La Sindrome del Tunnel Carpale

Transcript

La Sindrome del Tunnel Carpale
medicina
La Sindrome del
Tunnel Carpale
Il trattamento con Agopuntura ottiene
miglioramenti significativi sia per la riduzione
dei sintomi che in termini funzionali
Dott.ssa Eleonora Marchi
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione
Docente AMAB
(Associazione Medici Agopuntori Bolognesi)
Scuola Italo Cinese di Agopuntura
L
a Sindrome del Tunnel Carpale (STC) è una sofferenza neurologica dovuta alla
compressione del nervo mediano.
Ciò si manifesta a livello del tunnel
carpale, una strettoia anatomica
localizzata a livello della base del
palmo della mano e dell’articolazione del polso e formata da un
canale costituito dalle stesse ossa
del polso e chiuso da un legamento posto trasversalmente. A questo livello sono contenuti il nervo
mediano diretto alla mano e i ten-
dini dei muscoli flessori delle dita.
Il nervo mediano trasporta segnali
elettrici che mettono in comunicazione la mano con il cervello. Esso
conduce informazioni riguardanti
la temperatura, il dolore, il tatto
e controlla la sudorazione della
mano. Se il nervo mediano, per
azione compressiva, subisce uno
stato di sofferenza, si sviluppa la
Sindrome del Tunnel Carpale che
è la più frequente sindrome da
intrappolamento localizzato di un
nervo.
32 novembre/dicembre 2011
฀
฀
฀ ฀
฀ ฀
฀
฀
฀ ฀
฀ ฀
฀ ฀
฀ ฀
Età adulta, sesso femminile, peso
corporeo superiore alla norma,
struttura fisica con bassa statura
e polso quadrato e razza bianca
rappresentano caratteristiche che
statisticamente si associano più
frequentemente alla Sindrome.
Le cause invece possono essere le più varie, molto spesso la
Sindrome del Tunnel Carpale è la
risultante di diversi fattori responsabili dell’aumento della pressione
sul nervo e sui tendini, che produ-
medicina
ce ischemia del nervo stesso; tra
questi possono essere considerati fattori locali: le dimensioni della
regione anatomica, pregresse
fratture, microtraumatismi ripetuti
(determinati da eccessiva attività
della mano, specie nel gesto di
stringere la mano con forza, l’uso
di strumenti di lavoro che determinano vibrazioni continue) o malattie sistemiche, come l’Artrite Reumatoide o altri reumatismi infiammatori che causano un ispessimento dei tessuti connettivali o
una flogosi delle guaine sinoviali
dei tendini dei flessori o la deposizione di microcristalli, malattie
che portano a deformazioni delle
strutture ossee e cartilaginee. Altri
fattori responsabili della sindrome sono: infezioni, malattie metaboliche od endocrine, particolari
situazioni ormonali che possono
presentarsi durante la gravidanza
o in menopausa, che determinano
un aumento dei liquidi nei tessuti.
Alcune volte invece la causa rimane sconosciuta.
mente si presenta di notte, tanto
da portare al risveglio; oppure
nell’esecuzione di movimenti ripetuti che richiedono la chiusura
forzata a pugno della mano o
l’uso di strumenti caratterizzati da
vibrazioni o percussioni. Quando compare, la sintomatologia è
alleviata dal gesto di scuotere la
mano o dalla sospensione dell’attività scatenante.
L’obiettività all’inizio è scarsa: il
Medico può riscontrare una perdita
o riduzione della sensibilità tattile, dolorifica o termica della parte
palmare delle falangi terminali del
primo, secondo e terzo dito.
tenere tra le dita oggetti di piccole dimensioni, come spilli, e del
fatto che tutto gli cade dalle mani.
La limitazione funzionale riguarda
principalmente il primo, il secondo
e il terzo dito, limitatamente anche
il quarto, mentre il quinto rimane
risparmiato in quanto non innervato dal nervo mediano. Nei casi
di una condizione di sofferenza del
nervo mediano, severa e che perdura nel tempo, può manifestarsi
un peggioramento dei sintomi con
ipotrofia dei muscoli dell’eminenza tenar (il rilievo carnoso posto
alla base del pollice sul palmo
della mano).
฀ ฀
In genere, la sintomatologia si manifesta inizialmente da un solo lato,
quello dell’arto dominante; può
però tendere, più o meno precocemente, a diventare bilaterale.
Inizialmente i sintomi sono di
tipo sensitivo: formicolii, bruciore, intorpidimento e senso di
addormentamento nella zona di
destinazione del nervo mediano,
cioè la parte palmare del pollice, dell’indice, del medio e il
palmo della mano adiacente. Altri
possibili disturbi possono essere
rappresentati dalla difficoltà nel
distinguere il caldo e il freddo,
dalla sensazione di gonfiore delle
dita specie al risveglio, da dolore
localizzato al polso o irradiato
all’avambraccio.
Questa sintomatologia frequente-
฀
L’evoluzione della Sindrome può
essere variabile, fino a severi deficit sensitivi o motori delle strutture
innervate dal nervo mediano. Ciò,
da un punto di vista funzionale si
traduce in una possibile debolezza
muscolare e insufficiente destrezza, conseguenza del deficit di
sensibilità e di percezione, difficoltà di prensione, impaccio nelle
azioni che richiedono movimenti
fini: chi ne è affetto si lamenta di
non riuscire più a raccogliere e
฀
฀
฀
La diagnosi si fonda sulla sintomatologia riferita dal soggetto,
sull'esame obiettivo della mano
e sulla provocazione dei sintomi
indotta dai test clinici.
Un test diagnostico specifico (test
di Phalen) è quello basato sulla
riproduzione dei sintomi sensitivi
in seguito alla richiesta di flessione della mano sull’avambraccio, mantenuta per alcuni minuti.
Questa posizione del polso porta
ad una accentuazione della com-
novembre/dicembre 2011 33
฀ ฀ ฀
฀ ฀
฀ ฀
฀ ฀
medicina
le vertebrale e la degenerazione
artrosica della mano.
฀ ฀
pressione del nervo mediano da
parte del legamento trasverso con
conseguente evocazione dei sintomi. Un altro metodo, frequentemente usato, anche se meno
specifico, per verificare lo stato di
irritazione del nervo, è rappresentato dalla sua percussione a livello
del polso: anche in questo caso,
l’evocazione della sintomatologia
sarà indicativa di Sindrome del
Tunnel Carpale (in questo caso si
parla di segno di Tinel).
L’esame elettromiografico, usato
per valutare lo stato del nervo
attraverso lo studio dell’attività
elettrica delle fibre muscolari in
condizioni di riposo e durante la
contrazione volontaria, può convalidare la diagnosi clinica, sempre che le fibre nervose che costituiscono il nervo abbiano subito
una compromissione di entità e
durata tali da causare la loro
demielinizzazione. Se così non
è, l’esame può risultare negativo,
anche dopo un periodo relativamente lungo di sofferenza del
nervo e sintomatologia dolorosa.
Molte altre condizioni possono
dare sintomi simili e quindi essere confuse con la Sindrome. Tra
queste si ricorda la Discopatia
cervicale, che comporta la compressione delle radici nervose
corrispondenti all’uscita dal cana-
Il trattamento può essere chirurgico o conservativo.
Il trattamento chirurgico consiste
nella rimozione della compressione del nervo attraverso la sezione
trasversale del legamento trasverso associata o meno a neurolisi
(liberazione del nervo). L’intervento, relativamente semplice, si esegue in anestesia loco-regionale.
Il trattamento conservativo può
essere considerato nelle fasi iniziali della sintomatologia, quando
l’alterazione del nervo è di entità medio-moderata, oppure, per
alleviare la sintomatologia, in attesa di intervento chirurgico. Consiste nell’uso di farmaci antinfiammatori, terapie fisiche (Ultrasuoni,
laserterapia, TENS), immobilizzazione del polso, modificazione del
posto di lavoro o riduzione dell’attività manuale.
฀
฀
฀ ฀
฀ ฀
฀
฀
฀ ฀
฀
฀
฀
La Sindrome del Tunnel Carpale
può essere approcciata anche
dalla Medicina Tradizionale Cinese che la interpreta come un
quadro di Stasi di Sangue nei
meridiani del polso e della mano,
causata da compressione meccanica dovuta al microtrauma,
più o meno associato ad una
Sindrome Dolorosa Ostruttiva da
cause esterne (quali l’eccessivo
lavoro fisico, i traumatismi, fattori
atmosferici) e interne, a cui si
possono aggiungere fattori predisponenti. La conseguenza è una
condizione di “non circolazione”
di Sangue e/o di Energia che non
riescono a raggiungere, in modo
continuo e costante, le dita della
mano. Quando poi la patologia
cronicizza, può essere messa in
34 novembre/dicembre 2011
฀
฀ ฀
฀
฀ ฀
relazione ad un deficit di Sangue,
responsabile di una condizione di
“non nutrizione”. Ciò spiegherebbe il formicolio, sempre presente,
accompagnato da impotenza funzionale.
Il trattamento da un punto di
vista della Medicina Cinese mira a
risolvere i sintomi quale formicolio, parestesie e dolore e le turbe
energetiche sottostanti.
Diverse sono le tecniche di Medicina Tradizionale Cinese utilizzate,
alcune di queste, come l’Agopuntura, si basano sull’inquadramento del Paziente, sulla formulazione
di una diagnosi e sulla scelta oculata dei punti da trattare.
Altre tecniche come l’Auricoloterapia, l’Addominoagopuntura, la
Tecnica Polso-Caviglia possono
essere associate alla prima con
l’effetto di potenziare i risultati.
Sebbene la letteratura riporti risultati non ancora sufficienti per dire
che l’Agopuntura è efficace nella
risoluzione della Sindrome, il National Istitute of Health (NIH) americano, nella dichiarazione di consenso
sull’Agopuntura svoltasi nel 1997
per fornire agli Operatori Sanitari e
ai Pazienti una valutazione responsabile dell’uso e della sua efficacia,
la considera utile come trattamento addizionale o come alternativa
accettabile al trattamento della Sindrome del Tunnel Carpale.
Da un punto di vista della “Medicina Basata sull’Evidenza” sempre
più numerosi sono gli studi che
dimostrano come l’Agopuntura
possa essere, nei casi di Sindrome del Tunnel Carpale di grado
medio-moderato, un trattamento
che ottiene miglioramenti significativi, nel lungo termine, nella
riduzione della sintomatologia e in
termini funzionali rispetto ad altri
trattamenti conservativi.
●