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Luciano Moschini Daniele Gullà E NV EN DIB IL PIA DIV ULG ATI VA NO La Teoria delle Bio Frequenze la Metodologia Ygrene Oib … ed i segreti della vita racchiusi tra il Sole, l’atomo ed una vita più... CO L’evoluzione nella conquista della Bellezza, del Benessere e di migliori performance psicofisiche presentano SOCESER E D I T O R E PIA CO VA ATI ULG DIV NV EN DIB IL NO E E NV EN DIB IL La Ragione ci fa capire la scienza. L’intuito ci fa intravedere l’ignoto. La Fede ci fa accettare l’Infinito. NO Il Creatore si è dimostrato più benevolo con coloro i quali sono allegri e di animo buono. Regalando spesso a loro più giorni, gioia ed energia. VA Porsi verso la vita con un buon atteggiamento ha spesso portato ad una vita migliore. ATI Scegliere di essere felici a prescindere se le cose vanno bene. ULG Perciò il credere “se le cose andranno bene sarò felice” lascia ad eventi esterni la nostra possibilità di felicità. CO PIA DIV Il credere “sarò felice e le cose andranno bene” lascia a noi la decisione della nostra felicita. NV EN DIB IL E Un grazie a tutti gli autori da cui abbiamo preso spunto per questo libro e che abbiamo riportato all’interno. Sperando di averli inseriti tutti, nell’eventualità di aver omesso o aver riferito in modo inesatto le dovute citazioni, si provvederà a rettificarle nelle successive edizioni. Un grazie anche a quelli da cui abbiamo preso spunto e di cui non abbiamo trovato fonti per poterli ringraziare, perché le loro idee o scritti sono diventati di dominio pubblico e diventa difficile attribuirne la paternità. Chiediamo scusa anticipatamente per eventuali errori od omissioni, sono da attribuire spesso al non riuscire a trovare - come detto - la fonte e l’autore originale di ogni idea e spunto. NO Un grazie a tutti quegli autori, studiosi, scienziati, inventori che in passato hanno con passione ricercato la verità in generale e anche modi più armoniosi e giusti per far vivere l’umanità, e hanno in molti casi pagato di persona ipotesi ardite, magari giuste, ma non in linea con la dottrina del tempo in cui vivevano o vivono, anche se poi spesso comprovate con i fatti. Persone come Galileo Galilei, Giordano Bruno, Nikola Tesla e molti altri. La libertà d’opinione, di poter portare un contributo, un’idea, un’intuizione si è dimostrata difficile da far valere, in ogni periodo storico. ULG ATI VA Un grazie alle nostre famiglie per il continuo sostegno datoci. Legenda precisazioni: PIA DIV • S.B.F. Spettro di Bio Frequenza: sono le frequenze che il nostro corpo usa. • Ygrene Oib: è un termine che indica oltre a una metodologia anche le naturali energie (leggendolo al contrario, infatti, si legge Bio Energy). • Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib da noi usate nei test sono dei generatori di calore e di frequenze, classificati come apparecchiature per uso estetico. CO In questo libro nessun trattamento, test o affermazione possono essere intesi o considerati come terapeutici essendo proposti solo come estetici, sportivi, per il wellness o per gli ambienti. Nessuno può intenderli come terapeutici. E NV EN DIB IL La Teoria delle Bio Frequenze e la Metodologia Ygrene Oib NO …ed i segreti della vita racchiusi tra il Sole, l’atomo ed una vita più... VA a cura di Luciano Moschini ULG ATI L’evoluzione nella conquista della Bellezza, del Benessere e di migliori Performance psicofisiche Benessere inteso come buon, naturale funzionamento CO PIA DIV Un futuro migliore per estetica, sport, wellness Le basi per capire le Bio Frequenze con test, prove, testimonianze e conferme E INDICE pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 12 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 18 pag. 21 pag. 23 pag. 25 pag. 27 pag. 28 pag. 33 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Precisazioni L’importante è avere una mente aperta Un obiettivo chiaro Capire come e perché agire Alcune importanti affermazioni Premessa - Chiarimenti Cenni preliminari su vita e benessere Le energie sottili Una metodologia vibrazionale, la porta della vita Biochimica e bio-energetica: due facce della stessa medaglia Introduzione allo spettro di Bio Frequenza Analisi sui principi e sulle funzioni di Ygrene Oib Caratteristiche ed effetti della metodologia Principi fisici di base Tutto funziona bene solo se si utilizzano le giuste energie e le giuste frequenze Qi Gong, lo scambio delle informazioni Lo spettro delle Bio Frequenze I cardini della teoria dello spettro delle Bio Frequenze Analisi della composizione degli esseri viventi L’importanza che il messaggio sia completo Nella sua semplicità, la grande genialità La strada per mantenere bellezza e benessere e migliorare l’attività fisica Ma la scienza cosa dice? Vantaggi della metodologia Ygrene Oib Qualche informazione in più Riconoscimenti e certificazioni in tutto il mondo Metodologia in sintesi Cosa squilibra l’armonia del nostro corpo Le nostre difese naturali Combattere l’elettrosmog ed i punti geopatici negativi La terra, il magnetismo terrestre Perdita del naturale magnetismo terrestre Elettrosmog, un pericolo? Ipotetici effetti dell’elettrosmog La nostra magnifica terra, un luogo sicuro? Sunto del Parlamento Europeo sugli effetti dell’elettrosmog Resoconto esecutivo Sintesi Appello di Friburgo Sunto del Decreto Legislativo 257/2007 rischio elettrosmog Osservazioni Test termografico 4 pag. 36 pag. 37 pag. 38 pag. 40 pag. 43 pag. 44 pag. 45 pag. 46 pag. 47 pag. 48 pag. 49 pag. 50 pag. 51 pag. 53 pag. 54 pag. 55 pag. 56 pag. 58 pag. 59 pag. 60 pag. 61 pag. 62 pag. 65 pag. 72 pag. 73 pag. 76 pag. 78 pag. 80 pag. 83 pag. 87 pag. 104 pag. 105 pag. 108 pag. 109 pag. 111 pag. 116 pag. 121 pag. 123 pag. 125 pag. 126 pag. 128 pag. 130 pag. 138 pag. 143 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E SBF (Spettro di Bio Frequenza) Nello sport e nel fitness, alcune prove Da anni esperienze positive in ambito sportivo Il recupero nello sport e nel fitness Test metabolismo basale Le Bio Frequenze in campo estetico Alcune prove nell’estetica, test rugosità della cute facciale Trattamento inestetismo cute Test tra Ygrene Oib e Infrarosso Gli inestetismi della cellulite Test ed informazioni sui capelli e cuoio capelluto Mantenere il benessere dei capelli Test sulla cute e sul capello Per il Wellness effetti delle calzature Alcune prove negli ambienti confinati Test in ambienti senza persone L’acqua fonte di vita, benessere, bellezza e migliori performance sportive Osservazioni e valutazioni in naturopatia Bio Frequenze ed energie sottili Rilievo energetico con elettrofoto Kirlian Test con Ygrene Oib sull’aura umana Test con stuoia Ygrene Shield Prodotti per abbattere l’elettrosmog Alimentazione, questo fantastico regalo per la gioia e la sopravvivenza La piramide alimentare Prodotti preparati in ambienti armonizzati Prodotti basati sulla teoria delle Frequenze Apparecchiature, generatori di Frequenze Linea riposo relax Questionario di valutazione soggettiva Cos’è legge di assestamento Alcuni suggerimenti per un miglior utilizzo Trigger Points e zone d’impiego Equilibrio completo Programma per l’Equilibrio bio-frequenziale Programma per il Rilassamento Programma per la Bellezza del viso e del corpo Programma per Relax e Anti-Stress Programma per il Mantenimento Programma per lo Sport ed il fitness Note bibliografiche 5 pag. 146 pag. 157 pag. 159 pag. 163 pag. 166 pag. 168 pag. 175 pag. 176 pag. 180 pag. 181 pag. 182 pag. 183 pag. 184 pag. 185 pag. 187 pag. 188 pag. 190 pag. 192 pag. 193 pag. 194 pag. 200 pag. 214 pag. 216 pag. 218 pag. 222 E NV EN DIB IL NO Foto dei due autori, nella sede della FIGC di Coverciano (FI) durante uno dei loro test: a sinistra, Luciano Moschini; a destra, Daniele Gullà. VA Autore Luciano Moschini è nato nel 1955 ad Ala, in provincia di Trento. E’ uno dei massimi esperti in Europa della metodologia Ygrene Oib e autore di vari articoli pubblicati su riviste di settore. ATI Co-autore Daniele Gullà è nato nel 1962 a Bologna. Affermato ricercatore in ambito delle Bio Frequenze e CTU di vari tribunali, è ospite di alcune trasmissioni scientifiche della RAI, tra le quali Voyager. ULG Un grazie a… tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione: Erio Paolini, Emilio Paolini, Loris Mina per la preziosa supervisione. Inoltre a Fabrizio Cornacchiari per la parte grafica. Un grazie particolare per il loro impegno nel far conoscere questa metodologia a tutti gli amici di Ygrene Oib. DIV Un grazie, inoltre, allo staff del centro ricerche di Coverciano (FI) per i test fornitici e la continua assistenza nelle verifiche. Marella prof. Mario - Castellini dott. Elena - Levi Micheli dott. Matteo - Pagani dott. Luca - Laface dott. Carlo. CO PIA A quanti, con i loro articoli, hanno impreziosito questo libro. Alle strutture che si prodigano nel far conoscere questa teoria e metodologia A.S.P. San Marino - A.S.P. Tecnology and Nature - Work & Trade - Slim Club In modo particolare al gruppo Biofre - Bio Frequenze per una vita più, che si è preso l’impegno di divulgare la conoscenza delle Bio Frequenze. Per chi volesse avere informazioni: [email protected]. 6 E PRECISAZIONI NV EN DIB IL Il presente libro informativo aiuta il lettore a capire meglio la metodologia Ygrene Oib, indirizzata, all’estetica, allo sport, al wellness, ma non sostituisce mai il MANUALE D’USO degli apparecchi basati sulla metodologia Ygrene Oib, che rimane l’unico riferimento per le indicazioni su: modalità e destinazione d’uso, caratteristiche tecniche, avvertenze circa l’uso, ed eventuali controindicazioni e avvertenze all’uso degli apparecchi. Oltre che per le apparecchiature, ribadiamo: prima di utilizzare qualunque prodotto a metodologia Ygrene Oib si raccomanda di seguire sempre i consigli riportati nelle confezioni o sui relativi manuali d’uso. Non si assume nessuna responsabilità per l’utilizzo dei prodotti. NO La metodologia Ygrene Oib si basa sulla teoria dello Spettro di Bio Frequenza (SBF) e può (in alcuni casi, ed in diversi stati o in vari documenti) essere talvolta riferita con diversa denominazione e/o avere differenti denominazioni commerciali. ATI VA L’Editore e gli Autori non si assumono alcuna responsabilità, né esplicita né implicita, circa contenuti e significati dei testi, sia originali che tradotti. Tutti i testi rappresentano trascrizioni, traduzioni o riassunti il più fedeli possibile agli originali dei vari autori e sono qui riprodotti senza altro intento che portare alla conoscenza di tutti le possibilità offerte da nuove tecnologie. Alcuni grafici presentati in questo libro sono di impostazione probabilistica. Il numero progressivo delle immagini, dei grafici, segue il capitolo. ULG I documenti rintracciati tramite internet, riviste, ecc. vengono riportati fedelmente senza prendere posizioni in merito, pubblicati al solo titolo di divulgazione. Tutti i diritti sono riservati. DIV Alcuni esempi si troveranno ripetuti in alcuni capitoli, questo non per un errore ma perché l’argomento trattato, senza quell’esempio specifico, potrebbe sembrare incompleto o di non facile comprensione. PIA Per chi desidera approfondire la conoscenza di questa nuova metodologia, rendiamo noto che si svolgono anche in Italia dei corsi specifici per professionisti e anche per utilizzatori. CO Per qualunque informazione o per chi vuole collaborare per nuove ricerche e test: Tel. 0549.905413, oppure inviando un Fax al num. 0549.992511, o una e-mail: [email protected]. Per comunicare con gli Autori scrivete a: [email protected]. 7 E L’IMPORTANTE E’ AVERE UNA MENTE APERTA NV EN DIB IL In un corso che tenevo anni fa è intervenuto il Dr. Luigi Ramponi che oltre ad illuminarci su alcune tematiche a lui care, ci ha regalato due storie che ho riportato sotto; ritengo siano importanti per aiutarci a comprendere che il nostro benessere parte prima da noi, dalle nostre scelte ed azioni. NO Prima storiella. Un signore si ritiene un chicco di grano ed ha paura dei polli, scappa ogni volta che li vede e gli sembra di scorgerli da ogni parte. Ha una fobia, va da uno psicologo che, piano piano, lo convince che lui non è un chicco di grano, ma il fantastico essere umano che realmente è. Dopo l’ultimo incontro con il dottore, la persona esce dallo studio convinta, anzi convintissima, di non essere un chicco di grano e lo ripete tra sé e sé: “Io sono un uomo non sono un chicco di grano, io sono un uomo non un chic...”. Ad un certo punto s’interrompe, si ferma sulla soglia, si gira e rivolgendosi al dottore gli chiede: “Dottore, io ho capito perfettamente e lo so che non sono un chicco di grano, perciò sono tranquillo... ma i polli lo sanno?”. Gli ancoraggi e le convinzioni profonde muovono i nostri passi, sia che siano voluti, imposti, sia che siano subiti in modo inconscio. Teniamolo sempre presente. CO PIA DIV ULG ATI VA Seconda storiella. Il signor Giuseppe, accompagnato da suo figlio, si reca dal dottore per sottoporsi a una visita accurata. Il medico gli prescrive alcuni farmaci. Il signor Giuseppe prende la ricetta, paga la visita, ringrazia calorosamente il dottore ed esce. Sempre accompagnato dal figlio va dalla farmacista, consegna la ricetta, prende le medicine, paga, ringrazia calorosamente e va a casa. Arrivato a casa prende le medicine e le butta nella spazzatura (quella differenziata). Il figlio sobbalza ed esclama: “Papà, ma cosa fai? Butti via le medicine appena comprate? Allora tu stai molto peggio di quello che credeva il dottore!”. Il padre, con fare tranquillo, risponde: “Figliolo, il dottore è una bravissima persona ed è giusto che io vada da lui perché anche lui deve vivere, per non parlare della farmacista: è veramente speciale e devo comprare da lei le medicine, anche lei deve vivere. Poi è ovvio che devo buttarle via... anch’io devo vivere!”. Questo episodio non so se sia veramente avvenuto, probabilmente è una storiella, ma fa riflettere su quanto ormai la gente diffidi un po’ dell’abuso di medicinali che in certe occasioni si fa. Il messaggio che io ho intravisto ritengo sia questo: usare i farmaci è importante nel momento della reale necessità; una vita accorta ed in armonia con il giusto vivere è probabilmente l’arma migliore per star bene. L’atteggiamento rilassato e pragmatico del padre sembra lo dimostri. Pensiamo all’importanza del riposo, del vivere in ambienti in armonia con il nostro essere, del cibo. Quest’ultimo si dice sia un medicinale talmente importante ed indispensabile che dobbiamo assumerlo di qualità, in giuste quantità, circa 3 volte al giorno, tutti i giorni della nostra vita. 8 E UN OBIETTIVO CHIARO NV EN DIB IL Trasmettere informazioni in modo semplice ULG ATI VA NO In questi ultimi anni, durante i vari corsi, ho ricevuto con una certa insistenza da molte persone una comune richiesta: poter capire. La metodologia Ygrene Oib è molto semplice, ma spesso i meccanismi per spiegarla, anche perché intervengono fattori biochimici, bioenergetici, bio frequenziali del tutto naturali ma di non semplice spiegazione, risultano ostici a molti; a volte anche gli operatori del settore fanno fatica a comprenderne appieno la naturalità, la semplicità e la potenzialità di questa metodologia. Perciò, eccomi qui a scrivere questa pagina del nuovo libro “Metodologia Ygrene Oib” per l’estetica, lo sport, il wellness. Sono molto fiducioso di poter centrare il bersaglio, anche perché in questi ultimi anni assieme a diversi operatori ed utilizzatori abbiamo elaborato alcuni esempi molto semplici, di facile interpretazione. Innanzi tutto spieghiamo il nome “Ygrene Oib” che, alla rovescia, si legge “Bio Energy” ossia bio energie, “Le Naturali Energie Biologiche”. La nostra società ci ha portato spesso a dar rilievo prevalentemente al fattore fisico, a credere solo a quello che si vede, a quello che si può dimostrare: come sostenuto da Newton, causa/effetto sono sempre riscontrabili. Benché questo sia senza dubbio un buon punto di partenza, riteniamo non sia completo, come Albert Einstein ha ampiamente dimostrato con la teoria della relatività. Di non tutto quello che avviene si riesce ora a stabilire le cause, ma non significa che l’effetto non ci sia, solo perché non si sa con precisione quale sia la causa. La legge di Newton, oltre che davanti a molte cose che avvengono e di cui non si capisce la causa, si infrange anche di fronte ad un “semplice” calabrone, a cui le leggi della fisica, il peso del corpo e l’estensione alare proibirebbero di volare. Strano, però, il calabrone vola... CO PIA DIV Le società di oggi hanno creato delle leggi per poter convivere. Ricordo che non vuol dire che le leggi, in quanto tali, siano giuste: esse sono dei regolamenti di riferimento ai quali attenersi, sono dei parametri misurabili e confrontabili, per vantaggi di gruppi o individuali, ed in ogni caso dei punti di riferimento per ulteriori seguenti valutazioni. Anche per analizzare i benefici di alcune metodologie si applicano delle leggi che, come visto prima, sono dei parametri misurabili e confrontabili, e per questo si potrebbe ipotizzare il buon senso delle leggi, anche se non sempre è così, perché in alcuni casi i parametri usati non sono adeguati. E’ naturale che se si sta analizzando un fattore emotivo, bio frequanziale o bio-energetico, ci siano difficoltà a misurarlo con i parametri della chimica. E’ altrettanto difficile, a volte, da misurare con i parametri della fisica, perché non tutto quello che avviene, “il cosiddetto effetto”, si riesce a riportare a una “causa” accertata. 9 E Misurare l’energia con il metro, l’altezza della torre Eiffel con i litri CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Comunque, se vogliamo fare un esempio che possa aiutarci a capire cosa chiedono le leggi della biochimica a chi segue il mondo delle Bio Frequenze delle energie sottili, è come misurare l’energia con un metro, oppure l’emotività con i gradi centigradi, oppure le frequenze con i chilogrammi. Pensiamo agli errori di valutazione di quando si riteneva che la terra fosse piatta o che il sole girasse attorno ad essa, e si potrebbero fare molti altri esempi. Chi contraddiceva questi “dogmi” rischiava molto, anche la vita. Quelle leggi erano state fatte su parametri a quei tempi indiscutibili. In molti casi oggi alcune “leggi” stanno valutando l’essere vivente con gli stessi occhi di pregiudizio con cui si valutavano le nuove teorie di un tempo, secondo le quali la terra era rotonda e la stessa girava attorno al Sole. A quel tempo non c’erano strumenti che potessero dimostrare e confermare queste nuove teorie, e le persone che le sostenevano venivano messe alla gogna. Anche oggi non ci sono strumenti che possano misurare alcune bio-energie. Ricordiamo che conosciamo solo una piccolissima parte del cosmo, si dice che i fondali della nostra terra siano conosciuti per circa l’1%. Negli ultimi secoli abbiamo prima scoperto la cellula, e sembrava di aver scoperto tutto, poi abbiamo scoperto l’atomo, ed anche in questo caso sembrava di aver trovato la base di tutto, di aver scoperto ogni cosa; ma poi si sono scoperti gli elettroni, i protoni, i neutroni, i quark, ecc. La tabella periodica ha regalato spesso delle sorprese inaspettate. Quando nel 1953 è stato scoperto il DNA da Watson, James Dewey e Crick, Francis Harry Compton, sembrava di aver rinvenuto il bandolo della matassa, ma ogni volta che si trovava qualcosa che sembrava definitivo, si aprivano orizzonti sempre più vasti e nuovi. Del DNA, dopo più di 60 anni dalla scoperta, gli scienziati dicono che se ne conosce solo il 2% circa. Lo stesso Guglielmo Marconi, quando sosteneva che nell’aria ci fosse qualcosa (che lui aveva chiamato etere) che permettesse di trasportare la voce, è stato rinchiuso in un manicomio, ritenuto pazzo. Fortunatamente, in seguito ha potuto dimostrare che il suo intuito aveva ragione. Era ritenuto folle solo perché non poteva dimostrare con strumenti quello che lui riteneva giusto, ma poi lo dimostrò. Albert Einstein, forse lo scienziato più illustre del secolo scorso, all’inizio è stato deriso, e le sue geniali, ardite ed innovative intuizioni, snobbate. Così sarà per coloro che si addentrano nel fantastico territorio delle energie sottili: dovranno sopportare e superare quanto altri, prima di loro, hanno subito, avventurandosi in teorie nuove, logiche ma che non erano in sintonia con quelle in «voga» in quegli anni. Dovranno lottare fino a quando qualcuno non troverà qualcosa che spiega o uno strumento che misura, come è successo a Marconi e a molti altri. Quante cose naturali dobbiamo ancora conoscere, capire. 10 E In sintesi ULG ATI VA NO NV EN DIB IL La cellula esisteva ed agiva prima che l’uomo creasse degli strumenti che gli permettessero di vederla. L’atomo esisteva ed agiva prima che l’uomo creasse degli strumenti che gli permettessero di vederlo. Il DNA esisteva ed agiva prima che l’uomo creasse degli strumenti che gli permettessero di vederlo. La cellula, l’atomo, il DNA sono ormai accettati dalla scienza ufficiale. Alcune energie sottili sono state individuate con i mezzi dei ricercatori di un tempo, l’intuito, il calcolo, la logica, la previsione, e anche con gli strumenti della sensibilità. Se alcune persone dicono che non esistono i colori, solo perché loro sono daltoniche e non hanno questa sensibilità, la colpa non è di chi percepisce i colori, di chi ha questa sensibilità, capacità, o dote. Molte bio-energie vengono monitorate anche negli uomini con strumenti specifici che danno dei risultati, come l’encefalogramma, il cardiogramma, ecc. La conoscenza delle energie sottili è l’evoluzione di quanto già trovato, il prossimo traguardo da raggiungere. Fortunatamente, oggi con la comunicazione a livello mondiale sono accettate e usate da molti scienziati e studiosi di fama mondiale, e sono usate in buona parte anche dalla scienza ufficiale, anche se non ancora in maniera estesa. Le bio-energie (Bio Frequenze) sono usate da millenni nelle tradizioni orientali che non hanno perso il collegamento con le cose più naturali per l’uomo, per il mantenimento del benessere, per migliorare l’aspetto fisico, per arricchire le sue prestazioni psicofisiche. Quello che con questo libro vogliamo riscoprire è anche questo. Un benessere ottimale, un aspetto fisico invidiabile, e migliorare le prestazioni psicofisiche in generale e nello sport, ed in modo del tutto naturale, come la natura ci consiglia da millenni. I prodotti a metodologia Ygrene Oib sono indicati per l’estetica, lo sport e per il wellness. Perciò lasciamo ai professionisti della Medicina la cura delle persone. CO PIA DIV I medici, come possono usare e consigliare un buon materasso, o altri prodotti per mantenere il benessere, possono farlo con i prodotti a metodologia Ygrene Oib. 11 E NV EN DIB IL CAPIRE COME E PERCHÉ AGIRE È PROBABILMENTE L’ARMA MIGLIORE PER AGIRE IN MODO GIUSTO E CORRETTO CO PIA DIV ULG ATI VA NO La società di oggi è affogata in un marasma di informazioni spesso confuse e contraddittorie, per quanto riguarda (1) il benessere, (2) la bellezza, (3) il miglioramento delle performance sportive. Ci dedicheremo in questo libro a questi tre settori. Sapere come funziona una macchina è la cosa migliore per chi vuole intervenire ad aggiustarla o anche solo farla funzionare bene. Se non sa che c’è da cambiare l’olio, fare verifiche ai freni, all’impianto elettrico, ecc., come farà a usarla? Se possediamo un orto, un giardino, difficilmente otterremo dei buoni raccolti o dei bei fiori se non sappiamo quando è il momento della semina, quanta acqua e concime è giusto dare, se c’è da potare o meno, quando è il tempo della raccolta, ecc. Ma anche se abbiamo degli animali, di qualunque genere, come ad esempio dei cavalli, e dobbiamo allevarli per farli vincere delle corse, diventa fondamentale e necessario alimentarli nel modo migliore, allenarli nella maniera più consona, farli vivere in ambienti ottimali, ecc. In conclusione: avere le giuste informazioni diventa importante, anzi fondamentale. Ma come si fa a capire che le informazioni che abbiamo sono giuste? Consideriamo la logica anche se siamo nel campo delle ipotesi perché la logica non è mai contro la realtà (logica) anche se si ipotizzano cose non conosciute. Nel secolo scorso non era ancora completa la scala periodica degli elementi e si ipotizzava che i futuri elementi che sarebbero stati trovati avrebbero avuto determinate caratteristiche. Nonostante fossero ipotesi, erano logiche e si sono dimostrate vere, perché poi sono stati trovati i nuovi elementi esattamente con le caratteristiche ipotizzate e previste. Circa 200 anni fa la cellula non era ancora stata scoperta: ma questo vuol dire che non c’era prima? Naturalmente non si può sostenere, perché c’è dalla notte dei tempi, c’è ed agisce da sempre. Circa 100 anni fa è stato scoperto l’atomo, ma questo vuol dire che prima non c’era, non agiva? Certamente no, c’era ed agiva da sempre. Nel 1953 fu scoperto il DNA da Watson e Crick ma questo, come i precedenti casi, esisteva dalla creazione ed agiva da sempre, a prescindere che noi esseri umani avessimo strumenti per vederlo, scoprirlo o meno. L’universo, con le sue leggi, è lì da un po’ di tempo ed agisce con le sue leggi a prescindere che noi le capiamo, le accettiamo o meno. Altrimenti dovremmo tener conto che le cose nascono ed agiscono solo quando noi uomini troviamo degli strumenti che ci dimostrino che ci sono veramente e che agiscono in quel modo specifico, come se atomo e DNA non esistessero e non agissero prima 12 ATI VA NO NV EN DIB IL E che l’uomo li scoprisse. Questo vale anche per le energie sottili: si vedono gli effetti, si intuiscono le cause, per logica ci sono, ma attualmente non abbiamo ancora strumenti che le possano chiaramente individuare. Con la tabella periodica, per logica, si è intuito cosa sarebbe stato trovato; con le energie sottili per logica si fanno le stesse osservazioni. Molti operatori già agiscono con sensibilità ed intuito in questa direzione ed i risultati sono copiosi e ottimali. Perciò noi, con queste osservazioni e questo libro, non parleremo contro niente e nessuno, proporremo un filo logico di scoperte, intuizioni e teorie, che ci possono aiutare ad agire nel miglior modo possibile, verso il benessere, la bellezza, il miglioramento delle nostre attività fisiche e psicologiche. La dottoressa Hulda Clark con le sue ricerche confermò che “tutti gli esseri viventi ed organi hanno una ben determinata gamma di frequenze”. Un’altra informazione importante di Riyal Rife pioniere delle pratiche con frequenze, disse eloquentemente: “Quando il metabolismo del corpo umano è ben bilanciato esso non è suscettibile a qualunque tipo di malattia”. E’ un’affermazione molto forte e non facile da sostenere, ma per questo voglio fare un esempio: in un gruppo di lavoro di 20 persone una di loro un giorno arriva con l’influenza. Tutti quanti respirano la stessa aria, nello stesso ambiente, ossia sono a contatto con il virus nello stesso modo e tempo. Però solo alcuni si ammalano ed altri no. Come mai, se il virus per tutti è uguale e l’hanno respirato tutti per lo stesso tempo? Il virus dell’influenza ha la stessa intensità per tutti i soggetti. Alcuni hanno le loro difese sbilanciate, ossia a livello più basso, per vari fattori che possono essere stress psicofisico, altre malattie fisiche, depressione, ecc.; le persone che invece hanno il corpo bilanciato resistono tranquillamente come se niente fosse. D’altra parte il nostro corpo è costantemente sotto attacco da virus, batteri, funghi, situazioni geopatogene, elettrosmog, ecc., ma è sostenibile e logico che chi ha le funzioni a livelli ottimali subisca comunque meno questi attacchi. CO PIA DIV ULG Di seguito, un piccolo anticipo di alcuni passaggi di uno studio commissionato dalla CE, Comunità Europea, e inserito più avanti nel libro, rintracciato su internet, di cui trascriviamo i dati. Esso mette in guardia dai potenziali pericoli psicofisici che possono arrecare squilibri creati dall’energia elettromagnetica «elettrosmog». 13 E ALCUNE IMPORTANTI AFFERMAZIONI CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL PARLAMENTO EUROPEO Direzione generale degli studi Direzione A STOA. Ufficio per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche. Sunto delle scelte e resoconto esecutivo PE n. 297.574 marzo 2001 - (Diritto di precauzione): «[...] E’ probabilmente corretto affermare che se vi fosse la stessa discordanza di opinioni e lo stesso livello di preoccupazione in merito ad un nuovo prodotto farmaceutico o alimentare, quest’ultimo non verrebbe mai autorizzato [...]». - (Impossibilità di poterci nascondere da questo inquinamento): RESOCONTO ESECUTIVO «Uno dei principali rischi sanitari sociali dei nostri tempi è costituito dall’elettrosmog causato dall’uomo. Si tratta di un inquinamento elettromagnetico non ionizzante di origine tecnologica che è particolarmente insidioso, in quanto non viene rilevato dai sensi - circostanza questa, che favorisce un atteggiamento alquanto disinvolto per quanto concerne la protezione personale. Al contempo, tuttavia, la natura di questo tipo di inquinamento è tale che non vi è letteralmente “nessun luogo dove nascondersi”». - Un altro passo del PARLAMENTO EUROPEO (I consigli di rinforzare le nostre difese) «[...] Pertanto, si devono studiare delle strategie che non siano mirate al campo, ma piuttosto alle persone soggette all’irradiazione e sviluppare modalità per fornire un livello maggiore di immunità rispetto a quello attuale. Attualmente tali strategie sono in fase di sviluppo e sono già sul mercato una serie di dispositivi di protezione di questo tipo, anche se spesso la loro efficacia non è stata adeguatamente dimostrata (Possiamo fare qui un chiaro parallelo con la strategia farmacologica consistente nel tentativo di prevenire le infezioni batteriche, ad esempio, con l’assunzione di vitamina C, per rafforzare il sistema immunitario [...])». Fonte: Internet. A tale proposito riportiamo un’importante dichiarazione attribuita a illustri studiosi, i quali sostengono che «mettendo a disposizione dell’organismo umano “ritmi” armonici in una banda di frequenza che gli è favorevole, esso potrà equilibrarsi in modo che i segnali sfavorevoli (tipo emissioni geopatogene, elettrosmog, falde acquifere, ecc.) non gli arrechino più danno. In questo modo gli influssi dannosi non sono schermati, ma ad essi si sovrappongono segnali dall’effetto positivo che li “coprono”». Dando così l’opportunità all’organismo che vivesse in presenza di frequenze sfavorevoli, con l’invio di nuove frequenze vantaggiose, di poter scegliere quelle ad esso più favorevoli. Traendone così degli importantissimi vantaggi. Il lavoro di Lakhovsky si basò sul fatto di fornire alle cellule viventi le frequenze che esse necessitavano per ristabilire le loro oscillazioni (frequenze) naturali e salutari. Per il mantenimento del benessere e per il miglioramento delle difese naturali. La vita è basata su materia - energia - informazioni. 14 E PREMESSA-CHIARIMENTI ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Numerosi problemi a livello estetico o di benessere dell’uomo hanno origine da un non corretto metabolismo cellulare. Fra le cause di questi stati, vi sono certamente la crescente esposizione ad agenti inquinanti (atmosferici, alimentari, elettromagnetici), l’aumento dello stress emotivo, una cattiva alimentazione e la sempre più frequente mancanza di attività fisica. Tutto questo si ripercuote sul nostro corpo e sull’armonia biologica del nostro organismo, che per mantenersi sano ha bisogno di un equilibrio naturale. Nel nostro corpo, dei complessi meccanismi biologici provvedono a mantenerci in forma alla massima potenzialità delle nostre prestazioni psicofisiche, le quali, però, dipendono anche dalle interazioni fra organismo e ambiente. L’essere umano è un sistema sensibile ed influenzabile dall’ambiente che lo circonda. L’evoluzione tecnologica e l’industrializzazione hanno portato notevoli cambiamenti nelle condizioni ambientali, stravolgendo l’originale armonia naturale in modo spesso irreparabile e creando un crescente numero di problemi. In tutto ciò, nell’estetica moderna, nello sport e spesso anche nel wellness, non si mira tanto a migliorare le relazioni fra ambiente in cui si vive e l’organismo ma, soprattutto, ad utilizzare tecnologie cosmetologiche o bio-chimiche di vario genere. Questa impostazione risponde spesso alle esigenze di problemi d’emergenza laddove è indispensabile o comunque importante, oppure urgente, ma non si addice al concetto olistico, dove spesso basta un piccolo input per poter ottenere una pronta risposta da parte del fisico che attiva i suoi naturali meccanismi di autoregolazione. Il nostro modo di vivere naturale è stato forzatamente cambiato dall’ambiente che ci circonda, dallo stile di vita e dai ritmi sempre più frenetici ai quali noi tutti siamo sottoposti. Ogni giorno diventa sempre più difficile ritagliare il tempo necessario da dedicare al nostro corpo e a noi in generale, per mantenerci in forma in modo naturale. Di fronte ad un problema siamo portati ad intervenire spesso solo sulle conseguenze o i sintomi senza mai dedicare del tempo a ricercarne le cause. Questo - spesso - porta il problema a ripresentarsi ancora, fino a diventare cronico. DIV Ci si propone di considerare alcune delle cause prime del nostro benessere, della bellezza, e del miglioramento delle performance in ambito sportivo ed in particolare: CO PIA • l’energia elettromagnetica; • lo spettro delle Bio Frequenze emanate dal nostro organismo; • i meccanismi di autoregolazione naturali per mantenersi in forma; • le reazioni bio-chimiche. 15 E CENNI PRELIMINARI SU VITA E BENESSERE ATI VA NO NV EN DIB IL Metabolismo (dal greco “metabolèin” = trasformare) è la serie integrata di processi mediante i quali l’organismo utilizza delle sostanze per ottenere energia e molecole semplici da utilizzare per la sintesi di strutture più complesse. L’energia di cui tutti gli esseri viventi (dal batterio all’uomo) si servono per mantenersi in vita, svilupparsi e riprodursi, è legata prevalentemente, in modo diretto o indiretto, alle reazioni nucleari che ininterrottamente si verificano nel sole da alcuni miliardi di anni, ed arrivano sulla Terra sotto forma di onde elettromagnetiche. Le piante sono capaci di captarle e di utilizzare l’energia elettromagnetica, non solo come puro fenomeno luminoso e riscaldante, ma anche per convertirla in energia chimica ed ossigeno libero, elaborando carbonio, idrogeno ed ossigeno, grazie alla fotosintesi clorofilliana. Anche noi, quindi, come le piante, viviamo grazie all’energia elettromagnetica che proviene dal Sole, solo che questa giunge alle nostre cellule trasformata in energia chimica. L’energia chimica è energia, per così dire, di deposito, energia “stoccata”: perché le nostre cellule possano utilizzarla devono riconvertirla in vari modi e forme finali, tra cui anche le deboli onde elettromagnetiche di cui agli spettri di Bio Frequenze (le naturali Bio Frequenze). Se non avvenisse questa riconversione, le nostre cellule non potrebbero operare nessuna trasformazione della materia, perché sono le onde elettromagnetiche che eccitano gli stati elettronici delle molecole e quindi ne determinano la reattività chimica. Le trasformazioni chimiche sono quindi solo l’aspetto materiale di processi che implicano anche aspetti quasi immateriali (è importante ricordarsi ciò che Einstein ha studiato e dimostrato), come ad esempio le trasformazioni dell’energia. DIV ULG La vita è basata su molte cose, fra cui la biochimica, ma la biochimica dipende dalle bio-energie e dalle relative bio-informazioni trasmesse con opportune Bio Frequenze. Se i fenomeni Bio Frequenziali sono regolari, più facilmente procederanno regolarmente anche i fenomeni biochimici. Da qui l’importanza di mettersi in risonanza con ciò che è naturale, originale, non alterato, in armonia con il nostro corpo. CO PIA Quando si interviene, ad esempio, con un cosmetico, qual’è l’obiettivo? Correggere, per via chimica o con prodotti naturali, quelle alterazioni estetiche che, presumibilmente, sono all’origine dei problemi lamentati. 16 E Meccanismo d’azione VA NO NV EN DIB IL La novità dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib contribuisce a migliorare l’aspetto fisico, le performance sportive e il wellness per via bio-fisica; non interviene direttamente sulle alterazioni bio-chimiche, bensì sulle alterazioni bio-energetiche che ne sono all’origine. L’apparecchiatura genera naturalmente un complesso di onde elettromagnetiche che, per frequenza ed intensità, hanno una configurazione simile a quella che caratterizza l’organismo umano in ottima forma. Questo complesso di onde viene percepito dall’organismo come qualcosa di fisiologico, per cui viene accettato come fisiologicamente originale-naturale, per cui le informazioni biologiche che queste onde veicolano sono accettate ed utilizzate per tornare, o rimanere, all’originale stato di benessere originalenaturale. L’obiettivo non è però solo quello di supplire con un po’ di energia esogena ad un eventuale deficit di energia endogena; è anche quello di sfruttare il fenomeno della risonanza, e quindi di indurre gli elettroni, gli atomi, le molecole e i complessi macromolecolari a vibrare nuovamente secondo le frequenze giuste e naturali, il che vuol dire aiutare le cellule a produrre nuovamente le reazioni biochimiche appropriate. Questo meccanismo può aiutarci ad affrontare situazioni anche molto diverse tra loro, indipendentemente dalla specificità delle cause. La novità delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib consiste nel ridurre le problematiche estetiche del corpo, o nel migliorarne l’efficienza in ambito sportivo solo per via fisica. DIV ULG ATI Perciò può essere adatto ad armonizzare qualunque tipo di inestetismo, e far vivere le persone in ambienti con un miglior equilibrio frequenziale, cosa che può contribuire ad una miglior risposta psico-fisica. CO PIA Generatore di frequenze biocompatibili 17 E LE ENERGIE SOTTILI CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Da sempre, ogni essere animato è costituito da tre componenti di fatto interagenti ed inseparabili: la materia, l’energia e le informazioni. La funzione delle informazioni è inscindibile da problemi del benessere e assume una primaria importanza nel controllo dei processi metabolici e riproduttivi, fino al controllo della funzione dei geni che presiedono all’ereditarietà specifica degli organismi viventi. Esiste un rapporto di causalità tra la sintassi informatica e gli organismi stessi. Gli organismi viventi, infatti, hanno caratteristiche fisico-chimiche uniche, focalizzate in una vibrazione informatica incessante che obbedisce a un codice vitale. Molecole, atomi ed elettroni sono in vibrazione perenne. Le molecole ruotano periodicamente con elettroni che si spostano continuamente, mentre singoli atomi o gruppi di atomi sono sottoposti a vibrazione continua. Queste attività generano diversi livelli di energia o quanti (immagine 1): • energia di rotazione delle molecole; • energia di vibrazione dell’atomo; • energia di transizione degli elettroni. Molecole, atomi ed elettroni emettono od assorbono energia sotto forma di uno spettro di energia elettromagnetica. E ciò avviene particolarmente durante la transizione da un livello energetico ad un altro livello energetico. Ne consegue che, quando lo stato di un essere vivente cambia a livello molecolare (da salute in malattia e viceversa) si modificano anche l’energia emessa e il relativo spettro. Esempi di questo fenomeno sono la membrana cellulare, l’elettrocardiogramma e l’elettromiogramma. Come già avviene da tempo nel campo delle applicazioni tecnologiche, lo spettro energetico può essere monitorato nelle frequenze emesse a livello dello spettro infrarosso tra 2 micron fino a oltre 50 micron, essendo queste le zone normalmente interessate ai processi di vibrazione e rotazione molecolare. Ad una temperatura di 36 gradi centigradi, come quella caratteristica del corpo umano, il picco energetico d’emissione infrarossa si aggira intorno ai 9-9,5 micron. L’emissione poi decade nei due lati opposti, fino a raggiungere un minimo di circa 2 micron nell’infrarosso vicino e un massimo di circa 50 micron nell’infrarosso lontano. Tuttavia (e ciò non va dimenticato) la curva d’emissione energetica dei sistemi biologici come l’uomo si estende in una zona che risulta più ampia nello spettro elettromagnetico, perché comprende in sé i raggi ultravioletti e le microonde deboli. L’energia emessa in queste regioni estreme dello spettro viene classificata e definita energia “ultradebole”, essendo essa di intensità infinitesimale. Nell’area della medicina non convenzionale, si parla di “energie sottili”, il che significa la stessa cosa. 18 NV EN DIB IL E Storicamente, le ricerche svolte in questa direzione vanno dal Gurwitsch (la radiazione mitogenetica) al Protti e al Cremonese (la luce del sangue), al Tomasetti (la radioattività umana), fino al Colli (la radiazione ottica ultradebole) e soprattutto al tedesco Popp (con la teoria dei biofotoni). In epoca più recente sono state svolte significative ricerche per confermare l’obiettività di tali osservazioni in laboratori statali della Cina e, in modo ancora più approfondito, dalla Denki University di Tokyo. Con la collaborazione di scienziati europei, statunitensi e l’Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche, si è costituito l’“ISLIS” (International Society of Life Information Science), da cui sono emerse numerose conferme scientifiche sull’esistenza dei biofotoni. Imm. 2 VA NO LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI Il suono (vibrazioni) emesso da un diapason fa vibrare un altro diapason (inizialmente fermo) che sia concepito per la medesima frequenza. Così avviene nel nostro corpo che vibra scambiando informazioni se in armonia con il messaggio di emissione, SBF. ULG ATI Ciò pone in primo piano l’importanza che questa debolissima radiazione riveste nello scambio di informazioni biologiche vitali tra cellule, ipotizzandone anche un loro ruolo funzionale come indicatori di alterazioni fisiologiche. Lo spettro energetico può essere monitorato ad ogni livello: radiazioni infrarosse, le più intense, e frequenze ultradeboli o infinitesimali o sottili, e dette anche SBF (Spettro di Bio Frequenza). Ygrene Oib genera uno spettro di Frequenza simile a quello emesso naturalmente dal corpo umano. Indirizzando il flusso di Frequenza nell’ambiente o verso il corpo in specifici punti di correlazione, si aiuta, per il naturale effetto di risonanza, il ripristino delle giuste Bio Frequenze. CO PIA DIV Imm. 3 19 NV EN DIB IL E Il termine stesso SBF (Spettro di Bio Frequenza), così definito dai primi studiosi, è nato per significare l’intento di riunire insieme le diverse emissioni energetiche peculiari delle strutture biologiche viventi, con la finalità di riorganizzarle secondo una visione globale, olistica, in un sistema unitario polifenomenico di risonanze e risonatori armonici. Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie di avanguardia, possono oggi essere raggiunti e comunicati dei dati conoscitivi di primaria importanza e significato biologico sull’ampiezza spettrale dello SBF (Spettro di Bio Frequenza) e sull’omogeneità delle curve emesse in relazione agli stati fisiologici sia normali sia alterati. Imm. 4 Spettro elettromagnetico e Spettro di Bio Frequenze NO Unità di misura in micron (µ) ATI VA Spettro di Bio Frequenza CO PIA DIV ULG Esempio di spettro (non in scala) delle frequenze emesso dalle apparecchiature con metodologia Ygrene Oib. 20 NV EN DIB IL La porta della vita E UNA METODOLOGIA VIBRAZIONALE Le energie sono alla base di ogni azione. Senza energia (vibrazioni-frequenze) non si può verificare nessuna reazione chimica. Senza bio-energie non ci sono reazioni bio-chimiche. Solo le giuste azioni bio-energetiche permettono delle giuste reazioni bio-chimiche, che contribuiscono alla vita e al benessere della persona. Qui spiegheremo l’importanza delle bio-energie, quali sono i loro range ottimali per la vita, le loro funzioni principali e soprattutto come possiamo contribuire al loro ripristino se sono sfasate, o favorire il loro mantenimento ottimale. ATI VA NO La temperatura La temperatura di -273,15 °C può essere considerata la porta della vita perché al di sotto non ci può essere alcun tipo di vita. Abbassando la temperatura, infatti, si ha sempre una riduzione di energia. In definitiva, più è alta la temperatura, maggiore sarà l’energia posseduta da un insieme di molecole. Più è bassa la temperatura, minore sarà l’energia. Si può continuare a far scendere la temperatura di un gas sottraendo sempre più energia alle sue molecole, ma alla fine si arriverà ad un punto in cui alle molecole non sarà rimasta più energia da rilasciare. In effetti è questa mobilità che intendiamo quando parliamo di “temperatura”. La temperatura è una misura dell’energia posseduta in media da un insieme di molecole. Solidi, gas e liquidi… più alta è la loro temperatura più vigorosamente vibrano. Quando si abbassa la temperatura vibrano sempre meno (si toglie energia) fino ad arrivare a -273,15 °C, dove tutto si ferma, come in un punto che potremmo definire di morte totale. PIA DIV ULG Ricordiamo che “-273,15 °C” equivalgono a 0 K (zero gradi Kelvin). I gradi Kelvin sono sostanzialmente del tutto simili ai gradi centigradi, ma con lo zero della scala Kelvin (detta anche scala delle temperature assolute) che parte da - 273,15 °C; così la temperatura di 273,15 K equivale a 0 °C mentre i 100 °C a cui bolle l’acqua corrispondono ai 373,15 K. Ma lo zero assoluto (-273,15 °C) è, in un certo senso, anche il confine estremo della possibilità di vita, infatti solo al di sopra di -273 °C si possono avere moti (cioè energia) delle particelle atomiche, degli atomi e delle molecole, cioè dei mattoni della vita. La temperatura, che cresce dallo zero assoluto e sale, permette alle molecole di vibrare sempre più, sino ad un certo punto in cui anche la vita come noi la conosciamo, quale per esempio quella dell’uomo, è possibile. In questa amplissima scala di temperature (e vibrazioni) l’uomo si è adattato solo ad un piccolo intervallo (range) di esse per vivere. CO I gradi ottimali Per vivere in modo ottimale il corpo deve mantenere costantemente la sua temperatura tra 36 °C e 37 °C circa; questa temperatura permette al sangue di scorrere e a una miriade di altre funzioni di essere attive. 21 NO NV EN DIB IL E Sopra i 42 °C le sinapsi del cervello possono subire danni irreparabili. Sotto i 35 °C la circolazione del sangue si fa difficoltosa (e se il sangue non circola bene…). Perciò, il range di temperatura del nostro corpo all’interno del quale la vita può mantenersi, almeno per un periodo limitato di tempo, va da pochi gradi al di sotto dei 36 °C, a pochi gradi al di sopra dei 37 °C; l’escursione fra le due temperature estreme (35 °C e 42 °C) è di soli 7 °C circa. Fermo restando che l’intervallo ottimale è ampio solo 1 °C (da 36° C a 37 °C), mentre le temperature dell’universo vanno da circa – 273 °C (vicino all’irraggiungibile zero assoluto) alle migliaia di gradi del Sole. Se invece che al corpo guardiamo alle escursioni termiche dell’ambiente, il corpo vive meglio in un ambiente dove c’è una temperatura di circa 18-22 °C; in tale range il cuore ed i vari organi non sono affaticati, cosa che avviene se, per esempio, portiamo la temperatura oltre i 30 °C (il cuore aumenta i battiti, comincia la sudorazione, ecc.) o se la abbassiamo al di sotto dei 5 °C (brividi e rallentamento di tutte le funzioni corporee, ecc.). Dunque, con appena pochi gradi di escursione il nostro corpo passa dalla sensazione di caldo a quella di freddo, attivando risposte (difese) molto diverse: col caldo ha luogo la sudorazione; col freddo lascia raffreddare le parti più esterne per mantenere più caldi gli organi vitali interni. ATI VA Le frequenze ottimali Le vibrazioni che l’uomo utilizza vengono chiamate anche Bio-Energie o Energie della Vita o Bio Frequenze, cioè Frequenze della Vita e, ai fini della Vita, non possono avere un valore qualsiasi, ma una distribuzione ottimale, e vanno da 0,5 micron a 104 circa. L’essere umano per poter vivere deve mantenersi all’interno di alcuni parametri vitali. DIV ULG Imm. 1 Bio-energie: frequenze ottimali PIA Calore: gradi ottimali Imm. 2 Per mantenere i gradi ottimali si può usare il riscaldamento, il condizionatore. CO Per mantenere le Bio Frequenze ottimali si può usare il generatore di frequenze Ygrene Oib. 22 NV EN DIB IL due facce della stessa medaglia E BIOCHIMICA E BIO-ENERGETICA: Come abbiamo visto, la vita è basata su molte cose, fra cui la biochimica, ma la biochimica dipende dalle bio-energie e dalle relative bio-informazioni trasmesse con opportune Bio Frequenze. Se i fenomeni bio frequenziali sono regolari, più facilmente procederanno regolarmente anche i fenomeni biochimici. Da sempre, ogni essere animato è costituito da tre componenti di fatto interagenti ed inseparabili: la materia, l’energia, le informazioni NO La funzione delle informazioni è inscindibile da problemi del benessere, della bellezza e delle buone performance, in sintesi del buon funzionamento dell’essere vivente. Queste tre componenti possono essere identificate “nella biochimica, nella bio-energetica, nelle Bio Frequenze” VA La Materia agisce attraverso la biochimica L’Energia agisce attraverso la bioenergia Le Informazioni agiscono attraverso le Bio Frequenze CO PIA DIV ULG ATI La differenza tra un corpo in vita ed uno senza, in definitiva, lo stabilisce la mancanza di energia; in sintesi: un corpo senza energia è un corpo senza vita. Da questo dato inconfutabile è facile capire quanto sia importante l’energia e quanto dovremmo tenerne conto, visto che è la componente che stabilisce se siamo in vita o meno. Invece, purtroppo, spesso per il nostro benessere, per la nostra bellezza interveniamo, ci attiviamo solo in ambito bio-chimico, con interventi farmacologici e cosmetici, chimici o naturali. Senza tenere in considerazione la bio-energetica e le Bio Frequenze. Teniamo a sottolineare queste due voci perché capita spesso che vengano confuse in una sola: si sente spesso dire “sono scarico o troppo carico, hai troppa, o poca energia, ecc”. Anche se sostanzialmente non è sbagliato perché lo stato di sensazione può essere quello di sentirsi scarichi o troppo carichi, nella maggioranza dei casi è per un’informazione sbagliata più che a causa di un’energia eccessiva o carente. Con questo esempio voglio cercare di chiarire più a fondo il senso. Potremmo identificare l’energia come la forza motrice, grazie alla quale possiamo far muovere e operare le nostre cellule, gli organi, il corpo, ed è indubbiamente fondamentale. Spesso, però, ci si dimentica che se la differenza tra un corpo in vita ed uno senza è l’energia, la bioenergia, la differenza tra un corpo nel pieno benessere ed uno senza sono le giuste bio-informazioni, le Bio Frequenze, ossia quelle informazioni che preservano il buon funzionamento dell’essere vivente. 23 NV EN DIB IL E La biochimica è quello che avviene a livello fisico nelle cellule, nel corpo. La bioenergia è la forza motrice che agisce e permette a quello che avviene nel corpo di essere realizzato. Le Bio Frequenze (bio-informazioni) sono le informazioni, il che cosa fare. Quello che, grazie all’energia, il corpo fa. Se le informazioni sono giuste, l’energia dà la forza di fare cose giuste, ma se le informazioni sono sbagliate, l’energia dà la forza di fare cose sbagliate. La sintesi è che se il nostro corpo ha le giuste Bio Frequenze (bio-informazioni) con molta più facilità si avranno dei giusti andamenti biochimici, grazie alla forza della bioenergia. Con questo esempio non si toglie importanza a quello che siamo a livello biochimico, si dà solo il giusto risalto a quel mondo sconosciuto, impalpabile, ma fantastico e fondamentale che è il mondo delle bio-energie e delle Bio Frequenze. VA NO Pensiamo a un computer, con la tastiera, lo schermo e tutti gli altri elementi di cui è composto, che può essere paragonato al corpo, agli organi; ma senza energia questo computer è inutile. Pensiamo a un computer con l’energia ma senza programmi inseriti, si accenderebbe ma non potrebbe fare alcuna operazione. Le tre componenti per il computer sono: ULG ATI La materia =computer, tastiera, schermo, ecc. L’energia =la corrente elettrica è la forza motrice, quella che in base ai pro- grammi farà funzionare il computer. Programmi= se sono in ordine, grazie a loro e tramite la forza motrice, si potrà far fare al computer quello di cui si ha bisogno, quello che si è programmato di fare. CO PIA DIV Ma se i programmi sono sfasati per un virus o altro il computer commetterà delle azioni sbagliate. Ripristinando i programmi riprenderà a compiere il giusto lavoro. Come nel nostro computer/corpo. 24 E INTRODUZIONE ALLO SPETTRO DI BIO FREQUENZA CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Spettro di Bio Frequenza (SBF) è la definizione attribuita sia alle frequenze sia allo spettro delle informazioni fisiche emanate naturalmente da un organismo vivente. E’ questo il significato specifico del termine che abbiamo adottato negli studi condotti negli ultimi anni. Lo SBF è diverso dal più comune concetto di frequenza e di spettro di lunghezza d’onda. Si è scoperto che le informazioni fisiche emesse dal corpo umano e le rispettive variazioni si correlano con lo stato funzionale dell’organismo stesso, e ne riflettono anche lo stato di benessere. E’ stato dimostrato sperimentalmente che l’organismo vivente è una fonte naturale di irradiazione che, finché vivo, emette continuamente segnali nell’ambiente. Rispetto ad altre fonti di irradiazione, l’energia di questi segnali è relativamente debole. Lo SBF presenta caratteristiche comuni a tutti gli organismi viventi e copre una gamma di frequenze che va dagli ultravioletti alle deboli microonde. Tuttavia, nell’organismo umano lo SBF si concentra prevalentemente nella regione compresa tra l’infrarosso e le deboli microonde. La simulazione di queste informazioni fisiche e la loro restituzione allo stesso organismo costituisce il cardine della teoria dello SBF. Esaminando i lavori svolti in precedenza da altri colleghi, non è difficile individuare i problemi che si sono trovati ad affrontare. Più o meno consapevoli di questo e formulando opinioni diverse, la teoria secondo cui le informazioni fisiche o i campi fisici esterni possono influenzare lo stato dell’organismo umano è stata manipolata da diversi esperti di biofisica e bioingegneria. Si è così prodotta un’enorme varietà di apparecchiature per diversi usi, come strumenti a raggi infrarossi, apparecchi laser, apparecchi a microonde, ecc. Gli effetti di tali strumentazioni sono apparentemente ristretti in quanto riproducono solo una parte dei segnali fisici emanati dall’organismo umano. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, studiata invece sulla base della teoria dello SBF, presenta caratteristiche del tutto diverse. Dato che, per esempio, le singole luci colorate, o le frequenze dell’infrarosso e le microonde, sono singole componenti di un complesso segnale, i segnali prodotti dagli apparecchi a frequenze infrarosse e a microonde non sono in grado di generare risonanza quali quelli di tutto lo SBF di un organismo vivente. Essi producono quindi soltanto effetti deboli o capacità di stimolazione ridotta. Da un punto di vista strettamente fisico, la singola luce colorata può generare il solo trasferimento di fotoni. A causa dell’energia trasportata dai singoli fotoni, nonché al maggior tempo di trattamento richiesto, è possibile il verificarsi di uno squilibrio organico con conseguenti effetti negativi evidenti. Lo sviluppo di apparecchiature basate sullo SBF ha permesso di superare le difficoltà presentate da altre apparecchiature. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib genera uno spettro di frequenze bio-compatibili che grazie alla risonanza con l’organismo umano contribuisce a regolare la naturale transizione degli elettroni, la rotazione degli atomi e la vibrazione molecolare; fenomeni questi che, se dotati di basso grado energetico, risultano privi di effetti negativi. 25 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E I cardini della teoria dello SBF 1. Il corpo umano è una fonte di frequenze a bassa energia in grado di emettere molti tipi di segnali fisici, dalle frequenze dell’infrarosso alle deboli microonde. La combinazione di parametri fisici, di frequenza e spettro costituisce lo SBF dell’organismo umano. 2. Il massimo beneficio per l’organismo si verifica quando compaiono tutte le frequenze che possono dar luogo a fenomeni di risonanza con un orga- nismo vivente. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib è stata studiata e realizzata proprio per essere un generatore di vibrazioni in grado di emettere uno spettro di frequenze simile a quello del corpo umano. Lo studio condotto ha dimostrato che esistono differenze non solo tra lo SBF di un uomo in condizioni fisiologiche normali e lo SBF del medesimo uomo in condizioni problematiche, ma anche tra lo SBF emesso dall’organismo nelle diverse situazioni problematiche. Trattasi però di differenze estremamente sottili ed è questo il motivo per cui l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib ha effetti su una vasta gamma di situazioni. E’ noto che lo sviluppo di una determinata branca della scienza sia strettamente correlato all’epoca in cui ha luogo. Occorrerà ancora del tempo per scoprire tutte le possibili applicazioni positive dello SBF. Com’è accaduto per lo sviluppo della biofisica moderna, senza dubbio vi saranno nuove importanti scoperte sullo SBF in un futuro non troppo lontano. Le ricerche sperimentali condotte hanno confermato che l’uso dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib nel campo dell’estetica, dello sport e nel wellness ha dato risultati sorprendenti. Il suo effetto benefico è in molti casi di gran lunga superiore a quello di altri macchinari simili per gli usi citati. L’avvento di nuove tecniche ha notevolmente arricchito lo strumentario a disposizione della classe professionale, mentre lo sviluppo dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib gli ha conferito maggior lustro. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib appartiene alla categoria delle apparecchiature per estetica, ma si distingue anche nei campi sportivi e del wellness. Gli studi condotti hanno infatti evidenziato che l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib può contribuire ad avere importanti effetti positivi su diversi sistemi e apparati del corpo umano. Dato che l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib simula fenomeni fisiologici molto simili a quanto avviene nel mondo naturale, può essere considerata alla stregua di una forma di trattamento naturale, sebbene sia un’apparecchiatura. Può essere paragonata ad un generatore di calore in una fredda notte d’inverno. In questo periodo, in cui la nostra società è bombardata da una tempesta di elettrosmog, avere a disposizione un aiuto come Ygrene Oib è di fondamentale importanza. 26 NV EN DIB IL di Ygrene Oib E ANALISI SUI PRINCIPI E SULLE FUNZIONI VA NO Le apparecchiature con metodologia Ygrene Oib generano uno spettro di frequenze biocompatibili (che comprendono una gamma che va dallo spettro visibile alla banda dei raggi infrarossi, fino alle microonde). Questo spettro di Bio Frequenze generato da Ygrene Oib è simile a quello emesso naturalmente dal corpo umano nel momento di pieno benessere. Permette all’organismo di mantenere un giusto equilibrio Bio Frequenziale e di conseguenza un giusto equilibrio bio-energetico, bio-chimico. L’insieme ottimale di questi tre fattori contribuisce al mantenimento di un benessere ottimale, a migliorare le performance, ad aver un miglior aspetto fisico. Far vivere il nostro corpo in un ambiente o vicino ad una fonte di Frequenze ottimale può essere assimilato a far vivere il nostro corpo in un ambiente con la temperatura ottimale, l’umidità ottimale, ecc. Vivendo nelle vicinanze di tali onde di Bio Frequenza, vengono stimolate delle opportune reazioni fisiche e biologiche che si traducono non solo in un miglioramento della zona irraggiata ma anche in un generale miglioramento della sensazione di benessere percepita. La sperimentazione ha dimostrato che vivere in ambienti a livello ottimale sotto l’aspetto dello Spettro di Bio frequenze è di significativo aiuto: ULG ATI • in campo estetico; nel combattere gli inestetismi di cellulite rughe, ecc.; • al riequilibrio delle Bio Frequenze naturali; • ad aumentare la sensazione di benessere percepita (wellness); • nel combattere il precoce invecchiamento; • a rinvigorire l’organismo e le sue capacità di resistenza (anche nello sport); • a rilassare la muscolatura; • nell’armonizzare la crescita; • a migliorare la concentrazione per lo studio ed il lavoro; Ygrene Oib può essere usato in vari modi DIV Negli ambienti confinati: ambienti di lavoro, abitazioni, di svago, sportivi, ecc. Per l’estetica: per combattere gli inestetismi della cellulite, le rughe, l’adipe, ecc. Per lo sport: per migliorare le performance, per ridurre i tempi di recupero, ecc. Per il wellness: per migliorare la sensazione di benessere a livello psicofisico. In ambito casalingo: ambientale, settore riposo, estetica, wellness, ecc. CO PIA La metodologia Ygrene Oib si può trovare in: Apparecchiature specifiche, portatili, lettini, cabine, ecc. Calzature, sottopiedi, accessori, ecc. Letto sistema riposo. Inoltre si trovano prodotti cosmetici ed alimenti preparati con l’ausilio della metodologia Ygrene Oib. 27 NV EN DIB IL E CARATTERISTICHE ED EFFETTI DELLA METODOLOGIA YGRENE OIB CO PIA DIV ULG ATI VA NO Sebbene le ricerche nel campo delle scienze naturali siano numerosissime, non si è ancora giunti alla completa conoscenza del corpo umano e della sua capacità di preservare lo stato di benessere. Sulla scia dei progressi registrati sia nella sfera sociale che scientifica, si spera che tale conoscenza possa al più presto essere soddisfatta. La gente, non più contenta delle innumerevoli alternative oggi disponibili, perché spesso causa di turbe dell’equilibrio naturale dell’organismo e di problemi di tossicità da accumulo, è alla ricerca di modalità naturali che rispettino in primo luogo i meccanismi di autoregolazione propri dell’organismo. Numerosi tentativi sono stati effettuati in questo senso, come il tradizionale Qi Gong cinese e i moderni trattamenti fisici occidentali, ma con risultati poco soddisfacenti dal punto di vista delle possibilità di applicazione e dell’efficienza. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib ha permesso di compiere progressi significativi in questo ambito. Il corpo umano è una fonte naturale di energia che emana nell’ambiente circostante un gran numero di informazioni. Esistono ampie descrizioni a riguardo nella teoria occidentale della “luce interna”, nella teoria cinese del “Qi”, ecc. Con la messa a punto di metodologie di indagine più moderne e affinate, sono state elaborate ulteriori teorie, della “energia fluida”, del “campo biologico del plasma”, del “segnale di irradiazione biologico”, della “luminescenza dei canali energetici collaterali”, tutte ricche di spunti da esaminare approfonditamente. Risulta difficile, allo stato attuale, rilevare i segnali più deboli della vasta banda di frequenze, con conseguente impossibilità di ottenere una visione globale della composizione, della quantità e dei fattori che influiscono sul campo bioelettrico del corpo umano. Secondo J. D. Harly, l’energia irradiata dall’organismo umano è correlata alla temperatura della superficie cutanea. Lo spettro di energia della cute è di circa 3-50 μm, dove la banda di 8-14 μm rappresenta approssimativamente il 46% ed il picco di contenuto di energia si trova ad una lunghezza d’onda di circa 9,5 μm. I risultati mostrano che lo spettro delle frequenze emesse dal corpo umano copre un ampio range, sino alla banda delle deboli microonde, con segnali di intensità molto debole agli estremi dello spettro. Per le differenze individuali esistenti tra un soggetto e l’altro, per le diverse condizioni ambientali e metodologie impiegate, questi parametri risultano ovviamente approssimati. E’ stato dimostrato che esistono interazioni generali reciproche tra un organismo e l’altro, così come tra organismo e ambiente circostante. L’individuo può trarre vantaggio da queste interazioni estrapolando le informazioni più adatte alle proprie esigenze, o potrebbe subire gli effetti negativi se le informazioni sono dannose e vengono subite per molto tempo o/e con un’intensità eccessiva. Ovviamente il campo energetico proprio è quello di nostro interesse nell’ambito delle Bio Frequenze, ma l’energia emessa autonomamente dai corpi viventi è talmente debole che risulta difficile ottenere risultati pratici di qualche rilievo. Sulla base della distribuzione dello spettro di frequenze del corpo umano è stata realizzata un’apparecchiatura (a metodologia Ygrene Oib) in grado di si- 28 NV EN DIB IL E mulare, e quindi generare, una simile distribuzione di frequenze che possono essere messe a disposizione dell’organismo che può creare reazioni biochimiche attraverso la risonanza delle molecole biologiche con una risposta globale da parte delle cellule e dei tessuti, fenomeni che promuoverebbero il riequilibrio dei processi fisiologici dell’organismo e il ripristino dello stato di benessere (normalità). Sebbene la teoria dello SBF non sia ancora quella che può definirsi un approccio sistematico e completo, le sue applicazioni di base hanno permesso di ottenere risultati sorprendenti. Studi condotti su numerosi casi hanno documentato che l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib esplica importanti effetti benefici in diverse situazioni, senza determinare la comparsa di effetti spiacevoli. Segue un sommario delle caratteristiche dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib in rapporto alla simulazione dello Spettro di Bio Frequenza del corpo umano: ULG ATI VA NO 1. Caratteristica di ampio spettro. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib emette un ampio spettro di frequenze che dalla luce visibile si estende alle frequenze dell’infrarosso e a quelle delle microonde. L’immagine 3 che segue a pag. 32 mostra la distribuzione dello spettro della luce visibile, dove il valore energetico è relativamente basso e la lunghezza d’onda è direttamente proporzionale all’intensità delle frequenze. L’immagine 1 illustra la curva energiatempo della banda 8-12 μm delle frequenze dell’infrarosso e della banda 8 mm delle microoonde. Sulla base dei dati riportati si può constatare che l’energia dei raggi infrarossi dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib subisce un aumento e si stabilizza dopo 5 minuti dall’accensione dell’apparecchiatura. L’energia delle microonde aumenta in modo direttamente proporzionale al tempo e il tempo necessario affinché si stabilizzi è esattamente identico a quello richiesto per le radiazioni infrarosse. Le microonde sono di intensità più debole e possono essere facilmente disturbate. Dopo lo spegnimento dell’apparecchiatura, l’attenuazione iniziale dell’energia è relativamente rapida, ma il tempo di regressione totale è lungo. DIV 2. Corrispondenza con lo spettro di frequenza dell’organismo. La distribuzione dell’energia emessa è illustrata nell’immagine 2 a pag. 32. La maggior parte è localizzata a livello delle frequenze dell’infrarosso, concentrandosi soprattutto nella banda 2-14 μm. Lo spettro dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib simula quasi interamente quello del corpo umano. La differenza tra i valori di picco è correlata alle caratteristiche di assorbimento del corpo umano. CO PIA 3. Corrispondenza con lo spettro di assorbimento dell’organismo. Le caratteristiche di assorbimento dei tessuti umani sono state misurate nella banda del corpo umano in cui è più concentrata l’energia. I tessuti esaminati comprendono cute, muscoli, mucosa e sangue. Il range entro cui sono state effettuate le prove è compreso tra 2,4 μm e 25 μm. Il campionamento dati è stato effettuato ad alta densità mediante computer, ricavandone ripetutamente una media, in modo da aumentare l’accuratezza e l’affidabilità delle curve. 29 NO NV EN DIB IL E I risultati ottenuti indicano che i quattro tipi di tessuto presentano caratteristiche simili per ciò che concerne lo spettro di risonanza e la larghezza della banda penetrante è di 3,4-5,9 μm, con due picchi. La lunghezza d’onda di assorbimento centrale è di circa 4,75 μm. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib mostra un’eccellente corrispondenza con questa banda, a dimostrazione che le frequenze possono andare in risonanza e permettere che gli effetti benefici arrivino in profondità all’interno dei tessuti, vedi immagine 4. Occorre ricordare, a questo proposito, che gli effetti dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib all’interno dell’organismo non sono limitati all’effetto diretto. Due sono le principali teorie riguardo alla vita e all’uomo: la prima sostiene che qualunque essere vivente possa essere gradualmente ridotto a sistemi, organi, tessuti, cellule e macromolecole, i quali hanno componenti vitali e sono a loro volta composti da atomi, gruppi e legami; la seconda teoria sostiene invece che la vita abbia caratteristiche e leggi proprie. Se la struttura e le funzioni dell’organismo sono ottimali e le informazioni vitali vengono trasmesse correttamente persisterà un buono stato di benessere; in caso contrario subentreranno alterazioni e un cattivo funzionamento del sistema. I principi di base dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib si rifanno a questi diversi aspetti. Occorre quindi esaminare il quadro da diverse angolazioni. ATI VA 4. Le onde elettromagnetiche presentano la duplice natura di onde e di particelle. Il rapporto tra coefficiente di assorbimento e frequenza si ottiene dalla legge di Plank. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib genera delle frequenze bio-compatibili che determinano una naturale armonizzazione del livello di vibrazione e di rotazione. DIV ULG 5. Il corpo umano è formato da elementi organici e inorganici che reagiscono diversamente alle diverse onde elettromagnetiche. Le molecole biologiche hanno una tipica banda di assorbimento a livello della luce infrarossa. Per esempio, la frequenza di assorbimento dei gruppi –NH e –OH è di circa 1000 cm-1-4000 cm-1. La struttura dei grandi composti aromatici appartiene principalmente alla banda della luce visibile. Nella banda prossima al viola sostanze quali proteine e aminoacidi hanno il loro massimo assorbimento. Nel campo delle deboli microonde la carica elettrica corporea (ioni, coppie dipolo) subisce fenomeni di vibrazione, rotazione e riarrangiamento. CO PIA 6. L’organismo vivente è un complesso sistema non lineare con una forte interdipendenza reciproca tra le sostanze che lo compongono: caratteristica che lo rende profondamente diverso da un sistema isolato. Per questo gli effetti dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib non sono il risultato di una semplice sommatoria di effetti ottenuti sulle singole parti del corpo. La cellula costituisce l’unità fondamentale dell’organismo. Le molecole e le particelle cariche elettricamente presenti al suo interno possono assorbire energia con aumento della temperatura locale, processo che prende il nome di “reazione termica interna”. Ma l’energia assorbita può anche modificare il potenziale elettrico della mem- 30 NV EN DIB IL E brana cellulare, promuovere lo scambio di sostanze tra il compartimento intra ed extracellulare nonché favorire i processi sintetici e catabolici. Poiché queste reazioni avvengono a livello tissutale, possono potenziare i riflessi nervosi, regolare i fluidi corporei e promuovere il raggiungimento di uno stato di equilibrio. 7. La distribuzione spettrale dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib è estremamente ampia e il valore energetico nelle regioni o zone alle due estremità dello spettro è basso. Per questa ragione il rischio per il corpo umano è minimo. Grazie alle ricerche sui segnali deboli del Qi Gong e sulle sue peculiari funzioni, è stato possibile formulare la teoria delle “informazioni vitali”, seppure ancora non molto nota. Questa teoria sostiene che la trasformazione, lo scambio, la stimolazione e il ripristino delle informazioni vitali traggono origine da diversi eventi fisici e dipendono essenzialmente dallo stato delle informazioni piuttosto che dalla loro intensità. Nella pratica clinica, per esempio, l’energia dell’EEG e dell’ECG è molto debole, ma qualsiasi alterazione del tracciato assume significato vitale. ATI VA NO 8. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib può essere utilizzata per vari trattamenti secondo tre modalità. Una prevede di irradiare l’ambiente in cui si vive; la seconda prevede l’applicazione del trattamento direttamente sulla parte da trattare; la terza il trattamento degli specifici punti (Trigger Point). E’ stato dimostrato che tutte le tecniche producono importanti effetti positivi. Dopo il trattamento con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, gli utilizzatori avvertono gli effetti benefici se nell’ambiente è assimilato in modo generalizzato, l’effetto locale viene trasmesso dai punti di applicazione all’intero organismo, con “formicolio” generalizzato e senso di migliorato benessere. CO PIA DIV ULG 9. Sono state messe a punto molte tecniche e apparecchiature che producono effetti, semplicemente perché qualsiasi informazione che possa essere accolta dall’organismo darà origine a un risultato specifico o meno. Prendendo come esempio l’approccio a raggi infrarossi, impiegato già da molto tempo, è noto che la sua energia si concentra a livello dello spettro dell’infrarosso a seconda delle diverse strutture. La larghezza di banda delle apparecchiature che utilizzano solo l’infrarosso rispetto all’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib è talmente ridotta che l’effetto biologico che ne deriva è limitato. E’ stato riscontrato che i raggi infrarossi non hanno alcun effetto in molte situazioni, a differenza dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, e risultano quindi utili solo per pochi trattamenti; non simulano completamente lo spettro corporeo mentre per ciò che concerne le microonde a 8 mm i dati sono ancora troppo limitati. Questi sono quindi vincoli applicativi delle suddette apparecchiature. 31 E NV EN DIB IL VA NO Imm. 1 - Spettro infrarosso e delle microonde deboli mediante Ygrene Oib. Imm. 3 - Spettro visibile dell’Ygrene Oib. (Vedi Nota fondo pagina) ULG ATI Imm. 2 - Spettro delle frequenze dell’infrarosso dell’Ygrene Oib. PIA DIV Imm. 4 Caratteristica di interazione delle frequenze dell’infrarosso attraverso la cute CO Nota ad Imm. 3 - Da test effettuati si è notata un’emissività nello spettro visibile molto debole, di natura quasi infinitesimale (tra 10-4 a 10-6), comparabile quasi all’emissione di biofotoni rilevati da Popp. 32 NV EN DIB IL E PRINCIPI FISICI DI BASE DELLA METODOLOGIA YGRENE OIB Ogni essere è costituito da materia, energia e informazioni. La funzione delle informazioni è di primaria importanza per il controllo dei processi metabolici e riproduttivi, fino al controllo della funzione dei geni. La differenza tra esseri viventi e non è fondamentalmente individuabile nello scambio di informazioni che avviene tra gli esseri viventi e che controlla lo stato di normalità o anormalità dell’organismo. Gli organismi viventi possiedono caratteristiche fisico-chimiche uniche nel loro genere. Secondo le teorie della fisica, le particelle, ovvero le molecole, gli atomi e gli elettroni, si trovano in perenne vibrazione. Le creature viventi sono formate da molecole che ruotano periodicamente, con elettroni che si spostano continuamente all’interno degli atomi, mentre singoli atomi o gruppi di atomi sono sottoposti a vibrazione continua. Queste attività generano diversi livelli di energia o quanti. NO E = E0 + En + Er + Ev + Ee VA Ee=energia di transizione degli elettroni Er =energia di rotazione delle molecole Ev=energia di vibrazione dell’atomo E0=energia dello stato di riferimento o stato base En=differenze rispetto ad E0 del livello energetico basso ULG ATI I campi energetici di questi tre livelli Ee, Er, Ev sono rispettivamente di 1-20 eV, 0.05-1 eV, 0.0035-0.05 eV. Molecole, atomi ed elettroni emettono od assorbono energia particolarmente durante la transizione da un livello energetico all’altro. Quando lo stato di un essere vivente cambia, si modifica anche l’energia emessa e il relativo spettro (esempi di questo fenomeno sono rappresentati dalla membrana cellulare, dall’elettrocardiogramma e dall’elettromiogramma). Molecole, atomi ed elettroni possiedono frequenze tipiche e possono essere esposti a un campo elettromagnetico con un certo numero di vibrazioni V = N/C PIA DIV dove V è il numero di vibrazioni, N la frequenza e C la velocità della luce. Se la frequenza della radiazione in entrata è uguale alla frequenza caratteristica delle molecole, degli atomi e degli elettroni, si verifica un fenomeno di risonanza con più intensi fenomeni sullo stato e sul comportamento delle molecole. La relazione quantica di Bohr deve essere soddisfatta quando molecole, atomi ed elettroni passano da un livello energetico all’altro in seguito allo scambio di energia Em – En = Vmn CO dove Em ed En sono rispettivamente il livello energetico alto e basso mentre Vmn è il numero di vibrazioni elettromagnetiche. 33 NV EN DIB IL E Molecole, atomi ed elettroni non possono assorbire l’energia in entrata con un preciso numero di vibrazioni Vmn se l’equazione (3) non è soddisfatta. Dal momento che le molecole, gli atomi e gli elettroni hanno diversi livelli energetici e numero diverso di vibrazioni, è difficile determinare le condizioni di transizione da un livello energetico all’altro indotte da una radiazione elettromagnetica in entrata. L’assorbimento d’energia non dipende solo dall’energia della radiazione elettromagnetica ma anche dal suo numero d’onda. Inoltre, gli esseri viventi sono formati da molecole complesse in termini di struttura e livelli energetici. E’ stato stabilito che un organismo vivente è anche una buona fonte di irradiazione; per esempio il 45% dell’energia prodotta dal corpo umano viene dissipata sotto forma di energia radiante nel campo dell’infrarosso. Quando la temperatura corporea è di 37 °C, applicando la legge di distribuzione di Wien, l’irradiazione avviene con lunghezza d’onda seguente: Rmax = 2.879/310 = 9.35 μm CO PIA DIV ULG ATI VA NO La larghezza di banda dello spettro di frequenza del corpo umano è ampia; i segnali infatti sono compresi in una banda variabile dai micrometri (μm) ai millimetri (mm) che include un campo elettromagnetico, le radiazioni infrarosse e anche le deboli microonde. Lo spettro umano, secondo la legge di Kirkoff, è praticamente lo stesso per l’emissione e l’assorbimento. Questo spettro prende il nome di Spettro di Bio Frequenza (SBF), legato al processo di irradiazione, processo con cui l’organismo trasforma l’energia chimica in energia radiante, e può essere definita bioluminescenza (forma particolare di luminescenza chimica). L’efficienza della bioluminescenza è molto elevata, il che significa che il calore associato a questo fenomeno è estremamente basso. Per tale motivo il fenomeno della bioluminescenza viene spesso definito “luce fredda”. Dai microbi agli esseri umani, tutti gli organismi viventi sono luminescenti ma ad oltremodo bassissima intensità (“ultradebole”); lo spettro varia da 189 a 880 nm, l’intensità da 10 a 100.000 nV/cm2, mentre i quanti prodotti sono pochissimi. Questo tipo di luminescenza dipende da svariati processi biologici quali metabolismo ossidativo, processi di disintossicazione, separazione e morte cellulare, fotosintesi, ecc. E’ possibile fotografare la bioluminescenza del corpo umano, che viene emessa principalmente a livello della testa ed è di colore rosso-arancio con una piccola componente verde-blu. Quando si è arrabbiati la luce è emanata da tutto il corpo che risulta circondato da una spessa aura, fenomeno verosimilmente dovuto a una forte dispersione di energia. Una persona adirata, trattata per circa 15 minuti con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, si sentirà più rilassata e la rabbia si attenuerà; una fotografia scattata con opportune pellicole in questo momento mostrerà uno stato di bioluminescenza assolutamente normale. Le molecole in genere assorbono la luce di lunghezza d’onda non superiore a 200 nm, dato che l’energia degli elettroni di queste molecole non supera le 140 Kcal/mol rispetto allo stato fondamentale dell’elettrone. 34 DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E I caroteni assorbono luce con lunghezza d’onda di 450 nm, mentre i composti purinici assorbono luce con lunghezza d’onda di 600 nm. Luci di lunghezza d’onda di 254 nm e flusso di 100.000.000 (fotoni/(sec*cm2)) sono state usate per incrementare l’attività degli enzimi glicolitici. Luci con lunghezza d’onda di 80 nm e flusso di 100.000-1.000.000 (fotoni/(sec*cm2)) possono accelerare la germinazione delle cellule in coltura con enzimi. Quanto esposto sottolinea gli evidenti effetti della bioluminescenza, del biospettro e della radiazione luminosa a diversa lunghezza d’onda sugli organismi viventi. Un apparecchio terapeutico a ultrasuoni genera onde acustiche di frequenza superiore a 20 KHz, un’apparecchiatura a raggi infrarossi genera frequenze con lunghezza d’onda pari a 0.72-25 μm, un apparecchio a raggi UV genera frequenze con lunghezza d’onda di 180-300 nm, un’apparecchiatura a microonde produce onde elettromagnetiche a frequenza ultraelevata con lunghezza d’onda di 1-100 nm, mentre i trattamenti laser usano una luce monocromatica. Con tutte queste metodiche, però, i risultati ottenuti nel trattamento di vari problemi sono talora insoddisfacenti, a volte con gravi effetti collaterali. Il motivo è imputabile al fatto che questi sistemi non sono ottimizzati rispetto allo spettro del corpo umano, infatti le frequenze generate sono diverse da quelle naturalmente emesse dalle molecole, e di conseguenza le cellule non sono in grado di migliorare le proprie funzioni metaboliche. Si potrebbe fare un paragone con un semplice generatore di calore: “Se nell’ambiente generasse calore a noi non ottimale tipo 20 °C sotto lo zero, oppure più di 100 °C, è ovvio che il nostro corpo a quelle temperature non solo non potrebbe migliorare le sue funzioni, ma non potrebbe nemmeno vivere”. PIA Le tre componenti che interagiscono a livello elettromagnetico: CO -transazione elettronica -vibrazione dell’atomo -rotazione molecolare 35 NV EN DIB IL E TUTTO FUNZIONA BENE SOLO SE SI UTILIZZANO LE GIUSTE ENERGIE E LE GIUSTE FREQUENZE Batteria 1,5 Volt: un impulso (frequenza) al secondo Ogni canale TV usa una specifica frequenza Ogni stazione radio ha la sua frequenza NO Etacs, gsm, gprs, umts VA 12 Volt 230 Volt 50 Hz Il video di un pc ha proprie frequenze ULG ATI L’essere umano da 0 a 10 alla 4a micron circa, con picco tra 9 e 9,5 micron circa 230 Volt 50 Hz DIV Senza energia sono inutilizzabili. Con le frequenze (informazioni) sbagliate? CO PIA Ogni cosa è stata creata per funzionare ad un regime ottimale, anche noi. Pensate ad un frigorifero costruito per funzionare a 230 Volt: se lo faremo andare a 400 Volt, in pochi secondi sarà fuso. Oppure se lo facciamo andare a 115 Volt non riuscirà a produrre il freddo, che è la sua funzione. Un duplicatore di audiocassette, se registra con le batterie un po’ scariche, servirà a poco. Anche questo caso può essere raffrontato al nostro corpo nel momento in cui duplichiamo le nostre cellule, cosa che avviene costantemente. Ricordiamo che ogni cellula ha una vita media di circa 30 giorni, pensate a quante duplicazioni abbiamo fatto dalla nostra nascita. La buona e naturale duplicazione delle cellule è alla base di un benessere ottimale. 36 E QI GONG NV EN DIB IL Lo scambio delle informazioni (frequenze) NO Una delle teorie orientali riguardanti la vita e l’uomo indica che se la struttura e le informazioni di un organismo sono ottimali e le informazioni vitali sono trasmesse correttamente, persisterà uno stato di benessere; in caso contrario si hanno alterazioni negative ed un cattivo funzionamento dell’organismo stesso. Secondo la teoria delle “informazioni vitali”, elaborata dal “Qi Gong”, si sostiene che la trasformazione, lo scambio, la stimolazione ed il ripristino delle informazioni vitali hanno origine da diversi eventi fisici che possono alterare la correttezza di tali informazioni. In sintesi, si suggerisce di utilizzare direttamente il corretto spettro naturale di frequenze (informazioni) per riequilibrare e potenziare i Trigger points specifici dell’agopuntura. Questi punti sono come delle finestre aperte che possono ricevere messaggi dall’esterno per poi trasmetterli tramite una fitta linea di canali vitali, in tutto il nostro corpo. Imm. 1 VA Imm. 2 Imm. 3 Imm. 4 ATI Esempio qualitativo - esplicativo CO PIA DIV ULG Un telecomando con frequenze “starate” o con batteria scarica non riesce ad attivare i meccanismi che permettono di cambiare canale alla TV o l’aprirsi del cancello. I messaggi contenuti nello Spettro di Bio Frequenze naturali del nostro corpo hanno una funzione simile a quella del segnale del telecomando: danno il via a delle funzioni predisposte all’interno del nostro corpo. Altro esempio: due ricetrasmittenti possono funzionare e trasmettersi messaggi solo se sono sintonizzate sulla stessa lunghezza d’onda (frequenza). Se una delle due ricetrasmittenti ha frequenza di lavoro diversa da quella dell’altra non avverrà la ricezione del messaggio. Così è anche per le trasmissioni delle informazioni vitali tra le nostre cellule. A tale proposito riportiamo un’importante dichiarazione attribuita a illustri studiosi, i quali sostengono che «mettendo a disposizione dell’organismo umano “ritmi” armonici in una banda di frequenza che gli è favorevole, esso potrà equilibrarsi in modo che i segnali sfavorevoli (tipo emissioni geopatogene, elettrosmog, falde acquifere, ecc.) non gli arrechino più danno. In questo modo gli influssi dannosi non sono schermati, ma ad essi si sovrappongono segnali dall’effetto positivo che li “coprono”». Dando così l’opportunità all’organismo che vivesse in presenza di frequenze sfavorevoli, con l’invio di nuove frequenze vantaggiose, di poter scegliere quelle ad esso più favorevoli. Traendone così degli importantissimi vantaggi. 37 NV EN DIB IL E Queste immagini, seppure semplici, aiutano più di tante parole a capire che se i segnali sono ottimali, anche se fossero “disturbati” da altri segnali oppure a grandi distanze, portano comunque esattamente il messaggio se quest’ultimo è in linea con il ricevente. LO SPETTRO DELLE BIO FREQUENZE Quello che siamo naturalmente VA NO Lo Spettro delle Bio Frequenze (SBF) è la definizione attribuita allo spettro di frequenze naturali emanate naturalmente ed in continuazione da un organismo vivente. Le informazioni fisiche emesse dal corpo umano attraverso lo SBF riflettono lo stato di benessere dell’organismo. Allo stesso tempo, l’organismo vivente non è solo una fonte naturale di debolissime frequenze ma anche un ricettore di frequenze dall’ambiente circostante. Possono essere scambi positivi o negativi per il nostro corpo. L’energia associata a tali scambi è minima, mentre le informazioni trasmesse o ricevute sono notevoli. Lo SBF copre una gamma di frequenze che vanno dalla luce visibile alle deboli microonde. Tuttavia, nell’organismo umano l’intensità dello SBF emesso si concentra prevalentemente nella regione compresa tra i raggi infrarossi e le deboli microonde. La simulazione di uno SBF naturale e la sua restituzione all’organismo sono il cardine della teoria dello SBF adottata dalla metodologia Ygrene Oib. Spettro elettromagnetico e Spettro di Bio Frequenze ULG ATI Imm. 1 Spettro Bio Frequenza CO PIA DIV Unità di misura in micron (µ) 38 NV EN DIB IL E Il tratteggio blu indica la linea di intensità di SBF alle varie frequenze emesse da un corpo umano in buona forma. La linea rossa continua indica la linea delle frequenze simulate da Ygrene Oib. NO Imm. 2 VA Immaginiamo A, B, C, come l’Aria che respiriamo, quello che Beviamo, il Cibo che mangiamo: tutti e tre sono fondamentali per il nostro benessere e la nostra sopravvivenza. Imm. 3 DIV ULG ATI Altre apparecchiature in commercio prodotte senza basarsi sulla metodologia Ygrene Oib hanno effetti molto limitati perché riproducono solo in piccola parte i segnali fisici emanati dal nostro corpo (SBF) non riuscendo così a generare una risonanza naturale. Vedi immagini 2 e 3. CO PIA Possiamo sostenere che lo Spettro di Bio Frequenza (SBF) è l’insieme delle frequenze che il nostro corpo usa. Ygrene Oib ne simula lo spettro. 39 NV EN DIB IL E I CARDINI DELLA TEORIA DELLO SPETTRO DELLE BIO FREQUENZE ULG ATI VA NO Il corpo umano è una fonte di irradiazioni a trascurabile contenuto energetico, ma in grado di emettere molti tipi di segnali, dalla luce visibile ai raggi infrarossi alle deboli microonde. La combinazione di parametri fisici, di frequenza e di spettro costituisce il SBF (Spettro Bio Frequenze o spettro frequenze della vita) dell’organismo umano. Il massimo scambio di informazioni e segnali per un organismo si ha quando il segnale di partenza ha tutte le frequenze originali (naturali) dell’organismo vivente. Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib sono concepite per generare uno spettro di frequenze che simula lo Spettro di Bio Frequenze che ha un essere umano in ottima forma. Gli studi condotti hanno evidenziato che esistono differenze fra lo Spettro di Bio Frequenze di organismi in ottima forma e quello di organismi afflitti da disagi fisici. Esistono anche differenze di Spettro di Bio Frequenze fra gli organismi afflitti da diversi problemi fisici. Le altre apparecchiature in commercio spesso danno risultati limitati, in quanto riproducono solo una parte dei segnali riconosciuti dal nostro corpo come naturali. Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib riescono invece a simulare in modo naturale lo spettro delle frequenze emanate da un organismo in stato di benessere. Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib sono basate sulla teoria dello Spettro delle Bio Frequenze (SBF) e sul principio della risonanza. DIV Il suono emesso (frequenze) da un diapason fa vibrare un altro diapason (inizialmente fermo) che sia concepito per la medesima frequenza B C CO PIA A Imm. 1 40 NV EN DIB IL E Possiamo identificare, nell’immagine 1 a pag. 40, il primo diapason con un’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib che emette le giuste frequenze (il giusto messaggio), ed il secondo diapason inizialmente fermo, con il nostro corpo che riceve il giusto messaggio e le cui cellule si rimettono a “lavorare bene” grazie al giusto spettro di frequenze naturali (insieme di informazioni ottimali) ricevute. DIV ULG ATI VA NO Ecco quindi l’importanza degli apparecchi a metodologia Ygrene Oib nati proprio per aiutare il nostro organismo a ritrovare il giusto equilibrio naturale e a migliorare il nostro stato di efficienza, naturalmente, sfruttando la capacità del nostro corpo di scambiare informazioni ottimali. La metodologia Ygrene Oib si propone come un metodo nuovo ed alternativo per mantenere il benessere generale e per combattere tramite l’equilibrio delle Bio Frequenze gli inestetismi della pelle e contribuire a migliorare le performance sportive. Il nostro corpo è una fonte naturale di Bio Frequenze di trascurabile contenuto energetico: un’importante caratteristica delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib è proprio la loro capacità di simulare le frequenza dello spettro di Bio Frequenze emesse da un organismo in ottima forma. Grazie a questa sua specifica caratteristica, Ygrene Oib può aiutare nel mantenimento dello stato di benessere in modo naturale, contribuendo a mantenere le cellule in condizioni ottimali, che sono alla base dei meccanismi di autoregolazione del corpo. Sappiamo che la cellula è un mattone del corpo: l’essere umano è composto da circa 73.000 miliardi di cellule, coordinate fra loro in accordo armonico, di tessuti ed organi. Ogni nostro pensiero, ogni movimento, come anche la produzione e l’effetto di sostanze prodotte o assorbite dal corpo dipendono dalla capacità di interazione ed attività delle varie cellule. Per svolgere le proprie mansioni esse hanno bisogno di energia che loro stesse producono attraverso il processo metabolico, hanno bisogno quindi di sostanze nutritive e ossigeno, che ottengono attraverso l’assorbimento delle sostanze e l’espulsione delle scorie. Finché la cellula si manterrà nelle sue funzioni ottimali avremo un normale svolgimento di tutte queste funzioni; quando invece vengono a verificarsi scompensi come, per esempio, quelli associati allo scostamento dallo spettro caratteristico di Bio Frequenze di un corpo in forma avremo anche inestetismi accentuati, perdita del benessere e performance scadenti, ecc. SBF = Spettro di Bio Frequenza = insieme di frequenze biologiche naturali della vita CO PIA Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib sono dei generatori di Frequenze naturali, che simulano il bio-spettro di un essere umano in ottima forma. La grande differenza con altri metodi o con altri apparecchi consiste nella simulazione dello Spettro di Bio Frequenze (SBF) con frequenze che aiutano il normale ripristino degli equilibri naturali di un organismo, mediante il fenomeno della risonanza. 41 NV EN DIB IL E La validità di Ygrene Oib risiede nel generare un ampio spettro di frequenze biocompatibili lasciando al corpo, agli atomi, elettroni, ecc. il loro naturale compito di mantenersi o di riportarsi in equilibrio armonico. Vedi nelle pagine seguenti «L’importanza che il messaggio sia completo». Imm. 2 Spettro di Bio Frequenza Ygrene Oib Spettro di Bio Frequenza Raggi X Ultra violetti Luce Visibile Infrarossi NO Raggi Gamma CO PIA DIV ULG ATI VA Sole 42 Micro onde Onde Radio E ANALISI DELLA COMPOSIZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI Acqua DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E’ naturale pensare che vi siano differenze tra categorie di viventi ed infatti è così, si nota come la composizione tra l’essere umano ed il mondo animale sia molto simile a livello biochimico, e molto simile anche a livello di Bio Frequenze. Si nota una differenza più marcata tra l’essere umano e le piante sia a livello bio-chimico sia a livello di Bio Frequenze, dove il picco passa da 9 - 9,5 micron circa per l’uomo a circa 11,5 -12,5 micron per le piante. Sali minerali Zuccheri Grassi Proteine CO PIA E’ naturale che la composizione degli esseri viventi come della materia inanimata abbia una sua correlazione oggettiva. Infatti, mentre lo spettro delle frequenze di un minerale se è in percentuale uguale è sempre lo stesso e statico, nei viventi è molto più modulabile, ma comunque rimane all’interno di un range molto definito. Infatti, in aggiunta al fatto di essere esseri viventi, interagiscono elettroni, atomi, molecole anche in base a come siamo composti. 43 E L’IMPORTANZA CHE IL MESSAGGIO SIA COMPLETO 2 3 DIV 1 ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E’ molto importante che il messaggio e le informazioni siano completi: come nel comporre un numero di telefono per comunicare con qualcuno dobbiamo fare il numero completo e nella sequenza esatta, per aprire una cassaforte dovremmo fare il numero completo e nella sequenza ottimale. Ecco il motivo della grande validità dell’Ygrene Oib, che non genera solo una piccola parte delle frequenze biocompatibili, ma ne imita l’intero spettro. Mentre, come visto nell’esempio di riferimento, l’infrarosso benché valido, imita solo una piccola parte delle frequenze ottimali. L’esempio visivo delle onde dell’acqua può aiutare per capire che, intervenendo su una sola onda si rischia di avere un risultato solo nel caso che l’onda sia l’unica e in formazione «standard». Già nell’esempio 2, si nota chiaramente che se noi volessimo ripristinare la prima onda non avremmo dei risultati ottimali perché la sua formazione standard è diversa nella realtà, viste le interazioni con l’altra. I nostri elettroni, gli atomi, le molecole, le cellule, i tessuti, gli organi, gli apparati tutti insieme con le loro frequenze ed interazioni tra le stesse, creano quello che è lo spettro delle frequenze dell’essere vivente, SBF, non una per una singolarmente, ma insieme, e operano e agiscono insieme. Quando l’onda (frequenza) è una sola, unica e ben isolata è possibile intervenire su di essa prevedendo la sua evoluzione. Ma se, come nel corpo, sono molte le onde (frequenze) che intervengono, capire e prevedere la loro interattività con le altre è improbabile. Heisenberg, con il suo famoso Principio di indeterminazione (1927), chiarisce chiaramente che è impossibile determinare con esattezza e simultaneamente la posizione e la velocità di un elettrone, (e più in generale di una particella). E’ facile intuire che il corpo riesce a gestire un insieme di situazioni simultaneamente in automatico, che noi - programmandole singolarmente - difficilmente potremmo mai definire. CO PIA Esempio 1: si nota chiaramente che la periodicità dell’onda è di facile interpretazione ed eventualmente replicazione. Esempio 2: in questo caso entra in gioco un’altra onda che va ad alterare la prima ed il calcolo delle interazioni tra le stesse non è facile. Esempio 3: in questo ulteriore caso entrano in gioco oltre ad altre onde un’altra componente, le interazioni delle interazioni delle varie onde che vanno ad alterare le prima. Il calcolo delle interazioni tra le stesse diventa di non facile replica. La validità di Ygrene Oib è quella di imitare lo spettro delle frequenze bio-compatibili, di mettere a disposizione, lasciando al corpo, agli atomi, elettroni, ecc., il loro naturale compito di mantenersi o di riportarsi in equilibrio armonico. 44 E NV EN DIB IL NELLA SUA SEMPLICITA’, LA GRANDE GENIALITA’ Da quando esiste, l’uomo ha saputo e dovuto adattarsi ed evolversi con il mutare delle condizioni in cui il pianeta si trovava, fino ad arrivare ai giorni nostri. Oggi si possono stabilire dei parametri entro i quali possiamo vivere in modo ottimale. ALCUNI ESEMPI situazione ottimale da: 18 a 22 °C circa situazione ottimale da: da 0 dB ad un max di 45 dB situazione ottimale da: 0 m a 1.000 m circa situazione ottimale da: 1.000 a 2.000 kcal circa situazione ottimale da: 36,6 °C - 36,8 °C circa situazione ottimale da: da 6 a 9 ore circa situazione ottimale da: 19/23% circa situazione ottimale da: da 0,5 a 104 micron c.a NO TEMPERATURA AMBIENTE RUMORE ALTITUDINE ALIMENTAZIONE TEMPERATURA CORPO RIPOSO OSSIGENO S.B.F. (Frequenze) YO Ecc. ULG ATI VA Naturalmente si può vivere anche fuori da questi parametri, ma solo per poco tempo e non in maniera ottimale. Pensate di dover vivere a 50 °C, oppure a 5.000 metri di altezza, o con scarsità di ossigeno, o con una temperatura del corpo di 39 °C. La vita sarebbe notevolmente penalizzata. Se si dovesse ulteriormente allontanarsi dai parametri ottimali la vita diverrebbe impossibile. Se la percentuale di ossigeno nell’ambiente fosse sotto il 19%, se il nostro corpo arrivasse a 42 °C, se non vi fossero le frequenze che vanno da 0,5 a 104 circa; se anche uno solo di questi parametri non fosse rispettato, non sarebbe possibile la nostra vita così come noi la conosciamo. DIV Anoressia PIA Obesità CO Freddo Caldo 45 NV EN DIB IL E LA STRADA PER MANTENERE BELLEZZA E BENESSERE E MIGLIORARE L’ATTIVITÀ FISICA NO Per vivere, abbiamo bisogno di alcuni parametri ottimali, i famosi parametri vitali. Noi possiamo vivere sulla terra perché ci sono molti parametri ottimali che permettono la vita. Ad esempio, se mancasse l’ossigeno, l’acqua, i gradi da 0 °C a 60 °C, il carbonio, ecc. non sarebbe possibile la vita. Questi parametri devono essere ottimali perché se ad esempio ci fosse troppo calore o poco calore non potremmo vivere, perciò noi viviamo solo all’interno di alcuni parametri, un minimo ed un massimo, ed è su questo punto che vogliamo soffermarci. Il nostro corpo è una macchina, una macchina perfetta: Meccanica - Elettrica - Magnetica - Informatizzata - Programmata - Programmabile - Emotiva - Interagente con se stessa e con l’ambiente. Dove tutto deve essere in ordine armonico. Come un’autovettura che percorre un’autostrada, ha dei limiti non valicabili, che sono ovviamente il limite destro e sinistro della strada. Se rimane all’interno dei parametri (limiti) può percorrere centinaia di miglia, di chilometri. Ma se li forzerà si romperà in pochi chilometri, in poco tempo, come succederebbe al nostro corpo se non rimaniamo all’interno dei nostri giusti parametri (limiti), tipo: VA Frequenze vitali Rumore Alimenti Dormire (riposo) ULG Temperatura corpo ATI Temperatura ambiente da 0,5 a 104 micron circa da 0 a 45 decibel da 18 a 22 °C da 1000 a 2000 kcal al dì da 36,8 °C da 6 a 9 ore circa Ossigeno nell’aria da 19 a 23% circa CO PIA DIV La vita e il benessere sono piacevoli se riusciamo a mantenerli all’interno di parametri ottimali. Ma se non manteniamo la nostra “vita” all’interno di questi parametri ottimali sarà difficile avere un fisico in ordine. Spesso usiamo vari mezzi per mantenere e ristabilire condizioni di Benessere, di Bellezza, Migliorare le Performance Sportive: diete - attrezzi ginnici - massaggi - allenamenti faticosi, ecc, investendo moltissimo, perché sappiamo quanto sia importante mantenere o non perdere la bellezza ed il benessere. Da oggi abbiamo un’opportunità in più, per mantenerli, per prevenire molti problemi estetici, investendo poco. Mantenendo attorno a noi, nella nostra casa, nei nostri vestiti le giuste Bio Frequenze. 46 E MA LA SCIENZA COSA DICE? NV EN DIB IL Su questo argomento ci siamo chiesti cosa dicesse la scienza: sugli effetti biologici delle frequenze, sull’importanza delle transazioni elettroniche, delle rotazione molecolari, delle vibrazioni degli atomi, delle risonanze, ecc. Avrebbe confermato, non considerato o addirittura sarebbe stata contraria? Con nostro grande piacere abbiamo trovato un riscontro importantissimo che era lì, sotto gli occhi di tutti, indiscutibile: l’enciclopedia Treccani, che è una delle enciclopedie italiane più autorevoli. Infatti, in un articolo era ben riportata la conferma di tutto quanto esposto. Non vogliamo aggiungere altro su questo argomento, alleghiamo il trafiletto. CO PIA DIV ULG ATI VA NO Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti. – Ci si limiterà a considerare gli effetti prodotti dalle r. elettromagnetiche di lunghezza d’onda maggiore di circa 5 • 10-7 m, cioè comprese tra la luce visibile e i campi statici. Questi effetti, se si prescinde da quelli puramente termici, non sono riconducibili a un unico meccanismo d’azione e il loro studio è in rapida evoluzione. La configurazione elettronica di numerose biomolecole è tale che fotoni nel visibile possono indurre transizioni tra due diversi livelli elettronici: lo stato eccitato, se ha una vita media sufficientemente lunga ed è chimicamente attivo, può innescare processi di profonda rilevanza per il metabolismo cellulare (si può, per es., avere la formazione di composti letali per la cellula). L’esposizione di sistemi biologici a onde millimetriche sembra mostrare l’esistenza di fenomeni di risonanza tra le onde stesse e domini di dipoli elettrici in membrane biologiche. Si hanno infine molte evidenze sperimentali di modificazioni in vitro delle funzioni cellulari, in particolare di cellule di origine nervosa, immunologica e osteoblastica, ottenute con r. elettromagnetiche di lunghezza d’onda maggiore di circa 10 m (cioè di frequenza inferiore a circa 30 MHz) che produrrebbero la variazione della concentrazione dello ione Ca++ intracellulare; i dati in vitro sono affiancati da evidenze cliniche come la terapia elettromagnetica di fratture ossee che non consolidano spontaneamente. 47 NV EN DIB IL E VANTAGGI DELLA METODOLOGIA YGRENE OIB I prodotti con metodologia Ygrene Oib contribuiscono a combattere: gli inestetismi della pelle in generale ed anche quelli causati da Cellulite, Rughe, Stress. Inoltre facilitano il mantenimento del benessere, il miglioramento della sensazione di benessere, il miglioramento in ambito sportivo. La metodologia Ygrene Oib, unita ad un corretto stile di vita, può contribuire al benessere, alla bellezza del corpo ed a migliori performance. ATI VA NO L’apparecchiatura che genera le Frequenze biocompatibili può essere indirizzata verso l’ambiente in cui le persone vivono, oppure indirizzata sull’area interessata mediante avvicinamento dell’apparecchio al corpo, in punti specifici. L’apparecchio genera uno Spettro di Frequenze bio campatibili che, anche secondo le millenarie tradizioni orientali, possono contribuire ad un miglior equilibrio Bio Frequenziale, ed ha come destinazione d’uso il settore estetico. Ottimi risultati si possono avere anche in ambito sportivo e wellness. Puo contribuire: -in campo estetico; nel combattere gli inestetismi di cellulite, rughe, ecc.; -al riequilibrio delle Bio Frequenze naturali; -ad aumentare la sensazione di benessere percepita (wellness); -a combattere il precoce invecchiamento; -a rinvigorire l’organismo e le sue capacità di resistenza (anche nello sport); -a rilassare la muscolatura; -ad armonizzare la crescita, -a migliorare la concentrazione per lo studio ed il lavoro. ULG Le apparecchiature in questione possono essere impiegate senza alcun oggettivo rischio significativo, professionalmente sia da specialisti del settore estetico, da preparatori sportivi, da professionisti del settore wellness, sia da privati utilizzatori, purché, in ogni caso, ci si attenga alle semplici istruzioni indicate nel manuale d’uso allegato alle apparecchiature. CO PIA DIV Adatto per bambini, anziani, donne, uomini. 48 E QUALCHE INFORMAZIONE IN PIU’ CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Il sistema Ygrene Oib è un’amalgama di minerali miscelati in proporzioni adeguate e brevettata, che naturalmente produce delle frequenze. Queste frequenze sono simili a quelle di un corpo umano nel momento del pieno benessere. Il nostro corpo le riconosce come frequenze armoniche, buone e naturali (per questo vengono chiamate anche Bio Frequenze). Per il naturale effetto di risonanza quando due corpi vibrano alla stessa frequenza il più armonico tende ad armonizzare anche l’altro. Si potrebbe fare un esempio con il calore: un corpo (anche inteso come radiatore, generatore di calore) più caldo tende a riscaldare il più freddo. Nel nostro caso, un corpo (anche inteso come generatore di Bio Frequenze) più armonico, tende ad armonizzare quello meno armonico. Per la tradizione orientale (e non solo) noi siamo degli esseri energetici che possono “sfasarsi”, perdere l’armonia, e quando questo avviene nascono squilibri e problemi nel nostro corpo. Ygrene Oib non combatte nessuna malattia, ma contribuisce a far vivere il nostro corpo in ambienti a livello Bio Frequenziali migliori, con Bio Frequenze più armoniche, e questo contribuisce a migliorare la nostra qualità della vita a tutti i livelli. 49 NV EN DIB IL E RICONOSCIMENTI E CERTIFICAZIONI IN TUTTO IL MONDO La metodologia Ygrene Oib che si basa sulla teoria dello Spettro di Bio Frequenza (SBF) può (in alcuni casi, ed in diversi Stati o in vari documenti) essere talvolta riferita con diversa denominazione e/o avere differenti denominazioni commerciali. Le apparecchiature e/o i sistemi di produzione relativi ad apparecchi a metodologia Ygrene Oib hanno superato i seguenti controlli: FDA (Food & Drug Administration) U.S.A. - CMD (Ente di controllo asiatico) TUV (Ente di controllo tedesco) GERMANIA - CERTIFICAZIONE ISO 9001 CE (varie certificazioni per i differenti modelli). ULG ATI VA NO Le apparecchiature e/o i sistemi di produzione relativi ad apparecchi a metodologia Ygrene Oib sono: apparecchiature elettriche di Classe I come isolamento elettrico e sono conformi alle disposizioni della direttiva 2006/95/CE del 2006.12.27 sul “materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione”, in vigore dal 2007.01.16, ovvero alla previgente direttiva 73/23/CE, nota anche come direttiva BT (Bassa Tensione) od LWD (Low Voltage Directive) emanata il 19.02.1973, e modificata dalla Dir. 93/68/CEE del 22.07.1993, recepita in Italia dalla Legge n° 791 del 18.10.1977, ed attuata con il D.Lgs. n° 626 del 25.11.1996; principali norme applicate in conformità all’Allegato III B della direttiva 2006/95/ CE; sono conformi alle disposizioni della direttiva 2004/108/CE sulla “EMC” od “Electro Magnetic Compatibility” o “compatibilità elettromagnetica”, in vigore dal 2007.07.18, ovvero alla previgente direttiva 89/336/CE, modificata dalle direttive 92/31/CE e 93/68/CE, recepita prima dal D.L. n°476 del 04.12.1992 poi dal D.L. n°615 del 12.11.1996, modificata dalle Dir. 92/31/CEE e Dir. 93/68/CEE (in Italia: D.Lgs. n°615 del 1996.11.12); principali norme applicate in conformità all’Allegato II della direttiva 2004/108/CE; sono conformi alla Raccomandazione del Consiglio UE 1999/519/CE (Limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 a 300 Ghz). Collegata al Decreto Legislativo del 19 novembre 2007 N° 257. CO PIA DIV Le apparecchiature e/o i sistemi di produzione relativi ad apparecchi a metodologia Ygrene Oib hanno inoltre ottenuto i seguenti riconoscimenti: - Riconoscimento Speciale del Re Juan Carlos di Spagna. - Riconoscimento esposizione Mondiale di Ginevra delle Invenzioni e delle Tec- nologie. - Medaglia d’Oro al Wipo dell’UNO. - Tre Medaglie d’Oro all’esposizione Internazionale Eureka delle Invenzioni di Bruxelles. - Riconoscimento Nazionale asiatico delle Invenzioni. Innumerevoli Clienti soddisfatti nel Mondo. Migliaia di clienti soddisfatti in Italia. Abbiamo inserito queste informazioni per dare il giusto rilievo a questa metodologia innovativa, in modo da poterla guardare con la giusta attenzione e fiducia. 50 E NV EN DIB IL METODOLOGIA IN SINTESI Nel primo grafico vediamo lo spettro elettromagnetico tipico. Questo spettro elettromagnetico copre tutte le frequenze che il Sole produce, dai potentissimi Raggi Gamma alle Onde Radio. Tra tutte queste frequenze che arrivano sulla terra, solo una parte è benefica, anzi indispensabile per il nostro corpo. Spettro elettromagnetico e Spettro di Bio Frequenze I Unità di misura in micron (µ) NO Nel secondo grafico sono evidenziate le frequenze che vanno dalla luce visibile fino alle deboli microonde. Senza la giusta combinazione naturale, di tutte queste frequenze, la vita dell’uomo sarebbe impossibile. Ecco spiegato l’interesse che sempre più persone prestano alle Bio Frequenze, di cui il nostro corpo ha necessità per poter svolgere le sue funzioni. Nella miriade di frequenze che esistono il nostro corpo ha bisogno del giusto mix naturale originario. ULG ATI VA II CO PIA DIV Il terzo grafico prende in esame solo le Bio Frequenze che, come si vede, vanno da 0,5 micron a 104 micron circa. Poniamo ora l’attenzione sulla linea tratteggiata scura (blu), che indica per completezza tutte le frequenze e la loro intensità che il nostro corpo ha nel momento del benessere. La linea continua più chiara superiore (rossa) simula le frequenze che emette un’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib. Grazie a questa sua completezza ed alla somiglianza di quelle emesse dal corpo, riesce ad entrare in risonanza contribuendo al suo riequilibrio. 51 E NV EN DIB IL IV V DIV ULG ATI VA NO Nel quarto grafico l’esempio del diapason è quanto mai appropriato: se un diapason ha una frequenza di 440 Hz riuscirà a far vibrare per risonanza un altro corpo (diapason, corda musicale, struttura) che abbia fra le sue prime frequenze naturali (modi) proprio quella del diapason della stessa frequenza. Ipotizziamo che il nostro corpo abbia 10.000 Bio Frequenze, Ygrene Oib ha livello teorico probabilistico ha le potenzialità per entrare in risonanza con tutte 10.000, di farle vibrare e di riequilibrarle, “di rimetterle in fase” come se avesse una miscela di 10.000 piccoli diapason delle frequenze appropriate. Vediamo una semplificazione delle modalità di intervento di Ygrene Oib. CO PIA Nel quinto grafico vediamo in sovrapposizione Ygrene Oib con l’infrarosso, il grafico va da 0,5 a 104 micron circa (per aiutarci ricordiamo che 102 equivale a 10 x 10 = 100, che 103 equivale a 10 x 10 x 10 = 1.000 e così via; 104 corrisponde a 10.000), che sono le frequenze che, per esempio, abbiamo ipotizzato del nostro corpo e che Ygrene Oib a livello teorico-probabilistico può contribuire al loro riequilibrio. Se confrontiamo con quelle che possono entrare in risonanza con il solo infrarosso, che non arriva nemmeno a 102, ci rendiamo conto dell’enorme differenza tra le due metodologie. 52 NV EN DIB IL E COSA SQUILIBRA L’ARMONIA DEL NOSTRO CORPO L’armonia e l’equilibrio sono alla base del nostro benessere psicofisico, delle nostre migliori performance nello sport, e per avere un fisico esteticamente migliore. L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica tra le prime cause di malattia e di morte nella società occidentale: - un’alimentazione sbagliata - una vita sregolata - la vita in aree ed ambienti inquinati - l’abuso di farmaci - la mancanza di prevenzione. La vita, come visto, si basa su tre componenti interagenti ed inseparabili: la materia, l’energia, le informazioni NO Sono l’armonia e l’equilibrio all’interno, e tra questi tre componenti, che decidono se la persona è in forma o fuori forma, in salute o meno, e il mantenere le difese naturali ai massimi livelli. E’ naturale che subiamo le malattie a causa di virus, batteri, funghi, ecc. ma siamo più facilmente attaccabili se le nostre difese non sono ai livelli ottimali. ULG ATI VA L’anello più debole Una catena sotto trazione (stress-peso-sforzo) si rompe naturalmente sempre nello stesso punto, ossia nel suo anello più debole. L’anello più debole, ma anche gli altri, si possono rompere prima se subiscono degli attacchi da eventi indebolenti, che potrebbero essere una fiamma, il freddo, la lama di un seghetto, una lima, ecc. Così il nostro corpo, quando è sotto stress, tende a “rompersi” sempre nel suo anello più debole, ed a subire sempre gli stessi problemi, creando spesso situazioni croniche. Sotto il peso ulteriore di agenti indebolenti, come elettrosmog, alimentazione sbagliata, poco riposo, ecc. tende a subire ulteriori problemi con più facilità. Capire quali sono gli anelli più deboli e rinforzarli, per sostenere più peso (stress), e/o eliminare e ridurre alcuni agenti indebolenti (pesi) della nostra vita come elettrosmog, cattiva alimentazione, stress emotivo o fisico, può essere di grande aiuto per un futuro di vita migliore. CO PIA DIV Gli eventi indebolenti, gli agenti negativi Gli eventi indebolenti sono quei fattori che, in sé per sé, non creano grandi disguidi, inestetismi o malattie, ma che contribuendo a diminuire l’efficienza dell’essere vivente ed abbassandone le capacità operative, caricandolo di altre funzioni da svolgere per la propria difesa, ne alterano appunto le possibilità di difesa o di operatività ottimale. Gli agenti negativi (tipo virus, batteri, ecc.), che sono costantemente in fase di attacco, trovano il corpo indebolito, impegnato, sotto sforzo, con le difesi naturali abbassate e possono con più facilità penetrarvi e creare i loro malefici effetti. 53 VA NO NV EN DIB IL E LE NOSTRE DIFESE NATURALI Imm. 1 Imm. 2 ULG ATI Se le nostre difese naturali non sono sotto stress (sotto sforzo, impegnate in altre funzioni di difesa) e soprattutto le informazioni che circolano sono ottimali e non inquinate, starate, distorte, confuse, più facilmente potranno difenderci da virus, batteri, funghi, ecc. Pensate al gruppo di lavoro di 20 persone dell’esempio riportato anche in precedenza, dove uno di questi ha l’influenza: tutti, vivendo nello stesso ambiente, respirano la stessa quantità di virus, della stessa forza, ma alcuni si ammalano ed altri no. Chiediamoci come mai. CO PIA DIV Chi si ammala probabilmente aveva le difese naturali più basse di chi ha saputo resistere all’attacco dei virus. Più basse sono le nostre difese naturali più facile sarà per gli agenti negativi penetrare all’interno del nostro organismo ed indebolirlo ulteriormente. Naturalmente, questo esempio è ridotto per trasmettere un concetto, gli eventi indebolenti possono essere molti altri; cattiva, carente o eccedente alimentazione, riposo non rilassante/rigenerante, vita sregolata, abuso di alcol, droga, fumo, smog, ecc, anche se un po’ tutti si possono ricollegare ai primi tre eventi indebolenti: stress emotivo, stress fisico, stress energetico. La voce stress è tradotta come «sotto sforzo», quando il nostro fisico è sotto sforzo emotivo, sotto sforzo fisico, sotto sforzo energetico. Tutto questo naturalmente vale per l’estetica, le performance e il benessere. 54 NV EN DIB IL E COMBATTERE L’ELETTROSMOG E I PUNTI GEOPATICI NEGATIVI Da sempre si è a conoscenza che vi sono luoghi in grado di influenzare negativamente il benessere di uomini, animali e piante. E’ comprovato anche da alcune pitture rupestri ritrovate in Francia risalenti a 15.000 anni a.C. circa, e da molti reperti egiziani risalenti a circa 5.000 anni fa. L’imperatore Kuang Yü, in Cina, già circa 4.000 anni fa promulgò un decreto secondo cui le aree edificabili dovevano essere soggette a verifiche affinché non vi fossero “spiriti maligni”, energie negative, le ora note geopatologie. Anche i Romani e molte altre popolazioni, prima di edificare i loro accampamenti e le loro città, verificavano che la zona fosse ottimale, anche analizzando dove le greggi andavano a dormire e le zone che evitavano. Questi tipi di radiazioni sono ormai noti come nodi di Hartmann o Curry, falde acquifere, corsi d’acqua sotterranei, faglie, giacimenti minerali, ecc., e molti studiosi sono convinti che possano essere nocivi. ULG ATI VA NO Elettrosmog è un nome nuovo e serve ad indicare le emissioni elettromagnetiche prodotte da elettrodotti, apparecchi elettrici come frigo, lavatrice, lavastoviglie, televisione, ecc. considerati nocivi per l’uomo. Non vogliamo riempire il libro di articoli allarmanti in cui viene riportato che le cause sono imputabili all’elettrosmog, anche se sono veramente molti, o cause vinte da persone che richiedevano dei rimborsi per questi danni subiti. Riportiamo nelle pagine seguenti alcuni documenti divulgati tramite internet, sulla stampa o in TV. Sono solo a titolo di conoscenza alcune analisi e studi fatti tra gli altri dal Parlamento Europeo, da medici e uno stralcio della nuova direttiva europea recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 257/2007, che impegna i datori di lavoro alla verifica che gli operatori non subiscano, durante il lavoro o sostando in azienda nelle aree predisposte a riunioni, relax, ecc., una «dose» di elettrosmog superiore ai limiti stabiliti. CO PIA DIV Riteniamo che se è stata predisposta una legge con dei limiti di esposizione ad un agente inquinante sia importante conoscere i limiti ed attenersi a quanto proposto, come è conveniente fare con il calore, gli acidi, lo smog, le radiazioni nocive, ecc. 55 NV EN DIB IL Il magnetismo terrestre E LA TERRA Tutti gli abitanti della terra vivono fin dal primo momento che nascono (o meglio che vengono concepiti) immersi in un campo magnetico naturale costituito da diversi componenti. Immaginiamo che questo campo magnetico sia del tutto simile a quello generato da una calamita rettilinea, con le linee di forza in direzione dal Polo sud al Polo nord, come si vede nelle immagini n. 5 e n. 6 del capitolo. Il campo magnetico terrestre ha un’intensità che varia da circa 0,8 Gauss al Polo e 0,3 circa all’Equatore con una media calcolata a 0,5 Gauss. Il campo magnetico terrestre viene misurato in Gauss o Tesla (T). 10.000 Gauss = 1 Tesla. Punti Geopatici Punti Disarmonici - Perdita di Magnetismo ULG ATI VA NO Come abbiamo visto, la vita è possibile e gradevole solo all’interno di alcuni parametri. Ci sono alcuni punti sulla terra molto particolari, chiamati Nodi geopatici: essi sono punti d’incrocio sia della rete di Hartmann che della rete di Curry, o causati da faglie telluriche, corsi d’acqua, ecc. Molti sostengono che, ed è ampiamente dimostrato, nella letteratura scientifica del secolo scorso, che rimanere in posizione statica, sovraesposti a questi cosiddetti «nodi», può generare una serie di anomalie psicofisiche, e sostarvi durante il riposo o il sonno, il lavoro, il relax, lo svago, può dar origine ad un principio di forzatura che può squilibrare le naturali difese. Le nostre cellule vivono per osmosi elettromagnetica e una forte interferenza anomala, come elettrosmog o un nodo geopatico, può alterare il loro funzionamento bio-elettrico, chimico, magnetico, dando origine a disarmonie. Le persone possono lamentare inizialmente delle anomalie del tutto aspecifiche e di tipo funzionale, che hanno una forte tendenza alla cronicizzazione e, nel tempo, al peggioramento. DIV La Terra, un posto fantastico per viverci? PIA Sì, ma ad alcune condizioni. CO Imm. 1 56 NO NV EN DIB IL E La rete di Hartmann dr. Ernst con i suoi famosi Nodi è un reticolato di onde elettromagnetiche che misura 2 m da nord a sud e 2,50 da est a ovest. La larghezza delle fasce che formano questo reticolo è di circa 21 cm. Molte sono le persone che ormai danno per certa la sua esistenza e si comportano di conseguenza. Sembra inoltre secondo alcune ultime teorie, che questi nodi si spostino continuamente, per effetto di cavità sotterranee, masse od oggetti metallici, faglie telluriche e per effetto dell’inquinamento elettromagnetico. Tutti elementi che complicherebbero la sua individuazione spaziale e geometrica, fatto che non permette una facile individuazione ed isolamento. Fattore, quest’ultimo, che conferma ancora di più la validità di un intervento con Ygrene Oib, che inviando un messaggio in linea con il nostro corpo lo aiuta a mantenere le difese naturali ai livelli ottimali. ULG ATI VA La rete di Curry dr. Manfred è meno nota di quella del dr. Hartmann, ma ormai anche questa è da molti considerata certa. La differenza è nella direzione e nella larghezza che nella zona neutra è di circa 3 - 3,5 m con il muro (la striscia) di circa 50 cm. Soprattutto sembra molto meno nociva di quella di Hartmann anche se nei punti dei nodi, specialmente se sovrapposti tra le due, sembra vi siano delle energie molto nocive. PIA DIV Imm. 3 Imm. 4 Più situazioni disarmoniche All’interno di questa casa si possono notare: A-Perimetro, stanza da letto B-Posizione letto C-Falda acquifera D-Rete con nodi di Hartmann E-Punto di incrocio tra nodo di Hartmann e falda acquifera dove dorme l’individuo F-Lampada, potenziale elettrosmog CO Molti sono i libri e le informazioni rintracciabili su internet su questo argomento, rimandiamo il lettore a queste fonti per eventuali approfondimenti. 57 E NV EN DIB IL PERDITA DEL NATURALE MAGNETISMO TERRESTRE Imm. 5 ATI VA NO La perdita del magnetismo terrestre è causata spesso dal fatto che non ne siamo più a contatto, vivendo in ambienti per noi non naturali, come le strutture in metallo o in cemento e metallo, oppure abitando in piani elevati, distanti da terra (vedi immagine 7) dove si può perdere sensibilmente il naturale contatto con il suo naturale magnetismo. Inoltre, camminiamo su pavimenti dove passano innumerevoli fili elettrici, dormiamo su letti con reti, strutture o materassi a molle in metallo, che contribuiscono a loro volta a creare questa innaturale alterazione. Imm. 6 ULG Il naturale magnetismo CO PIA DIV Il naturale magnetismo terrestre è comunque alla base di un naturale processo biologico (biochimico e bioenergetico) che, se mantenuto in modo ottimale, contribuisce ad una migliore armonizzazione della nostra vita con l’ambiente che ci circonda. Imm. 7 58 E ELETTROSMOG, UN PERICOLO? NV EN DIB IL L’inquinamento elettromagnetico è un problema grave e onnipresente, in crescita continua per la massiccia elettrificazione dei nostri ambienti e per la diffusione esponenziale delle tecnologie senza fili: cordless, DECT, Wi-Fi, WLAN, cellulari, ripetitori. BIOINIZIATIVE NO Si sente ormai ogni giorno qualcuno che solleva dei dubbi sui problemi che può causare l’elettrosmog, numerosi sono gli studiosi che concordano su questo, e verificando molti tra studi scientifici e raccolte di letteratura scientifica si può trovare che sono molti quelli che sostengono che: “L’esposizione prolungata e cumulativa alle radiazioni elettromagnetiche, ELF (50 Hz) e Radio-Frequenze, ha mostrato di avere effetti negativi sulla salute quali: problemi di vario genere a molti livelli (lasciamo agli articoli specifici elencare le problematiche). VA ABBIAMO VOLUTO RIPORTARE QUESTA NOTA PER CONTRIBUIRE A FAR MEGLIO CONOSCERE UN POTENZIALE PERICOLO CHE SPESSO E’ SOTTOVALUTATO. PROBABILMENTE PERCHE’ POCO CONOSCIUTO. Naturalmente, questo vale in generale per tutti gli ambienti confinati o le aree dove ci sono queste frequenze, dove si vive o si sosta, per lavoro, svago, ecc. ATI Il problema esiste, non si deve sottovalutare, a livello individuale, familiare, sociale. Ognuno deve attivarsi per arginare questo pericolo. ULG Lo Stato italiano ha recepito una direttiva della comunità Europea con il Decreto Legislativo n. 257 del 2007, che impegna i datori di lavoro nella verifica e all’adeguamento dei locali lavorativi per contenere entro certi limiti l’elettrosmog. DL che nelle prossime pagine abbiamo sintetizzato. 2) distanziarsi dall’elettrosmog 4) aiutarsi con le bio frequenze CO PIA DIV 1) interrompere l’energia elettrica 3) bloccare i punti geopatici 59 NV EN DIB IL E IPOTETICI EFFETTI DELL’ELETTROSMOG Imm. 2 - Con frequenze armoniche interno Imm. 4 - Ipotesi di reazione (a Imm. 5 - Ipotesi di reazione (b Imm. 3 - Frequenze non ottimali dall’esterno VA NO Imm. 1 - Schema semplice gruppo di cellule Imm. 6 - Ipotesi di reazione (c disarmonia DIV ULG ATI A tale proposito riportiamo un’importante dichiarazione attribuita a illustri studiosi, i quali sostengono che «mettendo a disposizione dell’organismo umano “ritmi” armonici in una banda di frequenza che gli è favorevole, esso potrà equilibrarsi in modo che i segnali sfavorevoli (tipo emissioni geopatogene, elettrosmog, falde acquifere, ecc.) non gli arrechino più danno. In questo modo gli influssi dannosi non sono schermati, ma ad essi si sovrappongono segnali dall’effetto positivo che li “coprono”». Dando così l’opportunità all’organismo che vivesse in presenza di frequenze sfavorevoli, con l’invio di nuove frequenze vantaggiose, di poter scegliere quelle ad esso più favorevoli. Traendone così degli importantissimi vantaggi CO PIA Segnali di frequenze vantaggiose, a disposizione del corpo tramite Ygrene Oib per “sovrapporli” ai segnali svantaggiosi. Con informazioni ottimali 60 Imm. 7 ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Un luogo sicuro? E LA NOSTRA MAGNIFICA TERRA CO PIA DIV Queste magnifiche foto della terra dimostrano quanto sia bella e meravigliosa, ma anche quanto sia inquinata a livello di elettrosmog. Le luci indicano dove ci sono città e popolazioni che la usano in modo massiccio. Si nota chiaramente che siamo immersi, affogati nell’elettrosmog. In questo caso si nota solo l’elettromog causato dall’illuminazione, non ci sono effetti visivi degli elettrodotti, delle antenne televisive, radio, telefoni mobili, che non creano luminosità, ma possono essere altrettanto inquinanti anche se da queste immagini non si notano. Queste immagini confermano quanto espresso nel sunto del Parlamento Europeo riportato in questo libro. «Non c’è letteralmente nessun posto dove nascondersi». 61 E PARLAMENTO EUROPEO NV EN DIB IL Direzione generale degli studi -Direzione A STOA – Ufficio per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche Sunto delle scelte e resoconto esecutivo PE n. 297.574 marzo 2001 GLI EFFETTI FISIOLOGICI ED AMBIENTALI DELLE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE NON IONIZZANTI SUNTO DELLE SCELTE CO PIA DIV ULG ATI VA NO 1. Possibili scelte di politica del Parlamento europeo • Si dovrebbe scoraggiare fortemente l’utilizzo prolungato e non, per motivi di emergenza, dei telefoni mobili da parte di bambini - e in particolare da parte di preadolescenti - in considerazione della loro maggiore vulnerabilità ai possibili effetti sanitari negativi di tale uso. • L’industria della telefonia mobile dovrebbe evitare di promuovere l’uso prolungato dei telefonini da parte di bambini con strategie pubblicitarie che sfruttano la pressione del gruppo e altre strategie a cui i giovani sono suscettibili, come l’uso (ora abbandonato) di mascherine con immagini dei personaggi Disney sui telefonini. • L’industria della telefonia mobile dovrebbe spiegare chiaramente ai consumatori che il tasso specifico di assorbimento, detto SAR (Specific Absorption Rate) - che in alcuni paesi sarà presto indicato sull’apparecchio - si riferisce esclusivamente al grado di riscaldamento dei tessuti biologici che può essere provocato dall’emissione di microonde dall’antenna e non è in alcun modo rilevante ai fini della valutazione degli effetti non termici che le emissioni dei telefoni cellulari potrebbero avere sull’utente. • L’efficacia di dispositivi schermanti e auricolari deve essere riferita sulla base di test biologici, e non soltanto sulla base della riduzione nel valore del SAR (determinato attraverso l’uso di una testa ‘fantasma’) che si può ottenere grazie al loro uso. b) si dovrebbe spiegare chiaramente ai consumatori che questi dispositivi non offrono alcuna protezione dal campo magnetico pulsato a bassa frequenza creato dalla batteria del telefono. • Per quanto riguarda i dispositivi di protezione personale che si sostiene aumentino l’immunità dell’utente dagli effetti negativi dell’esposizione (inclusi gli effetti dell’esposizione al campo magnetico della batteria): a) l’efficacia di questi dispositivi va verificata con test biologici; b) questi dispositivi non vanno respinti (come avvenuto in alcune inchieste sui prodotti per i consumatori che sono state pubblicate) solo in base alla considerazione che il loro uso non comporta la riduzione del SAR, misurato per mezzo di una testa ‘fantasma’, in quanto non è questo lo scopo per il quale sono stati progettati. In effetti, il SAR in questo caso costituisce un’unità di misura fondamentalmente inadatta per la valutazione dell’efficacia di tali dispositivi. 62 DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E 2. Possibili scelte politiche della Commissione europea • Le future ricerche finanziate dall’UE dovrebbero essere condotte in conformità alle seguenti raccomandazioni: a) gli organismi viventi oggetto d’esame dovrebbero essere esposti alle emissioni di un vero telefono cellulare, invece che di un ‘surrogato’, in quanto le emissioni hanno un impatto biologico notevolmente diverso quando vi siano specifiche differenze nella frequenza degli impulsi. b) Nel valutare la rilevanza per l’uomo dei risultati ottenuti su modelli animali, si dovrebbe prestare particolare attenzione alle differenze nelle condizioni di esposizione, ad esempio al fatto se l’esposizione sia o meno risonante in base alla misura, se riguardi il campo prossimale o distale dell’antenna, e se l’esposizione si estenda all’intero organismo o sia localizzata ad un’area specifica di esso. c) Si dovrebbe esaminare in modo sistematico l’influenza di diversi tipi di impulsi (dei telefoni reali) sull’EEG umano, e idealmente anche sulla MEG, e se eventuali trasformazioni osservate negli spettri di potenza siano correlate con i cambiamenti nel livello del caos deterministico. d) Si dovrebbero usare nuove tecnologie non invasive, quale l’emissione di biofotoni, per studiare l’influenza delle radiazioni di telefoni cellulari sugli organismi viventi. e) Nel valutare gli effetti delle radiazioni di telefoni cellulari, va prestata maggiore attenzione agli insegnamenti che abbiamo appreso dall’esposizione ad altri tipi simili di campi di radiofrequenze, come ad esempio quelli dei radar Skrunda, militari e di polizia. f) In considerazione degli episodi riferiti di gravi effetti negativi sul bestiame allevato in aziende agricole ubicate in prossimità di stazioni base, si suggerisce la creazione di un servizio veterinario di monitoraggio che raccolga e analizzi tali informazioni e sensibilizzi gli allevatori in merito a questo rischio potenziale per i loro animali. • Si dovrebbero intraprendere azioni di sensibilizzazione - possibilmente sotto l’egida di autorità normative nazionali - al fine di diffondere una maggiore consapevolezza della natura elettromagnetica degli organismi viventi e della loro conseguente ipersensibilità a segnali elettromagnetici coerenti e ultradeboli. [Fino a quando questa consapevolezza non sarà acquisita, sarà difficile che si accetti la necessità di estendere le norme di sicurezza - attualmente su base termica – in modo da includere la biocompatibilità elettromagnetica] CO PIA 3. Possibili scelte tecnologiche a livello operativo Mentre è lungi dall’essere risolta la questione del modo esatto in cui effetti sanitari negativi possano essere causati dalle influenze non termiche delle microonde pulsate attualmente impiegate nella telecomunicazione GSM, come pure dai campi ELF associati ad altre tecnologie, tuttavia, i dati indiziari che confermano l’esistenza di tali influenze termiche fanno ritenere che sia possibile aumentare la biocompatibilità con questa tecnologia in almeno due modi grazie a modifiche che riguardino esclusivamente i campi: • nel caso di esposizione alle radiazioni GSM, si potrebbero ridurre le intensità 63 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E ad un livello al disotto del quale non sono stati rilevati empiricamente effetti negativi sulle popolazioni esposte, tenendo presente che le indicazioni sulla soglia non termica degli effetti biologici sono dell’ordine di un microwatt/cm2. Densità di potenza dell’ordine di alcuni decimi di questo valore sono comuni a distanze di 150-200 m da un tipico pilone di stazione base dell’altezza di 15 m ed entro il campo d’azione dei lobi laterali più localizzati nelle immediate vicinanze di un pilone - in entrambi i siti sono stati rilevati effetti avversi. L’adozione di un ulteriore fattore di sicurezza di 10 indica che, in siti in cui vi sia una esposizione a lungo termine, le densità di potenza non dovrebbero superare i 10 nanoW/cm2. [l’appello alla (presunta) assenza di problemi sanitari associati ai campi elettromagnetici a maggiore densità di potenza emessi dai trasmettitori radio/tv nel tentativo di giustificare il livello attuale di emissioni da stazioni base GSM non è sostenibile per almeno due motivi: (i) la natura delle emissioni è sostanzialmente diversa, per ciò che concerne le frequenze del vettore, le modalità di trasmissione (a impulsi/analogica) e la morfologia del raggio, (ii) sono stati rilevati problemi sanitari legati ad alcuni di questi trasmettitori contrariamente a quanto spesso si afferma! • Ci si dovrebbe assicurare che non vi siano frequenze ELF – né di modulazione di ampiezza (inclusi gli impulsi, come caso limite) dei campi RF, o di altri campi elettrici /magnetici – nell’ambito dell’attività elettrica cerebrale umana, o nelle finestre di efflusso di calcio. [Nel caso di esposizione alle radiazioni GSM, ciò si otterrà, in qualche misura, con l’avvento dei telefoni cellulari di terza generazione (UMTS) che usano il sistema CDMA al posto del TDMA. Infatti, anche se permarrà l’eventuale sensibilità al vettore di microonde, gli impulsi usati dal CDMA sono irregolari e pertanto la radiazione del CDMA non può avere la stessa ‘somiglianza oscillatoria’ con l’attività delle onde cerebrali e con i processi elettrochimici umani del TDMA. Tuttavia, a causa della frequenza di vettore leggermente più elevata, che è più prossima al livello in cui l’acqua assorbe fortemente le microonde, questo sistema potrebbe far aumentare il problema degli effetti termici, specialmente in considerazione del fatto che opera ad un livello di potenza alquanto più alto. L’introduzione del sistema di trasmissione TETRA, d’altro canto, è fonte di ulteriori preoccupazioni per quanto riguarda sia gli effetti termici sia quelli non termici] 64 E RESOCONTO ESECUTIVO CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Uno dei principali rischi sanitari sociali dei nostri tempi è costituito dall’elettrosmog causato dall’uomo. Si tratta di un inquinamento elettromagnetico non ionizzante di origine tecnologica che è particolarmente insidioso, in quanto non viene rilevato dai sensi - circostanza questa, che favorisce un atteggiamento alquanto disinvolto per quanto concerne la protezione personale. Al contempo, tuttavia, la natura di questo tipo di inquinamento è tale che non vi è letteralmente ‘nessun luogo dove nascondersi’. Inoltre, poiché l’umanità vi è esposta da un periodo di tempo relativamente breve, non abbiamo sviluppato alcuna forma di immunità evolutiva né dagli eventuali effetti negativi che l’elettrosmog potrebbe esercitare direttamente sul nostro organismo né dalla possibile interferenza con i processi elettromagnetici naturali, sui quali sembra basarsi l’omeostasi, ad esempio la risonanza di Schumann – trattasi di un debole campo elettromagnetico che oscilla in maniera risonante nella cavità tra la superficie della terra e la ionosfera a frequenze prossime a quelle dei ritmi del cervello umano: si è riscontrato che l’isolamento da questo campo ha effetti dannosi sulla salute umana. Ciò che distingue i campi elettromagnetici prodotti tecnologicamente dalla maggioranza di quelli naturali è il loro livello di coerenza notevolmente maggiore. Ciò significa che le loro frequenze sono particolarmente ben definite e pertanto vengono avvertite più facilmente dagli organismi viventi, inclusi gli esseri umani. Ciò aumenta notevolmente la loro potenza biologica e ‘apre la porta’ alla possibilità di vari tipi di influenze non termiche, specifiche della frequenza, rispetto alle quali le attuali norme guida per la sicurezza – come quelle emanate dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) - non offrono alcuna protezione. Le norme guida per la sicurezza sono basate esclusivamente sulla considerazione della capacità delle radiazioni di radiofrequenza (RF) e di quelle a microonde di riscaldare i tessuti, e della capacità di campi magnetici di frequenza estremamente bassa (ELF) di indurre la formazione di correnti elettriche circolanti all’interno del corpo; entrambi i fenomeni sono considerati nocivi per la salute se l’esposizione è eccessiva. Poiché la gravità di tali effetti aumenta con l’aumentare della forza (intensità) dei campi in questione, è quest’ultima ad essere sottoposta a restrizioni dalle norme guida per la sicurezza, mentre la frequenza dei campi viene presa in considerazione solo nella misura in cui (attraverso effetti di risonanza di ‘misura’) agisce sulla capacità dell’organismo di assorbire energia dal campo irradiante, e, di conseguenza, di scaldarsi. Le norme guida per la sicurezza pertanto non offrono protezione dalle conseguenze negative per la salute causate primariamente e specificamente dalle influenze che la frequenza dei campi potrebbe avere sull’organismo umano. Una condizione necessaria perché si abbia tale influenza è che nell’organismo esista il corrispondente biologico di un circuito a sintonia elettrica – cioè un’attività elettrica oscillatoria endogena. In questo caso l’organismo avrà una risposta - in un modo simile a quello di una radio - se la frequenza del campo esterno (dell’onda vettrice o delle modulazio- 65 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E ne di ampiezza/impulsi di frequenza inferiore) corrisponde o si approssima a quella del suo circuito sintonizzato. Ciò potrebbe condurre a un’eccessiva amplificazione risonante dell’attività biologica endogena associata o ad un’interferenza dannosa con essa. Si possono considerare queste influenze come originate da un trasferimento di informazione (nel senso generale del termine) dal campo ad un organismo vivente, in quanto l’organismo è in grado, attraverso questo tipo di somiglianza oscillatoria, di riconoscere - e a sua volta rispondere - ad una caratteristica del campo esterno diversa dalla sua intensità. E’ altrettanto importante che i campi elettromagnetici esterni siano sufficientemente coerenti da essere distinguibili dall’organismo rispetto al livello della propria emissione termica incoerente a temperature fisiologiche. Sebbene di norma ciò si verifichi, va anche detto che poiché la radiazione non è perfettamente coerente, il verificarsi di effetti non termici è comunque contingente in quanto dipende da una determinata soglia minima di intensità, il cui valore è tuttavia di livello decisamente inferiore a quello in cui si ha un riscaldamento rilevabile. Un buon esempio di questa influenza elettromagnetica ‘informativa’, specifica delle varie frequenze e non termica sugli organismi viventi, è la capacità di una luce intermittente con un certo ritmo di emissione luminosa di scatenare attacchi in soggetti affetti da epilessia fotosensibile. Questo fenomeno è dovuto in primo luogo non alla luminosità (intensità) della luce, ma piuttosto alla frequenza dell’emissione luminosa che, se si approssima alla frequenza dell’attività elettrica cerebrale che si libera negli attacchi epilettici, può scatenare un attacco - cioè il fenomeno è in primo luogo un effetto, specifico della frequenza, del trasferimento di informazione dalla luce al cervello, laddove il cervello è in grado di ‘riconoscere’ la luce dalla frequenza delle emissioni luminose. Le attuali norme guida per la sicurezza basate sull’intensità (relative alla parte visibile dello spettro elettromagnetico) non forniscono alcuna protezione da un tale effetto non termico, a meno che non sia regolato così basso che la luce non sia visibile! Alcune attività elettriche oscillatorie endogene dell’organismo umano sono ben note - come quelle del cuore e del cervello, che possono essere controllate rispettivamente con l’elettrocardiogramma e l’elettroencefalogramma. Altrettanto ben noto è il ritmo circadiano. Altre attività elettriche - come ad esempio le eccitazioni elettriche coerenti a livello cellulare, la cui frequenza ricade tipicamente nella regione delle microonde dello spettro elettromagnetico, e quelle relative ad attività biochimiche di importanza fondamentale, che comportano ad esempio, il trasporto di ioni di calcio attraverso le membrane cellulari - sono meno note. Fino a quando la dimensione di frequenza/informazione delle radiazioni elettromagnetiche non visibili (microonde e altri campi elettrici e magnetici non propaganti come quelli che si formano presso i cavi elettrici aerei) non sarà riconosciuta per ciò che comporta, questi campi costituiranno una potenziale minaccia per tutti gli organismi viventi. Poiché i campi elettromagnetici sono indispensabili per applicazioni tecnologiche che la società è riluttante ad abbandonare, si dovrebbero sviluppare forme di protezione più ampie. Come abbiamo spiegato, siamo attualmente vulnera- 66 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E bili a conseguenze sanitarie nocive che potrebbero essere causate da effetti non termici della dimensione della frequenza, che non è considerata dalle norme contenute nelle attuali norme guida per la sicurezza che si basano invece sull’intensità. A differenza dell’intensità, il problema della frequenza non può essere affrontato senza interferire con le caratteristiche di frequenza ed il contenuto informativo del campo causativo (la cui integrità deve ovviamente essere preservata nelle tecnologie della comunicazione, come nel caso della telefonia GSM). Pertanto, si devono studiare delle strategie che non siano mirate al campo, ma piuttosto alle persone soggette all’irradiazione e sviluppare modalità per fornire un livello maggiore di immunità rispetto a quello attuale. Attualmente, tali strategie sono in fase di sviluppo e sono già disponibili sul mercato una serie di dispositivi di protezione di questo tipo, anche se spesso la loro efficacia non è stata adeguatamente dimostrata. (Possiamo fare qui un chiaro parallelo con la strategia farmacologica consistente nel tentativo di prevenire le infezioni batteriche, ad esempio con l’assunzione di vitamina C, per rafforzare il sistema immunitario, piuttosto che indossare una mascherina protettiva semplicemente per ridurre l’intensità del campo batterico a cui la persona è esposta). L’ambito di competenza delle attuali norme guida per la sicurezza potrebbe essere ampliato estendendo la consueta valutazione della compatibilità elettromagnetica (CEM) tra radiazione elettromagnetica e strumentazione elettronica all’organismo umano vivente, considerato esso stesso come uno strumento elettromagnetico par excellence. Un compito di grande importanza per il 21° secolo è lo sviluppo di un ambizioso programma di biocompatibilità elettromagnetica; non affrontarlo sarebbe solo a nostro rischio e pericolo. Al momento, l’opinione pubblica manifesta notevoli preoccupazioni rispetto ai possibili effetti sanitari nocivi causati dall’esposizione a lungo o a breve termine all’elettrosmog. L’allarme si incentra soprattutto sui cavi elettrici aerei e sulla telefonia GSM. L’opinione pubblica considera con scetticismo i tentativi di rassicurazione da parte dei governi e dell’industria e ne ha ben donde, soprattutto in considerazione del modo eticamente scorretto in cui entrambe le parti spesso collaborano in simbiosi allo scopo di promuovere interessi occulti, sovente coadiuvati in ciò dalle autorità normative che in teoria avrebbero la funzione di garantire che la sicurezza del pubblico non sia messa a repentaglio dall’esposizione elettromagnetica! Alla luce delle recenti esperienze di doppiezza ufficiale riguardo alla questione ESB/sindrome di Creutzfeldt-Jakob – allorché le iniziali assicurazioni in merito all’assenza di rischi furono seguite dalla rivelazione di tentativi di insabbiamento - la pubblica opinione è ora comprensibilmente diffidente nei confronti delle rassicurazioni fornite dalle fonti scientifiche ‘ufficiali’ in merito all’inquinamento elettromagnetico. Questo scetticismo aumenta ulteriormente quando le opinioni contrarie alla versione ufficiale vengono deliberatamente ignorate o persino messe a tacere. Lo scetticismo della pubblica opinione è ulteriormente esacerbato dalle conclusioni delle ricerche finanziate dall’industria dei telefoni cellulari, e dai suoi tentativi di ‘persuadere’ i ricercatori i cui risultati potrebbero danneggiare lo svi- 67 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E luppo del mercato addirittura ad alterare i loro risultati rendendoli più ‘favorevoli al mercato’. Attualmente è in corso il tentativo (sotto l’egida dell’OMS) di armonizzare gli standard di esposizione a livello globale, persuadendo i paesi che hanno limiti più rigidi – come la Russia e la Cina - ad allentarli per passare ai livelli più elevati tollerati nei paesi occidentali. Non è certo un caso se in Russia, dove la sensibilità specifica secondo la frequenza degli organismi viventi alle radiazioni a microonde a bassissima intensità fu scoperta per la prima volta più di 30 anni fa, le norme guida in materia di esposizione (sebbene siano applicate più in teoria che in pratica) sono ancora 100 volte più rigide di quelle fissate dall’ICNIRP! Vi è una deplorevole tendenza a dare maggior rilievo, risonanza e importanza alle ricerche favorevoli al mercato, rispetto alle ricerche i cui esiti sono avversi ad esso in quanto suggeriscono la possibilità di effetti nocivi per la salute. Un esempio di questa tendenza è fornito dalla recente pubblicazione di uno studio epidemiologico statunitense, in cui l’individuazione statisticamente rilevante di un alto rischio per chi usa telefoni cellulari di contrarre un raro tipo di tumore (neuroma epiteliale) alla periferia del cervello – esattamente laddove si verifica la massima penetrazione delle radiazioni dal telefono cellulare (la cui posizione laterale è anch’essa correlata all’uso del telefonino) - è stata mascherata ed è completamente sfuggita all’attenzione dei media, che hanno invece evidenziato il risultato generale secondo cui non vi era nessun aumento complessivo nell’incidenza di tumori cerebrali tra gli utenti di telefoni cellulari. L’approccio scientifico prevalente nella valutazione della nocività dell’esposizione umana ai campi elettromagnetici si basa su una percezione essenzialmente lineare, che potrebbe essere adatta per affrontare gli effetti termici, ma inadatta per una considerazione realistica della vulnerabilità non termica, specifica della frequenza, degli organismi ai campi elettromagnetici piuttosto coerenti. A differenza degli effetti termici, l’influenza non termica dipende necessariamente dallo stato dell’organismo nel momento in cui è soggetto all’esposizione. Tale stato ovviamente varia non solo tra individui diversi, ma anche per lo stesso individuo, a seconda delle sue condizioni al momento dell’esposizione – il che significa che queste influenze sono essenzialmente di natura non lineare. In quanto tali, esse appaiono sovente bizzarre se viste da una prospettiva lineare. Inoltre, le difficoltà che si incontrano nel ripeterle indipendentemente in un contesto sperimentale fanno sì che si tenda ad ometterle. I tentativi di affrontare un problema essenzialmente non lineare da una prospettiva lineare possono solo peggiorare la situazione; la conoscenza sorpassata è peggio dell’ignoranza: almeno l’ignorante sa di non sapere! Nel caso del problema dei telefoni cellulari, non solo gli enti ufficiali sono stati restii ad affrontare la ‘patata bollente’ della non linearità, ma hanno anche rivelato una deplorevole mancanza di attenzione verso i dati relativi ai danni per l’uomo e per gli animali provocati dall’esposizione a campi di microonde pulsate di intensità subtermica, dati questi da lungo tempo disponibili a seguito dell’esperienza acquisita nelle installazioni a microonde (non ultime quelle mili- 68 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E tari) simili a quelle impiegate nella telefonia GSM. Non si tratta tanto del fatto che, nella fretta di rendere disponibile questa nuova e valida tecnologia, si sia trascurato o evitato di effettuare le necessarie ricerche in merito alla sua sicurezza, ma piuttosto - cosa ancor più grave - che dati già disponibili che indicano come questa tecnologia sia potenzialmente non innocua, siano stati, e continuino ad essere, ignorati di proposito, sia dall’industria, sia da autorità normative nazionali e internazionali. Un buon esempio di ciò ci viene dalla condotta dell’Ente britannico per la protezione dalle radiazioni (UK National Radiological Protection Board), che ‘non fu in grado’ di fornire al Gruppo di esperti indipendenti sui telefoni cellulari (Independent Expert Group on Mobile Phones - IEGMP) - per conto del quale stava svolgendo funzioni di segreteria - alcuni articoli scientifici estremamente pertinenti, sostenendo di non averli potuti ‘trovare’, nonostante avesse ricevuto tutti i dati relativi alle pubblicazioni da almeno due persone che dichiararono ciò all’IEGMP; inoltre, cosa sorprendente, l’ente non ebbe alcun problema nel fornire altri articoli, meno rilevanti, tratti dallo stesso numero della rivista! La preoccupazione dell’opinione pubblica è dunque lungi dall’essere priva di fondamento, e l’ironia della situazione attuale per ciò che riguarda i telefoni cellulari e le stazioni base è che le attuali norme guida per la sicurezza offrono maggiore protezione alle apparecchiature elettroniche di quanta non ne diano agli esseri umani! Gli esperti non sono concordi sulla significatività e credibilità degli studi condotti sugli effetti biologici delle radiazioni di tipo GSM e sulle possibili conseguenze sanitarie nocive in soggetti sensibili (nonostante siano stati riferiti numerosi episodi che sembrano confermare ciò). E’ probabilmente corretto affermare che se vi fosse la stessa discordanza di opinioni e lo stesso livello di preoccupazione in merito ad un nuovo prodotto farmaceutico o alimentare, quest’ultimo non verrebbe mai autorizzato. Un aspetto che preoccupa particolarmente l’opinione pubblica – e che maggiormente suscita indignazione – è l’esposizione involontaria di alcuni gruppi di persone alle emissioni delle stazioni base GSM per 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana; ciò avviene quando gli impianti vengono ubicati in prossimità di abitazioni, scuole od ospedali, il che dà prova di mancanza di sensibilità al problema. L’ambiente di queste persone è dunque inquinato in modo permanente e inevitabile. Questo stato di cose è del tutto inaccettabile, solleva gravi questioni etiche e si può sostenere che costituisca una violazione del Codice di Norimberga, in quanto saranno queste persone in definitiva a rivelare in che misura l’esposizione cronica a questi campi sia nociva; informazione questa che attualmente non è disponibile. In altre parole, queste persone sono in effetti i soggetti involontari di una sperimentazione di massa. Il presente studio offre un quadro delle implicazioni potenziali per la salute umana dell’esposizione alle microonde pulsate attualmente impiegate nella telefonia GSM, che si discosta sostanzialmente dalla posizione abbracciata dalla scienza ufficiale e fornisce una visione molto più olistica degli elementi essenziali del problema. 69 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E Un aspetto di particolare importanza è l’enfasi data a: (i) il fatto che i campi elettromagnetici non sono estranei agli organismi umani, ma assumono un ruolo cruciale nel controllo e nel mantenimento delle funzioni regolari degli stessi, il che significa che un organismo vivente è uno strumento elettromagnetico di grande, finissima sensibilità; (ii) la soggettività della vulnerabilità umana, che necessariamente discende dalla natura inerentemente non lineare del problema, che viene qui riconosciuta ab initio, e (iii) la presenza di caratteristiche ELF sia nelle microonde pulsate emesse dall’antenna di un telefono mobile sia nel campo magnetico (molto più penetrante) associato alle sovracorrenti della batteria dell’apparecchio telefonico, necessarie per la generazione delle microonde pulsate. In effetti, quel che si vuole qui suggerire è che sia precisamente attraverso la presenza di queste caratteristiche ELF sia le emissioni dei telefonini GSM e di altre simili tecnologie di comunicazione come TETRA, possono influenzare le funzioni cerebrali - in particolare l’attività elettromagnetica (onde cerebrali), elettrochimica (inclusa quella del sistema neuro-endocrino, in particolare per ciò che riguarda i livelli di melatonina) e la permeabilità della barriera sangue-cervello, oltre ad alterare le concentrazioni cellulari degli ioni di calcio. E’ possibile che quest’ultimo effetto costituisca solo un aspetto particolare di un’influenza alterante più generale che i campi ELF possono esercitare sull’integrità di legami iono-proteici essenziali (come viene suggerito in recenti studi russi) - un’influenza che potrebbe benissimo essere rilevante anche in considerazione delle influenze bio-negative dell’esposizione ad altri tipi di campi elettromagnetici, come i campi magnetici a bassa frequenza associati alle linee elettriche e alle apparecchiature di rete da esse alimentate, che sono oggetto di controversia da molto più tempo. Lo studio è strutturato come segue: innanzitutto si fa presente l’irrazionalità della situazione attuale, in cui, ad esempio, le norme di compatibilità elettromagnetica (CEM) offrono alle apparecchiature elettroniche un livello di protezione dalle radiazioni GSM superiore a quello offerto dalle attuali norme di sicurezza in materia di esposizione degli esseri umani, che proteggono solo dagli effetti sanitari negativi attribuibili al surriscaldamento, e non dagli effetti che potrebbero essere causati in alcune persone dall’interferenza non termica, specifica della frequenza, con attività elettromagnetiche endogene essenziali per l’omeostasi. Per illustrare meglio questo punto, lo studio spiega perché i segnali GSM sono bio-attivi, e dà diversi esempi delle influenze biologiche dipendenti dalla frequenza e non termiche che possono essere esercitate sugli organismi viventi, inclusi gli esseri umani dal tipo di radiazione attualmente impiegata nella telefonia GSM. Si passa poi a considerare le difficoltà a volte incontrate nei tentativi indipendenti di riprodurre questi effetti in un contesto sperimentale - che sono spesso addotte a motivo per screditare i risultati positivi e per liquidarli come artefatti degli specifici protocolli sperimentali adottati - e si identificano le possibili ragioni delle discrepanze nei risultati. Si discute quindi la rilevanza per gli esseri umani dei dati ottenuti con modelli animali, quali i topi - che possono essere sottoposti a condizioni di esposizione ben diverse da quelle che si verificano 70 ATI VA NO NV EN DIB IL E durante l’uso di telefoni cellulari – e nel caso degli studi sull’uomo, si sottolinea l’importanza di esporre i soggetti delle sperimentazioni alle emissioni di un vero telefono cellulare, piuttosto che di un ‘surrogato’, come viene spesso fatto. Si passa poi ad esaminare la realtà degli effetti sanitari nocivi dell’esposizione di esseri umani ed animali alle radiazioni GSM e simili, incluse quelle provenienti da sorgenti militari. Anche se ovviamente il verificarsi di influenze non termiche di per sé non comporta necessariamente conseguenze sanitarie negative, vi sono sempre più indicazioni in merito alla corrispondenza tra alcuni degli effetti non termici delle radiazioni GSM riportati nella letteratura scientifica e la natura di alcuni effetti sanitari nocivi che sono stati riferiti, il che è motivo di preoccupazione - in particolare, le recenti notizie in merito all’aumentata incidenza di un raro tipo di tumore cerebrale (nonostante il periodo di esposizione sia relativamente breve in confronto ai tipici periodi di latenza), il che è in linea con l’ipotesi di genotossicità delle radiazioni. Vengono identificate le ragioni per le quali i bambini devono essere considerati la categoria potenzialmente maggiormente a rischio e si affronta il punto che può essere considerato maggiormente significativo e cioè che non tutti sono necessariamente affetti negativamente. Vengono considerate inoltre le implicazioni di questo punto sulla validità della diffusa posizione secondo cui l’esposizione alle radiazioni GSM non comporterebbe effetti sanitari nocivi comprovati, purché la loro intensità sia conforme ai limiti fissati dalle attuali norme guida per la sicurezza; si sostiene infatti che tali posizioni trascurano di considerare la principale caratteristica discriminante – e cioè il fatto che l’oggetto esposto è vivo. CO PIA DIV ULG Autore: Università di Warwick, Dipartimento di fisica, Coventry, UK e Istituto internazionale di biofisica, Neuss-Holzheim, Germania Dr. G. Hyland. Le opinioni espresse nel presente rapporto STOA non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare: Graham CHAMBERS, Unità STOA Direzione A Divisione dell’ambiente, dell’energia e degli studi, STOA Parlamento europeo L-2929 LUSSEMBURGO Fax: (352) 4300 27718 oppure: Rue Wiertz 60 B-1047 BRUXELLES Fax: (32) 2 2844980 71 E NV EN DIB IL SINTESI PARLAMENTO EUROPEO Direzione generale degli studi, Direzione A STOA - Ufficio per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche Sunto delle scelte e resoconto esecutivo PE n. 297.574 marzo 2001. Il pericolo è non solo isolarlo e ridurlo per quanto possibile, ma migliorare le nostre difese naturali. NO Sintesi dei punti salienti dalla studio della Sezione 2: - (Diritto di precauzione): «[...] E’ probabilmente corretto affermare che se vi fosse la stessa discordanza di opinioni e lo stesso livello di preoccupazione in merito ad un nuovo prodotto farmaceutico o alimentare, quest’ultimo non verrebbe mai autorizzato [...]». ATI VA Un altro passo del PARLAMENTO EUROPEO - (Impossibilità di poterci nascondere da questo inquinamento): RESOCONTO ESECUTIVO «Uno dei principali rischi sanitari sociali dei nostri tempi è costituito dall’elettrosmog causato dall’uomo. Si tratta di un inquinamento elettromagnetico non ionizzante di origine tecnologica che è particolarmente insidioso, in quanto non viene rilevato dai sensi - circostanza questa, che favorisce un atteggiamento alquanto disinvolto per quanto concerne la protezione personale. Al contempo, tuttavia, la natura di questo tipo di inquinamento è tale che non vi è letteralmente “nessun luogo dove nascondersi”». DIV ULG - Un altro passo del PARLAMENTO EUROPEO (I consigli di rinforzare le nostre difese). «[...] Pertanto, si devono studiare delle strategie che non siano mirate al campo, ma piuttosto alle persone soggette all’irradiazione e sviluppare modalità per fornire un livello maggiore di immunità rispetto a quello attuale. Attualmente tali strategie sono in fase di sviluppo e sono già sul mercato una serie di dispositivi di protezione di questo tipo, anche se spesso la loro efficacia non è stata adeguatamente dimostrata (Possiamo fare qui un chiaro parallelo con la strategia farmacologica consistente nel tentativo di prevenire le infezioni batteriche, ad esempio con l’assunzione di vitamina C, per rafforzare il sistema immunitario) [...]». CO PIA Fonte: Internet 72 E NV EN DIB IL Interdisziplina re Gesellschaft fur Umweltmedizin e. V. ASSOCIAZIONE INTERDISCIPLINARE PER LA MEDICINA AMBIENTALE IGUMED, Bergseestr. 57, 79713 Bad Sa ckingen Tel. 07761 913490, FAX 913491, e-mail: [email protected] 9. Oktober 2002 APPELLO DI FRIBURGO ATI VA NO Animati da una grande preoccupazione per la salute dei nostri simili, noi sottoscritti medici appartenenti a diverse discipline specialistiche, in particolar modo alla medicina ambientale, ci appelliamo al mondo medico, ai responsabili della sanità pubblica ed ai politici, oltre che all’opinione pubblica. Negli ultimi anni osserviamo attraverso i nostri pazienti un incremento drammatico di patologie croniche e gravi, soprattutto: • difficoltà di apprendimento e di concentrazione; • disturbi del comportamento nei bambini (ad esempio iperattività); • alterazioni della pressione arteriosa sempre meno controllabili con l’assunzio- ne di farmaci; • alterazioni del ritmo cardiaco; • infarto del miocardio ed ictus in persone sempre più giovani; • degenerazioni cerebrali (ad es. morbo di Alzheimer) ed epilessia; • tumori quali leucemia e cancro al cervello. DIV ULG Inoltre constatiamo il moltiplicarsi di disturbi spesso ricondotti erroneamente alla sfera psicosomatica, quali: • dolori di testa ed emicranie; • affaticamento cronico; • turbe nervose; • insonnia e sonnolenza; • rumori auricolari; • scarsa resistenza ai fattori patogeni; • dolori al sistema nervoso e alle viscere, non altrimenti spiegabili. Ciò per rimanere nella casistica più frequente. CO PIA Dal momento che solitamente conosciamo abbastanza le abitudini e l’ambiente di vita dei nostri pazienti, spesso riusciamo, soprattutto dopo un colloquio mirato con le persone, a stabilire dei collegamenti sia nello spazio che nel tempo tra il manifestarsi della patologia e l’esposizione a fonti di contaminazione elettromagnetica, ad esempio in seguito a: installazione di un impianto radiomobile nelle vicinanze dell’abitazione del paziente; utilizzo intenso del terminale radiomobile (cellulare); messa in funzione di un telefono cordless (DECT) nella propria abitazione o nell’immediato vicinato. 73 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E Non possiamo continuare a credere che tutto ciò sia casuale, dal momento che: troppo spesso osserviamo come determinate patologie si concentrano in aree interessate da un’intensa attività di trasmissione radiomobile; troppo spesso un quadro patologico maturato in mesi o anni volge a rapido miglioramento allontanando il paziente dalle fonti di contaminazione elettromagnetica; troppo spesso le misurazioni delle intensità di campo elettromagnetico confermano, secondo i parametri della bioedilizia, la presenza di forti anomalie in corrispondenza ai luoghi dove soggiornano i nostri pazienti. Le esperienze che maturiamo quotidianamente ci hanno fatto comprendere che la tecnologia della telefonia mobile introdotta nel 1992 ed oggi diffusa in modo capillare, nonché quella DECT che dal 1995 contraddistingue i telefoni cordless per uso domestico rappresentano uno dei principali fattori scatenanti di tale fenomeno! Nessuno oggi può sottrarsi completamente all’irradiazione pulsata di microonde, che va ad aggravare i rischi già esistenti legati all’inquinamento ambientale chimico e fisico, andando ad appesantire ulteriormente il carico gravante sul sistema immunitario, con la possibile conseguenza di alterare il già difficile equilibrio creato dai meccanismi di compensazione dell’organismo umano. Particolarmente a rischio in tal senso risultano le donne in stato di gravidanza, i bambini, gli adolescenti, gli anziani ed i malati. I nostri sforzi sul piano terapeutico tesi a riconquistare lo stato di salute rimangono sempre più spesso senza risultati, poiché la continua irradiazione dell’ambiente lavorativo ed abitativo, e qui soprattutto delle stanze dei bambini e di quelle destinate al riposo notturno - vale a dire nei luoghi più importanti per il riposo e la rigenerazione - causa senza sosta una situazione di stress fisico e psichico ed impedisce in definitiva l’avvio della guarigione dei soggetti già debilitati dalla malattia. Alla luce di tali inquietanti sviluppi ci vediamo costretti a rendere partecipe l’opinione pubblica delle nostre osservazioni, soprattutto dopo aver appreso che persino i Tribunali chiamati a decidere sulla pericolosità della telefonia mobile considerano tali rischi come “meramente ipotetici” (così ad esempio il TAR di Mannheim nella primavera 2002). Quanto noi andiamo a verificare nel nostro lavoro quotidiano è tutt’altro che ipotetico! Assistiamo impotenti alla crescita delle affezioni croniche legate anche ad una politica irresponsabile nella fissazione dei valori limite e di attenzione, che prende come riferimento non tanto la protezione del cittadino dagli effetti indotti dalla telefonia mobile nel breve e soprattutto nel lungo periodo, quanto piuttosto l’obbedienza al dettato di una tecnologia già ampiamente riconosciuta come insidiosa. Il momento attuale rappresenta per noi solo l’inizio di un processo molto serio che attenterà alla salute di moltissime persone. Non possiamo farci tranquillizzare dalle promesse di risultati scientifici più approfonditi quanto lontani dalla realtà, ben sapendo quale sia spesso anche l’influenza dell’industria sulle ricerche scientifiche, mentre ricerche serie e dimostrazioni assai eloquenti vengono semplicemente ignorate. Riteniamo invece sia quanto mai urgente agire, e subito! In qualità di medici ci sentiamo soprattutto come gli avvocati della salute dei 74 ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E nostri pazienti, e nell’interesse di tutte quelle persone il cui fondamentale diritto alla vita ed all’integrità fisica viene oggi messo in forse, ci appelliamo ai responsabili della politica e della sanità pubblica, perché con le loro forze sostengano nei fatti queste nostre richieste: per l’affermazione di tecnologie della comunicazione prive di effetti negativi sulla salute, che vengano testate e valutate prima della loro introduzione sul mercato senza cedere ad alcun interesse di parte e quali misure immediate e transitorie; - una massiccia riduzione dei valori limite, delle potenze di trasmissione e della contaminazione elettromagnetica su livelli compatibili con le esigenze biologi- che soprattutto nelle aree destinate al riposo ed alla rigenerazione; - uno stop alle nuove installazioni radiomobili, per impedire che l’inquinamento elettromagnetico abbia ad aumentare ancora in modo esponenziale; - un coinvolgimento attivo della popolazione e dei Comuni nella pianificazione dei siti radiomobili, come elemento imprescindibile di rispetto democratico; - informazione della popolazione e soprattutto degli utenti di apparecchi cellulari riguardo ai rischi dei campi elettromagnetici per la salute, mirando all’educa- zione verso un uso consapevole dei telefoni cellulari, nonché divieto assoluto di tali apparecchiature per i bambini e limitazioni all’uso da parte degli adole- scenti; - divieto all’utilizzo di cellulari in scuole, ospedali, ricoveri per anziani, istituti di formazione e cultura, edifici pubblici e mezzi di trasporto pubblici, in analogia con il divieto al fumo di sigaretta; - istituzione di zone libere da contaminazione elettromagnetica radiomobile, in analogia alle aree a traffico automobilistico limitato; - rielaborazione dello standard DECT per la telefonia domestica cordless con l’obiettivo di una limitazione dell’intensità di flusso elettromagnetico al solo pe- riodo dell’effettivo utilizzo e di evitare la tecnologia della pulsazione del segna- le, problematica per i suoi effetti biologici; - promozione di una ricerca indipendente dagli interessi dell’industria, che ten- ga finalmente conto dei risultati abbondantemente già disponibili offerti dalla ricerca critica e dalle nostre osservazioni cliniche. DIV IGUMED - Associazione interdisciplinare per la medicina ambientale Oggetto: APPELLO DI FRIBURGO Segue la lista dei più di 60 medici supporters per l’APPELLO DI FRIBURGO firmata nel 2002. CO PIA Ai primi firmatari si sono aggiunti costantemente supporter a tutt’oggi (aprile 2009) i firmatari sono oltre 30 mila. Per aderire alla petizione online di BioInitiative Report www.ipetitions.com:80/petition/bioinitiativeemrpi 75 NV EN DIB IL E Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 257 (parte) “Attuazione della direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici)” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 9 dell’11 gennaio 2008 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; ATI VA NO Vista la legge 25 gennaio 2006, n. 29, recante «Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2005», ed in particolare l’articolo 1 e l’Allegato B; Vista la direttiva 2004/40/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici); Visto il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, attuazione della direttiva 89/391/ CEE, della direttiva 89/654/CEE, della direttiva 89/655/CEE, della direttiva 89/656/ CEE, della direttiva 90/269/CEE, della direttiva 90/270/CEE, della direttiva 90/394/ CEE, della direttiva 90/679/CEE, della direttiva 93/88/CEE, della direttiva 95/63/CE, della direttiva 97/42/CE, della direttiva 98/24/CE, della direttiva 99/38/CE, della direttiva 2001/45/CE e della direttiva 99/92/CE, della direttiva 2003/10/CE e della direttiva 2003/18/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro e successive modificazioni; Vista la legge 22 febbraio 2001, n. 36, recante legge quadro sulla protezione delle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici; ecc.... ULG PROTEZIONE DA AGENTI FISICI: CAMPI ELETTROMAGNETICI Capo I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 49-terdecies Campo di applicazione PIA DIV 1. Il presente titolo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 Ghz), ecc. Visto che la corrente di casa è a 50 Hz, ed è una frequenza che molti studi indicano come pericolosa se vi si è esposti per un tempo sufficiente, visto che è all’interno delle frequenze che lo stato Italiano e la comunità Europea obbliga con una legge i datori di lavoro di verificare che negli ambienti di lavoro l’elettrosmog non superi certi livelli. Riteniamo intelligente se c’è un obbligo per il datore di lavoro fare una verifica del livello di elettrosmog anche negli ambienti in cui viviamo normalmente nella nostra abitazione, come la camera da letto dei grandi ma soprattutto dei bambini, cucina, sale, ecc. CO Se c’è una legge decisa dal Governo Europeo e dal Governo Italiano, è inutile nasconderlo, il problema elettrosmog è reale. 76 NV EN DIB IL E ATTENZIONE: il Decreto Legge riguarda tutte le aziende, comprese piccole attività, uffici, negozi, bar, ecc., che normalmente non utilizzano macchinari con elevate potenze. Potrebbero avere in dotazione dei computer, che spesso troviamo in molte case, dei monitor come quelli dei televisori o delle attrezzature come fotocopiatrici, stampanti, che assorbono bassa quantità di energia equiparabili alla lavatrice, alla lavastoviglie, al ferro da stiro, al frullatore, al phon, al forno, al microonde, ecc. E non riguarda, come si potrebbe pensare, solo grandi industrie che potenzialmente potrebbero inquinare di più. Una ragione in più per verificare anche a casa nostra, gli ambienti dove spesso sostiamo più a lungo che sul lavoro. La prevenzione, in questo caso, è soprattutto capire se gli ambienti in cui viviamo e facciamo vivere i nostri figli e le persone a noi più care, siano potenzialmente pericolosi o meno a livello di elettrosmog in relazione ai parametri di legge e di cautela, considerando non solo il livello di emissione, ma anche il tempo di esposizione (es. radiosveglia) per 7/8h a notte tutte le notti. Ricordiamo, per le aziende, anche il testo unico Leg. 81/08. Alleghiamo le tabelle in riferimento alle norme di legge. Densità di corrente per corpo e tronco 2 J(mA/m )(rms) 40 1 - 4 Hz 40/f 4 - 1000 Hz 10 1000 Hz - 100 Khz F/100 100 Khz - 10 Mhz F/100 10 Mhz - 10 Ghz / 10 - 300 Ghz / / SAR localizzato SAR localizzato (corpo e (arti) (W/kg) tronco) (W/kg) VA Fino a 1 Hz SAR mediato sul corpo intero (W/kg) / Densità di potenza 2 (W/m ) / / / / / / / / / / / / / / 0,4 10 20 / 0,4 10 20 / / / / 50 ATI Intervallo di frequenza NO Tabella 1 - Valori limite di esposizione (art.49 - quindecies, comma 1). Tutte le condizioni devono essere rispettate ULG Tabella 2 - Valori di azione (art.49 - quindecies, comma 2). [Valori efficaci (rms) imperturbati] Intensità di campo elettrico E(V/m) Intervallo di frequenza Intensità di campo magnetico H(A/m) Introduzione magnetica B(µT) Densità di potenza di onda piana 2 Seq(W/m ) Corrente di contatto IC(mA) Corrente indotta attraverso gli arti IL(mA) / / 1,63x105 2x105 / 1,0 1 - 8 Hz 20000 5 2 1,63x10 /f 2x105/f2 / 1,0 / 8 - 25 Hz 20000 4 2x10 /f 2,5x104/f / 1,0 / DIV 0 - 1 Hz 0,025 - 0,82 Khz 500/f 20/f 25/f / 1,0 / 0,82 - 2,5 Khz 610 24,4 30,7 / 1,0 / 2,5 - 65 Khz 610 24,4 30,7 / 0,4f / 610 1600/f 2000/f / 0,4/f / 0,1 - 1 Mhz 610 1,6/f 2/f / 40 / 1 - 10 Mhz 610/f 1,6/f 2/f / 40 / 10 - 110 Mhz 61 0,16 0,2 10 40 100 / PIA 65 - 100 Khz 110 - 400 Mhz CO 400 - 2000 Mhz 2 - 300 Ghz 61 3f ½ 137 0,16 0,2 10 / 0,008f½ 0,1f½ F/40 / / 0,36 0,45 50 / / 77 E OSSERVAZIONI SUI CAMPI ELETTROMAGNETICI NV EN DIB IL La legislazione impone dei valori differenti tra gli ambienti abitativi e quelli lavorativi, ma la cosa più importante da valutare è se questi valori sono sufficientemente ragionevoli, o come tanti studiosi sostengono, sono troppo permissivi. Per questo inseriamo alcune tabelle nell’intento che il loro confronto possa aiutarci a capire meglio. I valori limite di campo elettromagnetico variano con la frequenza in modo complesso. Un elenco in cui si riportassero i valori di ciascuna normativa a tutte le frequenze sarebbe difficile da capire. La tabella che segue è un riassunto dei limiti di esposizione nei tre settori al centro delle preoccupazioni per il benessere della popolazione: l’elettricità in casa, le stazioni radio base per i telefoni cellulari ed i forni a microonde. L’aggiornamento di queste linee guida è dell’aprile del 1998. Riassunto delle linee guida ICNIRP 50 Hz Campo elettrico (V/m) Campo magnetico (µT) Limiti di esposizione per la popolazione 5 000 100 Limiti di esposizione per i lavoratori 10 000 500 Forni a microonde 900 MHz 1.8 GHz 2.45 GHz Densità di potenza (W/m2) Densità di potenza (W/m2) Densità di potenza (W/m2) 4.5 9 10 22.5 45 VA 50 Hz ATI Frequenza Stazioni radio base per i telefoni mobili NO Frequenza industriale in Europa ULG Il Prof. Angelo Gino Levis, docente all’Università di Padova, ha elaborato questa tabella semplice, ma molto indicativa per orientarsi e capire cosa sono i limiti conservativi, gli attuali limiti di legge ed i limiti di cautela LIMITI CONSERVATIVI OMS/CE/ICNIRP DIV ELF: 100 µ T RF: 87 V/m MO: 27- 61 V/m* ATTUALI LIMITI DI LEGGE IN ITALIA ELF: 100 - 10 - 3 µ T RF: 20 - 6 V/m MO: 20 - 6 V/m LIMITI CAUTELATIVI ELF: 0,2 µ T RF: 0,5 (ndr 2 V/m) MO: 0,5 (ndr 2 V/m) CO PIA *valori crescenti dai cellulari analogici E-TACS (400 MHz, I generazione: 27 V/m) ai cellulari digitali GSM (900 MHz: 43 V/m) e DCS (1.800MHz: 58 V/m) di II generazione, ai digitali UMTS (2.150 – 2450 MHz: 61 V/m) di III generazione. Queste tabelle ci aiutano a capire meglio cosa sono i livelli cautelativi ed i limiti massimi consentiti dalla legge. Se ad esempio prendiamo un limite cautelativo ed il limite massimo di legge capiamo con più facilità come molti studiosi non siano concordi con questi limiti, giudicandoli poco cautelativi. 78 NV EN DIB IL E Un dato rilevato da noi nel bosco 0,069 micro Tesla (che con beneficio di inventario prendiamo come base naturale) - il limite cautelativo è di 0,2 micro Tesla già più di 20 volte superiore, se poi andiamo a prendere i limiti di legge la proporzione è gigantesca. Se analizziamo il limite cautelativo con quello da noi rilevato nel bosco potremmo ipotizzare che se il dato è: inferiore a - 0,2 µ T - livello basso di rischio (in riferimento al limite cautelativo); compreso tra - 0,2 e 1 µ T - livello medio di rischio (in riferimento al limite cautelativo); maggiore di - 1 µ T - livello alto di rischio (in riferimento al limite cautelativo). Per i parametri di RF (Radio Frequenze) e MO (Micro Onde) useremo le stesse procedure. Ulteriori informazioni si possono trovare su www.applelettrosmog.it CO PIA DIV ULG ATI VA NO Benché ci siano delle leggi, come visto non tutti sono concordi che ci cautelino a sufficienza. Per questo la considerazione qui sotto riportata e attribuita ad alcuni studiosi ci sembra quanto mai appropriata visto che come il messaggio negativo (alte frequenze o basse frequenze) condiziona negativamente il normale funzionamento del corpo, così un messaggio positivo lo può condizionare ancora più potentemente ed in positivo. Ygrene Oib emette delle frequenze biocompatibili, che favoriscono il normale riequilibrio bio frequenziale. A tale proposito riportiamo un’importante dichiarazione attribuita a illustri studiosi, i quali sostengono che «mettendo a disposizione dell’organismo umano “ritmi” armonici in una banda di frequenza che gli è favorevole, esso potrà equilibrarsi in modo che i segnali sfavorevoli (tipo emissioni geopatogene, elettrosmog, falde acquifere, ecc.) non gli arrechino più danno. In questo modo gli influssi dannosi non sono schermati, ma ad essi si sovrappongono segnali dall’effetto positivo che li “coprono”». Dando così l’opportunità all’organismo che vivesse in presenza di frequenze sfavorevoli, con l’invio di nuove frequenze vantaggiose, di poter scegliere quelle ad esso più favorevoli. Traendone così degli importantissimi vantaggi. Molti studiosi inoltre sostengono che questi segnali con effetto benefico possono aiutare a stabilizzare l’organismo ed il loro effetto può durare per diverse ore o giorni, anche se usati per pochi minuti. Un po’ come il cibo: ne abbiamo bisogno sempre, ma una volta ricevuto del buon cibo possiamo andare avanti per diverse ore, anche per giorni. Inoltre sostengono che importante non è l’intensità ma la completezza e la similitudine del messaggio. Ecco, in definitiva, qual è il messaggio, l’idea del brevetto internazionale Ygrene Oib*: generare delle frequenze bio-compatibili ed inviarle nell’ambiente in cui viviamo, più o meno vicino al corpo. Permettendo allo stesso di ricevere questo messaggio armonioso e vivere in un ambiente con a disposizione dell’organismo umano ritmi armonici in una banda di frequenza ad esso vantaggiosa. 1) interrompere l’energia elettrica 2) distanziarsi dall’elettrosmog 3) bloccare i punti geopatici 4) aiutarsi con le bio frequenze Ygrene Oib genera naturalmente delle frequenze bio-compatibili che contribuiscono ad una naturale armonizzazione bio frequenziale degli ambienti. Con la collaborazione di Zanatta Paolo e Quaglia Daniele * nome commerciale 79 E TEST TERMOGRAFICO NO NV EN DIB IL È un sistema video-termografico totalmente radiometrico operante nella seconda finestra atmosferica da 8 a 14 µm, il sensore IR è costituito da una matrice bidimensionale (FPA) microbolometrica di 76.800 sensori che lavora a temperature ambiente e che permette di ottenere un’immagine di elevata risoluzione geometrica e termica con risoluzione di 0.04 °C. DURANTE ULG ATI VA PRIMA DOPO 60 MINUTI PIA DIV SUBITO DOPO CO DOPO 120 MINUTI DOPO 180 MINUTI 80 NV EN DIB IL Le spiegazioni dei vari punti e riquadri E Corrispondenza dati delle varie finestre CO PIA DIV ULG ATI VA NO 1) Temperatura Globale HT: Valore di Temperatura Media dell’area inquadrata. 2) Temperatura Punto: Temperatura misurata in Tempo Reale nel centro della croce 1. 3) °C: Simbolo della scala di temperatura misurata °C = gradi Centigradi. 4) 29,1: Impostazione del valore minimo di temperatura della scala di misura 29.1 °C e corrispondente al colore blu scuro. 5) Range finestra Spettro frequenza: Palette in pseudocolori che identificano le variazioni di temperatura dal blu (più freddo) al bianco (più caldo) proce- dendo da sinistra verso destra. Tale scala di temperatura viene associata via software tramite un’analisi FFT (Analisi di Fourier) allo spettro di frequen- ze che a secondo della scala possono essere impostate tra 8 e 14 micron. Il valore medio dell’essere umano è solitamente tra 9.2 e 9.4 micron. 6) 40,3: Impostazione del valore massimo di temperatura della scala di misura 40.3 °C e corrispondente al colore bianco. 7) Valore emissività Radiometrica: Valore impostato di Emissività. Ogni cor- po in base alle sue proprietà atomiche costituenti ha dei valori di correzione di emissività che vanno impostati volta per volta per ottenere delle misure radiometricamente perfette. Lo scarto tra, per esempio, una E = 0.90 e una E = 0.99 è di circa 1 °C. Di solito il valore impostato per il corpo umano è, a seconda delle condizioni di lavoro, compreso tra 0.96 e 0.98. Le condizioni operative adottate per le misurazioni con Ygrene Oib ci hanno portato a cali- brare il valore di E = 0.93 sulla macchina, per calibrare correttamente le mi- surazioni in temperatura prendendo a confronto i valori misurati con due termometri campione di precisione, a contatto con il soggetto sottoposto ad analisi. 8) 1 con crocetta: Croce eviden- ziante con il numero 1 il punto misurato in P1 = 35.1. Detto punto è spostabile sull’immagine per evidenziare qualsiasi altro pixel sull’immagine. E’ stato scelto quel punto centrale in quanto rappresentava il punto in cui è stato posizionato il ter- mometro campione a contatto, ed era il punto corporeo più bi- lanciato a livello spettrale. 81 E Fase della sperimentazione CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL La sperimentazione documentata nei vari fotogrammi mostra l’azione effettuata dall’Ygrene Oib sul bilanciamento spettrale corporeo e il corretto ripristino della temperatura media superficiale dei tessuti. Il soggetto preso in esame prima dell’applicazione risultava avere uno spettro sbilanciato con un’area del dorso a sinistra, molto più emissiva. Dopo un trattamento di circa 20 minuti, la temperatura del soggetto unitamente al suo spettro corporeo di emissività tende a riacquistare la normale emissività con il passare del tempo. Il miglioramento effettivo si vede chiaramente dopo circa 1 ora, per ottimizzarsi tra le 2 e le 3 ore. Questo dato indica che l’azione dell’Ygrene Oib non è correlabile solo ad un semplice effetto di riscaldamento dei tessuti interni ed esterni che, normalmente, tra assorbimento e riemersione di calore si espleta nell’arco di tempo compreso tra circa 30 minuti e al massimo 1 ora. L’azione riequilibrante dello spettro corporeo e della circolazione corporea ha il momento di suo massimo beneficio tra 120 e 180 minuti, ben oltre l’effetto calorico di riscaldamento dei tessuti. Si tratta di un effetto di risonanza spettrale che produce una curva di benessere percepito tipo quella di Gauss. Il picco della curva si ha appunto, in questo soggetto, a 180 minuti. Tale effetto si attenua seguendo l’andamento gaussiano della curva riportando il soggetto alle condizioni iniziali dopo circa 8/10 ore. Ripetendo il trattamento in più fasi o aumentando le dosi di esposizione, si ottiene un effetto di risonanza più lungo su scala temporale. In alcuni soggetti è stato notato che dopo 10 trattamenti l’effetto che ne consegue è di tipo esponenziale e può prolungarsi per diversi giorni fino a oltre una settimana. L’azione benefica di miglioramento sulla microcircolazione corporea ha riflessi interni ed esterni di miglioramento, di scambio, ionico, di informazioni tra cellula e cellula e con effetti evidenti sia a livello cutaneo (cute più luminosa e setosa), che a livello energetico, dissipando meglio l’energia consumata nell’arco della giornata o durante sforzi fisici (attività agonistica) e lasciando quindi la sensazione effettiva al soggetto di avvertire meno stanchezza fisica, quasi come se avesse una fonte di riserva ulteriore di energia. Anche dal punto di vista psico-neurofisiologico, l’azione dell’Ygrene Oib sembra favorire gli stati di rilassamento dei muscoli corporei, i ritmi cerebrali, e l’attività onirica, rendendosi quindi anche molto utile per le persone che faticano a trovare il sonno ristoratore. 82 E SBF (SPETTRO DI BIO FREQUENZA) NV EN DIB IL Analisi fisico-teoriche dei bio-sistemi e nuove tecnologie di bio-regolazione CO PIA DIV ULG ATI VA NO Il termine SBF, così definito dai primi ricercatori, nasce con l’intento di riunire le diverse emissioni energetiche delle strutture biologiche viventi, riorganizzandole secondo una visione olistica, in un sistema poli-fenomenico di risonanze e risonatori armonici. Prima di addentrarci nell’aspetto teorico di tali meccanismi, il quale ha ispirato lo sviluppo di nuove tecnologie quali lo SBF (Spettro di Bio Frequenza), cercherò di illustrare sinteticamente quali sono le emissioni energetiche cui si fa riferimento quando si parla di SBF. Tutta la materia, animata od inanimata, emette e assorbe radiazioni elettromagnetiche sopra lo zero assoluto (-273 gradi centigradi) in determinate regioni spettrali, in relazione al proprio ordine atomico relativo e allo stato di “agitazione”. Per i sistemi biologici come l’uomo, la maggior parte dell’energia radiante è emessa nello spettro infrarosso tra 2 micron fino a oltre 50 micron, essendo queste le zone normalmente interessate ai processi di vibrazione e rotazione molecolare. Ad una temperatura di 36 gradi centigradi, come quella del corpo umano, il picco energetico d’emissione infrarossa è intorno ai 9-9,5 micron. L’emissione poi decade secondo una configurazione gaussiana nei due lati opposti, fino a raggiungere il minimo a circa 2 micron nell’infrarosso vicino e a circa 50 micron nell’infrarosso lontano. In tempi recenti si è avuta conferma che questa curva d’emissione in realtà si estende in una zona più ampia nello spettro elettromagnetico, comprendendo gli ultravioletti e le deboli microonde. L’energia emessa in queste regioni estreme dello spettro è tuttavia d’intensità infinitesimale: infatti è definita “ultradebole”. Le ricerche svolte in questa direzione si protraggono da più di mezzo secolo, dal Gurwitsch (radiazione mitogenetica) al Protti e al Cremonese (luce del sangue) al Tomasetti (radioattività umana), fino agli studi recenti del Colli (radiazione ottica ultradebole) e soprattutto del Popp, in Germania (teoria dei biofotoni). Negli ultimi anni sono state svolte ricerche importanti per confermare tali osservazioni in laboratori, in modo più approfondito, da un Centro di ricerca in Giappone sponsorizzato dalla Sony Corporation in collaborazione con la Denki University di Tokyo. Con la collaborazione di scienziati europei, statunitensi e l’Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche si è costituito “ISLIS” (International Society of Life Information Science), dal quale stanno emergendo numerose conferme scientifiche sull’esistenza dei biofotoni. Tali studi confermerebbero l’importanza che questa debolissima radiazione riveste nello scambio di bioinformazioni vitali tra cellule, ed anche un loro presunto ruolo funzionale d’indicatori di alterazioni fisiologiche. Per quanto riguarda lo spettro infrarosso e le deboli microonde, sono stati monitorati diversi soggetti nelle più svariate condizioni fisico-emozionali, come per esempio durante le pratiche del Qi Gong (antica disciplina taoista) o i trattamenti Moxa, ottenendo strabilianti risultati mai documentati prima in ambienti accademici (anche se in realtà in molti altri paesi, quali la Cina e la Russia, si sono già compiuti da qualche tempo studi simili). Si è per esempio documentata l’attivazione di determinate aree cutanee con uno stimolo bersaglio come un mantra emesso da un maestro taoista in cor- 83 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E rispondenza di hot-spot termici, relazionabili ai punti conosciuti nei trattati dai cinesi come il Dan Tien. Si studiano da molti anni, anche in ambienti accademici, le radiazioni emesse dai sistemi viventi dette anche SBF. Da diversi anni la Commissione di Stato per la Scienza e la Tecnologia organizza Simposi scientifici sull’argomento; ed è proprio dagli studi condotti da un’équipe di scienziati, che si sono avuti importanti sviluppi conoscitivi dello SBF, con lo sviluppo di nuove tecnologie. Dai loro studi sono emersi importanti dati conoscitivi sull’ampiezza spettrale dello SBF e sull’omogeneità delle curve emesse in relazione agli stati fisiologici. Le curve (che sono sempre di tipo gaussiano) sono variabili di soggetto in soggetto in relazione alle differenze individuali e alle condizioni ambientali. Di norma, in un soggetto in buone condizioni fisiche, si osserva una certa linearità nell’andamento crescente e discendente della curva, anche se il picco può trovarsi ad una frequenza diversa, generalmente tra 9 e 9,5 micron. Stando alle conoscenze attuali, soggetti con importanti alterazioni fisiologiche mostrano al contrario una campana spettrale dello SBF alquanto distorta (non lineare) o con un evidente allontanamento dal picco d’emissione, per esempio tra 8 e 8,5 o tra 10 e 11 micron. L’organismo umano, essendo un sistema aperto, interagisce facilmente con altri organismi simili, o meglio con SBF somiglianti. Da queste interazioni, con susseguente scambio d’informazioni, gli individui possono estrapolare le bio-informazioni più idonee in quel momento. Generalmente come accade negli oscillatori liberi, uno dei due, di solito il meno stabile in frequenza, si accorderà all’altro ed entrambi entreranno in risonanza reciproca, ammesso che gli spettri dei due soggetti non siano troppo differenti come frequenza, fase e tipologia spettrale. Questo concetto troverebbe conferma nella straordinaria sensazione di benessere che due innamorati sperimentano restando vicini! In ogni modo essendo il campo energetico di un individuo molto debole, l’interazione potrà essere solo marginale o relativa a particolari stati fisiologici e neurofisiologici di entrambi. Nell’intento di migliorare queste conoscenze, basate sull’ipotesi della biorisonanza spettrale, alcuni biofisici, hanno realizzato un’apparecchiatura innovativa per la scienza. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib consta essenzialmente di un generatore di frequenze elettromagnetiche su ampia base spettrale, che simula lo spettro che avrebbe un essere umano in perfette condizioni fisiche. La differenza sostanziale, rispetto ad altri generatori simili, consiste nella produzione dell’intero SBF con onde in relazione armonica e di fase tra loro, creando la massima biorisonanza e rendendo quindi disponibili fenomeni di transizione degli elettroni, vibrazione e rotazione molecolare; interessando al processo di risonanza l’intera struttura biochimica dell’organismo, che accordando le Bio Frequenze allo spettro dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, contribuisce ad armonizzare gli sbilanciamenti frequenziali e migliora il flusso complessivo. Lo spettro dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib simula quasi interamente l’intero SBF con il picco della campana spettrale centrato a 7 micron; la differenza di picco non è casuale ed è correlata alle caratteristiche di assorbi- 84 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E mento e di emissione di biorisonanza del corpo umano, secondo la legge di Stokes. Gli effetti dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib sono stati provati sperimentalmente nei laboratori su un gran numero di persone, correlando i dati ottenuti con quelli d’altri generatori (per esempio gli infrarossi) e ricavandone curve di risposta. I dati ottenuti sono, a detta degli esperti, nettamente a favore dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, perché essa non si limita ad un effetto calorico stimolando la microcircolazione come gli infrarossi, o le termocoperte, ma interagisce nei tessuti più interni e stimola la produzione di nuovi canali ionici. Con il fine di sperimentare alcuni di questi meravigliosi effetti dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, insieme con un gruppo di ricercatori ho realizzato alcune sessioni sperimentali seguendo una metodica tecnologicamente all’avanguardia. Questa prima fase sperimentale, alla quale seguirà una pilota, ha avuto lo scopo di rendere evidente l’andamento del flusso frequenziale dell’organismo dopo un trattamento con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, relazionandolo con gli effetti dovuti ad un’esposizione con un generatore di radiazioni infrarosse. L’apparecchiatura utilizzata per il rilevamento consiste in una telecamera termica di nuova generazione con tecnologia FPA (focal-plane-array): essa fornisce immagini di tipo qualitativo ed è in grado di evidenziare la più piccola variazione di flusso, nell’ordine di qualche centesimo di grado. La differenza rispetto ad altre termocamere risiede nella prerogativa di evidenziare solo i cambiamenti di flusso energetico e non la mappatura termica superficiale, in pratica un termografo “per natura” di tipo differenziale. Il range spettrale di lavoro si estende tra 6 e 18 micron e potrebbe arrivare fino alle deboli microonde utilizzando un collettore ottico appropriato. L’esame effettuato su un soggetto maschile adulto esposto per 20 minuti ad una radiazione infrarossa ha evidenziato, dopo un naturale innalzamento del flusso, una riduzione lineare dell’energia fino alla situazione iniziale, con un lieve miglioramento del microcircolo dissipatosi in circa 30 minuti. L’esperimento effettuato con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib ha invece delineato una risposta diversa dell’organismo allo stimolo ricevuto. 85 Fig. 1 NV EN DIB IL E Fig. 2 Prima del trattamento con Ygrene Oib Subito dopo il trattamento con Ygrene Oib Fig. 4 NO Fig. 3 20 minuti dopo il trattamento con Ygrene Oib 45 minuti dopo il trattamento con Ygrene Oib ULG ATI VA Si può notare, contrariamente a quanto accade con gli infrarossi, che successivamente all’aumento energetico e del microcircolo in Fig. 2, l’energia prima decresce in Fig. 3 e poi torna in fase ascensionale in Fig. 4 dopo 45 minuti, con un evidente miglioramento del flusso. Tale effetto si esaurisce solo dopo diverse ore, prima di ritornare all’immagine originaria (Fig. 1). Lo studio della fase pilota esplorerà gli aspetti inerenti alla durata della biorisonanza su un numero più cospicuo di casi, registrando contemporaneamente i parametri neurofisiologici. In seguito a questo studio, sono state eseguite anche alcune prove elettroacustiche sulla qualità del “tono di vocalizzo” (Fig. 5) di alcuni soggetti, prima e dopo una seduta con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib. TONO CON YGRENE OIB Fig. 5 PIA DIV TONO SENZA YGRENE OIB CO Dai grafici riportati, si può notare un evidente miglioramento della tonalità e della purezza spettrale dei vocalizzi dopo l’esposizione all’apparato toracico e laringeo-boccale per circa 20 minuti con l’apparecchiatura Ygrene Oib. 86 E NV EN DIB IL NELLO SPORT E NEL FITNESS alcune prove Nello sport a volte basta qualche decimo di secondo o pochi centimetri per essere vincenti o perdenti. Ygrene Oib si propone come una metodologia che può aiutare l’atleta a migliorare le sue performace, e ridurre i tempi di recupero. PRIMO TEST CON YGRENE OIB IN AMBITO SPORTIVO PRESSO F.I.G.C. Federazione Italiana Giuoco Calcio NO SETTORE TECNICO LABORATORIO DI METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO E BIOMECCANICA APPLICATA COVERCIANO (FI) VA Persone presenti ai test: ATI Marella prof. Mario, responsabile Laboratorio di metodologia dell’allenamento e biomeccanica applicata Castellini dott.sa Elena, collaboratore Laboratorio Levi Micheli dott. Matteo, collaboratore Laboratorio Pagani dott. Luca, stagista Laface dott. Carlo, stagista ULG Gullà Daniele - C.T.A. Consulente Tecnico Ambientale esperto Ygrene Oib Moschini Luciano, esperto Ygrene Oib - collaboratore A.S.P. Cornacchiari Fabrizio, esperto Ygrene Oib - collaboratore A.S.P. Santorum Giorgio, esperto Ygrene Oib - collaboratore A.S.P. Moschini Stefano, esperto Ygrene Oib - collaboratore A.S.P. CO PIA DIV Il campione preso in esame per questo primo approccio della metodologia Ygrene Oib nel calcio è formato da 8 ex calciatori professionisti, età media anni 39 ± 3 presenti al centro Tecnico di Coverciano in occasione del Corso per allenatori di II° categoria. La sperimentazione è durata 3 settimane, durante le quali sono state effettuate 10 sedute di Ygrene Oib. Il protocollo di valutazione prevedeva: 1. una foto effettuata con termocamera all’inizio e alla fine della sperimenta- zione, al fine di valutare la distribuzione della temperatura corporea su- perficiale e l’analisi delle frequenze; 2. un test di forza effettuato su pedana di Bosco; 3. un test sub-massimale effettuato su treadmill. 87 E 1° Test: valutazione delle temperature e delle frequenze Imm. 2 NV EN DIB IL Imm. 1 Test iniziale (Atleta 1 M. C.) - a riposo, immagine visibile frontale. Test iniziale (Atleta 1 M. C.) - a riposo, immagine visibile lato sinistro. Imm. 4 ATI VA NO Imm. 3 Immagine lato sinistro IR tra 8 e 14 micron, senza Ygrene Oib. ULG Immagine frontale IR tra 8 e 14 micron, senza Ygrene Oib. Imm. 6 PIA DIV Imm. 5 CO Immagine frontale IR tra 8 e 14 micron, dopo utilizzo Ygrene Oib. Immagine lato sinistro IR tra 8 e 14 micron, dopo utilizzo Ygrene Oib. 88 NV EN DIB IL NO ATI VA Imm. 7 PIA DIV ULG Tra l’immagine di prima il trattamento e dopo, si nota chiaramente una temperatura più omogenea. Le parti fredde che si notano nella prima immagine all’altezza delle ginocchia potrebbero essere accumulo di liquidi; nella seconda immagine sono assenti. E Immagine termica radiometrica frontale senza Ygrene Oib. CO Immagine termica radiometrica frontale dopo utilizzo Ygrene Oib. Imm. 8 89 PIA NV EN DIB IL NO VA DIV ULG Le parti fredde che si notano nella prima immagine all’altezza delle ginocchia potrebbero essere un accumulo di liquidi. Nella seconda immagine sono assenti. Imm. 9 ATI L’osservazione fatta con le immagini frontali risulta ancora più chiara con queste laterali, infatti tra l’immagine di prima il trattamento e dopo, si nota chiaramente una temperatura più omogenea. E Immagine termica radiometrica lato sinistro senza Ygrene Oib. CO Immagine termica radiometrica lato sinistro dopo utilizzo Ygrene Oib. Imm. 10 90 Imm. 12 NV EN DIB IL E Imm. 11 Classificazione Multispettrale frontale senza Ygrene Oib. Classificazione Multispettrale frontale dopo utilizzo Ygrene Oib. Imm. 14 ATI VA NO Imm. 13 ULG Media frontale Multispettrale, più visibile, senza Ygrene Oib. Media frontale Multispettrale, più visibile, dopo utilizzo Ygrene Oib. Imm. 16 PIA DIV Imm. 15 CO Classificazione Multispettrale lato sinistro, senza Ygrene Oib. Classificazione Multispettrale lato sinistro, dopo utilizzo Ygrene Oib. 91 E Imm. 18 NV EN DIB IL Imm. 17 Media lato sinistro Multispettrale, più visibile, senza Ygrene Oib. Media lato sinistro Multispettrale, più visibile, dopo utilizzo Ygrene Oib. VA NO Le due immagini sono entrambe sovrapposte, di una foto visibile (normale foto), con la media delle frequenze. Si nota chiaramente che dopo l’utilizzo di Ygrene Oib la sovrapposizione delle immagini risulta molto più armoniosa ed in linea. Considerazioni CO PIA DIV ULG ATI Un po’ in tutte le immagini, ma in special modo nella 3a e nella 5a prima del trattamento, confrontate con la 4a e 6a, dopo il trattamento con Ygrene Oib, si nota chiaramente che prima del trattamento specialmente nelle ginocchia vi sono delle aree fredde, imputabili a deposito di acqua in eccesso. Dopo il trattamento, la parte fredda imputata all’acqua è scomparsa. Se consideriamo quanto riportato nel libro “L’Acqua Specchio della Vita - scienza e conoscenza” (di Ottaviano Costa, Dario Tassarotto, Carlo K. Cortella; Editore Editoriale Delfino), per l’eliminazione del Calcio (Ca), ad esempio, sono impiegate dall’organismo macromolecole lipidiche che si accumulano in alcune zone sottocutanee, che vengono poi a loro volta idratate per evitare concentrazioni saline eccessive (il soggetto ingrassa e presenta ritenzione idrica con la contemporanea comparsa di ampie zone di cellulite); oppure vanno a formare depositi cristallizzati sulle giunture, affaticando le articolazioni per la perdita di fluidità, con conseguenti dolori e blocchi. Diventa di fondamentale importanza anche nello sport dotarsi di strumenti come quelli a metodologia Ygrene Oib, per contribuire ad eliminare l’acqua, in questo caso dalle giunture e delle articolazioni. 92 FFT – Variazioni Spettro Locale immagine frontale senza Ygrene Oib. NV EN DIB IL NO VA ATI Imm. 20 PIA DIV ULG Si nota chiaramente tra la prima e la seconda immagine di questa pagina il grafico evidenziato con (A) e (B) una migliore armonizzazione frequenziale nella parte (B) dopo il trattamento con Ygrene Oib. E Imm. 19 CO FFT – Variazioni Spettro Locale immagine frontale dopo trattamento Ygrene Oib. 93 FFT – Variazioni Spettro Locale immagine lato sinistro senza Ygrene Oib. NV EN DIB IL NO VA ATI Imm. 22 PIA DIV ULG Si nota chiaramente tra la prima e la seconda immagine di questa pagina il grafico evidenziato con (A) e (B) una migliore armonizzazione frequenziale nella parte (B) dopo il trattamento con Ygrene Oib. E Imm. 21 CO FFT – Variazioni Spettro Locale immagine lato sinistro dopo trattamento Ygrene Oib. 94 E Valutazione della forza degli arti inferiori Test pre I° Test pre II° 31,3 27,5 32,7 21,7 30,6 28,2 31,4 19,0 634,5 417,5 616,4 479,9 541,9 519,2 358,1 582,8 31,7 28,0 33,3 20,8 33,0 43,3 31,1 22,5 Media Dev. St. 27,8 5,0 518,8 96,5 30,4 7,0 30,3 28,7 34,7 20,0 30,3 27,6 30,5 22,2 517,5 384,8 436,0 516,4 486,6 504,9 421,9 595,7 30,4 28,3 32,4 19,7 30,7 26,9 29,3 21,6 537,0 383,3 411,4 521,6 476,3 449,9 478,6 569,1 494,5 78,5 28 4,8 483,0 66,6 27,4 4,5 478 63,1 Imm. 24 ULG ATI In questo test (15’’ salti consecutivi) si nota nella prima serie un leggero miglioramento dell’altezza media dei salti (HS 1), mentre un netto calo si è evidenziato nella seconda (HS 2). Test post II° 574,0 384,9 437,9 498,5 564,1 556,5 393,5 546,4 VA C.M. D.F.G. D.R. G.D. P.G. Z.S. M.L. M.S. Test post I° NO Imm 23 NV EN DIB IL Ai soggetti è stato chiesto di effettuare 2 serie di 15” di balzi verticali consecutivi (CMJ) con 1’ di recupero tra le serie. I parametri presi in esame sono l’altezza (H) e i tempi di contatto. Per quanto riguarda la media dei tempi di contatto (TC) un importante abbassamento si è verificato nella prima serie (TC 1) ed uno più modesto nella seconda. DIV Imm. 25 CO PIA L’andamento dei test di salto nella prima serie non è comunque uniforme, in quanto si nota un consistente miglioramento dei tempi in 5 ed un peggioramento in 3. 95 E Test aerobico sub-massimale NV EN DIB IL Il protocollo del test aerobico prevedeva dopo un breve riscaldamento 5’ di camminata in salita seguiti da 5’ di corsa blanda in piano. Media (pre) Media (post) Rec. att. (pre) Rec. att. (post) C.M. D.F.G. D.R. G.D. P.G. Z.S. M.L. N 137,8 137,2 131,9 156,3 132,9 137,4 130,9 131,0 132,3 129,1 146,6 122,0 129,7 133,1 148,2 144,8 142,9 166,3 142,0 147,5 136,9 140,4 141,3 144,7 157,8 127,7 135,9 135,1 121,8 136,4 130,2 146,1 124,7 120,7 113,8 117,6 130,3 137,7 132,9 107,1 110,4 113,9 Media 137,8 8,7 132,0 7,4 -4,2% 146,9 9,3 140,4 9,4 -4,4% 127,7 10,9 121,1 121,1 -4,9% NO Imm 26 Rec. pass. (pre) Rec. pass. (post) DIV ULG ATI VA Imm. 27 PIA Dalla rilevazione delle frequenze cardiache si evidenzia un discreto abbassamento della media delle FC durante il lavoro (Media), durante il primo minuto di recupero attivo (rec. att.) e nel secondo minuto di recupero passivo (rec. pass.). L’andamento in questo test si mostra più uniforme che nel precedente. CO Nota dell’autore. Questo valore, seppure parziale, dà un’indicazione chiara delle potenzialità di Ygrene Oib in ambito sportivo, contribuendo ad abbassare le FC (frequenze cardiache) anche in ex atleti di alte prestazioni, in fase di non allenamento. 96 NV EN DIB IL E SECONDO TEST CON YGRENE OIB IN AMBITO SPORTIVO PRESSO F.I.G.C. Federazione Italiana Giuoco Calcio SETTORE TECNICO LABORATORIO DI METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO E BIOMECCANICA APPLICATA COVERCIANO (FI) NO F.I.G.C. SETTORE TECNICO Laboratorio di metodologia dell’allenamento e biomeccanica applicata ATI VA Il secondo test si è svolto su un gruppo di calciatori professionisti, durante la fase di preparazione precampionato, organizzato dall’AIC presso il CTF di Coverciano. Il gruppo è composto da 16 calciatori: 8 hanno effettuato la sperimentazione (gruppo campione) e 8 solo i test iniziali e finali (gruppo controllo). Il gruppo campione ha effettuato un trattamento con apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib per 10 sedute e ha indossato i sottopiedi con Ygrene Oib per tutto il periodo della prova. Il gruppo degli otto di controllo ha fatto il test iniziale e finale, entrambi i gruppi hanno svolto il solito allenamento. ULG Nota interessante: quasi tutti quelli che hanno usato i sottopiedi li hanno richiesti per un utilizzo ulteriore, e si sono interessati per l’acquisto delle apparecchiature con Ygrene Oib. CO PIA DIV Il protocollo di valutazione prevedeva: 1. test di Borg per la percezione dello sforzo (RPE) e qualità del recupero (TQR); 2. monitoraggio della FC durante un allenamento di Potenza Aerobica ef- fettuato il primo e l’ultimo giorno della sperimentazione; 3. una foto effettuata con termocamera: ai giocatori, prima di ogni tratta- mento, veniva scattata una foto con la termocamera al fine di valutare la distribuzione della temperatura corporea durante tutto il periodo. 97 E TEST OBIETTIVO DI UN ATLETA PRIMA E DOPO L’UTILIZZO DI YGRENE OIB NV EN DIB IL Imm. 1 B. M. (Gruppo Sperimentale) ULG ATI VA NO Immagini termiche LW con elaborazione spettrale in 15 subbande prima del trattamento Ygrene Oib. DIV Immagini termiche LW con elaborazione spettrale in 15 sub-bande dopo trattamento con Ygrene Oib. PIA CO Imm. 2 98 NV EN DIB IL E Confronto Deviazioni Standard della Classificazione Spettrale prima e dopo Ygrene Oib. Imm. 4 Imm. 3 Frontale superiore prima. Frontale superiore dopo Ygrene Oib. Imm. 5 Imm. 6 VA NO Frontale inferiore prima. Imm. 8 Retro superiore prima. Retro superiore dopo Ygrene Oib. DIV ULG ATI Imm. 7 Imm. 9 Imm. 10 Retro superiore prima. Retro superiore dopo Ygrene Oib. PIA CO Frontale inferiore dopo Ygrene Oib. D = energia T E/F = bande spettrali 99 E Prova termografica di ogni giorno, atleta a V M NV EN DIB IL Come si può notare chiaramente dalle immagini termografiche il corpo sembra avere un iniziale allineamento, poi subire una crisi di assestamento che si è rilevata in tutti i soggetti trattati con Ygrene Oib verso il secondo/terzo giorno, per poi riprendere un ottimale allineamento frequenziale. Normalmente, per un’armonizzazione completa, sono ottimali 15/20 giorni dopo la crisi di assestamento. CO PIA DIV ULG ATI VA NO Imm. 11 Temperatura Busto °C prima dopo differenza 35,0 35,3 +0,3 100 E NV EN DIB IL CONCLUSIONI B. M. Analisi sulle frequenze CO PIA DIV ULG ATI VA NO Le immagini termiche multispettrali evidenziano in pseudocolori la distribuzione sul corpo di frequenze diverse di emissione. Ogni colore rappresenta una banda spettrale. Il programma di elaborazione estrae dall’immagine termica (dove ogni variazione di colore rappresenta una variazione di temperatura) le bande corrispondenti a frequenze diverse (i canali spettrali possono variare di norma tra 13 e 16). Nel soggetto in esame, ad esempio, prima del trattamento con Ygrene Oib le bande spettrali sul torace sono distribuite in modo più alternato e meno omogeneo rispetto il rilievo fotografico eseguito dopo il trattamento di 9 giorni con Ygrene Oib. Dalla classificazione numerica delle bande spettrali vengono misurate le deviazioni standard su ogni canale. Viene riportata in forma tabellare la deviazione standard di ogni banda spettrale denominata “cluster” per ogni singola inquadratura prima e dopo il trattamento. I calcoli delle deviazioni standard vengono alla fine rielaborati con una sorta di “averaging” dei dati, grazie all’algoritmo PCA (Principal Component Analysis) e riassunti in un diagramma tipo “box plot” in tre bande (D, E e F). Esse riuniscono le deviazioni standard (ordinate) dei singoli cluster spettrali (ascisse) ed in aggiunta, nel primo box “D”, viene sommata l’energia termica ai valori PCA dei cluster. Le osservazioni eseguite sull’analisi frequenziale di B. M. prima e dopo il trattamento evidenziano una minore deviazione standard e quindi un miglioramento dell’omogeneità della distribuzione di frequenze ed un minor numero di bande spettrali diverse. Il miglioramento non è distribuito in modo omogeneo su tutto il corpo, la qual cosa indica che le varie parti costituenti hanno reagito in modo differente alla risonanza indotta da Ygrene Oib. Per esempio, la parte frontale anteriore (dorso) e la parte posteriore delle gambe hanno reagito con una maggiore risonanza rispetto alla parte posteriore del tronco e alla parte anteriore delle gambe. Complessivamente, comunque, tutto il corpo del soggetto, anche se in modo differente, ha risposto alla risonanza di Ygrene Oib diminuendo la deviazione standard e il numero di cluster spettrali ed aumentando la temperatura media corporea di circa 1 °C. Il bilanciamento spettrale, che in genere è accompagnato anche da una più omogenea distribuzione della temperatura, favorisce l’ottimizzazione della microcircolazione superficiale periferica e lo scambio discreto di Bio Frequenze a livello informazionale. Il soggetto, che all’inizio presentava una parte con dei fastidi nella muscolatura sopra il ginocchio sinistro, riferisce di sentirsi meglio. 101 NV EN DIB IL E Monitoraggio della FC (Frequenza Cardiaca) durante un allenamento di Potenza Aerobica. Imm. 12 NO È stata monitorata la FC durante un allenamento di Potenza Aerobica effettuato al primo e all’ultimo giorno. L’allenamento, che prevedeva un lavoro intermittente su distanze personalizzate e determinate dal risultato del test di Gacon, era il seguente: 3 x 12 rip con 15” lavoro e 15” recupero e recupero tra le serie di 3’. VA È stata calcolata la media delle FC durante le 3 fasi del lavoro e le 2 di recupero DIV ULG ATI Imm. 13 CO PIA Il grafico mostra le percentuali di miglioramento della FC durante le fasi di lavoro e recupero. Come possiamo vedere, le FC di entrambi i gruppi hanno avuto un notevole miglioramento, conseguenza auspicabile di un corretto processo di allenamento; quello che però deve essere messo in evidenza è che il gruppo che ha seguito la metodologia Ygrene Oib (gruppo campione) ha un miglioramento percentuale maggiore in tutte e 3 le fasi del lavoro e nella prima di recupero. Questo dato avvalora l’ipotesi sull’uso della metodologia Ygrene Oib come valido sistema per il recupero dopo uno sforzo. 102 E Medie e Test di Borg NV EN DIB IL Valutazione percettiva del carico svolto (Borg 1-15) Imm. 14 NO Scala di Borg Qualità del recupero (TQR) ATI VA Percezione dello sforzo (RPE) CONCLUSIONI B. M. Analisi test di Borg ULG Tutti gli atleti si sono sottoposti ogni giorno al test di Borg, dove l’atleta dichiara la sensazione di percezione dello sforzo (RPE) e la qualità del recupero fisico (TQR) dopo gli allenamenti. DIV Più bassa è (RPE) la sensazione di percezione dello sforzo migliore è il risultato. Più alta è (TQR) la qualità del recupero fisico percepito migliore è il risultato. CO PIA Come possiamo vedere dal grafico che mostra le medie dal primo all’ultimo giorno il Gruppo Campione (Ygrene Oib) ha una percezione dello sforzo leggermente più bassa (7,96) rispetto al Gruppo Controllo (8,13), mentre per quanto riguarda la qualità del recupero fisico sembra non esserci molta differenza tra i gruppi (9,03 per il gruppo campione -Ygrene Oib - contro l’8,54 per il gruppo di controllo). In tutti i casi il test di Borg dimostra che le persone trattate con Ygrene Oib hanno percepito dei risultati migliori. 103 NV EN DIB IL E DA ANNI ESPERIENZE POSITIVE IN AMBITO SPORTIVO ATI VA NO La mia esperienza con la tecnologia Ygrene Oib è ormai pluriennale, costellata di tanti casi positivi, e rimane per me una metodica valida, a basso costo e facilmente applicabile, riproducibile e con poche e circoscritte precauzioni da tenere in considerazione. L’azione termica indotta, l’azione a livello cellulare della biorisonanza, il senso piacevole e di benessere riscontrato dagli atleti agonisti e non, rappresentano un grosso importante capitolo da sviluppare e sviscerare per capire fino in fondo quali fini meccanismi regolano l’azione sul corpo umano di questi materiali. In ambito sportivo, tale metodica rappresenta un valido coadiuvante nel trattamento di tutti quegli stati di affaticamento muscolare, fasi di rieducazione e recupero, non ultima la ricerca di un ottimale stato di benessere. Sono solito impostare l’utilizzo di queste apparecchiature e questi materiali prima e dopo l’allenamento e, quando possibile, durante le ore di riposo o recupero dagli allenamenti. Associo tali apparecchiature, materiali e metodiche al mio lavoro quotidiano di allenatore, osteopata e fisioterapista con un soddisfacente sinergismo e “restitutio ad integrum” più precoce dei miei atleti. Posso citare diversi casi di trattamento delle volte plantari, arti inferiori, rachide in toto, sistema viscerale e cranio sacrale, sfera emozionale ed energetica, o per altri definita di stress, dove ho potuto constatare come le persone trattate godano di un positivo sinergismo indotto da un giusto mix dei trattamenti tradizionali e questa nuova tecnologia. E’ doveroso precisare che rimangono da chiarire e studiare tanti aspetti, e che tuttavia le premesse sono tutte a favore della ricerca di un corretto stato di benessere generale. In buona sostanza, rimangono da precisare modi, tempi e una chiara evidenza scientifica che possano rendere ancora più validi e sicuri tali metodiche, che già adesso rappresentano per migliaia di persone un indiscutibile ausilio nel raggiungimento o mantenimento del proprio benessere. DIV ULG Tale metodologia è utilizzata anche a livello ambientale, per un’armonizzazione generale degli ambienti in cui si vive o si sosta per vari motivi, svago, allenamento, lavoro: il tutto con ottimi risultati. Per questo, e vista la sua semplicità di applicazione e le pochissime attenzioni da prestarvi, mi auguro che questa metodologia si diffonda e venga utilizzata largamente, in ambito sportivo e non solo. Lascio ad altri il compito di approfondire il campo della ricerca tecnologica e applicazione sportiva, sicuro già da ora che ci troviamo davanti a dei materiali altamente validi e innovativi, meritevoli della più ampia diffusione e utilizzo. CO PIA Francesco Todde Dottore in Scienze Motorie, Facoltà di Scienze Motorie di Urbino; Dottore in Fisioterapia, Facoltà di Medicina e Chirurgia di Pavia; Osteopata O.R.I./I.C.O./Lione; Fisioterapista Cagliari Calcio. 104 E IL RECUPERO NELLO SPORT E NEL FITNESS NV EN DIB IL Ygrene Oib e lo sport EFFETTI DELL’APPARECCHIATURA CON METODOLOGIA YGRENE OIB NEL FAVORIRE IL RECUPERO FISICO DOPO L’ATTIVITA’ SPORTIVA Istituto di Cultura Fisica Sebbene la metodologia Ygrene Oib sia relativamente recente con una storia iniziata negli anni ‘80, l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib si è rapidamente diffusa in diversi paesi, e attualmente è largamente usata. In molti settori si sono ottenuti ottimi risultati a riprova delle effettive qualità e potenzialità di questa apparecchiatura. A questo punto abbiamo iniziato a studiare i suoi effetti anche nel campo dello sport. NO Soggetti e metodi DIV ULG ATI VA 1)Soggetti: 46 giovani atleti, 24 ragazzi e 22 ragazze, dediti ad attività sportive di resistenza fisica. Età media 18.9 ± 2.1 anni. 2)Metodi: agli atleti è stata imposta l’esecuzione di un’attività fisica ben precisa, ad esempio salire le scale per 6 minuti consecutivi alla velocità di 10 km/h (pendenza delle scale 15 gradi), dopo di che venivano trattati con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib sul punto Shenshu (Punto 11) per 30 minuti (ciclo completo di trattamento 30 giorni). Prima e dopo il ciclo di trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib sono stati valutati i seguenti parametri per verificare l’efficacia dell’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib nell’alleviare l’affaticamento e nel promuovere il recupero fisico dopo uno sforzo: a)valori ematici di acido lattico b)soglia di fusione di luci intermittenti c)tempo di reazione a uno stimolo luminoso d)forza di prensione e)forza dei muscoli dorsali e lombari CO PIA Risultati e discussione In genere, dopo un’attività fisica di 2 minuti, il metabolismo aerobico e quello anaerobico forniscono ciascuno il 50% dell’energia richiesta dall’organismo; prolungando lo sforzo il metabolismo aerobico tenderà a prevalere. Inoltre, i lavori di P.O. Astrand (1952), Hermanson Saltin (1967) e Williams (1967) hanno dimostrato che se durante uno sforzo fisico il metabolismo è principalmente aerobico (VO2 MAX 60-70%), i valori ematici di acido lattico non tendono ad aumentare; in caso contrario (VO2 MAX 50%) se ne verifica un incremento. I risultati dello studio hanno mostrato un miglioramento della maggior parte dei parametri valutati, dopo il trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib. 105 NO NV EN DIB IL E Per esempio, in fase pre-trattamento, i valori ematici di acido lattico a 5 e 15 minuti dopo un’attività fisica prestabilita risultavano statisticamente più elevati rispetto a quelli misurati prima dell’attività stessa, a dimostrazione che la maggior parte dell’energia richiesta dall’organismo in quella circostanza era stata fornita dal metabolismo anaerobico. Dopo applicazioni con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib, invece, i valori di acido lattico al termine dell’esercizio fisico si presentavano più bassi di quelli misurati prima del trattamento. Questo porta a concludere che l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib è in grado di stimolare e potenziare il metabolismo aerobico del corpo umano e di accelerare la fase di recupero dopo un’attività fisica. Tuttavia, il fenomeno per cui i valori di acido lattico misurati dopo il trattamento con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib sono risultati più bassi, potrebbe essere anche il risultato di una maggiore capacità dei muscoli di utilizzare l’ossigeno. Ahlborg (1976) ha suggerito che un elevato uptake di ossigeno da parte dei muscoli potrebbe stimolare il metabolismo aerobico (Tabella 1). 5 dopo l’attività fisica N=31 Pre-trattamento 8.8 1.7 M Mol/L ATI T/L VA Tabella 1 - Valori ematici di acido lattico pre- e post-trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib dopo un’attività fisica prestabilita Post-trattamento 6.3 1.1 <0.01 M Mol/L Pre-trattamento 7.6 2.9 Post-trattamento 5.0 2.0 <0.01 ULG P 15 minuti dopo l’attività fisica PIA DIV La soglia di fusione di luci intermittenti e il tempo di reazione a uno stimolo luminoso sono parametri che possono rispecchiare l’attività del sistema nervoso centrale. E’ emerso che, dopo applicazioni con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib, la soglia di fusione di luci intermittenti tende ad aumentare, mentre il tempo di reazione a uno stimolo si riduce, suggerendo un miglioramento dei processi di inibizione interna (differenza statisticamente significativa) e quindi la capacità dell’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib di promuovere il recupero della corteccia cerebrale (Tabella 2 e 3). CO In definitiva, l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib sembrerebbe in grado di alleviare l’affaticamento del sistema nervoso centrale, dimostrandosi vantaggiosa per il recupero e il miglioramento dello stato mentale e psicologico degli atleti. 106 T/L Luce di fondo 1/4 N=8 Pre-trattamento 14.6 1.1 NV EN DIB IL E Tabella 2 - Valori soglia di fusione di luci intermittenti pree post-trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib Rapporto luce/buio 1:1 Intensità luce rossa 1/2 Post-trattamento 15.2 1.0 <0.05 P Tabella 3 - Tempo di reazione a uno stimolo luminoso pree post-trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib T/L Distanza 12 cm. Pre-trattamento 38.85 7.16 Post-trattamento 31.64 4.3 NO N=46 <0.05 P VA Dopo il trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib si è registrato anche un recupero e apparente aumento della forza di prensione e della forza dei muscoli lombari e dorsali (Tabella 4). ATI Tabella 4 - Forza di prensione e forza dei muscoli lombari e dorsali pre- e post-trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib Forza di prensione mano sinistra N=46 ULG T/H Pre31.28 6.40 Post37.02 6.79 Forza di prensione mano destra Pre31.02 8.10 <0.01 <0.05 DIV P Post36.30 7.06 Forza dei muscoli lombari e dorsali Pre91.60 16.80 Post106 15.50 <0.01 Conclusione CO PIA 1.L’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib è in grado di stimolare il metabolismo aerobico di chi si dedica all’attività sportiva. 2.L’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib può contribuire a migliorare lo stato psicologico e mentale degli atleti. 3.L’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib costituisce un efficace strumento per favorire il recupero sia del fisico sia del sistema nervoso centrale dopo l’attività sportiva. 107 E TEST METABOLISMO BASALE NV EN DIB IL Verifiche con Resting Metabolic Rate (Cosmed) Test effettuato presso la palestra “Sport 97” di Rovereto (TN) da Franco Giori NO Il test aveva come obiettivo verificare se usando Ygrene Oib si potesse ottenere una miglior risposta a livello di consumo del metabolismo basale. Ossia se Ygrene Oib possa contribuire ad equilibrare e migliorare l’utilizzo delle energie fisiche. Abbiamo valutato il metabolismo basale in modo diretto, cioè abbiamo “contato” i litri di ossigeno consumati da ogni persona in posizione sdraiata lontano dai pasti e senza l’uso di sostanze che ne possano alterare le caratteristiche di base. Il presupposto a tutto questo è che circa ogni litro di ossigeno si consumino 5 Kcal. I dati comparsi sulla stampa indicano: Vo2 = consumo medio di litri di ossigeno al minuto Ve = ventilazione media al minuto Rf = frequenza respiratoria media FeO2 = concentrazione media di ossigeno nell’espirato, considerando che l’aria ne contiene il 21% circa la differenza è quello consumato RMR = valore del metabolismo basale. ATI VA Il soggetto ha 23 anni, di sesso maschile, si allena con regolarità tre volte a settimana, ha effettuato un test di respirazione di 10 minuti prima e dopo il trattamento. Il trattamento di 30 minuti circa è stato effettuato con apparecchiatura Ygrene Oib nelle zone (punti) 6 - 9 e 16. Punti che secondo la tradizione orientale sono specifici per migliorare l’attività respiratoria, con i seguenti risultati: Prima: Vo2 =321 -:- Ve = 8.3 -:- Rf = 13.1 -:- Fe02 = 16.36 -:- RMR 2236 Dopo: Vo2 =285 -:- Ve = 8.5 -:- Rf = 14,2 -:- Fe02 = 16.94 -:- RMR 1986 CO PIA DIV ULG Osservazioni: da una prima analisi si nota che la temperatura del corpo nel punto di controllo tra prima e dopo è aumentata, da 34.6 °C a 36.9 °C, Vo2- il consumo medio di ml/min ossigeno è diminuito; Ve- la ventilazione è aumentata; Rf- la frequenza respiratoria media è aumentata; Fe02- la concentrazione di ossigeno nell’espirato (consumata) è minore; RMR- inoltre è diminuito il consumo del metabolismo basale facendo durante i due test di respirazione la stessa attività fisica. Considerazioni: se tali dati fossero confermati da un campione significativo di atleti si potrebbe ipotizzare che Ygrene Oib in ambito sportivo possa essere un aiuto in generale, ma specialmente in sport di resistenza o misti. Nell’occasione, sono stati fatti altri due test, che hanno dato indicazioni simili. Il test deve essere inteso come uno stimolo per gli operatori dello sport, per un’ulteriore verifica di questa metodologia. 108 E LE BIO FREQUENZE IN CAMPO ESTETICO NV EN DIB IL di Angela Tripputo, titolare centro estetico CO PIA DIV ULG ATI VA NO Il mondo dell’estetica è sempre più sensibile ai trattamenti totalmente naturali, e si sta sempre più avvicinando anche a metodiche innovative che, con i principi della Fisica Quantistica applicata alla tradizione orientale, possano offrire risultati efficaci e senza controindicazioni. Il mondo dell’estetica è un mondo che da sempre coinvolge emotivamente ogni persona, perché ciò che è fuori è anche l’espressione di ciò che è dentro. Ecco perché, al giorno d’oggi, è diventato sempre più determinante non solo l’apparire ma soprattutto l’essere e questo “impone” delle scelte di vita importanti, in cui ogni persona si sente fortemente coinvolta. Donne, uomini, giovani e meno giovani, casalinghe, operai, imprenditori, manager, impiegate o cameriere: in qualunque ceto sociale, l’apparire, ma ancora di più l’essere “belli”, è diventato quasi una necessità, un imperativo, al quale pochi se non nessuno sembra possano estraniarsi. Molte sono le proposte che vengono offerte, alcune sono chiaramente di nessun rilievo altre sono veramente efficaci ed importanti. In questo tentativo di raggiungere risultati veramente validi e sicuri, bene si inserisce la metodologia Ygrene Oib che è sempre più usata anche in campo estetico per combattere efficacemente molti inestetismi. Di fronte ad una ruga o all’inestetismo causato dalla cellulite rispetto ad un corpo che non è uguale ad un altro, si ha la sensazione di osservare un puzzle dove manchino uno o più pezzi per ricomporre il quadro armonico o, addirittura, è come se una serie di elementi abbiano contribuito a mescolarne confusamente i tasselli, rallentando o rendendo impossibile l’elaborazione ordinata del disegno originario. Questa considerazione spesso rende vana e insufficiente la metodica tradizionale usata nel mondo dell’estetica, perché limitativa e approssimativa se non si tiene conto che “l’inestetismo” si manifesta in quel corpo, con quella morfologia, quel tipo di energia, con determinate caratteristiche emozionali, tipo di alimentazione, ecc. e che, quindi, ogni “problema” è strettamente individuale e indivisibile da ognuno di questi fattori. Pertanto, anche l’approccio e la soluzione devono essere strettamente individuali. Nel campo dell’estetica, macchine, cosmetici, trattamenti riescono a dare parziali risposte che, anche in caso di buoni risultati, spesso hanno effetto “tampone” e spostano il problema da un’altra parte. Una delle metodiche che consente di valutare e di trattare il corpo umano nella sua interezza è il massaggio manuale che permette di “ascoltare” i messaggi codificati attraverso il fisico. Senza entrare in campi che esulano dalla nostra competenza, possiamo certamente affermare che questa pratica antica consente di avvertire zone calde o fredde, vuote o piene, tese o rilassate, ma essendo una pratica sensibile alla preparazione e all’esperienza dell’operatore, spesso non riesce ad essere precisa e “puntuale”. In questa mia ricerca di risposte globali e soddisfacenti, si inserisce l’incontro con la metodologia delle Bio Frequenze Ygrene Oib. Attraverso queste si aprono nuovi orizzonti nell’estetica, anche per gli operatori 109 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E più esigenti, perché consentono di contribuire a riequilibrare l’intero sistema e arrivare al miglioramento e in alcuni casi alla risoluzione del problema estetico. Si può considerare quindi un inestetismo, tenendo conto che ci può essere un problema di stipsi o di ritenzione idrica, di tensioni muscolari e altro che alterano il normale equilibrio, rallentando la risposta ai vari trattamenti che non considerano il “problema” facente parte di un insieme. Visualizzando il corpo umano nelle sue innumerevoli funzioni, meccanismi biochimici, bio-energetici, bio frequenziali, emozionali, ambientali, ecc., come un concerto al quale contribuiscono numerosi strumenti non perfettamente accordati e con musicisti non sempre in sintonia, la metodologia Ygrene Oib si inserisce come un sapiente direttore d’orchestra che dà ad ogni componente il giusto ordine per accordare ogni singolo strumento e poter eseguire un’armonica sinfonia. Questo fenomeno di risonanza permette di lavorare in maniera più profonda e mirata, nel rispetto totale del corpo umano, considerando la totale assenza di metodiche invasive e quindi di non competenza estetica. La ricerca nel campo delle Bio Frequenze e l’osservazione delle clienti che hanno seguito tale metodo hanno dimostrato che un programma completo e accurato ha portato ad una serie di risultati di notevole rilievo quali: miglioramento nell’ossigenazione dei tessuti, miglioramento del trofismo muscolare, riduzione dei gonfiori degli arti inferiori, riduzione dei gonfiori addominali, riduzione della ritenzione idrica, riduzione degli inestetismi della cellulite (nei suoi vari aspetti), riduzione delle tensioni muscolari, riduzione degli inestetismi della pelle, riduzione o scomparsa degli inestetismi del piede (calli, duroni, ecc.), miglior rilassamento generale, ecc. Tali risultati vengono mantenuti e in moltissimi casi esaltati dall’uso costante di calzature, sottopiedi ed altri accessori a metodologia Ygrene Oib. Tali accessori possono infatti contribuire in maniera determinante a diminuire e in moltissimi casi ad eliminare problemi di arti inferiori gonfi, fastidi alle varie parti del corpo, inestetismi del piede, stanchezza, pesantezza, ecc., o come nel caso della cosmesi preparata con l’ausilio della metodologia Ygrene Oib, per combattere specificamente gli inestetismi della cellulite in generale, dei glutei, delle gambe, oppure delle rughe, ecc. 110 E NV EN DIB IL ALCUNE PROVE nell’estetica TEST RUGOSITA’ DELLA CUTE FACCIALE CON COSMESI PER IL VISO YGRENE OIB NO Difficile nasconderlo, il viso è la parte del corpo che si vede costantemente, pressoché in ogni situazione quando siamo in contatto con gli altri, è quello che più di tutto ci identifica, nel bene e nel male. Averlo luminoso, con una pelle vellutata, con meno rugosità è, specialmente in questo mondo, di primaria importanza, senza dimenticare l’aspetto psicologico del vedersi e piacersi. Ygrene Oib si è dimostrato (meglio se con cosmetici predisposti per questo tipo di trattamenti elaborati con l’ausilio della stessa metodologia) un vero toccasana per rendere felici donne e uomini, giovani e meno giovani. I risultati di questo test sono provati indiscutibilmente, grazie a verifiche fatte con attrezzature di altissima precisione ed affidabilità, oltre che dalla prova visiva dopo la serie dei trattamenti. ATI Metodologia conseguita VA In soli 9 giorni si sono avuti dei miglioramenti notevoli, grazie alla sinergia tra Ygrene Oib e trattamenti con cosmetica preparata con l’ausilio della stessa metodologia CO PIA DIV ULG Il test è stato eseguito su una donna di 38 anni che presenta una rugosità della pelle dovuta agli inestetismi causati dall’acne. Il monitoraggio fotografico è stato eseguito con una fotocamera digitale FullSpectrum da 12.3 MegaPixel, mod. Fuji S3 Pro – UVIR (300 – 1100 nm). Il soggetto è stato trattato per circa 30 minuti con Bio Frequenze dall’apparecchiatura portatile Ygrene Oib in una prima seduta. La stessa ha utilizzato per i seguenti 8 giorni, tutte le notti prima di coricarsi, la crema da viso trattata con Bio Frequenze. Il nono giorno tornata allo studio per essere fotografata nuovamente, ha effettuato un’altra seduta finale con l’apparecchiatura portatile Ygrene Oib di circa 30 minuti. Al termine della seduta, dopo un periodo di 1 ora di riposo, è stata effettuata la ripresa fotografica ravvicinata con la fotocamera digitale Full-Spectrum. Le immagini raccolte all’inizio e alla fine, dopo 9 giorni, sono state analizzate con un programma scientifico per analisi della rugosità delle superfici (applicativo per MatLab). 111 Imm. 2 E Immagine dopo il trattamento con Ygrene Oib. NV EN DIB IL Imm. 1 CO PIA DIV ULG ATI VA NO Immagine prima del trattamento. 112 E DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Imm. 3 CO PIA Analisi delle macro-particelle rugose comprese tra 0 e 1 mm (fondo scala) di grandezza, prima del trattamento con Ygrene Oib. La statistica indica dimensioni medie delle fini di 18,2 nm - vedi punto (A) Le zone colorate in azzurro-blu contengono grani da 0.5 a 0,7 mm punto (B) che è il corrispondente del riquadro evidenziato sulla guancia destra del viso. La scala dei colori del volto è corrispondente alle grandezze delle particelle singole (grani). Le misure vengono trasformate in colori, ogni misura ha un relativo colore specifico. Il colore blu indica particelle più grandi, il colore verde quelle più piccole, il colore giallo ancora più piccole. 113 E DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Imm. 4 CO PIA Analisi delle macro-particelle rugose comprese tra 0 e 0,8 mm (fondo scala) di grandezza dopo il trattamento Ygrene Oib. La statistica indica dimensioni medie delle fini di 16,4 nm - vedi punto (A). Le zone colorate in azzurro-blu contengono punti da 0,45 a 0,6 mm punto (B) che è il corrispondente del riquadro evidenziato sulla guancia destra del viso. Come si può notare, dopo il trattamento il volto della signora è meno rugoso e la colorazione azzurro-blu è diminuita e sostituita dalla dominante verde-gialla costituita da particelle più fini. I grani più fini si sono ridotti da una dimensione di 18,2 nm, a 16,4 nm; i grani più grossi si sono ridotti da 0,5 - 0,7 mm a 0,45, a 0,6 mm. 114 E NO NV EN DIB IL Imm. 5 Imm. 6 DIV ULG ATI VA Analisi rugosità lungo la linea evidenziata prima del trattamento. Le particelle più fini sono misurate in scala di micron a destra (in alto) dell’immagine. La media è di circa 10 micron. PIA Analisi rugosità lungo la linea evidenziata dopo il trattamento di 9 giorni. Le particelle più fini sono misurate in scala di micron a destra (in alto) dell’immagine. La media è di circa 7 micron. CO CONCLUSIONI Dopo 9 giorni di trattamento con cosmetici trattati con Bio Frequenze e due trattamenti con apparecchiatura Ygrene Oib, la granulosità delle particelle più fini (nanometri) e di quelle più grossolane (in micron) è diminuita del 30%. 115 NV EN DIB IL E TRATTAMENTO INESTETISMO CUTE tramite apparecchiatura Ygrene Oib Metodologia Un soggetto maschio di 45 anni di età, colpito dall’inestetismo soprattutto nella zona centrale del torace, è stato trattato con Bio Frequenze tramite apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib. A parte l’inestetismo, il soggetto riferisce di avvertire un leggero prurito nell’area interessata, che lo porta a grattarsi periodicamente, con aumento del rossore e principio di desquamazione. Sono state effettuate 12 sedute giornaliere con applicazioni di circa 40 minuti per volta. Di seguito si riportano i risultati strumentali del test. Imm. 2 ATI VA NO Imm. 1 Dopo 7 giorni di utilizzo di Ygrene Oib. Imm. 3 Dopo 12 giorni di utilizzo di Ygrene Oib. CO PIA DIV ULG Prima dell’utilizzo di Ygrene Oib. Nelle immagini delle pagine che seguono si vedrà un’elaborazione con spettri di varie frequenza e in fluorescenza. 116 Imm. 5 NV EN DIB IL E Imm. 4 Prima dell’utilizzo di Ygrene Oib. Dopo l’utilizzo di Ygrene Oib. Differenza spettrale tra le due immagini. VA NO Imm. 6 ATI Fotografia multispettrale con FUJI S3Pro UVIR. Imm. 8 PIA DIV ULG Imm. 7 CO Analisi in fluorescenza UV prima di Ygrene Oib. Analisi in fluorescenza UV dopo Ygrene Oib. 117 E Analisi in fluorescenza UV dopo Ygrene Oib NV EN DIB IL Analisi dimensioni e rilievo dell’area interessata dall’inestetismo prima del trattamento con Ygrene Oib. VA NO Imm. 9 ATI L’inestetismo è caratterizzato da micromacchie con dimensioni da 0,02 mm a 0,09 mm. PIA DIV ULG Imm. 10 CO Analisi del rossore della cute e delle macroparticelle (oltre 1500) prima del trattamento con Ygrene Oib. 118 NV EN DIB IL E Analisi dimensioni e rilievo dell’area interessata da inestetismo dopo 12 giorni di trattamento con Ygrene Oib. VA NO Imm. 11 ATI L’inestetismo è caratterizzato da micromacchie con dimensioni da 7 micron a 18 micron. PIA DIV ULG Imm. 12 CO Analisi del rossore della cute e delle macroparticelle (poco più di 200) dopo trattamento con Bio Frequenze di Ygrene Oib. 119 NV EN DIB IL E Analisi Dopo 12 giorni, il soggetto riferisce di non rilevare più il prurito fin dal secondo giorno, di sentirsi complessivamente in buona forma e di aver notato una diminuzione perimetrale dell’area interessata dall’inestetismo, compreso il rossore e la desquamazione. Le indagini Gli accertamenti strumentali sono stati eseguiti con riprese fotografiche digitali in modalità multispettrale con apparecchiatura Full-Spectrum FUJI S3-Pro UVIR e filtri interferenziali, scattando le fotografie prima del trattamento e a fine trattamento. NO Sono state misurate le aree interessate dall’inestetismo tramite applicativo software progettato per MatLab. CONCLUSIONI ULG ATI VA Dopo 12 giorni di applicazione con apparecchiatura Ygrene Oib, l’inestetismo si è ridotto notevolmente, di oltre il 70%. In particolare le piccole protuberanze soggette a desquamazione sono passate da un diametro dell’ordine del millimetro (mm 0,02 - 0,09) a grandezze intorno al micron (7-18), che equivalgono a mm 0,007 - 0,018. Il rossore della cute è notevolmente diminuito e le macchie arrossate si sono ridotte da circa 1500 a circa 200. Il soggetto riferisce di non avvertire irritazione fin dal 2°/3° giorno di applicazione e di avere riposato tranquillamente come non gli accadeva da tempo. PIA DIV Altre prove fotografiche. CO Contributo visivo ottenuto con Ygrene Oib, con risultati ottimali in pochi trattamenti anche contro gli inestetismi causati dall’acne. 120 NV EN DIB IL E TEST SU UN SOGGETTO FEMMINILE SOTTOPOSTO AD INTERAZIONE BIO FREQUENZIALE CON TRATTAMENTO INFRAROSSO (IR) E CON YGRENE OIB Si sono sperimentati gli effetti di due apparecchiature utilizzate in campo bio frequenziale riguardanti un erogatore di IR (frequenze dell’infrarosso) e il sistema bio frequenziale Ygrene Oib, eseguendo 10 sessioni di irraggiamento di 30 minuti per dieci giorni. I dati acquisiti prima delle sedute, durante e dopo i trattamenti, sono stati sommati e mediati in un’unica immagine che visualizza la capacità di risonanza nei tessuti e la biostimolazione con risposta spettrale organica in bande di frequenza. E’ stato stilato un rapporto istografico per frequenze delle bande interessate. ULG ATI VA NO Nell’immagine 1 e 2 si osservano i diversi gradienti di risposta e le diverse colorazioni che indicano le Bio Frequenze organiche sollecitate per risonanza. In entrambi i test si è analizzata la banda compresa tra 7 e 14 micron. Imm. 1 Biorisonanza con infrarosso IR Imm. 2 Biorisonanza con Ygrene Oib PIA DIV In entrambe le immagini, si nota un grado di biorisonanza dell’infrarosso ed una risposta ritardata delle parti più interne. Lo spettro infrarosso del semplice erogatore IR è entrato in biorisonanza con minore efficacia con l’organismo rispetto all’Ygrene Oib. Inoltre il numero di bande e di frequenze (corrispondente al numero di colori) organiche interessate al fenomeno di biorisonanza è inferiore in IR e maggiore nell’Ygrene Oib. CO Le finestre spettrali di circa 500 nanometri di banda-passante mostrano uno spettro a banda praticamente continuo nella prima parte (radiazione riflessa dalla cute) ed uno spettro discreto formato da picchi nella zona infrarossa più estrema (risposta delle parti più interne). 121 ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E Come si può notare nell’esempio in immagine 3, il diverso rapporto spettrale di picchi a frequenze più basse dell’infrarosso denota un interessamento della biofrequenza a livello di profondità maggiore nel test fatto con Ygrene Oib, rispetto a quello IR. Inoltre, il maggiore numero di bande e quindi di finestre spettrali rilevate, denota che un maggiore numero di componenti organici è stato interessato dalla biorisonanza con radiazione biospettrali. E’ evidente che la maggiore larghezza di banda di emissione dell’Ygrene Oib, che comprende anche le deboli microonde (non indagate in questo studio) e la curva di distribuzione spettrale (gaussiana) più somigliante all’emissione di Bio Frequenze del corpo umano, favorisce in modo più efficace tutti i fenomeni di biostimolazione e biorisonanza, innescando fenomeni di termoregolazione e di riequilibrio energetico e ionico a livello cellulare, anche ad una discreta profondità, favorendo tutti i processi di sintesi e di scambio informazionale cellulare. Le parti più interne hanno dato risposte differenziate nell’arco di 15-45 minuti dopo la fine del trattamento, ma non si esclude che alcune frequenze armoniche possano dare segnali di risposta differenziati nei tempi e nei vari soggetti. In uno studio precedente si erano osservate modificazioni delle risposte spettrali anche a distanza di alcune ore. Imm. 3 DIV A sinistra, esempio di finestra spettrale dopo trattamento con Ygrene Oib. A destra risposta di finestra spettrale dopo trattamento di apparecchiatura infrarosso. PIA Nella persona sottoposta al test, alla fine del ciclo di trattamenti, si notava visivamente un netto miglioramento degli inestetismi causati dalla cellulite, la pelle si mostrava più levigata, meno rugosa ed era notevolmente diminuita l’inestetica «buccia d’arancia». CO Inoltre la persona si sentiva in forma come non le capitava da tempo. 122 NV EN DIB IL E GLI INESTETISMI DELLA CELLULITE ATI VA Prova Nelle foto nella pagina seguente quelle eseguite prima rilevano delle macchie ipertermiche (zone calde, colori rosa-viola) più o meno sfumate che denotano la presenza di zone edematiche e sofferenza venosa. Si notano inoltre zone ipotermiche (violacee e marrone/ nero) che denotano zone fredde e poco irrorate. NO Consideriamo quanto riportato nel libro “L’Acqua Specchio della Vita scienza e conoscenza” di Ottaviano Costa, Dario Tessarotto, Carlo K. Cortella; Editoriale Delfino. Per l’eliminazione del Calcio (Ca), ad esempio, sono impiegate dall’organismo macromolecole lipidiche che si accumulano in alcune zone sottocutanee, che vengono poi a loro volta idratate per evitare concentrazioni saline eccessive (il soggetto ingrassa e presenta ritenzione idrica con la contemporanea comparsa di ampie zone di cellulite); oppure vanno a formare depositi cristallizzati sulle giunture affaticando le articolazioni per la perdita di fluidità con conseguenti dolori e blocchi. Diventa di fondamentale importanza anche nell’estetica usare strumenti come quelli a metodologia Ygrene Oib per contribuire ad eliminare l’acqua. In questo caso per contribuire a combattere gli inestetismi causati dalla cellulite. DIV ULG Le foto eseguite dopo un solo trattamento di apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib di 30 minuti, rilevate dopo mezz’ora dal trattamento, denotano un netto miglioramento delle zone trattate, solo una leggera ritenzione idrica (zone quasi omogenee con contorni sfumati). PIA Per sentirsi padroni del tempo CO Test effettuato presso il centro estetico di Stella Maris di San Marino da Silvia Martinini e Fabrizio Cornacchiari 123 NV EN DIB IL E ALCUNE PROVE NELL’ESTETICA Inestetismi causati dalla cellulite Addome dopo ULG ATI VA NO Addome prima Lato destro dopo PIA DIV Lato destro prima CO Gluteo destro prima Gluteo destro dopo 124 NV EN DIB IL E TEST ED INFORMAZIONI SUI CAPELLI E CUOIO CAPELLUTO Una gioia mantenerli come piacciono I capelli, benché non siano una cosa indispensabile, per uomini e donne sono un aspetto estetico molto importante. Le crisi perché sono in disordine o si stanno perdendo, sono grassi, sfilati, hanno la forfora, ecc. sono all’ordine del giorno, come la gioia se si riesce a mantenerli in ordine e a conservarli. Spesso, molti problemi ai capelli derivano da una non buona microcircolazione, da una carente ossigenazione del cuoio capelluto, da stress generalizzato. Se questi fattori possono essere una delle cause o concause dei vostri problemi a capelli e cuoio capelluto, Ygrene Oib sicuramente può aiutare. Molte sono le conferme di ottimi risultati da parte di utilizzatori contro la forfora, anche quella più ostinata. NO Imm. 1 CO PIA DIV ULG ATI VA Classificazione dell’alopecia androgenetica. 125 E MANTENERE IL BENESSERE DEI CAPELLI NV EN DIB IL Alopecia L’analisi Uno dei requisiti fondamentali per ottenere buoni risultati nei trattamenti per il mantenimento dei capelli e del loro benessere è quello di effettuare un’analisi corretta. I capelli, infatti, possono essere stressati o diradati per vari fattori, tra cui: alopecia androgenetica; alopecia areata senza area; telogen effluvium. Esistono casi in cui i capelli sono radi congenitamente (ipotrichie familiari). Per poter arrivare ad un’analisi corretta occorre un’attenta osservazione dei capelli caduti o delle anomalie, talvolta esami ematochimici, e sempre dei test di semplice esecuzione come: • il pull test; • il wash test; • il tricogramma. NO Il pull test consiste nell’esercitare una discreta trazione su alcune ciocche di capelli e poi contare i capelli che vengono asportati; se il numero è superiore a 6 si può presumere il caso di telogen effluvium. ATI VA Il wash test viene effettuato dalla persona che dovrà raccogliere i capelli che cadono durante lo shampoo. L’esperto poi conterà i capelli tipo vellus e quelli terminali, il rapporto tra i 2 indirizzerà l’analisi verso l’alopecia androgenetica o verso il telogen effluvium. Il tricogramma viene effettuato su una ciocca di capelli strappata secondo una metodica particolare e definisce il rapporto tra capelli in anagen e catagen. ULG Per poter intervenire sull’alopecia conviene sempre rivolgersi a dei professionisti specifici del settore. DIV Degli ottimi risultati si sono avuti anche con l’uso di trattamenti biofrequenziali Ygrene Oib. Specialmente quando la perdita o le problematiche dei capelli era causata anche da uno stress eccessivo e/o per una scarsa microcircolazione ed irrorazione dei tessuti interessati. La Forfora CO PIA La forfora è un fenomeno molto diffuso, più di quanto si pensi, e colpisce in modo particolare uomini tra i 15 e 60 anni, ma anche le donne non ne sono esenti. Si tratta di un problema che può mettere molto a disagio chi ne viene colpito, non di rado capita che le persone colpite rinuncino a molti incontri galanti o d’affari, perché si sentono a disagio. 126 NV EN DIB IL E Alcune cause Le cellule del cuoio capelluto in un normale processo si rinnovano ogni 25/30 giorni. La desquamazione, che è l’effetto forse più visibile con la forfora, avviene in 3/4 giorni. E’ naturale che se la desquamazione ed il rinnovo avvengono naturalmente in 30 giorni, è molto diluito. Questa alterazione al processo di rinnovamento lo fa avvenire in 3/4 giorni e l’effetto diventa molto visibile. Lo stress sia psicologico che fisico, l’alimentazione personale sbagliata o sbilanciata, le alterazioni ormonali, ecc. sono alcuni dei fattori all’origine di questo problema. Ma non vi sono solo problemi causati dal nostro comportamento: ci sono delle concause che aumentano l’effetto, in caso di forfora il Pityrosporum Ovale, un microorganismo di natura fungina presente normalmente sul cuoio capelluto, trova le condizioni favorevoli per proliferare generando un ulteriore aumento degli stati desquamativi. Che tipo di forfora abbiamo? Grassa o Secca? NO In base allo stato di sebo che ricopre il cuoio capelluto si può stabilire se sia forfora grassa o secca: in entrambi i casi la causa è un’eccessiva desquamazione. ATI VA Forfora grassa Seborroico è il termine per identificare il cuoio capelluto grasso. La cosa più visibile sono delle squame untuose che rimangono sul cuoio capelluto, infatti le cellule morte si uniscono tra di loro e rimangono sul cuoio capelluto trattenute dal sebo, dando quella spiacevole sensazione di sporco untuoso tra i capelli. Spesso in questi casi la cute verso la fronte dà anche una sensazione di antiestetico arrossamento. CO PIA DIV ULG Forfora secca In questo caso il cuoio capelluto è secco, non c’è sebo che trattenga le cellule morte, infatti si staccano dalla cute come piccole squame farinose e si depositano sul cuoio capelluto, tra i capelli e cadono spontaneamente dando quella spiacevole sensazione di nevischio, che si cerca sempre di eliminare prima di ogni incontro. 127 NV EN DIB IL E TEST SULLA CUTE E SUL CAPELLO CON YGRENE OIB Il test con Ygrene Oib è stato condotto con la finalità di osservarne gli effetti in banda termica (distribuzione della microcircolazione) e multispettrale (spettro cutaneo) sulla cute e sulla capigliatura. E’ stato effettuato un singolo test di circa 45 minuti tenendo il soggetto ad una distanza di circa 40 centimetri dall’apparecchiatura. Gli effetti sono visibili di seguito. VA NO Imm. 2 PRIMA DIV ULG ATI DOPO CO PIA Nell’immagine 2, in alto, a destra e a sinistra, fronte del soggetto sottoposto al test in banda visibile (normale foto). In basso si osserva, a sinistra, la microcircolazione prima dell’applicazione e, a destra, dopo un trattamento di circa 45 minuti di Ygrene Oib. I dati radiometrici rilevano un aumento di temperatura di circa 1 °C ed una migliorata distribuzione dell’energia in banda termica sia sulla fronte sia sull’attaccatura dei capelli. 128 E Imm. 4 NV EN DIB IL Imm. 3 VA NO In queste immagini si osserva la distribuzione termica per cluster spettrali su tutto il volto. A sinistra prima del trattamento, e a destra dopo l’applicazione di Bio Frequenze con Ygrene Oib. Si noti come tutta l’area del volto (a destra) si stia armonizzando ad una banda di colore viola-lilla. La distribuzione quasi monocromatica indica un numero inferiore di livelli spettrali differenti ed una tendenza alla vibrazione su una frequenza fondamentale (viola-lilla) indotta dalla risonanza con apparecchiatura Ygrene Oib. Analisi delle variazioni tra prima e dopo Ygrene Oib. Le zone colore “brown” sono quelle maggiormente interessate dai cambiamenti. Inserendo l’immagine prima come canale 1 e la successiva come canale 2 in un diagramma tipo “scatterplot” (figura successiva) si osserva uno spostamento più omogeneo nell’area verde corrispondente al canale 2 (immagine dopo Ygrene Oib). PIA DIV ULG ATI Imm. 5 CONSIDERAZIONI Gli effetti della biorisonanza con Ygrene Oib sembrano migliorare il livello di microcircolazione periferica e lo spettro cutaneo, favorendo il naturale afflusso di energia anche al cuoio capelluto. CO Diagramma scatterplot tra prima (ch1) e dopo (ch2). 129 E PER IL WELLNESS NV EN DIB IL EFFETTI DELLE CALZATURE YGRENE OIB (YO-100) NO Immagine termografica e spettro corporeo di un soggetto femminile di 40 anni in buona salute, prima di indossare le calzature con YO-100 in grado di emettere un opportuno insieme di onde elettromagnetiche appartenenti al campo degli infrarossi con lunghezza d’onda da 8 a 15 micron, visibili in Fig. 1 (termografia) e in Fig. 2 (immagine spettrale e relativo grafico probabilistico). VA Imm. 1 DIV ULG ATI Immagine 1 - Termografia in due parti, prima che il soggetto indossi le calzature. Si notano diverse aree ipotermiche comprese tra lo stomaco e il torace. Imm. 2 CO PIA Immagine 2 - Immagine nel dominio delle frequenze, a sinistra, e grafico della curva spettrale a destra, prima che il soggetto indossi le calzature. Si nota una forte dispersione (picco più piccolo a destra) e una diversa curva di ponderazione. Dopo 10 giorni di uso continuo delle calzature, il soggetto è stato riesaminato. NOTA: Immagine 3, di rilevanza più che le termo-immagini, sono le immagini spettrali che ci offrono informazioni interessanti sugli spostamenti di frequenza e sul picco di emissione corporea. 130 E NV EN DIB IL Imm. 3 NO Immagine 3 - Spettro corporeo dopo 10 giorni con calzature YO-100. Si nota uno sbilanciamento tra sopra e sotto delle curve spettrali. La parte del torace si sta bilanciando ed il picco di dispersione è scomparso. Le gambe e soprattutto i piedi si sono spostati in frequenza, come si nota dalla colorazione violacea. La biorisonanza con le calzature non ha ancora agito completamente e, molto probabilmente, l’organismo non ha ancora trovato il giusto equilibrio ma sta lavorando, come si vede nella parte superiore. ATI VA NOTA: osservando attentamente lo spettro tra il sopra ed il sotto del copro dell’immagine 3, si nota che le calzature hanno contribuito principalmente al bilanciamento della parte alta del corpo, fattore che va a confermare quanto applicato nella scuola orientale dei meridiani, ossia la linea diretta di canali che attraversano il corpo. Imm. 4 PIA DIV ULG Dopo 20 giorni, il soggetto che ha sempre indossato queste calzature, riferisce di sentirsi in ottima forma e molto carico energeticamente. Si è proceduto ad un altro rilievo come i precedenti (Immagine 4). CO Immagine 4 - Spettro dopo 20 giorni con calzature YO-100. Si nota un notevole progresso nel bilanciamento spettrale, con un’intensificazione delle medie e basse frequenze. La dispersione di energia verso l’ambiente è irrilevante. Le due curve sono simili, anche se non uguali. 131 NO Imm. 5 NV EN DIB IL E Il soggetto è stato ricontrollato dopo 30 giorni di uso continuo delle calzature e ci ha riferito di sentirsi in splendida forma fisica, come non si sentiva da tempo. Si è proceduto ad un altro rilevamento in immagini 5 (termografia) e 6 (spettro). Imm. 6 DIV ULG ATI VA Immagine 5 - Termografia dopo 30 giorni di uso continuo delle calzature con Ygrene Oib. Si nota un notevole aumento della temperatura corporea e del flusso energetico, con un miglioramento della microcircolazione estesa a tutto il corpo. CO PIA Immagine 6 - Spettro dopo 30 giorni di uso continuo delle calzature Ygrene Oib. Si nota un notevole miglioramento nei due spettri, molto simili tra loro, con una lieve intensificazione delle medie e basse frequenze. Questa fase sperimentale ha avuto lo scopo di rendere evidente l’andamento del flusso energetico dell’organismo dopo l’uso delle calzature con all’interno il materiale Ygrene Oib 100. L’apparecchiatura utilizzata per il rilevamento consiste in una telecamera termica di nuova generazione con tecnologia FPA (focal - plane - array), essa fornisce immagini di tipo qualitativo ed è in grado di evidenziare la più piccola variazione di flusso, nell’ordine di qualche centesimo di grado. 132 NV EN DIB IL E Calzature impermeabili al freddo realizzate con il materiale“Ygrene Oib-100” studio dell’Istituto Tecnologico dell’Abbigliamento NO Studi dimostrano che il YO-100 emette un insieme di deboli onde elettromagnetiche di lunghezza d’onda compresa tra le frequenze del visibile e le deboli microonde, con maggiore emissione della componente infrarossa. Questo insieme di onde risulta in grado di stimolare, mediante fenomeni che potremmo definire come di risonanza, la microcircolazione e di determinare, conseguentemente alla migliorata microcircolazione (e non solo per una pura e semplice trasmissione di calore da YO-100 al corpo umano) un incremento locale della temperatura corporea grazie al maggior afflusso di sangue. Allo scopo di verificare se e in quale misura le calzature realizzate con YO-100 siano in grado di innalzare la temperatura a livello dei piedi di uomini sani, abbiamo effettuato questo test nella stagione invernale in presenza di temperature esterne estremamente basse. Le calzature impermeabili al freddo sono state realizzate con il materiale Ygrene Oib-100 (YO-100) che risulta presente in tutto il rivestimento interno e nella soletta. DIV ULG ATI VA 1. Calzature impermeabili al freddo realizzate con YO-100 (modello 1.78Clo color verde militare e modello 1.62Clo color giallo-marrone). 2. Calzature in pelle, nuove, con l’interno in pelo (tipo 78) senza YO-100 (modello 2.1Clo). 3. Calzature in pelle, usate per un periodo di un anno, con l’interno in pelo (tipo 78) senza YO-100 . 4. Le calzature di controllo (tipo 78 sia nuove che usate) presentavano le me- desime caratteristiche delle calzature con YO-100. 5. Strumento per la misurazione automatica della temperatura corporea, co- stituito da un trasduttore di temperatura, un registratore automatico di dati e un’unità principale. L’intervallo di raccolta dati può essere stabilito di volta in volta secondo le necessità della ricerca, con una durata di raccolta dati fino a 12 ore. L’accuratezza della misurazione è ± 0.1°C. Metodi CO PIA 1. Test sulla ritenzione di calore Eseguito su 6 soggetti di sesso maschile in buona salute che indossavano un comune cappotto invernale. Due di loro indossavano le calzature YO-100 impermeabili al freddo (tipo 1.78Clo), due portavano le calzature nuove in pelle tipo 78 con l’interno in pelo senza YO-100 T e i rimanenti due le scarpe usate in pelle tipo 78 con pelo all’interno e senza YO-100. I soggetti stavano seduti all’esterno ove era presente una temperatura ambientale di circa (meno) -20 °C, e dopo 1.5 - 2 ore veniva misurata la temperatura corporea a livello delle dita dei piedi. 133 NV EN DIB IL E 2. Test sull’incremento di temperatura Alcuni soggetti indossavano le calzature impermeabili al freddo con YO-100 e altri le calzature di controllo (tipo 78 nuove e usate). I soggetti sono stati divisi in due gruppi: un gruppo è rimasto seduto a riposo, l’altro ha eseguito attivamente esercizi fisici per 30 minuti seguiti da 30 minuti di riposo, poi una corsa a piedi per una distanza di 6 chilometri. Si è quindi misurata la temperatura a livello delle dita dei piedi e la differenza di temperatura tra i soggetti che indossavano calzature YO-100 e quelle di controllo (sia nuove che usate), al fine di valutare la capacità del materiale YO-100 di generare un effetto di riscaldamento e/o minor raffreddamento locale del corpo. NO Risultati Confronto tra le calzature YO-100 e le calzature di controllo nella capacità di ritenzione del calore. L’immagine 1 mostra le modificazioni della temperatura misurata a livello delle dita dei piedi dei soggetti che indossavano le calzature con YO-100 e di quelli che portavano le scarpe in pelle tipo 78 nuove e usate. E’ risultato che la capacità di ritenere il calore delle calzature YO-100 era simile a quella delle scarpe in pelle tipo 78 nuove e lievemente migliore di quelle usate. ULG ATI VA Imm. 1 DIV Nel test sull’incremento di temperatura si è misurata la temperatura a livello del dorso del piede di tutti i sei soggetti in condizioni di riposo a 10, 30 e 60 minuti dopo l’inizio del test. I risultati sono stati analizzati statisticamente effettuando un T-test per campioni appaiati. La tabella 1 mostra che la temperatura dei piedi dei soggetti con le calzature YO-100 era superiore a quella di coloro che indossavano le calzature di controllo. La differenza media risultava di 2 - 4 °C. PIA Tabella 1 - valori di temperatura misurati in tempi diversi Tempo 27 28 Numero dei soggetti 29 30 31 32 Media Valore T P 0.1 2.5 4.0 4.3 4.3 1.2 2.67 1.71 <0.01 1.6 2.3 2.9 4.7 4.7 1.1 3.27 2.21 <0.01 60 min. 2.9 1.7 2.6 5.9 5.9 1.4 3.60 2.30 <0.01 CO 10 min. 30 min. 134 Imm. 3 CO PIA DIV ULG ATI VA NO Imm. 2 NV EN DIB IL E Le curve dell’immagine 2 mostrano i cambiamenti di temperatura dei soggetti che indossavano calzature con YO-100 e calzature di controllo, dopo lo svolgimento di una leggera attività fisica, con riposo e corsa. L’immagine 2 illustra la curva di temperatura misurata a livello delle dita dei piedi, mentre nell’immagine 3 la temperatura è stata registrata a livello del dorso del piede. I risultati ottenuti indicano che la temperatura delle dita e del dorso del piede, dopo un leggero esercizio fisico, era più elevata in chi portava calzature YO-100 rispetto ai controlli, suggerendo che il materiale YO-100 possa determinare indirettamente un effetto “calore”. Inoltre, dopo un intenso sforzo fisico come una corsa di 6 chilometri, la temperatura dei piedi dei soggetti con calzature di controllo raggiungeva i 37 °C a livello delle dita e 40 °C sul dorso del piede. Invece, nei soggetti con calzature YO-100 la temperatura risultava più bassa di circa 3 - 4 °C rispetto all’impiego di calzature di controllo, indicando così che YO-100 non contribuisce a innalzare la temperatura durante lo svolgimento di un intenso sforzo fisico, ma, semmai, la limita. 135 E Meccanismi e proprietà della ritenzione di calore delle calzature DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Nelle comuni calzature invernali la ritenzione di calore è dovuta alla presenza di un materiale isolante che permette solo un limitato ricircolo di aria per impedire che il calore del piede venga disperso all’esterno. In genere, l’entità del calore trattenuto dallo strato isolante è proporzionale anche alla quantità di aria contenuta nello stesso strato isolante. Maggiore è la quantità di aria trattenuta e maggiore è lo spessore dello strato isolante e, così, più elevato sarà l’indice di ritenzione di calore, seppure ciò sia vero solo fino a un determinato spessore al di sopra del quale l’entità di calore ritenuto non aumenta. Questa modalità di ritenzione di calore è definita “ritenzione passiva di calore”. Il riscaldamento dei piedi dipende dal calore e dalle sostanze nutritive apportate dalla circolazione sanguigna. Dall’utilizzo dei nutrienti si genera calore che reintegra le perdite e mantiene in equilibrio il calore di tutto l’organismo dopo i processi di ossidazione. Se la circolazione del sangue viene incrementata, specie la microcircolazione, l’organismo ha a disposizione una quantità tale di calore da prevenire fenomeni di congelamento in presenza di temperature esterne rigide (“ritenzione attiva di calore”). Le comuni calzature presentano solo la ritenzione passiva di calore ed una riduzione della dispersione di calore nel tempo per mezzo di strati puramente isolanti; tuttavia, al diminuire della temperatura dei piedi ciò causa a sua volta un ulteriore rallentamento della microcircolazione e quindi la perdita di questo importante meccanismo di compensazione - regolazione attiva della temperatura. Le calzature Ygrene Oib possiedono all’interno uno strato di materiale YO-100 in grado di emettere un opportuno insieme di onde elettromagnetiche appartenenti al campo degli infrarossi con lunghezza d’onda di 8 ÷ 15 µm e con tasso di biorisonanza dell’84%. L’organismo umano emette anch’esso onde infrarosse di 2,5 ÷ 15 µm e, come sostiene la legge di Jeiahoph, un corpo che bene emette altrettanto bene assorbe. Quindi le frequenze emesse dal materiale YO100 saranno sicuramente armonizzate dall’organismo umano con conseguente miglioramento della microcircolazione. I test eseguiti sui topi hanno confermato che YO-100 può aumentare in modo significativo la microcircolazione. I dati dell’immagine 1 mostrano che la ritenzione di calore delle calzature Ygrene Oib è simile a quella delle calzature nuove tipo 78, ma osservando la tabella 1 emerge che le calzature Ygrene Oib, a differenza delle calzature di controllo, hanno la proprietà di incrementare la temperatura dei piedi di 2 - 4 °C, migliorando la circolazione sanguigna. CO PIA Proprietà di regolazione della temperatura delle calzature YO-100 Il materiale YO-100 ha la capacità di migliorare la circolazione sanguigna, fatto che si traduce in un aumento della temperatura corporea. Viene ora spontanea una domanda: questo “effetto calore” non potrebbe essere eccessivo, specie dopo una corsa o un’attività fisica in genere? Per tale motivo il test è stato effettuato in diverse condizioni di attività. L’immagine 2 mostra che la temperatura dei piedi dei soggetti che indossavano calzature Ygrene Oib era superiore a quella dei controlli durante un’attività fisica di media intensità. 136 NV EN DIB IL E Tuttavia, nello svolgimento di uno sforzo fisico maggiore, quale una corsa di 6 chilometri, la temperatura dei piedi di coloro che portavano calzature Ygrene Oib era inferiore rispetto ai controlli. Questo suggerisce che il materiale YO100 possa svolgere proprio un’azione di regolazione della temperatura. Infatti, quando ci si trova in presenza di temperature basse YO-100 determina indirettamente un aumento della temperatura dei piedi, prevenendo così fenomeni di congelamento; d’altra parte quando l’organismo è sottoposto ad un’intensa attività la temperatura dei piedi viene ridotta. Si può ipotizzare che le scarpe con Ygrene Oib regolarizzino e migliorino la circolazione. Istituto Tecnologico dell’abbigliamento VA NO Imm. 4 Si nota nella figura che il piede con Ygrene Oib a 20° C sotto zero si mantiene più caldo di quello senza Senza Ygrene Oib ATI Con Ygrene Oib DIV ULG Prove termocaloriche. Senza Ygrene Oib PIA Con Ygrene Oib CO Le prove termocoloriche, confermano che Ygrene Oib può contribuire per un equilibrato bilanciamento della temperatura corporea. 137 E NV EN DIB IL YGRENE OIB NEGLI AMBIENTI CONFINATI ALCUNE PROVE Si armonizza nell’ambiente. ULG ATI VA NO Per un miglior lavoro in ufficio, aiuta la concentrazione e contribuisce a migliorare l’operatività. DIV Per un miglior studio aiuta la concentrazione e l’attenzione. Considerazioni sui test ambientali CO PIA Il miglioramento delle Bio Frequenze nell’ambiente abitativo o del luogo di lavoro ove risiedono le persone, sembra poter migliorare lo stato di benessere nonché la predisposizione naturale del soggetto alle attività giornaliere di routine. La sperimentazione ha fornito dati che pongono l’apparecchiatura Ygrene Oib al centro delle attenzioni come strumento naturale indispensabile, da utilizzarsi giornalmente negli ambienti abitativi e nei luoghi di lavoro, di svago e negli ambienti predisposti al relax, alle strutture sportive, per favorire il benessere psicofisiologico delle persone che vi sostano. 138 NV EN DIB IL E Effetti dell’Ygrene Oib a distanza in spazi chiusi con persone Ambienti domestici e luoghi di lavoro (ambienti confinati) Soggetto ripreso in area abitativa NO Un soggetto donna, con ridotte capacità di deambulazione e costretto a stare per molte ore in casa seduto su una sedia a rotelle, è stato sottoposto all’azione attiva di Ygrene Oib con una regolazione a bassa intensità per due ore a più di 2 metri di distanza. Le finalità di tale sperimentazione sono state quelle di osservare gli adattamenti biospettrali e termici nell’ambiente e sul soggetto, e annotarne eventuali modificazioni relazionabili ad un possibile miglioramento della qualità spettrale in spazi chiusi. Per tale sperimentazione non sono state, volutamente, create le condizioni di circolo o ricambio d’aria, naturale o forzata, per non alterare il dato sperimentale di natura radiometrica. L’erogazione è durata 2 ore, e sono state riprese 3 immagini, rispettivamente: VA 1° - prima di accendere l’apparecchiatura Ygrene Oib; 2° - subito dopo lo spegnimento della stessa (2 ore dopo); 3° - a distanza di 2 ore con apparecchiatura spenta. ATI Le immagini di base in formato “raw” (non ancora elaborate) e di seguito riportate, mostrano le tre fasi descritte. Si aggiunge, inoltre, una quarta immagine rappresentante l’Ygrene Oib in funzione nell’ambiente durante la sperimentazione. Imm. 2 PIA DIV ULG Imm. 1 CO Immagine 1 - sopra a sinistra con Ygrene Oib in OFF prima della prova. Immagine 2 - sopra a destra dopo 2 ore di trattamento ambientale con Ygrene Oib. 139 Imm. 4 Immagine 3 - sopra a sinistra dopo due ore dallo spegnimento dell’apparecchio Ygrene Oib. NV EN DIB IL E Imm. 3 Immagine 4 - sopra a destra l’apparecchiatura Ygrene Oib al momento dello spegnimento in ON. Imm. 2b DIV ULG ATI Imm. 1b VA NO Nelle immagini che seguono si mettono in evidenza con colori della palette spettrale, i cambiamenti sul soggetto e sull’ambiente unitamente ad una rappresentazione tipo “scatter-plot” a destra in basso, che mostra l’area principale di azione in corrispondenza dell’area che comprende il soggetto. Imm. 4b CO PIA Imm. 3b 140 Dall’alto verso il basso le tre immagini spettrali relative alle fasi della sperimentazione e l’area “scatter-plot” di maggiore densità spettrale ed energetica (in basso a destra). Le aree con maggiore densità sono colorate in verde e le maggiori in rosso scuro. E 1c Imm. 1c - Curva spettrale tra 8 e 14 micron prima dell’azione attiva con Ygrene Oib. NV EN DIB IL 1d Imm. 1d - Disponibilità di frequenze biocompatibili nell’ambiente. Prima dell’azione attiva con Ygrene Oib. 2d ATI VA NO 2c ULG Imm. 2c - Curva spettrale tra 8 e 14 micron dopo 2 (due) ore di azione attiva con Ygrene Oib. Imm. 2d - Si evidenzia un incremento della disponibilità nell’ambiente di frequenze biocompatibili. Dopo 2 ore di Ygrene Oib 3c PIA DIV 3d CO Imm. 3c - Curva spettrale tra 8 e 14 micron a 2 ore di distanza dalla fine del trattamento con Y.O. in OFF. Imm. 3d - Si evidenzia un ulteriore incremento della disponibilità nell’ambiente di frequenze biocompatibili. Dopo 2 ore dalla fine del trattamento. 141 E Considerazioni sull’inviluppo spettrale Imm. 5 - Report radiometrico in riferimento all’immagine 1. CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL Nei tre grafici precedenti in cui viene mostrato lo spettro di ogni immagine, si nota come nella 2° e 3° curva via sia stato effettivamente un aumento dell’energia radiante, essenzialmente dovuto all’aumento di temperatura nell’ambiente per opera dell’apparecchiatura e, soprattutto, una distribuzione spettrale con andamento maggiormente lineare, ovvero con meno picchi ed avvallamenti. Questo denota un miglioramento della distribuzione e un allargamento della base spettrale delle energie ambientali e sul soggetto presenti prima della sperimentazione, il che favorisce un clima dove il soggetto sosta, più ricco di Bio Frequenze bilanciate alla frequenza di risonanza umana ottimale. Test radiometrico della distribuzione energetica prima e dopo trattamento con Ygrene Oib (delle immagini 1 e 3). Imm. 6 - Report radiometrico in riferimento all’immagine 3. 142 NV EN DIB IL E AMBIENTE TRATTATO CON YGRENE OIB SENZA PERSONE Un ambiente domestico privo di persone è stato irrorato con Bio Frequenze a bassa intensità per circa mezz’ora. Sono state riprese immagini prima, durante e dopo 2 ore dalla fine del trattamento. Le immagini che seguono riprese nell’intervallo spettrale tra 8 e 14 micron in un intervallo di temperatura compreso tra 19 e 31 °C mostrano i risultati del test. Immagine nel visibile. VA Imm. 2 NO Imm. 1 CO PIA DIV ULG ATI Imm. 3 143 Imm. 4 NV EN DIB IL E Imm. 5 ULG ATI VA NO Imm. 6 CO PIA DIV Profilo spettrale dell’ambiente nelle due diagonali prima del trattamento (immagine in alto a sinistra con spettro grafico in nero a destra - profilo 1), ed a distanza di 2 ore dal trattamento (immagine in basso a sinistra con spettro colore rosso a destra - profilo 2). E’ evidente un incremento dell’energia e soprattutto una stabilizzazione e armonia delle frequenze nell’ambiente che tendono all’osmosi, come si nota dall’andamento più lineare del grafico colorato in rosso. Profilo 2 dopo trattamento con generatore (BFS) Ygrene Oib. 144 Imm. 7 NV EN DIB IL E Imm. 8 NO Rumore termico prima del trattamento a sinistra, immagine 7 e dopo 2 ore, immagine 8, a destra. VA Correlazione tra l’intensità termica e la frequenza nell’ambiente rilevata sui pixel delle immagini prima e dopo il trattamento. CONCLUSIONI CO PIA DIV ULG ATI Dopo 2 ore dall’irraggiamento nell’ambiente di Bio Frequenze da Ygrene Oib, pur essendo aumentata la temperatura nell’ambiente di circa 1,5 °C il fattore determinante che caratterizza le due situazioni è la normalizzazione della distribuzione energetica e spettrale nell’ambiente che, per quanto possa sembrare assurdo, a fronte di un aumento di temperatura produce al contrario un’armonizzazione del rumore termico che, nella media dei valori, è addirittura più bassa rispetto all’inizio. 145 NV EN DIB IL E L’ACQUA: FONTE DI VITA, BENESSERE, BELLEZZA E MIGLIORI PERFORMANCE SPORTIVE L’acqua ricopre gran parte della terra, l’essere umano ne è composto per più dell’80%. L’acqua ha proprietà uniche ed è indispensabile alla vita, ma anche le sue capacità sono soggette alle leggi che regolano la vita ed il benessere. VA NO Quando beviamo acqua che non ha caratteristiche bioenergetiche coerenti non assimiliamo i sali in essa disciolti e le informazioni portate dalle molecole d’acqua non sono in armonia con il nostro sistema energetico. Il nostro corpo si adopera, allora, per eliminarne i soluti, che risultano solo una zavorra non assimilabile. Sprechiamo il liquido coerente delle nostre cellule per ristrutturarlo in modo da idratare i tessuti che lo necessitano, creando paradossalmente una disidratazione. La nostra Energia è in grado di neutralizzare le Frequenze Nocive per un po’ di tempo, ma se siamo costantemente sottoposti ad esse e ad altri fattori inquinanti, nell’aria, nel cibo, ecc. il nostro sistema immunitario si indebolisce ed il liquido interstiziale accumula tossine e sali inorganici difficili da eliminare. A volte la cattiva qualità dell’acqua potabile porta a bere acqua minerale imbottigliata. Ma l’alto residuo fisso di alcune acque minerali è difficilmente assimilabile dal nostro organismo. Infatti, solo i minerali legati organicamente ai cibi sono assimilabili. I minerali presenti nelle acque a bassa energia non lo sono, inoltre sottopongono il corpo ad uno sforzo metabolico per essere chelati e smaltiti. ULG ATI Per l’eliminazione del Calcio (Ca), ad esempio, sono impiegate dall’organismo macromolecole lipidiche che si accumulano in alcune zone sottocutanee, che vengono poi a loro volta idratate per evitare concentrazioni saline eccessive (il soggetto ingrassa e presenta ritenzione idrica con la contemporanea comparsa di ampie zone di cellulite); oppure vanno a formare depositi cristallizzati sulle giunture affaticando le articolazioni per la perdita di fluidità con conseguenti dolori e blocchi. CO PIA DIV Tratto da “L’Acqua Specchio della Vita scienza e conoscenza” di Ottaviano Costa, Dario Tessarotto, Carlo K. Cortella; Editoriale Delfino. 146 E Acqua trattata con Ygrene Oib Imm. 2 Prima del trattamento Subito dopo il trattamento Imm. 5 Un quarto d’ora dopo Imm. 6 ULG ATI VA Imm. 4 Imm. 3 NO Imm. 1 NV EN DIB IL L’acqua proveniente dalle normali tubature domestiche è stata trattata per 20 minuti con Ygrene Oib. Le immagini che seguono mostrano una ciotola in vetro colma d’acqua ripresa dall’alto. I cambiamenti termici e spettrali riguardano la porzione elettromagnetica in banda termica compresa tra 8 e 14 micron. Mezz’ora dopo Due ore dopo Imm. 8 PIA DIV Imm. 7 Un’ora dopo CO Densità spettrale prima del trattamento Densità spettrale dopo due ore dal trattamento 147 E Imm. 10 NV EN DIB IL Imm. 9 Deviazione Standard dopo il trattamento con Ygrene Oib. NO Deviazione Standard prima del trattamento. Imm. 12 PIA DIV ULG ATI VA Imm. 11 CO Variazioni termiche e variazioni spettrali dopo un quarto d’ora. 148 Imm. 14 NV EN DIB IL E Imm. 13 Prima Dopo due ore NO Traccia delle particelle contenute in acqua prima del trattamento a sinistra e dopo il trattamento Ygrene Oib, a destra. A sinistra prima del trattamento si notano più di 300 particelle sopra i 30 micron. Dopo il trattamento con Ygrene Oib le particelle non sono apprezzabili, come si nota dall’immagine. VA Si può ipotizzare che Ygrene Oib contribuisca ad aiutare l’acqua ad acquistare maggiore purezza. ATI Conclusioni ULG E’ interessante notare che nella terza immagine dopo un quarto d’ora, si ha un’improvvisa variazione di spettro ed un calo di temperatura (apparentemente di circa 3 °C) per ritornare nella normalità nelle immagini seguenti. Si nota anche un aumento della omogeneità della temperatura e dello spettro di emissione che si stabilizza nell’ultima immagine. Il fenomeno dell’apparente peggioramento nelle prime fasi iniziali è un comportamento che di solito abbiamo riscontrato anche in altri composti, soprattutto biologici e sull’essere umano. DIV La classificazione spettrale registra la presenza di 8 bande discrete all’inizio, che diventano 10 nell’ultima immagine. Il grafico tipo “box-plot” mostra un miglioramento del bilanciamento spettrale e un aumento dell’energia nei tre colori RGB che costituiscono i vari cluster conteggiati. CO PIA E’ indubbio che a livello molecolare, la risposta elettromagnetica dell’acqua è diversa dalla situazione iniziale prima del trattamento con Bio Frequenze. Queste ultime sembrano avere aiutato la “memoria” dell’acqua che ne conserva traccia nel suo spettro di emissione, riportandola ad una purezza naturale. 149 NV EN DIB IL Modalità sperimentali E Test multiplo acqua ATI VA NO Nella sperimentazione che segue sono stati utilizzati 4 recipienti in vetro contenenti acqua del rubinetto di casa in eguale misura. Le quattro ciotole d’acqua sono state messe a circa 2 metri di distanza l’una dall’altra, e sono state riempite con la medesima acqua proveniente da una caraffa, anch’essa in vetro, preventivamente riempita. Due dei recipienti sono stati trattati con Ygrene Oib e due, di controllo, non sono stati trattati. Nella sperimentazione sono state introdotte le seguenti variabili sperimentali per ogni contenitore: 1° recipiente contenente acqua è stato posizionato a parte e NON è stato trattato in nessun modo, 2° recipiente contenente acqua è stato immerso in un avvolgimento formato da un filo di collegato a corrente 230 Volts alla quale è collegata una lampada di tipo alogeno da 60 Watt di potenza. L’avvolgimento circoscrive il recipiente e la lampada è a circa venti centimetri dallo stesso, 3° recipiente anch’esso come il precedente si trova immerso dal campo elettromagnetico generato da una lampada alogena uguale come nel 2° recipiente. Sopra questa ciotola a circa 30 centimetri di distanza è situato anche il generatore di Bio Frequenze Ygrene Oib attivo a bassa intensità. Il trattamento è durato 20 minuti circa, 4° recipiente è stato trattato unicamente con Bio Frequenze di Ygrene Oib per circa 20 minuti. DIV ULG Sono state registrate immagini in banda termica tra 8 e 14 micron a intervalli regolari e rispettivamente: Prima del trattamento Subito dopo il trattamento Dopo ¼ d’ora Dopo mezz’ora Dopo 1 ora Dopo 2 ore Dopo 4 ore CO PIA Il monitoraggio è stato applicato in egual misura, sia alle ciotole trattate con Ygrene Oib che a quelle non trattate che fungono da controllo. 150 Acqua NON trattata più lampada alogena da 60 W NO Acqua NON trattata NV EN DIB IL E Fotografie nel visibile delle 4 ciotole d’acqua utilizzate Acqua trattata solo con Ygrene Oib VA Acqua trattata con Ygrene Oib più lampada alogena da 60 W Range della Temperatura ULG ATI Immagini in sequenza acqua non trattata PIA DIV Acqua NON trattata (inizio) CO Acqua NON trattata dopo 1 ora Acqua NON trattata dopo un quarto d’ora Acqua NON trattata dopo mezz’ora Acqua NON trattata dopo 2 ore Acqua NON trattata dopo 4 ore 151 NV EN DIB IL E Acqua + lampada alogena 60 watt non trattata Acqua + L.A. 60W NON trattata dopo ¼ d’ora. Acqua + L.A. 60W NON trattata dopo 1 ora. Acqua + L.A. 60W NON trattata dopo 2 ore. VA NO Acqua + L.A. 60W NON trattata (inizio). Acqua + L.A. 60W trattata dopo mezz’ora. Acqua + L.A. 60W trattata dopo 4 ore. ULG ATI Acqua + lampada alogena 60 watt trattata con Ygrene Oib PIA DIV Acqua + L.A. 60W trattata dopo 20 minuti. CO Acqua + L.A. 60W trattata dopo 1 ora. Acqua + L.A. 60W trattata dopo ¼ d’ora. Acqua + L.A. 60W trattata dopo mezz’ora. Acqua + L.A. 60W trattata dopo 2 ore. Acqua + L.A. 60W trattata dopo 4 ore. 152 E Acqua subito dopo trattata per 20 minuti. ULG ATI VA NO Acqua prima trattamento con Ygrene Oib. NV EN DIB IL Acqua trattata solo con Ygrene Oib Acqua trattata dopo mezz’ora. PIA DIV Acqua trattata dopo un quarto d’ora. CO Acqua trattata dopo 1 ora. Acqua trattata dopo 2 ore. 153 Acqua trattata dopo 4 ore. E NO NON trattata + lampada alogena dopo 4 ore (389 particelle con media di 154.96). DIV ULG ATI VA Acqua NON trattata dopo 4 ore (353 particelle con media di 159.57). NV EN DIB IL Differenze CO PIA Acqua trattata con Ygrene Oib + lampada Acqua trattata solo con Ygrene Oib dopo alogena dopo 4 ore (376 particelle con 4 ore (534 particelle con media di 140.84). media di 140.97). 154 E Acqua NON trattata + lampada alogena dopo 4 ore. ULG ATI VA NO Acqua prima trattamento con Ygrene Oib. NV EN DIB IL Distribuzione particelle grossolane con reti neurali DIV Acqua trattata con Ygrene Oib + lampada alogena dopo 4 ore. Acqua trattata solo con Ygrene Oib dopo 4 ore. Conclusioni CO PIA Dal test sperimentale eseguito si possono trarre le seguenti considerazioni: 1. L’acqua non trattata non ha subito particolari modificazioni nel tempo se non un graduale aumento della temperatura di circa 0.4/0.8 °C. 2. L’acqua trattata con la lampada alogena da 60 Watt non ha riportato varia- zioni degne di rilievo. In entrambi i casi, compreso il precedente, l’acqua del contenitore presenta solo una leggera disomogeneità di distribuzione dello spettro con l’area superiore leggermente più emissiva della parte inferiore. 155 NV EN DIB IL E 3. L’acqua trattata con lampada alogena + Ygrene Oib presenta una situazione omogenea subito dopo il trattamento, ma nelle fasi successive tende a per- dere parzialmente l’equilibrio spettrale. In altre parole, anche se non sappia- mo con precisione come i campi elettromagnetici abbiano interagito all’in- terno del sistema Acqua Lampada - Ygrene Oib, sembrerebbe che l’effetto “riverbero” di risonanza spettrale che normalmente si genera nei sistemi mo- lecolari che sono stati esposti per un certo periodo di tempo a Ygrene Oib, venga smorzato, attenuato, ridotto, dall’interferenza dell’elettrosmog. 4. L’acqua trattata unicamente con Ygrene Oib, al contrario, riporta l’effetto di “riverbero” della risonanza anche dopo 4 ore mostrando un miglioramento generale della distribuzione della temperatura e dello spettro. Rispetto all’ini- zio, dopo 2 e 4 ore si osservano variazioni di 1.0/1.5 °C con buona omo- geneità della densità spettrale. Si conferma, come da esperienza preceden- te, un leggero effetto inversione, ovvero di peggioramento dello spettro, a circa ¼ d’ora e mezz’ora dall’inizio ed un graduale miglioramento nelle fasi successive. CO PIA DIV ULG ATI VA NO Nelle analisi che seguono si mostrano le differenze del numero di particelle estranee (calcare ed altre sostanze disciolte) nell’acqua. Si osserva che l’acqua trattata con Ygrene Oib, sia nel test con la lampada alogena che in quello senza la lampada, presenta un numero superiore di particelle di dimensioni inferiori molto probabilmente parzialmente disciolte sia dal contributo calorico che dallo spettro di frequenze. Il test con Reti Neurali identifica anche particelle non visibili e bolle d’aria createsi nell’acqua. Si vede con chiarezza che rispetto all’acqua non trattata, quelle trattate con Ygrene Oib presentano particelle molto più piccole. La rappresentazione viene fatta per aree quadrate di colore rosso e verde. In rosso sono pixel meno emissivi rispetto al contesto, ed in verde più emissivi e luminosi. L’effetto delle Bio Frequenze di Ygrene Oib sembra aver interessato non solo l’area all’interno della ciotola, dove è contenuta l’acqua, ma anche le zone limitrofe esterne, anch’esse irrorate con Ygrene Oib. L’ipotesi è che nelle zone esterne, le polveri presenti si siano disgregate in particelle più piccole e quindi più numerose. Questa azione è interessante e fa supporre una capacità di diminuire il particolato presente nell’aria. Possiamo concludere comunque che l’acqua interessata dallo spettro di frequenze di Ygrene Oib sembra reagire molto bene all’effetto risonanza disciogliendo, tra l’altro, le particelle solide presenti. L’acqua unicamente trattata con Ygrene Oib è stata fatta bere per due giorni a persona sofferente di colpi di tosse, con buoni risultati sulla mitigazione del numero dei colpi stessi. 156 NV EN DIB IL E OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI IN NATUROPATIA di Marco Lo Russo (Naturopata, Docente Scuola Italiana di Naturopatia presso l’Istituto di Medicina Naturale di Urbino) CO PIA DIV ULG ATI VA NO Gli approcci naturopatici guardano sempre con sospetto alle “apparecchiature” frutto della tecnologia moderna. Figlia dei tempi che furono la Naturopatia è attenta che tutto il suo agire si svolga nell’alveo di Madre Natura, dove difficilmente trovano posto le prometee pretese delle moderne impostazioni tecnologiche. Con queste idee ben chiare ho intrapreso l’analisi delle apparecchiature che sfruttano la tecnologia Ygrene Oib (bio-elettromagnetica) della quale ebbi notizia svariati anni or sono, tramite il lavoro della Giulia Boschi sulle metodologie orientali. A quel tempo nonostante il notevole interesse suscitato in me da quegli scritti non potei dar corso ad alcunché, non riuscendo a disporre di nessuna apparecchiatura. Solo un caso fortuito me ne ha dato in seguito l’occasione. Le basi teoriche sulle quali si fonda questa tecnologia sono veramente salde, provenendo dalla tradizione orientale, che insieme a quello indiano, rappresenta uno dei grandi sistemi naturopatici presenti ai giorni nostri. Le antiche teorie dell’energia, del suo scorrere nel corpo (meridiani), del suo tesaurizzarsi (organi), del suo trasformarsi (visceri), ecc. ecc. hanno permesso di studiare l’uomo dal punto di vista scientifico non solo come struttura somatica e funzionale, ma anche come struttura bio-elettromagnetica. Per la tradizione orientale, l’esistenza dell’energia umana non solo è reale ed inconfutabile, essendo l’elemento portante di tutto il loro agire sia preventivo sia promozionale, ma è altrettanto certa la sua manipolabilità e la sua trasmissibilità. Sono certo che questa consapevolezza con tutte le sue positive conseguenze farà parte delle buone abitudini future per chi voglia mantenere un ottimale stato di benessere. Logica conseguenza di questi presupposti teorici è stata l’analisi dettagliata delle effettive emissioni bio-elettromagnetiche umane, sia nello stato di benessere e malessere e in quell’iperstato che caratterizza certi praticanti di tecniche energetiche (Qi Gong), presupposto funzionale perché sia possibile la manipolazione e l’emissione volontaria dell’energia da parte dell’uomo. Una volta concretamente vista, con il suo caratteristico imprinting bio-elettromagnetico l’ENERGIA UMANA, il pragmatico ingegno orientale ha messo a punto degli apparecchi e dei materiali con una tecnologia in verità molto semplice con un corpo emittente, formato da ossidi e sulfuri minerali (la tipologia e miscela dei quali è oggetto di brevetto internazionale) in grado di replicare pressoché fedelmente l’emissione bio-elettromagnetica umana. Questo, più l’intelligente sfruttamento del noto fenomeno fisico della Risonanza, che si realizza anche a livello delle strutture biologiche (biorisonanza) hanno permesso di mettere a punto un’apparecchiatura veramente polifunzionale nell’ambito del benessere umano. I macchinari che sfruttano la metodica Ygrene Oib quindi sono utili non soltanto in campo del mantenimento vero e proprio, ma anche in quello più propriamente preventivo (come vivere in ambienti sani, alimentarsi in modo appropriato 157 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E ecc), nonché promozionale e quindi di più specifica pertinenza naturopatica. Tali apparecchiature e materiali possono essere estremamente utili nel promuovere uno stato di benessere generale, caratterizzato da un buon “equilibrio elettromagnetico”, elemento indispensabile per qualsiasi atteggiamento preventivo vero e proprio. Per la naturopatia la causa fondamentale degli squilibri bioenergetici, che sono alla base delle più varie problematiche, è la STASI, cioè la cattiva circolazione del sangue, dei fluidi corporei e dell’energia nelle sue varie espressioni. L’effetto primo dell’apparecchiatura in esame è quello di incrementare notevolmente la circolazione di quanto affetto da STASI agendo quindi in senso benefico su qualsiasi stato. Da qui il suo uso, che può essere aspecifico, finalizzato vale a dire al benessere generale e a coadiuvare le varie problematiche, oppure estremamente specifico, trattando i più svariati problemi, sfruttando il trattamento di particolari zone corporee derivate da una mappatura zonale riflessa del corpo caratteristica di questa metodologia che per certi versi sfrutta e semplifica la teoria dei meridiani e dei tradizionali ago-punti cinesi. Pur sempre trovandosi di fronte ad un “apparecchio”, dal punto di vista naturopatico non possiamo quindi che accettarne sia la teoria che vi sottintende che l’applicazione pratica dimostratasi veramente efficace. La tecnologia moderna può certamente essere utile in ambito naturopatico, ma per rispondere ai suoi criteri deve sviluppare applicazioni che non hanno effetti collaterali, che quindi rispettino l’ambiente interno all’uomo nonché quello esterno, che siano utili sia in senso preventivo che di ripristino degli equilibri bioenergetici. Le apparecchiature che utilizzano la tecnologia Ygrene Oib rispondono certamente a tutte queste esigenze. 158 E BIO FREQUENZE ED ENERGIE SOTTILI NV EN DIB IL di Massimo Fulgini, Naturopata-Bioenergetico docente Scuola di Naturopatia SIMO Milano VA NO Bio Frequenze ed energie sottili: Facciamo un po’ di chiarezza Da più di 25 anni mi interesso ed mi occupo del settore del benessere. Oltre alla formazione base in Naturopatia e Bioenergetica, ho frequentato decine e decine di seminari, corsi, incontri, stages di metodiche diverse. Ogni volta che si parla di benessere, inevitabilmente si parla di energia. Quell’energia, ahimè, non ancora misurabile, ma che ognuno di noi sente dentro e non sa definire. Frasi del tipo: sono cotto, mi manca energia, hai visto che energia aveva il tipo durante il concerto, l’incontro di calcio, ecc. ci danno una chiara visione di quanto ognuno di noi sente ma non può misurare scientificamente… Proprio cosi, non si può spiegare un gusto se non lo si assaggia… Con l’avvento delle tecnologie informatiche, che semplificano e velocizzano l’accesso a tutte le informazioni, sempre più persone sono in grado di ricevere risposte ad ogni tipo di richiesta; si legge di tutto, tutti scrivono di tutto ed apparentemente ognuno detiene la verità assoluta anche se spesso in contrasto con le altre… penso che ognuno di noi possieda solo una parte di questo immenso puzzle che si chiama energia. Nel mio piccolo ed in poche righe vorrei dare un contributo in base all’esperienza maturata in questi anni, insieme a concetti ed informazioni prese su testi vari (vedi bibliografia). ATI Materia ed energia CO PIA DIV ULG Un grafico, pubblicato dallo Scientific American (rivista scientifica, vol. 12 n° 2), dal titolo “The once and future Cosmos”, illustra le ipotetiche percentuali di energia/materia nell’universo ed afferma che: • Il 70% è materia oscura • Il 26% è materia oscura esoterica • Il 4% è materia visibile e non luminosa Pare proprio che quella che noi chiamiamo “materia” altro non sia che solo il 4%. Niente male come inizio. D’altronde, la fisica moderna da più di mezzo secolo ha scoperto che il Vuoto, l’Universo e l’Uomo sono essenzialmente dei campi energetici. Naturalmente non tutti concordano con queste tesi, ma i tempi stanno cambiando sempre più velocemente, nuove informazioni e sperimentazioni vengono alla luce, facendo presupporre che sempre più scienziati riconoscano e proseguano tali ricerche. Da non dimenticare che una schiera enorme di scienziati, studiosi, ricercatori da Aristotele a Newton, Einstein, Heisenberg, Hahnemann, W. Reich, M. Rae, SR. Sheldrake, L.Schroeder, Kirlian, A.F.Popp, N. Kozyrev tra i più conosciuti, e tanti altri, hanno studiato e continuano a farlo, approfondendo la ricerca sulle energie sottili. 159 E Effetto denso-sottile NV EN DIB IL Per comprendere l’effetto denso-sottile, dobbiamo ricondurci alle ricerche effettuate da W. Reich. Da questi studi, si è proseguito e molti ricercatori sostengono che l’energia densa (per es. luce elettrica) è sempre accompagnata dall’energia sottile (quella che non si misura). Se si sovrappongono degli strati molto sottili di materiali conduttivi ed isolanti (collettore orgonico) e si posizionano in prossimità di campi di energia fisica, l’energia sottile all’interno dell’accumulatore si comporta come la corrente elettrica in un diodo; cioè passa solo da un verso e non dall’altro e viene percepita sotto forma di “spinta”. Funziona come una sorta di “pompa” di energie sottili. NO Conclusione: secondo molti ricercatori l’energia sottile entra dal primo strato isolante e fuoriesce dall’ultimo strato conduttivo. Infatti, ancora oggi per molti ricercatori gli esperimenti condotti con tutti i campi di energia danno sempre il medesimo risultato: ogni energia densa (luce, elettricità, magnetismo, gravità, calore, ecc.) genera o è accompagnata da un flusso di energia sottile. L’energia sottile può contenere informazioni pure e/o impure. VA Frequenze-informazioni sottili pure ed impure ULG ATI Per frequenze/informazioni pure si intendono tutte quelle vibrazioni che permettono alle cellule di riorganizzarsi e rigenerarsi autonomamente. Esse “guidano” gli organismi viventi e sono presenti nel DNA sotto forma di “memorie”. Tali frequenze/informazioni vengono definite: sintropiche. Le frequenze/informazioni impure, sono invece tutte quelle vibrazioni antitetiche alla vita ed al benessere. Generano caos e perdita di informazioni corrette. Sono spesso associate al dolore ed al sintomo. Tali frequenze/informazioni vengono definite: entropiche. Bio Frequenze CO PIA DIV Si definiscono Bio Frequenze la gamma di onde elettromagnetiche (o informazioni corrette) che hanno effetto sintropico e cioè che permettono alle cellule di: 1. Assorbire energia densa da: calore, luce, gravità, colori, campi magne- tici, elettrici, elettromagnetici dell’ambiente 2. Di trasformarla in energia sottile (bioenergia) 3. Di espellere, nell’ambiente, quelle frequenze/informazioni sottili ma im- pure 160 E Risonanza densa NV EN DIB IL La risonanza densa è quella conosciuta in tutti i settori della fisica, chimica, elettronica, musica, telecomunicazioni, ecc. Il concetto sembra sia partito da un fisico olandese C. Huygens (1665) che, costretto da una malattia, venne rinchiuso in una stanza per un lungo periodo. Egli osservò il movimento assolutamente sincrono di due orologi a pendolo da lui costruiti. Anche se uno dei due veniva bloccato manualmente, dopo circa mezz’ora ritornava a muoversi in modo sincrono con l’altro. Questo accadeva regolarmente, se entrambi erano appesi allo stesso muro. Se però uno dei due veniva appeso sul lato opposto nella stessa stanza, perdeva il sincronismo e la risonanza. Risonanza sottile ATI VA NO Passarono diversi secoli e F. A. Popp (ricercatore tedesco), studiando l’infinitesima attività luminosa (luce pulsante) emessa da due culture cellulari, scoprì che anche se isolate tra loro da una lastra di quarzo trasparente ai raggi UV, poco dopo, le due culture iniziavano a lampeggiare in modo sincrono, come fossero una sola cellula. Al contrario, se isolate da una lastra opaca, isolante dei raggi UV, lampeggiavano ma non in modo sincrono. CONCLUSIONE: le cellule non solo emettono luce sotto forma di raggi UV, ma attraverso questa comunicano tra di loro. Popp ipotizzava che la luce (biofotoni) emessa dalle cellule venisse generata dalla doppia spirale ad elica all’interno delle stesse, ovvero dal loro DNA. ULG Trascorrono gli anni e sempre più ricercatori scoprono le straordinarie somiglianze tra la doppia elica del DNA e la doppia spirale delle vecchie radio a galena. Partono le ipotesi e gli esperimenti. Biorisonanza CO PIA DIV Uno dei primi a parlarne è stato lo statunitense S. Hameroff dell’Università dell’Arizona, il quale scopre che una parte della struttura esterna della cellula è formata da un innumerevole gruppo di piccolissime spirali chiamate: “microtubuli”. Questi ultimi sono responsabili di tantissimi processi biologici ma soprattutto sembra che funzionino con il principio della risonanza o Biorisonanza. Ricevono informazioni e mutano continuamente la loro struttura per adeguare l’ambiente interno a quello esterno, mantenendo l’equilibrio, un po’ come le vecchie radio per mantenere la ricezione della stazione voluta. La domanda sorge spontanea: da dove arrivano le informazioni? La risposta: dall’interno e dall’esterno di un organismo vivente. Per motivi di spazio diciamo solo che l’interno ha a che vedere principalmente con l’ereditarietà, mentre l’esterno con tutto ciò che lo circonda. Ricordo che esternamente ci sono fonti di perturbazioni o congestioni dense 161 NV EN DIB IL E (elettrosmog, inquinamenti vari, eventi stressanti, ecc.) che causano prima congestioni sottili (bio-energetiche) e poi, per l’interazione denso/sottile, si riflettono anche a livello denso (fisiche). In conclusione, il nostro organismo deve continuamente combattere e difendersi per mantenersi in Vita. Spesso, l’enorme numero di frequenze/informazioni entropiche (o impure) presenti nell’ambiente circostante costringe il nostro organismo a perdere la propria innata capacità sintropica di organizzarsi da sé. Questo è l’inizio dei disturbi superficiali che se protratti nel tempo, potrebbero sfociare anche in problematiche più gravi. CO PIA DIV ULG ATI VA NO Ygrene Oib Si ipotizza che l’emissione di Bio Frequenze prodotte dalla metodologia Ygrene Oib, entrando in biorisonanza con i microtubuli, permetta alle cellule di riconoscere le informazioni corrette (o sintropiche) e di trasmutarle in bioenergia quindi in movimento, calore, processi biochimici (energie dense). Tramite questo processo, ancora non completamente scoperto, l’essere umano ripristina quei fattori biologici indispensabili al proprio benessere. 162 NV EN DIB IL E RILIEVO ENERGETICO CON ELETTROFOTO KIRLIAN ED UTILIZZO DI METODOLOGIA YGRENE OIB Ricercatore: Ramponi dr. Luigi nato nel 1936, con laurea in lettere, residente a Trento da oltre 25 anni svolge le sue ricerche nel campo della “Bioenergia Applicata”; nel 1987 approfondiva gli studi presso l’Institutes for the Achievement of Human Potential, di Philadelphia. È più volte relatore in congressi nazionali ed internazionali con il tema “Clinical Color Therapy” ed “Analisi dell’evoluzione dell’energia nell’organismo umano attraverso l’elettrofoto Kirlian”. Ricordiamone alcuni: 1990, presso il The Royal Hospital di Londra; 1991, presso l’accademia delle Scienze Sovietiche a Mosca, dove ha incontrato i più stretti collaboratori del prof. Kirlian; 1992, presso l’Harlaknigkrankenhaus di Monaco. Attraverso uno scambio di informazioni con altri ricercatori nel campo della bioenergia è fermamente convinto della validità di tali energie in una visione olistica. PREMESSA ULG ATI VA NO L’essere umano nella sua complessità agisce come una Dinamo (produce elettricità) e come un Accumulatore (assorbe elettricità) e di conseguenza i vari organi ed apparati producono vari tipi di energia: cinetica, termica, onde alfa – beta – teta – gamma e altre, ma in stretta sintonia con le onde energetiche cosmiche. L’equilibrio energetico dei vari organi ed apparati costituisce il benessere psicofisico di ogni individuo. Partendo da questo presupposto e rimarcando il principio di Einstein che “tutta la materia animata e non animata è energia condensata”, possiamo affermare che l’uomo come unità psicofisica riesce a riequilibrare il suo campo energetico con svariate modalità e accanto all’utilizzo di una vasta gamma di apparecchiature medicali e non medicali. Fra queste apparecchiature posso affermare, come Operatore del Benessere con oltre 30 anni di attività, la validità dell’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib da me utilizzata come supporto energetico in problemi dichiarati. CO PIA DIV Soggetto A: utilizzando i plantari con Ygrene Oib il riequilibrio bio frequenziale del soggetto che li calza viene dedotto dall’esame dell’elettrofoto Kirlian effettuato al mattino (vedi immagine 1) e quello effettuato alla sera (vedi immagine 2). Il soggetto dichiara, grazie al loro utilizzo, di sentirsi in forma come non gli succedeva da tempo. Imm. 1 Imm. 2 163 E Altri due casi recenti NO NV EN DIB IL Soggetto B: l’individuo dichiara di soffrire da anni di uno stato ansioso: il suo campo energetico è disomogeneo (vedi immagine 3). Dopo 40 minuti di flusso bio frequenziale con apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib (20 minuti sul capo, zona 1, a bassa intensità e 20 minuti sull’apparato digerente, zone 7-8), il suo campo energetico si è riequilibrato (vedi immagine 4), ed il soggetto, dopo la seduta, dichiara di avvertire uno stato di benessere generale. Immagine 4 VA Immagine 3 PIA DIV ULG ATI Soggetto C: l’individuo sottoposto al test presenta irritazione al colon ed ai reni. L’elettrofoto Kirlian (immagine 5) evidenzia una marcata carenza energetica in tali zone. Dopo un trattamento con apparecchiatura con Ygrene Oib della durata di 40 minuti (20 minuti sull’addome in posizione supina, zona 8, e 20 minuti sul rene in posizione prona, zone 10-11), il suo campo energetico si modifica in positivo (immagine 6). CO Immagine 5 Immagine 6 164 E Conclusione NV EN DIB IL Da un’attenta analisi di una elettrofoto Kirlian dei punti terminali (dita) possiamo ottenere tre distinte informazioni: a) Leggeri problemi b) Problemi non ancora importanti c) Problemi derivanti da sovraccarico o da carenza energetica Tutto questo poiché ogni dito rappresenta una parte del corpo e la fotografia dell’energia emessa viene ad indicare lo stato di benessere o malessere di quelle relative parti. NO Foto A) Persona in pieno benessere. Quando una persona è sana, l’energia emessa dalla punta delle dita è uniforme, distribuita come un anello. ATI VA Foto B) Carenza di energia. Se l’anello dell’energia mostra un’apertura significa che l’organo del corpo corrispondente al dito interessato presenta una problematica a causa di una carenza energetica. ULG Foto C) Energia scura, intossicazione. L’anello di energia di colore scuro ed intenso indica che questa parte del corpo è sottoposta ad uno stato di stress del tipo alimentare, farmacologico, relazionale. DIV Foto D) Energia a tenaglia, pericolo Nel caso in cui l’immagine energetica assuma una forma a tenaglia, sta ad indicare l’insorgenza di problemi più o meno gravi. CO PIA Foto E) Energia a ciuffo (raggi). L’immagine che si sviluppa a forma di ciuffo indica che l’organismo interessato è interamente sotto stress e la persona soffre di nervosismo ed apprensione. 165 E NV EN DIB IL TEST CON YGRENE OIB SULL’AURA UMANA DIV ULG ATI VA NO L’Aura umana rappresenta uno di quegli argomenti che la cultura occidentale tradizionale considera attualmente “tabù”, comportandosi, nei suoi riguardi, né più né meno come faceva, fino a non molti anni fa, con l’agopuntura. In linea di principio non ci sarebbe nulla di strano se un organismo vivente formato da un elevatissimo numero di cellule che interagiscono le une con le altre anche mediante segnali elettrici, interferisse in qualche modo, ad esempio elettricamente, pure con l’ambiente che lo circonda; tuttavia la maggior parte delle persone non vede niente attorno al corpo umano e ne deduce che non c’è nulla, dimenticando che dovrebbe dedurre ugualmente, per coerenza, che non esistono i segnali televisivi e le onde radar, perché anch’essi non si vedono attorno al televisore o al radar. Tuttavia il televisore ed il radar sono stati inventati da tempo e sono diventati di uso comune, quindi le persone si sono abituate a considerare normale il fatto che esistano, anche se non si vedono, i segnali che consentono a quegli apparati di funzionare. Sarebbe possibile realizzare un dispositivo per vedere l’Aura, ad esempio una specie di telecamera, e farlo diventare abituale come un radar? In fondo ad incoraggiarci c’è la cultura orientale, che ha sempre considerato l’analisi dell’Aura umana come fondamentale per fare analisi anche fisiche, spesso la credibilità di quella cultura presso la controparte occidentale è bassa, perché gli orientali si basano su principi e tecniche diversi e, soprattutto, poco noti in occidente. Notoriamente, però, ciò che è considerato “tabù” suscita curiosità e così alcuni anni fa, ispirandosi ai primi tentativi pubblicati da moltissimi studiosi ricercatori e strutture governative, come una foto storica dell’Aura, eseguita dai servizi segreti in Russia. Nel commento si accenna ad un campo Kirlian ad alta frequenza applicato al soggetto in esame, ed all’uso di raggi ultravioletti, senza però, riportare dati tecnici sulle modalità di applicazione, sulle frequenze e sulla banda UV utilizzate. Spronati anche da queste informazioni si fecero le prime osservazioni ed i primi tentativi per fotografare l’Aura. I passi che seguirono, le decine e decine di test fatti sono serviti oltre che ad accumulare esperienza, anche a convincerci che eravamo sulla strada giusta, ed è stato creato un gruppo di lavoro denominato “MultispectraLab”. Gruppo MultispectraLab creato da Daniele Gullà, Luciano Pederzoli e Fiorentina Zumitrescu che studia applicazioni tecnologiche relative all’aura e alle bioemissioni in genere. CO PIA Lo stato dell’arte attuale al quale siamo giunti, con nuove tecnologie, si può osservare nel test seguente (Immagini 1 e 2) dove si analizza l’aura in una forma tridimensionale prima e dopo un trattamento a Bio Frequenze con Ygrene Oib. 166 NV EN DIB IL E Il soggetto, una donna di 40 anni, è stato ripreso prima di effettuare un trattamento con Ygrene Oib (Immagine 1) in cui emerge un campo all’apparenza frammentato, con una zona all’altezza della gola in forte emissione (5° chakra). La successiva (Immagine 2) è stata ripresa dopo 30 minuti di Ygrene Oib. Il campo risulta molto più omogeneo e trasparente, inoltre l’emissività della gola si è attenuata e il livello energetico rientra nella normale distribuzione bioenergetica. ULG ATI VA NO Imm. 1 - Fotografia dell’aura prima del trattamento con Ygrene Oib (notare l’addensamento del 5° chakra). PIA DIV Imm. 2 - Fotografia dell’aura dopo trattamento con Bio Frequenze di Ygrene Oib (notare l’area del 5° chakra rispetto alla foto precedente). CO Chi fosse interessato ad approfondire questo argomento o gli altri trattati nel libro, può richiederlo all’indirizzo e-mail inserito all’inizio del libro. 167 NV EN DIB IL Linea Riposo E TEST CON STUOIA YGRENE-SHIELD Imm. 1 VA NO Prima dell’utilizzo della cover YgreneShield. Si notano chiaramente molti picchi disarmonici. CO PIA DIV ULG ATI Dopo una notte di utilizzo della cover Ygrene-Shield si nota nella schiena un incremento spettrale e l’assenza di picchi anomali. Il soggetto riferisce di sentire un peggioramento su tutto il corpo, in particolare nella schiena, come se avesse “lavorato tutto il giorno in mezzo ai campi”. L’indolenzimento dei muscoli è accompagnato da una sensazione di stanchezza e di assenza di energia. 168 VA NO E NV EN DIB IL Test con stuoia Ygrene-Shield Linea Riposo che può indicare una diminuzione del problema. Dopo 4 notti si può gia notare l’incremento spettrale con distribuzione energetica nella norma e solo quattro picchi spettrali. Il soggetto riferisce di sentirsi molto meglio e che i fastidi di schiena gli sono passati già a partire dal terzo giorno. La temperatura sull’area della colonna vertebrale registra una diminuzione di circa 0.6 0.8 °C CO PIA DIV ULG ATI Dopo 8 notti si osserva un incremento dell’energia su base spettrale e soli 5 picchi. la temperatura media si è abbassata di circa 2 °C ma l’energia spettrale è superiore sulla spina dorsale che all’inizio aveva dei fatidi in quanto forse a causa di una presunta infiammazione con temperatura di 37,15 °C, dopo 4 notti il punto misurava 35,39 e dopo 8 giorni, lo stesso punto è a 35,09 °C, quasi 2 °C in meno. Il soggetto, da parte sua, fin dal 3° giorno dice di non sentire fastidio alla colonna vertebrale come aveva prima ed è soddisfatto anche per la qualità del sonno ristoratore. 169 E NV EN DIB IL Test con stuoia Ygrene-Shield Linea Riposo prima dell’uso Imm. 5 Imm. 5 - Si notano alcune decine di picchi spettrali anomali. VA Imm. 6 - Si notano alcune decine di picchi spettrali anomali. NO Imm. 6 Imm. 8 DIV ULG ATI Imm. 7 CO PIA Imm. 8 - Si notano 5/10 picchi spettrali anomali. 170 Imm. 7 - Si notano 5/10 picchi spettrali anomali. E NV EN DIB IL Test con stuoia Ygrene-Shield Linea Riposo dopo una notte Imm. 9 Imm. 9 - Si nota un appiattimento spettrale. VA Imm. 10 - Nella schiena sembra esserci un peggioramento anche rilevato dal soggetto con indolenzimento. NO Imm. 10 PIA Imm. 12 - Notare l’appiattimento spettrale e l’ipertermia al muscolo posteriore gamba dx. Il soggetto conferma di rilevare i muscoli indolenziti anche in quel punto. CO Imm. 11 - Si nota un appiattimento spettrale e una ipertermia nella coscia sinistra. Imm. 12 DIV ULG ATI Imm. 11 171 E NV EN DIB IL Test con stuoia Ygrene-Shield Linea Riposo dopo quattro notti Imm. 13 Imm. 13 - Notare l’incremento spettrale con distribuzione energetica nella norma e solo tre picchi spettrali. VA Imm. 14 - Anche in questa immagine notare l’incremento spettrale con distribuzione energetica nella norma e solo quattro picchi spettrali. NO Imm. 14 PIA Imm. 16 - Anche in questa immagine notare l’incremento spettrale con distribuzione energetica nella norma e solo tre picchi spettrali. Notare la scomparsa dell’area ipertermica del muscolo posteriore dx. CO Imm. 15 - Anche in questa immagine notare l’incremento spettrale con distribuzione energetica nella norma e solo tre picchi spettrali. Imm. 16 DIV ULG ATI Imm. 15 172 E NV EN DIB IL Test con stuoia Ygrene-Shield Linea Riposo dopo otto notti Imm. 17 - Notare la distribuzione energetica nella norma e pochissimi picchi. La temperatura media si è abbassata di circa 2 °C. Questo conferma che l’ottimizzazione bioenergetica non segue strettamente l’andamento della temperatura corporea ma il biospettro cutaneo. Imm. 17 VA Imm. 18 - Anche in questa immagine notare l’incremento spettrale con distribuzione energetica nella norma e solo quattro picchi spettrali. (Vedi conclusioni pagina seguente). NO Imm. 18 PIA Imm. 20 - Anche in questa immagine notare un miglior equilibrio spettrale in riferimento a prima dell’utilizzo di Ygrene-Shield con distribuzione energetica nella norma e solo quattro picchi spettrali. CO Imm. 19 - Anche in questa immagine notare l’incremento spettrale con distribuzione energetica nella norma e solo tre picchi spettrali. La temperatura media si è abbassata di circa 1 °C. Imm. 20 DIV ULG ATI Imm. 19 173 E NV EN DIB IL Test con stuoia Ygrene-Shield Linea Riposo Conclusioni ULG ATI VA NO Imm. 21 - Prima dell’inizio dell’uso della stuoia Ygrene-Shield, si nota analizzando i vari punti corrispondenti della schiena con i punti temperatura e confrontandoli con quelli dell’immagine sotto, n. 22, alla fine del test dopo otto notti di riposo. DIV Inoltre il punto ipertermico della schiena dove vi era la presunta infiammazione, dopo il riposo su Ygrene-Shield, è ritornato normale. L’oggettivo riequilibrio rilevato con il test va a confermare quanto dichiarato dal soggetto, che rileva a livello soggettivo un notevole miglioramento del suo riposo e della sensazione di benessere percepita. PIA CO Si nota chiaramente come la temperatura di ogni punto di riferimento si sia abbassata. Si nota chiaramente anche dalle medie della parte rilevata notevolmente abbassata che passa da 31,19 °C a 29,71 °C. Evidenziato con 2 frecce nere lato sx delle immagini. 174 E PRODOTTI PER ABBATTERE L’ELETTROSMOG NV EN DIB IL filtri ed analizzatori adatti per gli ambienti di lavoro, di svago, abitativi Le fonti di elettrosmog sono molteplici. Con questo tipo di filtri “FE” Filtri Elettrosmog viene abbattuta una fonte: le Radio Frequenze da Transienti e da Armoniche nella rete elettrica. I filtri inseriti nella rete elettrica in una normale presa contribuiscono ad abbattere (ridurre) questo tipo di elettrosmog, sia in casa che negli uffici ed in tutti gli impianti a 50 Hz. Dati rilevati con aggiunta di filtri ULG ATI VA NO Dati rilevati senza filtri Dati rilevati con serie di filtri Dati rilevati senza filtri PIA DIV Analizza costantemente l’elettrosmog che si inserisce nella rete elettrica ed alberga in ogni casa, ufficio, ambiente dove c’è una rete elettrica a 50 Hz. Questo elettrosmog è insidioso e potenzialmente pericoloso in modo particolare perché crea situazioni molto instabili ai quali il nostro corpo difficilmente si può adattare. Vi sono in commercio anche dei “disgiuntori” che servono ad interrompere l’energia elettrica nel momento in cui gli apparecchi non la richiedono, con ovvia riduzione dell’elettrosmog. Vi sono inoltre materiali capaci di isolare, anche se non totalmente, dai campi elettromagnetici tendaggi, ecc. CO Chi fosse interessato a verificare a casa propria, o nel proprio posto di lavoro, le potenziali pericolosità dell’elettrosmog o se i parametri sono in linea con i minimi permessi a norma di legge, può richiedere informazioni all’e-mail: [email protected] 175 E ALIMENTAZIONE NV EN DIB IL questo fantastico regalo per la gioia e la sopravvivenza NO La dottoressa Bernadine Healy del National Institute of Health (U.S.A.) sostiene che dobbiamo modificare il nostro obiettivo: non basta più eliminare le nostre deficienze nutrizionali; è necessario comprendere fino in fondo quali miracoli preventivi sono garantiti da una nutrizione appropriata. Al giorno d’oggi l’importanza della nutrizione è talmente conosciuta e supportata dall’evidenza scientifica, che pressoché tutte le principali organizzazioni mondiali sulla salute raccomandano di seguire una dieta equilibrata, perché alla base di una buona salute. Il legame tra una buona nutrizione e la prevenzione delle malattie è molto forte. Negli Stati Uniti, l’American Cancer Society ha stimato che circa il 35% dei tumori non causati da una predisposizione genetica, possono essere prevenuti con una giusta alimentazione! Il cibo ideale dovrebbe avere poche calorie e tanti nutrienti (vedi schema della piramide alimentare, immagine 5). Sarebbe necessario mangiare cibi provenienti dai “Quattro Gruppi di Base del Cibo”, ovvero seguire le percentuali delle indicazioni della “Piramide Alimentare”. ULG ATI VA Viste le cattive abitudini alimentari purtroppo acquisite, si dovrebbe: -Ridurre l’assunzione di grasso a circa il 30% o meno, delle calorie totali. -Limitare i grassi saturi a meno del 10% delle calorie totali. -Consumare meno di 300 mg di colesterolo ogni giorno. -Mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno. -Aumentare l’assunzione di carboidrati complessi mangiando cinque o sei por- zioni tra pane, cereali e legumi ogni giorno. -Assumere il fabbisogno giornaliero Raccomandato (RDA) di calcio. -Assumere il fabbisogno giornaliero Raccomandato (RDA) di magnesio. CO PIA DIV Gettare le fondamenta della salute per tutta la vita richiede le stesse scelte e lo stesso impegno, come nelle costruzioni edilizie, ossia, l’utilizzare costantemente dei materiali da costruzione di qualità. Le cellule sono i “mattoni da costruzione” che compongono il corpo, ed ognuna delle circa 73.000 miliardi di cellule altamente specializzate che compongono il corpo umano richiede aria e acqua pulita, nutrienti essenziali – carboidrati, lipidi e steroli, proteine, vitamine e fattori alimentari correlati (ad esempio i fitonutrienti), minerali ed enzimi. Cellule e tessuti diversi hanno necessità nutrizionali specifiche. Abituarsi ad assumere F.G.P.O. Fabbisogno Giornaliero Personale Ottimale Noi come le nostre cellule siamo fatti di: •MATERIA (il nostro corpo ) •ENERGIA (la forza motrice) •INFORMAZIONI (il cosa fare) La buona nutrizione è come il buon carburante per il motore, che oltre a far muovere la macchina, alimenta anche la dinamo e dà energia. 176 NV EN DIB IL E Una dieta non adeguata compromette la salute ogni giorno e una nutrizione al di sotto delle necessità, o in eccesso, oppure non equilibrata come nella piramide alimentare ottimale (immagine 5), può predisporre ad un invecchiamento precoce, e a molti altri problemi. Imm. 2 Purtroppo, le cattive abitudini portano spesso a rovesciare i dettami della ottimale piramide alimentare, squilibrando tutto il nostro corpo. PIA DIV ULG ATI VA Imm. 1 NO Il cibo deve passare attraverso sei stadi: 1) la dieta (mangiare cibi salutari e in quantità adeguate); 2) la digestione (triturare il cibo attraverso la masticazione della bocca e l’elaborazione nello stomaco); 3) l’assorbimento (passaggio dei nutrienti dall’intestino alla circolazione sanguigna); 4) la circolazione (distribuzione dei nutrienti trasportati dal sangue nelle cellule); 5) l’assimilazione (incorporazione dei nutrienti nelle cellule); e 6) l’eliminazione (rimozione scorie dalle cellule). Vedi immagine 1. Solo quando tutti questi compiti vengono eseguiti con successo, il cibo fornisce al nostro corpo la nutrizione di cui ha bisogno; bisogna capire quindi che il mangiare bene non rappresenta di per sé garanzia di una buona nutrizione. Una buona dieta rappresenta le fondamenta su cui la nostra salute e la nostra vitalità sono costruite. La realtà della dieta quotidiana CO Negli ultimi 20 anni i cibi non sono più gli stessi a causa di: coltivazioni in serra, concimazione chimica, trattamenti antiparassitari, raffinazione, processi industriali, conservazione industriale, cambiamenti climatici. 177 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E Quando ci alziamo, spesso mangiamo brioches, pastine, tramezzini, cibi fritti, bevande colorate, zuccherate, e poi pasti pronti e veloci, ecc… cioè assumiamo troppi grassi e zuccheri! Spesso mangiamo carni rosse sia a pranzo sia a cena. In questo caso assumiamo troppe proteine! Spesso mangiamo poca frutta e verdura (e magari sempre la stessa). Vedi immagine 2. Molto grave è il fatto che, con la raffinazione industriale, non mangiamo più grani integrali, perché oggi i cibi devono durare più a lungo sugli scaffali dei supermercati. Anche per questo gli alimenti vengono privati della parte integrale facile al deperimento, con i processi di raffinazione industriale, inserendo tra l’altro aromi chimici, conservanti, coloranti, ecc. Alcuni studi sostengono che il 95% della popolazione dei paesi industrializzati (compreso il nostro) non assume tutti i nutrienti di cui ha bisogno e la cosa più grave è che il 75% degli individui mangia cibo dannoso per la propria salute. L’O.M.S. sostiene che una dieta non salutare è la causa principale dell’insorgere delle malattie cosiddette croniche: -Malattie cardiocircolatorie -Cancro -Malattie dell’apparato digerente -Malattie dell’apparato respiratorio -Diabete I farmaci aiutano a convivere con queste malattie, ma spesso non a curarle. L’O.M.S. ha recentemente pubblicato un rapporto, riguardante le malattie croniche, intitolato “Prevenire le malattie croniche: un investimento vitale”. Tale documento intende focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla preoccupante realtà del rapido aumento di malattie croniche a livello planetario. Il documento riporta questi dati allarmanti: -Nel 2005 il 60% dei decessi, circa 35 milioni, è risultato attribuibile alle malattie croniche. -Entro il 2015 (tra pochi anni) ci si aspetta un incremento del 17% e si raggiun- geranno i 41 milioni. Affidarsi ai costituenti naturali è una cosa saggia, infatti nei tempi passati era credenza che alcune piante e pietre (minerali e cristalli) avessero effetti benefici sul nostro corpo e sulla mente. Oggi ci si sforza di ottenere il miglior risultato confidando più sull’armadietto dei medicinali, anziché preoccuparsi di monitorare il proprio regime alimentare indirizzandoci verso una dieta più equilibrata ed eliminando pertanto le cattive abitudini alimentari a tavola. Insomma, ci si concentra più sulla cura che sulla prevenzione e/o il mantenimento. L’obiettivo è quello di curarsi nel senso di avere cura di se stessi, ma soprattutto di prevenire l’insorgere di complicanze che vadano a toglierci il benessere e l’equilibrio che ognuno desidera nella propria vita. La dieta è fondamentale perché siamo fatti di circa 73.000 miliardi di cellule che ogni giorno dobbiamo: Nutrire - lipidi e steroli e Omega-3. Riparare - con tutti i 22 aminoacidi-proteine. Rinnovare - con tutto lo Spettro di Bio Frequenza. 178 NV EN DIB IL E Proteggere - con frutta e verdura (dalle 5 alle 9 porzioni senza pesticidi). Questo lo possiamo fare attraverso un’ottimale nutrizione ed una giusta conoscenza, grazie ad una corretta informazione. Noi siamo l’equivalente delle nostre cellule, e se le nostre cellule sono stanche e fuori forma lo saremo anche noi, se invece saranno sane ed energetiche anche noi lo saremo! Infatti, la dieta moderna (raffinata) priva di cereali integrali può provocare come prima conseguenza l’irrigidimento della membrana cellulare la quale inizia a non funzionare correttamente, ovvero diventa più impermeabile al passaggio dei nutrienti (generando meno energia) e, allo stesso tempo, crea difficoltosa l’eliminazione delle scorie. Cellula che NON funziona correttamente NO -Membrana cellulare rigida -Gli elementi nutritivi faticano ad entrare -Le scorie hanno difficoltà ad uscire Imm. 3 Una dieta priva di cereali integrali può contribuire a un mal funzionamento della membrana cellulare. ATI VA Per ovviare a questo, molti studiosi sostengono che dovremmo mangiare: - dalle 6 alle 11 porzioni di cereali integrali al giorno (circa 1 kg di riso integrale); - dalle 3 alle 4 volte alla settimana pesce azzurro, crudo o al vapore; - dalle 5 alle 9 porzioni di frutta e verdura senza pesticidi, al giorno. Tutto questo a causa dello stile di vita moderno, ma è quasi impossibile da attuare. Allora una buona soluzione è ricorrere agli integratori alimentari in modo tale da (lo dice la parola stessa) integrare ciò che non mangiamo. ULG Cellula che funziona correttamente Imm. 4 DIV -Membrana cellulare flessibile e sana -Gli elementi nutritivi entrano naturalmente -Le scorie escono con facilità Una dieta ricca di cereali integrali (lipidi e steroli) può contribuire ad un corretto funzionamento della membrana cellulare. CO PIA Infatti oggi l’integrazione alimentare è un mezzo che consente di fare prevenzione e mantenimento del benessere. L’individuo in forma, al quale si forniscono gli elementi naturali della catena della vita, vive meglio. Questo contribuisce a far comparire più tardi gli elementi che caratterizzano l’invecchiamento. Inoltre ci consente di avere tutti i nutrienti per mantenere la cellula Nutrita, Riparata, Rinnovata e Protetta e perciò di prevenire o di affrontare meglio l’insorgere delle problematiche moderne e gli inestetismi. 179 E NV EN DIB IL LA PIRAMIDE ALIMENTARE ATI VA NO Imm. 5 La Piramide è il simbolo di una “sana ed equilibrata alimentazione” ULG Ci può guidare nella scelta giornaliera degli alimenti. La Piramide è formata da 6 sezioni contenenti vari gruppi di alimenti. Tutti i gruppi devono essere presenti nella nostra dieta in modo proporzionale alla grandezza della loro sezione. CO PIA DIV Alla base della Piramide ci sono gli alimenti che possiamo utilizzare liberamente, al vertice troviamo quelli che è meglio limitare. Bisogna limitare al minimo indispensabile condimenti, grassi, alcolici e dolci. Verdura e frutta non devono mai mancare, è preferibile consumarne in buona quantità. Meglio alternare e moderare il consumo di secondi piatti quali carni, pesci, uova, salumi, formaggi. Pasta e pane devono essere assunti ogni giorno. È importante ricordare che: nessun alimento, preso singolarmente, è in grado di soddisfare tutte le esigenze del nostro corpo. Nessun alimento è, di per sé, indispensabile e quindi può essere sostituito da altri cibi con caratteristiche analoghe. Marco dr. Fincati e Mariana dr. Peruzzo. 180 NV EN DIB IL E PRODOTTI PREPARATI IN AMBIENTI ARMONIZZATI CON L’AUSILIO DELLA METODOLOGIA YGRENE OIB VA NO Durante i vari test è stata ipotizzata una nuova potenzialità delle Bio Frequenze, sulla base di molte informazioni ormai note sulla memoria dell’acqua, anche se controverse. Sulla base di test fatti da Radioestesisti, Geobiologi, Tecnici dell’Ambiente, si è notato che i cibi e l’acqua mantenuti in ambienti trattati con generatori Ygrene Oib, sembrano resi più digeribili e più assimilabili. Sappiamo che molte persone sono scettiche e vogliono dati certi ma spesso, benché i risultati e/o gli effetti siano sotto gli occhi di molti, non è possibile, non ci sono apparecchiature, test, che possano dare dati certi. In questo caso, non potendo proporre foto, test al computer, ecc., trasferiamo le nostre conoscenze in modo che ognuno possa fare le proprie valutazioni. Rendiamo note le moltissime informazioni dei nostri clienti che assicurano che l’utilizzo di Ygrene Oib sui cibi, secondo la loro sensazione, sembra rendere più digeribili e più tollerabili gli alimenti. Sulla base di queste informazioni e convinzioni sono stati predisposti dei prodotti alimentari preparati in ambienti dove agisce la metodologia Ygrene Oib. Sono stati formulati anche dei cosmetici preparati con l’ausilio della metodologia Ygrene Oib ed i risultati si sono subito dimostrati ottimi, come provato anche in alcuni test riportati in questo libro. Vi sono molti prodotti a metodologia Ygrene Oib o trattati con Ygrene Oib: ATI • apparecchiature di vario tipo; • linea riposo, letto; • calzature, solette; • calzini, accessori. ULG Inoltre, per un aiuto in più, Filtro Blocca elettrosmog. CO PIA DIV Per l’uso delle apparecchiature e dei vari prodotti si raccomanda di seguire sempre i consigli riportati nelle confezioni o nei relativi manuali d’uso. 181 NV EN DIB IL E PRODOTTI BASATI SULLA TEORIA DELLE FREQUENZE A METODOLOGIA YGRENE OIB adatti per l’estetica, lo sport, il wellness, il tempo libero Alcuni accessori di uso comune Prodotti di cui nel libro vengono riportati i test ed i benefici. Gomitiere NO Sottopiedi Calzini Copribottiglia ULG Ginocchiere ATI VA Calzature CO PIA DIV Vi sono inoltre dei prodotti, cosmetici, ecc. preparati in ambienti dove agiscono dei generatori di frequenze biocompatibili, che sono appositamente pensati per essere utilizzati dopo i trattamenti delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib, per migliorarne gli effetti. I prodotti, grazie a formulazioni specifiche, risultano ben tollerati e possono contribuire al mantenimento del benessere, al miglioramento dell’estetica, anche se usati senza abbinamento con i trattamenti delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib. Cosmesi ed integratori. Tutti i prodotti sono da usare come un normale prodotto specifico seguendo i suggerimenti delle modalità d’uso. NB: per i dati completi si rimanda alla relativa scheda prodotto. 182 Polsiere Cosmetici ed integratori preparati in ambienti trattati con generatori di frequenze Biocompatibili NV EN DIB IL E APPARECCHIATURE, GENERATORI DI FREQUENZE A METODOLOGIA YGRENE OIB adatti per l’estetica, lo sport, il wellness, gli ambienti Ideale per gli ambienti appeso al muro. NO Cabina Ygrene Oib dove si è immersi nelle Bio Frequenze biocompatibili. CO PIA DIV ULG Apparecchiatura Ygrene Oib ideale per chi ha poco spazio. ATI VA Adatto per il mantenimento per chi viaggia. Lettino Ygrene Oib ideale in molte situazioni. 183 NV EN DIB IL E PRODOTTI BASATI SULLA TEORIA DELLE BIO FREQUENZE LINEA RIPOSO E RELAX A METODOLOGIA YGRENE OIB adatti per l’estetica, lo sport, il wellness, gli ambienti Copri-cuscini. DIV ULG ATI VA NO Oltre ai normali materassi e copri-materassi di qualità, in lattice, schiuma di lattice ecc., con inseriti vari dispositivi che possono essere i magneti o il blocca elettrosmog. Si trovano in commercio dei prodotti con inserito il tessuto a metodologia Ygrene Oib indicato per un riposo rilassante, riequilibrante e di grande ristoro. CO PIA Qualunque buon materasso con una buona rete può contribuire ad un reale miglioramento del riposo. Con inserito Ygrene Oib può aiutare a migliorare il riposo anche a livello bio frequenziale. Copri-materasso con inserito Ygrene Oib. 184 E QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE SOGGETTIVA NO NV EN DIB IL Le persone che utilizzano prodotti o apparecchiature a metodologia Ygrene Oib possono verificare il reale miglioramento del loro aspetto fisico e/o della loro sensazione di benessere e/o il miglioramento delle performance. Compilando il questionario sotto si calcola la propria situazione prima dell’inizio dell’utilizzo, quindi si riportano dal giorno di inizio, ad ogni scadenza, quanto obiettivamente rilevano. Ogni corpo umano è un universo a sé stante. Emozioni, Sentimenti, Passioni, Gioie, Malessere e Benessere sono irripetibili con la stessa intensità e tempistica. Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib, sono dei generatori di calore e di Frequenze e possono contribuire al riequilibrio degli ambienti ed alle frequenze naturali del nostro corpo, predisponendolo ad un funzionamento ottimale, con l’obiettivo di migliorare, l’estetica del corpo, le attività sportive ed il Benessere percepito. Il risveglio di funzioni assopite può determinare inizialmente varie sensazioni, in alcuni rari casi anche di leggero disagio, che, con un costante e corretto utilizzo, si potranno trasformare in una sensazione di miglior Benessere diffuso. L’intensità e i tempi con cui si potrà migliorare la percezione di Benessere rimangono fattori esclusivamente soggettivi. Nelle ultime 1,2,3,4 settimane mi sembra che il mio aspetto fisico viso/corpo sia Nettamente migliorato Migliorato VA Rimasto invariato Peggiorato Nettamente peggiorato ATI Nelle ultime 1,2,3,4 settimane mi sono accorto che problemi più o meno forti a lombi, alla cervicale, sono Nettamente diminuiti Diminuiti Aumentati Nettamente aumentati ULG Rimasti invariati Nelle ultime 1,2,3,4 settimane mi sembra che la mia capacità di concentrazione sia Aumentata DIV Nettamente aumentata 1 sett. 2 sett. 3 sett. 4 sett. 1 sett. 2 sett. 3 sett. 4 sett. 1 sett. 2 sett. 3 sett. 4 sett. 1 sett. 2 sett. 3 sett. 4 sett. Rimasta invariata Diminuita Nettamente diminuita PIA Nelle ultime 1,2,3,4 settimane ho notato Un netto miglioramento nella qualità del riposo notturno Un miglioramento nella qualità del riposo notturno Nessun miglioramento nella qualità del riposo notturno CO Un peggioramento nella qualità del riposo notturno Un netto peggioramento nella qualità del riposo notturno 185 TQR Qualità del recupero 1 2 Molto - molto leggero 3 4 Molto leggero 5 6 Abbastanza leggero 7 8 Abbastanza pesante 9 10 Pesante 11 Molto pesante NO 12 13 14 Molto - molto pesante VA 15 RPE Percezione dello sforzo 1 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett. Molto - molto leggero ATI 2 1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett. 3 4 Molto leggero 5 6 Abbastanza leggero ULG Per ogni atleta, sia esso un professionista o un dilettante, è di basilare importanza poter valutare i risultati di un allenamento e l’efficacia o meno di un’attrezzatura. Se si fa sport, spesso lo si fa per vincere, o comunque per migliorarsi. Il test di Borg è quanto di meglio si possa avere per poter testare personalmente se un modo di allenamento o un’apparecchiatura usata possono dare dei miglioramenti soggettivi rilevabili. Tutti sappiamo che a volte si può vincere o perdere una gara anche solo per alcuni centimetri o decimi di secondo. NV EN DIB IL E Scala di Borg 15-punti (TQR - RPE) 7 8 Abbastanza pesante 9 10 Pesante DIV 11 12 Molto pesante 13 14 Molto - molto pesante PIA 15 CO Perciò poter migliorare la nostra performance anche di poco a volte vuol dire essere vincenti o perdenti. Ma è importante anche per ogni persona per una miglior valutazione personale della validità della metodologia Ygrene Oib. 186 NV EN DIB IL E COS’E’ LA LEGGE DI ASSESTAMENTO La legge di assestamento è stata sviluppata e perfezionata per molti anni sull’esperienza dell’omeopatia, dei fiori di Bach, dell’agopuntura, della preparazione atletica ad alto livello. Ed in ogni settore è chiamata con uno o più nomi specifici, che vanno ad indicare comunque un adattamento a volte anche peggiorativo, che il corpo affronta prima di ottenere dei risultati migliorativi. Nello sport c’è la somma di aggiustamenti temporanei, che danno adattamento, che è procurata da varie super-compensazioni procurate con maggior carico. Nei vari step ci possono essere dei blocchi fisici ai quali il corpo si assesta in vari modi, anche procurando inizialmente sensazioni negative. NO La legge di assestamento, secondo la tradizione, è così formulata: tutti i miglioramenti avvengono dall’interno verso l’esterno, dall’alto verso il basso, e nell’ordine inverso a come si sono presentati i sintomi negativi nel corpo. VA Nell’applicazione della legge di assestamento (e del processo inverso) si attua un regime di disintossicazione e di rilassamento con scarico della fatica che culmina nella crisi di assestamento. ULG ATI Questa crisi è un processo di eliminazione che può dare inizio alla ricomparsa di vecchi problemi o di scarico energetico o accumulo di fatica, ecc. o anche ad una riacutizzazione temporanea di vecchi problemi latenti. AVVERTENZE DIV Questo è un libro informativo sulla metodologia Ygrene Oib e non è sostitutivo di alcun manuale d’uso di alcun apparecchio. PIA Leggere sempre molto attentamente il MANUALE D’USO che troverete nella confezione delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib. Esso vi aiuterà a comprendere appieno le caratteristiche e avere cognizione completa delle avvertenze tecniche. CO Ribadiamo Per l’uso delle apparecchiature e dei vari prodotti si raccomanda di seguire sempre i consigli riportati nelle confezioni o nei relativi manuali d’uso. 187 E ALCUNI SUGGERIMENTI NV EN DIB IL per un miglior utilizzo, consigli generali relativi all’uso delle apparecchiature Ygrene Oib ULG ATI VA NO L’utilizzo delle apparecchiature con metodologia Ygrene Oib risulta particolarmente facile per chiunque: è sufficiente infatti collegare le macchine alla rete elettrica, impostare l’intensità di emissione, valutare il tempo di applicazione in base allo scopo. L’apparecchiatura che genera le frequenze può essere indirizzata verso tutto l’ambiente in cui le persone vivono, oppure indirizzata sull’area interessata mediante avvicinamento dell’apparecchio al corpo. In questo secondo caso la cosa ideale è posizionarsi comodamente, avvicinando il generatore di SBF Ygrene Oib, mantenendo una distanza da 20-30 cm in su dalla superficie del corpo interessata; la migliore distanza è comunque quella che fa avvertire una piacevole sensazione di tepore. Trascorso il tempo previsto per lo scopo indicato nel manuale spegnere l’apparecchio. Si consiglia di impiegare l’apparecchiatura almeno una volta al giorno, per circa 30 minuti, e per 7-10 giorni, se possibile consecutivi, con possibilità in caso di problemi più impegnativi, di ripetere il trattamento più volte durante la giornata. La durata complessiva del trattamento varia da caso a caso. Dopo un ciclo di 7-10 giorni si può sospendere l’impiego per circa 3-5 giorni, e poi riprenderlo fino al netto miglioramento del problema; per i problemi cronici, invece, possono essere necessari più cicli. In alcuni casi si consiglia di non interrompere dopo i 10 giorni, ma di continuare fino al miglioramento. In generale, un trattamento costante e protratto nel tempo, è importante per il raggiungimento dei migliori risultati. Per un riequilibrio e per un mantenimento costante, può essere utile ripetere i cicli di impiego durante tutto l’anno, anche se non si avvertono problemi significativi. Vi sono molti centri dove degli esperti possono fornire informazioni che facilitano l’uso delle apparecchiature con metodologia Ygrene Oib da parte dell’utilizzatore. PIA DIV N.B. Nei casi in cui vi sono parti infiammate o problemi particolari, o se si sono subite operazioni, si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia. Si consiglia comunque di iniziare sempre dal punto 28 a bassa intensità, ed effettuare i primi trattamenti solo per alcuni minuti, in modo da permettere al corpo di riarmonizzarsi. La distanza dell’apparecchiatura in questi casi dovrebbe essere sempre maggiore di 30 cm dal corpo. CO Per l’uso delle apparecchiature e dei vari prodotti si raccomanda di seguire sempre i consigli riportati nelle confezioni e/o nei relativi manuali d’uso. 188 NV EN DIB IL Nota per tutti i programmi: Si consiglia di fare il primo impiego in assoluto sul punto 28, in modo da riattivare le frequenze in modo uniforme. E Altri suggerimenti Si consiglia di stendere e far assorbire le creme dopo l’impiego con apparecchi con metodologia Ygrene Oib. Imm. 1 Non usare in nessun caso creme RUBEFACENTI, ossia che creano calore locale o vasodilatazioni superficiali. Potrebbero causare arrossamenti sgraditi abbinandole a tali apparecchi. NO Se si tratta il viso, coprire gli occhi con delle piccole garze (bende, batuffoli) bagnate con acqua, per evitarne la secchezza. Imm. 2 VA Se le zone d’impiego sono vicine (esempio i punti 4 ed 6 come nelle immagini 4 e 5) si possono considerare come unico punto di trattamento. ULG ATI L’impiego delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib per trattamenti estetici va effettuato possibilmente a pelle nuda o con addosso meno indumenti possibili che, in tal caso, devono essere di fibre naturali. Non far seguire o precedere un trattamento riscaldante se si ha una pelle che non lo sopporterebbe. Porre attenzione anche se si usano creme agli adici di frutta. CO PIA DIV Altri eventuali impieghi cosmetici uniti a diete eventualmente abbinate servono a rendere un quadro più completo dell’insieme. Ricordiamo, in ogni caso, di seguire sempre i consigli del proprio medico di fiducia. Nota: su occhi, testa, ferite, parti intime usare molta attenzione e impostare l’apparecchio a bassa intensità mantenendo l’apparecchiatura a più di 30 cm dal corpo. Imm. 3 189 Imm. 4 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL secondo la tradizione Orientale E TRIGGER POINTS E ZONE D’IMPIEGO Imm. 5 190 E Punti collegati NV EN DIB IL Come il corpo, ogni organo e tessuto vivono meglio in ambienti con Bio Frequenze ottimali Affaticamento da sport Zona 11 Per sportivi Zone specifiche Vie respiratorie alte Zona 2 Estetica della pelle Zona specifica e zona 12 1 volta al giorno 30 minuti Cute (pelle) in generale Zona specifica e zona 9 - 28 1 volta al giorno 30 minuti Equilibrio nello stress Zone 1 - 28 Apparato circolatorio Zona specifica e zona 28 1 volta al giorno 30 minuti Apparato circolatorio superficiale Zona specifica e zona 12 1 volta al giorno 30 minuti Articolazioni Zone specifiche 1 volta al giorno 30 minuti Organi genitali Zone 12 - 14 - 27 Bronchi Zone 4 - 6 Polmoni Zone 6 - 9 - 11 Reni Zone 11 - 28 Fegato Zone 7 - 10 Pancreas Zone 10 - 21 Seno Zona 7 Torace Zone 6 - 9 - 28 1 volta al giorno 30 minuti Intestino Zona 11 1 volta al giorno 30 minuti Utero Zone 8 - 27 - 12 1 volta al giorno 30 minuti Faringe Zona specifica e zona 18 1 volta al giorno 30 minuti Prostata Zone 8 - 12 1 volta al giorno 30 minuti Tiroide Zone 4 - 13 1 volta al giorno 30 minuti Apparato digerente Zone 7 - 11 - 20 1 volta al giorno 30 minuti Zona specifica 1 volta al giorno 30 minuti Zona specifica 1 volta al giorno 30 minuti Naso, gola e zona 5 1 volta al giorno 30 minuti Zona 5 1 volta al giorno 30 minuti Zone 8 - 12 1 volta al giorno 30 minuti Vie urinarie Intestino Orecchio Palpebre e zona oculare Scapola e omero Testa Schiena 1 volta al giorno 30 minuti NO 1 volta al giorno 30 minuti 1 volta al giorno 30 minuti 1 volta al giorno 30 minuti Zone 8 - 11 1 volta al giorno 30 minuti Zona specifica e zona 18 1 volta al giorno 30 minuti Zona 2 1 volta al giorno 30 minuti Bassa Intensità Zona 7 1 volta al giorno 30 minuti Bassa Intensità Zona specifica e zona 18 1 volta al giorno 30 minuti Zona specifica e zona 1 1 volta al giorno 30 minuti Zone specifiche e zone 11 - 29 1 volta al giorno 30 minuti Zone 8 - 28 1 volta al giorno 30 minuti Sistema circolatorio Zone 1 - 17 - 28 1 volta al giorno 30 minuti Trattamento mantenimento per anziani Zone 6 - 28 1 volta al giorno 30 minuti Trattamento mantenimento per uomini Zone 11 - 28 1 volta al giorno 30 minuti Trattamento mantenimento per bambini Zona 7 e i due lati del collo 1 volta al giorno 30 minuti Trattamento mantenimento per donne Zone 8 - 28 1 volta al giorno 30 minuti PIA Menopausa Bassa Intensità 1 volta al giorno 30 minuti DIV Digestione 1 volta al giorno 30 minuti 1 volta al giorno 30 minuti ULG Mucose nasali Bassa Intensità 1 volta al giorno 30 minuti VA Ghiandole 1 volta al giorno 30 minuti 1 volta al giorno 30 minuti ATI Gengive Vertebre cervicali 1 volta al giorno 30 minuti La scheda non si riferisce a trattamenti medici CO La tradizione vuole che un equilibrato utilizzo delle Bio Frequenze nei vari punti, porti a un benessere duraturo. Si consiglia di effettuare un trattamento al giorno. 191 VA E NO NV EN DIB IL EQUILIBRIO COMPLETO CO PIA DIV ULG ATI Le tabelle di equilibrio sono state predisposte dopo anni di sperimentazioni e di analisi su migliaia di persone che hanno utilizzato apparecchi con metodologia a “Spettro di Bio Frequenze” (SBF) come quelle inserite negli apparecchi a metodologia Ygrene Oib. Perciò tali tabelle sono quanto di meglio oggi si possa avere nel settore del pieno equilibrio. Quando il nostro corpo riceve un apporto energetico (esempio: eccessi alimentari) non in linea con le sue normali necessità, nascono degli squilibri che, come abbiamo visto, possono portare ad alcuni problemi anche di grande portata. Questo programma di impieghi è stato ideato per un facile utilizzo da parte del professionista o dell’utilizzatore privato che punta a mantenere in un equilibrio ottimale l’organismo e le funzioni che ne reggono l’armonia naturale. Benéfici risultati si potranno notare già dopo i primi impieghi e la sensazione di un benessere generalizzato potrà essere il premio dell’utilizzatore costante. Molte persone che già usano questi programmi di riequilibrio completo confermano che i problemi che normalmente li infastidivano come gli inestetismi della pelle, stanchezza, ecc. si sono prima ridotti di intensità, poi diradati nel tempo, e poi, in molti casi, sono scomparsi totalmente. 192 NV EN DIB IL E Wellness equilibrio completo Ygrene Oib aiuta in alcune delle funzioni più importanti In maniera indiretta e non specifica e non esclusiva e senza finalità di carattere terapeutico. Oltre a migliorare il Wellness in generale contribuisce anche ad aiutare a mantenere in equilibrio le funzioni preposte: ULG ATI VA NO 1) in campo estetico; a combattere gli inestetismi di cellulite, rughe, ecc.; 2) al riequilibrio delle Bio Frequenze naturali; 3) ad aumentare la sensazione di benessere percepita (wellness); 4) nel combattere il precoce invecchiamento; 5) a rinvigorire l’organismo e le sue capacità di resistenza (anche nello sport); 6) a rilassare la muscolatura; 7) nell’armonizzare la crescita; 8) migliorare la concentrazione per lo studio ed il lavoro. ZONE TEMPO DI TRATTAMENTO 1 - 11 - 28 30 minuti per zona 2 Controllo peso 1-4 30 minuti per zona 3 Inestetismi pelle Zona affetta 30 minuti per zona 4 Allevia stanchezza 28 30 minuti per zona 5 Depur. organismo 12 - 28 30 minuti per zona 6 Inestet. cattiva digest. 7 - 28 30 minuti per zona 7 Stress 1 - 28 30 minuti per zona 8 Anti age 6 - 28 30 minuti per zona 11 e zona affetta 30 minuti per zona PIA DIV 1 Microcircolazione, ecc. CO PUNTI - FUNZIONI 9 Anti inestet. cellulite 193 E NO NV EN DIB IL RILASSAMENTO, BENESSERE LOCALIZZATO VA YGRENE OIB può aiutare in modo fantastico il rilassamento dei muscoli PIA DIV ULG TRAPEZIO CERVICALE DORSO SPALLE POLSI - MANI ANCA GINOCCHIA PIEDI - CAVIGLIE FRONTE - VISO TESTA MANDIBOLA VISO LATO PROBLEMI INTERCOSTALI COLLO LOMBI ADDOME ZONA PUBICA GOMITI TALLONI SCHIENA CO A) B) C) D) E) F) G) H) I) L) M) N) O) P) Q) R) S) T) U) ATI Ygrene Oib aiuta per un Benessere Localizzato 194 PUNTI 5 - 9 - 11 PUNTI 9 E B) DORSO NV EN DIB IL A) TRAPEZIO CERVICALE 9 NO 5 C) SPALLE VA PUNTI 9 PIÙ LATRALE 11 - 8 9 ULG ATI 9 11 CO PIA DIV 11 8 195 E E) ANCA D) POLSI - MANI PUNTI 12 - 8 NV EN DIB IL PUNTI 16 - 18 12 18 16 Dorso F) GINOCCHIA PUNTI 29 DIETRO E AVANTI VA NO Palmo 8 G) PIEDI - CAVIGLIE CO 21 29 25 26 PIA DIV ULG ATI PUNTI 21 - 22 - 25 - 26 196 22 E H) FRONTE - VISO NV EN DIB IL PUNTI 1 - 2 1 2 NO Attenzione: usare bassa intensità, coprire gli occhi con batuffolo bagnato I) TESTA - NUCA PUNTI 1 - 3 3 ATI VA 1 ULG Attenzione: usare bassa intensità L) MANDIBOLA M) VISO LATO PUNTI 2 - 3 DIV PUNTO 2 PIA 2 CO Attenzione: usare bassa intensità, coprire gli occhi con batuffolo bagnato 3 Attenzione: usare bassa intensità, coprire gli occhi con batuffolo bagnato 197 O) COLLO PUNTI 13 - 14 NV EN DIB IL PUNTO 4 E N) PROBLEMI INTERCOSTALI 4 13 14 Q) ADDOME NO PUNTO 8 P) LOMBI 11 ULG ATI VA PUNTI 11 - 12 8 12 DIV R) ZONA PUBICA 8 PUNTI 8 - 19 - 27 CO PIA 27 198 19 E S) GOMITI NV EN DIB IL PUNTI 15 - 17 T) TALLONI PUNTI 30 - 28 15 Palmo 17 NO Dorso ATI VA 28 ULG U) SCHIENA DIV PUNTI 9 - 10 - 11 9 10 CO PIA 11 199 30 TRATTAMENTI DEGLI INESTETISMI CAUSATI DA: RITENZIONE IDRICA MACCHIE CUTANEE COUPEROSE CELLULITE RUGHE ACNE ATI VA NO SNELLIMENTO DRENAGGIO Vi ricordiamo alcune note e avvertenze PIA DIV ULG Si consiglia di fare il primo trattamento in assoluto sul punto 28, in modo da attivare le Bio Frequenze in modo uniforme. Si consiglia di stendere e far assorbire le creme dopo il trattamento con le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib. Non usare in nessun caso creme RUBEFACENTI, ossia che creano calore locale o vasodilatazioni superficiali. Potrebbero creare degli arrossamenti sgraditi se impiegate assieme all’apparecchio. Se si tratta il viso coprire gli occhi con delle piccole garze (bende, batuffoli) bagnate con acqua, per evitarne la secchezza. Nell’impiego per il viso si consiglia di impostare le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib sempre a bassa intensità come nei primi impieghi per il resto del corpo. I cosmetici o le diete eventualmente abbinate vanno effettuati sotto il controllo del medico di fiducia. CO E NV EN DIB IL BELLEZZA DEL VISO E DEL CORPO 200 E Modellare e snellire Che cosa non è la cellulite CO PIA DIV ULG ATI VA NO La cellulite non è un semplice accumulo di grasso, come molti erroneamente pensano, dato che di solito esiste anche un aumento di volume. Infatti, il tessuto adiposo presente nelle regioni del corpo interessate è profondamente alterato e quindi di difficile eliminazione con diete dimagranti o con i massaggi (perlomeno in modo evidente). Nella cellulite non c’è nulla da “sciogliere, da spezzare o da ammorbidire”, esiste solo un mal funzionamento che, al pari di tanti altri, deve essere trattato in modo serio e con mezzi idonei. NV EN DIB IL Il termine “cellulite” è da tempo usato per designare un’alterazione del tessuto connettivo, e non un’infiammazione delle cellule, come di primo acchito il termine potrebbe far presupporre. Questa disfunzione si forma in lunghi mesi, talvolta in anni, ed è causata dal cattivo funzionamento del sistema linfatico, con ristagno di liquidi e scorie nei tessuti. Il conseguente processo degenerativo farà assumere al tessuto cutaneo un aspetto irregolare, a nodi (la tipica pelle “a buccia d’arancia”), soprattutto nella parte inferiore del corpo (addome, cosce, parte interna delle ginocchia, parte inferiore delle gambe, braccia, caviglie). 201 E Che cosa è la cellulite VA NO NV EN DIB IL La cellulite ed i conseguenti inestetismi sono causati da un disturbo che interessa l’ipoderma, un tessuto che si trova al di sotto del derma di natura prevalentemente adiposa. Si definisce scientificamente Pannicolopatia Edemato-Fibrosclerotica (PEF) e consiste nella degenerazione della microcircolazione del tessuto adiposo con conseguente alterazione delle sue più importanti funzioni metaboliche. La conseguenza di questa degenerazione del tessuto è l’ipertrofia, cioè un aumento di volume delle cellule adipose, la ritenzione idrica e la stasi di liquido negli spazi intercellulari. La cellulite colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile a causa del particolare assetto ormonale delle donne. L’inestetismo che più le infastidisce è costituito dagli accumuli adiposi localizzati a livello degli arti inferiori, in particolare sui fianchi, sui glutei, sulla parte laterale delle cosce ed all’interno delle stesse, sulle ginocchia e sulle caviglie. Sebbene più raramente possa colpire anche le braccia e la regione del collo (generalmente dopo i 50 anni). Le cause che originano questa situazione non sono completamente note, tuttavia esistono fattori predisponenti genetici e fattori ambientali scatenanti. Vi è inoltre l’azione sugli adipociti degli estrogeni che determinano, dopo la pubertà, l’accumulo di grassi sulle aree sessualmente predestinate. Glutei, fianchi, cosce, ginocchia, caviglie: in quanto l’azione degli estrogeni determina il rivestimento adiposo delle strutture osteomuscolari delle donne. Come riconoscere la cellulite DIV ULG ATI Quando c’è la cellulite, normalmente, la pelle assume un aspetto irregolare e granuloso. Non sempre la cellulite è sinonimo di sovrappeso; infatti moltissime donne magre non sono risparmiate dalla cellulite, e c’è una profonda differenza tra l’adiposità da sovrappeso e la cellulite. L’adiposità è costituita da tessuto normale, elastico la cui circolazione sanguigna, al contrario della cellulite, è ben funzionante, ed essa aumenta o diminuisce a seconda del peso del nostro corpo. La cellulite, invece, è un mal funzionamento, è il risultato di un’alterazione con ristagno dei liquidi ed ha, per così dire, vita a sé: risente poco dell’oscillazione del peso. Tipi di cellulite La cellulite si presenta sotto forme differenti, che possono coesistere nella stessa donna: l’edematosa, la compatta, la molle. CO PIA Cellulite edematosa Come caratteristica principale presenta un notevole edema (gonfiore) che colpisce gli arti inferiori (gambe a colonna) ed ha una consistenza pastosa. Si associa costantemente a segni più o meno gravi di insufficienza venosa e linfatica (crampi, freddolosità, colorito violaceo, facilità ai gonfiori). Le caviglie sono a loro volta spesso gonfie, grosse, edematose. 202 NV EN DIB IL E Cellulite compatta Forse la più diffusa: è dura e molto granulosa sotto le dita, poco mobile sul tessuto muscolare e tale da tendere la pelle al massimo. Ben aderente ai piani profondi, si localizza per lo più sulle natiche, sul lato posteriore delle cosce, sulla parte interna del ginocchio. Quando compare sulla nuca può provocare cefalee. Le sue “vittime” sono spesso giovani robuste, ma non necessariamente sovrappeso. Questo tipo di cellulite può provocare un senso di pesantezza alle gambe, dovuta anche alla spinta che esercita sui muscoli; incide anche sulla pressione sanguigna e sulla circolazione sanguigna che, rallentata, causa un raffreddamento delle estremità degli arti. VA NO Cellulite molle Condanna solitamente quelle donne che hanno sempre fatto troppo poco per migliorare il loro stato, poco moto, poca attività fisica, o che magari sono dimagrite troppo velocemente o che si sono sottoposte a trattamenti anticellulitici eccessivamente drastici. La muscolatura, infatti, in questo caso è atrofica, poco sviluppata, si ha un rilassamento generale con sensazioni di pesantezza e stanchezza. Questa cellulite solitamente fa deformare il bacino e le cosce, al punto di cambiare l’autonomia di chi ne è colpito, infatti il suo spessore può arrivare anche ad essere di 5 centimetri. Come mai quasi tutte le donne soffrono di cellulite? DIV ULG ATI Al giorno d’oggi, la maggior parte delle donne conduce un tipo di vita sedentaria; il lavoro in ufficio, l’automobile ed anche le eccessive comodità contribuiscono alla sua formazione. A ciò si aggiunge un modo di mangiare scorretto e disordinato. Mangiar male e frettolosamente, fare poco moto, usare indumenti troppo stretti e tacchi troppo alti sono motivi che favoriscono l’insorgere della cellulite anche durante l’adolescenza, quando cioè iniziano i problemi circolatori alle gambe. Le donne sono quasi tutte soggette a questo disturbo, gli uomini ne sono meno colpiti e comunque solo in parti del corpo ben localizzate. La cellulite del bacino e delle cosce appare dopo lo sviluppo ed è un disturbo unicamente femminile. La cellulite lombare e della nuca si trova in eguale misura negli uomini e nelle donne. Cosa fare quando si scopre che gli inestetismi della cellulite sono un problema che non si riesce a risolvere? CO PIA Innanzi tutto suggeriamo di consultare un medico, il quale probabilmente consiglierà una dieta alimentare appropriata; generalmente non una dieta dimagrante, ma un controllo corretto del cibo per non immettere nel corpo sostanze che risultano nocive o tendono ad aumentare la cellulite. In questo tipo di dieta è spesso consigliata una grande quantità di acqua. C’è da ricordare, infatti, che il sale trattiene l’acqua e le cellule adipose (cellulite) come spugne ne assorbono in grande quantità. Bevendo perciò molta acqua questa diluirà il sale e con 203 E NV EN DIB IL l’eliminazione del liquido verrà eliminato anche il sale in eccesso aiutando così la dissoluzione nelle regioni infiltrate dalla cellulite. NO Per combattere la cellulite un altro fattore molto importante oltre a quello alimentare è rappresentato dall’esercizio fisico. Il moto - in generale - aiuta a consumare le calorie, regola il metabolismo diminuendo l’accumulo di grasso, sviluppa la muscolatura tonificando il corpo e soprattutto stimola la circolazione. Un’alimentazione adeguata e l’esercizio fisico dunque sono molto importanti, possono aiutare ad ottenere risultati concreti e visibili. L’impiego parallelo delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib contribuisce ad aumentare l’efficacia dei predetti rimedi classici, dato che anche con il suo aiuto le scorie e i liquidi ristagnanti nei tessuti vengono convogliati più velocemente nel circolo periferico per essere poi espulsi, riducendo gradualmente gli inestetismi causati dalla cellulite. VA Snellimento ATI Linfonodi Cervicali ULG Linfonodi Ascellari DIV Linfonodi Inguinali CO PIA Linfonodi Poplitei L’adipe è costituito da cellule contenenti lipidi che si trovano nell’ipoderma. Quando il loro volume aumenta a causa di un’alimentazione eccessiva o altri disturbi, la massa corporea subisce a sua volta una modificazione, con conseguenti danni estetici che, alla lunga, possono trasformarsi in obesità vera e propria. Le diete, sempre così difficili da seguire qualunque sia il tipo di “rinunce” a cui sottoporsi, permettono sì di far diminuire di peso, ma spesso non nei punti desiderati, ad esempio pancia o fianchi. Infatti, se introduciamo nell’organismo una quantità di cibo inferiore a quella abituale, ecco che l’organismo andrà ad attingere, senza fare “preferenze”, alle scorte, cioè al tessuto adiposo localizzato in tutto il corpo in modo irregolare; se sulla pancia o sui fianchi ce n’è di più, una certa quantità si trova anche su viso, braccia, gambe, schiena, collo e così 204 NV EN DIB IL E via, vale a dire in punti dove non lo si vorrebbe perdere. Quindi, se è certamente possibile ottenere una diminuzione della massa anche nei punti desiderati, non è detto che questa diminuzione sia tale da far raggiungere sempre un buon effetto estetico. Il trattamento con apparecchiature a metodologia Ygrene Oib aiuta a migliorare la microcircolazione grazie al trattamento di calore ed alle corrette frequenze trasmesse al corpo e, quindi, contribuendo così ad eliminare i centimetri in eccesso nei punti “critici”, cioè fianchi, addome, cosce, glutei. Con il conseguente rilascio di grassi e tossine la silhouette ne guadagna, inoltre si verrà invasi da una generale sensazione di benessere in tutto l’organismo. La bellezza dentro e fuori Ygrene Oib può aiutare ULG ATI VA NO L’impiego di apparecchiature a metodologia Ygrene Oib aiuta a rallentare i vari processi di invecchiamento dell’organismo. Può essere ritardata la comparsa di segni di senilità, quali ad esempio le antiestetiche rughe, temute da donne ed uomini. Aiuta a combattere i temuti inestetismi causati dalla cellulite e dall’adipe. Le cellule di grasso, grazie alle corrette frequenze naturali, migliorano il loro metabolismo e bruciano meglio i grassi per fornire l’energia necessaria ai muscoli. Ygrene Oib aiuta ad ottenere tali risultati tramite le seguenti funzioni: CO PIA DIV - Stimola, facilitando il rinnovamento dei tessuti dell’organismo e aumentandone la capacità rigenerativa naturale. - Esercita un effetto “massaggio” sull’area trattata, ritardando l’atrofia a cui la pelle va naturalmente incontro con il passare degli anni. - Sulle zone 11 - 7 - 8 stimola i processi di detossificazione, rallentando la formazione di macchie scure sulla pelle. - Nelle donne, impiegata con regolarità sul basso addome, includendo la zona 8, migliora la circolazione e contribuisce a rallentare il declino della secrezione ormonale femminile. Ciò favorisce un normale metabolismo dei pigmenti scuri della pelle prevenendo la formazione di macchie cutanee e aiuta a prolungare il periodo di benessere. - Sulla zona 24 si stimola la peristalsi di stomaco ed intestino, migliorando i processi digestivi e quindi l’arrivo delle sostanze nutritive alla pelle. - L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib sull’area ombelicale può aiutare la digestione ed assimilazione del cibo, permettendo al corpo un miglio- 205 NV EN DIB IL E re scarico delle scorie. - L’impiego sulla zona 28 facilita il riposo, con conseguenti effetti benefici sul metabolismo cutaneo. Inoltre si migliora la microcircolazione agli arti inferiori. Le creme cosmetiche, specialmente se di una linea specificamente pensata per l’impiego con tali apparecchi a metodologia Ygrene Oib per il viso ed il corpo, possono essere assorbite con maggiore facilità migliorandone i benefici. Estetica del viso e Ygrene Oib NO In linea generale, basta un impiego al giorno per circa 30 minuti, ad occhi chiusi. Si consiglia di usare sugli occhi delle bende o dei batuffoli di cotone bagnati, per evitarne la secchezza. I cicli possono essere di 5-7 giorni con 3 giorni di pausa. Se fatti in un centro estetico anche 2-3 trattamenti alla settimana, per un minimo di 10-15, possono dare degli ottimi risultati. A) Inestetismi della pelle causati dalle rughe CO PIA DIV ULG ATI VA La pelle è costituita da vari elementi tra cui l’epidermide ed il derma: la prima svolge una funzione protettiva del corpo mentre il secondo fa da sostegnoall’epidermide ed è responsabile della tonicità della cute. La struttura compatta del derma è dovuta alla presenza di fibre di collagene e fibre elastiche, la cui perdita è uno dei principali fattori di invecchiamento. L’azione combinata di fattori interni ed esterni determina la comparsa delle rughe. I fattori interni sono correlati al normale processo di invecchiamento dei nostri tessuti ed a condizioni di malattia che portano progressivamente all’indurimento (cheratinizzazione) dell’epidermide, al rilassamento del derma, all’ipotonia delle fasce muscolari “mimiche” ed alla diminuita idratazione. Col passare del tempo, inoltre, il ricambio cellulare dell’epidermide diventa sempre più difficoltoso, poiché la zona più esterna (strato corneo) diventa più secca e spessa, ostacolando in questo modo le cellule vive; allo stesso tempo il derma ed i tessuti profondi del volto (tra cui le fasce ed i muscoli facciali) si rilassano, causando la perdita di tonicità dei tessuti ed il progressivo accentuarsi delle rughe. Inoltre, la progressiva perdita di efficienza del microcircolo cutaneo non permette una perfetta irrorazione degli strati più esterni della pelle. Gli agenti esterni in grado di agire negativamente sulla pelle, come l’eccessiva esposizione al sole, al calore, agli agenti chimici, allo smog, all’elettrosmog, ecc. accelerano il processo di invecchiamento. Con apparecchiature a metodologia Ygrene Oib si può intervenire direttamente sulla parte interessata e sui punti 11-12-28 per 1 o 2 volte al giorno, eventualmente usando dopo le sedute specifiche creme cosmetiche. Migliorando la naturale circolazione nella cute con le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib, si facilita anche l’assorbimento delle micromolecole contenute nelle creme (non rubefacenti). 206 NV EN DIB IL E B) Inestetismi della pelle causati da pelle grassa e ruvida. Sebbene il viso di molte ragazze abbia un aspetto levigato e roseo, la pelle può risultare ruvida con presenza di grossi pori. Questo tipo di pelle è definito comunemente “pelle grassa”. Le cause sono diverse: scarsa cura e igiene della pelle, uso di cosmetici eccessivamente acidi o basici, impiego frequente di saponi, esposizione eccessiva al sole. Non solo fattori esterni, ma anche cause interne, come un’alterata funzionalità del fegato, possono esserne all’origine. L’impiego sul viso e sui punti 11-12-28 delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib per 1 o 2 volte al giorno abbinando, subito dopo le sedute, l’uso di creme cosmetiche specifiche, migliora la microcircolazione cutanea e favorisce l’assorbimento delle sostanze nutritive contenute nella crema e la pelle diventerà gradualmente più fine e levigata. ATI VA NO C) Inestetismi della pelle causati da acne, eczema, neurodermatite. L’acne è uno dei disturbi cutanei più diffusi; colpisce soprattutto i giovani a cominciare dai 12-13 anni ma può presentarsi anche dai 30 anni in avanti. Questa problematica in molti casi tende a scomparire da sola dopo un certo numero di anni ma, se non trattati, i suoi inestetismi rischiano di segnare la pelle con profonde cicatrici. L’acne è una malattia del follicolo pilosebaceo. Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib possono essere un valido aiuto per combattere gli inestetismi della pelle causati dall’acne, ecc. L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib per 1 volta al giorno e per circa 30 minuti ogni volta. L’eventuale impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib contemporaneamente a terapie a base farmacologica (antibiotici o creme) va effettuato sempre sotto controllo del medico di fiducia. ULG N.B. I trattamenti Ygrene Oib sono mirati a combattere gli inestetismi della pelle. PIA DIV D) Inestetismi della pelle causati da pelle opaca. Molte persone di media età presentano spesso un viso di aspetto opaco, poco luminoso e con pelle disidratata, lo stesso dicasi per alcuni soggetti giovani, soprattutto ragazze, ove l’aspetto del volto non rispecchia il buono stato di benessere. Alcune cause di pelle opaca sono la malnutrizione, la carenza di proteine e di vitamine del gruppo A e C. L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib sul volto e sui punti 24 e 28 (eventualmente abbinando dopo ogni seduta l’uso di specifiche creme cosmetiche non rubefacenti) è molto efficace per aiutare a ridurre il problema. CO E) Inestetismi della pelle causati da macchie cutanee. Macchie cutanee, di colore marrone fino al nero, possono presentarsi sul viso di giovani ragazze dopo la pubertà, oppure in donne di mezza età come evoluzione di lesioni eritematose che, sotto l’azione della luce solare, tendono a scurirsi. Alcune macchie sono ereditarie, altre appaiono durante la gravidanza 207 CO PIA DIV ULG ATI VA NO NV EN DIB IL E o in presenza di disfunzioni che alterano il metabolismo dei pigmenti cutanei. L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib sul viso e sul punto 21 nonché nei punti specificamente colpiti (eventualmente abbinando dopo ogni seduta l’uso di specifiche creme cosmetiche non rubefacenti) è molto efficace per aiutare a ridurre il problema; utilizzare anche sul punto 8. 208 VISO - A PUNTI 1 - 2 1 Fronte 2 Con batuffoli umidi NO VISO RUGHE - ACNE VA Se gli inestetismi della cellulite possono essere nascosti dai vestiti, le rughe, le macchie della pelle e gli inestetismi dell’acne, sono di più difficile mimetizzazione. Importante è non demoralizzarsi e farsi aiutare anche dalla metodologia Ygrene Oib, che può essere un valido ausilio per risolvere alcuni problemi estetici. I test fatti dimostrano che questa metodologia è efficace e può contribuire per tornare ad avere un bel viso con la pelle levigata, o depurata da altre fastidiose impurità e con qualche ruga in meno. NV EN DIB IL Le rughe - rugosità - gli inestetismi causati dall’acne E Il Viso VISO - B PUNTO 28 ATI Vi sono anche prodotti cosmetici studiati specificamente per l’uso, dopo l’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib che ne migliorano l’azione. ULG VISO - C PUNTO 8 28 VISO - D CO PIA DIV PUNTI 21 - 24 24 21 8 209 E VISO - E NV EN DIB IL PUNTI 11 - 12 11 12 GLUTEI VA NO 12 SENO CO PIA 10 DIV ULG ATI Sotto (10-5-12) alcuni altri punti di intervento generale specifici. 5 210 DÉCOLLETÉ E NV EN DIB IL Estetica del corpo con Ygrene Oib F) Inestetismi della pelle causati dalla cellulite. Come già detto, colpisce in particolare le donne, anche in giovane età, e si localizza prevalentemente su fianchi, cosce e glutei con un aspetto caratteristico “a buccia d’arancia”. Accanto a fattori costituzionali, spesso sono da chiamare in causa un eccessivo consumo di sale ed un’alimentazione ricca di cibi dolci, grassi, il consumo di alcolici, il fumo di sigaretta, ma soprattutto una cattiva circolazione sanguigna e linfatica. NO Combattere gli inestetismi della cellulite DIV ULG ATI VA E’ notoriamente una malattia, inoltre con i suoi inestetismi si dimostra un fastidioso problema estetico, che va combattuto sin dal suo primo apparire, per la sua tendenza alla diffusione progressiva, con alterazioni del sistema circolatorio periferico e modificazioni irreversibili del tessuto adiposo. L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib sui punti indicati nelle figure (8-11-12-24-28-29) o dove si presenti il bisogno (eventualmente abbinando dopo ogni seduta l’uso di specifiche creme cosmetiche non rubefacenti) è molto efficace per aiutare a combattere il problema dell’inestetismo. CO PIA Alcuni consigli alimentari (che vanno confermati dal vostro dietologo): alimentazione equilibrata e ricca di fibre e con pochi grassi. 211 E Localizzazione della cellulite NV EN DIB IL La cellulite ed i suoi inestetismi si localizzano prevalentemente in determinate parti del corpo e in alcuni casi hanno delle concause che possono essere riconducibili a motivazioni specifiche. Nuca - spalle Obesità mediata da ormoni androgeni specie di origine surrenalica NO Braccia Obesità da disturbi circolatori ATI Fianchi Obesità genitale ormonale a diatesi ereditaria CO PIA DIV ULG Cosce e gambe interne esterne Obesità da disturbi circolatori VA Addome Obesità da tensione emotiva, stress Dove si posiziona normalmente la cellulite, le cause principali. 212 NV EN DIB IL E Contro gli inestetismi causati dalla cellulite IN. CELLULITE - B IN. CELLULITE - A PUNTI 11 - 29 PUNTO 8 11 NO 8 IN. CELLULITE - C VA PUNTO 28 IN. CELLULITE - D ULG PUNTO 12 ATI 28 29 IN. CELLULITE - E PUNTO 24 DIV 24 Nota: Ricordiamo che si possono trattare con le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib più punti nello stesso momento (per esempio: in questo caso il punto 11 assieme al punto 12). CO PIA 12 213 NV EN DIB IL Liberarsi dallo stress? E RELAX E ANTI-STRESS NO La vita è energia. Un corpo libero di muoversi sprigiona vitalità, piacere di vivere, bellezza e fascino. L’energia vitale che è libera di fluire nel nostro corpo subisce, per vari motivi, dei rallentamenti, sovraccaricando o sottocaricando delle zone causando degli squilibri. Secondo gli yogi dell’India e del Tibet, le nostre condizioni spirituali e psicologiche sono più condizionate dalla colonna vertebrale che da qualsiasi altra parte del corpo. Molte ragioni lo confermano, non ultima quella che ciascuno di noi avverte una sensazione di liberazione e di benessere ogni volta che si fa massaggiare in modo completo la schiena, da una persona esperta. La vita di tutti i giorni, ormai, ci impone dei ritmi e delle priorità che “aiutano” a dimenticarci di noi, del nostro corpo, del nostro benessere, sovraccaricandoci di stress psicofisico che, come sappiamo, crea una forte contrazione muscolare che interessa interamente il dorso, i muscoli del collo, i muscoli dorsali, i muscoli lombosacrali. Questo programma, studiato per il rilassamento, ottiene dei grossi risultati anche su persone obbligate a lunghe permanenze a letto. CO PIA DIV ULG ATI VA Punti da sottoporre all’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib: 5, 9, 10 - 1 e 7 nonché 8, 9 e 28. 214 RELAX - D NV EN DIB IL PUNTO 1 E RELAX - A PUNTI 5 - 9 - 10 1 5 RELAX - B NO PUNTO 28 DIV ULG RELAX - C PUNTI 7 - 8 7 10 CO PIA 8 9 ATI VA 28 215 NV EN DIB IL E TRATTAMENTO DI MANTENIMENTO CO PIA DIV ULG ATI VA NO PER ANZIANI UOMINI DONNE BAMBINI Nota: E’ naturale che ogni azione di mantenimento si sviluppi verso obiettivi diversi in base al soggetto (anziano, uomo, donna o bambino) che si considera. Come pure fa la metodologia Ygrene Oib, per migliorare il wellness in generale. 216 UOMO ANZIANI PUNTI 11 - 28 PUNTI 6 - 28 NO 6 11 28 VA 28 ATI DONNA ULG PUNTI 8 - 28 BAMBINI PUNTO 7 ED I LATI SX E DX DEL COLLO 7 DIV CO PIA 8 E NV EN DIB IL Trattamento mantenimento 4 28 Laterali 217 NO NV EN DIB IL E PROGRAMMA PER LO SPORT ED IL FITNESS Per migliorare Per velocizzare il recupero ATI VA Per migliorare le performance CO PIA DIV ULG Nell’ambito sportivo è più facile parlare di aumento di massa perché è un parametro molto importante per raggiungere delle performance migliori. Si sa anche che un atleta super allenato rischia di andare facilmente fuori forma, e che altri atleti non recuperano velocemente e, spesso, rischiano di non essere al top nei momenti cruciali della stagione sportiva o della gara. Con le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib si ha un netto miglioramento di due fattori importanti: il notevole e rapido abbassamento dell’acido lattico e la promozione del recupero, fattori importanti sempre, ma ancora di più in chi fa sport e vuole ottenere performance migliori, ma utili anche per le normali attività della vita quotidiana, del lavoro, della famiglia, ecc. - Riduzione dei valori di acido lattico; - Promozione del recupero. - Miglior resistenza agli sforzi. Infatti, la metodologia Ygrene Oib contribuisce in modo naturale ad aiutare a migliorare la circolazione (e tutti sanno quanto sia importante avere una muscolatura ben irrorata) e, quindi, ad aumentare il trasporto di ossigeno. 218 E Sport e Fitness NV EN DIB IL Qualunque sia lo sport che si pratica sono importanti: - La capacità di trasportare ossigeno; - la capacità di recuperare completamente nel minor tempo possibile; - la capacità di eliminare le scorie. DIV ULG ATI VA NO Un muscolo, anche se ben allenato, per poter sfruttare il proprio potenziale intero deve fronteggiare le tre necessità sopra citate. Ogni muscolo può essere aiutato molto con l’uso di prodotti a metodologia Ygrene Oib. CO PIA N.B.: usando l’apparecchiatura in alcuni orari specifici si può migliorarne l’effetto (30 minuti). Per potenziare: usare l’apparecchiatura dalle ore 5,00 alle ore 7,00, dalle ore 11,00 alle ore 13,00. Per recuperare: usare l’apparecchiatura dalle ore 17,00 alle ore 19,00, dalle ore 23,00 alle ore 01,00. 219 NV EN DIB IL DEFATICAMENTO E Sport e Fitness DEFATICAMENTO ARTI INFERIORI PUNTO 11 PUNTI 28 - 29 11 28 NO 29 DEPURAZIONE 8 13 CO PIA 29 DIV ULG ATI 19 VA PUNTI 8 - 13 - 19 - 29 220 11 6 NV EN DIB IL CONTRATTURE DISTORSIONI MOTIVAZIONE contribuisce a migliorare la zona PUNTI 28 e ZONA LESA PUNTI 1 - 24 - 28 28 26 PUNTI 1 - 9 - 10 - 11 9 ULG 10 DIV Palmo Test effettuati su atleti hanno dato indicazioni concordi sul miglioramento dei riflessi e del recupero delle forze in qualsiasi sport praticato. 11 PIA CO 1 ATI 1 15 24 FORZA E RIFLESSI GENERALE VA PUNTI 1 - 9 - 15 NO 28 FORZA E RIFLESSI MANI 9 E Sport e Fitness 221 E NV EN DIB IL NOTE BIBLIOGRAFICHE • Come vincere la cellulite e diventare snelle, belle e serene, Maria Makarovic; Rusconi Editore. • Nuovi orizzonti in medicina. La teoria dei biofotoni, Fritz-Albert Popp; Nuova Ipsa Editore. • The application of BFS to medicine, Chen Kun, Chela Xi, Lin Zhou; Edizioni The People’s Medical Publishing House. • Diagnosi Energetica dei Punti Terminali, Peter Mandel; Tecniche Nuove. • Modern Physics, J. E. Williams, F. E. Trinkdein, H. C. Metcalfe; Hol, Rinehart, and Winston Inc. New York (Fisica Moderna 2°; Edizioni Cremonese). • Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese, Franco Bottalo, Rosa Brotzu; Xenia Edizioni. NO • Metodologia Ygrene Oib. Star bene con le Bio Frequenze, Luciano Moschini; Soceser Editore. • Il cervello quantico, J. Satinover; Macro Edizioni. • L’energia orgonica, F. e V. Pez; Macro Edizioni. VA • Biophoton research and its Applications, Popp & Li & Gu; World Scientific 1992. ATI • Anatomia sottile, R. Zamperini; Macro Edizioni. • Fisiologia sottile, R. Zamperini; Macro Edizioni. • L’Acqua Specchio della Vita. Scienza e conoscenza, Ottaviano Costa, Dario Tassarotto, Carlo K. Cortella; Editoriale Delfino. ULG • Medicina vibrazionale, Dr. Richard Gerber; Edizioni Lampis, distribuito da Macro Edizioni. • Magnetoterapia a campo stabile, Fabio Ambrosi; Tecniche Nuove Edizioni. DIV • Medicina quantistica, Piergiorgio Spaggiari, Caterina Tribbia; Tecniche Nuove Edizioni. • Omeopatia e Bioenergetica, le medicine alternative: dalla stregoneria alla scienza, Nicola ed Emilio Del Giudice; Cortina Editore, Verona. PIA • Salute Totale, Rimedi Naturali & Tecniche Vibrazionali, di Dott. Marco Rho; M.I.R. edizioni. • Manuale pratico di Moxa, di Yves Réquéna; Red edizioni. • La mia verità sulla Memoria dell’Acqua, di Jacques Benveniste; Macro edizioni. CO • Io scelgo, Io voglio! Io sono, di Fabio Marchesi; Tecniche Nuove Edizioni. 222 PIA CO VA ATI ULG DIV NV EN DIB IL NO E E NV EN DIB IL Editore: Soce.Ser. s.r.l. NO Via Enrico Mattei, 17 24060 Entratico (BG) Tel. 035 942838 VA e-mail: [email protected] ATI I° edizione - aprile 2009 Finito di stampare nel mese di aprile 2009 CO PIA DIV ULG dalla CPZ S.p.A. di Costa di Mezzate (Bg) PIA CO VA ATI ULG DIV NV EN DIB IL NO E E NV EN DIB IL La Teoria Delle Bio Frequenze la Metodologia Ygrene Oib ...ed i segreti della vita racchiusi tra il Sole e l’atomo, per una vita più... «Le Bio Frequenze per la bellezza del corpo, per migliorare le performance in ambito sportivo, per un miglior wellness». All’interno, un’ampia raccolta di esperienze degli operatori dell’estetica, dello sport e del benessere. Più di 400 immagini che aiutano a comprendere meglio la teoria delle Bio Frequenze e la Metodologia Ygrene Oib. L’obiettivo del libro è far conoscere ad un pubblico più vasto la teoria dello SBF, la fantastica metodologia Ygrene Oib e come essa venga utilizzata con risultati spesso entusiasmanti per l’estetica, lo sport, il wellness. NO Molti sono i test eseguiti a livello estetico, sportivo e wellness riportati nel libro, con dimostrazioni dell’efficacia documentate da foto, prove a computer, testimonianze. Ygrene Oib è quanto di più innovativo e tradizionale allo stesso tempo si possa trovare al giorno d’oggi. ATI VA Alcuni dei Test in ambito sportivo sono stati effettuati presso la F.I.G.C. a Coverciano (FI), nel laboratorio di metodologia dell’allenamento e biomeccanica applicata. Altri in centri estetici, ambienti confinati, aziende ed abitazioni. ULG Troverete inoltre informazioni sui campi elettromagnetici, sull’elettrosmog e sulla sua potenziale pericolosità. Consigli su come agire, formulati da studiosi di fama mondiale. Limiti di legge, parametri cautelativi. E quanto le Bio Frequenze ed Ygrene Oib possano aiutare anche in questo caso. DIV Le nuove tecnologie e le tradizioni orientali hanno trovato in questa metodologia un’armoniosa ed efficace fusione per conseguire degli obiettivi difficilmente raggiungibili in altro modo. PIA Gli autori del libro, Luciano Moschini e Daniele Gullà, ringraziano tutte le persone che hanno partecipato alla realizzazione di quest’opera. CO NOVITà Scopri la facilità di combattere gli inestetismi della cellulite, le rughe. Come migliorare le performance in ambito fisico e sportivo. Come migliorare la sensazione di benessere percepita. € 24,00