Funzionalizzazione di superfici di nanoparticelle in soluzione e
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Funzionalizzazione di superfici di nanoparticelle in soluzione e
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE NATURALI Stage Estivo 2010 ITIS Giulio Natta, Bergamo FUNZIONALIZZAZIONE DI SUPERFICI DI NANOPARTICELLE IN SOLUZIONE E ANCORATE SUL VETRO Autori: Raffaele Airoldi, ITIS Natta Paolo Fenaroli, ITIS Natta Università di Pavia Dipartimento di Chimica Generale Laboratorio di NanoChimica Responsabile: Chiar.mo Prof. Piersandro Pallavicini Tutor: Dott. Yuri Antonio Diaz Fernandez Responsabile Scolastico: Chiar.mo Prof. Ilario Amboni, ITIS Natta Introduzione Nanoscienza e nanotecnologia?… Introduzione Nanoscienza e nanotecnologia sono la scienza e la tecnologia correlate a oggetti di dimensione inferiori a 100 nm* 10-7m * Pure Appl. Chem., Vol. 80, No. 8, pp. 1631–1650, 2008 Schema di lavoro Il lavoro si è svolto seguendo due obbiettivi fondamentali: 1- Sintesi, caratterizzazione e stabilizzazione delle nanoparticelle d’argento. 1.1 Sintesi di soluzioni colloidali d’argento ricoperte con citrato 1.2 Caratterizzazione del processo di sostituzione dello strato protettivo con acido tioglicolico 1.3 Purificazione delle nanoparticelle stabilizzate mediante ultrafiltrazione 2- Formazione di strati di molecole organiche fortemente colorate sulla superficie delle nanoparticelle ancorate sul vetro. 2.1 Funzionalizzazione di superficie vetrose con gruppi SH 2.2 Ancoraggio delle nanoparticelle sullo strato SH 2.3 Ulteriore funzionalizzazione della superficie delle nanoparticelle ancorate sul vetro Sintesi di nanoparticelle Agitazione magnetica 100 ml H2O(DD) in bagno di ghiaccio 1ml soluzione AgNO3 Attendere 1 min 1ml soluzione NaCitrato Attendere 1 min 0.5ml soluzione NaBH4 Soluzione gialla di NP Fermare agitazione magnetica Caratterizzazione nanoparticelle TEM Diametro medio: ≈ 6 nm Caratterizzazione nanoparticelle Spettro UV-Visibile λmax = 394 nm NPAg in H20 Sintesi di nanoparticelle Il citrato ha la funzione di impedire la aggregazione delle nanoparticelle, dotandole di una carica netta negativa in superficie. Tuttavia l’interazione fra il citrato e l’argento è debole, e quindi la soluzione colloidale d’argento diviene instabile per la presenza di elettroliti, cambiamenti di pH, e aggiunte di tracce di alogenuri. Questa proprietà può essere sfruttata per funzionalizzare ulteriormente la superficie delle nanoparticelle con molecole che abbiano un’affinità maggiore per l’Argento rendendo quindi più stabile lo strato protettivo. NANOPARTICELLE RICOPERTE CON CITRATO DI SODIO Ricopertura stabilizzante Sostituzione dell’agente protettivo O Acido tioglicolico O OH OH OH O OH S S S S OH O S O O S H O S S S OH OH O OH O O Citrato OH L’acido tioglicolico ha una grande affinità per l’Argento OH S OH S O O S OH OH S O HS O O Questa molecola si lega alla superficie mediante un legame S-Ag Titolazioni UV-Vis Con la sostituzione dell’agente protettivo, si modifica progressivamente l’intorno delle nanoparticelle, varia l’indice di rifrazione risentito dalla loro superficie e di conseguenza cambia la posizione del massimo d’assorbimento. λ0=394nm 1 0.9 1.48 1.46 indice di refrazione effectivo 0.8 0.7 Abs 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 λF=408nm 0.1 350 400 450 1.42 1.4 1.38 Ricopertura totale 1.36 1.34 0 300 1.44 500 550 600 650 lunghezza d'onda (nm) Spettri UV-VIS di una soluzione di NP-Ag titolate con acido tioglicolico. 700 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 equivalenti titolante Variazione dell’indice di rifrazione effettivo in funzione degli equivalenti aggiunti di titolante rispetto all’Ag totale. Purificazione mediante Ultrafiltrazione Ultrafiltrazione: processo di filtrazione operato su membrana caratterizzata da fori nanometrici. Purificazione mediante Ultrafiltrazione Nanoparticelle Separa la fase dispersa, costituita da particelle più grandi dei pori della membrana, dal fluido che forma la fase continua. Purificazione mediante Ultrafiltrazione 100 ml Soluzione di partenza: • NP-Ag diluite • Citrato di sodio •A. tioglicolico in eccesso • NaBH4 • nitrato 10 ml Purificazione + Concentrazione •Soluzione finale: • NP-Ag concentrate • Citrato di sodio •A. tioglicolico in eccesso • NaBH4 • nitrato Schema di lavoro Il lavoro si è svolto seguendo due obbiettivi fondamentali: 1- Sintesi, caratterizzazione e stabilizzazione delle nanoparticelle d’argento. 1.1 Sintesi di soluzioni colloidali d’argento ricoperte con citrato 1.2 Caratterizzazione del processo di sostituzione dello strato protettivo con acido tioglicolico 1.3 Purificazione delle nanoparticelle stabilizzate mediante ultrafiltrazione 2- Formazione di strati di molecole organiche fortemente colorate sulla superficie delle nanoparticelle ancorate sul vetro. 2.1 Funzionalizzazione di superficie vetrose con gruppi SH 2.2 Ancoraggio delle nanoparticelle sullo strato SH 2.3 Ulteriore funzionalizzazione della superficie delle nanoparticelle ancorate sul vetro Funzionalizzazione di superfici vetrose X SH X SH OH Si OH Si OH Si OH Si Si MeO X SH OMe OMe Si HO Si OH OH O Si OH O Si HO O Si O Si Si O Si O Si Absorbance 0.10 Immagine ottenuta con il Microscopio a Forza Atomica dei vetri con nanoparticelle λmax = 395 nm 0.06 0.04 400 500 600 700 800 Wavelength (nm) Spettro d’assorbimento caratteristico delle nanoparticelle d’argento O Si Vetro immerso in soluzione di NP 0.12 300 X SH X SH Spettri UV-Vis di nanoparticelle d’argento ancorate sui vetri funzionalizzati con tioli 0.08 X SH X SH Si Si O Si O O Si Funzionalizzazione di superfici vetrose Rappresentazione schematica di una nanoparticella ancorata sulla superficie del vetro ricoperto precedentemente con un monostrato di Mercapto-propil-trimetossi-silano Il 66% della superficie della nanoparticella è a contatto con l’ambiente esterno* *Pallavicini et al. Journal of Colloid and Interface Science (2010), in press Funzionalizzazione di superfici vetrose Bodipy-tiolo Absorbance 0.12 NP λmax = 395 nm 0.10 0.08 0.06 0.04 300 400 500 600 700 800 Wavelength (nm) Spettro UV-Visibile dei vetri ricoperti con le nanoparticelle dopo 15min di immersione in una soluzione in toluene di Bodipy-Tiolo 10-4 M seguita da due lavaggi ad ultrasuoni in toluene Funzionalizzazione di superfici vetrose La legge di Lambert-Beer applicata a uno strato superficiale ha permesso di calcolare il numero di molecole di BODIPY legate alle nanoparticelle ancorate al vetrino: ε ⋅ ρ A= NA In questa equazione: A è l’assorbanza sperimentale, ε è il coefficiente di estinzione molare del fluoroforo, NA è il numero di Avogadro e ρ è il la densità superficiale o il numero di molecole per cm2. Inserendo i valori sperimentali nell’equazione è stato calcolato un valore di circa 1014 molecole di BODIPY per cm2. Conclusioni Nanoparticelle in soluzione Sono state ottenute nanoparticelle d’argento ricoperte con citrato, aventi un diametro medio di 6 nm, che presentano un massimo d’assorbimento nello spettro di luce visibile intorno ai 394nm. Lo strato protettivo di citrato è stato completamente sostituito con acido tioglicolico dopo l’aggiunta di 0.3 equivalenti di agente protettivo. Il processo di sostituzione può essere monitorato mediante il cambiamento dello spettro d’assorbimento delle nanoparticelle dovuto alla modifica dell’indice di rifrazione effettivo intorno alle nanoparticelle. La purificazione e pre-concentrazione delle nanoparticelle protette è stato eseguito mediante la tecnica di ultrafiltrazione. Grazie alla particolare stabilità del legame S-Ag, le nanoparticelle protette presentano una maggiore stabilità, permettendo il loro utilizzo in ambiente fisiologico. Conclusioni Nanoparticelle ancorate sul vetro Sono stati ottenuti vetri chimicamente funzionalizzati sui quali è stato ancorato un fitto monostrato di nanoparticelle d’argento. La superficie delle nanoparticelle ancorate sul vetro è stata ulteriormente modificata con una molecola che presenta una banda d’assorbimento molto intensa e sufficientemente distaccata dalla banda propria delle nanoparticelle. La formazione del secondo strato è stata evidenziata per lo spostamento della banda d’assorbimento delle nanoparticelle, sensibile all’indice di rifrazione effettivo della superficie, e per la presenza della banda dovuta al cromoforo. Con questo lavoro è stata applicata la strategia strato-su-strato (layer-by-layer) nella prospettiva di ottenere superfici multifunzionali. Grazie della vostra attenzione