STYLE.IT Intervista a: Massimiliano Bizzi, ideatore di White

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STYLE.IT Intervista a: Massimiliano Bizzi, ideatore di White
STYLE.IT
Data
8 APRILE 2013
Pagina
Foglio
http://movingforward.style.it/
movingforward
di Ilaria Introzzi
Intervista a: Massimiliano Bizzi, ideatore di White
8 aprile 2013, ore 09:57, postato da Ilaria Introzzi
Massimiliano Bizzi è nato a Bologna il 1 gennaio 1970. Nel 1988 ha conseguito la licenza liceale e poi
frequentato la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università agli Studi di Bologna. Entrato giovanissimo
nell’azienda di famiglia ha affiancato il padre imprenditore e la madre stilista nella formulazione e nella
comunicazione dei marchi Collection Privée e Daniela Bizzi, per i quali creava scenografie e layout degli stand
nei saloni ai quali partecipavano come espositori. Primi fra tutti Milano Collezioni e Prêt à porter di Parigi.Il suo
gusto, lo stile essenziale e allo stesso tempo innovativo degli ambienti lo hanno portato, nel Duemila, a ricevere
l’incarico, dalla stessa FieraMilano di progettare un’intera area del salone Milano Collezioni che raggruppasse i
nuovi designer ed i marchi di tendenza (lo stesso incarico gli venne proposto dal Salone Prêt à Porter di Parigi,
del quale è stato direttore artistico fino a quando i nuovi percorsi imprenditoriali lo hanno assorbito totalmente).
Nasceva così White che si impose subito sulla scena della fashion week milanese come una ventata di novità, per
forma e contenuti. L’anno dopo, da semplice sezione di una fiera di abbigliamento e accessori , White divenne
un evento a sé, di fatto il primo fuori salone nella storia di Milano cominciò il suo cammino di successi,
passando dai 16 espositori della prima edizione ai 345 della più recente. Nel 2008 Massimiliano Bizzi ha creato
White Homme, con il meglio delle collezioni contemporary maschili e, nel 2009 il marchio White Design per la
realizzazione di progetti di arredamento e restyling di negozi. A Massimiliano Bizzi il mondo della moda
riconosce la capacità di aver creato un linguaggio inedito nella storia dei saloni della moda, mediando tra arte e
cultura, tradizione artigianale e designer d’avanguardia emersi grazie ad un instancabile lavoro di scouting. La
selezione messa in atto da Bizzi e dal suo team e la ricchezza della gamma dei prodotti esposti hanno fatto di
White il salone di riferimento della moda in Italia e nel mondo e, per questo, un appuntamento irrinunciabile per
tutti gli operatori del settore.
foto courtesy: White
Come e perchè è nato White?
White è nato da una mia idea, capendo la necessità che anche la città di Milano avesse bisogno di un fuori
salone con un’atmosfera vicina al design rivolto ad aziede sofisticate e di ricerca.
Come si pone White nei confronti dei designers emergenti?
White ha da sempre grande attenzione per i designers emergenti scoperti facendo ricerca in tutto il
mondo. White per i giovani designers è un trampolino di lancio che talvolta si concretizza nella
relizzazione di una piccola impresa.
Pensa che in Italia venga dato sufficiente spazio a loro?
Si potrebbe certamente fare molto di più, sopratutto durante la settimana della moda.
Com’è il dialogo oggi tra eco-sostenibilità e Made in Italy?
Come White ci crediamo e da molti anni abbiamo creato un’area dedicata a questo tema. Il mercato non è
ancora molto sensibile, ma credo che presto le cose cambieranno.
Quale valore aggiunto deve avere un giovane designer per emergere in questo periodo di grande crisi e forte
competitività?
Creatività, dare spazio alle proprie idee, creare un prodotto diverso.
Qualche anticipazione per White di giugno?
Siamo al lavoro con l’obiettivo di inserire più collezioni donna in questa edizione in una data che
reputiamo molto importante per Milano.