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IL FOGLIO di
Il
PINZOLO
Foglio del PINZOLO
Comune di
anno VIII - n. 14 - luglio 2012
1
SOMMARIO
IL FOGLIO
del Comune
di Pinzolo
Semestrale di informazione
Iscritto al n. 1265
Registro stampe
del Tribunale di Trento
dd. 13.12.2005
EDITORE
Comune di Pinzolo (TN)
RESPONSABILE EDITORIALE
Damiano Rito
[email protected]
editoriale
Un impegno che continua
Lavori pubblici, molti gli interventi in cantiere
Passaporti: ora anche in comune
Premi di studio a studenti universitari
Affreschi del Sacro in Val Rendena
Malga Cioca completamente ristrutturata
TREperTRE, cultura e informazione aspettando la 3-TRE
A Cervia per promuovere il territorio
Ritiro Inter 2012 all’insegna dell’ecosostenibilità
Rassegna stampa: ora anche online sul sito del comune
COMITATO DI REDAZIONE:
Maura Binelli, Sergio Binelli,
Maddalena Collini,
Sara Maffei, Carla Maturi
[email protected]
GIOVANI
STAMPA:
Grafica 5 - Arco (TN)
Anno VIII, Numero 14
Un “Torneo di Lettura” per avvicinare i ragazzi ai libri
Noi diciamo no alla droga!!
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ASSOCIAZIONI
La Pro loco Pinzolo si rinnova
“PERCHE’ IO, UN GIORNO, SARO’ POMPIERE!”
Minifestival, tutto esaurito con la VI edizione
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TERZA ETÀ
Università della Terza Età e Tempo Disponibile: pronti a ripartire...
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SPORT
10a edizione 24 ore MTB
Hockey: Grande successo per il “PINZOLO ICE CUP” under 14
CULTURA
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E TRADIZIONE
Murales: “Casa Salvaterra”
Carmelo Binelli a 25 anni dalla scomparsa
Recinzioni
Frammenti di una storia che ci appartiene
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IL PERSONAGGIO
Walter Vidi: per 23 anni presidente della Guide alpine del Trentino
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MEMORIA
Memorie di moleti. Storie che hanno cambiato la cultura di una terra
Scuola primaria e migrazione: un cammino durato un anno
Poldina e Vittorina, una vita per il lavoro
Giorno della Memoria: le scuole a Mauthausen e al castello di Hartheim
IN COPERTINA
Arrotino
Archivio Centro Studi Judicaria
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COMUNITÀ
IMU: “Si è voluto salvaguardare per quanto possibile la prima casa”
Referendum comunità di valle: avanti ma con “iudicio”
Convenzione Pinzolo-Terme val Rendena: sconti fino al 45% per i residenti
DoloMeet Card,il lasciapassare per una vacanza d’emozioni
Chi siamo ...e quanti siamo
PINZOLO
Editoriale
AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
Matteo Ciaghi
[email protected]
SI RINGRAZIANO
PER LA COLLABORAZIONE:
Giuseppe Ciaghi, Enza
Cunaccia Maturi, Patrick
Grassi, Barbara Pollini,
Serena Pozzetti, Claudio
Verri
IL FOGLIO di
62
Cari concittadini,
a prima vista poteva sembrare una
pura
coincidenza,
ma quando sabato
30 giugno ci siamo
riuniti in chiesa per
celebrare l’inaugurazione della Casa
della Cultura e del
Sociale, è stata una
felice sorpresa ritrovarsi accanto alla classe degli Ottantenni del nostro paese, intenti a loro volta a festeggiare un
anniversario tanto significativo.
In loro ho visto le radici di quella cultura
che ha costruito la casa della nostra Autonomia:
la loro vita, forgiata dalle difficoltà, dai sacrifici e dall’impegno, rimane un patrimonio prezioso, che in quanto tale domanda di non venir
semplicemente disperso con l’andare degli anni.
Anche in un contesto profondamente cambiato
come quello nel quale ci muoviamo, la loro storia e il loro esempio restano di riferimento per
la costruzione, la tenuta e lo sviluppo della Comunità.
Un ritratto di quei valori l’ha schematicamente tratteggiato un nostro convaliggiano:
“L’esaltazione della dignità umana nel lavoro,
concepito come ritmo religioso, immune da
equivoci puntelli esterni; la valorizzazione delle
virtù interiori (la comprensione, la mansuetudine critica e non servile, l’orgoglio di perpetuare
le caratteristiche morali delle proprie origini); il
desiderio esuberante di immettere nel linguaggio i vocaboli del dialetto; una consapevolezza
gelosa, anche se molte volte a livello inconscio,
di possedere una fede verso un mondo futuro”
(Giacomo Botteri).
Pensavo a tutte queste cose, mentre inauguravamo la nuova Casa della Cultura e del Sociale, sorta nell’edificio dedicato un tempo alle
Scuole Elementari di Pinzolo e che ora torna a
rianimarsi di persone che si riuniscono per suonare, cantare e stare insieme.
Pensavo a tutte queste cose, immaginando le aule di ieri restituite nuovamente alla Comunità e, quindi, abitate dalle iniziative delle
diverse associazioni, accomunate dalla passione
per il bene comune e attente ai più deboli e disagiati.
Pensavo a tutte queste cose, fino a sentire che la stessa crisi economica - che sta travagliando anche la nostra terra - potrà essere
superata solamente attraverso un recupero di
cultura, che ci permetta di affrontare insieme
le difficoltà e di tornare insieme a disegnare il
futuro.
E domenica 1 luglio dopo la serata ufficiale di presentazione del dvd dedicato ai nostri “moleti” ho avuto la certezza che la nostra
Comunità supererà brillantemente questa crisi
perché saprà riscoprire nelle proprie radici quel
bel esempio di aiuto reciproco e di amore verso
la nostra terra che ci consegnano le testimonianze dei nostri emigranti.
Con questa fiducia auguro a ciascuno e a
tutti di trascorrere una buona estate.
Il Sindaco
William Bonomi
1
IL FOGLIO di
PINZOLO
Un impegno
che continua
di
Isidoro Pedretti*
Con i piani settoriali
riguardanti la mobilità,
i parcheggi, la viabilità
uniti alla variante al
PRG e all’arrivo della
circonvallazione di
Pinzolo, riusciremo
sicuramente a rendere
le nostre località più
vivibili, più funzionali
e decorose, più attraenti e più godibili
sia dalla nostra gente
sia dai turisti che vi
verranno ospitati
2
L’attività amministrativa in cui
mi trovo impegnato, alla quale
dedico con passione gran parte
del mio tempo e delle mie capacità, mi sta insegnando che
ogni giorno nella nostra comunità dobbiamo vedercela con
una miriade di problemi nuovi,
imprevisti - con cui misurarci e
da risolvere magari al momento
in cui insorgono - insieme alle
opere di grande respiro già stabilite nei programmi: interventi
questi ultimi che, data la mole
e lo spessore, quali la circonvallazione di Pinzolo o le varianti
al Piano Regolatore Generale,
richiedono tempi lunghi, un iter
laborioso e tanta perseveranza.
Devo inoltre confessare, stando
all’esperienza maturata, che a
mio avviso una amministrazione
previdente, per andare incontro
con puntualità alle esigenze dei
cittadini e contemperarle con
le necessità del pubblico ispirate a un buon governo, dovrebbe
confrontarsi di continuo con i
censiti per aggiornare il PRG redigendo ogni anno una variante
da approvare entro giugno. Noi
ci stiamo provando, e stiamo
lavorando su questo fronte. Al
momento il nostro obbiettivo è
di approntare una variante da
portare in prima adozione entro la fine dell’estate. Ci servono ancora alcuni mesi, perché
il lavoro è molto impegnativo
e complicato. Va ricordato che
ultimamente il nostro Comune
ha provveduto a dotare ciascuna delle tre località che lo compongono, cioè Pinzolo, Sant’Antonio di Mavignola e Madonna
di Campiglio, di specifici piani
settoriali riguardanti la mobilità, i parcheggi, la viabilità ed
altri aspetti. Con questi piani,
uniti alla variante al PRG e all’arrivo della circonvallazione
di Pinzolo, riusciremo sicuramente a rendere le nostre località più vivibili, più funzionali
e decorose, più attraenti e più
godibili sia dalla nostra gente
sia dai turisti che vi verranno
ospitati. Sempre in quest’ottica
stiamo occupandoci della qualità dei centri abitati. Vogliamo
sistemare al meglio il tessuto
urbano e i dintorni del capoluogo e delle frazioni in modo da
arrivare agli inizi della stagione
estiva pronti con tutto, pur sapendo che le cose da fare sono
infinite. Allo scopo abbiamo
... la Provincia è
quasi pronta ad indire
la gara per l’appalto
della circonvallazione
di Pinzolo. Dovrebbe
farlo verso fine
agosto o nel mese di
settembre...
incaricato il geometra Michele
Bonapace, che ringrazio della
disponibilità e della buona volontà dimostrata nel portare
avanti l’incombenza, di sovrintendere e organizzare la squadra degli operai del comune,
col compito di provvedere alla
manutenzione e al decoro della località. In conclusione posso
comunicare che la Provincia è
quasi pronta ad indire la gara
per l’appalto della circonvallazione di Pinzolo. Dovrebbe farlo verso fine agosto o nel mese
di settembre. Siamo in attesa
della Conferenza dei Servizi,
con la presenza di tutti gli uffici
provinciali, per il provvedimen-
to definitivo. Dopo di ché, se
tutto sarà filato al meglio, nel
2013 avranno inizio i lavori. Con
questo breve resoconto spero di
averVi informato con sufficiente chiarezza del mio operato.
Vi ringrazio della fiducia che mi
avete accordato, della collaborazione che mi avete sempre
offerto nel portare avanti il mio
mandato oltre che dei preziosi
consigli e suggerimenti. Cordialmente
*Assessore alla qualità urbana
e progetto per la realizzazione
circonvallazione abitato di Pinzolo (cel. 333 1701782).
3
IL FOGLIO di
Lavori pubblici,
molti gli interventi in cantiere
di
Walter Vidi
Alcuni interventi
sono già stati ultimati,
altri si trovano in fase
esecutiva con i cantieri
aperti, diversi stanno
per essere appaltati in
modo da funzionare per
la stagione estiva o per
quella invernale, altri
ancora sono in fase di
progettazione
4
Da marzo, quando venne approvato il bilancio del comune
con il programma delle opere
pubbliche, i progetti in corso
e i relativi finanziamenti, sono
stati portati avanti parecchi lavori.
Alcuni sono già stati ultimati,
altri si trovano in fase esecutiva con i cantieri aperti, diversi
stanno per essere appaltati in
modo da funzionare per la stagione estiva o per quella invernale, altri ancora sono in fase
di progettazione.
Gli interventi sono stati ripartiti sulle nostre tre località
esclusivamente in base a criteri di priorità, allo stato dell’arte dei processi burocratici
e in ragione dei finanziamenti
predisposti, così da risolvere
al meglio e in tempi congrui
le esigenze primarie di ciascun
insediamento e da distribuire
equamente i benefici su tutta
la popolazione.
Sempre a Campiglio, l’architetto Pettene, cui abbiamo
affidato lo studio e la progettazione della piscina al Centro Rainalter, ha presentato i
disegni preliminari, che abbiamo approvato. Ora sta provvedendo al progetto esecutivo.
Quello di metter mano alla piscina, e di risanare l’ambiente
che la ospita, è un problema
che si trascina ormai da tanti
anni, molto sentito dai residenti, un argomento sul quale
si sono spesi fiumi di parole e
parecchio danaro per progetti,
anche stimolanti ed originali,
purtroppo rimasti nel cassetto. Speriamo di poterlo risolvere una volta per sempre.
Per migliorare la qualità urbana del centro dell’abitato abbiamo pensato di riorganizzare piazza Righi con alcuni
interventi decorativo/funzionali e di ampliare la zona pedonale esistente allargandola
alla strada che la fiancheggia.
Il tutto è in fase di appalto.
E’ invece in corso di progettazione la rotonda allo Spinale
prevista nello studio su mobilità,
viabilità e arredo per Madonna
di Campiglio fatto proprio dal
consiglio comunale dopo aver
sentito la consulta frazionale e
le associazioni di categoria.
Siamo intervenuti sulla struttura dello chalet laghetto con
opere di manutenzione agli
intonaci e alle perline dello
stabile; abbiamo rinnovato
completamente la terrazza
sul lago e rialzato gli argini
del bacino così come suggerito dall’Associazione pescato-
PINZOLO
ri. Ora il complesso è pronto
per affrontare l’estate in maniera decorosa.
Stiamo infine provvedendo all’acquisizione dei terreni per
la scala, già approvata, che
lo collega a viale Dolomiti di
Brenta.
Carattere straordinario ha
avuto l’intervento sulla fognatura al Colarìn, dove abbiamo rifatto il ponte canale
danneggiato da un’alluvione.
Devo infine ringraziare Fabrizio Nespoli, delegato del sindaco per le piccole opere, per
la sensibilità e l’attenzione
con cui ha curato la pulizia, le
aiuole, gli asfalti e per come
ha risolto tante altre piccole
cose riguardanti la frazione.
Purtroppo a volte capitano anche degli imprevisti, come è
accaduto per il nuovo Stadio
dello slalom in costruzione all’arrivo del canalone Miramonti, un edificio destinato a dare
lustro al ritorno della 3TRE a
Madonna di Campiglio. Già finanziato e pronto per l’appalto, la sua realizzazione è stata
fermata da una sospensiva del
Tar, contro la quale abbiamo
fatto ricorso al Consiglio di
Stato insieme con la Provincia.
Stiamo adoperandoci perché si
sblocchi in fretta la situazione
in modo da renderlo funzionale, almeno in parte, per il 18
dicembre, il giorno della gara
di Coppa del Mondo.
5
IL FOGLIO di
A Sant’Antonio di
Mavignola, dopo
aver portato a
termine la strada e
il nuovo arredo ci si
è concentrati sulla
valorizzazione e lo
sviluppo del Parco ai
Sass...
A Sant’Antonio di Mavignola,
dopo aver portato a termine la
strada e il nuovo arredo, che
i residenti hanno apprezzato e
dimostrato di gradire particolarmente, ci si è concentrati
sulla valorizzazione e lo sviluppo del Parco ai Sass.
L’opera ha avuto bisogno di
una variante progettuale, per
la quale abbiamo incaricato
l’ingegner Vanzo, e di un aggiornamento di bilancio. I lavori dovrebbero riprendere a
breve per essere ultimati entro
fine anno.
A Pinzolo, dove abbiamo reso
agibile e funzionale la casa
della cultura con gli ultimi ritocchi agli arredi e l’assegnazione degli spazi per la loro
sede agli enti e alle associa-
zioni operanti sul territorio,
abbiamo finalmente aperto il
cantiere per realizzare un collegamento stradale decoroso
tra via Fucine, lungo la quale
si è pure ricavato un marciapiede a partire dal magazzino
comunale, e Via Nepomuceno
Bolognini (lo sbocco è davanti
alla stazione delle Funivie). Si
tratta di un intervento in gestazione da più di dieci anni ed
auspicato a lungo dai residenti
in quella parte dell’abitato per
eliminare la pericolosità creata ai pedoni dal passaggio dei
veicoli sulla stradina stretta ed
accidentata.
A Ruina sono in fase di appalto
le reti tecnologiche (fognature,
acquedotto) e il lastricato su
un tratto di piazza, intervento
finanziato all’80% con il Fondo
Unico Territoriale (Fut) messo
a disposizione dalla Comunità
delle Giudicarie.
In vista dei consueti ritiri stagionali di grandi club, ma anche per migliorare la vivibilità
della zona e renderla più appetibile agli ospiti, abbiamo
sistemato i campi sportivi nel
parco della Pineta e nelle sue
adiacenze; abbiamo installato
tribune ed aggiunto ulteriori
servizi a quelli già in dotazione. Il tutto è stato supportato
al meglio dall’ufficio tecnico
del comune e dai suoi uomini
che hanno dimostrato nella circostanza capacità ed efficienza
encomiabili, persone che ringrazio di cuore per il contributo assicurato alla comunità.
6
PINZOLO
Passaporti: ora anche in comune
Comunichiamo che è stato
raggiunto un interessante accordo con l’Ufficio Passaporti
della Questura di Trento.
Ogni primo Mercoledì del
mese (partendo già dal prossimo 4 luglio - dalle ore 09.30
alle ore 13.00) sarà possibile inoltrare direttamente la
richiesta per il rilascio del
passaporto presso il Comune
di Pinzolo anzichè recarsi a
Trento: una postazione mobile della Questura di Trento
si trasferirà presso il Comune
ove sarà possibile consegnare
la documentazione necessaria
e ove verranno acquisite le impronte digitali.
L’iniziativa è indirizzata non
solo ai residenti nel Comune di
Pinzolo ma a tutti i cittadini.
E’ attiva già da ora l’agenda
on-line per poter fissare un
appuntamento.
h t t p s : / / w w w. p a s s a p o r tonline.poliziadistato.it/
Premi di studio
a studenti
universitari
Affreschi del Sacro
in Val Rendena
Si informa la popolazione
che da agosto sarà online il
nuovo regolamento per l’assegnazione dei premi riservati agli studenti universitari. Una tradizione quella di
premiare il merito e la disciplina nello studio che continua, con l’obiettivo di aiutare quanti si impegnano nella
loro formazione e che ottengono buoni risultati. Un’iniziativa dell’amministrazione
comunale che rientra negli
interventi finalizzati al progresso civile e culturale nonchè allo sviluppo economico
della comunità. Tutte le informazioni saranno presenti
su www.pinzolo.tn.it a partire da agosto.
Si terrà presso la sala esposizione del Paladolomiti di
Pinzolo la mostra fotografica “Affreschi del Sacro in Val
Rendena”, un omaggio al lavoro straordinario che i Baschenis, i frescanti de Averara,
hanno fatto nella verde valle.
Organizzata grazie alla collaborazione tra assessorato alla
cultura del Comune di Pinzolo e Centro Studi Val Rendena
proporrà le immagini degli affreschi presenti nelle chiese della valle, da quelli più noti come la Danza macabra della chiesa di San
Vigilio a Pinzolo, a quelli più sconosciuti, presenti nelle chiese di
Spiazzo o di Villa Rendena. Un percorso che vuol essere in primo
luogo una vetrina di un patrimonio straordinario artistico e didattico, testimonianza storica della cultura rendenese. Per l’occasione
verrà esposto anche il vetrocenacolo realizzato dal maestro vetraio
di Murano Signoretto che riproduce l’Ultima Cena di Santo Stefano.
L’inaugurazione si terrà Domenica 15 luglio alle ore 11.
7
amministrazione
IL FOGLIO di
PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
La festa delle Giovenche di Rendena
si concentrerà nell’ultimo weekend
di agosto, per una festa del mondo
agricolo che culminerà con la consueta
elezione della “miss”
Malga Cioca
completamente ristrutturata
L’intervento è
costato alle casse
del comune
complessivamente
680.000 euro,
150.000 dei quali
spesi per attrezzature
moderne e funzionali
installate nella stalla
e nella parte aggiunta
ad essa
8
Le malghe e gli alpeggi del Comune di Pinzolo da sempre
vengono affidati in gestione
alla Società malghe ed Allevatori Bovini di Pinzolo (S.A.B.),
che provvede alla loro monticazione, alla manutenzione delle
cascine, delle apparecchiature
per la mungitura e per la conservazione del latte oltre che
alla cura e al miglioramento dei
pascoli in quota.
Si trovano in Val Nambrone,
a Valchestria, a Ritòrt e a Patascóss sui versanti granitici
del massiccio della Presanella, mentre malga Ciòca sta di
fronte sulle dolomie del Dòss
del Sabión.
I lavori eseguiti dalla SAB nel
2011 sono stati valutati in quasi 44.000 euro, in parte antici-
pati lungo l’anno dal Comune,
che a maggio ha versato agli
allevatori gli altri 31.000 euro
a saldo. Si tratta di un settore al quale l’amministrazione
civica tramite l’assessorato
competente ha sempre riservato un’attenzione costante
e un buon sostegno, consapevole dell’importante ruolo
degli allevatori che abbinano
la produttività e la qualità dei
latticini alla gestione dell’ambiente montanaro e alla cura
del territorio, così da evitarne il degrado e da mantenerlo appetibile anche agli ospiti.
Perseguendo questa politica lo
scorso 8 giugno la Giunta ha
approvato la contabilità finale
e preso atto del certificato di
regolare esecuzione dei lavori
di ristrutturazione di malga
Ciòca, complesso al servizio
dello splendido alpeggio sul
versante del Dòss del Sabión
che guarda a sera. Così la si
è resa pronta ad accogliere il
bestiame per il suo “soggiorno” estivo in quota. L’intervento è costato alle casse del
comune
complessivamente
680.000 euro, 150.000 dei
quali spesi per attrezzature
moderne e funzionali installate nella stalla (cuccette in materassino per le vacche, abbeveratoi singoli, zona raschio,
convogliamento del letame
nella concimaia tramite apposite tubazioni e tanti altri utili accorgimenti) e nella parte
aggiunta ad essa (sala mungitura, sala latte, spogliatoi per
gli addetti...). La struttura era
costituita dalla grande stalla,
da un piccolo manufatto per
i quadri elettrici e da un edificio più recente, condiviso
quest’ultimo dai malgari con
ambienti destinati alla ristorazione funzionali all’attività
turistica. Proprio per consentire una conduzione più razionale delle attività di malga
nel periodo della monticazione del bestiame con ripercussioni positive anche sul vicino
bar ristorante e per evitare
problemi di convivenza tra
le due gestioni, il comune ha
approfittato della necessità di
dover effettuare alcune opere
di bonifica e di manutenzione
dell’edificio separandole tra
di loro. Dopo aver provveduto
a risanare le strutture murarie e a sistemare il tetto, deteriorato in più parti, ha dato
un nuovo assetto all’area che
ospita il bestiame e creato
nuove opportunità di utilizzo
con l’aggiunta di un’appendice sulla facciata dello stallone
che guarda a mezzogiorno. A
livello del suolo si è ricavata
una zona tecnica, al primo
piano l’alloggio per gli addetti
alla sorveglianza degli animali. I lavori, eseguiti dal Consorzio Costruttori di Trento,
ed in particolare dalla Edilrendena sas di Collini Mauro
di Villa Rendena, sono stati
apprezzati da tutti per la cura
con cui sono stati eseguiti nel
rispetto dei tempi convenuti.
Altra notizia riguarda l’organizzazione della tradizionale Festa delle vacche di razza Rendena che si tiene nel
piazzale antistante la chiesa di san Vigilio. Quest’anno
sarà concentrata nell’ultimo
week-end di agosto nei giorni
di venerdì, sabato e domenica 24, 25 e 26. Il programma
prevede la consueta mostra,
la scelta della reginetta, la
consueta passerella delle
mucche agghindate per le vie
del paese e una serie di spettacoli di contorno a rallegrare
la manifestazione.
9
amministrazione
IL FOGLIO di
PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
TREPERTRE, cultura e informazione
aspettando la 3-TRE
di
Anita Binelli
«...il progetto
“Campiglio Trepertre
idee d’alta quota” ha
tutte le caratteristiche
per imporsi come un
progetto vincente.
Senza temere
confronti con
nessun’altra località,
Cortina compresa»
10
“Trepertre” è l’iniziativa organizzata a Madonna di Campiglio
dal neonato Comitato costituito
da Anita Binelli, assessore alla
cultura e turismo del Comune di
Pinzolo, da Walter Vidi, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici della medesima municipalità e dalla consiliera provinciale
Margherita Cogo. Obiettivo, per
arricchire l’offerta culturale
della nota stazione turistica invernale. Il titolo? Dalla mitica
“3-Tre”, tre incontri di spessore
(il primo un faccia a faccia tra
Enrico Letta e Oscar Giannino
moderato da Andrea Vianello,
il secondo un confronto tra Gio-
vanna Melandri e Giorgia Meloni, sempre con il coordinamento
di Vianello, il terzo un’intervista/conferenza con Gianni Riotta tenuta da Raffaele Crocco).
Alla “3-Tre” è stata dedicata
una bella mostra inaugurata
dal presidente della Provincia
di Trento Lorenzo Dellai e dall’indimenticato campione della
Valanga Azzurra Gustav Thöni
che hanno ufficialmente dato il
via a “Campiglio Trepertre Idee
d’alta quota” il progetto ideato
dal Comitato Uno-Cinque-Cinque-Zero che, prendendo spunto dal ritorno il prossimo dicembre della leggendaria “3-Tre” a
Madonna di Campiglio, intende
valorizzare ed arricchire l’offerta del territorio attraverso
dibattiti, mostre, convegni,
pubblicazioni. «Madonna di
Campiglio “doveva” riavere la
“3-Tre” per una ragione fondamentalmente di equità» aveva
dichiarato il presidente Lorenzo Dellai. «Ma poi questi diritti
bisogna meritarseli sul campo
con professionalità, impegno
e originalità. Da questo punto
di vista il progetto “Campiglio
Trepertre idee d’alta quota” ha
tutte le caratteristiche per imporsi come un progetto vincente. Senza temere confronti con
nessun’altra località, Cortina
compresa». Dopo una carrellata di ricordi sulla sua fantastica
carriera che proprio alla 3-Tre
ha visto alcuni dei momenti più
significativi, Gustav Thöni ha
inaugurato la mostra fotografica che ripercorre gli oltre 60
anni di vita della gara di Campiglio e che rimarrà aperta anche
quest’estate.
Il Comitato Uno-Cinque-CinqueZero sta ultimando i preparativi per organizzare al meglio la
versione estiva della manifestazione Trepertre, che si terrà nei
giorni 19, 20 e 21 agosto e che
proporrà grandi ospiti per tre
serate di cultura e informazione. Prevista anche la presentazione di alcuni libri.
11
amministrazione
IL FOGLIO di
A Cervia
per promuovere il territorio
di
Anita Binelli
12
C’erano anche Madonna di
Campiglio e Pinzolo sabato 26
maggio a Cervia, in occasione
della cerimonia di inaugurazione e premiazione della 40ª edizione di “Cervia città giardino.
Maggio in fiore”. L’iniziativa,
considerata tra le più impor-
tanti manifestazioni dedicate
all’architettura del verde ha visto confrontarsi tecnici, esperti
e maestri giardinieri d’Italia e
d’Europa per trasformarne le
aiuole e i giardini in vere e proprie opere d’arte.
Il poeta Tonino Guerra definì l’evento con queste parole:
“Cervia ti porta verso l’acqua
del mare con i suoi innumerevoli giardini che hanno pensieri
anche di paesi e città”.
L’aiuola proposta dal Comune di
Pinzolo, attraverso il coordinamento dell’assessore al turismo
e cultura Anita Binelli, in collaborazione con l’Azienda per
il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, che a
Cervia ha proposto una serie di
iniziative promozionali, riproduce le piste da sci di Madonna
di Campiglio e Pinzolo, da di-
PINZOLO
cembre 2011 collegate con la
telecabina Pinzolo-Campiglio
Express.
L’iniziativa del Comune di Cervia, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Ministero all’ambiente
e alla tutela del territorio e
del mare, dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia
di Ravenna, dall’Università di
Pisa-Facoltà di Agraria e dall’Associazione Italiana Direttori e Tecnici pubblici giardini,
ha richiamato i giardinieri di
circa 70 località, oltre che dall’Italia, da Germania, Austria,
Ungheria, Polonia, Francia, Irlanda, Serbia, Croazia e Principato di Monaco.
Ritiro Inter 2012
all’insegna dell’ecosostenibilità
Tutto pronto per il ritorno a Pinzolo dell’Fc Internazionale. I nerazzurri vi soggiorneranno per il
ritiro pre-campionato dal 5 al 15
luglio 2012 effettuando allenamenti quotidiani aperti al pubblico presso lo stadio “Pineta”, e
due partite amichevoli. Numerosi gli appuntamenti di contorno,
che coinvolgeranno tutto il team,
ai quali sta lavorando il Comitato
organizzatore presieduto da Anita Binelli, assessore al turismo e
alla cultura del Comune di Pinzolo. Ci sarà la presentazione della
squadra in piazza San Giacomo,
un incontro tra alcuni giocatori e
il pubblico e la grande festa della
“notte nerazzurra”. Confermati
anche il “day camp”, ovvero le
giornate di calcio con tecnici interisti per bambini nati dal 1999
al 2006, e le attività di gioco e
divertimento presso l’Inter Village. Numerosi altri eventi studiati
appositamente per i tifosi Inter
completeranno l’offerta.
Il Rendena Village sarà, quest’anno, del tutto particolare
con stand e mercatino dedicati
ai prodotti “km zero” del territorio. La novità si inserisce nel
più ampio progetto del “Green
training camp”, il primo ritiro estivo ecosostenibile di una
grande squadra di calcio. L’idea,
condivisa con i dirigenti dell’Inter, prevede la realizzazione di
una serie di interventi all’insegna dell’ecologia. Nei giorni di
soggiorno interista, la bicicletta sarà il principale mezzo di
trasporto. Dal “mondo Inter”
saranno bandite le vetture a gasolio e benzina e sarà ammesso
solamente un limitato numero
di vetture ibride o elettriche.
Poi, si privilegerà il legno nella
realizzazione delle strutture necessarie (ad es. la sala stampa) e
nelle recinzioni presso lo stadio.
Ancora, all’Inter Village saranno
realizzati alcuni giochi con materiali ecologici, mentre sarà
prestata massima attenzione
alla raccolta differenziata delle
immondizie e saranno promosse
attività informative e di sensibilizzazione sui temi del “vivere
sostenibile”.
13
amministrazione
IL FOGLIO di
PINZOLO
STORIA
Rassegna stampa:
ora anche online
sul sito del comune
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Se cerchi un articolo pubblicato formato PDF.
dai quotidiani Corriere del Tren- Attraverso una serie di incontri
tino, L’Adige e Trentino che trat- tra Strikeweb srl, il consigliere
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ta di Pinzolo e delle sue frazioni delegato alla Biblioteca ed il
in particolare, ma anche della personale della stessa, è stato
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Val Rendena, il posto giusto è: possibile definire le caratteristi������������������������������������������ �
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del comune di Pinzolo è possibi- tuitivo anche per l’utente meno
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le comunque accedervi. Questo esperto. Incaricata dell’aggior��������#����������������������
nuovo servizio avviato il 7 mag- namento quotidiano è la signora
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gio 2012, ti permette
di rintrac- Grace Collini.
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ciare un articolo,
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no consultare l’archivio seguendo tre semplici percorsi:
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di
Damiano Rito
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quotidiani”, nasce
dall’esigenza di archiviare, catalogare e
ricercare in maniera
semplice articoli di
giornale in formato
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Il servizio è risultato
semplice ed intuitivo
anche per l’utente
meno esperto...
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14
so il quale e� possibile scegliere una categoria di proprio interesse (ad esempio Cronaca,
Sport ecc.) che mostra tutti gli
articoli relativi alla categoria
scelta;
“ Ricerca avanzata, che prevede la facoltà di inserire alcuni
argomenti di proprio interesse, vedendosi restituire la lista
degli articoli corrispondenti ai
parametri inseriti.
In aggiunta a quelli sopra esposti, è stato previsto uno strumento aggiuntivo di ricerca
veloce, il quale permette di
filtrare gli articoli presenti
nell’archivio sulla base della
stringa che si digita al suo interno.
Ad esempio, un utente interessato agli articoli relativi alla
biblioteca di Pinzolo, può digitare “biblioteca” ed il sistema visualizza tutti gli articoli
catalogati contenenti la parola
“biblioteca”. Gli articoli, come
detto in formato PDF, sono visibili dal giorno successivo la
loro pubblicazione.
Il “servizio di consultazione
archivio quotidiani” è webbased, ovvero è accessibile
da qualsiasi parte del mondo,
attraverso un qualsiasi dispositivo dotato di un browser web
recente. Esso è basato su un
framework MVC (Model-ViewController) open source sviluppato in PHP e si appoggia ad
un database MySQL. Il tutto è
installato su server Apache in
ambiente Linux.
Le scelte di progettazione sono
state effettuate anche con
l’obiettivo di poter migliorare il servizio stesso a fronte di
nuove esigenze, ma anche di
agevolare l’integrazione con
altri eventuali servizi on-line
che in futuro potrebbero essere messi a disposizione dalla
biblioteca ai cittadini.
la biblioteca di Pinzolo mette a
disposizione dei cittadini, per
fornire un servizio costantemente aggiornato ed al passo
con le nuove tecnologie.
Un sincero ringraziamento alle
testate giornalistiche per la
sensibilità dimostrata nel concedere la pubblicazione degli
articoli.
Il “Servizio di consultazione
archivio quotidiani” potrebbe
essere infatti il primo di una
serie di strumenti on-line che
15
amministrazione
IL FOGLIO di
PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
IMU: “Si è voluto salvaguardare
per quanto possibile la prima casa”
di
Sergio Manuel Binelli
16
È tornata una vecchia (da un
lato) e nuova (dall’altro) tassa:
l’IMU, ovvero la nuova ICI sul possesso della casa. Questa tassa è
stata inserita nel “decreto – salva
Italia”, ovvero l’ultima manovra
finanziaria; ma vediamo di che si
tratta. Innanzitutto viene definita “vecchia” per il semplice fatto
che ha molti tratti in comune con
la vecchia ICI sulla prima casa,
abolita in parte dal Governo Prodi
III e in seguito dal Governo Berlusconi IV; ma viene anche definita
“nuova” perché ha poche ma importanti differenze con l’ICI: ad
esempio, l’IMU non sarà più trattenuta dal Comune dove si trova
l’immobile, ma dovrà essere inoltrata per il 50% (per le seconde
case) allo Stato.
Ma come si calcola questa IMU? Il
calcolo per la prima casa si basa
sui valori di estimo catastale dell’immobile, ricavabile dal rogito,
ma per conoscere l’aliquota bisognerà aspettare che le amministrazioni comunali approvino
la relativa delibera (il Comune
potrà applicare un’aliquota tra lo
0,2 e lo 0,6 %, dove il valore standard dell’aliquota è pari a 0,4%);
dall’importo ottenuto si dovrà
detrarre 200 euro e ulteriori 50
euro per ogni figlio con meno di
26 anni che risieda nell’immobile,
mentre nel caso in cui si tratti di
un appartamento, il valore origi-
nario va aumentato del 5% (come
previsto dalla Finanziaria del
1997) e moltiplicato per 1,60.
Il Comune di Pinzolo ha deciso di adottare per le prime case
l’aliquota più bassa, 0,2% e per
le seconde case lo 0,8%. «Abbiamo cercato di salvaguardare per
quanto possibile la prima casa
applicando l’aliquota più bassapuntualizza il sindaco Bonomiportando allo 0,8% quella della
seconda. In questo modo siamo
riusciti a tutelare oltre a chi possiede solo l’abitazione principale,
anche i proprietari di alcune unità
abitative». Più penalizzati saranno i “grandi proprietari” con oltre
cinque appartamenti ...
Un esempio: il signor Rossi ha un
appartamento di 100 metri con
rendita catastale rivalutata del
5%, pari a 1.024,07 euro, senza figli a carico, e deve pagare
l’IMU; si reca a verificare il valore del suo immobile e procede a
fare il calcolo dell’IMU, tenendo
a mente che l’aliquota approvata
del Comune è dello 0,2 %; quindi bisognerà fare: 1.024,07 x160=
163.851,20 euro, moltiplicato poi
per 0,2% darà un risultato pari a
327, 70 euro, da cui andranno detratti 200 euro di bonus previsti
dalla legge, ottenendo un valore
pari a 127, 70 euro.
Referendum comunità di valle:
avanti ma con “iudicio”
di
Sergio Manuel Binelli
E il Referendum non passò, o
meglio il quorum non si raggiunse: solo il 27,37% degli
elettori trentini aventi diritto
al voto (che sono 413.314, di
cui 200.902 maschi e 212.412
femmine) sono andati a votare, ovvero un numero di votanti pari a 113.138, numero
lontano dal 50% +1 (pari a
206.655). Questo è il dato definitivo, cioè quello comunicato dalle 518 sezioni alle ore
22.00; alle 11.00 il numero
dei votanti era pari al 5,46%
e quindi 22.571; mentre alle
17.00 erano andati a votare il
15,08% ovvero 62.315 votanti.
Guardando nello specifico
l’affluenza che c’è stata nelle
singole Comunità di valle, va
specificato che quella dove si
è registrata l’affluenza maggiore è stata una delle più piccole, ovvero la Comunità della Valle dei Laghi (il 40,28%,
3.344 elettori), mentre l’affluenza minore si è registrata
nel Comune General de Fascia
con 982 elettori (12,92%); per
quanto riguarda la nostra Co-
munità di Valle delle Giudicarie, l’affluenza è stata pari al
34,09%.
Il Comune dove è stata maggiore l’affluenza è stato Bresimo (137 elettori, 59,31%),
quello con l’affluenza minore
Vigo di Fassa con 71 elettori, ovvero 8,07%; invece per
quanto concerne i comuni più
grossi del Trentino, a Trento
hanno votato 17.197 elettori
(19,56%) e a Rovereto 6.944
(23,90%).
Passando invece al risultato
del referendum, il “sì” ha visto una netta prevalenza pari
al 93,63 %, mentre i “no” sono
stati pari al 6,37%.
In merito ai dati che riguardano il nostro comune, l’affluenza registrata è stata pari al
38,55% dei votanti (alle 7.00
l’affluenza era pari allo 7,08%
dei votanti, mentre alle 17.00
è passata al 20,16%), mentre
il risultato ha visto prevalere
il “sì”con il 96,82%.
Dopo questa carrellata di numeri vorrei sottolineare un
dato curioso che riguarda
sempre il nostro comune: a
Mavignola, la sezione n.3, si
è registrata l’affluenza più
alta, pari al 45,11% (contro
il 38,98% della sezione n.1 di
Pinzolo, il 36,97% della sezione 2 sempre di Pinzolo, e la
sezione n. 4 di Madonna di
Campiglio pari al 36,87%, la
più bassa ma sempre buona
fra le nostre sezioni).
In sintesi quindi il quorum non
si è raggiunto e quindi il Referendum non è stato valido e le
Comunità di Valle resteranno.
17
amministrazione
IL FOGLIO di
Convenzione Pinzolo-Terme val Rendena:
sconti fino al 45% per i residenti
Le Terme Val
RendenaFonte
Sant’Antonio si impegnano a riservare
a tutti i residenti del
Comune di Pinzolo
delle forti riduzioni
tariffarie valide per
tutto l’anno...
Ormai da anni le Terme Val Rendena operano nell’ambito della
salute e del benessere offrendo
il proprio servizio in primo luogo
ai residenti della Val Rendena e
di conseguenza a tutti i turisti
ospiti del nostro territorio.
Presso le terme è possibile usufruire di una serie di cure termali convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale ed in
particolare, presentando l’impegnativa del proprio medico
di base, si può accedere ai seguenti cicli:
- CICLI DI 24 CURE INALATORIE,
adatte per il trattamento delle
patologie respiratorie (sinusite
cronica, faringite cronica, rinite allergica ecc.)
- CICLI DI VENTILAZIONE POLMONARE, adatte per il trattamento
18
delle bronchiti croniche
- CICLI DI 12 BAGNI TERMALI,
adatti per il trattamento delle
patologie dermatologiche (psoriasi, dermatite cronica, acne,
eczema)
- CICLI DI 12 BAGNI TERMALI,
adatti per il trattamento delle patologie osteoarticolari
(osteoartrosi,
cervicoartrosi,
osteoporosi)
- CICLI DI 12 IDROMASSAGGI,
adatti per il trattamento delle
patologie vascolari (insufficienza venosa, flebopatie)
- CICLI DI CURA IDROPINICA
adatti per il trattamento delle
difficoltà digestive e delle calcolosi delle vie urinarie
Lo stabilimento termale offre
inoltre i servizi di una rinomata
equipe di medici a disposizione
durante tutto l’anno (su appuntamento) di coloro che neces-
sitano privatamente di visite
specialistiche.
Presso le Terme potrete trovare infatti: un medico internista, un otorinolaringoiatra, una
dermatologa, un ortopedico,
una podologa, un medico vascolare e un osteopata.
Tra le terapie applicate elenchiamo la magnetoterapia, la
scleroterapia la crioterapia e
la fototerapia oltre agli esami
strumentali quali l’elettrocardiogramma, l’esame doppler
venoso agli arti inferiori, la spirometria, l’audiometria e l’impedenzometria.
Questo servizio medico specialistico, senza tempi di attesa,
introvabile fino a pochi anni fa,
è dedicato soprattutto ai residenti.
L’aspetto della cura non è però
l’unico in quanto è da sempre
attivo un centro estetico e
massaggi e proprio in relazione a questo dal 2011 ci sono 2
importanti novità che hanno innalzato ulteriormente l’offerta
qualitativa del centro termale:
- l’apertura al pubblico del
nuovo centro estetico e massaggi situato nella nuova palazzina dotata di maggiori spazi
e cabine progettate con l’idea
precisa di creare un’atmosfera
di puro confort avvolgendo la
clientela con colori e profumi
rilassanti.
- l’apertura ad agosto del nuovo centro wellness completo di
piscina con idromassaggio, sau-
na, bagno turco, calidarium,
grotta di sale, sala relax, docce aromatizzate, sala tisaneria, cascata di ghiaccio e vasca
refrigerante.
L’offerta del centro, ormai
completa e di primo livello, ha
spinto così il Comune di Pinzolo
a stipulare con lo stabilimento
termale una specifica convenzione con l’intento di agevolare
e incentivare i residenti a fare
ricorso alle cure ed ai servizi
delle terme che producono effetti benefici per la salute fisica
e psichica e per valorizzare altresì una preziosa risorsa locale
e farne conoscere sempre più
le molteplici sfaccettature.
I servizi curativi e del centro
wellness inoltre sono rari e
preziosi se si considera che in
zona non vi sono molte strutture a poter garantire un offerta
di questo genere.
Per quanto riguarda la convenzione in particolare, le Terme
Val Rendena si impegnano a
riservare a tutti i residenti del
Comune di Pinzolo delle forti
riduzioni tariffarie valide per
tutto l’anno.
Questi gli sconti:
- 45 % di sconto sulle cure termali (INALAZIONI-BAGNI TERMALI- IDROMASSAGGI TERMALICURA IDROPINICA)
- 15 % di sconto sugli ingressi
al centro Wellness (ZONA PISCINA-SAUNE-CALIDARIUM-GROTTA DI SALE ECC)
PINZOLO
- 10% su particolari iniziative
promosse dalle terme in collaborazione con il comune
Gli sconti sono già operativi.
S.S.N. L’acqua della Terme
Val Rendena Fonte S.Antonio
Le caratteristiche dell’acqua
termale della Fonte S.Antonio
la rendono ideale per il trattamento delle vasculopatie periferiche, delle affezioni dermatologiche, delle affezioni
osteoarticolari e delle patologie dell’apparato respiratorio,
come certificato dai decreti
ministeriali (ministero della
salute) del 26/02/1996, del
18/12/2000 e del 3/06/2004.
Le stesse cure sono inoltre
convenzionate con il Servizio
Sanitario Nazionale viste le autorizzazioni dell’ Azienda per i
Servizi Sanitari della Provincia
di Trento del 05/05/2004 e del
02/08/2004.
INFORMAZIONI UTILI
CURE TERMALI IN CONVENZIONE S.S.N. APERTE DAL 2 APRILE
AL 10 NOVEMBRE 2012
CENTRO ESTETICO APERTO DAL
LUNEDI’ AL SABATO (si consiglia la prenotazione allo 0465
806069)
CENTRO WELLNESS APERTO
TUTTI I GIORNI (si consiglia
la prenotazione allo 0465
806069)
Tel. 0465 806069
www.fontevalrendena.it
[email protected]
19
turismo
IL FOGLIO di
PINZOLO
DoloMeet Card,
il lasciapassare per
una vacanza d’emozioni
La Val Rendena prepara una
nuova estate, la prima con
“DoloMeetCard”, il lasciapassare elettronico e prepagato
per vivere, dal 23 giugno al 23
settembre 2012, le esperienze
più emozionanti di una vacanza sempre più green. Dove
ci sono le montagne più belle del mondo – le Dolomiti di
Brenta – il ghiacciaio più esteso delle Alpi italiane – l’Adamello – e uno dei parchi più
noti del “Bel Paese” – il Parco Naturale Adamello Brenta
20
– la prossima sarà un’estate di
movimento lento, benessere
a tutta natura, sport all’aria
aperta, relax per il fisico e la
mente, scoperta della cultura
e delle tradizioni di una delle
“terre alte” più affascinanti
del Trentino.
Con “DoloMeetCard”, versione
estiva, ma molto più ricca di
opportunità, dello skipass invernale, si potrà partecipare
a suggestive escursioni guidate nel Parco Naturale Adamello Brenta, muoversi, comodi
e liberi, con le navette della
mobilità sostenibile, salire in
quota con gli impianti di risalita delle Funivie di Madonna
di Campiglio e Pinzolo, praticare tanti sport diversi, fare
shopping con sconti esclusivi
e assaggiare il meglio dei prodotti della montagna. Ancora,
entrare gratis nei castelli e
nei musei più belli del Trentino, ma anche nei piccoli e pur
ricchi di sorprese musei della
Val Rendena, e nelle Case del
Parco, i centri tematici che
introducono i visitatori alla
scoperta delle bellezze naturalistiche dell’Adamello Brenta.
La Card potrà essere acquistata al prezzo di 75 euro,
ma gli hotel convenzionati la
includeranno nell’offerta settimanale facendola diventare
compagna di una vacanza indimenticabile (valida 6 giorni
per un adulto e un bambino
fino ai 12 anni). Le opportunità e i servizi che offre superano, in valore economico, i
200 euro, ma misurati in emozioni non hanno prezzo. Progetto che mette in rete e organizza l’offerta turistica del
territorio, la “DoloMeetCard”
è promossa e coordinata dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo
Val Rendena in collaborazione
con il Parco Naturale Adamello Brenta, che ha messo a disposizione l’esperienza della
“ParcoCard” (tecnicamente la
nuova Card si avvale delle tecnologie Skidata e Algorab), e
in sinergia con gli albergatori,
gli operatori turistici, i tredici comuni della Val Rendena,
impegnati nel migliorare e
implementare costantemente
la mobilità turistica estiva,
le guide alpine di Madonna
di Campiglio e di Pinzolo, gli
accompagnatori di territorio, le Funivie di Madonna di
Campiglio e quelle di Pinzolo,
strutture sportive quali il Golf
Club Rendena e il Golf Club
Campo Carlo Magno, le Terme
Val Rendena-Fonte Sant’Antonio. Gli albergatori sostengono l’iniziativa attraverso
l’inserimento della Card nelle
offerte settimanali della prossima estate, mentre l’Azienda
per il Turismo ha iniziato la
promozione attraverso diversi
canali, dal sito web aziendale
a quello di Trentino Marketing
fino alla presenza in diversi
appuntamenti fieristici: BIT di
Milano (14-17 febbraio), “Fa’
la cosa giusta”, fiera nazionale del consumo critico e degli
stili di vita sostenibili (Milano,
15-17 marzo, partecipazione
insieme al Parco), BMT Borsa mediterranea del turismo
(Napoli, 30 marzo – 1 aprile).
na-Fonte Sant’Antonio.
21
comunità
IL FOGLIO di
PINZOLO
STORIA
Chi siamo ...
e quanti siamo
Chi siamo? L’analisi dei dati forniti annualmente dall’Ufficio
anagrafe permette anche a chi
non fa della statistica la propria
professione di proporre qualche
considerazione.
Innanzitutto, ma forse questa è
la conclusione, i fenomeni demografici che si verificano nel
resto d’Italia si registrano anche da noi.
Stiamo invecchiando. Di anno
in anno l’età media della popolazione aumenta e il numero
degli ultrasessantacinquenni è
superiore di quasi 200 unità rispetto a quello dei giovani fra 0
e 14 anni.
In particolare gli ultranovantenni al 31.12.2011 erano 34
di cui 28 femmine e 6 maschi.
Le donne son più numerose degli uomini e vivono più a lungo
proprio come nel resto d’Italia.
Si registra però lo strano fe-
di
Carla Maturi
nomeno che le donne sono più
numerose solo nell’abitato di
Pinzolo.
Il numero delle nascite e dei
decessi è ormai tendenzialmente stabile, ma il boom demografico deli anni ’50 e 60 e
l’aumento delle aspettative di
vita sposta in alto l’età media.
E’ quindi facile prevedere che a
breve e medio termine i servizi
per bambini e giovani vadano
sì mantenuti e migliorati, ma
non necessitano di nuovi spazi
perché, salvo imprevisti esplosioni di nascite, la popolazione
di questa fascia d’età non aumenta.
Maggiore attenzione richiederanno invece gli spazi e i servizi
destinati agli anziani.
Il leggero incremento della popolazione aumentata di quasi
90 unità è dovuto in egual misura al flusso migratorio concentrato soprattutto negli anni dal
2006 al 2010 e al saldo naturale, ossia alla differenza fra
nati e morti.
Possiamo affermare che il nostro territorio offre buone possibilità di vita e non si verificano fenomeni di spopolamento
come in tanti altri piccoli centri montani del Trentino.
Va detto che nel corso di quest’ultimo decennio si sono registrati diversi casi di giovani,
magari laureati o che hanno
intrapreso carriere particolari
che hanno trasferito altrove
la propria residenza, ma che
mantengono con le nostre comunità stretti rapporti e che
si riconoscono ancora come
appartenenti se non di nome,
almeno di fatto ai nostri paesi.
Anche da noi la presenza di
stranieri residenti ha raggiungo un significativo 6,66% della
popolazione, 210 persone sul
totale di 3153 con una concentrazione maggiore a Campo Carlo Megno e Campiglio,
molto meno a S. Santonio di
Mavignola. Provengono da 29
nazioni e i gruppi più numerosi
sono i rumeni con 104 persone
e gli equadoregni con 25 componenti.
Nei centri di Campiglio e Campo Carlo Magno si riscontra un
forte turn-over di stranieri che
stabiliscono lì la propria residenza per motivi di lavoro per
brevi periodi, magari solo per
una stagione per poi trasferir-
TOTALE
1916
400
764
73
3153
si nuovamente: cambiando lavoro cambiano residenza.
Significativo anche il numero
delle coppie miste, in cui uno
dei coniugi, più spesso la moglie, non è di origine italiana.
Aumenta il numero delle famiglie, ma diminuisce il numero dei componenti. Nel 2002 i
3060 residenti erano suddivisi
in 1213 famiglie con un numero medio di componenti pari
a 2.52, oggi le famiglie sono
1363 con 2,31 componenti ciascuna.
POPOLAZIONE RESIDENTE dal 2002 al 2011
ULTRASESSANTACINQUENNI RESIDENTI
LOCALITA’
TOTALE RESIDENTI al 31.12.2011
LOCALITA’
MASCHI
FEMMINE
Pinzolo
918
998
S.A. di Mavignola
205
195
M. Di Campiglio
384
380
Campo Carlo Magno
40
33
Totale
1547
1606
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
2010
2011
LOCALITA’
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Pinzolo
283
299
309
322
346
348
335
353
361
375
Pinzolo
1866
1867
1872
1875
1869
1883
1892
1917
1921
1916
S.A.di Mavignola
58
59
62
62
60
63
68
66
67
70
S.A. di Mavignola
378
384
387
396
397
407
407
410
412
400
M. di Campiglio
93
83
83
83
92
99
100
106
108
116
M.di Campiglio
750
742
733
725
714
726
732
735
747
764
Campo Carlo Magno
9
8
10
12
13
12
13
14
14
13
Campo Carlo Magno
66
66
68
64
71
62
63
71
78
73
432
449
464
479
511
523
536
539
550
574
Totale
22
Totale
3060 3059 3060 3060
3051
3078 3094 3133 3158 3153
23
IL FOGLIO di
IL PAESE
LE
OPERE
di
Patrick Grassi
Memorie di moleti.
Storie che hanno cambiato
la cultura di una terra
Da qualche anno mi occupo di
documentari che raccontano le
tradizioni e le storie dell’arco
alpino e un giorno parlando con
24
un regista della Rai locale siamo finiti a discutere di arrotini,
lui ne aveva conosciuto uno tanti
anni prima, della Rendena, e mi
raccontò della sua incredibile
storia; rimase molto stupito
che, data la mia provenienza,
non ne sapessi nulla. Da quel
momento mi incuriosii all’argomento e cominciai a cercare
qualche informazione: le conoscenze che avevo legate alle
storie dei moleti risalivano alla
scuola elementare e non andavano oltre la conoscenza della
famosa canzone Girolemin e di
chi rappresentava la statua all’inizio di Pinzolo. Il mondo che
mi si aprì davanti con le prime
letture fu qualcosa di veramente inaspettato: il libro pubblicato qualche anno fa dal Comune di Pinzolo, “Dalla Rendena
siam partiti”, di Marzia Maturi,
raccontava di persone partite
da Pinzolo e dalla Val Rendena
che dopo anni di sacrifici avevano conquistato il mercato dei
coltelli in metropoli mondiali
come Londra o New York. Continuai a documentarmi passando
ai fondamentali studi di Angelo
Franchini, ma più andavo avanti nelle mie ricerche, più mi entusiasmavano ed ero orgoglioso
per le storie dei miei antenati conterranei, più mi rendevo
conto, parlando con coetanei
e paesani, che il fenomeno era
conosciuto dai più solo in maniera superficiale; esso invece
rappresentava la base di buona parte dello sviluppo odierno
PINZOLO
dei nostri paesi.
Così proposi al Comune di Pinzolo un lavoro che proseguisse
nel segno già tracciato dalle
precedenti pubblicazioni e ricerche, tesi di laurea, articoli,
manifestazioni e monumenti,
ma che si concentrasse sull’aspetto personale, e di ricordo, che gli ultimi protagonisti
di questo ciclo emigratorio potevano ancora oggi raccontare.
Da qui l’idea di realizzare un
documento video che assieme
alle storie potesse tramandare
le voci e i volti di alcuni tra i
protagonisti, oggi nostri compaesani, di questa storia durata quasi un secolo.
Il lavoro di ricerca e realizzazione delle interviste è durato
quasi due anni, nei quali ho cercato di mettere assieme le tessere di un mondo scomparso,
in valle, non molti decenni fa:
fotografie, lettere, racconti,
aneddoti e canzoni, ma quello
che aveva più forza era la testimonianza diretta delle persone
che queste storie l’avevano
create con le loro mani.
E così è nato il video-documentario Memorie di moleti. Storie
che hanno cambiato la cultura
di una terra, sette testimoni
per raccontare la storia collettiva di un luogo e di un’epoca.
25
memoria
IL FOGLIO di
PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
Un lavoro che seguendo la dinamica dei ricordi tratteggia
con pennellate sempre più intense quello che mi piace definire un vero e proprio “paradigma dell’emigrazione”.
Dalla situazione in valle tra
‘800 e ‘900, con la partenza
della prima generazione di
pionieri, al lavoro all’estero
della seconda generazione, la
formazione delle “piazze” e
delle associazioni, i mezzi di
lavoro e le tecniche, il ricordo dei nomi e dei posti in cui
il moleta di Rendena costruiva la sua piccola storia fianco
a fianco alla grande storia,
tra le Avenue di Manhattan e
26
i sobborghi del Bronx in una
New York che contava quindici milioni di abitanti, o sotto
la Londra dei bombardamenti
tedeschi della 2° guerra mondiale. Chi partito come cacial
perchè chiamato da qualche
parente e chi tentava la via
dell’emigrazione come unica
salvezza da “una valle tanto bella quanto povera”. Per
arrivare a quella che si può
considerare l’ultima emigrazione, dopo la 2° guerra mondiale, quanto qui tutto era di
nuovo da ricominciare, dove i
sacrifici di anni all’estero per
costruirsi una casa a Pinzolo
erano andati persi. Parte anche la terza generazione che,
grazie al lavoro e alla lungimiranza dei nonni e dei padri,
dell’arrotino ambulante ne fa
una professione: sono gli anni
‘40, 50e ‘60, la NYGA (New
York Grinder Association) conta quasi duecento famiglie, ci
sono Maffei, Masè, Maestranzi, Antoniolli, Ferrari (per
fare alcuni esempi) nelle più
grandi città americane della
costa atlantica, a New York
come a Londra e Chicago, si
passa al sistema del rental
service (noleggio dei coltelli)
e poi alle macchine per molare.
Il moleta comincia a diventare
non più un lavoro per soprav-
27
memoria
memoria
IL PAESE
AMMINISTRAZIONE
Il moleta incominciò
a diventare non più
un lavoro per sopravvivere ma “‘n bon
mister en man” che
ti permette di mantenere una famiglia con
una certa sicurezza,
di comprare casa e
laboratorio, di mandare i figli a scuola, di
cominciare a godere
delle possibilità di un
mondo nuovo
vivere ma “‘n bon mister en
man” che ti permette di mantenere una famiglia con una
certa sicurezza, di comprare
casa e laboratorio, di mandare
i figli a scuola, di cominciare
28
a godere delle possibilità di
un mondo nuovo. Le maggiori
possibilità di spostamento permettono all’emigrante anche
maggiori visite in patria e se
molti saranno quelli che poi
decideranno di stabilirsi all’estero, diversi sono gli emigranti di Pinzolo che vedendo
l’inizio dello sviluppo turistico
del paese cominciano a pensare ad un rientro in patria per
investire o lavorare in questo
settore.
A queste persone ho chiesto di
raccontarmi quello che si può
considerare il primo documentario sul moleta di Rendena.
Infine, la colonna sonora che
vede la partecipazione del coro
Presanella e la bella e toccante esibizione, alla soglia dei
novant’anni, di Jack Caola che
interpreta alcune tra le sue più
belle canzoni.
IL FOGLIO di
PINZOLO
Scuola primaria e
migrazione: un cammino
durato un anno
Nel mese di luglio 2011 a Pinzolo
si è tenuta la Festa Provinciale
dell’Emigrazione, organizzata
dall’Associazione Trentini nel
Mondo. In seguito alla festa è
scaturita la possibilità per un
gruppo di alunni delle scuole
elementari di effettuare un
viaggio d’istruzione a Genova
per visitare il Museo del Mare,
in cui è allestita la mostra “Da
Genova a Ellis Island. Il viaggio
per mare ai tempi della migrazione italiana”.
Partendo da questa occasione
o opportunità la scuola primaria di Pinzolo ha dato inizio a
un progetto volto alla comprensione dei fenomeni migratori da varie prospettive: dalle
migrazioni delle popolazioni
delle zone povere del mondo
verso quelle che offrono occasioni di lavoro, alla migrazione
degli animali, dalla scoperta
di tradizioni e storie legate ai
moleti, alla realizzazione di un
video e materiale iconografico.
In sintesi tutte le 5 classi hanno trattato tema dell’emigrazione.
Con questo progetto gli insegnanti si prefiggevano che gli
alunni acquisissero competenze in più ambiti proponendo attività che affrontassero i
molteplici aspetti del grande
tema “emigrazione”. Volevano approfondire le conoscenze
relative agli aspetti economici e sociali, storico-geografici,
caratterizzanti il fenomeno e
ancora scoprire nella propria
realtà, persone, fatti, racconti, documenti scritti e immagini
legati al fenomeno dell’emigrazione. E ultimo, ma non in ordine di importanza, favorire attraverso la comprensione degli
eventi sociali e dei concetti di
tolleranza, integrazione, inclusione, una ponderata assunzione di responsabilità individuale
e collettiva verso una società
sempre più interessata ad incontri fra diverse culture.
Oltre agli insegnanti e ai ragazzi sono stati coinvolti i genitori,
per l’attivazione di ricerche famigliari, interviste, raccolta di
documentazione, associazioni
quali Trentini nel Mondo e Centro Studi Judicaria, ed esperti o
testimoni per interventi formativi diretti con gli alunni.
Nel corso dell’anno sono state
realizzate inchieste e interviste, analisi di documenti cartacei e audiovisivi visite guidate a
monumenti, in biblioteca, e al
museo, con lo scopo sia di avviare alla ricerca storica sia di
acquisire conoscenze. In seguito
le classi sono passate all’elaborazione dei materiali analizzati,
per giungere alla produzione di
materiale iconografico, indivi-
29
memoria
comunità
IL PAESE
A tutto ciò si è aggiunta anche una parte
pratica, più visibile e
immediatamente apprezzabile da tutti: la
pulitura delle piastre
e il ricalco delle scritte della “passeggiata
dell’emigrante” lungo
corso Trento
30
IL FOGLIO di
PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
dualmente e in gruppo, al canto corale con la riscoperta di
alcuni canti come La mia valle
di Jack Caola, Girolemin, Vuoi
tu venire in Merica e l’Inno a
Pinzolo e la proposta di drammatizzazioni.
Il lavoro ha permesso di coinvolgere tutte le discipline scolastiche. In italiano, per esempio, sono stati affrontati testi
riguardanti l’emigrazione, formulate didascalie per fotografie d’epoca e di documentazione dell’esperienza didattica,
commenti e conversazioni. Le
conoscenze di matematica sono
state necessarie per affrontare
dati statistici, la loro elaborazione e interpretazione.
In Scienze sono state affrontate le migrazioni stagionali e di
“espansione degli areali” degli
animali (rondini, farfalle, anatre, salmoni, tartarughe, aquila, gipeto, orso, lince, lupo,
...). Anche storia e geografia
sono state materie particolarmente coinvolte.
A tutto ciò si è aggiunta anche
una parte pratica, più visibile
e immediatamente apprezzabile da tutti: la pulitura delle
piastre e il ricalco delle scritte della “passeggiata dell’emigrante” lungo corso Trento,
così ora è nuovamente possibile
leggere i luoghi sparsi fra tutti i
continenti in cui i pinzüler sono
giunti.
Poldina e Vittorina,
una vita per il lavoro
di
Enza Cunaccia Maturi
Due donne forti,
ottime commercianti
alla guida,
da oltre 50 anni
Vittorina
e 60 Poldina,
dei propri negozi
Vittorina Maturi Lorenzetti e
Leopoldina Sicheri Caola sono
due bellissime figure della nostra comunità. Basta dire la
Vittorina e la Poldina per identificarle immediatamente, non
servono cognomi o soprannomi.
Basta il solo nome e subito si sa
di chi si parla. Due donne forti, ottime commercianti alla
guida da oltre 50 anni Vittorina
e 60 Poldina dei propri negozi.
Donne che hanno saputo far
crescere la propria azienda,
mantenendo lo stesso entusiasmo dei primi tempi, sempre al passo con le tendenze
del mercato, capaci ciascuna
nel proprio settore merceologico di essere un’eccellenza.
Vittorina e Poldina allo stesso
tempo si sono rivelate ottime
mogli condividendo con i mariti impegni e fatiche, e ottime
madri capaci di crescere i figli
aiutandoli a trovare la propria
strada ed oggi sono punto di riferimento anche per nipoti e
pronipoti.
Poldina e Vittorina sono due
esempi di rettitudine, dedizione al lavoro e alla famiglia, capacità di reagire e voglia infinita di continuare a mantenersi
attive sia nel corpo che nello
spirito. E’ bello vedere Poldina
che all’alba apre il suo negozio
e accoglie i primi clienti con
il buon profumo di pane con
lo stesso sorriso da oltre sessant’anni: da sicurezza e aiuta
ad iniziare bene la giornata. Ed
è altrettanto bello veder Vittorina che con sincerità consiglia
vestiti a grandi e piccini e poi
si mette a scrivere perché le
memorie del suo passato possano diventare un patrimonio
di memoria collettiva, come
avvenuto con il suo libro “Il
cassetto della memoria”.
Due donne che rappresentano
davvero due bei esempi di donne, esempi validi anche per le
nuove generazioni.
31
memoria
IL FOGLIO di
PINZOLO
IL PAESE
Giorno della Memoria:
le scuole a Mauthausen e
al castello di Hartheim
di
Barbara Pollini
Un viaggio proposto
dall’Amministrazione
comunale di Pinzolo
all’Istituto Comprensivo
Val Rendena,
in collaborazione
con il Piano Giovani
32
Le classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado di Madonna di Campiglio, Pinzolo e
Spiazzo hanno commemorato il
Giorno della Memoria con un significativo pellegrinaggio che li
ha portati sui luoghi dello sterminio nazista a Mauthausen, in
terra austriaca.
Un viaggio proposto dall’Amministrazione comunale di Pinzolo all’Istituto Comprensivo Val
Rendena, in collaborazione con
il Piano Giovani, per rendere
omaggio a tutte le vittime dei
campi di concentramento, con
un particolare ricordo dei valli-
giani Adamello Collini e Giacomo Spada che lì hanno trovato
la morte.
Giunti nei pressi di Linz nel
primo pomeriggio di venerdì
27 gennaio, i novanta alunni
e dieci accompagnatori hanno
visitato il castello di Hartheim
che tra il 1940 e il ‘44 divenne
tragico teatro dell’”Operazione
Eutanasia” con la quale, scientificamente, si decise l’eliminazione di bambini e adulti handicappati fisici e psichici, soggetti
classificati come “indegni di
vivere”. Accompagnati da tre
Guide, i ragazzi hanno visitato
la struttura restando molto colpiti dalla freddezza della “macchina organizzativa” grazie alla
quale, con perfetta efficienza
teutonica, secondo la visione
nazista, il mondo veniva “ripulito” da questi esseri inutili.
Seconda tappa al Campo di Gusen, ove i ragazzi hanno potuto vedere per la prima volta un
forno crematorio, unico drammatico reperto di un campo
enorme, divenuto ora pacifico
e pittoresco villaggio sulle rive
del Danubio.
Il secondo giorno di permanenza
è stato dedicato al campo principale di Mauthausen. Divisi in
tre gruppi i ragazzi hanno visitato il “Konzentrationslager” più
crudele d’Austria, il nucleo più
grande di un gruppo di 49 sottocampi che ospitò fino a 195.000
persone, 113.000 delle quali vi
persero la vita. Non solo campo
di prigionia ma anche campo di
lavoro, affacciato sulla cava di
granito dalla quale i detenuti
risalivano lungo la famigerata
“scala della morte”. Le Guide
hanno condotto i ragazzi lungo
le camerate dei vari blocchi: un
percorso dalle docce alle camere a gas, calpestato solo poche
decine di anni fa da piedi scalzi
e sofferenti, fino ai forni crematori, tragico epilogo per migliaia
di vite. In particolare la commozione di una Guida ha fatto
comprendere ai ragazzi come
sia indispensabile testimoniare
l’orrore e raccontare al mondo
quanto successo, affinché nulla
venga dimenticato.
Ultima tappa del viaggio il sottocampo di Melk, ove, dal 2007,
a fianco del forno crematorio
perfettamente conservato, sono
affisse le targhe che ricordano Adamello Collini e Giacomo
Spada. Lì i ragazzi hanno deposto una corona e un cero commemorativo, con una preghiera
per tutti gli scomparsi in quel
luogo di morte. Anselmo Spada,
figlio di Giacomo, con Ivonne
e Marisa Collini, nipoti di Adamello, hanno ricordato i propri
cari, spiegando il senso del loro
sacrificio.
Molti ragazzi interpellati hanno commentato positivamente
il valore di questa esperienza,
dimostrando di aver compreso
appieno il senso del Giorno della Memoria. Vedere con i propri occhi i luoghi dell’orrore e
toccare con mano le pietre che,
mute, hanno assistito a tanta
atrocità ha contribuito a rendere tutto “più reale”: non solo
“cose viste in TV” o “lette nei
libri di storia”, ma cose “vere”
da raccontare e testimoniare,
affinché si possa dire “questo
non succederà mai più”.
33
scuola
IL FOGLIO di
PINZOLO
IL PAESE
Un “Torneo di Lettura”
per avvicinare i ragazzi ai libri
di
Barbara Pollini
... attraverso il gioco
di squadra e la
competizione anche
“leggere libri” può
essere per i ragazzi
un’attività divertente e
di grande soddisfazione
34
Da diversi anni ormai il Servizio Bibliotecario del Comune
di Pinzolo utilizza lo strumento
del “Torneo di Lettura” quale
attività privilegiata di promozione alla lettura per gli alunni
di quarta e quinta elementare e
prima media.
La lettura è spesso considerata
un’attività individuale, difficile
e forse un po’ noiosa. L’esperienza di questi anni ha confermato invece che attraverso il
gioco di squadra e la competizione anche “leggere libri” può
essere per i ragazzi un’attività
divertente e di grande soddisfazione.
La sfida tra istituti diversi è solo
il momento conclusivo di incontro e socializzazione, dove la
classe partecipa come “squadra” alla quale i singoli alunni
devono dare il proprio contributo secondo le proprie capacità.
Il torneo infatti prevede come
finalità essenziale la ricerca del
piacere della lettura, che se acquisito da piccoli accompagnerà
i ragazzi in tutto il loro percorso
scolastico e oltre.
Prima delle vacanze natalizie
le bibliotecarie hanno scelto e
presentato in classe cinque titoli, consegnando agli alunni
un numero di copie sufficienti
per tutti, ottenute dalle altre
biblioteche trentine tramite il
prestito interbibliotecario. Con
la collaborazione degli insegnanti i ragazzi hanno avuto tre
mesi di tempo per leggere più
libri possibile. Una vera e propria abbuffata: tra questi sicuramente qualcuno sarà piaciuto
di più e qualche altro meno,
però il divertimento, come negli antichi tornei medievali, è
stato quello di “cimentarsi” con
la lettura e mettere alla prova
il proprio “gusto” di lettore.
L’entusiasmo con cui gli alunni hanno portato a casa i libri
e la fretta di terminarne uno
per passare al successivo hanno
fatto sì che la lettura divenisse
“pratica quotidiana”, testimoniata con piacere da insegnanti
e da diverse mamme.
Gli stessi libri sono stati assegnati alle stesse classi di scuole
diverse. La sfida infatti coinvolgeva i plessi di Madonna di
Campiglio, Pinzolo, Caderzone
e Spiazzo.
Giovedì 8 marzo 2012 nella sala
congressi dello Chalet Laghetto a Campiglio ha avuto luogo
la sfida tra le classi quarte. La
gara appassionante nei quattro
giochi proposti dalle bibliotecarie ha visto tutti i ragazzi molto
preparati e motivati: la vittoria
è andata alla classe di Campiglio
guidata dalla maestra Laura, secondo posto per Pinzolo, seguito
da Spiazzo e Caderzone.
Lunedì 19 marzo si sono incontrate le classi quinte dove sul
filo di lana, dopo l’ex-aequo
dello scorso anno, la classe di
Pinzolo con la maestra Franca
ha avuto la meglio su Caderzone, Campiglio e Spiazzo.
Terminerà invece con una Super
Sfida con l’Istituto di Tione il
Torneo per le classi prime della
Scuola Secondaria: il 23 aprile
scorso si sono incontrate le 6
sezioni dell’Istituto Val Rendena qualificando per la finale le
prime due classificate, la sez. I
E e la sez. I F di Spiazzo.
Il servizio bibliotecario del Comune di Pinzolo ha previsto comunque premi per tutti: libri
per i vincitori, segnalibri e luci
da lettura per ogni partecipante.
35
giovani
IL FOGLIO di
PINZOLO
IL PAESE
Noi diciamo no alla droga!!!
A cura di
Maura Binelli
Nelle scuole secondarie di primo grado (le ex scuole medie)
del nostro Istituto Comprensivo, da anni si propone ai ragazzi delle tre classi il “Progetto
salute e prevenzione”.
Gli alunni, grazie all’intervento di esperti quali medici, psicologi e sessuologi, nell’arco
dei tre anni affrontano diverse tematiche con l’obiettivo
di imparare, ad esempio, l’importanza della cura e dell’igiene personale e la necessità di
conoscere le principali forme
di prevenzione vera e propria.
Quest’anno, a proposito di
prevenzione, l’insegnante referente del progetto, Prof.ssa
Laviola Camilla, ha voluto inserire una piccola novità: far incontrare agli alunni delle terze, i ragazzi della “Comunità
di San Patrignano” di San Vito
di Pergine.
Avere una testimonianza diretta su quali possono essere le
difficoltà, i problemi e i bisogni, probabilmente hanno aiutato i nostri giovani a rendersi
conto di quanto grave sia entrare nel tunnel della droga.
Così è stato fatto.
Per due giovedì, il 22 e il 29
aprile, alcuni dei ragazzi di
Sanpa (è così che desiderano
farsi chiamare) sono saliti in
Valle per incontrare i nostri
adolescenti e raccontare come
loro sono caduti nella trappola
della droga e come, con grande
sacrificio e dignità, ora stanno
affrontando il percorso di recupero.
È stato davvero interessante
partecipare a questi incontri.
Particolarmente emozionanti
le testimonianze di Alessandro,
Marco, Salvatore ed Aroldo,
ma altrettanto positiva è stata
l’attenzione e la partecipazione dei nostri alunni.
Di seguito voglio riportarVi alcune loro semplici riflessioni.
36
CLASSE III B PINZOLO
“Un giorno sono venuti tre extossicodipendenti per parlarci
delle droghe. Io ho capito che
queste sostanze sono pericolose
e che quando si inizia ad assumerle, non si riesce più a smettere. La droga non è un gioco ma
bisogna stare molto attenti”.
(Aaron Caola)
“La visita dei ragazzi di San Patrignano per me è stata molto
incoraggiante perché, sentire le
loro esperienze è stato di grande conforto. Oggi molti ragazzi
si drogano e la testimonianza
di questi ragazzi mi ha aiutato a capire di non cedere alle
tentazioni che ogni giorno si
presentano. È stato bello sentire come hanno superato il loro
problema. Spero che molti altri
ragazzi possano fare come loro e
smettere di usare le droghe”.
(Daniela Ortiz)
“L’incontro con gli ex-tossicodipendenti mi è sembrato utile
per farci aprire gli occhi sulla
pericolosità delle droghe e per
farci capire che questa può diventare una pericolosa dipendenza che in molti casi porta
anche alla morte. È servito
molto anche perché ci hanno
fatto comprendere che non si
devono giudicare male le persone che si drogano perché,
spesso, dietro a loro si può
nascondere una triste storia
di incomprensioni. Penso che
l’associazione San Patrignano
sia una grande cosa, in quanto
aiuta le persone ormai isolate
dalla società perché drogate,
qualificandole attraverso attività richieste e di grande valore. Concludo, proponendo altri
incontri, anche alle altre classi,
per aiutarci a non commettere
sbagli e a non correre rischi”.
(Enrico Maffei)
“L’esperienza che abbiamo affrontato con i ragazzi della Comunità ha lasciato un segno in
tutti noi ragazzi, perché è molto utile sapere come possono
ridurti e cosa possono spingerti a fare le droghe o l’alcool. È
stato significativo sentire come
queste sostanze possono spingerti a pensare in modo diverso
non accorgendoti che ti stai letteralmente rovinando la vita”.
(Petra Bonapace)
“L’intervento degli ex-tossicodipendenti, secondo me, è servito molto a noi giovani, per
farci capire di non commettere il loro stesso sbaglio. Credo
che San Patrignano sia un’associazione molto importante per
i drogati pentiti e che il ‘gestore’ sia un uomo con un grande
cuore per gli altri”.
(Giovanni Caola)
“L’incontro con i ragazzi di San
Patrignano è stato molto utile
e ci ha fatto capire di non dare
nulla per scontato, perché ogni
cosa ha un peso e le conseguenze possono essere gravi, talvolta anche mortali. Questi ragazzi sono stati forti perché hanno
affrontato il problema e sono
riusciti ad andare avanti, anche con tante difficoltà, uscendo definitivamente dal tunnel
della droga. Sono stati inoltre
capaci di riconoscere i loro errori. Questa è la prova che, a
volte, è bene mettere da parte
l’orgoglio, ma non tutti riescono a farlo”. (Maria Maffei)
“Questo incontro è stato utile
per capire quanto la droga sia
davvero dannosa, perché oltre
a provocare danni fisici alla
persona, provoca anche danni alla società. È stato inoltre
utile per capire come la droga
sia vicina a noi e come possiamo evitarla. È servito anche a
rassicurarci, perché abbiamo
capito che se uno cade nella
trappola della droga può essere aiutato e salvato grazie a
strutture come San Patrignano”. (Samuele Maturi)
CLASSE III C CAMPIGLIO
“Il 29 aprile scorso, nella mia
classe sono venuti a trovarci
37
giovani
giovani
IL PAESE
Questo intervento
mi ha fatto molto
riflettere:
i ragazzi ci hanno
insegnato a saper dire
NO, perchè queste
due lettere messe
insieme, ci salveranno
la vita...
PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
tre ragazzi della Comunità di
San Patrignano. Ci hanno spiegato che questa comunità aiuta le persone a disintossicarsi
da qualsiasi forma di dipendenza: alcool, vizio del gioco,
droga.... Personalmente mi ha
molto colpito il racconto delle
loro esperienze e di come sia
difficile uscire dal tunnel della
droga. Ci hanno fatto inoltre
capire quanto per noi giovani,
sia importante avere una passione, perché dedicandoci a
questa non avremo il bisogno
di drogarci”.
(Giacomo Panizza)
“Pochi giorni fa, io e i miei
compagni di classe abbiamo
avuto un incontro con alcuni ragazzi della Comunità di
San Patrignano i quali ci hanno raccontato, in modo molto
chiaro e dettagliato la loro
‘ex’ esperienza da tossicodipendenti. Quando cominciavano a raccontare la loro storia
ho avuto l’impressione che per
loro fosse una cosa abbastanza
difficile esporre a tutti noi il
grande errore che avevano fatto da giovani, ma poi quando
iniziavano a raccontare la loro
nuova vita, tornava il sorriso sui loro volti. A mio avviso
questo incontro è stato molto
interessante e istruttivo, perché ho imparato alcune cose
molto importanti che mi potrebbero servire in futuro”.
(Elia Zanetti)
“I ragazzi di San Patrignano
(Marco e Salvatore) che sono
venuti a scuola, prima di tutto ci hanno spiegato cos’è San
Patrignano. Successivamente
ci hanno raccontato la loro
storia. Salvatore non ci ha
raccontato la sua storia dall’inizio, ma ci ha detto che
per colpa della droga, aveva
perso i contatti con tutta la
sua famiglia e che, ad un certo punto, stava quasi per morire, in coma. Ci ha spiegato
che la droga è una cosa molto
38
IL FOGLIO di
brutta, ti fa perdere tutto:
amici, familiari, lavoro, niente più interessi, solo ed esclusivamente droga. Per questo
non dobbiamo MAI iniziare!
Questo intervento mi ha fatto
molto riflettere: i ragazzi ci
hanno insegnato a saper dire
NO, perchè queste due lettere
messe insieme, ci salveranno
la vita. Ci hanno spiegato che,
siccome la droga ti fa perdere
anche il lavoro, in Comunità i
ragazzi svolgono dei lavori. Ad
esempio Marco costruisce biciclette e Salvatore fa l’educatore cinofilo. Stanno sempre
in gruppo per non essere mai
soli. Mi hanno stupito davvero
molto i loro racconti ed ascoltarli è stato interessante”.
(Mariaelena Paoli)
“Un giovedì mattina ci hanno
fatto visita i ragazzi della Comunità di San Patrignano. Da
noi sono venuti due ragazzi,
Marco e Salvatore, che stanno seguendo la ‘cura’ per il
recupero e un rappresentante
della Comunità. Marco ci ha
raccontato di aver cominciato
alla nostra età. Con gli amici
si trovavano per fumare qualche sigaretta poi, sono passati all’alcool per arrivare alla
droga. È entrato in Comunità
grazie alla sua ragazza. Adesso ha quasi finito la cura, ha
un lavoro, fa sport e soprat-
tutto ha abbandonato definitivamente la droga. Salvatore, all’incirca, ci ha detto le
stesse cose. In poche parole
entrambi ci hanno fatto capire che dobbiamo essere forti
e non cadere in tentazione,
perché quando ci si è dentro
è difficile uscirne, è come una
trappola. Penso che questa
attività sia stata molto utile e
spero che venga riproposta”.
(Mauro Alberti)
“L’esperienza
dell’incontro
con i ragazzi di San Patrignano è stata davvero fantastica,
perché loro ci hanno insegnato ad essere persone di carattere, cioè capaci a dire no a
fumo, alcool e droga per la
finta illusione di benessere”.
(Marco Simoni)
Ci auguriamo davvero di cuore
che le parole sentite in questi
incontri tornino nella mente
dei nostri ragazzi, qualora si
dovessero trovare di fronte a
scelte difficili.
Speriamo vivamente che abbiano sempre il coraggio di
dire NO a quelle tentazioni
che potrebbero presentarsi da
un momento all’altro.
Speriamo che siano attenti,
forti e coraggiosi.
Speriamo che sappiano mantenere alta la loro dignità.
A proposito di dignità....
All’interno della Comunità di
San Vito, dove personalmente
ho avuto modo di incontrare e
conoscere molto bene dei ragazzi fantastici, sulla parete
della sala da pranzo è appeso
un ritratto di Vincenzo Muccioli (fondatore della Comunità),
con questa frase:
...“Lavorare per autogestirsi.
Non si conquista la dignità
chiedendo e pretendendo,
ma rimboccandosi le maniche
e adoperandosi per ricostruirla
difendendola
con il proprio lavoro”...
Penso non ci siano altre parole
da aggiungere, se non un grande GRAZIE a tutte quelle persone che credono in una nuova
vita e quotidianamente lottano per riuscire a raggiungerla.
39
associazioni e volontariato
IL FOGLIO di
La Pro loco Pinzolo
si rinnova
Il 14 marzo 2012,
presso il Paladolomiti
di Pinzolo si è tenuta
l’elezione del nuovo
consiglio direttivo per
l’esercizio 2012-2016
dell’Associazione Pro
Loco di Pinzolo
40
Il 14 marzo 2012, presso il Paladolomiti di Pinzolo si è tenuta
l’elezione del nuovo consiglio
direttivo per l’esercizio 20122016 dell’Associazione Pro Loco
di Pinzolo.
Questo nuovo consiglio direttivo nasce dalla collaborazione
tra alcune realta’ associative
presenti sul territorio, che
hanno concesso alcuni dei propri elementi come nuovi membri dell’Associazione stessa e
con il rinnovo di alcune persone già presenti nel vecchio
direttivo.
Il nuovo Consiglio di Amminstrazione per il quadriennio
prossimo sarà composto da:
Presidente:
Luciano Cereghini
Vicepresidente:
Stefano Collini
Segretario:
Fabrizio Caola
Consiglieri:
Roberto Cozzaglio
Fabiano Feller
Nicola Criscuolo (dimissionario)
è subentrata Carola Ferrari
Gianluca Leone (dimissionario)
è subentrato Adriano Consonni
Tiziana Martello
Claudio Maffei
Alessandra Del Monte
Il Collegio Sindacale è composto da:
Alessia Simoni
Serena Bonapace
Elio Pizzoni
Uno degli obbiettivi del nuovo
consiglio sarà quello di coordinare, in collaborazione con
l’Azienda di Promozione Turistica e l’assessorato alla Cultura – Sport e Tempo Libero ma
nel pieno rispetto delle singole
autonomie delle Associazioni,
le attività che periodicamente
verranno programmate.
La nuova Proloco è un’associazione che si rinnova per
confermare e avviare sinergie
condivise in materia turistica
e culturale, una prova della
società civile che ha lo scopo
di garantire e promuovere ulteriori processi per lo sviluppo
del binomio cultura e turismo.
Le Pro Loco, da sempre hanno
rappresentato un alveo naturale per la crescita sociale di
un’area, una rete organizzativa semplice, capace di rispondere alle esigenze e proposte
dei cittadini in maniera volontaristica e aggregativa; quello
che cercheremo dunque, sarà
la valorizzazione, la promozione e l’organizzazione, sono
queste le tematiche alla base
delle pro loco che accompagnano e favoriscono la crescita
culturale e sociale, interagendo con gli enti e le istituzioni
preposte sul territorio.
Cercheremo di creare un organismo che vuole impegnarsi a favorire ulteriormente lo
sviluppo turistico mediante il
preliminare apporto volontaristico dei suoi aderenti e di
quanti intenderanno prendervi
parte.
Le molteplici attività legate
alla Pro Loco, ne fanno oggi
quasi una sorta di agenzia territoriale, in cui è evidente la
partecipazione civile e non
solo, con l’organizzazione di
sagre e feste paesane, eventi
di intrattenimento e culturali, ma anche con l’adesione a
progetti istituzionali di ampio
respiro, la calendarizzazione
degli stessi eventi sarà volutamente in sintonia con l’amministrazione comunale e gli altri organismi turistici in modo
La nuova Proloco
è un’associazione
che si rinnova per
confermare e avviare
sinergie condivise in
materia turistica e
culturale, per garantire
e promuovere ulteriori
processi per lo
sviluppo del binomio
cultura e turismo
PINZOLO
da interagire, confrontarsi e
collaborare con tutti.
Chi conosce la scienza del turismo, perché di scienza si
tratta, sa quanto sia complicato elaborare, promuovere e
offrire un prodotto turistico, e
su questi temi intendiamo lavorare, offrendo occasioni di
coesione sociale su progetti
ambiziosi ma possibili.
Noi abbiamo il compito, persone di Pinzolo, di credere nel
nostro territorio, di valorizzarlo andando oltre a localismi
e individualismi molto spesso inconcludenti e di difficile
interpretazione, per favorire
quello scambio culturale e turistico fondamentale tra le generazioni che si avvicendano
sul nostro territorio.
Un luogo lo si riconosce per la
propria storia e per la capacità che ha di sapersi rinnovare
senza perdere di vista, le tradizioni e la volontà di miglioramento. E’ in questi termini
che intendiamo accettare questa sfida di un così importante
organismo, ed è su questi presupposti che ci presentiamo,
con l’intento di ricevere consigli e suggerimenti al fine di
fornire il giusto apporto verso
lo sviluppo culturale sociale e
turistico che Pinzolo merita e
che otterrà.
41
associazioni e volontariato
associazioni e volontariato
IL FOGLIO di
PINZOLO
LE OPERE
“PERCHE’ IO, UN GIORNO,
SARO’ POMPIERE!”
Storia del gruppo “ALLIEVI VIGILI del FUOCO”
di Madonna di Campiglio
a cura di
Maura Binelli
“La data di
fondazione esatta
risale al 16 settembre
2003. Partimmo
con un gruppo di
soli sei ragazzi. Nel
tempo il numero è
aumentato sempre
più, grazie anche al
coinvolgimento dei
giovani di S. Antonio
di Mavignola
42
L’idea di creare, anche a Madonna di Campiglio, il gruppo Allievi Vigili del Fuoco, partì una decina di anni fa dal Comandante
Franco Luconi Bisti il quale, fortemente supportato dall’allora
Vice Comandante Franco Bonapace e dai Vigili Carlo Angeli,
Bruno Caola e Stefano Pangrazzi, riuscì finalmente a dar vita a
tale iniziativa.
L’attuale responsabile del gruppo, Marcello Boroni ci racconta:
“La data di fondazione esatta
risale al 16 settembre 2003.
Partimmo con un gruppo di soli
sei ragazzi. Nel tempo il nu-
mero è aumentato sempre più,
grazie anche al coinvolgimento
dei giovani di S. Antonio di Mavignola. Oggi contiamo 20 individui, tra cui 6 ragazze, tra i 10
e i 18 anni.”
Boroni continua: “Per noi Istruttori è positivo e motivo d’orgoglio, vedere come alcuni degli
allievi, che han portato a termine il loro percorso in questi nove
anni, abbiano proseguito la loro
formazione fino a diventare Vigili del Fuoco effettivi entrando
così nel corpo di Campiglio. Finora ne contiamo cinque”.
Ci viene infatti spiegato che,
uno degli scopi principali del
gruppo Allievi, è proprio quello
di far comprendere ai nostri ragazzi, quanta disciplina, quanto sacrificio e quanta volontà
siano necessari per diventare
un buon Vigile del Fuoco.
Ma non solo!
Si cerca, inoltre, di insegnare
loro anche valori fondamentali
quali, il rispetto reciproco, la
fiducia e l’importanza dell’essere una vera e propria squadra
affiatata.
Non mancano certo le lezioni
teoriche e le manovre.
“I ragazzi - ci spiega ancora Boroni - che entrano a far parte
dei Vigili del Fuoco Allievi, imparano a conoscere i mezzi e le
attrezzature presenti in magazzino e/o in caserma; effettuano
semplici, ma vere e proprie manovre pompieristiche (stendere
le manichette; salire e scendere dalle scale; l’uso degli autoprotettori); prendono parte a
convegni distrettuali o provinciali. Ogni anno, per esempio,
in estate partecipiamo al Cam-
peggio Provinciale Allievi. In
quest’occasione i nostri ragazzi hanno modo di condividere
con altri giovani trentini la loro
passione, le loro esperienze, le
loro conoscenze e possono confrontarsi in diversi ‘esercizi’.
Concludo sottolineando il fatto che, noi Istruttori riteniamo fondamentale trasmettere
ai nostri Allievi l’importanza
di considerare questo impegno
in modo responsabile, serio e
continuo. In un lavoro di gruppo, dove ognuno ha degli incarichi ben definiti, non possiamo
permetterci di sottovalutare
i compiti presi, perché la mia
squadra fa affidamento anche
su di me, sulle mie capacità e
sulle mie conoscenze”.
Alcune notizie:
In Trentino i Vigili del Fuoco Allievi sono 1200.
Solo nel nostro Comprensorio si
contano 180 Vigili del Fuoco Allievi.
In Val Rendena sono 6 i gruppi di
Vigili del Fuoco Allievi:
Madonna di Campiglio, Carisolo,
Giustino-Massimeno, Spiazzo, Pelugo, Villa Rendena.
Il corpo di Madonna di Campiglio
oggi conta 7 istruttori, di cui un
paio sono ex Allievi.
Con questa breve storia ho voluto
raccontare a tutti Voi, uno spaccato della nostra Comunità, della
nostra Vita, del nostro Volontariato, sperando di trasmettere ai
nostri giovani la curiosità di intraprendere questa strada.
Un percorso che richiede sicuramente tempo, pazienza e spirito
di sacrificio; un percorso impegnativo, talvolta ad ostacoli, altre volte in salita, altre ancora
in discesa; un percorso che non
lascia spazio ai facili “diversivi”;
un percorso che comunque aiuta
a capire l’importanza di aiutare chi è in difficoltà e ad essere
meno proiettati sempre e solo
verso se stessi.
43
relazioni
IL FOGLIO di
PINZOLO
LE OPERE
Minifestival, tutto esaurito
con la VI edizione
foto e testi di
Maddalena Collini
Dopo l’ultima edizione
datata 1972, il Filò
da la Val Rendena ha
pensato di riproporre
la gara, coinvolgendo
i bambini e i ragazzi
delle scuole elementari
e medie di Pinzolo.
Era un successo allora,
ed è stato
un successo oggi
44
Tutto esaurito nella serata finale. Sono state più di 800 le
persone che hanno assistito
alla VI edizione del Minifestival, l’evento che ha fatto cantare sul palco del PalaDolomiti
ventuno bambini nelle serate
dal 19 al 21 aprile. Una kermesse ricca di emozioni e di
ospiti, a partire dalle vecchie
glorie delle edizioni passate,
che hanno cantato i loro pezzi
di quarant’anni fa, fino ad arrivare allo storico presentatore
del Festival, Italo Maffei. “Non
c’è più il nostro amato Laurentianum, ha ricordato Italo
Maffei, ma trovo oggi lo stesso
entusiasmo e la stessa gioia di
allora”.
Una gioia che si legge sul volto di Martina Masè, la prima
classificata dell’edizione 2012.
Interprete di Sta passando no-
vembre di Eros Ramazzotti, ha
incantato il pubblico ed è stata incoronata vincitrice da una
giuria esterna e super partes,
composta da musicisti ed esperti di canto, che ha premiato le
migliori interpretazioni nella
serata finale. Secondo e terzo
posto li hanno ottenuti Maria
Cristina Binelli e Giorgia Cappello, con Eppure sentire e Someone like you. A completare
la classifica la novità di questa
edizione è stato il premio del
pubblico, che ha votato nelle
prime due serate mettendo al
primo posto la canzone in dialetto di Diego Cunaccia, A me
casa. Di nuovo al secondo posto Giorgia Cappello e al terzo
posto uno scatenato Giovanni
Lorenzetti, che ha interpretato
un classico del rock, Smoke on
the water.
Dopo l’ultima edizione datata
1972, il Filò da la Val Rendena ha pensato di riproporre la
gara, coinvolgendo i bambini e
i ragazzi delle scuole elementari e medie di Pinzolo. Era un
successo allora, ed è stato un
successo oggi: tre splendide
serate con i riflettori puntati
sui più piccoli, che spigliati e
coraggiosi si sono esibiti davanti ad una fitta platea. Una
sesta edizione che ha cercato
di mantenere il più possibile la
sua struttura originaria, svolgendosi questa volta con una
categoria unica e senza alcuna
eliminazione, così da permettere ai bambini di cantare tutti insieme nella serata finale.
Sulla musica dei bravi musicisti
del gruppo Sesto Senso sono
stati proposti quindici brani in
italiano, inglese e dialetto, preparati con l’aiuto della maestra
e cantante Antonella Malacarne. I bambini si sono dedicati
per ben due mesi nella preparazione delle canzoni, impegno
ripagato con il successo delle
esibizioni. A contornare le canzoni dei bambini sono state le
scenette comiche del Filò, il
sorteggio di ricchi premi tra i
partecipanti, la premiazione di
“vecchi cantanti”, le immagini
delle edizioni passate, la musica dei Sesto Senso e di Antonella Malacarne e l’apprezzata
interpretazione di Your song,
di Arianna Dalle Mule.
Un grazie particolare è da rivolgere ad Antonella Malacarne, che ha seguito passo passo
i bambini nella preparazione
dei brani, al Comune di Pinzolo, che ha premiato i bambini e
ha sostenuto l’evento, e a tutti gli sponsor che hanno messo a disposizione i premi sorteggiati: Famiglia Cooperativa
Pinzolo, Il Laboratorio Sport,
Funivie Pinzolo spa, Videocenter snc, Findy Shop, Benetton,
360° Sport, Foto Ottica Povinelli, Magia dei Fiori di Thomas
Fedrizzi e Arte Giovane.
Classifica.
1° Martina Masè, con Sta passando novembre di Eros Ramazzotti; 2° Maria Cristina Binelli,
con Eppure sentire di Elisa; 3°
Giorgia Cappello, con Someone
like you, di Adele; 4° Ines Verri;
5° Gloria Cunaccia; 6° Camilla
Pellizzari; 7° ex equo tutti gli
altri i bambini partecipanti.
45
terza età
IL FOGLIO di
PINZOLO
STORIA
Università della Terza
Età e Tempo Disponibile:
pronti a ripartire...
di
Serena Pozzetti
La Terza Età di Pinzolo ha concluso la sua attività didattica
esattamente il 3 aprile scorso... ma non si considera finita
l’esperienza universitaria senza
tre momenti essenziali considerati dei riti a cui non ci si può
sottrarre: il festoso momento
conviviale vissuto in allegria tutti insieme, la gita culturale che
quest’anno si è svolta a Treviso
con conseguente visita alle ville
venete toccate dal Burchiello,
lungo la Riviera del Brenta e...
la programmazione!
Ebbene sì, il momento conclusivo comprende valutazione e
critica di quanto si è fatto nell’anno accademico che sta per
essere definitivamente archiviato e poi, sulla base della consultazione collegiale, viene proposta la programmazione per
l’anno successivo.
La stesura definitiva del piano
didattico, approvato dalla Sede
di Trento, deve comunque rispettare un progetto formativo
generale che mette la Persona
al centro di ogni attività, secondo cinque percorsi formativi ben
distinti:
1) prendersi cura di sé: corpo,
psiche e relazioni.
2) arte come veicolo di emozioni: linguaggi, immagini e segni.
3) pensiero, storia e credenze.
4) cittadino, istituzioni e società
5) mondo visto con gli occhi della scienza.
Dopo un vivace e partecipato
confronto con le dott.sse Tomasi
e Larcher, referenti dell’UTETD
di Trento, insieme abbiamo steso un programma di massima
che, essendo ancora ufficioso,
potrebbe in parte subire qualche modifica; vorrei tuttavia
dare qualche anticipazione sulle
materie che abbiamo segnalato, anche per indurre qualche
lettore curioso e desideroso di
novità a tentare per il prossimo
autunno - perchè no?- l’avventura “universitaria”...
46
Sono state proposte: Filosofia
nella quotidianità, che incoraggia l’uso critico del ragionamento su tematiche filosofiche riscontrabili nella vita di
ogni giorno, e Psicologia del
ciclo di vita che si propone di
analizzare le varie fasi della
crescita psicologica, dalla prima infanzia alla vecchiaia in
particolare. Riproposta Letteratura italiana che per l’anno
prossimo intende affrontare il
Romanticismo nel pensiero
e nelle opere di Foscolo, Leopardi e Manzoni; per contribuire a ricreare in modo quanto
mai efficace il contesto in cui
il movimento romantico prese
respiro e vita, sarà fondamentale il contributo di Storia dell’arte, che si avvale per ogni
argomento di un ricco contributo di immagini e documenti. Il Romanticismo sarà tema
principale anche per Musica,
attraverso le opere di Wagner
e Verdi, la storia del balletto
classico ...ma è prevista anche
una piacevole incursione nella
danza moderna e nello swing di
Billie Holiday.
Per Medicina saranno coinvolti
alcuni specialisti del settore,
ma in due conferenze saranno
trattati temi specifici espressamente richiesti dall’assemblea: il primo soccorso (cosa
fare e non fare) e la terapia
del dolore.
Nell’ambito di Geografia Antropica si parlerà di Africa, la cui
complessità culturale, socio-
politica ed economica è sconosciuta ai più.
La presenza di don Giorgio
Butterini, rettore della chiesa
di San Lorenzo a Trento, con la
sua peculiare abilità a sollevare dubbi e domande renderà
particolarmente interessanti le
ore dedicate a Esegesi ed attualità nel nuovo Testamento.
Al tema Cittadino ed Istituzioni saranno dedicate due conferenze, una delle quali dovrà
fornire una informativa chiara
sui servizi di assistenza sociosanitaria legati al nostro territorio.
Infine due specifici argomenti
sono stati proposti con l’augurio che trovino giusta collocazione nel progetto didattico
del prossimo anno. Il primo
riguarda Architettura locale:
oltre che illustrare i caratteri
salienti della tradizione rurale delle Giudicarie, la materia
può ben soddisfare l’interesse
verso il territorio, mediante la
conoscenza approfondita di alcuni edifici di culto come Santa Maria antica a Campiglio, la
parrocchiale di Pinzolo, Santa
Lucia di Giustino.
Come ultima proposta, ultima
solo in ordine espositivo: Corso
elementare di Fisica, un corso
base rivolto alla fisica ed alle
sue applicazioni (fisica tecnica). La società odierna ci impone stili di vita “tecnologici”
per i quali è necessario acquisire conoscenze impensabili solo
un decennio fa...ebbene siamo
pronti a raccogliere la sfida!
Prima di concludere ricordo che
le lezioni teoriche dell’UTETD
si tengono presso la bella e
luminosa sede delle ex Scuole
Elementari, mentre presso la
palestra di Carisolo si tengono
le lezioni di Educazione Motoria, un corso rivolto esclusivamente a persone di una certa
età, che intendono acquisire o
incrementare il proprio benessere psico-fisico.
Durante l’anno verranno avviati corsi di Informatica, primo
e secondo livello, da tenersi
presso l’aula apposita dell’Istituto Comprensivo di Pinzolo.
Vorrei segnalare ancora le iniziative legate al teatro S. Chiara a Trento (abbonamento a sei
spettacoli tra prosa e musical
con trasporto Campiglio-Trento incluso), alla stagione sinfonica dell’Orchestra Haydn a
Tione (abbonamento a cinque
concerti con trasporto garantito da Pinzolo)....e poi visite
culturali a mostre, a luoghi di
interesse storico, artistico, naturalistico .
La riapertura della scuola è
prevista per il prossimo 16 ottobre, mentre il giorno prima,
lunedì 15 ottobre alle ore 15,
presso la nostra sede, si terrà
l’inaugurazione.
Pronti a partire?
47
l’anniversario
10 edizione
24 ore MTB
a
Si disputerà l’1 e 2 settembre
2012 la 10a edizione della 24
ore val Rendena mountain
bike, Memorial Giorgio Ducoli,
manifestazione che gode a
livello nazionale di un ampio
consenso tra gli amanti delle
ruote grasse e che celebrerà
con una grande festa l’importante traguardo raggiunto.
IL FOGLIO di
PINZOLO
Una grande festa
per la val Rendena
La 24 ore val Rendena sarà infatti valida
anche come prova unica per assegnare all’associazione di volontariato che
percorrerà il maggior numero di giri del
bell’anello ricavato tra i borghi di Strembo, Caderzone, Bocenago, l’ambito titolo
di Campione.
Info: www.24hvalrendena.it
Molte le novità che il comitato organizzatore presieduto
da Sandro Ducoli propone: a
partire dalla possibilità anche per i ragazzi di 16 anni di
prendere parte alla gara più
lunga dell’anno in squadre
da 4 o da 8 componenti per
arrivare all’apertura anche
agli sportivi sprovvisti di
certificato medico agonistico.
Una condizione che spalanca
le porte a chi vive la manifestazione in maniera goliardica
e che pone le basi per una
partecipazione massiccia al
“Campionato delle Associazioni”.
48
49
sport
IL FOGLIO di
PINZOLO
STORIA
Hockey: Grande successo
per il “PINZOLO ICE CUP” under 14
di
Claudio Verri
50
Il sodalizio sportivo A.S.D. H.C.
Valrendena guidato dal Presidente Claudio Verri ha organizzato
anche quest’anno nelle giornate
di sabato 14 e Domenica 15 Aprile 2012 il torneo PINZOLO ICE
CUP nella sua quarta edizione
della categoria UNDER 14.
L’organizzazione, l’impegno del-
la società, la collaborazione dei
vari sponsor, hanno fatto si che
questa edizione sia stata un vero
successo.
Le squadre con le quali i nostri
UNDER 14 si sono dovuti confrontare, stavolta erano di uno spessore tecnico ed agonistico non
indifferente.
I due team altoatesini, la vincitrice SSV LEIFERS e l’ EV BOZEN
84, si sono presentate con due
formazioni ad altissimi livelli,
potendo tra l’altro vantare numerosi atleti 1998/1999.
Anche la SG Cortina, anche loro
al top, nella finalissima hanno
perso il trofeo per un soffio.
L’affezionato HC Milano insieme
al HC Valpellice come da tradizione hanno portato in Valrendena “la crema “ dei loro atleti.
I nostri giocatori “orsi” sono stati
spettacolari a dir poco.
L’inizio non é stato dei migliori
a dirla tutta, ma come i pugili
hanno dovuto subire qualche ko,
prima di prendere vigore.
Hanno strappato una partita al
Cortina, una al Milano e due al
Valpellice, una prestazione degna di nota, considerando i numerosi atleti giovanissimi.
Classifica:
1° SSV LEIFERS; 2° SG CORTINA;
3° EV BOZEN 84; 4° HC MILANO;
5° HC VALRENDENA; 6° HC VALPELLICE.
Un torneo in casa per salutare
e ringraziare tre dei nostri migliori giocatori che il prossimo
anno, essendo fuori quota, non
saranno più UNDER 14: FRIGO
LORENZO, COCCO NICOLA e BONAPACE STEFANO.
Questa manifestazione ha avuto successo anche grazie ad un
contorno che ha accolto atleti
e accompagnatori con grande
ospitalità.
Il tendone esterno, concesso dal
Comune di Strembo e montato
dal Comune di Pinzolo, sempre
molto attento alla nostra società, nonostante il maltempo, ha
creato un’occasione in più per
socializzare e stare insieme,
oltre al fatto che i ragazzi erano sempre presenti anche sugli
spalti per seguire le varie partite.
Il cibo, ottimo, ha ulteriormente entusiasmato i partecipanti.
Ricchissimo il vaso della fortuna, che grazie ai premi offerti
dai nostri sponsor e dai simpatizzanti, ha suscitato per tutto
il tempo la curiosità di grandi e
bambini.
Successone anche per il gioco CENTRA IL CENTRO dove gli
iscritti, armati di dischetti numerati, si sono cimentati in una
gara divertente e appassionante
lanciandoli dagli spalti, cercando di farli scivolare il più possibile verso il centro della pista.
Estrazioni e giochi hanno intervallato le partite che scandivano il tempo ogni ora precisa.
51
cultura e tradizione
a cura di
Maddalena Collini
Attorno al 1998
Albino Bertagna ha
dipinto sulla sinistra il
Rifugio XII Apostoli,
sulla destra il Cerro
Torre mentre al centro ci siamo mio papà
Adolfo ed io...
52
IL FOGLIO di
Murales:
“Casa Salvaterra”
“È un dipinto fatto di storia, una
storia che inizia con le nostre
montagne, per poi finire in Sud
America, con il Cerro Torre. È
stato dipinto da Albino Bertagna,
di Piacenza. Fa un tipo di pittura
che mi piace, un po’ particolare,
che ha qualcosa di suo. Mi aveva già fatto un paio di quadri, e
quando ho pensato di dipingere
qualcosa sulla casa ne ho subito
parlato con lui. Attorno al 1998
Albino ha così dipinto sulla sini-
stra il Rifugio XII Apostoli, sulla
destra il Cerro Torre mentre al
centro ci siamo mio papà Adolfo ed io. Un riassunto della vita
della mia famiglia e mia soprattutto. Nel lontano 1948 mio papà
iniziò a gestire il rifugio, che la
mia famiglia ha gestito fino al
2010, ed io ho iniziato ad andare in montagna e ad arrampicare
proprio lì attorno. La passione
è nata subito. Dal Brenta al Sud
America è un passaggio quasi
naturale. Il Cerro Torre è una
montagna molto italiana, i primi ad andare a scoprirla sono
stati alpinisti della nostra terra, da Bruno Detassis a Cesare
Maestri. Per noi che siamo cresciuti qua e abbiamo da sempre
sentito raccontare di questa
montagna, arrivare in Sud America è quasi un dovere. La prima volta che sono partito per il
Cerro Torre era il 1982. In estate o in inverno, da allora sono
arrivato in cima cinque volte,
mentre altre volte a venti, cento, cinquanta metri dalla cima.
Mi chiedono a volte se non ci
si stufa ad andare sempre sulla
stessa cima. No, non sono ancora stufo! Il Torre è una montagna assolutamente fantastica.
È come se mi chiedessi: non ti
stufi ad andare sempre con la
Ci sono cose che non
si possono dimenticare,
come quello che
facevano i nostri
vecchi sulle nostre
montagne....
stessa donna? No, è la più bella
che c’è. Questo è il paragone
che faccio: non ho visto montagne più belle di quella, nessuna altra montagna mi ha fatto
vivere emozioni così forti. Non
per essere retorici, ma dovremmo cercare noi per primi, che
viviamo qua, di amare tutte
le nostre montagne, per poter
trasmettere il nostro amore
e le loro storie. Ci sono cose
che non si possono dimentica-
PINZOLO
re, come quello che facevano i
nostri vecchi sulle nostre montagne, le guerre. Sono ricordi
che ci devono aiutare. Ci lamentiamo sempre che non abbiamo questo o quello, ma un
tempo l’unico scopo era avere
qualcosa da mangiare, arrivare
alla sera avendo un piatto di
polenta. Oggi ci dimentichiamo spesso di tutto questo, che
sono invece da trasmettere ai
nostri figli e ai turisti. Ma riusciamo a trasmetterle solo se
le proviamo”.
Ermanno Salvaterra
53
storia e tradizione
IL FOGLIO di
PINZOLO
STORIA
Fiducia nel prossimi e nella natura umana, ottimismo, sensibilità, disponibilità ad ascoltare la sua gente e a condividerne dolori, gioie e preoccupazioni, rispetto dei sentimenti
altrui, comprensione e tolleranza sono stati un “credo” per
Carmelo. Ce lo confermano queti versi, suo vero e proprio
testamento spirituale:
Carmelo Binelli
a 25 anni dalla scomparsa
di
Giuseppe Ciaghi
...ha continuato a
vivere in mezzo a
noi, fra la sua gente,
nella sua terra... che
ha tanto amato e alla
quale ha dato tanto,
generosamente...
54
A luglio saranno 25 anni che ci
manca Carmelo Binelli. O meglio, da 5 lustri ci ha lasciato il
suo corpo, non certo il suo spirito. La distinzione va fatta, perché lui ha continuato a vivere in
mezzo a noi, fra la sua gente,
nella sua terra. Che ha tanto
amato e alla quale ha dato tanto, generosamente. Ancora oggi
lo troviamo nei luoghi dove ha
lasciato un segno indelebile, in
municipio, a teatro, a scuola, al
campo sportivo, in biblioteca, al
bar da “Figaro” con davanti una
camomilla, la sua bevanda pre-
Basta ‘na parola
ferita...o dietro il banco della
farmacia. Vi ascoltava tutti,
con attenzione, partecipando
ai problemi di ognuno, aiutandolo ad affrontarli e a risolverli
con un consiglio premuroso, o
lasciandolo con una parola di
speranza: “Vigiarùm!” Vedremo, faremo il possibile. Alla
sua comunità, che ha vissuto
come fosse la sua famiglia, ha
dato il meglio di sé, della sua
intelligenza vivace, della sua
mente poliedrica, interessata
a tutto, della sua umanità, fatta di comprensione, di tolleranza e di altruismo, e del suo
humour, divenuto proverbiale.
Il suo spirito ci ha aiutato a
crescere giorno dopo giorno, a
ritrovare le nostre radici, dalle
quali partire per programmare
il futuro, a valorizzare i sacrifici e l’esempio dei padri nel
forgiare il carattere e la mentalità delle generazioni a venire, a prendere coscienza della
fortuna di vivere in un ambiente come il nostro. In occasione dei 25 anni dalla scomparsa
l’Amministrazione comunale,
Pinzolo, gli dedicherà l’Auditorium del PalaDolomiti. Per
dirgli grazie di quanto ci ha
donato, perché continui a vivere in mezzo a noi con le sue
commedie, i suoi cori, le sue
poesie, i suoi insegnamenti in
Scundù ‘n tal cör di ‘n òm
ànca dal pü catìf
ghé sémpru ‘n po’ di bón.
E bàsta ‘na paròla
o ‘na làgrama
o ‘na grignàda
o ‘na canzón
e sparìss tüt al catìf
e végn fò ‘l bòn.
quella che è la casa di tutti,
ma soprattutto casa sua. La
sala, vicina al municipio (lui
fu sindaco, un primo cittadino
impegnato a difendere il territorio dalla speculazione, rimpianto per la sua disponibilità
ad andare incontro ai bisogni
di tutti, soprattutto dei meno
provveduti), è la struttura dove
oggi il Filò da la Val Rendena
(di cui fu anima e fondatore,
oltre che attore e regista) recita le sue commedie, dove il
Coro Presanella (di cui fu pure
fondatore, cantore e paroliere) si esibisce nei suoi concerti, dove vengono recitate le
sue poesie in dialetto e si tengono conferenze culturali (fra
l’altro istituì la Biblioteca comunale, fondò il Centro Studi,
salvò l’archivio comunale dall’incuria e dallo sfacelo, promosse la ricerca storica, ideò
il Carnevale asburgico e richiamò in vita antiche tradizioni),
dove hanno luogo le assemblee
55
cultura e tradizione
IL FOGLIO di
PINZOLO
ASSOCIAZIONI
Schierato sempre con i più deboli, dalla parte della povera gente,
contrario a ogni forma di violenza, antimilitarista, Carmelo rappreA destra,
senta con straordinaria efficacia in questo brano poetico, inserito in
una delle sue ultime commedie, le atrocità, i patimenti e le tristi
conseguenze della guerra. Ma senza rancore, nella speranza che da
tanto male possa scaturire un giorno di pace, un giorno in cui gli
uomini possano godere delle bellezze della natura senza timori. Il
tema del figlio caduto in guerra, che sir rivolge alla madre e la consola, offre al poeta lo spunto per considerazioni sui valori della vita
capaci di scuotere e di suscitare emozioni profonde.
Perpetuarne la
memoria, rivisitarne le
opere, farle conoscere,
serve a mantenere
vivo un rapporto
fecondo col proprio
passato
di quegli enti di volontariato e
di solidarietà sociale (Cassa rurale, Avis, Us Pinzolo...) di cui
fu amministratore o presidente.
Perpetuarne la memoria, rivisitarne le opere, farle conoscere,
serve a mantenere vivo un rapporto fecondo col proprio passato, a renderci conto da dove
veniamo, ma ci deve essere soprattutto di stimolo per valorizzare questa terra, migliorarla
e conservarla per i nostri figli.
Come ha fatto lui, “una delle
più belle spiritualità della Val
Rendena” a detta dell’ingegner
Dante Ongari, convinto assertore dell’importanza sociale
della cultura locale, considerata non solo ricerca del passato,
ma essenza viva e vitalizzante
del presente. Per me, che ebbi
la fortuna di essergli amico, di
condividere con lui tante esperienze e di passare insieme ore
ed ore, specie subito dopo pranzo in biblioteca a leggere, trascrivere e tradurre le vecchie
pergamene dell’archivio storico, diventa difficile scrivere di
lui. Avrei troppe cose da dire e
di sicuro ne dimenticherei molte. Così preferisco riproporne la
memoria invitando a leggere il
profilo tracciatone da Mario Antolini Musòn, e a prender conoscenza dei suoi lavori, delle sue
commedie e delle sue poesie per
un colloquio con lui più diretto,
immediato e genuino: un’occasione unica per conoscerne meglio anima, sentimenti e statura
morale.
L’intervento di MARIO ANTOLINI
MUSON apparso su VITA TRENTINA il 12.07.1987, dieci giorni
dopo le sue esequie.
“Alla costante scoperta dell’Uomo”
La Val Rendena, ma soprattutto
Pinzolo, con la morte prematura del dottor Carmelo Binelli,
ha certamente perduto una delle sue figure maggiormente rap-
56
Màma, cui dì ca m’ò pèrs cu li stèli
dalónç da càsa mia, dalónç da ti,
èra int in prà. La m’à brusà ‘na schégia.
I mé cumpàgn, tüç spórc di guèra,
lì ‘n du ca i m’à gatà i m’à sipulì.
L’èra ci vìf al nuvèmbar in sta tèra
di pianóra e i prè i èra amù vérç
cùme lì ‘n la nòssa val in prümavéra.
Lì ò lagà par sémpru i mé cumpàgn
e ò scundù ‘l mé cör sùta sta tèra
e su rastà da par mè; a ricurdàrti.
Màma, ‘l nòs témp l’è stà fùria e föc
e par mè la vita apéna ‘n bàtar dal cör,
ma cùme sémpru l’é tàrdi par tüt.
Tàrdi par vulér bén, tàrdi par malidér
quìi chi si crizìva i padrùn dal móndu,
quìi chi t’à dat sta cruss i m’à mandà a murér.
Ai pòri can, cùme sémpru, nu resta chi speràr.
Speràr ca i àbia finì da bàtar i tambór
a témp di màrcia fùnebre su tùta la tèra
dré a li càssi da mòrt, fudràdi di bandéri,
e da sumanàr làgrami e da disfàr cità.
Adèss ca i à scundù i canùn in mèz ai fiór
a tüç nüàftrica um dat al nòss sanc,
speràndu da nu avérlu dat par niénti,
adèss nu ni rèsta àftru chi pargàr.
Pragàr ca i nöf padrùn dal móndu
i vi làssa almén in dì sénza s-ciòp,
ca i vi làssa in pàzi sa l’èrba
a scuftàr al rümór da l’àcqua chi va,
al rümór dal vént chi squàssa li fói
e i cavìi da li dòni chi vi völ bén.
In dì, almén in dì, laghéi ai pòri can,
nöf padrùn da la tèra; a dumandàrval
sum nüàftri ca sum mòrç par cul;
almén in dì prüma ca ‘l vént e ‘l fèr e ‘l föc
al pòrta amù ‘na bòta la ruvìna
sa lì misèrii già gràndi di sta tèra.
Màma, ànca si oramai nu ghé nigùgn
chi végn a purtàrmi i fiór in du ca dòrmu,
nu càdi ca t’it dàghi da pinsàr,
parchè chì i fiór i nass ànca par mè.
Sa ti vigiöss, quant chi la prümavéra
la mör e l’istà l’é dré cal nass,
sóra da mi l’é tùta ‘na cuèrta rùssa,
rùssa di fiór, rùssa di papàvar;
e försi nu i ga gnànca tanç fiór ci
quìi chi m’à mandà a murér dalónç da ti!
presentative.
Il noto farmacista – che come
tale ha esercitato particolarmente a Madonna di Campiglio – ha saputo equilibrare
in sé sia l’uomo pubblico impegnato in politica, in amministrazione e nel libero associazionismo di volontariato,
sia l’uomo di cultura presente
nei settori della musica, della
filodrammatica, della ricerca,
della letteratura popolare.
Sotto il primo aspetto lo ricordiamo in particolare come
sindaco di Pinzolo, presidente
dell’Avis, ascoltato membro
di amministrazione della Cassa Rurale; più preminente la
sua dinamica ed effervescente
presenza del mondo culturale
come fondatore del Coro Presanella, animatore della filodrammatica pinzolese “Filò
da la Val Rendena”, membro
di direzione del centro Studi
Val Rendena, membro di direzione del Centro Studi Judicaria, ma, in modo essenziale,
come scrittore – in purissimo
dialetto pinzolese – di poesie e di composizioni teatrali
e come solerte ricercatore di
documentazione storica.
Attento osservatore delle persone e dei loro comportamenti
individuali e sociali, e piacevole possessore delle più squisite sfumature del dialetto, ci
ha lasciato incisivi testi poetici e scorrevolissimi dialoghi,
57
cultura e tradizione
IL FOGLIO di
PINZOLO
ASSOCIAZIONI
La Val Rendena
“Ogni bòt ca pàssù al rì dal Finàl,
e ma sa presénta, dòp l’òfta, la val,
séntu vargùta chi cànta ‘nt al cōr;
mi séntu ligér, mi séntu sicōr”.
Cì ‘l mi disìva ‘n umōt da Burzàc
cal nàva ‘n muntàgna cun in spàla ‘n prussàc.
“Lavóru a Milàn; gò giù ‘n butigòt,
amù quàlchi an, po’ fu ‘l fagòt;
implàntu lì tüt, e végnu chì al mé paìss
ca la val da la Trìsa l’é ‘l pü bèl paradìss”.
A ‘n vèç chi dundàva pugià al só bastùn
dré a l’ùltima spéra di sul ad l’aftùn,
ò vulõst dumandàarghi: “Nònu, scusé,
par vü sta Rendéna, éla bèla, e parchè?”
“Mè ò scarminà tuchéi dal mé cõr
in ògni cantùn dal móndu, e põr
ànca si adèss su chì ca nu gò gnént
mi séntu in siór in mèz a la mé gènt.
L’ùnic dispiazér ca gò, l’é ca nu pòss
lagàrghi niént; ghi lagarò i mé òss!”
“Ògni bòta ca pàssu al rì dal Finàl
e dré a li spàli mi làgu la val,
séntu vargùta chi piànç int’al cõr,
séntu ògni bòta vargùta chi mõr”.
Cì ‘l mi disìva ‘n umõt da sti agn
ca l’ìva girà ‘l móndu di dré dal sõ argàgn.
“Par ciapàr ‘na pagnòca travarsàvani ‘l buiùn
e par pudérsi diféndar parlàvan tarùn.
Partìvan gnaréi, e turnàvana già griss,
ma ‘l cõr di tüç quànç l’éra chì ‘n sti paìss:
Campõi, Mavignõla, Giustìn e Pinzõl,
Massimén, Cadarciùn, Buzanàc, Carisõl,
Verdesìna, Murtàss, Pilüc r Iavrè,
Spiàzz, Vìla, Strémp, Vich e Darè.
Li càsi, li ciési cui sõ campanìi,
li séghi xu li pili di ass e parfìi;
la Sàrca e i pré e i camp di patàti,
i vèç trasandéi cun giü li buciàti.
Funtàni chi sgràna ‘l só turululò,
li stàli chi pàrla di zéntu filò!
Li sõlvi cui pàscui, li vàchi, i cavài,
i cròzz culór ròsa e ‘l biànc dai ghiacciài.
Tri bacàn chi discór sa ‘l cò dal stradùn,
tri ciòspi chi bàba di dré da ‘n cantùn.
In ciél tüt zilèst, quàlchi nügula grìsa;
‘n usél chi sgulàzza sài ram di ‘na zìsa,
‘na vìa di flüa cunt in vèç capütél,
in pugiõl pién di fiór, ‘n uft a but, in cancél;
in s-ciàp di gnaréi, chi fa ‘l girutóndu
in sta val di Rendéna, la pü bèla dal móndu”.
58
a cura
della Biblioteca
Recinzioni
Siamo abituati a considerare i
grandi manufatti come espressione architettonica di un territorio. I campanili, le chiese, le vecchie abitazioni, le
malghe … ci raccontano delle
tecniche costruttive, dei materiali usati nel passato. Eppu-
in cui passato e presente, tradizione e modernità, sofferenza e
ilarità si alternano con profonda adesione al reale, nel quale
trova la sua giusta collocazione
l’Uomo: quello vero, fatto di lavoro, di sofferenza, di impegno,
di adesione ai fondamentali bisogni-doveri secondo natura.
Nei suoi scritti troviamo l’umanità vera e concreta, che ciascuno incontra ogni giorno in
famiglia, per le strade, al bar,
in montagna e la toccante ricorrente figura dell’emigrante
che, al ponte sul Rio Finale – fra
Tione e Villa – si china, al suo
ritorno, a baciare la “sua” terra
di Rendena.
In questa “sua” Terra di Rendena
Carmelo ora riposa col ricordo
vivo dei numerosissimi parenti,
amici, concittadini, convalligiani, estimatori; possa essere
un ricordo duraturo fatto non
solo di emozioni momentanee
ma reso più concreto dall’eventuale raccolta e pubblicazione
di tutti i suoi scritti: l’entusiasmo con cui Carmelo ha vissuto
la nostra realtà comunitaria lo
meriterebbe senz’altro.
re anche le recinzioni possono
darci le stesse informazioni.
In questo senso si sviluppa
il lavoro di Giovanni e Prisca
Giovannini “Recinzioni tradizionali in Trentino” edito dalla
Provincia di Trento. Una guida piacevole da sfogliare anche per i non addetti ai lavori
arricchita da numerose belle
immagini d’epoca che ci aiuta
a capire la peculiarità di ogni
zona del Trentino, compresa la
nostra valle, attraverso questi
umili e apparentemente banali manufatti.
Perché in certe zone si usavano intrecciare ramaglie mentre in altre si preferivano pali
conficcati nel terreno e quando era utilizzata la pietra al
posto del legno e ancora, che
senso ha oggi, quando ci sono
a disposizione i più economici legni pretrattati, riproporre
l’uso di tecniche tradizionali?
Riscoprire la peculiarità del
territorio aiuta ad esserne
consapevoli, a capirne il valore e averne cura. Non è nostalgia o localismo, ma voglia
di conoscere il proprio passato
per non finire stritolati dalla
logica massificante della globalità che tutto appiattisce ed
uniforma.
Questo in sintesi il messaggio
del libro.
59
storia e tradizione
IL FOGLIO di
PINZOLO
Frammenti di una storia
che ci appartiene
di
Damiano Rito
Nel maggio del 1945 finita la
seconda guerra mondiale era
giunto finalmente il momento di
ritornare piano piano alla normalità.
A Pinzolo venne eletto un Comitato di Liberazione. Non vi erano
ne liste ne candidature, la gente, molto semplicemente, dava
la preferenza a quei paesani che
erano ritenuti degni e capaci.
In quegli anni i paesi di Carisolo, Pinzolo, Giustino e Massimeno appartenevano al medesimo
comune di Pinzolo. L’unione dei
comuni era stata attuata dal fascismo nel 1922.
Fra gli altri il Comitato di Liberazione era composto dal presidente Lorenzetti Adone, da Bi-
nelli Romedio e dai dirigenti
di Carisolo, Giustino e Massimeno.
Binelli Romedio classe 1918
terminato il ginnasio e le magistrali venne chiamato alle
armi il 15.01.1940 ed inviato
a Salerno per frequentare un
corso ufficiali della durata di
sei mesi.
Dopo aver partecipato alla
guerra in Albania ed essere
sfuggito dalla prigionia dei tedeschi, torna a Pinzolo e dal
Comitato di Liberazione, di
cui faceva parte, viene nominato sindaco il 27.07.1945. La
sua carica sarebbe durata fino
al 27.04.1946.
Tale nomina, peraltro non cercata da Romedio, viene comunque onorata per spirito di
servizio e senza remunerazione.
Durante il suo primo e breve
60
mandato si trovò di fronte numerose ed urgenti problematiche, la più impellente riguardava il sostentamento della
popolazione.
Dal momento che l’unica ricchezza tangibile e commerciabile era il legname dei nostri boschi risuscì a stipulare il
giorno 23 giugno 1945, con il
Comune di Poggio Rusco in provincia di Mantova, una convenzione basata sullo scambio.
Durante la loro ritirata i tedeschi abbandonarono sul territorio del comune due camion
con cassone. Prima che i mezzi venissero depredati al fine
di rivenderne i pezzi come ricambi il sindaco li mise sotto
sequestro.
Fu grazie a questi mezzi di
trasporto, non senza difficoltà, che lo scambio potè concretizzarsi.
Derrate alimentare in cambio
di legname, lavorato oppure
in tronchi.
Anche allora comunque autorizzazioni, permessi e nulla
osta erano d’obbligo.
61
storia e tradizione
IL FOGLIO di
L’anno scorso il sindaco di Poggio Rusco ha scritto al
Maestro Romedio per avere notizie riguardo gli scambi e
le collaborazioni avvenute nel 1945 con il comune di Pinzolo...
Il Maestro ha recuperato la delibera Comunale datata 13
ottobre 1945 e alcuni appunti personali...
L’anno scorso il sindaco di Poggio Rusco ha scritto al Maestro
Romedio per avere notizie riguardo gli scambi e le collaborazioni avvenute nel 1945 con il
comune di Pinzolo.
Per riscoprire l’importanza dell’amicizia e della solidarietà
reciproca fra i Comuni e per riprendere un sorta di collaborazione fra gli enti.
Il Maestro ha recuperato la delibera Comunale datata 13 ottobre 1945 e alcuni appunti personali e li ha inviati al sindaco di
Poggio Rusco.
Il Maestro, e non potrebbe essere altrimenti, se hai voglia di
ascoltarlo può raccontarti quasi un secolo di storia, vissuta
in prima persona, se ti capita
ascoltalo perché la storia può
essere dimenticata ma di certo
non può essere cambiata.
Il tempo consuma e ingiallisce
i documenti e li nasconde sotto
la polvere degli anni e diluisce
i ricordi, ma la memoria storica
è un bene prezioso che ci aiuta,
ma purtroppo non ci impone, a
non commettere gli stessi errori
o a ripercorrere la strada della
solidarietà e del bene comune.
62
PINZOLO
Walter Vidi:
per 23 anni
presidente
della Guide alpine
del Trentino
Walter Vidi, di professione guida alpina, per vocazione e per
tradizione familiare, albergatore a Madonna di Campiglio ed
oggi anche vicesindaco del comune di Pinzolo con la responsabilità sulle opere pubbliche, il 31
maggio di quest’anno ha passato il testimone di Presidente del
Collegio delle Guide Alpine della
Provincia di Trento, sodalizio che
ha guidato dalla sua nascita, a
Martino Peterlongo. Il Collegio
si era costituito il 24 febbraio
del 1994 per sostituire l’Associazione Guide Alpine del Trentino,
della quale Vidi era stato messo
a capo nel 1989, subentrando al
dottor Guido Leonardi che l’aveva presieduta per un ventennio.
Nel ringraziarlo per l’impegno, la
disponibilità e la passione con cui
ha diretto, valorizzato e sviluppato l’ente i suoi colleghi hanno
voluto ripercorrere con una testimonianza scritta, che riassumiamo, le tappe più significative del
suo lungo e prestigioso mandato.
Walter si guadagna la patente di
guida nel 1976 e dopo pochi anni
è già istruttore, chiamato a dirigere i corsi di formazione e di aggiornamento delle guide alpine.
Uomo di montagna a tutto tondo,
verso la quale nutre un profondo
rispetto, per la sua competenza
partecipa alla stesura della Legge provinciale che regola e vigila sulle professioni di guida e di
maestro di sci. Con essa il Collegio diventa l’organo incaricato
della formazione degli aspiranti
guida, delle guide alpine e degli
accompagnatori di territorio. Nel
1995 è fra gli ideatori del progetto Scuola Montagna, con le guide alpine coinvolte per la prima
volta in attività didattiche nelle
scuole, ed ottiene che vengano
riconosciuti alle medesime i rimborsi per la copertura assicurativa
e per l’attività di soccorso alpino.
In partnership con l’Azienda di
Promozione Turistica del Trentino prima, e di Trentino spa poi,
collabora all’organizzazione de “I
Suoni delle Dolomiti”, promuove
manifestazioni di arrampicata di
caratura internazionale, fra cui
la prima edizione del Trofeo Topolino di Arrampicata ad Arco,
nata anche per avvicinare i ragazzi a questo sport e per far co-
63
IL FOGLIO di
PINZOLO
L’ultimo saluto ad Angela
Walter Vidi il
31 maggio di
quest’anno, ha passato il testimone di
Presidente del Collegio delle Guide Alpine della Provincia
di Trento, sodalizio
che ha guidato dalla
sua nascita, a Martino Peterlongo...
noscere loro dal vivo l’attività
delle guide alpine. Sotto la sua
presidenza vengono firmate alcune importanti convenzioni:
con i Presidenti dei tre Parchi
Naturali della Provincia per
la formazione delle Guide del
Parco, che consentirà alle Guide Alpine, previo la frequenza
di corsi specialistici, di svolgere attività di accompagnamento nelle aree protette, e quella
con AINEVA, che riconosce alle
guide alpine la qualifica di osservatore nivologico. Stimolando opportuni interventi legislativi ottiene che venga ampliato
al canyoning e all’accompagnamento con ciaspole lo spettro delle attività professionali.
Insieme con l’allargamento dei
campi di intervento vengono
estesi anche gli orizzonti operativi con l’istituzione di corsi
diretti a categorie di persone
64
impegnate in attività rischiose
(controllo bacini in alta quota,
disgaggi di rocce, messa in sicurezza di pareti, manutenzione sentieri, interventi su
impianti a fune e altri lavori).
Getta così le basi di quella che
nel 2006 diventerà la Società
Cooperativa Guide Alpine del
Trentino, nata come braccio
operativo del Collegio, che si
occupa di queste cose e che
conta ormai più di 100 soci. Fu
infine tra i più convinti assertori della necessità di istituire
una scuola di alta specializzazione per i giovani desiderosi
di vivere in montagna. Grande
fu la sua soddisfazione quando
nel 2005 vide nascere a Tione
il Liceo delle professioni della
Montagna. A distanza di 7 anni
dalla sua apertura parecchi ex
allievi frequentano i corsi di
formazione per diventare le
guide alpine del futuro. Visti gli
ottimi risultati ottenuti, anche
l’istituto De Carneri di Civezzano stipula una convenzione con
il Collegio aprendo le porte ad
una fattiva e proficua collaborazione con le guide alpine
del Trentino per quanto riguarda moduli formativi in diverse
attività outdoor. Nel 2008 la
sede del Collegio, dopo quasi
20 anni di ospitalità nel palazzo della SAT di via Roma, si trasferisce in una nuova e prestigiosa sede, sempre nel centro
del capoluogo. Nel 2009 Walter
diventa uno dei soci fondatori
dell’Accademia della Montagna, una fondazione che ha lo
scopo di salvaguardare e valorizzare la montagna e la valenza storica, culturale, sociale,
economica e sportiva delle
attività alpinistiche, sciistiche
ed escursionistiche. In collaborazione con l’università di
Calgary (Canada), specializzata nel settore, programma corsi sull’utilizzo del GPS e sulla
conoscenza del manto nevoso,
avvalendosi delle Guide Alpine
del Trentino per la produzione
e la diffusione del relativo materiale divulgativo. Dallo scorso
anno entra come socio sostenitore in “Dolomiti Patrimonio
dell’Unesco”. Sono state quindi
molteplici e distribuite su ogni
fronte le attività promosse
dal Collegio durante gli anni di
mandato di Presidenza di Walter e dei suoi collaboratori, attività che hanno contribuito in
maniera inequivocabile a rendere ad altissimi livelli la professionalità delle guide alpine
del Trentino. Lungimiranza,
capacità di dialogo, di mediare tra le tante guide dislocate
su tutto il territorio provinciale
e di interagire con i vari rappresentanti della politica locale, sempre in maniera ferma,
avendo a cuore la montagna e i
suoi valori hanno caratterizzato
i suoi mandati e fatto del Collegio Guide Alpine del Trentino
uno dei migliori Collegi Professionali a livello nazionale.
Cara Angela,
è difficile dirti addio, accettare che tu sia partita.
Ci sentiamo tutti un po’ più soli.
E’ strano non vederti al tuo posto, dietro il vetro dell’anagrafe.
Custodire i dati dei censiti per te era un po’ come custodire e aver cura delle
persone stesse.
Questo era il tuo modo di lavorare e di essere: sentirti responsabile degli altri,
come lavoratrice, mamma e amministratore.
Lo spirito di servizio era la tua nota distintiva accanto alla grande forza d’animo e dignità. Sapevi essere chiara, diretta, guardavi in faccia la realtà senza
edulcoramenti, eppure eri sempre ottimista; impegnata perché ogni situazione
avesse una soluzione positiva.
Credevi in quello che facevi e lo facevi con tutte le tue forze e capacità.
Niente e nessuno poteva fermarti se reputavi che una causa meritasse la tua
dedizione.
Sei stata un esempio sia sul lavoro che nella vita e a testimoniarlo e a dirti grazie
eravamo in tanti quel pomeriggio 9 maggio a Massimeno.
Ci manchi.
I tuoi colleghi
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www.comune.pinzolo.tn.it
[email protected]
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