La formula Spoleto? Qualità e buon prezzo

Transcript

La formula Spoleto? Qualità e buon prezzo
Ferrara: «A Spoleto
proviamo a coniugare
a qualità e il prezzo»
Il direttore artistico
Peri «Due Mondi»
fino a 80mila presenze
con soli 5 milioni di euro
L'intervista
«La formula Spoleto?
Qualità e buon prezzo»
Ferrara, direttore artistico: punto sull'unicità
Francesco Romanelli
Di lui hanno scritto: «È cresciuto in una famiglia confortimotivazioni politiche. Le ha schivate tutte in favore dell'arte». Lui è Giorgio Ferrara, regista teatrale e cinematografico, da nove anni direttore artistico del Festival dei 2
Mondi di Spoleto. Allievo di Luca Ronconi,
vincitore di un David di Donatello nel 1977
(per la regia di «Un cuore semplice», protagonista una grandiosa Adriana Asti, sua moglie),
Giorgio Ferraraha schivato lemotivazionipolitiche del padre Maurizio Ferrara, senatore
comunista, e della madre, che fu a capo della
segreteria politica di Palmiro Togliatti. È anche il fratello maggiore (e magro) di Giuliano
Ferrara. Nel 2007 trovò un Festival di Spoleto
agonizzante: cinquemila spettatori. L'edizione 2016 si è conclusa con 80mila presenze.
Formula magica? Metodo? Glielo chiediamo.
MEDIA
Va bene, lei avrà pure schivato la politica. Ma con le istituzioni politiche, in quanto
direttore artistico di un festival internazionale dovràpure averci a che fare. In che modo?
«Cominciamo col dire che la nomina del
direttore del Festival di Spoleto è del Ministero. Appena mi sono insediato ho fatto innanzi tutto due cose:riorganizzarela fondazione del festival, finanziata all'80%
confondi pubblici, eriannodareirapporticonleistituzionilocali, sindaco di Spoleto e presidente della Regione».
Sostegni alla cultura, ovvero soldi
pubblici. Come sifa ad evitare sprechi o
carrozzoni client elari?
«Dipende da come ci si pone. Con le
istituzioni del territorio va impostato un
rapporto serio, paritario. Io per la verità
mi sono sempre trovato bene: spiegando
e motivando le mie scelte dal punto di vista artistico e - naturalmente - anche economico».
Lei ha riportato il festival ad antichi
fasti. Non ha usato bacchette magiche:
maqualecriterio?
«Le faccio l'esempio della sezione teatro. Per rilanciarlaho puntato sunomi internazionali e nazionali di rilievo, sul
coinvolgimento di giovani, su accordi-ponte e coproduzioni con altre realtà
culturali, come l'Accademia d'arte drammatica di Roma e il Ravenna Festival.
Due registi come Robert Wilson e Luca
Ronconi, hanno fatto da traino e dato visi-
Regista
Giorgio Ferrara
è anche autore
di teatro. Perii
cinema nel 1977
ha vinto il David
di Donatello
bilità. Non solo: a loro ho chiesto di realizzare spettacoli appositamente per Spole-
to. Prima non veniva nessuno, poi con
Ronconi che teneva laboratori di teatro,
c'era la fila».
Un festival è comunque un evento
popolare: come si fa a conciliare la quali tàculiiirale conl'esigenzadi non tenetele sale vuote?
«Bisogna avere un nocciolo duro, con
i grandi artisti. Poi accanto vanno bene
anche nomi di richiamo, che comunque
garantiscano qualità. In questo modo,
con questa filosofia, abbiamo portato anche Peter Brook, Juliette Greco o Woody
Alien, che fece una regia di un'opera per
noi. Qui ci sono stati anche Gerard Depardieu, John Malkovich, Charlotte Rampling che comunque sono nomi che attirano. Oltre ovviamente agli italiani: da
Adriana Asti a Franca Valeri. Quest'anno
abbiamo messo in scena un'opera come
Filumena Marturano, ma con la regia di
Liliana Cavani. Ma abbiamo inserito anche artisti che fanno cose molto popolari:
da Edoardo Bennato a Morgan. Abbiamo portato anche Jeff Mills, un dj di Detroit: però gli abbiamo messo vicino
un'orchestra sinfonica. Insomma, l'importante è offrire spettacoli che abbiano
una loro unicità. La forza di una proposta
è anche in questo».
I nomi che fa inducono a pensare a
bilanci sostanziosi...
«Non stratosferici: 5 milioni per 17
giorni di rassegna. Non siamo certo il festival di Salisburgo, che può contare su
38 milioni...La fomiula, dunque, consiste nel creare le condizioni per invogliare
artisti, registi, direttori d'orchestra avenire. E vengono perche per loro Spoleto
è diventata una
Numeri
straordinaria vetri- n ppc+jyol
na».
dei 2 Mondi:
Distribuire
MEDIA
20mila omaggi su d a 5 m i la
30mila
biglietti
a80mila
staccati, come è av- rtrPQPrvP
venuto al Napoli ^
,
, ' .
Teatro Festival, le C O n DUOget
sembranormale?
di 5 milioni
«Francamente
no, non è nomiale.
C'è sempre una piccola quota di omaggi,
ma in proporzioni ragionevoli. Piuttosto
va detto che va fatta una politica dei prezzi, soprattutto in tempi di crisi. In anni
scorsi i biglietti per il concerto finale, per
esempio, costavano 250 euro. Venivano
comprati da banche, sponsor vari, e poi
dalorodistribuitialoro discrezione. Mail
nonnalecittadinononpoteva venire. Così abbiamo abbassato il prezzo a 70 euro,
rendendo lo spettacolo finale accessibile
ed evitando favoritismi. Quanto ai biglietti omaggio, se si eccede servono a lasciare i teatri vuoti: perché magari chi l'ha ricevuto allafinenonvapervedersi la partita in tv...».
Nel bilancio di ima direzione artisticanone! sono però soloiconti economici. Che cosa conta secondo lei?
«Certo, non contano solo gli incassi,
che comunque in nove anni sono triplicati. Oggi sono intorno ai 700mila euro per
tre week-end. Nel bilancio entrano ovviamente le presenze: partivamo da 5mila,
questa edizione ha toccato quota 80mila.
Questo vuol dire fare il tutto esaurito per
alberghi eristoranti.Poi, entranoinbilancio i rapporto con le istituzioni. E con i privati: onnai siamo al 50%: metà fondi li
mette il pubblico, metà gli sponsor privati. Infine, insisto, nel bilancio entrala qualità culturale: con i conti in ordine».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Flexn Al Teatro Augusteo il 2 luglio su seicento spettatori in sala solo 180 hanno pagato il biglietto
MEDIA
Primo piano Napoli I 2 7
, Domenica 17 luglio 2016
n Mattino
biliTà.Nonsolo;nlorohodiiestodirealizzare spettacoli appositam ente per Spol e to. Prima non veniva nessuno, poi con
Ronconi che teneva laboratori di teatro,
e'era la fila».
Un festival è comunque un evento
popolare: come sita a e ancillare la quali là culturale conl'esigenza di non lenere le sale vuote?
«Bisogna avere ILI nocciolo duro, con
i grandi artisti. Poi accanto vanno bene
anche nomi di richiamo, che comunque
garantiscano qualità. In questo modo,
coi [questa lìlos'ifìa. ai ibiamo portalo anche Peter Brook, fuliette Greco o Woody
Alien, che fece una regia di LUI'opera per
[loi.QuicisniK'Siati aiu'l letìeiTirtl Depnrdieu, lolm Malkovich, Charlotte Rampling,cIiecomunquesononoinicheattirano. Oltre ovviamente agli italiani: da
Adriana Asti al'ranca Valeri. Quest'anno
abbiamo messo in scena un'operacome
Film uena Marturano, tua con la regia di
Liliana Ca vani. Vln abbiali HI inserito anche artisti die fam io eosemolto popolari:
da Edoardo Bennato a Morgan. Abbiamo portalo ani he idi Milk un d[ di Detroit però gli abbiamo messo vicino
un'orrhesrra sintbnica. Insomma, l'importante è ollrire spellaci ili che abbiano
unaloro unicità. Lalorza di una proposta
è anche in questo».
Trianon, dipendenti
a De Luca
«Facci lavorare»
È*-*SW^
In una lettera accorata
a DeLucaede
Magistris, i sindacati e
i lavoratori del Trianon
Love Stories
All'Arena Flegrea su poco più
di 2mila spettatori solo 700
i paganti, gli altri tutti invitati
Flexn Al Teatro Augusteo jl 2 luglio su seicento spettatori in sala solo 160 hanno pagato il biglietto
Money
In due repliche al teatro Nuovo
lo spettacolo ha incassato
soltanto seicento euro
opaco
Mercadante).
Questa proposta
tivaècadutanel
silenzio, così come II
proposito del cdadel
teatro, cheaveva
decentrata del Irianon
in questo periodo
L'intervista
«La formula Spoleto?
Qualità e buon prezzo»
Ferrara, direttore artistico: punto sull'unicità
Francesco Romanetti
ro. Appellami sono insedialo hofaltoin-
Di lui hanno scritto: < EccesciLitoinLmafamiglia con forti muli v.'i/i(.n il polii idie. Le ha schivate urne iuta voi? dell'arte". Lui è Giorgio Ferrara, regista teatrdeecmeinatograflco.danove anni direttore artistico del Festival dei 2
Mondi di Spoleto. Allievo di laica Ronconi,
vincitore di Lin David di Donatello nel 1977
(perla regia di»Un cuore semplice», protagonista una grandiosa Adriana Asti,sua moglie),
Giorgio Fenaraha sdoratole motivriziom politiche de] padre Maurizio Ferrara, senatore
comunista, e della madre, die tua capo della
segreterìa politica di Palmiro Togliatti È anche ilfratellomaggiore (e magro) di Giuliano
Ferrara. Nel 2007 trovò un Festival di Spoleto
agonizzante: cinquemila spettatori. L'edizione 2016 si è conclusa con rtuìniln presenze.
Form ula n ì agi ca? Me tod o? Glido chiedimi io.
dazione del festival, finanziala all'Hoc
confondi pulibliri, eri annodareirapporticon le ìsrinizioi ii lutali, sindaco diSpoleto e presidente della Regione».
Sostegni alla cultura, ovvero soldi
pubblici Come sita ad evitare sprechi o
carrozzoni ci k* ni elari ?
"Dipende da coinè ri si pone. (Jon le
istituzioni del territorio va impostato un
rapporto serio, pantano. Io per la verità
mi sono sempre trovato i)eiie:spiegandu
e motivando leu lie scelte eia! ptuito di vistaartisticoe-naturalmente-ancheeeonomico».
Lei ha riportato il festival ad antichi
fasti. Non ha usato bacchette magiche:
ma quale criteri o?
'd^facciol'esempiodeLa sezione leatro.PerrilanciiirlahopLuitatosLinoiniiiitemazìonali e nazionali di rilievo, sul
coiiivolgimento di giovani, su accordi-ponte e coproduzioni cou altre realtà
culturali, come l'Accademia d'arte drammatica di Roma e il Ravenna Festival.
DLie registi coi ne Robert Wilson e Luca
Ronconi, limi! it'I.i'HP'ÌM ir-iiii'.^ uni'nasi-
tLilia'ulludu'/".Vii n.iir.n.ì.-.'.in lul'nu
Mentre aspettavo
Al Bellini riempiti su 560 posti
solo 150 (la prima sera) e
appena 200 (la replica)
Va bene, lei avrà pure schivato la politica. Macon le isti tu/ioni politiche, inquanto
direttore artistico di un festiva] interna/innale dovrà pure averci a chetare. Indie mudo?
«Cominciamo col dire che la nomina del
direttore del h'esiivnl di Spoleio è del Ministe-
Regista
Giorgio Ferrara
è anche autore
diteatro. Perii
cinema nel 1977
ha vinto il David
di Donatello
«A Bangkok nel 2018 la Carmen del San Carlo»
stagione con la direzione di Zubin
M é n a . "E con il San Carlo a Bangkok celebreremo anche i 150 anni
delle relazioni Ira Italia e ThailanU magnate indiano Uberai
dia", aimuncia il manager d i e l'al«Il Teatro napoletano
tra sera a Napoli ha assistito all'Aiè più bello della Scala»
da" in compagnia della moglie, l'ex
ballerina russa Daniira D|alnietova
nel corso di tuia serata cui era preDonatella Longobardi
sente a n d i e Lina lilla delegazione
Nei 1:1!) ÌU lecise ni ritirarsi dal suo iin- dagli Stati Uniti con donors edirigenti di Mot, Lyric Opera di Chicago e
pcro editoriale perché, spiega ora,
Opera di Sa n Francisco.
"Volevo restituire alla Thailandia
quello d i e ini aveva dato, fare qualcosa per lo sviluppo culturale". Fu
Quale impressione le ha fatto il
così d i e Kuku Uberai, indiano, preSan Cario Mr. Uberoi?
sidente dell a Media Ira nsasia'111 ai«Piti bello della Scala, certamente!
land Limited, un gruppo che attuai Erano anni che volevo vederlo! A
mente pubblica circa trenta riviste
Napoli venni u n a d e d n a d'anni fa
specializzate in molti paesi del Sud
per incontrare un amico. Aveva una
Bsl .ustalieo, decise ili fondare un febarca, andammo LUI giorno a Capri
stival, il Bangkok International Festil'altro a Sorrento, di Napoli potei
val of Dance & Musìcdove il San Carconoscere solo lahall dell'albergo».
lo è invitalo nel 2018. Mancano solo
Questa volta invece avrà più
alcuni dettagli ma l'accordo è fatto.
tempo?
11 teatro napoletano porterà in
«Vorrei girare per chiese e musei,
Oriente la "Carmen" firn mia da Damala cosa principale è stabilire la
niele Pinzi Pasca vista in aperto ra dì
tournée del Sa n Carlo».
Il colloquio
La scelta
«L'opera firmata da Finzi Pasca
è solare, ricca di musica e balletti»
Come mai ha pensato al teatro
napoletano?
«Ero in contatto conZubin Menta
che è già slato al noslro festival
cinque volte. Fu lui a propormi il
teatro napoletano e la "Carmen",
poi i dirigenti sono slati mollo
solledtìalle nostre esigenze, la
sovrintendente Rosanna Purchia è
siala anche a Bangkok per
verificare la fattibilità pratica dello
spettacolo».
Quindi lutto è a posto?
«11 nostro teatro non ha grandi
attrezzature. Abbiamo fatto un
progelln e lo abitiamo presentato al
governo, ilavori saranno
completati entro il 2018, Mehra
vuole in bucaspazioperun
organico pieno e lo avrà».
Perché avetescelto "Carmen"?
«Mehta la conosce bene, poi è
un 'opera solare, ricca di musica
trascinante e di balletti d i e il nostro
pubblico ama molto».
Ama anche la lirica?
«Quando nel 2000 introdussi
l'opera ni Thailandia non la
1 iinmi clie fa inducono a pensare a
bilanci sostanziosi...
«Non stratosferici: 5 milioni per 17
giorni di rassegna. Non siamo certo il festival di Salisburgo, die può contare su
3tt milioiii...La formulo, dunque, consistenelaearelecondizionipermvogLiare
artisti, registi, direttori d'orchestra a venire. E vengono perche per loro Spoleto
è diventata una Numeri
straordinaria vetriIl Festival
na».
dei 2 Mondi:
Distri liuire
20mila omaggi su da5mila
30mfla
biglietti a80mila
staccali, come è avpresenze,
venuto al Napoli
Teatro Festival, le con budget
semhranormale?
di 5 milioni
«Francamente
_
no, non è normale.
C'è sempre unapiccola quotarli omaggi,
ma hi proporzioni ragionevoli. Piuttosto
va dettocheva ratta tuia politica dei prezzi, soprattutto in tempi di crisi. In mini
scorai i biglietti per il concerto finale, per
esempio, costavano 250 euro. Venivano
comprali da banche, sponsor vari, e poi
da loro distri buitia loro discrezione. Mail
nomialecittadino non pòteva venire. Cosi abbiamo abbassato il prezzoa 70 euro,
rendendo lospettacolo Hi iole accessibile
ed evitando favoritismi. Quanto ai biglietti omaggio, *e si eecet Ir servono a lasciare i teatri vuoti perché magari dii l'ha ricevi iloallafinenon VÌI per vedersi la parli Nel bilancio di una direzione artìstica non ci so no però soloiconti economici. Che cosa conia secondo lei?
«Certo, non contano solo gli incassi,
che comunque in nove anni sono triplicati. Oggi sono intorno ai 700nùlaeuro per
treu'eek-end.NelbilanrioenLTanoovviamente le presenze: parli vaino da limila,
questa edizione ha toccato quota tiUmila.
Questo vuol dire fare il mito esaurito per
alberghieristoranri.Poi.entranoinhilancioirapportoconleisrinizioni.Econiprivati: onnai siamo al 50%: metà fondi li
nietteil pubblico, me tàgli sponsor privati. Infine, insisto, nel hi lancio entra la qualità culturale: coni conti in ordine».
'iHir-R''i:iLizl'_'N:
conosceva nessuno ma hitti si
commossero vedendo "Bohème".
Oggi nel Paese d sono due
compagnie d'opera e ventano di
ballo, ci sono venti orchestre
sinfoniche e c'è anche un gruppo
che ripropone i musical di
Broadway. II mio obiettivo era
creare una nuova immagine di
Bangkok come centro culturale,
incoraggiare lo sviluppo della
cultura e le relazioni con alni
Paesi.... E primo anno avemmo
tremila spettatori, ora la media è e li
40mtla, abbiamo anche preparato
spettacoli per bambini di zone
povere e portatori di handicap, gli
spettacoli sono per Ini di gusti c'è
moka danza».
Chi vi sostiene?
«Sua altezza reale la principessa
Malia Chakri Sirindhorm d dà il
suo patronato, lo Stato ci dà ini
contributo pari a centoventimila
euro Tanno su un budget di più di
Ire milioni, pratica menifiil festival è
sostenuto da un board di privati,
proponiamo circa venti
perfori! ìance in cinque selliti ìane
ogni autunno e cohivolgiamo
migliaia di aiTtsti, ma è la prima
volta che con il San Carlo ospitiamo
un teatro d'opera italiano».
eaRIPMOUZlDNF RISERVATA
MEDIA