Sulmona Diocesi n. 25 - Diocesi SULMONA
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Sulmona Diocesi n. 25 - Diocesi SULMONA
A nno III n. 1 0 Otto b re- No v em b re 2 01 0 Il saluto del Santo Padre alla Diocesi di Sulmona in Piazza San Pietro il 27 ottobre 2010 Editoriale “Poste Italiane S. P.A . - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2° e 3 °, Roma aut. n.160/2008” Padre Angelo, Vescovo Grazie! Non è solo una parola. S in da piccoli ci hann o in segnato ch e quan do si r icev e qualcosa, a n orma del bu on ga lateo, bisogna dir e: “Gra zie!”. Una par ola ch e espr ime gratitu din e, ricon oscen za per qua nto r icev uto. Quan do si ca pisce ch e nulla ci è dov uto, allora incom in ciam o a d esser e ferv idamen te gra ti, a llora ci coglie di sor pr esa la gratitu din e, la r icon oscen za ch e è la mem oria del cu or e. Legg iam o n el Sa lm o 11 5: “ Che cosa r en der ò al Sig n or e per tutti i ben efici ch e mi ha fatto? A lzer ò il calice della sa lv ezza e inv och er ò il n ome del Sign or e”. Il sa lmista esprim e gratitu din e per qu anto r icev uto dal Sign ore. Tu tto l’essen ziale della n ostra esisten za ci è stato dona to sen za n ostr o m erito. Il fatto ch e io v iv a n on dipen de da m e; il fatto ch e ci sian o state per son e ch e mi h ann o intr odotto n ella v ita , ch e m i han n o in seg nato cosa sia amare ed esser e amati, ch e mi h ann o tra sm esso la fede e mi hann o a perto lo sguar do a Dio: tutto ciò è gra zia e n on è fatto da m e. Da n oi stessi n on av remm o potuto far e nu lla se n on ci fosse stato dona to: Dio ci anticipa sempr e e in og ni sin g ola v ita c’è del bello e del bu on o ch e n oi possiam o ricon oscer e facilm ente com e sua gra zia, com e ragg io di lu ce della sua bontà. E’ con qu esti sen tim enti ch e la diocesi di Sulm ona -Va lv a il 27 ottobr e si è r ecata a Roma a r icam biar e la v isita del Santo Pa dr e dello scor so 4 lug lio a Sulm ona. Qu ella v isita così carica di sign ificati n on è un fatto del pa ssato ma è pr esente al cu or e ch e, innam orato, r icon oscen te e gra to, v a a dir e: “gra zie!”, n on una sem plice par ola o esclama zione ma il v alor e di una r ela zion e ch e porta n ella v ita tanto coragg io, tan ta serenità , tanta speran za. La gratitu din e u nisce. Sentir si grati è come sentir si a ca sa : perciò si dilata il sentim ento della gioia. A llora la n ostra v era ca sa , la n ostra v era or ig in e, n on è a ltr o ch e gratitu dine. Che tutti n oi si possa esser e grati. Ch e tu tti si possa partecipar e la gratitu din e ch e è dentr o di n oi e qu ella ch e ci v ien e da fu or i. Ch e tutto il m on do possa esser e più grato. 46 a Set timana S ocia le dei Catto lici I talian i. Una agenda di speranza. A pag. 2 “R ivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini in lingua italiana. In particolare , saluto i fedeli della diocesi di SulmonaValva, guidati dal Vescovo Mons. Angelo Spina, qui convenuti per ricambiare la visita, che ho avuto la gioia di compiere nella loro terra lo scorso mese di luglio. Cari amici, ancora una volta vi ringrazio per l’affetto con cui mi avete accolto, ed auspico che da quel nostro incontro scaturisca per la vostra Comunità diocesana una rinnovata e generosa adesione a Cristo e alla sua Chiesa”. Da L’Oss e rvatore R oma no - 2 8 ottobre 2 0 10 U n “cambiamento di mentalità” per passare “dalla rassegnazione alla speranza”, dal piangersi addosso al rimboccarsi le maniche: sta aprendo “prospettive nuove, entusiasmanti e incoraggianti” la visita del Papa a Sulmona il 4 luglio scorso, secondo il vescovo Angelo Spina, venuto all’udienza con mille pellegrini ”innanzitutto per dire grazie”. Il vescovo riconosce che oggi la sua gente “ha una marcia in più nell’affrontare i problemi seri come la disoccupazione e le conseguenze del terremoto del 6 aprile 2009. Non avverto più un clima di remissività, lo scoraggiamento di chi pensa di non poter far nulla”. Cardini di questa “boccata d’aria fresca” portata dal Pontefice “sono la riscoperta piena della parola di Dio e l’Eucaristia, che rendono concreto l’impegno della carità e della solidarietà”. La diocesi di Sulmona-Valva in udienza dal Santo Padre O ltre v enti pullman dalla Diocesi di Sulm ona-Valva hanno preso la direzione per Rom a con oltre m ille pellegrini per l’udienza pontifica di m er- coledì 27 ott obre. Il cielo sereno, il freddo pungente del mattino e un v ento tagliente hanno fatt o accoglien za alle persone giunte in pia zza San Pietro. Il v escov o si è recato a salutare i pellegrini che hanno fatto sentire e v edere la loro presenza, con tutto l’ entusia sm o, quando il Santo Padre ha nom inato la 2 Attività in Diocesi diocesi di Sulm ona Valva e ha ringraziat o per la fam iliare e cor diale accoglienza ricevuta il 4 luglio scor so. Mons. Spina, ringra ziando a n om e di tutta la Diocesi per il don o della v isita, ha fatto dono al Santo Padre della pubblica zione del v olu m e “Papa Benedett o XVI a Sulm ona – i discorsi – le imm agini”, con allegato il Videoalbum , in siem e a cesti di pr odotti tipici locali e ai dolci. Al t erm in e dell’udienza m olti fedeli hanno v isitato la Ba silica di S. Pietro. Alle ore 17.00 m ons. Spina con Ottobre -Novembre 2010 tanti sacerdoti della diocesi, i sem inaristi, e i fedeli, ha celebrato l’Eucaristia all’ altare della cattedra. Una giornata indim enticabile ricca di fede, di preghiera trascorsa in com unione con il Santo Padre. UNA TESTIMONIANZA DALLE SETTIMANE SOCIALI Cristian Iannarelli (Vice-direttore Ufficio Diocesano Pastorale Sociale e del Lavoro) L a partenza è fissata nel cuore della notte, una notte bagnata com e una sposa fortunata. Son o le 3.30 quando a ssiem e a Padre Angelo ( oppure m ons. Spina ???) iniziam o il lungo v iaggio, con lui sem pre alla guida, v erso Reggio Cala bria dov e i cattolici italiani si son o dati appuntam ento per la 46 a Settimana Sociale. Dopo m ezzo secolo si t orna in Calabria in un m om ento delicat o per questa regione, per il m ezzog iorno e per l’intero sistem a Italia. Attrav ersiam o territ ori m artoriati dall’av idità umana, m a che trasudano fede, sacrificio, st oria: il tav oliere pugliese, sterm inati terreni d’uliv o e v ite nelle cam pagne baresi, il Meta ponto della Magna Grecia, le m ontagne della Sila per giungere sulle scogliere dell’Aspr om onte dov e ripida e paurosa è la discesa sui cam pi coltivati ad agrum i. Il pr ofum o di m are m i risv eglia. Mandarini, lim oni, arance sem bra im possibile che possano nascere da qu esta terra sott o il giog o delle clien tele più squallide. E allora tutto m i è più chiaro; com prendo le infinite poten zialità dei n ostri territori, com prendo com e sia possibile risollevarsi dal baratro. Una babele di lingue e dialetti ci a spetta dav anti al Teatro “Cilea”: 15 0 giornalisti, 1200 delegati prov enienti da 1 84 diocesi italiane tra cui 300 giov ani, 177 rappresentanti di associa zioni e m ov im enti laicali ( Agesci, Azione Cattolica, Mlac, Acli, Pax Christi, Ma sci, Focsiv , Scien za e Vita, Rinnov am ento nello Spirito, Focola rini, Cisl), 66 v escov i, 204 sacerdoti, religiosi e diaconi. L’intero m ondo cattolico italiano è riunito per contribuire ad elaborare un’agenda di Speranza per il futuro dell’Italia. Lo stretto di Messina è lì dav anti a m e e v ien v oglia di attrav ersare a nuoto quei 3 chilom etri che separano il continente dall’isola di Polifem o, ma è tardi, i lav ori stanno per inizia re. Dopo il m essaggio di Sua Santità Benedett o XVI e i saluti delle autorità civ ili e religiose, il Cardinale Presidente S. Em. Angelo Bagnasco illu stra la sua prolusione: una ricerca e una pr oposta di fondam enti. Partendo dall’appello del Pontefice sulla necessità di una generazione di cattolici im pegnati nell’attiv ità politica, il Cardinale Bagnasco riprende il tema della laicità e dei v alori non neg oziabili; ci ricorda com e siano v alori non div isiv i, ma unitiv i ed è quest o il terreno dell’unità politica dei cattolici. Si sofferma sulla necessità che la Chiesa n on si riduca solo al cult o e alle attiv ità di carattere sociale, m a che possa dire la sua anche su quei valori spesso ritenuti inopportuni. Se la Chiesa rimanesse in silen zio su alcune tematiche – “ ciò significherebbe tradire il Vangelo e quindi Dio e l’uom o” - . Seguon o gli interv enti del sociolog o Diotallev i, dell’econom ista Gotti T edeschi, del rett ore Ornaghi, del prof. Par si; tutte relazioni pr ofonde che descriv ono la situazione attuale, che pr opongono pr ospettiv e cristianam ente ispirate. Nei giorni successiv i ogni gruppo t ematico ha affr ontato questioni fonda m entali: com e intraprendere nel la v oro e nell’econom ia, com e educare per crescere, com e includere gli im m igrati nella società, com e indirizzar si v erso un federalism o solidale, com e ridare fiducia ai giovani per riscoprire i loro “talenti”. Tav oli efferv escenti, discussioni animate con tanta v oglia di cam biare rotta in un crescendo di idee, contributi, testim onianze prov enienti da ogni ango- lo d’Italia. Dai lav ori è em ersa quale sia la v era criticità del m om ento. Quella che stiam o v iv endo non è solo una crisi econom ica, m a alla base v i è una crisi identitaria, che inv este i v alori. Per questo è necessario m ettere la fam iglia al centro dell’agenda politica per tornare ad educare i giov ani. Ecco quale sarà la sfida che attende la n ostra Chiesa nel prossim o decen nio. Che giornate intense! Ma è giunta l’ora di salutare. Si t orna a casa, ma con uno spirit o raffor zato acquistando la certezza che la strada tracciata è quella giusta: non rim anere rinchiusi nel silenzio di una sagrestia, com e m olti v orrebbero, ma im pegnarsi con più determ inazione nel territorio, m aturare quella testim onianza per il raggiungim ento del Bene Comune dell’intera società a cui ogni cattolico è chiam at o a contribuire. 4 6 a S e t t i m a n a S oc i a l e d e i C a t t o li c i I t a li a n i . Una agenda di speranza. S i è tenuta a Reggio Calabria, dal 14 al 17 ottobre, la Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. Dalla diocesi di Sulm ona-Valva v i ha preso parte il Vescov o e Cristian Iannarelli, v ice dirett ore diocesano della Past orale del Lav or o. Sono state giornate intense con relazioni am pie e profonde e con gli interv enti dei partecipanti div isi per gruppi. Alta la partecipazione dei giovani e m olt o v alidi i loro contributi. Nella ricchezza delle conclusioni è em ersa la capacità del Magistero di div entare dottrina sociale m oderna, concreta, univ ersale, capace di declinare questioni com plesse, com e è oggi soprattutto il problema del lav or o. La Chiesa è con sapev ole che oggi, nella pluralità e grav ità dei problem i, qu ello del lav or o è il segno più dram matico di una scollatura del tessuto Cristian Iannarelli sociale e di un’assenza di pr ogram mazione che m ettono in discussione il futuro st esso della società italiana . Ma a Reggio Calabria i m otiv i di preoccupazione son o stati bilanciati da qu elli della speranza, perché la Chiesa ha lanciato la sua sfida culturale, etica ed antropologica, ha chiamato a raccolta i cattolici, li ha esortati anzitutto all’unità e poi ad im pegnarsi fattiv am ente nell’agone della politica, ha ricordato l’im portanza dell’educazione, ha r im arcat o il v alor e dell’im presa ma anche la dignità del lav oratore, ha chiest o una legge elet t orale che perm etta ai cittadini di scegliere i lor o rappresentanti ed un federalism o fiscale che non abbandoni i deboli. La settim ana sociale ha lasciat o alla Chiesa italiana tanti punti lum inosi su cui continuare a riflettere e da seguire. Attività in Diocesi Ottobre -Novembre 2010 Intervista al Vescovo E ccellenza, giorni fa nella trasmiss ione Diario di Bordo, s u Onda TV, le sono state poste una serie di domande. Il Governatore della Regione Abruzzo, dottor Gianni Chiodi, ha parlato di un territorio, il nostro, che deve fare le sue s celte: per avere lavoro occorrono insediamenti indus triali, certamente impattanti per l’ambiente. C’è invece una vocazione del territorio da rispettare? Lei ha comunicato le sue osservazioni . Può precisarle ancora meglio? La m ia opinione pacata e serena è che il nostro territorio è circondato da quattro par chi, una ricchezza di tutto il territorio europeo. Questa ricchezza va salvaguardata, tutelata e prom ossa. Quest o territorio ha la sua v oca zione turistica per l’am biente, per i paesaggi e per le bellezze ar tistiche e culturali presenti. Nella conca Peligna, anni fa son o stati realizzati insedia m enti industriali. Attualm en te ne funzionano solo 17 ; 26 son o artigianali; 33 comm er ciali; 51 di serv izi e alcune unità in costruzione. Non si pu ò strav olgere quest o territ orio con insediam enti non com patibili. Quest o non significa n on fare niente. E’ necessario incentiv are il turism o, ridare slancio alle a ziende e alla piccola industria nel territorio dov e già ci son o costruzioni che son o vuote e ch e, la gen te, chiam a “cim iteri”, dare spazio anche all’artigianato, all’allev am ent o e all’agricoltura, soprattut t o biologica. Su questo settore cosa la preoccupa di più? Non possiam o lasciare alle generazioni future un am biente rov inato e non più re- cuperabile. Abbiam o avuto già tanti danni, ora n on ci si pu ò perm ettere di prov ocar ne altri. Com e v escov o ascolt o tante per sone e sono con sa pev ole che i problem i son o tanti, che quello del lav oro è il segno più drammatico. Ma not o che c’è una scollatura del tessuto sociale e quello che è più grav e una m ancan za di progettualità. Se m anca una unità progettuale da par te di tutte le forze politiche e sociali allora si è costretti alla rassegnazione, m a ognuno dev e poi assum ersi le sue responsabilità. Quando si dice: “o questo o niente”, è segno che non si vuole promuov ere, far sv iluppare, far crescere il territorio e dare risposta ai pr oblem i. Occorre buona v olontà e im pegno. La gente è stufa delle parole e dei litigi interni. Io ritengo che se si vuole si può. Lav orare in qu esta direzione è un segno di speranza perché si lav orerà per il bene comune e non per interessi personali e di parte. Si lav orerà m ettendo al centro le per sone e non solo il pr ofitto che ne si potrà trarre. Quali indicazioni vorrebbe dare? Il Vescov o di una diocesi è un pa store e non un politico, è un padre a cui sta a cuore l’intera fam iglia diocesana, tutte le persone, soprattutto le più pov ere, quelle che v iv ono disagi dal punto di v ista spirituale, sociale, culturale. A seguito della crisi globale che si è fatta sentire anche nella nostra terra, a cui si è aggiunto il sism a del 6 aprile 2009 creando un diffuso sm arrim ento in questa zona della prov incia aquilana, la crisi di v alori a liv ello umano e spirituale hanno accentuato le fratture del tessuto sociale che danno v ita a ferite difficili da risanare se non v i si po- ne subit o attenzione e rim edio. Una indicazione che sen t o di dare è di lav orare, com e si dice oggi “a sistema” con un cam biam ento di m entalità. La rinascita del n ostr o territorio non potrà mai av v enire se n on avrem o quella disponibilità culturale al cam biam ento, a ll’apertura all’altro, alla n ov ità e alla collaborazione fra i singoli, su perando interessi particolari. Fino a quando ognuno “coltiv a il pr oprio orticello” non c’è prospettiva di cam biam ento , di futuro. Ci sarà solo la nera e cupa rassegna zione. Questi scenari um ilia no le persone, sem pre più costrette a chiedere, incentivando un m etodo perv erso che n on è rispett oso della dignità della persona um ana, qu ello del “clientelism o”. E’ necessario ricucire il tessuto sociale fav orendo m om enti di incontro e di form azione personale e comunitaria. Leggiam o nel Vangelo: “Ogni regno div iso in se stesso cade in rov ina e nessuna città o fam iglia div isa pu ò reggersi. (Matteo 12,25 ). Il neo più grande di questo territorio è v ivere ed agire isolati, m a anche quello di essere non “per” qualcuno o qualcosa, ma “contro” qualcuno e qualcosa. Com e è possibile uno sv iluppo se n on ci si parla e non si progetta insiem e? Com e è possibile fare im presa senza collaborazione? Com e si posso creare posti di lav or o e serv izi alla com unità civ ile se questa non trova la sua for za nell’unione delle div er se parti? Lei ha partecipato alla Settimana sociale dei cattolici a Reggio Calabria ha avuto trovato qualche spunto per il nostro territorio? La Settim ana sociale dei cat t olici a Reggio Calabria è sta ta un faro di luce per la società italiana, peccato che la stam pa preferisca i gossip e non parli di cose alte e serie, com e si sono discusse e pro- 3 poste alla Settim ana sociale dei cattolici. Ne è v enuta fuori una agenda di speranza. Non un parlare per parlare, ma un im pegno di speranza per il cam biam ento. Partecipando attivam ente m i son o reso conto che da parte del Vescov o di Sulm ona-Valva e da parte di tutta la Chiesa diocesana c’è bisogno di crescere form andosi alla luce della dottrina sociale della Chiesa. Da quest o scaturisce il proposit o di avv iare una scuola diocesana di forma zione socio-politica. Sarà un arduo im pegno, non so se ci riuscirem o, ma sarà un ottim o contributo proprio per un lav or o sul terreno culturale che è comune a tutti. Sappia m o che la cultura non è solo un bagaglio di con oscenze ritenute fondam entali m a m olto di più. Dare una v isione um anistica antropologica integrale, cioè dell’u om o e di tutto l’u om o aiuta a crescere e a dilatare gli orizzonti, significa coltivare il pr oprio anim o e n on camm inare a seconda delle correnti che tirano, ma con fondam enti che aiutano l’uom o sia a liv ello indiv iduale che com unitario. Cambiando argomento, vorrei che ci parlasse della vis ita del Papa a Sulmona il 4 luglio e della vis ita che la dioces i ha ricambiato a Roma il 27 ottobre u.s . La v isita past orale del Papa a Sulm ona è stato un ev ento di portata spirituale che non ci porta a guardare al pa ssat o, ma a pr ogettare il futuro. La diocesi ha risposto alla gran de con la preghiera, gli in contri di formazione, con la v iva e calor osa partecipazione, con un rinnovam ento spirituale. Era un ev ento spirituale e così è stato v issuto. Personalm ente son o soddisfattissim o, soprattutto per i frutti che sta portando e che, nel tem po, saranno più copiosi e questo non solo a liv ello spirituale. Mi scus i eccellenza ma sui giornali locali sono appars i alcuni “nei” di quella vis ita. I nei li lasciam o a chi ha scritto. Noi abbiam o v ist o ben altra cosa m olto alta e positiva non riducibile a “chiacchiericcio”. Av er porta t o all’attenzione nazionale e m ondiale la nostra diocesi e in m odo particolare la città di Sulm ona, la figura di S. Pietro Celestino, sia con le reti telev isiv e nazionali, con quelle internazionali, con i gior nali di ogni lingua, spazza v ia ogni “diceria localistica”. Cent o giornali in più v enduti per fare “ scoop locale” son o già nella spa zzatura da tem po. La v isita del Papa resterà nella storia e n on solo di Sul- m ona. E il pellegrinaggio a Roma? E’ stato un pellegrinaggio m erav iglioso. I parroci, le parrocchie hanno rispost o con gener osità. Sono partiti più di v enti pullman, alcuni alle tre del m attino, per essere a Rom a alle ore 8.30 di m ercoledì 27 optt obre. In piazza S. Pietro erano presenti circa m ille persone. Quando il Santo Padre ha nom inato i gruppi italiani e la diocesi di Sulm ona-Valv a, c’è stato un sussulto, un agitarsi di bandierine, un corale grido di saluto. Il Santo Pa dre guardava in tutte le direzioni, stupit o e amm irato di tanto affetto. Personalm ente son o rim asto colpit o di com e le persone della nostra diocesi, a v olte così riserv ate, sia no riuscite a far esplodere un saluto carico di forza, di a m ore al Papa, di entusiasm o. Le parole che il Santo Padre ha riv olt o alla diocesi tutta e a quelle presenti, sott olinea no ancora una v olta che è stato fra noi e con n oi e ci porta nel cuore. Al term ine dell’udienza ho fatto don o al Santo Padre della pubblica zione del v olum e “Visita del Santo Padre Benedetto XV I a Sulm ona – 4 luglio 2010 – Le immagini – i discorsi”, con il Videoalbum in DV D. Il Santo Pa dre ha sfogliato alcune pa gine, si è com plim entato, ha ringraziato tutti, e ha detto: “Certamente avete avuto molto da lavorare. Con gratulazioni per il successo”. Queste parole dette dal Santo Padre sono il segno di riconoscenza a quanti han no lav orato con im pegno, pa ssione e nel silenzio. Prim a dell’ ultim o saluto abbiam o fatt o don o al Santo Padre di alcuni doni: il v ino offert o dalla parrocchia di Vittorit o, i dolci offerti dalla ditta Di Masso di Scanno, i formaggi e i salum i offerti dall’ Agriturism o Vallescannese di Greg orio Rot olo di Scanno, un cest o di doni da Ofena. Dopo l’udienza e nel pom eriggio le persone hanno potuto v isita re la Ba silica di S. Pietro. Alle or e 17 c’è stato l’appuntam ento più im portante della giornata con la celebrazione eucaristica all’altare della Cattedra, che ho avuto la gioia di presiedere, con la partecipazione dei sacerdoti della diocesi e dei tanti pellegrini. Abbiam o pregato per tutti: per le tante persone che non son o potute essere presenti a causa di im pegni, per i m ala ti, per coloro che v iv ono difficoltà a causa della m ancanza di lav or o, per le fam iglie, per i giov ani, per le v ocazioni. La giornata si è conclusa con il ringraziam ento a Dio per i tanti doni spirituali ricev uti, soprattutto per essere stati confermati nella fede, nella speranza e nella carità. 4 Attività in Diocesi Ottobre -Novembre 2010 IL COM ITATO DIOCESANO PER LA VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI IL 4 LUGLIO 2010 A SULMONA, COMUNICA IL RESOCONTO DELLE ENTRATE E DELLE USCITE SIA PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’EVENTO SIA PER L’OFFERTA AL PAPA DI UN OSPEDALE PER L’AFRICA Attività in Diocesi Ottobre -Novembre 2010 5 III Convegno Catechistico Regionale – Annuncio e catechesi per la vita cristiana Ramόn Peralta tali inaugura per la catechesi il tem po di una riformulazione del suo contenuto, del suo m etodo e del suo stile, e la inserisce più chiaram ente in un camm ino che com prende le m olteplici dim ensione della v ita cristiana. Hanno fatto seguito i contributi di approfondim ento per la prima parte della lettera di Don Antonio Di Loren zo della diocesi di LancianoOrtona. Egli ha fatto riferim ento a tre afferm azioni: v isione rinnovata della Riv ela zione, la Chiesa soggetto della catechesi e m etodo e obiettiv o della catechesi. Il resso la sala conv egni rinnov am ento della cateche- Docum ento di Ba se ha ripor della parrocchia Santi si”. La lettera si struttura in tato al centro della catechesi dodici Apost oli a Chieti Sca - tre parti: la prim a – intitolata la n ozione della Riv elazione lo, dom enica 24 ottobre 201 0 “ Il Docum ento di base e il cristiana com e ev ento st orico ha avuto luog o il ter zo conv e- su o v alore” – m ette in luce personale e salv ifico, e della gno catechistico regionale com e il Concilio Vaticano II fede com e adesione di tutto organizzato dall’Ufficio cate- sia stato il ‘grem bo’ generati- l’uom o alla persona di Gesù chistico regionale della regio- v o del Docum ento, ne ev i- Cristo. La Riv elazione è con ne ecclesia le a bruzzese- denzia i principali contenuti, cepita com e com unicazione m olisana. Il tem a del conv e- richiama la v isione rinnovata dialogica e interpersonale gno è stato: “Annuncio e ca - della Chiesa da esso propo- dovuta alla iniziativ a libera e sta, comunità tutta responsa - gratuita del Dio v iv ente nei techesi per la v ita cristiana”. bile dell’evangelizzazione e confronti della creatura um aIl conv egno ha avuto inizio dell’educazione alla v ita di na, centro del creato. Le fonti con la preghiera e il saluto di fede. La lettera sottolinea i- della catechesi sono la Sacra S.E. Mon s. Bruno Forte che noltre com e il Docum ento di Scrittura; la tradizione – lu oha propost o una riflessione sulla sequela di Crist o. La base abbia v ist o il m erito di g o della trasm issione e m issione di ogni catechista è avv iare l’elaborazione dei dell’incontro con la parola di annunciare e testim oniare nuov i Catechism i per la v ita Dio v issuta e professata; la che Crist o è “la Via, la Verità cristiana. La seconda parte – liturgia – celebrazione del e la Vita”. Egli ci conduce alla intitolata “ Il contest o attuale“ m istero di Crist o; le opere del comunione con il Padre e – ev oca gli scenari culturali e creato. Anche il contest o soall’am ore per i fratelli. È per - religiosi nuov i, pr ofilatisi in ciale va guardato con occhi di tanto necessario per gli agen- qu esti 40 anni. La ter za parte fede: esso non ti della past orale catechistica – dal tit olo “Le nuov e esigen - è solo lo spa nutrirsi continuam ente del ze past orali” – richiama gli zio in cui anPane della Parola e del Pane ‘Orientam enti past orali’ e le nunciare la dell’Eucaristia, affinché i ca - ‘Note past orali’ di quest’ulti- parola di Dio, techizzandi v iv ano nell’am o- m o decennio, che hanno in - ma è anche il dicato com e scelta prioritaria luog o teologire di Dio. la sv olta m issionaria da dare co in cui Dio Mons. Bruno Forte ha prea tutta l’azione pa storale, si manifesta, sentato il docum ento della “innervandola” con il prim o attrav erso i Comm issione Episcopale per annuncio. Viene qui ricorda - segni dei tem la dot trina della fede, t o com e il Conv egno di Vero- pi. Ci ha ofl’annuncio e la catechesi: na abbia inv itato la Chiesa ferto inoltre “Annuncio e catechesi per la italiana a costruire tutto una rinnov ata v ita cristiana. Lettera alle l’agire pa storale intorno alla v isione peda comunità, ai presbit eri e ai persona: questo rinnovato g ogica e m ecatechisti nel quarantesim o accento sul soggetto per sona- t od ol og i ca , del Docum ento di base. Il le nei suoi sn odi fondam en- che ci chiede di essere fedeli alla parola e alle esigen ze della persona. La seconda sottolineatura interessa il soggetto della ca techesi: la Chiesa com e “testim onianza” della Riv elazione accolta e trasm essa. La Chiesa è il grem bo che genera alla v ita in Cristo m ediante l’iniziazione cristiana, è responsabile della ev angelizza zione e della crescita nella v ita teologale, nel cui am bito i catechisti sono al tem po stesso maestri, educatori e testim oni della fede. Il ter zo appr odo del Docum ento di Base riguarda il m et odo e l’obiettiv o della catechesi: la duplice fedeltà a Dio e all’u om o e la form azione della m entalità di fede. Il secondo interv ento ha v ist o com e pr otagonista Don Em ilio Lon zi della diocesi di Pescara-Penne. Egli ha presen tato la seconda parte della lettera: il contest o attuale. Son o sorti nuov i scenari culturali e religiosi. L’Italia pur conserv ando tracce di tradizione cristiana, è segnata da un processo di secolarizza zione, d’indifferen za religiosa e di soggettiv ism o. In quest o contest o si parla opportunam ente di “em ergenza educativ a” e della necessità di com piere nuov i passi nell’opera dell’ev angelizza zion e della catechesi. Don Ram όn Peralta, dirett o- re dell’Ufficio Catechistico della diocesi di Sulm onaValva, è interv enuto sulla ter za parte della lettera: Le nuov e esigenze past orali. Le sfide catechistiche sono: il prim o annuncio, la per sona, la comunità cristiana, gli adulti e i giov ani, la catechesi biblica, il rapporto tra fede e ragione, la com ponente dottrinale della catechesi e la form azione dei catechisti. Ultim o, m a non per im por tanza, è stato l’interv ento di su or Lucia Rugolotto, della diocesi di Chieti-Vasto, sul tema “Rigenerati per una speranza v iva “ (1 Pt 1 , 3); ogni catechista ha il com pito di trasm ettere la positiv ità dell’accoglien za, per restituire al cristiano la fiducia nella v ita quotidiana seguendo percorsi noti ma n on scontati quali la preghiera e la Parola. Tutti abbiam o intrapreso un camm ino che n on ha t erm ine ma che si prot ende per giungere a Dio. Il conv egno si è concluso con la preghiera, il canto del Salv e Regina e con la benedizione im partita ai presenti da S.E. Mons. Bruno Forte che, nell’unità con tutti i v escov i della regione ecclesiale A bruzzese-Molisana, ha ringraziato i presenti per av er preso parte all’incontro augurando lor o un buon anno pa storale. giov ani e per gli operatori della caritas diocesana e parr occhiali. Ha con segnato l’agenda past orale, ha inv itat o alla Veglia di preghiera m issionaria che avrà luog o nella Cattedrale il prossim o 23 ott obre alle ore 21 ,00 e infine ha esortato i sacerdoti a v iv ere intensam ente insiem e alle loro comunità la spiritualità m issionaria di questo m ese. Di seguito don Ant onio Mascia della diocesi di Triv ento ha t enuto la m edita zione “Parola di Dio e v ita sacerdotale”, egli ha testim oniato il suo personale rappor t o con la Sacra Scrittura e com e lo ha guidato e lo guida nel com pim ento del pr oprio m inist ero, ha fatto riferim ent o alla sua esperienza di m issionario ad gentes nel Cam e- rum e alla sua attuale attività di parroco. Ha concluso dicendo: “Siam o tutti all’inizio di un nuov o anno pa storale con una m ole di lav oro. Io v oglio augurare a v oi ed a m e di fare della Parola il n ostro cibo quotidiano e di riuscire sem pre più ad educare la nostra gente a questa set e, a qu esta ricerca di Parola, con pr oposte concrete di incontri sulla Parola, inserendosi nel- le div erse esperien ze ecclesiali che lo Spirit o suscita e qu esto ci fa assaporare, com e preti, il gusto della specificità del n ostr o com pito nella Chiesa”. Mons. Spina ha ringraziato don Antonio Mascia per questo intervento e ha inv itato i sacerdoti a recarsi nella cappella del Centro Pa storale per l’Adorazione eu caristica. La giornata si è conclusa con l’agape fraterna. P Inizio dell’anno pastorale nella diocesi di Sulmona-Valva C on la giornata di ritiro spirituale il cler o della diocesi di Sulm ona-Valva presieduto dal v escov o Mon s. Angelo Spina ha dato inizio al nuov o anno past orale che av rà al centro delle varie attiv ità l’Eucaristia e il Magistero di Sua Santità Benedett o XVI. Dopo la preghiera liturgica dell’ora m edia, guidata del neo diacon o don Oliv iero Liberatore – ordinato lo scor so 1 4 s et t em br e –, il v escov o ha com unicato al su o presbit erio la situazione dei sacerdoti anziani e m alati, ha ricordato la gioia dell’ordinazione sacerdotale di don Luigi Ferrari avv enuta l’8 settem bre e la n om ina dei nuov i parroci. In oltre ha fat t o anche riferim ento alla con sacrazione della nuov a chiesa parrocchiale nella città di Sulm ona dedicata a Maria Santissima Ausiliatrice. Ha illustrato successivam ente i div ersi camm ini formativ i pr oposti dalla diocesi: il cor so biblico, la form azione per i catechisti, per gli insegnati di religione, per le coppie di sposi, per il let t orat o, l’accolitat o, per i m inistri straordinari dell’Eucaristia e il diaconato permanente, per le coppie di fidanzati, per i Attività in Diocesi 6 Ottobre -Novembre 2010 Le suor e pr esenti nella dioc esi insieme per u na g ior nata di riflessio ne e di preg hiera S abato 18 settem bre il v escov o m ons. Spina ha v oluto incontrare tutte le su ore presenti in diocesi inv itandole a v iv ere un m om ento di comunione ecclesiale. Una giornata caratterizzata dall’incontro, dalla preghiera, dalla riflessione, dalla conv iv ialità e da un clim a fraterno e sereno nel cuore della natura. Il prim o m om ento è stato v issuto all’erem o di Villalago, con il suggestiv o paesaggio e la m editazione. Il v escov o, con segnando a tutte le presenti, i discorsi del Papa a Sulm ona ha lett o e comm entato una parte di essi. Dopo la v isita all’erem o è seguita la celebrazione dell’ Eucaristia nella chiesa parrocchiale di Scan- no. Il parroco don Carm elo ha salutat o e ringraziato per il dono della presenza. Don Luigi Ferrari, da poco ordinato sacerdote, ha concelebrato con il v escov o e riv olt o alle suore una riflessione. La giornata è seguita con il pranzo in un agriturism o della zona e con la recita del S. Rosario nella chiesa della Madonna del Lago sul lago di Scanno. Il Vescov o ha ringraziat o le Religiose per l’opera che sv olg ono in Diocesi a fav ore della evangelizzazione, dell’educazione e della cura delle persone anziane e più deboli, ma soprattutto perché v iv ono la lor o v ocazione com e don o di Dio per il bene della chiesa e della società. A Vittorito festeggiato il 22° della Casa Soggiorno per Anziani uando si entra nella Casa Soggiorno per Anziani di QVittorit o si sente un pr ofum o di fresco e si ricev e un’accoglienza cordiale e serena. All’esterno, il v erde del giardino accoglie la bellissima statua della Madon na del Borgo. Nella ricorrenza del 22° anno di fonda zione, il v escov o m ons. Spina, il 19 settem bre, dopo av er celebrato l’Eucaristia nella chiesa parrocchiale, ha v isitato gli ospiti della ca sa con il parroco e fonda t ore dell’opera don Mario d’Abrizio. Un m om ento v issut o nella sem plicità e nella gioia dell’incontro. Il v e- Giornata sacerdotale tenuto la Lectio div ina sui fondam enti biblici del serv izio e su com e serv ire il Signore nel tem po della pr ov a.. E’ seguita l’adorazione eucaristica e il saluto di comm iato dell’arciv escov o Mons. Ghidelli che lascia la guida della diocesi di Lanciano-Ortona per raggiunti lim iti di età. Al term ine della mattinata dedicata alla preghiera è seguito un m om ento conv iv iale all’om bra del santuario. In tutti i presbiteri partecipanti si è v ista la gioia di essere sacerdoti e al serv izio dei fratelli. Son o riecheggiate le parole del Papa: “ Il m ondo ha bisogno di preti grandi e puri”. regionale L a giornata sacerdotale regionale si è tenuta nel santuario di S. Gabriele all’Isola del Gran Sasso m artedì 19 ott obre. Presenti i v escov i delle undici diocesi dell’Abruzzo e del Molise e oltre 400 sacerdoti. Una buona rappresentanza della Diocesi di Sulm ona Valva ha raggiunto in macchina il luog o dell’incontro. Una giornata v issuta nella gioia di essere sacerdoti. Don Franco Mosconi ha A mo ns . Spin a è s t at o as s egn at o il pr emio nazio nal e “His t onium” po es ia e n ar r at iva I l prem io nazionale “Histonium ” poesia e narrativa XXV edizione 201 0 è sta t o assegnato a m ons. Angelo Spina con una targa d’or o per sonalizzata. La cerim onia di con segna del prem io si è tenuta a Vast o sabato 25 settem bre nell’aula magna del Liceo Scientifico Statale “R. Mattioli”, alla presen za di per sonalità del m ondo politico e culturale. Il Prem io Cultura 201 0 è stato assegnat o a m ons. Spina con la seguente m otiv azione: “Pa store di grande sensibilità umana e spirituale, poeta affascinato dalla bellezza del Creat o, straordinario cantore della v ita, esaltata com e stupendo don o di Dio, da amare ogni giorno in pienezza, ha saputo fin ora utilizzare la penna anche con la scrittura in prosa per far riscoprire ai num erosi lettori la figura e l’opera di Papa Celestin o V, cercatore di Dio, uom o del silenzio, della contem plazione e della preghiera, e m essaggero di riconcilia zione e di pace”. Hist onium d’oro è stato dato anche a don Antonio Sciortino, direttore di Fam iglia Cristiana e al v aticanista Carlo Di Cicco, v ice direttore dell’ Osservatore Rom ano, a Gianni Oliva professore or dinario di letteratura italiana nella facoltà di Lettere D’Annunzio di Chieti. Soddisfatti per la riuscita della m anifesta zione i com ponenti della giuria, il pr ofessor Luigi Medea, segretario generale e il cav aliere Giuseppe Catania presidente. scov o ha tenuto a sottolineare che in diocesi son o presenti alcune case per anziani gestite dalle parrocchie, un segno di testim onianza della carità a fav ore delle persone anziane e m alate. Ha ringraziato i parroci e gli operatori per com e gestiscon o le case e per l’apporto umano e spirituale che v iene dato. Per tutti ritorna il m onit o del salm o 89: “Signore, insegnaci a contare i nostri giorni e giungerem o alla sapien za del cuore”. Don Antonio Scelli è tornato alla casa del Padre D on Antonio Scelli è t ornato alla casa del Padre l’8 ottobre 201 0. I funerali sono stati celebrati nella cattedrale di Sulm ona presieduti dal v escov o m ons. Spina. Presenti i fam iliari, tante persone, i sacerdoti e le religiose. Il v escov o ha inv itato la comunità alla preghiera affidando alla m isericordia di Dio il sacerdote don Antonio. Ha tenuto a sottolineare che don Antonio, raffinato cultore di arte, ha saputo presentare la v ia della bellezza attrav erso le tante opere d’arte presenti in diocesi e nella chiesa di S. Chiara in Sulm ona, di cui era rettore. Il ca n ce ll ier e d on A n t on i o D’Ortenzio, all’inizio della celebrazione ha tracciato un profilo di don Ant onio che di seguito v iene riportato: “ Era nato a Sulm ona, il 3 m aggio 1923, da Giovanni e Gaetana Ricottilli che, il successiv o 20 giugno, lo portarono nella cattedrale di S. Panfilo perché ricev esse il santo battesim o. Frequentati gli studi ginnasiali nel nostro, allora fiorente Sem inario Minore Diocesano, e in quello Regionale di Chieti quelli liceali e teologici, ricev ette l’ordine presbiterale il 4 luglio 1946, dal v escov o del tem po S.E. Mons. Luciano Marcante. Già m ansionario di quest o Capit olo cattedrale dal 1 ° ottobre 1945 fino al 9 m arzo 1949, una v olta sacerdote, il 1 ° ottobre 1 946, assunse il ruolo di Assistente Ecclesiastico Diocesano della Giov entù di Azione Cattolica, Vice Rettore dell’allora Conv itto “Manzoni” e contem poraneam ente, dal 1 ° ottobre 1947 , Cappellano della Casa di Riposo di Sulm ona. Il 1 0 m arzo 1949 fu nom inato parroco di Molina Aterno, dov e rim ase fino al 4 nov em bre 1949, quando fu trasferit o, com e Pa store della Parrocchia di Cavate di Sulm ona. Il 30 giugno 1 973, desider oso di sv olgere una ulteriore esperienza pastorale all’estero, si trasferì in una Rett oria di Br ooklin, negli Stati Uniti d’Am erica. Nell’ottobre 1989, rientrat o nella diocesi di Sulm ona-Valva, gli fu affidato il com pito di Rett ore della chiesa di S. Chiara in Sulm ona e contem poraneam ente, anche di Cappellano dell’om onima Casa di Riposo per Anziani. Dal 1986, fu anche Canonico del Capit olo Cattedrale di S. Panfilo. Dopo tanta varietà di serv izi sacerdotali, debilitato per l’età avanzata e dalla malferma salute, era stato accolto nella ca sa di Riposo Sacerdotale della v icina Fontecchio, dov e l’altro ieri, 8 ott obre 2010, ha concluso la sua laboriosa v ita terrena per recarsi a ricev ere la m eritata ricom pensa celeste. Attività in Diocesi Ottobre -Novembre 2010 Don Luigi Ferrari è il nuovo parroco di Cocullo, Anversa degli Abruzzi e Castrovalva D om enica 26 settem bre il v escov o m on s. Spina ha presentato alle com unità parrocchiali di Anversa, di Castr ov alva e Cocullo il nuov o par roco nella persona di don Luigi Ferrari, da poco or dinato sacerdote. Le comunità hanno partecipat o con forte em otiv ità e preghiera. I saluti son o andati a don Carm ine che ha guidato le com unità per quattro anni a cui, dal 2 ottobre v errà affidata la nuova parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice in Sulm ona di circa 6.000 abitanti. A don Luigi è stato riserv ato un m om ento particolare di preghiera e di calor osa accoglien za. Alle celebrazioni erano presenti i sacerdoti della forania e i rispettiv i sindaci. Il v escov o presentando il nuov o parroco ha ringraziato don Carm ine, don Bruno, che nell’ultim o anno ha aiutato don Carm ine e ha esortato don Luigi ad essere nella comunità “uom o di Dio, un padre che educa all’unità e alla carità”. Al t erm ine delle celebrazioni, una tenuta al m attino e l’altra la sera, è seguito un m om ento di festa nella serenità e am icizia, facendo esperienza di una chiesa v iv a e partecipe. Don Waldemar Niedziolka è il nuovo parroco di Cristo Re S abato 23 ottobre la chiesa di Crist o Re, affollatissim a, ha accolt o il nuov o parroco don Waldemar Niedziolka. Mons. Spina, ha ringrazia t o i Salesiani per la lor o presenza e il lor o operato in diocesi e in Sulm ona e ha presentato il nuov o parroco don Waldem ar. La sua esperien za past orale maturata a Castelgandolfo è garanzia per un fecondo im pegno pa storale – ha dett o il v escov o – aggiungendo: “inv ito tutti v oi ad essere suoi collaboratori e cooperatori”. Don Waldem ar al term ine della celebrazione ha riv olto parole serene e cariche di speranza ai parrocchiani: “io cam m inerò con v oi, v oi camm inate con m e, camm iniam o in siem e…m i affido alla v ostra preghiera”. Le tante per sone presenti, in piedi, hanno acclamato, m anifestando gioia e gratitudine per il dono del nuov o parroco. rande partecipa zione di popolo per la dedica zione della nuov a chiesa parrocchiale Maria SS. Ausiliatrice in Sulm ona il 2 ot t obr e 2 01 0. Pr i m a dell’ingresso in chiesa si sono succeduti gli interv enti di don Maurizio Nannarone, direttore dell’Ufficio diocesano dei beni culturali, dell’architetto Gulgielm o Lulli e dell’ingegnere Pietro Pa scucci Tirabassi che hanno illustrato il percorso per la rea- E ’ don Em idio Cipollone il nuov o arciv escov o della diocesi di Lanciano-Ortona, abruzzese, nato nel 1960, attualm ente padre spirituale al Pontificio Sem inario Regionale di Chieti. Succede a Monsignor Carlo Ghidelli che ha guidato con saggezza e am ore per tanti anni la diocesi. Il su ono delle cam pane a distesa, sia nella Marsica che a Lanciano hanno rallegrato e portato tanta gioia. Il v escov o m ons. Spina ha fatto giungere al v escov o eletto gli auguri di tutta la diocesi di Sulm ona-Valva, assicurando la costante preghiera. Il neoeletto v escov o v errà con sacrato il 1 8 dicem bre nella cattedrale di Lanciano. www.diocesisulmona.it e-mail: [email protected] Don Carmine Caione è il nuovo parroco della parrocchia di Maria Santissima Ausiliatrice in Sulmona A l term ine della solenne celebrazione della dedica zione della chiesa di Maria Santissim a Ausiliatrice, il 2 ottobre, il v escov o m ons. Spina ha presentato alla comunità il parroco don Carm ine Caione. E’ un sacerdote buon o, brav o e prepa rato, - ha dett o il v escov o. La comunità parrocchiale lo ha accolt o con un forte applauso. Don Carm ine, prendendo la parola ha ringraziat o tutti per l’a ffett o dim ostratogli e ha chiest o di pregare per lui all’inizio di quest o nuov o camm ino. lizza zione della grande opera. E’ seguita la dedica zione, l’unzione dell’altare e delle pareti della chiesa, l’incensazione dell’altare e della chiesa. Al term ine il v escov o ha inv itato il nuov o parroco, dopo av erlo presentato alla comunità, a prendere la parola. Don Carm ine ha ringraziat o tutti, e con la sua parola conv incente, ha aperto i cuori di tutti a collaborare per un camm ino di fede e di salv ezza. Al t erm ine tanti v olontari hanno prepa rato e serv ito il buffet. Mom enti di gioia intensi v isibili nei v olti delle persone, tante non av evano mai assistit o al rit o di dedica zione di una chiesa. Mentre le cam pane suonavano a festa, con aria m erav igliata, ringraziav ano per il don o della nuova chiesa e del com plesso parrocchiale. Con una solenne celebrazione è stata dedicata la nuova chiesa di Maria SS. Ausiliatrice in Sulmona G Don Emidio Cipollone è il nuovo arcivescovo di Lanciano-Ortona 7 pr ocessione con i tanti sacerdoti. Giunti dav anti alla porta della chiesa, ancora chiusa, il v escov o m ons. Spina, ha con segnato le chiav i al nuov o parroco don Carm ine Caione. In siem e hanno a perto la porta e i fedeli hanno preso post o con occhi m erav igliati della bellezza architettonica, dell’arredo, della funzionalità della nuov a chiesa. Son o seguiti i div ersi m om enti intensi e toccanti: la preghiera di Attività in Diocesi 8 Ottobre -Novembre 2010 Fidanzati in cammino verso il matrimonio E ’ iniziato in diocesi il camm ino di preparazione al matrim onio per oltre 65 coppie di fidanzati. Gli incontri v engono tenuti il v enerdì al centro past orale di Sulm ona e il sabato al Centro pastorale di Castel di Sangro. I fidanzati v engono seguiti da una èquipe di sposi, da un sacerdote e dal v escov o. I giov ani sono sem pre più interessati a quanto v iene propost o soprattutto per crescere e v alutare bene le scelte che si stanno facendo. La preparazione dei fidanzati al matrim onio e alla fam iglia è uno dei capit oli più urgenti, im portanti e delicati di tutta la past orale fam iliare. Riportiam o di seguito quanto il v escov o ha scritt o nella presentazione del su o nuov o libro per i fidanzati: “In cam m ino v erso l’Am ore Chiamati all’am ore - Un sì per Am ore, per sem pre”: “Chi ama sa che la v ita è preziosa, specialm ente la v ita della per sona amata. Chi ama sa che nell’am ore bisogna correre il rischio dell’avventura. E quest o libr o è destinato a chi am a, perchè abbia cura del suo am ore, perché si slanci donandosi per am ore. La v erità della nostra v ita è l’am ore. Non siam o stati creati a “immagine e som iglianza di Dio”? (Gn 1,27). E chi è Dio? “ Dio è am ore” (1 Gv 4,8). Quest o sussidio, che è frutto di tanti anni di esperienze pastorali con i giov ani fidanzati, con le coppie di sposi, è per i fidanzati in camm ino v erso l ’ a m or e , p e r ch é l’am ore cresca di giorno in giorno, perché ogni giorno si im para ad am are. E’ uno strum ento per accom pagnare i fidanzati alle nozze. Il camm ino v er so l’am ore che il sussidio pr opone poggia su quattro punti fondam entali, com e i piedi di un tav olo. Se ne manca uno il tav olo cade. Il prim o punto è qu ello antropologico: si parte dalla nostra um anità e dall’apporto che le scienze um ane danno perché se ne abbia sem pre più com prensione per una v ita serena. Il secondo punto è quello teologico: ci si apre ad acco- gliere la parola di Dio, tutta la luce che Dio, creatore e salvatore dell’u om o, proietta com e grazia sulla nostra esistenza. Il terzo punto è quello esperienziale: alcune coppie di sposi riportano le loro esperienze di camm ino nella v ita di coppia per testim oniare la bellezza dell’am ore, del matrim onio e della fam iglia, anche quando la v ita riserva delle sorprese. La presen za di alcune coppie di sposi vuole m ettere bene in ev idenza che è la comunità cristiana che accoglie e accom pagna i fidanzati alle n ozze. Il quanto punto è quello di lav oro nella coppia e nel gruppo: ci si confr onta con serenità tra fidanzato e fidanzata, si m ettono in com une le esperienze all’interno di un piccolo gruppo per crescere e im parare ad am are. Su questi quattro punti basilari poggia il cam m ino che v iene portato av anti da una èquipe com posta da: una coppia di sposi che fa da facilitatore, da altre coppie che danno la loro esperien za e testim onianza, da un sacerdote per gli approfondim enti teologici e spirituali e dalle coppie di fidanzati. La preparazione dei fidanzati al m atrim onio e alla fam iglia è solo un aspett o dell’intera Cettina e Pietr o Ciccarelli pa storale fam iliare, ma, com e la definisce il Dirett orio di past orale fam iliare è «uno dei capit oli più urgenti, im portanti e delicati di tutta la pa storale fam iliare» (DPF 40). Ringrazio le coppie di sposi e gli operatori di pa storale fam iliare per la loro collaborazione. L’augurio è che qu esta guida offra ai fidanzati l’occa sione di interrogarsi a fondo sui desideri e sulle attese, di scoprire le ragioni pr ofonde dell’esisten za e delle scelte che si vanno maturando, di v edere e di incontrare una Chiesa che vuole essere am ica e v icina, alla quale sta a cuore la felicità Cari giov ani, auguro a v oi un buon camm ino perchè lo Spirito Santo tr ov i accoglienza in v oi che com e fidanzati v olet e far div entare il v ostro am ore sem pre più sim ile a qu ello con cui Gesù ci ama. Lui che ha dett o: “Vi do un comandam ento nuov o: che v i am iate gli uni gli altri; com e io v i ho amato, così am atev i anche v oi gli uni gli altri” (Gv 13,34). Com e Padre e Pastore inv oco su di v oi la benedizione di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo. Am en. Buon camm ino!” C`E` DI PIU`. DIVENTIAMO GRANDI INSIEME! INCONTRO NAZIONALE DELL`AZIONE CATTOLICA Fr ancesc a Orsatti I l 30 ottobre 2010 si e` tenuto a Rom a l`incontro nazionale dei ra gazzi e dei giov anissim i di Azione Cattolica. La n ostra diocesi ha partecipato all`ev ento con la presen za di 150 tra bam bini, ragazzi, giov ani e adulti della associazione diocesana; qu esti ultim i hanno preso parte alla manifestazione in qualita` di accom pagnatori, tra di lor o era in oltre num erosa la presenza di genitori. Tema della giornata e` stato `C`e` di piu`. Div entiam o grandi insiem e!`: quest o slogan racchiude l`im pegno a crescere insiem e a Gesu` e con gli altri nella direzione della santita`, accogliendo la sfida di div entare adulti v iv endo in pienezza il pr oprio essere ragazzi e giovani con qu ella bellezza e l`entusiasm o pr opri di questa fascia d`eta`. Durante la m attinata del 30 ottobre i 150 della diocesi hanno potuto salutare il Papa Benedetto XV I in una piazza San Pietro festosa e colorata, dov e i circa 100000 partecipanti v enuti da tutte le diocesi di Italia hanno accolto il saluto del Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, di Mon s Dom enico S ig a lin i, A s si st en t e g en er a le dell`A zione Cattolica, ed infine del Santo Padre che ha poi v olentieri risposto alle dom ande di un ragazzo, di un giovanissim o e di un educatrice. I tem i trattati – crescere seguendo Ge- su `, im parare ad amare davv ero, essere educatori prendendosi cura del presente e del futuro delle nuov e generazioni- rientravano pienam ente nel tema ` C`e` di piu`. Div entiam o grandi insiem e!` ed il Papa ha poi am pliam ente rispost o alle dom ande inserendo anche rilfessioni su quel “Diventare grandi ins ieme” dice l’im portanza di far parte di un gruppo e di una comunità che vi aiutano a crescere, a scoprire la vostra vocaz ione e a imparare il vero amore (Benedetto XVI). La mattinata si e` conclusa in Piazza San Pietro, da dov e un flusso conti- `Di piu` ` da v iv ere pienam ente negli aspetti della v ita di un ragazzo e di un adoscelente: Il “di più” è la formaz ione umana e cris tiana che sperimentate in AC, che unisce la vita spirituale, la fraternità, la testimonianza pubblica della fede, la comunione eccles iale, l’amore per la Chiesa, la collaboraz ione con i Vescovi e i sace rdot i, l’am ic iz ia s p iritua le. nuo, colorato e festante si e` spostato v erso due lu oghi di Rom a dov e erano stati preparati m om enti di festa e riflessione per i piu` piccoli ed i piu` grandi. I ragazzi dell ACR si son o recati v erso Villa Borghese, dov e hanno giocato insiem e agli acierrini di tutta Italia per poi far festa con canti e musica. Molti dei giochi erano pen sati per fare in m odo che le diocesi potesser o gem ellarsi tra lor o, facendo in m odo che i fanciulli potesser o conoscere altre realta` italiane di Azione Cattolica, com prendendo cosi` che si sta percorrendo un camm ino di crescita insiem e. I g iov anissim i hanno raggiunt o Piazza del Popolo: qui, oltre ad un m om ento di festa con canti e balli, hanno potuto salutare alcuni ospiti che hanno portato la testim anianza sul `Di piu` ` che caratterizza le lor o v ite. I giovanissim i hanno qu indi potuto ascoltare il bel racconto di Sim ona Atzori, pittrice e ballerina; di Cesare Prandelli, allenatore della nazionale italiana di calcio; di Roberto Vecchioni, cantautore; di Luca Zingaretti, attore; di Pietr o Napolano, cantante; di don Luigi Ciotti, fondatore dell`a ssociazione contro le mafie `Libera`. Gli ospiti hanno inoltre tutti sottolineato la bellezza di un cosi` grande num ero di giov ani riuniti per un incontro di un`associazione cattolica: tanti adolescenti che in silen zio cercano di div entare grandi per costruire un domani m igliore, lontani da una certa retorica populista e purtroppo m olt o diffusa che vuole i piu` giovani senza ideali. Una bella testim onianza dunque, alla quale anche i ragazzi ed i giovani della n ostra diocesi hanno partecipato. Attività in Diocesi Ottobre -Novembre 2010 9 C o n v e g n o a R o c c a r a s o : “ M o n t a g n a è ”, C u lt u r a - I m p r e sa - Sp i r i t u a li tà - Tu r i sm o S i è tenuto a Roccaraso un int eressante conv egno pr om osso dall’Associazione “ Montagnaè” con la partecipa zione di Ginani Alemanno, Sindaco di Roma, Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, di Alessandro A m ic on e , p r e si d e n t e dell’A ssocia zione Rorrarasoè, Agostino Polen za, Ppresidente del com itato Ev -K2- Cnr, Gianfranco Giuliante, v icepresidente di Federparchi, Ginadonato Morra, assessore ai trasporti della Regione Abruzzo, Giov anni Morzenti, presidente Fisi, Salv atore Santangelo, giornalista e saggista. All’incontro è interv enuto il v escov o m ons. Angelo Spina. Riportiam o di seguito il suo interv ento: “Riv olg o a tutti un cordiale e caloroso saluto, ringrazio per l’inv ito a quest o conv egno dov e son o stato chiamato a dare il m io contributo per porre l’accento sul turism o religioso e le opportunità che offre il nostro territorio. Per prim a cosa v orrei chiarire due t erm ini: pellegrinaggio e turism o religioso perché n on si faccia confusione. La definizione di pellegrinaggio indica un andare finalizzat o, un tem po che l'indiv idu o stralcia dalla continuità del tessuto ordinario della pr opria v ita (luoghi, rapporti, pr oduzione di reddito), per connettersi al sacro. Il term ine pr ov iene dal latino peregrinus, da per + ager (i cam pi), dov e indicav a colui che non abita in città, quindi lo straniero, ovv ero qualcuno costretto a condizioni di civ ilizza zione ridotte. Il su o uso posteriore inv ece - il n ostr o im plica una scelta. Chi parte in pellegrinaggio non si trova ad essere, m a si fa straniero e di questa condizione si assum e le fatiche e i rischi, sia interiori che m ateriali, in v ista di v antaggi spirituali com e incontrare il sacro in un luogo lontano, offrire i rischi e i sacrifici m aterialm ente patiti in cam bio di una salv ezza o di un perdono m etafisici - e perché no anche materiali, grazie alle avv enture e occasioni che, strada. Attualm ente la dim inuzione dei tem pi, dei rischi e dei costi di v iaggio, n onché la desacralizza zione delle culture, fanno sì che la categ oria culturale del pellegrinaggio sia orm ai sem pre più intrecciata con quella del turism o di massa, del quale v iene anzi spesso considerata una specie di sottocla sse, alm eno dagli operatori econom ici del sett ore (turism o religioso). Per turism o religioso si intende quel tipo di turism o che ha com e principale m otivazione la v isita nei luoghi religiosi com e santuari, conv enti, chiese, abba zie, erem i e luoghi sacri constatandone non solo il "Genius Loci", l'essenza religiosa del lu ogo, ma anche la bellezza artistica e culturale. Questo tipo di turism o è in continua crescita e per questo è nata la Borsa internazionale del Turism o religioso. Un m ercato che muov e piu ' di 300 m ilioni di persone l'a nno, con un gir o di affari di oltre 18 m iliardi di dollari, di cui 4,5 generati solo dall'Italia. Il turism o religioso, set t ore in espansione, negli ultim i due anni ha fatto registrare nel n ostro Paese un v ero e pr oprio record. Pen siam o a Rom a alla Ba silica di S.Pietr o, a San Giovanni Ro- t ondo, Loreto, ecc. Oggi siam o qui a Roccaraso a parlare di turism o religioso e di possibilità di sv iluppo di qu esto m erav iglioso territorio. Qualcuno m i chiederà: <<Ma dov e è qui un santuario, com e fare per portarv i persone?>>. Prima di parlare di chiese, di erem i, di luoghi religiosi v orrei parlarvi di un “santuario” che tutti v isitiam o ed è la natura che ci circonda. Siam o qui in un post o straordinario con le maest ose m ontagne, il cielo con una pr ofondità di colore, siam o qu i dov e il v erde riposante riem pie gli occhi, qui dov e nella stagione inv ernale il candore della nev e suscita in tutti stupore, m erav iglia, basta osserv are la struttura di com e è fatto un fiocco di nev e e poi lo scorazzare sui bob, sugli sci, con i suggestiv i paesaggi di alberi innevati da sem brare cristalli della Boem ia, quando si scende dall’Arem ogna. I polm oni respirano aria pura, una ossigenazione perfetta. Quest o santuario che è la natura stessa è di per sé “religioso”. Tutto attorno all’uom o emana, sia nella stagione inv er- nale che in quella estiva, pace e serenità, nella perfezione e nell’arm onia del silenzio che “insegna ad ascoltare quanto arriva da fuori e quanto arriva da dentro. Chi v iene qui e v ede la bellezza del cielo coglie una m elodia di colori e di risonanza che fa sussultare l’anima. Scom pare la nerv osa in quietudine della quotidianità fatta di fretta, di stress, della mancanza di tem po, di intossica zione da sm og, da immagini, da riflessi di scherm i di com puter, con la pesantezza dei suoi affanni e dei su oi lim iti, si entra in una dim ensione “altra”. Si percepisce la profondità e la grandezza della presenza di Dio che penetra nel corpo e nell’anima con una fisicità che inv este tutti i sensi, div enta tangibile. Sono istanti di et ernità. Si percepisce ciò che supera l’uom o, si trova il humare, significa andare oltre questa terra, andare altrov e da quest o luogo. Ebbene a qualche chilom etro da qu i, nel com une di Riv isondoli c’è una chiesetta posta pr oprio sul tratturo lu ogo di pregheira dei v iandanti e dei pa stori, luog o di cult o conserv ato da secoli dov e si v enera la Madonna della Portella: La chiesa fu edificata nel 1589, per am pliam ento di una preesist ente costruzione sacra e fu soggeta alla gestione della locale Univ ersitas, tram ite due procuratori che amm inistravano i beni ad essa a ssociati (nel 165 4, 55 t om oli di terreno e 2.400 anim ali). A poco più di 5 chilom etri da qu i v i è Pescocostanzo che ha una delle basiliche più belle d’Abruzzo, m onum ento di senso del v iv ere e dell’agire. “ Diceva un santo napoletano, Sant’Alfonso Maria De’ Liguori: “S’ po’ cam pà senza sa pè pcchè, m a n‘s po’ cam pà senza sapè p’ chi” (Si può v iv ere senza sapere perché ma non senza sapere per chi). Questi luoghi della natura così imm ensi e vari portano l’um o a fare un v iaggio non solo fuori, esteriore, ma dentro se stesso, lo rigenerano. Ecco perché dicev o all’inizio che la natura di per sé è un “santuario” le cui colonne son o le m ontagne, le v olte i cieli, i tappeti i prati, e le musiche sono la sinfonia del v ento, e l’incenso i profum i che si sprigionano da ogni pianta e fiore. Dett o quest o v eniam o ai luoghi. Ce ne sono tanti ma per brev ità di t em po faccio riferim ento solo ad alcuni. A pochi m etri da dov e siam o noi passava l’antico tratturo che Gabrile d’Annuzio chiamava “l’erbal silente”, strade che collegavano l’Abruzzo con la Puglia, lrghe dai 60 ai 110 m etri. Autostrade del v erde che assistev ano a un v ia v ai di gente e di animali, alla transum anza. La parola stessa trans-umanza, da trans- fede e di arte, a cin que navate, all’interno v i sono opere d’arte di rara bellezza e la stupenda statua lignea di S. Maria del Colle. Il santuario poi possiede anche div ersi marm i, altari intarsiati e soffitti di legno. Ai piedi del paese c’è l’erem o di S. Michele, una capolav oro della natura, quando si entra nella grotta e si v ede la v olta così m ov im entata in pietra bianca, resa così da un fen om eno naturale, si resta incantati. E poi il bosco di S. Antonio. Da Riv isondoli, continuando per Palena, a pochi chilom etri c’è l’erem o di S. Maria dell’Altare. Luogo dov e per tre anni è stato fra Pietro del Morrone, poi Papa Celestino V e santo. Un’oasi di v erde di architettura, di bellezza im pareggiabile. Da Roccaraso è facile giungere a Castel di Sangro e v isitare la chiesa di S. Nicola, luog o dov e sost ò fra Pietro del Morrone e la v icina Villa Scontro, altro luogo dov e ci son o presenze significativ e della sua presen za. A Castel di Sangro, poi, la chiesa di S. Maria Assunta, la basilica è un capolav oro di architettura che conserva al suo interno opere pitt oriche di scuola napoletana. Una ricchezza è il museo dedicato a Teofilo Patini, grande pittore abruzzese dell’ott ocento. Santa Lucia e la Madonna dell'Erem ita sono le due Chiese rurali più antiche rimaste a Castel di Sangro. Ma rit orniam o a Roccaraso. E’ proprio qui, in questa cit tà, rasa dai bom bardam enti durante la seconda guerra m ondiale che, in seguito, è stato realizzato il Monum ent o ai Caduti senza cr oce sul m onte Zurrone. Ha scritto Vincenzo Palm ieri: “C’è il m onum ento in pietra del Gottardo sovrastato da una grande croce di ferro e v etr o ch e si in sin ua nell’azzurro del cielo m entre allunga lo sguardo su una scalinata lunga 154 gradini, uno ogni m ille soldati italiani dispersi durante la Seconda Guerra Mondiale: 145 .000; uno ogni m ille civ ili anch’essi dispersi a causa della guerra: 9.400. Nella piccola nicchia, pr otetta da un cancello in ferro battuto che ricorda il ferro delle trincee, c’è un m osa ico di Rav enna che raffigura la Madonna del Soldat o e dov e tante piccole urne di br onzo, che contengon o la terra, l’aria e le acque degli oceani, teatri di guerra, sim bolicam ente ricordano i luoghi che v idero m orire quei soldati. Ma è la cam pana, dono della Parrocchia di Roccaraso, che ti inv ito a suonare quando sarai lassù. Poi allunga lo sgu ar do e da l centr o dell’orizzonte in cui ti trov i immagina di arrivare in quei luoghi, immagina di condurre il suono di quella cam pana sulle ali del v ento e di pog giarlo su quelle t erre, di diffonderlo nell’aria, di sprofondarlo in quelle acque affinchè i fanti, gli av iatori, i marinai italiani possano ascoltare i rintocchi che partono di lassù per loro. La cam pana è stata posta sott o quella cr oce per questa ragione. Essi non dovranno m ai sentirsi soli e quando allungheranno il loro sguardo v erso il centro dell’orizzonte v edranno luccicare i v etri spessi incastonati nella grande croce che perpetrano all’infinit o le m isericordiose mani del Signore. Ho accennato ad alcune realtà presenti nel t erritorio ma ne ho om esso tante altre. Vorrei ora, in sintesi, presentare itinerari religiosi che son o a 30 chilom etri da Roccaraso, m i riferisco alla bellissima e dolce città di Sulm ona con la m onum entale Attività in Diocesi 10 cattedrale, con le tante chiese, l’Abbazia S. Spirito, 14.000 m etri sottotett o, ora utilizzata solo in parte, un don o di S. Pietro Celestino alla città e al t erritorio, l’im pareggiabile erem o di S. On ofrio, dov e v isse fra Pietro e dov e ricev ette la n otizia di essere stato eletto Papa il 5 luglio 1294. La cattedrale di Corfinio con la cappella di S. Alessandro Papa che accoglie le t om be di epoca paleocristiana, l’erem o di S. Venanzio a Raiano costruito a ca- vallo del fium e Aterno nelle g ole della roccia. L’erem o di S. Dom eico a Villalago. I lguoghi sono tanti e m i ferm o qu i. Vorrei dare solo un accenno ai tanti m om enti di feste tradizionali tra cui la processio- EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO Orientamenti Pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020 Bonifaci o Mariani I v escov i italiani da pochi giorni hanno affidato alle comunità una “lettera” con le indica zioni-guida, gli “Orientam enti pastorali”, da seguire nel prossim o decennio. Due i cardini su cui tutto gira: l’uom o, la persona um ana, e Gesù Cristo. “ Educare alla v ita buona del Vangelo” è il tit olo del docum ento, e già dice bene di cosa ci vuole parlare, m a il senso pieno di questa espressione si capisce solo dopo av ere letto l’intero docum ento. I pa st ori intendono “ offrire alcune linee di fondo per una crescita con corde delle Chiese in Italia nell’arte delicata e sublim e dell’educazione”. Em erge subit o la certezza che con durre all’incontro con Crist o, scoprendo “la forza trasform ante del suo am ore e della sua v erità”, significa introdurre nelle condizioni di “una v ita nuov a caratterizzata da tutto ciò che è bello, buon o e v ero”. Ma rim ane n otev ole la risonanza prodotta dalla pr ospettiv a di “una crescita concorde” su tutto il t erritorio nazionale, il che indica l’im plicita iden tica esigenza nelle aree dov e le Chiese v iv ono, e cioè le regioni, le diocesi, le parrocchie. Dunque, i v escov i chiedon o che nel pr ossim o decennio l’educazione sia m essa al centro dell’attenzione. Il docum ento fa costante riferim ento al Concilio, ai num erosi e preziosi riferim enti di Benedett o XVI, al IV Conv egno ecclesiale nazionale tenuto a Verona nell’ottobre del 2006 e ai successiv i docum enti della CEI. Il prim o passo è dedica t o al m ondo attuale, alla cultura contem poranea e alle condizioni concrete della v ita dei singoli e delle comunità; il secon do passo fa riferim ento alla per sona stessa di Gesù “ IL Maestro”, alla Chiesa “discepola, m adre e m aestra”, alla presenza e all’azione dello Spirito, fin o ad indicare la necessità di “form are alla v ita secondo lo Spirito”. Si entra nel v iv o della questione quando Ottobre -Novembre 2010 ne di S. Dom enico a Cocullo, con i serpenti, il prim o giov edì di maggio, o la rappresentazione della “Madonna che scappa in Piazza” a Sulm ona il giorno di Pa squa. Ritengo che quest o t erritorio nella v arietà degli scenari con il ter zo pa sso ci si sofferm a sulla educazione com e “un camm ino di relazione e di fiducia” e nel quarto si parla dei soggetti educanti, specie la fam iglia prim a com unità educante, e della necessità che tutte le realtà coinv olte operino arm onicam ente. Il docum ento chiude con una serie di indica zioni per la pr ogettazione pa storale. Si percepisce che lo sguardo dei v escov i non si ferm a certo alle sole esperien ze ecclesiali, m a spa zia sulla società italiana, auspicando la con - presenta una ricchezza di valori e di realtà spirituali e religiose che non valorizzarle ci rende tutti colpev oli. Com e fare? Questo conv egno è già un segno di speranza. Grazie!” v ergenza di tutte le com ponenti della società sulla realtà dell’educazione, un serio sostegno alla fam iglia, che appare sola, inadeguata e per di più contrastata dall’am biente culturale. Per quest o, le parole dei v escov i sem bran o a n dar e oltr e i con fin i dell’a zione intraecclesiale e costituiscono un m essaggio di fiducia alla società tutta intera, perché “puntare, scomm ettere sull’educazione significa credere al futuro, av ere fiducia sulle nuov e generazioni e sul futuro della v ita” (card. Bagnasco). Le Suore Missionarie della Dottrina Cristiana hanno festeggiato i cento anni di presenza a Sulmona L e Su ore Missionarie della Dottrina Cristiana hanno festeggiato i cent o anni di presenza a Sulm ona con un ricco calendario di ev enti: il 4 nov em bre al Testo “Maria Caniglia” con il Raccont o di Cento anni di st oria con m usiche, canti e lettura di testi e poesie; il 5 nov em bre, alla chiesa di S. Filippo con la Veglia di preghiera con v ideo sulle attiv ità sv olte dall’inizio fino a quelle relativ e alla Seconda Guerra Mondiale; il 6 n ov em bre, nella chiesa di Cristo Re, v eglia di preghiera e v ideo con immagini delle attiv ità attuali; il 7 nov em bre, in cattedrale solenne celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Angelo Spina con Mons. Giov anni D’Er cole, v escov o au siliare de L’A quila, al term ine consegna dei porta chiav e ricordo e lancio delle m ongolfiere con la ascritta:Grazie, Signore per i cent o anni a Sulm ona”; l’8 n ov em bre alla Ca sa Anelli La Rocca, buffet per tutti con lancio delle m ongolfiere. L’Istituto Dottrina Cristiana nasce a L’A quila nel 1890. Dal 5 nov em bre 1910 le Suore della Dottrina Cristiana son o a Sulm ona. Da allora non è m ai mancata la lor o presenza, segno di com e le Suore v ogliono bene a Sulm ona, m a com e anche Sulm ona le am a ed è stata generosa con lor o a v endo le sorelle Teresa e Vittoria Anelli La Rocca donato la prim a casa. C’è stata anche una fioritura di v oca zioni femm inili. Attualm ente son o dieci le suore della Dottrina Critana della diocesi di Sulm ona-Valv a: tre son o in Boliv ia, una in Africa, tre in Il v escov o Mons. Spina ha ringraziato di cuore le Suore con una immagine poetica: “A larghe m ani sem ina il contadino. Secchi e nudi cadon o i sem i nella t erra. Il sacco vuot o ride al sole, tutto è dato alla terra. Nel solco del cuore solo un sem e rim ane: la speranza”. Italia, tre hanno 91 anni e son o nella Casa di Sulm ona a Porta Pacentrana. Care Suore, quel sem e gettato cento anni fa ha portato, nella speranza, i su oi frutti. Quanto bene av ete fatto, in ogni parte dov e siete state presen ti, con la testim onianza di v ita religiosa, di dedizione e di im pegno a fav ore dei pov eri, dei piccoli, dei ragazzi, soprattutto nel cam po scola stico e educativ o. Ultimam ente la v ostra testim onianza in m ezzo alla gente e con la gente, a seguito del sisma in Abruzzo, soprattutto a L’A quila è sta t o un segno ev angelico che ha t occato i cuori. Grazie, care Suore, perché av ete con tribuito e continuate a contribuire a costruire una società più giusta e unita, a costruire la civ iltà dell’am ore con il “v ostro genio femminile”. Com e Vescov o unito all’intera diocesi di Sulm ona-Valva v i sono riconoscente e grato. Cara Superiora Generale, Madre Na zarena, a Lei il più v iv o ringraziam ento, per tutto quello che fa e per com e lo fa. Città di Sulm ona, guarda lontano e v oi Su ore Missionarie della Dottrina Cristiana guardate ancora oltre, perché il linguaggio del cuore e della preghiera tenga sem pre unita queste due belle realtà. La Vergine Maria accom pagni il camm ino!. Auguri per i prim i cent o anni di presenza a Sulm ona, con affetto v i benedico. Grazie, Signore! Am en. Ottobre -Novembre 2010 Attività in Diocesi 11 Rappresentazione teatrale su S. Pietro Celestino “L’avventura di un povero cristiano” L a Diocesi di Sulm ona-Valva ha prom osso lo spettacolo teatrale: “L’avventura di un pov ero cristiano”, tratta da Ignazio Silone, con la com pagnia Lanciavicchio. La chiesa di S. Maria della T om ba in Sulm ona, nei su oi spa zi e im ponenza architettonica, ha accolt o le tante per sone presenti che hanno g oduto della bellezza della rappresentazione riuscita sia dal punto di v ista della recitazione e bravura degli artisti, sia per le originali scen ografie e le musiche dal v iv o. La Diocesi ha sponsorizzato la m anifestazione a pochi giorni in cui si recherà con il Vescov o in udien za dal Santo Padre per ringraziare della st orica v isita a Sulm ona del 4 luglio 2010, ma anche perché S. Pietro Celestino resti sem pre più nel cuore e nelle m enti delle persone con la luce della sua santità. I NT E R V E N T O I N A U G U R A ZI O N E D E L C O M P L E S S O P A R RO C C H I A L E “ MA RI A S S . A U S I LI AT RI C E ” IN SULMONA 2 OTT OBRE 2010 I l culto “in spirit o e v erità” (Gv 4,24) della Nuova Alleanza non è legato ad un lu ogo esclusiv o. Tutta la terra è santa e a ffidata ai figli degli uom ini. Quando i fedeli si riuniscono in uno stesso luogo, la realtà più im portante è costituita dalle “pietre v iv e”, m esse in siem e “per la costruzione di un edificio spirituale” (1 Pt 2,4-5 ). Il Corpo di Crist o risort o è il tem pio spirituale da cui sg orga la sorgente d’acqua v iva. Incorporati a Crist o dallo Spirito Santo, “n oi siam o il tem pio del Dio v iv ente” (2 Cor 6,16). I Cristiani costruiscono edifici destinati al culto div ino, tali chiese v isibili non son o sem plici lu oghi di riunione, m a esse significano e manifestano la Chiesa che v iv e in quel luog o, dim ora di Dio con gli uom ini riconciliati e uniti in Crist o. “La casa di preghiera – in cui l’Eucaristia è celebrata e con serv ata; in cui i fedeli si riuniscono; in cui la presen za del Figlio di Dio n ostro Salvatore, che si è offerto per n oi sull’altare del sacrificio, v iene v enerata a sost egno e consola zione dei fedeli – dev ’essere nitida e a datta alla preghiera e alle sacre funzioni” In questa “casa di Dio”, la v erità e l’arm onia dei segni che la costituiscon o dev ono m anifestare Crist o che in quel luog o è presente e agisce (Cf. Conc. Ecum . Vat. II°, SC 7 -1 22-127 ; PO 5 ). Per dare risposta alle esigenze religiose nella zona di nuov a espansione edilizia del nuov o e popoloso quartiere della zona PEEP in Sulm ona, conosciuta col n om e di “Pianoro della Potenza” Mons. Salv atore Delogu v i erigev a canonicam ente, con decret o del 1 ° agost o 1 984 la Parrocchia Maria SS.ma Ausilia trice. L’increm ento ulteriorm ente avv enuto, la distanza notev ole dalla parrocchia di Crist o Re cui la popolazione interessata faceva ancora capo e le continue sollecitazioni hanno posto l’urgenza di realizzare un nuov o com plesso parrocchiale per dare autonoma v ita alla parrocchia eretta. Con decret o del Ministero degli Interni D.G.A.C. n° 413 del 7 nov em bre 1986, pubblicato nella G.U. del 1 8 nov em bre 1986, si ottenev a il ricon oscim ento civ ile. Fin dalla sua costituzione la parrocchia faceva richiesta al Comune di indiv iduare e concedere un’area per la costruzione del com plesso parrocchiale com e prev isto da norm e urbanistiche. Mons. Giuseppe Di Falco rinnov ò più v olte alle Amm inistrazioni Comunali che si son o succedute la richiesta urgente di destinare un’area per la costruzione del nuov o com plesso parrocchiale. Solo nel periodo di gestione Comm issariale del Comune, con atto r ogato del Segretario Comunale del Com une di Sulm ona, il 23 aprile 2004 fu concessa l’area attuale di circa 4.000 m q. Il Pr ogetto del nuov o Com plesso Parrocchiale redatto dall’Arch. Lulli Guglielm o fu presentato al Serv izio Nazionale per l’Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana il 5 marzo 2005 e condotto nella sua realizzazione dall’Ufficio Diocesano dei BB.CC., l’Arte Sacra e per la Nuova Edilizia di Culto. Ebbe esit o positiv o in prim a istruttoria dal Com itato di v alutazione della CEI il 5 luglio 2005 . Il pr ogetto definitiv o ebbe esit o positiv o in seconda istruttoria il 22 febbraio 2006 sem pre dallo stesso Com itato della CEI. Il 30 marzo 2006, a firma dell’Em .m o Card. Cam illo Ruini, Presidente della CEI, fu trasm esso a Mons. Giuseppe Di Falco il Decreto dell’a ssegnazione formale del contributo della Conferenza Episcopale Italiana per la realizzazione del Com plesso con i fondi dell’8 per m ille IRPEF. Con la Direzione dei Lav ori dell’Ing. T irabassi Pa scucci Pietro il 25 settem bre 2006 hanno avuto inizio i lav ori affidati all’Im presa Di Pr osper o s.a.s. di Di Pr ospero Giacom o & C., con sede in Pesca ra. Il 29 aprile 2008, Mons. Angelo Spina, Vescov o della Diocesi di Sulm onaValva, benedisse la prim a pietra del costruendo Com plesso Parrocchiale. Il costo t otale delle opere amm esse a contributo dalla Conferenza Episcopale Italiana per il Com plesso parrocchiale è di Euro 2.167.600,00. Il contributo della CEI è di Euro 1.626.000,00 pari al 75% del costo, la Di ocesi di Sulmona -Valva è intervenuta per il restante 25% pari ad Eu r o 541.600,00. A questo si dev ono aggiungere le opere non amm esse a contributo tutte a carico della Diocesi: - Sistemazione area est erna € 252.5 00,00 - Recinzione com plesso parrocchiale € 93.000,00 - Variante copertura v entilata in ram e Chiesa € 60.000,00 - Im piantistica esterna € 35 .000,00 - Variante riscaldam ento Chiesa € 35 .000,00 - Piattaform a elevatrice € 11 .500,00 - Differenza per maggiore qualità dei pav im enti: Locali di m inister o, uffici, canonica, sacrestia € 16.000,00 - Realizza zione: altare, am bone, sede, Battistero, Tabernacolo, Acquasantiera € 25 .000,00 - Cam pane € 22.000,00 - Am plifica zione Chiesa € 26.000,00 - Acquisto banchi € 28.000,00 - Arredam ento Ca sa canonica € 13.000,00 - Arredi sacri - Cr ocifisso e statua Ausiliatrice € 15 .000,00 - Corpi lum inosi im pianto d’illum inazione € 25 .000,00 - Arredo aule catechistiche € 5 .000,00 - Allaccio utenze € 5 .000,00 - Spese Atti n otarili € 2.000,00 - Im prev isti € 24.000,00 - Varie € 10.000,00 Per un totale di € 703.000,00 Unendo le due somm e quella delle opere n on amm esse a contributo e quella del 25 % descritta in precedenza, per la costruzione del Com plesso Parrocchiale di Maria SS. Ausiliatrice, la Diocesi ha sostenuto la somma di € 1.244.600,00. Il costo t otale del com plesso parrocchiale ad oggi è di € 2.870.600,00. Oggi, 2 ott obre 201 0, Festa degli Angeli Cust odi, il Vescov o della Diocesi di Sulm ona-Valva, Mon s. Angelo Spina, dedica la Chiesa e benedice l’intero Com plesso Parrocchiale di Maria SS. Ausiliatrice, del nuov o parroco, don Carm ine Caione, dei Sacerdoti, dei Religiosi, dei Diaconi, delle Religiose, delle Autorità Civ ili e Militari e del Popolo Santo di Dio. Sac. Maurizio Nannarone 12 Periodico della Diocesi di Sulmona-Valva Ottobre -Novembre 2010 SulmonaSulmona— —Valva - Viale Roose velt, 7 - 67039 S ULM ONA ( AQ) - Tel. 0864. 34065 Fax 0864.33522 E-mail: [email protected] - Sito Web: Sulmona- Valva diocesi - Periodic o di formazione e informazione della Diocesi di Sulmona www.diocesisulmona.it - A u tor i z z a z i on e tr i b u n a l e d i S u l m on a n . 3 / 0 8 d el 3 0 / 0 4 / 0 8 - A n n o I I I n . 1 0 • 1 0 / 1 1 - 2 0 1 0 D irettore Responsabile: Concezio Barcone Direttore Editoriale: Ramón Peralta Impaginazione: Gianni Grossi - S tam pa VideoS ervice V.l e d el l ’ I n d u str i a , 6 - i n f o: 0 8 6 4 . 2 1 0 4 2 1 - S u l m on a (A Q )