Classe 5 - IC Foglianise
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Classe 5 - IC Foglianise
Classe quinta U.D.A. TECNOLOGIA Ins. PANARESE ANNA TITOLO: Diamo movimento a un robot di cartone Apprendimento unitario: conoscere e utilizzare procedure per progettare e costruire modelli in relazione a uno scopo Obbiettivi formativi: analizzare e comprendere il funzionamento di un circuito elettrico per scegliere quello più idoneo alla meccanizzazione di un giocattolo Contenuti principali: energia elettrica e circuito Connessioni possibili: SCIENZE: gli atomi Attività didattiche 1a fase: “Che cos’è l’elettricità” L’insegnante propone ai bambini una delle esperienze più semplici per osservare un corpo caricato elettricamente:lo strofinio della penna sulla lana che attira pezzettini di carta. Le fasi esperimenziali vengono ordinate in un diagramma di flusso,poi riportato sul quaderno e verbalizzato. INIZIO PRENDI UNA PENNA STROFINALA ENERGICAMENTE SULLA MAGLIA DI LANA APPOGGIA LA PENNA SU ALCUNI PEZZETTI DI CARTA PRECEDENTEMENTE TAGLIATI SOLLEVA PIANO I PEZZETTI DI CARTA SI ATTACCANO ALLA PENNA SI NO FINE La stessa esperienza può essere ripetuta con un palloncino in sostituzione della penna. Dalla riflessione emergerà che tale fenomeno si chiama “elettricità statica” Ma cosa è un fenomeno? Cosa significa la parola “statica”? Si ricerca l’etimologia delle parole Fenomeno- dal greco phain o menòn ciò che appare.. Staticache è in situazione di equilibrio Ma allora perché la penna si è elettrizzata??? Si ricercano informazioni sui testi riguardo l’elettricità statica e si deduce che la lana,come altre cose,è costituita da particelle piccolissime chiamate ATOMI Ogni atomo è costituito da a)particelle senza carica: NEUTRONI b)particelle di carica positiva (+): PROTONI c)particelle di carica negativa (-) : ELETTRONI I protoni e gli elettroni sono in equilibrio I protoni ed i neutroni sono fermi nella parte centrale dell’atomo detta nucleo Gli elettroni sono in movimento intorno al nucleo. L’insegnante chiede ai bambini di rappresentare iconicamente il tutto adoperando colori diversi ATOMO DELLA LANA ATOMO DELLA PENNA Legenda: particelle senza carica (neutroni ) particelle con carica + (protoni ) particelle con carica - (elettroni ) Al termine si chiede di riportare in calce le loro riflessioni,ossia che “durante lo strofinio della penna, sulla lana della maglietta,alcuni elettroni degli atomi della lana si sono allontanati e legati agli atomi della penna. La penna, quindi, si è carica di elettricità ed ha attirato i pezzettini di carta finché l’elettricità non si è esaurita” Per consolidare meglio un concetto cosi difficile, l’insegnante propone ai bambini di andare in cortile per rappresentare con il corpo quanto gia sperimentato in classe formando due gruppi di dieci bambini. Dà a ciascun gruppo due penne nere, 4 rosse e 4 gialle che simbolicamente rappresentano rispettivamente neutroni, protoni ed elettroni. Fa disporre i bambini del primo gruppo come l’atomo del disegno e li fa accovacciare a terra. Li copre, poi, con un velo che rappresenta la maglia e chiede loro di ruotare sul pavimento. Invita, poi, i bambini del secondo gruppo a disporsi anch’essi come l’atomo del disegno e ruotare intorno al velo ( come la luna intorno al sole) sfiorando i compagni con le penne. -Cosa succede? -Quali compagni posizionati sotto al velo dovranno uscire ed unirsi a voi per continuare a ruotare? Queste ed altre le domande-stimolo che l’insegnante pone per far sì che i bambini comprendano che solo i compagni muniti di penne gialle(elettroni) dovranno lasciare il proprio gruppo per unirsi all’altro. Al termine del gioco la discussione scaturita, con i relativi chiarimenti,porterà ad ulteriori riflessioni. 2a fase: : “ il circuito” L’insegnante propone ai bambini il gioco del circuito;li fa disporre in cerchio avendo cura di far annodare al polso,ad un gruppo un nastrino rosso,per rappresentare i protoni,all’altro un nastro nero(non giallo) per rappresentare gli elettroni. Vengono individuati altri 2 bambini;uno che rappresenti la pila(e quindi con ai polsi sia il nastrino nero che rosso) e l’altro la lampadina. I bambini si dispongono come nel disegno… Nastri rossi pila lampadina Nastri neri Al via dell’insegnante i bambini nominati alternativamente devono prendersi per mano - rosso - indicherà “per mano solo quelli con il nastro rosso” - nero - indicherà “per mano solo quelli con il nastro nero” - giallo - indicherà “tutti i bambini” Quindi anche la pila e la lampadina che dovrà fare un salto. I bambini giocando ripetutamente dovranno capire che nominando il giallo, quindi l’unione di tutti, il bambino lampadina potrà saltare simboleggiando l’accensione. Dalla rappresentazione corporea l’insegnante in classe chiede di preparare un circuito elettrico vero e proprio adoperando una tavoletta di legno, una pila da 4,5 volt, 2 fili (uno rosso e uno nero) e una lampadina. I bambini saranno facilitati nella costruzione del circuito perché ricorderanno il simpatico gioco fatto in cortile. Il circuito sarà riportato sui quaderni. Dall’esperienza effettuata si registrano i dati e le conoscenze mediante il diagramma di Gowin (vedi educatore annata precedente) Asse dell’esperienza Asse della conoscenza Se colleghiamo con due fili (conduttori) una pila ad una lampadina, Teoria (perché): la corrente può Asserzione di conoscenza: una questa si accende? scorrere in un percorso che inizia e si lampadina collegata ad una pila si conclude nel generatore (pila) perché in accende se i fili sono fissati uno al polo esso si trova il polo negativo e positivo. positivo(+) e l’altro al polo negativo(-) Principio (come): la corrente, attraverso i fili collegati (c. chiuso) giunge alla lampadina trasformandosi in luce e calore. Concetti: pila (accumulatore di corrente) filo (conduttore di corrente) lampadina (dispositivo che produce un flusso luminoso) Osservazione: prima di collegare il filo all’altro polo la lampadina non si accendeva Registrazione dell’esperienza: 3) la lampadina si è accesa 2) ho collegato il cavetto nero all’altro polo della pila e alla lampadina 1) ho collegato il cavetto rosso ad un polo della pila e alla lampadina Oggetti: pila , lampadina, pinze, filo elettrico, tavoletta 3a fase: “ diamo vita ad un giocattolo” L’insegnante propone ai bambini di animare un cagnolino ed un piccolo robot realizzati con cartoncino nel laboratorio di origami. Divide perciò la classe in 2 gruppi nominando per ciascuno un capogruppo ed invitandoli ad una scelta dei materiali a disposizione: fili, lampadine, interruttori, motorini, pile…ecc.. In un tempo stabilito dall’insegnante i bambini dovranno realizzare un modello meccanizzato, ordinando al tempo stesso, le fasi procedurali in un diagramma di flusso. Al termine dell’esperienza si è riscontrato che un gruppo, avendo adoperato per il cagnolino solo il circuito semplice, è riuscito ad illuminare la testina dell’animaletto, mentre il secondo gruppo avendo utilizzato anche il motorino (smontato da un ventilatore a mano) è riuscito ad imprimere un movimento rotatorio al piccolo robot. L’esperienze vengono riportate sui quaderni. MODALITA’ DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Per la verifica degli apprendimenti proponiamo agli alunni la seguente prova: Tutti bambini avendo a disposizione il materiale qui elencato: interruttore, tavoletta di legno, filo elettrico rosso e nero, lampadina, portalampade, pila devono costruire in un tempo stabilito ( in quindici minuti ) un circuito elettrico.