06 - Gli strumenti derivati - "PARTHENOPE"

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06 - Gli strumenti derivati - "PARTHENOPE"
GLI STRUMENTI DERIVATI
Giuseppe G. Santorsola
EIF
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Gli strumenti derivati
Sono strumenti finanziari la cui esistenza e
valutazione dipendono dal valore di
un'altra attività chiamata sottostante che
può essere un bene o un altro strumento
finanziario. Nati con finalità di copertura
del rischio, possono essere utilizzati anche
con intenti di tipo speculativo.
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La valutazione dei derivati:
aspetti generali
Il valore di un derivato dipende dal valore
dell’attività sottostante (underlying security).
Le operazioni sui derivati sono operazioni a
termine, soggette a margini.
Utilizzo della leva finanziaria: è possibile
controllare un certo valore nominale versando
solo una frazione dello stesso alla stipula.
Le caratteristiche di rischio-rendimento
richiedono un’attenta considerazione del pay
off.
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Criteri di classificazione di derivati
Rispetto al tipo di vincolo contrattuale
•• Vincolanti
Vincolanti per
per entrambe
entrambe le
le parti
parti (simmetrici)
(simmetrici) ee con
con
modalità
modalità di
di esecuzione
esecuzione prefissate
prefissate al
al momento
momento della
della
stipulazione
stipulazione del
del contratto
contratto (futures,
(futures, forwar,
forwar, swap)
swap)
•• Vincolanti
Vincolanti per
per una
una sola
sola delle
delle parti
parti (asimmetrici)
(asimmetrici) (opzioni)
(opzioni)
Rispetto al mercato
••Mercati
Mercati organizzati
organizzati (exchange
(exchange traded)
traded)
••OTC
OTC (over
(over the
the counter)
counter) attraverso
attraverso operatori
operatori
specializzati
specializzati oo accordi
accordi diretti
diretti fra
fra la
la parti
parti
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Finalità degli strumenti derivati
Hedging
copertura
L’utilizzo è dettato dalla necessità di preservare la
posizione assunta sul sottostante da variazioni avverse
delle variabili finanziarie considerate (rischio di prezzo,
di tasso, di cambio, di credito).
Trading
speculativa
La volontà del sottoscrittore è aumentare l’esposizione
ai fattori di rischio dal momento che non si è assunta
alcuna posizione sul sottostante (l’importo necessario per
aprire la posizione è minimale rispetto al valore nominale
del sottostante potenzialmente controllabile).
Arbitrage
arbitraggio
Il sottoscrittore rileva un momentaneo disallineamento
tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine del
sottostante ed effettua operazioni di segno opposto
ricavandone un profitto in assenza di rischio.
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I forward
• Sono contratti di compravendita a termine: le controparti
fissano alla stipula il prezzo e la data futura di regolamento. La
parte lunga (colui che acquista) si impegna a versare il prezzo
stabilito, la parte corta (colui che vende) si impegna a
consegnare il sottostante.
• Indipendentemente dalle variazioni che subirà il prezzo del
sottostante fino alla data di regolamento le parti sono obbligate
ad adempiere agli impegni assunti.
• L’acquirente del forward conseguirà un guadagno se alla
scadenza il prezzo del sottostante (St) supererà il prezzo
stabilito (K), infatti acquisterà a k e potrà rivendere sul mercato
a St. Il venditore del forward si troverà, invece, in una
posizione esattamente opposta: conseguirà una perdita pari alla
differenza tra quanto incasserà (K) e quanto avrebbe potuto
incassare (St): il contratto forward è simmetrico
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I future
• I future sono forward standardizzati: gli impegni delle
controparti sono gli stessi del forward (pagamento del prezzo
stabilito per l’acquirente, consegna del sottostante per il
venditore), ma tutte le caratteristiche del contratto tranne il
prezzo (frutto dell’incontro tra domanda e offerta) sono
standardizzate. Ne deriva che i contratti future sono fungibili.
Anche il sottostante è costituito da attività tra loro fungibili.
• Se si desidera acquistare o vendere un contratto future occorre
aprire un conto presso la Clearing House o presso un
intermediario che ha un conto presso la stessa. L’acquirente
che entra in un contratto future deve versare un margine
iniziale di garanzia.
• Ogni giorno le posizioni aperte vengono “riprezzate”con il
meccanismo dl marking to market: la posizione aperta in
acquisto o in vendita viene ricalcolata sulla base del prezzo
corrente. Ciò determinerà addebiti e accrediti a seconda della
posizione aperta.
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I forward e i future
profitto
K
Prezzo del
sottostante
perdita
Posizione long: quando il prezzo del sottostante supera il
prezzo a termine (K), colui che ha acquistato il contratto a
termine (forward o future) consegue un profitto.
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I forward e i future
profitto
K
Prezzo del
sottostante
perdita
Posizione short: quando il prezzo del sottostante diminuisce e
va al di sotto del prezzo a termine (K), colui che ha venduto il
contratto a termine (forward o future) consegue un profitto.
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I forward e i future
ELEMENTI DI
DIFFERENZIAZIONE
Standardizzazione
No
Si
Contrattazione
Tra privati
In borsa
Consegne
Una sola
Diverse date
Chiusura delle
posizioni
Impossibilità di
chiusura
anticipata
La chiusura può aversi
con la stipula di un
contratto di segno
opposto
Prassi diffusa
In genere si
verifica la
consegna
In genere si chiude
prima della scadenza
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FORWARD
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FUTURE
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Future su commodities
• Petrolio: Light crude, Brent, Dubai sono le qualità più
pregiate – con un basso contenuto di zolfo – mentre la
qualità WTI – il petrolio texano – è meno pregiato. I
future sul NYMEX sono Light crude, i future sulla borsa
di Londra fanno riferimento al prezzo del Brent, sulla
stessa borsa è quotato anche un future sul differenziale
light crude-WTI (differnziale che si assottiglia quando
l’offerta di petrolio diminuisce)
• Oro
• Caffè
• Grano
• Soia
• …
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EIF
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I Forward rate agreement
• I FRA possono considerarsi particolari tipi di forward su tassi
d’interesse. L’impegno a scadenza deriva dalla differenza tra un
tasso fisso predeterminato (detto tasso FRA) e un tasso variabile
di cui sono rilevati precedentemente i parametri di
individuazione. Il differenziale tra i tassi è applicato ad un
capitale nozionale per determinare l’ammontare dell’impegno.
• Colui che acquista un FRA fissa un tasso a termine di
indebitamento: si impegna a pagare un tasso fisso. Si espone al
rischio di diminuzione dei tassi.
• Colui che vende un FRA fissa un tasso a termine di impiego:
riceve un tasso fisso. Si espone al rischio di aumento dei tassi
d’interesse.
• I FRA sono molto utilizzati dalle banche che sono generalmente
esposte al rischio di tasso d’interesse.
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Gli swap
• Possono considerarsi portafogli di forward che hanno come
sottostante tassi d’interesse (interest rate swap) o tassi di
cambio (currency swap). Ad ogni scadenza le parti si scambiano
flussi di pagamenti.
• Nell’IRS, ad ogni scadenza le parti si scambiano flussi d’interessi
calcolati sulla base di un capitale di riferimento come differenza
tra il flusso a tasso fisso della parte che paga il fisso (fixed rate
payer) e il flusso a tasso variabile della parte che paga il
variabile (floating rate payer).
• Nel CS, invece, comporta lo scambio del capitale e dei
pagamenti a tasso fisso di un prestito denominato in valuta
contro il capitale e i pagamenti a tasso fisso di un prestito,
approssimativamente equivalente, denominato in un’altra
valuta.
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Interest Rate Swap
tasso fisso
Soggetto A
Soggetto B
tasso variabile (ad es. LIBOR)
7
6,5
6
Fisso
LIBOR
5,5
5
4,5
4
1st Qtr
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2nd Qtr
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3rd Qtr
4th Qtr
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Esempio
Mutuo di 5 anni; Nozionale di 1 mln €;
Interessi semestrali = Libor + 1,00%
Swap per 4 anni: Libor vs 4,80%
Flussi per il
mutuo
Swap:
posizione
lunga
Swap:
posizione
corta
Mutuo +
Swap
Periodo 1
- (Libor + 1%)
+ Libor
- 4,80%
- 5,80%
Periodo 2
- (Libor + 1%)
+ Libor
- 4,80%
- 5,80%
Periodo 3
- (Libor + 1%)
+ Libor
- 4,80%
- 5,80%
Periodo 4
- (Libor + 1%)
+ Libor
- 4,80%
- 5,80%
…
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Le options
• Le option attribuiscono all’acquirente (buyer) la facoltà di
acquistare (call) o vendere (put) ad una certa data (opzione
europea) o durante un certo periodo (opzione americana) un
certo sottostante a un prezzo predeterminato (strike price).
Colui che vende l’opzione (writer), invece, è obbligato ad
adempiere a vendere (opzione call) o ad acquistare (opzione
put) quando il buyer decide di esercitare la facoltà. Il contratto
è, quindi, asimmetrico.
• Indipendentemente dall’esercizio futuro della facoltà, il buyer è
tenuto a versare un premio.
• Nel caso dell’opzione call, il buyer avrà convenienza ad
esercitare la facoltà di acquisto quando il prezzo del sottostante
supererà il prezzo d’esercizio. Nel caso dell’opzione put, la
convenienza si avrà nel momento in cui il prezzo del sottostante
è sotto il prezzo di esercizio.
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Le options
Acquisto opzione Call
profitto
abbandono
esercizio
K
K+p
p
Prezzo del
sottostante
perdita
perdita
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utile
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Le options
Acquisto opzione Call
Cosa accade alla scadenza dell’opzione?
• Se il prezzo del sottostante scende sotto lo strike price (K),
all’acquirente della call (buyer) conviene abbandonare
l’opzione conseguendo una perdita pari al premio.
• Se il prezzo del sottostante si attesta ad un livello compreso
tra (K) e (K+p), al buyer conviene ugualmente esercitare
l’opzione perché consegue una perdita minore del premio.
• Se il prezzo del sottostante supera il prezzo di esercizio
maggiorato del premio (K+p), il buyer esercita l’opzione
conseguendo un profitto.
K definisce il punto di abbandono / esercizio
K + p definisce il punto di break even
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Le options
Acquisto opzione Put
profitto
esercizio
abbandono
K-p
K
Prezzo del
sottostante
p
perdita
Utile
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perdita
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Le options
Acquisto opzione Put
Cosa accade alla scadenza dell’opzione?
• Se il prezzo del sottostante scende sotto lo strike
price al netto del premio (K-p), l’acquirente della put
(buyer) esercita l’opzione conseguendo un profitto.
• Se il prezzo del sottostante si attesta ad un livello
compreso tra (K-p) e (K), al buyer conviene
ugualmente esercitare l’opzione perché consegue
una perdita minore del premio.
• Se il prezzo del sottostante supera lo strike price (K),
al buyer conviene abbandonare l’opzione
conseguendo una perdita pari al premio.
K definisce il punto di abbandono / esercizio
K - p definisce il punto di break even
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Il valore dell’opzione
Variabile
Premio-Call
Premio-Put
Prezzo attività sottostante
Prezzo d’esercizio
Volatilità
Durata residua
Tassi di interesse
Dividendi
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I covered warrant
• Si tratta di opzioni cartolarizzate.
• Per la loro negoziazione non sono
necessari la presenza della Clearing
House e il sistema dei margini. Ciò ha
giustificato la loro ampia diffusione.
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La polizze vita
• La polizza vita è il contratto con il quale la compagnia
di assicurazione si obbliga a pagare un capitale o una
rendita al verificarsi di un evento attinente la vita
umana dietro il pagamento di un premio.
• Molte polizze vita, come le index-linked, ovvero le
polizze per le quali il rendimento è determinato da un
indice o paniere di indici di riferimento, sono costruite
come i titoli strutturati, ossia combinano il titolo
obbligazionario con uno strumento derivato, a cui si
accompagna la copertura per il caso di vita o di morte.
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