La piccola “dea madre” del lago di Bracciano

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La piccola “dea madre” del lago di Bracciano
Bullettino di Paletnologia Italiana (Roma), 2000-2001, 91-92, pp. 27-45.
MARIA ANTONIETTA FUGAZZOLA DELPINO*
La piccola “dea madre” del lago di Bracciano
All’interno del grande villaggio neolitico de “La Marmotta”, oggi sommerso dalle
acque del lago di Bracciano, è stata trovata una statuetta a tutto tondo, in steatite, che
riproduce in modo estremamente realistico una figura femminile particolarmente florida. Mentre dal punto di vista stilistico vaghi confronti istituibili con statuine muliebri trovate in Europa in giacimenti paleolitici sembrerebbero poter indicare un’attribuzione della statuetta al Paleolitico, altri particolari tipologici e soprattutto il contesto del rinvenimento – una particolare struttura con elementi collegabili a pratiche di
culto – rendono più che plausibile il suo paragone con le numerose statuine femminili
neolitiche trovate in abitazioni o nei cosiddetti “santuari” dell’area mediterranea e
danubiano-balcanica.
Si ipotizza infine che l’antico artefice abbia voluto rappresentare nella figura femminile semi-assisa, in atteggiamento regale, la grande “dea madre” protettrice della fecondità e della fertilità.
Parole chiave: NEOLITICO; CULTO; MANIFESTAZIONE ARTISTICA.
*Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”, Roma: