Le ipotesi di business utilizzando il VoIP.
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Le ipotesi di business utilizzando il VoIP.
Le ipotesi di business utilizzando il VoIP. Molte aziende in Italia offrono servizi VoIP, decantandone le mirabolanti proprietà ed i vantaggi economici. Purtroppo pochi hanno la tecnologia per offrire un servizio affidabile ed il più delle volte il passaggio da telefonia tradizionale a quella VoIP risulta un grosso buco nell'acqua: chiunque abbia provato il VoIP (anche se offerto dalle più grandi aziende di telecomunicazioni) è andato incontro a problemi, talvolta superabili, altre purtroppo no. In questo documento si cerca di fare chiarezza sui vari livelli di servizio che si possono offrire ai clienti. Ipotesi 1: VoIP tradizione su servizio VoIP/SIP pubblico. Si vende all'utenza un telefono VoIP, registrandolo su un servizio VoIP/SIP pubblico con traffico prepagato. Solitamente l'utente non è molto ferrato sull'argomento, per cui si appoggia completamente a chi gli ha venduto ed installato la soluzione. Questo tipo di soluzioni funzionano sempre in modo precario con qualità assai instabile: il cliente non può effettuare alcuna regolazione per migliorare il servizio (ammesso che lo sappia fare), ne tanto meno il fornitore del servizio riesce ad individuare eventuali criticità. Questo tipo di affare non è vantaggioso ne per chi vende, dato che l'utente nei frequenti casi di disservizio gli chiederà assistenza, ne per chi compra, a causa della bassa qualità del servizio erogato. A nostro modo di vedere, svolgere questo tipo di attività è da masochisti, scemi o peggio ancora disonesti: infatti un business di questo tipo sta in piedi solo ed esclusivamente in modalità 'vendi e fuggi'! Ipotesi 2: VoIP tradizionale associato ad una rete IP con apparati 'furbi'. Si vende all'utenza un telefono VoIP ed un servizio VoIP/SIP appoggiato su una rete IP con controllo di traffico, quality of service e traffic shaping. I telefoni VoIP/SIP sono registrati su propri gateways dotati degli opportuni strumenti di regolazione e controllo del traffico. È possibile fare questo utilizzando ABILIS, ma la capacità di controllo è a senso unico: quello che succede a casa del cliente non si vede e non si può regolare. Le informazioni diagnostico-statistiche sono disponibili solo da un lato del collegamento, ovvero nel centro stella. Bisogna notare che, anche se i telefoni VoIP dessero queste informazioni, esse non sarebbero attendibili, perché essi sarebbero solo degli altri marchingegni collegati ad una rete, senza la possibilità di diversificarne il traffico. Anche se la situazione è (tecnicamente) migliore che nel caso precedente, non è possibile dare garanzie di qualità e stabilità. Naturalmente non è escluso che qualche utente fortunato possa trovarsi nelle condizioni giuste per ottenere un servizio vantaggioso! Ciononostante escludiamo che questo servizio si possa erogare con una certa tranquillità ad una clientela "normale". A nostro modo di vedere, questa attività si può svolgere in modo hobbistico (per esempio dentro una onlus come Retenoi.eu), ma come attività economica non sta in piedi. La conclusione resta la stessa: il gioco non vale la candela, gli investimenti per i centri stella si ripagherebbero difficilmente: considerando che il traffico telefonico prepagato non porta guadagno, quale canone dovrebbe sostenere l'utente per poter tenere in piedi il nostro servizio? Ipotesi 3: l'ABILIS dal cliente, complicazioni solo a fronte di grandi vantaggi. Si vende o noleggia all'utenza un apparato adatto a gestire il traffico voce in modo differenziato da quello dei computer; capace di usare collegamenti alternativi e di lanciare allarmi ben circostanziati quando il servizio si deteriora, in modo da aiutare il gestore a risolvere il problema prima che si generino disservizi. L'apparato giusto da piazzare presso il cliente è un ABILIS che può esser piccolo o grande, in funzione delle necessità. Bisogna notare che in ogni caso il cliente non può essere troppo piccolo, perché il problema non sta nel prezzo dell'ABILIS, ma nel costo complessivo della "impresa VoIP". Le tecnologie VoIP sono sofisticate. Gestirle val la pena solo se il cliente ne trae UN GRAN VANTAGGIO, così che sia disposto ad allargare generosamente i cordoni della borsa. Naturalmente non ha alcun senso installare ABILIS presso gli utenti se non si installano anche dentro la rete del gestore; o meglio: CONVIENE SOLO SE TUTTI I ROUTER DELLA RETE DEL GESTORE SONO ABILIS. Ipotesi 4: sostituirsi agli squali delle telecomunicazioni. Detta così sembra una utopia, ma approfondendo meglio la questione ci si rende conto di come questa sia la soluzione più vantaggiosa sia per il cliente che per chi vende il servizio. Il VoIP non può e non deve essere strettamente riservato ai grandi utilizzatori dei servizi Telecom. Secondo ABILIS, per arrivare ad una clientela larga (fatta di piccole ditte, uffici ed anche famiglie) c'è una sola scelta giusta: quella di creare una rete ABILIS che arrivi in prossimità di comunità di utenti (condomini, centri commerciali, zone residenziali) e far sì che ciascun ABILIS periferico della rete funga da punto di distribuzione (via cavo) dei servizi telefonico ed ADSL, esattamente come fanno le centrali Telecom. I vantaggi di questa soluzione sono grandi ed evidenti: • l'utente conserva i suoi impianti; non è necessario vendergli, installargli, configurargli, spiegargli alcunché. • L'utente conserva tutti i suoi servizi (incluso fax, POS, ecc). Quello che cambia è solo il fornitore (ed i servizi innovativi aggiuntivi). • La stabilità del servizio può essere garantita ed assicurata, grazie alla altissima affidabilità dei cavi e della rete ABILIS (che ovviamente attua delle particolari politiche di backup). L'idea di dover ricablare una zona (seppur utilizzando un normale cavo multicoppia) può spaventare. Tuttavia, se ci si prova, si scopre che molto spesso si possono riutilizzare cablaggi già esistenti e si scopre pure che (una volta fatto il lavoro per bene) il telefono della assistenza tecnica non squilla più!