047_053_Fondi Hedge
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FONDI INVESTIMENTI ALTERNATIVI HEDGE ITALIANI, RENDIMENTI & VOLATILITÀ Focus Una ricerca sui 45 fondi di fondi hedge che sono da almeno quattro anni sul mercato fotografa la situazione degli invstimenti alternativi in Italia. ■ ■ Il 60% dei fondi di fondi hedge italiani ha reso in questi quattro anni, al netto di commissioni e tasse, oltee il 24% in media. I migliori hanno superato il 40%. Per l’85% dei fondi la volatilità è risultata inferiore al 4%, la metà circa di quella del mercato azionario. E la perdita massima attesa, anche in condizion di mercato molto sfavorevoli, risultava compresa tra meno 1% e meno 2,5%. ■ ■ In generale i prodotti di società di gestione indipendenti hanno ottenuto risultati migliori rispetto alle società di emanazione bancaria. Analisi di Hedge Invest su 45 fondi di fondi che sono sul mercato da quattro anni. Il 60% ha reso almeno il 24%, i migliori oltre il 40%. Con una voltatilità media che è stata la metà di quella del mercato azionario. E gli indipendenti sono stati più bravi delle banche ■ di Fabio Sansone entre i fondi comuni tradizionali M di diritto italiano continuano ad accumulare ingenti flussi di riscatti, c’è un settore dell’asset management che corre in controtendenza: quello degli hedge fund. Il patrimonio amministrato dall’industria italiana degli hedge è infatti pari a 28,9 miliardi di euro (i dati sono lordi, comprensivi delle sottoscrizioni in fondi della stessa casa di gestione): il 36,3 % in più rispetto ai 21,2 miliardi di euro di un anno fa. A dominare il mercato domestico sono ancora i fondi multimanager, seguiti a molta distanza dai fondi di fondi misti, dai fondi single manager e dai fondi immobiliari alternativi, sia in termini di patrimonio che di numero. In totale, i prodotti alternativi made in Italy hanno toccato quota 221; di questi, 12 sono fondi di fondi misti, altri 13 sono prodotti single manager, altri Alessandra Manuli HEDGE INVEST AMMINISTRATORE DELEGATO 7 rientrano nella categoria dei prodotti opportunistici immobiliari mentre la parte del leone la fanno i 189 fondi di fondi hedge. Ma con quali risultati? E con quali rischi? A questi e ad altri interrogativi sui fondi di fondi hedge ha fornito interessanti risposte uno studio firmato da Hedge Invest: Gli hedge fund alla prova della variabilità dei mercati finanziari. NEL CAMPIONE I FONDI CON 48 MESI DI VITA La Sgr alternativa, il cui amministratore delegato è Alessandra Manuli, ha presentato lo studio condotto su un campione di 45 fondi di fondi hedge che a febbraio 2007 presentavano almeno 48 mesi di storia (track record), con la finalità di fotografare l’andamento dei fondi di fondi hedge italiani operativi da più tempo. Tanti i risultati rilevanti che emergono dalla ricerca. luglio - agosto 2007 ■ Investire 047 FONDI INVESTIMENTI ALTERNATIVI Il rendimento a 48 mesi dei fondi di fondi hedge italiani Dati calcolati sui 45 fondi di fondi italiani che a febbraio 2007 presentavano 48 mesi di attività. Periodo marzo 2003 – febbraio 2007. Il 60% dei fondi ha ottenuto un rendimento superiore al 24% netto. I migliori fondi hanno ottenuto un rendimento superiore al 40%. Rendimento a 48 mesi: indipendenti meglio delle banche Dati calcolati sui 45 fondi di fondi italiani che a febbraio 2007 presentavano 48 mesi di attività. Periodo marzo 2003 – febbraio 2007. Sono stati individuati 17 fondi gestiti da Sgr indipendenti e 28 da Sgr bancarie. I fondi gestiti da Sgr indipendenti tendono ad avere rendimenti più elevati di quelli gestiti da Sgr bancarie. Nel primo quartile della distribuzione per rendimento a 4 anni nell’ 83,3% dei casi figurano prodotti gestiti da Sgr indipendenti. 048 Investire ■ luglio - agosto 2007 Volatilità bassa, la metà del mercato azionario Dati calcolati sui 45 fondi di fondi italiani che a febbraio 2007 presentavano 48 mesi di attività. Periodo marzo 2003 – febbraio 2007. La volatilità annualizzata dei fondi di fondi italiani nell’85% dei casi si è attestata sotto il 4%. Nello stesso periodo la volatilità sul mercato azionario è stata dell’8,04% e nel comparto obbligazionario del 2,90%. Il Var dei fondi di fondi hedge italiani Massima perdita mensile attesa con probabilità del 99% Dati calcolati sui 45 fondi di fondi italiani che a febbraio 2007 presentavano 48 mesi di attività. Periodo marzo 2003 – febbraio 2007. I dati si riferiscono al Modified Var calcolato con un intervallo di confidenza del 99%. Secondo i dati storici, la massima perdita mensile attesa per i fondi di fondi italiani nell’60% dei casi è compresa tra -1% e -2,5%. Nel periodo considerato (marzo 2003 – febbraio 2007), per esempio, pur in presenza del caso Amaranth (il gestore hedge specializzato sul trading dei derivati del settore gas protagonista di un crack di sei miliardi di dollari), il 60% dei fondi di fondi hedge italiani esaminati ha ottenuto un rendimento al netto di commissioni e fiscalità superiore al 24%, con i migliori due fondi di fondi che hanno registrato un rendimento superiore al 40% (Hedge Invest Sector Specialist 41,9%; Ersel Multistrategy High 41%). Nello stesso arco di tempo, l’indice Msci world convertito in euro, rappresentativo delle Borse mondiali, metteva a segno un rialzo del 61,5%, l’indice JP Morgan government global bond index convertito in euro, che riflette l’andamento dei titoli di Stato internazionali, ha guadagnoto lo 0,23% e l’indice Banca Fideuram generale dei fondo comuni italiani registrava un apprezzamento del 16%. Lo studio di Hedge Invest conferma inoltre che (nella stragrande maggioranza dei casi) i fondi di fondi gestiti dalle Sgr indipendenti eviden- ziano rendimenti a 48 mesi superiori rispetto a quelli mediamente ottenuti dai fondi gestiti dalle Sgr di emanazione bancaria. VANNO MEGLIO I GESTORI INDIPENDENTI Nel primo quartile (ovvero nel 25% più in alto) della classifica dei fondi ordinati per rendimento a 48 mesi si piazzano, nell’83,3% dei casi, fondi di manager alternativi indipendenti. Si tratta di una conferma, addirittura in tono maggiore, di quanto si può riscontrare nelle classifiche di rendiluglio - agosto 2007 ■ Investire 049 FONDI INVESTIMENTI ALTERNATIVI La correlazione dei fondi di fondi italiani con il mercato azionario Dati calcolati utilizzando i MH Indicies da gennaio 2002 a febbraio 2007 e l’Msci World in local currency. La correlazione dei fondi di fondi hedge con il comparto azionario è mutevole nel tempo: alta nelle fasi di rialzo e decrescente nelle fasi di ribasso. Attualmente è in discesa. La correlazione dei FdF mondiali con il mercato obbligazionario Dati calcolati utilizzando i MH Indicies da gennaio 2002 a febbraio 2007 e il Jp Morgan GBI in local currency. I fondi hedge si sono dimostrati costantemente decorrelati dal comparto obbligazionario. Il Beta dei fondi di fondi hedge italiani La sensibilità dei FdF hedge al mercato azionario si modifica nel tempo: mediamente il valore è stato pari a 0,11 ovvero a movimenti dell’+1% del mercato azionario i fondi di fondi si sono mossi in media dello 0,11% più Alpha. La forchetta dei valori è compresa tra 0 e 0,5 considerando l’indice generale. 050 Investire ■ luglio - agosto 2007 Le strategie adottate dai fondi di fondi italiani Da sapere ■ Long short equity Strategia dei gestori hedge in base alla quale si acquistano titoli che ritengono destinati a salire e vendono allo scoperto i titoli che ritengono destinati a scendere mantenendo un’esposizione netta al rialzo del mercato Dati calcolati con la style analisys utilizzando con benchmark di riferimento i CS/Tremont su 43 FdF italiani nel periodo gennaio 2003 – dicembre 2006. Quanto conta il gestore *Dati calcolati con la style analisys utilizzando con benchmark di riferimento i CS/Tremont su 43 fdf italiani nel periodo gennaio 2003 – dicembre 2006. ** Dati medi ricavati analizzando diversi studi di settore. mento dei fondi comuni tradizionali dove sempre più spesso le società di gestione indipendenti riescono a offrire rendimenti superiori a quelli di emanazione bancaria. BASSA VOLATILITÀ Tornando alla ricerca sui fondi di fondi hedge, si può inoltre constatare che, a fronte dei rendimenti realizzati la volatilità annualizzata è stata inferiore al 4% per l’85% dei fondi: nello stesso periodo preso in esame, la vo- latilità del mercato azionario è stata dell’8,04% (cioè più che doppia) mentre quella relativa al comparto obbligazionario si è attestata al 2,90%. L’esame dei risultati porta poi alla luce che, nel 60% dei casi il cosiddetto Modified Var (cioè la massima perdita attesa mensile con una probabilità del 99%) è compreso tra -1 e -2,5%: come dire che un investimento in fondi di fondi hedge in uno scenario di mercato estremo (come per esempio quello accaduto tra maggio e giugno del ■ Equity market neutral Strategia dei gestori hedge in base alla quale si investono in titoli sia long che short (vendita allo scoperto), cercando in media di avere un’esposizione netta al mercato molto bassa in modo da ridurre al massimo l’esposizione al rischio di mercato. ■ Event driven Strategia dei gestori hedge in base alla quale si aprono posizioni significative in un limitato numero di società che si trovano in situazioni specifiche: per esempio società coinvolte in operazioni di fusioni e acquisizioni, in fase di riorganizzazione, spin off, riacquisto di azioni proprie. 2006, quando l’indice Msci world convertito in euro perse oltre il 12%) dovrebbe subire una perdita massima stimata non superiore ai due punti e mezzo percentuali. Un capitolo molto interessante è poi quello relativo alla correlazione tra fondi di fondi hedge e mercato azionario. Dallo studio emerge in modo evidente che tale correlazione è stata instabile: alta nella fasi di mercato in rialzo e bassa nelle fasi in discesa. I fondi di fondi hedge hanno quindi luglio - agosto 2007 ■ Investire 051 FONDI INVESTIMENTI ALTERNATIVI cercato di cavalcare il trend sul mercato azionario, partecipando seppure in maniera contenuta ai rally del comparto equity e proteggendo il capitale durante le fasi di ribasso: nel corso degli ultimi mesi, peraltro, i fondi di fondi hedge hanno gradualmente ridotto la loro esposizione diretta al mercato azionario. Al contrario, la correlazione con il mercato obbligazionario è stata nulla o leggermente negativa. Il Beta (indicatore che esprime la sensibilità di uno strumento finanziario rispetto a un indice di mercato) dei fondi di fondi hedge verso il mercato azionario,è stato pari a Da sapere ■ CTA Con questo termine si indica la tiploigia di fondi hedge che sono operativi nel settore dei derivati (in particolare nell’acquisto o vendita di future sulle materie prime o su contratti di opzione). ■ Spread Differenziale. Si utilizza in molti casi in finanza. Lo spread denaro lettera è la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita di un titolo. Lo spread di rendimento è il differenziale di rendimento offerto tra un titolo obbligazionario, per esempio un corporate bond, e un altro di riferimento, di solito il titolo governativo della stessa valuta e scadenza. ■ Alfa (o Alpha) Indica la parte di rendimento di un fondo imputabile all’abilità del gestore, con riferimento alla capacità di selezione dei titoli e dei tempi (timing) di acquisto e vendita degli stessi. 052 Investire ■ luglio - agosto 2007 0,11; tradotto in pratica, significa che a movimenti del +1% del mercato azionario, il valore della quota dei fondi di fondi si è mosso in media dello 0,11% ALLOCAZIONE PER STRATEGIA Ma quali sono le strategie più presenti nei protafogli dei fondi di fondi hedge italiani? In base ai dati ricavati dallo studio effettuando una style analysis (una metodologia che permette di ricavare il contenuto di un portafoglio finanziario non conosciuto in modo indiretto utilizzando indici di mercato), le strategie più presenti nei portafogli dei fondi di fondi hedge italiani sono rispettivamente la long/short equity (in media presente con un peso del 29,6%) e la event driven (17,8%). La prima strategia si riferisce ai gestori operativi nel mercato azionario ed è quella dove si concentra il numero maggiore di hedge fund puri nel mondo. E’ stata verosimilmente selezionata dai fondi di fondi italiani perché rappresenta un’alternativa più efficiente in termini di rendimento-rischio all’investimento azionario long-only (tipico dei fondi azionari tradizionali e degli investitori che hanno solo positioni lunghe, ovvero che puntano al rialzo di Borsa) e per sfruttare i talenti operativi in quest’ambito a livello mondiale. La seconda strategia si riferisce a gestori operativi con titoli di società soggette a operazioni di finanza straordinaria (fusioni e acquisizioni, spin-off, etc). E’ stata verosimilmente selezionata per sfruttare le numerose opportunità di un settore che negli ultimi due anni ha beneficiato di un numero record di operazioni. IL TALENTO DEL GESTORE HA INCISO PER IL 26% Storicamente la performance dei fondi di fondi hedge italiani è dipesa mediamente per il 73,7% dal tipo di strategie alternative incluse nel portafoglio e per il 26,3% dall’extra rendimento conseguente all’abilità di fund picking (selezione dei gestori in portafoglio) del gestore del fon■ do di fondi. Basola: Event driven e Convertibles i fondi preferiti in questa fase. I risultati tendono ad appiattirsi. Spuntano nuovi temi e nuove specializzazioni on il guadagno di un punC to percentuale e mezzo medio registrato nel quinto mese dell’anno dai fondi di fondi hegde italiani la variazione da inizio 2007 sfiora il 5%. Vicine a questo livello pure le performance dei fondi di fondi misti (+3,8%) mentre i fondi puri ( i cosiddetti single manager) hanno messo a segno una variazione media nei primi cinque mesi dell’anno pari a (+5,4%). Abbiamo chiesto a David Basola, delTeam di Investimento di Albertini Syz Investimenti Alternativi Sgr di il fare il punto della situazione sugli hedge fund nel 2007. Che cosa hanno espresso i mercati nel primo semestre dell’anno, e quali sono state le strategie più redditizie? E quali invece le strategie meno brillanti per i gestori alternativi? Riteniamo che i primi cinque mesi dell’anno abbiamo permesso ai gestori di fondi hedge con le giuste competenze di produrre risultati estremamente interessanti con riferimento alle diverse strategie. Evidentemente una strategia quale la Event driven, sulla scia di un’attività corporate estremamente vigorosa, ha La visione del mercato di Albertini Syz HEDGE 2007: LE STRATEGIE CHE RENDONO E LE PROSPETTVE PER CHI INVESTE raccolto risultati molto notevoli ma anche nell’ambito della strategia Long short si è visto che i gestori specializzati sono stati in grado di produrre rendimenti di rilievo a fronte di volatilità contenute. Alcune strategie prettamente legate all’arbitraggio sul reddito fisso possono invece aver prodotto rendimenti al di sotto delle attese, ma bisogna sempre tenere presente il quadro molto anomalo che si è presentato sui mercati obbligazionari, con spreads ai minimi, e grossa tensione sulle scadenze medio lunghe. La correzione delle Borse, breve ma intensa, di fine febbraio è stata archiviata quasi senza lasciare traccia nei fondi di fondi hedge italiani: quali le ragioni? Molti fondi hedge sono riusciti a limitare le perdite a febbraio 2007 per effetto dei guadagni realizzati nella prima parte del mese. E’ altresì vero che i gestori più direzionali si sono mangiati quasi tutta la performance nelle ultime due sedute mensili di Borsa negative. Un’altra correzione potrebbe essere un ulteriore cartina al tornasole per vedere la stabilità e la capacità di controllare il rischio da parte dei protagonisti del mercato. Nel periodo maggio – giugno 2006 è stata registrata una delle correzioni più forti dei mercati finanziari e dei fondi italiani. Potrebbe ripetersi nei prossimi mesi? E quali contromisure un fondo di fondi hedge può intraprendere per limitarle? Il periodo maggio-giugno 2006 è stato un banco di prova molto significativo. Ad esempio la nostra struttura sulla base di questa esperienza ha affinato la propria capacità di controllo del rischio di portafoglio, nonché analisi di scenario improntate a stress test rispetto a variabili molteplici. Quali sono le vostre strategie alternative preferite in questa fase e perché? E quali invece quelle che ritenete meno interessanti e perché? A livello di allocazione per David Basola ALBERTINI SYZ INVESTIMENTI ALTERNATIVI TEAM DI INVESTIMENTO strategie continuiamo ad avere un sovrappeso su gestori Event driven, abbiamo negli ultimi mesi riallocato al settore Convertibles e modificato l’esposizione ai gestori Long Short privilegiando gestori regionali e molto specializzati. Tra le strategie che non amiamo rimangono CTAs e Short Bias che difficilmente sono rappresentate nei nostri fondi di fondi. Alcuni studi di mercato, negli Usa ma anche in Europa, tendono a dimostrare un andamento sempre più convergente delle performance dei fondi hegde vero la media di mercato che, peraltro, tende a risultare anno dopo anno (dal 2004 in poi) in lento ma costante calo. In questo contesto cresce la necessità di nuove fonti di Alfa: cosa ne pensate dei nuovi temi di investimento quali il mercato dell’energia-elettricità, quello degli impatti climatici e delle emissioni nocive, delle energie alternative e del real estate-infrastructure? Anche noi constatiamo una convergenza tra gestori hedge e tradizionali nonché un appiattimento dei rendimenti. I nostri clienti ed in generale chi investe nei fondi di fondi alternativi si rivolge ad uno specialista in grado di identificare l’eccellenza in qualsiasi fase di mercato. La capacità di generare Alfa a livello globale rimane, è solo meno facile identificare quegli individui e le società in grado di farlo ed è questa la motivazione per investire tramite fondi di fondi hedge. I nuovi temi quali l’evoluzione del consumo energetico, le nuove fonti, l’evoluzione su scala mondiale nel consumo delle materie prime, gli effetti del surriscaldamento climatico sono sempre più spesso oggetto di interesse dei gestori specializzati ed a cascata trovano rappresentazione anche nei nostri ■ portafogli. luglio - agosto 2007 ■ Investire 053