Sulmona Diocesi n. 25 - Diocesi SULMONA

Transcript

Sulmona Diocesi n. 25 - Diocesi SULMONA
A nno III n. 1 0 Otto b re- No v em b re 2 01 0
Il saluto del Santo Padre alla Diocesi di
Sulmona in Piazza San Pietro il 27 ottobre 2010
Editoriale
“Poste Italiane S. P.A . - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2° e 3 °, Roma aut. n.160/2008”
Padre Angelo, Vescovo
Grazie! Non è solo una parola.
S
in da piccoli ci hann o in segnato ch e quan do
si r icev e qualcosa, a n orma del bu on ga lateo,
bisogna dir e: “Gra zie!”. Una par ola ch e espr ime
gratitu din e, ricon oscen za per qua nto r icev uto.
Quan do si ca pisce ch e nulla ci è dov uto, allora
incom in ciam o a d esser e ferv idamen te gra ti,
a llora ci coglie di sor pr esa la gratitu din e, la
r icon oscen za ch e è la mem oria del cu or e.
Legg iam o n el Sa lm o 11 5: “ Che cosa r en der ò al
Sig n or e per tutti i ben efici ch e mi ha fatto?
A lzer ò il calice della sa lv ezza e inv och er ò il n ome
del Sign or e”.
Il sa lmista esprim e gratitu din e per qu anto
r icev uto dal Sign ore. Tu tto l’essen ziale della
n ostra esisten za ci è stato dona to sen za n ostr o
m erito. Il fatto ch e io v iv a n on dipen de da m e; il
fatto ch e ci sian o state per son e ch e mi h ann o
intr odotto n ella v ita , ch e m i han n o in seg nato
cosa sia amare ed esser e amati, ch e mi h ann o
tra sm esso la fede e mi hann o a perto lo sguar do a
Dio: tutto ciò è gra zia e n on è fatto da m e. Da n oi
stessi n on av remm o potuto far e nu lla se n on ci
fosse stato dona to: Dio ci anticipa sempr e e in
og ni sin g ola v ita c’è del bello e del bu on o ch e n oi
possiam o ricon oscer e facilm ente com e sua
gra zia, com e ragg io di lu ce della sua bontà.
E’ con qu esti sen tim enti ch e la diocesi di
Sulm ona -Va lv a il 27 ottobr e si è r ecata a Roma a
r icam biar e la v isita del Santo Pa dr e dello scor so
4 lug lio a Sulm ona. Qu ella v isita così carica di
sign ificati n on è un fatto del pa ssato ma è
pr esente al cu or e ch e, innam orato, r icon oscen te
e gra to, v a a dir e: “gra zie!”, n on una sem plice
par ola o esclama zione ma il v alor e di una
r ela zion e ch e porta n ella v ita tanto coragg io,
tan ta serenità , tanta speran za.
La gratitu din e u nisce. Sentir si grati è come
sentir si a ca sa : perciò si dilata il sentim ento
della gioia. A llora la n ostra v era ca sa , la n ostra
v era or ig in e, n on è a ltr o ch e gratitu dine. Che
tutti n oi si possa esser e grati. Ch e tu tti si possa
partecipar e la gratitu din e ch e è dentr o di n oi e
qu ella ch e ci v ien e da fu or i. Ch e tutto il m on do
possa esser e più grato.
46 a Set timana S ocia le
dei Catto lici I talian i.
Una agenda di speranza.
A pag. 2
“R
ivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini in lingua italiana. In particolare , saluto i fedeli della diocesi di SulmonaValva, guidati dal Vescovo Mons. Angelo Spina, qui convenuti per
ricambiare la visita, che ho avuto la gioia di compiere nella loro terra lo scorso mese di luglio. Cari amici, ancora una volta vi ringrazio
per l’affetto con cui mi avete accolto, ed auspico che da quel nostro
incontro scaturisca per la vostra Comunità diocesana una rinnovata e generosa adesione a
Cristo e alla sua Chiesa”.
Da L’Oss e rvatore R oma no - 2 8 ottobre 2 0 10
U
n “cambiamento di mentalità” per passare “dalla rassegnazione alla speranza”, dal piangersi
addosso al rimboccarsi le maniche: sta aprendo “prospettive nuove, entusiasmanti e incoraggianti” la visita del Papa a Sulmona il 4 luglio scorso, secondo il vescovo Angelo Spina, venuto
all’udienza con mille pellegrini ”innanzitutto per dire grazie”. Il vescovo riconosce che oggi la sua
gente “ha una marcia in più nell’affrontare i problemi seri come la disoccupazione e le conseguenze
del terremoto del 6 aprile 2009. Non avverto più un clima di remissività, lo scoraggiamento di chi
pensa di non poter far nulla”. Cardini di questa “boccata d’aria fresca” portata dal Pontefice “sono la
riscoperta piena della parola di Dio e l’Eucaristia, che rendono concreto l’impegno della carità e della
solidarietà”.
La diocesi di Sulmona-Valva in udienza dal Santo Padre
O
ltre v enti pullman dalla
Diocesi di Sulm ona-Valva
hanno preso la direzione per
Rom a con oltre m ille pellegrini
per l’udienza pontifica di m er-
coledì 27 ott obre. Il cielo sereno, il freddo pungente del mattino e un v ento tagliente hanno
fatt o accoglien za alle persone
giunte in pia zza San Pietro. Il
v escov o si è recato a salutare i
pellegrini che hanno fatto sentire e v edere la loro presenza, con
tutto l’ entusia sm o, quando il
Santo Padre ha nom inato la
2
Attività in Diocesi
diocesi di Sulm ona Valva e ha ringraziat o
per la fam iliare e cor diale accoglienza ricevuta il 4 luglio scor so.
Mons. Spina, ringra ziando a n om e di tutta
la Diocesi per il don o
della v isita, ha fatto dono al Santo Padre della
pubblica zione del v olu m e “Papa Benedett o
XVI a Sulm ona – i discorsi – le imm agini”,
con allegato il Videoalbum , in siem e a cesti di
pr odotti tipici locali e ai
dolci.
Al
t erm in e
dell’udienza m olti fedeli
hanno v isitato la Ba silica di S. Pietro. Alle ore
17.00 m ons. Spina con
Ottobre -Novembre 2010
tanti sacerdoti della diocesi, i sem inaristi, e i fedeli,
ha celebrato l’Eucaristia all’ altare della cattedra.
Una giornata indim enticabile ricca di fede, di preghiera trascorsa in com unione con il Santo Padre.
UNA TESTIMONIANZA DALLE SETTIMANE SOCIALI
Cristian Iannarelli (Vice-direttore Ufficio Diocesano Pastorale Sociale e del Lavoro)
L
a partenza è fissata nel cuore della notte, una notte bagnata com e
una sposa fortunata.
Son o le 3.30 quando a ssiem e a Padre
Angelo ( oppure m ons. Spina ???)
iniziam o il lungo v iaggio, con lui
sem pre alla guida, v erso Reggio Cala bria dov e i cattolici italiani si son o
dati appuntam ento per la 46 a Settimana Sociale. Dopo m ezzo secolo si
t orna in Calabria in un m om ento delicat o per questa regione, per il m ezzog iorno e per l’intero sistem a Italia.
Attrav ersiam o territ ori m artoriati
dall’av idità umana, m a che trasudano fede, sacrificio, st oria: il tav oliere
pugliese, sterm inati terreni d’uliv o e
v ite nelle cam pagne baresi, il Meta ponto della Magna Grecia, le m ontagne della Sila per giungere sulle scogliere dell’Aspr om onte dov e ripida e
paurosa è la discesa sui cam pi coltivati ad agrum i. Il pr ofum o di m are
m i risv eglia.
Mandarini, lim oni, arance sem bra
im possibile che possano nascere da
qu esta terra sott o il giog o delle clien tele più squallide. E allora tutto m i è
più chiaro; com prendo le infinite
poten zialità dei n ostri territori, com prendo com e sia possibile risollevarsi
dal baratro.
Una babele di lingue e dialetti ci a spetta dav anti al Teatro “Cilea”: 15 0
giornalisti, 1200 delegati prov enienti
da 1 84 diocesi italiane tra cui 300
giov ani, 177 rappresentanti di associa zioni e m ov im enti laicali ( Agesci,
Azione Cattolica, Mlac, Acli, Pax
Christi, Ma sci, Focsiv , Scien za e Vita,
Rinnov am ento nello Spirito, Focola rini, Cisl), 66 v escov i, 204 sacerdoti,
religiosi e diaconi. L’intero m ondo
cattolico italiano è riunito per contribuire ad elaborare un’agenda di Speranza per il futuro dell’Italia.
Lo stretto di Messina è lì dav anti a
m e e v ien v oglia di attrav ersare a
nuoto quei 3 chilom etri che separano
il continente dall’isola di Polifem o,
ma è tardi, i lav ori stanno per inizia re.
Dopo il m essaggio di Sua Santità Benedett o XVI e i saluti delle autorità
civ ili e religiose, il Cardinale Presidente S. Em. Angelo Bagnasco illu stra la sua prolusione: una ricerca e
una pr oposta di fondam enti.
Partendo dall’appello del Pontefice
sulla necessità di una generazione di
cattolici im pegnati nell’attiv ità politica, il Cardinale Bagnasco riprende il
tema della laicità e dei v alori non neg oziabili; ci ricorda com e siano v alori
non div isiv i, ma unitiv i ed è quest o il
terreno dell’unità politica dei cattolici. Si sofferma sulla necessità che la
Chiesa n on si riduca solo al cult o e
alle attiv ità di carattere sociale, m a
che possa dire la sua anche su quei
valori spesso ritenuti inopportuni. Se
la Chiesa rimanesse in silen zio su
alcune tematiche – “ ciò significherebbe tradire il Vangelo e quindi Dio
e l’uom o” - .
Seguon o gli interv enti del sociolog o
Diotallev i, dell’econom ista Gotti T edeschi, del rett ore Ornaghi, del prof.
Par si; tutte relazioni pr ofonde che
descriv ono la situazione attuale, che
pr opongono pr ospettiv e cristianam ente ispirate.
Nei giorni successiv i ogni gruppo t ematico ha affr ontato questioni fonda m entali: com e intraprendere nel la v oro e nell’econom ia, com e educare
per crescere, com e includere gli im m igrati nella società, com e indirizzar si v erso un federalism o solidale,
com e ridare fiducia ai giovani per
riscoprire i loro “talenti”. Tav oli efferv escenti, discussioni animate con
tanta v oglia di cam biare rotta in un
crescendo di idee, contributi, testim onianze prov enienti da ogni ango-
lo d’Italia.
Dai lav ori è em ersa quale sia la v era
criticità del m om ento.
Quella che stiam o v iv endo non è solo
una crisi econom ica, m a alla base v i è
una crisi identitaria, che inv este i v alori. Per questo è necessario m ettere
la fam iglia al centro dell’agenda politica per tornare ad educare i giov ani.
Ecco quale sarà la sfida che attende
la n ostra Chiesa nel prossim o decen nio.
Che giornate intense! Ma è giunta
l’ora di salutare.
Si t orna a casa, ma con uno spirit o
raffor zato acquistando la certezza
che la strada tracciata è quella giusta:
non rim anere rinchiusi nel silenzio di
una sagrestia, com e m olti v orrebbero, ma im pegnarsi con più determ inazione nel territorio, m aturare quella testim onianza per il raggiungim ento del Bene Comune dell’intera
società a cui ogni cattolico è chiam at o a contribuire.
4 6 a S e t t i m a n a S oc i a l e
d e i C a t t o li c i I t a li a n i .
Una agenda di speranza.
S
i è tenuta a Reggio Calabria, dal
14 al 17 ottobre, la Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. Dalla diocesi di Sulm ona-Valva v i ha preso
parte il Vescov o e Cristian Iannarelli,
v ice dirett ore diocesano della Past orale del Lav or o. Sono state giornate
intense con relazioni am pie e profonde e con gli interv enti dei partecipanti div isi per gruppi. Alta la partecipazione dei giovani e m olt o v alidi i loro
contributi.
Nella ricchezza delle conclusioni è
em ersa la capacità del Magistero di
div entare dottrina sociale m oderna,
concreta, univ ersale, capace di declinare questioni com plesse, com e è oggi soprattutto il problema del lav or o.
La Chiesa è con sapev ole che oggi,
nella pluralità e grav ità dei problem i,
qu ello del lav or o è il segno più dram matico di una scollatura del tessuto
Cristian Iannarelli
sociale e di un’assenza di pr ogram mazione che m ettono in discussione
il futuro st esso della società italiana .
Ma a Reggio Calabria i m otiv i di preoccupazione son o stati bilanciati da
qu elli della speranza, perché la Chiesa ha lanciato la sua sfida culturale,
etica ed antropologica, ha chiamato a
raccolta i cattolici, li ha esortati anzitutto all’unità e poi ad im pegnarsi
fattiv am ente nell’agone della politica,
ha ricordato l’im portanza dell’educazione, ha r im arcat o il v alor e
dell’im presa ma anche la dignità del
lav oratore, ha chiest o una legge elet t orale che perm etta ai cittadini di scegliere i lor o rappresentanti ed un federalism o fiscale che non abbandoni i
deboli. La settim ana sociale ha lasciat o alla Chiesa italiana tanti punti lum inosi su cui continuare a riflettere e
da seguire.
Attività in Diocesi
Ottobre -Novembre 2010
Intervista al Vescovo
E
ccellenza, giorni fa
nella trasmiss ione
Diario di Bordo, s u Onda
TV, le sono state poste
una serie di domande. Il
Governatore della Regione Abruzzo, dottor
Gianni Chiodi, ha parlato di un territorio, il nostro, che deve fare le sue
s celte: per avere lavoro
occorrono insediamenti
indus triali, certamente
impattanti per l’ambiente. C’è invece una vocazione del territorio da
rispettare? Lei ha comunicato le sue osservazioni . Può precisarle ancora meglio?
La m ia opinione pacata e serena è che il nostro territorio
è circondato da quattro par chi, una ricchezza di tutto il
territorio europeo. Questa
ricchezza va salvaguardata,
tutelata e prom ossa. Quest o
territorio ha la sua v oca zione
turistica per l’am biente, per i
paesaggi e per le bellezze ar tistiche e culturali presenti.
Nella conca Peligna, anni fa
son o stati realizzati insedia m enti industriali. Attualm en te ne funzionano solo 17 ; 26
son o artigianali; 33 comm er ciali; 51 di serv izi e alcune
unità in costruzione. Non si
pu ò strav olgere quest o territ orio con insediam enti non
com patibili. Quest o non significa n on fare niente. E’
necessario incentiv are il turism o, ridare slancio alle a ziende e alla piccola industria
nel territorio dov e già ci son o
costruzioni che son o vuote e
ch e, la gen te, chiam a
“cim iteri”, dare spazio anche
all’artigianato, all’allev am ent o e all’agricoltura, soprattut t o biologica.
Su questo settore cosa la
preoccupa di più?
Non possiam o lasciare alle
generazioni future un am biente rov inato e non più re-
cuperabile. Abbiam o avuto
già tanti danni, ora n on ci si
pu ò perm ettere di prov ocar ne altri. Com e v escov o ascolt o tante per sone e sono con sa pev ole che i problem i son o
tanti, che quello del lav oro è
il segno più drammatico. Ma
not o che c’è una scollatura
del tessuto sociale e quello
che è più grav e una m ancan za di progettualità. Se m anca
una unità progettuale da par te di tutte le forze politiche e
sociali allora si è costretti alla
rassegnazione, m a ognuno
dev e poi assum ersi le sue responsabilità. Quando si dice:
“o questo o niente”, è segno
che non si vuole promuov ere,
far sv iluppare, far crescere il
territorio e dare risposta ai
pr oblem i. Occorre buona v olontà e im pegno. La gente è
stufa delle parole e dei litigi
interni. Io ritengo che se si
vuole si può. Lav orare in
qu esta direzione è un segno
di speranza perché si lav orerà per il bene comune e non
per interessi personali e di
parte. Si lav orerà m ettendo
al centro le per sone e non
solo il pr ofitto che ne si potrà
trarre.
Quali indicazioni vorrebbe dare?
Il Vescov o di una diocesi è un
pa store e non un politico, è
un padre a cui sta a cuore
l’intera fam iglia diocesana,
tutte le persone, soprattutto
le più pov ere, quelle che v iv ono disagi dal punto di v ista
spirituale, sociale, culturale.
A seguito della crisi globale
che si è fatta sentire anche
nella nostra terra, a cui si è
aggiunto il sism a del 6 aprile
2009 creando un diffuso
sm arrim ento in questa zona
della prov incia aquilana, la
crisi di v alori a liv ello umano
e spirituale hanno accentuato
le fratture del tessuto sociale
che danno v ita a ferite difficili da risanare se non v i si po-
ne subit o attenzione e rim edio. Una indicazione che sen t o di dare è di lav orare, com e
si dice oggi “a sistema” con
un cam biam ento di m entalità. La rinascita del n ostr o
territorio non potrà mai av v enire se n on avrem o quella
disponibilità culturale al
cam biam ento, a ll’apertura
all’altro, alla n ov ità e alla collaborazione fra i singoli, su perando interessi particolari.
Fino a quando ognuno
“coltiv a il pr oprio orticello”
non c’è prospettiva di cam biam ento , di futuro. Ci sarà
solo la nera e cupa rassegna zione. Questi scenari um ilia no le persone, sem pre più
costrette a chiedere, incentivando un m etodo perv erso
che n on è rispett oso della
dignità della persona um ana,
qu ello del “clientelism o”. E’
necessario ricucire il tessuto
sociale fav orendo m om enti
di incontro e di form azione
personale e comunitaria.
Leggiam o nel Vangelo: “Ogni
regno div iso in se stesso cade
in rov ina e nessuna città o
fam iglia div isa pu ò reggersi.
(Matteo 12,25 ). Il neo più
grande di questo territorio è
v ivere ed agire isolati, m a
anche quello di essere non
“per” qualcuno o qualcosa,
ma “contro” qualcuno e qualcosa. Com e è possibile uno
sv iluppo se n on ci si parla e
non si progetta insiem e? Com e è possibile fare im presa
senza collaborazione? Com e
si posso creare posti di lav or o
e serv izi alla com unità civ ile
se questa non trova la sua
for za nell’unione delle div er se parti?
Lei ha partecipato alla
Settimana sociale dei
cattolici a Reggio Calabria ha avuto trovato
qualche spunto per il nostro territorio?
La Settim ana sociale dei cat t olici a Reggio Calabria è sta ta un faro di luce per la società italiana, peccato che la
stam pa preferisca i gossip e
non parli di cose alte e serie,
com e si sono discusse e pro-
3
poste alla Settim ana sociale
dei cattolici. Ne è v enuta fuori una agenda di speranza.
Non un parlare per parlare,
ma un im pegno di speranza
per il cam biam ento. Partecipando attivam ente m i son o
reso conto che da parte del
Vescov o di Sulm ona-Valva e
da parte di tutta la Chiesa
diocesana c’è bisogno di crescere form andosi alla luce
della dottrina sociale della
Chiesa. Da quest o scaturisce
il proposit o di avv iare una
scuola diocesana di forma zione socio-politica. Sarà un
arduo im pegno, non so se ci
riuscirem o, ma sarà un ottim o contributo proprio per un
lav or o sul terreno culturale
che è comune a tutti. Sappia m o che la cultura non è solo
un bagaglio di con oscenze
ritenute fondam entali m a
m olto di più. Dare una v isione um anistica antropologica
integrale, cioè dell’u om o e di
tutto l’u om o aiuta a crescere
e a dilatare gli orizzonti, significa coltivare il pr oprio
anim o e n on camm inare a
seconda delle correnti che
tirano, ma con fondam enti
che aiutano l’uom o sia a liv ello indiv iduale che com unitario.
Cambiando argomento,
vorrei che ci parlasse
della vis ita del Papa a
Sulmona il 4 luglio e della vis ita che la dioces i ha
ricambiato a Roma il 27
ottobre u.s .
La v isita past orale del Papa a
Sulm ona è stato un ev ento di
portata spirituale che non ci
porta a guardare al pa ssat o,
ma a pr ogettare il futuro. La
diocesi ha risposto alla gran de con la preghiera, gli in contri di formazione, con la
v iva e calor osa partecipazione, con un rinnovam ento spirituale. Era un ev ento spirituale e così è stato v issuto.
Personalm ente son o soddisfattissim o, soprattutto per i
frutti che sta portando e che,
nel tem po, saranno più copiosi e questo non solo a liv ello spirituale.
Mi scus i eccellenza ma
sui giornali locali sono
appars i alcuni “nei” di
quella vis ita.
I nei li lasciam o a chi ha
scritto. Noi abbiam o v ist o
ben altra cosa m olto alta e
positiva non riducibile a
“chiacchiericcio”. Av er porta t o all’attenzione nazionale e
m ondiale la nostra diocesi e
in m odo particolare la città di
Sulm ona, la figura di S. Pietro Celestino, sia con le reti
telev isiv e nazionali, con quelle internazionali, con i gior nali di ogni lingua, spazza v ia
ogni “diceria localistica”.
Cent o giornali in più v enduti
per fare “ scoop locale” son o
già nella spa zzatura da tem po. La v isita del Papa resterà
nella storia e n on solo di Sul-
m ona.
E il pellegrinaggio a Roma?
E’ stato un pellegrinaggio
m erav iglioso. I parroci, le
parrocchie hanno rispost o
con gener osità. Sono partiti
più di v enti pullman, alcuni
alle tre del m attino, per essere a Rom a alle ore 8.30 di
m ercoledì 27 optt obre. In
piazza S. Pietro erano presenti circa m ille persone.
Quando il Santo Padre ha
nom inato i gruppi italiani e
la diocesi di Sulm ona-Valv a,
c’è stato un sussulto, un agitarsi di bandierine, un corale
grido di saluto. Il Santo Pa dre guardava in tutte le direzioni, stupit o e amm irato di
tanto affetto. Personalm ente
son o rim asto colpit o di com e
le persone della nostra diocesi, a v olte così riserv ate, sia no riuscite a far esplodere un
saluto carico di forza, di a m ore al Papa, di entusiasm o.
Le parole che il Santo Padre
ha riv olt o alla diocesi tutta e
a quelle presenti, sott olinea no ancora una v olta che è
stato fra noi e con n oi e ci
porta nel cuore. Al term ine
dell’udienza ho fatto don o al
Santo Padre della pubblica zione del v olum e “Visita del
Santo Padre Benedetto XV I a
Sulm ona – 4 luglio 2010 – Le
immagini – i discorsi”, con il
Videoalbum in DV D. Il Santo
Pa dre ha sfogliato alcune pa gine, si è com plim entato, ha
ringraziato tutti, e ha detto:
“Certamente avete avuto
molto da lavorare. Con gratulazioni per il successo”. Queste parole dette
dal Santo Padre sono il segno
di riconoscenza a quanti han no lav orato con im pegno,
pa ssione e nel silenzio. Prim a
dell’ ultim o saluto abbiam o
fatt o don o al Santo Padre di
alcuni doni: il v ino offert o
dalla parrocchia di Vittorit o, i
dolci offerti dalla ditta Di
Masso di Scanno, i formaggi
e i salum i offerti dall’ Agriturism o Vallescannese di Greg orio Rot olo di Scanno, un
cest o di doni da Ofena. Dopo
l’udienza e nel pom eriggio le
persone hanno potuto v isita re la Ba silica di S. Pietro. Alle
or e 17 c’è stato l’appuntam ento più im portante della
giornata con la celebrazione
eucaristica all’altare della
Cattedra, che ho avuto la gioia di presiedere, con la partecipazione dei sacerdoti della
diocesi e dei tanti pellegrini.
Abbiam o pregato per tutti:
per le tante persone che non
son o potute essere presenti a
causa di im pegni, per i m ala ti, per coloro che v iv ono difficoltà a causa della m ancanza
di lav or o, per le fam iglie, per
i giov ani, per le v ocazioni. La
giornata si è conclusa con il
ringraziam ento a Dio per i
tanti doni spirituali ricev uti,
soprattutto per essere stati
confermati nella fede, nella
speranza e nella carità.
4
Attività in Diocesi
Ottobre -Novembre 2010
IL COM ITATO DIOCESANO PER LA VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
IL 4 LUGLIO 2010 A SULMONA, COMUNICA IL RESOCONTO DELLE ENTRATE E DELLE USCITE SIA PER
L’ORGANIZZAZIONE DELL’EVENTO SIA PER L’OFFERTA AL PAPA DI UN OSPEDALE PER L’AFRICA
Attività in Diocesi
Ottobre -Novembre 2010
5
III Convegno Catechistico Regionale – Annuncio e catechesi per la vita cristiana
Ramόn Peralta
tali inaugura per la catechesi
il tem po di una riformulazione del suo contenuto, del suo
m etodo e del suo stile, e la
inserisce più chiaram ente in
un camm ino che com prende
le m olteplici dim ensione della v ita cristiana.
Hanno fatto seguito i contributi di approfondim ento per
la prima parte della lettera di
Don Antonio Di Loren zo della diocesi di LancianoOrtona. Egli ha fatto riferim ento a tre afferm azioni:
v isione rinnovata della Riv ela zione, la Chiesa soggetto
della catechesi e m etodo e
obiettiv o della catechesi. Il
resso la sala conv egni rinnov am ento della cateche- Docum ento di Ba se ha ripor della parrocchia Santi si”. La lettera si struttura in tato al centro della catechesi
dodici Apost oli a Chieti Sca - tre parti: la prim a – intitolata la n ozione della Riv elazione
lo, dom enica 24 ottobre 201 0 “ Il Docum ento di base e il cristiana com e ev ento st orico
ha avuto luog o il ter zo conv e- su o v alore” – m ette in luce personale e salv ifico, e della
gno catechistico regionale com e il Concilio Vaticano II fede com e adesione di tutto
organizzato dall’Ufficio cate- sia stato il ‘grem bo’ generati- l’uom o alla persona di Gesù
chistico regionale della regio- v o del Docum ento, ne ev i- Cristo. La Riv elazione è con ne ecclesia le a bruzzese- denzia i principali contenuti, cepita com e com unicazione
m olisana. Il tem a del conv e- richiama la v isione rinnovata dialogica e interpersonale
gno è stato: “Annuncio e ca - della Chiesa da esso propo- dovuta alla iniziativ a libera e
sta, comunità tutta responsa - gratuita del Dio v iv ente nei
techesi per la v ita cristiana”.
bile
dell’evangelizzazione e confronti della creatura um aIl conv egno ha avuto inizio
dell’educazione
alla v ita di na, centro del creato. Le fonti
con la preghiera e il saluto di
fede.
La
lettera
sottolinea i- della catechesi sono la Sacra
S.E. Mon s. Bruno Forte che
noltre
com
e
il
Docum
ento di Scrittura; la tradizione – lu oha propost o una riflessione
sulla sequela di Crist o. La base abbia v ist o il m erito di g o della trasm issione e
m issione di ogni catechista è avv iare l’elaborazione dei dell’incontro con la parola di
annunciare e testim oniare nuov i Catechism i per la v ita Dio v issuta e professata; la
che Crist o è “la Via, la Verità cristiana. La seconda parte – liturgia – celebrazione del
e la Vita”. Egli ci conduce alla intitolata “ Il contest o attuale“ m istero di Crist o; le opere del
comunione con il Padre e – ev oca gli scenari culturali e creato. Anche il contest o soall’am ore per i fratelli. È per - religiosi nuov i, pr ofilatisi in ciale va guardato con occhi di
tanto necessario per gli agen- qu esti 40 anni. La ter za parte fede: esso non
ti della past orale catechistica – dal tit olo “Le nuov e esigen - è solo lo spa nutrirsi continuam ente del ze past orali” – richiama gli zio in cui anPane della Parola e del Pane ‘Orientam enti past orali’ e le nunciare
la
dell’Eucaristia, affinché i ca - ‘Note past orali’ di quest’ulti- parola di Dio,
techizzandi v iv ano nell’am o- m o decennio, che hanno in - ma è anche il
dicato com e scelta prioritaria luog o teologire di Dio.
la sv olta m issionaria da dare co in cui Dio
Mons. Bruno Forte ha prea tutta l’azione pa storale, si manifesta,
sentato il docum ento della
“innervandola” con il prim o attrav erso i
Comm issione Episcopale per
annuncio. Viene qui ricorda - segni dei tem la dot trina della fede,
t o com e il Conv egno di Vero- pi. Ci ha ofl’annuncio e la catechesi:
na abbia inv itato la Chiesa ferto inoltre
“Annuncio e catechesi per la
italiana a costruire tutto una rinnov ata
v ita cristiana. Lettera alle
l’agire pa storale intorno alla v isione peda comunità, ai presbit eri e ai
persona: questo rinnovato g ogica e m ecatechisti nel quarantesim o
accento sul soggetto per sona- t od ol og i ca ,
del Docum ento di base. Il
le nei suoi sn odi fondam en- che ci chiede
di essere fedeli alla parola e
alle esigen ze della persona.
La seconda sottolineatura
interessa il soggetto della ca techesi: la Chiesa com e
“testim onianza” della Riv elazione accolta e trasm essa. La
Chiesa è il grem bo che genera alla v ita in Cristo m ediante
l’iniziazione cristiana, è responsabile della ev angelizza zione e della crescita nella
v ita teologale, nel cui am bito
i catechisti sono al tem po
stesso maestri, educatori e
testim oni della fede. Il ter zo
appr odo del Docum ento di
Base riguarda il m et odo e
l’obiettiv o della catechesi: la
duplice fedeltà a Dio e
all’u om o e la form azione della m entalità di fede.
Il secondo interv ento ha v ist o
com e pr otagonista Don Em ilio Lon zi della diocesi di Pescara-Penne. Egli ha presen tato la seconda parte della
lettera: il contest o attuale.
Son o sorti nuov i scenari culturali e religiosi. L’Italia pur
conserv ando tracce di tradizione cristiana, è segnata da
un processo di secolarizza zione, d’indifferen za religiosa e
di soggettiv ism o. In quest o
contest o si parla opportunam ente di “em ergenza educativ a” e della necessità di com piere nuov i passi nell’opera
dell’ev angelizza zion e della
catechesi.
Don Ram όn Peralta, dirett o-
re dell’Ufficio Catechistico
della diocesi di Sulm onaValva, è interv enuto sulla ter za parte della lettera: Le nuov e esigenze past orali. Le sfide
catechistiche sono: il prim o
annuncio, la per sona, la comunità cristiana, gli adulti e i
giov ani, la catechesi biblica,
il rapporto tra fede e ragione,
la com ponente dottrinale
della catechesi e la form azione dei catechisti.
Ultim o, m a non per im por tanza, è stato l’interv ento di
su or Lucia Rugolotto, della
diocesi di Chieti-Vasto, sul
tema “Rigenerati per una
speranza v iva “ (1 Pt 1 , 3); ogni catechista ha il com pito
di trasm ettere la positiv ità
dell’accoglien za, per restituire al cristiano la fiducia nella
v ita quotidiana seguendo
percorsi noti ma n on scontati
quali la preghiera e la Parola.
Tutti abbiam o intrapreso un
camm ino che n on ha t erm ine
ma che si prot ende per giungere a Dio.
Il conv egno si è concluso con
la preghiera, il canto del Salv e Regina e con la benedizione im partita ai presenti da
S.E. Mons. Bruno Forte che,
nell’unità con tutti i v escov i
della regione ecclesiale A bruzzese-Molisana, ha ringraziato i presenti per av er
preso parte all’incontro augurando lor o un buon anno
pa storale.
giov ani e per gli operatori
della caritas diocesana e parr occhiali. Ha con segnato
l’agenda past orale, ha inv itat o alla Veglia di preghiera
m issionaria che avrà luog o
nella Cattedrale il prossim o
23 ott obre alle ore 21 ,00 e
infine ha esortato i sacerdoti
a v iv ere intensam ente insiem e alle loro comunità la spiritualità m issionaria di questo m ese. Di seguito don Ant onio Mascia della diocesi di
Triv ento ha t enuto la m edita zione “Parola di Dio e v ita
sacerdotale”, egli ha testim oniato il suo personale rappor t o con la Sacra Scrittura e
com e lo ha guidato e lo guida
nel com pim ento del pr oprio
m inist ero, ha fatto riferim ent o alla sua esperienza di m issionario ad gentes nel Cam e-
rum e alla sua attuale attività
di parroco. Ha concluso dicendo: “Siam o tutti all’inizio
di un nuov o anno pa storale
con una m ole di lav oro. Io
v oglio augurare a v oi ed a m e
di fare della Parola il n ostro
cibo quotidiano e di riuscire
sem pre più ad educare la nostra gente a questa set e, a
qu esta ricerca di Parola, con
pr oposte concrete di incontri
sulla Parola, inserendosi nel-
le div erse esperien ze ecclesiali che lo Spirit o suscita e
qu esto ci fa assaporare, com e
preti, il gusto della specificità
del n ostr o com pito nella
Chiesa”. Mons. Spina ha ringraziato don Antonio Mascia
per questo intervento e ha
inv itato i sacerdoti a recarsi
nella cappella del Centro Pa storale per l’Adorazione eu caristica. La giornata si è
conclusa con l’agape fraterna.
P
Inizio dell’anno pastorale nella
diocesi di Sulmona-Valva
C
on la giornata di ritiro
spirituale il cler o della
diocesi di Sulm ona-Valva
presieduto dal v escov o Mon s.
Angelo Spina ha dato inizio
al nuov o anno past orale che
av rà al centro delle varie attiv ità l’Eucaristia e il Magistero di Sua Santità Benedett o
XVI. Dopo la preghiera liturgica dell’ora m edia, guidata
del neo diacon o don Oliv iero
Liberatore – ordinato lo scor so 1 4
s et t em br e
–,
il v escov o ha com unicato al
su o presbit erio la situazione
dei sacerdoti anziani e m alati, ha ricordato la gioia
dell’ordinazione sacerdotale
di don Luigi Ferrari avv enuta
l’8 settem bre e la n om ina dei
nuov i parroci. In oltre ha fat t o anche riferim ento alla con sacrazione della nuov a chiesa
parrocchiale nella città di
Sulm ona dedicata a Maria
Santissima Ausiliatrice. Ha
illustrato successivam ente i
div ersi camm ini formativ i
pr oposti dalla diocesi: il cor so biblico, la form azione per i
catechisti, per gli insegnati di
religione, per le coppie di
sposi, per il let t orat o,
l’accolitat o, per i m inistri
straordinari dell’Eucaristia e
il diaconato permanente, per
le coppie di fidanzati, per i
Attività in Diocesi
6
Ottobre -Novembre 2010
Le suor e pr esenti nella dioc esi
insieme per u na g ior nata
di riflessio ne e di preg hiera
S
abato 18 settem bre il v escov o
m ons. Spina ha v oluto incontrare
tutte le su ore presenti in diocesi inv itandole a v iv ere un m om ento di comunione ecclesiale. Una giornata caratterizzata dall’incontro, dalla preghiera, dalla riflessione, dalla conv iv ialità e da un clim a fraterno e sereno
nel cuore della natura. Il prim o m om ento è stato v issuto all’erem o di Villalago, con il suggestiv o paesaggio e la
m editazione. Il v escov o, con segnando
a tutte le presenti, i discorsi del Papa
a Sulm ona ha lett o e comm entato una
parte di essi. Dopo la v isita all’erem o
è seguita la celebrazione dell’ Eucaristia nella chiesa parrocchiale di Scan-
no. Il parroco don Carm elo ha salutat o e ringraziato per il dono della presenza. Don Luigi Ferrari, da poco ordinato sacerdote, ha concelebrato con
il v escov o e riv olt o alle suore una riflessione. La giornata è seguita con il
pranzo in un agriturism o della zona e
con la recita del S. Rosario nella chiesa della Madonna del Lago sul lago di
Scanno. Il Vescov o ha ringraziat o le
Religiose per l’opera che sv olg ono in
Diocesi a fav ore della evangelizzazione, dell’educazione e della cura delle
persone anziane e più deboli, ma soprattutto perché v iv ono la lor o v ocazione com e don o di Dio per il bene
della chiesa e della società.
A Vittorito festeggiato il 22° della Casa Soggiorno per Anziani
uando si entra nella Casa Soggiorno per Anziani di
QVittorit
o si sente un pr ofum o di fresco e si ricev e
un’accoglienza cordiale e serena. All’esterno, il v erde
del giardino accoglie la bellissima statua della Madon na del Borgo. Nella ricorrenza del 22° anno di fonda zione, il v escov o m ons. Spina, il 19 settem bre, dopo
av er celebrato l’Eucaristia nella chiesa parrocchiale,
ha v isitato gli ospiti della ca sa con il parroco e fonda t ore dell’opera don Mario d’Abrizio. Un m om ento v issut o nella sem plicità e nella gioia dell’incontro. Il v e-
Giornata sacerdotale
tenuto la Lectio div ina sui fondam enti biblici
del serv izio e su com e serv ire il Signore nel
tem po della pr ov a.. E’ seguita l’adorazione
eucaristica e il saluto di comm iato
dell’arciv escov o Mons. Ghidelli che lascia la
guida della diocesi di Lanciano-Ortona per
raggiunti lim iti di età. Al term ine della mattinata dedicata alla preghiera è seguito un m om ento conv iv iale all’om bra del santuario. In
tutti i presbiteri partecipanti si è v ista la gioia
di essere sacerdoti e al serv izio dei fratelli.
Son o riecheggiate le parole del Papa: “ Il
m ondo ha bisogno di preti grandi e puri”.
regionale
L
a giornata sacerdotale regionale si è tenuta nel santuario di S. Gabriele all’Isola
del Gran Sasso m artedì 19 ott obre. Presenti i
v escov i delle undici diocesi dell’Abruzzo e del
Molise e oltre 400 sacerdoti. Una buona rappresentanza della Diocesi di Sulm ona Valva
ha raggiunto in macchina il luog o
dell’incontro. Una giornata v issuta nella gioia
di essere sacerdoti. Don Franco Mosconi ha
A mo ns . Spin a è s t at o as s egn at o il pr emio
nazio nal e “His t onium” po es ia e n ar r at iva
I
l prem io nazionale “Histonium ” poesia e narrativa XXV edizione 201 0 è sta t o assegnato a m ons. Angelo Spina con una targa d’or o per sonalizzata. La
cerim onia di con segna del prem io si è tenuta a Vast o sabato 25 settem bre
nell’aula magna del Liceo Scientifico Statale “R. Mattioli”, alla presen za di per sonalità del m ondo politico e culturale. Il Prem io Cultura 201 0 è stato assegnat o a m ons. Spina con la seguente
m otiv azione: “Pa store di grande
sensibilità umana e spirituale, poeta
affascinato dalla bellezza del Creat o,
straordinario cantore della v ita, esaltata com e stupendo don o di Dio,
da amare ogni giorno in pienezza,
ha saputo fin ora utilizzare la penna
anche con la scrittura in prosa per
far riscoprire ai num erosi lettori la
figura e l’opera di Papa Celestin o V,
cercatore di Dio, uom o del silenzio,
della contem plazione e della preghiera, e m essaggero di riconcilia zione e di pace”. Hist onium d’oro è
stato dato anche a don Antonio
Sciortino, direttore di Fam iglia Cristiana e al v aticanista Carlo Di Cicco, v ice direttore dell’ Osservatore
Rom ano, a Gianni Oliva professore
or dinario di letteratura italiana nella facoltà di Lettere D’Annunzio di
Chieti. Soddisfatti per la riuscita
della m anifesta zione i com ponenti
della giuria, il pr ofessor Luigi Medea, segretario generale e il cav aliere Giuseppe Catania presidente.
scov o ha tenuto a sottolineare che in diocesi son o presenti alcune case per anziani gestite dalle parrocchie,
un segno di testim onianza della carità a fav ore delle
persone anziane e m alate. Ha ringraziato i parroci e
gli operatori per com e gestiscon o le case e per
l’apporto umano e spirituale che v iene dato. Per tutti
ritorna il m onit o del salm o 89: “Signore, insegnaci a
contare i nostri giorni e giungerem o alla sapien za del
cuore”.
Don Antonio Scelli è tornato alla casa del Padre
D
on Antonio Scelli è t ornato alla
casa del Padre l’8 ottobre 201 0.
I funerali sono stati celebrati nella
cattedrale di Sulm ona presieduti dal
v escov o m ons. Spina. Presenti i fam iliari, tante persone, i sacerdoti e le
religiose. Il v escov o ha inv itato la comunità alla preghiera affidando alla
m isericordia di Dio il sacerdote don
Antonio. Ha tenuto a sottolineare che
don Antonio, raffinato cultore di arte,
ha saputo presentare la v ia della bellezza attrav erso le tante opere d’arte
presenti in diocesi e nella chiesa di S.
Chiara in Sulm ona, di cui era rettore.
Il ca n ce ll ier e d on A n t on i o
D’Ortenzio, all’inizio della celebrazione ha tracciato un profilo di don Ant onio che di seguito v iene riportato:
“ Era nato a Sulm ona, il 3 m aggio
1923, da Giovanni e Gaetana Ricottilli che, il successiv o 20 giugno, lo portarono nella cattedrale di S. Panfilo
perché ricev esse il santo battesim o.
Frequentati gli studi ginnasiali nel
nostro, allora fiorente Sem inario Minore Diocesano, e in quello Regionale
di Chieti quelli liceali e teologici, ricev ette l’ordine presbiterale il 4 luglio
1946, dal v escov o del tem po S.E.
Mons. Luciano Marcante. Già m ansionario di quest o Capit olo cattedrale
dal 1 ° ottobre 1945 fino al 9 m arzo
1949, una v olta sacerdote, il 1 ° ottobre 1 946, assunse il ruolo di Assistente Ecclesiastico Diocesano della Giov entù di Azione Cattolica, Vice Rettore dell’allora Conv itto “Manzoni” e
contem poraneam ente, dal 1 ° ottobre
1947 , Cappellano della Casa di Riposo di Sulm ona. Il 1 0 m arzo 1949 fu
nom inato parroco di Molina Aterno,
dov e rim ase fino al 4 nov em bre 1949,
quando fu trasferit o, com e Pa store
della Parrocchia di Cavate di Sulm ona. Il 30 giugno 1 973, desider oso di
sv olgere una ulteriore esperienza pastorale all’estero, si trasferì in una
Rett oria di Br ooklin, negli Stati Uniti
d’Am erica. Nell’ottobre 1989, rientrat o nella diocesi di Sulm ona-Valva, gli
fu affidato il com pito di Rett ore della
chiesa di S. Chiara in Sulm ona e contem poraneam ente, anche di Cappellano dell’om onima Casa di Riposo
per Anziani. Dal 1986, fu anche Canonico del Capit olo Cattedrale di S.
Panfilo. Dopo tanta varietà di serv izi
sacerdotali, debilitato per l’età avanzata e dalla malferma salute, era stato
accolto nella ca sa di Riposo Sacerdotale della v icina Fontecchio, dov e
l’altro ieri, 8 ott obre 2010, ha concluso la sua laboriosa v ita terrena per
recarsi a ricev ere la m eritata ricom pensa celeste.
Attività in Diocesi
Ottobre -Novembre 2010
Don Luigi Ferrari è il nuovo
parroco di Cocullo, Anversa
degli Abruzzi e Castrovalva
D
om enica 26 settem bre il v escov o m on s. Spina ha presentato alle com unità parrocchiali
di Anversa, di Castr ov alva e Cocullo il nuov o par roco nella persona di don Luigi Ferrari, da poco
or dinato sacerdote. Le comunità hanno partecipat o con forte em otiv ità e preghiera. I saluti son o
andati a don Carm ine che ha guidato le com unità
per quattro anni a cui, dal 2 ottobre v errà affidata
la nuova parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice in
Sulm ona di circa 6.000 abitanti. A don Luigi è
stato riserv ato un m om ento particolare di preghiera e di calor osa accoglien za. Alle celebrazioni
erano presenti i sacerdoti della forania e i rispettiv i sindaci. Il v escov o presentando il nuov o parroco ha ringraziato don Carm ine, don Bruno, che
nell’ultim o anno ha aiutato don Carm ine e ha esortato don Luigi ad essere nella comunità “uom o
di Dio, un padre che educa all’unità e alla carità”.
Al t erm ine delle celebrazioni, una tenuta al m attino e l’altra la sera, è seguito un m om ento di festa
nella serenità e am icizia, facendo esperienza di
una chiesa v iv a e partecipe.
Don Waldemar Niedziolka è
il nuovo parroco di Cristo Re
S
abato 23 ottobre la chiesa di Crist o Re, affollatissim a, ha accolt o il nuov o parroco don
Waldemar Niedziolka. Mons. Spina, ha ringrazia t o i Salesiani per la lor o presenza e il lor o operato
in diocesi e in Sulm ona e ha presentato il nuov o
parroco don Waldem ar. La sua esperien za past orale maturata a Castelgandolfo è garanzia per un
fecondo im pegno pa storale – ha dett o il v escov o
– aggiungendo: “inv ito tutti v oi ad essere suoi
collaboratori e cooperatori”. Don Waldem ar al
term ine della celebrazione ha riv olto parole serene e cariche di speranza ai parrocchiani: “io cam m inerò con v oi, v oi camm inate con m e, camm iniam o in siem e…m i affido alla v ostra preghiera”.
Le tante per sone presenti, in piedi, hanno acclamato, m anifestando gioia e gratitudine per il dono del nuov o parroco.
rande partecipa zione di popolo per la dedica zione della
nuov a chiesa parrocchiale Maria
SS. Ausiliatrice in Sulm ona il 2
ot t obr e 2 01 0.
Pr i m a
dell’ingresso in chiesa si sono
succeduti gli interv enti di don
Maurizio Nannarone, direttore
dell’Ufficio diocesano dei beni
culturali, dell’architetto Gulgielm o Lulli e dell’ingegnere Pietro
Pa scucci Tirabassi che hanno
illustrato il percorso per la rea-
E
’ don Em idio Cipollone il nuov o arciv escov o
della diocesi di Lanciano-Ortona, abruzzese,
nato nel 1960, attualm ente padre spirituale al Pontificio Sem inario Regionale di Chieti. Succede a
Monsignor Carlo Ghidelli che ha guidato con saggezza e am ore per tanti anni la diocesi.
Il su ono delle cam pane a distesa, sia nella Marsica
che a Lanciano hanno rallegrato e portato tanta
gioia. Il v escov o m ons. Spina ha fatto giungere al
v escov o eletto gli auguri di tutta la diocesi di Sulm ona-Valva, assicurando la costante preghiera. Il
neoeletto v escov o v errà con sacrato il 1 8 dicem bre
nella cattedrale di Lanciano.
www.diocesisulmona.it
e-mail: [email protected]
Don Carmine Caione è il nuovo parroco della parrocchia
di Maria Santissima Ausiliatrice in Sulmona
A
l term ine della solenne celebrazione della
dedica zione della chiesa di Maria Santissim a
Ausiliatrice, il 2 ottobre, il v escov o m ons. Spina
ha presentato alla comunità il parroco don Carm ine Caione. E’ un sacerdote buon o, brav o e prepa rato, - ha dett o il v escov o. La comunità parrocchiale lo ha accolt o con un forte applauso. Don
Carm ine, prendendo la parola ha ringraziat o tutti
per l’a ffett o dim ostratogli e ha chiest o di pregare
per lui all’inizio di quest o nuov o camm ino.
lizza zione della
grande opera.
E’ seguita la
dedica zione, l’unzione dell’altare
e delle pareti della chiesa,
l’incensazione dell’altare e della
chiesa. Al term ine il v escov o ha inv itato il nuov o
parroco, dopo av erlo presentato alla comunità, a
prendere la parola. Don
Carm ine ha ringraziat o
tutti, e con la sua parola
conv incente, ha aperto i cuori di
tutti a collaborare per un camm ino di fede e di salv ezza. Al t erm ine tanti v olontari hanno prepa rato e serv ito il buffet. Mom enti
di gioia intensi v isibili nei v olti
delle persone, tante non av evano
mai assistit o al rit o di dedica zione di una chiesa. Mentre le cam pane suonavano a festa, con aria
m erav igliata, ringraziav ano per il
don o della nuova chiesa e del
com plesso parrocchiale.
Con una solenne celebrazione è
stata dedicata la nuova chiesa di
Maria SS. Ausiliatrice in Sulmona
G
Don Emidio Cipollone è
il nuovo arcivescovo di
Lanciano-Ortona
7
pr ocessione con i tanti sacerdoti.
Giunti dav anti alla porta della
chiesa, ancora chiusa, il v escov o
m ons. Spina, ha con segnato le
chiav i al nuov o parroco don Carm ine Caione. In siem e hanno a perto la porta e i fedeli hanno
preso post o con occhi m erav igliati della bellezza architettonica, dell’arredo, della funzionalità
della nuov a chiesa.
Son o seguiti i div ersi m om enti
intensi e toccanti: la preghiera di
Attività in Diocesi
8
Ottobre -Novembre 2010
Fidanzati in cammino verso il matrimonio
E
’ iniziato in diocesi il
camm ino di preparazione al matrim onio per oltre 65
coppie di fidanzati. Gli incontri v engono tenuti il v enerdì
al centro past orale di Sulm ona e il sabato al Centro pastorale di Castel di Sangro. I
fidanzati v engono seguiti da
una èquipe di sposi, da un
sacerdote e dal v escov o. I
giov ani sono sem pre più interessati a quanto v iene propost o soprattutto per crescere e v alutare bene le scelte
che si stanno facendo. La
preparazione dei fidanzati al
matrim onio e alla fam iglia è
uno dei capit oli più urgenti,
im portanti e delicati di tutta
la past orale fam iliare.
Riportiam o di seguito quanto
il v escov o ha scritt o nella
presentazione del su o nuov o
libro per i fidanzati: “In cam m ino v erso l’Am ore Chiamati
all’am ore - Un sì per Am ore,
per sem pre”:
“Chi ama sa che la v ita è preziosa, specialm ente la v ita
della per sona amata. Chi ama sa che nell’am ore bisogna
correre il rischio dell’avventura. E quest o libr o è destinato a chi am a, perchè abbia
cura del suo am ore, perché si
slanci donandosi per am ore.
La v erità della nostra v ita è
l’am ore. Non siam o stati creati a “immagine e som iglianza di Dio”? (Gn 1,27). E chi è
Dio? “ Dio è am ore” (1 Gv
4,8). Quest o sussidio,
che è frutto di tanti
anni di esperienze pastorali con i giov ani
fidanzati, con le coppie
di sposi, è per i fidanzati in camm ino v erso
l ’ a m or e ,
p e r ch é
l’am ore cresca di giorno in giorno, perché
ogni giorno si im para
ad am are. E’ uno strum ento per accom pagnare i fidanzati alle
nozze.
Il
camm ino v er so
l’am ore che il sussidio
pr opone poggia su
quattro punti fondam entali, com e i piedi
di un tav olo. Se ne
manca uno il tav olo
cade. Il prim o punto è
qu ello antropologico:
si parte dalla nostra
um anità e dall’apporto
che le scienze um ane
danno perché se ne
abbia sem pre più com prensione per una v ita serena.
Il secondo punto è quello
teologico: ci si apre ad acco-
gliere la parola di Dio, tutta
la luce che Dio, creatore e
salvatore dell’u om o, proietta
com e grazia sulla nostra esistenza.
Il terzo punto è quello esperienziale: alcune coppie di
sposi riportano le loro esperienze di camm ino nella v ita
di coppia per testim oniare la
bellezza dell’am ore, del matrim onio e della fam iglia, anche quando la v ita riserva
delle sorprese. La presen za di
alcune coppie di sposi
vuole m ettere bene in
ev idenza che è la comunità cristiana che accoglie e accom pagna i fidanzati alle n ozze.
Il quanto punto è quello
di lav oro nella coppia e
nel gruppo: ci si confr onta con serenità tra
fidanzato e fidanzata, si
m ettono in com une le
esperienze all’interno di
un piccolo gruppo per
crescere e im parare ad
am are.
Su questi quattro punti
basilari poggia il cam m ino che v iene portato
av anti da una èquipe
com posta da: una coppia di sposi che fa da
facilitatore, da altre
coppie che danno la loro esperien za e testim onianza, da un sacerdote
per gli approfondim enti
teologici e spirituali e dalle
coppie di fidanzati.
La preparazione dei fidanzati
al m atrim onio e alla fam iglia
è solo un aspett o dell’intera
Cettina e Pietr o Ciccarelli
pa storale fam iliare, ma, com e la definisce il Dirett orio
di past orale fam iliare è «uno
dei capit oli più urgenti, im portanti e delicati di tutta la
pa storale fam iliare» (DPF
40). Ringrazio le coppie di
sposi e gli operatori di pa storale fam iliare per la loro collaborazione. L’augurio è che
qu esta guida offra ai fidanzati l’occa sione di interrogarsi a
fondo sui desideri e sulle attese, di scoprire le ragioni
pr ofonde dell’esisten za e delle scelte che si vanno maturando, di v edere e di incontrare una Chiesa che vuole
essere am ica e v icina, alla
quale sta a cuore la felicità
Cari giov ani, auguro a v oi un
buon camm ino perchè lo Spirito Santo tr ov i accoglienza
in v oi che com e fidanzati v olet e far div entare il v ostro
am ore sem pre più sim ile a
qu ello con cui Gesù ci ama.
Lui che ha dett o: “Vi do un
comandam ento nuov o: che v i
am iate gli uni gli altri; com e
io v i ho amato, così am atev i
anche v oi gli uni gli altri” (Gv
13,34). Com e Padre e Pastore
inv oco su di v oi la benedizione di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo. Am en.
Buon camm ino!”
C`E` DI PIU`. DIVENTIAMO GRANDI INSIEME!
INCONTRO NAZIONALE DELL`AZIONE CATTOLICA Fr ancesc a Orsatti
I
l 30 ottobre 2010 si e` tenuto a
Rom a l`incontro nazionale dei ra gazzi e dei giov anissim i di Azione
Cattolica. La n ostra diocesi ha partecipato all`ev ento con la presen za di
150 tra bam bini, ragazzi, giov ani e
adulti della associazione diocesana;
qu esti ultim i hanno preso parte alla
manifestazione in qualita` di
accom pagnatori, tra di lor o
era in oltre num erosa la presenza di genitori.
Tema della giornata e` stato
`C`e` di piu`. Div entiam o
grandi insiem e!`: quest o slogan racchiude l`im pegno a
crescere insiem e a Gesu` e
con gli altri nella direzione
della santita`, accogliendo la
sfida di div entare adulti v iv endo in pienezza il pr oprio
essere ragazzi e giovani con
qu ella bellezza e l`entusiasm o
pr opri di questa fascia d`eta`.
Durante la m attinata del 30
ottobre i 150 della diocesi
hanno potuto salutare il Papa
Benedetto XV I in una piazza
San Pietro festosa e colorata,
dov e i circa 100000 partecipanti v enuti da tutte le diocesi
di Italia hanno accolto il saluto del
Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, di Mon s Dom enico
S ig a lin i, A s si st en t e g en er a le
dell`A zione Cattolica, ed infine del
Santo Padre che ha poi v olentieri risposto alle dom ande di un ragazzo, di
un giovanissim o e di un educatrice. I
tem i trattati – crescere seguendo Ge-
su `, im parare ad amare davv ero, essere educatori prendendosi cura del
presente e del futuro delle nuov e generazioni- rientravano pienam ente
nel tema ` C`e` di piu`. Div entiam o
grandi insiem e!` ed il Papa ha poi
am pliam ente rispost o alle dom ande
inserendo anche rilfessioni su quel
“Diventare grandi ins ieme” dice
l’im portanza di far parte di un gruppo e di una comunità che vi aiutano
a crescere, a scoprire la vostra vocaz ione e a imparare il vero amore
(Benedetto XVI).
La mattinata si e` conclusa in Piazza
San Pietro, da dov e un flusso conti-
`Di piu` ` da v iv ere pienam ente negli
aspetti della v ita di un ragazzo e di un
adoscelente: Il “di più” è la formaz ione umana e cris tiana che sperimentate in AC, che unisce la vita spirituale, la fraternità, la testimonianza
pubblica della fede, la comunione
eccles iale, l’amore per la Chiesa, la
collaboraz ione con i Vescovi e i sace rdot i, l’am ic iz ia s p iritua le.
nuo, colorato e festante si e` spostato
v erso due lu oghi di Rom a dov e erano
stati preparati m om enti di festa e riflessione per i piu` piccoli ed i piu`
grandi.
I ragazzi dell ACR si son o recati v erso
Villa Borghese, dov e hanno giocato
insiem e agli acierrini di tutta Italia
per poi far festa con canti e musica.
Molti dei giochi erano pen sati per
fare in m odo che le diocesi potesser o
gem ellarsi tra lor o, facendo in m odo
che i fanciulli potesser o conoscere
altre realta` italiane di Azione Cattolica, com prendendo cosi` che si sta
percorrendo un camm ino di crescita
insiem e.
I g iov anissim i hanno raggiunt o Piazza del Popolo: qui, oltre
ad un m om ento di festa con
canti e balli, hanno potuto salutare alcuni ospiti che hanno
portato la testim anianza sul
`Di piu` ` che caratterizza le
lor o v ite. I giovanissim i hanno
qu indi potuto ascoltare il bel
racconto di Sim ona Atzori,
pittrice e ballerina; di Cesare
Prandelli, allenatore della nazionale italiana di calcio; di
Roberto Vecchioni, cantautore; di Luca Zingaretti, attore;
di Pietr o Napolano, cantante;
di don Luigi Ciotti, fondatore
dell`a ssociazione contro le
mafie `Libera`. Gli ospiti hanno inoltre tutti sottolineato la
bellezza di un cosi` grande
num ero di giov ani riuniti per
un incontro di un`associazione cattolica: tanti adolescenti che in
silen zio cercano di div entare grandi
per costruire un domani m igliore,
lontani da una certa retorica populista e purtroppo m olt o diffusa che
vuole i piu` giovani senza ideali.
Una bella testim onianza dunque, alla
quale anche i ragazzi ed i giovani della n ostra diocesi hanno partecipato.
Attività in Diocesi
Ottobre -Novembre 2010
9
C o n v e g n o a R o c c a r a s o : “ M o n t a g n a è ”,
C u lt u r a - I m p r e sa - Sp i r i t u a li tà - Tu r i sm o
S
i è tenuto a Roccaraso un
int eressante conv egno
pr om osso dall’Associazione
“ Montagnaè” con la partecipa zione di Ginani Alemanno,
Sindaco di Roma, Gianni
Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, di Alessandro
A m ic on e ,
p r e si d e n t e
dell’A ssocia zione Rorrarasoè,
Agostino Polen za, Ppresidente del com itato Ev -K2- Cnr,
Gianfranco Giuliante, v icepresidente di Federparchi,
Ginadonato Morra, assessore
ai trasporti della Regione Abruzzo, Giov anni Morzenti,
presidente Fisi, Salv atore
Santangelo, giornalista e saggista. All’incontro è interv enuto il v escov o m ons. Angelo
Spina. Riportiam o di seguito
il suo interv ento:
“Riv olg o a tutti un cordiale e
caloroso saluto, ringrazio per
l’inv ito a quest o conv egno
dov e son o stato chiamato a
dare il m io contributo per
porre l’accento sul turism o
religioso e le opportunità che
offre il nostro territorio.
Per prim a cosa v orrei chiarire due t erm ini: pellegrinaggio e turism o religioso perché n on si faccia confusione.
La definizione di pellegrinaggio indica un andare finalizzat o, un tem po che l'indiv idu o stralcia dalla continuità
del tessuto ordinario della
pr opria v ita (luoghi, rapporti,
pr oduzione di reddito), per
connettersi al sacro. Il term ine pr ov iene dal latino peregrinus, da per + ager (i cam pi), dov e indicav a colui che
non abita in città, quindi lo
straniero, ovv ero qualcuno
costretto a condizioni di civ ilizza zione ridotte. Il su o uso
posteriore inv ece - il n ostr o im plica una scelta. Chi parte
in pellegrinaggio non si trova
ad essere, m a si fa straniero e
di questa condizione si assum e le fatiche e i rischi, sia
interiori che m ateriali, in v ista di v antaggi spirituali com e incontrare il sacro in
un luogo lontano, offrire i
rischi e i sacrifici m aterialm ente patiti in cam bio di una
salv ezza o di un perdono m etafisici - e perché no anche
materiali, grazie alle avv enture e occasioni che, strada.
Attualm ente la dim inuzione
dei tem pi, dei rischi e dei costi di v iaggio, n onché la desacralizza zione delle culture,
fanno sì che la categ oria culturale del pellegrinaggio sia
orm ai sem pre più intrecciata
con quella del turism o di
massa, del quale v iene anzi
spesso considerata una specie di sottocla sse, alm eno
dagli operatori econom ici del
sett ore (turism o religioso).
Per turism o religioso si intende quel tipo di turism o
che ha com e principale m otivazione la v isita nei luoghi
religiosi com e santuari, conv enti, chiese, abba zie, erem i
e luoghi sacri constatandone
non solo il "Genius Loci",
l'essenza religiosa del lu ogo,
ma anche la bellezza artistica
e culturale.
Questo tipo di turism o è in
continua crescita e per questo è nata la Borsa internazionale del Turism o religioso.
Un m ercato che muov e piu '
di 300 m ilioni di persone
l'a nno, con un gir o di affari
di oltre 18 m iliardi di dollari,
di cui 4,5 generati solo dall'Italia. Il turism o religioso, set t ore in espansione, negli ultim i due anni ha fatto registrare nel n ostro Paese un v ero e
pr oprio record. Pen siam o a
Rom a alla Ba silica di
S.Pietr o, a San Giovanni Ro-
t ondo, Loreto, ecc.
Oggi siam o qui a Roccaraso a
parlare di turism o religioso e
di possibilità di sv iluppo di
qu esto m erav iglioso territorio.
Qualcuno m i chiederà: <<Ma
dov e è qui un santuario, com e fare per portarv i persone?>>. Prima di parlare di
chiese, di erem i, di luoghi
religiosi v orrei parlarvi di un
“santuario” che tutti v isitiam o ed è la natura che ci circonda. Siam o qui in un post o
straordinario con le maest ose m ontagne, il cielo con una
pr ofondità di colore, siam o
qu i dov e il v erde riposante
riem pie gli occhi, qui dov e
nella stagione inv ernale il
candore della nev e suscita in
tutti stupore, m erav iglia, basta osserv are la struttura di
com e è fatto un fiocco di nev e e poi lo scorazzare sui bob,
sugli sci, con i suggestiv i paesaggi di alberi innevati da
sem brare cristalli della Boem ia, quando si scende
dall’Arem ogna. I polm oni
respirano aria pura, una ossigenazione perfetta. Quest o
santuario che è la natura
stessa è di per sé “religioso”.
Tutto attorno all’uom o emana, sia nella stagione inv er-
nale che in quella estiva, pace
e serenità, nella perfezione e
nell’arm onia del silenzio che
“insegna ad ascoltare quanto
arriva da fuori e quanto arriva da dentro. Chi v iene qui e
v ede la bellezza del cielo coglie una m elodia di colori e di
risonanza che fa sussultare
l’anima. Scom pare la nerv osa
in quietudine della quotidianità fatta di fretta, di stress,
della mancanza di tem po, di
intossica zione da sm og, da
immagini, da riflessi di
scherm i di com puter, con la
pesantezza dei suoi affanni e
dei su oi lim iti, si entra in una
dim ensione “altra”. Si percepisce la profondità e la grandezza della presenza di Dio
che penetra nel corpo e
nell’anima con una fisicità
che inv este tutti i sensi, div enta tangibile. Sono istanti
di et ernità. Si percepisce ciò
che supera l’uom o, si trova il
humare, significa andare oltre questa terra, andare altrov e da quest o luogo. Ebbene a qualche chilom etro da
qu i, nel com une di Riv isondoli c’è una chiesetta posta
pr oprio sul tratturo lu ogo di
pregheira dei v iandanti e dei
pa stori, luog o di cult o conserv ato da secoli dov e si v enera la Madonna della Portella:
La chiesa fu edificata nel
1589, per am pliam ento di
una preesist ente costruzione
sacra e fu soggeta alla gestione della locale Univ ersitas,
tram ite due procuratori che
amm inistravano i beni ad
essa a ssociati (nel 165 4, 55
t om oli di terreno e 2.400 anim ali).
A poco più di 5 chilom etri da
qu i v i è Pescocostanzo che ha
una delle basiliche più belle
d’Abruzzo, m onum ento di
senso del v iv ere e dell’agire.
“ Diceva un santo napoletano,
Sant’Alfonso Maria De’ Liguori: “S’ po’ cam pà senza
sa pè pcchè, m a n‘s po’ cam pà
senza sapè p’ chi” (Si può v iv ere senza sapere perché ma
non senza sapere per chi).
Questi luoghi della natura
così imm ensi e vari portano
l’um o a fare un v iaggio non
solo fuori, esteriore, ma dentro se stesso, lo rigenerano.
Ecco perché dicev o all’inizio
che la natura di per sé è un
“santuario” le cui colonne
son o le m ontagne, le v olte i
cieli, i tappeti i prati, e le musiche sono la sinfonia del
v ento, e l’incenso i profum i
che si sprigionano da ogni
pianta e fiore.
Dett o quest o v eniam o ai luoghi. Ce ne sono tanti ma per
brev ità di t em po faccio riferim ento solo ad alcuni. A pochi
m etri da dov e siam o noi passava l’antico tratturo che Gabrile d’Annuzio chiamava
“l’erbal silente”, strade che
collegavano l’Abruzzo con la
Puglia, lrghe dai 60 ai 110
m etri. Autostrade del v erde
che assistev ano a un v ia v ai
di gente e di animali, alla
transum anza. La parola stessa trans-umanza, da trans-
fede e di arte, a cin que navate, all’interno v i sono opere
d’arte di rara bellezza e la
stupenda statua lignea di S.
Maria del Colle. Il santuario
poi possiede anche div ersi
marm i, altari intarsiati e soffitti di legno. Ai piedi del paese c’è l’erem o di S. Michele,
una capolav oro della natura,
quando si entra nella grotta e
si v ede la v olta così m ov im entata in pietra bianca, resa così da un fen om eno naturale, si resta incantati. E poi
il bosco di S. Antonio.
Da Riv isondoli, continuando
per Palena, a pochi chilom etri c’è l’erem o di S. Maria
dell’Altare. Luogo dov e per
tre anni è stato fra Pietro del
Morrone, poi Papa Celestino
V e santo. Un’oasi di v erde di
architettura, di bellezza im pareggiabile.
Da Roccaraso è facile giungere a Castel di Sangro e v isitare la chiesa di S. Nicola, luog o dov e sost ò fra Pietro del
Morrone e la v icina Villa
Scontro, altro luogo dov e ci
son o presenze significativ e
della sua presen za. A Castel
di Sangro, poi, la chiesa di S.
Maria Assunta, la basilica è
un capolav oro di architettura
che conserva al suo interno
opere pitt oriche di scuola
napoletana. Una ricchezza è
il museo dedicato a Teofilo
Patini, grande pittore abruzzese dell’ott ocento.
Santa Lucia e la Madonna
dell'Erem ita sono le due
Chiese rurali più antiche rimaste a Castel di Sangro.
Ma rit orniam o a Roccaraso.
E’ proprio qui, in questa cit tà, rasa dai bom bardam enti
durante la seconda guerra
m ondiale che, in seguito, è
stato realizzato il Monum ent o ai Caduti senza cr oce sul
m onte Zurrone.
Ha scritto Vincenzo Palm ieri:
“C’è il m onum ento in pietra
del Gottardo sovrastato da
una grande croce di ferro e
v etr o ch e si in sin ua
nell’azzurro del cielo m entre
allunga lo sguardo su una
scalinata lunga 154 gradini,
uno ogni m ille soldati italiani
dispersi durante la Seconda
Guerra Mondiale: 145 .000;
uno ogni m ille civ ili anch’essi
dispersi a causa della guerra:
9.400. Nella piccola nicchia,
pr otetta da un cancello in
ferro battuto che ricorda il
ferro delle trincee, c’è un m osa ico di Rav enna che raffigura la Madonna del Soldat o e
dov e tante piccole urne di
br onzo, che contengon o la
terra, l’aria e le acque degli
oceani, teatri di guerra, sim bolicam ente ricordano i luoghi che v idero m orire quei
soldati.
Ma è la cam pana, dono della
Parrocchia di Roccaraso, che
ti inv ito a suonare quando
sarai lassù. Poi allunga lo
sgu ar do e da l centr o
dell’orizzonte in cui ti trov i
immagina di arrivare in quei
luoghi, immagina di condurre il suono di quella cam pana
sulle ali del v ento e di pog giarlo su quelle t erre, di diffonderlo nell’aria, di sprofondarlo in quelle acque affinchè
i fanti, gli av iatori, i marinai
italiani possano ascoltare i
rintocchi che partono di lassù per loro. La cam pana è
stata posta sott o quella cr oce
per questa ragione. Essi non
dovranno m ai sentirsi soli e
quando allungheranno il loro
sguardo v erso il centro
dell’orizzonte v edranno luccicare i v etri spessi incastonati nella grande croce che
perpetrano all’infinit o le m isericordiose mani del Signore.
Ho accennato ad alcune realtà presenti nel t erritorio ma
ne ho om esso tante altre.
Vorrei ora, in sintesi, presentare itinerari religiosi che
son o a 30 chilom etri da Roccaraso, m i riferisco alla bellissima e dolce città di Sulm ona con la m onum entale
Attività in Diocesi
10
cattedrale, con le tante chiese, l’Abbazia S. Spirito,
14.000 m etri sottotett o, ora
utilizzata solo in parte, un
don o di S. Pietro Celestino
alla città e al t erritorio,
l’im pareggiabile erem o di S.
On ofrio, dov e v isse fra Pietro
e dov e ricev ette la n otizia di
essere stato eletto Papa il 5
luglio 1294. La cattedrale di
Corfinio con la cappella di S.
Alessandro Papa che accoglie
le t om be di epoca paleocristiana, l’erem o di S. Venanzio a Raiano costruito a ca-
vallo del fium e Aterno nelle
g ole della roccia. L’erem o di
S. Dom eico a Villalago. I
lguoghi sono tanti e m i ferm o
qu i.
Vorrei dare solo un accenno
ai tanti m om enti di feste tradizionali tra cui la processio-
EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO
Orientamenti Pastorali dell’Episcopato italiano
per il decennio 2010-2020
Bonifaci o Mariani
I
v escov i italiani da pochi giorni
hanno affidato alle comunità una
“lettera” con le indica zioni-guida, gli
“Orientam enti pastorali”, da seguire
nel prossim o decennio. Due i cardini
su cui tutto gira: l’uom o, la persona
um ana, e Gesù Cristo.
“ Educare alla v ita buona del Vangelo”
è il tit olo del docum ento, e già dice
bene di cosa ci vuole parlare, m a il
senso pieno di questa espressione si
capisce solo dopo av ere letto l’intero
docum ento.
I pa st ori intendono “ offrire alcune
linee di fondo per una crescita con corde delle Chiese in Italia nell’arte
delicata e sublim e dell’educazione”.
Em erge subit o la certezza che con durre all’incontro con Crist o, scoprendo “la forza trasform ante del suo
am ore e della sua v erità”, significa
introdurre nelle condizioni di “una
v ita nuov a caratterizzata da tutto ciò
che è bello, buon o e v ero”.
Ma rim ane n otev ole la risonanza prodotta dalla pr ospettiv a di “una crescita concorde” su tutto il t erritorio nazionale, il che indica l’im plicita iden tica esigenza nelle aree dov e le Chiese
v iv ono, e cioè le regioni, le diocesi, le
parrocchie.
Dunque, i v escov i chiedon o che nel
pr ossim o decennio l’educazione sia
m essa al centro dell’attenzione.
Il docum ento fa costante riferim ento
al Concilio, ai num erosi e preziosi
riferim enti di Benedett o
XVI, al IV Conv egno ecclesiale nazionale tenuto
a Verona nell’ottobre del
2006 e ai successiv i docum enti della CEI.
Il prim o passo è dedica t o al m ondo attuale, alla
cultura contem poranea
e alle condizioni concrete della v ita dei singoli e
delle comunità; il secon do passo fa riferim ento
alla per sona stessa di
Gesù “ IL Maestro”, alla
Chiesa “discepola, m adre e m aestra”, alla presenza e all’azione dello
Spirito, fin o ad indicare
la necessità di “form are
alla v ita secondo lo Spirito”. Si entra nel v iv o
della questione quando
Ottobre -Novembre 2010
ne di S. Dom enico a Cocullo,
con i serpenti, il prim o giov edì di maggio, o la rappresentazione della “Madonna che
scappa in Piazza” a Sulm ona
il giorno di Pa squa.
Ritengo che quest o t erritorio
nella v arietà degli scenari
con il ter zo pa sso ci si sofferm a sulla
educazione com e “un camm ino di
relazione e di fiducia” e nel quarto si
parla dei soggetti educanti, specie la
fam iglia prim a com unità educante, e
della necessità che tutte le realtà
coinv olte operino arm onicam ente. Il
docum ento chiude con una serie di
indica zioni per la pr ogettazione pa storale.
Si percepisce che lo sguardo dei v escov i non si ferm a certo alle sole esperien ze ecclesiali, m a spa zia sulla
società italiana, auspicando la con -
presenta una ricchezza di
valori e di realtà spirituali e
religiose che non valorizzarle
ci rende tutti colpev oli.
Com e fare? Questo conv egno
è già un segno di speranza.
Grazie!”
v ergenza di tutte le com ponenti della
società sulla realtà dell’educazione,
un serio sostegno alla fam iglia, che
appare sola, inadeguata e per di più
contrastata dall’am biente culturale.
Per quest o, le parole dei v escov i sem bran o a n dar e oltr e i con fin i
dell’a zione intraecclesiale e costituiscono un m essaggio di fiducia alla
società tutta intera, perché “puntare,
scomm ettere sull’educazione significa credere al futuro, av ere fiducia sulle nuov e generazioni e sul futuro della v ita” (card. Bagnasco).
Le Suore Missionarie della Dottrina Cristiana hanno
festeggiato i cento anni di presenza a Sulmona
L
e Su ore Missionarie della Dottrina Cristiana hanno festeggiato i
cent o anni di presenza a Sulm ona
con un ricco calendario di ev enti: il 4
nov em bre al Testo “Maria Caniglia”
con il Raccont o di Cento anni di st oria con m usiche, canti e lettura di testi e poesie; il 5 nov em bre, alla chiesa
di S. Filippo con la Veglia di preghiera con v ideo sulle attiv ità sv olte
dall’inizio fino a quelle relativ e alla
Seconda Guerra Mondiale; il 6 n ov em bre, nella chiesa di Cristo Re, v eglia di preghiera e v ideo con immagini delle attiv ità attuali; il 7 nov em bre,
in cattedrale solenne celebrazione
Eucaristica presieduta da S.E. Mons.
Angelo Spina con Mons. Giov anni
D’Er cole, v escov o au siliare de
L’A quila, al term ine consegna dei
porta chiav e ricordo e lancio delle
m ongolfiere con la ascritta:Grazie,
Signore per i cent o anni a Sulm ona”;
l’8 n ov em bre alla Ca sa Anelli La Rocca, buffet per tutti con lancio delle
m ongolfiere.
L’Istituto Dottrina Cristiana nasce a
L’A quila nel 1890. Dal 5 nov em bre
1910 le Suore della Dottrina Cristiana
son o a Sulm ona. Da allora non è m ai
mancata la lor o presenza, segno di
com e le Suore v ogliono bene a Sulm ona, m a com e anche Sulm ona le
am a ed è stata generosa con lor o a v endo le sorelle Teresa e Vittoria Anelli La Rocca donato la prim a casa.
C’è stata anche una fioritura di v oca zioni femm inili. Attualm ente son o
dieci le suore della Dottrina Critana
della diocesi di Sulm ona-Valv a: tre
son o in Boliv ia, una in Africa, tre in
Il v escov o Mons. Spina ha ringraziato
di cuore le Suore con una immagine
poetica: “A larghe m ani sem ina il
contadino. Secchi e nudi cadon o i
sem i nella t erra. Il sacco vuot o ride al
sole, tutto è dato alla terra. Nel solco
del cuore solo un sem e rim ane: la
speranza”.
Italia, tre hanno 91 anni e son o nella
Casa di Sulm ona a Porta Pacentrana.
Care Suore, quel sem e gettato cento
anni fa ha portato, nella speranza, i
su oi frutti. Quanto bene av ete fatto,
in ogni parte dov e siete state presen ti, con la testim onianza di v ita religiosa, di dedizione e di im pegno a
fav ore dei pov eri, dei piccoli, dei ragazzi, soprattutto nel cam po scola stico e educativ o. Ultimam ente la v ostra
testim onianza in m ezzo alla gente e
con la gente, a seguito del sisma in
Abruzzo, soprattutto a L’A quila è sta t o un segno ev angelico che ha t occato
i cuori.
Grazie, care Suore, perché av ete con tribuito e continuate a contribuire a
costruire una società più giusta e unita, a costruire la civ iltà dell’am ore
con il “v ostro genio femminile”. Com e Vescov o unito all’intera diocesi di
Sulm ona-Valva v i sono riconoscente
e grato. Cara Superiora Generale,
Madre Na zarena, a Lei il più v iv o ringraziam ento, per tutto quello che fa e
per com e lo fa. Città di Sulm ona,
guarda lontano e v oi Su ore Missionarie della Dottrina Cristiana guardate
ancora oltre, perché il linguaggio del
cuore e della preghiera tenga sem pre
unita queste due belle realtà. La Vergine Maria accom pagni il camm ino!.
Auguri per i prim i cent o anni di presenza a Sulm ona, con affetto v i benedico. Grazie, Signore! Am en.
Ottobre -Novembre 2010
Attività in Diocesi
11
Rappresentazione teatrale su S. Pietro Celestino
“L’avventura di un povero cristiano”
L
a Diocesi di Sulm ona-Valva ha prom osso lo spettacolo teatrale:
“L’avventura di un pov ero cristiano”, tratta da Ignazio Silone, con la
com pagnia Lanciavicchio. La chiesa di S. Maria della T om ba in Sulm ona, nei
su oi spa zi e im ponenza architettonica, ha accolt o le tante per sone presenti
che hanno g oduto della bellezza della rappresentazione riuscita sia dal punto
di v ista della recitazione e bravura degli artisti, sia per le originali scen ografie
e le musiche dal v iv o. La Diocesi ha sponsorizzato la m anifestazione a pochi
giorni in cui si recherà con il Vescov o in udien za dal Santo Padre per ringraziare della st orica v isita a Sulm ona del 4 luglio 2010, ma anche perché S. Pietro Celestino resti sem pre più nel cuore e nelle m enti delle persone con la
luce della sua santità.
I NT E R V E N T O I N A U G U R A ZI O N E D E L
C O M P L E S S O P A R RO C C H I A L E
“ MA RI A S S . A U S I LI AT RI C E ”
IN SULMONA 2 OTT OBRE 2010
I
l culto “in spirit o e v erità” (Gv 4,24) della Nuova Alleanza non è legato ad
un lu ogo esclusiv o. Tutta la terra è santa e a ffidata ai figli degli uom ini.
Quando i fedeli si riuniscono in uno stesso luogo, la realtà più im portante è
costituita dalle “pietre v iv e”, m esse in siem e “per la costruzione di un edificio
spirituale” (1 Pt 2,4-5 ). Il Corpo di Crist o risort o è il tem pio spirituale da cui
sg orga la sorgente d’acqua v iva. Incorporati a Crist o dallo Spirito Santo, “n oi
siam o il tem pio del Dio v iv ente” (2 Cor 6,16). I Cristiani costruiscono edifici
destinati al culto div ino, tali chiese v isibili non son o sem plici lu oghi di riunione, m a esse significano e manifestano la Chiesa che v iv e in quel luog o, dim ora
di Dio con gli uom ini riconciliati e uniti in Crist o. “La casa di preghiera – in
cui l’Eucaristia è celebrata e con serv ata; in cui i fedeli si riuniscono; in cui la
presen za del Figlio di Dio n ostro Salvatore, che si è offerto per n oi sull’altare
del sacrificio, v iene v enerata a sost egno e consola zione dei fedeli – dev ’essere
nitida e a datta alla preghiera e alle sacre funzioni” In questa “casa di Dio”, la
v erità e l’arm onia dei segni che la costituiscon o dev ono m anifestare Crist o che
in quel luog o è presente e agisce (Cf. Conc. Ecum . Vat. II°, SC 7 -1 22-127 ; PO
5 ).
Per dare risposta alle esigenze religiose nella zona di nuov a espansione edilizia del nuov o e popoloso quartiere della zona PEEP in Sulm ona, conosciuta
col n om e di “Pianoro della Potenza” Mons. Salv atore Delogu v i erigev a canonicam ente, con decret o del 1 ° agost o 1 984 la Parrocchia Maria SS.ma Ausilia trice. L’increm ento ulteriorm ente avv enuto, la distanza notev ole dalla parrocchia di Crist o Re cui la popolazione interessata faceva ancora capo e le continue sollecitazioni hanno posto l’urgenza di realizzare un nuov o com plesso
parrocchiale per dare autonoma v ita alla parrocchia eretta. Con decret o del
Ministero degli Interni D.G.A.C. n° 413 del 7 nov em bre 1986, pubblicato nella
G.U. del 1 8 nov em bre 1986, si ottenev a il ricon oscim ento civ ile. Fin dalla sua
costituzione la parrocchia faceva richiesta al Comune di indiv iduare e concedere un’area per la costruzione del com plesso parrocchiale com e prev isto da
norm e urbanistiche. Mons. Giuseppe Di Falco rinnov ò più v olte alle Amm inistrazioni Comunali che si son o succedute la richiesta urgente di destinare
un’area per la costruzione del nuov o com plesso parrocchiale. Solo nel periodo
di gestione Comm issariale del Comune, con atto r ogato del Segretario Comunale del Com une di Sulm ona, il 23 aprile 2004 fu concessa l’area attuale di
circa 4.000 m q.
Il Pr ogetto del nuov o Com plesso Parrocchiale redatto dall’Arch. Lulli Guglielm o fu presentato al Serv izio Nazionale per l’Edilizia di Culto della Conferenza
Episcopale Italiana il 5 marzo 2005 e condotto nella sua realizzazione
dall’Ufficio Diocesano dei BB.CC., l’Arte Sacra e per la Nuova Edilizia di Culto.
Ebbe esit o positiv o in prim a istruttoria dal Com itato di v alutazione della CEI
il 5 luglio 2005 . Il pr ogetto definitiv o ebbe esit o positiv o in seconda istruttoria
il 22 febbraio 2006 sem pre dallo stesso Com itato della CEI. Il 30 marzo 2006,
a firma dell’Em .m o Card. Cam illo Ruini, Presidente della CEI, fu trasm esso a
Mons. Giuseppe Di Falco il Decreto dell’a ssegnazione formale del contributo
della Conferenza Episcopale Italiana per la realizzazione del Com plesso con i
fondi dell’8 per m ille IRPEF. Con la Direzione dei Lav ori dell’Ing. T irabassi
Pa scucci Pietro il 25 settem bre 2006 hanno avuto inizio i lav ori affidati
all’Im presa Di Pr osper o s.a.s. di Di Pr ospero Giacom o & C., con sede in Pesca ra.
Il 29 aprile 2008, Mons. Angelo Spina, Vescov o della Diocesi di Sulm onaValva, benedisse la prim a pietra del costruendo Com plesso Parrocchiale.
Il costo t otale delle opere amm esse a contributo dalla Conferenza Episcopale
Italiana per il Com plesso parrocchiale è di Euro 2.167.600,00. Il contributo della CEI è di Euro 1.626.000,00 pari al 75% del costo, la Di ocesi di Sulmona -Valva è intervenuta per il restante 25% pari ad Eu r o 541.600,00.
A questo si dev ono aggiungere le opere non amm esse a contributo tutte a
carico della Diocesi:
- Sistemazione area est erna
€
252.5 00,00
- Recinzione com plesso parrocchiale
€
93.000,00
- Variante copertura v entilata in ram e Chiesa
€
60.000,00
- Im piantistica esterna
€
35 .000,00
- Variante riscaldam ento Chiesa
€
35 .000,00
- Piattaform a elevatrice
€
11 .500,00
- Differenza per maggiore qualità dei pav im enti:
Locali di m inister o, uffici, canonica, sacrestia
€
16.000,00
- Realizza zione: altare, am bone, sede,
Battistero, Tabernacolo, Acquasantiera
€
25 .000,00
- Cam pane
€
22.000,00
- Am plifica zione Chiesa
€
26.000,00
- Acquisto banchi
€
28.000,00
- Arredam ento Ca sa canonica
€
13.000,00
- Arredi sacri - Cr ocifisso e statua Ausiliatrice
€
15 .000,00
- Corpi lum inosi im pianto d’illum inazione
€
25 .000,00
- Arredo aule catechistiche
€
5 .000,00
- Allaccio utenze
€
5 .000,00
- Spese Atti n otarili
€
2.000,00
- Im prev isti
€
24.000,00
- Varie
€
10.000,00
Per un totale di € 703.000,00
Unendo le due somm e quella delle opere n on amm esse a contributo e quella del 25 % descritta in precedenza, per la costruzione del Com plesso Parrocchiale di Maria SS. Ausiliatrice, la Diocesi ha sostenuto la somma di
€ 1.244.600,00.
Il costo t otale del com plesso parrocchiale ad oggi è di € 2.870.600,00.
Oggi, 2 ott obre 201 0, Festa degli Angeli Cust odi, il Vescov o della
Diocesi di Sulm ona-Valva, Mon s. Angelo Spina, dedica la Chiesa e benedice l’intero Com plesso Parrocchiale di Maria SS. Ausiliatrice, del nuov o parroco, don Carm ine Caione, dei Sacerdoti, dei Religiosi, dei Diaconi, delle
Religiose, delle Autorità Civ ili e Militari e del Popolo Santo di Dio.
Sac. Maurizio Nannarone
12
Periodico della Diocesi di Sulmona-Valva
Ottobre -Novembre 2010
SulmonaSulmona—
—Valva - Viale Roose velt, 7 - 67039 S ULM ONA ( AQ) - Tel. 0864. 34065 Fax 0864.33522 E-mail: [email protected] - Sito Web:
Sulmona- Valva diocesi - Periodic o di formazione e informazione della Diocesi di Sulmona
www.diocesisulmona.it - A u tor i z z a z i on e tr i b u n a l e d i S u l m on a n . 3 / 0 8 d el 3 0 / 0 4 / 0 8 - A n n o I I I n . 1 0 • 1 0 / 1 1 - 2 0 1 0 D irettore Responsabile: Concezio Barcone Direttore Editoriale: Ramón Peralta
Impaginazione: Gianni Grossi - S tam pa VideoS ervice V.l e d el l ’ I n d u str i a , 6 - i n f o: 0 8 6 4 . 2 1 0 4 2 1 - S u l m on a (A Q )