internazionalizzazione - 24 Ore System
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E enti Settimanale - Anno 5 TERRITORIO | ISTITUZIONI | N° 10 Lunedì 26 marzo 2012 IMPRESE INTERNAZIONALIZZAZIONE ■■ EXPORT / Ottimi risultati con i Paesi dell’Europa Orientale e in Sud America L’estero è un’opportunità per le aziende Nel 2011 esportazioni in crescita dell’11,4%, per un fatturato di 375 milioni di euro M entre un tempo si sarebbe detto “O si fa l’Italia o si muore”, oggi è necessario affermare: “O si internazionalizza il business, o si muore”. Il tema è chiaro, e le indicazioni che provengono dal ministero dello Sviluppo Economico lo sono altrettanto: l’estero non è (solo) la chimera cui guardare per sradicare un’azienda dal proprio tessuto sociale ed economico e portarla in un Paese il cui costo del lavoro sia sen- sibilmente inferiore. L’estero è l’opportunità per dare ossigeno a un mercato nazionale in questo momento in difficoltà. Generalizzare non è mai opportuno, ma le evidenze della “spinta al cambiamento” ci so- © RealPhotoItaly - Fotolia.com Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media no. Il fatto è che storicamente gli imprenditori italiani si sono sempre concentrati sul mercato nostrano: pensare di internazionalizzare l’attività significa adottare un approccio che risulta nuovo anche dal punto di vista culturale. Cultura o meno, comunque, necesse est. Il discorso vale sia per il nord che per il sud Italia, con le sue eccellenze in ambito agroalimentare e tecnologico. L’export del Paese – a riprova del fatto che “in casa si soffre”, fuori un po’ meno – sta rilevando dati positivi e dinamici, specie rispetto ai dati complessivi del Pil. Nel 2011, le esportazioni si sono attestate al +11,4%, per un valore pari a 375,7 milioni di euro: va notato che mai negli anni passati si era registrato un valore così alto. I settori che più sono votati all’export fanno leva sulla capacità italiana di creare e commercializzare prodotti unici e di qualità: in una parola, il made in Italy nel suo complesso, il che significa moda, agroalimentare, arredamento, automazione-meccanica. Ciò che fa ben sperare, per il futuro, è il fatto che la crescita delle esportazioni non è relegata a un unico Paese o gruppo di Paesi, ma è diffusa capillarmente. Restano al palo i commerci con il Paesi del nord Africa, vessati da questioni politiche che nell’ultimo anno ne hanno minato la stabilità. Paesi promettenti sono quelli dell’Europa non comunitaria (con incrementi di vendite del +23,3%) e dell’America centro-meridionale (+27,3%). Nell’attesa che i Paesi del nord Africa ritrovino una tranquillità politica e sociale, le realtà industriali del sud Italia sono chiamate a organizzarsi per settori, o competenze, o finalità. Da più parti stanno nascendo esempi di sinergie sovra-aziendali: le imprese si mettono insieme per far fronte comune, puntare sulla formazione, sull’aggiornamento e una presenza all’estero efficace e vincente per tutto il distretto geografico coinvolto. Aiuti e finaziamenti dall’Unione europea L’ Unione europea eroga una serie di aiuti e finanziamenti alle aziende che decidono di aprirsi alla vocazione internazionale, e che si mettono in gioco con progetti intelligenti. Uno dei tanti esempi di questo genere è dato dal bando per la presentazione delle domande di agevolazione da parte delle aggregazioni di imprese artigiane relative a progetti di internazionalizzazione in Paesi, appartenenti e non, all’Unione Europea, emanato dal ministero per lo Sviluppo Economico nel 2011. Le imprese in questo caso erano chiamate a lavorare insieme in modalità inter-regionale (cioè le aggregazioni dovevano prevedere imprese di regioni diverse), e a fare fronte comune per aggredire nuovi mercati. I progetti proposti finanziati per il 50% - potevano spaziare dai servizi alla promozione, dalla partecipazione a fiere a studi di fattibilità. 2 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012 In Puglia, sostegno all’export dei settori prioritari Unioncamere Puglia valorizza le sue 350mila aziende associate con progetti in Italia e all’estero “U na voce chiara per il futuro delle imprese”. È il motto che meglio definisce la realtà di Unioncamere Puglia, l’Unione regionale degli enti camerali pugliesi che riunisce le Cciaa delle province di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto e ne coordina i rapporti con la Regione. “Un patrimonio di oltre 350 mila imprese”, sottolinea il presidente di Unioncamere Alfredo Prete, suddivise in tutti i settori merceologici ed in cui spiccano le quasi 103 Il presidente di Unioncamere Puglia, Alfredo Prete mila aziende attive nel commercio, le 85.272 nell’agricoltura, silvicoltura e pesca, le quasi 43 mila del settore costruzione e le 19 mila legate ai servizi di alloggio e ristorazione. “Alla promozione di queste cinque terre di Puglia, cui di recente si è aggiunta la sesta provincia Bat – prosegue il presidente -, Unioncamere dedica una capillare azione sui mercati nazionali ed esteri. Organizza la partecipazione delle imprese alle più importanti fiere e missione, dà visibilità ai prodotti di punta E enti TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE DIN NEWSLETTER Settimanale - Anno 5 - Numero 10 Lunedì 26 marzo 2012 Direttore responsabile: Donatella Treu e ai loro contenuti di innovazione”. Il programma promozionale 2012 sosterrà i settori prioritari dell’economia pugliese. Per l’agroalimentare, dopo le azioni per le fiere “Fruit logistic” e “Prowein” svoltesi a febbraio ed inizio marzo rispettivamente a Berlino e Düsseldorf, previsto il supporto affinché le aziende partecipino alle fiere di settore più importanti che si svolgono in Italia, al “Summer fancy food” di Washington e al “Sial” di Parigi. Anche per il comparto manifatturiero in programma oltre alle fiere italiane la “The Gallery” in Germania e i “Saloni Worldwide” a Mosca”. Unioncamere Puglia è anche la memoria storica di tutti i numeri di Puglia, con studi e ricerche a disposizione delle istituzioni che programmano lo sviluppo. L’Unione, dunque, sviluppa “azioni di sistema” ed è soggetto istituzionale qualificato per l’attuazione delle politiche regionali nelle materie afferenti l’ambito di intervento del sistema camerale e di attore locale dell’internazionalizzazione. È inoltre attore attivo per i collegamenti con ministeri, istituzioni e organismi competenti in materia. Azioni che possono quindi consolidare le performance eccellenti raggiunte dalle esportazioni pugliesi, che nel 2011 hanno registrato il miglior risultato in Italia dopo quella della Sicilia. Nei primi 9 mesi la regione ha raggiunto un + 20,4% sul 2010 e ha superato addirittura del 7% l’export del 2008, precedente alla crisi. Numeri ancor più significativi se rapportati al resto d’Italia, dove nello stesso Attività editoriale a cura de: Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano Stampatori: ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano; Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq); Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr); Aziende pugliesi espongono a Fancy Food, New York Avamposto a Tirana per fare business Unioncamere Puglia: oltre 50 tra imprese pugliesi ed istituzioni albanesi all’evento di novembre scorso L’ Albania rappresenta una delle realtà più dinamiche dell’Unione Europea, per sviluppo economico, risorse umane e finanziarie a disposizione. E proprio qui Uniocamere Puglia è attiva dal 1999, con l’ufficio di Tirana che, per la sua efficienza e i risultati che ha saputo raggiungere, è diventato “l’antenna” nel Paese delle Aquile anche della Regione Piemonte. La struttura fornisce supporto logistico per incontri d’affari, dà informazioni sulle opportunità di business, sulle normative fiscali, commerciali e doganali, nonché sugli strumenti finanziari di sostegno all’internazionalizzazione delle Pmi. Ricerca inoltre Stampa Quotidiana S.r.l Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo); Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi); Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs); Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005 imprenditori albanesi, anche attraverso la collaborazione con le Cciaa del Paese e con alcune associazioni, interessati a partecipare a partnership commerciali ed industriali, scambi di know how, joint venture. Non ad ultimo promuove e realizzata attività di informazione e formazione, sia per gli imprenditori che per gli organismi istituzionali, per favorire quel processo di trasparenza ed affidabilità necessario alle relazioni stabili tra imprese ed istituzioni. Che l’Albania sia un terreno fertile per le aziende pugliesi lo ha dimostrato anche la missione “più che positiva” realizzata nel novembre scorso, organizzata da Unioncamere Puglia in collaborazione con la propria sede di Tirana. Ad essere coinvolti sono stati imprenditori del settore metalmeccanico ed engineering. periodo la media del Mezzogiorno (8 regioni) è stata del 14,3%, dell’Italia centrale del 13,7% e dell’Italia settentrionale di poco superiore al 13%. In termini assoluti, i prodotti pugliesi venduti all’estero nel 2011 sono pari a 6,082 miliardi, ben 415 milioni in più rispetto al 2008. A trainare la crescita tutti i comparti, sia quelli innovativi che quelli tradizionali: numeri record per i prodotti dell’estrazione da cava e miniere (+199%), gli autoveicoli (+97,8%), il legno e i prodotti legno e sughero (+56,4%). Hanno registrato aumenti percentuali a due cifre anche i prodotti alimentari, quelli tessili, gli articoli farmaceutici e quelli degli apparati elettrici. Per i mezzi di trasporto in generale, un + 60,4%. “Il continuo ampliamento del bagaglio di conoscenza scientifica e tecnologica, ma anche l’attivazione di canali quali i partenariati di ricerca e o la cooperazione che consentono il trasferimento o l’assorbimento di nuove capacità - sottolinea il presidente Prete -, rappresentano elementi strategici nel complesso momento di recessione attraversato dall’economia mondiale”. Un processo su cui gli imprenditori pugliesi hanno dimostrato di essere molto attenti, tanto che la rilevazione congiunturale condotta dalla Banca d’Italia aveva evidenziato come, già per il 2010 e il 2011, il 36% delle imprese manifatturiere pugliesi aveva un maggior impegno nell’introduzione di processi produttivi, nella gamma di prodotti offerti o nei sistemi organizzativi e gestionali. “Occorrono energie e strategie imponenti - conclude Prete - per sostenere questo impegno in termini di competitività e innovazione”. Prete: “Occorre investire sull’innovazione” “S i fa internazionalizzazione anche partecipando a reti efficaci, attraverso la ricerca di approvvigionamenti competitivi e di nuove tecnologie: sono tutti elementi importanti nell’impulso delle Pmi moderne verso altri Paesi”. Così il presidente di Unioncamere Puglia, Alfredo Prete, a proposito di una serie di seminari divulgativi sui temi internazionalizzazione, competitività, innovazione, accesso ai finanziamenti programmati per il 2012 dall’associazione delle camere di commercio pugliesi. Tutto ciò anche nell’ambito delle attività del progetto “Bridg€conomies”, a cura di Enterprise Europe Network, uno dei principali strumenti della Commissione europea a supporto delle Pmi europee. Unioncamere Puglia rappresenta lo snodo locale della rete che in Europa riunisce 500 organizzazioni e oltre 4 mila esperti professionisti. “Per i nostri operatori economici, che stanno facendo registrare primati di export nonostante la fase recessiva - prosegue il presidente -, si creano ulteriori occasioni di presenza sui mercati o di primo approccio con altri mercati, in cui collocarsi o consolidare posizioni già esistenti”. “Le professionalità che Unioncamere e la Cittadella della Ricerca mettono a disposizione per portare avanti il progetto Bridg€conomies sono garanzia di un percorso di innovazione e di competitività che inizia ben prima delle imprese e dei mercati - sottolinea il presidente Prete – e sarà nostro impegno comunicarlo e condividerlo nel modo più efficace, affinché possa tradursi in una sola parola: sviluppo e quindi bene comune”. Una attiva rete istituzionale, pubblico-privata, si muoverà a supporto delle Pmi pugliesi per renderle quanto più possibile partecipi di partenariati di ricerca e di cooperazione tecnologica transnazionale. Eventi Lunedì 26 marzo 2012 Internazionalizzazione ■■ IN PRATICA / Solo lo scorso anno la rete ha fornito assistenza a circa 4mila imprese del Sud e organizzato oltre 1.800 incontri BtoB Ecco chi fa crescere in Europa le Pmi del Sud Italia Il Consorzio B.R.I.D.G.€conomies di Enterprise Europe Network, con i suoi 17 punti di contatto sul territorio, è al servizio delle imprese di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia A B.R.I.D.G.€conomies per le Pmi del Sud Un 2011 in crescita Solo l’anno scorso il Consorzio B.R.I.D.G.€conomies/ Enterprise Europe Network (attraverso i suoi 17 punti di contatto sul territorio) ha fornito i seguenti servizi alle Pmi del Sud Italia: - Informato oltre 240.000 imprese; - Assistito oltre 3.898 imprese; - Erogato oltre 651 servizi specialistici di internazionalizzazione e innovazione alle Pmi (brevetti e proprietà intelletuale, audit tecnologici; business review; ricerche di mercato; ricerca finanziamenti, etc); - Accompagnato 578 imprese a missioni ed eventi di partenariato; - Organizzato oltre 1.844 incontri “one to one” tra operatori italiani e stranieri. ccompagnare, veramente - e gratuitamente - le Pmi italiane nei processi di internazionalizzazione e innovazione. Aiutarle a crescere ed affermarsi sui mercati stranieri grazie anche alla ricerca di partner a fini commerciali e tecnologici e guidarle per cogliere le opportunità offerte dai finanziamenti europei. Sono questi gli obiettivi di Enterprise Europe Network: la rete transnazionale più estesa in materia di assistenza alle imprese. Opera attraverso 600 organizzazioni sul territorio in 51 paesi (i 27 membri della Ue e altri 24 paesi, sia europei che extraeuropei). Da notare che i servizi sono rivolti a imprese di ogni settore: dall’agroalimentare, al turismo, alla robotica passando per le tecnologie dedicate alle energie pulite, per limitarsi a qualche esempio (si vedano in proposito i prossimi appuntamenti dedicati alle imprese del Sud). La rete in Europa e in altri paesi mette a disposizione più di 3.000 i professionisti ed è formata da camere di commercio, associazioni imprenditoriali, università, centri tecnologici, istituti di ricerca e agenzie di sviluppo locale. La struttura, istituita dalla Commissione europea, Consorzio B.R.I.D.G.€conomies: il braccio di Enterprise Europe Network nel Sud Italia B.R.I.D.G.€conomies è uno dei cinque consorzi di Enterprise Europe Network Italia. Si compone di 17 punti di contatto sul territorio (vedi cartina sotto), che operano nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Gli altri consorzi della rete in Italia sono: Alps (www.alps-europa.eu) per Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta. Cinema (www.cinema-een.eu) per Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria. FriendEurope (www.friendeurope.it) per Friuli V.G., Alto Adige e Veneto. Simpler (www.simplernet.it) per Emilia Romagna e Lombardia. Abruzzo ATS Bridge Abruzzo (Unioncamere Abruzzo e Cciaa di Chieti, L’Aquila, Pescara, Teramo) Enea Molise Unioncamere Molise (Campobasso) Puglia Unioncamere Puglia (Bari) Cittadella della Ricerca (Brindisi) campania Enea (Portici - NA) Unioncamere Campania (Napoli) Cciaa Napoli/Az. Speciale Eurosportello Università Federico II (NA) Confcommercio Campania (NA) sicilia Consorzio Catania Ricerche - Provincia Regionale di Catania - Consorzio Arca (PA) - Confindustria Sicilia (PA) Mondimpresa (Coord. Consorzio B.R.I.D.G.€economies) calabria Unioncamere Calabria (Lamezia Terme CZ) Consorzio Spin (Rende - CS) http://www.enterprise-europe-network-italia.eu - http://www.bridgeconomies.eu Le occasioni per le imprese del Sud Questi i prossimi appuntamenti in cui sono previsti incontri singoli tra operatori italiani e stranieri (eventi di brokeraggio/missioni) PAESE DATA EVENTO SETTORE Napoli (Italia) 31/3/2012 Evento di Brokeraggio Borsa Mediterranea del Turismo Turismo Foggia (Italia) 17-19/04/2012 Euro & Med Food Agroalimentare Bruxelles (Belgio) 24-26/04/12 Evento di Brokeraggio European Seafood Exhibition Settore ittico (distribuzione, vendita, produzione, trasformazione, conservazione, confezionamento e controllo qualità) Hannover (Germania) 24-26/04/12 Evento di Brokeraggio B2b Hannover Messe 2012 – Fiera di Hannover Settore Tecnologico Napoli (Italia) 10-11/05/12 Evento di Brokeraggio “Meet the ZEB Expert” Zero Energy Buildings Technologies and Policies Incontri bilaterali con esperti ZEB all’interno dell’evento “Zero Energy Buildings Technologies and Policies” Jönköping (Svezia) 30-31/05/12 Evento di Brokeraggio Elmia World Bioenergy Bioenergia Tirana (Albania) giugno Missione commerciale Multisettoriale Chengdu (Cina) 13-14/09/12 EU-China Business & Technology Cooperation fair Biofarmaceutico, Energie rinnovabili, Ambiente Milano (Italia) 2-6/10/2012 Evento di Brokeraggio Bi-Mu Subfornitura: macchine utensili a deformazione e asportazione, robot, automazione, tecnologie ausiliarie. Parigi (Francia) 25/10/2012 Evento di Brokeraggio SIAL Agroalimentare Rimini (Italia) Novembre 2012 Evento di Brokeraggio Ecomondo Tecnologie ambientali, riciclo e gestione dei rifiuti, trattamento e depurazione di aria e acqua, energie rinnovabili, bio-edilizia, bioenergia Per informazioni: www.bridgeconomies.eu Basilicata Unioncamere Basilicata (PZ) Enea conta in Italia 57 punti di contatto a livello locale, organizzati in cinque consorzi multiregionali, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Più in dettaglio, i servizi dedicati alle Pmi del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia) sono erogati dal consorzio B.R.I.D.G.€conomies, che opera attraverso 17 partner nelle diverse regioni. Solo lo scorso anno ha reso possibile la conclusione di 45 accordi transnazionali di cooperazione commerciale, tecnologica e di ricerca tra aziende del Sud e partner europei e non. (Altri dettagli sui risultati conseguiti sono riportati nel riquadro a sinistra). Oltre alla presenza capillare sul territorio italiano, i servizi offerti per lo sviluppo all’estero delle Pmi rispondono a ogni aspetto legato alla domanda di crescita e sono erogati da un unico punto di accesso: un vantaggio strategico dal momento che le problematiche da affrontare per un piano di sviluppo all’estero sono molteplici e richiedono l’intervento di diversi specialisti. Ma come funzionano, in pratica, i servizi del consorzio B.R.I.D.G.€conomies/ Enterprise Europe Network? Al riguardo, ecco alcune testimonianze di imprenditori di Pmi del sud Italia. Per esempio, la Bellino S.r.l di Brindisi, attiva dal 1986 come terzista per lavorazioni meccaniche di precisione, grazie all’intervento della Cittadella della Ricerca di Brindisi (partner del consorzio B.R.I.D.G.€conomies) ha siglato un accordo con la francese Cofamast. L’intesa riguarda la distribuzione in esclusiva dell’Exterminator: una speciale macchina per perforazioni orizzontali fino a 100 metri, ideale per la posa di cavi ottici, collegamenti alla rete del gas soprattutto nei centri urbani per ridurre al minimo l’ingombro dei cantieri. Da Cosenza, invece, l’esperienza della Echopress: spin-off dell’Università della Calabria che fornisce soluzioni avanzate per la progettazione e lo sviluppo di sistemi per la comunicazione d’impresa. Il presidente, ingegner Salvatore Della Gala afferma: “Col supporto del Consorzio Spin abbiamo avviato due promettenti 3 collaborazioni tecniche di livello europeo: con un’università spagnola, per migliorare il livello di automazione del nostro sistema per l’accesso e monitoraggio dei contenuti (Communica), e l’altro per lanciare su scala europea un nuovo sistema open source (Erpex) per gli studi legali di ogni dimensione”. A Campobasso, l’impresa Officina Quack presso l’incubatore di Unioncamere Molise, grazie a Enterprise Europe Network è riuscita a fare rete ampliando il network di clientela e ad essere sempre informata sulle novità in materia di eventi legati al packaging alimentare e al food design. Dalla Sicilia, Pierpaolo Drago, Direttore Commerciale dell’omonima ditta, afferma: “L’intervento costante di B.R.I.D.G.€conomies ci tiene informati sulle opportunità offerte dall’Unione europea e sulla ricerca di partner commerciali. Più volte i loro interventi ci hanno permesso di avere contatti a livello internazionale, consentendoci di confrontare più offerte”. Ancora in Sicilia il caso di Edisonweb Srl, azienda nel settore del marketing digitale e di prossimità. Come spiega Riccardo D’Angelo, fondatore e amministratore della società: “Attraverso il Consorzio Catania Ricerche, punto di contatto Een sul nostro territorio, abbiamo potuto acquisire sul mercato tedesco una tecnologia specifica che ci consente di riprodurre contenuti 3D attraverso display auto stereoscopici, ovvero che non necessitano degli appositi occhiali per la visione 3D”. Interessante è anche la storia del Consorzio Motta S.G. di Reggio Calabria che - attraverso l’Unioncamere regionale, partner della rete Enterprise Europe Network - ha iniziato l’esportazione in Francia del bergamotto: l’agrume calabrese ottimo sia come frutto che come prodotto di base per confettura. “Ringrazio molto gli uffici locali della rete Enterprise Europe Network per l’infinita disponibilità, la pazienza e soprattutto la professionalità con cui hanno seguito l’evolversi dell’accordo commerciale - dice Vincenzo Squillaci -. Il risultato raggiunto ritengo sia merito delle strategie gestionali poste in essere dalle organizzazioni che ospitano gli uffici della rete ma anche da chi, all’interno, quotidianamente lavora con serietà e professionalità”. Finanziamenti diretti europei Ecco i prossimi incontri per saperne di più In che modo le Pmi del Sud possono cogliere le opportunità rappresentate dai fondi diretti europei? Enterprise Europe Network/Consorzio B.R.I.D.G.€conomies partecipa all’organizzazione di un ciclo di seminari informativi su tali fondi. Gli incontri sono destinati a Enti Locali, altri enti pubblici, cittadinanza, imprese, università, Ong e qualunque soggetto interessato a partecipare alla progettazione comunitaria. Ecco i prossimi appuntamenti in programma nel Sud Italia: Campania - Avellino, 16-17 aprile 2012; Sicilia – Palermo, 14-15 giugno 2012; Puglia – Bari, 21-22 giugno 2012 Calabria – 20-21 settembre 2012 Basilicata – Matera, 25-26 ottobre 2012. Gli incontri promossi dal Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri si svolgono in collaborazione con la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale (Sspal), l’Istituto Europeo di Pubblica amministrazione (Eipa), Europe Direct ed Enterprise Europe Network Italia. Per informazioni: www.finanziamentidiretti.eu 4 Internazionalizzazione ■■ CONFESERCENTI CALABRIA / Rappresenta oltre 5.000 imprese con una presenza capillare sul territorio Individuare i mercati più appetibili © samott - Fotolia.com Eventi Lunedì 26 marzo 2012 Il presidente Marcianò:“Partecipiamo ai progetti Pia, aspettiamo il finanziamento della Regione” L e capacità di recupero in Calabria ci sono, come pure le potenzialità. Il merito va anzitutto alle micro e alle piccole medie imprese che, fondamentalmente, costituiscono il pilastro economico di questa terra. Sono quelle aziende che danno lavoro e che, su tutte, creano occupazione, in sostanza quelle realtà che di più vogliono impegnarsi per crescere, investire meglio sui mercati esteri, rafforzare l’internazionalizzazione. Ma per arrivarvi serve supporto. Un po’ questo il succo di un’ar- Il presidente di Confesercenti Calabria, Antonino Marcianò gomentazione che in Calabria crea le basi per mettere al lavoro i responsabili della governance nel progettare il futuro. È il punto focale su cui riflette e fa riflettere il presidente di Consefercenti Calabria, Antonino Marcianò. Dice: “La spinta, la voglia, l’impegno da parte delle aziende calabresi a consolidare il rapporto con i mercati internazionali ci sono, nonostante il dato dell’export non sia buono, basti pensare che esso rappresenta lo 0,1% delle esportazioni italiane e questo dà il valore di quanto serva internazionalizzare alle nostre imprese. Si tratta di aziende in grado di favorire la crescita del territorio, perché creano occupazione, e parla il saldo di nati-mortalità, in tutto meno di 200. Per l’80% sono imprese familiari, con qualche tentativo di strutturarsi in società”. Il grosso del fatturato è messo a segno dall’agroalimentare, da sempre un’eccellenza, e in particolare dall’essenza di bergamotto, di cui la Calabria è unico produttore. Il turismo è l’altro filone portante, ma potrebbe fare molto di più in realtà. “Sì, va valorizzato, come tutto il resto, perché è una punta di diamante con le sue splendide coste, circa 800 chilometri. E già qui si capisce la portata per l’economia locale - afferma il presidente -. Partendo da questi dati è evidente che oggi è necessario accompagnare e sostenere le imprese a vincere la sfida dell’internazionalizzazione, a rafforzarsi sui mercati e intessere rapporti sodalizi, ad accedere al credito, a poter contare su infrastrutture efficienti, poiché mancano i presupposti fondamentali con autostrade, porti, via ferrate e la crisi non aiuta”. Entra in campo allora il discorso ‘innovazione’, anzi per essere precisi ‘sviluppo innovativo’ e ‘ricerca’, come quello su sinergia e cooperazione, naturalmente tra enti della governance. “Sono i pilastri immancabili in ogni strategia di crescita - sottolinea Marcianò -. Si deve lavorare insieme e prendere impegni, favorire idee e produrre progetti. Insomma occorre predisporre tutto per individuare mercati appetibili, sia in entrata che in uscita, perché vogliamo pure attrarre investimenti, come per l’agroalimentare di qualità appunto e il turismo”. È chiaro, le politiche di sostegno all’internazionalizzazione devono prevedere interventi specifici verso le Pmi, in grado di dotarle di strumenti di consolidamento della loro presenza sui mercati esteri a partire dalla formazione. Un ruolo importante già viene svolto dalle associazioni di impresa come la Confesercenti, in modo di fornire strumenti di conoscenza utili ad affrontare i difficili e articolati mercati esteri. “Devo dire che già passi in avanti se ne stanno già facendo - continua il presidente di Confesercenti Calabria -. Si deve pensare a protocolli d’intesa, per continuare con interscambi commerciali, puntando anche su innovazione con il coinvolgimento diretto delle università e la ricerca, con l’organizzazione di workshop, favorendo la nascita di consorzi e delle misure realizzabili con i Por”. Confesercenti Calabria rappresenta ben 5.000 imprese in tutta la Regione e ha una presenza attiva sul territorio. “Abbiamo deciso di parteci- ll grosso del fatturato è rappresentato da turismo e agroalimentare, ma si potrebbe fare molto di più pare ai progetti Pia, progetti d’innovazione all’avanguardia insieme agli enti del territorio - conferma Marcianò - e aspettiamo che la Regione Calabria li finanzi per partire. Puntano su innovazione per l’impiego di fonti energetiche, a favorire investimenti a impatti zero per le imprese, a supportare l’agroalimentare per lo sviluppo del biologico e dell’intera filiera, fino alla commercializzazione”. L’obiettivo rimane quello di incrementare il Pil, favorire l’occupazione, quindi i consumi e i processi di internazionalizzazione del tessuto economico locale. E intanto si lavora pure su progetti Pon relativi al settore sicurezza, alla qualità e alle certificazioni connesse, con un occhio particolare a favorire lo sviluppo della legalità e a tenere fuori ciò che ruota attorno all’illegalità. Provincia Regionale di Catania Una Provincia per l’innovazione La Provincia di Catania è partner della Enterprise Europe Network, una rete creata dall’Unione Europea per aiutare le piccole e medie imprese nei loro processi competitivi di innovazione ed internazionalizzazione. In tale veste fa parte del consorzio Bridgeconomies che raggruppa 17 partner della rete nel Sud Italia. Nell’ambito della rete la Provincia di Catania è impegnata a sostenere la nascita e la crescita di nuove realtà imprenditoriali, individuando proposte innovative su cui investire risorse economiche e servizi accessori con il coinvolgimento di altri soggetti attivi sul territorio, ed ha recentemente attivato due importanti iniziative: Ingegniamoci è una competizione che mira ad individuare e premiare giovani aspiranti imprenditori desiderosi di realizzare le loro idee e di intraprendere un’attività di profilo internazionale. Alla prima edizione della competizione hanno partecipato 77 concorrenti e tra i primi tre classificati sono stati ripartiti premi per 100.000 Euro. Le idee imprenditoriali meritevoli di tale riconoscimento vanno dai materiali compositi per applicazioni strutturali, alle soluzioni per il medical engineering, alla microboa per subacquei in grado di lanciare un segnale di soccorso tramite radiofrequenze. Dopo il successo ottenuto, l’Amministrazione Provinciale ha in programma l’organizzazione di una seconda edizione della competizione. A seguito della competizione Ingegnamoci, la Provincia di Catania ha attivato, prima in Italia, un ulteriore importante strumento di sostegno all’imprenditorialità e allo sviluppo di imprese innovative, rappresentato dal Fondo Ingenium Provincia di Catania. Si tratta di un fondo di capitale di rischio cofinanziato sia da risorse pubbliche sia da risorse private, per garantire che gli investimenti vengano effettuati secondo una chiara logica “market driven”. Il Fondo può acquisire, infatti, esclusivamente quote di capitale sociale di giovani aziende localizzate nel territorio provinciale che mostrino interessanti tassi di crescita. L’obiettivo di Ingenium Catania è di selezionare e finanziare, lungo il periodo di investimento di 5 anni, circa 4-5 start up ed aziende ad alto potenziale di crescita. Possono accedere alla valutazione del Fondo le costituende imprese o le imprese già costituite con meno di 36 mesi di vita operanti in tutti i settori di attività, ad esclusione dei comparti del commercio, produzione o commercializzazione di determinati prodotti agricoli, nonché dei settori sensibili quali l’acciaio, le costruzioni navali, le fibre sintetiche, l’industria automobilistica e quella carbonifera, secondo quanto previsto dalle norme comunitarie. Il fondo è gestito da ZernikeMeta Ventures Spa, una joint venture italo-olandese specializzata nella gestione di fondi regionali di venture capital. Le imprese ammesse al portafoglio del Fondo saranno assistite fornendo un ampio network di contatti, consulenza per il reperimento d’eventuali risorse finanziarie aggiuntive, individuazione di risorse manageriali e professionali, supporto nella commercializzazione dei prodotti anche in mercati stranieri. Provincia Regionale di Catania Via Nuovaluce, 67a - 95030 Tremestieri Etneo (CT) www.provincia.ct.it www.fondoingenium-provinciadicatania.it Eventi Lunedì 26 marzo 2012 Internazionalizzazione ■■ CCIAA / La Camera di Commercio di Cosenza potenzia l’impegno sui mercati internazionali Promuovere territorio e imprese 5 Un ruolo di primo piano nelle politiche economiche locali L’ente sta selezionando le aziende che l’accompagneranno nel progetto “È Cosenza” L’obiettivo è di qualificare tutti i comparti dell’offerta produttiva, turistica enogastronomica, industriale, artigianale e commerciale L A a Camera di Commercio di Cosenza ideatrice di un progetto innovativo per potenziare ulteriormente la propria azione a fianco delle aziende della Provincia nei processi di internazionalizzazione. Tutto ruota attorno a “È Cosenza”, il brand identificativo delle iniziative che l’ente camerale implementerà in tutto il mondo “per promuovere il territorio e le imprese che aderiranno al progetto”, spiega il presidente Giuseppe Gaglioti. Dopo la sperimentazione avviata un anno fa sul mercato spagnolo con “Descubre Cosenza” e i positivi risultati raggiunti, ora la Cciaa cosentina ha deciso di ampliare questo modello innovativo per l’offerta dei servizi di accompagnamento alle imprese sui mercati esteri, indirizzandolo a tutti i settori produttivi e a tutti i mercati fuori dai confini nazionali. Diversi e strategici i punti qualificanti di “È Cosenza”. “Innanzitutto esso prende le mosse da un’accurata selezione delle aziende, per individuare quelle che sono dotate di elementi strutturali tali da consentire loro di confrontarsi concretamente con i mercati esteri -, spiega il presidente -. È un passaggio fondamentale perché è da questo presupposto che si possono costruire azioni efficaci”. Inoltre, è prevista la creazione di un catalogo con schede prodotti e listini prezzi differenziati a seconda dei mercati per le diverse aziende aderenti. È stato creato il sito web www. ecosenza.it, con applicazioni Un momento della presentazione del progetto “È Cosenza” È stato creato il sito www.ecosenza.it quale vetrina di presentazione del progetto, del territorio e delle imprese multimediali per telefono mobile e tablet, quale vetrina di presentazione del progetto, del territorio e delle imprese. Previsti, poi, “percorsi formativi specialistici e la realizzazione di tavoli di lavoro per il confronto fra le aziende la Camera di Commercio, al fine di pianificare e programmare in maniera concertata e annualmente le attività sui mercati esteri”, aggiunge il presidente. In questo contesto rientrano l’individuazione dei Paesi target, delle missioni e fiere internazionali ritenute più interessanti, la richiesta di formazione e assistenza specialistica necessaria ad affrontare logistica, finanziamenti e le diverse forme contrattuali. Oltre a tutto ciò, le aziende aderenti potranno beneficiare della visibilità che deriverà loro dagli investimenti che la Cciaa effettua per promuovere il brand “È Cosenza”. Le imprese che ne fanno richiesta e che supereranno la selezione entrando a far parte del gruppo, saranno classificate in categorie in base al settore produttivo di appartenenza. “È Cosenza” si inserisce, ampliandolo, nell’impegno consolidato della Cciaa per l’internazionalizzazione. Intense le progettualità realizzate solo guardando all’ultimo anno. Oltre al progetto “Descubre Cosenza”, avviato ormai nella sua seconda fase, tesa a consolidare la presenza dei prodotti cosentini sul mercato spagnolo con azioni dirette al settore della ristorazione (creazione di menù e ricette tipiche con i prodotti dei panieri) e ai distributori ed importatori, l’ente camerale ha agito anche in Canada. I prodotti proposti per le attività promozionali nel settore enogastronomico sono quelli che hanno suscitato il maggior interesse degli d ampio spettro le politiche della Cciaa di Cosenza a sostegno della competitività imprenditoriale e dello sviluppo del sistema produttivo provinciale. Se vitali sono le azioni per il processo di internazionalizzazione delle aziende, altrettanto strategiche sono quelle che hanno ripercussioni sul territorio locale. Perciò la Cciaa ha assunto un ruolo di attore delle politiche economiche locali, attraverso una rete di rapporti istituzionali con Comuni, associazioni specialistiche no-profit ed università, con l’obiettivo di qualificare tutti i comparti dell’offerta produttiva, turistica enogastronomica, industriale, artigianale, commerciale. “Una qualificazione che poteva ottenersi solo attivando un processo di miglioramento della percezione dell’identità territoriale da parte degli operatori e del contesto sociale di riferimento”, sottolinea il presidente della Cciaa, Giuseppe Gaglioti. Perciò sono state realizzate azioni dirette a promuovere la cultura del territorio, finalizzate a divulgarne un’immagine positiva. Tra le altre, si ricordano le attività di valorizzazione del territorio come location di spettacoli teatrali e cinematografici (con la Fondazione Facciolla e i film Voglio vederti ballare, La moglie del sarto e l’iniziativa Moda Movie) e location turistica, mediante la promozione dei campionati master di atletica leggera ed altri eventi formativo-culturali. Inoltre, la Cciaa ha puntato al sostegno della ricerca scientifica promuovendo progetti che l’avvicinassero alle imprese. Ha agito per diffondere la cultura della legalità tra i giovani e ha realizzato guide sui prodotti tradizionali e certificati. Non da ultimo, è stato realizzato il progetto “Premi Rosa diretto a premiare le migliori aziende al femminile distintesi in diversi ambiti. operatori nord americani: la pasta artigianale, i prodotti da forno, i formaggi locali, i salumi tipici, alcuni preparati sott’olio, i fichi essiccati, l’olio extravergine d’oliva, i vini e liquori. La Cciaa, inoltre, attraverso PromoCosenza la sua azienda speciale per la promozione del territorio, ha partecipato al progetto Siaft, realizzato con altre Cciaa, volto a favorire la penetrazione commerciale di prodotti agroalimentari e turistici in Cina, a valle della missione outgoing di scouting realizzata nel 2010. Inoltre, in cordata con altri enti camerali PromoCosenza ha agito con il progetto “Med in Med 2”, azione di incoming per la promozione delle produzioni agroalimentari italiane con operatori e chef dei mercati di Marocco, Tunisia e Turchia. È stato, poi, realizzato un seminario con una delegazione di rappresentanti dell’economia di Malta per la presentazione delle opportunità di business in quel Paese ed è stato organizzato un work shop per far conoscere il mercato latino-americano, in particolare quello di Brasile ed Argentina. Certificazioni per i migliori vini locali Cciaa, tramite il proprio laboratorio, potrà operare in qualità di autorità pubblica di controllo delle produzioni vitivinicole Dop L’ accesso al credito per le imprese è un problema che si è acuito in questi anni di crisi e proprio per questo la Cciaa di Cosenza ha istituito insieme alla Provincia il “Fondo per le garanzie di Cosenza”. Con due procedure ad evidenza pubblica, lo scorso anno, sono stati selezionati i Confidi provinciali abilitati a costituire garanzie a valore sul fondo e sono state consegnate loro risorse del fondo depositato presso l’istituto bancario tesoriere della Camera di Commercio. Sono, infatti, i Confidi selezionati a dovere individuare con apposita procedura istruttoria, gestita con la modalità “a sportello”, le imprese locali beneficiarie delle garanzie del fondo. La Camera di Commercio e la Provincia restano gli enti di riferimento per le comunicazioni in tema di utilizzo delle risorse disponibili. Fra le altre azioni della Cciaa va annoverato il progetto di sensibilizzazione presso stake holders istituzionali e aziende industriali per l’ottenimento della certificazione ambientale di territori ritenuti potenzialmente idonei. L’azienda speciale Calab ha realizzato due progetti per la valorizzazione di due produzioni importanti per il territorio: il vino e i limoni di Rocca Imperiale. I risultati chimico scientifici dello studio sulle cultivar del vino, condotti da Calab, sono stati recepiti e tradotti in punti di forza del vino “Terre di Cosenza”, la nuova Dop provinciale che raccoglie la produzione del vino certificabile di tutto il territorio di Cosenza. Non da ultimo, è in corso di definizione il programma che consentirà alla Cciaa, tramite il proprio laboratorio chimico/merceologico, di operare in qualità di autorità pubblica di controllo delle produzioni vitivinicole Dop, consentendo alle aziende di avere tariffe economicamente vantaggiose. “Terre di Cosenza” la nuova Dop provinciale che raccoglie i migliori vini locali 6 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012 ■■ UNIONCAMERE CAMPANIA / Attiva con ingenti sforzi finanziari nel sostegno all’apertura dei mercati finanziari internazionali Valorizzazione del sistema produttivo campano Tra le iniziative, il progetto di formazione “For.Ex.Camp.”, l’Osservatorio economico e quello legislativo regionale C onsolidare il ruolo di protagonista della Campania non solo all’interno dello scenario italiano ma anche in una proiezione internazionale. È questo l’obiettivo di Unioncamere Campania, impegnata nel sostegno e nello sviluppo del sistema di interessi generali delle imprese regionali. Unioncamere Campania raccoglie e rappresenta le cinque Camere di commercio provinciali, con il compito strategico di valorizzare i singoli enti camerali. La struttura, infatti, si inserisce nell’innovativo concetto, recentemente istituito dalla norma, di “sistema camerale”, di cui fanno parte le Camere di commercio, le Unioni regionali, l’Unioncamere nazionale, le strutture di sistema e le Camere di commercio italiane all’estero. Ed è proprio su quest’ultimo fronte, l’apertura ai mercati internazionali, che tutti gli attori istituzionali della regione Campania si stanno concentrando da tempo con enormi sforzi, di natura soprattutto finanziaria. Complice anche l’avvento della crisi finanziaria ed economica mondiale, negli ultimi anni il contesto è profondamente mutato, determinando una forte presa di coscienza delle criticità. L’intero sistema, infatti, oggi più che mai avverte come imprescindibile l’esigenza di azioni finalizzate e coordinate richiedendo servizi sempre più qualificati e innovativi, in grado di potenziare il valore delle singole azioni. Alla luce di questo contesto, Unioncamere Cam- pania promuove attività e servizi, in forma associata, che coinvolgono l’intero sistema regionale delle imprese e il loro posizionamento nel più ampio scacchiere internazionale. Sulla base di tali convinzioni, l’impegno di Unioncamere si è prodotto nello sforzo di mettere in campo strumenti funzionali ad una logica di ottimizzazione delle risorse e dei costi, nel perseguimento di servizi più efficienti, valorizzati proprio dalla dimensione di rete. In questa direzione si colloca la realizzazione dell’Osservatorio economico, che ha istituzionalizzato il servizio di puntuale informazione statistico-economica a disposizione di tutti i protagonisti dello sviluppo economico regionale. La definizione degli aspetti strutturali dell’economia regionale, di fatto, offre un qualificato contributo all’analisi economica del territorio e alla programmazione delle azioni per la sua crescita. I focus sull’economia regionale contribuiscono infatti a dotare l’intero “sistema camerale” di uno strumento conoscitivo che non si limita ad essere un compendio di numeri, ma che rappresenta un insieme di riflessioni che, attraverso la mediazione dell’elaborazione statistica, proviene direttamente dagli imprenditori. Nel nuovo quadro normativo si inserisce inoltre l’attivazione dell’Osservatorio legislativo regionale di Unioncamere Campania che - attraverso il monitoraggio di leggi, accordi, protocolli e regolamenti permetterà un accesso facile Agroalimentare ed enologia: il binomio perfetto Spinta decisa del settore sul mercato tedesco e in termini di visibilità mondiale a Vinitaly 2012 N ella direzione programmatica di Unioncamere Campania si inserisce anche il progetto “Binomio Perfetto”, iniziativa di promozione e divulgazione della dieta mediterranea, accompagnato dalla commercializzazione di prodotti alimentari ed enologici campani sul mercato tedesco. L’iniziativa mira a rappresentare per le Pmi campane del settore agroalimentare un importante momento di interlocuzione commerciale con la Gdo tedesca. Sempre in prospettiva di massima integrazione delle attività svolte in campo nazionale e internazionale, vi è anche l’oramai consolidata partecipazione a “Vinitaly”, la prestigiosa rassegna internazionale dedicata al vino e in programma annualmente a Verona. Dal 26 al 28 marzo 2012 la Campania è rappresentata da circa 200 aziende alla cui presenza sono state abbinate azioni di presentazione delle realtà aziendali e di diffusione dei loro prodotti. Tra gli eventi, va segnalato il convegno “Asprinio: dalla vite maritata alle bollicine made in Sud”, in occasione del quale il professor Attilio Scienza e il dottor François Botton disserteranno anche dei sistemi innovativi nella lavorazione delle “bollicine”. Tommaso De Simone, presidente di Unioncamere Campania e immediato ai principali atti regolatori a livello regionale, nazionale, comunitario e internazionale. E, nell’ambito di questa attività, Unioncamere Campania - in rappresentanza del Sistema camerale regionale - è impegnata al tavolo tecnico di lavoro anche per la definizione della proposta di legge su I progetti favoriscono un processo di formazione allargato, che porta le Pmi a crescere e consolidarsi nei diversi mercati Il fattore innovazione Per rafforzare la competitività regionale anche un corso specialistico sulla proprietà intellettuale U nioncamere Campania opera a sostegno di circa 500mila imprese del commercio, industria, artigianato, agricoltura e servizi. In sintonia con i singoli enti camerali, le istituzioni locali, nazionali e internazionali, lavora al fine di promuovere e sostenere il mondo economico campano e la sua capacità competitiva. Per questo obiettivo, ha adottato alcune linee strategiche, prioritarie, che spaziano dall’internazionalizzazione all’innovazione al trasferimento tecnologico; dalla valorizzazione del capitale umano e funzionamento del mercato del lavoro alla rete infrastrutturale e marketing territoriale; dal monitoraggio del sistema economico per la compe- titività ai servizi finanziari innovativi. Nell’ambito dell’innovazione in particolare, l’Unione regionale coordina il network delle Camere di commercio per l’offerta di servizi d’innovazione tecnologica, con cui intende rafforzare il processo di facilitazione e accompagnamento delle Pmi campane nella progettualità in materia di ricerca e innovazione. Assecondando le esigenze, sempre più articolate, degli utenti, Unioncamere mira alla crescita professionale del personale camerale operante negli Ubm: in quest’ottica è stato recente attivato un corso specialistico sugli strumenti a tutela della proprietà industriale. “Interventi regionali in materia di internazionalizzazione”, il cui obiettivo è rendere disponibile uno strumento legislativo efficace e capace di indirizzare e governare le attività di promozione economica in materia di internazionalizzazione, allineandole con quelle nazionale. Anche il processo d’istituzione della Camera arbitrale regionale si inserisce a pieno titolo nelle azioni e nei servizi da rendere in forma associata, in ragione dei principi innovativi promossi dalla riforma legislativa. Pertanto la sua attivazione contribuirà alla deflazione dei processi ordinari pendenti avanti alle magistrature ordinarie fornendo, di fatto, uno stimolo indiretto allo sviluppo dell’economia regionale. Favorire l’apertura del sistema produttivo regionale ai mercati internazionali è dunque in testa alle priorità dell’Ente che, in collaborazione con le Cciaa associate, coordina il progetto di formazione “For. Ex.Camp.”, attraverso cui il Sistema camerale regionale ribadisce significativamente il suo ruolo quale punto di riferimento sul territorio delle Pmi. Calibrato sulle esigenze delle imprese, il progetto prevede l’erogazione di servizi informativi, formativi e di consulenza personalizzata sulle tematiche dell’internazionalizzazione. L’iniziativa, concepita sulla base della pluriennale esperienza del Sistema camerale in materia, muove dalla considerazione che ciascuna impresa, alla prima esperienza o già impegnata sui mercati internazionali, si misuri di volta in volta con un’esperienza differente e diversamente articolata. Pertanto, in questo contesto, appare sostanziale che all’impresa sia offerta l’opportunità di intraprendere un percorso di formazione per la propria crescita. L’impostazione prevede che i servizi erogati dovranno, inizialmente, supplire alle carenze organizzative e culturali delle imprese destinatarie, e poi evolvere in uno strumento fondamentale per l’attuazione delle politiche aziendali, fino a sviluppare una vera e propria strategia di internazionalizzazione. In sintesi, l’obiettivo più ambizioso consiste nell’abbandono delle logiche di intervento di tipo assistenziale, per favorire invece un processo di formazione allargato, che porti le piccole e medie imprese a crescere e consolidarsi nei diversi mercati. L’attenzione di Unioncamere Campania per l’internazionalizzazione si è inoltre espressa attraverso la traduzione dei siti internet dell’Unione e delle Camere associate in 7 lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese e portoghese), scelte con il criterio di raggiungere il maggior numero di mercati, dall’area europea fino alle economie emergenti dell’area Bric, passando per il Mediterraneo. Attraverso tale azione l’intero sistema economico produttivo regionale potrà avvalersi di una importante “vetrina” di presentazione nei confronti di utenti e investitori stranieri, compresi quelli aderenti alla rete Enterprise Europe Network (Een). La rete, nata nel 2008 e presente in oltre 40 Paesi, si avvale del sostegno della direzione generale imprese & industria della Commissione Europea e, attraverso essa, Unioncamere Campania è in grado di offrire alle Pmi informazione e assistenza sia per l’ingresso in nuovi mercati sia per la ricerca di partner commerciali e tecnologici. Eventi Lunedì 26 marzo 2012 Internazionalizzazione 7 L’Australia paese target per la Calabria Agroalimentare, nautica e promozione dell’export: i cardini della joint venture oltreoceanica I Le strategie del programma Calabria Internazionale Attraverso i Piani esecutivi annuali, le eccellenze della regione continuano la loro promozione all’estero C onfermato anche per quest’anno il programma “Calabria Internazionale” dell’assessorato all’Internazionalizzazione della Regione Calabria, promosso dall’assessore Fabrizio Capua. L’attività mira alla promozione dell’export e dell’internazionalizzazione del sistema economico, produttivo, culturale e formativo della Calabria. Lo strumento principale per raggiungere l’obiettivo passa dai Piani esecutivi annuali (Pea) che costituiscono i documenti operativi necessari per l’attivazione delle linee di intervento del Programma. Il Programma esecutivo del 2011 ha contribuito a migliorare le capacità di internazionalizzazione delle imprese, incentivando l’export e le azioni di promozione delle produzioni calabresi nei principali mercati target e in eventi di rilievo internazionale. Partendo da questi risultati il Piano esecutivo annuale 2012 prosegue. Alcune attività sono la naturale continuazione degli interventi realizzati nel 2011 e portano a compimento azioni di mantenimento, rafforzamento e completamento delle azioni di penetrazione del “made in Calabria” all’estero. La realizzazione delle singole azioni previste nelle linee di intervento del Piano esecutivo annuale, contempla una modalità di attuazione integrata, utilizzando sia strumenti operativi gestiti direttamente dalla Regione sia le intese o convenzioni con gli organismi che operano per le medesime finalità (enti nazionali, enti locali, enti strumentali, sistema camerale italiano ed estero, associazioni di categoria). A questa rete di accordi istituzionali si aggiungeranno eventuali collaborazioni su determinate tematiche, ritenute essenziali per lo sviluppo del Sistema produttivo regionale, con le associazioni di categoria, i sistemi fieristici italiani, le Università e il sistema della ricerca (liaison office, e quant’altro), parchi scientifici e tecnologici. Nello specifico, il Piano esecutivo per il 2012 prevede, oltre ad azioni di comunicazione e valorizzazione dell’internazionalizzazione del mercato calabrese, interventi di valorizzazione e animazione delle comunità dei calabresi nel mondo, l’inserimento del “Prodotto Calabria” in catene di distribuzione di eccellen- La missione-sistema in Brasile I l progetto-Paese Brasile nasce dalla partecipazione della Regione Calabria alla missione di sistema StatoRegioni in Brasile prevista per maggio 2012. L’evento rientra nell’ambito delle iniziative previste dal ministero dello Sviluppo economico e degli Affari esteri “Momento Italia - Brasile” e ne costituisce uno dei momenti di incontro e cooperazione di carattere imprenditoriale ed economico di maggior rilievo. La Regione Calabria per tale evento ha un ruolo di primaria importanza in quanto risulta capofila per il settore agroalimentare insieme alla Regione Sicilia, in tale azione è coinvolto come ente attuatore Unioncamere Calabria che in diverse occasioni ha affiancato l’assessorato all’Internazionalizzazione nella sensibilizzazione del territorio calabrese per l’attività di internazionalizzazione dei sistemi produttivi. In questo contesto la missione di sistema è un importante momento di sviluppo reale dei rapporti economici, commerciali con i partner brasiliani per una strategia di cooperazione, che punta a sviluppare politiche di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese industriali e artigiane e le politiche di promozione delle eccellenze del made in Italy, integrando i distretti produttivi italiani con quelli brasiliani. A seguito del programma previsto in Brasile a San Paolo, Belo Horizonte, Rio de Janeiro, Curitiba, si propone con il progetto-Paese Brasile nel Pea 2012 un’azione di incoming nei settori focus dell’agroalimentare, agroindustria, turismo, edilizia, energie, legno-arredo, nautica. Fabrizio Capua, assessore all’Internazionalizzazione della Regione Calabria za, la promozione unitaria del “Prodotto Calabria”, la creazione dell’Osservatorio per l’internazionalizzazione. L’animazione del sistema Calabria per la promozione della produzione d’eccellenza calabrese, avverrà attraverso la creazione di una rete di sostegno alle azioni del programma, mediante la valorizzazione delle comunità dei calabresi nel mondo, quali soggetti attivi nelle politiche di competitività commerciale. Le attività puntano a valorizzare il potenziale offerto dal naturale network delle comunità calabresi nel mondo per facilitare la creazione di una rete strutturata socio-ecomica, al fine di favorire l’export dei prodotti calabresi. L’intervento di valorizzazione e animazione delle comunità dei calabresi nel mondo è volto a sensibilizzare le comunità dei calabresi all’estero nelle azioni di promozione del “made in Calabria”; favorire la partecipazione delle comunità dei calabresi nel mondo agli eventi di promozione del sistema regionale; sostenere la qualità dell’export calabrese nell’ambito di azioni promozionali e di iniziative di marketing territoriale. Uno strumento pensato come supporto ai processi di internazionalizzazione della Regione Calabria è l’Osservatorio regionale per l’internazionalizzazione che fornirà un sistema di monitoraggio permanente, ma soprattutto darà sostegno a indagini e studi sulle principali variabili internazionali per Paese, sui principali mercati di riferimento, realizzerà analisi periodiche sui flussi di investimento diretti da e verso l’estero che interessano la Regione Calabria. Per questa azione si ritiene importante il coinvolgimento delle Università calabresi per un affiancamento legato alla ricerca che accompagni con dati scientifici le strategie di intervento dell’assessorato all’Internazionalizzazione, favorendo la conoscenza approfondita delle caratteristiche del sistema produttivo regionale e delle tendenze d’internazionalizzazione per comprendere le opportunità dei mercati esteri. Il programma “Calabria Internazionale” ha individuato alcuni progetti-Paese. Tunisia e Marocco (avviati nel 2011) Brasile, Cina e Finlandia (inseriti nell’anno in corso) oltre a Canada e Svizzera. I dettagli sono illustrati nei riquadri in questa pagina. n questi giorni si stanno valutando i risultati della missione in Australia, promossa lo scorso febbraio con l’Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia, che ha visto la realizzazione dell’evento “Tutto Calabria 2012”: appuntamenti istituzionali e eventi espositivi, con un’apposita agenda di appuntamenti B2B per le aziende partecipanti. Nelle tre principali città australiane (Sydney, Melbourne e Adelaide) gli imprenditori calabresi hanno incontrato, per valutare possibili partnership commerciali, una selezione di operatori australiani nei settori dell’agroalimentare e della nautica. Hanno preso parte all’iniziativa 15 aziende calabresi nella produzione di alimentari, vini e distillati, dolci e prodotti da forno, caffè, olio e sott’oli, imbarcazioni e yacht di lusso: Distilleria F.lli Caffo Srl, Caffè Mauro, Attinà e Forti, Motonautica F.lli Ranieri, Dolciaria Monardo, Blue Ship Srl, Statti Srl, Rancraft Yacths Spa, I Grani di Pam Srl, Colacchio Food Srl, Casa Vinicola Criserà, Azienda Agricola Bova, Sapori Antichi Muraca, La Cascina 1899 di Agostino Salvatore e Colacino Wines. Le aziende partecipanti hanno manifestato grande soddisfazione per gli incontri avuti con personalità del mondo economico e imprenditoriale australiano e per la visibilità dell’evento attraverso i media locali con il coinvolgimento della comunità calabrese di Sydney, Adelaide e Melbourne. Gli imprenditori calabresi hanno formalmente comunicato di avere intrapreso una serie di contatti per forniture di prodotti in ogni settore commerciale promossi dalla Regione Calabria nella missione. Altra linea di intervento, che affianca “Calabria Internazionale”, prevista nel Programma operativo regionale, è la realizzazione e il potenziamento dei Consorzi Export nei settori strategici dell’economia regionale. I consorzi export sono organizzazioni nate con l’obiettivo di favorire l’esportazione dei prodotti delle imprese consorziate e l’attività promozionale necessaria per realizzarla. La Regione Calabria, attraverso un bando Por Calabria Fesr 2007-2013 Linea Intervento 7.1.2.2, contribuisce al raggiungimento di questo scopo, garantendo contributi ai consorzi export, derivanti da progetti specifici di promozione all’esportazione. Questi contributi rappresentano un aiuto importante allo sviluppo di nuovi progetti promozionali da parte dei Consorzi, sostenendoli nello svolgimento di un ruolo strategico per l’economia regionale e per le piccole e medie imprese che hanno l’ambizione di misurarsi sui mercati internazionali. Gli scambi con Canada e Svizzera I progetti Canada e Svizzera sono frutto delle azioni già attuate lo scorso anno con i relativi progetti-Paese inseriti nel Piano esecutivo annuale 2011, e le completano per rafforzare la presenza commerciale calabrese sul mercato canadese e svizzero. L’anno scorso, in questi due mercati, sono state avviate azioni promozionali per agroalimentare, artigianato orafo e Ict. I risultati hanno confermato le opportunità di mercato, integrazione e scambio per i settori selezionati evidenziando, altresì, alcuni fattori critici di successo per una penetrazione efficace e di lungo periodo. Prendendo spunto dai risultati dell’animazione territoriale realizzata e dal dialogo continuo con le imprese sviluppato nel secondo semestre 2011, tutte le attività proposte pongono al centro del progetto le attività di assistenza tecnica al sistema produttivo regionale, di facilitazione e assistenza personalizzata per l’impresa, di contatto con gli operatori economici, i centri di ricerca, di diffusione di informazioni-strategiche di mercato. Per il progetto-Paese Canada 2011 e la partecipazione a Echo Italia sono stati significativi i risultati raggiunti nel settore orafo, ricerca e sviluppo, Ict. Nei primi mesi del 2102, tre delle collezioni orafe presentate hanno trovato un distributore che le rappresenterà sul territorio canadese. Le aziende inserite sul mercato sono: Smak, Officine Preziosi e Gerardo Sacco che, sulla base dei riscontri dello show case, ha integrato la gamma di prodotti per il mercato canadese e realizzato un catalogo a forte impatto comunicazionale per gli operatori canadesi. La partecipazione a Echo Italia della delegazione calabrese del settore Ict è stata di grande importanza, non solo dal punto di vista operativo e dunque per le opportunità di integrazione e scambio che ha attivato, ma anche perché ha permesso alle organizzazioni settoriali e specialistiche canadesi di apprezzare le competenze in un settore ad alta intensità tecnologica di una regione conosciuta in Canada quasi esclusivamente per le sue produzioni agroalimentari. Le organizzazioni presenti (Altilia, TechNest, Urt-Cnr) hanno offerto l’immagine di un ecosistema innovativo con elementi chiave quali ricerca, incubazione e start-up high tech. 8 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012 ■■ PALERMO / L’Università vanta 12 facoltà e una trentina di dipartimenti La sfida dell’internazionalizzazione Una mossa vincente per far crescere l’Ateneo: quest’anno sono oltre 800 gli stranieri iscritti A tenei più aperti, in grado di attrarre più studenti stranieri e di formare laureati capaci di competere all’interno del mercato del lavoro mondiale. Se è vero che l’università del futuro passa obbligatoriamente attraverso la strada dell’internazionalizzazione, c’è anche chi, come l’Università di Palermo, questa strada la percorre da tempo. L’Ateneo di Palermo, con le sue 12 facoltà e circa una trentina di dipartimenti Il rettore Roberto Lagalla che si occupano dei settori più importanti della moderna conoscenza scientifica e tecnologica, offre oggi corsi, master e corsi di specializzazione e di dottorato di ricerca, e costituisce una consolidata presenza culturale, scientifica e didattica in Sicilia centrooccidentale. “Crediamo che Palermo possa diventare un’autentica capitale della cultura e della formazione in grado di attrarre giovani da tutta l’area mediterranea, e lavoriamo con le istituzioni locali per politiche di accoglienza e di integrazione” afferma il rettore Roberto Lagalla. In questo panorama, sono ben sette i corsi di laurea con insegnamenti in lingua inglese attivati in cinque facoltà, e quattro le lauree congiunte che danno il doppio titolo di studio, così da offrire agli studenti lauree sempre più spendibili nel mondo del lavoro. Le lauree a doppio titolo prevedono la frequenza delle lezioni nelle Università di più Paesi e offrono alla fine del percorso il rilascio del titolo di studio sia italiano che straniero. Il corso in “Ger- Un servizio dedicato di “Internazionalizzazione” che Basilicata Innovazione mette a disposizione di imprese e ricercatori lucani per creare un solido network di collaborazioni, di natura commerciale e tecnologica, e sviluppare partnership internazionali Per informazioni: Valeria Dragone [email protected] Telefono 0971.1800539 man Literature in European Middle Ages” della facoltà di Lettere, in collaborazione con le Università di Bremen in Germania e di Porto, in Portogallo, e il corso “Modelli di dinamica dei sistemi per lo sviluppo sostenibile delle organizzazioni” della facoltà di Scienze politiche, realizzato in consorzio con le Università di Bergen in Norvegia e di Lund, in Svezia, fanno parte del programma Erasmus mundus. Le altre due lauree con doppio titolo sono frutto di accordi diretti tra l’Università di Palermo e altri atenei: sono entrambe ad Agraria: Agro-Ingegneria, in accordo con l’Università di Siviglia in Spagna e Agricoltura biologica con l’Università di Ain Shams del Cairo, in Egitto. Di imminente attivazione le lauree in Informatica insieme con l’Ateneo di Marne-laVallée, in Francia, e in Storia moderna con l’Università di Corte, in Corsica. A questi si aggiungono sette dottorati di ricerca internazionali che già adesso prevedono il rilascio del doppio titolo. “Un percorso su cui siamo fortemente impegnati - afferma Lagalla - consapevoli che oggi la sfida competitiva sia globale e che l’internazionalizzazione sia una carta vincente per far crescere l’Ateneo”. Non è dunque un caso che sia in crescita anche il numero di studenti stranieri iscritti che, quest’anno, supera gli 800. Si tratta di giovani provenienti da Russia, Ucraina, Serbia, Colombia, Cina, Vietnam, Madagascar, Tunisia, Egitto, Perù, Croazia, a cui si aggiungono gli oltre 300 studenti Erasmus. La vocazione all’internazionalizzazione è poi data anche dalla presenza, in aumento, dei “visiting professor”, i professori stranieri invitati a tenere lezioni e seminari integrativi nei diversi corsi di laurea e nei corsi di dottorato. A fianco degli insegnamenti, non meno importanti sono i grandi progetti di cooperazione internazionale. Tra questi, il progetto Burundi, attivo dal 2006, si propone di creare condizioni idonee affinché le popolazioni locali possano provvedere autonomamente ai propri bisogni alimentari. A questa iniziativa partecipano attivamente diversi docenti e studenti del- Sede del rettorato dell’Università di Palermo la Facoltà di Agraria che godono così dell’opportunità di svolgere il tirocinio praticoapplicativo o la tesi di laurea in Burundi. Su un fronte diverso, il progetto Cambogia vede l’Università di Palermo alla guida di una importante missione di restauro e di formazione nel parco archeologico di Angkor, il più grande del mondo con i suoi 40 mila metri quadrati e mille templi, dichiarato dall’Unesco Patri- PERCORSI DI RESPIRO INTERNAZIONALE PER LA BASILICATA monio mondiale dell’Umanità. Da anni, infine, l’Ateneo è capofila di una rete interuniversitaria del Centro America impegnata nel progetto “Analisi e Valutazione delle Pericolosità Naturali in Centro America” finalizzato alla creazione di nuovi master in Pericolosità Naturali in paesi spesso vittime di uragani e terremoti, così da formare esperti in prevenzione dei disastri ambientali. Selezione di opportunità offerte da bandi europei e nazionali e da iniziative e networking events; incontro tra offerta e domanda di tecnologie, condivisione di know how e avvio di contatti con partner europei: è così che nascono percorsi di sviluppo di respiro internazionale Basilicata Innovazione, grazie ad un Protocollo d’Intesa, supporta l’azione dell’ENEA, partner tecnologico di Enterprise Europe Network (EEN) - BRIDG€conomies nella erogazione dei servizi di EEN nella regione Basilicata Eventi Lunedì 26 marzo 2012 Internazionalizzazione ■■ PUGLIA / Approvato dalla Regione il Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi per il 2012 Parola d’ordine: innovazione a tutto campo L’impegno è di consentire alle imprese di acquisire nuove tecniche e di affinare la qualità per competere all’estero S Sostenere e consolidare l’apertura dell’economia regionale ai mercati internazionali. In Puglia la sfida punta su strategie mirate, votate alla qualità e alla crescita del sistema produttivo, alla creazione di chance occupazionali concrete, a conferma di come, per le realtà del territorio, l’esigenza sia di rafforzare e rinnovare i propri fattori di competitività, con una parola d’ordine: orientarsi verso settori più innovativi, a maggiore valore aggiunto, e verso mercati più dinamici. È in questa partita che gioca un ruolo chiave il Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi per l’anno 2012, approvato lo scorso 25 gennaio dalla Regione Puglia e predisposto dal Servizio Internazionalizzazione con il supporto tecnico dello Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. Il Programma (sostenuto dal PO Fesr 2007-2013) è uno strumento cardine delle politiche regionali di supporto alle imprese nelle loro attività di internazionalizzazione. Innovazione a tutto campo, indirizzi strategici, priorità di intervento rappresentano il motore di sviluppo economico di un’intera regione, in grado di consentire al tessuto imprenditoriale di fare proprie tecniche nuove e migliori, affinare la qualità dei prodotti, rispondere alle esigenze di mercato in modo rapido. Questa la base su cui si lavora per guadagnare terreno all’estero. Ovvero, ricerca e innovazione dell’offerta produttiva insieme a ricerca di opportunità di sviluppo inedite e integrazione a livello internazionale. Chiaro l’obiettivo del Programma: recuperare, mantenere e consolidare le posizioni all’estero già acquisite dalle aziende, nonché garantire maggiore capacità di penetrazione e di presidio dei mercati emergenti. Le opportunità non mancano in questa terra baciata dal sole, ricca di imprese dalle potenzialità elevate e nota per alcune punte di diamante, peraltro principali settori “focus” nell’ambito del Programma di promozione 2012, quali aerospazio, filiera agroindustria e florovivaismo, sistema casa (legno-arredo), chimica, green economy (ambiente, edilizia sostenibile, energia rinnovabile), Ict, materiali lapidei, settore meccanico – meccatronica, sistema moda (tessile-abbigliamento-calzaturiero-accessori-gioielleria), nautica da diporto. Si tratta di comparti chiave, d’eccellenza, del sistema pu- Nichi Vendola sigla il protocollo d’intesa con la Provincia di Guangdong L’obiettivo è di puntare non solo sull’innovazione dell’offerta delle aziende ma anche sulla ricerca di opportunità di sviluppo a livello internazionale gliese, non gli unici. Tant’è che a questi progetti se ne aggiungeranno molti altri, quelli cosiddetti “speciali”, di promozione e valorizzazione dei rapporti economici e delle principali specializzazioni produttive. Uno su tutti interessa l’artigianato artistico e tradizionale, che nel Tacco d’Italia è una delle vocazioni più antiche e tipiche nella produzione regionale, ma che necessita di supporto e sostegno tecnico e operativo per rafforzarne i processi di internazionalizzazione. E questo sarà il compito del progetto speciale a esso indirizzato. Non basta. Attenzione anche all’industria creativa pugliese (cinema, musica, editoria, design, pubblicità e comunicazione) con un progetto speciale dedicato e mirato a sostenerne la proiezione sui maggiori mercati internazionali. Pugliesi nel mondo è infine un altro progetto speciale, che vede in prima linea la Regione Puglia (Servizio Internazionalizzazione), consapevole di quanto la loro presenza all’estero, con famiglie, discendenti e comunità, possa essere una risorsa essenziale per fortificare i legami con i Paesi ospitanti e testimoniare l’eccellenza del made in Puglia su scala internazionale. Un’importanza particolare nel Programma di promozione dell’internazionalizzazione è riservata poi ai Progetti Paese che insistono su territori ritenuti particolarmente strategici per la Puglia. Così viene concentrata geograficamente l’azione di internazionalizzazione attraverso azioni di scouting, missioni istituzionali ed economiche, missioni incoming ed eventi parternariali. Le aree geografiche considerate prioritarie per il 2012 sono la Cina, l’India, la Russia – CSI (Comunità degli Stati Indipendenti dell’ex Unione Sovietica), il Nord America (soprattutto Stati Uniti e Canada) e il Sud America con particolare riferimento al Brasile. Alcune di queste azioni seguono le strategie condotte negli anni scorsi grazie all’intenso supporto operativo dello Sprint Puglia, che hanno portato alla sottoscrizione di importanti accordi di partenariato, come il protocollo d’intesa siglato dalla Regione Puglia con la Provincia del Guangdong, la più industrializzata della Cina, e l’accordo di collaborazione tra il Distretto Aerospaziale Pugliese e l’omologo distretto del Québec, dove insiste il secondo polo aerospaziale al mondo. In fieri poi la definizione di un accordo quadro di collaborazione tra la Regione Puglia e la Provincia canadese del Québec che intende sviluppare iniziative congiunte in diversi settori strategici.Insomma, un Programma promozionale corposo questo per il 2012, proiettato sui valori della creatività, dell’innovazione e della valorizzazione dell’intero sistema Puglia. Una linea d’intervento che pure quest’anno non perde d’occhio l’obiettivo primario di attivare in modo concreto le politiche di intervento regionale di sostegno alla promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi e distretti produttivi locali, passando per una rinnovata comunicazione istituzionale, per la predizione di strumenti, materiali promozionali e interventi ad hoc, per la partecipazione a interventi mirati in eventi isti- 9 L’aerospazio pugliese vola a Seattle L’ aerospazio pugliese, in piena curva ascendente sui mercati esteri (con esportazioni in crescita del 30,6%), questo mese è volato a Seattle, una delle capitali mondiali del settore, per partecipare all’Aerospace & Defence Supplier Summit, una borsa d’affari nella quale gli operatori di tutto il mondo valutano i potenziali fornitori. Il merito va alla Regione Puglia - Servizio Internazionalizzazione, presente grazie al supporto operativo dello Sprint Puglia, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. Hanno fatto parte della delegazione il Distretto Aerospaziale Pugliese e 8 aziende, che hanno scelto di sfruttare le opportunità offerte dall’evento internazionale, da anni realizzato in varie città del mondo e per la prima volta negli Usa, voluto da Boeing, la più grande costruttrice statunitense di aeromobili che ha il suo principale impianto produttivo nei pressi di Seattle. tuzionali, missioni all’estero e azioni di follow-up e molto altro ancora. Il dinamismo della Regione Puglia sul fronte della promozione dell’internazionalizzazione non è passato inosservato e la regione è sempre più meta delle visite diplomatiche di ambasciatori (la visita dell’ambasciatore cinese lo scorso 27 febbraio è l’ultima in ordine cronologico) e rappresentanti istituzionali che vogliono cogliere le opportunità di collaborazione con un piccolo territorio, sempre più proiettato verso il grande mondo. Esportazioni in forte ripresa nel 2011 La Puglia ha messo a segno un incremento del 17,9% dell’export, prima regione in Italia. La media nazionale si è attestata a un +11,4% E La Regione Puglia a Paris AirShow (Le Bourget, Francia) xport pugliese in volata. Ultimi dati Istat alla mano, di qualche giorno fa, nel 2011 la Puglia si è distinta tra le regioni italiane che più hanno contribuito alla crescita delle esportazioni nazionali. È prima in Italia, con un incremento del +17,9%, seguita da Sicilia (+15,5%) e, in terza posizione, da Liguria e Abruzzo a pari merito (+14,7%). In Italia l’aumento si ferma all’11,4 per cento. Nelle vendite verso i Paesi comunitari, la regione pugliese ha concorso con il +16,8%, mentre verso i Paesi extra Ue l’incremento tendenziale è stato del +19,4 per cento. Insomma, pura inversione di tendenza e piena ripresa, con un valore dell’export pugliese che nel 2011 vale 8,159 miliardi di euro e mette a segno una crescita di 719 milioni sui valori pre-crisi del 2008 (7,440 miliardi). Di fatto i valori precedenti alla crisi globale sono stati superati del 9,6 per cento. A darne meglio la misura il confronto con il 2010: l’export pugliese valeva 6,919 miliardi di euro, vale a dire 1,250 miliardi in meno rispetto al 2011. Un vero orgoglio, segno di una terra che sa innovare e che è sempre più votata all’internazionalizzazione. Soprattutto è la testimonianza di riposizionamenti anche per settori, come il Tac (Tessile-abbigliamento-calzaturiero), che hanno risentito duramente della crisi degli anni scorsi. Piena soddisfazione della vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone, che dice: “Questo primato ci conforta sulla bontà delle politiche attuate in tema di internazionalizzazione grazie anche al supporto di altissimo profilo dello Sprint Puglia, il nostro Sportello per l’internazionalizzazione, ma soprattutto ci insegna che le aziende spinte pure dagli incentivi regionali hanno imparato a innovare e così sono diventate più competitive e più forti sui mercati esteri. Basti pensare che solo per ricerca e innovazione dal 2009 a oggi abbiamo finanziato 615 progetti per 304,2 milioni di incentivi”. 10 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012 ■■ CALABRIA / La Regione ha varato pacchetti di incentivi per le imprese, tagliato i costi di spesa della politica e avviato nuovi progetti Previsto il potenziamento del porto di Gioia Tauro In programma la creazione di nuove infrastrutture ferroviarie per collegare meglio la Regione con i mercati del nord Europa “P responsabilità sociale, iniziativa individuale, federalismo infranazionale sono le key words del nostro progetto, capace di riaccendere © g8ste - Fotolia.com er la Calabria è iniziata una nuova stagione. La Regione è tornata da due anni a una politica del fare: democrazia partecipativa, le speranze e i talenti della gente, soprattutto dei giovani. Vogliamo guidare la Calabria verso l’Europa con un ruolo da protagonista, ma siamo pronti ad impegnarci su più fronti, dalla razionalizzazione della spesa pubblica alle questioni sociali come l’istruzione, lo sviluppo infrastrutturale e la sanità”. Così focalizza le priorità del suo mandato Giacomo Mancini, assessore al Bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria della Calabria nel governo regionale guidato da Giuseppe Scopelliti. Una squadra forte che nei primi cento giorni di attività ha già raggiunto un traguardo importante, varare un pacchetto di incentivi per le imprese in grado di dare vita a circa 7mila nuovi posti di lavoro. In netta rottura con il passato anche i risultati ottenuti nella riduzione dei costi della politica: “Per rendere la Regione sempre più virtuosa anche nella spesa pubblica abbiamo tagliato le spese di funzionamento del Palazzo - sottolinea l’assessore Mancini - diminuito le poltrone e le indennità degli enti di sottogoverno, cancellando anche una serie di leggi che producevano sprechi e alimentavano clientele. In questo modo abbiamo posto le basi per riordinare tutta la spesa regionale. In quarantuno anni di regionalismo non era mai stata fatta una Calabria e fondi comunitari: missione compiuta Nel 2011 la Regione ha gestito con grande rigore e trasparenza le risorse destinate a finanziare lo sviluppo di progetti sul territorio arantire la massima efficienza e trasparenza nella gestione dei fondi comunitari. Con questo obiettivo la Giunta regionale della Calabria ha recentemente dato il via libera a 96 Progetti integrati di sviluppo locale (Pisl) finanziati nell’ambito del Programma operativo regionale (Por) Calabria 2007-2013 con oltre 406 milioni di euro, le risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Si tratta di un innovativo strumento finanziario che si propone di incentivare lo sviluppo locale di un territorio attraverso il sostegno alla competitività dei sistemi produttivi e delle imprese. I progetti si propongono di valorizzare le risorse e le specificità locali contrastando il declino delle aree interne e marginali. Dei 105 progetti presentati complessivamente dai partenariati di progetto, solo 9 non sono stati giudicati ammissibili al finanziamento dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. In cima alle preferenze espresse dal territorio, i progetti presentati sulla valorizzazione dei centri storici e dei borghi d’eccellenza (con 28 Pisl), sulla qualità della vita (27 Pisl), sui sistemi produttivi (16 Pisl) e sui sistemi turistici e le destinazioni turistiche locali (25 Psl.). “Ora - ha commentato l’assessore al Bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini - si passerà alla seconda fase che è quella della © Cristian Santinon - Fotolia.com G L’assessore al Bilancio della regione, Giacomo Mancini riforma simile”. Da due anni il bilancio viene approvato prima di Natale nei tempi previsti dalla legge in modo da poter pagare lavoratori e creditori sin dai primi giorni del nuovo anno. Nei definitiva valutazione e dell’ammissione al finanziamento. Siamo molto soddisfatti delle tante domande presentate. In questi mesi ci siamo impegnati per far conoscere le potenzialità dei Pisl organizzando un tour in ogni angolo della Calabria per incontrare i calabresi, gli amministratori e le imprese. I dati dimostrano che i comuni hanno colto questa opportunità ed entro aprile i progetti migliori verranno finanziati”. primi due mesi del 2012 la Ragioneria generale ha già liquidato circa un miliardo di euro. In dirittura d’arrivo anche un grande progetto di sviluppo del Porto di Gioia Tauro. “A causa delle inefficienze del passato - spiega Mancini - la Calabria rischiava di perdere 163 milioni di euro. Noi non soltanto abbiamo confermato quell’impegno, ma abbiamo avuto la capacità di triplicarlo aggiudicandoci la somma di 443 milioni di euro. Con queste risorse finanzieremo il potenziamento del porto di Gioia, che già oggi è tra i più importanti del bacino del Mediterraneo”. In programma è, infatti, la realizzazione di importanti infrastrutture ferroviarie che consentiranno alle navi di poter scaricare i container sui treni e raggiungere in tempi rapidi il nord Europa. Nel 2011 la Regione Calabria ha centrato gli obiettivi di spesa dei fondi comunitari salvaguardando in questo modo le risorse destinate al Por (Programma operativo regionale) dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per il 2007/2013 creato con l’obiettivo di ridurre lo scarto esistente fra i vari livelli di sviluppo delle regioni europee. “In quasi due anni di lavoro - rimarca sempre l’assessore - abbiamo aumentato del 390% le procedure attivate con la pubblicazione di 50 nuovi bandi, e incrementato del 118% la spesa certificata”. Dalla Commissione europea è intanto arrivato il via libera al cofinanziamento di tre grandi progetti, le metropolitane di Cosenza (per un investimento di 160 milioni di euro) e di Catanzaro (145 milioni di euro di impegno) e la strada Gallico-Gambarie (65 milioni di euro) che andrà ad incidere su un’area attualmente carente di infrastrutture. Nel 2012 la Calabria potrà contare su un nuovo bilancio nel quale ci sono 800 milioni di euro da gestire in modo autonomo, un plafond inferiore di 70 milioni di euro rispetto a quello dell’anno passato. “Abbiamo pensato di intervenire su più fronti iniziando - spiega Mancini - dalle categorie sociali più deboli: 70 milioni di euro sono ad esempio stati destinati alle misure per il lavoro e alla lotta al precariato e altri 15 milioni di euro alle rette delle strutture socio sanitarie”. In programma anche un forte sostegno agli investimenti cofinanziati dai fondi comunitari per avviare la ripresa del tessuto imprenditoriale in alcuni territori e comparti strategici. È il caso delle nuove risorse stanziate per incentivare le imprese dell’area di Gioia Tauro ( 8 milioni) e delle risorse destinate al settore agricolo nella Piana di Sibari (3,5 milioni). In questo ambito si inserisce anche l’istituzione di un Istituito un nuovo fondo regionale per le attività produttive, di oltre cinque milioni di euro e incrementata la dotazione di risorse per il turismo, come quella per la promozione territoriale dei voli charter nuovo fondo regionale per le attività produttive, di oltre 5 milioni, nonché l’incremento della dotazione di risorse per il turismo, come quella per la promozione territoriale con voli charter. “Siamo consapevoli, però - ha aggiunto l’assessore Mancini - che il lavoro sia ancora lungo. Sulle nostre spalle c’è il pesante fardello del passato, ma davanti a noi c’è la possibilità concreta di edificare una Calabria nuova e migliore. Non sprecheremo questa occasione”. Eventi Lunedì 26 marzo 2012 Internazionalizzazione 11 ■■ SATI / Gli obiettivi della Società per l’attrazione degli investimenti, voluta dal Comune cittadino Promuovere e far crescere Reggio Calabria Tra le priorità, riuscire ad attrarre più turisti durante tutto l’anno e non solo d’estate D all’autunno del 2010, la città di Reggio Calabria ha un’ulteriore freccia all’arco del suo sviluppo. Si tratta della Società per l’attrazione degli investimenti (Sati), voluta proprio dal Comune cittadino, per adempiere a determinati scopi. Tra i principali, come spiega Tommaso Cotronei, funzionario del Comune che supporta la società: “Attuare attività di marketing per promuovere lo sviluppo del territorio, e attrarre investimenti in ambito sia nazionale che internazionale”. Precisa l’amministratore unico, Ivano Nasso: “Anche se costituita da poco, Sati ha l’ambizioso compito di promuovere e far crescere la città”. Sati nasce il 13 ottobre 2010, sulla base della deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 27.11.2009. Reggio Calabria è una città da scoprire, non attraverso cui transitare per passare in Sicilia. Dall’Aspromonte al mare, i paesaggi sono mutevoli e rappresentazione esatta della migliore macchia mediterranea. Qui, dove ancora si incrociano miti e leggende, il lungomare accompagna la spiaggia. In lontananza il fumo dell’Etna, ma è un’altra storia. Questa magia risulta affascinante agli occhi del turista: è necessario però che questi abbia la possibilità di innamorarsi di questi luoghi. Proprio lo sviluppo del settore turistico viene considerato una delle priorità, in Sati. Potenziare questo ambito significa infatti sia aumentare il flusso dei turisti, che accrescere gli investimenti privati. “Reggio Calabria - spiega Cotronei - è una città capace di un’ampia offerta turistica, ma a tutt’oggi i flussi sono ancora sotto le potenzialità del territorio. Anche il turismo balneare, fiore all’occhiello di un’intera zona, potrebbe crescere ancora. I nostri progetti puntano innanzitutto a destagionalizzare l’offerta, e a far crescere l’interesse per questo pezzo prezioso d’Italia”. In questo ambito Sati si muove nel solco di progetti già attivati dal Comune, quali “Reggio passapor- Da sinistra Ivano Nasso e Tommaso Cotronei to per l’Europa”, iniziativa innovativa sia per il metodo, che per gli strumenti di marketing utilizzati. La promozione della città e del suo territorio avviene, infatti, presso le più importanti capitali europee. Come? “Utilizzando un bus turistico, serigrafato esternamente con immagini della nostra terra, e dotato all’interno di personale in grado di rispondere ai quesiti informativi, e di computer tramite i quali è subito possibile prenotare una vacanza”. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione delle Camere di Commercio italiane all’estero, che forniscono assistenza logistica sul posto e la possibilità - per un pubblico business to business - di prendere parte a workshop tematici sul turismo in Calabria. Nei prossimi mesi il bus riprenderà la sua attività promozionale in giro per l’Europa, e toccherà nuovamente le città della Spagna, Paese i cui abitanti ormai da anni amano la vacanza in terra di Calabria. Quest’anno poi, non solo Reggio si mostrerà alle capitali estere. L’intento di Sati è infatti quello di diversificare le mete sul territorio. Proprio con que- ENTI ORGANIZZATORI Il lungomare di Reggio Calabria sto scopo è nato per esempio il progetto-itinerario “Le terre della fata Morgana”, una proposta turistica, enogastronomica e culturale che coinvolge la città e i comuni della costa Viola, Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara, Palmi, Campo Calabro e Seminara. “Il nostro obiettivo - sottolinea Cotronei - è quello di offrire pacchetti turistici comprensivi di servizi di cui possano usufruire i visitatori. Per questo saranno per esempio predisposti servizi gratuiti per gli spostamenti”. Attualmente i pacchetti sono in fase di pre- parazione, in vista dell’estate 2012, e potranno essere acquistati, oltre che sui bus, anche sul portale del turismo http:// turismo.reggiocal.it. I pacchetti saranno strutturati con la collaborazione dei tour operator e delle agenzie di viaggio locali. Grazie a queste attività che su più fronti spingono l’offerta turistica di Reggio Calabria, la terra della Fata Morgana, quell’affascinante fenomeno simile a un miraggio che si verifica sullo stretto, riuscirà a farsi ammirare al suo meglio, garantendo ai turisti un’offerta ricettiva di estrema qualità. IN COLLABORAZIONE CON L’AGRICOLTURA BIOLOGICA TRA NUOVA PAC E OPPORTUNITÀ DI MERCATO 5 SEMINARI DI APPROFONDIMENTO PER I PRODUTTORI PUGLIESI Per informazioni: [email protected] www.unioncamerepuglia.it Ingresso libero. SEGRETERIA: CIBI s.c.r.l. - Via O. Serena, 37, Bari - Tel. 080 5582512 - [email protected] 12 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012 ■■ ANALISI / Il rapporto Ice 2010-2011 dimostra come i beni di media alta qualità siano stati meno toccati dalla recente crisi L’Italia può fare di più nell’export © Comugnero Silvana - Fotolia.com Il sistema imprenditoriale deve aumentare la competitività e presidiare con più vigore i mercati emergenti N onostante tutto, vince sempre il made in Italy. I ricercatori, negli ultimi duetre anni, stanno cercando di interpretare il comportamento del consumatore, che con le sue scelte decreta l’andamento del mercato, anche delle esportazioni. Il periodo di crisi ha mutato il suo atteggiamento, di conseguenza, in media, si è assistito a un abbassamento del commercio di beni in volume, e a una diminuzione degli indici di prezzo (-11,9% in dollari). Questo su scala internazionale: in sostanza, l’intero pianeta, con il suo sistema di scambi, ha risentito della crisi, che si è fatta subito concreta e percepita; il consumatore “planetario”, dotato di meno denaro da spendere, diminuisce gli acquisti, e abbassa anche il livello qualitativo del suo acquisto. Risultato: diminuiscono i volumi delle importazioni di beni a elevata qualità. Il ragionamento vale anche per i prodotti tipici del made in Italy? Secondo quanto riportato dal Rapporto Ice 2010-2011, “L’Italia nell’economia internazionale”, non proprio. Il nostro Paese ha riscontrato un andamento caratteristico: durante il picco di crisi internazionale, i beni di bassa qualità hanno subito una contrazione dei volumi importante, mentre i beni di media e alta qualità, pur con un lieve ritocco al ribasso dei prezzi, hanno subito una contrazione minore. Quando si tratta di abbigliamento, automotive, meccanica, specialità, il discorso è chiaro: il commercio estero premia la qualità riconosciuta e la reputazione del prodotto italiano, anche in fase di crisi. Le regioni del Sud non sono state, in questi anni, a guardare. La Calabria, per esempio, ha visto aumentare la sua quota dell’export nel 2010 grazie alla vendita di prodotti alimentari e agricoli. Le esportazioni della Sicilia hanno registrato uno dei tassi di incremento più elevati di tutte le regioni italiane, pari al 47,8% (grazie soprattutto ai prodotti della raffinazione petrolifera, dei prodotti chimici e di elettronica). Stesso discorso vale per la Sardegna, grazie alla specializzazione della raffinazione petrolifera, del sughero e dei prodotti delle miniere e È necessario avere la giusta capacità predittiva per intuire da quali Paesi arriverà la domanda più decisa delle cave. La siderurgia “regala” percentuali positive di export alla Puglia, unitamente all’industria chimica e ai prodotti agricoli. Dopo due anni di arresto dovuti alla crisi (il ragionamento è valido anche per le regioni appena menzionate) il recupero nei flussi commerciali è visibile anche in Campania, grazie al supporto dei comparti nautico e aerospaziale e soprattutto all’export dei prodotti alimentari (segmento che peraltro non aveva subito nessun rallentamento). La Campania risulta la prima regione del Mezzogiorno dal punto di vista dell’internazionalizzazione produttiva in uscita. Il messaggio avvalorato dai numeri va ascoltato: l’Italia deve puntare a internazionalizzare le proprie eccellenze, e trovare strumenti e metodi per farlo al meglio. Ma verso quali Paesi orientarsi, con quali prodotti? Il pianeta è vasto, occorre andare a colpo sicuro. Sempre il Rapporto Ice suggerisce di puntare sulle direttrici geografiche già consolidate, tenendo conto di due fattori: è necessario avere la giusta capacità predittiva per intuire da quali Paesi arriverà la domanda più decisa, e allo stesso tempo evitare il più possibile di rimanere invischiati in economie estere vessate da problemi di politica interna (si pensi al caso del Nord Africa). Il problema è che proprio questi Paesi, e il vicino Medio Oriente – anch’esso interessato da cambiamenti politici – sono l’interlocutore di riferimento delle esportazioni, specie per i beni di consumo, e anche delle importazioni, specie delle materie prime. L’Italia ha poi un buon export nei confronti dell’America del Nord (per i beni di consumo) e del Sud (per i beni strumentali) e dell’Asia centrale. Cosa significa tutto ciò? Che il sistema imprenditoriale del Paese deve comunque presidiare con più vigore i mercati maggiormente promettenti, scalzando la concorrenza dei “fratelli” tedeschi, francesi e spagnoli, posizionati anch’essi sugli stessi mercati di riferimento, e aumentando i fattori competitivi. Associazione Eurokom Sede Legale: via Cavour 4 - 89040 Gerace - Rc - tel - fax +39 0964/1901574 Sede operativa: Europe Direct - 89044 Gioiosa Jonica - Rc - Piazza Cinque Martiri - c.o Palazzo Amaduri [email protected] www.eurokomonline.eu L’Associazione Eurokom attiva nella Cooperazione internazionale e nello sviluppo locale L’Associazione Eurokom è un ente non profit che nasce nel 2000 da un’idea di sviluppo locale e di promozione delle politiche comunitarie condivisa dai suoi soci, in maggioranza giovani donne della Locride, nella provincia di Reggio Calabria. Sono donne il presidente Raffaella Rinaldis, il suo vice Loredana Panetta e il segretario generale Alessandra Tuzza. Eurokom intende supportare i processi di apertura alla cooperazione nell’Unione Europea, nel Mediterraneo ed in ambito internazionale di enti locali ed istituzioni di formazione. Per la sua mission è prioritario diffondere le politiche dell’UE per lo sviluppo e la cooperazione, fornendo supporto agli enti ed alle istituzioni per la partecipazione a partenariati progettuali. Attualmente Eurokom è uno dei cinquanta centri di informazione Europe Direct della Commissione Europea in Italia, grazie al progetto “Calabria&Europa”. Opera presso Palazzo Amaduri in Piazza dei Martiri nel comune di Gioiosa Jonica (RC) per il territorio delle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone. Qui dal lunedì al venerdì svolge attività di informazione e comunicazione sulle politiche europee e regionali. Di particolare interesse per chi voglia essere informato su ciò che si muove in Europa è il suo sito internet www.eurokomonline.eu, che, quotidianamente aggiornato, vanta un numero di oltre 127.600 utenti dall’inizio dell’anno. Tra i molteplici progetti in corso si sottolineano nel campo della cooperazione interregionale: “InfloWence” finanziato sul Programma MED, basato sulla nozione che il policentrismo è un concetto strategico per promuovere territori integrati e sviluppo regionale sostenibile. Dieci sono le organizzazioni coinvolte di otto stati membri (Italia, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Olanda e Francia), capofila è Anci Lazio. Eurokom opera come partner sulla comunicazione e la ricerca scientifica. “KnowInG”, sempre sul Programma MED, mira a costruire una strategia regionale di sviluppo economico, valutando l’innovazione ambientale e incoraggiando le strategie di innovazione. Capofila è il CNR di Roma (partner coinvolti Sicilia, Calabria, Portogallo, Spagna, Grecia e Regno Unito), Eurokom ha curato il piano di comunicazione. “SOS- Strenghtening the Orientation from School to job” finanziato nell’ambito del Programma settoriale Leonardo da Vinci, azioni multilaterali di apprendimento permanente (2007 – 2013), in cui Eurokom opera in qualità di partner italiano (gli altri sono Turchia, Ungheria, Romania, Portogallo, Spagna e Lituania) per la ricerca di un panorama europeo riconosciuto per l’orientamento professionale. “Journey Through Dances”, finanziato sul programma Grundtvig Learning Partnership. Scopo dell’a- zione triennale è creare, tramite lo scambio culturale di danze popolari le basi affinché i giovani dei paesi partner (Italia, Romania e Turchia), divengano i delegati ideali per condurre le proprie culture ad incontrarsi e divenire amiche. Propriamente internazionale è il progetto “GRAFF-MEE exchanges on urban art in Europe and Mexico” presentato sul programma Cultura 2007-2013. Scopo dell’azione è di esplorare le origini e le dinamiche attuali dei graffiti, la loro influenza sull’arte e la società, il legame tra gli esecutori e gli artisti. Mira a creare una galleria urbana di 1.000 metri a Città del Messico, in cui saranno realizzate performance di artisti provenienti da vari Paesi. Per quasi due anni, tra il Messico e l’UE si organizzeranno regolari scambi sulla diversità culturale e l’arte urbana. Eventi Lunedì 26 marzo 2012 SIAFT I Internazionalizzazione SIAFT II SIAFT III Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 Patrocinio di Unioncamere Patrocinio di Unioncamere Patrocinio di Unioncamere PARTNER: CCIAA di Matera, Crotone, Foggia, Potenza, Reggio Calabria PARTNER: CCIAA di Matera, Crotone, Foggia, Potenza, Reggio Calabria, Cosenza PARTNER: CCIAA di Matera, Cosenza, Chieti, Crotone, Foggia, Latina, Potenza, Unioncamere Molise, Siracusa Paesi Target: Polonia, Usa, Russia, Germania Svezia, Belgio, USA Wext Coast, Lussemburgo Germania Germania, Canada, Cina, Brasile, Spagna, India n. eventi: 1 n. eventi: 4 n. eventi: 8 n. aziende: 53 n. aziende: 155 n. aziende: 187 Buyers: 19 Buyers: 65 Buyers: 85 n. appuntamenti: 415 n. appuntamenti: 1.238 - Presentazione nazionale Siaft III - Unioncamere Roma 14 marzo 2012 ■■ SIAFT / Il progetto quest’anno coinvolge 10 Camere di Commercio nella promozione dei settori Wine, Oil, Food&beverage e Turismo Creare opportunità per le aziende del Centro Sud Tra gli obiettivi del 2012, promuovere azioni di internazionalizzazione per supportare le imprese locali U n progetto di internazionalizzazione per promuovere le eccellenze del territorio del Sud Italia, con un ventaglio di azioni mirate atte a rafforzare l’immagine dei prodotti agroalimentari d’eccellenza. Un vero e proprio percorso costellato di opportunità relazionali e professionali, per accompagnare e far crescere le piccole e medie imprese che vogliono aprirsi ai mercati internazionali, dimostrando con una vetrina di qualità il valore del “fare rete”. Tutto questo ed altro ancora è il Siaft (Southern Italy Agri Food and Tourism), un progetto d’eccellenza giunto alla sua terza annualità, che quest’anno - con il patrocinio di Unioncamere - coinvolge 10 Camere di Commercio nella promozione dei settori Wine, Oil, Food&beverage e Turismo. Si tratta di un progetto di forte impatto, cresciuto significativamente nel tempo, come dimostrano i dati relativi alle aziende partecipanti (dalle 50 iniziali alle quasi 200 del 2012) e quelli dei buyers coinvolti, passati da una ventina ad un centinaio circa (vedi tabella). Il 14 marzo a Roma in sede Unioncamere, ha preso il via la terza annualità del Siaft con un incontro di condivisione degli obiettivi del progetto e di approccio tecnico formativo aperto alle aziende. Nel solco della continuità con i primi due anni di esperienza, il 2012 si propone di portare a valore quanto maturato nel corso del cammino già percorso, amplificando il contributo di qualità Inaugurazione Siaft I del presidente Unioncamere Ferruccio Dardanello - Matera gennaio 2010 derivante dall’inserimento di nuove Camere di Commercio partner e di numerose aziende che hanno aderito alla sfida. Nel corso del primo biennio di attività si è registrato un significativo interesse per il Progetto Siaft sia da parte degli interlocutori istituzionali che delle aziende partecipanti e dei buyer coinvolti, per i significativi risultati prodotti in termini di visibilità ed opportunità di business generate. La terza edizione può vantare, pertanto, un coinvolgimento più diffuso da parte del sistema camerale, con la Camera di Commercio di Matera capofila a cui si uniscono le Camere di Commercio di Chieti, Cosenza, Crotone, Foggia, Latina, Potenza, Siracusa e Unioncamere Molise. Obiettivo di quest’anno resta, in ottica di continuità e rafforzamento della mission originaria, quello di promuovere azioni di sistema in materia di internazionalizzazione per supportare le imprese locali, agroalimentari, ristorative e turistiche del Centro Sud Italia che intendono aprirsi ex novo ai mercati internazionali o raf- Partecipazione Siaft II al Tle “Travelling Likes Experiences”- La Spezia, settembre-ottobre 2011 forzare la propria presenza in nuovi Paesi rispetto a quelli già coperti. Mettere insieme diverse aziende d’eccellenza - con la loro storia, i loro prodotti, i loro fattori distintivi di successo - e creare con esse e per esse opportunità di confronto e di relazioni è il primo obiettivo del Siaft, che si propone di tessere una fitta trama di opportunità professionali da consolidare, aprendo occasioni di contatto ma anche di conoscenza e di valorizzazione delle best practices, con un calendario ricco di eventi ed appuntamenti. Tutto ciò lascia intravedere importanti opportunità per lo sviluppo di tutti i soggetti coinvolti nel circuito, sia all’interno delle rispettive aree di appartenenza che in termini di diffusione e rafforzamento del presidio all’interno delle aree integrate di copertura che il progetto prevede - nel suo intervallo temporale gestionale da aprile a giugno 2012 - con i suoi eventi e le sue tappe strategiche declinate sia territorialmente che settorialmente. Sono, infatti, 4 i momenti d’incontro organizzati per il 2012 in aree/sedi differenti, che permetteranno di ottimizzare la presenza dei buyer in più luoghi (Matera, Crotone, Potenza, Foggia, Latina), facendo leva sulle peculiarità dei territori di alcune delle Camere di Commercio partner, prediligendo le specificità produttive di ciascuna provincia e rendendole settoriali per prodotto: Wine, Oil, Food &beverage, Turismo. Aziende in crescita anche nell’edizione 2012 di Siaft 200 187 155 150 100 50 0 53 2010 2011 2012 In particolare saranno tre gli eventi specializzati B2B nel settore agroalimentare da svolgersi in 3 province di Camere di Commercio partner, con una caratterizzazione dei momenti in termini di segmentazione dei buyers specializzati provenienti dai Paesi Esteri target dell’annualità (Germania, Canada, Cina e Brasile). Il primo evento si terrà a Foggia il 16 aprile e sarà riservato alle aziende del settore Food&Beverage, il secondo evento, dedicato alle aziende del settore Oil sarà a Crotone il 5 e 6 giugno, mentre la giornata dedicata al comparto Wine si svolgerà a Potenza il 26 giugno. Il settore turismo parteciperà invece ai B2B programmati in 2 province di Camere di Commercio partners, con una caratterizzazione dei momenti in termini di segmentazione dei buyers specializzati provenienti dai Paesi Esteri target dell’annualità (Germania, Canada, Spagna, India). Si tratta di: Siaft Turismo Nautico che si svolgerà a Latina il 27 aprile nel contesto di Yacht Med e Siaft Tourism in programma a Matera il 25 e 26 maggio. Il progetto Siaft 2012 inoltre, con una veste e una comunicazione unica, parteciperà a 13 due eventi internazionali quali Euro&Med Food in programma a Foggia dal 17 al 19 aprile 2012 e Tti Rimini in programma a Rimini dal 18 al 20 ottobre 2012. Nel corso dell’intero progetto saranno strutturati percorsi di avvicinamento di aziende matricole all’esperienza di internazionalizzazione Siaft sviluppando una campagna di promozione progettuale che consenta di raggiungere anche quelle aziende che hanno sperimentato saltuari interventi di internazionalizzazione, ma che esprimono forte interesse per i mercati stranieri. Il progetto, in questa terza edizione, svilupperà inoltre “la rete” delle aziende aderenti al Siaft in un’ottica di rafforzamento partnership come facenti parte di una sorta di community che si riconosce in comuni valori. In particolare si promuoverà la condivisione di profili aziendali, di esperienze e strategie imprenditoriali e di marketing attraverso la creazione di un applicativo, il SI@ FT Book, che, operativo su Ipad e BlackBerry, metterà gli imprenditori in grado di dialogare e confrontarsi. Un sistema sofisticato e innovativo per definire strategie comuni e proseguire l’esperienza di incoming anche con i buyers selezionati. Il Presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli, si dice particolarmente orgoglioso del riconoscimento di prestigio che il Siaft è riuscito a guadagnasi sul campo. “Grazie ad iniziative come questa, che vedono le Camere di Commercio di varie regioni del Centro Sud intraprendere una massiccia azione di sistema, il nostro Mezzogiorno ha una marcia in più per presentarsi coeso e concorrenziale sui mercati internazionali - afferma -. Il progetto è stato particolarmente apprezzato da Unioncamere quale valido esempio di buone pratiche per fare sistema, con il coinvolgimento di enti, aziende, imprenditori nella promozione dei territori e delle loro potenzialità”. Un consenso che ha trovato il sostegno pieno del presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, e del sistema camerale nazionale per una programmazione di attività e di eventi che coinvolgono le realtà locali e che prevedono incontri B2B operatori economici di vari continenti. Una strada di successo ormai intrapresa che dovrà essere ulteriormente rafforzata nel tempo. “Le Camere di Commercio ritengono infatti essere questa la modalità vincente di presentazione dei prodotti italiani all’estero - continua Tortorelli -. Qualità e specificità, simbolo di una filiera affidabile e interessante, sono il nostro biglietto da visita nei Paesi e sui mercati esteri, dove trasmettiamo conoscenze, saperi e il valore intrinseco dei prodotti tipici delle province coinvolte, come espressione diretta del legame con il territorio di origine. È con questo spirito che guardiamo con fiducia alle tappe del Siaft 2012 per spingere le nostre economie locali e contribuire a sostenere la ripresa del nostro Paese”. 14 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012 ■■ PORTO DI SALERNO / In programma la ristrutturazione e il potenziamento infrastrutturale Snodo marittimo a vantaggio del Sud L’adeguamento tecnico-funzionale renderà centrale il porto per merci e passeggeri D estinato a rilanciare la competitività delle imprese della Campania e delle regioni del sud Italia sui mercati mondiali: è il progetto di ristrutturazione in corso nel porto di Salerno. Si tratta di una serie di interventi infrastrutturali che, nel giro di 2-3 anni, consentiranno di consolidare e accrescere il traffico di uno dei principali porti commerciali italiani, che già oggi detiene posizioni di tutto rispetto in efficienza e sicurezza. “Il programma di adeguamento tecnico- funzionale è in fase avanzata - spiega Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità portuale. Grazie al consolidamento della banchina principale e all’approfondimento del fondale fino a 14 metri, sarà finalmente possibile accogliere le navi di maggiore pescaggio. Un intervento fondamentale che, insieme all’allargamento dell’imboccatura del porto e al prolungamento della diga foranea, consentirà di consolidare e incrementare sia il traffico crocieristico che quello del- le merci. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito al fenomeno del gigantismo navale, con navi con maggiore capacità di carico, meno inquinanti e più efficienti, che renderà possibile far attraccare nel porto di Salerno con enormi vantaggi per le imprese del territorio. Le opere di adeguamento consentiranno all’export salernitano e campano di affermarsi sui mercati di tutto il mondo e renderanno possibile l’approvvigionamento delle merci e dei semilavorati a Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità Portuale Il Porto di Salerno ■■ UNIVERSITÀ DI TERAMO / Raccordare la domanda e l’offerta di innovazione tecnologica Esperienza all’estero come alta formazione Dottorati, assegni di ricerca e corsi per elevare la competenza dei giovani ricercatori P untare sull’internazionalizzazione della ricerca scientifica e della formazione per la ricerca postlaurea e post dottorato per formare figure professionali sempre più competitive e qualificate in grado di misurarsi con una concorrenza a livello globale sia in campo tecnico-scientifico che in ambito giuridico, politico e della comunicazione. Con questo obiettivo l’Università degli Studi di Teramo ha avviato dal 2010 innovativi percorsi di formazione post laurea e post dottorato che prevedono periodi obbligatori di formazione all’estero, corsi di aggiornamento e alta formazione in stretta cooperazione con le imprese, assegni di ricerca e partecipazioni a importanti progetti di ricerca in ambito comunitario. “Oggi è imprescindibile – spiega il professor Michele Pisante, pro-rettore alla ricerca dell’Università di Teramo - raccordare la domanda e l’offerta di innovazione tecnologica consolidando i rapporti tra la rete delle Pmi, gli organismi di ricerca, i centri di servizio e le istituzioni pubbliche. In questo ambito le scuole di alta formazione Michele Pisante, pro-rettore dell’Università degli Studi di Teramo universitaria possono svolgere un ruolo fondamentale”. Nell’ambito della formazione post laurea a indirizzo scientifico-tecnologico l’Università degli Studi di Teramo ha attivato, per il periodo 2011/12 - 2013/14 (XXVII ciclo), 12 borse di dottorato di ricerca finanziate dalla Regione Abruzzo nell’ambito del progetto speciale Reti per l’alta formazione del Fondo sociale europeo che prevedono un periodo di formazione all’estero di almeno 12 mesi presso importanti centri di ricerca e università come l’Universidad Mundial di La Paz in Messico, l’Università di Zara, il Centro di trasferimento tecnologico in agricoltura di Fushew Kruia del ministero dell’Agricoltura in Albania, la Scuola estiva della Charitè dell’Università di Berlino, l’Istituto di Ricerca per l’Agricoltura Biologica di Frick della Facoltà di Veterinaria delle Università di Berna e Zurigo in Svizzera o la School of Food Science and Nutrition, University of Leeds in Inghilterra. Sempre per migliorare le competenze e quindi le prospettive di occupazione dei potenziali ricercatori abruzzesi l’Università degli Studi di Teramo ha affiancato ai dottorati di ricerca una serie di assegni Post doc di collaborazione alla ricerca che hanno la funzione di permettere il reclutamento e la formazione dei giovani più promettenti. “Si tratta sottolinea il professor Pisante - di assegni di ricerca tematici biennali a prevalente indirizzo scientifico-tecnologico che prevedono un periodo di formazione all’estero di 12 mesi. L’obiettivo è quello di offrire ai giovani dottori di ricerca l’opportunità di completare il percorso di formazione scientifica e di crescita professionale in centri di eccellenza. Ma i vantaggi – aggiunge il prorettore alla ricerca - non sono solo individuali: investire sulle future generazioni di studiosi e ricercatori che risiedono sul territorio regionale offre di riflesso, soprattutto nel medio e lungo periodo, opportunità di crescita alle imprese dello stesso territorio sotto il profilo della capacità di innovazione e della tecnologia”. Sempre con questi obiettivi l’Ateneo costi sempre più competitivi”. D’altra parte, lo scalo salernitano già si attesta quale strategica porta di accesso ai mercati internazionali, come è risultato evidente in occasione di Logitrans 2011, tenutosi a Istanbul a dicembre scorso, dove Andrea Annunziata era presente in rappresentanza di tutti i porti italiani. Ad una delegazione internazionale, composta dal sottosegretario ai Trasporti del governo tedesco, da due rappresentanti del ministero dei Trasporti turco, da un rappresentante dell’ente Monaco Fiere e da un rappresentante della Fiera di Istanbul, il presidente ha presentato i programmi della portualità italiana e, in particolare, del porto di Salerno, tesi a rafforzare gli interessi di cooperazione e le relazioni economiche internazionali tra i Paesi dell’Unione europea e quelli dell’area orientale e della sponda sud del Mediterraneo. Il dinamismo del Porto salernitano si sviluppa anche sul fronte del traffico passeggeri mediante un intervento al molo Ponente con cui verrà realizzato un ulteriore posto di ormeggio per le navi traghetto (Ro-Ro e Ro/Pax) in adiacenza alle briccole già realizzate nel 2006. L’opera consente di fronteggiare il grande sviluppo dei traffici delle “Autostrade del Mare” registrato negli ultimi anni. È ancora in corso l’elaborazione dei dati del traffico relativo al 2011. Si stima che il traffico merci abbia registrato nel 2011 un incremento medio di oltre il 10% rispetto al 2010, sul totale delle merci movimentate, attestandosi oltre i 10 milioni di tonnellate. L’incremento ha interessato tutte le tipologie di merci con un picco nel settore Ro-Ro, dove si prevede un incremento del 13%, collocando lo scalo salernitano tra i 5 porti europei per maggiore tasso di crescita. Per il traffico passeggeri si stima, rispetto al 2010, un incremento di oltre il 10%, dovuto soprattutto all’incremento dei collegamenti intercostieri delle “Vie del Mare”. Per il 2012 si prevede un significativo incremento nel settore crocieristico in quanto le richieste di approdo da parte di primarie Compagnie di navigazione superano del 60% quelle pervenute nel 2011. Il programma di potenziamento infrastrutturale che sta interessando il porto di Salerno prevede anche il prolungamento del molo Trapezio e del molo Manfredi. Il comparto della crocieristica è in fase di sviluppo e riceverà un nuovo impulso dalla realizzazione della Stazione Marittima progettata dall’architetto Zaha Hadid. In tal modo sarà possibile dedicare l’intera banchina del molo Manfredi alle navi da crociera di nuova generazione così che il Porto di Salerno entrerà nel circuito dei più importanti scali crocieristici del Mediterraneo. ha conferito 23 assegni biennali, di cui 8 a valere nell’ambito dell’Accordo quadro con la Fondazione Bancaria cassa di risparmio della Provincia di Teramo, che consentiranno di svolgere attività di ricerca e alta formazione all’estero per un periodo compreso tra 3 e 12 mesi presso centri di eccellenza della formazione universitaria come l’Institut universitaire de technologie dell’Università Paul Verlain di Metz in Francia o l’Istituto per il Turismo dell’Università di Scienze delle tecnologie applicate di Lucerna in Svizzera o ancora il Max Planck-Institut di Heidelberg in Germania. Nell’ambito del bando Ue lanciato nel 2009 sui progetti trasnazionali e nazionali lla Facoltà di Giurisprudenza si è aggiudicata un cofinanziamento comunitario per il progetto di un Master di secondo livello in “International Cooperation against Transnational Financial Organised Crime”. E ancora in ambito comunitario il Dipartimento di Scienze degli Alimenti della Facoltà di Agraria dell’Università di Teramo è diventato capofila di Iseki Food-4 un network internazionale per l’alta formazione in scienze e tecnologie alimentari che raggruppa 86 istituzioni di 27 paesi europei e di 3 paesi extra-europei (Stati Uniti, Brasile e Israele), con il supporto di oltre 30 partner di tutto il mondo, dal Canada alla Nuova Zelanda, dalla Cina al Cile. L’Università degli Studi di Teramo è strutturata in dieci dipartimenti scientifici che afferiscono a due poli, quello delle facoltà di Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienze della comunicazione da una parte e quello delle Facoltà di Agraria e Medicina veterinaria dall’altra. Il campus di Coste Sant’Agostino con le facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012 Internazionalizzazione 15 ■■ PUGLIA / L’impegno del “Patto Territoriale per l’Occupazione Nord Barese Ofantino” sul fronte dell’internazionalizzazione Un volano per l’integrazione nelle economie estere Aint, Agenzia di settore del Patto, accompagna le imprese del territorio sui mercati internazionali R iconoscere nell’apertura di nuove frontiere economiche una opportunità di sviluppo oltre i confini nazionali. Elaborare una strategia in materia di rapporti con l’estero allo scopo di sviluppare la propria attività imprenditoriale. Sostenere la crescente competitività delle economie emergenti attraverso l’inserimento e il consolidamento della propria presenza sul mercato internazionale. Internazionalizzazione oggi vuol dire consapevolezza della necessità di cambiamento che investe tutti i soggetti produttivi del territorio: il Patto Territoriale per l’Occupazione Nord Barese Ofantino (strumento Il Patto opera nell’ambiente, nel turismo, nell’inclusione sociale e nell’internazionalizzazione attraverso le sue Agenzie promosso dall’Unione Europea per creare progetti di sviluppo locale e nuova occupazione, comprendente i comuni di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Corato, Margherita di Savoia, Minervino Murge, S. Ferdinando, Spinazzola, Trani e Trinitapoli, e da pochi mesi anche la Provincia BarlettaAndria-Trani), attraverso l’Agenzia per l’Occupazione e lo Sviluppo dell’Area Nord Barese/Ofantina (organismo che assume il ruolo di assistenza tecnica, con il compito di rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti aderenti al Patto) sposa in pieno questa idea, adottando un metodo di lavoro basato sulla concertazione degli interessi espressi dalle forze del territorio. “Il risultato - spiega Francesco Spina, presidente del Consiglio di amministrazione del Patto e sindaco di Bisceglie - è la realizzazione di progetti innovativi a forte valenza imprenditoriale, per reagire alla crisi innescando una nuova fase di sviluppo integrato del territorio secondo una logica di sostenibilità e di Francesco Spina, presidente del CdA del Patto e sindaco di Bisceglie integrazione nell’economia internazionale”. Attraverso le sue Agenzie di settore, il Patto opera nell’ambiente, nel turismo, nell’inclusione sociale. E pure nell’internazionalizzazione: con l’Aint (Agenzia per l’innovazione e l’internazionalizzazione delle Imprese) provvede all’assistenza alla partecipazione a eventi fieristici di rilevanza internazionale, a missioni di incoming di importatori esteri, all’assistenza informativa alle imprese attraverso lo scouting dei mercati esteri, ad attività promozionali delle produzioni locali, oltre alla partecipazione, in par- tenariato con enti pubblici e privati, a bandi regionali, nazionali, comunitari. “Con il progetto ‘Reti Internazionali di sviluppo’ del PIT2 - spiega Massimo Mazzilli, amministratore unico dell’Aint - abbiamo offerto alle nostre imprese agroalimentari la possibilità di aderire ad importanti eventi, come l’Epcot international food and wine festival di Orlando in Florida, il Summer fancy Food Show di New York e il Road Show di Shangai-Hong Kong. Decine le imprese coinvolte, alle quali sono stati assicurati servizi come l’assistenza preparatoria agli ■■ ALIMENTARE /Dal 1930 la rinomata e apprezzata lavorazione dei fichi del Cosentino Dalla Calabria in sette paesi del mondo Le squisitezze del laboratorio artigianale dei Fratelli Marano di Amantea I n Calabria i fichi secchi sono una tradizione secolare. Buoni, genuini, ancora più squisiti se avvolti da cioccolato e aromatizzati, conquistano anche il più fine dei palati. Nell’entroterra cosentino, queste leccornie si legano al nome dei Fratelli Marano. Ad Amantea, suggestiva cittadina sulla costa tirrenica cosentina, si trova il loro famosissimo laboratorio artigiano che, nato dall’intuizione del nonno, dal 1930 e da tre generazioni si occupa con passione di lavorare l’eccellente frutto. I fichi arrivano in azienda già secchi, dopo essere stati raccolti e messi al sole su graticci di canne intrecciate tra loro, in gergo dialettale chiamati “cannizzole”, secondo i metodi più antichi. Tutto passa dalle mani di esperti contadini che, finito il loro lavoro e una volta che i fichi sono diventati bianchi, li fanno arrivare appunto ad Amantea. E qui nascono pregiate delizie. A presentarle è Davide Marano, responsabile delle vendite nell’azienda di famiglia, a partire dalle famose Crocette. Dice: “Sono ottenute da quattro fichi farciti con mandorle o noci e con una scorzetta di arancia, sovrapposti tra loro, cotti al forno e aromatizzati secondo un’antica ricetta dei Fratelli Marano, creata 80 anni fa da Bartolo Marano, mio nonno e fondatore dell’azienda, a base di zucchero, cannella e alloro”. Qui si creano poi le antiche Trecce e Coroncine, i Palloni di fichi e le tante nuove ricette, come i Paciocchi, la linea delle Ficule e quella dei Bon Bon. La lavorazione è a mano, poiché non esistono macchinari in grado di sostituire l’uomo in questa particolare manifattura. “La varietà di fico lavorata è quella tipica del Cosentino, denominata ‘Dottato’ - afferma Marano -, un fico ricco di polpa e dagli acheni minuscoli, con un giusto equilibrio zuccheri- Alcuni dei prelibati prodotti a base di fichi della Fratelli Marano eventi, l’organizzazione delle campionature sulla base specifica del packaging del mercato di destinazione, e assistenza post-eventi. In sostanza le imprese vengono seguite nella tenuta dei contatti commerciali con gli importatori selezionati nel corso degli eventi per la vendita dei prodotti Sempre con il Patto Territoriale e con la sua Agenzia Puglia Imperiale Turismo vogliamo unire le attività di promozione delle produzioni tipiche e di eccellenza con la promozione turistica del territorio, armonizzandole con quelle promosse dalla Regione Puglia (a mezzo di Pugliapromozione e dello Sportello Sprint). Oltre ai tradizionali mercati di riferimento (Usa, Cina, Nord Europa) particolari energie saranno destinate a missioni di esplorazione, di incoming e fieristiche verso Russia, Brasile e Germania. In questi anni di attività l’Aint ha accumulato un patrimonio notevole di esperienze, conoscenze e contatti con imprese ed istituzioni estere. In condivisione con gli attori pubblici e privati del nostro territorio, intendiamo contribuire all’apertura e consolidamento di nuovi mercati per le nostre produzioni”. Intanto il Patto Territoriale è impegnato nel “Covenant of Mayors - Patto dei Sindaci”, progetto della Commissione Europea nel campo dell’energia sostenibile, al quale hanno aderito i sindaci degli undici Comuni, impegnandosi nella riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. Nello stesso ambito, attraverso il ‘Programma Leonardo’ il Patto ha messo in atto un progetto di formazione di 70 ragazzi del territorio, creando di fatto un’alleanza tra due azioni comunitarie (Formazione ed Energia) con l’unico obiettivo di favorire la crescita professionale dei suoi giovani. “Tutte le attività sono di respiro internazionale - conclude il presidente Francesco Spina - finalizzate a favorire la crescita economica delle nostre imprese, offrendo nuove esperienze ed opportunità ai nostri giovani in un’ottica di strategia comune territoriale sulla base di obiettivi condivisi”. no, rinomato e riconosciuto come la più alta qualità di fico del Mediterraneo”. Questa eccellenza del Cosentino è stata riconosciuta dalla Comunità europea, il 22 giugno di quest’anno, con il marchio Dop. È uno dei prodotti più tipici e antichi della Calabria. Illustri le citazioni nelle satire di Orazio, in Seneca e in Columella. I prodotti dei Fratelli Marano sono naturali, non contengono conservanti, coloranti o alcunché tipo di chimica, né glutine, quindi possono essere gustati dai celiaci. Sono ideali per qualsiasi ora della giornata, la mattina con il caffè o con il cappuccino, energetici come spuntino al lavoro o come merenda nel pomeriggio, fanno da frutta e da dolce dopo pranzo e dopo cena. In altre parole, un prodotto di alta qualità, ottenuto da ingredienti nobili e selezionati, lavorati con passione, competenza e soprattutto artigianalità, distinguo dei Fratelli Marano da oltre 80 anni. Così, quei fichi che nel Secondo Dopoguerra un po’ in tutto il Sud Italia, ma soprattutto in Calabria, erano uno dei pochissimi dolci che la popolazione poteva permettersi, con i Fratelli Marano sono oggi apprezzati e conosciuti ovunque nel Belpaese ed esportati all’estero. Si possono trovare nelle migliori boutique gastronomiche, nei negozi gourmet e delicatessen, in qualche grande catena di qualità. Negli ultimi anni, dopo una mirata promozione sul territorio nazionale, i Fratelli Marano, presenti a fiere internazionali come il Fancy Food di New York e di Washington, il Sial di Parigi, l’Ism e l’Anuga di Colonia, sono riusciti a far apprezzare le loro specialità anche oltreconfine. Sono i segnali di una crescita costante, che da tre anni vede proiettata l’azienda sempre più sui mercati internazionali. “Abbiamo cominciato il processo di internazionalizzazione solo da poco - continua Davide Marano -. Si è cercato di puntare sui mercati con alta presenza di italiani come gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia, nonché su nazioni con forte espansione della domanda come il Brasile”. Per il resto, la qualità del prodotto, l’artigianalità e la tradizione, ma anche la novità gradita nelle fiere e nei mercati dove le leccornie dei Fratelli Marano sono state presentate, grazie alla loro unicità e rarità hanno consentito ai fichi del Cosentino di riscuotere immediato consenso e apprezzamento. Non a caso, oggi i prodotti dell’azienda sono esportati in sette nazioni diverse. Ma, soprattutto, nonostante il riconosciuto successo dell’azienda, sottolineato peraltro da un aumento delle vendite. I Fratelli Marano sono ancora una piccola realtà, fiera di contribuire all’economia calabrese: una piccola azienda artigiana che vuole continuare a restare tale, poiché proprio questa qualità ne rappresenta il vero vantaggio competitivo. Per maggiori informazioni visitare il sito internet www.fichimarano.it. 16 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012 ■■ CRESCITA / Enterprise Europe Network: una rete di specialisti al fianco delle Pmi che vogliono sviluppare rapporti con l’estero Un mondo di opportunità, se si sa come coglierle 65 strutture consorziate a supporto delle imprese: dall’accesso ai finanziamenti ai rapporti con i nuovi partner S ono 50 mila le piccole e medie imprese che nel corso dell’ultimo anno, in Italia, hanno potuto trovare in Enterprise Europe Network, lo strumento attivato dalla Commissione europea nel febbraio del 2008 per aiutare le Pmi a cogliere le opportunità di business in nuovi mercati. Il 99% di tutte le aziende europee sono Pmi e rappresentano il 67% dei posti di lavoro. Oggi tale rete ha messo insieme quasi 600 organizzazioni in oltre 50 Paesi, con più di 3 mila professionisti esperti per fornire risposte concrete a domande precise da parte delle aziende. Il network italiano è composta da 65 strutture attive nel settore dell’innovazione e dei servizi alle imprese da molti anni, quali camere di commercio, agenzie per le imprese, organizzazioni di sviluppo regionale, istituti di ricerca, università, centri tecnologici e d’innovazione. Per motivi organizzativi si sono riunite in consorzi e la potenzialità di questo network sta proprio nella distribuzione capillare sul territorio. Una prossimità alle imprese che si coniuga con la forza propulsiva che deriva a ciascun partner della rete di essere collegato con gli altri attraverso banche dati potenti, e dallo stretto collegamento con la Commissione europea, che permette loro di tenere il passo delle politiche comunitarie. I Consorzi italiani sono Alps, cui aderiscono 6 strutture attive tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; Bridg€economies, composto da 17 partner delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia; Cinema che, coordinato dal Consorzio Pisa Ricerche, compre Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna con 22 partner; Friend Europe, al servizio delle imprese di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige con 10 partner; Simpler, che conta 6 membri ed opera in Lombardia ed Emilia Romagna. I Consorzi, attraverso i soggetti che ne fanno parte, sono in grado di aiutare le aziende ad individuare i potenziali partner commerciali in altri Paesi; a sviluppare nuovi prodotti; a fornire informazioni e consulenze per tutto ciò che Enterprise Europe Network supporta ogni tipo di impresa interessata ai mercati esteri concerne la legislazione europee e le opportunità di finanziamento dei programmi Ue, con particolare attenzione al Programma quadro di ricerca e sviluppo 2007-2013. Inoltre, i partner fungono da canale di dialogo fra gli imprendi- tori e le istituzioni dell’Unione, oltre ad essere strumento di contatto per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese. Tra le iniziative dei Consorzi italiani, e destinate a tutte le imprese dei rispettivi territori, ve ne sono alcune di imminenti. Mercoledì 28 marzo a Torino, Alps-Europa ha organizzato un incontro su “Le regole Ue sugli aiuti di Stato”, in cui sarà presentato il nuovo vademecum realizzato da Unioncamere Piemonte e Cciaa di Torino in collaborazione con l’Istituto universitario di studi europei della città. Il documento rappresenta una guida operativa per le Pmi beneficiarie delle risorse europee ed anche per le pubbliche amministrazioni che erogano questi aiuti. Fino al 30 marzo, invece, Uniocamere Puglia (partner del Consorzio Bridg€economies) in collaborazione con le 5 Cciaa della regione e con l’assessorato regionale all’Agricoltura organizza la seconda edizione della “Settimana bio in Puglia”. L’iniziativa prevede 5 seminari nelle sedi delle Cciaa regionali con l’obiettivo di trasferire le novità salienti della riforma sul biologico a tutti i soggetti coinvolti in agricoltura. Relativamente all’attività di Enterprise Europe Network, uno spaccato è stato fornito di recente nel corso della IV conferenza annuale della rete che si è tenuta a Varsavia. La Commissione Ue ha deciso di ampliarne la penetrazione, creando nuovi punti di contatto in Giappone e raddoppiando la propria presenza in Cina. Si sta allargando, inoltre, la rete ai paesi del Mediterraneo (Tunisia, Egitto e Marocco). Tra i nuovi Paesi che da poco hanno aderito al Network figurano Ucraina, Moldavia e Messico. Negli ultimi tre anni Enterprise Europe Network è stata al servizio di 2,5 milioni di piccole e medie imprese europee. Prodotti agricoli italiani Fare la spesa nei nostri mercati cittadini e quotidiani è piacevole, comodo e conveniente perchè il prezzo pagato vale davvero il prodotto acquistato! Campagna Amica a Bari: La Bottega di Campagna Amica di Via Papalia, 2/a Il Mercato di Campagna Amica di Via Principe Amedeo, 145 Il Mercato di Campagna Amica di Via De Gemmis, 52/a Campagna Amica a Brindisi: Il Mercato di Campagna Amica di Via Dalmazia 31/c Campagna Amica a Foggia: Il Mercato di Campagna Amica di Piazza Padre Pio Campagna Amica a Lecce: Il Mercato di Campagna Amica di Via Foscarini, 16 Campagna Amica a Taranto: Il Mercato di Campagna Amica di Via Lacaita, 15 Il Mercato di Campagna Amica di Via Veneto, 82 Il Mercato di Campagna Amica di Corso Italia Eventi Lunedì 26 marzo 2012 Internazionalizzazione 17 E il futuro è rivolto ai nuovi mercati N L’attività e i prodotti delle aziende vitivinicole siciliane sono sempre più apprezzate anche in continenti lontani: dalla Scandinavia all’India Filiera del vino e dell’olio sempre più al sicuro L’Istituto regionale vini e oli di Sicilia presente a “Sol”, il Salone dell’Olio extravergine insieme a Vinitaly P er l’Istituto regionale vini e oli di Sicilia il 2012 sarà un anno importante e impegnativo perché oltre alla “sfida” del vino affronterà anche quella dell’olio, altro prodotto eccellente dell’Isola. “Con otto denominazioni di origine l’olio costituisce, assieme al vino, uno dei pilastri dell’agricoltura e dell’economia siciliana - ha affermato il direttore generale dell’Istituto, Dario Cartabellotta - perché il nostro obiettivo non sarà solo quello di puntare al miglioramento qualitativo della produzione olivicola siciliana, ma anche quello di promuovere la cultura dell’olio e farne conoscere le proprietà salutistiche”. L’Istituto regionale vini e oli di Sicilia è dal 2012 la nuova denominazione dell’Istituto regionale della vite e del vino, nato nel 1950 come ente pubblico con l’obiettivo di tutelare e promuovere la produzione vitivinicola siciliana e diventato poi dal 2007 un ente di ricerca della Regione Sicilia. Dal novembre scorso la nuova legge regionale 25 gli ha assegnato nuove competenze, la valorizzazione e promozione dell’oliva da mensa e dell’olio extravergine di oliva prodotto e confezionato in Sicilia, nonché la certificazione, ricerca e innovazione della filiera olivicola-olearia. Quest’anno l’Istituto regionale vini e oli di Sicilia sarà quindi per la prima volta anche al Sol, il Salone Internazionale dell’olio extravergine di qualità e all’olio in corso assieme al Vinitaly, la manifestazione dedicata al vino fino al 28 marzo a Verona. In mattinata si svolgerà il primo Taste&Buy dell’olio durante il quale un gruppo di dieci-quindici buyer potrà degustare gli olii in esposizione ed incontrare i produttori delle trenta aziende siciliane partecipanti. La formula del Taste&Buy è già stata ampiamente collaudata lo scorso anno per il vino e proprio al nettare di Bacco saranno de- nazionali ed internazionali con azioni promozionali, la partecipazione a manifestazioni fieristiche, degustazioni guidate, campagne promozionali sulla qualità dei “Vini di Sicilia”. All’Istituto sono affidati anche i controlli e la certificazione delle produzioni vitivinicole siciliane a denominazione di origine, le analisi enochimiche effettuate dai laboratori di Palermo, Marsala, Alcamo e Milazzo accreditati dall’ente unico nazionale Accredia nonché l’attività di ricerca applicata al servizio delle aziende. Sempre all’Istituto fanno capo la formazione e l’aggiornamento professionale degli addetti al settore, così come la consulenza legislativa, la raccolta e diffusione dei dati del settore vitivinicolo. Dalla fine degli anni ‘80 l’Istituto si è focalizzato sulla qualificazione dei vini siciliani e negli ultimi 20 anni la Sicilia è diventata un brand di elevato prestigio nell’enologia internazionale. La sede centrale dell’Istituto è a Palermo con uffici periferici ad Alcamo, Marsala, Milazzo e Noto, due sportelli tecnici a Canicattì e Castiglione di Sicilia. Le attività di ricerca vengono svolte nella cantina sperimentale “G. Dalmasso” di Marsala e a gennaio 2011 è stata aperta una nuova sede di rappresentanza a Catania. Dario Cartabellotta, direttore generale dell’Istituto dicate quest’anno tre giornate, da oggi fino al 28 marzo. Sono una trentina i buyer internazionali che quest’anno hanno appuntamento con i produttori delle cantine siciliane in modalità B2B dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30. Il campo di intervento dell’Istituto procede quindi sul doppio binario di vino ed olio di oliva, i due pilastri dell’alimentazione mediterranea. Come spiega Dario Cartabellotta la mission dell’Istituto è oggi quella di tutelare e valorizzare le peculiarità “culturali” del vino e dell’olio, che non sono semplici prodotti di consumo ma beni culturali, fortemente connaturati con il territorio, con la cultura, la storia e le tradizioni locali, prodotti, quindi, ricco di significati simbolici e culturali. Entrando nel dettaglio del vino l’Istituto si occupa di tutta la filiera vitivinicola, dal momento dell’impianto e della coltivazione della vite, fino a quello della promozione del prodotto finito. Non solo svolge quindi un’attività di sperimentazione e ricerca applicata in campo viticolo, enologico e microbiologico mettendo a punto modelli viticoli ed enologici da trasferire alle aziende, ma fornisce anche un supporto alla competitività delle aziende vinicole siciliane sui mercati La tipicità dei vini e degli oli siciliani conquista sempre più interesse tra i buyer esteri I vini di Sicilia sul tablet con una guida interattiva Visitare 193 cantine dell’isola grazie alla nuova applicazione sviluppata in collaborazione con Winecode. Ideale per i turisti D opo un iter lungo e travagliato negli ultimi mesi del 2011 è arrivato il riconoscimento ufficiale della nuova Doc Sicilia. A beneficiarne sono stati otto vini della Sicilia Orientale che a gennaio di quest’anno avevano già ricevuto il via libera della Commissione di degustazione dell’Istituto Regionale dei Vini e degli Oli di Sicilia, riconosciuto dalla Regione Siciliana come organismo di certificazione. “Abbiamo puntato alla riduzione dei tempi e dei costi - ha spiegato il direttore generale dell’Istituto, Dario Cartabellotta - in nome di una maggiore efficienza che non fa altro che innalzare la qualità dei vini di Sicilia”. Obiettivo della nuova Doc è infatti quello di qualificare i vini siciliani e rafforzarne l’identità, migliorarne la qualità, ridimensionarne immagine e posizione. Passa anche attraverso lo sviluppo di servizi tecnologici innovativi la promozione dei vini di Sicilia. Dalla collaborazione tra l’Istituto e Winecode è nato Winecode Sicilia, la prima guida enoturistica per tablet e smartphone. Disponibile su Apple Store e anche Android market Winecode Sicilia guida il turista e l’appassionato di vini nel suo percorso reale e virtuale alla scoperta delle cantine e dei territori di Sicilia. Sui tablet tipo iPad appare una dettagliatissima el 2012 l’Istituto Regionale dei Vini e degli Olii di Sicilia si focalizzerà ancora sui progetti per l’internazionalizzazione che già lo scorso anno hanno dato risultati importanti. India, Paesi Scandinavi, Svizzera sono le tappe di questi primi mesi del 2012. “Si tratta di mercati - spiega Cartabellotta - molto interessati ai Vini di Sicilia. Abbiamo seminato e stiamo raccogliendo i primi frutti, anche perché le aziende vitivinicole siciliane stanno apprezzando questo lavoro di internazionalizzazione. In India in particolare abbiamo lavorato per ottenere dazi più bassi per i vini di fascia alta”. Fitto e intenso anche il programma 2012-2014 che punterà in primis alla valorizzazione dei Vini e degli Olii di Sicilia tramite il marketing intelligence, la formazione, la comunicazione e la promozione. Grande attenzione verrà riservata anche alla certificazione e al controllo dei vini a denominazione di origine e degli oli e olive da mensa di Sicilia, alla ricerca, innovazione e divulgazione ed alla valorizzazione enogastronomica dei territori di Sicilia. Gli strumenti sono la vendita diretta, l’enoturismo, la cultura Wine in moderation e la promozione della dieta mediterranea. In programma numerose partecipazioni a fiere, master e manifestazioni di rilievo del settore in concomitanza alla già avviata strategia di aggregazione che ha portato alla costituzione di associazioni di produttori come Providi, Vibiosi e Vitesi, associazioni di piccole e medie imprese, che altrimenti sarebbero rimaste fuori dai circuiti di mercato e dalle iniziative promozionali finanziate dall’Ue. mappa del territorio in grado di evidenziare la posizione delle cantine partendo dalla più vicina alla posizione del turista. è sufficiente sfiorare sulla mappa una posizione segnalata per conoscere il nome della cantina e tutte le informazioni. Per ognuna delle 193 cantine già inserite, sono disponibili moltissime informazioni che vanno dalla disponibilità di servizi di vitto, alloggio e degustazioni alla descrizione dettagliata dei vini prodotti, del territorio e della zona di produzione. L’applicazione si integra perfettamente con le altre applicazioni del tablet: si può attivare automaticamente il software di navigazione stradale per raggiungere la cantina che riceve le coordinate Gps corrette e verificate direttamente dall’App Winecode Sicilia. è un vero strumento pratico di consultazione e guida multilingue, in grado di portare il turista di qualsiasi nazionalità fin sulla porta delle cantine di Sicilia. 18 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012 ■■ RICERCA / Un ruolo di primo piano per l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata Studio e sviluppo di nuove strategie diagnostiche L’ente partecipa a progetti dell’Unione europea e lavora in collaborazione con istituzioni nazionali ed estere G li Istituti Zooprofilattici Sperimentali rientrano fra gli Enti di ricerca riconosciuti in Italia ai sensi del d.lgs 229/99 per le problematiche relative all’igiene e alla sanità pubblica veterinaria. Fra questi vi è l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata che, in collaborazione con gli altri II.ZZ.SS. e con altri Enti di ricerca presenti sul territorio, svolge un’intensa attività di ricerca che riveste un ruolo fondamentale per lo studio e lo sviluppo di nuove strategie diagnostiche, per il continuo perfezionamento e l’implementazione di quelle già consolidate e per la standardizzazione e la validazione di protocolli operativi sia nel campo della sicurezza alimentare che della salute animale. Oltre ai finanziamenti che annualmente provengono dal Ministero della Salute, l’Istituto di Puglia e Basilicata accede per la ricerca scientifica anche ai finanziamenti della Comunità Europea con progetti Pon e progetti VII Programma Quadro. L’Istituto Zooprofilattico svolge infatti attività di ricerca scientifica applicata corrente e finalizzata, partecipa a progetti Ue, lavora in collaborazione con istituzioni nazionali ed estere (alcuni esempi: Special Pathogens Laboratory, dept Epidemiology & Community Health, School of Veterinary Medicine – Louisiana State University, Usa; Keim Genetics Laboratory, Department of Biological Science – Northern Arizona University, Usa; School of agricolture, food and rural development Newcaste University, Uk; Robert Koch-Institut, Center for Biological Safety, Dept. Of Higly Pathogenic Microorganism di Berlino; Institute Veterinary medicinal products Budapest Ungheria). Collabora, inoltre, con istituzioni scientifiche come ad esempio Efsa (European food safety authority), Università, Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), Ian (Istituto Nazionale Ricerca applicata alla Nutrizione), Irrcs, Regione Puglia, Regione Basilicata, Distretto Il presidente, Felice Scarano Agroalimentare Regionale (Dare Puglia) per quanto attiene il settore agroalimentare. Tutte le attività di ricerca sono al servizio del territorio, per la soluzione di problematiche sanitarie nel mondo zootecnico. I progetti realizzati negli ultimi anni riguardano argomenti di sicurezza alimentare come “Messa a punto di tecniche per gli alimenti irradiati”, “Sviluppo di sistemi genetici per lo studio epidemiologico e patogenetico di microrganismi patogeni a veicolo alimentare, compreso E. coli Vtec” responsabile dell’ultima epidemia in Europa. Studi che pongono i laboratori dell’Istituto zooprofilattico all’avanguardia nel settore della Sicurezza Alimentare, anche grazie ai finanziamenti delle attività di ricerca scientifica. Le ricerche nel campo della sanità animale riguardano per esempio “Sviluppo di sistemi di miglioramento qualitatitivo dei vaccini batterici stabulogeni e delle loro performance come processo alternativo al trattamento con antibiotici nelle malattie subliniche” , “Studi sul ruolo di alcuni artropodi quali vettori di agenti patogeni”, e “Messa a punto di un test biomolecolare per l’identificazione dei principali agenti patogeni batterici a potenziale uso bioterroristico Bacillus anthracis, Burkholderia mallei, Burkholderia pseudomallei, Yersinia pesti” e tanti altri ancora. Tra i progetti del VII Programma Quadro, in cui l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata è impegnato si evidenzia “Establishment of Quality Assurances for Detection of Highly Pathogenic Bacteria of Potential Bioterrorism Risk - EQADeBa”. I ricercatori dell’Istituto sono tra i membri del gruppo di lavoro per la Biosicurezza, le Biotecnologie, e le Scienze della Vita, nominato dalla Presidenza del Con- siglio dei Ministri e nell’ambito del gruppo di lavoro nel 2010 hanno partecipato all’elabarazione del “Codice di Condotta per la Biosicurezza” . L’attività scientifica dell’Istituto Zooprofilattico di Tutte le attività di ricerca sono al servizio del territorio, per la soluzione di problematiche sanitarie nel mondo zootecnico. I progetti realizzati negli ultimi anni riguardano la Sicurezza Alimentare Puglia e Basilicata viene divulgata attraverso pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali e grazie alla partecipazione a congressi e convegni nazionali ed internazionali. Eventi Lunedì 26 marzo 2012 Internazionalizzazione ■■ PROMOZIONE / Il Consorzio Etna World Trade (EWT) raggruppa 80 aziende eccellenti nel settore agroalimentare, enologico e turistico l prodotti dell’Isola conquistano la Russia Il 4 aprile, a Catania, il business forum per addetti ai lavori e buyer. Esportazione e ospitalità due possibilità N on basta avere prodotti di qualità, bisogna anche saperli veicolare attraverso le intricate vie del mondo. Fino a oggi il leitmotiv secondo il quale in Sicilia i prodotti del settore agroalimentare sono quanto di meglio possano richiedere i mercati internazionali ha finito con il rappresentare un biglietto da visita per decine di aziende. Solo che, di fronte alla necessità di far conoscere questi prodotti d’eccellenza per poterli esportare, talvolta si sono dovuti fare i conti con l’impreparazione, con ritardi in termini di internazionalizzazione delle imprese, e lo stesso per il turismo, una vera miniera che potrebbe risollevare una situazione stagnante e fare volare il fatturato. È dalla considerazione di tali presupposti che, due anni fa, è nato il consorzio Etna World Trade (EWT). Raggruppa 80 aziende isolane di prim’ordine nei settori agroalimentare, enologico e turistico. Come primo banco di prova l’EWT ha scelto la Federazione Russa, dove vanta un patto di ferro con Banca Intesa Russia. Per il secondo anno consecutivo, il consorzio organizza a Catania un business forum internazionale sui rapporti commerciali tra Sicilia e Russia. E, soprattutto, lo fa innovandosi: dopo il successo della passata edizione in questa del 2012 ai prodotti del settore agroalimentare si aggiungono numerose proposte nell’ambito del turismo. Il business forum, organizzato in collaborazione con l’associazione Conoscere Eurasia, Camera di commercio di Catania, Provincia regionale di Catania e Banca Intesa San Paolo, si terrà presso la Camera di commercio etnea il prossimo 4 aprile. Interverranno l’ambasciatore russo in Italia, Alexey Meshkov, il presidente di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico, il vicedirettore dell’ufficio Ice di Mosca, l’Istituto per il commercio con l’estero, Matteo Masini e i rappresentanti di Lukoil, principale investitore russo in Sicilia, Gazprom e Russian Technologies. Ospiti Anche in Russia cresce l’attenzione del consumatore verso gli aspetti nutrizionali e salutistici degli alimenti A destra Gigi Saitta, presidente di Etna World Trade del Consorzio, un gruppo di buyer in rappresentanza delle più importanti società importatrici russe. Al piano terra della Camera di commercio sarà allestita “Vetrina Sicilia”, un ampio spazio di esposizione che ospiterà il meglio della produzione di eccellenza siciliana. “A un gruppo di qualificati operatori del settore, soci del Consorzio - spiega Gigi Saitta, presidente di Etna World Trade, - ho chiesto di Mettersi in rete non solo a parole. Ecco le azioni di “matching” tra Italia e Albania per fare impresa L’impegno di Compagnia delle Opere Bari al di là dell’Adriatico “A lbania porta dei Balcani”. Così titolava un workshop che nel novembre 2009 si svolse al Matching, evento che la Compagnia delle Opere (Cdo) organizza ogni anno a Milano presso la fiera di RhoPero, con una presenza di oltre 2.500 imprese italiane ed estere e che a novembre celebrerà la sua 8ª edizione. I qualificati relatori delle istituzioni albanesi ed italiane descrissero ad una platea gremita di imprenditori Cdo le opportunità e le best practice per motivarli a considerare l’Albania un paese target per l’internazionalizzazione e quindi a percorrerlo come “porta” di accesso ad un intera area del Sud dei Balcani. In questi anni le molteplici attività succedutesi, con al centro l’evento Matching, hanno generato un continuo lavoro di rapporti e di scambi tra le imprese italiane con oltre 30 aziende albanesi che, accompagnate prima dal ministero dell’Economia e poi dal ministero dell’Agricoltura della Repubblica di Albania, hanno partecipato alle successive edizioni del Matching, associandosi anche alla Cdo attraverso la sede locale di Bari che ha seguito dall’inizio tutte le fasi di scouting e di accompagnamen- Imprenditori e rappresentatnti della Compagnia delle Opere Bari alla Fiera Agroalimentare di Tirana to nell’area balcanica in sinergia con Cdo Network, struttura dedicata dalla Cdo all’internazionalizzazione delle imprese. L’intensificarsi dei rapporti, delle partnership e delle varie opportunità che avvenivano attraversando la “porta” aperta anche in quest’area dell’Europa, hanno generato, insieme al business, la consapevolezza per gli imprenditori che una “responsabilità che cresce con la forza dell’origine” non ha confini. Questo gene è ormai definitivamente “mappato” e documentato nel Dna della Cdo, come testimoniano le 16 sedi all’estero ed il crescente lavoro di Cdo Network, che ha già organizzato nel 2011 con successo il Matching Russia e che a giugno celebrerà la sua 2ª edizione del Matching estero in Cina. “Per noi che seguiamo ed accompagniamo i nostri amici imprenditori mentre affrontano le continue difficoltà solcando l’Adriatico da una parte all’altra - sottolinea il presidente di Cdo Bari, Vincenzo Papa la naturale conseguenza è stata proporre e realizzare per loro, e siamo certi anche per tanti altri, un ponte su quella stessa direttrice millenaria che già il proconsole romano di mace- Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia donia Gaio Ignazio aveva per primo realizzato e che da lui prese il nome di via Egnatia”. Il ponte ha come piloni le sedi di Bari e quella di Tirana, inaugurata lo scorso 22 settembre dal vice presidente Cdo Massimo Ferlini insieme al ministro dell’Agricoltura e al presidente dell’Unioncamere di Albania, nell’ambito di una missione con 25 imprenditori italiani ed albanesi durata tre giorni e proposta dalla Cdo Bari in occasione della Fiera Agroalimentare, organizzata dal ministro dell’Agricoltura Genc Ruli. Gli imprenditori hanno partecipato ad una giornata di Scuola d’impresa sul tema “Internazionalizzazione ed innovazione”, applicando poi i contenuti durante i workshop, la fiera ed i b2b organizzati per loro. L’Ambasciata Italiana a Tirana ha organizzato un evento di presentazione del “Sistema Italia” e il ministero dell’Agricoltura albanese, nell’ambito della Fiera Agroalimentare a Tirana, ha dedicato uno dei principali forum alla Cooperazione economica italo/albanese, chiedendo alla Cdo di organizzarlo. Nel novembre 2011 per la terza volta altre imprese albanesi accompagnate dalla Cdo di Bari hanno partecipato al Matching 2011 tra cui 10 del settore agroalimentare guidate dal ministero dell’Agricoltura albanese. Da quest’anno alcuni imprenditori agroalimentari italiani ed albanesi hanno deciso di costituire tra loro un’impresa consortile dedicata a sviluppa- realizzare una serie di pacchetti turistici per accendere i riflettori sulle perle del patrimonio architettonico e paesaggistico che vanta la nostra isola. Taormina e il suo mare, l’Etna con le sue sortite spettacolari, il barocco di Noto e la Valle dei Templi rappresentano, sul piano turistico, un’attrattiva che poche altre nazioni al mondo possono vantare”. Nulla da obiettare, poiché la suggestiva bellezza dei luoghi e le potenzialità dell’isola sono un dato di fatto. “Il consorzio - aggiunge Saitta - ha stipulato convenzioni con alberghi di pregio in tutta la Sicilia. Il vero obiettivo 19 è quello di esportare, secondo moderni criteri di mercato, i nostri prodotti prima in Russia e poi nel resto del mondo e quindi far diventare la Sicilia un parco agroalimentare di valore da venire a visitare per le vacanze. Per fare tutto questo l’EWT ha scelto interlocutori qualificati che conoscono bene il territorio, come Banca Intesa Russia con la quale abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa”. Anche in Russia cresce l’attenzione del consumatore verso gli aspetti nutrizionali e salutistici del prodotto alimentare. In questo ambito il prodotto siciliano può essere valorizzato per le sue proprietà salutistiche. Il consumatore è molto interessato ai prodotti biologici, compatibili con la salute e l’ambiente. La dimostrazione è che in Russia questi prodotti sono ormai acquistati da una crescente fascia di consumatori e sono in costante aumento l’attenzione e lo spazio dedicato a tale segmento dai supermercati. “Bisogna creare una piattaforma Sicilia - spiega Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia, catanese d’origine, da 35 anni residente in Russia - e questa piattaforma sarà la base di partenza per lo sviluppo dei rapporti tra il mercato e le aziende”. Il tutto con i migliori auspici per una terra unica e di riconosciuto valore. Cdo Bari e l’Albania: una bella e lunga storia - Aprile 2009, Fiera di Konfindustria Albania a Tirana. La Cdo di Bari presenta il Matching 2009 e sigla un accordo per accompagnare alcune aziende albanesi a Milano; - Giugno 2009, I° Seminario sull’Internazionalizzazione a Bari. Ospiti il ministero dell’Economia Albanese e Konfindustria Albania; - Settembre 2009, una piccola delegazione Cdo visita in giro per l’Albania le aziende partecipanti al Matching 2009; - Novembre 2009, a Milano durante il Matching viene presentato il “Programma di cooperazione alla sviluppo delle Pmi Albanesi” voluto dall’Ambasciata Italiana e dal ministero dell’Economia Albanese; - Marzo-Giugno 2010, in Albania si svolge la manifestazione “Due Popoli, un mare, un’amicizia” organizzata dall’Ambasciata Italiana a Tirana, di cui Cdo è Partner Istituzionale; - Novembre 2010, a Milano partecipano molte aziende albanesi con il ministero dell’Agricoltura; - Gennaio-Luglio 2011, si intensificano i viaggi, gli incontri e gli scambi tra imprese italo albanesi con il supporto della Cdo di Bari; - Settembre 2011, la Cdo di Bari inaugura la sede di Rappresentanza a Tirana, organizza la prima Scuola d’Impresa con imprenditori italiani ed albanesi, ed una serie di eventi con le principali Istituzioni italiane ed albanesi; - Novembre 2011, al Matching partecipano 40 aziende con l’Aicai (Camera di Commercio di Bari), l’Assessorato Attività Produttive della Bat, ed il ministero dell’Agricoltura Albanese con 10 aziende; - Gennaio 2012, alcuni imprenditori agro-alimentariitaliani ed albanesi, dopo gli incontri di settembre e novembre decidono di dar vita ad un Consorzio che sviluppi il tema dell’internazionalizzazione nel Settore Agroalimentare e partecipare insieme alle prossime iniziative Cdo quali, Matching Cina (Giugno 2012) e Meeting di Rimini (Agosto 2012) dove sarà presente per la prima volta dopo trent’anni anche un ristorante tipico pugliese. re le opportunità di internazionalizzazione per le loro aziende in questi mercati. “La rete tra istituzioni, associazioni e imprese continua ad infittirsi e a far crescere da uno sponda all’altra dell’Adriatico, insieme ai buoni rapporti, le opportunità di business e le buone pratiche che - conclude il presidente Papa - rendono viva e presente l’amicizia che i due popoli stanno sviluppando sempre più uniti da un unico mare su cui oggi c’è per tutti un nuovo ponte”. 20 Internazionalizzazione Eventi Lunedì 26 marzo 2012