POF Scuole dell`infanzia comunali

Transcript

POF Scuole dell`infanzia comunali
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
COMUNE DI GRANAROLO DELL’EMILIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
delle Scuole dell’Infanzia Comunali
anno scolastico 2014/2015
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
1
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
INDICE
Premessa IL CONTESTO ISTITUZIONALE------------------------------------------------------p. 3
Il P.O.F.
Analisi della realtà territoriale: alcuni cenni storici
Alcune informazioni sulle scuole dell’infanzia comunali
ELEMENTI PROGETTUALI COMUNI-------------------------------------------------------------p. 5
1.1 Le finalità della scuola dell’infanzia comunale
1.2 Modalità di inserimento
1.3 La partecipazione dei genitori
1.4 Il personale della scuola
1.5 La giornata tipo
1.6 Progettualità educativa
1.7 L’organizzazione degli spazi
1.8 Il pasto come momento educativo
1.9 Il giardino della scuola dell’infanzia
1.10 La continuità nido/materna e materna/elementare
1.11 Le modalità e gli strumenti di verifica e di valutazione dei progetti educativi
1.12 La documentazione delle esperienze educative
1.13 La formazione e l’aggiornamento del personale scolastico
SCUOLA DELL’INFANZIA “L’AQUILONE”----------------------------------------------------p. 14
Caratteristiche della struttura
Caratteristiche educative e progettuali del personale scolastico
SCUOLA DELL’INFANZIA “LA FARFALLA”--------------------------------------------------p. 15
Caratteristiche della struttura
Caratteristiche educative e progettuali del personale scolastico
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
2
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
Premessa
IL CONTESTO ISTITUZIONALE
Il P.O.F.
“Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il
Piano dell’offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale
e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.” (...)
Appare dunque evidente che il P.O.F. deve sapersi integrare con la realtà locale nella quale
agisce, attraverso una programmazione territoriale dell’offerta formativa.
Analisi della realtà territoriale: alcuni cenni storici
Granarolo dell’Emilia è stato uno dei primi Comuni nell'ambito provinciale a dotarsi di un
Piano Regolatore Generale, nel 1973.
La crescita abitativa è stata ordinata e capillare: si può affermare che Granarolo dell’Emilia
sia fra i comuni limitrofi alla città più vivibili e più vicini alle caratteristiche naturali del territorio
della Pianura Padana. Infatti, non sono ammesse costruzioni del tipo “grandi condomini” né le
“tipiche torri”; le caratteristiche costruttive delle abitazioni sono quindi a dimensione umana.
Ad oggi il numero di residenti nel Comune ha superato le 11.000 unità.
Con l’attuazione del P.R.G. del ‘73, la comunità di Granarolo dell'Emilia beneficiò di un
forte sviluppo economico, grazie alla realizzazione di due poli industriali, a Cadriano e a Quarto
Inferiore. Negli anni successivi, le due zone produttive vennero ampliate e verso gli anni ‘80 fu
consentita la realizzazione del terzo polo industriale, a Granarolo dell’Emilia.
Attualmente il Comune di Granarolo dell’Emilia è fra i comuni più industrializzati della
provincia di Bologna. Vi svolgono le loro attività oltre 1000 aziende, artigianali e medioindustriali. Le maestranze che lavorano presso tali aziende superano le 6.000 unità e quindi, durante
i giorni lavorativi, la domanda di servizi è determinata da un alto numero di persone, pur
considerando le persone che si spostano fuori dal territorio comunale.
Per quanto concerne l’agricoltura, va evidenziato il fatto che il territorio è attraversato da
numerosi fossati di bonifica che lo rendono tutto irriguo e che le numerose coltivazioni producono
in notevole quantità e qualità (in particolare primizie orticole).
Dato il notevole giro d’affari che si sviluppa quotidianamente, sul territorio comunale
operano diversi istituti bancari.
Questi grandi cambiamenti si sono verificati nel territorio soprattutto negli ultimi 35 anni e
fanno di Granarolo uno dei comuni più sviluppati della provincia di Bologna.
Le dirette conseguenze di tali cambiamenti sono state un incremento demografico e una
crescente domanda di servizi per l’infanzia.
Per rispondere ai bisogni diversificati delle famiglie, l’Amministrazione Comunale ha
organizzato la propria rete di servizi per la prima infanzia che attualmente risulta quindi composta
da un nido in gestione diretta, due nidi privati convenzionati con il Comune (“Punto Bimbo” e “il
Nido di Viola”), una Scuola dell’Infanzia a Quarto Inferiore e una Scuola dell’Infanzia a Granarolo
dell’Emilia. E’ inoltre presente sul territorio un Istituto Comprensivo con il quale il Comune
collabora attivamente e a cui fanno capo le due Scuole dell’Infanzia Statali.
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
3
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
Alcune informazioni sulle scuole dell’infanzia comunali
Le seguenti informazioni sono in parte tratte dal Regolamento dei Servizi e delle Scuole
dell’Infanzia del Comune di Granarolo dell’Emilia
• La scuola dell’Infanzia comunale accoglie bambini dai 3 ai 5 anni e funziona da settembre di
ogni anno a giugno di quello successivo. I genitori che ne fanno richiesta possono usufruire del
servizio anche nelle prime quattro settimane di luglio.
• La scuola dell’infanzia comunale è aperta nei giorni feriali dal lunedì al venerdì secondo orari di
ingresso e di uscita così fissati:
- entrata dalle ore 7.30 alle ore 9.00
- 1^ uscita dalle ore 12.30 alle ore 13.30
- 2^ uscita dalle ore 16.30 alle ore 17.00
Per specifiche richieste delle famiglie il Comune prevede il servizio di post scuola dalle ore
17,00 alle ore 18,00 come servizio comunale a domanda individuale.
•
Ogni sezione è composta dai 25 ai 29 bambini a cui sono assegnati n° 2 insegnanti, per ciascun
turno e n° 1 collaboratore. Le sezioni sono eterogenee e quindi formate da bambini di età
diverse. All’interno della sezione si stabiliscono la relazione adulto-bambino e la relazione fra
coetanei e viene organizzata la progettazione dell’esperienza educativa; in questo clima
rassicurante si sedimentano processi di identificazione mediante l’assunzione di modelli di
riferimento deducibili da alcune caratteristiche dei soggetti che compongono la relazione.
La sezione è al contempo aperta ad attività di intersezione con gruppi omogenei di bambini,
coinvolti in specifici progetti educativi e didattici per età.
•
La scuola comunale dell’infanzia accoglie tutti i bambini, indipendentemente dalla razza, cultura,
cittadinanza, censo e religione. Per i bambini in stato di handicap o di disagio/svantaggio socioculturale vengono predisposti particolari progetti di accoglienza finalizzati all’integrazione
scolastica e sociale, anche con eventuale personale scolastico di appoggio.
•
Le scuole usufruiscono annualmente di fondi per l’acquisto di materiale ludico e per la
realizzazione di progetti.
• Le vivande per i pasti, le colazioni e le merende sono preparati da una ditta specializzata nel
settore della ristorazione scolastica presso la cucina centralizzata collocata nell’Istituto
Comprensivo di Granarolo.
Il servizio di ristorazione, parte integrante della proposta educativa, è soggetto a contribuzione da
parte dell’utenza.
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
4
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
ELEMENTI PROGETTUALI COMUNI
1.1 Le finalità della scuola dell’infanzia comunale
Le scuole dell’infanzia del Comune di Granarolo dell’Emilia fanno riferimento alle Nuove
Indicazioni Nazionali (5 settembre 2012 testo aggiornato e trasmesso al Consiglio di Stato) che
prevede una adeguamento degli Orientamenti Ministeriali del 1991, ripresi e riproposti nelle
indicazioni sia del 2004 (Moratti) che del 2007 (Fioroni). Non è stata fatta una revisione “ex novo”,
ma un adeguamento alla luce delle criticità emerse e delle proiezioni verso cui si pone la scuola
dell’infanzia. Si promuove una visione del bambino come soggetto attivo impegnato in un processo
di crescita con i compagni, con gli adulti e più in generale con la società e la cultura espressa, nello
specifico le finalità generali delle nuove indicazioni sono:
- sviluppo armonico e integrale della persona;
- rispetto dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea;
- promozione della conoscenza;
- valorizzazione delle diversità individuali;
- coinvolgimento attivo dei bambini/e e delle famiglie.
Al centro della programmazione vi sono dunque bambini e bambine intesi quali soggetti di diritti
tra cui, primo fra tutti, quello di avere l’opportunità di valorizzare le proprie potenzialità mediante
l’adeguata stimolazione di ogni aspetto del suo sviluppo, dalla dimensione cognitiva a quella
affettivo-emotiva e sociale-relazionale.
L’impostazione didattica è flessibile e aperta poiché calibrata sui bisogni, sui ritmi e sui
tempi di ciascun bambino. Il gioco è il canale metodologico privilegiato: mediante attività ludiche
strutturate o libere vengono offerti ai bambini molteplici stimoli e la possibilità conseguente di
elaborarli. Il gioco diviene elemento centrale che connota tutte le esperienze di scoperta e
apprendimento del bambino. In tale ottica l’atteggiamento e le competenze dell’insegnante si
configurano nel:
• saper svolgere un ruolo di regista per porre al centro il “fare” di ciascun bambino;
• saper pensare e organizzare l’ambiente: spazi/tempi, strutturazione dei “centri di interesse”
idonei a fornire al bambino le condizioni adatte per essere protagonista;
• saper osservare contemporaneamente il singolo come portatore di una propria storia individuale e
il gruppo per cogliere le differenze più visibili e trasformarle in ricchezza;
• stimolare e valorizzare lo sviluppo di un pensiero creativo e divergente.
1.2 Modalità di inserimento
Il primo periodo di frequenza alla scuola dell’infanzia è un momento delicato per il bambino
e per la sua famiglia in quanto l’esperienza si amplia ad ambienti e persone nuove.
Per favorire tale momento di cambiamento le scuole dell’infanzia del comune di Granarolo
dell’Emilia hanno elaborato un progetto di inserimento basato sulla gradualità e sulla flessibilità in
relazione ai tempi, ai ritmi, alle abitudini e ai bisogni dei bambini.
I primi giorni di apertura del servizio vengono dedicati al reinserimento dei bambini che già
frequentavano la scuola l’anno precedente. Successivamente viene previsto l’inserimento dei
bambini nuovi, suddivisi per gruppi, accompagnanti dalla figura familiare di riferimento, con una
frequenza inizialmente ridotta . Questo consente ai bambini di ambientarsi gradualmente e alle
insegnanti di essere presenti insieme, garantendo una migliore accoglienza dei bambini e dei loro
genitori.
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
5
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
1.3 La partecipazione dei genitori
Le insegnanti si avvalgono di alcuni strumenti operativi atti a facilitare la conoscenza
reciproca tra istituzione scolastica e famiglie:
• la prima assemblea con i genitori: precede l’inserimento ed è finalizzata alla presentazione della
scuola e delle figure che vi operano.
• i colloqui individuali con i genitori: rappresentano un momento di conoscenza più specifico
poiché l’attenzione è rivolta principalmente alla conoscenza del bambino. Il primo avviene
all’inizio dell’anno scolastico, i seguenti avvengono su richiesta delle insegnanti e/o dei genitori
tutte le volte che se ne ravvede il bisogno.
• le “merende gioco”: nel periodo delle iscrizioni è previsto un pomeriggio di gioco promosso da
ciascuna scuola comunale durante il quale le famiglie possono visitare le scuole, conoscere il
personale che vi opera, ricevere le prime informazioni utili ad orientare le loro scelte. Durante
questa iniziativa i bambini e le famiglie consumano una merenda in compagnia del personale
scolastico.
Il regolamento della scuola dell’infanzia prevede la partecipazione attiva dei genitori
attraverso momenti di incontro e specifici organismi:
• l’assemblea generale: è composta dai genitori dei bambini iscritti e dal gruppo educativo.
L’assemblea viene convocata all’inizio dell’anno su iniziativa dell’Amministrazione Comunale
per esaminare ed esprimere pareri sui problemi generali riguardanti la gestione complessiva delle
scuole e per eleggere il comitato di gestione.
• il comitato di gestione: è formato da una rappresentanza di tutti i componenti della scuola
(genitori ed operatori) ed è eletto dall’assemblea generale. Esso ha funzioni di responsabilità del
funzionamento dell’istituzione per quanto riguarda la verifica della realizzazione della
programmazione educativa proposta dal gruppo operativo; promuove i necessari incontri con
l’Amministrazione Comunale per interventi e proposte inerenti la qualità del servizio; promuove
iniziative per garantire e sviluppare l’attività educativa. Si riunisce generalmente tre volte
all’anno salvo particolari necessità.
• assemblea di sezione: è composta dai genitori dei bambini appartenenti ad una sezione e dalle
loro insegnanti e serve a discutere di particolari problematiche riguardanti il servizio scolastico.
Essa è generalmente convocata dalle insegnanti quando se ne ravvede il bisogno.
• le feste: la festa di Natale e quella di fine anno rappresentano momenti di incontro informali e
possono essere occasione per i genitori per organizzare iniziative come spettacoli e/o animazioni.
1.4 Il personale della scuola
All’interno della scuola dell’infanzia operano diverse figure professionali con compiti e ruoli
differenti:
• l’insegnante: concorre al processo formativo del bambino; è suo compito programmare e
realizzare le attività educative, verificare i risultati rispetto agli obiettivi, assicurare al bambino
interventi adeguati nel rispetto dei suoi bisogni per favorire il percorso di scoperta e
apprendimento. Elabora inoltre specifici interventi per l’inserimento e l’integrazione dei bambini
con maggiori difficoltà anche in raccordo con il coordinatore pedagogico e, quando necessario,
con i tecnici dell’Azienda USL e del Servizio Sociale.
• il collaboratore scolastico: coopera con il personale educativo soprattutto durante il momento
del pasto e del risveglio dei bambini diventando così un importante punto di riferimento per il
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
6
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
bambino nel suo processo di rafforzamento dell’autonomia personale e delle cure fisiche,
collabora al progetto educativo complessivo; cura la pulizia e l’ordine delle attrezzature e degli
spazi interni ed esterni della scuola dell’infanzia; inoltre partecipa alle riunioni del gruppo
educativo e alle attività di aggiornamento professionale
• il coordinatore pedagogico: ha la funzione di fornire il supporto teorico-organizzativo al gruppo
operativo allo scopo di migliorare la qualità del servizio. Il coordinatore pedagogico prende parte
agli organismi di partecipazione delle famiglie ed è disponibile per incontri e colloqui con i
genitori. Tra i suoi compiti:
- verificare il modello organizzativo della scuola;
- fornire un supporto tecnico alla programmazione educativa e didattica elaborata dalle
insegnanti;
- promuovere e sostenere progetti innovativi e sperimentali;
- promuovere la continuità educativa tra i diversi ordini di scuola;
- coordinare l’attività della scuola con gli altri enti e servizi, in particolare con i servizi
competenti dell’ASL per l’integrazione dei bambini con deficit.
1.5 La giornata tipo
Per il bambino frequentante la scuola dell’infanzia è importante padroneggiare il ritmo della
giornata scolastica; ciò lo rassicura emotivamente perché gli consente di prevedere e razionalizzare
il tempo di permanenza a scuola. L’ansia derivante dall’attesa dei genitori può essere così
maggiormente controllata in quanto, dominando il succedersi dei momenti della giornata, il
bambino si rappresenterà l’arrivo dei familiari dopo una determinata attività.
La giornata, orientativamente, è così suddivisa:
07.30 - 09.00
Accoglienza;
09.30 - 10.30
Attività programmate;
10.30 - 11.15
Gioco spontaneo e riordino;
11.15 - 11.45
Cura ed igiene del corpo;
11.45 - 12.30
Pranzo;
12.30 - 13.30
Gioco spontaneo;
13.30 - 14.00
Cura ed igiene del corpo;
14.00 - 15.45
Riposo;
15.45 - 16.00
Cura ed igiene del corpo;
16.00 - 16.30
Merenda;
16.30 - 17.00
Uscita.
1.7 Progettualità educativa
Le attività che si organizzano all’interno della scuola dell’infanzia attraversano molteplici
ambiti dell’esperienza. La progettazione proposta ha come obiettivi educativi prioritari:
• la maturazione dell’identità
• la conquista dell’autonomia
• lo sviluppo delle competenze
con una particolare attenzione ai processi affettivi/cognitivi e di socializzazione. Tali finalità
educative sono riconducibili ai diversi campi di esperienza definiti da I Nuovi Orientamenti del
1991, modificati nelle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle
scuole dell’Infanzia del 2003 e raggiungibili mediante il fare e l’agire dei bambini. Nei percorsi
formativi proposti viene sollecitata la curiosità e favorita l’esplorazione, le abilità motorie,
percettive, linguistiche e logiche mediante un coinvolgimento del bambino ed un attento
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
7
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
atteggiamento di osservazione e di ascolto da parte di un adulto che si pone quale mediatore della
relazione per accompagnare e sostenere il bambino nei processi di apprendimento e di conoscenza
del mondo esterno. I campi di esperienza a cui si fa riferimento sono:
- Il sé e l’altro
- il Corpo e il movimento
- Immagini, suoni e colori
- I discorsi e le parole
- la conoscenza del mondo
Il termine “campi di esperienza” educativa indica i diversi ambiti del fare e dell’agire del
bambino, quindi, i settori specifici ed individuabili di competenze nei quali il bambino sviluppa il
suo apprendimento. Ciascun campo di esperienza presenta i suoi esiti educativi, percorsi
metodologici e possibili indicatori di verifica.
Il sè e l’altro è uno dei campi di esperienza che riguarda la maturazione dell’identità, la conquista
dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze per la formazione della personalità del bambino.
L’obiettivo dell’insegnante è di fare in modo che il bambino si senta sicuro, che abbia stima di sè
stesso e sappia riconoscere e controllare i propri sentimenti ed emozioni. I percorsi educativi
proposti avranno il fine di condurre il bambino alla capacità di compiere le scelte autonome e alla
conquista dei valori della cooperazione e della solidarietà.
Corpo e il movimento è il campo di esperienza della corporeità e della motricità e contribuisce alla
crescita e alla maturazione complessiva del bambino, promuovendo la presa di coscienza del valore
del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale,
relazionale, cognitiva e comunicativa. I traguardi da perseguire consistono nello sviluppo delle
capacità senso-percettive e degli schemi dinamici e posturali di base, nella progressiva acquisizione
della coordinazione dei movimenti e della padronanza del proprio comportamento motorio
nell’interazione con l’ambiente. L’insieme di queste esperienze contribuisce allo sviluppo di una
immagine positiva di sè. La forma privilegiata di attività motoria è costituita dal gioco: la sua
funzione è cognitiva, socializzante e creativa.
Immagini, suoni e colori fanno parte di questo campo di esperienza anche le attività grafiche
pittoriche e plastiche che aiutano il bambino ad apprendere varie tecniche e ad acquisire specifiche
abilità manuali, apprendendo a comunicare con nuovi linguaggi; le attività drammatico teatrali
dove il bambino può identificarsi con i vari personaggi, sviluppando creatività ed inventiva anche
attraverso travestimenti o mascheramenti; le attività sonore e musicali dove il bambino attraverso
semplici canzoncine mimate e con strumenti di fortuna, recuperati fra i più svariati oggetti che si
trovano nella scuola, apprende a diventare parte attiva della musica e a conoscere varie modalità per
produrre suoni; le attività mass-mediali per portare il bambino ad esercitare la sua capacità critica e
ad elaborare nuove attività creative e socializzanti con l’utilizzo dei mezzi audiovisivi e altri media.
I discorsi e le parole è il campo in cui il bambino usa la lingua italiana, arricchisce il lessico,
comprende parole e discorsi. Sa esprimere agli altri emozioni e sentimenti. Sperimenta rime,
drammattizzazioni, inventa nuove parole, chiede e offre spiegazioni. La comprensione del
linguaggio orale e il primo contatto con la lingua scritta, basato sul principio che la lingua si
apprende all’interno di una varietà di contesti comunicativi ed è un sistema governato da regole
implicite che si applicano anche se non si sanno descrivere. Compito della scuola è quello di
arricchire la gamma di conoscenze già possedute dal bambino e di fornirgli un contesto educativo
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
8
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
che gli permetta di vivere il piacere di comunicare, il piacere di esprimersi, il piacere di riuscire ad
esprimersi e a farsi capire, per rafforzare la fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di
espressione.
La conoscenza del mondo è il campo di esperienza che comprende l’educazione scientifica
attraverso: la conoscenza del mondo naturale e l’osservazione del susseguirsi e del mutamento delle
stagioni; la scoperta della scansione delle attività della giornata, calendari, evoluzioni del regno
animale e vegetale; la comprensione del senso del tempo, le osservazioni sull’acqua, luce, aria e le
proprietà degli oggetti.
E’ inoltre il campo di esperienza che si rivolge alla capacità di raggruppamento, ordinamento,
quantificazione e misurazione di fatti e fenomeni della realtà ed alle abilità necessarie per
interpretarla e per intervenire consapevolmente su di essa.
1.8 L’organizzazione degli spazi
Lo spazio all’interno delle sezioni è organizzato per “centri di interesse” che possono
cambiare e arricchirsi secondo la progettualità del momento. Nell’organizzare tali spazi, le
insegnanti tengono conto sia dei bisogni individuali sia dei bisogni del gruppo dei bambini.
• Angolo delle costruzioni (tappeto, lego, costruzioni di vario tipo, incastri) per lo sviluppo di:
- area logico-matematica
- manipolazione
• Angolo grafico-pittorico (colori di vario tipo, carte e cartoncini di vario tipo, pennelli ecc) per lo
sviluppo di:
- acquisizione dei vari linguaggi espressivi
- coordinamento oculo-manuale
• Angolo lettura-conversazione (tappeto, libri vari, divanetti) per lo sviluppo di:
- simbolizzazione
- linguaggio verbale
• Angolo della drammatizzazione (burattini, maschere, pupazzi) per lo sviluppo di:
- linguaggio affettivo e verbale
- comprensione e memorizzazione delle sequenze temporali
- capacità espressivo-comunicative
• Angolo della casa per lo sviluppo di:
- gioco simbolico
- gioco dei ruoli
- area cognitiva
1.9 Il pasto come momento educativo
Il momento del pasto viene particolarmente curato da parte dell’intero personale scolastico
poiché esso si caratterizza con una forte valenza educativa. Attraverso il cibo passano messaggi
estremamente importanti per la crescita e il benessere psicofisico del bambino. La “regola” delle
scuole dell’infanzia comunali è che “si assaggia tutto”: si invitano i bambini ad “assaggiare” anche
quel cibo che in apparenza può apparire poco appetitoso rispettando sempre i ritmi e i tempi di
ognuno di loro.
Il momento del pasto rafforza quella relazione tra adulti e i bambini sulla base della quale si
instaurano le modalità di apprendimento e di sviluppo e le modalità di acquisizione delle regole
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
9
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
sociali. La presenza allo stesso tavolo di bambini di diverse età facilita e rafforza, nei bambini più
piccoli, le capacità di imitazione e di emulazione e nei più grandi la capacità di guidare ed aiutare i
più piccoli.
Forte di queste convinzioni, il personale scolastico pianifica i tempi necessari, cura e
predispone gli spazi adibiti al pasto in modo da facilitare la calma, la tranquillità e dunque la
relazione tra tutti i soggetti partecipanti.
A turno ciascun bambino si esercita nella funzione di “cameriere” aiutando ad apparecchiare
e servendo le porzioni ai compagni del proprio tavolo.
1.9 Il giardino della scuola dell’infanzia
I giardini delle scuole dell’infanzia comunali sono stati pensati a misura di bambino onde
favorirne la crescita, l’autonomia e la socializzazione. L’ambiente è stato predisposto per lasciar
liberi i bambini all’esplorazione, esperienza essenziale per sviluppare pienamente il potenziale
affettivo, cognitivo e creativo di ogni individuo.
La flessibilità è ciò che caratterizza il giardino la cui struttura stimola ad una varietà di
attività integrabili fra loro. L’area dedicata ai bambini 3/6 anni si sviluppa in zone per giochi con
l’acqua, tavoli per la manipolazione, sabbiera con piani scorrevoli, tavolini e casetta in legno
naturale; area per gioco libero fornita di tricicli, monopattini e biciclette.
L’area verde si pone come obiettivo lo sviluppo armonico della personalità del bambino,
pertanto le risorse sono distribuite secondo lo svolgimento di specifiche azioni e funzioni fra loro
intrecciati:
• educazione motoria
• educazione alla socializzazione
• educazione alla creatività
• educazione all’ambiente
La progettazione dell’area tiene dunque in considerazione alcuni aspetti basilari per lo
sviluppo infantile:
• La sensorialità: nell’area esterna sono presenti materiali che offrono diversi tipi di stimolazioni
tattili (es: sabbia e acqua). Nel giardino è presente la diversità di odori, di colori, di cose da
“assaggiare” per affinare i sensi del bambino stimolando il suo interesse.
• L’affettività: l’area esterna è anche il luogo in cui i bambini possono esternare le loro emozioni,
le loro paure, frustrazioni, rabbie trovando un contenimento alle emozioni negative. Nelle
attrezzature e nelle zone di interesse il bambino ha la possibilità di sperimentare nuovi percorsi
selezionando autonomamente le attività da svolgere.
• Il gioco di finzione: i diversi elementi del giardino stimolano l’immaginazione e il gioco
simbolico. Casetta, seggiolini e tavolini trasformano lo scenario in “teatro” dove il bambino
sviluppa le competenze simboliche, linguistiche, rappresentandosi la realtà con i propri vissuti,
idee, paure e sentimenti.
• La motricità: il bambino può correre a lungo sulle macrostrutture, sulle “montagne”, sulla pista
ciclabile, provando e riprovando lo stesso percorso.
• La creatività: il materiale non strutturato e il materiale di gioco vario presenti nel giardino,
potenziano l’area creativa del bambino favorendo un approccio alla risoluzione dei problemi
flessibile e divergente.
1.10 La continuità nido/scuola dell’Infanzia e scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
10
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
La continuità educativa è “(...) finalizzata al coordinamento dei curricoli degli anni ponte e
alla connessione fra i rispettivi impianti metodologici e didattici e alla eventuale organizzazione di
attività comuni”1.
Le scuole del territorio programmano in collaborazione con le scuole primarie e i nidi
d’infanzia attività comuni tra i diversi ordini di istituzioni educative e scolastiche. Nel progettare
tali percorsi le insegnanti partono dalla consapevolezza che l’esperienza di crescita del bambino è
caratterizzata da un itinerario continuo tra le diverse istituzioni educative dalla famiglia al nido fino
ai gradi successivi del sistema scolastico.
E’ importante il rapporto di continuità nido-scuola dell’Infanzia perché il processo di
costruzione dell’identità e dello sviluppo non si interrompe a tre anni: a questa età il bambino ha
nuove competenze e nuovi bisogni, cresce in lui la ricerca delle novità e di contatto con gli altri.
L’adulto diviene l’organizzatore dell’ambiente, delle esperienze, colui che favorisce
l’esplorazione e la socializzazione proponendo stimoli nuovi in una dimensione di gruppo allargato.
I progetti attuati in questo ambito si basano sul raccordo fra il personale insegnante al fine di
pensare una metodologia che presuppone uno sfondo integratore comune, che si prenda cura del
passaggio dei bambini dal nido alla scuola dell’Infanzia e li aiuti ad orientarsi nel nuovo contesto
scolastico nel quale verranno accolti.
I progetti di passaggio del bambino dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria si
articolano su due ambiti:
- area della documentazione: le insegnanti compilano entro giugno la “scheda di passaggio” di cui
fa parte un profilo globale del bambino volto a cogliere gli aspetti più significativi. In settembre le
insegnanti si incontrano con le insegnanti di Scuola Primaria per uno “scambio di informazioni” e la
consegna della documentazione;
- area educativa e didattica: i bambini della scuola d’infanzia condividono alcune esperienze con i
bambini della scuola Primaria tenendo conto delle competenze e delle necessità del bambino di 5/6
anni.
La metodologia e le indicazioni operative
Nido-scuola dell’Infanzia
Nei nidi e nelle scuole d’infanzia i bambini di tre anni ascoltano storie, guardano immagini,
giocano con i diversi personaggi delle storie ricreandoli attraverso l’utilizzo di materiale vario. Nel
periodo aprile/maggio i bambini dei nidi si recheranno nelle scuole d’infanzia per giocare insieme
con i personaggi costruiti, per scambiarsi i racconti e le storie sull’argomento scelto. I bambini delle
scuole d’infanzia conducono i bambini del nido ad esplorare la scuola e a conclusione del percorso
tutti i bambini pranzeranno insieme.
Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria
Nel periodo aprile/giugno i bambini di cinque anni delle scuole d’infanzia partecipano
insieme ai bambini di sei anni della scuola Primaria a laboratori didattici presso la scuola Primaria.
Nell’occasione verranno visitati i locali adibiti a laboratori, le classi prime e quinte.
I bambini della scuola d’Infanzia porteranno un cartellone e una marionetta sintesi
dell’attività sulla favola prescelta. Questo materiale sarà finalizzato a costruire un ponte per
l’accoglienza dei bambini della scuola d’Infanzia nella scuola Primaria. I bambini della prima classe
della Primaria regaleranno a tutti i bambini in visita un quaderno per le comunicazioni scuolafamiglia da loro personalizzato.
1
Definizione tratta da I Nuovi Orientamenti dell’attività educativa del 1991
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
11
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
Per promuovere la continuità orizzontale con le famiglie dei bambini verranno realizzati
laboratori di gioco e creazione giocattoli. Lo scopo principale è quello di valorizzare l’importanza
della condivisione dei momenti di gioco tra genitori e figli. I laboratori verranno condotti dalle
insegnanti all’interno delle strutture scolastiche e saranno finalizzati alla costruzione di maschere
con cartapesta, marionette e pittura.
I tempi di realizzazione
Il progetto verrà attivato nei periodo febbraio – giugno durante le giornate maggiormente
disponibili in base alla programmazione educativa delle varie scuole coinvolte. Verranno ricreati
piccoli gruppi di lavoro in cui i bambini di una scuola condivideranno le esperienze con i bimbi
della scuola di grado superiore.
1.11 Le modalità e gli strumenti di verifica e di valutazione dei progetti educativi
Durante lo svolgimento dei progetti educativi e a conclusione delle attività, vengono
effettuate alcune verifiche che vanno intese come constatazione dei processi di crescita e di
maturazione del bambino sia sul piano cognitivo, sia sul piano affettivo-relazionale.
La principale modalità di verifica adottata è l’osservazione. Essa si avvale dei seguenti
strumenti:
- giochi finalizzati a rilevare abilità e competenze
- conversazioni
- griglie di osservazione
- osservazione sistematica di situazioni particolari
- schede operative
Le griglie di osservazione costituiscono in particolare strumenti utilizzati per verificare come
e in che modo avvengono i cambiamenti comportamentali dei bambini.
La griglia di osservazione è costituita dalla descrizione di comportamenti che si inseriscono
in tre grosse aree: autonomia, socializzazione, apprendimento:
Autonomia:
- spostamenti
- cura della persona
- attività scolastica
Socializzazione:
- inserimento nel gruppo
- rapporto con i compagni
- rapporto con gli adulti
Apprendimento:
- ambito cognitivo in generale
- ambito logico-matematico
- ambito del linguaggio
- ambito psicomotorio
- interessi
La struttura della griglia permette un utilizzo semplice e veloce, ripetibile a distanza di
tempo; essa è costruita in modo tale da ridurre il rischio della soggettività e della personalizzazione
delle osservazioni e si caratterizza dunque per essere uno strumento oggettivo di verifica.
Altra modalità di valutazione delle attività educative è costituita dall’utilizzo dello strumento
“collettivo”: a cadenza mensile, il gruppo operativo si riunisce con la coordinatrice pedagogica per
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
12
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
discutere i vari temi relativi al servizio fra cui l’efficacia e l’idoneità educative delle attività
programmate. La caratteristica stessa della programmazione educativa ovvero la “flessibilità”
permette di modificare e compiere adeguamenti in itinere alle attività pianificate.
1.12 La documentazione delle esperienze educative
Le attività e i progetti realizzati vengono documentati con modalità e strumenti diversi al
fine di consentire ed accrescere la memoria storica del percorso educativo di ciascun bambino e la
stessa consapevolezza di quanto realizzato all’interno della scuola da parte delle insegnanti.
Attraverso la documentazione il personale scolastico trova la modalità di riflettere sulle
esperienze svolte e sul significato ed efficacia delle stesse proposte educative. Tali documentazioni
vengono inoltre consegnate ai genitori a fine anno o mostrate loro nel corso degli incontri e delle
assemblee organizzate durante l’anno.
I principali strumenti di documentazione di cui le insegnanti si avvalgono sono:
- album
- filmati
- produzioni dei bambini
- fotografie.
1.13 La formazione e l’aggiornamento del personale scolastico
Tutto il personale scolastico usufruisce di ore annue aggiuntive (161 ore per le insegnanti e
60 ore per le collaboratrici) per le attività di:
- programmazione
- documentazione
- valutazione
- formazione ed aggiornamento
- collaborazione con gli organi collegiali e con le famiglie.
I principali argomenti dei corsi di formazione e aggiornamento riguardano le seguenti
tematiche:
- la comunicazione interpersonale
- la psicologia dell’età evolutiva
- le norme e le procedure di ordine igienico-sanitario
- i campi di esperienza
- la multiculturalità
- la CAA (comunicazione aumentativi alternativa)
Entrambi i servizi comunali ogni anno sperimentano nuovi progetti/laboratori a
seconda delle scelte educativo-didattiche che il gruppo di lavoro (insegnanti e coordinatore
pedagogico) programma di sviluppare per l’anno scolastico in corso.
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
13
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
SCUOLA DELL’INFANZIA
“L’AQUILONE”
Carta d’identità
Indirizzo: via San Donato 169 – Granarolo dell’Emilia 40057 – 051/6004183
Gestione: comunale
Ufficio a cui chiedere informazioni: ufficio Servizio Istruzione – 051-6004300/321
Numero sezioni: n. 3
Numero totale dei bambini accolti: n. 75
Numero totale del personale: n. 6 insegnanti , n. 3 collaboratori scolastici
Orari di funzionamento: 7.30 – 17.00, dalle ore 17.00 alle ore 18.00 c’è la possibilità di usufruire
del servizio di post-scuola.
Calendario scolastico:
apertura inizio settembre chiusura fine giugno;
chiusure per festività di Natale e Pasqua.
Caratteristiche della struttura
La scuola è stata di recente ristrutturata e si trova nel centro di Granarolo.
Gli ampi spazi esterni permettono la realizzazione di attività didattiche legate all’ambiente e
alla sua preservazione ecologica. Nel giardino sono collocate inoltre alcune macrostrutture per i
giochi di movimento dei bambini.
Le insegnanti hanno suddiviso le sezioni creando centri di interesse che permettano ai
bambini di compiere una pluralità di esperienze e sviluppare al massimo le proprie potenzialità.
Caratteristiche educative e progettuali del personale scolastico
Le insegnanti della scuola dell’infanzia “l’Aquilone” caratterizzano la loro programmazione
orientandola in un’ottica di educazione ambientale a partire dall’infanzia. La programmazione si
pone come obiettivo principale quello di trasmettere ai bambini contenuti di salvaguardia e di
rispetto, ma prima di tutto di conoscenza dell’ambiente circostante.
Le insegnanti sostengono fortemente l’utilità di programmare interventi educativi in questo
ambito poiché in esso il bambino può divenire protagonista, intervenendo direttamente con le
proprie mani, con il proprio corpo, con la propria mente e arriva ad appropriarsi della realtà
attraverso l’esplorazione dell’ambiente e la scoperta dei meccanismi delle cose che lo circondano.
Tutto ciò diviene utile per stabilire un rapporto equilibrato con la natura, un rapporto basato
sull’affettività e sull’integrazione.
Attraverso questa progettualità le insegnanti intendono lanciare una sfida nella certezza di
poter dare un valido contributo, anche se piccolo, alla salvaguardia dell’ambiente di tutti.
Oltre ai laboratori prima citati le insegnanti organizzano gite nel territorio circostante, per
esempio: l’osservazione di ambienti diversi dal proprio, etc. Inoltre sono programmati raccordi con
le agenzie educative esterne.
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
14
CITTA’ DI GRANAROLO DELL’EMILIA
Provincia di Bologna
SCUOLA DELL’INFANZIA
“LA FARFALLA”
Carta d’identità
Indirizzo: via Bettini, 9 – Quarto Inferiore - Granarolo dell’Emilia 40057 – 051/6061102
Gestione: comunale in appalto alla Cooperativa Ida Poli
Ufficio a cui chiedere informazioni: ufficio Servizio Istruzione – 051-6004300/321
Numero sezioni: n. 2 di cui 1 è una sezione primavera (bambini/e dai 24 ai 36 mesi)
Numero totale dei bambini accolti: n. 45
Numero totale del personale: n. 2 insegnanti , n. 2 educatrici, n. 3 collaboratori scolastici
Orari di funzionamento per la sezione di scuola dell’infanzia (3-5 anni): 7.30 – 17.00, dalle ore
17.00 alle ore 18.00 c’è la possibilità di usufruire del servizio di post-scuola.
Orari di funzionamento per la sezione primavera (24-36 mesi): 7.30 – 18.00
Calendario scolastico:
apertura inizio settembre chiusura fine giugno;
chiusure per festività di Natale e Pasqua.
Caratteristiche della struttura
Nello stesso plesso sono collocati sia il nido d’infanzia che la scuola dell’Infanzia “la
Farfalla”. E’ presente un ampio giardino con macrostrutture e angoli organizzati per il gioco e le
attività con i bambini, al quale afferisce anche la scuola dell’infanzia statale “La Mela”.
Le sezioni ampie e spaziose sono suddivise per centri di interesse per permettere ai bambini
di compiere una pluralità di esperienze e sviluppare al massimo le proprie potenzialità.
Caratteristiche educative e progettuali del personale scolastico
Gli operatori di questa scuola hanno da molti anni impostato il loro lavoro sulla creazione di
un clima di accettazione, integrazione e collaborazione tra i diversi ruoli del personale scolastico,
nella convinzione che il benessere psicofisico del bambino passi soprattutto attraverso il lavoro di
un gruppo coeso e complementare.
Per questo motivo la loro programmazione si avvale delle competenze e delle
predisposizioni di ciascuno, poste in un contesto di forze diversificate che si integrano e si
compensano reciprocamente. Le insegnanti e le collaboratrici si impegnano quotidianamente in una
collaborazione tra i reciproci ruoli, alla base della quale stanno il rispetto delle competenze e la
presa di coscienza delle proprie funzioni.
Tutto questo permette di impostare una programmazione basata su attività per gruppi
omogenei e dunque calibrate in relazione alle età dei bambini. Il gruppo non perde comunque i
vantaggi del lavoro di sezione organizzando, all’interno della programmazione, momenti destinati
all’attività in gruppo eterogeneo.
Oltre ai laboratori prima citati le insegnanti organizzano gite nel territorio circostante, per
esempio: l’osservazione di ambienti diversi dal proprio, etc. Inoltre sono programmati raccordi con
le agenzie educative esterne.
40057 Granarolo dell’Emilia - Via San Donato n. 199 - tel. 051/6004111 - fax 051/6004333 - C.F. 80008270375 - P.I.
00701911208
e-mail [email protected]
15