2011 - 10

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IL GIORNALE DEL LAGO
LA TUA CASA
IN COOPERATIVA
N° 299 - Anno XVII
MENSILE GRATUITO
Ottobre 2011
Associazione e redazione -Tel/Fax 06.99900275 - email [email protected] - via di Ponte Valle Trave, 8 - 00061 Anguillara Sabazia (Roma)
Provincia
Scuola
10
Iniziative per la legalità:
al via pacchetto di misure
contro infiltrazioni mafiose
13
Emergenza risorse:
pochi insegnanti
e aule sovraffollate
Un buco nell’acqua
pagg. 2-5
Editoriale
Politica
Se la politica non sa più decidere
Dietro la scelta “tecnica” delle nuove
discariche di Quadro Alto e Corcolle
– operata dal Commissario straordinario per l’emergenza ambientale, il
prefetto Giuseppe Pecoraro – si nasconde l’incapacità della politica di
prendere delle decisioni e di assumersi
le responsabilità di governo. Il sindaco
Alemanno ha abdicato al suo ruolo di
amministratore pubblico: non ha voluto individuare un sito per il conferimento dei rifiuti nel Comune di Roma
ed è riuscito a “far portare” l’immondizia della Capitale nei territori della
provincia. Vantarsi della chiusura di
Malagrotta è assurdo: la storica discarica di Roma chiude per saturazione.
E al completamento di una delle più
grandi “pattumiere” italiane si è arrivati senza alcun reale piano per la
gestione complessiva dei rifiuti urbani.
Differenziata, porta a porta, trattamento meccanico, impianti di compostaggio: sono tanti obiettivi che rischiano
di restare vani senza un impegno concreto di tutte le istituzioni. Alla fine la
risposta all’emergenza ambientale rimane sempre la stessa: discariche!
Rifiuti: presto due nuove discariche
pagg. 6-9
• Proteste di amministratori e cittadini
• aPerta inchiesta dalla Procura di roma
• critiche al Piano rifiuti della regione
2
Primo Piano
Ottobre 2011
La manovra finanziaria del Governo torna a proporre la privatizzazione dell’acqua
La situazione degli acquedotti sabatini
e la futura gestione delle risorse idriche
A
d un anno dal rifiuto
dell’UE di concedere
ulteriori deroghe all’Italia in merito alla non potabilità
delle acque degli acquedotti,
nonostante l’immobilismo che
ha contraddistinto l’amministrazione del bene per circa
nove anni, diverse cose sono
cambiate. Nell’Italia centrale
il problema maggiore è dovuto
all’elevata presenza di arsenico,
elemento cancerogeno tipico
delle zone vulcaniche. «Da letteratura medica concentrazioni
inferiori ai 20µg/l (microgrammi per litro) – dichiara la dottoressa
Valeria Covacci dell’Asl RmF – non
sono pericolose per l’uomo».
È presentando studi scientifici sull’argomento che l’Italia ha convinto l’UE
a rilasciare ulteriori deroghe, di cui a
luglio hanno usufruito Bracciano e
Trevignano, pur mantenendo le limitazioni all’uso indicate in precedenza. Se Trevignano, il cui servizio è
affidato ad Acea-Ato2 e che ha valori
medi di arsenico pari a 13µg/l (fonte
Asl RmF), la soluzione al problema
sarà prossimamente costituita da
un impianto di dearsenificazione “a
monte” dell’acquedotto, a Bracciano
(valore medio 18µg/l, Asl RmF) un
impianto simile entrerà in funzione
per la sola frazione di Vigna di Valle
entro pochi giorni, mentre per il resto del territorio comunale si stanno
cercando nuovi pozzi da cui prelevare acqua per miscelare quella già oggi
distribuita. Nuovi pozzi e un accordo
con l’Acea per un raddoppio di fornitura sono infine le soluzioni in cantiere ad Anguillara, dove i valori oscillano tra i 5 ed i 47µg/l, e dove è stato
recentemente risolto il problema nella
frazione di Colle Sabazio. Nell’attesa che il problema sia debellato, gli
istituti scolastici del comprensorio, e
in particolare i servizi mensa, si sono
organizzati con impianti di piccole
dimensioni (Bracciano e Anguillara)
o direttamente con l’acqua
minerale (Trevignano), che
non è tenuta a rispettare i limiti previsti per le acque potabili, ma che non supera mai
i 10µg/l (è Egeria ad avere i
livelli più alti, con 9µg/l).
Ma nell’anno che è trascorso
c’è stato anche il referendum.
Bracciano ha da tempo modificato il proprio statuto in
favore di una pubblicizzazione del servizio idrico, che a
Trevignano è invece in mano
alla privata Acea. Tra i due
estremi s’inserisce Anguillara,
dove si sta lavorando a una delibera
che vada incontro all’esito dei referendum che, sottolinea Serena Leone
del Comitato Acqua Pubblica Comuni Provincia Roma Nord, non ripara
definitivamente il bene dalle speculazioni del mercato. A confermarlo c’è
la manovra finanziaria del Governo,
che torna a proporre la privatizzazione dell’acqua, e la ritrosia delle
società private ad eliminare il 7% di
“remunerazione del capitale” dalle
bollette. Due misure in contrasto con
quanto democraticamente espresso
dai cittadini italiani il 12 e 13 giugno
scorsi.
Maurizio Archilei
Trevignano. Il nuovo impianto di potabilizzazione entrerà in funzione alla fine dell’anno
Verso l’abolizione degli Ambiti territoriali
I
l 31 dicembre verranno aboliti
gli Ambiti Territoriali Ottimali
(ATO), ovvero i territori appositamente delimitati in funzione
dell’organizzazione e della gestione
del servizio idrico integrato da parte delle Autorità d’ambito (AATO).
Secondo l’architetto Giorgio Maggi della Direzione Ambiente della
Regione Lazio, questo significa
che, nella nostra zona, la gestione
pratica sarà comunque assicurata
dall’Acea, mentre dovrà cambiare
l’organismo che ne controlla l’operato e stabilisce gli indirizzi, al
momento la Conferenza dei sindaci. Ma la Regione non ha ancora
emanato una legge per delineare il
nuovo assetto del servizio idrico.
L’argomento è probabilmente spinoso visto che l’Acea non si sbilancia e non rispondono neppure
gli assessori provinciali Michele
Civita (Urbanistica e ambiente) e
Antonio Rosati (Bilancio). Eppure, durante la campagna elettorale
per le comunali, quest’ultimo si era
mostrato molto favorevole all’acqua pubblica e aveva parlato di un
progetto per la gestione del servizio
idrico a livello provinciale.
L’abolizione degli ATO potrebbe,
anzi dovrebbe, essere l’occasione
giusta per dare attuazione ai risultati dei due referendum sull’acqua.
Intanto, le tariffe applicate non
possono più prevedere un guadagno del 7% e devono, quindi,
essere abbassate. È auspicabile,
inoltre, che il nuovo organismo
di controllo dia maggior peso alle
istanze dei comuni più piccoli
nelle decisioni sugli investimenti.
Si pensi, per esempio, all’adeguamento della rete idrica all’estensione effettiva dell’abitato,
oppure all’articolazione tariffaria.
Nell’ambito della Conferenza dei
Sindaci il Comune di Trevignano
non ha potuto opporsi all’aumento delle tariffe deciso a fine 2010,
malgrado l’acqua fornita non fosse
tecnicamente potabile per via del
livello di arsenico.
La qualità dell’acqua fornita a
caro prezzo è l’altro versante del
problema acqua. A Trevignano,
l’impianto per la potabilizzazione
dell’acqua dovrebbe essere messo
in opera entro fine anno. Nel frattempo, la Commissione europea
ha concesso la deroga fino a 20
microgrammi/litro con esclusione
dell’acqua fornita ai bambini di
età inferiore ai tre anni e, grande
novità, quella utilizzata dalle industrie alimentari e dai punti vendita. In teoria, anche bar, ristoranti
e pasticcerie si dovrebbero essere
già attrezzati con de-arsenificatori
“personali”: in pratica, questi vengono richiesti solo agli esercizi
nuovi, mentre per gli altri si aspetta
l’impianto dell’Acea.
Resta il mistero della “fontana
leggera” di Trevignano che ancora
non funziona.
Alessandra Lombardi
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Primo Piano
Ottobre 2011
Bracciano. Il sindaco Sala: «Troppi allarmismi che non si fondano su competenze scientifiche» Anguillara. Manganese e floruri
Presto il “dearsenificatore” per Vigna di Valle La Fonte Claudia
e un nuovo sistema di miscelazione delle acque chiusa da 30 mesi
D
opo la confusione scatenata
dalle nuove normative europee, le diatribe sia in ambito scientifico che politico e le polemiche sui ritardi ammassati dalla
burocrazia delle deroghe, l’allarme
arsenico, “familiare” nei dintorni
lacustri, data la natura vulcanica
del terreno, è di nuovo balzato agli
onori della cronaca braccianese.
Rispondendo alla richiesta di sicurezza espressa a mezzo stampa
da alcuni cittadini, l’ennesima informativa dell’Amministrazione
di Bracciano torna a ribadire la
trasparenza dei valori evidenziati
dalle analisi effettuate dal Comune
e la necessità di seguire le indicazioni del Ministero Superiore della
Sanità e della Asl, che sconsigliano
l’assunzione e l’uso alimentare di
acqua corrente con concentrazioni
di arsenico superiori ai valori CE
(10 μg/l) solo per bambini al di sotto dei tre anni.
Il sindaco Giuliano Sala ha assicurato che l’impianto di dearsenificazione annunciato per la zona di Vigna di Valle, servita dai pozzi della
località Lega (quelli a più alta concentrazione di arsenico, fino a 40
μg/l), sarà ultimato a giorni, mentre
Fontanella di acqua dearsenificata
a Vigna di Valle
si stanno cercando soluzione per ridurre i livelli della sostanza anche
nelle acque potabili di Bracciano,
addotte dai pozzi siti in località
Fiora (media di 12-13 μg/l). Sala
ha ammesso che le fontanelle con
acqua dearsenificata provvisoriamente installate a Vigna di Valle,
oggetto di lamentale da parte dei
residenti, sono insufficienti al
fabbisogno reale, in quanto limitate nell’erogazione dai tempi necessari al trattamento della mole
d’acqua o dall’eccessiva concentrazione di arsenico in essa presente. Il dearsenificatore abbasserà l’arsenico “da rubinetto” al di
sotto dei 10 μg/l, quantità inferiore ai 20 μg/l fissati dalla Comunità
Europea entro il 31/12/11. Per la
cittadina l’Amministrazione di
Bracciano sta invece vagliando tra
la possibilità quella di un’impiantistica a filtraggio, che comporterebbe tuttavia la questione dello
smaltimento delle scorie minerali
prodotte, e quella di un sistema
di miscelazione che potrebbe più
agevolmente ricondurre nella norma i parametri delle acque. Il Comune attende a tal scopo le autorizzazioni provinciali per trivellare
altri pozzi in zona Fiora e sta verificando la disponibilità di nuovi
pozzi in diverse aree, tra le quali il
terreno in cui scorre la vena acquifera che approvvigiona Manziana.
Sala punta ad adottare una soluzione entro i termini del mandato, in
scadenza nella primavera 2012.
Sarah Panatta
Manziana. Da giugno installata anche una “fontana” ecologica per la distribuzione di acqua
Interventi sulla rete idrica per migliorare
l’approvvigionamento e la distribuzione
I
l bene primario acqua diventa
sempre più una ricchezza. Lo
sanno bene gli abitanti del Corno d’Africa, che sono stati colpiti
da un’eccezionale siccità in questi
mesi che ha messo in ginocchio
tutto il paese. Lo sanno bene anche i cittadini italiani, che si sono
espressi plebiscitariamente contro
la privatizzazione delle sorgenti. E
anche i cittadini di Manziana sanno
distinguere bene il valore di questa
fonte. Nessuno ha dimenticato i disagi e i problemi registrati la scorsa
estate dati proprio dalla carenza di
acqua. Problemi tanto sentiti, che
sono addirittura diventati oggetto
di scontro politico, per le soluzioni
adottate e la tempestività degli interventi.
L’Amministrazione guidata da Lucia Dutto, presa anche un po’ in
contropiede dalle problematiche, è
dovuta intervenire in maniera sostanziale sul vecchio acquedotto,
per far fronte alla scarsità di acqua,
con divieti e ordinanze ad hoc, che
hanno alimentato la bagarre politica.
Ad un anno di distanza e grazie anche ai finanziamenti ricevuti dalla
Regione, è stato possibile il rifacimento di parti vetuste dell’acquedotto e la realizzazione di una seconda linea di adduzione ai serbatoi
di approvvigionamento idrico, con
apposizione di una pompa più potente e la realizzazione di un secondo pozzo che permette la fornitura
di circa trenta litri di acqua in più
al secondo.
Il lavoro che ha impegnato in tre
anni circa un milione di euro, ha
permesso, come dicono fieri e orgogliosi da piazza Fara, di risolvere il problema storico a Manziana
dell’approvvigionamento
idrico
nel periodo estivo. L’uso e il consumo di acqua è poi strettamente
connesso anche ai rifiuti. Pensiamo
soltanto alle bottiglie che vengono
utilizzate e poi smaltite, non sempre correttamente. Pensiamo al
vetro, alla plastica e soprattutto ai
rifiuti alla fonte. Per ovviare a questo problema e in linea anche con
le scelte ambientaliste adottate, il
Comune ha fatto installare a partire
da giugno di questo anno una fontana ecologica. Si tratta di un sistema
che permette ai cittadini di utilizzare, ad un costo simbolico, l’acqua
pubblica a fini alimentari. A differenza dell’acqua che arriva direttamente dal rubinetto, questa viene
dapprima microfiltrata, in modo da
catturare tutte le microparticelle in
sospensione presenti ed eliminare il
sapore di cloro tipico dell’acqua del
rubinetto. In seguito viene refrigerata, in modo da renderla subito
utile al consumo anche nei mesi più
caldi dell’anno ed è disponibile sia
con che senza gas.
Francesco Paolocci
U
ltimamente si parla spesso di acqua: acqua fonte
della vita, acqua bene
comune, acqua all’arsenico...
e che fine ha fatto la veneranda
fonte dell’acqua Claudia ad Anguillara? Dopo 2000 anni di instancabile attività da marzo 2009
è chiusa a causa della presenza
di floruro, manganese e arsenico nelle sue acque, uno scacco
alla storia e ai suoi affezionati
clienti che si chiedono quando potranno di nuovo usufruire
dell’effervescenza di questa sorgente. Per avere una risposta al
quesito ci siamo rivolti all’assessore all’Ambiente di Anguillara
Enrico Stronati, che ci ha messo
al corrente del fatto che la problematica dell’acqua deve essere
affrontata tenendo in considerazioni due aspetti diversi: un
aspetto normativo, per il rispetto
dei limiti imposti dalla UE, e un
aspetto igienico-sanitario, per il
rispetto della salute dei cittadini.
Sfortunatamente a causa della conformazione geofisica del
sottosuolo nel nostro territorio
le falde acquifere si caricano di
metalli, quali appunto l’arsenico,
che sono stati dimostrati nocivi
per l’organismo umano. Questa
problematica investe ovviamente
anche la fonte dell’Acqua Claudia dove, oltre alla presenza di
arsenico, come già detto, sono
state rilevate tracce di manganese e floruro. Per procedere alla
soluzione del problema e alla riapertura della fonte il Comune ha
effettuato una ricerca e preso accordi con una società che ha messo a punto un sistema innovativo
di filtraggio dell’acqua attraverso palline di ceramica capaci di
trattenere i metalli. La continua
ricerca ed evoluzione del settore
ha permesso di ideare un metodo sicuramente meno costoso
dell’osmosi inversa, dal momento che i filtri di ceramica vengono lavati e quindi riutilizzati, e
in cui vi è un minore sacrificio
di acqua (ricordiamo che con il
metodo dell’osmosi inversa circa
i 2/3 dell’acqua vengono gettati). Trattandosi di metodi ancora
sperimentali il Comune sta definendo le modalità affinché si
abbia la possibilità di testare a
titolo gratuito un progetto pilota
solo dopo il quale sarà possibile
decidere coscientemente.
Michela Mansi
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Ottobre 2011
ex Centro Hobby
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Primo Piano
Ottobre 2011
Anguillara. Sul piano tecnico le operazioni sono rese più difficili dall’assenza di una rete idrica unica
Promossi interventi e progetti sulle condotte sabatine
per la riduzione dei livelli di arsenico e floruri nell’acqua
I
l problema dell’acqua contaminata da arsenico e fluoruri,
è stato uno dei principali argomenti di confronto politico tra le
varie compagini durante l’ultima
campagna elettorale per il governo
del Comune di Anguillara.
All’indomani del suo insediamento
la Giunta Pizzorno, insieme alle diverse realtà del territorio, ha cercato di fronteggiare l’emergenza con
una serie di misure tampone che, in
quanto tali, non avevano la presunzione né le caratteristiche per essere definitive. La prima decisione è
stata la messa a regime delle analisi
delle acque con cadenza periodica
e la pubblicazione delle stesse sul
sito del Comune. Sul piano tecnico
la mancanza di un’unica rete idrica
complicava non poco il tentativo
di trovare una soluzione stabile
e di lungo periodo. Il territorio di
Anguillara, infatti, è servito da diversi acquedotti, alimentati da pozzi artesiani, non collegati fra loro:
quello del Montano, che rifornisce
il centro storico e zone limitrofe,
quelli di Colle Sabazio, Ponton
dell’Elce, Colle Biadaro e Pantane.
L’impianto di Pantane ha creato
meno problemi di tutti, sia considerando il basso numero di abitanti,
che la presenza di un preesistente
impianto ad osmosi. Le ultime
analisi della Asl RmF confermano
in effetti il basso contenuto di arsenico e fluoruri. L’impianto del
Montano invece dovrebbe teoricamente avere bassi livelli di arsenico grazie al collegamento ad
hoc realizzato in collaborazione
con Acea. L’acqua viene infatti
miscelata con quella dell’acquedotto del Peschiera, che rifornisce
tutta Roma Nord e ha bassi valori
di arsenico e fluoruri. Le analisi
effettuate nel periodo luglio-settembre 2011, tuttavia, hanno fatto
registrare il superamento dei valori
di arsenico rispetto alla soglia di 10
µg/l (microgrammi/litro) , prevista
dalla normativa, tanto che il Comune ha dovuto far realizzare alcuni
impianti di dearsenificazione nelle
mense scolastiche e ricorrere alle
famose “casette dell’acqua”. A
metà luglio sono stati completati i
lavori per il potenziamento dell’acquedotto di Colle Sabazio, dove i
livelli di arsenico sono scesi drasticamente dai 23 µg/l di maggio a 5
µg/l di agosto.
Le maggiori preoccupazioni vengono invece dalle condotte di Colle
Biadaro, dove tra maggio e settembre sono stati registrati livelli di
arsenico intorno ai 27 µg/l. Qui il
Comune ha in progetto di realizzare una tubazione di collegamento
con il Montano e un conseguente
aumento dell’afflusso di acqua dal
Peschiera. Costo dell’opera stimato in 300mila euro. Critica anche la
situazione a Ponton dell’Elce dove
i valori di arsenico si aggirano sui
28 µg/l. In questa zona è stata realizzata una fontana pubblica con
filtro ad osmosi che però, pur avendo bassi valori di arsenico, ha fatto
registrare a metà giugno la presenza di batteri coliformi sopra i valori
di legge.
Marco Benigni
L’assessore Enrico Stronati: «Un approccio rapido e risolutivo per fare fronte ad un’emergenza»
Le casette dell’acqua: pubblicati i dati delle analisi Asl
Tessera gratuita per prelevarne fino a 10 litri ogni giorno
«L
e casette dell’acqua
sono una prima doverosa, rapida risposta ai
tanti cittadini che da mesi attendono di sapere come e dove approvvigionarsi di acqua potabile»,
queste le parole con cui il sindaco
Francesco Pizzorno il 20 luglio
annunciava l’installazione di tre
“Casette dell’acqua” nel territorio
di Anguillara.
Si tratta di impianti che prelevano
e dearsenificano l’acqua proveniente dall’acquedotto, con un sistema di membrane microfiltranti.
Ad ogni utenza viene assegnata
una tessera gratuita con la quale è
possibile prelevare sino a 10 litri al
giorno di acqua potabile. Le casette sono anche in grado di fornire
acqua refrigerata gasata o liscia al
prezzo di 5 centesimi di euro ogni
litro e mezzo.
Ad oggi ne sono state installate tre
su cinque previste e risultano essere state consegnate circa 2.000
tessere del primo lotto di 4.300. La
gestione è stata affidata ad una società privata, la Logica Acqua Srl,
e questo ha scatenato le critiche del
Comitato Acqua Pubblica Anguillara che, in un documento inviato
alla Giunta, denuncia come così
vengano disattesi “i principi referendari vincitori”.
Secondo il Comitato, all’azienda
Logica Acqua Srl si permetterebbe così di utilizzare in regime di
monopolio «l’acqua del nostro acquedotto (ad uso gratuito) per poi
trattarla e distribuirla a pagamento». L’accusa mossa verso l’Amministrazione è dunque quella di
aver realizzato di fatto una privatizzazione dell’acqua bene comune, introducendo «il principio che
l’acqua è una merce».
L’assessore all’Ambiente, Enrico
Stronati, replica che si tratta solo
di una soluzione tampone temporanea per far fronte a un emergenza rispetto alla quale c’è bisogno di
un «approccio risolutivo e rapido».
L’accusa di voler privatizzare l’acqua pubblica viene dunque respinta al mittente con due motivazioni
di fondo. Da una parte la mancanza
di risorse economiche che consentirebbero interventi strutturali definitivi sugli acquedotti, in attesa
che la Regione dia segnali in tal
senso, dall’altra necessità di «dare
una fonte di acqua potabile ai cittadini che, per ora, non ce l’hanno»,
conclude l’assessore.
Oltre alla critica politica però ve
ne sono state altre più tecniche
circa il funzionamento dei distributori d’acqua. Parecchi utenti
hanno lamentato cali di pressione
e interruzioni del flusso durante
l’approvvigionamento, dovute al
fatto che la pressione viene mantenuta bassa per evitare rotture nelle
tubazioni dell’acquedotto. Altri
ancora lamentano le code che si
formano durante le ore di punta.
Risolto invece in questi giorni il
problema della mancata affissione
delle analisi dell’acqua erogata
dalle casette. Si è scoperto così che
i valori dell’arsenico sono abbondantemente sotto la soglia dei 10
µg/l previsti dalla normativa attestandosi attorno a 1 µg/l.
M. B.
6
Politica
Ottobre 2011
Emiliano Minnucci, capogruppo Pd alla Provincia di Roma: «Una mozione contro la discarica a Riano»
«Investire su raccolta differenziata e impianti di trattamento»
Un piano di piccole opere pubbliche per rilanciare l’economia
I
l Consiglio provinciale di Palazzo
Valentini ha bocciato la decisione del Commissario straordinario
all’emergenza ambientale, il prefetto
Giuseppe Pecoraro, che ha individuato a Quadro Alto, nel Comune di
Riano, il sito per la nuova discarica
di Roma.
«Abbiamo approvato la mozione presentata dal Partito democratico e sostenuta dai gruppi della maggioranza» ha ricordato Emiliano Minnucci,
capogruppo del Pd e primo firmatario
della mozione.
«A Quadro Alto, per dimensioni e
volumetrie del sito (45 ettari con
cave profonde fino a 70-80 metri,
ndr), si rischia di riprodurre il modello di una mega discarica, mentre
l’obiettivo iniziale, condiviso da tutte
le istituzioni e dal Commissario, era
di non ricreare una nuova Malagrotta
ma puntare su un ciclo più innovativo e sostenibile per la gestione dei
rifiuti. La scelta di un sito di piccole
dimensioni e di breve durata avrebbe responsabilizzato e confermato la
volontà delle istituzioni di aumentare
la raccolta differenziata e mettere a
regime gli impianti di Trattamento meccanico biologico (Tmb) già
realizzati a Roma. Con la nostra
mozione, quindi, vogliamo esortare
l’attivazione degli impianti di Tmb
per interrare solo gli scarti resi inerti e sollecitare la Regione Lazio a
rendere disponibili i 135 milioni di
euro stanziati per incrementare la
percentuale di raccolta differenziata
“porta a porta”. Da tempo la Provincia di Roma aveva lanciato l’allarme
alle istituzioni competenti, con un
atteggiamento improntato alla massima collaborazione: idee e progetti
chiari per scongiurare la cosiddetta emergenza rifiuti. In particolare,
sono state avanzate alla Regione alcune proposte alternative secondo un
principio di sostenibilità, che solo a
parole tutti dicono di condividere. Le
ripetute sollecitazioni della Provincia
ad agire tempestivamente, non hanno
tuttavia trovato riscontro. Al contrario, anzi, si è cercato di scaricare sui
Comuni del quadrante nord della provincia i problemi irrisolti della Capitale. Il Comune di Roma ha perso
tre anni a cercare in giro per il Lazio
siti idonei: si era parlato addirittura
di Allumiere, distante 70 chilometri.
Tutto ciò mentre Malagrotta veniva
saturata con l’interramento di rifiuti
non trattati, visto che gli impianti di
Tmb sono stati attivati solo da poco
tempo e la raccolta differenziata a
Roma è ferma intorno al 20%. Eppu-
Emiliano Minnucci
re l’esempio della Provincia di Roma
fa comprendere come politiche ambientali lungimiranti possano trovare
reale applicazione e incidere nella
vita di centinaia di migliaia di cittadini. Per quanto riguarda la raccolta
differenziata “porta a porta”, infatti,
dal giugno 2008 ad oggi, la Provincia ha finanziato progetti in 56 Comuni per una popolazione coinvolta
di circa 857.000 abitanti e circa 24
milioni di euro investiti. L’obiettivo
è di coinvolgere un milione di abitanti entro il 2012. A questi risultati
si aggiungono i finanziamenti della
Provincia di Roma per 35 centri di
raccolta e 4 impianti di compostaggio: Anguillara Sabazia, X Comunità
Montana, Velletri, Gallicano nel Lazio. La scelta di Quadro Alto, dunque, rappresenta un fallimento per
le istituzioni politicamente e amministrativamente competenti, ovvero
Regione Lazio e Comune di Roma,
che hanno deciso di abdicare al proprio ruolo, rimettendo di fatto la decisione nelle mani del Commissario
governativo».
Nel comprensorio sabatino la raccolta differenziata ha subìto diverse vicissitudini.
«La Provincia di Roma ha finanziato le isole ecologiche di Anguillara,
di Bracciano e di Canale, oltre ad un
impianto di compostaggio, con l’obiettivo di promuovere e incentivare
la raccolta differenziata dei rifiuti urbani. A Bracciano, anche grazie alla
sensibilità e alla lungimiranza di Sandro Baroni, un grande amministratore
pubblico e presidente della Bracciano
Ambiente che mi piace ricordare, è
stato dato impulso alla raccolta “porta
a porta” e modernizzato l’impianto di
Cupinoro per la produzione di biogas.
Ad Anguillara, invece, hanno tentato
di smontare la raccolta differenziata,
tornando a percentuali irrisorie con
conseguenti aumenti della Tarsu. Con
la nuova amministrazione comunale siamo già tornati al 50%, grazie
anche alla collaborazione e alla maturità dei cittadini, mentre il futuro
impianto di compostaggio consentirà
di ridurre le spese per il trasporto e la
consegna del compost».
Una “rete di salvataggio” per l’ospedale Padre Pio
Proseguono le iniziative del Comitato Territoriale per la Difesa della Salute Pubblica per garantire la sopravvivenza dell’ospedale “Padre Pio” di Bracciano. Un
impegno che va avanti da diversi mesi e che in questa fase finale si arricchisce
del significativo supporto delle principali associazioni del territorio: una vera e
propria “rete di salvataggio” che si sta attivando per non abbassare la guardia in
vista del nuovo e definitivo pronunciamento del Tar sul futuro del nosocomio
braccianese.
In vista del prossimo 9 novembre, infatti, quando si celebrerà l’udienza pubblica
del Tar che si esprimerà nel merito sul ricorso presentato contro la chiusura
del “Padre Pio”, il Comitato ha avviato una raccolta firme che – anche grazie
all’adesione e al sostegno di molte associazioni e dei cittadini del territorio
sabatino – sta riscuotendo un notevole successo.
I tagli del Governo agli enti locali
rischiano di compromettere la gestione di molti servizi.
«La penalizzazione degli enti locali
va avanti da oltre un decennio, ma
negli ultimi tre anni si è aggravato.
Con questo falso federalismo si è
proceduto al taglio delle risorse senza controbilanci, costringendo di fatto i comuni ad introdurre nuove tasse
per garantire i servizi. Il trasporto
pubblico locale, ad esempio, registra
un taglio di 450 milioni di euro nel
Lazio: le Ferrovie investono solo
nell’Alta Velocità, la Regione non
difende più i pendolari e le aziende
di gestione non sono più in grado di
far fronte alle spese e di garantire il
servizio.
Mentre aumentano le spese dei ministeri, la decantata eliminazione delle
province e la riduzione dei piccoli
comuni finiscono solo per essere degli specchietti per le allodole e non
incideranno realmente sul bilancio
dello Stato. Insieme al taglio dei
fondi - che finirà per compromettere l’erogazione dei servizi nei settori
della sanità, del trasporto pubblico e
del sociale – ci sarà anche la paralisi
degli investimenti nelle opere pubbliche per i vincoli del Patto di stabilità.
La Provincia di Roma, ad esempio,
potrebbe spendere subito 200 milioni
di euro per scuole, strade, formazione e servizi sociali, ma il Patto frena
qualsiasi intervento. Nel comprensorio sabatino, in particolare, sono stati
finanziati ma non possono partire i
lavori per il sottovia del passaggio a
livello ad Anguillara, il parcheggio
multipiano a Bracciano, la messa in
sicurezza della Settevene Palo, la
pista ciclabile ad Allumiere e la circumlacuale».
Il blocco degli investimenti finisce
per penalizzare sia i cittadini che le
imprese.
«Taglio delle risorse, stallo degli investimenti e ritardi dei pagamenti a
fornitori e imprese, che lavorano per
la pubblica amministrazione, provocano una stretta durissima per tutta
l’economia di Roma e del Lazio: invece di infrastrutture faraoniche irrealizzabili, come il Ponte sullo Stretto, serve un piano di piccole opere
pubbliche che siano da volano per
le economie locali. Upi, Anci e Pd
hanno fatto proposte di allentamento
del Patto di stabilità per le amministrazioni virtuose con l’obiettivo di
creare nuove prospettive di sviluppo:
se il Paese non cresce, il debito pubblico non cala e finiamo in un circolo
vizioso».
7
Politica
Ottobre 2011
Insufficienti gli impianti di trattamento meccanico: Malagrotta rischia ulteriore proroga I “vincoli” di Pizzo del Prete
Le nuove discariche a Quadro Alto e Corcolle Malagrotta, inchiesta
Protestano gli amministratori locali e i cittadini della Procura di Roma
P
ost-Malagrotta: Riano
e Corcolle le due soluzioni provvisorie in
attesa del nuovo impianto
a Pizzo del Prete. «I lavori
di allestimento dovrebbero
iniziare intorno al 10 di dicembre» fa sapere il prefetto
di Roma, Giuseppe Pecoraro, dal 7 settembre anche
Commissario straordinario
per l’emergenza ambientale. Confermato il sito di
Pizzo del Prete, a Fiumicino, per costruire in tre anni
la “nuova Peccioli”, sarebbe
a dire un impianto che, ha
dichiarato nei mesi scorsi
la governatrice Polverini
«riceverà 300mila tonnellate di rifiuti e produrrà biogas ed energia elettrica» (in
sospeso anche un eventuale
termovalorizzatore), bisognava ovviare al problema della chiusura di Malagrotta, discarica ormai al
collasso, prorogata fino al 31 dicembre
2011, contro la quale a giugno l’Europa
ha aperto una procedura d’infrazione
nell’ambito delle modalità di trattamento dei rifiuti prima dello stoccaggio.
Il 7 ottobre la soluzione di Pecoraro:
nei 36 mesi prospettati per la costruzione del “sogno Peccioli” a Fiumicino,
2,5 milioni di tonnellate di rifiuti ‘pretrattati’ (come impone la direttiva Ue)
Corteo contro discarica a Riano
saranno dislocati nelle cave di Quadro
Alto, nel Comune di Riano, e un altro
milione nella discarica di via Polense a
Corcolle, non lontano dal borgo di San
Vittorino, ricadente nel VIII Municipio
di Roma. A Riano «ci sarà l’esproprio
dei terreni, i proprietari saranno indennizzati, come vi saranno delle compensazioni per la popolazione che pagherà
meno la tassa sui rifiuti», riferisce il
prefetto di Roma al Messaggero. Il piano di Pecoraro mette però in conto che i
quattro impianti romani di Trattamento
meccanico biologico per
pretrattare i rifiuti lavorino a pieno regime. Per
ora, in realtà, solo quello
di Ama in via Salaria opera al 100%. Malagrotta
1 è fermo, mentre Malagrotta 2 e Rocca Cencia
(Ama) operano al 60%.
Pare inoltre che sarebbe
comunque necessaria la
costruzione di un nuovo
impianto di Tmb per coprire le 4-5 mila tonnellate giornaliere di rifiuti
che adesso finiscono a
Malagrotta.
Del resto l’annuncio di
Pecoraro ha suscitato
proteste immediate: il
giorno dopo a Riano in
duemila hanno bloccato la
via Tiberina con un’iniziativa appoggiata da molti
personaggi pubblici e dello spettacolo. A Corcolle un migliaio di persone
hanno organizzato sit-in di protesta. Lo
stesso Pecoraro ha lanciato nei giorni
scorsi un appello alla responsabilità,
paventando il rischio Napoli, mentre
non ha escluso la possibilità di un’altra
“miniproproga” per Malagrotta, almeno
fino a marzo 2012. Dall’anno del primo
commissariamento, il 2005, sarebbe
l’ottavo rinvio.
Andrea Lamberti
Vetro, lattine e plastica sono stati raccolti, differenziati e smaltiti nell’isola ecologica
A Canale la “Giornata per la nostra Terra”
V
etro, lattine, plastica e rifiuti
di tutti i tipi sono stati raccolti e differenziati per poi
essere conferiti e smaltiti presso l’isola ecologica. Questo quanto accaduto, domenica 9 ottobre, a Canale
Monterano. Stiamo parlando della
“Giornata per la nostra Terra”, un’iniziativa che ha visto un intervento
di pulizia effettuato sulla via che,
dal bivio di Montevirginio, conduce al centro di Canale, circa tre km.
Protezione Civile, Amministrazione
comunale, Agraria, Riserva Naturale
Monterano, Pro-Loco e Cooperativa
“29 Giugno”, gli enti coinvolti. Il
gruppo di lavoro, composto da personale di ciascuno di essi, si è incontrato alle ore 9 in piazza del Campo,
dove poi a ognuno è stato assegnato
l’incarico con le rispettive zone di
competenza da pulire.
Più o meno sessanta i sacchi di im-
mondizia raccolti nelle cunette ai
margini della strada Braccianese/
Claudia, differenziati in 16 di plastica, 8 di vetro e lattine e 36 di
indifferenziata, oltre ad altri materiali ingombranti come resti di auto
incidentate, gomme, sportelli di frigoriferi.
«Parlare di rifiuti è sicuramente un
argomento interessante, ridurne la
produzione è una priorità, differenziare, riutilizzare, riciclare è indispensabile». Questo il commento
in merito del sindaco di Canale,
Angelo Stefani. «Tuttavia oggi, per
l’Amministrazione Comunale di Canale, le priorità – prosegue il primo
cittadino - sono quella di ripulire e
bonificare la nostra terra che ne ha
veramente bisogno e sensibilizzare
la cittadinanza, iniziando dai nostri
figli, con la collaborazione delle
famiglie e della scuola. Parliamo
di tutela, cura e rispetto del nostro
territorio con fatti concreti e con l’esempio».
Si tratta della terza uscita dal mese
di maggio e l’entusiasmo e l’impegno non sono mancati, nonostante
fosse una giornata ventosa e autunnale. Il primo intervento ha interessato le “Olmate” di Montevirgino
dove, oltre alla pulizia del bellissimo viale, è stata effettuata anche la
cura delle piante. In seguito, all’ingresso di Canale sono stati smaltiti
una grandissima quantità di rifiuti
e decespugliati i bordi stradali. Il
prossimo appuntamento interesserà la via Braccianese/Claudia, dal
bivio di Canale fino alle Terme di
Stigliano. La data sarà resa nota sul
sito del Comune (info@comune.
canalemonterano.rm.it) e mediante
l’affissione di locandine.
Barbara Conti
U
n dossier dell’Ispra (Istituto
Superiore per la protezione e
la ricerca ambientale) ha denunciato l’inquinamento dell’area di
Malagrotta. “Falde inquinate dalla
presenza di metalli, arsenico e ferro
e terreno contaminato dal mercurio,
insieme a una pericolosa sostanza
cancerogena, l’N-butylbenzenesulfonamide”, questo è quanto emerge
dal rapporto di cui ha dato notizia
Repubblica e che il 27 settembre i
Verdi hanno consegnato al presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Sempre secondo Repubblica
gli enti interessati solo a luglio, tramite lettera, sarebbero stati informati dei contenuti del documento da
parte del ministero dell’Ambiente,
che ha pure richiesto “di procedere
alle necessarie ulteriori indagini ambientali su tutta l’area di Malagrotta
e le attività ivi operanti”. La Procura, nel frattempo, ha aperto un’inchiesta per stabilire se la morte per
tumore di quattro persone sia stata
provocata dalle esalazioni del gassificatore di Malagrotta. Tre delle
vittime abitavano in zona, una aveva lavorato come capocantiere proprio presso il gassificatore. Manlio
Cerroni, presidente del Co. La. Ri.,
che tramite la Giovi srl gestisce Malagrotta, respinge tutte le accuse e
minaccia querele.
Intanto anche il ministro dei Beni
Culturali, Giancarlo Galan, è intervenuto sulla vicenda “discariche”
nel Lazio, rispondendo all’interrogazione del deputato Pdl Mario
Baccini sul sito di Pizzo del Prete
a Palidoro. Il tono della missiva è
severo: «La Regione Lazio non ha
in alcun modo coinvolto la direzione regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Lazio», che hanno
saputo tutto «dagli organi di stampa e da segnalazioni di privati cittadini». Il ministro Galan, dunque,
sembra opporsi alla decisione della
governatrice Polverini, che ha indicato nella campagna tra Fiumicino,
Ladispoli e Cerveteri il sito ideale
per una nuova discarica. E dire che
i motivi per coinvolgere gli archeologi sono piuttosto fondati, visto
che l’area è disseminata di vincoli:
ci sono le rovine di Castel Campanile, un importante insediamento
medievale, ma anche tombe di epoca etrusca, più altre presenze archeologiche non vincolate «ma in parte
evidenziate nel corso di campagne
di scavi» come ricorda il ministro
Galan.
A.L.
8
Ottobre 2011
La scuola media San Giovanni Bosco di Bracciano ha aderito al progetto sul ciclo dei rifiuti
ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE AMBIENTALE NEGLI ISTITUTI DEL TERRITORIO
PER FAVORIRE E PROMUOVERE IL CONCETTO DI SVILUPPO SOSTENIBILE
Dopo la Scuola dell’Infanzia e Primaria T. Tittoni di Bracciano, anche la Scuola Media Statale S.G. Bosco di Bracciano ha aderito al progetto sul ciclo dei rifiuti per l’anno scolastico 2011- 2012, promosso
dalla Bracciano Ambiente S.p.A., che vuole in questo modo diventare promotrice di una sensibilizzazione su tematiche quali la riduzione, la differenziazione e il riutilizzo del rifiuto, come investimento per il
futuro del territorio e delle persone che in esso vivono.
L’attività di educazione ambientale nelle scuole del territorio, nelle sue molteplici applicazioni, diventa
così un modo per modificare comportamenti di consumo errati e per introdurre o incrementare il concetto dello sviluppo sostenibile.
La Questione dei Rifiuti è diventata ormai una urgenza ed una emergenza sociale per due motivi fondamentali: in primo luogo, si producono troppi rifiuti e a breve non sapremo più dove e come smaltirli;
in secondo luogo, è ormai dimostrato che le risorse del pianeta non sono infinite e che è importante
cominciare a riutilizzare più volte quelle già usate. Per trasformare i Rifiuti in Risorse è necessario introdurre concetti come Recupero e Riciclaggio. La gestione dei rifiuti va quindi riorganizzata in funzione di
queste due parole chiave.
Rivolgendosi ai ragazzi delle nostre scuole, la Bracciano Ambiente S.p.A. intende sviluppare sensibilità
sulla tematica dei rifiuti e stimolare un approccio critico e costruttivo per capire insieme i sistemi e le
buone pratiche per ridurre la produzione di rifiuti in ogni singolo nucleo familiare, oltre che insegnare a
differenziare correttamente.
Si tratta di un progetto pilota che prevede un ciclo di lezioni nelle classi, tenute da un ingegnere ambientale e da altri tecnici del settore, unitamente a una serie di visite guidate presso l’Isola ecologica,
per far conoscere i sistemi di gestione del ciclo del rifiuto sul nostro territorio, e presso i nuovi impianti di
Cupinoro, per illustrare le linee di sviluppo e le moderne tecniche di recupero e depurazione.
Il nostro scopo è quello di accrescere le quantità e la qualità dei rifiuti differenziati dai cittadini e di sollecitare e sensibilizzare i ragazzi al rispetto e alla cura dell’ambiente, certi che solo partendo da un’attenzione collettiva all’ambiente condiviso dalla comunità (scuola, quartiere, strada di abitazione, luoghi
frequentati abitualmente) è possibile fare acquisire come obiettivo sociale il rispetto della propria città
e delle persone che la vivono.
Fondamentale, come già accennato, è il rispetto nei confronti dell’ambiente, ma per questo è necessario avvicinare i ragazzi al mondo naturale: un buon veicolo ci è sembrato quello di finanziare per l’anno
scolastico 2011-2012 un corso di orienteering aperto a tutti i ragazzi della Scuola Media, tenuto da un
istruttore federale F.I.S.O., Federazione Italiana di Corsa Orientamento.
Bracciano Ambiente S.p.a. – Sede Amministrativa: Via Archimazzasette, 2 - Tel. 06.97.24.05.66 / Fax 06.97.24.05.64
Sede Legale: P.zza IV Novembre, 7 - Sede Operativa: Via Settevene Palo Km 6,5 - Tel. 06.99.87.751 / Fax 06.99.87.791
00062 Bracciano (RM) - C.F. /P.IVA 08080561007 - www.braccianoambiente.com
9
Politica
Ottobre 2011
Esterino Montino, capogruppo Pd: «La Giunta chiude ospedali e blocca opere pubbliche» Presentato il Piano industriale
«Il Piano Rifiuti della Regione è da rifare: Sogin, interventi
approssimazione e incapacità di confronto» all’Enea Casaccia
«F
orse la governatrice Polverini è convinta di essere
ancora in campagna elettorale: più che un bilancio dei primi
diciotto mesi di governo, recentemente
ha dato vita a una kermesse, una manifestazione in stile “red carpet” nella
quale definisce ‘modello’ Lazio un
regione in agonia, impantanata e pieno di guai, con problemi molto seri e
per di più aggravati dall’insipienza del
Comune di Roma e dall’incapacità di
governo dell’attuale amministrazione
regionale».
Esterino Montino, capogruppo regionale del Partito democratico non fa
sconti alla presidente Polverini e aggiunge che «in un anno e mezzo il Consiglio ha approvato solo una decina di
leggi, mentre la Giunta ha fatto molto
di più chiudendo 20 ospedali nelle province del Lazio e portandoci dritti dritti
verso l’emergenza rifiuti».
Secondo Montino «le soluzioni coraggiose non esistono, quando ci sono
scelte a metà che non raccontano tutto:
in diciotto mesi, infatti, le tensioni sociali in questa regione sono cresciute
a dismisura. Le imprese annaspano. Il
confronto con la società in tutte le sue
Esterino Montino
articolazioni è del tutto assente. Centinaia di cantieri sono bloccati, i Comuni
non hanno i soldi per pagare i lavori già
appaltati e che la Regione ha promesso.
Il bilancio, quello che riguarda i cittadini e non le astratte formule politiche,
è desolante e in passivo in modo allarmante».
«Sul fronte dei rifiuti, ad esempio, la
Polverini e la sua Giunta avrebbero voluto risolvere i problemi di immondizia
di tutto il Lazio realizzando una nuova
discarica a Pizzo del Prete - prosegue il
capogruppo Pd - peccato che la scelta di
questo sito sia risultata idonea solo per
la governatrice del Lazio e per la sua
strettissima cerchia di fedelissimi. Il
solito mix di poca concertazione, incapacità di confronto e approssimazione,
che ha portato alla bocciatura da parte
del ministero per i Beni Culturali». «Il
ministro Galan, infatti, ha sollevato
dubbi e perplessità sull’individuazione
del nuovo sito a Fiumicino e ha sottolineato come la Regione Lazio non ha
coinvolto in alcun modo la Direzione
regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio nonché le competenti
Soprintendenze nell’individuazione di
aree idonee alla localizzazione di un
nuovo sito di discarica con inceneritore
e che neanche successivamente si è proceduto ad una fase di consultazione».
Per Montino, in definitiva, «il Piano
rifiuti della Polverini è tutto da rifare».
Il capogruppo Pd alla Pisana conclude
sottolineando che «il Lazio, con i suoi
378 Comuni e i suoi cittadini, tutto
sembra diventato, soprattutto in questo
2011, una variabile marginale del governo regionale; tutto sembra utilizzato
per un gioco politico nazionale, per ridisegnare gli equilibri del Pdl. Diciotto
mesi di centrodestra e il Lazio è nudo».
F.S.S.
di Pierstefano Durantini
I
l presidente di Sogin, Giancarlo
Aragona, e l’amministratore delegato, Giuseppe Nucci, hanno illustrato il piano industriale dell’ente
previsto per il periodo 2011-2015: fra
gli obiettivi principali dell’impresa
vi è il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle operazioni
svolte ma soprattutto l’ottimizzazione dei tempi e dei costi dell’attività
di decommissioning, la parola usata
nel linguaggio tecnico per indicare
lo smantellamento e la bonifica delle
centrali nucleari non più in attività.
La società intende mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi, smantellare
gli edifici convenzionali, valorizzare
all’estero le competenze delle imprese italiane. Nucci ha spiegato che lo
scopo principale della società sarà
quello di restituire alla cittadinanza le
parti del territorio di cui finora non ha
potuto fruire, perché ancora pericolose: tra i risultati recentemente raggiunti, per ciò che ci riguarda più da
vicino, si segnala lo smantellamento
della prima scatola a guanti contaminata da plutonio presso il Centro
Enea Casaccia. Il nuovo contratto
normativo nel 2010 ha affidato a Sogin anche il compito di individuare
il luogo dove in seguito procedere
all’edificazione del nuovo Parco Tecnologico e del Deposito Nazionale
di rifiuti radioattivi di cui avrà pure
la gestione. Il Deposito, in particolare, verrà progettato guardando alle
migliori esperienze internazionali,
garantirà la messa in sicurezza permanente dei rifiuti radioattivi, che
attualmente sono sparsi in diversi
depositi temporanei del territorio nazionale, la cui mole è di circa 80 mila
metri cubi (si tratta di rifiuti a bassa
e media radioattività derivanti dalla
medicina nucleare, rifiuti industriali e
derivanti dalla ricerca, come radioterapica e diagnostica). Nucci ha infine
parlato del Parco Tecnologico, che
sarà un centro di eccellenza italiano
in materia di ricerca e formazione per
le attività di decommissioning.
Chiara Tiana
Notizie... di servizio
È
l’undicesima in Italia ed è aperta solo da quattro mesi, ma gli effetti benefici sul mercato locale dei carburanti, in
termini di prezzi di benzina e gasolio sono già evidenti. Si tratta della nuova stazione di rifornimento, forse un po’
nascosta, situata presso il centro commerciale di Bracciano Nuova e appartenente alla catena di distribuzione del locale
ipermercato.
Grazie a una filiera di approvvigionamento petrolifera molto breve consente un miglioramento dei costi di produzione e
quindi un abbattimento significativo dei prezzi alla pompa per il consumatore finale.
Qualcuno potrebbe obiettare che si tratti di pubblicità, ma in un momento in cui i prezzi degli idrocarburi schizzano in alto,
pure a causa del recente aumento dell’iva, pare doveroso dare certe informazioni ai cittadini.
Premesso che sarebbe auspicabile diminuire l’uso dell’auto, di sicuro il raffronto dei prezzi fa comprendere bene perché la
lobby dei benzinai è contraria alla libera concorrenza in questo delicato e costoso settore.
Su www.lagone.it
il giornale
in formato pdf
Ogni giorno
informazioni,
curiosità ed eventi
del comprensorio
10
Ottobre 2011
Il presidente Nicola Zingaretti: «Iniziative contro le infiltrazioni e a favore della cultura della legalità»
La Provincia di Roma vara pacchetto di misure antimafia
Dalla Consulta alla costituzione di parte civile nei processi
L
a Provincia di Roma vara un pacchetto di misure antimafia, dalla creazione di un’apposita
Consulta alla decisione di costituirsi parte civile nei processi, fino alla realizzazione della stazione unica appaltante, alla stesura di un dizionario
enciclopedico e al coinvolgimento di band musicali
delle scuole del territorio. A presentare le novità
sono stati - lunedì 3 ottobre a Palazzo Valentini - il
presidente Nicola Zingaretti e l’assessore alla Sicurezza, Ezio Paluzzi.
«Il 19 luglio scorso - ha detto Zingaretti - abbiamo
promosso la fiaccolata contro le mafie al Pantheon,
che per noi non è stata una parentesi nel nulla. Per
questo oggi presentiamo un pacchetto di provvedimenti che vuole essere una strategia contro le
mafie e le infiltrazioni e a favore della cultura della
legalità».
«Queste iniziative sono il minimo che si possa fare
alla luce di quanto sta avvenendo sul territorio. Bisogna fuggire da due reazioni opposte al fenomeno, entrambe sbagliate: la prima è quella di negare,
far finta che non esiste e minimizzarlo. Sappiamo
invece - ha sottolineato il presidente della Provincia di Roma - che c’è un ingente investimento di
capitali provenienti da attività illecite e criminali. La
seconda reazione da evitare è quella di avere paura, con l’illusione che ritrarsi nel privato sia la soluzione. Bisogna invece parlare e conoscere, perché
c’è una parte della società che vuole organizzarsi e
prendere la parola».
La Consulta sarà una sede permanente di confronto, discussione e proposta sui problemi legati
alle infiltrazioni della malavita organizzata nell’area metropolitana di Roma. Potranno farne parte
le amministrazioni comunali e municipali, gli enti e
le associazioni che sul territorio provinciale sono
impegnate per rafforzare una cultura della legalità e della prevenzione di ogni forma di criminalità
organizzata. Inoltre, redigerà un rapporto annuale
sulle infiltrazioni.
Per quanto riguarda invece la costituzione di parte
civile della Provincia nei processi di mafia per reati commessi sul territorio, si prosegue una prassi
già attiva nei processi riguardanti i reati di usura e
violenza sessuale. «Una novità non solo simbolica - ha commentato Zingaretti - chi è vittima di un
reato di mafia deve sapere che non è solo, ma al
suo fianco ha la Provincia di Roma».
C’è poi la stazione unica appaltante per la gestione
delle procedure di gara attraverso cui contrastare
possibili infiltrazioni di tipo mafioso in un settore a
rischio come quello degli appalti pubblici. Provincia
di Roma e Prefettura hanno già definito l’insieme
delle attività connesse all’istituzione della stazione
unica e hanno elaborato una proposta di Convenzione che verrà presentata nei prossimi giorni ai
sindaci dei 120 Comuni del territorio per la sottoscrizione.
La Provincia di Roma, inoltre, ha aderito ad un Avviso Pubblico - Enti locali e Regioni per la formazio-
ne civile contro le mafie, un’ associazione nata nel
1996 con l’intento di collegare ed organizzare gli
amministratori pubblici impegnati nella cultura della
legalità e presieduta da Andrea Campinoti, sindaco
di Certaldo.
Sarà poi avviata una collaborazione con la casa
editrice Aliberti per la realizzazione del primo Dizionario Enciclopedico sulle Mafie in Italia, un
progetto ambizioso che sarà curato e diretto da
Claudio Camarca, in collaborazione con un Comitato Scientifico presieduto dal prof. Enzo Ciconte. Il
Dizionario Enciclopedico, che sarà pubblicato alla
fine del 2012, intende fornire un completo repertorio alfabetico di quelle migliaia di nomi, fatti, date e
luoghi che compongono il fenomeno
delle mafie in Italia. La Casa editrice Aliberti, inoltre, pubblicherà entro la fine dell’anno anche un
instant book sulla situazione delle infiltrazioni della
malavita organizzata nel territorio dell’ area metropolitana di Roma.
Infine, i progetti con le scuole superiori: “Concerti
contro le Mafie” e “Informati per Informare”.
La prima iniziativa si è già svolta 14 ottobre presso
la Casa del Jazz, dove si sono esibiti 18 dei 105
gruppi musicali delle scuole superiori. “Informati per Informare” prevede un ciclo di lezioni nelle
scuole i cui contenuti riguarderanno tanto la conoscenza dei fenomeni mafiosi quanto le norme e le
modalità per affermare e consolidare la cultura della legalità, dei diritti e della giustizia sociale.
Un bando innovativo per la gestione degli impianti tecnologici e termici degli istituti superiori
“Servio energia”: riduzione dei consumi e taglio delle spese
U
n bando innovativo per la gestione degli
impianti tecnologici e termici degli istituti superiori di Roma e della provincia
e degli edifici di proprietà dell’amministrazione
provinciale, che si propone di ridurre i consumi
energetici, tagliare le spese di almeno 5 milioni
di euro l’anno e migliorare l’efficienza del patrimonio immobiliare dell’amministrazione provinciale. Il nuovo appalto, per un valore di 22 milioni
e 329mila euro all’anno e della durata di 7 anni
(complessivamente 153 milioni
di euro), prevede molte novità: il costo non sarà
determinato dal consumo del combustibile, ma
dalla garanzia della climatizzazione a temperatura stabilita e con costo predeterminato; il contratto, che sarà siglato con la società vincitrice
del bando, non verrà affidato ad una sola ditta,
ma il patrimonio immobiliare della Provincia sarà
suddiviso in 4 lotti di manutenzione, in relazione
alle diverse caratteristiche climatiche, strutturali
e morfologiche.
Il “Servio energia”, che sarà garantito da ogni
ditta, è finalizzato alla climatizzazione invernale
ed è comprensivo della fornitura di combustibile, della produzione di acqua calda sanitaria e
successivi provvedimenti in materia. Il bando,
pubblicato martedì 13 ottobre, è stato presentato venerdì 14 ottobre a Palazzo Valentini dal
presidente della Provincia Nicola Zingaretti, e
dagli assessori alla Tutela dell’Ambiente, Michele Civita, e alla Scuola, Paola Rita Stella. «Con
questo bando - ha dichiarato Zingaretti - vogliamo dimostrare che grazie all’innovazione si può
intaccare il tema della qualità, risparmiando e
scommettendo sull’energia verde e sulla sostenibilità ambientale. Fino ad oggi siamo stati molto
impegnati con il progetto “tetti fotovoltaici” sulle
scuole della Provincia, che ha ridotto di molto la
spazio redazionale a pagamento
spesa pubblica. Oggi - ha aggiunto il presidente
della Provincia di Roma - presentiamo un nuovo
progetto che riguarda gli aspetti termici dell’edilizia pubblica e che si prospetta come una vera e
propria rivoluzione».
La gara si propone, infatti, con una cifra predeterminata, di garantire una temperatura fissa
all’interno degli ambienti (il metodo per ottenerla verrà scelto dalla ditta che si aggiudicherà la
gara). «Il risparmio per la pubblica amministrazione sarà di 5 milioni di euro l’anno (35 milioni
totali), che reinvestiremo per la manutenzione
straordinaria degli edifici. Con questa gara - ha
concluso Zingaretti - sarà possibile contribuire
all’ammodernamento delle infrastrutture pubbliche, che la crisi attuale non avrebbe permesso di
garantire: questa è una grandissima scommessa, ed è forse la più grande gara d’appalto del
nostro ente».
11
territorio
Ottobre 2011
Aldo Frezza, nuovo presidente del Gal Tuscia Romana: «Un’avventura coinvolgente ed entusiasmante»
«Uno strumento flessibile e operativo tra pubblico e privato
per la promozione e valorizzazione dell’intero comprensorio»
P
residente, prima di illustrarci nello specifico le
aree d’intervento verso cui
il Gal è orientato, ci ricordi cos’è
il Gal.
«Il Gal Tuscia Romana (Gruppo
di Azione Locale) è un’associazione senza scopo di lucro tra patner
pubblici e privati, la cui forma è
disciplinata dagli articoli 14-35 del
codice civile ed è costituita come
gruppo di azione locale, così come
previsto dall’iniziativa comunitaria
Leader e dal programma regionale
Leader 2007-13 approvato dalla
Commissione Europea. L’associazione riveste il ruolo di soggetto responsabile dell’attuazione del Piano
di Sviluppo Locale (PSL) della Tuscia Romana. Il nostro Gal a livello
regionale è uno dei più longevi, infatti è dal 2002 che ci presentiamo
all’Unione Europea e i nostri progetti di sviluppo vengono ritenuti
meritevoli di finanziamento».
Il Gal è quindi un soggetto che
ricopre un ruolo strategico nella
promozione e valorizzazione del
territorio.
«Assolutamente sì, il Gal è uno strumento flessibile e operativo volto
al lancio dell’intero comprensorio.
A testimonianza di questo apporto “pratico”, basti pensare che nel
Consiglio di Amministrazione, così
come previsto dalla normativa di riferimento, la rappresentanza dei privati è maggioritaria rispetto a quella
del pubblico. Se poi guardiamo alle
caratteristiche della superficie territoriale interessata dal Gal notiamo
che ben il 78,72% del territorio è incluso in aree protette o in SIC (Ssiti
d’Interesse Comunitario) e ZPS
(Zone a Protezione Speciale), a te-
stimonianza di una valenza ambientale-paesaggistica unica. Altri punti
di forza sono rappresentati dalle testimonianze storico-archeologiche
e dagli eventi folkloristici, si tratta
quindi di enormi potenzialità. Ciò
che serve è una sinergia in grado di
organizzare e rilanciare questa parte di Lazio compresa nel triangolo
Roma, Civitavecchia, Viterbo».
Cosa accadrà nei prossimi mesi?
«Da poco è terminata la procedura
di consegna dei progetti realizzati dai soggetti pubblici (Comuni e
Università Agrarie), oltre alla valutazione di questi ultimi, i prossimi
passi saranno riservati ai privati:
stiamo infatti lavorando alla pubblicazione dei bandi rivolti tra gli altri
ad imprenditori agricoli, strutture
turistiche, giovani, cooperative sociali e associazioni. Le possibilità
di finanziamento sono numerose:
ricordiamo però che per presentare
la domanda di aiuto deve essere dimostrata l’immediata cantierabilità
del progetto».
Personalmente, come vive il nuovo ruolo di presidente?
«In modo responsabile e consapevole. Il Gal è una grande opportunità per il nostro territorio, in grado
di coniugare il rilancio dell’agricoltura locale con il potenziamento del
turismo. Ci saranno dei fondi per i
giovani per la creazione di nuove
imprese, altri per la diversificazione
dell’attività imprenditoriale agricola, altri per interventi di agricoltura
sociale, in grado, cioè, di realizzare
attività agricola coinvolgendo persone svantaggiate. È un’avventura
entusiasmante che va gestita con
cura, passione e attenzione».
Flavia Paris
Due specializzazioni: “Costruzioni, ambiente e territorio” e “Trasporti e Logistica - indirizzo Aeronautico”
ISTITUTO SUPERIORE PARITARIO “SALVO D’ACQUISTO”:
ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO DALLA REGIONE LAZIO
A
ttivo dal 1982, l’Istituto Superiore Scolastico paritario
“Salvo d’Acquisto” di piazza
Santa Croce a Castel San Giuliano (Bracciano) è aperto ai giovani
che mirano a trovare uno sbocco
lavorativo nel campo dell’edilizia e
in quello della navigazione aerea.
All’interno del complesso sono
due, infatti, gli indirizzi scolastici
che, con l’entrata in vigore della
nuova riforma, hanno assunto
le seguenti denominazioni: “Costruzioni, ambiente e territorio” e
“Trasporti e Logistica - indirizzo
Aeronautico”.
Nell’Istituto, che dista circa 7 km
dal centro urbano di Bracciano
ed è raggiungibile con il servizio
di pubblico trasporto che collega
il centro di Bracciano con Castel
Giuliano, sono attive attualmente,
per entrambi
gli
indirizzi,
due
sezioni
complete per
i corsi della
mattina e una
sezione completa per i corsi serali che si
svolgono dalle
ore 17 alle 22.
Oltre alla normale attività
scolastica, l’Istituto “Salvo d’Acquisto”, che è un
ente di formazione accreditato
dalla Regione Lazio, ospita corsi
di diverso genere: dai corsi di informatica a quelli sulla sicurezza
sul lavoro, passando infine per i
corsi rivolti ai lavoratori in cassa
integrazione, di cui uno è attual-
mente in svolgimento.
Per entrambi
gli indirizzi l’orientamento
dell’istituto è
quello di preparare i giovani
soprattutto dal
punto di vista
pratico, al fine
di renderli pronti ad entrare da
subito nel mondo
del lavoro
Se per i geometri – sottolineano i
responsabili dell’Istituto - insistiamo molto sulla pratica in cantiere
e sulle attività che riguardano la
sicurezza sul lavoro, per quanto
riguarda l’aeronautico facciamo
effettuare molto spesso eserci-
spazio redazionale a pagamento
tazioni pratiche e voli di ambientamento. Lo scorso sabato, ad
esempio, abbiamo accompagnato
la 1a e la 2a all’Aeroclub di Viterbo: mentre i più piccoli hanno effettuato un volo di ambientamento, i ragazzi della classe superiore
sono stati ospitati all’interno della
torre di controllo. Ci teniamo inoltre a ricordare che l’istituto, che
stipulerà ben presto delle convenzioni con Aeronautica, Artiglieria,
Carabinieri e Guardia di Finanza,
possiede un proprio aereo che
mette a disposizione degli alunni più meritevoli. Va sottolineato,
a questo riguardo, che alla fine
dei 5 anni - in alcuni casi anche
prima- si può ottenere il brevetto
civile».
a cura di
Francesco Saverio Spanò
12
Ottobre 2011
Emesso il bando per l’assegnazione di tutti i lotti: appartamenti a 1.600 €/mq e case a schiera a 1.750 €/mq
ANGUILLARA, PARTE IL PIANO DI ZONA IN VIA DELLA MAINELLA
NUOVE OPPORTUNITÀ ABITATIVE PER FAMIGLIE E GIOVANI COPPIE
N
el corso degli anni le cooperative aderenti al i giovani che abbandonano sempre più tardi le fa- nominato “Le Fontane” in località “Trinità-I Grassi” e
Consorzio Coop Casa Service hanno realiz- miglie di origine, i disabili, i nuovi nuclei formati da soltanto adesso finalmente si è addivenuti alla fase
zato oltre quattromila alloggi nella Regione lavoratori comunitari o non». «È importante sottoli- operativa attivata dalla precedente Amministrazione
Lazio, contribuendo a dare risposte certe e definitive neare – proseguono – che alle cooperative facenti e proseguita da quella attuale. Questo è un segno
alla domanda casa delle famiglie che non potevano parte del Consorzio non è indispensabile il contributo di grande sensibilità all’emergenza abitativa presenvantare redditi elevati. Nel nostro ambito territoriale pubblico per offrire un prodotto qualitativamente va- te nel Comune di Anguillara Sabazia, che corre trasono stati realizzati quasi 500 alloggi a Bracciano, lido ed estremamente economico. Esse realizzano, sversalmente ai colori politici. Infatti la “Soc. Coop.
300 a Ladispoli e poi ancora a Cerveteri, Anguillara, con un costo dell’area compreso entro certi parame- Ed. Il Grillo” nell’aprile del 2010, essendo fruente di
tri, gli appartamenti a 1.600 €/mq e le case a schiera finanziamento pubblico localizzato nel Comune di
Manziana, etc.
Gli alloggi realizzati dalle cooperative possono esse- a 1.750 €/mq. “Costano” la metà del mercato immo- Anguillara Sabazia per un importo di circa €450.000,
re assegnati in proprietà; questa modalità è stata per biliare privato, offrendo prodotti nettamente superiori, è stata assegnataria di un’area nel Piano di Zona
decenni la più praticata, favorendo l’accesso alla pri- a livello di contenimento energetico, sperimentale e per la realizzazione di un intervento di edilizia resima casa di larghi strati della popolazione. Possono di innovazione tecnologica. Con questi dati vorrem- denziale e sono già iniziati i lavori. Successivamente
inoltre essere assegnati in godimento; in questo caso mo far comprendere l’esatta portata del fenomeno l’Amministrazione comunale sabatina ha provveduto
ad emettere un Bando per addivenire all’assegnazioil socio è titolare di una quota indivisibile della società cooperativo.
e del diritto di abitare in un alloggio dietro pagamen- Il 18 luglio 2008 è stato approvato il Piano di Zona ne di tutti gli altri lotti disponibili nel Piano di Zona ed
è in dirittura di arrivo la graduatoria dei futo di una quota. Le cooperative possono
turi assegnatari non fruenti di finanziaassegnare alloggi anche in locazione.
Il Consorzio Coop Casa Service
mento pubblico. Tutto il nuovo insediaQuesto settore di attività, finora poco
mento è destinato a essere una realtà
praticato, è suscettibile di grandi sviIl Consorzio Coop. Casa Service è stato costituito nel 1993 tra cooperative
residenziale importante di centralità
luppi futuri, vista la grande carenza di
edilizie di produzione e lavoro e di servizi. Ha sede sociale a Roma e cinque
unità locali a Latina, Rieti, Bracciano,Viterbo e Colleferro. Attività prevalente del
urbanistica perché servito anche dalla
alloggi in affitto.
Consorzio è quella di programmare e realizzare gli interventi costruttivi di edilinuova strada Anguillara – Cesano i cui
«I ceti coinvolti dall’emergenza abizia economica e popolare delle cooperative edilizie che ne sono socie. Ciò si relavori stanno per iniziare. Il complesso
tativa si collocano non soltanto nelle
alizza usufruendo, dove possibile, di contributi e/o finanziamenti pubblici in virtù
si trova al centro di una nuova e più
fasce di reddito minimo, ma ormai
delle leggi per la casa, intervenendo su aree Peep, Piani di Zona, di cui alla legge
vasta zona residenziale che comprenanche in quelle di reddito medio. Siadel 18 aprile 1962 n.167, Piani Integrati e aree destinate all’Housing Sociale.
de il piano di recupero denominato “I
mo infatti affrontando un momento di
Il Consorzio Coop. Casa Service annovera tra i suoi soci oltre 100 cooperative
Grassi”, il quale prevede tra l’altro la
forte tensione sociale intorno al bene
edilizie ed opera su quasi tutto il territorio regionale. Le cooperative di abitazione operano nel settore dell’edilizia sociale privata e non hanno finalità di
demolizione dell’allevamento di suini.
casa» spiegano i rappresentanti di
lucro. Nel concreto, il Consorzio mette in contatto coloro che hanno bisogno
Sull’area, situata a poca distanza dalle
Coop. Casa Service. «La fase di camdi un alloggio e coloro che hanno in atto tutte le iniziative per raggiungere lo
stazioni di Anguillara e Cesano, a ribiamento in atto nella nostra società
scopo di assegnare delle case.
dosso del residence “Poggio dei Pini”,
fa emergere nuove tensioni, in modo
è prevista anche la realizzazione di un
particolare per quanto riguarda alcune
centro commerciale e di una pista ciclabile».
di Edilizia Economica e Popolare in via della Mainelcategorie: gli anziani soli, in crescita espopagina a cura di Serena Tiberi
nenziale, i single, le giovani coppie, le coppie di fatto, la, ai sensi della Legge 18 aprile 1962 n. 167, de-
COSTI E TIPOLOGIE EDILIZIE PROPOSTI DALLA COOPERATIVA
Gli appartamenti
L’intervento prevede una palazzina di 4 piani fuori
terra ed un piano seminterrato. Gli appartamenti
hanno un superficie che va dai 45 ai 77 mq calpestabili con tipologie differenti. Gli appartamenti più
grandi hanno soggiorno, cucina, due camere da
letto e due bagni. Ciascun alloggio è dotato di almeno uno spazio esterno (loggia, balcone) oltre che di
garage e cantina.
E’ prevista anche una tipologia di appartamenti su
due livelli sempre con accessi riservati, logge, balconi e giardino, con una superficie di circa 100 mq
utili calpestabili, di cui uno residenziale e un altro, a
scelta, con cantina e garage o soffitta, per meglio
aderire alle richieste delle fasce più deboli della popolazione, ad un costo assolutamente agevolato.
Le case a schiera
Le case a schiera sono progettate in due tipologie
per soddisfare le esigenze più ampie.
Alcune hanno una superficie di circa 200 mq utili
calpestabili su quattro livelli, di cui due residenziali,
oltre cantina e garage e soffitta. Tutte le case sono
dotate di spazi esterni (logge e balconi) e giardino.
Il costo
Gli appartamenti hanno un costo a partire da €
128.000, le case a schiera da € 255.000.
Le agevolazioni regionali
Su molti alloggi è previsto un contributo a fondo
perduto (da 11.000 a 20.000 euro) deliberato dalla
Regione Lazio e destinato alla nuova costruzione
di alloggi da cedere in locazione per un periodo minimo di 8 anni in favore di lavoratori dipendenti (L.
spazio redazionale a pagamento
493/93). La rimanente parte degli alloggi sarà ceduta in proprietà con rogito notarile.
Il mutuo
La Cooperativa accenderà con un primario istituto di
credito, convenzionato con il Consorzio Coop Casa
Service, a condizioni agevolate per i soci, un mutuo
fondiario fino alla concorrenza dell’80% del costo
dell’alloggio.
Le condizioni di pagamento
Le condizioni di pagamento, particolarmente agevolate, prevedono la ripartizione della quota contanti
da versare alla Cooperativa in sei rate scadenzate
durante i 24 mesi della durata dei lavori di costruzione dell’immobile (a stati di avanzamento), oppure
un minimo anticipo (5.000 euro) e 36 rate mensili da
600 euro circa ciascuna.
13
territorio
Ottobre 2011
Cresce il numero degli studenti, mentre restano carenti le cattedre e i corsi extracurriculari
Approvato regolamento asili
R
D
Bracciano, il liceo Vian lancia l’allarme: Oriolo, polemica
con i tagli a rischio la continuità didattica sulle videoriprese
asentano i 1200 gli studenti
iscritti all’anno scolastico
2011-2012 presso il Liceo
“Ignazio Vian”, di Bracciano. Affollato di alunni e di disagi cronici, certo aggravati dai pesanti tagli
alla scuola pubblica comportati
dalla finanziaria dello scorso anno.
Estinta l’era degli insegnanti di
ruolo è scattata quella delle assunzioni precarie. In un liceo significa
morte delle continuità didattica, il
problema “più grave”, come sostiene lo stesso preside del “Vian”
Salvatore D’Agostino.
Sempre alto il numero degli iscritti, sempre in disavanzo il conto
delle cattedre. Dei 90 professori,
distribuiti nelle 43 classi, solo in
pochi rimangono a tempo indeterminato, mentre subiscono continui e disfunzionali “ricambi” le
cattedre con il più elevato numero
di ore: matematica, fisica, latino,
italiano. Se vacillano le basi della
didattica, diventa impossibile creare un proficuo rapporto di fruizione
ma anche di scambio reciproco tra
professori e studenti, questi ultimi
non più avvezzi alla congruenza e
alla “persistenza” del percorso formativo.
Questi i numeri del “Vian”: per lo
scientifico complete le sezioni A,
B e C, non complete le sezioni D,
E ed F, per un totale di 25 classi
(di cui 4 stabilite nella succursale
di Anguillara, ottenuta dalla Provincia dopo lunghe richieste); per
il classico complete le sezioni X,
Y e Z, complessivamente 11 classi;
per il linguistico completa la sezione L (5 classi), non completa la M
(3 classi). Gli insegnanti riescono
a stento a sostenere le 19 ore settimanali e non possono essere retribuiti per le ore extra.
Intanto gli alunni lamentano for-
temente la carenza di corsi extra
curriculari per il conseguimento di
crediti formativi (come di attività
alternative per chi non assiste alle
lezioni di religione, che se frequentate contribuiscono alla media dei
voti e quindi in parte alla soglia annuale dei crediti) e il taglio indigesto delle gite. Si sta sollevando al
contempo anche il fronte genitori,
che contesta diverse mancanze nella gestione attuale del liceo. Questione scottante la quota d’iscrizione, ogni anno maggiorata rispetto
alle direttive ministeriali. Molti genitori cominciano a chiedersi, vista
la desertificazione dell’offerta formativa, dove e come vengano spesi i fondi provenienti dalla sovrattassa e se nonostante la magrezza
dei finanziamenti statali non si
possa “raddrizzare” dall’interno il
corso della scuola.
Sarah Panatta
Bracciano. Primarie e medie inferiori fanno “progetti” in un contesto pubblico difficile
Scuole, pochi supplenti e spazi stretti
S
cuole primento comunale,
Vandali “a lezione”
marie e
ai corsi di italiam e d i e
no per i giovani
inferiori bracimmigrati.
cianesi fanno
Una scuola che
“progetti” in un
tenta di essecontesto pubblire
funzionale
co che annaspa.
anche su fronti
Aumentano gli
extra curriculari
alunni presso il
e che, caso raro,
Circolo Didatpuò contare su
Llibrerie e scaffalature divelte, libri e registri gettati all’aria e disseminati
tico “Tommaso
un corpo docenti
nei corridoi dell’area professori della Scuola Media Statale “S. Giovanni
Tittoni”. Sono
per l’80% circa
Bosco” (foto scattata dal personale dell’istituto). Questo è quanto accarispettivamente
di ruolo. Cruccio
duto ad inizio mese nell’istituto scolastico di Bracciano.
961 e 279 gli
gravoso tuttavia
iscritti, con 38
è la ripartizione
classi per la pridegli studenti per
denominato “Differenziamoci” (in
maria e 11 per l’asilo, divisi tra il partnership con la Bracciano Am- classe, lievitati a 26 in ogni aula in
plesso del centro urbano, quelli di biente), ha ottenuto un finanziamen- base alla legge, ma sproporzionati
Via dei Lecci e di Pisciarelli. Degli to di circa 30mila euro.
rispetto alla planimetria dell’edifi86 docenti della primaria 79 sono Una boccata d’ossigeno, la stessa cio. Dunque le classi traboccano,
di ruolo, 4 nominati fino al termine che cerca la Scuola Media Statale con evidenti problemi di gestione
delle attività didattiche e 3 i sup- “S. Giovanni Bosco”, che con i suoi degli alunni stessi. Continuano inplenti temporanei. Mentre in attesa 583 iscritti sta allestendo quest’an- tanto gli episodi di vandalismo, l’uldelle nuove strutture approntate dal no una miriade di iniziative per timo poche settimane fa, ad opera
Comune per compensare il deficit coinvolgere i ragazzi creativamente probabilmente di un gruppo di ex
di spazi, vengono utilizzate le aule ed ecologicamente nel territorio: studenti che ha rotto qualche porta,
a piano terra e una delle aule è stata dal progetto “Viaggi nella storia” devastato le sale professori e tentaadibita a palestra in assenza di un in collaborazione con il comune e to di appiccare un piccolo incendio.
locale dedicato, il problema mag- finanziato dal Ministero per i Beni E si riapre inascoltato, anche per
giore resta la nomina dei supplenti Culturali, che prevede la stesura da appello dei docenti, il dibattito sul
per mancanza di fondi ministeriali.
parte degli studenti di un romanzo ruolo della scuola, privata di mezzi,
Tuttavia la direzione tramite i fondi storico ambientato a Bracciano, ai e della famiglia nella vita di geneassegnati dalla Fondazione Roma vari lavori in sinergia con l’Ente razioni allo sbando, ignorate dallo
potrà fornire alle classi ulteriori 12 Parco, da l’“Orchestra della scuola”, Stato.
LIM e grazie al progetto triennale che dovrebbe ricevere un finanziaS. P.
urante il consiglio comunale di Oriolo del 29
settembre, l’opposizione,
tramite il consigliere Daniela Garganti, ha contestato gli articoli 4,
5 e 7 del regolamento comunale
sulle videoriprese. Il regolamento
proposto dalla maggioranza, infatti, prevede che (art. 4) le riprese possano essere effettuate “previa autorizzazione del sindaco”,
mentre “è vietata ogni altra attività privata di registrazione sotto
forma di audio video nelle medesime adunanze”. Tuttavia, controbatte l’opposizione, il diritto di
cronaca non può essere soggetto
ad autorizzazioni. Quest’ultima,
poi, contesta anche l’articolo 7
del regolamento, che prevede che
la diretta debba essere trasmessa
sul sito istituzionale del Comune
e vieta la registrazione e la diffusione anche parziale delle riprese
effettuate.
Il dibattito, in seguito, si è acceso sul punto che prevede che ogni
consigliere, in occasione del proprio intervento, potrebbe opporsi
alle riprese e alla divulgazione
della sua immagine durante la seduta consiliare. Il consigliere di
opposizione Daniela Garganti si è
dichiarata contraria con fermezza
a tale punto del regolamento e ha
evidenziato che tutti coloro che
ricoprono una carica pubblica,
nel momento dell’esercizio della
propria funzione, non possono invocare la tutela della legge sulla
privacy. Oltretutto, ciò contraddirebbe ogni logica di buonsenso e
il diritto del cittadino a essere informato con tutti i mezzi tecnologici a disposizione. «Noi disattenderemo a tali norme illegittime»
ha dichiarato la Garganti.
Da parte del consigliere di minoranza, inoltre, è stata contestata
la norma relativa a un punto del
regolamento, relativo alla graduatoria per poter iscrivere i propri
figli all’asilo nido, che prevede
un punteggio per i candidati a
partire dalla percentuale di invalidità lavorativa del 74%, mentre
si dovrebbe fare riferimento ai
2/3, come per legge. Il sindaco
Graziella Lombi, infine, ha replicato che è stata una scelta precisa
dell’Amministrazione riconoscere
il diritto al punteggio solo a partire da quella percentuale. Il regolamento è stato, poi, approvato
all’unanimità.
Barbara Conti
14
Ottobre 2011
15
territorio
Il caleidoscopio: una rubrica proposta dall’associazione L’agone nuovo sul sito web
Dare voce ai cittadini del territorio
per raccontare vite, storie e culture
P
arte con questo titolo
una rubrica periodica
che la nostra associazione L’agone nuovo vuole proporre ai suoi lettori, simpatizzanti e amici sulle pagine del
suo sito web.
La parola caleidoscopio viene
dal greco e vuol dire “vedere bello”. Tutti sanno che da
un piccolo strumento fatto di
specchi e pezzetti di vetro o
plastica colorati nascono delle
infine strutture simmetriche e
bellissime: le figure cambiano
continuamente senza mai ripetersi.
È un po’ quello che succede
nelle nostre società attuali.
Siamo sempre più circondati
da persone che provengono
da molti paesi diversi, ma il
panorama complessivo non ci
riesce proprio semplice. Tutte
queste persone sono spesso
viste come “fuori contesto”,
estranee, la loro diversità fa
paura.
Ciononostante il loro ruolo
nelle nostre comunità di appartenenza è sempre più decisivo.
Scopo di questa rubrica è dar
voce ai nuovi cittadini del territorio e farci raccontare chi
sono, quali sono i loro vissuti
e le loro culture. Ma anche affrontare le tematiche legate ai
fenomeni migratori che sono
numerose tanto quanto le considerazioni, le valutazioni possibili e le implicazioni.
Per giungere alla fine a ricostruire un’immagine come in
un caleidoscopio.
Solo dalla conoscenza può infatti nascere comprensione e
solo dalla comprensione il dialogo. Quello che a noi spesso
appare come ostico, distante e
spesso oggetto di pregiudizi,
in realtà una volta conosciuto,
Bibliotecando
si rivela una ricchezza bellissima come i vetrini ricomposti
nel gioco di specchi del caleidoscopio.
Il confronto con il caleidoscopio è inoltre tanto più calzante
perché la bellezza delle strutture è proporzionale al numero
di colori che le compongono,
un po’ come le nostre società,
la cui miriade di “colori” restituisce una fotografia senz’altro complessa ma tutta da rivalutare e apprezzare.
Cercheremo di portare avanti
un percorso, attraverso appuntamenti periodici, che – secondo lo spirito della nostra associazione – diano informazioni,
notizie, contenuti e ove possibile un contributo concreto.
L’appuntamento sarà gestito
mensilmente da Valentina Palumbo e Massimo De Francesco per L’agone nuovo.
F.Q.
a cura di Dannix
Spunti e suggerimenti di letture in giro per le biblioteche del comprensorio
“INSEGNARE AL PRINCIPE DI DANIMARCA”
di Carla Melazzini
Ed. Sellerio
Lo trovi nelle biblioteche di: Ladispoli e Manziana
C
onoscevo Carla, e le volevo bene. Sapevo che era una persona seria
e cercava di fare per bene il suo lavoro. Ma leggendo il suo libro mi
sono accorto che chiamarlo lavoro per lo meno riduttivo. È stato un
tentativo, pieno di tensione e determinazione, di comprendere le situazioni
e le persone. Cioè bambini e adolescenti delusi dai loro stessi insuccessi,
reclusi nei loro quartieri degradati, assuefatti all’idea di essere considerati
rifiuti umani da molti. Fino a crederci loro stessi.
Nelle prime pagine del libro leggiamo: “Si racconta qui l’apprendistato di
un gruppo di insegnanti di media cultura ed umanità per conoscere le periferie della città, le periferie
dell’animo degli adolescenti, cercando di stabilire con loro un dialogo educativo e di vita”. La città in
questione è Napoli, bella, piena di storia e di gioia, ma le cui periferie possono essere tragiche e desolanti,
terreno di libera raccolta per la malavita. E chi sono gli insegnanti di media cultura e umanità? Si legge
nella nota introduttiva: “Assieme a Cesare Moreno, suo marito, e ad altre persone, Carla Melazzini ha
promosso e condotto per undici anni il progetto Chance chiamato impropriamente progetto, perché è stato
una vera scuola impegnata a svolgere il programma previsto per la licenza di terza media per giovani che
la scuola l’hanno abbandonata. L’accesso al progetto era su base volontaria, naturalmente. Ma la diffidenza e le autodifese di quei ragazzi, le (brutte) abitudini delle famiglie e le (pessime) pratiche di quartiere,
rendevano tutto complicato”.
La prospettiva di ottenere la licenza media, per alcuni di quei ragazzi ha significato una rivincita, una sorta
di riscatto dai numerosi fallimenti ed anche il raggiungimento di un equilibrio personale, il ritorno nella
comunità dei loro coetanei che li aveva lasciati indietro. Il successo di ognuno di loro è stata una grande
gioia e anche una incredibile fatica emotiva e fisica per i docenti, la cui dedizione e pazienza nei confronti
di quegli alunni così difficili, è davvero difficile da comprendere. Per molti di noi, una fatica inutile, forse
tempo perso. Ma, per fortuna, non per tutti. Certo, non per lei.
Ottobre 2011
IN SEDE LEGALE
A cura degli avvocati Federica Giachetti e Fabiana Nicolo'
Via A.G. Bragaglia, 78/G - tel. 06.3088.9625 fax 06.3032.8993
Ricorso avverso iscrizione
di ipoteca legale
Egregio Avvocato, ho ricevuto 20
giorni fa la notifica da parte della
Gerit di una iscrizione di ipoteca
su una casa di mia proprietà per
una cartella non pagata e notificata 4 anni fa ad un mio vecchio indirizzo da dove già da prima mi ero
trasferito e che non ho mai ricevuto. C’è possibilità di fare ricorso?
Gentile lettore,
la Sua domanda si apre a varie preventive verifiche sulla regolarità
della notifica della cartella poiché
solo l’irritualità e/o nullità della
notifica della cartella legittimerebbero un ricorso in Commissione
Tributaria Provinciale contro l’iscrizione d’ipoteca.
Lei dovrebbe chiedere copia della
notifica della cartella alla Gerit per
verificare se qualcuno l’ha ritirata
ed eventualmente capire chi l’ha
ritirata. Se non è identificato il soggetto sia come firma sia come qualifica ( es. moglie, familiare, portiere
ecc…) e quindi non si comprende
chi abbia potuto ritirarla dovrà a
questo punto richiedere al Comune
competente un certificato storico di
residenza da cui si evince che alla
data della notifica Lei aveva cambiato residenza. Qualora sussistano
tutti questi elementi il ricorso potrà
essere proposto ma ritenendo che
l’importo dell’atto superi sicuramente i 2.582,00 € dovrà rivolgersi
ad un Avvocato per la proposizione
del ricorso teso a chiedere l’annullamento dell’iscrizione ipotecaria
in conseguenza della nullità della
notifica della cartella. Le consiglio comunque, vista la delicatezza
della questione di rivolgersi ad un
legale.
Potete inviare le vostre lettere
all’indirizzo email: redazione@
lagone.it
Sei un libero professionista,
hai un attività di ristorazione,
un’agenzia immobiliare
o uno studio professionale?
Per promuovere
la tua attività contatta
339.7904098
[email protected]
16
iniziative associazione
Progetto promosso dall’associazione “Villaggio della Vela” in collaborazione con la Provincia di Roma
Incontri ed escursioni su turismo sostenibile, rifiuti ed energia
I
l territorio di una grande città
come Roma, negli ultimi anni,
ha registrato una crescita costante di flussi turistici provenienti
tanto dall’ Italia che dall’estero.
La tendenza in atto, tuttavia, mette
in evidenza le carenze, in termini
di prodotto offerto e di organizzazione-coordinamento, che oggi
caratterizza la nostra città e gli
operatori in esso presenti.
A fronte di una domanda crescente, infatti, ancora oggi sono spesso
carenti le informazioni disponibili
per i turisti in visita e i servizi di
cui questi ultimi possono usufruire
una volta giunti a destinazione.
Le amministrazioni locali per realizzare questo obiettivo attivano
piani di azione e strategie che incidono su tematiche che interessano l’ambiente, l’economia e la
società attraverso lo strumento denominato Agenda 21, in cui sono
codificate le azioni da mettere in
atto per raggiungere l’obiettivo di
sostenibilità del territorio locale,
in connessione e sinergia con la
pianificazione territoriale e urbanistica sul territorio.
Lo sviluppo sostenibile, in modo
partecipativo e attivo, le parti sociali, imprenditoriali, il mondo
scientifico e culturale che opera
sul territorio ematiche che riguardano l’uso del suolo, le infrastrutture, il paesaggio, i servizi, etc.
Il tema dello sviluppo sostenibile
a livello locale è particolarmente
sentito nelle amministrazioni in
cui il decentramento di funzioni di
governo è molto elevato, come nel
caso della città di Roma, dove il
decentramento a favore dei Municipi consente a questi di sviluppare
azioni di supporto al Comune, nel
campo delle tematiche precedentemente menzionate e di coinvolgere i diversi attori che operano sul
territorio nella definizione di scelte che li riguardano.
Il territorio urbano è affrontato
dalle amministrazioni locali attraverso interventi e programmi che
coinvolgono molte Amministrazioni ma anche la scuola; in effetti
queste amministrazioni vogliono
avviare lo sviluppo di Agende 21
sulle tematiche relative ai rifiuti,
al turismo sostenibile, allo sport e
all’energia (fonti alternative e uso
razionale dell’energia).
Aspetti importanti di questa strategia sono le opere di sensibilizzazione e formazione scolastica
(D.P.R. 275/99), che ha creato le
condizioni per promuovere il generale rinnovamento e sviluppo
dell’offerta formativa al fine di far
acquisire ai giovani quelle competenze necessarie a introdurli con
successo nel mondo del lavoro investendo con risorse proprie per i
seguenti obiettivi:
- diffondere e consolidare una
sempre più intensa e proficua collaborazione con i settori economici e produttivi e della ricerca
realizzando, in tal modo, maggiori
e più concrete possibilità di inserimento dei giovani nel lavoro e
promuovendo il rispetto dell’ambiente e la consapevolezza dei
diritti e doveri per una piena cittadinanza;
- la scuola può assumere un ruolo
per la tutela dell’ambiente e per lo
sviluppo sostenibile;
- la scuola come luogo di educa-
zione e trasmissione del sapere,
del saper fare e del saper essere;
- la rete fra le diverse associazioni
e culturali;
Questi obiettivi nascono dalla convinzione che per il sistema delle
imprese l’ambiente sta diventando
un fattore di competitività non trascurabile nell’elaborazione delle
strategie di mercato. Sono infatti
sempre più numerose le aziende che decidono di introdurre al
proprio interno un sistema di gestione ambientale e di comunicare all’esterno la propria condotta
ambientale, ad esempio attraverso
la certificazione o la registrazione
ambientale del sito, la redazione
di un bilancio ambientale annuale, l’etichettatura (ecolabel) dei
“prodotti verdi”. Da ciò deriva
l’estrema importanza dell’aspetto
formativo, che risulta ancora, segnatamente per l’Italia, un settore
di specifica debolezza del nostro
paese che potrebbe rivelarsi decisivo per cogliere o meno le occasioni che il mercato mondiale
presenterà.
17
iniziative associazione
COMUNICA…RE - INFORMA…RE: AMBIENTE, ENERGIA, ARTE
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO – PRIMA INIZIATIVA
P
rogetto. Spesso tra la proposta
didattica offerta dalla scuola
ai ragazzi e la realtà sociale e
culturale in cui essi vivono non c’e’
contatto e l’insegnamento delle materie scolastiche rischia di risultare
staccato dal vissuto dei ragazzi. Ciò
rende sempre difficile mantenere viva
la motivazione all’apprendimento e
complicato rispondere alla possibilità di valorizzare le capacità personali
dei ragazzi, per aiutarli a diventare
individui equilibrati e maturi e futuri
cittadini integrati nella società locale e
globale in cui sono proiettati.
In particolare, i rapidi e sostanziali
mutamenti avvenuti nell’ambito della
trasmissione delle informazioni, hanno prodotto modalità di comunicazione e di apprendimento che influenzano in maniera radicale la società e la
scuola in prima battuta.
Obiettivi didattici. Fornire agli studenti una conoscenza diretta del nostro territorio, delle sue caratteristiche
ambientali e delle sue potenzialità,
mettendo in evidenza il suo grande patrimonio naturalistico, archeologico,
storico, artistico e culturale, attraverso l’osservazione diretta del mondo
del Parco naturale (Vejo e Bracciano
Martignano), delle acque e degli habitat ripariali, stimolando le capacità
degli allievi, in modo che sappiano
presentare caratteristiche, potenzialità
ed offerte del proprio territorio, anche
con l’uso di termini inglesi.
OSTERIA NUOVA - GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2011 - ORE 10
Finalità del progetto. Il progetto vuole offrire ai ragazzi, alcuni fondamentali rudimenti per l’analisi della realtà
che li circonda, partendo dagli aspetti
legati alla trasmissione delle informazioni e dei mezzi di comun icazione
che, sia nel linguaggio comune che nei
linguaggi specifici di ambiti settoriali,
sono stati influenzati da profondi cambiamenti ma sono comunque riconducibili a regole comunicative basilari.
Partendo dalla differenza tra comunicazione e informazione, si cercherà di
sviluppare un percorso atto ad evidenziare in maniera deduttivo-sperimentale, le realtà significative che stanno
‘dietro’ ogni forma di comunicazione,
le diverse modalità espressive ed infine, la possibilità di tradurre in modo
pratico ed esperienziale alcune nozioni acquisite relative a l’ambiente,
l’energia e l’arte, in modo da creare
una connessione tra la didattica e l’esperienza, utile a favorire l’apprendimento.
Invitati
Massimiliano Valeriani Consigliere Comune di Roma
Giuseppe Mocci Ass. Urbanistica del Municipio XX
Daniele Torquati Consigliere del Municipio XX
Introduce
Giovanni Furgiuele Presidente Ass. cult. “L’agone nuovo”
Relatori
Roberto Baggion Presidente Villaggio della Vela
Claudio Cappabianca Tecnologo
Flavio Borfecchia Ricercatore
Luciano Pirazzi Ricercatore
Verranno invitati docenti e studenti delle scuole medie superiori,
comitati locali e associazioni culturali
SARÀ PRESENTE IL MUSICISTA PINO PONTUALI
Scuola media superiore “Enzo Biagi”
Via Anguillarese - Osteria Nuova (RM)
Per informazioni rivolgersi
all’Ass. “L’agone nuovo” 06.999000725-339.7904098
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enogastronomia
SAPERI & Sapori
Il concorso “Mastro Vinaio 2011” al mercatone di San Martino
I
l prossimo 12 novembre, dalle
ore 10 del mattino fino alle 20
di sera, presso il Borgo di San
Martino (frazione del Comune di
Cerveteri), si svolgerà il mercatone
di San Martino. In questa giornata
sarà possibile degustare gratuitamente le caldarroste e le bruschette di pane cerveterano, condite
dall’olio extra vergine d’oliva di
produzione locale. All’interno
della manifestazione si svolgerà
inoltre il concorso “Mastro Vinaio
2011”, riservato ai produttori vitivinicoli residenti nel territorio del
comune di Cerveteri. Il concorso,
diviso in due sezioni, una per i vini
bianchi e un’altra per i vini rossi,
risponde allo scopo principale della giornata: far conoscere la produzione locale di Cerveteri del vino,
dell’olio e del pane.
Da ricordare infine che il Borgo
San Martino è raggiungibile dalla
Via Aurelia al Km. 32.500 e si può
proseguire, per una visita fuori
porta, per i paesi limitrofi di Bracciano, Cerveteri (Sito Unesco) e
Ladispoli. A soli 4 km di distanza
è situato il Castello del “Ducato”
di Ceri. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.
borgosanmartinoedintorni.com o
scrivere un’ email all’indirizzo di
posta elettronica cdzsanmartino@
hotmail.it
L'Agenda
Diversi gli appuntamenti enogastronomici e non solo durante il mese di novembre, noi vi consigliamo:
XII FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NOVELLO
4 -5-6 e 11-12-13 novembre -Vignanello (Viterbo)
Sarà possibile essere guidati, durante tutta la manifestazione,
da esperti del settore che vi condurranno, attraverso i “percorsi del gusto del vino e dell’olio”, nel mondo della produzione e della trasformazione dei due prodotti più importanti
nell’enogastronomia italiana. www.prolocovignanello.org
SAGRA DELLA ROLA - FESTA DEL CORNUTO
12 - 13 Novembre - Rocca Canterano (Roma)
La manifestazione si svolge da diversi anni, poco dopo la
festività di San Martino (11 novembre). Oltre alla buona
musica, si possono gustare ottimi panini con salsiccia,
fagioli con le cotiche e castagne arrosto.
Vigna di Valle.Tipica cucina lacuale a “chilometri zero” per il pane, l’olio, la verdura e il pesce
Professionalità e tradizione al ristorante Antico Chiosco
I
l primissimo punto di ristoro a Vigna di Valle, già nel 1957, quando
la mamma Lucia gestiva un piccolo chiosco fronte lago cui si arrivava
solo a piedi o in bicicletta, dato che la
circumlacuale non era ancora stata costruita.
Poi i due figli Galeoni hanno allargato le attività prima con il Ristorante
“La lanterna” gestita da Leonardo e
dal 1986 con il vicino Hotel “Corte dé
Principi” (un ex casino di caccia dei
Torlonia) gestito da Luciano.
Alcuni anni fa i due fratelli si sono alternati e Luciano si è trasferito al Ristorante, ristrutturandolo e cambiandogli
il nome in “Antico Chiosco” in ricordo
dei vecchi tempi.
Un cibo tipico lacuale che possiamo
definire a “chilometri zero” per il pane,
l’olio, la verdura, e il pesce mentre le
carni sono danesi o italiane e seguono
un processo di “abbattimento” sottovuoto eseguito in casa, che ne garantisce le
caratteristiche di morbidezza e sapidità.
In cucina Gabriella (la moglie di Lu-
ciano), Santa (la sorella) e Alberto il
figlio che oltre alla scuola culinaria famigliare si tiene aggiornato con i corsi
del “Gambero Rosso” e i convegni di
enologia.
Il Ristorante, che ha un’ampia area di
parcheggio e affaccia sul lago con delle
grandi vetrate, esprime il massimo delle
sue possibilità durante l’estate, quando
si può arrivare comodamente in macchina, andare in spiaggia, bere qualcosa
al bar, leggere il giornale sotto gli ulivi
e pranzare, il tutto nella stessa area…
cosa che personalmente ho praticato per
anni quando avevo ancora dei figli piccoli, e che continuo a praticare quando
ho degli ospiti sportivi e nuotatori!
Gli spazi sono molti e articolati: un bar
con dei tavolini al coperto, e fuori una
sala da pranzo per un centinaio di coperti e una cinquantina sulla terrazza,
più un salone da duecento posti per cerimonie particolarmente impegnative.
Il servizio mostra la professionalità
che viene da più di mezzo secolo di
esperienza nel campo e accudisce una
IdiLAlessandra
RICETTARI
O
Lombardi
di Daniele Coltrinari
Tradizionale manifestazione sabato 12 novembre nello storico borgo del Comune di Cerveteri
clientela eterogenea di coppiette, turisti, sportivi, famigliole e di tutti coloro
che sanno apprezzare le tante bellezze
del lago in tutte le stagioni e in tutte le
situazioni…
Come chi vi scrive che, dopo il nubifragio del mercoledì 19 ottobre notte, ha
cercato un rifugio e un pasto caldo di
fronte a un lago nero e minaccioso: un
piatto di spaghetti alle vongole semplicemente perfetti, una abbondante porzione di filetti di luccio fritto, cicoria e
una mezza bottiglia di Cannonau Sìleno
DOC, Ferruccio Deiana del 2008 per
meno di 30 euro.
Mi sono riconciliato col mondo!
Ristorante Pizzeria
ANTICO CHIOSCO
Via Eugenio Montale, 7
(Vigna di Valle)
00061 Anguillara Sabazia
06 99607444 – 333 2135094
[email protected]
www.anticochiosco.com
Chiuso il martedì
Ottobre 2011
Anguilla
con funghi porcini
S
iamo in piena stagione di
funghi ed è un fiorire di ricette, più o meno elaborate,
per zuppe, linguine, strozzapreti
… quasi tutti primi piatti. Ecco,
invece, un secondo che propone
un accostamento molto diverso:
funghi porcini e anguilla. È una
ricetta che proviene dalle rive del
lago di Como ma sembra fatta apposta per questa zona.
Per 4 persone servono 800 gr. circa di anguilla, 1 cipolla, 4 filetti di
acciughe, 100 gr. di porcini, aglio,
vino bianco secco, olio, sale, pepe.
L’anguilla va spellata, lavata e
tagliata a pezzi; i porcini raschiati con cura, puliti con un panno
umido e tagliati a fette. Mettere in
un tegame mezzo bicchiere d’olio,
uno spicchio d’aglio e la cipolla
tritati finissimi. Appena saranno imbionditi, unire le acciughe
schiacciandole con un cucchiaio
di legno. Aggiungere l’anguilla a
pezzi e far cuocere a fuoco vivo
per qualche minuto.
Quando l’anguilla avrà preso colore, unire i funghi e, dopo qualche minuto, aggiungere il sale,
una spruzzata di pepe e mezzo
bicchiere di vino bianco. Lasciare evaporare il vino, poi coprire il
tegame e proseguire la cottura a
fuoco basso. Dopo poco meno di
un quarto d’ora, togliere l’anguilla
e i funghi e tenerli al caldo mentre
si fa ridurre il sugo per un paio di
minuti. Versarlo poi sull’anguilla
e servire ben caldo.
Questa ricetta è riportata anche nel
volume “Il lago in tavola” di Christel Schenker e Giorgio Migliardi (Edizioni L’agone – Dire) che
consigliano di servire quest’anguilla con la polenta.
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sPort
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Oriolo. Per i risultati conseguiti la Polisportiva - sezione Tennis Tavolo - è la società dell’anno Cesano. Correre tra la natura
Premi e riconoscimenti alla XVI Festa dello Sport Seconda edizione
della Ecomaratona
I
n occasione della “XVI
Festa dello Sport” di
Oriolo Romano, posticipata quest’anno da giugno
a ottobre, la Consulta dello
Sport ha attribuito i tradizionali riconoscimenti alle associazioni e agli atleti locali
che più si sono messi in evidenza nel corso della stagione agonistica 2010-11.
La Polisportiva Oriolo – sezione Tennis Tavolo, per gli
importanti risultati ottenuti, è
stata segnalata come società
sportiva dell’anno, mentre tra
gli atleti la menzione è andata
a gratificare Giuseppe Zamparini (campione del mondo
di mountain bike), Rosa Berni
(campionessa italiana di corsa in
salita) e Leonardo Polidori (terzo
classificato nei campionati italiani
assoluti di tennis tavolo). Paolo
Crescimbeni, per i suoi rilevanti
trascorsi calcistici, ha ricevuto invece il premio alla carriera.
Inoltre, come nelle precedenti
Il campione del mondo di MTB
Giuseppe Zamparini è stato premiato
durante la Festa dello Sport
edizioni della festa, la Consulta
ha assegnato anche dei simbolici
“Grazie” a quanti hanno contribuito a diffondere e promuovere le
numerose discipline sportive praticate e i suoi insostituibili e profondi valori, soprattutto tra i più
giovani: Luna De Sanctis (Polisportiva Oriolo – sezione Pallavolo), Giovanna Giannelli (Polispor-
FOSBURY
Body builder
«N
on posso scordare
il mio primo match,
quando sono entrato
sul ring, non sentivo più nessuna
voce del pubblico, ero io contro il
mio avversario». Gino Lauro ricorda il suo primo incontro di boxe tra
i dilettanti come fosse ieri, quando
a soli 14 anni esordisce combattendo al Palazzetto dello Sport di
Roma. Purtroppo la sua carriera
dura poco: «Mi sono lussato una
spalla con un incidente banale sulla
spiaggia - spiega Lauro - a 18 anni
mi sono dovuto fermare, la spalla usciva e rientrava, anni fa non
era facile recuperare come oggi
da questi infortuni». Gino Lauro
entra così in depressione, non può
praticare il suo sport preferito, poi
incontra un’altra disciplina e la
sua vita prende un’altra direzione:
«Dai 18 ai 22 anni mi sono lasciato
andare, ero demoralizzato, in quel
periodo sono ingrassato notevolmente. Poi ho conosciuto il Body
Building, mi ha aiutato tantissimo e
mi ha dato delle soddisfazioni. Mi
sono laureato Campione italiano
nel 2001, classificato al 2° posto
degli Europei del 2004 e terzo ai
Mondiali, sempre nel 2004». Lauro
in questi anni però non ha abbandonato mai il suo primo amore, si
è ritagliato uno spazio da preparatore atletico di grandi campioni
della boxe italiana come Gianluca
Branco, Silvio Branco ed Emiliano
Marsili.
La sua esperienza da preparatore
atletico di importanti pugili italiani, lo ha portato alla qualifica di
tecnico sportivo, riconosciuto dal
comitato regionale del Lazio della
Federazione Italiana di Pugilato.
«Attualmente insegno Body Building e Pugilato al centro polisportivo “Il Gabbiano” a Ladispoli, due
discipline da provare e se qualcuno
volesse provare le emozioni di questi due sport, può venire a trovarmi». Il primo amore, però, è sempre
la boxe e Lauro ci tiene a ricordare
l’appuntamento del 25 novembre,
dove un “suo” atleta, Silvio Branco, sfiderà Giacobbe Fragomeni
tiva Oriolo – sezione Rugby),
Polisportiva Oriolo – sezione
Bocce, Enrico Bruni (per la
sensibilità dimostrata nei confronti delle associazioni sportive oriolesi), Mauro Fontana
(capitano del Football Club
Oriolo 1983) e Alberto Giustini (ex assessore allo sport
del Comune).
A premiare i vincitori della manifestazione, Graziella
Lombi (sindaco di Oriolo),
Francesca Giustini (assessore
con delega allo Sport), Armando Mortet (presidente della
Consulta dello Sport) e Marco
Aloisi (presidente della Polisportiva Oriolo).
In chiusura, un saluto di benvenuto è stato indirizzato al Gruppo
Aeromodellismo Oriolo Romano
(Gaor), al Gruppo Ciclistico Oriolo (Gruco) e all’Oriolo Calcio
2011, società recentemente inserite nei quadri della Polisportiva
Oriolo.
Dario Calvaresi
di Daniele
Coltrinari
Al centro Gino Lauro
per il titolo Mondiale nella categoria pesi massimi leggeri.
Nome: Gino Lauro
Sport: Boxe - Body Building
Età: 43 anni
Professione: Istruttore Body
Building - Tecnico sportivo
Federazione Pugilato Italiana
S
i è svolta domenica due ottobre, con partenza in piazza
Francesco Caraffa a Cesano
Borgo, la seconda edizione dell’Ecomaratona di Roma. Una manifestazione sportiva nata con l’intenzione di unire l’amore per lo sport
con il rispetto e la salvaguardia per
l’ambiente. Per questo si è deciso
di ambientare questa seconda edizione in un percorso che avesse
come sfondo il bellissimo scenario
del Parco di Veio, grande e preziosa riserva naturalistica immersa in
parte nel XX Municipio.
La partenza prevista per le 9 è stata posticipata di quasi un’ora per
dare la possibilità anche ai ritardatari di partecipare, in considerazione del fatto che molti, come
lo stesso vincitore (Marco D’Innocenti, 36 anni, di Subiaco) provenivano da luoghi lontani. In totale
i partecipanti, la cui età media si
aggirava tra i 35 e i 50 anni, sono
stati circa 200, molti dei quali hanno scelto comunque di partecipare al percorso di 42 km (la prima
opzione era per i 10 km), percorso
che è stato coperto dal vincitore in
tre ore e ventisei minuti.
Massimo Guidobaldi, organizzatore e responsabile dell’Ecomaratona, ha sottolineato come «fare
una maratona in un parco naturale comporti una serie di condotte
particolari, sia per gli organizzatori che per i partecipanti. Per
fare un esempio: le segnalazioni
del percorso sono state realizzate
con vernice effimera, cioè biodegradabile, così come i bicchieri
in cui viene servito da bere. Per il
resto la difficoltà sta nello scegliere ogni anno un percorso nuovo, e
questo non è facile. Il XX Municipio si prestava in particolar modo
proprio per la presenza del Parco
di Veio, ma in genere non è facile
trovare posti ideali come questo».
Tra le autorità era presente Massimo Pezzella, Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio.
«Il Parco di Veio ha subito abbracciato questa iniziativa importante
sia dal punto di vista sportivo che
da quello promozionale per l’Ente
stesso – ha dichiarato Pezzella perché oggi abbiamo portato oltre
cento persone che non conoscevano il parco di Veio ad apprezzare questo magnifico patrimonio.
All’interno di questo parco ci sono
bellezze naturali che tutti, almeno
una volta nella vita, dovrebbero
visitare».
Adriano Bonanni
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cinema
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La manifestazione è in programma dal 27 ottobre al 4 novembre: si chiuderà con “Colazione da Tiffany”
Al via la VI edizione del Festival Internazionale del Film di Roma:
15 opere in concorso, rassegne, anteprime e incontri con gli attori
I
n tempo di crisi, non bisogna
scordarsi di festeggiare. E
che cosa c’è di più gioioso
di un tappeto rosso lungo 1300
metri? Tra la folla sudata che
aspetta di veder comparire la
faccia di Favino e le scarpe scintillanti di qualche attrice, qualcuno potrebbe anche dire: a me,
di tutto questo cinema, non importa granché. Eppure dovrebbe.
Innanzitutto, perché la crisi, nel
cinema, c’è: indirettamente e direttamente. È nei tagli alla cultura e nelle trame dei film. Inclusi
quelli che saranno presentati al
Roma Cinema Fest, come L’industriale di Giuliano Montaldo e
Il mio Domani di Marina Spada,
o Too Big to Fail, la commedia
di Curtis Hanson incentrata sul
catastrofico fallimento della
Lehman Brother nel 2008. E,
soprattutto, perché ancora una
volta il cinema rappresenta il
miglior occhio per osservare, seduti al sicuro in poltrona, i cam-
biamenti del proprio secolo.
La VI edizione del Roma Fiction
Fest presenta, anche quest’anno, 15 film in concorso per il
Marc’Aurelio e molti appuntamenti collaterali, tra anteprime, rassegne di cortometraggi
e dialoghi tra attori e pubblico.
Il 27 ottobre, serata trepidante,
d’apertura, il festival verrà inaugurato dal film fuori concorso di
Luc Besson The Lady dedicato al premio Nobel per la pace
Aung San Suu Kyi. Madrina di
questa edizione è Luisa Ranieri
– da poco protagonista al cinema con Mozzarella Stories di
Edoardo De Angelis – e i nomi
per attirare il pubblico sembrano
esserci tutti, a iniziare dall’intramontabile Richard Gere, a cui
sarà attribuito il Marco D’Aurelio all’attore.
Tra i film in concorso, molte
opere italiane, tra cui il nuovo film di Pupi Avati Il cuore
grande delle ragazze con Cesare
Cremonini e Micaela Ramazzotti, ma anche molte opere internazionali, in una piacevole gradazione di genere dal drammatico
alla commedia. Tra le pellicole
candidate al Marc’Aurelio, anche il film di Ivan Cotroneo La
Kryptonite nella borsa, con Valeria Golino e Luca Zingaretti,
ambientato in un’insospettabile
Napoli in versione swing, e La
Femme du cinquième, thriller
con sfondo parigino interpretato
da Ethan Hawke e Kristin Scott
Thomas. Nella sezione Alice
nella città, dedicata al pubblico
più giovane, sarà presentato The
Adventure of Tintin, il nuovo
ambizioso film di Stephen Spielberg basato sul famoso fumetto
di Hergé degli anni ’30, e uno
spezzone del prossimo episodio
della saga Twilight “Breaking
Down Part I”, a cui sarà presente
parte del cast, per la felicità della
Roma adolescenziale.
Ma la parte emozionante non è
riservata soltanto agli attori: il
pubblico, infatti, dopo aver assistito alla proiezione di un film
in concorso, avrà la possibilità di
votare, contribuendo all’assegnazione del premio BNL al miglior
film. Dopo le mostre dedicate ai
registi storici del cinema italiano,
Sergio Leone e Federico Fellini,
quest’anno il festival propone
una rassegna intitolata a Pier Paolo Pasolini, uno e trino, e, soprattutto, ineguagliabile narratore
della popolazione romana, nei
suoi aspetti più arcaici e popolari.
Il Festival si chiuderà il 4 novembre, con la proiezione della
copia restaurata di Colazione da
Tiffany. Il Roma Cinefest passerà come passano tutti i festival.
Non è Cannes, ma perlomeno
l’occasione per dare a Roma, e
alla cultura in senso più ampio,
la possibilità di non spegnersi in
questo mondo che pare collassare
su se stesso.
Susanna Combusti
Le recensioni in un sms di Ilaria Ravarino
IN 160 CARATTERI TUTTO QUEL CHE C’È DA SAPERE SUI FILM
CAVALLI
di Michele Rho
In sala dal 21 ottobre
BAR SPORT
di Massimo Martelli
In sala dal 21 ottobre
MATRIMONIO A
PARIGI
di Claudio Risi
In sala dal 21 ottobre
IL DOMANI CHE
VERRÀ
di Stuart Beattie
In sala dal 4 novembre
ANONYMOUS
di Roland Emmerich
In sala dal 18 novembre
Il cinema italiano ha 2
grandi attori:Marchioni e
Alaique.Senza di loro questo melò country sarebbe
uno scult. Con loro è solo
un filmetto (e il titolo non
aiuta)
È la regia ke non va. Senza
ritmo né tempi comici,il
Bar Sport di Benni si
popola di macchiette sopra
le righe.Delude e non lo
salvano le ottime sequenze
a cartoon
Mettiamola così, non è
peggio del solito. Prosegue
la kina discendente di
Ceccherini, insiste nella
volgarità Boldi. Brilla l’unica stella del cast: Rocco
Siffredi.
Action x teenager
tratto dalla Bibbia degli
adolescenti australiani,è
survival-horror ma non
parla di virus, zombi o
vampiri. Parla di guerra.
Meglio del previsto
Shakespeare incontra Sofocle. O meglio: Shakespeare e Sofocle incontrano
il regista di Independence
Day e quel che ne esce non
è una catastrofe. Ma quasi.
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Ottobre 2011
STABILIMEN TO
E DEPOSITO
Via della Muratella, 165
Ponte Galeria (Roma)
Tel. 06/6500631 r.a.
Fax 06/65000285