo / zona) con il trend medio finale risultante nella Provincia. Come per il Capitolo precedente, la presentazione viene trattata distintamente per ciascun elemento di indagine della scheda di rilevazione statistica compilata dalle scuole (nei casi in cui i numeri a disposizioni siano quantitativamente significativi) ma senza differenziare la trattazione in sottocapitoli. 24
1.4.1. Incidenza del fattore “Indirizzo di Studi” sul comportamento medio pesato nel triennio 2007‐2010 Il grafico corrisponde alla rappresentazione dei valori numerici della Tabella sottostante. Riporta sull’asse “X” i parametri di indagine; sull’asse “Y” gli indirizzi di studi e sull’asse “Z” la valutazione in % media pesata del singolo parametro nel triennio 2007‐2010. INCIDENZA DELL'INDIRIZZI DI STUDI SUGLI INDICATORI (in media pesata)
DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
20,00%
18,00%
% media pesata
nel triennio 2007-2010
I.ART
16,00%
PROF
14,00%
TECN
12,00%
LICEI
10,00%
8,00%
6,00%
4,00%
2,00%
indicatori di negatività
indirizzo di studi
colloqui esterni
colloqui interni
LICEI
TECN
PROF
I.ART
indicatori di contrasto
TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010
ARTISTICO
PROFESSIONALE
BIRIPETENZE
0,22%
0,57%
INTERRUZIONI
1,04%
3,25%
ASSENZE > 25%
7,23%
17,89%
AL LAVORO
0,37%
1,67%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,00%
0,52%
SEGNALAZIONI
0,00%
0,08%
ore Rec. Disc.
0,00%
6,94%
ore sportello
0,00%
0,30%
ore potenz.metodologico
0,00%
0,16%
colloqui interni
0,00%
2,95%
colloqui esterni
0,00%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
ore potenz.metodologico
ore sportello
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
RICH.RINTRACCIARE
AL LAVORO
ASSENZE > 25%
INTERRUZIONI
BIRIPETENZE
0,00%
ARTISTICO
PROFESSIONALE
8,87%
23,99%
0,00%
10,34%
-8,87%
-13,64%
TECNICO
0,19%
1,17%
6,21%
0,79%
0,11%
0,05%
8,66%
0,69%
0,42%
1,95%
0,10%
LICEALE
0,05%
0,12%
1,16%
0,15%
0,02%
0,01%
5,80%
1,00%
0,46%
1,74%
4,00%
TECNICO
8,53%
11,82%
3,29%
LICEALE
1,51%
12,99%
11,48%
MEDIA
0,26%
1,40%
8,12%
0,75%
0,16%
0,04%
5,35%
0,49%
0,26%
1,66%
1,03%
MAX
0,57%
3,25%
17,89%
1,67%
0,52%
0,08%
8,66%
0,69%
0,42%
2,95%
0,10%
I parametri della Tabella e del grafico sono divisi in “indicatori di negatività” (la febbre della dispersione) ed “indicatori di contrasto” corrispondenti agli interventi scolastici ed extrascolastici messi in atto per combattere la dispersione. Questi valori sono percentuali medie pesate rispetto a ciascuna popolazione scolastica nel triennio 2007‐2010 per ciascun indirizzo di studi. Nella parte terminale della Tabella è stata applicata una empirica valutazione di ciascun indirizzo riportando le due sommatorie dei primi 6 indicatori positivi e degli ultimi 5 negativi per cui la loro 25
MIN
0,05%
0,12%
1,16%
0,15%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
semplice somma algebrica, per valore e per segno, corrisponde all’indice di valutazione dell’indirizzo di Studio. Si può quindi concludere questa valutazione con questa tabella qualitativa INDIRIZZO
VALUTAZIONE DISPERSIONE
NEGATIVITA’ / CONTRASTO
ARTISTICO
Valore alto
Att.Contrasto << Dispersione
PROFESSIONALE
Valore molto alto
Att.Contrasto < Dispersione
TECNICO
Valore alto
Att.Contrasto > Dispersione
LICEALE
Valore basso
Att. contrasto >> Dispersione
Si deve sottolineare che le condizioni di partenza dell’attività scolastica dei quattro indirizzi sono molto differenziate e risultano pertanto ben più incisive rispetto all’efficacia delle attività di contrasto. 26
1.4.2. Incidenza del fattore “Zone Geografiche” sul comportamento medio pesato nel triennio 2007‐2010 Il grafico corrisponde alla rappresentazione dei dati della Tabella sottostante ed è impostato come il precedente con la sostituzione delle zone geografiche agli indirizzi di studio sull’asse “Y”. INCIDENZA DELLA ZONA GEOGRAFICA SUGLI INDICATORI (in media pesata)
DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
20,00%
18,00%
16,00%
PAVESE
14,00%
OLTREPO
12,00%
LOMELLINA
% media pesata
10,00%
nel triennio 2007-2010
8,00%
6,00%
4,00%
2,00%
indicatori di negatività
P AVE S E
5,84%
8,67%
2,84%
colloqui esterni
LOMELLINA
OLTREPO
PAVESE
zona geografica
indicatori di contrasto
TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010
P AVE S E
OLTR E PO
BIRIPETENZE
0,14%
0,36%
INTERRUZIONI
1,22%
2,07%
ASSENZE > 25%
3,88%
10,49%
AL LAVORO
0,53%
0,56%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,03%
0,06%
SEGNALAZIONI
0,03%
0,03%
ore Rec. Disc.
5,09%
10,22%
ore sportello
0,63%
0,63%
ore potenz.metodologico
0,14%
0,95%
colloqui interni
2,75%
3,15%
colloqui esterni
0,06%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
colloqui interni
ore potenz.metodologico
ore sportello
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
RICH.RINTRACCIARE
AL LAVORO
ASSENZE > 25%
INTERRUZIONI
BIRIPETENZE
0,00%
OLTR E PO
13,56%
14,96%
1,40%
L O ME L L INA
0,22%
0,51%
8,41%
1,15%
0,49%
0,01%
7,97%
0,51%
0,34%
2,73%
6,37%
L O ME L L INA
10,81%
17,91%
7,11%
MEDIA
0,24%
1,27%
7,59%
0,75%
0,20%
0,02%
7,76%
0,59%
0,48%
2,87%
2,14%
MAX
0,36%
2,07%
10,49%
1,15%
0,49%
0,03%
10,22%
0,63%
0,95%
3,15%
6,37%
MIN
0,14%
0,51%
3,88%
0,53%
0,03%
0,01%
5,09%
0,51%
0,14%
2,73%
0,00%
L’interpretazione della Tabella numerica è del tutto equivalente a quella illustrata nel § precedente; le valutazioni con somme algebriche finali sono pertanto, in questo caso, rivolte alle 3 zone geografiche in cui è suddivisa l’attività scolastica della Provincia. Si può quindi concludere questa valutazione con questa tabella qualitativa 27
ZONA
VALUTAZIONE DISPERSIONE
NEGATIVITA’ / CONTRASTO
PAVESE
Valore medio alto
Att.Contrasto > Dispersione
OLTREPO’
Valore alto
Att.Contrasto = Dispersione
LOMELLINA
Valore alto
Att.Contrasto >> Dispersione
Anche in questo caso si deve sottolineare che l’influenza delle diverse Zone (distanze geografiche + disponibilità dei trasporti ecc.) è fattore predominante rispetto all’efficacia delle attività di contrasto. 28
1.4.3. TENDENZA TEMPORALE NEL TRIENNIO 2007‐2010 dei diversi indicatori raggruppati per indirizzo di studi I grafici sono ottenuti dalle Tabelle dei valori numerici con la medesima impostazione generale utilizzata ed illustrata nei paragrafi 1.4.1. e 1.4.2. avendo sostituito, sull’asse “Y”, gli Anni Scolastici di riferimento agli indicatori precedentemente utilizzati. I valori corrispondono, per ciascun parametro e ciascun Anno Scolastico, alla media annuale pesata rispetto alle popolazioni scolastiche di ciascun Istituto. 1.4.3.1.
INDIRIZZO “ARTISTICO”
TENDENZA DEGLI INDICATORI NEL TRIENNIO 2007-10 - indirizzo Artistico
20,00%
18,00%
16,00%
2007-08
14,00%
2008-09
12,00%
2009-10
% media pesata
per a.s.
10,00%
8,00%
6,00%
4,00%
2,00%
indicatori di negatività
anno scolastico
colloqui esterni
2009-10
2008-09
2007-08
colloqui interni
ore potenz.metodologico
ore sportello
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
RICH.RINTRACCIARE
AL LAVORO
ASSENZE > 25%
INTERRUZIONI
BIRIPETENZE
0,00%
indicatori di contrasto
INDIRIZZO ARTISTICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-2010
2007-08
2008-09
2009-10
MEDIA
MAX
BIRIPETENZE
0,42%
0,23%
0,00%
0,22%
0,42%
INTERRUZIONI
1,69%
0,93%
0,46%
1,03%
1,69%
ASSENZE > 25%
10,99%
4,63%
5,73%
7,12%
10,99%
AL LAVORO
0,00%
0,23%
0,92%
0,38%
0,92%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
SEGNALAZIONI
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
ore Rec. Disc.
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
ore sportello
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
ore potenz.metodologico
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
colloqui interni
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
colloqui esterni
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
29
2007-08
13,11%
0,00%
-13,11%
2008-09
6,02%
0,00%
-6,02%
2009-10
7,11%
0,00%
-7,11%
MIN
0,00%
0,46%
4,63%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
La totale assenza di azioni di contrasto è solo apparente in quanto i dati positivo dell’Istituto Volta di Pavia sono stati accorpati all’Istituto Tecnico e pertanto posti uguale a zero.. Dalle risultanze numeriche delle somme algebriche si desume questa valutazione qualitativa: ANNO SCOLSTICO
VALUTAZIONE DISPERSIONE
NEGATIVITA’ / CONTRASTO
2007 - 2008
Valore alto
Att.Contrasto ? Dispersione
2008 - 2009
Valore medio alto
Att.Contrasto ? Dispersione
2009 - 2010
Valore medio alto
Att.Contrasto ? Dispersione
30
1.4.3.2.
INDIRIZZO “PROFESSIONALE”
TENDENZA TEMPORALE NEL TRIENNIO 2007-10 - indirizzo PROFESSIONALE
20,00%
18,00%
16,00%
14,00%
2007-08
12,00%
2008-09
2009-10
% media pesata
per a.s.
10,00%
8,00%
6,00%
4,00%
2,00%
indicatori di negatività
anno scolastico
colloqui esterni
2009-10
2008-09
2007-08
colloqui interni
ore potenz.metodologico
ore sportello
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
RICH.RINTRACCIARE
AL LAVORO
ASSENZE > 25%
INTERRUZIONI
BIRIPETENZE
0,00%
indicatori di contrasto
INDIRIZZO PROFESSIONALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-2010
2007-08
2008-09
2009-10
MEDIA
MAX
MIN
BIRIPETENZE
0,32%
0,76%
0,63%
0,57%
0,76%
0,32%
INTERRUZIONI
3,66%
3,52%
2,54%
3,24%
3,66%
2,54%
ASSENZE > 25%
17,26%
16,95%
19,53%
17,91%
19,53%
16,95%
AL LAVORO
2,80%
1,39%
0,81%
1,67%
2,80%
0,81%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,82%
0,61%
0,13%
0,52%
0,82%
0,13%
SEGNALAZIONI
0,05%
0,10%
0,10%
0,08%
0,10%
0,05%
ore Rec. Disc.
6,45%
9,37%
4,93%
6,92%
9,37%
4,93%
ore sportello
0,43%
0,32%
0,13%
0,29%
0,43%
0,13%
ore potenz.metodologico
0,12%
0,12%
0,23%
0,16%
0,23%
0,12%
colloqui interni
3,71%
5,03%
3,53%
4,09%
5,03%
3,53%
colloqui esterni
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
2007-08
24,91%
10,73%
-14,18%
2008-09
23,32%
14,83%
-8,49%
2009-10
23,74%
8,82%
-14,92%
Dalle risultanze numeriche delle somme algebriche si desume questa valutazione qualitativa: ANNO SCOLSTICO
2007 - 2008
VALTAZIONE DISPERSIONE
Valore molto alto
NEGATIVITA’ / CONTRASTO
2008 - 2009
Valore molto alto
Att.Contrasto < < Dispersione
2009 - 2010
Valore molto alto
Att.Contrasto << Dispersione
31
Att.Contrasto < < Dispersione
Assenze > 25% e biripetenze in crescita; stabili le interruzioni e in decremento le uscite al lavoro. Le attività di contrasto sono positivamente cresciute nell’anno intermedio ma nel 2009‐10 presentano il valore peggiore del triennio. 32
1.4.3.3.
INDIRIZZO “TECNICO”
TENDENZA DEGLI INDICATORI NEL TRIENNIO 2007-10 - Indirizzo TECNICO
20,00%
18,00%
16,00%
2007-08
% media pesata
per a.s.
14,00%
2008-09
12,00%
2009-10
10,00%
8,00%
6,00%
4,00%
2,00%
indicatori di negatività
anno scolstico
colloqui esterni
2009-10
2008-09
2007-08
colloqui interni
ore potenz.metodologico
ore sportello
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
RICH.RINTRACCIARE
AL LAVORO
ASSENZE > 25%
INTERRUZIONI
BIRIPETENZE
0,00%
indicatori di contrasto
INDIRIZZO TECNICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-2010
2007-08
2008-09
2009-10
MEDIA
MAX
BIRIPETENZE
0,11%
0,17%
0,30%
0,19%
0,30%
INTERRUZIONI
1,53%
1,54%
0,45%
1,17%
1,54%
ASSENZE > 25%
4,64%
4,56%
9,43%
6,21%
9,43%
AL LAVORO
0,75%
0,93%
0,69%
0,79%
0,93%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,17%
0,13%
0,04%
0,11%
0,17%
SEGNALAZIONI
0,07%
0,04%
0,04%
0,05%
0,07%
ore Rec. Disc.
10,34%
8,22%
7,44%
8,66%
10,34%
ore sportello
0,87%
0,37%
0,82%
0,69%
0,87%
ore potenz.metodologico
0,54%
0,44%
0,28%
0,42%
0,54%
colloqui interni
2,75%
3,11%
3,38%
3,08%
3,38%
colloqui esterni
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
2007-08
7,28%
14,50%
7,23%
2008-09
7,36%
12,14%
4,77%
MIN
0,11%
0,45%
4,56%
0,69%
0,04%
0,04%
7,44%
0,37%
0,28%
2,75%
0,00%
2009-10
10,93%
11,91%
0,98%
Dalle risultanze numeriche delle somme algebriche si desume questa valutazione qualitativa: ANNO SCOLSTICO
2007 - 2008
VALTAZIONE DISPERSIONE
Valore medio alto
NEGATIVITA’ / CONTRASTO
2008 - 2009
Valore medio alto
Att.Contrasto > Dispersione
2009 - 2010
Valore alto
Att.Contrasto = Dispersione
33
Att.Contrasto >> Dispersione
In sensibile crescita le “Assenze > 25%”, in decremento le interruzioni, pressoché stabili gli altri indicatori negativi. Le attività “ore di recupero disciplinare” sono in lieve diminuzione ma sono compensate dalla crescita dell’attività “colloqui allo sportello”, per cui nel complesso il contrasto alla dispersione risulta stabile. 34
1.4.3.4.
INDIRIZZO “LICEALE”
TENDENZA DEGLI INDICATORI NEL TRIENNIO - indirizzo LICEO
20,00%
18,00%
16,00%
14,00%
2007-08
% media pesata
per a.s.
12,00%
2008-09
10,00%
2009-10
8,00%
6,00%
4,00%
2,00%
indicatori di negatività
anno scolastico
colloqui esterni
2009-10
2008-09
2007-08
colloqui interni
ore potenz.metodologico
ore sportello
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
RICH.RINTRACCIARE
AL LAVORO
ASSENZE > 25%
INTERRUZIONI
BIRIPETENZE
0,00%
indicatori di contrasto
INDIRIZZO LICEALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-2010
2007-08
2008-09
2009-10
MEDIA
MAX
BIRIPETENZE
0,04%
0,01%
0,11%
0,05%
0,11%
INTERRUZIONI
0,17%
0,17%
0,03%
0,12%
0,17%
ASSENZE > 25%
0,64%
0,61%
2,23%
1,16%
2,23%
AL LAVORO
0,21%
0,07%
0,17%
0,15%
0,21%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,00%
0,05%
0,01%
0,02%
0,05%
SEGNALAZIONI
0,00%
0,01%
0,01%
0,01%
0,01%
ore Rec. Disc.
7,24%
4,30%
5,83%
5,79%
7,24%
ore sportello
1,14%
0,92%
0,93%
1,00%
1,14%
ore potenz.metodologico
0,48%
0,11%
0,78%
0,46%
0,78%
colloqui interni
2,87%
2,33%
0,40%
1,87%
2,87%
colloqui esterni
0,00%
12,05%
0,00%
4,02%
12,05%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
2007-08
1,06%
11,73%
10,67%
2008-09
0,92%
19,70%
18,78%
MIN
0,01%
0,03%
0,61%
0,07%
0,00%
0,00%
4,30%
0,92%
0,11%
0,40%
0,00%
2009-10
2,56%
7,95%
5,38%
Il grafico dimostra comportamenti così riassumibili:
ANNO SCOLSTICO
2007 - 2008
VALTAZIONE DISPERSIONE
Valore basso
NEGATIVITA’ / CONTRASTO
2008 - 2009
Valore basso
Att.Contrasto > > Dispersione
2009 - 2010
Valore basso
Att.Contrasto > Dispersione
35
Att.Contrasto > > Dispersione
Il pericolo della dispersione appare uniformemente basso nel triennio ma le “Assenze > 25%” sono in crescita sensibile; in diminuzione interruzioni ed uscite al lavoro. Come anche per altri indirizzi l’attività di contrasto ha avuto un massimo nel 2008‐09 ma nell’ultimo anno scolastico presenta il valore più basso del triennio. _____________________________________________________________________________ In <appendice> : sono presenti ulteriori elaborazioni statistiche e valutazioni analitiche 36
1.5. FORMAZIONE PROFESSIONALE GLI ISCRITTI: LE QUANTITA’ PER ZONA E GLI INDIRIZZI ATTIVATI Al fine di poter valutare al meglio i risultati relativi all’indagine sulla dispersione nella Formazione Professionale, riportiamo qui di seguito gli iscritti per indirizzo e per zona geografica nei tre anni formativi di riferimento: 2007‐2008 / 2008‐2009 /2009 – 2010. (Vedi anche Rapp. Set. 2010) FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICA –NUMERO ALLIEVI ANNO 2007/08 AREA
QUALIFICA:
Installatore-manutentore
elettrico in ambito
Elettricità, elettronica informatico
Installatore-manutentore
impianti civili e industriali
Distribuzione
commerciale e
commercio
Operatore commerciale
Addetto alle vendite
Servizi all'impresa
Operatore dei servizi di
impresa
Alimentare e
ristorazione
Edilizia
Estetica, sport e
benessere
ZONE
OLTREPO
1^
2^
3^
PAVESE
1^
2^
3^
15
26
44
36
31
25
23
19
21
19
TOTALE
%
81
6%
111
9%
24
20
16
127
10%
24
18
14
56
4%
113
9%
272
22%
Operatore della ristorazione
- Addetto alla panificazione
e pasticceria
23
22
13
Operatore della ristorazione
- Aiuto cuoco
60
45
38
Operatore della ristorazione
- Addetto sala bar
25
25
18
68
5%
Operatore edile e del
territorio
15
12
10
37
3%
51
24
24
313
25%
28
22
17
67
5%
9
1%
1254
100%
100%
Operatore/trice per le cure
estetiche - Acconciatore
Operatore/trice per le cure
estetiche - Estetista
acconcitore-estetista
TOTALE
%
19
47
27
45
24
19
17
37
19
53
47
44
9
280
22%
224
17%
170
13%
122
9%
37 LOMELLINA
1^
2^
3^
107
8%
86
7%
98
8%
87
7%
80
6%
FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICA –NUMERO ALLIEVI ANNO 2008/09 AREA
QUALIFICA:
Installatore-manutentore
elettrico in ambito
Elettricità, elettronica informatico
Installatore-manutentore
impianti civili e industriali
Distribuzione
commerciale e
commercio
Operatore commerciale
Addetto alle vendite
Servizi all'impresa
Operatore dei servizi di
impresa
Alimentare e
ristorazione
Edilizia
Estetica, sport e
benessere
ZONE
OLTREPO
1^
2^
3^
PAVESE
1^
2^
3^
9
45
35
34
25
20
20
46
20
20
TOTALE
%
95
7%
114
9%
25
20
20
130
10%
22
20
18
60
5%
127
10%
287
22%
Operatore della ristorazione
- Addetto alla panificazione
e pasticceria
23
20
20
Operatore della ristorazione
- Aiuto cuoco
62
60
40
Operatore della ristorazione
- Addetto sala bar
23
20
20
63
5%
Operatore edile e del
territorio
14
5
7
26
2%
45
43
20
49
20
217
17%
23
20
16
12
20
91
7%
10
6
81
6%
270
21%
229
18%
1291
100%
100%
Operatore/trice per le cure
estetiche - Acconciatore
Operatore/trice per le cure
estetiche - Estetista
acconcitore-estetista
TOTALE
%
25
45
186
14%
38 LOMELLINA
1^
2^
3^
40
19
20
40
25
20
20
117
9%
100
8%
98
8%
132
10%
40
79
6%
80
6%
FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICA –NUMERO ALLIEVI ANNO 2009/10 AREA
QUALIFICA:
Installatore-manutentore
elettrico in ambito
Elettricità, elettronica informatico
Installatore-manutentore
impianti civili e industriali
Distribuzione
commerciale e
commercio
Operatore commerciale
Addetto alle vendite
Servizi all'impresa
Operatore dei servizi di
impresa
Alimentare e
ristorazione
Edilizia
Estetica, sport e
benessere
ZONE
OLTREPO
1^
2^
3^
PAVESE
1^
2^
3^
25
45
39
28
23
23
26
20
59
4%
118
8%
335
24%
86
6%
11
1%
271
19%
155
11%
27
2%
1424
100%
100%
48
60
Operatore della ristorazione
- Addetto sala bar
25
24
22
15
8
3
50
47
20
25
25
26
22
22
46
18
14
43
23
7
45
43
23
14
41
20
161
11%
39 20
65
9%
19
24
187
13%
135
10%
73
259
18%
6%
137
Operatore della ristorazione
- Aiuto cuoco
265
19%
90
20
18
TOTALE
%
%
25
20
acconciatore-estetista
23
TOTALE
20
24
Operatore edile e del
territorio
42
23
Operatore della ristorazione
- Addetto alla panificazione
e pasticceria
Operatore/trice per le cure
estetiche - Acconciatore
Operatore/trice per le cure
estetiche - Estetista
LOMELLINA
1^
2^
3^
114
8%
103
7%
140
10%
117
8%
78
5%
1.6. FORMAZIONE PROFESSIONALE 2007 ‐ 2010: elaborazione e presentazione dei dati raccolti nel corso dell’indagine ELABORAZIONE DEI DATI RACCOLTI Premessa: L’invio dei questionari per il triennio 2007‐2010 ha dato buoni risultati, infatti su 12 questionari inviati ai relativi CFP del territorio, nei termini indicati dalla Governance, ne sono stati restituiti 9, per gli anni 2007‐2009, mentre per il 2009‐2010 ne sono stati restituiti 11 su 12. A. RIPETENZE E’ stato chiesto ai CFP di indicare quanti allievi nei vari indirizzi di studio hanno chiesto di essere reiscritti per la terza volta alla stessa classe . Non vi è stato nessun caso per gli anni scolastici 2007‐2008 e 2008‐2009, mentre per l’anno 2009‐2010 si registrano 9 casi, dato non significativo nel suo complesso, (1 nel Pavese e 8 in Lomellina) come evidenziato nelle tabelle che seguono: anno scolastico 2007‐2008 anno scolastico 2008‐2009 Biripetenze Aiuto Op. Altri Biripetenze Aiuto Op. Altri Cuoco Elettrico Indirizzi Cuoco Elettrico indirizzi
Elettronico Elettronico Prime 0 0 0 Prime 0 0 0 Seconde 0 0 0 Seconde 0 0 0 Terze 0 0 0 Terze 0 0 0 Quarte 0 0 0 Quarte 0 0 0 totali 0 0 0 totali
0 0 0 anno scolastico 2009‐2010 Biripetenze Aiuto Cuoco Op. Elettrico Elettronico Prime 1 8 Seconde 0 0 Terze 0 0 Quarte 0 0 totali
1 9 B. ASSENZE >25% E’ stato chiesto ai CFP di indicare per classe e per indirizzo il nr. degli allievi che hanno superato il 25% delle assenze. Nell’anno 2007‐2008 gli assenti che hanno superato, su base provinciale, il 25% sono 229 e rappresentano il 18% del totale degli iscritti( 229 su 1254 iscritti esclusi i 4^ anni). Scendendo nei dettagli ci si accorge che il 26,6% delle assenze oltre il 25% si registrano nelle classi prime, il 14,35% nelle seconde classi ed il 7,73% nelle terze classi. Lo stesso dicasi per gli anni scolastici 2008‐2009 – 223 allievi (il 17,27% degli iscritti) e nel 2009‐2010 203 allievi ( il 14,25% degli iscritti) che hanno superato il 25% delle assenze anche se va registrato in positivo un calo di circa 3 punti percentuali sul totale. (il trend tra le diverse classi :1^,2^,3^ è più o meno uguale all’anno precedente). I risultati emersi dall’indagine meritano un approfondimento particolare. Innanzi tutto il numero troppo alto di allievi che durante l’anno scolastico si assentano dalle lezioni. 40 ASSENZE >25%
LE CLASSI PRIME RAPPRESENTANO IL 26,6% DELLE ASSENZE OLTRE IL 25% RIFLESSIONE: Mettere in atto tutti gli strumenti didattici e non a disposizione, per arginare il fenomeno: es. un orientamento iniziale mirato a verificare motivazioni e scelta del percorso formativo; un accompagnamento orientativo in itinere atto a supportare le motivazioni ed/o i cambiamenti ; una struttura degli orari scolastici , mirata anche in alcuni momenti della giornata(ad esempio, il pomeriggio inserire attività laboratoriali , e/o materie che facciano uso di ausili audio‐visivi finalizzati a mantenere alto il livello di attenzione e partecipazione. ATTENZIONE: Si sottolinea che questo fenomeno oltre ad essere causa di una prima linea di dispersione costituisce anche una perdita economica per i CFP dato che le “doti allievo” si misurano sulla % di presenza. . Tabella riassuntiva su base provinciale assenze > 25% Prime Seconde Terze Quarte % su iscritti
tot. per anno
2007-08
2008-09
2009-10
133 60 26 10 18,05% 229 108 76 33 6 (17,27%) 223 95 68 28 21 15,25% 203 Tabella di raffronto : Iscritti FP iscritti 1 anno iscritti 2 anno iscritti 3 anno TOTALE 2007 2008 2008 2009 2009 2010 500 519 566 418 408 490 336 364 368 1254 1291 1424 Quella che segue è la tabella riassuntiva di dettaglio su base provinciale delle assenze per anno scolastico ed indirizzo professionale. TABELLA ASSENZE > AL 25% PER INDIRIZZO E PER ANNO SCOLASTICO assenze > 25% Prime Seconde Terze Quarte totali Ristorazione 47 19 9 10 85 2007‐
32 23 16 0 71 33 18 12 6 69 2008 2009 Estetica e benessere 43 42 42 22 32 22 5 7 6 0 6 5 70 87 77 2007‐
2008 2009
ANNO 2008 2009 2010 2008 2009 2010
Elettricità Elettronica 26 23 14 10 16 6 5 4 4 0 0 0 41 43 24 2007‐
2008 2008 2009
2009 2010
Servizi di Altri Settori impresa 17 11 6 0 0 5 5 12 4 0 7 6 7 0 0 0 0 6 0 0 29 22 31 4 0 2007‐
2008 2008 2009 2007‐
2009 2010 2008 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
Di seguito sono riportate le tabelle di dettaglio relative alle assenze superiori al 25 % suddivise per le tre zone territoriali della nostra Provincia ( PAVESE ‐ LOMELLINA – OLTREPO’) . 41 ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO – ZONA PAVESE assenze > 25% Prime Seconde Terze Quarte totali Ristorazione 38 10 8 10 66 2007‐
22 18 10 0 50 17 13 10 4 44 2008 2009 Estetica e benessere 29 33 18 12 24 14 2 3 2 0 6 0 43 66 34 2007‐
2008 2009
ANNO 2008 2009 2010 2008 2009 2010
Elettricità Elettronica 17 13 11 6 10 3 2 1 3 0 0 6 25 24 23 2007‐
2008 2008 2009
2009 2010
Servizi di impresa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 Altri Settori 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2008 2009 2007‐
2009 2010 2008 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO – ZONA LOMELLINA assenze > 25% Prime Seconde Terze Quarte totali Ristorazione 4 7 1 0 12 2007‐
4 2 3 0 9 6 2 1 0 9 2008 2009 Estetica e benessere 9 6 11 8 4 6 1 2 2 0 0 0 18 12 19 2007‐
2008 2009
ANNO 2008 2009 2010 2008 2009 2010
Elettricità Elettronica 9 10 3 4 6 3 3 3 1 0 0 0 16 19 7 2007‐
2008 2008 2009
2009 2010
Servizi di impresa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 Altri Settori 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2008 2009 2007‐
2009 2010 2008 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO – ZONA OLTREPO’ PAVESE assenze > 25% Prime Seconde Terze Quarte totali Ristorazione 5 2 0 0 7 2007‐
6 3 3 0 12 10 3 1 0 14 2008 2009 Estetica e benessere 5 3 13 2 4 2 2 2 2 0 0 5 9 9 22 2007‐
2008 2009
ANNO 2008 2009 2010 2008 2009 2010
42 Elettricità Elettronica 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 2008 2009
2009 2010
Servizi di Altri Settori impresa 10 3 6 0 8 1 1 12 0 4 4 2 7 0 4 0 0 6 0 0 15 16 31 0 16 2007‐
2008 2008 2009 2007‐
2009 2010 2008 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
C. INTERRUZIONE DEGLI STUDI – RITIRATI E’ stato chiesto ai CFP di indicare per classe e per indirizzo il nr. degli allievi che hanno interrotto gli studi. Gli elementi più significativi analizzati riguardano il Pavese, in particolare nel settore ristorazione con 22 interruzioni nell’anno 2007‐2008 e nel settore elettricità elettronica con 11 interruzioni nell’anno 2009‐
2010. Nelle tre aree provinciali prese in considerazione, le interruzioni si evidenziano in percentuali limitate relativamente agli altri indirizzi. ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO ZONA PAVESE Interruz. studi Prime Seconde Terze Quarte totali Ristorazione 9 4 0 9 22 2007‐
3 1 3 4 11 9 5 1 2 17 Estetica e benessere 3 5 2 0 2 0 1 2 0 0 0 0 4 9 2 2008 2009 2007‐
Elettricità Elettronica 3 2 8 0 1 1 0 0 2 0 0 0 3 3 11 2008 2009
2007‐
2008 ANNO 2008 2009 2010 2008 2009 2010
2008 2009
2009 2010
Servizi di impresa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 Altri Settori 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 2008 2009 2007‐
2009 2010 2008 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO ZONA LOMELLINA Interruz. studi Prime Seconde Terze Quarte totali Ristorazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 3 2007‐
2008 2009 2009 2010 ANNO 2008 Estetica e benessere 3 2 1 1 1 1 0 0 5 4 2007‐
2008 1 3 1 0 5 2008 2009
2009 2010
Elettricità Elettronica 5 2 0 1 1 3 0 1 0 0 0 0 6 4 3 2007‐
2008 2008 2009
2009 2010
Servizi di impresa Altri Settori 0 0 0 0 0 2007‐
2008 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2008 2009 2009 2010 0 0 0 0 0 2007‐
2008 5 0 0 0 5 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO ZONA OLTREPO PAVESE Interruz. studi Prime Seconde Terze Quarte totali Ristorazione 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 3 1 0 3 7 2007‐
2008 2009 2009 2010 ANNO 2008 43 Estetica e benessere 1 1 0 2 1 0 0 0 2 3 2007‐
2008 2 0 0 0 2 2008 2009
2009 2010
Elettricità Elettronica 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 2008 2009
2009 2010
Servizi di impresa Altri Settori 0 0 0 0 0 2007‐
2008 0 0 0 0 0 1 2 0 0 3 2008 2009 2009 2010 0 1 0 0 1 2007‐
2008 3 1 0 0 4 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
D. RITIRATI E’ stato chiesto ai CFP di indicare il numero di allievi non più in obbligo scolastico (≥ 16 anni) ma ancora in obbligo formativo (≤ 18 anni), che hanno interrotto gli studi senza un ritiro formalizzato e senza conseguire un titolo di studio. I dati riportati nelle tabelle che seguono, suddivise per le tre zone del territorio provinciale. La percentuale dei ritirati è mediamente dei 2,5% annuo con una punta massima del 3,5% nell’anno scolastico 2009‐2010. ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO ZONA PAVESE Ritirati Ristorazione Prime Seconde Terze Quarte totali 0 0 0 0 0 2007‐
ANNO 2008 1 2 3 4 10 10 5 1 3 19 2008 2009
2009 2010
Estetica e benessere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 Elettricità Elettronica 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
2007‐
2008 Servizi di impresa Altri Settori 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
0 0 0 0 0 2007‐
2008 0 0 0 0 0 2008 2009 2009 2010 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO ZONA LOMELLINA Ritirati Prime Seconde Terze Quarte totali Ristorazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 2 2007‐
2008 2009 2009 2010 ANNO 2008 Estetica e benessere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 2 1 0 0 3 2008 2009
2009 2010
Elettricità Elettronica 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 2007‐
2008 Servizi di impresa Altri Settori 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
0 0 0 0 0 2007‐
2008 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2008 2009 2009 2010 0 0 0 0 0 2007‐
2008 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO ZONA OLTREPO PAVESE Ritirati Prime Seconde Terze Quarte totali Ristorazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 2009 2009 2010 ANNO 2008 44 Estetica e benessere 2 1 1 1 0 0 0 0 3 2 2007‐
2008 0 0 0 1 1 2008 2009
2009 2010
Elettricità Elettronica 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2007‐
2008 Servizi di impresa Altri Settori 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
0 0 0 0 0 2007‐
2008 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2008 2009 2009 2010 1 1 0 0 2 2007‐
2008 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2008 2009
2009 2010
Sono stati analizzati i dati relativi agli allievi che hanno interrotto gli studi per intraprendere un’attività lavorativa. Nell’anno 2007‐2008 si è verificato un inserimento lavorativo in Lomellina (Elettronica ed Elettricità), e cinque inserimenti nell’Oltrepo Pavese (3 nel settore Estetico e 2 in Altri settori). Nell’anno 2008‐2009 si è verificato un inserimento nel Pavese (Elettronica ed Elettricità), uno in Lomellina (Altri settori) e tre nell’Oltrepo Pavese (due Estetica e uno Altri settori). Mentre nel 2009‐2010 si sono avuti 19 ritirati nel Pavese nel settore Ristorazione. E. CONTRASTO ALLA DISPERSIONE E’ stato chiesto ai CFP di indicare il “tipo di intervento di contrasto alla dispersione”. Sulla base dei dati pervenuti,su base provinciale, si rileva che nell’anno 2008‐2009 si sono dedicate 2182 ore al contrasto alla dispersione con particolare attenzione al recupero disciplinare 58,7% e allo sportello di approfondimento 36,6%. Mentre nel 2009/2010 le ore dedicate allo sportello di approfondimento sono maggiori – 1158 ore (53%) – rispetto al recupero disciplinare 995 (46%) . Infine si rileva che le ore dedicate al bilancio di competenza/ri‐orientamento degli allievi che vogliono abbandonare la scuola è di circa 400 ore annue. recupero disciplinare
2007
2008 Ore 496
2008
2009 Ore 1482
2009 2010 0re 995
sportello di approfondimento
400
800
1158 potenziamento metodologico
0
100
6
896 2382 2159 Tipologia interventi F. ALTERNANZA Nell’anno 2007‐2008 nessun allievo risulta avere effettuato periodi di alternanza. Nell’anno 2008‐2009 solo due allievi nel Pavese, al primo anno di Elettronica ed Elettricità, hanno effettuato un periodo di alternanza. 45 46 47 2. Le schede “buone prassi”: attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la Dispersione Scolastica
2.1. LE SCHEDE “BUONE PRASSI”: attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la Dispersione Scolastica La buona pratica formativa viene definita come la risultante dell’interazione di quattro elementi costitutivi, così definiti: • strategie progettuali; • qualità delle azioni; • riproducibilità; • trasferibilità” Un progetto, un’attività per essere definita “buona prassi” deve almeno: • orientare le scelte pubbliche sull’adozione di modelli o strumenti sperimentati con successo, anche sensibilizzando l’opinione pubblica e i decisori politici sulle potenzialità, in termini di aumento della qualità delle soluzioni sperimentate/adottate; • promuovere la condivisione e il trasferimento di know‐how attraverso strategie di apprendimento e diffusione in rete. Durante gli incontri dei <focus group> sulla “Dispersione”, si è visto come molte scuole e CFP promuovono e/o partecipano a progetti ed attività in rete (Europei, Nazionali, Regionali, Provinciali) con altri attori del territorio (scuole, CFP, servizi sociali, associazioni giovanili e di volontariato, associazioni professionali e di categoria, comuni, ecc.). A tal riguardo, si è ampiamente evidenziato che tali iniziative rischiano spesso di restare circoscritte e/o poco conosciute e si è sottolineata la necessità di operare con continuità in reti di condivisione soprattutto a livello micro‐locale (tra scuole, CFP, realtà aziendali, ecc.) per confrontarsi sulle diverse esperienze, per attivare un interscambio permanente e sistematizzare le “buone prassi” e i progetti più efficaci. A tal riguardo il CTS ha messo a punto un format che raccolga le “schede progettuali” e che opportunamente attivato, all’interno di uno degli attuali “portali provinciali”, possa divenire fonte di conoscenza, condivisione e piattaforma progettuale di riferimento permanente per i diversi attori scolastici e delle strutture di formazione professionale. Le schede progettuali, raccolte qui di seguito, rappresentano un primo passo verso questo auspicato snodo informativo per la diffusione delle “buone prassi”. Ad oggi le schede “Buone Prassi” raccolte dal CTS sono le seguenti 6: 1. APOLF ‐ Agenzia provinciale per l’Orientamento il Lavoro e la Formazione – PAVIA Progetto: Successo Formativo; 2. Ipsia “L. Cremona” di Pavia Progetto: Antidispersione per il recupero scolastico; 3. LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEI –VOGHERA Progetto: CON.D.OR ‐ Consiglio di orientamento; 4. I.P.S.S.A.T.S.G.A “L. Cossa”‐ Pavia Progetto: Accoglienza e orientamento; 5. ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “A. OMODEO” – MORTARA Progetto: CONTINUITA’ E RACCORDO CON LA SCUOLA MEDIA; 6. CENTRO DI FORMAZIONE PROFESIONALE del Comune di Vigevano (Consorzio AST – Area Formazione) Progetto: OBIETTIVO SUCCESSO FORMATIVO: DALLA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE ALL’ACCOMPAGNAMENTO ALLA RIUSCITA. 48 ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 1 Scuola/CFP APOLF ‐ Agenzia provinciale per l’Orientamento il Lavoro e la Formazione ‐ PAVIA Progetto Nome: Successo Formativo orientamento riorientamento X recupero scolastico X raccordo con altre scuole/istituzioni X recupero sociale Ente finanziatore Regione Lombardia Destinatari Allievi a rischio di insuccesso scolastico e allievi già fuori dal sistema dell’istruzione e formazione professionale che potrebbero rientrare Obiettivi Regione Lombardia promuove percorsi personalizzati per sostenere la permanenza o il reingresso dei giovani nell'Istruzione e nella Formazione Professionale e facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro. La Regione Lombardia promuove percorsi personalizzati per sostenere la permanenza o il reingresso dei giovani nell'Istruzione e nella Formazione Professionale e facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro. Attraverso " Successo Formativo", la Regione Lombardia vuole prevenire e ridurre la dispersione e l'abbandono scolastico nei percorsi di secondo ciclo attraverso azioni informative, formative, di orientamento ed accompagnamento al successo formativo e all'inserimento lavorativo Descrizione Progetto 1. LARSA‐ laboratorio di approfondimento e recupero degli apprendimenti. L'equipe di progetto è costituita da insegnanti, tutor, operatori dell'orientamento, coaching e referenti dei partner della rete. Il primo compito è l'individuazione dei beneficiari cioè di quei giovani attualmente iscritti nei percorsi formativi di APOLF e dell'Istituto professionale Cossa di Pavia, l'analisi verrà confermata sulla base dei risultati dei primi consigli di classe riguardo gli aspetti connessi all'apprendimento e gli aspetti connessi alla dimensione relazionale e motivazionale . 2. DESTRUTTURATO I destinatari del progetto sono soggetti che non risultano iscritti ad alcun percorso di istruzione scolastica di primo o di secondo ciclo (media superiore), compresi i percorsi di istruzione e formazione professionale (IFP); 49 3. DESTRUTTUTATO SOGGETTI FRAGILI I destinatari dell'intervento sono giovani di età compresa fra i 14 e 19 anni, residenti e/o domiciliati in Lombardia appartenenti a categorie particolarmente fragili e/o a rischio (minoranze etniche, minori stranieri non accompagnati, minori affidati alle comunità, ecc.) segnalati dai partner della rete e che attualmente non risultano iscritti ad alcun percorso di istruzione scolastica o di IFP. Modalita’ di Realizzazione LARSA Sono previste attività formative della durata di 22 ore per ciascun beneficiario da ripartire tra le varie aree disciplinari : 1) area dei linguaggi 2) area matematico‐scientifica 3)area storico‐economica 4)area professionale di indirizzo. Il percorso si articolerà in incontri pomeridiani realizzati per piccoli gruppi.La costituzione dei gruppi sarà basata su criteri di tipo didattico e metodologico : si tratterà di classi aperte che accoglieranno ragazzi provenienti da diversi percorsi e caratterizzati dalle stesse tipologie di difficoltà di apprendimento. Per tutti i beneficiari e’ previsto un servizio di coaching di 6 ore per la durata del percorso. Al fine di sostenere i diversi interventi di supporto ed accompagnamento da realizzarsi anche in funzione delle dinamiche del mercato del lavoro e' previsto inoltre un intervento dedicato a consentire ai beneficiari di poter conoscere ed usufruire di una adeguata rete di sostegno. DESTRUTTURATO Si prevede un percorso di formazione di 60 ore che si svilupperà in moduli trasversali sulle aree comuni: area linguistica, area matematico‐scientifica, area storico‐economica, area professionale di indirizzo. Il percorso prevede un ciclo iniziale articolato in incontri settimanali, realizzati per piccoli gruppi ed inerenti le diverse aree secondo i bisogni dei beneficiari. E' previsto un periodo di alternanza di160 ore da realizzarsi in collaborazione con le imprese facenti parte dalla rete . Si immagina di coinvolgere il settore 50 alberghiero e della ristorazione da cui provengono le esperienze pregresse dei giovani inseriti ma si lasciano aperte anche altre opzioni settoriali in ragione dei bisogni/aspettative dei beneficiari. Per tutti i beneficiari e’ previsto un servizio di coaching di 22 ore per tutta la durata del percorso. Al fine di sostenere i diversi interventi di supporto ed accompagnamento da realizzarsi anche in funzione delle dinamiche del mercato del lavoro e' previsto inoltre un intervento dedicato a consentire ai beneficiari di poter conoscere ed usufruire di una adeguata rete di sostegno . DESTRUTTUTATO SOGGETTI FRAGILI Il Progetto si articolerà in : ‐ Un percorso di Alternanza di 200 ore da realizzarsi presso le imprese facenti parte della rete e riguardanti molteplici settori professionali, individuando con particolare cura quella specifica impresa che ‐ per la sua organizzazione e dinamica interna, localizzazione e caratteristiche del personale e del tutor aziendale ‐ consenta di realizzare il più adeguato abbinamento giovane/impresa in ragione delle caratteristiche del beneficiario e degli obiettivi per lui definiti. Si ipotizza un percorso di alternanza anche presso imprese diverse. ‐ Un percorso di formazione di 30 ore da articolarsi con incontri periodici lungo tutto l’arco dell’esperienza di alternanza e dedicato al rinforzo delle competenze di cui l’esperienza di alternanza metterà in evidenza la necessità.
‐ Per tutti i beneficiari e’ previsto un servizio di coaching di 25 ore per tutta la durata del percorso. Al fine di sostenere i diversi interventi di supporto ed accompagnamento da realizzarsi anche in funzione delle dinamiche del mercato del lavoro e' previsto inoltre un intervento dedicato a consentire ai beneficiari di poter conoscere ed usufruire di una adeguata rete di sostegno . Rete attivata APOLF e ISTITUTO COSSA Difficolta’/Criticita’ Il limite del progetto è la tempistica in quanto viene presentato nel II quadrimestre e il tempo a disposizione per l’effettivo recupero diventa insufficiente anche perché tutte le azioni previste vengono concentrate negli ultimi mesi di scuola 51 Punti di Forza Il progetto prevede una serie di servizi individuali come colloqui, coaching e dei moduli di recupero disciplinare per piccoli gruppi. Il progetto prevede inoltre percorsi di alternanza finalizzati ad un possibile inserimento lavorativo. Risultati N. allievi coinvolti: 64 N. docenti coinvolti : 21 Altre persone coinvolte: n. 1 coordinatore, n. 9 tutor ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 2 Scuola/CFP Ipsia “L. Cremona” di Pavia Progetto Nome: Antidispersione per il recupero scolastico orientamento riorientamento X recupero scolastico raccordo con altre scuole/istituzioni recupero sociale Ente finanziatore Fondi del Ministero per il recupero Destinatari Gli studenti di tutte le classi. Obiettivi ‐ Motivare allo studio ‐ Favorire un clima classe sereno e proficuo ‐ Favorire la socializzazione tra pari e con gli studenti stranieri Descrizione Progetto Vengono attivate le seguenti buone prassi: •
•
•
52 corsi di recupero in itinere con sospensione dell’attività nel periodo successivo agli scrutini per circa 10 giorni corsi di alfabetizzazione L2 pomeridiani e/o curricolari di diverse discipline tenuti da docenti dell’istituto attivazione di progetti •
•
contatto continuo del coordinatore con i genitori ( convocazioni e colloqui telefonici) contatto della collaboratrice della dirigente con i genitori degli allievi e con i coordinatori di classe. •
consultazione del portfolio dell’alunno Modalita’ di Realizzazione Vedi sopra Rete attivata Difficolta’/Criticita’ Non si possono attivare corsi di recupero pomeridiano poiché la nostra utenza già poco motivata, non parteciperebbe alle lezioni. I genitori a volte, disertano i nostri inviti ed i colloqui non sono sempre proficui soprattutto quando avvengono per telefono. Punti di Forza Docenti motivati e buon lavoro sinergico Risultati N. allievi coinvolti: tutti N. docenti coinvolti: Con diverse modalità tutti i docenti sono coinvolti Altre persone coinvolte 76 abbandoni dopo il 1° quadrimestre 09/10 46 abbandoni dopo il 1° quadrimestre 10/11 ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 3 Scuola/CFP LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEI ‐VOGHERA Progetto Nome: CON.D.OR Consiglio di orientamento X orientamento riorientamento recupero scolastico X raccordo con altre scuole/istituzioni recupero sociale Ente finanziatore Autofinanziamento da parte delle scuole in rete Destinatari Studenti classi III e II scuola secondaria I grado a.s. 2010/2011 53 Solo studenti classi II da as 2011/2012 Obiettivi Esplicitare prerequisiti e motivazione alla scelta della secondaria superiore Individuare corrispondenza tra competenze, caratteristiche e motivazioni personali e l’offerta formativa della secondaria di II grado Descrizione Progetto Fase 1_ somministrazione di TEST elaborato dal COR di Pavia Fase 2_ restituzione nelle singole scuole medie dei profili Fase 3_ presenza esperti COR agli Open Day delle scuole secondarie del territorio per incontro con i genitori Fase 4_ test disciplinari agli studenti iscritti per verifica /rinforzo prerequisiti Modalita’ di Realizzazione a.s. 2010/2011 ‐ dicembre TEST online studenti 3 media ‐ gennaio restituzione dei profili presso le scuole medie , illustrazione generale. Incontri individuali su richiesta ‐ incontro con i genitori ‐ aprile maggio test disciplinari studenti iscritti ‐ maggio TEST o line studenti classi seconde per l’entrata a regime del progetto ( sempre a cavallo maggio – gennaio) a.s. 2011/2012 ‐ ottobre : restituzione profili studenti presso scuole medie ‐ novembre : test disciplinari per verificare/rinforzare l’ipotesi di iscrizione ‐ dicembre open day incontro con i genitori Rete attivata Liceo Galilei – Voghera SMS Casteggio‐ SMS Rivanazzano‐ SMS Varzi‐ SMS Plana, Voghera‐ SMS Pascoli, Voghera – SMS Sannazzaro Proseguimento del progetto allargamento rete Istituti superiori di Voghera interessati ( accordi già intrapresi) Difficolta’/Criticita’ Equivoci sorti in merito ai fini del progetto con altri istituti superiori del territorio Punti di Forza Gradimento da parte dei genitori Coinvolgimento interessato degli studenti Risultati N. allievi coinvolti 593 N. docenti coinvolti c.a 20 Altre persone coinvolte‐ DS scuole in rete, COR di Pavia 54 Risultati conseguiti: per dare un giudizio attendibile ai risultati conseguiti è necessario incrociare i dati delle iscrizioni ai profili consegnati e ai test di ingresso delle classi prime, pertanto sarà possibile esprimere un primo giudizio, al di là della positività percepita, nell’ottobre del2011. ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 4 Scuola/CFP I.P.S.S.A.T.S.G.A “L. Cossa”‐ Pavia Progetto Nome: Accoglienza e orientamento X orientamento riorientamento recupero scolastico raccordo con altre scuole/istituzioni recupero sociale Ente finanziatore Fondi Regione Lombardia (doti) per "learning week" Destinatari Alunni classi prime Obiettivi Descrizione Progetto Modalita’ di Realizzazione Rete attivata 55 -
Raccordare scuola media inferiore e superiore -
Accogliere i nuovi alunni -
Facilitare gli apprendimenti -
Favorire l’autostima e l’autovalutazione negli alunni stessi -
Somministrazione ad inizio anno scolastico come test d’ingresso di prove Invalsi usate in terza media per italiano, matematica, lingua straniera -
Valutazione e spiegazione degli eventuali errori agli alunni -
Programmazione e realizzazione di interventi finalizzati a colmare eventuali lacune (corsi di recupero a classi aperte in orario curricolare e sportelli di apprendimento) -
Somministrazione a fine anno scolastico delle stesse prove Invalsi, di anni scolastici diversi, e/o di prove equipollenti -
Valutazione critica -
Il progetto è attuato durante le normali ore di lezione, in itinere, con la collaborazione del Consiglio di classe Difficolta’/Criticita’ -
Rapporti con le Scuole Medie : sarebbe interessante che anche i docenti di scuola media prendessero visione dei risultati e tentassero a loro volta il raccordo con le Scuole superiori -
Favorisce l’autocritica sia negli alunni che negli insegnanti -
Permette un recupero mirato ed efficace -
Rende gli alunni protagonisti del processo di apprendimento Punti di Forza Risultati N. allievi coinvolti 400 N. docenti coinvolti 30 Risultati conseguiti: riduzione della dispersione scolastica, perché, anche di fronte ad insuccessi scolastici, gli alunni acquistano la consapevolezza che è possibile il recupero ed aumenta la loro autostima ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 5 Scuola/CFP ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “A. OMODEO” ‐ MORTARA Progetto Nome: CONTINUITA’ E RACCORDO CON LA SCUOLA MEDIA ´ orientamento riorientamento recupero scolastico raccordo con altre scuole/istituzioni recupero sociale Ente finanziatore fondi provinciali del piano dell’offerta formativa contributi degli allievi Destinatari Obiettivi •
•
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56 insegnanti della S.M.S. di Mortara e dell’Istituto A. Omodeo alunni delle classi terze delle S.M.S. di Mortara Far conoscere alunni il nuovo ambiente scolastico Attuare una continuità nella valutazione dell’alunno sul piano metodologico, didattico e disciplinare Raccogliere informazioni riguardo al curriculum dell’alunno Favorire un adeguato inserimento nella nuova realtà scolastica Promuovere la capacità di rapportarsi al nuovo ambiente scolastico Migliorare le capacità degli studenti di compiere scelte coerenti con le proprie potenzialità e i propri interessi Organizzare momenti di incontro scuola – famiglia per una collaborazione basata su dati oggettivi Descrizione Progetto Modalita’ di Realizzazione Rete attivata Il progetto, attivo da circa 12 anni, ha come obiettivo prioritario il raccordo con la scuola media di Mortara attraverso una serie di step successivi •
Riunioni organizzative tra i docenti dei due ordini di scuola •
Mini – stage presso l’Istituto Superiore con frequenza alternata nei vari indirizzi •
Preparazione congiunta di test di competenza in uscita al termine dell’anno scolastico su materie comuni (Italiano/matematica/inglese) •
Somministrazione test d’uscita •
Riunione per raccogliere informazioni sul Curriculum scolastico degli alunni iscritti, restituzione risultati e giudizio di orientamento •
Somministrazione test d’ingresso all’inizio del nuovo anno scolastico •
Riunione per restituzione risultati test d’ingresso e valutazione del processo Istituto Istruzione Superiore “A. Omodeo” Scuola Media Statale “Josti – Travelli” – Mortara Difficolta’/Criticita’ Punti di Forza Risultati •
Coinvolgimento docenti •
Scarse risorse •
Mancato coinvolgimento altre Scuole di grado inferiore nel progetto •
Individuazione precoce di eventuali casi a rischio •
Individuazione di casi problematici •
Acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità e attitudini •
Scambio di buone prassi (individuazione di competenze necessarie per il passaggio all’ordine scolastico superiore – criteri di valutazione delle competenze) N. allievi coinvolti : studenti della scuola media iscritti N. docenti coinvolti : tutti i docenti coinvolti nelle riunioni e nell’accoglienza (per lo stage) Altre persone coinvolte : personale Ata ‐ DSGA Risultati conseguiti: 57 •
Individuazione precoce di eventuali casi a rischio •
Individuazione di casi problematici •
Acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità e attitudini •
Scambio di buone prassi (individuazione di competenze necessarie per il passaggio all’ordine scolastico superiore – criteri di valutazione delle competenze) •
Miglioramento dei rapporto con docenti della Scuola media ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 6 Scuola/CFP CENTRO DI FORMAZIONE PROFESIONALE del Comune di Vigevano (attualmente modificato in Consorzio AST – Area Formazione) Progetto Nome: OBIETTIVO SUCCESSO FORMATIVO: DALLA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE ALL’ACCOMPAGNAMENTO ALLA RIUSCITA 9 orientamento 9 riorientamento 9 recupero scolastico 9 raccordo con altre scuole/istituzioni recupero sociale Ente finanziatore Destinatari Regione Lombardia a‐ allievi che esprimono alcune criticità nell’ultimo anno della Scuola secondaria di primo grado, a cui sono state dedicate azioni di prevenzione primaria all’interno di percorsi di gruppo (valorizzazione degli aspetti emotivo‐relazionali, adozione di un approccio fondato sulla personalizzazione degli interventi, sul lavoro cooperativo, azioni mirate al potenziamento delle competenze personali); b‐ allievi frequentanti il biennio di Scuole ed Istituti di secondo grado, del territorio che necessitano di supporto per recuperare lacune consistenti diminuendo così la possibilità di demotivazione con il successivo abbandono, soprattutto rispetto ai debiti formativi conseguiti al termine dell’anno scolastico; c‐ allievi iscritti e frequentanti la prima annualità del biennio di Scuole ed Istituti di secondo grado, che necessitano di motivazione e l’acquisizione di strumenti metodologici per iniziare positivamente la nuova esperienza formativa; d‐ giovani tra i 14 ed i 16 anni che necessitano di un percorso di orientamento in quanto resisi conto che le scelte fatte non corrispondono a 58 reali aspettative ed attitudini; Obiettivi Il progetto ha perseguito l’obiettivo di promuovere azioni orientative e percorsi di formazione/accompagnamento al lavoro ai soggetti a rischio di dispersione scolastica o che hanno già abbandonato il sistema educativo. Nel dettaglio le finalità generali del progetto sono state: ‐ integrazione di azioni di orientamento e formazione per contrastare e diminuire la dispersione scolastica; ‐ utilizzo di metodologie innovative e diverse per rispondere alle esigenze dei destinatari attraverso azioni di sostegno concordate tra le Agenzie Formative e i diversi Istituti aderenti al progetto per prevenire l’insuccesso scolastico; ‐ azioni mirate per operare per il recupero degli apprendimenti degli studenti del primo ciclo della Scuola Secondaria Superiore; ‐ tramite azioni mirate di tipo individuale sostenere ed accompagnare le fasi di transizione degli allievi; ‐ favorire l’ingresso o il reinserimento dei giovani adolescenti nel sistema formativo; ‐ sostenere i giovani nella definizione di un progetto formativo personale e professionale coerente con le proprie attitudini, competenze e motivazioni. Descrizione Progetto Le azioni previste ed erogate sono di diverse tipologie o ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO E CONSULENZA ORIENTATIVA ‐ Individuare il profilo di specifico fabbisogno formativo dei giovani a rischio di abbandono scolastico; ‐ Condividere con l'utente le strategie e le azioni da intraprendere; ‐ Definire con i soggetti un progetto personalizzato. o LARSA – Laboratori Recupero Sviluppo degli Apprendimenti ‐ Riallineare la preparazione dello studente ai livelli qualitativi richiesti dai programmi scolastici per le classi di riferimento; ‐ Rafforzare le motivazioni allo studio; ‐ Potenziare la riflessione/apprendimento sulle discipline/aree; ‐ Operare sul miglioramento del metodo di studio 59 ‐ Favorire il recupero di apprendimenti specifici, al fine di colmare i debiti formativi ed essere quindi ammessi alla classe successiva nell’a.s. 2009/10. I percorsi sono stati attivati nelle discipline direttamente concordate da ciascuna Agenzia Formativa con gli Istituti di riferimento per meglio soddisfare il fabbisogno identificato dai Consigli di Classe. Sono stati attivati LARSA specificatamente dedicati a studenti di provenienza extra comunitaria finalizzati al recupero della lingua italiana ed al riequilibrio culturale. o POTENZIAMENTO E RIMOTIVAZIONE PER RIPETENTI INSERITI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ‐ Attività rivolta ai giovani inseriti nella scuola secondaria di primo grado e portatori di un particolare disagio; ‐ Motivare/rimotivare allo studio; ‐ Offrire stimoli adeguati per la crescita e il reinserimento socio‐culturale; ‐ Prevenire la successiva dispersione all’uscita dal primo ciclo secondario; ‐ Orientare alla scelta di un proprio percorso formativoprofessionale. o PERCORSI DI VERIFICA DELLA SCELTA SCOLASTICA E DI INTRODUZIONE ALLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO ‐ Offrire ai nuovi iscritti un momento di presentazione delle attività per la verifica della scelta effettuata; ‐ Sostenere e precisare la motivazione alla scelta; ‐ Riflettere sul metodo di studio e sugli strumenti per affrontare positivamente il nuovo ciclo formativo; ‐ Individuare dinamiche relazionali potenzialmente rischiose sul piano dell’inserimento degli allievi nelle classi. Modalita’ di Realizzazione Attività di orientamento e consulenza orientativa Modalità di svolgimento (metodologie applicate, strumenti e figure coinvolte) Tenuto conto dell’età e delle condizioni di rischio, fragilità o disagio dei partecipanti, le attività di orientamento sono state proposte con adeguati strumenti di analisi delle motivazioni, attitudini e competenze proprie della didattica orientativa, sia di tipo esplorativo (schede di auto‐osservazione, diari, ecc.) sia di tipo valutativo (prove oggettive, questionari, test, ecc.). L’orario delle attività orientative è stato integrato con gli impegni degli allievi fissando una calendario di incontri condiviso con le famiglie. L’attività è stata 60 gestita da orientatori esperti. Per accedere al servizio non erano previsti prerequisiti di ingresso LARSA Modalità di svolgimento (metodologie applicate, strumenti e figure coinvolte) I giovani raggiunti hanno palesato difficoltà nella motivazione allo studio e negli investimenti emotivi e cognitivi, per questo motivo sono state utilizzate metodologie didattiche meno tradizionali e più flessibili per agire oltre che sul fronte del recupero anche su quello motivazionale. Le attività sono state condotte da insegnanti interni all’Istituto, con il supporto di un tutor. Gli allievi che hanno usufruito delle attività, sono stati segnalati dai Consigli di classe tramite i Coordinatori. Potenziamento e rimotivazione per ripetenti inseriti nella scuola secondaria di primo grado Modalità di svolgimento (metodologie applicate, strumenti e figure coinvolte) Gli adolescenti coinvolti presentavano difficoltà, oltre che nella motivazione allo studio, anche sul piano dell’inserimento sociale, con forte rischio di dispersione ed emarginazione. Per questo motivo sono state utilizzate metodologie che andassero ad agire sulla dimensione valoriale, relazionale e personale, tramite l’utilizzo di attività concrete in cui siano riconoscibili premesse, svolgimento, obiettivi e risultati, organizzate in tempistiche compatibili con possibilità attentive ridotte. Le attività sono state erogate nel contesto scolastico di riferimento, condotte da professionisti con una formazione specifica nel campo psicologico ed educativo. Gli allievi che hanno usufruito delle attività, sono stati segnalati dai Consigli di classe tramite i Coordinatori. Percorsi di verifica della scelta scolastica e di introduzione alla scuola secondaria di secondo grado Modalità di svolgimento (metodologie applicate, strumenti e figure coinvolte) Tenuto conto dell’età dei partecipanti, le attività sono state proposte attraverso adeguati strumenti di analisi delle motivazioni, attitudini e competenze proprie della didattica orientativa:di tipo esplorativo, valutativo ed esperienziale. Per meglio articolare gli interventi in alcuni momenti il 61 gruppo classe è stato suddiviso in piccoli gruppi utilizzando così la metodologia didattica dell’apprendimento cooperativo. L’orario delle attività è stato concordato i referenti interni degli istituti scolastici frequentati dagli allievi. L’attività è stata gestita da professionisti aventi una formazione specifica nel campo dell’orientamento. Per questa tipologia di azione non erano previsti prerequisiti in ingresso. Rete attivata ENTI GESTORI: ∙ Centro di formazione professionale del Comune di Vigevano ∙ Ente Lombardo Formazione Lavoratori I partner con cui il progetto è stato attuato sono stati i seguenti: Scuole secondarie di secondo grado 1. Istituto Tecnico Industriale Statele “Caramuel”, via Segantini 21, Vigevano 2. Istituto paritario “Leonardo Da Vinci” (Indirizzi: Liceo Linguistico, Geometri e Ragionieri), Via Monsignor Pietro Berruti, 2, Vigevano 3. Istituto Istruzione Superiore “Angelo Omodeo”, Strada Pavese 4, Mortara 4. Istituto Statale di Istruzione Superiore “Ciro Pollini”, via Marsala 11, Mortara 5. Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato “Puecher”, via Bersaglio 56, Rho 6. Istituto Professionale di Stato per il Commercio ed il Turismo “Olivetti”, via Martiri Della Libertà 20, Rho 7. Istituto Tecnico Statale “L. Casale”, via Ludovico Il Moro 6/8, Vigevano Le scuole secondarie di primo grado 1. Scuola Secondaria di primo grado Statale “Bramante ‐ Bussi” via Valletta Fogliano 59, Vigevano; 2. Scuola Secondaria di primo grado Statale “Robecchi” viale della Libertà, 32 Vigevano; 3. Scuola Secondaria di primo grado Statale “Josti Travelli” viale Dante, 1 Mortara; 62 Difficolta’/Criticita’ La totale personalizzazione dei percorsi non sempre è stata possibile anche se circa l’ 88% delle ore erogate ha riguardato il piccolo gruppo (entro 9 persone) creato sulle base di una preventiva analisi dei bisogni cercando di renderlo più omogeneo possibile rispetto gli obiettivi specifici. I bisogni evidenziati da parte dei partecipanti sono stati di diversa natura: nuova scelta nell’ambito scolastico o formativo, rimotivazione rispetto al percorso intrapreso, accrescimento delle competenze, perfezionamento del metodo di studio, orientamento ad un ambito professionale, presa di coscienza di problematiche legate ad un disagio personale o sociale. Le problematiche evidenziate dagli adolescenti raggiunti pertanto sono: ‐ difficoltà di apprendimento di discipline presentate in modo teorico; ‐ continui insuccessi e conseguente sfiducia nel sistema scolastico derivanti da scelte sbagliate; ‐ difficoltà relazionali all’interno del sistema scolastico; ‐ idealizzazione del mondo del lavoro visto come fonte di guadagno immediato; ‐ malattia, problemi sociali e/o economici. Punti di Forza L'aspetto più significativo è costituito dalla modellizzazione e dalla progettazione di percorsi formativi composti da più azioni di diversa durata, fruibili sia in logica modulare (con possibili ingressi ed uscite dopo ogni singola azione) sia in logica integrata. Dal punto di vista organizzativo gli aspetti di innovazione più significativi riguardano: ‐ l'organizzazione a partnerariato che garantisce un'applicazione flessibile del modello in una molteplicità di contesti formativi (Scuole, CFP, ecc.) e di target; ‐ la possibile sinergia di operatori con funzioni e competenze professionali diversificate (orientatori, formatori/docenti; tutor, educatori ecc.) chiamati ad intervenire. I percorsi sono da attivarsi nelle discipline direttamente concordate da ciascuna Agenzia Formativa con gli Istituti di riferimento per meglio soddisfare il fabbisogno identificato dai Consigli di Classe. 63 Sono stati attivati LARSA specificatamente dedicati a studenti di provenienza extra comunitaria finalizzati al recupero della lingua italiana ed al riequilibrio culturale. Risultati N. allievi coinvolti: 945 N. docenti coinvolti: 82 Altre persone coinvolte Tutor 15 Coordinatori 5 Risultati conseguiti: ∙ raggiungimento di molteplici allievi ∙ creazione rete operatori ∙ modellizzazione interventi ∙ monitoraggio costante ∙ diversificazione azioni 64 65 3. Dalla <fotografia dell’esistente> alla proposta di <Linee Guida>
3. IL CONTRASTO ALLA DISPERSIONE IN PROVINCIA DI PAVIA I “focus group” sulla dispersione scolastica: dalla <Fotografia dell’esistente> alla proposta di <Linee Guida> PREMESSA A conclusione dei 3 “focus group” sulla “Dispersione scolastica” svoltisi in data 31/1 e 1/2/2011 presso la Provincia di Pavia ed in relazione al percorso di ricerca/azione svolto in questi mesi dal Comitato Tecnico Scientifico (Rapporto di Monitoraggio 2010 – Prima parte dell’”Indagine sulla Dispersione scolastica in Provincia di Pavia”) si è ritenuto indispensabile evidenziare i principali aspetti emersi nel corso degli incontri e, per rispondere in modo coerente al nostro mandato, evidenziare qui di seguito alcune “linee guida” quale tracciato strategico da perseguire per ottenere un sempre maggiore controllo della qualità dei processi educativi e, di conseguenza, anche un regolare contrasto al fenomeno della “dispersione scolastica”. Alla luce, poi, della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra USP e Provincia di Pavia (Gennaio 2010), che ha inteso avviare la costituzione dell’<Osservatorio Pavese del Sistema Educativo e Formativo>, pensiamo che tali indicazioni possano rappresentare un significativo strumento di orientamento e di supporto alle scelte politico/istituzionali in materia di programmazione e di coordinamento delle attività formative/educative dei sistemi d’Istruzione e di formazione professionale in Provincia di Pavia. 3.1. <FOCUS GROUP> SULLA DISPERSIONE: LA FOTOGRAFIA DELL’ESISTENTE A completamento dell’analisi sviluppata nel 2010 dal CTS sul fenomeno “dispersione scolastica” (Rapporto Monitoraggio 2010) in Provincia di Pavia si è deciso di effettuare 3 “focus group” con tutte le scuole e i cfp per rispondere prioritariamente ai seguenti obiettivi: • promuovere un proficuo scambio di esperienze e avviare un dibattito condiviso e costruttivo tra tutti gli attori del sistema d’Istruzione e Formazione Professionale; • valorizzare e condividere le esperienze più significative e le “buone prassi” realizzate dalle scuole e dai CFP; • individuare congiuntamente alcuni mirati ambiti d’azione su cui costruire un efficace contrasto della <Dispersione>. A fronte di questa decisione, attraverso l’invio di una comunicazione del settore Attività produttive, lavoro, formazione e sviluppo della Provincia di Pavia, si sono invitate tutte le scuole superiori pubbliche e i CFP a partecipare all’iniziativa nei giorni 31/1 e 1/2/2011 secondo la seguente ripartizione territoriale: ZONA GEOGRAFICA
DATE E ORARI “FOCUS GROUP” Scuole e CFP PAVESE ‐ LUNEDI’ 31 Gennaio 2011
Mattino ‐ ore 10.00 – 12.30 Scuole e CFP OLTREPO’ ‐ LUNEDI’ 31 Gennaio 2011
Pomeriggio ‐ 14.30 – 17.00 Scuole e CFP LOMELLINA ‐ MARTEDI’ 1 Febbraio 2011
Mattino ‐ ore 10.00 – 12.30 Ecco le presenze registrate ai tre incontri sulla “dispersione”: Lunedì 31 Gennaio – Mattino – Pavese: APOLF – VOLTA – CREMONA – BORDONI – COSSA – COPERNICO – FONDAZIONE CLERICI – CARDANO – FOSCOLO – Ufficio Scolastico Territoriale; 66 Lunedì 31 Gennaio – Pomeriggio – Oltrepo: ODPF SANTA CHIARA – FARAVELLI – GALILEI – CALVI – MARAGLIANO – Ufficio Scolastico Territoriale. Martedì 1 Febbraio – Mattino – Lomellina: CARAMUEL – CONSORZIO AST VIGEVANO – OMODEO – POLLINI – ELFOL – ASSESSORATO ISTRUZIONE COMUNE DI VIGEVANO – Ufficio Scolastico Territoriale. Il dibattito è stato molto partecipato e ricco d’importanti spunti di riflessione. Significativa è stata la presenza continuativa dell’Ufficio Scolastico Territoriale (Ing. Del Pio) e la partecipazione dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Vigevano (B. Avalle). Qui di seguito, anche se in estrema sintesi, intendiamo evidenziare i temi emergenti e le problematiche maggiormente avvertite dalla maggior parte dei convenuti. Il rapporto con le famiglie Si può senza dubbio affermare che questo sia uno degli aspetti che presenta la maggiore problematicità. La maggior parte dei partecipanti ha ben presente questo problema: si va da realtà che hanno da tempo avviato un rapporto continuativo con i genitori ad altre che stanno tutt’ora sperimentando diverse modalità di approccio per ottenere un collegamento il più proficuo e costante possibile. Nonostante l’impegno e la volontà di tutte le scuole e dei CFP si è visto come la criticità oggi sta soprattutto nella difficoltà di creare relazioni positive e regolari con i genitori per varie cause legate sia alle diverse condizioni sociali e culturali della famiglia, come all’esistenza di drammatiche divisioni familiari che si riflettono sui rapporti (docente/genitore/alunno), sia all’aumento delle famiglie monoparentali e, spesso, alle condizioni pressanti di lavoro che condizionano fortemente le possibilità di relazione con la scuola. Il rapporto con le Scuole Medie Nel corso degli incontri sono emerse diverse esperienze significative tese a favorire l’incontro tra la scuola superiore e le scuole medie: attivazione di vere e proprie reti tra il personale docente delle medie, delle superiori, delle strutture di formazione professionale e anche con il personale delle associazioni giovanili e del volontariato per puntare ad un coinvolgimento attivo e partecipato sia dei ragazzi come delle famiglie sulle future scelte – progetti centrati sull’accoglienza e sulla valutazione dei dati d’ingresso con l’obiettivo di verificare le predisposizioni attitudinali e le caratteristiche comportamentali degli allievi provenienti dalla terza media – utilizzo mirato di test d’ingresso e di valutazione delle competenze pregresse degli allievi – progetti di sensibilizzazione preventiva e coinvolgimento attivo degli alunni delle ultime classi delle medie nelle attività formativo/didattiche delle scuole superiori. Se da un lato si è rilevato un diffuso impegno progettuale sul fronte del raccordo tra medie e superiori, dall’altro si è constatata la difficoltà di dare continuità nel tempo a questi percorsi sostenuti quasi sempre dalla buona volontà e dalla dedizione volontaria dei docenti delle scuole. Non per ultimo va sottolineata, anche, la mancanza di un mirato e regolare sostegno economico a questo tipo d’iniziative. In questo ambito è molto sentita la necessità del confronto permanente con altre realtà scolastiche e formative del territorio per consolidare e uniformare le modalità progettuali e definire modelli comuni, condivisi ed efficaci. In concreto: sono tutti d’accordo nell’asserire la fondamentale importanza di creare collegamenti stabili e sinergie progettuali continuative tra il personale docente delle terze classi delle medie e delle prime classi delle superiori. Orientamento – Didattica orientativa Il rapporto con le Scuole Medie e il tema del supporto alla scelta ha aperto la strada a diversi interventi sul problema dell’Orientamento. Tutti gli intervenuti hanno messo in evidenza la 67 necessità d’impostare percorsi d’Orientamento capaci di supportare realmente le future scelte degli alunni delle medie. Tutti sono concordi nell’affermare che l’Orientamento non può limitarsi a progetti “spot” ma che dovrebbe essere caratterizzato da un’attività “globale e permanente” che sappia formulare proposte, che sappia educare i giovanissimi a “scelte di vita e di formazione” lungimiranti e durature, che sappia accompagnare in questo percorso anche le famiglie poiché è impensabile che la posizione dei genitori rispetto alla scuola non influisca, poi, sulla rappresentazione degli stessi giovani. Alcuni interventi hanno, inoltre, toccato diversi aspetti che direttamente o indirettamente interagiscono con il problema “Orientamento”: • Evitare di proporre ai giovani “indirizzi preconfezionati o addirittura distorti dal mercato” (es. tutti indirizzati all’informatica o alle N.T.) ma aiutare il giovane ad acquisire capacità critiche, capacità di leggersi dentro, capacità di valorizzare le proprie competenze (qualità intrinseche) intese in senso lato non esclusivamente in un’ottica “disciplinare”, ecc. • Sopperire all’assenza da parte di parecchi docenti e formatori della completa conoscenza del quadro dell’offerta formativa oggi esistente sul territorio; • Affrontare il problema del “surplus” di allievi su determinati indirizzi a scapito di altri (vedi ad esempio il caso Licei/Istruzione Tecnica) determinato spesso dalla totale assenza di un supporto “realistico” alle scelte. Non è solo un problema d’Orientamento: spesso i genitori non pensano ai figli ma a loro stessi, e al molto ipotetico prestigio legato a una scuola piuttosto che ad un’altra. Ma i guai arrivano da lontano. Nel primo anno delle superiori, vengono al pettine tutti i nodi non sciolti dalla scuola media…. Con difficili interventi di riorientamento e ricollocazione educativo/formativa (criticità dei passaggi da una scuola ad un’altra). • Affrontare seriamente il tema del rapporto stretto tra funzione orientativa e didattica nella scuola attraverso la realizzazione di percorsi mirati di aggiornamento/formazione del personale insegnante sulla “Didattica orientativa”. L’interscambio, i gruppi locali, la comunicazione e la trasferibilità delle esperienze Molte delle realtà intervenute hanno promosso e/o partecipato a progetti in rete (Europei, Nazionali, Regionali, Provinciali) con altri attori del territorio (scuole, CFP, servizi sociali, associazioni giovanili e di volontariato, associazioni professionali e di categoria, comuni, ecc.). A tal riguardo, si è detto che tali iniziative rischiano spesso di restare circoscritte ai tempi ed alle modalità del finanziamento e si è sottolineata l’esigenza di operare “continuativamente” in reti di condivisione, soprattutto a livello micro‐locale (tra scuole, CFP, realtà aziendali, ecc.) per confrontarsi sulle diverse esperienze, per attivare un interscambio permanente e sistematizzare le “buone prassi” e i progetti più efficaci. A questo si aggiunge l’esigenza di creare migliori condizioni in ambito informativo e di comunicazione (anche attraverso i portali provinciali esistenti) tra i diversi attori dei due sistemi d’Istruzione e di Formazione Professionale con l’obiettivo di offrire una vera e propria <piattaforma documentale> in relazione ai progetti, alle sperimentazioni in atto e alle buone prassi che via via vengono realizzate. La formazione del personale docente e dei formatori Altro aspetto indicato e auspicato da molti: la necessità di avviare regolari interventi di formazione e di aggiornamento per il personale insegnante e per i formatori. Tutti sono concordi nel sottolineare che le capacità degli insegnanti e dei formatori costituiscono l’elemento chiave per 68 motivare i discenti e per determinarne il successo. In particolare si è posto l’accento sulle seguenti tematiche: ‐ Didattica orientativa – Il rapporto stretto tra funzione orientativa e didattica; ‐ Insegnare e apprendere per competenze: la progettazione curricolare per competenze; ‐ Programmazione scolastica e criteri di spesa: il budget nella scuola; ‐ Le opportunità progettuali della UE per la scuola e il fundraising La scuola crocevia informativo Gli incontri hanno messo più volte in evidenza che le scuole lamentano una esagerata ridondanza di attività a loro carico in relazione alle continue e molteplici richieste di dati non solo da parte delle diverse realtà istituzionali ma anche da parte di realtà non istituzionali. Tutti questi dati vengono a loro volta utilizzati da enti che non comunicano assolutamente tra loro. Insomma manca una interfaccia unica di caricamento dati e una codificazione omogenea degli stessi (un sistema aperto che permetta ai vari operatori, opportunamente autorizzati, di poter elaborare i dati presenti senza dover passare attraverso richieste spesso formulate senza conoscere la struttura dei dati) che soddisfi le richieste di una molteplicità infinita di enti, istituzioni e organizzazioni che regolarmente attingono informazioni dalle scuole. Tutti auspicano, che con l’avvento dell’anagrafe degli studenti e con l’imminente avvio del portale provinciale <e‐Scuola> , si possa, a breve, ottenere una più rigorosa regolamentazione del fenomeno. 3.2. IL QUADRO D’AZIONE STRATEGICO: LE LINEE GUIDA Facendo riferimento al quadro complessivo del “Patto di Governance” e al mandato del Comitato Tecnico Scientifico, le presenti Linee Guida intendono offrire all’Assessorato Attività produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo della Provincia di Pavia, alcune direttrici d’orientamento ed un supporto alle scelte politico/istituzionali in materia di programmazione e di coordinamento delle attività formative/educative dei sistemi d’Istruzione e di formazione professionale con l’obiettivo prioritario di contrastare la dispersione e il disagio scolastico. Orientamento e supporto alle scelte: un processo “coordinato” e “permanente” Premesso • che le azioni d’Orientamento svolte all’interno delle diverse filiere dell’istruzione, della formazione professionale, del lavoro dovrebbero confluire in un disegno istituzionale complessivo in cui non siano isolate ma interagiscano tra loro; • che chi eroga Orientamento nella scuola (sia il personale insegnante come l’eventuale personale esterno) dovrebbe avere specifiche competenze d’azione e che nessuno si può improvvisare orientatore. Da qui la necessità d’impostare percorsi di formazione mirata per i docenti e i formatori. • che in questo documento il nostro interesse è prioritariamente focalizzato sull’Orientamento rivolto agli alunni frequentanti le ultime classi delle medie e la classe prima delle superiori in un quadro generale di: ‐ Sostegno e Accompagnamento dei genitori degli studenti frequentanti l’ultimo anno della scuola media nella scelta del percorso formativo dei figli. ‐ Accompagnamento degli studenti al termine della scuola media nella scelta del percorso formativo. ‐ Realizzazione di percorsi individualizzati per gli studenti a rischio abbandono o in difficoltà. 69 ‐
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Accompagnamento all’inserimento degli studenti del primo anno nella scuola superiore. Supporto alla scelta del proprio percorso di istruzione e di formazione professionale di giovani in diritto dovere all’istruzione che si avviano a completare i percorsi formativi. Si indica come tracciato operativo quanto segue: 1. Attivazione di un “Piano permanente di coordinamento” come punto di incontro ricorrente e di condivisione tra i diversi progetti e prassi di orientamento presenti sul territorio provinciale (scuole medie e superiori, strutture di formazione) con l’obiettivo di creare un linguaggio comune riguardo le tematiche dell’orientamento e sviluppare un’attività di monitoraggio costante, di ricerca e analisi dei bisogni di orientamento sia dei ragazzi che delle famiglie e promuovere un “sistema progettuale omogeneo e integrato”. 2. Il “Piano permanente di coordinamento” dovrebbe essere pilotato dalla Provincia di Pavia e dall’UST e vedere la partecipazione delle scuole (medie e superiori) e dei CFP suddivisi per zona geografica (Pavese, Oltrepo, Lomellina) ed inserirsi a pieno titolo nel quadro istituzionale già rappresentato dal protocollo d’intesa tra UST e Provincia di Pavia, che nel 2010 ha inteso avviare la costituzione dell’<Osservatorio Pavese del Sistema Educativo e Formativo> e nel “Patto di Governance” che all’art. 5 prevede la costituzione delle Conferenze Territoriali e al punto 4) indica <l’individuazione di orientamenti condivisi dai diversi attori, istituzionali e non, coinvolti nel governo delle politiche di istruzione, formazione e transizione al lavoro>. E’ appunto in seno alle suddette “Conferenze territoriali” che si possono attivare veri e propri “tavoli zonali di condivisione” in merito alle diverse esperienze ed iniziative sull’Orientamento. Informazione diffusa e trasferibilità progettuale permanente Premesso
• che oggi è indispensabile per la Scuola e per i CFP orientarsi all’incontro e al costante interscambio con altre realtà, confrontarsi in modo permanente con altre situazioni mettendo in discussione i propri valori e significati; favorire lo scambio della conoscenza, la messa in comune di dati e informazioni, il trasferimento di esperienze, progetti e buone prassi; • che l’informatica e il corretto utilizzo dell’informazione online svolgono sempre maggiormente un ruolo fondamentale nella costruzione di conoscenze di tipo “integrato”; • che è auspicabile un processo d’integrazione delle diverse professionalità nella presa a carico di utenti che esprimono bisogni d’orientamento in rapporto a problematiche complesse legate al genere o alla condizione di svantaggio sociale o alla difficoltà nei percorsi di transizione fra e nei sistemi dell’istruzione e della formazione; Si indica come tracciato operativo quanto segue: 1. Raccolta e valorizzazione del patrimonio progettuale e delle prassi “formative” sviluppate da parte delle scuole (medie e superiori) e dei CFP, con l'obiettivo di supportare l'attività di docenti ed operatori impegnati nei percorsi di orientamento/riorientamento, di accompagnamento e supporto alla scelta nella fase di passaggio dalle medie alle superiori e favorire la diffusione e il trasferimento di buone prassi. 2. Creazione di una “Banca progetti ed esperienze” che raccolga le “schede progettuali”, formulate secondo un format omogeneo, quale fonte di conoscenza, condivisione e piattaforma progettuale di riferimento permanente per i diversi attori scolastici e delle strutture di formazione professionale. 70 3. Si ritiene che tale iniziativa potrebbe essere collocata a pieno titolo all’interno del nuovo portale <e‐Scuola> da poco avviato dall’Assessorato Attività produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo della Provincia di Pavia. Formazione permanente e ricorrente del personale Premesso • che la professionalità del docente non è riducibile agli aspetti tecnico‐funzionali o didattico‐
disciplinari: ogni docenza è sempre luogo di una precisa responsabilità individuale e sociale; • che la sfida della globalità e della complessità è una sfida via via più pesante per chi deve elaborare e trasmettere cultura, come l’insegnante, perché, mentre i problemi si fanno complessi, trasversali, globali, planetari il sapere rimane o si fa sempre più specializzato, parcellizzato, così che la mente umana si sente spesso impotente ad affrontare i problemi, tanto più quando si devono aprire la mente e il cuore dei minorenni a tali problemi; • che saper insegnare presuppone un profilo complesso che non si improvvisa, né si costruisce in astratto: è il risultato di un faticoso cammino che viene perfezionato in situazione, nelle relazione quotidiana con i propri alunni, in un confronto e in una ricerca continui con i propri colleghi e che necessita di una formazione permanente e ricorrente; • che i sistemi educativo/formativi dovrebbero investire in progettualità, innovazione, ricerca, relazioni attraverso modalità di valorizzazione ed ottimizzazione permanente delle conoscenze e delle competenze dei formatori e del personale docente; Si indica come tracciato operativo quanto segue: 1. Messa a punto di un piano provinciale ricorrente (almeno 1 volta all’anno) di formazione congiunta degli insegnanti della scuola secondaria superiore e degli operatori della formazione professionale, articolati in fasi teoriche, sviluppo di project work, sperimentazione assistita, feed back e confronto finale tra colleghi ed esperti. Gli interventi formativi previsti dal piano dovrebbero essere realizzati attraverso 3 analoghe edizioni, una per zona geografica di riferimento (Pavese, Oltrepo, Lomellina). 2. Il piano provinciale di formazione/aggiornamento Formatori e Insegnanti dovrebbe essere programmato annualmente in sede di <Conferenza di Governance> e promosso e coordinato congiuntamente dalla Provincia e dall’Ufficio Scolastico Territoriale nel quadro di collaborazione stabilito dal “protocollo 2010 tra UST e Provincia di Pavia”. 3. Attivazione spontanea e ricorrente di “workshop” locali (tra scuole, cfp e attori locali) promossi autonomamente dalle diverse realtà a seguito di significative esperienze e/o progetti con l’obiettivo di avviare un confronto permanente e favorire la diffusione e il trasferimento di “buone pratiche”. 4. I temi prioritari e più urgenti da affrontare (anche alla luce di quanto evidenziato nel corso dei “focus group”), quale formazione e adeguamento delle competenze professionali degli insegnanti e dei formatori, risultano essere i seguenti: 9 Insegnare e apprendere per competenze: la progettazione curricolare per competenze – La programmazione didattica e la certificazione per competenze. (Competenze e moduli formativi, la certificazione e la valutazione delle competenze, le competenze e l'attribuzione dei crediti, la valutazione per livelli d’apprendimento). 9 Orientamento e Didattica orientativa: Il rapporto stretto tra funzione orientativa e didattica; la dimensione formativa, metacognitiva, motivazionale della didattica orientativa; la dimensione formativa e orientativa dell’insegnamento: aspetti metodologici 71 e strategie didattiche orientative; la progettazione di percorsi didattico‐orientativi come prevenzione alla dispersione. Azione permanente di orientamento strategico del Comitato Tecnico Scientifico Premesso • che con l’avvio definitivo dell’Anagrafe Regionale/Provinciale degli studenti e del portale <e‐Scuola> della Provincia di Pavia (messa a regime dell’ Osservatorio Pavese del Sistema Educativo e Formativo) il monitoraggio dovrà fare sempre più riferimento agli aspetti qualitativi dei processi educativo‐formativi; • che la scelta che si dovrà fare nei prossimi anni, nell’impianto di monitoraggio, dovrà puntare a conciliare il concetto di monitoraggio, inteso come raccolta sistematica di indicatori significativi, con l’idea più complessa di valutazione della qualità formativa; • che il ruolo del CTS (come già evidenziato nella premessa del <Rapporto di Monitoraggio 2010) dovrà attestarsi sempre di più ad azioni di ricerca e di diagnosi per offrire ai sistemi d’Istruzione e di Formazione Professionale informazioni e dati che consentano una valutazione “qualitativa” delle dinamiche che caratterizzano i processi educativo‐formativi per un controllo sempre più attento delle criticità che inducono fenomeni di <Disagio e Dispersione>; Si indica come tracciato operativo quanto segue: 1. Realizzazione ciclica e ricorrente di azioni di monitoraggio volte ad offrire ai sistemi d’istruzione e formazione professionale un insieme di specifici indicatori che consentano una permanente “presa di coscienza” sulle modalità di gestione dei processi formativi in rapporto ai diversi fenomeni di dispersione e disagio; 2. L’attività di analisi e raccolta dati avrà come fonte primaria il portale web <e‐Scuola> della provincia e si avvarrà, anche, del coinvolgimento diretto delle scuole e dei CFP. 3. Questo consentirà la messa a punto di uno o più report centrati prioritariamente su dati ed informazioni tese a supportare le scelte didattico/formative atte a contrastare <Disagio e Dispersione>. 4. I risultati ottenuti nei suddetti percorsi di analisi e di monitoraggio e le conseguenti “diagnosi” verranno ciclicamente presentati in seno alla “Conferenza di Governance” e in opportuni “Focus group” di zona (Pavese, Oltrepo, Lomellina) rivolti al personale insegnante ed ai formatori con l’obiettivo di una piena e partecipata condivisione di quanto elaborato e prodotto dal CTS. 72 73 4. Appendice: Ulteriori elaborazioni statistiche 4. a. ULTERIORI ELABORAZIONI STATISTICHE ANALITICHE PER ATTRIBUTI Questo capitolo aggiorna l’elaborazione dei dati raccolti nell’intero triennio 2007‐2010 passando dai numeri puri alle “percentuali pesate” ovvero rapportando ciascuna quantità al numero degli studenti frequentanti riferito allo “specifico attributo” in esame. Questa operazione viene effettuata elaborando di volta in volta i dati statistici rispetto agli attributi generali di lettura a disposizione, ovvero: i)
per Indirizzo di Studi; ii)
per Zone Geografiche; iii)
per i 3 Anni Scolastici indagati; iv)
per l’anno di corso dei diversi Indirizzi di Studio (omogeneamente trattati nei 5 anni anche se i Professionali presentano una consistente differenziazione nel 4^ e 5^ anno che viene comunque rispettato “pesando” i valori per gli effettivi iscritti a tali anni). Sono state sviluppate le elaborazioni che, secondo il C.T.S., sono risultate più significative per illustrare le “tendenze” della Scuola Secondaria Superiore della Provincia di Pavia. Importante sottolineare che nella trattazione sono sempre inseriti i dati statistici medi pesati, per un immediato raffronto visivo (e numerico) dei trend temporali e delle componenti di ciascuna chiave di lettura con il trend medio finale risultante nella Provincia. Come per il Capitolo precedente, la presentazione viene trattata distintamente per ciascun elemento di indagine della scheda di rilevazione statistica compilata dalle scuole (nei casi in cui i numeri a disposizioni siano quantitativamente significativi) ma senza differenziare la trattazione in sottocapitoli. 4.a.1. Incidenza del fattore “Indirizzo di Studi” sul trend temporale del triennio 2007‐2010 e confronto con la Media Provinciale pesata TABELLA 1 “BIRIPETENZE” Bi-ripetenze: tendenza % per INDIRIZZO DI STUDI e per Anno
Scolastico; tendenza % pesata complessiva
0,80%
0,70%
0,60%
% pesata
0,50%
I.ART
PROF
0,40%
TECN
LICEI
Media Pes ata
0,30%
0,20%
0,10%
0,00%
2007-08
2008-09
2009-10
Tendenza complessiva in crescita sostenuta dai “LICEI” e dai “TECNICI”; il “PROFESSIONALE” migliora nel 2009‐10 mentre l’ “ARTISTICO” va a zero ma con peso specifico pressoché ininfluente sul totale provinciale degli iscritti. 74 TABELLA 2 “INTERRUZIONI” Interruzioni: Tendenza % per INDIRIZZO DI STUDI e per Anno
Scolastico; tendenza % pesata complessiva
4,50%
4,00%
3,50%
3,00%
% pesata
I.ART
PROF
2,50%
TECN
2,00%
LICEI
Media Pesata
1,50%
1,00%
0,50%
0,00%
2007-08
2008-09
2009-10
INTERRUZIONI degli studi stabilmente in diminuzione nel per tutti gli indirizzi; il “PROFESSIONALE” ed il “TECNICO” guidano la % media pesata complessiva anche per le difficoltà occupazionali degli ultimi anni. TABELLA 3 “ASSENZE > 25%” Assenze > 25%: tendenza % per INDIRIZZO DI STUDI e per Anno
Scolastico; tendenza % pesata complessiva
25,00%
20,00%
I.ART
15,00%
% pesata
PROF
TECN
LICEI
10,00%
Media Pesata
5,00%
0,00%
2007-08
2008-09
2009-10
Tendenza peggiorativa alimentata dai Tecnici e dai Licei; la lieve diminuzione dei Professionali(che comunque si mantengono su un pesante 20%) non influisce sull’incremento della media pesata. 75 TABELLA 4 “AL LAVORO” "AL LAVORO": tendenza nel biennio 2007-09 per INDIRIZZO DI STUDI;
tendenza % pesata complessiva
3,00%
% pesata
2,50%
I.ART
2,00%
PROF
1,50%
TECN
LICEI
1,00%
MEDIA PESATA
0,50%
0,00%
2007-08
2008-09
2009-10
Tendenza in calo e flessione di un fattore 10 nel PROFESSIONALE, stabili gli altri indirizzo; Le Tabelle riferite agli indici di positività dell’indagine corrispondono ad “ore somministrate” o a “interventi individuali” e pertanto, per poter essere rappresentati con un numero significativo, i valori vengono espressi in ore/interventi riferiti a 10 studenti. In queste Tabelle l’indirizzo Artistico risulta sempre nullo per mancanza di dato o per l’impossibilità di estrapolarli dall’accorpamento con altri indirizzi. TABELLA 5 “RECUPERO DISCIPLINARE” ore somministrate ogni 10 studenti
Attività di Contrasto alla Dispersione: recupero disciplinare
12,00
I.ART
10,00
PROF
8,00
TECN
LICEI
6,00
MEDIA PESATA
4,00
2,00
2007-08
2008-09
anno scolastico
2009-10
E’ la novità degli ultimi anni scolastici ed è legata alle disponibilità finanziarie degli Istituti. Il dato è espresso in numero di ore somministrate a 10 studenti; il triennio dimostra una una tendenza a decrescere con l’eccezione dei LICEI; lo strumento è sicuramente il più efficacia e richiede una intelligente programmazione nell’ambito dell’autonomia degli Istituti ma è strettamente condizionato dalle risorse finanziarie. 76 TABELLA 6 “SPORTELLO APPROFONDIMENTO Attività di contrasto alla dispersione: sportello
approfondimento
ore somministrate ogni 10
studenti
1,20
1,00
I.ART
0,80
PROF
TECN
0,60
LICEI
0,40
MEDIA PESATA
0,20
0,00
2007-08
2008-09
2009-10
anno scolastico
Lo strumento è meno utilizzato rispetto al recupero disciplinare; presenta un andamento aaltalenante ma nel triennio dimostra un saldo finale passivo. TABELLA 7 “POTENZIAMENTO” Attività di contrasto alla dispersione: potenziamento
ore somministrate ogni 10 stuenti
0,90
0,80
0,70
I.ART
0,60
PROF
0,50
TECN
0,40
LICEI
0,30
MEDIA PESATA
0,20
0,10
2007-08
2008-09
2009-10
anno scolastico
Presenta un positivo incremento nell’ultimo A.S. 2009‐2010 e risulta stranamente in diminuzione nei TECNICI. 77 TABELLA 8 “COLLOQUI INTERNI” Attività di contrasto alla dispersione: colloqui interni
contatti per ogni 10
studenti
0,60
I.ART
0,50
PROF
0,40
TECN
0,30
LICEI
0,20
MEDIA PESATA
0,10
2007-08
2008-09
2009-10
anno scolastico
L’andamento generale è stabile: lieve incremento nei LICEI e nel TECNICO, sensibile flessione del PROFESSIONALE nell’ultimo A.S. 2009‐10. TABELLA 9 “COLLOQUI ESTERNI” Attività di contrasto alla dispersione: colloqui esterni
contatti per ogni 10 studenti
1,40
1,20
I.ART
1,00
PROF
0,80
TECN
LICEI
0,60
MEDIA PESATA
0,40
0,20
2007-08
2008-09
anno scolastico
Lo strumento è stato utilizzato solo dall’indirizzo LICEI. 78 2009-10
4.a.2. Incidenza del fattore “Zona Geografica” sulla tendenza temporale del triennio 2007‐2010 e confronto con la Media Provinciale pesata TABELLA 10 “BIRIPETENZE” Bi-ripetenze: tendenza % per ZONA GEOGRAFICA e per Anno
Scolastico; tendenza % pesata complessiva
0,45%
0,40%
0,35%
% pesata
0,30%
PAVESE
0,25%
OLTREPO
LOMELLINA
0,20%
Media Pesata
0,15%
0,10%
0,05%
0,00%
2007-08
2008-09
2009-10
“BIRIPETENZE” in crescita consistente nel Pavese e nella Lomellina; l’Oltrepò subisce un crollo probabilmente per i disagi del trasferimento giornaliero che, di fronte a 2 insuccessi consecutivi, inducono a non ripetere. TABELLA 11 “INTERRUZIONI” Interruzioni: Tendenza % per ZONA GEOGRAFICA e per Anno
Scolastico; tendenza % pesata complessiva
3,00%
2,50%
% pesata
2,00%
PAVESE
OLTREPO
1,50%
LOMELLINA
Media Pesata
1,00%
0,50%
0,00%
2007-08
2008-09
2009-10
Trend in diminuzione per Oltrepò e Pavese; fluttuante intorno allo 0,5% per la Lomellina. 79 TABELLA 12 “ASSENZE > 25% “ Assenze > 25%: tendenza % per ZONA GEOGRAFICA e per
Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva
12,00%
10,00%
8,00%
% pesata
PAVESE
OLTREPO
6,00%
LOMELLINA
Media Pesata
4,00%
2,00%
0,00%
2007-08
2008-09
2009-10
Andamento in crescita con Pavese ed Oltrepò che tendono ad uniformarsi alla Lomellina TABELLA 13 “AL LAVORO” "AL LAVORO": tendenza nel triennio 2007- 10 per ZONA GEOGRAFICA;
tendenza % pesata complessiva
1,60%
1,40%
% pesata
1,20%
PAVESE
OLTREPO
1,00%
0,80%
LOMELLINA
0,60%
MEDIA PESATA
0,40%
0,20%
0,00%
2007-08
2008-09
2009-10
Decremento sensibile e generalizzato per tutta la Provincia 80 4.a.3. Tendenze temporale, nel triennio 2007‐2010, della media pesata dei diversi attributi segmentata nei cinque anni del corso di studi TABELLA 14 “BIRIPETENZE” Bi-ripetenze: tendenze per anno scolastico e per classe del
quinquennio; tendenza della media pesata
0,90%
0,80%
% media pesata
0,70%
0,60%
2007-08
0,50%
2008-09
0,40%
2009-10
0,30%
MEDIA PESATA
0,20%
0,10%
0,00%
1°
2°
3°
4°
5°
classi del quinquennio
Riduzione di 1/3 passando dalla 1^ alla 5^ classe del quinquennio. La media pesata indica nelle classi 1^ e 3^ i punti di criticità. Il trend temporale (con la sequenza GIALLO 2007 – VERDE 2008 – AMARANTO 2009 è in lieve crescita. TABELLA 15 “ASSENZE > 25%” Assenze > 25% : tendenza per anno scolstico e per classe del
quinquennio di corso; tendenza % complessiva pesata
25,00%
20,00%
15,00%
% pesata
2007-08
2008-09
MEDIA PESATA
2009-10
10,00%
5,00%
0,00%
1°
2°
3°
4°
5°
classi del quinquennio
La media triennale 07‐10 è appesantita dal’A.S. 2008‐09; negli altri A.S. resta sotto il 10%. La media pesata segnala la criticità delle classi 1°, 3° e 4° . 81 TABELLA 16 “INTERRUZIONI” (27/2) Interruzioni: tendenza %per anno scolastico e per classe del
quinquennio; tendenza % complessiva pesata
3,00%
2,50%
% pesata
2,00%
2007-08
2008-09
1,50%
MEDIA PESATA
2009-10
1,00%
0,50%
0,00%
1°
2°
3°
4°
5°
classi del quinquennio
1^ e 3^ restano le classi critiche, ma la sequenza cronologica (Giallo – Verde – Azzurro) dimostra un trend in decremento. TABELLA 17 “AL LAVORO” 27/6 "AL LAVORO": tendenza nel triennio 2007- 10 per anno del
quinquennio e per A.S. ; tendenza % pesata complessiva
1,80%
1,60%
1,40%
% p e s a ta
1,20%
2007-08
1,00%
2008-09
0,80%
2009-10
0,60%
MEDIA PESATA
0,40%
0,20%
0,00%
1°
2°
3°
4°
5°
La criticità si sposta, negativamente, al 4^ anno di corso. Trend temporale del primo biennio (Giallo – Verde) stabile; dimezzati i valori di uscita al lavoro nel 2009‐10 (Viola) . 82 4.b. CONFRONTO DI SINTESI DEI DATI PER “INDIRIZZI” DI STUDIO, PER “ZONE” E PER “ANNI SCOLASTICI” Per presentare la formazione scolastica provinciale in modo da rendere leggibile il confronto dell’offerta formativa differenziata per indirizzo e per locazione geografica nell’ottica del problema della “DISPERSIONE”, mediante gli indicatori raccolti con i questionari, è stato necessario rendere i diversi dati congruenti ed omogenei tra loro. La caratteristica di omogeneità è stata ottenuta utilizzando per tutti i parametri (i cui numeri abbiano significatività statistica come segnalato nella loro presentazione nel § 9.3.), valori percentuali dell’insieme dei dati in media pesati rispetto alla popolazione scolastica interessata con riferimento allo specifico parametro. Fanno eccezione i parametri contraddistinti dalla rilevazione in “ORE” 0 “INTERVENTI” per i quali l’informazione è stata espressa in ore/interventi dispensati per “unità gruppo” dei fruitori ove questa unità viene omogeneamente fissata in 10 studenti. Queste elaborazioni hanno permesso di omogeneizzare lo spread di tutti i parametri entro il numero di “21” sia per le % che per le ore e tutte le elaborazioni grafiche vengono presentate tenendo il “range” della scala invariato per facilitare il confronto visiva immediato. Questa presentazione a “RADAR” include ciascun parametro di indagine posizionandolo su un ramo del “radar” (segnalato sull’esterno del poligono dalla relativa denominazione. Vengono presentati i raffronti tra tutti i parametri indagati esclusi quelli troppo esigui, e quindi mancanti di significatività statistica (ovvero vengono esclusi i parametri “F = Alternanza Scuola Lavoro “G = ORE di didattica breve per studenti non più agganciati ad una classe” ed “H = Studenti in uscita dalla scuola iscritti a Corsi serali” in quanti i numeri non presentano alcuna RILEVANZA STATISTICA). Rispettando la metodica sopra descritta vengono presentati qui di seguito i grafici selezionati per le due principali chiavi di lettura della rilevazione: 1) indirizzo di studi e 2) locazione geografica nella Provincia. Vengono prima presentati in Tabella i dati numerici in % e quindi in forma tradotta in grafico. In calce ai dati viene stilata una valutazione matematica sommando, con segno opposto, la somma degli indicatori negativi(‐) e la domma degli indicatori di contrasto (+). La valutazione è matematica ma “arbitraria” in quanto non può tener conto di diversi fattori rilevanti (provenienza della popolazione scolastica, condizioni di partenza, disponibilità di strutture, personale ed accesso ad iniziative diverse ecc. ecc.) che non hanno trovato, al momento, un indicatore congruente e quindi non segnalati nel questionario. 4.b.1. CONFRONTO PER INDIRIZZO DI STUDIO Sono stati considerati tutti i dati riportati nei questionari elaborati dagli Istituti per il triennio 2007 – 2010. Ciascun valore è stato calcolato come “media pesata dell’indicatore nel triennio”. 83 TABELLA 18 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER INDIRIZZO DI STUDI TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010
ARTISTICO
PROFESSIONALE
BIRIPETENZE
0,22%
0,57%
INTERRUZIONI
1,04%
3,25%
ASSENZE > 25%
7,23%
17,89%
AL LAVORO
0,37%
1,67%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,00%
0,52%
SEGNALAZIONI
0,00%
0,08%
ore Rec. Disc.
0,00%
6,94%
ore sportello
0,00%
0,30%
ore potenz.metodologico
0,00%
0,16%
colloqui interni
0,00%
2,95%
colloqui esterni
0,00%
0,00%
ARTISTICO
PROFESSIONALE
8,87%
23,99%
0,00%
10,34%
-8,87%
-13,64%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
TECNICO
0,19%
1,17%
6,21%
0,79%
0,11%
0,05%
8,66%
0,69%
0,42%
1,95%
0,10%
LICEALE
0,05%
0,12%
1,16%
0,15%
0,02%
0,01%
5,80%
1,00%
0,46%
1,74%
4,00%
TECNICO
8,53%
11,82%
3,29%
LICEALE
1,51%
12,99%
11,48% I.ART
BIRIPETENZE
21,00%
PROF
TECN
LICEI
colloqui esterni
INTERRUZIONI
18,00%
15,00%
12,00%
colloqui interni
ASSENZE > 25%
9,00%
6,00%
3,00%
0,00%
ore potenz.metodologico
AL LAVORO
ore sportello
RICH.RINTRA CCIARE
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
Nel triennio 2007‐2010 tre indirizzi presentano rilevanti valori nelle “ASSENZE > 25%” ma su due livelli molto diversi: PROFESSIONALE (18%), ARTISTICO, TECNICO (7%). Tutti gli indirizzi (con eccezione dell’ARTISTICO) presentano altresì discreti valori nelle “ORE DI RECUPERO DISCIPLINARE”. Il PROFESSIONALE presenta inoltre i maggiori valori per INTERRUZIONI e per USCITE AL LAVORO. 4.b.2. CONFRONTO PER ZONE GEOGRAFICHE 84 Sono stati considerati tutti i dati riportati nei questionari elaborati dagli Istituti per il triennio 2007 – 2010. Ciascun valore è stato calcolato come “media pesata dell’indicatore nel triennio”. TABELLA 19 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ZONE GEOGRAFICHE TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010
PAVESE
OLTREPO
BIRIPETENZE
0,14%
0,36%
INTERRUZIONI
1,22%
2,07%
ASSENZE > 25%
3,88%
10,49%
AL LAVORO
0,53%
0,56%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,03%
0,06%
SEGNALAZIONI
0,03%
0,03%
ore Rec. Disc.
5,09%
10,22%
ore sportello
0,63%
0,63%
ore potenz.metodologico
0,14%
0,95%
colloqui interni
2,75%
3,15%
colloqui esterni
0,06%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
PAVESE
5,84%
8,67%
2,84%
LOMELLINA
0,22%
0,51%
8,41%
1,15%
0,49%
0,01%
7,97%
0,51%
0,34%
2,73%
6,37%
OLTREPO
13,56%
14,96%
1,40%
LOMELLINA
10,81%
17,91%
7,11% BIRIPETENZE
21,00%
colloqui esterni
18,00%
INTERRUZIONI
15,00%
12,00%
colloqui interni
ASSENZE > 25%
9,00%
6,00%
3,00%
PAVESE
0,00%
OLTREPO
LOMELLINA
ore potenz.metodologico
AL LAVORO
ore sportello
RICH.RINTRA CCIARE
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
Nel triennio 2008‐2010 le tre zone mettono in evidenza la preponderanza di due fattori: ASSENZE > 25% e ORE di RECUPERO DISCIPLINAE che tendono a bilanciarsi. L’OLTREPO’ (valore 10) è in testa in entrambi, segue la LOMELLINA (valore 8) ed il PAVESE (valere tra 4 e 5). La valutazione complessiva è discretamente positiva per la LOMELLINA mentre il PAVESE e l’OLTREPO’ sono di poco al di sopra dell’equilibrio. 85 4.b.3. TENDENZA TEMPORALE PER INDIRIZZO DI STUDI Sono stati considerati tutti i dati riportati nei questionari elaborati dagli Istituti per il triennio 2007 – 2010. Ciascun valore è stato calcolato come “media pesata dell’indicatore per ciascun Anno Scolastico del triennio”. TABELLA 20 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO ARTISTICO INDIRIZZO ARTISTICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL T
2007-08
2008-09
2009-10
BIRIPETENZE
0,42%
0,23%
0,00%
INTERRUZIONI
1,69%
0,93%
0,46%
ASSENZE > 25%
10,99%
4,63%
5,73%
AL LAVORO
0,00%
0,23%
0,92%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,00%
0,00%
0,00%
SEGNALAZIONI
0,00%
0,00%
0,00%
ore Rec. Disc.
0,00%
0,00%
0,00%
ore sportello
0,00%
0,00%
0,00%
ore potenz.metodologico
0,00%
0,00%
0,00%
colloqui interni
0,00%
0,00%
0,00%
colloqui esterni
0,00%
0,00%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
2007-08
13,11%
0,00%
-13,11%
2008-09
6,02%
0,00%
-6,02%
2009-10
7,11%
0,00%
-7,11% BIRIPETENZE
21,00%
colloqui esterni
18,00%
INTERRUZIONI
15,00%
12,00%
colloqui interni
ASSENZE > 25%
9,00%
6,00%
3,00%
2007-08
0,00%
2008-09
2009-10
ore potenz.metodologico
AL LAVORO
ore sportello
RICH.RINTRA CCIARE
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
Questa valutazione è del tutto parziale in quanto mancano i dati di POSITIVITA’ o per mancata segnalazione o in quanto forniti con numeri accorpati ad altri indirizzi di studio e quindi non applicabili. 86 Pertanto, oltre all’evidenza grafica dei dati disponibili, non ha alcun significato il bilancio algebrico e l’unica considerazione possibile riguarda le ASSENZE > 25% che portano l’indirizzo in linea con il TECNICO TABELLA 21 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO PROFESSIONALE INDIRIZZO PROFESSIONALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO
2007-08
2008-09
2009-10
BIRIPETENZE
0,32%
0,76%
0,63%
INTERRUZIONI
3,66%
3,52%
2,54%
ASSENZE > 25%
17,26%
16,95%
19,53%
AL LAVORO
2,80%
1,39%
0,81%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,82%
0,61%
0,13%
SEGNALAZIONI
0,05%
0,10%
0,10%
ore Rec. Disc.
6,45%
9,37%
4,93%
ore sportello
0,43%
0,32%
0,13%
ore potenz.metodologico
0,12%
0,12%
0,23%
colloqui interni
3,71%
5,03%
3,53%
colloqui esterni
0,00%
0,00%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
2007-08
24,91%
10,73%
-14,18%
2008-09
23,32%
14,83%
-8,49%
2009-10
23,74%
8,82%
-14,92% BIRIPETENZE
21,00%
colloqui esterni
18,00%
INTERRUZIONI
15,00%
12,00%
colloqui interni
ASSENZE > 25%
9,00%
6,00%
3,00%
2007-08
0,00%
2008-09
2009-10
ore potenz.metodologico
AL LAVORO
ore sportello
RICH.RINTRA CCIARE
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
La fotografia dell’indirizzo PROFESSIONALE è sicuramente negativa ma, come già precedentemente accennato, l’indirizzo presenta negli iscritti condizioni di partenza assolutamente non paragonabili agli altri indirizzi. Inoltre i grandi numeri non favoriscono l’erogazione degli interventi di contrasto alla dispersione 87 che sono forniti (“COLLOQUI INTERNI” e “ORE DI RECUPERO DISCIPLINARE”) ma raggiungono solo una popolazione tra lo 0,4% e lo 0,9% per il primo ed intorno allo 0,3% per il secondo, valori assolutamente insufficienti a contrastare i fattori negativi. Le tendenze degli indici di negatività tra il 2007 ed il 2010 appaiono nel complesso in sensibile peggioramento. TABELLA 22 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO TECNICO INDIRIZZO TECNICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRI
2007-08
2008-09
2009-10
BIRIPETENZE
0,11%
0,17%
0,30%
INTERRUZIONI
1,53%
1,54%
0,45%
ASSENZE > 25%
4,64%
4,56%
9,43%
AL LAVORO
0,75%
0,93%
0,69%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,17%
0,13%
0,04%
SEGNALAZIONI
0,07%
0,04%
0,04%
ore Rec. Disc.
10,34%
8,22%
7,44%
ore sportello
0,87%
0,37%
0,82%
ore potenz.metodologico
0,54%
0,44%
0,28%
colloqui interni
2,75%
3,11%
3,38%
colloqui esterni
0,00%
0,00%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
2007-08
7,28%
14,50%
7,23%
2008-09
7,36%
12,14%
4,77%
2009-10
10,93%
11,91%
0,98% BIRIPETENZE
21,00%
colloqui esterni
18,00%
INTERRUZIONI
15,00%
12,00%
colloqui interni
ASSENZE > 25%
9,00%
6,00%
3,00%
2007-08
0,00%
2008-09
2009-10
ore potenz.metodologico
AL LAVORO
ore sportello
RICH.RINTRA CCIARE
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
88 La tendenza temporale nel triennio delle negatività è in crescita, mentre quella delle positività è in calo. Le “ASSENZE > 25%” tra il 2008‐09 e il 2009‐10 raddoppiano mentre l’impegno al contrasto segue, seppur lievemente, la tendenza al calo. Le “ORE DI RECUPERI DISCIPLINARE” passano dal 1,0% al 0,7% mentre i “COLLOQUI INTERNI” hanno un lieve incremento poco significativa su una popolazione cosi’ numerosa. TABELLA 23 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO LICEALE INDIRIZZO LICEALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIE
2007-08
2008-09
2009-10
BIRIPETENZE
0,04%
0,01%
0,11%
INTERRUZIONI
0,17%
0,17%
0,03%
ASSENZE > 25%
0,64%
0,61%
2,23%
AL LAVORO
0,21%
0,07%
0,17%
RICHIAMI A RINTRACCIARE
0,00%
0,05%
0,01%
SEGNALAZIONI
0,00%
0,01%
0,01%
ore Rec. Disc.
7,24%
4,30%
5,83%
ore sportello
1,14%
0,92%
0,93%
ore potenz.metodologico
0,48%
0,11%
0,78%
colloqui interni
2,87%
2,33%
0,40%
colloqui esterni
0,00%
12,05%
0,00%
indicatori negativi
indicatori positivi
valutazione
2007-08
1,06%
11,73%
10,67%
2008-09
0,92%
19,70%
18,78%
2009-10
2,56%
7,95%
5,38% BIRIPETENZE
21,00%
colloqui esterni
18,00%
INTERRUZIONI
15,00%
12,00%
colloqui interni
ASSENZE > 25%
9,00%
6,00%
3,00%
2007-08
0,00%
2008-09
2009-10
ore potenz.metodologico
AL LAVORO
ore sportello
RICH.RINTRA CCIARE
ore Rec. Disc.
SEGNALAZIONI
89 Non è una sorpresa il fatto che il LICEALE sia l’unico indirizzo a conseguire in tutti i tre anni valutazioni sintetiche positive, ma anche qui la tendenza delle positività è in discesa mentre l’indicatore più sensibile delle negatività (“ASSENZA > 25%”) passa da uno 0,6% al 2,2%. Le attività di contrasto sono contenute e soprattutto è in decremento quella delle “ORE DI RECUPERO DISCIPLINARE” che appare sempre come un riferimento primario per il contrasto alla dispersione. 4.c. RITIRI, CORSI SERALI e CORSI BREVI Alla domanda “Indicare quanti alunni ritiratisi senza titolo di studio si sono in seguito iscritti a corrispondenti corsi serali dell’istituto nel biennio 2007‐09, per completare il ciclo di studi” gli istituti comprensivi di corsi serali hanno dato le seguenti risposte: 2 alunni nell’a.s. 2007‐2008 e 14 alunni nell’a.s. 2008‐2009. Un dato, quindi, di scarso interesse “immediato”, visto l’esiguo numero degli alunni che hanno attuato un passaggio diretto ai corsi serali. Occorre comunque effettuare alcune considerazioni: a) non tutti gli istituti “dispongono” di corsi serali corrispondenti; è probabile che un numero non irrilevante di uscite dal sistema scolastico statale diurno di alunni minorenni in età posteriore a quella dell’obbligo scolastico (età in cui sono meno intensi i controlli), avvenga a favore dei corsi serali, istituzionalmente più “flessibili”, in grado di accogliere anche in corso d’anno gli studenti mediante la valutazione dei crediti formativi. Lo sbocco diretto ai corsi serali quale rimedio alla ripetenza o all’abbandono è quindi una risorsa non realizzabile in tutti gli istituti. b) La mission dei corsi serali è, sostanzialmente, il rientro in formazione ai fini di una riqualificazione culturale/professionale. Non a caso uno dei requisiti è lo svolgimento di un’attività lavorativa o l’essere momentaneamente disoccupato o in attesa di occupazione. Si tratta di una scuola per studenti lavoratori e non un canale di recupero immediato dei ragazzi in difficoltà nei percorsi regolari. Ne è spia il crescente numero di stranieri iscritti. c) Non è chiaro, anche se la prassi di molti istituti è favorevole all’iscrizione, se, trattandosi di scuola per “adulti”, sia possibile accettare che sia frequentata da studenti ancora minorenni. E’ un punto delicato, che segna una possibile “vocazione” del sistema delle scuole serali a porsi come canale di recupero “diretto” della dispersione scolastica. d) L’istruzione serale, tesa a riqualificare i lavoratori non diplomati, si basa sull’idea di fondo che il diploma di scuola superiore sia requisito pressoché indispensabile ad un soddisfacente livello di inserimento professionale, pertanto, in ultima analisi, essa si pone come un percorso di recupero “indiretto”, utilizzabile dopo alcuni anni di uscita dal sistema formativo diurno. e) Corollario del collegamento all’attività lavorativa è che le scuole serali statali sono essenzialmente tecniche e professionali. Per meglio visualizzare il ruolo dell’istruzione serale è opportuno considerare alcuni dati relativi all’anno scolastico 2009‐2010, messi in relazione dai grafici “A” e “B”. 90 TABELLA A - esclusione delle scuole private non paritarie e dei
centri di formazione
19467
17465
20000
18000
CORSI SERALI
16000
14000
scuole superiori paritarie
12000
10000
8000
scuole secondarie statali
6000
4000
scuole superiori statali e
paritarie
2000
449
1002
0
frequentanti A.S. 2009-10
TABELLA B - tutti gli istituti tecnici e professionali, sia paritari
che statali
9331
10000
9000
8000
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
CORSI SERALI
istituti tecnici paritari
istituti tecnici o professionali
statali
449
369
frequentanti A.S. 2009-10
Il grafico A mette in relazione gli studenti dei corsi serali con gli studenti delle scuole superiori paritarie e il totale degli studenti delle superiori, con esclusione delle scuole private non paritarie e dei centri di formazione. Il grafico B mette in relazione il numero degli studenti lavoratori con quello degli istituti tecnici e professionali, sia paritari che statali. L’offerta formativa serale riguarda, infatti, solamente l’istruzione tecnica e professionale, non esistendo sul territorio un liceo serale, a conferma della principale funzione attribuita a tali corsi di elevare il livello di qualificazione professionale. La funzione di “recupero” nel campo liceale sembra dunque rimessa elusivamente alle istituzioni private, fatta salva la scelta di cambiare percorso di studi. Affiora dall’architettura del sistema che l’istruzione tecnica e professionale svolga anche una funzione di recupero 91 degli abbandoni del sistema liceale, soprattutto classico e scientifico. Il percorso “classico” dello studente dei corsi serali è, quindi, eccezion fatta per gli alunni stranieri, il seguente: scuola tecnica o professionale statale – abbandono della scuola – inserimento riuscito o tentato nel mondo del lavoro – iscrizione ai corsi serali. Non di rado, considerato il ruolo meno “istituzionale” delle scuole private non paritarie (che non sono sede d’esame conclusivo del corso di studi), nella sequenza si inseriscono uno o più anni di frequenza di un istituto tecnico privato non paritario Il ruolo degli istituti non paritari tende ad essere depotenziato (probabilmente a favore dell’iscrizione ai corsi serali) dalla recente normativa sugli esami di stato per i candidati privatisti, che richiede il superamento, anche per coloro che sono in possesso della promozione o idoneità alla quinta classe, di un esame preliminare su tutte le materie dell’ultimo anno di corso. Occorrerà aspettare l’attuazione della riforma dei corsi per adulti per verificare se la tendenza a porsi come canale di recupero della dispersione scolastica verrà rafforzata o compressa. E’ comunque auspicabile che, in un prossimo futuro, la riqualificazione professionale realizzata attraverso il conseguimento del diploma di scuola superiore avvenga in tempi sempre più anticipati e prossimi all’età scolare, con un effetto di “abbassamento” dell’età media degli studenti lavoratori, nella considerazione che sempre più, in una società tecnologicamente avanzata, il diploma rappresenta un titolo minimo di “ingresso” nel mondo del lavoro, fatta salva la formazione continua in età lavorativa, mediante percorsi specialistici post diploma, del tipo IFTS, ITS, ecc. Con questo criterio possiamo metter in fila i diversi corsi attribuendo al PROFESSIONALE il “Livello 18”; agli ARTISTICI il Livello “9”; ai TECNICI il livello “5” ed ai LICEI il livello “1”. Nulla di nuovo in questa distinzione che deriva da un retaggio storico della Scuola Italiana e da una evoluzione socio‐economica che poco ha inciso sul sistema scolastico dell’Istruzione Superiore di 2^ grado, ma semplicemente la dimostrazione che i dati numerici raccolti dall’indagine sulla DISPERSIONE ne danno una ulteriore conferma. Accettata questa classificazione possiamo tentare una confronto tra questa classifica ed i numeri, dell’attività di contrasto alla dispersione (che nel diagramma sono illustrati dagli indicatori che vanno dalle “Ore di Recupero Disciplinare” ai “Colloqui Esterni” in senso orario). L’ARTISTICO eccelle in quantità con due indicatori (Recupero Disciplinare e Colloqui Interni), ma sorge anche il sospetto che con questa azione assuma anche una funzione non corretta di compensazione ad una “Assenza > 25%” al 7,96% fisiologicamente molto alta e da correggere. Gli Istituti TECNICI ed i LICEI sono tradizionalmente indirizzi di elite, ed i dati lo confermano ma non senza differenze. Il TECNICO soffre indici di “Dispersione” bassi ma significativi e risponde con una attività di contrasto monocorde (Recupero Disciplinare) che si dimostra insufficiente. L’indirizzo LICEALE per contro, pur non essendo quasi toccato dal problema della “Dispersione” (come già notato nella Tab. 35), attiva in modo consistente e differenziato gli strumenti di “Contrasto alla Dispersione” operando con successo in prevenzione del problema. 92 Il PROFESSIONALE, infine, eredita i problemi derivanti dal suo bacino di utenza che va a raccogliere la produzione meno qualificata della Scuola Media Unica e sovente anche gli Studenti che provengono dai ceti sociali meno abbienti. Ma gli Istituti Professionali, soprattutto dagli anni ’90 in poi, hanno seguito con il Ministero dell’Istruzione, con le Regioni e con le Province, diversi percorsi di Qualificazione e di differenziazione delle Figure Professionali in uscita che li pongono con pari dignità, e con notevole importanza per il mondo lavorativo, nell’ambito dell’Istruzione Superiore di 2^ grado. L’esito di questa indagine dimostra che la DISPERSIONE è uno dei maggiori problemi che devono risolvere per migliorare la propria immagine e dimostra anche l’insufficienza dei mezzi con cui attualmente la combattono. In particolare il diagramma indica che le 0,87 ore di “Recupero Disciplinare” dispensate per ciascun iscritto ed il raggiungere con “Colloqui Interni” solo il 3,15% degli iscritti sono azioni troppo esigue per modificare le attuali tendenze del fenomeno. 93 94 Fonti bibliografiche e sitografiche
95 Fonti bibliografiche e sitografiche utilizzate nel rapporto d’indagine
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96 Comune di Torino ‐ Progetti sulla Dispersione di S. Scanavino – 2008; Scuola‐er – Il portale della scuola della Regione Emilia Romagna ‐ La dispersione scolastica e il successo formativo ‐ Analisi di un fenomeno – Regione Emilia Romagna ‐ 2009 La dispersione scolastica nella provincia di Pisa ‐ L’anagrafe degli studenti ‐ strumento per l’individuazione di interventi efficaci per combatterla ‐ Provincia di Pisa – Assessorato alla Pubblica Istruzione e allo Sport – 2008. Ministero della Pubblica Istruzione ‐ Direzione Generale Studi e Programmazione ‐ Ufficio di statistica ‐ La dispersione scolastica ‐ Indicatori di base per l’analisi del fenomeno ‐ Anno Scolastico 2004/05. Scuola e Mercato del Lavoro di G. Ghirardini e M. Pellinchelli – Oltre la scuola media – Osservatorio del Mercato del Lavoro – Provincia di Parma – 2008 Rapporto Annuale 2009 dell’ISTAT (Giugno 2010); RAPPORTO SUL FUTURO DELLA FORMAZIONE IN ITALIA ‐ Commissione di studio e di indirizzo sul futuro della formazione in Italia istituita con Decreto del Ministro del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali del 2 aprile 2009 ‐ 2009 L’autonomia possibile ‐ Spazi e idee per costruire il curricolo nelle istituzioni scolastiche ‐ A cura di Oriano Pirazzini e Gian Carlo Sacchi – Carocci Editore 2007 ‐ ASSESSORATO ISTRUZIONE, FORMAZIONE, LAVORO, POLITICHE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA Competenze e Flessibilità – V. Trota ‐ ebc consulting – Business PLUS – Padova – 2008 Domani Lavoro… ‐ Educazione non formale per un lavoro che cambia – A. Cestaro, R.Bertacchini, C.Sciacca – Nuovo Cescot – Regione Emilia Romagna – Bologna 2004 Provincia di Pavia – Settore Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo ‐ Rapporto di Monitoraggio – A.S. 2007‐2008 – A cura del Comitato Tecnico Scientifico del Patto di Governance ‐ Settembre 2008 I numeri delle scuole – Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ‐ Alunni, Classi a.s. 2008‐2009 / 2009‐2010 (http://www.istruzione.lombardia.it/) Percorsi verso il futuro – Guida alla scelta della scuola superiore – 2008/2009 – Provincia di Pavia STUDIO DI UN SISTEMA PER LA VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI PERCORSI RELATIVI ALL’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE E ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE NELLA PROVINCIA DI PAVIA – REPORT FINALE ‐ Università degli studi di Pavia Dipartimento di Statistica ed Economia Applicate “L. Lenti” ‐ Simone Gerzeli, Carlo Magni, Elena Albera, Samantha Bisio, Anna Mascherpa – Settembre 2009 Provincia di Pavia – Settore Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo – Rapporto di Monitoraggio ‐
2007‐2010: 3 anni a confronto – A cura del Comitato Tecnico Scientifico del Patto di Governance – Settembre 2010 Provincia di Lodi Assessorato all’Istruzione – Assessorato alla Formazione Professionale – Scolarità e flussi nel sistema di Istruzione e Formazione professionale della Provincia di Lodi serie storica fino al 2009/2010 – Marzo 2011 Progetto Leonardo da Vinci ‐ YOUNG ‐ Azioni integrate contro la dispersione scolastica e il lavoro minorile, Ente promotore Fondazione IDIS ‐ Città della Scienza, sviluppato con il contributo finanziario e il supporto della Commissione Europea. Rapporto di ricerca 2003 – 2005 ‐ www.progettoyoung.org P. Terenzi – Contrasto alla dispersione e promozione del successo formativo – Buone pratiche in Emilia Romagna – Franco Angeli ‐ 2006 Regione Lazio – Fondo Sociale Europeo – Progetto Traghetto – Relazione Finale – 2005 Commissione Europea ‐ COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI ‐ La lotta contro l'abbandono scolastico: un contributo decisivo all'agenda Europa 2020 – 31/1/2011 Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace – La dispersione scolastica nelle scuole di I e II grado – Rapporto finale – a cura di IRES – 2006 97