internazionalizzazione - 24 Ore System

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internazionalizzazione - 24 Ore System
E enti
Settimanale - Anno 5
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N° 10
Lunedì 26 marzo 2012
IMPRESE
INTERNAZIONALIZZAZIONE
■■ EXPORT / Ottimi risultati con i Paesi dell’Europa Orientale e in Sud America
L’estero è un’opportunità per le aziende
Nel 2011 esportazioni in crescita dell’11,4%, per un fatturato di 375 milioni di euro
M
entre un tempo si sarebbe detto “O si fa l’Italia
o si muore”, oggi è necessario
affermare: “O si internazionalizza il business, o si muore”. Il
tema è chiaro, e le indicazioni
che provengono dal ministero
dello Sviluppo Economico lo
sono altrettanto: l’estero non è
(solo) la chimera cui guardare
per sradicare un’azienda dal
proprio tessuto sociale ed economico e portarla in un Paese
il cui costo del lavoro sia sen-
sibilmente inferiore. L’estero è
l’opportunità per dare ossigeno a un mercato nazionale in
questo momento in difficoltà.
Generalizzare non è mai opportuno, ma le evidenze della
“spinta al cambiamento” ci so-
© RealPhotoItaly - Fotolia.com
Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media
no. Il fatto è che storicamente gli imprenditori italiani si
sono sempre concentrati sul
mercato nostrano: pensare di
internazionalizzare l’attività
significa adottare un approccio che risulta nuovo anche
dal punto di vista culturale.
Cultura o meno, comunque,
necesse est. Il discorso vale
sia per il nord che per il sud
Italia, con le sue eccellenze in
ambito agroalimentare e tecnologico.
L’export del Paese – a riprova
del fatto che “in casa si soffre”,
fuori un po’ meno – sta rilevando dati positivi e dinamici,
specie rispetto ai dati complessivi del Pil. Nel 2011, le
esportazioni si sono attestate
al +11,4%, per un valore pari
a 375,7 milioni di euro: va notato che mai negli anni passati
si era registrato un valore così
alto.
I settori che più sono votati
all’export fanno leva sulla capacità italiana di creare e commercializzare prodotti unici e
di qualità: in una parola, il
made in Italy nel suo complesso, il che significa moda,
agroalimentare, arredamento,
automazione-meccanica. Ciò
che fa ben sperare, per il futuro, è il fatto che la crescita delle esportazioni non è relegata
a un unico Paese o gruppo di
Paesi, ma è diffusa capillarmente. Restano al palo i commerci con il Paesi del nord
Africa, vessati da questioni
politiche che nell’ultimo anno
ne hanno minato la stabilità.
Paesi promettenti sono quelli
dell’Europa non comunitaria
(con incrementi di vendite
del +23,3%) e dell’America
centro-meridionale (+27,3%).
Nell’attesa che i Paesi del nord
Africa ritrovino una tranquillità politica e sociale, le realtà
industriali del sud Italia sono chiamate a organizzarsi
per settori, o competenze, o
finalità. Da più parti stanno
nascendo esempi di sinergie
sovra-aziendali: le imprese si
mettono insieme per far fronte comune, puntare sulla formazione, sull’aggiornamento
e una presenza all’estero efficace e vincente per tutto il
distretto geografico coinvolto.
Aiuti e finaziamenti
dall’Unione europea
L’
Unione europea
eroga una serie di
aiuti e finanziamenti
alle aziende che decidono di aprirsi alla
vocazione internazionale, e che si mettono
in gioco con progetti
intelligenti. Uno dei
tanti esempi di questo
genere è dato dal bando per la presentazione delle domande di
agevolazione da parte
delle aggregazioni di
imprese artigiane relative a progetti di internazionalizzazione in
Paesi, appartenenti e
non, all’Unione Europea, emanato dal ministero per lo Sviluppo
Economico nel 2011.
Le imprese in questo
caso erano chiamate
a lavorare insieme in
modalità inter-regionale (cioè le aggregazioni dovevano prevedere imprese di regioni
diverse), e a fare fronte
comune per aggredire
nuovi mercati.
I progetti proposti finanziati per il 50%
- potevano spaziare
dai servizi alla promozione, dalla partecipazione a fiere a studi di
fattibilità.
2 Internazionalizzazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
In Puglia, sostegno all’export dei settori prioritari
Unioncamere Puglia valorizza le sue 350mila aziende associate con progetti in Italia e all’estero
“U
na voce chiara per il
futuro delle imprese”.
È il motto che meglio definisce la realtà di Unioncamere
Puglia, l’Unione regionale degli enti camerali pugliesi che
riunisce le Cciaa delle province di Bari, Brindisi, Foggia,
Lecce e Taranto e ne coordina
i rapporti con la Regione.
“Un patrimonio di oltre 350
mila imprese”, sottolinea il
presidente di Unioncamere
Alfredo Prete, suddivise in
tutti i settori merceologici ed
in cui spiccano le quasi 103
Il presidente di Unioncamere
Puglia, Alfredo Prete
mila aziende attive nel commercio, le 85.272 nell’agricoltura, silvicoltura e pesca,
le quasi 43 mila del settore
costruzione e le 19 mila legate
ai servizi di alloggio e ristorazione.
“Alla promozione di queste
cinque terre di Puglia, cui di
recente si è aggiunta la sesta
provincia Bat – prosegue il
presidente -, Unioncamere
dedica una capillare azione
sui mercati nazionali ed esteri. Organizza la partecipazione delle imprese alle più importanti fiere e missione, dà
visibilità ai prodotti di punta
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IMPRESE
DIN NEWSLETTER
Settimanale - Anno 5 - Numero 10
Lunedì 26 marzo 2012
Direttore responsabile: Donatella Treu
e ai loro contenuti di innovazione”. Il programma promozionale 2012 sosterrà i settori
prioritari dell’economia pugliese. Per l’agroalimentare,
dopo le azioni per le fiere
“Fruit logistic” e “Prowein”
svoltesi a febbraio ed inizio
marzo rispettivamente a Berlino e Düsseldorf, previsto il
supporto affinché le aziende
partecipino alle fiere di settore più importanti che si svolgono in Italia, al “Summer
fancy food” di Washington e
al “Sial” di Parigi. Anche per
il comparto manifatturiero in
programma oltre alle fiere italiane la “The Gallery” in Germania e i “Saloni Worldwide”
a Mosca”.
Unioncamere Puglia è anche
la memoria storica di tutti i
numeri di Puglia, con studi e
ricerche a disposizione delle
istituzioni che programmano
lo sviluppo.
L’Unione, dunque, sviluppa
“azioni di sistema” ed è soggetto istituzionale qualificato
per l’attuazione delle politiche regionali nelle materie
afferenti l’ambito di intervento del sistema camerale e di
attore locale dell’internazionalizzazione. È inoltre attore
attivo per i collegamenti con
ministeri, istituzioni e organismi competenti in materia.
Azioni che possono quindi
consolidare le performance eccellenti raggiunte dalle
esportazioni pugliesi, che nel
2011 hanno registrato il miglior risultato in Italia dopo
quella della Sicilia. Nei primi
9 mesi la regione ha raggiunto
un + 20,4% sul 2010 e ha superato addirittura del 7% l’export del 2008, precedente alla
crisi. Numeri ancor più significativi se rapportati al resto
d’Italia, dove nello stesso
Attività editoriale a cura de:
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Aziende pugliesi espongono a Fancy Food, New York
Avamposto a Tirana per fare business
Unioncamere Puglia: oltre 50 tra imprese pugliesi
ed istituzioni albanesi all’evento di novembre scorso
L’
Albania rappresenta una
delle realtà più dinamiche dell’Unione Europea, per
sviluppo economico, risorse
umane e finanziarie a disposizione. E proprio qui Uniocamere Puglia è attiva dal 1999,
con l’ufficio di Tirana che, per
la sua efficienza e i risultati
che ha saputo raggiungere, è
diventato “l’antenna” nel Paese delle Aquile anche della
Regione Piemonte.
La struttura fornisce supporto logistico per incontri
d’affari, dà informazioni sulle
opportunità di business, sulle
normative fiscali, commerciali e doganali, nonché sugli
strumenti finanziari di sostegno all’internazionalizzazione delle Pmi. Ricerca inoltre
Stampa Quotidiana S.r.l Via Galileo Galilei, 280/A
40059 Località Fossatone
- Medicina - (Bo);
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- 36040 Grisignano di
Zocco - (Vi);
Centro Stampa Quotidiani
S.p.A. - Via dell’Industria, 52
- 25030 Erbusco - (Bs);
Registrazione Tribunale
di Milano numero 208
del 21 marzo 2005
imprenditori albanesi, anche
attraverso la collaborazione
con le Cciaa del Paese e con
alcune associazioni, interessati a partecipare a partnership
commerciali ed industriali,
scambi di know how, joint
venture.
Non ad ultimo promuove e
realizzata attività di informazione e formazione, sia per
gli imprenditori che per gli
organismi istituzionali, per
favorire quel processo di trasparenza ed affidabilità necessario alle relazioni stabili tra
imprese ed istituzioni.
Che l’Albania sia un terreno
fertile per le aziende pugliesi lo ha dimostrato anche la
missione “più che positiva”
realizzata nel novembre scorso, organizzata da Unioncamere Puglia in collaborazione con la propria sede di
Tirana. Ad essere coinvolti
sono stati imprenditori del
settore metalmeccanico ed
engineering.
periodo la media del Mezzogiorno (8 regioni) è stata del
14,3%, dell’Italia centrale del
13,7% e dell’Italia settentrionale di poco superiore al 13%.
In termini assoluti, i prodotti
pugliesi venduti all’estero nel
2011 sono pari a 6,082 miliardi, ben 415 milioni in più
rispetto al 2008.
A trainare la crescita tutti i
comparti, sia quelli innovativi che quelli tradizionali:
numeri record per i prodotti
dell’estrazione da cava e miniere (+199%), gli autoveicoli
(+97,8%), il legno e i prodotti
legno e sughero (+56,4%).
Hanno registrato aumenti
percentuali a due cifre anche
i prodotti alimentari, quelli
tessili, gli articoli farmaceutici e quelli degli apparati elettrici. Per i mezzi di trasporto
in generale, un + 60,4%.
“Il continuo ampliamento
del bagaglio di conoscenza
scientifica e tecnologica, ma
anche l’attivazione di canali
quali i partenariati di ricerca e o la cooperazione che
consentono il trasferimento
o l’assorbimento di nuove
capacità - sottolinea il presidente Prete -, rappresentano
elementi strategici nel complesso momento di recessione attraversato dall’economia
mondiale”. Un processo su cui
gli imprenditori pugliesi hanno dimostrato di essere molto
attenti, tanto che la rilevazione congiunturale condotta
dalla Banca d’Italia aveva evidenziato come, già per il 2010
e il 2011, il 36% delle imprese manifatturiere pugliesi
aveva un maggior impegno
nell’introduzione di processi
produttivi, nella gamma di
prodotti offerti o nei sistemi
organizzativi e gestionali.
“Occorrono energie e strategie imponenti - conclude
Prete - per sostenere questo
impegno in termini di competitività e innovazione”.
Prete: “Occorre investire sull’innovazione”
“S
i fa internazionalizzazione anche partecipando a reti efficaci, attraverso la ricerca di approvvigionamenti
competitivi e di nuove tecnologie: sono tutti elementi importanti nell’impulso delle Pmi moderne verso altri Paesi”. Così il
presidente di Unioncamere Puglia, Alfredo Prete, a proposito
di una serie di seminari divulgativi sui temi internazionalizzazione, competitività, innovazione, accesso ai finanziamenti programmati per il 2012 dall’associazione delle camere di
commercio pugliesi. Tutto ciò anche nell’ambito delle attività
del progetto “Bridg€conomies”, a cura di Enterprise Europe
Network, uno dei principali strumenti della Commissione europea a supporto delle Pmi europee.
Unioncamere Puglia rappresenta lo snodo locale della rete che
in Europa riunisce 500 organizzazioni e oltre 4 mila esperti
professionisti. “Per i nostri operatori economici, che stanno
facendo registrare primati di export nonostante la fase recessiva - prosegue il presidente -, si creano ulteriori occasioni di
presenza sui mercati o di primo approccio con altri mercati, in
cui collocarsi o consolidare posizioni già esistenti”.
“Le professionalità che Unioncamere e la Cittadella della Ricerca mettono a disposizione per portare avanti il progetto
Bridg€conomies sono garanzia di un percorso di innovazione
e di competitività che inizia ben prima delle imprese e dei mercati - sottolinea il presidente Prete – e sarà nostro impegno comunicarlo e condividerlo nel modo più efficace, affinché possa
tradursi in una sola parola: sviluppo e quindi bene comune”.
Una attiva rete istituzionale, pubblico-privata, si muoverà a
supporto delle Pmi pugliesi per renderle quanto più possibile
partecipi di partenariati di ricerca e di cooperazione tecnologica transnazionale.
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
Internazionalizzazione
■■ IN PRATICA / Solo lo scorso anno la rete ha fornito assistenza a circa 4mila imprese del Sud e organizzato oltre 1.800 incontri BtoB
Ecco chi fa crescere in Europa le Pmi del Sud Italia
Il Consorzio B.R.I.D.G.€conomies di Enterprise Europe Network, con i suoi 17 punti di contatto sul territorio,
è al servizio delle imprese di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia
A
B.R.I.D.G.€conomies
per le Pmi del Sud
Un 2011
in crescita
Solo l’anno scorso il Consorzio B.R.I.D.G.€conomies/
Enterprise Europe Network
(attraverso i suoi 17 punti
di contatto sul territorio)
ha fornito i seguenti servizi
alle Pmi del Sud Italia:
- Informato oltre 240.000
imprese;
- Assistito oltre 3.898 imprese;
- Erogato oltre 651 servizi
specialistici di internazionalizzazione e innovazione
alle Pmi (brevetti e proprietà intelletuale, audit tecnologici; business review;
ricerche di mercato; ricerca
finanziamenti, etc);
- Accompagnato 578 imprese a missioni ed eventi
di partenariato;
- Organizzato oltre
1.844 incontri “one to
one” tra operatori italiani e stranieri.
ccompagnare, veramente
- e gratuitamente - le Pmi
italiane nei processi di internazionalizzazione e innovazione.
Aiutarle a crescere ed affermarsi sui mercati stranieri grazie
anche alla ricerca di partner a
fini commerciali e tecnologici
e guidarle per cogliere le opportunità offerte dai finanziamenti
europei. Sono questi gli obiettivi
di Enterprise Europe Network:
la rete transnazionale più estesa in materia di assistenza alle
imprese. Opera attraverso 600
organizzazioni sul territorio in
51 paesi (i 27 membri della Ue
e altri 24 paesi, sia europei che
extraeuropei). Da notare che i
servizi sono rivolti a imprese di
ogni settore: dall’agroalimentare, al turismo, alla robotica passando per le tecnologie dedicate
alle energie pulite, per limitarsi
a qualche esempio (si vedano in
proposito i prossimi appuntamenti dedicati alle imprese del
Sud). La rete in Europa e in altri
paesi mette a disposizione più
di 3.000 i professionisti ed è formata da camere di commercio,
associazioni imprenditoriali,
università, centri tecnologici,
istituti di ricerca e agenzie di sviluppo locale. La struttura, istituita dalla Commissione europea,
Consorzio B.R.I.D.G.€conomies:
il braccio di Enterprise Europe Network nel Sud Italia
B.R.I.D.G.€conomies è uno dei cinque consorzi di Enterprise Europe Network Italia. Si compone di 17 punti
di contatto sul territorio (vedi cartina sotto), che operano nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia.
Gli altri consorzi della rete in Italia sono: Alps (www.alps-europa.eu) per Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta.
Cinema (www.cinema-een.eu) per Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria. FriendEurope (www.friendeurope.it) per Friuli V.G., Alto Adige e Veneto. Simpler (www.simplernet.it) per Emilia Romagna e Lombardia.
Abruzzo
ATS Bridge Abruzzo
(Unioncamere Abruzzo e Cciaa di Chieti,
L’Aquila, Pescara, Teramo)
Enea
Molise
Unioncamere Molise (Campobasso)
Puglia
Unioncamere Puglia (Bari)
Cittadella della Ricerca (Brindisi)
campania
Enea (Portici - NA)
Unioncamere Campania
(Napoli)
Cciaa Napoli/Az. Speciale
Eurosportello
Università Federico II (NA)
Confcommercio Campania
(NA)
sicilia
Consorzio Catania Ricerche - Provincia Regionale di
Catania - Consorzio Arca (PA) - Confindustria Sicilia (PA) Mondimpresa (Coord. Consorzio B.R.I.D.G.€economies)
calabria
Unioncamere Calabria
(Lamezia Terme CZ)
Consorzio Spin (Rende - CS)
http://www.enterprise-europe-network-italia.eu - http://www.bridgeconomies.eu
Le occasioni per le imprese del Sud
Questi i prossimi appuntamenti in cui sono previsti incontri singoli tra operatori italiani
e stranieri (eventi di brokeraggio/missioni)
PAESE
DATA
EVENTO
SETTORE
Napoli
(Italia)
31/3/2012
Evento di Brokeraggio
Borsa Mediterranea del Turismo
Turismo
Foggia
(Italia)
17-19/04/2012 Euro & Med Food
Agroalimentare
Bruxelles
(Belgio)
24-26/04/12
Evento di Brokeraggio
European Seafood Exhibition
Settore ittico (distribuzione, vendita, produzione,
trasformazione, conservazione, confezionamento e
controllo qualità)
Hannover
(Germania)
24-26/04/12
Evento di Brokeraggio
B2b Hannover Messe 2012 – Fiera di Hannover
Settore Tecnologico
Napoli
(Italia)
10-11/05/12
Evento di Brokeraggio
“Meet the ZEB Expert”
Zero Energy Buildings Technologies and
Policies
Incontri bilaterali con
esperti ZEB all’interno
dell’evento “Zero Energy
Buildings Technologies
and Policies”
Jönköping
(Svezia)
30-31/05/12
Evento di Brokeraggio
Elmia World Bioenergy
Bioenergia
Tirana
(Albania)
giugno
Missione commerciale
Multisettoriale
Chengdu
(Cina)
13-14/09/12
EU-China Business & Technology Cooperation
fair
Biofarmaceutico, Energie
rinnovabili, Ambiente
Milano
(Italia)
2-6/10/2012
Evento di Brokeraggio
Bi-Mu
Subfornitura: macchine
utensili a deformazione
e asportazione, robot,
automazione, tecnologie
ausiliarie.
Parigi
(Francia)
25/10/2012
Evento di Brokeraggio
SIAL
Agroalimentare
Rimini
(Italia)
Novembre
2012
Evento di Brokeraggio
Ecomondo
Tecnologie ambientali, riciclo e gestione dei rifiuti,
trattamento e depurazione
di aria e acqua, energie
rinnovabili, bio-edilizia,
bioenergia
Per informazioni: www.bridgeconomies.eu
Basilicata
Unioncamere Basilicata (PZ)
Enea
conta in Italia 57 punti di contatto a livello locale, organizzati
in cinque consorzi multiregionali, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Più in dettaglio, i
servizi dedicati alle Pmi del Sud
Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e
Sicilia) sono erogati dal consorzio B.R.I.D.G.€conomies, che
opera attraverso 17 partner nelle diverse regioni. Solo lo scorso
anno ha reso possibile la conclusione di 45 accordi transnazionali di cooperazione commerciale, tecnologica e di ricerca
tra aziende del Sud e partner
europei e non. (Altri dettagli
sui risultati conseguiti sono riportati nel riquadro a sinistra).
Oltre alla presenza capillare sul
territorio italiano, i servizi offerti per lo sviluppo all’estero delle
Pmi rispondono a ogni aspetto
legato alla domanda di crescita e sono erogati da un unico
punto di accesso: un vantaggio
strategico dal momento che le
problematiche da affrontare per
un piano di sviluppo all’estero
sono molteplici e richiedono
l’intervento di diversi specialisti. Ma come funzionano,
in pratica, i servizi del consorzio B.R.I.D.G.€conomies/
Enterprise Europe Network?
Al riguardo, ecco alcune testimonianze di imprenditori di
Pmi del sud Italia. Per esempio, la Bellino S.r.l di Brindisi,
attiva dal 1986 come terzista
per lavorazioni meccaniche di
precisione, grazie all’intervento
della Cittadella della Ricerca di
Brindisi (partner del consorzio
B.R.I.D.G.€conomies) ha siglato un accordo con la francese
Cofamast. L’intesa riguarda
la distribuzione in esclusiva
dell’Exterminator: una speciale macchina per perforazioni
orizzontali fino a 100 metri,
ideale per la posa di cavi ottici,
collegamenti alla rete del gas
soprattutto nei centri urbani per
ridurre al minimo l’ingombro
dei cantieri. Da Cosenza, invece, l’esperienza della Echopress:
spin-off dell’Università della
Calabria che fornisce soluzioni
avanzate per la progettazione
e lo sviluppo di sistemi per la
comunicazione d’impresa. Il
presidente, ingegner Salvatore
Della Gala afferma: “Col supporto del Consorzio Spin abbiamo avviato due promettenti
3
collaborazioni tecniche di livello
europeo: con un’università spagnola, per migliorare il livello di
automazione del nostro sistema
per l’accesso e monitoraggio dei
contenuti (Communica), e l’altro per lanciare su scala europea
un nuovo sistema open source
(Erpex) per gli studi legali di
ogni dimensione”.
A Campobasso, l’impresa Officina Quack presso l’incubatore
di Unioncamere Molise, grazie
a Enterprise Europe Network è
riuscita a fare rete ampliando il
network di clientela e ad essere
sempre informata sulle novità in materia di eventi legati al
packaging alimentare e al food
design. Dalla Sicilia, Pierpaolo
Drago, Direttore Commerciale dell’omonima ditta, afferma: “L’intervento costante di
B.R.I.D.G.€conomies ci tiene
informati sulle opportunità offerte dall’Unione europea e sulla
ricerca di partner commerciali.
Più volte i loro interventi ci hanno permesso di avere contatti
a livello internazionale, consentendoci di confrontare più
offerte”. Ancora in Sicilia il caso
di Edisonweb Srl, azienda nel
settore del marketing digitale
e di prossimità. Come spiega
Riccardo D’Angelo, fondatore
e amministratore della società:
“Attraverso il Consorzio Catania Ricerche, punto di contatto
Een sul nostro territorio, abbiamo potuto acquisire sul mercato
tedesco una tecnologia specifica
che ci consente di riprodurre
contenuti 3D attraverso display
auto stereoscopici, ovvero che
non necessitano degli appositi
occhiali per la visione 3D”.
Interessante è anche la storia
del Consorzio Motta S.G. di
Reggio Calabria che - attraverso
l’Unioncamere regionale, partner della rete Enterprise Europe
Network - ha iniziato l’esportazione in Francia del bergamotto: l’agrume calabrese ottimo sia
come frutto che come prodotto
di base per confettura. “Ringrazio molto gli uffici locali della
rete Enterprise Europe Network
per l’infinita disponibilità, la
pazienza e soprattutto la professionalità con cui hanno seguito
l’evolversi dell’accordo commerciale - dice Vincenzo Squillaci -.
Il risultato raggiunto ritengo sia
merito delle strategie gestionali
poste in essere dalle organizzazioni che ospitano gli uffici della
rete ma anche da chi, all’interno,
quotidianamente lavora con serietà e professionalità”.
Finanziamenti diretti europei
Ecco i prossimi incontri per saperne di più
In che modo le Pmi del Sud possono cogliere le opportunità rappresentate dai fondi diretti europei?
Enterprise Europe Network/Consorzio B.R.I.D.G.€conomies partecipa all’organizzazione di un ciclo di seminari informativi su tali
fondi. Gli incontri sono destinati a Enti Locali, altri enti pubblici,
cittadinanza, imprese, università, Ong e qualunque soggetto interessato a partecipare alla progettazione comunitaria.
Ecco i prossimi appuntamenti in programma nel Sud Italia:
Campania - Avellino, 16-17 aprile 2012;
Sicilia – Palermo, 14-15 giugno 2012;
Puglia – Bari, 21-22 giugno 2012
Calabria – 20-21 settembre 2012
Basilicata – Matera, 25-26 ottobre 2012.
Gli incontri promossi dal Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri si svolgono in collaborazione con
la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale (Sspal),
l’Istituto Europeo di Pubblica amministrazione (Eipa), Europe Direct ed Enterprise Europe Network Italia.
Per informazioni: www.finanziamentidiretti.eu
4 Internazionalizzazione
■■ CONFESERCENTI CALABRIA / Rappresenta oltre 5.000 imprese con una presenza capillare sul territorio
Individuare i mercati più appetibili
© samott - Fotolia.com
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
Il presidente Marcianò:“Partecipiamo ai progetti Pia, aspettiamo il finanziamento della Regione”
L
e capacità di recupero in
Calabria ci sono, come pure le potenzialità. Il merito va
anzitutto alle micro e alle piccole medie imprese che, fondamentalmente, costituiscono
il pilastro economico di questa terra. Sono quelle aziende
che danno lavoro e che, su
tutte, creano occupazione, in
sostanza quelle realtà che di
più vogliono impegnarsi per
crescere, investire meglio sui
mercati esteri, rafforzare l’internazionalizzazione. Ma per
arrivarvi serve supporto.
Un po’ questo il succo di un’ar-
Il presidente di Confesercenti
Calabria, Antonino Marcianò
gomentazione che in Calabria
crea le basi per mettere al lavoro i responsabili della governance nel progettare il futuro.
È il punto focale su cui riflette
e fa riflettere il presidente di
Consefercenti Calabria, Antonino Marcianò. Dice: “La
spinta, la voglia, l’impegno da
parte delle aziende calabresi a
consolidare il rapporto con i
mercati internazionali ci sono,
nonostante il dato dell’export
non sia buono, basti pensare
che esso rappresenta lo 0,1%
delle esportazioni italiane e
questo dà il valore di quanto
serva internazionalizzare alle nostre imprese. Si tratta di
aziende in grado di favorire la
crescita del territorio, perché
creano occupazione, e parla
il saldo di nati-mortalità, in
tutto meno di 200. Per l’80%
sono imprese familiari, con
qualche tentativo di strutturarsi in società”.
Il grosso del fatturato è messo
a segno dall’agroalimentare,
da sempre un’eccellenza, e in
particolare dall’essenza di bergamotto, di cui la Calabria è
unico produttore. Il turismo
è l’altro filone portante, ma
potrebbe fare molto di più
in realtà. “Sì, va valorizzato,
come tutto il resto, perché è
una punta di diamante con le
sue splendide coste, circa 800
chilometri. E già qui si capisce
la portata per l’economia locale - afferma il presidente -.
Partendo da questi dati è evidente che oggi è necessario
accompagnare e sostenere
le imprese a vincere la sfida
dell’internazionalizzazione, a
rafforzarsi sui mercati e intessere rapporti sodalizi, ad accedere al credito, a poter contare
su infrastrutture efficienti,
poiché mancano i presupposti
fondamentali con autostrade,
porti, via ferrate e la crisi non
aiuta”.
Entra in campo allora il discorso ‘innovazione’, anzi per
essere precisi ‘sviluppo innovativo’ e ‘ricerca’, come quello
su sinergia e cooperazione,
naturalmente tra enti della
governance. “Sono i pilastri
immancabili in ogni strategia
di crescita - sottolinea Marcianò -. Si deve lavorare insieme
e prendere impegni, favorire
idee e produrre progetti. Insomma occorre predisporre
tutto per individuare mercati
appetibili, sia in entrata che
in uscita, perché vogliamo
pure attrarre investimenti,
come per l’agroalimentare di
qualità appunto e il turismo”.
È chiaro, le politiche di sostegno all’internazionalizzazione
devono prevedere interventi
specifici verso le Pmi, in grado
di dotarle di strumenti di consolidamento della loro presenza sui mercati esteri a partire
dalla formazione. Un ruolo
importante già viene svolto
dalle associazioni di impresa come la Confesercenti, in
modo di fornire strumenti di
conoscenza utili ad affrontare
i difficili e articolati mercati
esteri.
“Devo dire che già passi in
avanti se ne stanno già facendo - continua il presidente di
Confesercenti Calabria -. Si
deve pensare a protocolli d’intesa, per continuare con interscambi commerciali, puntando anche su innovazione con
il coinvolgimento diretto delle
università e la ricerca, con l’organizzazione di workshop, favorendo la nascita di consorzi
e delle misure realizzabili con
i Por”.
Confesercenti Calabria rappresenta ben 5.000 imprese
in tutta la Regione e ha una
presenza attiva sul territorio.
“Abbiamo deciso di parteci-
ll grosso del fatturato
è rappresentato da
turismo e agroalimentare,
ma si potrebbe
fare molto di più
pare ai progetti Pia, progetti
d’innovazione all’avanguardia insieme agli enti del territorio - conferma Marcianò
- e aspettiamo che la Regione
Calabria li finanzi per partire.
Puntano su innovazione per
l’impiego di fonti energetiche, a favorire investimenti a
impatti zero per le imprese, a
supportare l’agroalimentare
per lo sviluppo del biologico
e dell’intera filiera, fino alla
commercializzazione”.
L’obiettivo rimane quello di
incrementare il Pil, favorire
l’occupazione, quindi i consumi e i processi di internazionalizzazione del tessuto
economico locale. E intanto
si lavora pure su progetti Pon
relativi al settore sicurezza, alla qualità e alle certificazioni
connesse, con un occhio particolare a favorire lo sviluppo
della legalità e a tenere fuori
ciò che ruota attorno all’illegalità.
Provincia Regionale
di Catania
Una Provincia per l’innovazione
La Provincia di Catania è partner della Enterprise Europe Network, una rete creata
dall’Unione Europea per aiutare le piccole e medie imprese nei loro processi
competitivi di innovazione ed internazionalizzazione. In tale veste fa parte del
consorzio Bridgeconomies che raggruppa 17 partner della rete nel Sud Italia.
Nell’ambito della rete la Provincia di Catania è impegnata a sostenere la nascita e
la crescita di nuove realtà imprenditoriali, individuando proposte innovative su
cui investire risorse economiche e servizi accessori con il coinvolgimento di altri
soggetti attivi sul territorio, ed ha recentemente attivato due importanti iniziative:
Ingegniamoci è una competizione che mira ad individuare e premiare giovani aspiranti imprenditori
desiderosi di realizzare le loro idee e di intraprendere un’attività di profilo internazionale. Alla prima edizione
della competizione hanno partecipato 77 concorrenti e tra i primi tre classificati sono stati ripartiti premi
per 100.000 Euro. Le idee imprenditoriali meritevoli di tale riconoscimento vanno dai materiali compositi
per applicazioni strutturali, alle soluzioni per il medical engineering, alla microboa per subacquei in grado
di lanciare un segnale di soccorso tramite radiofrequenze. Dopo il successo ottenuto, l’Amministrazione
Provinciale ha in programma l’organizzazione di una seconda edizione della competizione.
A seguito della competizione Ingegnamoci, la Provincia di Catania ha attivato, prima in Italia,
un ulteriore importante strumento di sostegno all’imprenditorialità e allo sviluppo di imprese
innovative, rappresentato dal Fondo Ingenium Provincia di Catania. Si tratta di un fondo di capitale di
rischio cofinanziato sia da risorse pubbliche sia da risorse private, per garantire che gli investimenti
vengano effettuati secondo una chiara logica “market driven”.
Il Fondo può acquisire, infatti, esclusivamente quote di capitale sociale di giovani aziende localizzate
nel territorio provinciale che mostrino interessanti tassi di crescita. L’obiettivo di Ingenium Catania è
di selezionare e finanziare, lungo il periodo di investimento di 5 anni, circa 4-5 start up ed aziende ad
alto potenziale di crescita.
Possono accedere alla valutazione del Fondo le costituende imprese o le imprese già costituite con
meno di 36 mesi di vita operanti in tutti i settori di attività, ad esclusione dei comparti del commercio,
produzione o commercializzazione di determinati prodotti agricoli, nonché dei settori sensibili quali
l’acciaio, le costruzioni navali, le fibre sintetiche, l’industria automobilistica e quella carbonifera,
secondo quanto previsto dalle norme comunitarie.
Il fondo è gestito da ZernikeMeta Ventures Spa, una joint venture italo-olandese specializzata
nella gestione di fondi regionali di venture capital. Le imprese ammesse al portafoglio del Fondo
saranno assistite fornendo un ampio network di contatti, consulenza per il reperimento d’eventuali
risorse finanziarie aggiuntive, individuazione di risorse manageriali e professionali, supporto nella
commercializzazione dei prodotti anche in mercati stranieri.
Provincia Regionale di Catania
Via Nuovaluce, 67a - 95030 Tremestieri Etneo (CT)
www.provincia.ct.it
www.fondoingenium-provinciadicatania.it
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
Internazionalizzazione
■■ CCIAA / La Camera di Commercio di Cosenza potenzia l’impegno sui mercati internazionali
Promuovere territorio e imprese
5
Un ruolo di primo piano
nelle politiche economiche locali
L’ente sta selezionando le aziende che l’accompagneranno nel progetto “È Cosenza”
L’obiettivo è di qualificare tutti i comparti
dell’offerta produttiva, turistica enogastronomica, industriale, artigianale e commerciale
L
A
a Camera di Commercio
di Cosenza ideatrice di
un progetto innovativo per
potenziare ulteriormente la
propria azione a fianco delle
aziende della Provincia nei
processi di internazionalizzazione.
Tutto ruota attorno a “È Cosenza”, il brand identificativo delle iniziative che l’ente
camerale implementerà in
tutto il mondo “per promuovere il territorio e le imprese
che aderiranno al progetto”,
spiega il presidente Giuseppe Gaglioti. Dopo la sperimentazione avviata un anno
fa sul mercato spagnolo con
“Descubre Cosenza” e i positivi risultati raggiunti, ora
la Cciaa cosentina ha deciso
di ampliare questo modello
innovativo per l’offerta dei
servizi di accompagnamento alle imprese sui mercati
esteri, indirizzandolo a tutti
i settori produttivi e a tutti i
mercati fuori dai confini nazionali.
Diversi e strategici i punti
qualificanti di “È Cosenza”.
“Innanzitutto esso prende
le mosse da un’accurata selezione delle aziende, per
individuare quelle che sono
dotate di elementi strutturali tali da consentire loro di
confrontarsi concretamente
con i mercati esteri -, spiega
il presidente -. È un passaggio fondamentale perché è
da questo presupposto che
si possono costruire azioni
efficaci”. Inoltre, è prevista
la creazione di un catalogo con schede prodotti e
listini prezzi differenziati a
seconda dei mercati per le
diverse aziende aderenti. È
stato creato il sito web www.
ecosenza.it, con applicazioni
Un momento della presentazione del progetto “È Cosenza”
È stato creato il sito
www.ecosenza.it quale
vetrina di presentazione
del progetto, del territorio
e delle imprese
multimediali per telefono
mobile e tablet, quale vetrina di presentazione del progetto, del territorio e delle
imprese. Previsti, poi, “percorsi formativi specialistici
e la realizzazione di tavoli di
lavoro per il confronto fra le
aziende la Camera di Commercio, al fine di pianificare
e programmare in maniera
concertata e annualmente le
attività sui mercati esteri”,
aggiunge il presidente. In
questo contesto rientrano
l’individuazione dei Paesi
target, delle missioni e fiere internazionali ritenute
più interessanti, la richiesta
di formazione e assistenza
specialistica necessaria ad
affrontare logistica, finanziamenti e le diverse forme contrattuali. Oltre a tutto ciò, le
aziende aderenti potranno
beneficiare della visibilità
che deriverà loro dagli investimenti che la Cciaa effettua
per promuovere il brand “È
Cosenza”.
Le imprese che ne fanno richiesta e che supereranno
la selezione entrando a far
parte del gruppo, saranno
classificate in categorie in
base al settore produttivo di
appartenenza. “È Cosenza”
si inserisce, ampliandolo,
nell’impegno
consolidato
della Cciaa per l’internazionalizzazione.
Intense le progettualità realizzate solo guardando all’ultimo anno. Oltre al progetto
“Descubre Cosenza”, avviato
ormai nella sua seconda fase, tesa a consolidare la presenza dei prodotti cosentini
sul mercato spagnolo con
azioni dirette al settore della ristorazione (creazione di
menù e ricette tipiche con
i prodotti dei panieri) e ai
distributori ed importatori,
l’ente camerale ha agito anche in Canada.
I prodotti proposti per le attività promozionali nel settore enogastronomico sono
quelli che hanno suscitato
il maggior interesse degli
d ampio spettro le politiche della Cciaa di Cosenza a
sostegno della competitività imprenditoriale e dello sviluppo del sistema produttivo provinciale. Se vitali sono le
azioni per il processo di internazionalizzazione delle aziende,
altrettanto strategiche sono quelle che hanno ripercussioni
sul territorio locale. Perciò la Cciaa ha assunto un ruolo di
attore delle politiche economiche locali, attraverso una rete
di rapporti istituzionali con Comuni, associazioni specialistiche no-profit ed università, con l’obiettivo di qualificare tutti
i comparti dell’offerta produttiva, turistica enogastronomica,
industriale, artigianale, commerciale.
“Una qualificazione che poteva ottenersi solo attivando un
processo di miglioramento della percezione dell’identità territoriale da parte degli operatori e del contesto sociale di riferimento”, sottolinea il presidente della Cciaa, Giuseppe Gaglioti. Perciò sono state realizzate azioni dirette a promuovere
la cultura del territorio, finalizzate a divulgarne un’immagine
positiva.
Tra le altre, si ricordano le attività di valorizzazione del territorio come location di spettacoli teatrali e cinematografici
(con la Fondazione Facciolla e i film Voglio vederti ballare,
La moglie del sarto e l’iniziativa Moda Movie) e location
turistica, mediante la promozione dei campionati master
di atletica leggera ed altri eventi formativo-culturali. Inoltre, la Cciaa ha puntato al sostegno della ricerca scientifica
promuovendo progetti che l’avvicinassero alle imprese. Ha
agito per diffondere la cultura della legalità tra i giovani
e ha realizzato guide sui prodotti tradizionali e certificati.
Non da ultimo, è stato realizzato il progetto “Premi Rosa
diretto a premiare le migliori aziende al femminile distintesi
in diversi ambiti.
operatori nord americani: la
pasta artigianale, i prodotti
da forno, i formaggi locali,
i salumi tipici, alcuni preparati sott’olio, i fichi essiccati,
l’olio extravergine d’oliva, i
vini e liquori.
La Cciaa, inoltre, attraverso PromoCosenza la sua
azienda speciale per la promozione del territorio, ha
partecipato al progetto Siaft,
realizzato con altre Cciaa,
volto a favorire la penetrazione commerciale di prodotti
agroalimentari e turistici in
Cina, a valle della missione
outgoing di scouting realizzata nel 2010. Inoltre, in
cordata con altri enti camerali PromoCosenza ha agito
con il progetto “Med in Med
2”, azione di incoming per la
promozione delle produzioni
agroalimentari italiane con
operatori e chef dei mercati
di Marocco, Tunisia e Turchia. È stato, poi, realizzato
un seminario con una delegazione di rappresentanti
dell’economia di Malta per la
presentazione delle opportunità di business in quel Paese ed è stato organizzato un
work shop per far conoscere
il mercato latino-americano,
in particolare quello di Brasile ed Argentina.
Certificazioni per i migliori vini locali
Cciaa, tramite il proprio laboratorio, potrà operare in qualità di
autorità pubblica di controllo delle produzioni vitivinicole Dop
L’
accesso al credito per le imprese è un
problema che si è acuito in questi anni
di crisi e proprio per questo la Cciaa di Cosenza ha istituito insieme alla Provincia il
“Fondo per le garanzie di Cosenza”.
Con due procedure ad evidenza pubblica, lo scorso anno, sono stati selezionati
i Confidi provinciali abilitati a costituire
garanzie a valore sul fondo e sono state
consegnate loro risorse del fondo depositato presso l’istituto bancario tesoriere
della Camera di Commercio. Sono, infatti,
i Confidi selezionati a dovere individuare
con apposita procedura istruttoria, gestita
con la modalità “a sportello”, le imprese locali beneficiarie delle garanzie del fondo.
La Camera di Commercio e la Provincia
restano gli enti di riferimento per le comunicazioni in tema di utilizzo delle risorse
disponibili.
Fra le altre azioni della Cciaa va annoverato il progetto di sensibilizzazione presso
stake holders istituzionali e aziende industriali per l’ottenimento della certificazione ambientale di territori ritenuti
potenzialmente idonei. L’azienda speciale
Calab ha realizzato due progetti per la valorizzazione di due produzioni importanti
per il territorio: il vino e i limoni di Rocca
Imperiale.
I risultati chimico scientifici dello studio
sulle cultivar del vino, condotti da Calab,
sono stati recepiti e tradotti in punti di forza del vino “Terre di Cosenza”, la nuova
Dop provinciale che raccoglie la produzione del vino certificabile di tutto il territorio
di Cosenza. Non da ultimo, è in corso di
definizione il programma che consentirà
alla Cciaa, tramite il proprio laboratorio
chimico/merceologico, di operare in qualità di autorità pubblica di controllo delle
produzioni vitivinicole Dop, consentendo
alle aziende di avere tariffe economicamente vantaggiose.
“Terre di Cosenza” la nuova Dop provinciale che raccoglie i migliori vini locali
6 Internazionalizzazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
■■ UNIONCAMERE CAMPANIA / Attiva con ingenti sforzi finanziari nel sostegno all’apertura dei mercati finanziari internazionali
Valorizzazione del sistema produttivo campano
Tra le iniziative, il progetto di formazione “For.Ex.Camp.”, l’Osservatorio economico e quello legislativo regionale
C
onsolidare il ruolo di
protagonista della Campania non solo all’interno
dello scenario italiano ma
anche in una proiezione internazionale. È questo l’obiettivo
di Unioncamere Campania,
impegnata nel sostegno e nello sviluppo del sistema di interessi generali delle imprese
regionali.
Unioncamere Campania raccoglie e rappresenta le cinque
Camere di commercio provinciali, con il compito strategico di valorizzare i singoli
enti camerali. La struttura,
infatti, si inserisce nell’innovativo concetto, recentemente
istituito dalla norma, di “sistema camerale”, di cui fanno parte le Camere di commercio, le Unioni regionali,
l’Unioncamere nazionale, le
strutture di sistema e le Camere di commercio italiane
all’estero.
Ed è proprio su quest’ultimo
fronte, l’apertura ai mercati
internazionali, che tutti gli attori istituzionali della regione
Campania si stanno concentrando da tempo con enormi
sforzi, di natura soprattutto
finanziaria.
Complice anche l’avvento della crisi finanziaria ed economica mondiale, negli ultimi
anni il contesto è profondamente mutato, determinando
una forte presa di coscienza
delle criticità. L’intero sistema, infatti, oggi più che mai
avverte come imprescindibile
l’esigenza di azioni finalizzate e coordinate richiedendo
servizi sempre più qualificati
e innovativi, in grado di potenziare il valore delle singole azioni. Alla luce di questo
contesto, Unioncamere Cam-
pania promuove attività e servizi, in forma associata, che
coinvolgono l’intero sistema
regionale delle imprese e il
loro posizionamento nel più
ampio scacchiere internazionale.
Sulla base di tali convinzioni,
l’impegno di Unioncamere
si è prodotto nello sforzo di
mettere in campo strumenti
funzionali ad una logica di
ottimizzazione delle risorse e
dei costi, nel perseguimento
di servizi più efficienti, valorizzati proprio dalla dimensione di rete.
In questa direzione si colloca
la realizzazione dell’Osservatorio economico, che ha istituzionalizzato il servizio di
puntuale informazione statistico-economica a disposizione di tutti i protagonisti dello
sviluppo economico regionale. La definizione degli aspetti strutturali dell’economia
regionale, di fatto, offre un
qualificato contributo all’analisi economica del territorio
e alla programmazione delle
azioni per la sua crescita. I
focus sull’economia regionale
contribuiscono infatti a dotare l’intero “sistema camerale”
di uno strumento conoscitivo
che non si limita ad essere un
compendio di numeri, ma che
rappresenta un insieme di riflessioni che, attraverso la mediazione dell’elaborazione statistica, proviene direttamente
dagli imprenditori.
Nel nuovo quadro normativo
si inserisce inoltre l’attivazione dell’Osservatorio legislativo regionale di Unioncamere
Campania che - attraverso il
monitoraggio di leggi, accordi, protocolli e regolamenti permetterà un accesso facile
Agroalimentare ed enologia:
il binomio perfetto
Spinta decisa del settore sul mercato tedesco
e in termini di visibilità mondiale
a Vinitaly 2012
N
ella direzione programmatica di Unioncamere
Campania si inserisce anche il progetto “Binomio
Perfetto”, iniziativa di promozione e divulgazione della
dieta mediterranea, accompagnato dalla commercializzazione di prodotti alimentari ed enologici campani sul
mercato tedesco. L’iniziativa mira a rappresentare per le
Pmi campane del settore agroalimentare un importante
momento di interlocuzione commerciale con la Gdo tedesca.
Sempre in prospettiva di massima integrazione delle attività svolte in campo nazionale e internazionale, vi è anche l’oramai consolidata partecipazione a “Vinitaly”, la
prestigiosa rassegna internazionale dedicata al vino e in
programma annualmente a Verona.
Dal 26 al 28 marzo 2012 la Campania è rappresentata
da circa 200 aziende alla cui presenza sono state abbinate azioni di presentazione delle realtà aziendali e di
diffusione dei loro prodotti. Tra gli eventi, va segnalato
il convegno “Asprinio: dalla vite maritata alle bollicine
made in Sud”, in occasione del quale il professor Attilio
Scienza e il dottor François Botton disserteranno anche
dei sistemi innovativi nella lavorazione delle “bollicine”.
Tommaso De Simone, presidente di Unioncamere Campania
e immediato ai principali atti
regolatori a livello regionale,
nazionale, comunitario e internazionale.
E, nell’ambito di questa attività, Unioncamere Campania
- in rappresentanza del Sistema camerale regionale - è
impegnata al tavolo tecnico di
lavoro anche per la definizione della proposta di legge su
I progetti favoriscono un
processo di formazione
allargato, che porta le Pmi
a crescere e consolidarsi
nei diversi mercati
Il fattore innovazione
Per rafforzare la competitività regionale anche
un corso specialistico sulla proprietà intellettuale
U
nioncamere
Campania opera a sostegno di
circa 500mila imprese del
commercio, industria, artigianato, agricoltura e servizi.
In sintonia con i singoli enti
camerali, le istituzioni locali, nazionali e internazionali,
lavora al fine di promuovere
e sostenere il mondo economico campano e la sua capacità competitiva. Per questo
obiettivo, ha adottato alcune
linee strategiche, prioritarie,
che spaziano dall’internazionalizzazione all’innovazione
al trasferimento tecnologico; dalla valorizzazione del
capitale umano e funzionamento del mercato del lavoro alla rete infrastrutturale
e marketing territoriale; dal
monitoraggio del sistema
economico per la compe-
titività ai servizi finanziari
innovativi.
Nell’ambito dell’innovazione
in particolare, l’Unione regionale coordina il network
delle Camere di commercio per l’offerta di servizi
d’innovazione tecnologica,
con cui intende rafforzare
il processo di facilitazione
e accompagnamento delle
Pmi campane nella progettualità in materia di ricerca e
innovazione. Assecondando
le esigenze, sempre più articolate, degli utenti, Unioncamere mira alla crescita
professionale del personale camerale operante negli
Ubm: in quest’ottica è stato
recente attivato un corso
specialistico sugli strumenti
a tutela della proprietà industriale.
“Interventi regionali in materia di internazionalizzazione”, il cui obiettivo è rendere
disponibile uno strumento
legislativo efficace e capace
di indirizzare e governare le
attività di promozione economica in materia di internazionalizzazione, allineandole
con quelle nazionale. Anche
il processo d’istituzione della
Camera arbitrale regionale si
inserisce a pieno titolo nelle
azioni e nei servizi da rendere
in forma associata, in ragione
dei principi innovativi promossi dalla riforma legislativa. Pertanto la sua attivazione
contribuirà alla deflazione dei
processi ordinari pendenti
avanti alle magistrature ordinarie fornendo, di fatto, uno
stimolo indiretto allo sviluppo dell’economia regionale.
Favorire l’apertura del sistema
produttivo regionale ai mercati internazionali è dunque
in testa alle priorità dell’Ente
che, in collaborazione con le
Cciaa associate, coordina il
progetto di formazione “For.
Ex.Camp.”, attraverso cui il
Sistema camerale regionale
ribadisce significativamente
il suo ruolo quale punto di
riferimento sul territorio delle
Pmi. Calibrato sulle esigenze delle imprese, il progetto
prevede l’erogazione di servizi informativi, formativi e
di consulenza personalizzata
sulle tematiche dell’internazionalizzazione.
L’iniziativa, concepita sulla
base della pluriennale esperienza del Sistema camerale
in materia, muove dalla considerazione che ciascuna impresa, alla prima esperienza
o già impegnata sui mercati
internazionali, si misuri di
volta in volta con un’esperienza differente e diversamente
articolata. Pertanto, in questo
contesto, appare sostanziale
che all’impresa sia offerta l’opportunità di intraprendere un
percorso di formazione per la
propria crescita.
L’impostazione prevede che
i servizi erogati dovranno,
inizialmente, supplire alle carenze organizzative e culturali
delle imprese destinatarie, e
poi evolvere in uno strumento
fondamentale per l’attuazione
delle politiche aziendali, fino
a sviluppare una vera e propria strategia di internazionalizzazione.
In sintesi, l’obiettivo più ambizioso consiste nell’abbandono
delle logiche di intervento di
tipo assistenziale, per favorire
invece un processo di formazione allargato, che porti le
piccole e medie imprese a crescere e consolidarsi nei diversi
mercati.
L’attenzione di Unioncamere
Campania per l’internazionalizzazione si è inoltre espressa
attraverso la traduzione dei siti internet dell’Unione e delle
Camere associate in 7 lingue
(inglese, francese, tedesco,
spagnolo, russo, cinese e portoghese), scelte con il criterio
di raggiungere il maggior
numero di mercati, dall’area
europea fino alle economie
emergenti dell’area Bric, passando per il Mediterraneo.
Attraverso tale azione l’intero
sistema economico produttivo regionale potrà avvalersi
di una importante “vetrina”
di presentazione nei confronti
di utenti e investitori stranieri,
compresi quelli aderenti alla
rete Enterprise Europe Network (Een). La rete, nata nel
2008 e presente in oltre 40 Paesi, si avvale del sostegno della
direzione generale imprese &
industria della Commissione
Europea e, attraverso essa,
Unioncamere Campania è in
grado di offrire alle Pmi informazione e assistenza sia
per l’ingresso in nuovi mercati sia per la ricerca di partner
commerciali e tecnologici.
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
Internazionalizzazione
7
L’Australia paese target per la Calabria
Agroalimentare, nautica e promozione dell’export: i cardini della joint venture oltreoceanica
I
Le strategie del programma Calabria Internazionale
Attraverso i Piani esecutivi annuali, le eccellenze della regione continuano la loro promozione all’estero
C
onfermato anche per
quest’anno il programma “Calabria Internazionale”
dell’assessorato all’Internazionalizzazione della Regione Calabria, promosso dall’assessore
Fabrizio Capua. L’attività mira
alla promozione dell’export e
dell’internazionalizzazione del
sistema economico, produttivo, culturale e formativo della
Calabria.
Lo strumento principale per
raggiungere l’obiettivo passa dai Piani esecutivi annuali
(Pea) che costituiscono i documenti operativi necessari
per l’attivazione delle linee di
intervento del Programma.
Il Programma esecutivo del
2011 ha contribuito a migliorare le capacità di internazionalizzazione delle imprese, incentivando l’export e le azioni
di promozione delle produzioni calabresi nei principali mercati target e in eventi di rilievo
internazionale. Partendo da
questi risultati il Piano esecutivo annuale 2012 prosegue. Alcune attività sono la naturale
continuazione degli interventi
realizzati nel 2011 e portano
a compimento azioni di mantenimento, rafforzamento e
completamento delle azioni
di penetrazione del “made in
Calabria” all’estero. La realizzazione delle singole azioni
previste nelle linee di intervento del Piano esecutivo annuale,
contempla una modalità di attuazione integrata, utilizzando
sia strumenti operativi gestiti
direttamente dalla Regione sia
le intese o convenzioni con gli
organismi che operano per le
medesime finalità (enti nazionali, enti locali, enti strumentali, sistema camerale italiano
ed estero, associazioni di categoria). A questa rete di accordi
istituzionali si aggiungeranno
eventuali collaborazioni su determinate tematiche, ritenute
essenziali per lo sviluppo del
Sistema produttivo regionale,
con le associazioni di categoria, i sistemi fieristici italiani, le Università e il sistema
della ricerca (liaison office, e
quant’altro), parchi scientifici e
tecnologici.
Nello specifico, il Piano esecutivo per il 2012 prevede, oltre
ad azioni di comunicazione
e valorizzazione dell’internazionalizzazione del mercato calabrese, interventi di
valorizzazione e animazione
delle comunità dei calabresi
nel mondo, l’inserimento del
“Prodotto Calabria” in catene
di distribuzione di eccellen-
La missione-sistema in Brasile
I
l progetto-Paese Brasile nasce dalla partecipazione
della Regione Calabria alla missione di sistema StatoRegioni in Brasile prevista per maggio 2012. L’evento rientra nell’ambito delle iniziative previste dal ministero dello
Sviluppo economico e degli Affari esteri “Momento Italia
- Brasile” e ne costituisce uno dei momenti di incontro e
cooperazione di carattere imprenditoriale ed economico di
maggior rilievo. La Regione Calabria per tale evento ha un
ruolo di primaria importanza in quanto risulta capofila
per il settore agroalimentare insieme alla Regione Sicilia,
in tale azione è coinvolto come ente attuatore Unioncamere Calabria che in diverse occasioni ha affiancato l’assessorato all’Internazionalizzazione nella sensibilizzazione del
territorio calabrese per l’attività di internazionalizzazione
dei sistemi produttivi.
In questo contesto la missione di sistema è un importante
momento di sviluppo reale dei rapporti economici, commerciali con i partner brasiliani per una strategia di cooperazione, che punta a sviluppare politiche di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese industriali
e artigiane e le politiche di promozione delle eccellenze
del made in Italy, integrando i distretti produttivi italiani
con quelli brasiliani. A seguito del programma previsto in
Brasile a San Paolo, Belo Horizonte, Rio de Janeiro, Curitiba, si propone con il progetto-Paese Brasile nel Pea 2012
un’azione di incoming nei settori focus dell’agroalimentare, agroindustria, turismo, edilizia, energie, legno-arredo,
nautica.
Fabrizio Capua,
assessore
all’Internazionalizzazione della
Regione Calabria
za, la promozione unitaria del
“Prodotto Calabria”, la creazione dell’Osservatorio per l’internazionalizzazione.
L’animazione del sistema Calabria per la promozione della
produzione d’eccellenza calabrese, avverrà attraverso la creazione di una rete di sostegno
alle azioni del programma,
mediante la valorizzazione
delle comunità dei calabresi
nel mondo, quali soggetti attivi
nelle politiche di competitività
commerciale. Le attività puntano a valorizzare il potenziale
offerto dal naturale network
delle comunità calabresi nel
mondo per facilitare la creazione di una rete strutturata socio-ecomica, al fine di favorire
l’export dei prodotti calabresi.
L’intervento di valorizzazione
e animazione delle comunità
dei calabresi nel mondo è volto
a sensibilizzare le comunità dei
calabresi all’estero nelle azioni
di promozione del “made in
Calabria”; favorire la partecipazione delle comunità dei
calabresi nel mondo agli eventi di promozione del sistema
regionale; sostenere la qualità
dell’export calabrese nell’ambito di azioni promozionali e
di iniziative di marketing territoriale.
Uno strumento pensato come supporto ai processi di
internazionalizzazione della
Regione Calabria è l’Osservatorio regionale per l’internazionalizzazione che fornirà un
sistema di monitoraggio permanente, ma soprattutto darà
sostegno a indagini e studi
sulle principali variabili internazionali per Paese, sui principali mercati di riferimento,
realizzerà analisi periodiche
sui flussi di investimento diretti da e verso l’estero che interessano la Regione Calabria.
Per questa azione si ritiene
importante il coinvolgimento delle Università calabresi
per un affiancamento legato
alla ricerca che accompagni
con dati scientifici le strategie
di intervento dell’assessorato
all’Internazionalizzazione, favorendo la conoscenza approfondita delle caratteristiche del
sistema produttivo regionale e
delle tendenze d’internazionalizzazione per comprendere le
opportunità dei mercati esteri.
Il programma “Calabria Internazionale” ha individuato
alcuni progetti-Paese. Tunisia
e Marocco (avviati nel 2011)
Brasile, Cina e Finlandia (inseriti nell’anno in corso) oltre
a Canada e Svizzera. I dettagli
sono illustrati nei riquadri in
questa pagina.
n questi giorni si stanno valutando i risultati della missione in Australia, promossa
lo scorso febbraio con l’Italian
Chamber of Commerce and
Industry in Australia, che ha visto la realizzazione dell’evento
“Tutto Calabria 2012”: appuntamenti istituzionali e eventi
espositivi, con un’apposita
agenda di appuntamenti B2B
per le aziende partecipanti.
Nelle tre principali città australiane (Sydney, Melbourne
e Adelaide) gli imprenditori
calabresi hanno incontrato, per
valutare possibili partnership
commerciali, una selezione di
operatori australiani nei settori
dell’agroalimentare e della nautica. Hanno preso parte all’iniziativa 15 aziende calabresi
nella produzione di alimentari,
vini e distillati, dolci e prodotti
da forno, caffè, olio e sott’oli,
imbarcazioni e yacht di lusso:
Distilleria F.lli Caffo Srl, Caffè
Mauro, Attinà e Forti, Motonautica F.lli Ranieri, Dolciaria
Monardo, Blue Ship Srl, Statti
Srl, Rancraft Yacths Spa, I Grani di Pam Srl, Colacchio Food Srl, Casa Vinicola Criserà,
Azienda Agricola Bova, Sapori
Antichi Muraca, La Cascina
1899 di Agostino Salvatore e
Colacino Wines.
Le aziende partecipanti hanno manifestato grande soddisfazione per gli incontri avuti
con personalità del mondo
economico e imprenditoriale
australiano e per la visibilità
dell’evento attraverso i media
locali con il coinvolgimento
della comunità calabrese di
Sydney, Adelaide e Melbourne.
Gli imprenditori calabresi hanno formalmente comunicato
di avere intrapreso una serie di
contatti per forniture di prodotti in ogni settore commerciale promossi dalla Regione
Calabria nella missione.
Altra linea di intervento, che
affianca “Calabria Internazionale”, prevista nel Programma
operativo regionale, è la realizzazione e il potenziamento
dei Consorzi Export nei settori strategici dell’economia
regionale. I consorzi export
sono organizzazioni nate con
l’obiettivo di favorire l’esportazione dei prodotti delle imprese consorziate e l’attività
promozionale necessaria per
realizzarla. La Regione Calabria, attraverso un bando Por
Calabria Fesr 2007-2013 Linea
Intervento 7.1.2.2, contribuisce
al raggiungimento di questo
scopo, garantendo contributi
ai consorzi export, derivanti da
progetti specifici di promozione all’esportazione.
Questi contributi rappresentano un aiuto importante allo
sviluppo di nuovi progetti promozionali da parte dei Consorzi, sostenendoli nello svolgimento di un ruolo strategico
per l’economia regionale e per
le piccole e medie imprese che
hanno l’ambizione di misurarsi
sui mercati internazionali.
Gli scambi con Canada e Svizzera
I progetti Canada e Svizzera sono frutto delle azioni già attuate lo scorso anno con i relativi progetti-Paese inseriti nel Piano esecutivo annuale 2011, e le completano per rafforzare la presenza
commerciale calabrese sul mercato canadese e svizzero. L’anno scorso, in questi due mercati, sono
state avviate azioni promozionali per agroalimentare, artigianato orafo e Ict. I risultati hanno confermato le opportunità di mercato, integrazione e scambio per i settori selezionati evidenziando,
altresì, alcuni fattori critici di successo per una penetrazione efficace e di lungo periodo.
Prendendo spunto dai risultati dell’animazione territoriale realizzata e dal dialogo continuo con
le imprese sviluppato nel secondo semestre 2011, tutte le attività proposte pongono al centro del
progetto le attività di assistenza tecnica al sistema produttivo regionale, di facilitazione e assistenza
personalizzata per l’impresa, di contatto con gli operatori economici, i centri di ricerca, di diffusione di informazioni-strategiche di mercato.
Per il progetto-Paese Canada 2011 e la partecipazione a Echo Italia sono stati significativi i risultati raggiunti nel settore orafo, ricerca e sviluppo, Ict. Nei primi mesi del 2102, tre delle collezioni orafe
presentate hanno trovato un distributore che le rappresenterà sul territorio canadese. Le aziende
inserite sul mercato sono: Smak, Officine Preziosi e Gerardo Sacco che, sulla base dei riscontri dello
show case, ha integrato la gamma di prodotti per il mercato canadese e realizzato un catalogo a
forte impatto comunicazionale per gli operatori canadesi. La partecipazione a Echo Italia della
delegazione calabrese del settore Ict è stata di grande importanza, non solo dal punto di vista operativo e dunque per le opportunità di integrazione e scambio che ha attivato, ma anche perché ha
permesso alle organizzazioni settoriali e specialistiche canadesi di apprezzare le competenze in un
settore ad alta intensità tecnologica di una regione conosciuta in Canada quasi esclusivamente per
le sue produzioni agroalimentari. Le organizzazioni presenti (Altilia, TechNest, Urt-Cnr) hanno
offerto l’immagine di un ecosistema innovativo con elementi chiave quali ricerca, incubazione e
start-up high tech.
8 Internazionalizzazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
■■ PALERMO / L’Università vanta 12 facoltà e una trentina di dipartimenti
La sfida dell’internazionalizzazione
Una mossa vincente per far crescere l’Ateneo: quest’anno sono oltre 800 gli stranieri iscritti
A
tenei più aperti, in grado di attrarre più studenti stranieri e di formare
laureati capaci di competere
all’interno del mercato del lavoro mondiale. Se è vero che
l’università del futuro passa
obbligatoriamente attraverso
la strada dell’internazionalizzazione, c’è anche chi, come l’Università di Palermo,
questa strada la percorre da
tempo. L’Ateneo di Palermo,
con le sue 12 facoltà e circa
una trentina di dipartimenti
Il rettore
Roberto Lagalla
che si occupano dei settori
più importanti della moderna conoscenza scientifica e
tecnologica, offre oggi corsi,
master e corsi di specializzazione e di dottorato di ricerca,
e costituisce una consolidata
presenza culturale, scientifica
e didattica in Sicilia centrooccidentale.
“Crediamo che Palermo possa diventare un’autentica capitale della cultura e della formazione in grado di attrarre
giovani da tutta l’area mediterranea, e lavoriamo con le
istituzioni locali per politiche
di accoglienza e di integrazione” afferma il rettore Roberto
Lagalla.
In questo panorama, sono
ben sette i corsi di laurea con
insegnamenti in lingua inglese attivati in cinque facoltà,
e quattro le lauree congiunte
che danno il doppio titolo
di studio, così da offrire agli
studenti lauree sempre più
spendibili nel mondo del lavoro. Le lauree a doppio titolo prevedono la frequenza
delle lezioni nelle Università
di più Paesi e offrono alla fine
del percorso il rilascio del titolo di studio sia italiano che
straniero. Il corso in “Ger-
Un servizio dedicato di
“Internazionalizzazione” che
Basilicata Innovazione mette a
disposizione di imprese e
ricercatori lucani per creare un
solido network di
collaborazioni, di natura
commerciale e tecnologica, e
sviluppare partnership
internazionali
Per informazioni: Valeria Dragone
[email protected]
Telefono 0971.1800539
man Literature in European
Middle Ages” della facoltà
di Lettere, in collaborazione
con le Università di Bremen
in Germania e di Porto, in
Portogallo, e il corso “Modelli
di dinamica dei sistemi per lo
sviluppo sostenibile delle organizzazioni” della facoltà di
Scienze politiche, realizzato
in consorzio con le Università di Bergen in Norvegia e di
Lund, in Svezia, fanno parte del programma Erasmus
mundus. Le altre due lauree
con doppio titolo sono frutto
di accordi diretti tra l’Università di Palermo e altri atenei:
sono entrambe ad Agraria:
Agro-Ingegneria, in accordo
con l’Università di Siviglia in
Spagna e Agricoltura biologica con l’Università di Ain
Shams del Cairo, in Egitto.
Di imminente attivazione le
lauree in Informatica insieme con l’Ateneo di Marne-laVallée, in Francia, e in Storia
moderna con l’Università di
Corte, in Corsica. A questi si
aggiungono sette dottorati di
ricerca internazionali che già
adesso prevedono il rilascio
del doppio titolo.
“Un percorso su cui siamo fortemente impegnati - afferma
Lagalla - consapevoli che oggi
la sfida competitiva sia globale
e che l’internazionalizzazione
sia una carta vincente per far
crescere l’Ateneo”.
Non è dunque un caso che sia
in crescita anche il numero di
studenti stranieri iscritti che,
quest’anno, supera gli 800. Si
tratta di giovani provenienti
da Russia, Ucraina, Serbia,
Colombia, Cina, Vietnam,
Madagascar, Tunisia, Egitto,
Perù, Croazia, a cui si aggiungono gli oltre 300 studenti Erasmus. La vocazione
all’internazionalizzazione è
poi data anche dalla presenza,
in aumento, dei “visiting professor”, i professori stranieri
invitati a tenere lezioni e seminari integrativi nei diversi
corsi di laurea e nei corsi di
dottorato. A fianco degli insegnamenti, non meno importanti sono i grandi progetti di
cooperazione internazionale.
Tra questi, il progetto Burundi, attivo dal 2006, si propone
di creare condizioni idonee
affinché le popolazioni locali
possano provvedere autonomamente ai propri bisogni
alimentari. A questa iniziativa partecipano attivamente
diversi docenti e studenti del-
Sede del rettorato dell’Università di Palermo
la Facoltà di Agraria che godono così dell’opportunità di
svolgere il tirocinio praticoapplicativo o la tesi di laurea
in Burundi. Su un fronte diverso, il progetto Cambogia
vede l’Università di Palermo
alla guida di una importante
missione di restauro e di formazione nel parco archeologico di Angkor, il più grande
del mondo con i suoi 40 mila
metri quadrati e mille templi,
dichiarato dall’Unesco Patri-
PERCORSI DI RESPIRO
INTERNAZIONALE
PER LA BASILICATA
monio mondiale dell’Umanità. Da anni, infine, l’Ateneo
è capofila di una rete interuniversitaria del Centro America impegnata nel progetto
“Analisi e Valutazione delle
Pericolosità Naturali in Centro America” finalizzato alla
creazione di nuovi master in
Pericolosità Naturali in paesi spesso vittime di uragani
e terremoti, così da formare
esperti in prevenzione dei disastri ambientali.
Selezione di opportunità
offerte da bandi europei e
nazionali e da iniziative e
networking events; incontro tra
offerta e domanda di
tecnologie, condivisione di
know how e avvio di contatti
con partner europei: è così che
nascono percorsi di sviluppo
di respiro internazionale
Basilicata Innovazione, grazie ad un Protocollo d’Intesa,
supporta l’azione dell’ENEA, partner tecnologico
di Enterprise Europe Network (EEN) - BRIDG€conomies
nella erogazione dei servizi di EEN nella regione Basilicata
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
Internazionalizzazione
■■ PUGLIA / Approvato dalla Regione il Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi per il 2012
Parola d’ordine: innovazione a tutto campo
L’impegno è di consentire alle imprese di acquisire nuove tecniche e di affinare la qualità per competere all’estero
S
Sostenere e consolidare
l’apertura dell’economia
regionale ai mercati internazionali. In Puglia la sfida
punta su strategie mirate,
votate alla qualità e alla crescita del sistema produttivo,
alla creazione di chance occupazionali concrete, a conferma di come, per le realtà
del territorio, l’esigenza sia
di rafforzare e rinnovare i
propri fattori di competitività, con una parola d’ordine:
orientarsi verso settori più
innovativi, a maggiore valore aggiunto, e verso mercati
più dinamici.
È in questa partita che gioca
un ruolo chiave il Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi per l’anno
2012, approvato lo scorso
25 gennaio dalla Regione
Puglia e predisposto dal
Servizio Internazionalizzazione con il supporto tecnico dello Sportello regionale
per l’internazionalizzazione
delle imprese. Il Programma (sostenuto dal PO Fesr
2007-2013) è uno strumento cardine delle politiche
regionali di supporto alle
imprese nelle loro attività di
internazionalizzazione.
Innovazione a tutto campo,
indirizzi strategici, priorità
di intervento rappresentano
il motore di sviluppo economico di un’intera regione, in grado di consentire al
tessuto imprenditoriale di
fare proprie tecniche nuove
e migliori, affinare la qualità dei prodotti, rispondere
alle esigenze di mercato in
modo rapido. Questa la base su cui si lavora per guadagnare terreno all’estero.
Ovvero, ricerca e innovazione dell’offerta produttiva
insieme a ricerca di opportunità di sviluppo inedite e
integrazione a livello internazionale.
Chiaro l’obiettivo del Programma: recuperare, mantenere e consolidare le posizioni all’estero già acquisite
dalle aziende, nonché garantire maggiore capacità di
penetrazione e di presidio
dei mercati emergenti. Le
opportunità non mancano
in questa terra baciata dal
sole, ricca di imprese dalle
potenzialità elevate e nota
per alcune punte di diamante, peraltro principali
settori “focus” nell’ambito
del Programma di promozione 2012, quali aerospazio, filiera agroindustria e
florovivaismo, sistema casa
(legno-arredo),
chimica,
green economy (ambiente,
edilizia sostenibile, energia
rinnovabile), Ict, materiali
lapidei, settore meccanico –
meccatronica, sistema moda
(tessile-abbigliamento-calzaturiero-accessori-gioielleria), nautica da diporto.
Si tratta di comparti chiave,
d’eccellenza, del sistema pu-
Nichi Vendola sigla il protocollo d’intesa con la Provincia di Guangdong
L’obiettivo è di puntare
non solo sull’innovazione
dell’offerta delle aziende
ma anche sulla ricerca
di opportunità di sviluppo
a livello internazionale
gliese, non gli unici. Tant’è
che a questi progetti se ne
aggiungeranno molti altri,
quelli cosiddetti “speciali”,
di promozione e valorizzazione dei rapporti economici e delle principali specializzazioni produttive. Uno
su tutti interessa l’artigianato artistico e tradizionale,
che nel Tacco d’Italia è una
delle vocazioni più antiche e
tipiche nella produzione regionale, ma che necessita di
supporto e sostegno tecnico
e operativo per rafforzarne
i processi di internazionalizzazione. E questo sarà il
compito del progetto speciale a esso indirizzato.
Non basta. Attenzione anche
all’industria creativa pugliese (cinema, musica, editoria,
design, pubblicità e comunicazione) con un progetto
speciale dedicato e mirato a
sostenerne la proiezione sui
maggiori mercati internazionali. Pugliesi nel mondo
è infine un altro progetto
speciale, che vede in prima
linea la Regione Puglia (Servizio Internazionalizzazione), consapevole di quanto
la loro presenza all’estero,
con famiglie, discendenti e
comunità, possa essere una
risorsa essenziale per fortificare i legami con i Paesi
ospitanti e testimoniare l’eccellenza del made in Puglia
su scala internazionale.
Un’importanza particolare
nel Programma di promozione dell’internazionalizzazione è riservata poi ai
Progetti Paese che insistono
su territori ritenuti particolarmente strategici per la
Puglia. Così viene concentrata geograficamente l’azione di internazionalizzazione
attraverso azioni di scouting, missioni istituzionali
ed economiche, missioni
incoming ed eventi parternariali. Le aree geografiche
considerate prioritarie per
il 2012 sono la Cina, l’India,
la Russia – CSI (Comunità degli Stati Indipendenti
dell’ex Unione Sovietica), il
Nord America (soprattutto Stati Uniti e Canada) e il
Sud America con particolare
riferimento al Brasile.
Alcune di queste azioni seguono le strategie condotte negli anni scorsi grazie
all’intenso supporto operativo dello Sprint Puglia, che
hanno portato alla sottoscrizione di importanti accordi
di partenariato, come il protocollo d’intesa siglato dalla
Regione Puglia con la Provincia del Guangdong, la più
industrializzata della Cina, e
l’accordo di collaborazione
tra il Distretto Aerospaziale
Pugliese e l’omologo distretto del Québec, dove insiste
il secondo polo aerospaziale al mondo. In fieri poi la
definizione di un accordo
quadro di collaborazione tra
la Regione Puglia e la Provincia canadese del Québec
che intende sviluppare iniziative congiunte in diversi
settori strategici.Insomma,
un Programma promozionale corposo questo per il
2012, proiettato sui valori
della creatività, dell’innovazione e della valorizzazione
dell’intero sistema Puglia.
Una linea d’intervento che
pure quest’anno non perde
d’occhio l’obiettivo primario
di attivare in modo concreto le politiche di intervento
regionale di sostegno alla
promozione
dell’internazionalizzazione dei sistemi
e distretti produttivi locali,
passando per una rinnovata comunicazione istituzionale, per la predizione di
strumenti, materiali promozionali e interventi ad hoc,
per la partecipazione a interventi mirati in eventi isti-
9
L’aerospazio pugliese
vola a Seattle
L’
aerospazio pugliese, in piena curva
ascendente sui mercati
esteri (con esportazioni
in crescita del 30,6%),
questo mese è volato a
Seattle, una delle capitali
mondiali del settore, per
partecipare all’Aerospace
& Defence Supplier Summit, una borsa d’affari
nella quale gli operatori
di tutto il mondo valutano i potenziali fornitori.
Il merito va alla Regione
Puglia - Servizio Internazionalizzazione, presente
grazie al supporto operativo dello Sprint Puglia,
lo Sportello regionale per
l’internazionalizzazione
delle imprese. Hanno fatto parte della delegazione
il Distretto Aerospaziale
Pugliese e 8 aziende, che
hanno scelto di sfruttare le opportunità offerte
dall’evento internazionale, da anni realizzato in
varie città del mondo e
per la prima volta negli
Usa, voluto da Boeing, la
più grande costruttrice
statunitense di aeromobili che ha il suo principale
impianto produttivo nei
pressi di Seattle.
tuzionali, missioni all’estero
e azioni di follow-up e molto altro ancora. Il dinamismo della Regione Puglia
sul fronte della promozione
dell’internazionalizzazione
non è passato inosservato e
la regione è sempre più meta delle visite diplomatiche
di ambasciatori (la visita
dell’ambasciatore cinese lo
scorso 27 febbraio è l’ultima in ordine cronologico) e
rappresentanti istituzionali
che vogliono cogliere le opportunità di collaborazione
con un piccolo territorio,
sempre più proiettato verso
il grande mondo.
Esportazioni in forte ripresa nel 2011
La Puglia ha messo a segno un incremento del 17,9% dell’export, prima
regione in Italia. La media nazionale si è attestata a un +11,4%
E
La Regione Puglia a Paris AirShow (Le Bourget, Francia)
xport pugliese in volata.
Ultimi dati Istat alla mano,
di qualche giorno fa, nel 2011
la Puglia si è distinta tra le regioni italiane che più hanno
contribuito alla crescita delle
esportazioni nazionali. È prima in Italia, con un incremento del +17,9%, seguita da Sicilia
(+15,5%) e, in terza posizione,
da Liguria e Abruzzo a pari
merito (+14,7%). In Italia l’aumento si ferma all’11,4 per cento. Nelle vendite verso i Paesi
comunitari, la regione pugliese ha concorso con il +16,8%,
mentre verso i Paesi extra Ue
l’incremento tendenziale è stato del +19,4 per cento.
Insomma, pura inversione di
tendenza e piena ripresa, con
un valore dell’export pugliese
che nel 2011 vale 8,159 miliardi di euro e mette a segno
una crescita di 719 milioni sui
valori pre-crisi del 2008 (7,440
miliardi). Di fatto i valori precedenti alla crisi globale sono
stati superati del 9,6 per cento.
A darne meglio la misura il
confronto con il 2010: l’export
pugliese valeva 6,919 miliardi
di euro, vale a dire 1,250 miliardi in meno rispetto al 2011.
Un vero orgoglio, segno di una
terra che sa innovare e che è
sempre più votata all’internazionalizzazione. Soprattutto
è la testimonianza di riposizionamenti anche per settori,
come il Tac (Tessile-abbigliamento-calzaturiero), che hanno risentito duramente della
crisi degli anni scorsi. Piena
soddisfazione della vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione
Puglia, Loredana Capone, che
dice: “Questo primato ci conforta sulla bontà delle politiche
attuate in tema di internazionalizzazione grazie anche al
supporto di altissimo profilo
dello Sprint Puglia, il nostro
Sportello per l’internazionalizzazione, ma soprattutto ci
insegna che le aziende spinte
pure dagli incentivi regionali
hanno imparato a innovare e
così sono diventate più competitive e più forti sui mercati
esteri. Basti pensare che solo
per ricerca e innovazione dal
2009 a oggi abbiamo finanziato
615 progetti per 304,2 milioni
di incentivi”.
10 Internazionalizzazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
■■ CALABRIA / La Regione ha varato pacchetti di incentivi per le imprese, tagliato i costi di spesa della politica e avviato nuovi progetti
Previsto il potenziamento del porto di Gioia Tauro
In programma la creazione di nuove infrastrutture ferroviarie per collegare meglio la Regione con i mercati del nord Europa
“P
responsabilità sociale, iniziativa individuale, federalismo infranazionale sono
le key words del nostro progetto, capace di riaccendere
© g8ste - Fotolia.com
er la Calabria è iniziata una nuova stagione.
La Regione è tornata da due
anni a una politica del fare:
democrazia partecipativa,
le speranze e i talenti della
gente, soprattutto dei giovani. Vogliamo guidare la Calabria verso l’Europa con un
ruolo da protagonista, ma
siamo pronti ad impegnarci
su più fronti, dalla razionalizzazione della spesa pubblica alle questioni sociali
come l’istruzione, lo sviluppo infrastrutturale e la sanità”. Così focalizza le priorità
del suo mandato Giacomo
Mancini, assessore al Bilancio e alla programmazione
nazionale e comunitaria della Calabria nel governo regionale guidato da Giuseppe
Scopelliti.
Una squadra forte che nei
primi cento giorni di attività
ha già raggiunto un traguardo importante, varare un
pacchetto di incentivi per le
imprese in grado di dare vita
a circa 7mila nuovi posti di
lavoro. In netta rottura con
il passato anche i risultati
ottenuti nella riduzione dei
costi della politica: “Per rendere la Regione sempre più
virtuosa anche nella spesa
pubblica abbiamo tagliato le
spese di funzionamento del
Palazzo - sottolinea l’assessore Mancini - diminuito le
poltrone e le indennità degli
enti di sottogoverno, cancellando anche una serie di leggi che producevano sprechi
e alimentavano clientele. In
questo modo abbiamo posto
le basi per riordinare tutta la
spesa regionale. In quarantuno anni di regionalismo
non era mai stata fatta una
Calabria e fondi comunitari: missione compiuta
Nel 2011 la Regione ha gestito con grande rigore e trasparenza
le risorse destinate a finanziare lo sviluppo di progetti sul territorio
arantire la massima efficienza e trasparenza nella gestione dei fondi comunitari. Con questo obiettivo la Giunta
regionale della Calabria ha recentemente
dato il via libera a 96 Progetti integrati di
sviluppo locale (Pisl) finanziati nell’ambito
del Programma operativo regionale (Por)
Calabria 2007-2013 con oltre 406 milioni di euro, le risorse del Fondo europeo di
sviluppo regionale (Fesr). Si tratta di un
innovativo strumento finanziario che si
propone di incentivare lo sviluppo locale
di un territorio attraverso il sostegno alla competitività dei sistemi produttivi e
delle imprese. I progetti si propongono di
valorizzare le risorse e le specificità locali
contrastando il declino delle aree interne
e marginali. Dei 105 progetti presentati complessivamente dai partenariati di
progetto, solo 9 non sono stati giudicati
ammissibili al finanziamento dal Nucleo
di valutazione e verifica degli investimenti
pubblici. In cima alle preferenze espresse
dal territorio, i progetti presentati sulla valorizzazione dei centri storici e dei borghi
d’eccellenza (con 28 Pisl), sulla qualità della vita (27 Pisl), sui sistemi produttivi (16
Pisl) e sui sistemi turistici e le destinazioni
turistiche locali (25 Psl.).
“Ora - ha commentato l’assessore al Bilancio e alla programmazione nazionale
e comunitaria, Giacomo Mancini - si passerà alla seconda fase che è quella della
© Cristian Santinon - Fotolia.com
G
L’assessore al Bilancio della regione, Giacomo Mancini
riforma simile”. Da due anni
il bilancio viene approvato
prima di Natale nei tempi
previsti dalla legge in modo
da poter pagare lavoratori e creditori sin dai primi
giorni del nuovo anno. Nei
definitiva valutazione e dell’ammissione
al finanziamento. Siamo molto soddisfatti
delle tante domande presentate.
In questi mesi ci siamo impegnati per far
conoscere le potenzialità dei Pisl organizzando un tour in ogni angolo della Calabria per incontrare i calabresi, gli amministratori e le imprese. I dati dimostrano che
i comuni hanno colto questa opportunità
ed entro aprile i progetti migliori verranno
finanziati”.
primi due mesi del 2012 la
Ragioneria generale ha già
liquidato circa un miliardo
di euro.
In dirittura d’arrivo anche un
grande progetto di sviluppo
del Porto di Gioia Tauro. “A
causa delle inefficienze del
passato - spiega Mancini - la
Calabria rischiava di perdere 163 milioni di euro. Noi
non soltanto abbiamo confermato quell’impegno, ma
abbiamo avuto la capacità
di triplicarlo aggiudicandoci
la somma di 443 milioni di
euro. Con queste risorse finanzieremo il potenziamento del porto di Gioia, che già
oggi è tra i più importanti del
bacino del Mediterraneo”.
In programma è, infatti, la
realizzazione di importanti infrastrutture ferroviarie
che consentiranno alle navi
di poter scaricare i container sui treni e raggiungere in
tempi rapidi il nord Europa.
Nel 2011 la Regione Calabria
ha centrato gli obiettivi di
spesa dei fondi comunitari
salvaguardando in questo
modo le risorse destinate al
Por (Programma operativo
regionale) dal Fondo europeo di sviluppo regionale
(Fesr) per il 2007/2013 creato con l’obiettivo di ridurre lo scarto esistente fra i
vari livelli di sviluppo delle
regioni europee. “In quasi
due anni di lavoro - rimarca sempre l’assessore - abbiamo aumentato del 390%
le procedure attivate con la
pubblicazione di 50 nuovi
bandi, e incrementato del
118% la spesa certificata”.
Dalla Commissione europea è intanto arrivato il via
libera al cofinanziamento di
tre grandi progetti, le metropolitane di Cosenza (per un
investimento di 160 milioni
di euro) e di Catanzaro (145
milioni di euro di impegno)
e la strada Gallico-Gambarie
(65 milioni di euro) che andrà ad incidere su un’area
attualmente carente di infrastrutture.
Nel 2012 la Calabria potrà
contare su un nuovo bilancio nel quale ci sono 800
milioni di euro da gestire in
modo autonomo, un plafond
inferiore di 70 milioni di euro rispetto a quello dell’anno
passato.
“Abbiamo pensato di intervenire su più fronti iniziando - spiega Mancini - dalle
categorie sociali più deboli:
70 milioni di euro sono ad
esempio stati destinati alle
misure per il lavoro e alla lotta al precariato e altri
15 milioni di euro alle rette
delle strutture socio sanitarie”. In programma anche un
forte sostegno agli investimenti cofinanziati dai fondi
comunitari per avviare la
ripresa del tessuto imprenditoriale in alcuni territori e
comparti strategici. È il caso
delle nuove risorse stanziate
per incentivare le imprese
dell’area di Gioia Tauro ( 8
milioni) e delle risorse destinate al settore agricolo nella
Piana di Sibari (3,5 milioni).
In questo ambito si inserisce anche l’istituzione di un
Istituito un nuovo fondo
regionale per le attività
produttive, di oltre cinque
milioni di euro
e incrementata la
dotazione di risorse per
il turismo, come quella
per la promozione
territoriale dei voli
charter
nuovo fondo regionale per le
attività produttive, di oltre 5
milioni, nonché l’incremento della dotazione di risorse
per il turismo, come quella
per la promozione territoriale con voli charter. “Siamo consapevoli, però - ha
aggiunto l’assessore Mancini - che il lavoro sia ancora
lungo. Sulle nostre spalle c’è
il pesante fardello del passato, ma davanti a noi c’è la
possibilità concreta di edificare una Calabria nuova e
migliore. Non sprecheremo
questa occasione”.
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
Internazionalizzazione
11
■■ SATI / Gli obiettivi della Società per l’attrazione degli investimenti, voluta dal Comune cittadino
Promuovere e far crescere Reggio Calabria
Tra le priorità, riuscire ad attrarre più turisti durante tutto l’anno e non solo d’estate
D
all’autunno del 2010, la
città di Reggio Calabria
ha un’ulteriore freccia all’arco
del suo sviluppo. Si tratta della Società per l’attrazione degli investimenti (Sati), voluta
proprio dal Comune cittadino,
per adempiere a determinati
scopi. Tra i principali, come
spiega Tommaso Cotronei,
funzionario del Comune che
supporta la società: “Attuare
attività di marketing per promuovere lo sviluppo del territorio, e attrarre investimenti
in ambito sia nazionale che internazionale”. Precisa l’amministratore unico, Ivano Nasso:
“Anche se costituita da poco,
Sati ha l’ambizioso compito di
promuovere e far crescere la
città”. Sati nasce il 13 ottobre
2010, sulla base della deliberazione del Consiglio Comunale
n. 54 del 27.11.2009.
Reggio Calabria è una città da
scoprire, non attraverso cui
transitare per passare in Sicilia. Dall’Aspromonte al mare, i
paesaggi sono mutevoli e rappresentazione esatta della migliore macchia mediterranea.
Qui, dove ancora si incrociano
miti e leggende, il lungomare
accompagna la spiaggia. In
lontananza il fumo dell’Etna,
ma è un’altra storia. Questa
magia risulta affascinante agli
occhi del turista: è necessario
però che questi abbia la possibilità di innamorarsi di questi
luoghi. Proprio lo sviluppo del
settore turistico viene considerato una delle priorità, in
Sati. Potenziare questo ambito
significa infatti sia aumentare
il flusso dei turisti, che accrescere gli investimenti privati.
“Reggio Calabria - spiega Cotronei - è una città capace di
un’ampia offerta turistica, ma
a tutt’oggi i flussi sono ancora
sotto le potenzialità del territorio. Anche il turismo balneare,
fiore all’occhiello di un’intera
zona, potrebbe crescere ancora. I nostri progetti puntano
innanzitutto a destagionalizzare l’offerta, e a far crescere
l’interesse per questo pezzo
prezioso d’Italia”. In questo
ambito Sati si muove nel solco
di progetti già attivati dal Comune, quali “Reggio passapor-
Da sinistra Ivano Nasso e Tommaso Cotronei
to per l’Europa”, iniziativa innovativa sia per il metodo, che
per gli strumenti di marketing
utilizzati. La promozione della
città e del suo territorio avviene, infatti, presso le più importanti capitali europee. Come?
“Utilizzando un bus turistico,
serigrafato esternamente con
immagini della nostra terra, e
dotato all’interno di personale
in grado di rispondere ai quesiti informativi, e di computer
tramite i quali è subito possibile prenotare una vacanza”.
L’iniziativa è resa possibile
grazie alla collaborazione delle Camere di Commercio italiane all’estero, che forniscono
assistenza logistica sul posto e
la possibilità - per un pubblico
business to business - di prendere parte a workshop tematici
sul turismo in Calabria.
Nei prossimi mesi il bus riprenderà la sua attività promozionale in giro per l’Europa, e toccherà nuovamente le
città della Spagna, Paese i cui
abitanti ormai da anni amano
la vacanza in terra di Calabria.
Quest’anno poi, non solo Reggio si mostrerà alle capitali
estere. L’intento di Sati è infatti
quello di diversificare le mete
sul territorio. Proprio con que-
ENTI ORGANIZZATORI
Il lungomare di Reggio Calabria
sto scopo è nato per esempio
il progetto-itinerario “Le terre
della fata Morgana”, una proposta turistica, enogastronomica e culturale che coinvolge
la città e i comuni della costa
Viola, Villa San Giovanni,
Scilla, Bagnara, Palmi, Campo
Calabro e Seminara.
“Il nostro obiettivo - sottolinea
Cotronei - è quello di offrire
pacchetti turistici comprensivi
di servizi di cui possano usufruire i visitatori. Per questo
saranno per esempio predisposti servizi gratuiti per gli
spostamenti”. Attualmente i
pacchetti sono in fase di pre-
parazione, in vista dell’estate
2012, e potranno essere acquistati, oltre che sui bus, anche
sul portale del turismo http://
turismo.reggiocal.it. I pacchetti
saranno strutturati con la collaborazione dei tour operator
e delle agenzie di viaggio locali. Grazie a queste attività che
su più fronti spingono l’offerta
turistica di Reggio Calabria,
la terra della Fata Morgana,
quell’affascinante fenomeno
simile a un miraggio che si
verifica sullo stretto, riuscirà a
farsi ammirare al suo meglio,
garantendo ai turisti un’offerta
ricettiva di estrema qualità.
IN COLLABORAZIONE CON
L’AGRICOLTURA BIOLOGICA TRA
NUOVA PAC E OPPORTUNITÀ DI MERCATO
5 SEMINARI DI APPROFONDIMENTO PER I PRODUTTORI PUGLIESI
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12 Internazionalizzazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
■■ ANALISI / Il rapporto Ice 2010-2011 dimostra come i beni di media alta qualità siano stati meno toccati dalla recente crisi
L’Italia può fare di più nell’export
© Comugnero Silvana - Fotolia.com
Il sistema imprenditoriale deve aumentare la competitività e presidiare con più vigore i mercati emergenti
N
onostante tutto, vince
sempre il made in Italy.
I ricercatori, negli ultimi duetre anni, stanno cercando
di interpretare il comportamento del consumatore, che
con le sue scelte decreta l’andamento del mercato, anche
delle esportazioni. Il periodo
di crisi ha mutato il suo atteggiamento, di conseguenza, in
media, si è assistito a un abbassamento del commercio di
beni in volume, e a una diminuzione degli indici di prezzo
(-11,9% in dollari).
Questo su scala internazionale: in sostanza, l’intero pianeta, con il suo sistema di scambi, ha risentito della crisi, che
si è fatta subito concreta e percepita; il consumatore “planetario”, dotato di meno denaro
da spendere, diminuisce gli
acquisti, e abbassa anche il livello qualitativo del suo acquisto. Risultato: diminuiscono i
volumi delle importazioni di
beni a elevata qualità.
Il ragionamento vale anche
per i prodotti tipici del made in Italy? Secondo quanto
riportato dal Rapporto Ice
2010-2011, “L’Italia nell’economia internazionale”, non
proprio. Il nostro Paese ha
riscontrato un andamento
caratteristico: durante il picco
di crisi internazionale, i beni
di bassa qualità hanno subito
una contrazione dei volumi
importante, mentre i beni di
media e alta qualità, pur con
un lieve ritocco al ribasso dei
prezzi, hanno subito una contrazione minore.
Quando si tratta di abbigliamento, automotive, meccanica, specialità, il discorso è
chiaro: il commercio estero
premia la qualità riconosciuta
e la reputazione del prodotto
italiano, anche in fase di crisi.
Le regioni del Sud non sono
state, in questi anni, a guardare. La Calabria, per esempio, ha visto aumentare la
sua quota dell’export nel 2010
grazie alla vendita di prodotti
alimentari e agricoli. Le esportazioni della Sicilia hanno
registrato uno dei tassi di incremento più elevati di tutte le
regioni italiane, pari al 47,8%
(grazie soprattutto ai prodotti
della raffinazione petrolifera,
dei prodotti chimici e di elettronica). Stesso discorso vale
per la Sardegna, grazie alla
specializzazione della raffinazione petrolifera, del sughero
e dei prodotti delle miniere e
È necessario avere
la giusta capacità
predittiva per intuire
da quali Paesi arriverà
la domanda più decisa
delle cave. La siderurgia “regala” percentuali positive di
export alla Puglia, unitamente
all’industria chimica e ai prodotti agricoli.
Dopo due anni di arresto dovuti alla crisi (il ragionamento è valido anche per le regioni appena menzionate) il
recupero nei flussi commerciali è visibile anche in Campania, grazie al supporto dei
comparti nautico e aerospaziale e soprattutto all’export dei prodotti alimentari
(segmento che peraltro non
aveva subito nessun rallentamento). La Campania risulta la prima regione del
Mezzogiorno dal punto di
vista dell’internazionalizzazione produttiva in uscita. Il
messaggio avvalorato dai numeri va ascoltato: l’Italia deve
puntare a internazionalizzare
le proprie eccellenze, e trovare
strumenti e metodi per farlo al
meglio. Ma verso quali Paesi
orientarsi, con quali prodotti? Il pianeta è vasto, occorre
andare a colpo sicuro. Sempre
il Rapporto Ice suggerisce di
puntare sulle direttrici geografiche già consolidate, tenendo
conto di due fattori: è necessario avere la giusta capacità
predittiva per intuire da quali
Paesi arriverà la domanda più
decisa, e allo stesso tempo evitare il più possibile di rimanere invischiati in economie
estere vessate da problemi di
politica interna (si pensi al
caso del Nord Africa). Il problema è che proprio questi
Paesi, e il vicino Medio Oriente – anch’esso interessato da
cambiamenti politici – sono
l’interlocutore di riferimento
delle esportazioni, specie per i
beni di consumo, e anche delle
importazioni, specie delle materie prime.
L’Italia ha poi un buon export
nei confronti dell’America del
Nord (per i beni di consumo)
e del Sud (per i beni strumentali) e dell’Asia centrale.
Cosa significa tutto ciò? Che
il sistema imprenditoriale del
Paese deve comunque presidiare con più vigore i mercati
maggiormente promettenti,
scalzando la concorrenza dei
“fratelli” tedeschi, francesi e
spagnoli, posizionati anch’essi
sugli stessi mercati di riferimento, e aumentando i fattori
competitivi.
Associazione Eurokom
Sede Legale: via Cavour 4 - 89040 Gerace - Rc - tel - fax +39 0964/1901574
Sede operativa: Europe Direct - 89044 Gioiosa Jonica - Rc - Piazza Cinque Martiri - c.o Palazzo Amaduri
[email protected]
www.eurokomonline.eu
L’Associazione Eurokom attiva nella Cooperazione internazionale e nello sviluppo locale
L’Associazione Eurokom è un ente
non profit che nasce nel 2000 da
un’idea di sviluppo locale e di promozione delle politiche comunitarie
condivisa dai suoi soci, in maggioranza giovani donne della Locride,
nella provincia di Reggio Calabria.
Sono donne il presidente Raffaella
Rinaldis, il suo vice Loredana
Panetta e il segretario generale
Alessandra Tuzza. Eurokom intende supportare i processi di apertura alla cooperazione nell’Unione
Europea, nel Mediterraneo ed in
ambito internazionale di enti locali
ed istituzioni di formazione. Per la
sua mission è prioritario diffondere
le politiche dell’UE per lo sviluppo e la cooperazione, fornendo
supporto agli enti ed alle istituzioni
per la partecipazione a partenariati
progettuali.
Attualmente Eurokom è uno dei
cinquanta centri di informazione
Europe Direct della Commissione
Europea in Italia, grazie al progetto
“Calabria&Europa”. Opera presso
Palazzo Amaduri in Piazza dei Martiri nel comune di Gioiosa Jonica
(RC) per il territorio delle province
di Reggio Calabria, Vibo Valentia e
Crotone. Qui dal lunedì al venerdì
svolge attività di informazione e comunicazione sulle politiche europee
e regionali.
Di particolare interesse per chi
voglia essere informato su ciò che
si muove in Europa è il suo sito
internet www.eurokomonline.eu,
che, quotidianamente aggiornato,
vanta un numero di oltre 127.600
utenti dall’inizio dell’anno.
Tra i molteplici progetti in corso
si sottolineano nel campo della
cooperazione interregionale:
“InfloWence” finanziato sul Programma MED, basato sulla nozione
che il policentrismo è un concetto
strategico
per promuovere territori
integrati e
sviluppo
regionale
sostenibile.
Dieci sono
le organizzazioni coinvolte di otto
stati membri
(Italia, Malta,
Spagna,
Grecia, Slovenia, Olanda e Francia), capofila è Anci Lazio. Eurokom
opera come partner sulla comunicazione e la ricerca scientifica.
“KnowInG”, sempre sul Programma MED, mira a costruire
una strategia regionale di sviluppo
economico, valutando l’innovazione ambientale e incoraggiando le
strategie di innovazione. Capofila è
il CNR di Roma (partner coinvolti Sicilia, Calabria, Portogallo,
Spagna, Grecia e Regno Unito),
Eurokom ha curato il piano di
comunicazione.
“SOS- Strenghtening the
Orientation from School to job”
finanziato nell’ambito del Programma settoriale Leonardo da Vinci,
azioni multilaterali di apprendimento permanente (2007 – 2013),
in cui Eurokom opera in qualità
di partner italiano (gli altri sono
Turchia, Ungheria, Romania, Portogallo, Spagna
e Lituania) per la
ricerca di un panorama europeo
riconosciuto per
l’orientamento
professionale.
“Journey
Through Dances”, finanziato
sul programma
Grundtvig Learning Partnership.
Scopo dell’a-
zione triennale è creare, tramite
lo scambio culturale di danze
popolari le basi affinché i giovani
dei paesi partner (Italia, Romania e
Turchia), divengano i delegati ideali
per condurre le proprie culture ad
incontrarsi e divenire amiche.
Propriamente internazionale è il
progetto “GRAFF-MEE exchanges on urban art in Europe and
Mexico” presentato sul programma
Cultura 2007-2013. Scopo dell’azione è di esplorare le origini e le
dinamiche attuali dei graffiti, la loro
influenza sull’arte e la società, il
legame tra gli esecutori e gli artisti.
Mira a creare una galleria urbana di
1.000 metri a Città del Messico, in
cui saranno realizzate performance
di artisti provenienti da vari Paesi.
Per quasi due anni, tra il Messico
e l’UE si organizzeranno regolari
scambi sulla diversità culturale e
l’arte urbana.
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
SIAFT I
Internazionalizzazione
SIAFT II
SIAFT III
Anno 2010
Anno 2011
Anno 2012
Patrocinio di Unioncamere
Patrocinio di Unioncamere
Patrocinio di Unioncamere
PARTNER:
CCIAA di Matera, Crotone, Foggia,
Potenza, Reggio Calabria
PARTNER:
CCIAA di Matera, Crotone, Foggia,
Potenza, Reggio Calabria, Cosenza
PARTNER:
CCIAA di Matera, Cosenza, Chieti,
Crotone, Foggia, Latina, Potenza,
Unioncamere Molise, Siracusa
Paesi Target:
Polonia, Usa, Russia, Germania
Svezia, Belgio, USA Wext Coast,
Lussemburgo Germania
Germania, Canada, Cina, Brasile,
Spagna, India
n. eventi: 1
n. eventi: 4
n. eventi: 8
n. aziende: 53
n. aziende: 155
n. aziende: 187
Buyers: 19
Buyers: 65
Buyers: 85
n. appuntamenti: 415
n. appuntamenti: 1.238
-
Presentazione nazionale Siaft III - Unioncamere Roma
14 marzo 2012
■■ SIAFT / Il progetto quest’anno coinvolge 10 Camere di Commercio nella promozione dei settori Wine, Oil, Food&beverage e Turismo
Creare opportunità per le aziende del Centro Sud
Tra gli obiettivi del 2012, promuovere azioni di internazionalizzazione per supportare le imprese locali
U
n progetto di internazionalizzazione per promuovere le eccellenze del territorio
del Sud Italia, con un ventaglio
di azioni mirate atte a rafforzare l’immagine dei prodotti
agroalimentari d’eccellenza.
Un vero e proprio percorso
costellato di opportunità relazionali e professionali, per
accompagnare e far crescere
le piccole e medie imprese che
vogliono aprirsi ai mercati internazionali, dimostrando con
una vetrina di qualità il valore
del “fare rete”. Tutto questo ed
altro ancora è il Siaft (Southern
Italy Agri Food and Tourism),
un progetto d’eccellenza giunto
alla sua terza annualità, che
quest’anno - con il patrocinio
di Unioncamere - coinvolge 10
Camere di Commercio nella
promozione dei settori Wine,
Oil, Food&beverage e Turismo. Si tratta di un progetto di
forte impatto, cresciuto significativamente nel tempo, come
dimostrano i dati relativi alle
aziende partecipanti (dalle 50
iniziali alle quasi 200 del 2012)
e quelli dei buyers coinvolti,
passati da una ventina ad un
centinaio circa (vedi tabella).
Il 14 marzo a Roma in sede
Unioncamere, ha preso il via
la terza annualità del Siaft con
un incontro di condivisione
degli obiettivi del progetto e di
approccio tecnico formativo
aperto alle aziende. Nel solco
della continuità con i primi
due anni di esperienza, il 2012
si propone di portare a valore
quanto maturato nel corso del
cammino già percorso, amplificando il contributo di qualità
Inaugurazione Siaft I del presidente Unioncamere Ferruccio
Dardanello - Matera gennaio 2010
derivante dall’inserimento di
nuove Camere di Commercio
partner e di numerose aziende
che hanno aderito alla sfida.
Nel corso del primo biennio
di attività si è registrato un
significativo interesse per il
Progetto Siaft sia da parte degli
interlocutori istituzionali che
delle aziende partecipanti e dei
buyer coinvolti, per i significativi risultati prodotti in termini
di visibilità ed opportunità di
business generate. La terza edizione può vantare, pertanto, un
coinvolgimento più diffuso da
parte del sistema camerale, con
la Camera di Commercio di
Matera capofila a cui si uniscono le Camere di Commercio di
Chieti, Cosenza, Crotone, Foggia, Latina, Potenza, Siracusa e
Unioncamere Molise.
Obiettivo di quest’anno resta,
in ottica di continuità e rafforzamento della mission originaria, quello di promuovere
azioni di sistema in materia
di internazionalizzazione per
supportare le imprese locali,
agroalimentari, ristorative e
turistiche del Centro Sud Italia
che intendono aprirsi ex novo
ai mercati internazionali o raf-
Partecipazione Siaft II al Tle “Travelling Likes Experiences”- La Spezia, settembre-ottobre 2011
forzare la propria presenza in
nuovi Paesi rispetto a quelli già
coperti.
Mettere insieme diverse aziende d’eccellenza - con la loro storia, i loro prodotti, i loro fattori
distintivi di successo - e creare
con esse e per esse opportunità
di confronto e di relazioni è il
primo obiettivo del Siaft, che
si propone di tessere una fitta
trama di opportunità professionali da consolidare, aprendo
occasioni di contatto ma anche
di conoscenza e di valorizzazione delle best practices, con
un calendario ricco di eventi
ed appuntamenti.
Tutto ciò lascia intravedere
importanti opportunità per
lo sviluppo di tutti i soggetti
coinvolti nel circuito, sia all’interno delle rispettive aree di
appartenenza che in termini di
diffusione e rafforzamento del
presidio all’interno delle aree
integrate di copertura che il
progetto prevede - nel suo intervallo temporale gestionale
da aprile a giugno 2012 - con i
suoi eventi e le sue tappe strategiche declinate sia territorialmente che settorialmente.
Sono, infatti, 4 i momenti d’incontro organizzati per il 2012
in aree/sedi differenti, che permetteranno di ottimizzare la
presenza dei buyer in più luoghi (Matera, Crotone, Potenza,
Foggia, Latina), facendo leva
sulle peculiarità dei territori di
alcune delle Camere di Commercio partner, prediligendo
le specificità produttive di ciascuna provincia e rendendole
settoriali per prodotto: Wine,
Oil, Food &beverage, Turismo.
Aziende in crescita
anche nell’edizione
2012 di Siaft
200
187
155
150
100
50
0
53
2010
2011
2012
In particolare saranno tre gli
eventi specializzati B2B nel settore agroalimentare da svolgersi in 3 province di Camere di
Commercio partner, con una
caratterizzazione dei momenti
in termini di segmentazione
dei buyers specializzati provenienti dai Paesi Esteri target
dell’annualità (Germania, Canada, Cina e Brasile).
Il primo evento si terrà a Foggia il 16 aprile e sarà riservato alle aziende del settore
Food&Beverage, il secondo
evento, dedicato alle aziende
del settore Oil sarà a Crotone il
5 e 6 giugno, mentre la giornata
dedicata al comparto Wine si
svolgerà a Potenza il 26 giugno.
Il settore turismo parteciperà
invece ai B2B programmati
in 2 province di Camere di
Commercio partners, con una
caratterizzazione dei momenti
in termini di segmentazione
dei buyers specializzati provenienti dai Paesi Esteri target
dell’annualità (Germania, Canada, Spagna, India). Si tratta
di: Siaft Turismo Nautico che
si svolgerà a Latina il 27 aprile nel contesto di Yacht Med e
Siaft Tourism in programma a
Matera il 25 e 26 maggio.
Il progetto Siaft 2012 inoltre,
con una veste e una comunicazione unica, parteciperà a
13
due eventi internazionali quali
Euro&Med Food in programma a Foggia dal 17 al 19 aprile
2012 e Tti Rimini in programma a Rimini dal 18 al 20 ottobre 2012. Nel corso dell’intero
progetto saranno strutturati
percorsi di avvicinamento di
aziende matricole all’esperienza di internazionalizzazione
Siaft sviluppando una campagna di promozione progettuale
che consenta di raggiungere anche quelle aziende che
hanno sperimentato saltuari
interventi di internazionalizzazione, ma che esprimono
forte interesse per i mercati
stranieri.
Il progetto, in questa terza
edizione, svilupperà inoltre
“la rete” delle aziende aderenti
al Siaft in un’ottica di rafforzamento partnership come
facenti parte di una sorta di
community che si riconosce in
comuni valori. In particolare si
promuoverà la condivisione di
profili aziendali, di esperienze
e strategie imprenditoriali e di
marketing attraverso la creazione di un applicativo, il SI@
FT Book, che, operativo su
Ipad e BlackBerry, metterà gli
imprenditori in grado di dialogare e confrontarsi. Un sistema
sofisticato e innovativo per definire strategie comuni e proseguire l’esperienza di incoming
anche con i buyers selezionati.
Il Presidente della Camera di
Commercio di Matera, Angelo
Tortorelli, si dice particolarmente orgoglioso del riconoscimento di prestigio che il
Siaft è riuscito a guadagnasi
sul campo. “Grazie ad iniziative come questa, che vedono
le Camere di Commercio di
varie regioni del Centro Sud
intraprendere una massiccia
azione di sistema, il nostro
Mezzogiorno ha una marcia
in più per presentarsi coeso
e concorrenziale sui mercati
internazionali - afferma -. Il
progetto è stato particolarmente apprezzato da Unioncamere
quale valido esempio di buone
pratiche per fare sistema, con il
coinvolgimento di enti, aziende, imprenditori nella promozione dei territori e delle loro
potenzialità”.
Un consenso che ha trovato il
sostegno pieno del presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, e del sistema
camerale nazionale per una
programmazione di attività e
di eventi che coinvolgono le
realtà locali e che prevedono
incontri B2B operatori economici di vari continenti.
Una strada di successo ormai
intrapresa che dovrà essere
ulteriormente rafforzata nel
tempo. “Le Camere di Commercio ritengono infatti essere
questa la modalità vincente di
presentazione dei prodotti italiani all’estero - continua Tortorelli -. Qualità e specificità,
simbolo di una filiera affidabile
e interessante, sono il nostro
biglietto da visita nei Paesi e sui
mercati esteri, dove trasmettiamo conoscenze, saperi e il
valore intrinseco dei prodotti
tipici delle province coinvolte,
come espressione diretta del
legame con il territorio di origine. È con questo spirito che
guardiamo con fiducia alle tappe del Siaft 2012 per spingere le
nostre economie locali e contribuire a sostenere la ripresa
del nostro Paese”.
14 Internazionalizzazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
■■ PORTO DI SALERNO / In programma la ristrutturazione e il potenziamento infrastrutturale
Snodo marittimo a vantaggio del Sud
L’adeguamento tecnico-funzionale renderà centrale il porto per merci e passeggeri
D
estinato a rilanciare la
competitività delle imprese della Campania e delle
regioni del sud Italia sui mercati mondiali: è il progetto di
ristrutturazione in corso nel
porto di Salerno. Si tratta di
una serie di interventi infrastrutturali che, nel giro di 2-3
anni, consentiranno di consolidare e accrescere il traffico di uno dei principali porti
commerciali italiani, che già
oggi detiene posizioni di
tutto rispetto in efficienza
e sicurezza. “Il programma
di adeguamento tecnico-
funzionale è in fase avanzata
- spiega Andrea Annunziata,
presidente dell’Autorità portuale. Grazie al consolidamento della banchina principale e all’approfondimento
del fondale fino a 14 metri,
sarà finalmente possibile accogliere le navi di maggiore
pescaggio. Un intervento
fondamentale che, insieme
all’allargamento dell’imboccatura del porto e al prolungamento della diga foranea,
consentirà di consolidare e
incrementare sia il traffico
crocieristico che quello del-
le merci. Negli ultimi anni,
infatti, abbiamo assistito al
fenomeno del gigantismo
navale, con navi con maggiore capacità di carico, meno
inquinanti e più efficienti,
che renderà possibile far attraccare nel porto di Salerno con enormi vantaggi per
le imprese del territorio. Le
opere di adeguamento consentiranno all’export salernitano e campano di affermarsi
sui mercati di tutto il mondo e renderanno possibile
l’approvvigionamento delle
merci e dei semilavorati a
Andrea Annunziata,
presidente dell’Autorità
Portuale
Il Porto di Salerno
■■ UNIVERSITÀ DI TERAMO / Raccordare la domanda e l’offerta di innovazione tecnologica
Esperienza all’estero come alta formazione
Dottorati, assegni di ricerca e corsi per elevare la competenza dei giovani ricercatori
P
untare sull’internazionalizzazione della ricerca
scientifica e della formazione
per la ricerca postlaurea e post
dottorato per formare figure
professionali sempre più competitive e qualificate in grado
di misurarsi con una concorrenza a livello globale sia in
campo tecnico-scientifico che
in ambito giuridico, politico
e della comunicazione. Con
questo obiettivo l’Università
degli Studi di Teramo ha avviato dal 2010 innovativi percorsi
di formazione post laurea e
post dottorato che prevedono
periodi obbligatori di formazione all’estero, corsi di aggiornamento e alta formazione in stretta cooperazione con
le imprese, assegni di ricerca
e partecipazioni a importanti
progetti di ricerca in ambito
comunitario. “Oggi è imprescindibile – spiega il professor
Michele Pisante, pro-rettore
alla ricerca dell’Università di
Teramo - raccordare la domanda e l’offerta di innovazione tecnologica consolidando i
rapporti tra la rete delle Pmi,
gli organismi di ricerca, i centri di servizio e le istituzioni
pubbliche. In questo ambito
le scuole di alta formazione
Michele Pisante, pro-rettore
dell’Università degli Studi di
Teramo
universitaria possono svolgere un ruolo fondamentale”.
Nell’ambito della formazione
post laurea a indirizzo scientifico-tecnologico l’Università
degli Studi di Teramo ha attivato, per il periodo 2011/12
- 2013/14 (XXVII ciclo), 12
borse di dottorato di ricerca finanziate dalla Regione
Abruzzo nell’ambito del progetto speciale Reti per l’alta
formazione del Fondo sociale
europeo che prevedono un
periodo di formazione all’estero di almeno 12 mesi presso
importanti centri di ricerca e
università come l’Universidad
Mundial di La Paz in Messico,
l’Università di Zara, il Centro
di trasferimento tecnologico in agricoltura di Fushew
Kruia del ministero dell’Agricoltura in Albania, la Scuola
estiva della Charitè dell’Università di Berlino, l’Istituto di
Ricerca per l’Agricoltura Biologica di Frick della Facoltà
di Veterinaria delle Università
di Berna e Zurigo in Svizzera
o la School of Food Science
and Nutrition, University of
Leeds in Inghilterra. Sempre
per migliorare le competenze e quindi le prospettive di
occupazione dei potenziali
ricercatori abruzzesi l’Università degli Studi di Teramo
ha affiancato ai dottorati di
ricerca una serie di assegni
Post doc di collaborazione alla
ricerca che hanno la funzione
di permettere il reclutamento
e la formazione dei giovani
più promettenti. “Si tratta sottolinea il professor Pisante
- di assegni di ricerca tematici
biennali a prevalente indirizzo scientifico-tecnologico che
prevedono un periodo di formazione all’estero di 12 mesi.
L’obiettivo è quello di offrire
ai giovani dottori di ricerca
l’opportunità di completare il
percorso di formazione scientifica e di crescita professionale in centri di eccellenza. Ma
i vantaggi – aggiunge il prorettore alla ricerca - non sono
solo individuali: investire sulle
future generazioni di studiosi
e ricercatori che risiedono sul
territorio regionale offre di riflesso, soprattutto nel medio e
lungo periodo, opportunità
di crescita alle imprese dello
stesso territorio sotto il profilo
della capacità di innovazione
e della tecnologia”. Sempre
con questi obiettivi l’Ateneo
costi sempre più competitivi”. D’altra parte, lo scalo salernitano già si attesta quale
strategica porta di accesso
ai mercati internazionali,
come è risultato evidente
in occasione di Logitrans
2011, tenutosi a Istanbul a
dicembre scorso, dove Andrea Annunziata era presente in rappresentanza di
tutti i porti italiani. Ad una
delegazione internazionale,
composta dal sottosegretario
ai Trasporti del governo tedesco, da due rappresentanti
del ministero dei Trasporti
turco, da un rappresentante
dell’ente Monaco Fiere e da
un rappresentante della Fiera
di Istanbul, il presidente ha
presentato i programmi della
portualità italiana e, in particolare, del porto di Salerno,
tesi a rafforzare gli interessi
di cooperazione e le relazioni
economiche internazionali
tra i Paesi dell’Unione europea e quelli dell’area orientale e della sponda sud del
Mediterraneo.
Il dinamismo del Porto salernitano si sviluppa anche sul
fronte del traffico passeggeri
mediante un intervento al
molo Ponente con cui verrà
realizzato un ulteriore posto
di ormeggio per le navi traghetto (Ro-Ro e Ro/Pax) in
adiacenza alle briccole già
realizzate nel 2006. L’opera
consente di fronteggiare il
grande sviluppo dei traffici
delle “Autostrade del Mare”
registrato negli ultimi anni.
È ancora in corso l’elaborazione dei dati del traffico relativo
al 2011. Si stima che il traffico merci abbia registrato nel
2011 un incremento medio di
oltre il 10% rispetto al 2010,
sul totale delle merci movimentate, attestandosi oltre i
10 milioni di tonnellate. L’incremento ha interessato tutte
le tipologie di merci con un
picco nel settore Ro-Ro, dove
si prevede un incremento del
13%, collocando lo scalo salernitano tra i 5 porti europei
per maggiore tasso di crescita. Per il traffico passeggeri
si stima, rispetto al 2010, un
incremento di oltre il 10%,
dovuto soprattutto all’incremento dei collegamenti
intercostieri delle “Vie del
Mare”. Per il 2012 si prevede
un significativo incremento
nel settore crocieristico in
quanto le richieste di approdo
da parte di primarie Compagnie di navigazione superano
del 60% quelle pervenute nel
2011. Il programma di potenziamento infrastrutturale
che sta interessando il porto
di Salerno prevede anche il
prolungamento del molo Trapezio e del molo Manfredi. Il
comparto della crocieristica
è in fase di sviluppo e riceverà un nuovo impulso dalla
realizzazione della Stazione
Marittima progettata dall’architetto Zaha Hadid.
In tal modo sarà possibile dedicare l’intera banchina del
molo Manfredi alle navi da
crociera di nuova generazione così che il Porto di Salerno
entrerà nel circuito dei più
importanti scali crocieristici
del Mediterraneo.
ha conferito 23 assegni biennali, di cui 8 a valere nell’ambito dell’Accordo quadro con
la Fondazione Bancaria cassa
di risparmio della Provincia
di Teramo, che consentiranno
di svolgere attività di ricerca
e alta formazione all’estero
per un periodo compreso tra
3 e 12 mesi presso centri di
eccellenza della formazione
universitaria come l’Institut
universitaire de technologie
dell’Università Paul Verlain
di Metz in Francia o l’Istituto
per il Turismo dell’Università
di Scienze delle tecnologie applicate di Lucerna in Svizzera
o ancora il Max Planck-Institut di Heidelberg in Germania. Nell’ambito del bando Ue
lanciato nel 2009 sui progetti
trasnazionali e nazionali lla
Facoltà di Giurisprudenza
si è aggiudicata un cofinanziamento comunitario per il
progetto di un Master di secondo livello in “International
Cooperation against Transnational Financial Organised
Crime”. E ancora in ambito
comunitario il Dipartimento
di Scienze degli Alimenti della
Facoltà di Agraria dell’Università di Teramo è diventato
capofila di Iseki Food-4 un
network internazionale per
l’alta formazione in scienze
e tecnologie alimentari che
raggruppa 86 istituzioni di 27
paesi europei e di 3 paesi extra-europei (Stati Uniti, Brasile e Israele), con il supporto
di oltre 30 partner di tutto il
mondo, dal Canada alla Nuova Zelanda, dalla Cina al Cile. L’Università degli Studi di
Teramo è strutturata in dieci
dipartimenti scientifici che
afferiscono a due poli, quello
delle facoltà di Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienze
della comunicazione da una
parte e quello delle Facoltà di
Agraria e Medicina veterinaria dall’altra.
Il campus di Coste Sant’Agostino con le facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche
e Scienze della Comunicazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
Internazionalizzazione
15
■■ PUGLIA / L’impegno del “Patto Territoriale per l’Occupazione Nord Barese Ofantino” sul fronte dell’internazionalizzazione
Un volano per l’integrazione nelle economie estere
Aint, Agenzia di settore del Patto, accompagna le imprese del territorio sui mercati internazionali
R
iconoscere nell’apertura
di nuove frontiere economiche una opportunità di
sviluppo oltre i confini nazionali. Elaborare una strategia in materia di rapporti
con l’estero allo scopo di
sviluppare la propria attività
imprenditoriale. Sostenere la
crescente competitività delle
economie emergenti attraverso l’inserimento e il consolidamento della propria
presenza sul mercato internazionale. Internazionalizzazione oggi vuol dire consapevolezza della necessità
di cambiamento che investe
tutti i soggetti produttivi del
territorio: il Patto Territoriale per l’Occupazione Nord
Barese Ofantino (strumento
Il Patto opera
nell’ambiente, nel turismo,
nell’inclusione sociale e
nell’internazionalizzazione
attraverso le sue Agenzie
promosso dall’Unione Europea per creare progetti di
sviluppo locale e nuova occupazione, comprendente i
comuni di Andria, Barletta,
Bisceglie, Canosa di Puglia,
Corato, Margherita di Savoia, Minervino Murge, S. Ferdinando, Spinazzola, Trani e
Trinitapoli, e da pochi mesi
anche la Provincia BarlettaAndria-Trani),
attraverso
l’Agenzia per l’Occupazione
e lo Sviluppo dell’Area Nord
Barese/Ofantina (organismo
che assume il ruolo di assistenza tecnica, con il compito di rappresentare in modo
unitario gli interessi dei soggetti aderenti al Patto) sposa
in pieno questa idea, adottando un metodo di lavoro
basato sulla concertazione
degli interessi espressi dalle
forze del territorio. “Il risultato - spiega Francesco Spina, presidente del Consiglio
di amministrazione del Patto
e sindaco di Bisceglie - è la
realizzazione di progetti innovativi a forte valenza imprenditoriale, per reagire alla
crisi innescando una nuova
fase di sviluppo integrato
del territorio secondo una
logica di sostenibilità e di
Francesco Spina,
presidente del
CdA del Patto
e sindaco
di Bisceglie
integrazione nell’economia
internazionale”. Attraverso
le sue Agenzie di settore, il
Patto opera nell’ambiente,
nel turismo, nell’inclusione
sociale. E pure nell’internazionalizzazione: con l’Aint
(Agenzia per l’innovazione e
l’internazionalizzazione delle Imprese) provvede all’assistenza alla partecipazione
a eventi fieristici di rilevanza
internazionale, a missioni
di incoming di importatori
esteri, all’assistenza informativa alle imprese attraverso
lo scouting dei mercati esteri, ad attività promozionali
delle produzioni locali, oltre
alla partecipazione, in par-
tenariato con enti pubblici e
privati, a bandi regionali, nazionali, comunitari. “Con il
progetto ‘Reti Internazionali
di sviluppo’ del PIT2 - spiega Massimo Mazzilli, amministratore unico dell’Aint
- abbiamo offerto alle nostre
imprese agroalimentari la
possibilità di aderire ad importanti eventi, come l’Epcot
international food and wine
festival di Orlando in Florida, il Summer fancy Food
Show di New York e il Road Show di Shangai-Hong
Kong. Decine le imprese
coinvolte, alle quali sono
stati assicurati servizi come
l’assistenza preparatoria agli
■■ ALIMENTARE /Dal 1930 la rinomata e apprezzata lavorazione dei fichi del Cosentino
Dalla Calabria in sette paesi del mondo
Le squisitezze del laboratorio artigianale dei Fratelli Marano di Amantea
I
n Calabria i fichi secchi sono
una tradizione secolare. Buoni, genuini, ancora più squisiti
se avvolti da cioccolato e aromatizzati, conquistano anche il
più fine dei palati.
Nell’entroterra cosentino, queste leccornie si legano al nome
dei Fratelli Marano. Ad Amantea, suggestiva cittadina sulla
costa tirrenica cosentina, si trova il loro famosissimo laboratorio artigiano che, nato dall’intuizione del nonno, dal 1930 e da
tre generazioni si occupa con
passione di lavorare l’eccellente
frutto.
I fichi arrivano in azienda già
secchi, dopo essere stati raccolti
e messi al sole su graticci di canne intrecciate tra loro, in gergo
dialettale chiamati “cannizzole”,
secondo i metodi più antichi.
Tutto passa dalle mani di esperti contadini che, finito il loro
lavoro e una volta che i fichi
sono diventati bianchi, li fanno
arrivare appunto ad Amantea.
E qui nascono pregiate delizie.
A presentarle è Davide Marano, responsabile delle vendite
nell’azienda di famiglia, a partire dalle famose Crocette. Dice:
“Sono ottenute da quattro fichi
farciti con mandorle o noci e
con una scorzetta di arancia,
sovrapposti tra loro, cotti al
forno e aromatizzati secondo
un’antica ricetta dei Fratelli
Marano, creata 80 anni fa da
Bartolo Marano, mio nonno e
fondatore dell’azienda, a base di
zucchero, cannella e alloro”.
Qui si creano poi le antiche
Trecce e Coroncine, i Palloni
di fichi e le tante nuove ricette,
come i Paciocchi, la linea delle
Ficule e quella dei Bon Bon.
La lavorazione è a mano, poiché non esistono macchinari
in grado di sostituire l’uomo in
questa particolare manifattura. “La varietà di fico lavorata
è quella tipica del Cosentino,
denominata ‘Dottato’ - afferma
Marano -, un fico ricco di polpa
e dagli acheni minuscoli, con
un giusto equilibrio zuccheri-
Alcuni dei prelibati prodotti
a base di fichi della Fratelli
Marano
eventi, l’organizzazione delle campionature sulla base
specifica del packaging del
mercato di destinazione, e
assistenza post-eventi. In
sostanza le imprese vengono seguite nella tenuta dei
contatti commerciali con gli
importatori selezionati nel
corso degli eventi per la vendita dei prodotti Sempre con
il Patto Territoriale e con la
sua Agenzia Puglia Imperiale Turismo vogliamo unire le
attività di promozione delle
produzioni tipiche e di eccellenza con la promozione
turistica del territorio, armonizzandole con quelle promosse dalla Regione Puglia
(a mezzo di Pugliapromozione e dello Sportello Sprint).
Oltre ai tradizionali mercati
di riferimento (Usa, Cina,
Nord Europa) particolari
energie saranno destinate a
missioni di esplorazione, di
incoming e fieristiche verso
Russia, Brasile e Germania.
In questi anni di attività
l’Aint ha accumulato un patrimonio notevole di esperienze, conoscenze e contatti
con imprese ed istituzioni
estere. In condivisione con
gli attori pubblici e privati
del nostro territorio, intendiamo contribuire all’apertura e consolidamento di
nuovi mercati per le nostre
produzioni”. Intanto il Patto
Territoriale è impegnato nel
“Covenant of Mayors - Patto
dei Sindaci”, progetto della
Commissione Europea nel
campo dell’energia sostenibile, al quale hanno aderito i
sindaci degli undici Comuni,
impegnandosi nella riduzione del 20% delle emissioni di
CO2 entro il 2020. Nello stesso ambito, attraverso il ‘Programma Leonardo’ il Patto
ha messo in atto un progetto
di formazione di 70 ragazzi
del territorio, creando di fatto un’alleanza tra due azioni
comunitarie (Formazione ed
Energia) con l’unico obiettivo di favorire la crescita professionale dei suoi giovani.
“Tutte le attività sono di respiro internazionale - conclude il presidente Francesco
Spina - finalizzate a favorire
la crescita economica delle nostre imprese, offrendo
nuove esperienze ed opportunità ai nostri giovani in
un’ottica di strategia comune territoriale sulla base di
obiettivi condivisi”.
no, rinomato e riconosciuto come la più alta qualità di fico del
Mediterraneo”. Questa eccellenza del Cosentino è stata riconosciuta dalla Comunità europea, il 22 giugno di quest’anno,
con il marchio Dop. È uno dei
prodotti più tipici e antichi della Calabria. Illustri le citazioni
nelle satire di Orazio, in Seneca
e in Columella.
I prodotti dei Fratelli Marano
sono naturali, non contengono
conservanti, coloranti o alcunché tipo di chimica, né glutine,
quindi possono essere gustati
dai celiaci.
Sono ideali per qualsiasi ora
della giornata, la mattina con il
caffè o con il cappuccino, energetici come spuntino al lavoro o
come merenda nel pomeriggio,
fanno da frutta e da dolce dopo
pranzo e dopo cena. In altre parole, un prodotto di alta qualità,
ottenuto da ingredienti nobili e
selezionati, lavorati con passione, competenza e soprattutto
artigianalità, distinguo dei Fratelli Marano da oltre 80 anni.
Così, quei fichi che nel Secondo Dopoguerra un po’ in tutto
il Sud Italia, ma soprattutto in
Calabria, erano uno dei pochissimi dolci che la popolazione
poteva permettersi, con i Fratelli Marano sono oggi apprezzati e conosciuti ovunque nel
Belpaese ed esportati all’estero.
Si possono trovare nelle migliori boutique gastronomiche, nei
negozi gourmet e delicatessen,
in qualche grande catena di
qualità.
Negli ultimi anni, dopo una
mirata promozione sul territorio nazionale, i Fratelli Marano,
presenti a fiere internazionali
come il Fancy Food di New
York e di Washington, il Sial
di Parigi, l’Ism e l’Anuga di
Colonia, sono riusciti a far apprezzare le loro specialità anche
oltreconfine.
Sono i segnali di una crescita
costante, che da tre anni vede
proiettata l’azienda sempre più
sui mercati internazionali. “Abbiamo cominciato il processo
di internazionalizzazione solo
da poco - continua Davide Marano -. Si è cercato di puntare
sui mercati con alta presenza
di italiani come gli Stati Uniti,
il Canada e l’Australia, nonché
su nazioni con forte espansione
della domanda come il Brasile”.
Per il resto, la qualità del prodotto, l’artigianalità e la tradizione, ma anche la novità gradita nelle fiere e nei mercati dove
le leccornie dei Fratelli Marano
sono state presentate, grazie alla
loro unicità e rarità hanno consentito ai fichi del Cosentino di
riscuotere immediato consenso
e apprezzamento.
Non a caso, oggi i prodotti
dell’azienda sono esportati in
sette nazioni diverse. Ma, soprattutto, nonostante il riconosciuto successo dell’azienda,
sottolineato peraltro da un
aumento delle vendite. I Fratelli Marano sono ancora una
piccola realtà, fiera di contribuire all’economia calabrese: una
piccola azienda artigiana che
vuole continuare a restare tale,
poiché proprio questa qualità
ne rappresenta il vero vantaggio competitivo. Per maggiori
informazioni visitare il sito internet www.fichimarano.it.
16 Internazionalizzazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
■■ CRESCITA / Enterprise Europe Network: una rete di specialisti al fianco delle Pmi che vogliono sviluppare rapporti con l’estero
Un mondo di opportunità, se si sa come coglierle
65 strutture consorziate a supporto delle imprese: dall’accesso ai finanziamenti ai rapporti con i nuovi partner
S
ono 50 mila le piccole e
medie imprese che nel
corso dell’ultimo anno, in Italia, hanno potuto trovare in
Enterprise Europe Network,
lo strumento attivato dalla
Commissione europea nel
febbraio del 2008 per aiutare
le Pmi a cogliere le opportunità di business in nuovi
mercati.
Il 99% di tutte le aziende europee sono Pmi e rappresentano il 67% dei posti di lavoro.
Oggi tale rete ha messo insieme quasi 600 organizzazioni
in oltre 50 Paesi, con più di 3
mila professionisti esperti per
fornire risposte concrete a domande precise da parte delle
aziende.
Il network italiano è composta da 65 strutture attive nel
settore dell’innovazione e dei
servizi alle imprese da molti
anni, quali camere di commercio, agenzie per le imprese, organizzazioni di sviluppo
regionale, istituti di ricerca,
università, centri tecnologici
e d’innovazione. Per motivi
organizzativi si sono riunite
in consorzi e la potenzialità
di questo network sta proprio
nella distribuzione capillare
sul territorio. Una prossimità
alle imprese che si coniuga
con la forza propulsiva che
deriva a ciascun partner della rete di essere collegato con
gli altri attraverso banche dati
potenti, e dallo stretto collegamento con la Commissione
europea, che permette loro di
tenere il passo delle politiche
comunitarie.
I Consorzi italiani sono Alps,
cui aderiscono 6 strutture attive tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; Bridg€economies,
composto da 17 partner delle
regioni Abruzzo, Basilicata,
Calabria, Campania, Molise
e Puglia; Cinema che, coordinato dal Consorzio Pisa Ricerche, compre Toscana, Marche,
Umbria, Lazio e Sardegna con
22 partner; Friend Europe, al
servizio delle imprese di Veneto, Friuli Venezia Giulia e
Trentino-Alto Adige con 10
partner; Simpler, che conta 6
membri ed opera in Lombardia ed Emilia Romagna.
I Consorzi, attraverso i soggetti che ne fanno parte, sono
in grado di aiutare le aziende
ad individuare i potenziali
partner commerciali in altri
Paesi; a sviluppare nuovi prodotti; a fornire informazioni e
consulenze per tutto ciò che
Enterprise Europe Network supporta ogni tipo di impresa interessata ai mercati esteri
concerne la legislazione europee e le opportunità di finanziamento dei programmi Ue,
con particolare attenzione al
Programma quadro di ricerca
e sviluppo 2007-2013. Inoltre,
i partner fungono da canale
di dialogo fra gli imprendi-
tori e le istituzioni dell’Unione, oltre ad essere strumento
di contatto per promuovere
l’internazionalizzazione delle
imprese.
Tra le iniziative dei Consorzi italiani, e destinate a tutte le imprese dei rispettivi
territori, ve ne sono alcune
di imminenti. Mercoledì 28
marzo a Torino, Alps-Europa
ha organizzato un incontro
su “Le regole Ue sugli aiuti di
Stato”, in cui sarà presentato il
nuovo vademecum realizzato
da Unioncamere Piemonte e
Cciaa di Torino in collaborazione con l’Istituto universitario di studi europei della città.
Il documento rappresenta
una guida operativa per le
Pmi beneficiarie delle risorse
europee ed anche per le pubbliche amministrazioni che
erogano questi aiuti.
Fino al 30 marzo, invece,
Uniocamere
Puglia
(partner
del
Consorzio
Bridg€economies) in collaborazione con le 5 Cciaa
della regione e con l’assessorato regionale all’Agricoltura
organizza la seconda edizione della “Settimana bio in
Puglia”. L’iniziativa prevede 5
seminari nelle sedi delle Cciaa
regionali con l’obiettivo di trasferire le novità salienti della
riforma sul biologico a tutti i
soggetti coinvolti in agricoltura.
Relativamente all’attività di
Enterprise Europe Network,
uno spaccato è stato fornito
di recente nel corso della IV
conferenza annuale della rete
che si è tenuta a Varsavia. La
Commissione Ue ha deciso
di ampliarne la penetrazione, creando nuovi punti di
contatto in Giappone e raddoppiando la propria presenza in Cina. Si sta allargando,
inoltre, la rete ai paesi del
Mediterraneo (Tunisia, Egitto
e Marocco). Tra i nuovi Paesi che da poco hanno aderito
al Network figurano Ucraina,
Moldavia e Messico. Negli ultimi tre anni Enterprise Europe Network è stata al servizio
di 2,5 milioni di piccole e medie imprese europee.
Prodotti agricoli italiani
Fare la spesa nei nostri mercati cittadini e quotidiani è
piacevole, comodo e conveniente
perchè il prezzo pagato
vale davvero il prodotto acquistato!
Campagna Amica a Bari:
La Bottega di Campagna Amica di Via Papalia, 2/a
Il Mercato di Campagna Amica di Via Principe Amedeo, 145
Il Mercato di Campagna Amica di Via De Gemmis, 52/a
Campagna Amica a Brindisi:
Il Mercato di Campagna Amica di Via Dalmazia 31/c
Campagna Amica a Foggia:
Il Mercato di Campagna Amica di Piazza Padre Pio
Campagna Amica a Lecce:
Il Mercato di Campagna Amica di Via Foscarini, 16
Campagna Amica a Taranto:
Il Mercato di Campagna Amica di Via Lacaita, 15
Il Mercato di Campagna Amica di Via Veneto, 82
Il Mercato di Campagna Amica di Corso Italia
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
Internazionalizzazione
17
E il futuro è rivolto
ai nuovi mercati
N
L’attività e i prodotti delle aziende vitivinicole siciliane sono sempre più apprezzate anche in continenti lontani: dalla Scandinavia all’India
Filiera del vino e dell’olio sempre più al sicuro
L’Istituto regionale vini e oli di Sicilia presente a “Sol”, il Salone dell’Olio extravergine insieme a Vinitaly
P
er l’Istituto regionale vini e oli di Sicilia il 2012
sarà un anno importante e
impegnativo perché oltre alla “sfida” del vino affronterà
anche quella dell’olio, altro
prodotto eccellente dell’Isola. “Con otto denominazioni di origine l’olio costituisce, assieme al vino, uno
dei pilastri dell’agricoltura e
dell’economia siciliana - ha
affermato il direttore generale dell’Istituto, Dario Cartabellotta - perché il nostro
obiettivo non sarà solo quello
di puntare al miglioramento
qualitativo della produzione
olivicola siciliana, ma anche
quello di promuovere la cultura dell’olio e farne conoscere le proprietà salutistiche”.
L’Istituto regionale vini e oli
di Sicilia è dal 2012 la nuova
denominazione dell’Istituto
regionale della vite e del vino,
nato nel 1950 come ente pubblico con l’obiettivo di tutelare
e promuovere la produzione
vitivinicola siciliana e diventato poi dal 2007 un ente di
ricerca della Regione Sicilia.
Dal novembre scorso la nuova legge regionale 25 gli ha assegnato nuove competenze, la
valorizzazione e promozione
dell’oliva da mensa e dell’olio
extravergine di oliva prodotto
e confezionato in Sicilia, nonché la certificazione, ricerca e
innovazione della filiera olivicola-olearia.
Quest’anno l’Istituto regionale vini e oli di Sicilia sarà
quindi per la prima volta
anche al Sol, il Salone Internazionale dell’olio extravergine di qualità e all’olio in
corso assieme al Vinitaly, la
manifestazione dedicata al
vino fino al 28 marzo a Verona. In mattinata si svolgerà
il primo Taste&Buy dell’olio
durante il quale un gruppo
di dieci-quindici buyer potrà
degustare gli olii in esposizione ed incontrare i produttori
delle trenta aziende siciliane
partecipanti. La formula del
Taste&Buy è già stata ampiamente collaudata lo scorso
anno per il vino e proprio al
nettare di Bacco saranno de-
nazionali ed internazionali
con azioni promozionali, la
partecipazione a manifestazioni fieristiche, degustazioni
guidate, campagne promozionali sulla qualità dei “Vini
di Sicilia”. All’Istituto sono
affidati anche i controlli e la
certificazione delle produzioni vitivinicole siciliane a
denominazione di origine, le
analisi enochimiche effettuate dai laboratori di Palermo,
Marsala, Alcamo e Milazzo
accreditati dall’ente unico
nazionale Accredia nonché
l’attività di ricerca applicata al
servizio delle aziende. Sempre all’Istituto fanno capo la
formazione e l’aggiornamento professionale degli addetti
al settore, così come la consulenza legislativa, la raccolta e
diffusione dei dati del settore
vitivinicolo. Dalla fine degli
anni ‘80 l’Istituto si è focalizzato sulla qualificazione dei
vini siciliani e negli ultimi
20 anni la Sicilia è diventata
un brand di elevato prestigio
nell’enologia internazionale.
La sede centrale dell’Istituto è
a Palermo con uffici periferici
ad Alcamo, Marsala, Milazzo
e Noto, due sportelli tecnici
a Canicattì e Castiglione di
Sicilia. Le attività di ricerca
vengono svolte nella cantina
sperimentale “G. Dalmasso”
di Marsala e a gennaio 2011
è stata aperta una nuova sede
di rappresentanza a Catania.
Dario Cartabellotta, direttore
generale dell’Istituto
dicate quest’anno tre giornate, da oggi fino al 28 marzo.
Sono una trentina i buyer
internazionali che quest’anno
hanno appuntamento con i
produttori delle cantine siciliane in modalità B2B dalle 10
alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30.
Il campo di intervento
dell’Istituto procede quindi
sul doppio binario di vino
ed olio di oliva, i due pilastri
dell’alimentazione
mediterranea. Come spiega Dario Cartabellotta la mission
dell’Istituto è oggi quella di
tutelare e valorizzare le peculiarità “culturali” del vino
e dell’olio, che non sono semplici prodotti di consumo
ma beni culturali, fortemente
connaturati con il territorio,
con la cultura, la storia e le
tradizioni locali, prodotti,
quindi, ricco di significati
simbolici e culturali.
Entrando nel dettaglio del
vino l’Istituto si occupa di
tutta la filiera vitivinicola,
dal momento dell’impianto e
della coltivazione della vite,
fino a quello della promozione del prodotto finito. Non
solo svolge quindi un’attività
di sperimentazione e ricerca
applicata in campo viticolo,
enologico e microbiologico
mettendo a punto modelli
viticoli ed enologici da trasferire alle aziende, ma fornisce anche un supporto alla
competitività delle aziende
vinicole siciliane sui mercati
La tipicità dei
vini e degli
oli siciliani
conquista
sempre più
interesse tra i
buyer esteri
I vini di Sicilia sul tablet con una guida interattiva
Visitare 193 cantine dell’isola grazie alla nuova applicazione
sviluppata in collaborazione con Winecode. Ideale per i turisti
D
opo un iter lungo e travagliato negli
ultimi mesi del 2011 è arrivato il riconoscimento ufficiale della nuova Doc
Sicilia. A beneficiarne sono stati otto vini
della Sicilia Orientale che a gennaio di
quest’anno avevano già ricevuto il via libera della Commissione di degustazione
dell’Istituto Regionale dei Vini e degli Oli
di Sicilia, riconosciuto dalla Regione Siciliana come organismo di certificazione.
“Abbiamo puntato alla riduzione dei tempi
e dei costi - ha spiegato il direttore generale
dell’Istituto, Dario Cartabellotta - in nome
di una maggiore efficienza che non fa altro
che innalzare la qualità dei vini di Sicilia”.
Obiettivo della nuova Doc è infatti quello
di qualificare i vini siciliani e rafforzarne
l’identità, migliorarne la qualità, ridimensionarne immagine e posizione.
Passa anche attraverso lo sviluppo di servizi tecnologici innovativi la promozione
dei vini di Sicilia. Dalla collaborazione tra
l’Istituto e Winecode è nato Winecode Sicilia, la prima guida enoturistica per tablet
e smartphone. Disponibile su Apple Store
e anche Android market Winecode Sicilia
guida il turista e l’appassionato di vini nel
suo percorso reale e virtuale alla scoperta
delle cantine e dei territori di Sicilia. Sui tablet tipo iPad appare una dettagliatissima
el 2012 l’Istituto
Regionale dei Vini e
degli Olii di Sicilia si focalizzerà ancora sui progetti
per l’internazionalizzazione che già lo scorso
anno hanno dato risultati
importanti. India, Paesi
Scandinavi, Svizzera sono
le tappe di questi primi
mesi del 2012. “Si tratta di
mercati - spiega Cartabellotta - molto interessati ai
Vini di Sicilia. Abbiamo
seminato e stiamo raccogliendo i primi frutti,
anche perché le aziende
vitivinicole siciliane stanno apprezzando questo
lavoro di internazionalizzazione. In India in particolare abbiamo lavorato
per ottenere dazi più bassi
per i vini di fascia alta”.
Fitto e intenso anche il
programma 2012-2014
che punterà in primis alla
valorizzazione dei Vini e
degli Olii di Sicilia tramite
il marketing intelligence,
la formazione, la comunicazione e la promozione.
Grande attenzione verrà
riservata anche alla certificazione e al controllo
dei vini a denominazione
di origine e degli oli e olive
da mensa di Sicilia, alla
ricerca, innovazione e divulgazione ed alla valorizzazione enogastronomica
dei territori di Sicilia. Gli
strumenti sono la vendita
diretta, l’enoturismo, la
cultura Wine in moderation e la promozione
della dieta mediterranea.
In programma numerose partecipazioni a fiere,
master e manifestazioni di
rilievo del settore in concomitanza alla già avviata
strategia di aggregazione
che ha portato alla costituzione di associazioni di
produttori come Providi,
Vibiosi e Vitesi, associazioni di piccole e medie
imprese, che altrimenti sarebbero rimaste fuori dai
circuiti di mercato e dalle
iniziative promozionali finanziate dall’Ue.
mappa del territorio in grado di evidenziare la posizione delle cantine partendo
dalla più vicina alla posizione del turista.
è sufficiente sfiorare sulla mappa una posizione segnalata per conoscere il nome
della cantina e tutte le informazioni. Per
ognuna delle 193 cantine già inserite, sono disponibili moltissime informazioni che
vanno dalla disponibilità di servizi di vitto, alloggio e degustazioni alla descrizione
dettagliata dei vini prodotti, del territorio
e della zona di produzione. L’applicazione
si integra perfettamente con le altre applicazioni del tablet: si può attivare automaticamente il software di navigazione stradale per raggiungere la cantina che riceve le
coordinate Gps corrette e verificate direttamente dall’App Winecode Sicilia. è un vero
strumento pratico di consultazione e guida
multilingue, in grado di portare il turista
di qualsiasi nazionalità fin sulla porta delle
cantine di Sicilia.
18 Internazionalizzazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
■■ RICERCA / Un ruolo di primo piano per l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata
Studio e sviluppo di nuove strategie diagnostiche
L’ente partecipa a progetti dell’Unione europea e lavora in collaborazione con istituzioni nazionali ed estere
G
li Istituti Zooprofilattici Sperimentali rientrano fra gli Enti di ricerca riconosciuti in Italia ai
sensi del d.lgs 229/99 per
le problematiche relative
all’igiene e alla sanità pubblica veterinaria. Fra questi
vi è l’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale della Puglia
e della Basilicata che, in
collaborazione con gli altri
II.ZZ.SS. e con altri Enti di
ricerca presenti sul territorio, svolge un’intensa attività di ricerca che riveste un
ruolo fondamentale per lo
studio e lo sviluppo di nuove strategie diagnostiche,
per il continuo perfezionamento e l’implementazione
di quelle già consolidate e
per la standardizzazione e
la validazione di protocolli
operativi sia nel campo della sicurezza alimentare che
della salute animale.
Oltre ai finanziamenti che
annualmente provengono
dal Ministero della Salute,
l’Istituto di Puglia e Basilicata accede per la ricerca
scientifica anche ai finanziamenti della Comunità
Europea con progetti Pon
e progetti VII Programma
Quadro. L’Istituto Zooprofilattico svolge infatti attività di ricerca scientifica
applicata corrente e finalizzata, partecipa a progetti
Ue, lavora in collaborazione
con istituzioni nazionali ed
estere (alcuni esempi: Special Pathogens Laboratory,
dept Epidemiology & Community Health, School of
Veterinary Medicine – Louisiana State University, Usa;
Keim Genetics Laboratory,
Department of Biological
Science – Northern Arizona University, Usa; School of agricolture, food and
rural development Newcaste University, Uk; Robert
Koch-Institut, Center for
Biological Safety, Dept. Of
Higly Pathogenic Microorganism di Berlino; Institute
Veterinary medicinal products Budapest Ungheria).
Collabora, inoltre, con istituzioni scientifiche come
ad esempio Efsa (European
food safety authority), Università, Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), Ian
(Istituto Nazionale Ricerca
applicata alla Nutrizione),
Irrcs, Regione Puglia, Regione Basilicata, Distretto
Il presidente, Felice Scarano
Agroalimentare Regionale
(Dare Puglia) per quanto attiene il settore agroalimentare.
Tutte le attività di ricerca sono al servizio del territorio,
per la soluzione di problematiche sanitarie nel mondo zootecnico. I progetti
realizzati negli ultimi anni
riguardano argomenti di
sicurezza alimentare come
“Messa a punto di tecniche
per gli alimenti irradiati”,
“Sviluppo di sistemi genetici
per lo studio epidemiologico e patogenetico di microrganismi patogeni a veicolo
alimentare, compreso E. coli
Vtec” responsabile dell’ultima epidemia in Europa.
Studi che pongono i laboratori dell’Istituto zooprofilattico all’avanguardia
nel settore della Sicurezza
Alimentare, anche grazie ai
finanziamenti delle attività
di ricerca scientifica. Le ricerche nel campo della sanità animale riguardano per
esempio “Sviluppo di sistemi di miglioramento qualitatitivo dei vaccini batterici
stabulogeni e delle loro performance come processo alternativo al trattamento con
antibiotici nelle malattie
subliniche” , “Studi sul ruolo di alcuni artropodi quali
vettori di agenti patogeni”,
e “Messa a punto di un test
biomolecolare per l’identificazione dei principali agenti
patogeni batterici a potenziale uso bioterroristico
Bacillus anthracis, Burkholderia mallei, Burkholderia
pseudomallei, Yersinia pesti” e tanti altri ancora.
Tra i progetti del VII Programma Quadro, in cui
l’Istituto
Zooprofilattico
Sperimentale della Puglia e
della Basilicata è impegnato
si evidenzia “Establishment
of Quality Assurances for
Detection of Highly Pathogenic Bacteria of Potential
Bioterrorism Risk - EQADeBa”.
I ricercatori dell’Istituto sono tra i membri del gruppo
di lavoro per la Biosicurezza, le Biotecnologie, e le
Scienze della Vita, nominato dalla Presidenza del Con-
siglio dei Ministri e nell’ambito del gruppo di lavoro
nel 2010 hanno partecipato
all’elabarazione del “Codice
di Condotta per la Biosicurezza” .
L’attività scientifica dell’Istituto Zooprofilattico di
Tutte le attività di ricerca
sono al servizio del
territorio, per la soluzione
di problematiche sanitarie
nel mondo zootecnico.
I progetti realizzati negli
ultimi anni riguardano la
Sicurezza Alimentare
Puglia e Basilicata viene
divulgata attraverso pubblicazioni su riviste nazionali
ed internazionali e grazie
alla partecipazione a congressi e convegni nazionali
ed internazionali.
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012
Internazionalizzazione
■■ PROMOZIONE / Il Consorzio Etna World Trade (EWT) raggruppa 80 aziende eccellenti nel settore agroalimentare, enologico e turistico
l prodotti dell’Isola conquistano la Russia
Il 4 aprile, a Catania, il business forum per addetti ai lavori e buyer. Esportazione e ospitalità due possibilità
N
on basta avere prodotti di qualità, bisogna
anche saperli veicolare attraverso le intricate vie del
mondo. Fino a oggi il leitmotiv secondo il quale in
Sicilia i prodotti del settore
agroalimentare sono quanto
di meglio possano richiedere i mercati internazionali
ha finito con il rappresentare un biglietto da visita
per decine di aziende. Solo
che, di fronte alla necessità
di far conoscere questi prodotti d’eccellenza per poterli
esportare, talvolta si sono
dovuti fare i conti con l’impreparazione, con ritardi in
termini di internazionalizzazione delle imprese, e lo
stesso per il turismo, una
vera miniera che potrebbe
risollevare una situazione
stagnante e fare volare il fatturato.
È dalla considerazione di tali presupposti che, due anni
fa, è nato il consorzio Etna
World Trade (EWT). Raggruppa 80 aziende isolane
di prim’ordine nei settori
agroalimentare, enologico e
turistico. Come primo banco di prova l’EWT ha scelto
la Federazione Russa, dove
vanta un patto di ferro con
Banca Intesa Russia. Per il
secondo anno consecutivo, il consorzio organizza a
Catania un business forum
internazionale sui rapporti commerciali tra Sicilia e
Russia. E, soprattutto, lo fa
innovandosi: dopo il successo della passata edizione in
questa del 2012 ai prodotti
del settore agroalimentare si aggiungono numerose
proposte nell’ambito del turismo.
Il business forum, organizzato in collaborazione con
l’associazione
Conoscere
Eurasia, Camera di commercio di Catania, Provincia regionale di Catania e
Banca Intesa San Paolo, si
terrà presso la Camera di
commercio etnea il prossimo 4 aprile. Interverranno
l’ambasciatore russo in Italia, Alexey Meshkov, il presidente di Banca Intesa Russia,
Antonio Fallico, il vicedirettore dell’ufficio Ice di Mosca,
l’Istituto per il commercio
con l’estero, Matteo Masini
e i rappresentanti di Lukoil,
principale investitore russo
in Sicilia, Gazprom e Russian Technologies. Ospiti
Anche in Russia
cresce l’attenzione
del consumatore verso
gli aspetti nutrizionali
e salutistici
degli alimenti
A destra Gigi Saitta, presidente di Etna World Trade
del Consorzio, un gruppo
di buyer in rappresentanza
delle più importanti società
importatrici russe. Al piano
terra della Camera di commercio sarà allestita “Vetrina Sicilia”, un ampio spazio
di esposizione che ospiterà il
meglio della produzione di
eccellenza siciliana.
“A un gruppo di qualificati
operatori del settore, soci
del Consorzio - spiega Gigi Saitta, presidente di Etna
World Trade, - ho chiesto di
Mettersi in rete non solo a parole. Ecco le azioni
di “matching” tra Italia e Albania per fare impresa
L’impegno di Compagnia delle Opere Bari al di là dell’Adriatico
“A
lbania porta dei Balcani”.
Così titolava un workshop che nel novembre 2009
si svolse al Matching, evento
che la Compagnia delle Opere
(Cdo) organizza ogni anno a
Milano presso la fiera di RhoPero, con una presenza di oltre
2.500 imprese italiane ed estere
e che a novembre celebrerà la
sua 8ª edizione. I qualificati relatori delle istituzioni albanesi
ed italiane descrissero ad una
platea gremita di imprenditori Cdo le opportunità e le best
practice per motivarli a considerare l’Albania un paese target
per
l’internazionalizzazione
e quindi a percorrerlo come
“porta” di accesso ad un intera
area del Sud dei Balcani.
In questi anni le molteplici attività succedutesi, con al centro l’evento Matching, hanno
generato un continuo lavoro
di rapporti e di scambi tra le
imprese italiane con oltre 30
aziende albanesi che, accompagnate prima dal ministero
dell’Economia e poi dal ministero dell’Agricoltura della
Repubblica di Albania, hanno
partecipato alle successive edizioni del Matching, associandosi anche alla Cdo attraverso
la sede locale di Bari che ha
seguito dall’inizio tutte le fasi di
scouting e di accompagnamen-
Imprenditori e rappresentatnti della Compagnia delle Opere
Bari alla Fiera Agroalimentare di Tirana
to nell’area balcanica in sinergia con Cdo Network, struttura
dedicata dalla Cdo all’internazionalizzazione delle imprese.
L’intensificarsi dei rapporti,
delle partnership e delle varie
opportunità che avvenivano
attraversando la “porta” aperta
anche in quest’area dell’Europa, hanno generato, insieme
al business, la consapevolezza
per gli imprenditori che una
“responsabilità che cresce con
la forza dell’origine” non ha
confini. Questo gene è ormai
definitivamente “mappato” e
documentato nel Dna della
Cdo, come testimoniano le 16
sedi all’estero ed il crescente
lavoro di Cdo Network, che ha
già organizzato nel 2011 con
successo il Matching Russia e
che a giugno celebrerà la sua 2ª
edizione del Matching estero in
Cina.
“Per noi che seguiamo ed accompagniamo i nostri amici
imprenditori mentre affrontano le continue difficoltà solcando l’Adriatico da una parte
all’altra - sottolinea il presidente di Cdo Bari, Vincenzo Papa la naturale conseguenza è stata
proporre e realizzare per loro,
e siamo certi anche per tanti
altri, un ponte su quella stessa
direttrice millenaria che già il
proconsole romano di mace-
Antonio Fallico, presidente
di Banca Intesa Russia
donia Gaio Ignazio aveva per
primo realizzato e che da lui
prese il nome di via Egnatia”.
Il ponte ha come piloni le sedi
di Bari e quella di Tirana, inaugurata lo scorso 22 settembre
dal vice presidente Cdo Massimo Ferlini insieme al ministro
dell’Agricoltura e al presidente
dell’Unioncamere di Albania,
nell’ambito di una missione
con 25 imprenditori italiani
ed albanesi durata tre giorni
e proposta dalla Cdo Bari in
occasione della Fiera Agroalimentare, organizzata dal ministro dell’Agricoltura Genc Ruli.
Gli imprenditori hanno partecipato ad una giornata di
Scuola d’impresa sul tema
“Internazionalizzazione ed innovazione”, applicando poi i
contenuti durante i workshop,
la fiera ed i b2b organizzati per
loro. L’Ambasciata Italiana a Tirana ha organizzato un evento
di presentazione del “Sistema
Italia” e il ministero dell’Agricoltura albanese, nell’ambito
della Fiera Agroalimentare a
Tirana, ha dedicato uno dei
principali forum alla Cooperazione economica italo/albanese, chiedendo alla Cdo di
organizzarlo.
Nel novembre 2011 per la terza
volta altre imprese albanesi accompagnate dalla Cdo di Bari
hanno partecipato al Matching
2011 tra cui 10 del settore agroalimentare guidate dal ministero dell’Agricoltura albanese.
Da quest’anno alcuni imprenditori agroalimentari italiani
ed albanesi hanno deciso di
costituire tra loro un’impresa
consortile dedicata a sviluppa-
realizzare una serie di pacchetti turistici per accendere i riflettori sulle perle del
patrimonio architettonico
e paesaggistico che vanta la
nostra isola. Taormina e il
suo mare, l’Etna con le sue
sortite spettacolari, il barocco di Noto e la Valle dei
Templi rappresentano, sul
piano turistico, un’attrattiva che poche altre nazioni
al mondo possono vantare”.
Nulla da obiettare, poiché la
suggestiva bellezza dei luoghi e le potenzialità dell’isola sono un dato di fatto.
“Il consorzio - aggiunge Saitta - ha stipulato convenzioni
con alberghi di pregio in tutta la Sicilia. Il vero obiettivo
19
è quello di esportare, secondo moderni criteri di mercato, i nostri prodotti prima
in Russia e poi nel resto del
mondo e quindi far diventare la Sicilia un parco agroalimentare di valore da venire a
visitare per le vacanze.
Per fare tutto questo l’EWT
ha scelto interlocutori qualificati che conoscono bene il
territorio, come Banca Intesa Russia con la quale abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa”.
Anche in Russia cresce l’attenzione del consumatore
verso gli aspetti nutrizionali
e salutistici del prodotto alimentare.
In questo ambito il prodotto
siciliano può essere valorizzato per le sue proprietà salutistiche. Il consumatore è
molto interessato ai prodotti
biologici, compatibili con la
salute e l’ambiente. La dimostrazione è che in Russia
questi prodotti sono ormai
acquistati da una crescente
fascia di consumatori e sono
in costante aumento l’attenzione e lo spazio dedicato a
tale segmento dai supermercati.
“Bisogna creare una piattaforma Sicilia - spiega Antonio
Fallico, presidente di Banca
Intesa Russia, catanese d’origine, da 35 anni residente in
Russia - e questa piattaforma
sarà la base di partenza per
lo sviluppo dei rapporti tra il
mercato e le aziende”. Il tutto
con i migliori auspici per una
terra unica e di riconosciuto
valore.
Cdo Bari e l’Albania: una bella e lunga storia
- Aprile 2009, Fiera di Konfindustria Albania a Tirana. La Cdo di Bari
presenta il Matching 2009 e sigla un accordo per accompagnare alcune
aziende albanesi a Milano;
- Giugno 2009, I° Seminario sull’Internazionalizzazione a Bari. Ospiti
il ministero dell’Economia Albanese e Konfindustria Albania;
- Settembre 2009, una piccola delegazione Cdo visita in giro per l’Albania le aziende partecipanti al Matching 2009;
- Novembre 2009, a Milano durante il Matching viene presentato il
“Programma di cooperazione alla sviluppo delle Pmi Albanesi” voluto
dall’Ambasciata Italiana e dal ministero dell’Economia Albanese;
- Marzo-Giugno 2010, in Albania si svolge la manifestazione “Due
Popoli, un mare, un’amicizia” organizzata dall’Ambasciata Italiana a
Tirana, di cui Cdo è Partner Istituzionale;
- Novembre 2010, a Milano partecipano molte aziende albanesi con il
ministero dell’Agricoltura;
- Gennaio-Luglio 2011, si intensificano i viaggi, gli incontri e gli scambi
tra imprese italo albanesi con il supporto della Cdo di Bari;
- Settembre 2011, la Cdo di Bari inaugura la sede di Rappresentanza a
Tirana, organizza la prima Scuola d’Impresa con imprenditori italiani
ed albanesi, ed una serie di eventi con le principali Istituzioni italiane
ed albanesi;
- Novembre 2011, al Matching partecipano 40 aziende con l’Aicai (Camera di Commercio di Bari), l’Assessorato Attività Produttive della
Bat, ed il ministero dell’Agricoltura Albanese con 10 aziende;
- Gennaio 2012, alcuni imprenditori agro-alimentariitaliani ed albanesi, dopo gli incontri di settembre e novembre decidono di dar vita
ad un Consorzio che sviluppi il tema dell’internazionalizzazione nel
Settore Agroalimentare e partecipare insieme alle prossime iniziative
Cdo quali, Matching Cina (Giugno 2012) e Meeting di Rimini (Agosto
2012) dove sarà presente per la prima volta dopo trent’anni anche un
ristorante tipico pugliese.
re le opportunità di internazionalizzazione per le loro aziende
in questi mercati.
“La rete tra istituzioni, associazioni e imprese continua ad
infittirsi e a far crescere da uno
sponda all’altra dell’Adriatico,
insieme ai buoni rapporti, le
opportunità di business e le
buone pratiche che - conclude
il presidente Papa - rendono
viva e presente l’amicizia che i
due popoli stanno sviluppando
sempre più uniti da un unico
mare su cui oggi c’è per tutti un
nuovo ponte”.
20 Internazionalizzazione
Eventi
Lunedì 26 marzo 2012