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Luciano Moschini
Daniele Gullà
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La Teoria delle Bio Frequenze
la Metodologia Ygrene Oib
… ed i segreti della vita racchiusi tra
il Sole, l’atomo ed una vita più...
CO
L’evoluzione nella conquista della Bellezza, del Benessere
e di migliori performance psicofisiche
presentano
SOCESER
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La Ragione ci fa capire la scienza.
L’intuito ci fa intravedere l’ignoto.
La Fede ci fa accettare l’Infinito.
NO
Il Creatore si è dimostrato più benevolo
con coloro i quali sono allegri e di animo buono.
Regalando spesso a loro più giorni,
gioia ed energia.
VA
Porsi verso la vita con un buon atteggiamento
ha spesso portato ad una vita migliore.
ATI
Scegliere di essere felici a prescindere
se le cose vanno bene.
ULG
Perciò il credere
“se le cose andranno bene sarò felice”
lascia ad eventi esterni la nostra possibilità di felicità.
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Il credere
“sarò felice e le cose andranno bene”
lascia a noi la decisione della nostra felicita.
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Un grazie a tutti gli autori da cui abbiamo preso spunto per questo libro e che
abbiamo riportato all’interno. Sperando di averli inseriti tutti, nell’eventualità di
aver omesso o aver riferito in modo inesatto le dovute citazioni, si provvederà a
rettificarle nelle successive edizioni.
Un grazie anche a quelli da cui abbiamo preso spunto e di cui non abbiamo
trovato fonti per poterli ringraziare, perché le loro idee o scritti sono diventati di
dominio pubblico e diventa difficile attribuirne la paternità.
Chiediamo scusa anticipatamente per eventuali errori od omissioni, sono da
attribuire spesso al non riuscire a trovare - come detto - la fonte e l’autore originale di ogni idea e spunto.
NO
Un grazie a tutti quegli autori, studiosi, scienziati, inventori che in passato hanno con passione ricercato la verità in generale e anche modi più armoniosi e
giusti per far vivere l’umanità, e hanno in molti casi pagato di persona ipotesi
ardite, magari giuste, ma non in linea con la dottrina del tempo in cui vivevano
o vivono, anche se poi spesso comprovate con i fatti. Persone come Galileo
Galilei, Giordano Bruno, Nikola Tesla e molti altri.
La libertà d’opinione, di poter portare un contributo, un’idea, un’intuizione si è
dimostrata difficile da far valere, in ogni periodo storico.
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Un grazie alle nostre famiglie per il continuo sostegno datoci.
Legenda precisazioni:
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• S.B.F. Spettro di Bio Frequenza: sono le frequenze che il nostro corpo usa.
• Ygrene Oib: è un termine che indica oltre a una metodologia anche le naturali
energie (leggendolo al contrario, infatti, si legge Bio Energy).
• Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib da noi usate nei test sono dei
generatori di calore e di frequenze, classificati come apparecchiature per uso
estetico.
CO
In questo libro nessun trattamento, test o affermazione possono essere intesi o
considerati come terapeutici essendo proposti solo come estetici, sportivi, per il
wellness o per gli ambienti.
Nessuno può intenderli come terapeutici.
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La Teoria delle Bio Frequenze
e la
Metodologia Ygrene Oib
NO
…ed i segreti della vita racchiusi tra
il Sole, l’atomo ed una vita più...
VA
a cura di
Luciano Moschini
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L’evoluzione nella conquista
della Bellezza, del Benessere e di migliori
Performance psicofisiche
Benessere inteso come buon, naturale funzionamento
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Un futuro migliore
per estetica, sport, wellness
Le basi per capire le Bio Frequenze
con test, prove, testimonianze e conferme
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INDICE
pag. 7
pag. 8
pag. 9
pag. 12
pag. 14
pag. 15
pag. 16
pag. 18
pag. 21
pag. 23
pag. 25
pag. 27
pag. 28
pag. 33
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Precisazioni L’importante è avere una mente aperta
Un obiettivo chiaro Capire come e perché agire Alcune importanti affermazioni
Premessa - Chiarimenti
Cenni preliminari su vita e benessere
Le energie sottili
Una metodologia vibrazionale, la porta della vita Biochimica e bio-energetica: due facce della stessa medaglia Introduzione allo spettro di Bio Frequenza Analisi sui principi e sulle funzioni di Ygrene Oib Caratteristiche ed effetti della metodologia Principi fisici di base Tutto funziona bene solo se si utilizzano le giuste energie e le
giuste frequenze
Qi Gong, lo scambio delle informazioni
Lo spettro delle Bio Frequenze
I cardini della teoria dello spettro delle Bio Frequenze
Analisi della composizione degli esseri viventi
L’importanza che il messaggio sia completo
Nella sua semplicità, la grande genialità
La strada per mantenere bellezza e benessere e migliorare
l’attività fisica Ma la scienza cosa dice?
Vantaggi della metodologia Ygrene Oib
Qualche informazione in più Riconoscimenti e certificazioni in tutto il mondo
Metodologia in sintesi
Cosa squilibra l’armonia del nostro corpo Le nostre difese naturali
Combattere l’elettrosmog ed i punti geopatici negativi
La terra, il magnetismo terrestre
Perdita del naturale magnetismo terrestre Elettrosmog, un pericolo? Ipotetici effetti dell’elettrosmog
La nostra magnifica terra, un luogo sicuro? Sunto del Parlamento Europeo sugli effetti dell’elettrosmog
Resoconto esecutivo Sintesi
Appello di Friburgo Sunto del Decreto Legislativo 257/2007 rischio elettrosmog
Osservazioni Test termografico
4
pag. 36
pag. 37
pag. 38
pag. 40
pag. 43
pag. 44
pag. 45
pag. 46
pag. 47
pag. 48
pag. 49
pag. 50
pag. 51
pag. 53
pag. 54
pag. 55
pag. 56
pag. 58
pag. 59
pag. 60
pag. 61
pag. 62
pag. 65
pag. 72
pag. 73
pag. 76
pag. 78
pag. 80
pag. 83
pag. 87
pag. 104
pag. 105
pag. 108
pag. 109
pag. 111
pag. 116
pag. 121
pag. 123
pag. 125
pag. 126
pag. 128
pag. 130
pag. 138
pag. 143
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SBF (Spettro di Bio Frequenza)
Nello sport e nel fitness, alcune prove Da anni esperienze positive in ambito sportivo
Il recupero nello sport e nel fitness Test metabolismo basale
Le Bio Frequenze in campo estetico Alcune prove nell’estetica, test rugosità della cute facciale Trattamento inestetismo cute
Test tra Ygrene Oib e Infrarosso
Gli inestetismi della cellulite Test ed informazioni sui capelli e cuoio capelluto Mantenere il benessere dei capelli Test sulla cute e sul capello Per il Wellness effetti delle calzature
Alcune prove negli ambienti confinati
Test in ambienti senza persone
L’acqua fonte di vita, benessere, bellezza e migliori performance
sportive
Osservazioni e valutazioni in naturopatia Bio Frequenze ed energie sottili
Rilievo energetico con elettrofoto Kirlian
Test con Ygrene Oib sull’aura umana
Test con stuoia Ygrene Shield
Prodotti per abbattere l’elettrosmog Alimentazione, questo fantastico regalo per la gioia e la
sopravvivenza
La piramide alimentare
Prodotti preparati in ambienti armonizzati Prodotti basati sulla teoria delle Frequenze Apparecchiature, generatori di Frequenze Linea riposo relax
Questionario di valutazione soggettiva
Cos’è legge di assestamento
Alcuni suggerimenti per un miglior utilizzo Trigger Points e zone d’impiego
Equilibrio completo Programma per l’Equilibrio bio-frequenziale Programma per il Rilassamento
Programma per la Bellezza del viso e del corpo
Programma per Relax e Anti-Stress Programma per il Mantenimento
Programma per lo Sport ed il fitness Note bibliografiche 5
pag. 146
pag. 157
pag. 159
pag. 163
pag. 166
pag. 168
pag. 175
pag. 176
pag. 180
pag. 181
pag. 182
pag. 183
pag. 184
pag. 185
pag. 187
pag. 188
pag. 190
pag. 192
pag. 193
pag. 194
pag. 200
pag. 214
pag. 216
pag. 218
pag. 222
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Foto dei due autori, nella sede della FIGC
di Coverciano (FI) durante uno dei loro test:
a sinistra, Luciano Moschini; a destra, Daniele Gullà.
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Autore
Luciano Moschini è nato nel 1955 ad Ala, in provincia di Trento.
E’ uno dei massimi esperti in Europa della metodologia Ygrene Oib e
autore di vari articoli pubblicati su riviste di settore.
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Co-autore
Daniele Gullà è nato nel 1962 a Bologna.
Affermato ricercatore in ambito delle Bio Frequenze e CTU di vari tribunali, è
ospite di alcune trasmissioni scientifiche della RAI, tra le quali Voyager.
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Un grazie a…
tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione:
Erio Paolini, Emilio Paolini, Loris Mina per la preziosa supervisione.
Inoltre a Fabrizio Cornacchiari per la parte grafica.
Un grazie particolare per il loro impegno nel far conoscere questa metodologia
a tutti gli amici di Ygrene Oib.
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Un grazie, inoltre, allo staff del centro ricerche di Coverciano (FI) per i test fornitici e la continua assistenza nelle verifiche.
Marella prof. Mario - Castellini dott. Elena - Levi Micheli dott. Matteo - Pagani
dott. Luca - Laface dott. Carlo.
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A quanti, con i loro articoli, hanno impreziosito questo libro.
Alle strutture che si prodigano nel far conoscere questa teoria e metodologia
A.S.P. San Marino - A.S.P. Tecnology and Nature - Work & Trade - Slim Club
In modo particolare al gruppo Biofre - Bio Frequenze per una vita più, che si è
preso l’impegno di divulgare la conoscenza delle Bio Frequenze. Per chi volesse avere informazioni: [email protected].
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PRECISAZIONI
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Il presente libro informativo aiuta il lettore a capire meglio la metodologia Ygrene Oib, indirizzata, all’estetica, allo sport, al wellness, ma non sostituisce mai il
MANUALE D’USO degli apparecchi basati sulla metodologia Ygrene Oib, che
rimane l’unico riferimento per le indicazioni su: modalità e destinazione d’uso,
caratteristiche tecniche, avvertenze circa l’uso, ed eventuali controindicazioni e
avvertenze all’uso degli apparecchi.
Oltre che per le apparecchiature, ribadiamo: prima di utilizzare qualunque
prodotto a metodologia Ygrene Oib si raccomanda di seguire sempre i consigli
riportati nelle confezioni o sui relativi manuali d’uso.
Non si assume nessuna responsabilità per l’utilizzo dei prodotti.
NO
La metodologia Ygrene Oib si basa sulla teoria dello Spettro di Bio Frequenza (SBF) e può (in alcuni casi, ed in diversi stati o in vari documenti)
essere talvolta riferita con diversa denominazione e/o avere differenti denominazioni commerciali.
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L’Editore e gli Autori non si assumono alcuna responsabilità, né esplicita né
implicita, circa contenuti e significati dei testi, sia originali che tradotti.
Tutti i testi rappresentano trascrizioni, traduzioni o riassunti il più fedeli possibile
agli originali dei vari autori e sono qui riprodotti senza altro intento che portare
alla conoscenza di tutti le possibilità offerte da nuove tecnologie.
Alcuni grafici presentati in questo libro sono di impostazione probabilistica.
Il numero progressivo delle immagini, dei grafici, segue il capitolo.
ULG
I documenti rintracciati tramite internet, riviste, ecc. vengono riportati fedelmente senza prendere posizioni in merito, pubblicati al solo titolo di divulgazione.
Tutti i diritti sono riservati.
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Alcuni esempi si troveranno ripetuti in alcuni capitoli, questo non per un errore
ma perché l’argomento trattato, senza quell’esempio specifico, potrebbe sembrare incompleto o di non facile comprensione.
PIA
Per chi desidera approfondire la conoscenza di questa nuova metodologia, rendiamo noto che si svolgono anche in Italia dei corsi specifici per professionisti
e anche per utilizzatori.
CO
Per qualunque informazione o per chi vuole collaborare per nuove ricerche e
test: Tel. 0549.905413, oppure inviando un Fax al num. 0549.992511, o una
e-mail: [email protected].
Per comunicare con gli Autori scrivete a: [email protected].
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L’IMPORTANTE E’ AVERE UNA MENTE APERTA
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In un corso che tenevo anni fa è intervenuto il Dr. Luigi Ramponi che oltre ad
illuminarci su alcune tematiche a lui care, ci ha regalato due storie che ho riportato sotto; ritengo siano importanti per aiutarci a comprendere che il nostro
benessere parte prima da noi, dalle nostre scelte ed azioni.
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Prima storiella. Un signore si ritiene un chicco di grano ed ha paura dei polli,
scappa ogni volta che li vede e gli sembra di scorgerli da ogni parte. Ha una
fobia, va da uno psicologo che, piano piano, lo convince che lui non è un chicco
di grano, ma il fantastico essere umano che realmente è.
Dopo l’ultimo incontro con il dottore, la persona esce dallo studio convinta, anzi
convintissima, di non essere un chicco di grano e lo ripete tra sé e sé: “Io sono
un uomo non sono un chicco di grano, io sono un uomo non un chic...”. Ad un
certo punto s’interrompe, si ferma sulla soglia, si gira e rivolgendosi al dottore
gli chiede: “Dottore, io ho capito perfettamente e lo so che non sono un chicco
di grano, perciò sono tranquillo... ma i polli lo sanno?”.
Gli ancoraggi e le convinzioni profonde muovono i nostri passi, sia che siano
voluti, imposti, sia che siano subiti in modo inconscio. Teniamolo sempre presente.
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Seconda storiella. Il signor Giuseppe, accompagnato da suo figlio, si reca dal
dottore per sottoporsi a una visita accurata. Il medico gli prescrive alcuni farmaci. Il signor Giuseppe prende la ricetta, paga la visita, ringrazia calorosamente il
dottore ed esce. Sempre accompagnato dal figlio va dalla farmacista, consegna
la ricetta, prende le medicine, paga, ringrazia calorosamente e va a casa. Arrivato a casa prende le medicine e le butta nella spazzatura (quella differenziata).
Il figlio sobbalza ed esclama: “Papà, ma cosa fai? Butti via le medicine appena
comprate? Allora tu stai molto peggio di quello che credeva il dottore!”. Il padre,
con fare tranquillo, risponde: “Figliolo, il dottore è una bravissima persona ed
è giusto che io vada da lui perché anche lui deve vivere, per non parlare della
farmacista: è veramente speciale e devo comprare da lei le medicine, anche lei
deve vivere. Poi è ovvio che devo buttarle via... anch’io devo vivere!”.
Questo episodio non so se sia veramente avvenuto, probabilmente è una storiella, ma fa riflettere su quanto ormai la gente diffidi un po’ dell’abuso di medicinali che in certe occasioni si fa.
Il messaggio che io ho intravisto ritengo sia questo: usare i farmaci è importante
nel momento della reale necessità; una vita accorta ed in armonia con il giusto
vivere è probabilmente l’arma migliore per star bene. L’atteggiamento rilassato
e pragmatico del padre sembra lo dimostri. Pensiamo all’importanza del riposo,
del vivere in ambienti in armonia con il nostro essere, del cibo. Quest’ultimo si
dice sia un medicinale talmente importante ed indispensabile che dobbiamo
assumerlo di qualità, in giuste quantità, circa 3 volte al giorno, tutti i giorni della
nostra vita.
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UN OBIETTIVO CHIARO
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Trasmettere informazioni in modo semplice
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In questi ultimi anni, durante i vari corsi, ho ricevuto con una certa insistenza da
molte persone una comune richiesta: poter capire.
La metodologia Ygrene Oib è molto semplice, ma spesso i meccanismi per
spiegarla, anche perché intervengono fattori biochimici, bioenergetici, bio frequenziali del tutto naturali ma di non semplice spiegazione, risultano ostici a
molti; a volte anche gli operatori del settore fanno fatica a comprenderne appieno la naturalità, la semplicità e la potenzialità di questa metodologia.
Perciò, eccomi qui a scrivere questa pagina del nuovo libro “Metodologia Ygrene Oib” per l’estetica, lo sport, il wellness.
Sono molto fiducioso di poter centrare il bersaglio, anche perché in questi ultimi
anni assieme a diversi operatori ed utilizzatori abbiamo elaborato alcuni esempi
molto semplici, di facile interpretazione.
Innanzi tutto spieghiamo il nome “Ygrene Oib” che, alla rovescia, si legge “Bio
Energy” ossia bio energie, “Le Naturali Energie Biologiche”.
La nostra società ci ha portato spesso a dar rilievo prevalentemente al fattore
fisico, a credere solo a quello che si vede, a quello che si può dimostrare: come
sostenuto da Newton, causa/effetto sono sempre riscontrabili.
Benché questo sia senza dubbio un buon punto di partenza, riteniamo non sia
completo, come Albert Einstein ha ampiamente dimostrato con la teoria della
relatività. Di non tutto quello che avviene si riesce ora a stabilire le cause, ma
non significa che l’effetto non ci sia, solo perché non si sa con precisione quale
sia la causa.
La legge di Newton, oltre che davanti a molte cose che avvengono e di cui non
si capisce la causa, si infrange anche di fronte ad un “semplice” calabrone, a
cui le leggi della fisica, il peso del corpo e l’estensione alare proibirebbero di
volare.
Strano, però, il calabrone vola...
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Le società di oggi hanno creato delle leggi per poter convivere. Ricordo che non
vuol dire che le leggi, in quanto tali, siano giuste: esse sono dei regolamenti di
riferimento ai quali attenersi, sono dei parametri misurabili e confrontabili, per
vantaggi di gruppi o individuali, ed in ogni caso dei punti di riferimento per ulteriori seguenti valutazioni.
Anche per analizzare i benefici di alcune metodologie si applicano delle leggi
che, come visto prima, sono dei parametri misurabili e confrontabili, e per questo si potrebbe ipotizzare il buon senso delle leggi, anche se non sempre è così,
perché in alcuni casi i parametri usati non sono adeguati.
E’ naturale che se si sta analizzando un fattore emotivo, bio frequanziale o
bio-energetico, ci siano difficoltà a misurarlo con i parametri della chimica. E’
altrettanto difficile, a volte, da misurare con i parametri della fisica, perché non
tutto quello che avviene, “il cosiddetto effetto”, si riesce a riportare a una “causa”
accertata.
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Misurare l’energia con il metro, l’altezza della torre Eiffel con i litri
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Comunque, se vogliamo fare un esempio che possa aiutarci a capire cosa chiedono le leggi della biochimica a chi segue il mondo delle Bio Frequenze delle
energie sottili, è come misurare l’energia con un metro, oppure l’emotività con i
gradi centigradi, oppure le frequenze con i chilogrammi.
Pensiamo agli errori di valutazione di quando si riteneva che la terra fosse piatta
o che il sole girasse attorno ad essa, e si potrebbero fare molti altri esempi.
Chi contraddiceva questi “dogmi” rischiava molto, anche la vita. Quelle leggi
erano state fatte su parametri a quei tempi indiscutibili.
In molti casi oggi alcune “leggi” stanno valutando l’essere vivente con gli stessi
occhi di pregiudizio con cui si valutavano le nuove teorie di un tempo, secondo
le quali la terra era rotonda e la stessa girava attorno al Sole. A quel tempo non
c’erano strumenti che potessero dimostrare e confermare queste nuove teorie,
e le persone che le sostenevano venivano messe alla gogna.
Anche oggi non ci sono strumenti che possano misurare alcune bio-energie.
Ricordiamo che conosciamo solo una piccolissima parte del cosmo, si dice che
i fondali della nostra terra siano conosciuti per circa l’1%.
Negli ultimi secoli abbiamo prima scoperto la cellula, e sembrava di aver scoperto tutto, poi abbiamo scoperto l’atomo, ed anche in questo caso sembrava di
aver trovato la base di tutto, di aver scoperto ogni cosa; ma poi si sono scoperti
gli elettroni, i protoni, i neutroni, i quark, ecc. La tabella periodica ha regalato
spesso delle sorprese inaspettate.
Quando nel 1953 è stato scoperto il DNA da Watson, James Dewey e Crick,
Francis Harry Compton, sembrava di aver rinvenuto il bandolo della matassa,
ma ogni volta che si trovava qualcosa che sembrava definitivo, si aprivano orizzonti sempre più vasti e nuovi. Del DNA, dopo più di 60 anni dalla scoperta, gli
scienziati dicono che se ne conosce solo il 2% circa.
Lo stesso Guglielmo Marconi, quando sosteneva che nell’aria ci fosse qualcosa
(che lui aveva chiamato etere) che permettesse di trasportare la voce, è stato
rinchiuso in un manicomio, ritenuto pazzo. Fortunatamente, in seguito ha potuto
dimostrare che il suo intuito aveva ragione. Era ritenuto folle solo perché non
poteva dimostrare con strumenti quello che lui riteneva giusto, ma poi lo dimostrò. Albert Einstein, forse lo scienziato più illustre del secolo scorso, all’inizio è
stato deriso, e le sue geniali, ardite ed innovative intuizioni, snobbate.
Così sarà per coloro che si addentrano nel fantastico territorio delle energie
sottili: dovranno sopportare e superare quanto altri, prima di loro, hanno subito,
avventurandosi in teorie nuove, logiche ma che non erano in sintonia con quelle
in «voga» in quegli anni. Dovranno lottare fino a quando qualcuno non troverà
qualcosa che spiega o uno strumento che misura, come è successo a Marconi
e a molti altri.
Quante cose naturali dobbiamo ancora conoscere, capire.
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In sintesi
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La cellula esisteva ed agiva prima che l’uomo creasse degli strumenti che gli
permettessero di vederla.
L’atomo esisteva ed agiva prima che l’uomo creasse degli strumenti che gli
permettessero di vederlo.
Il DNA esisteva ed agiva prima che l’uomo creasse degli strumenti che gli permettessero di vederlo.
La cellula, l’atomo, il DNA sono ormai accettati dalla scienza ufficiale.
Alcune energie sottili sono state individuate con i mezzi dei ricercatori di un
tempo, l’intuito, il calcolo, la logica, la previsione, e anche con gli strumenti della
sensibilità.
Se alcune persone dicono che non esistono i colori, solo perché loro sono daltoniche e non hanno questa sensibilità, la colpa non è di chi percepisce i colori,
di chi ha questa sensibilità, capacità, o dote.
Molte bio-energie vengono monitorate anche negli uomini con strumenti specifici che danno dei risultati, come l’encefalogramma, il cardiogramma, ecc.
La conoscenza delle energie sottili è l’evoluzione di quanto già trovato, il prossimo traguardo da raggiungere.
Fortunatamente, oggi con la comunicazione a livello mondiale sono accettate
e usate da molti scienziati e studiosi di fama mondiale, e sono usate in buona
parte anche dalla scienza ufficiale, anche se non ancora in maniera estesa.
Le bio-energie (Bio Frequenze) sono usate da millenni nelle tradizioni orientali
che non hanno perso il collegamento con le cose più naturali per l’uomo, per
il mantenimento del benessere, per migliorare l’aspetto fisico, per arricchire le
sue prestazioni psicofisiche.
Quello che con questo libro vogliamo riscoprire è anche questo.
Un benessere ottimale, un aspetto fisico invidiabile, e migliorare le prestazioni
psicofisiche in generale e nello sport, ed in modo del tutto naturale, come la
natura ci consiglia da millenni.
I prodotti a metodologia Ygrene Oib sono indicati per l’estetica, lo sport e per il
wellness. Perciò lasciamo ai professionisti della Medicina la cura delle persone.
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I medici, come possono usare e consigliare un buon materasso, o altri prodotti
per mantenere il benessere, possono farlo con i prodotti a metodologia Ygrene
Oib.
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CAPIRE COME E PERCHÉ AGIRE È
PROBABILMENTE L’ARMA MIGLIORE PER AGIRE
IN MODO GIUSTO E CORRETTO
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La società di oggi è affogata in un marasma di informazioni spesso confuse e
contraddittorie, per quanto riguarda (1) il benessere, (2) la bellezza, (3) il miglioramento delle performance sportive.
Ci dedicheremo in questo libro a questi tre settori.
Sapere come funziona una macchina è la cosa migliore per chi vuole intervenire ad aggiustarla o anche solo farla funzionare bene. Se non sa che c’è da
cambiare l’olio, fare verifiche ai freni, all’impianto elettrico, ecc., come farà a
usarla?
Se possediamo un orto, un giardino, difficilmente otterremo dei buoni raccolti o
dei bei fiori se non sappiamo quando è il momento della semina, quanta acqua
e concime è giusto dare, se c’è da potare o meno, quando è il tempo della raccolta, ecc.
Ma anche se abbiamo degli animali, di qualunque genere, come ad esempio dei
cavalli, e dobbiamo allevarli per farli vincere delle corse, diventa fondamentale
e necessario alimentarli nel modo migliore, allenarli nella maniera più consona,
farli vivere in ambienti ottimali, ecc.
In conclusione: avere le giuste informazioni diventa importante, anzi fondamentale.
Ma come si fa a capire che le informazioni che abbiamo sono giuste? Consideriamo la logica anche se siamo nel campo delle ipotesi perché la logica non
è mai contro la realtà (logica) anche se si ipotizzano cose non conosciute. Nel
secolo scorso non era ancora completa la scala periodica degli elementi e si
ipotizzava che i futuri elementi che sarebbero stati trovati avrebbero avuto determinate caratteristiche. Nonostante fossero ipotesi, erano logiche e si sono
dimostrate vere, perché poi sono stati trovati i nuovi elementi esattamente con
le caratteristiche ipotizzate e previste.
Circa 200 anni fa la cellula non era ancora stata scoperta: ma questo vuol dire
che non c’era prima? Naturalmente non si può sostenere, perché c’è dalla notte
dei tempi, c’è ed agisce da sempre.
Circa 100 anni fa è stato scoperto l’atomo, ma questo vuol dire che prima non
c’era, non agiva? Certamente no, c’era ed agiva da sempre.
Nel 1953 fu scoperto il DNA da Watson e Crick ma questo, come i precedenti
casi, esisteva dalla creazione ed agiva da sempre, a prescindere che noi esseri
umani avessimo strumenti per vederlo, scoprirlo o meno.
L’universo, con le sue leggi, è lì da un po’ di tempo ed agisce con le sue leggi
a prescindere che noi le capiamo, le accettiamo o meno. Altrimenti dovremmo
tener conto che le cose nascono ed agiscono solo quando noi uomini troviamo
degli strumenti che ci dimostrino che ci sono veramente e che agiscono in quel
modo specifico, come se atomo e DNA non esistessero e non agissero prima
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che l’uomo li scoprisse. Questo vale anche per le energie sottili: si vedono gli
effetti, si intuiscono le cause, per logica ci sono, ma attualmente non abbiamo
ancora strumenti che le possano chiaramente individuare. Con la tabella periodica, per logica, si è intuito cosa sarebbe stato trovato; con le energie sottili per
logica si fanno le stesse osservazioni. Molti operatori già agiscono con sensibilità ed intuito in questa direzione ed i risultati sono copiosi e ottimali.
Perciò noi, con queste osservazioni e questo libro, non parleremo contro niente
e nessuno, proporremo un filo logico di scoperte, intuizioni e teorie, che ci possono aiutare ad agire nel miglior modo possibile, verso il benessere, la bellezza,
il miglioramento delle nostre attività fisiche e psicologiche.
La dottoressa Hulda Clark con le sue ricerche confermò che “tutti gli esseri
viventi ed organi hanno una ben determinata gamma di frequenze”.
Un’altra informazione importante di Riyal Rife pioniere delle pratiche con frequenze, disse eloquentemente: “Quando il metabolismo del corpo umano
è ben bilanciato esso non è suscettibile a qualunque tipo di malattia”. E’
un’affermazione molto forte e non facile da sostenere, ma per questo voglio fare
un esempio: in un gruppo di lavoro di 20 persone una di loro un giorno arriva
con l’influenza. Tutti quanti respirano la stessa aria, nello stesso ambiente, ossia sono a contatto con il virus nello stesso modo e tempo. Però solo alcuni si
ammalano ed altri no. Come mai, se il virus per tutti è uguale e l’hanno respirato
tutti per lo stesso tempo? Il virus dell’influenza ha la stessa intensità per tutti i
soggetti. Alcuni hanno le loro difese sbilanciate, ossia a livello più basso, per
vari fattori che possono essere stress psicofisico, altre malattie fisiche, depressione, ecc.; le persone che invece hanno il corpo bilanciato resistono tranquillamente come se niente fosse.
D’altra parte il nostro corpo è costantemente sotto attacco da virus, batteri, funghi, situazioni geopatogene, elettrosmog, ecc., ma è sostenibile e logico che chi
ha le funzioni a livelli ottimali subisca comunque meno questi attacchi.
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Di seguito, un piccolo anticipo di alcuni passaggi di uno studio commissionato dalla CE, Comunità Europea, e inserito più avanti nel libro, rintracciato su
internet, di cui trascriviamo i dati. Esso mette in guardia dai potenziali pericoli
psicofisici che possono arrecare squilibri creati dall’energia elettromagnetica
«elettrosmog».
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E
ALCUNE IMPORTANTI AFFERMAZIONI
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
PARLAMENTO EUROPEO
Direzione generale degli studi
Direzione A STOA.
Ufficio per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche.
Sunto delle scelte e resoconto esecutivo PE n. 297.574 marzo 2001
- (Diritto di precauzione): «[...] E’ probabilmente corretto affermare che se vi
fosse la stessa discordanza di opinioni e lo stesso livello di preoccupazione in
merito ad un nuovo prodotto farmaceutico o alimentare, quest’ultimo non verrebbe mai autorizzato [...]».
- (Impossibilità di poterci nascondere da questo inquinamento):
RESOCONTO ESECUTIVO
«Uno dei principali rischi sanitari sociali dei nostri tempi è costituito
dall’elettrosmog causato dall’uomo. Si tratta di un inquinamento elettromagnetico non ionizzante di origine tecnologica che è particolarmente insidioso,
in quanto non viene rilevato dai sensi - circostanza questa, che favorisce un atteggiamento alquanto disinvolto per quanto concerne la protezione personale.
Al contempo, tuttavia, la natura di questo tipo di inquinamento è tale che non vi
è letteralmente “nessun luogo dove nascondersi”».
- Un altro passo del PARLAMENTO EUROPEO
(I consigli di rinforzare le nostre difese) «[...] Pertanto, si devono studiare delle strategie che non siano mirate al campo, ma piuttosto alle persone soggette
all’irradiazione e sviluppare modalità per fornire un livello maggiore di immunità
rispetto a quello attuale. Attualmente tali strategie sono in fase di sviluppo e
sono già sul mercato una serie di dispositivi di protezione di questo tipo, anche
se spesso la loro efficacia non è stata adeguatamente dimostrata (Possiamo
fare qui un chiaro parallelo con la strategia farmacologica consistente nel
tentativo di prevenire le infezioni batteriche, ad esempio, con l’assunzione
di vitamina C, per rafforzare il sistema immunitario [...])».
Fonte: Internet.
A tale proposito riportiamo un’importante dichiarazione attribuita a illustri studiosi, i quali sostengono che «mettendo a disposizione dell’organismo umano “ritmi” armonici in una banda di frequenza che gli è favorevole, esso potrà
equilibrarsi in modo che i segnali sfavorevoli (tipo emissioni geopatogene, elettrosmog, falde acquifere, ecc.) non gli arrechino più danno. In questo modo
gli influssi dannosi non sono schermati, ma ad essi si sovrappongono segnali dall’effetto positivo che li “coprono”». Dando così l’opportunità all’organismo
che vivesse in presenza di frequenze sfavorevoli, con l’invio di nuove frequenze
vantaggiose, di poter scegliere quelle ad esso più favorevoli. Traendone così
degli importantissimi vantaggi.
Il lavoro di Lakhovsky si basò sul fatto di fornire alle cellule viventi le frequenze
che esse necessitavano per ristabilire le loro oscillazioni (frequenze) naturali e
salutari. Per il mantenimento del benessere e per il miglioramento delle difese
naturali.
La vita è basata su materia - energia - informazioni.
14
E
PREMESSA-CHIARIMENTI
ULG
ATI
VA
NO
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EN
DIB
IL
Numerosi problemi a livello estetico o di benessere dell’uomo hanno origine da
un non corretto metabolismo cellulare. Fra le cause di questi stati, vi sono certamente la crescente esposizione ad agenti inquinanti (atmosferici, alimentari,
elettromagnetici), l’aumento dello stress emotivo, una cattiva alimentazione e la
sempre più frequente mancanza di attività fisica. Tutto questo si ripercuote sul
nostro corpo e sull’armonia biologica del nostro organismo, che per mantenersi
sano ha bisogno di un equilibrio naturale.
Nel nostro corpo, dei complessi meccanismi biologici provvedono a mantenerci
in forma alla massima potenzialità delle nostre prestazioni psicofisiche, le quali,
però, dipendono anche dalle interazioni fra organismo e ambiente. L’essere
umano è un sistema sensibile ed influenzabile dall’ambiente che lo circonda.
L’evoluzione tecnologica e l’industrializzazione hanno portato notevoli cambiamenti nelle condizioni ambientali, stravolgendo l’originale armonia naturale in
modo spesso irreparabile e creando un crescente numero di problemi. In tutto ciò, nell’estetica moderna, nello sport e spesso anche nel wellness, non si
mira tanto a migliorare le relazioni fra ambiente in cui si vive e l’organismo ma,
soprattutto, ad utilizzare tecnologie cosmetologiche o bio-chimiche di vario genere.
Questa impostazione risponde spesso alle esigenze di problemi d’emergenza
laddove è indispensabile o comunque importante, oppure urgente, ma non si
addice al concetto olistico, dove spesso basta un piccolo input per poter ottenere una pronta risposta da parte del fisico che attiva i suoi naturali meccanismi di
autoregolazione. Il nostro modo di vivere naturale è stato forzatamente cambiato dall’ambiente che ci circonda, dallo stile di vita e dai ritmi sempre più frenetici
ai quali noi tutti siamo sottoposti. Ogni giorno diventa sempre più difficile ritagliare il tempo necessario da dedicare al nostro corpo e a noi in generale, per
mantenerci in forma in modo naturale. Di fronte ad un problema siamo portati
ad intervenire spesso solo sulle conseguenze o i sintomi senza mai dedicare
del tempo a ricercarne le cause. Questo - spesso - porta il problema a ripresentarsi ancora, fino a diventare cronico.
DIV
Ci si propone di considerare alcune delle cause prime del nostro benessere,
della bellezza, e del miglioramento delle performance in ambito sportivo ed in
particolare:
CO
PIA
• l’energia elettromagnetica;
• lo spettro delle Bio Frequenze emanate dal nostro organismo;
• i meccanismi di autoregolazione naturali per mantenersi in forma;
• le reazioni bio-chimiche.
15
E
CENNI PRELIMINARI SU VITA E BENESSERE
ATI
VA
NO
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EN
DIB
IL
Metabolismo (dal greco “metabolèin” = trasformare) è la serie integrata di processi mediante i quali l’organismo utilizza delle sostanze per ottenere energia e
molecole semplici da utilizzare per la sintesi di strutture più complesse.
L’energia di cui tutti gli esseri viventi (dal batterio all’uomo) si servono per mantenersi in vita, svilupparsi e riprodursi, è legata prevalentemente, in modo diretto o indiretto, alle reazioni nucleari che ininterrottamente si verificano nel sole
da alcuni miliardi di anni, ed arrivano sulla Terra sotto forma di onde elettromagnetiche.
Le piante sono capaci di captarle e di utilizzare l’energia elettromagnetica, non
solo come puro fenomeno luminoso e riscaldante, ma anche per convertirla in
energia chimica ed ossigeno libero, elaborando carbonio, idrogeno ed ossigeno, grazie alla fotosintesi clorofilliana.
Anche noi, quindi, come le piante, viviamo grazie all’energia elettromagnetica
che proviene dal Sole, solo che questa giunge alle nostre cellule trasformata in
energia chimica.
L’energia chimica è energia, per così dire, di deposito, energia “stoccata”: perché le nostre cellule possano utilizzarla devono riconvertirla in vari modi e forme
finali, tra cui anche le deboli onde elettromagnetiche di cui agli spettri di Bio
Frequenze (le naturali Bio Frequenze).
Se non avvenisse questa riconversione, le nostre cellule non potrebbero operare nessuna trasformazione della materia, perché sono le onde elettromagnetiche che eccitano gli stati elettronici delle molecole e quindi ne determinano
la reattività chimica. Le trasformazioni chimiche sono quindi solo l’aspetto materiale di processi che implicano anche aspetti quasi immateriali (è importante
ricordarsi ciò che Einstein ha studiato e dimostrato), come ad esempio le trasformazioni dell’energia.
DIV
ULG
La vita è basata su molte cose, fra cui la biochimica, ma la biochimica
dipende dalle bio-energie e dalle relative bio-informazioni trasmesse con
opportune Bio Frequenze.
Se i fenomeni Bio Frequenziali sono regolari, più facilmente procederanno regolarmente anche i fenomeni biochimici.
Da qui l’importanza di mettersi in risonanza con ciò che è naturale, originale,
non alterato, in armonia con il nostro corpo.
CO
PIA
Quando si interviene, ad esempio, con un cosmetico, qual’è l’obiettivo? Correggere, per via chimica o con prodotti naturali, quelle alterazioni estetiche che,
presumibilmente, sono all’origine dei problemi lamentati.
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E
Meccanismo d’azione
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
La novità dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib contribuisce a migliorare l’aspetto fisico, le performance sportive e il wellness per via bio-fisica; non
interviene direttamente sulle alterazioni bio-chimiche, bensì sulle alterazioni
bio-energetiche che ne sono all’origine. L’apparecchiatura genera naturalmente
un complesso di onde elettromagnetiche che, per frequenza ed intensità, hanno
una configurazione simile a quella che caratterizza l’organismo umano in ottima
forma.
Questo complesso di onde viene percepito dall’organismo come qualcosa di
fisiologico, per cui viene accettato come fisiologicamente originale-naturale,
per cui le informazioni biologiche che queste onde veicolano sono accettate
ed utilizzate per tornare, o rimanere, all’originale stato di benessere originalenaturale.
L’obiettivo non è però solo quello di supplire con un po’ di energia esogena ad
un eventuale deficit di energia endogena; è anche quello di sfruttare il fenomeno della risonanza, e quindi di indurre gli elettroni, gli atomi, le molecole e i complessi macromolecolari a vibrare nuovamente secondo le frequenze giuste e
naturali, il che vuol dire aiutare le cellule a produrre nuovamente le reazioni biochimiche appropriate. Questo meccanismo può aiutarci ad affrontare situazioni
anche molto diverse tra loro, indipendentemente dalla specificità delle cause.
La novità delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib consiste nel ridurre
le problematiche estetiche del corpo, o nel migliorarne l’efficienza in ambito
sportivo solo per via fisica.
DIV
ULG
ATI
Perciò può essere adatto ad armonizzare qualunque tipo di inestetismo, e far
vivere le persone in ambienti con un miglior equilibrio frequenziale, cosa che
può contribuire ad una miglior risposta psico-fisica.
CO
PIA
Generatore
di frequenze
biocompatibili
17
E
LE ENERGIE SOTTILI
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
Da sempre, ogni essere animato è costituito da tre componenti di fatto interagenti ed inseparabili: la materia, l’energia e le informazioni.
La funzione delle informazioni è inscindibile da problemi del benessere e assume una primaria importanza nel controllo dei processi metabolici e riproduttivi,
fino al controllo della funzione dei geni che presiedono all’ereditarietà specifica
degli organismi viventi. Esiste un rapporto di causalità tra la sintassi informatica
e gli organismi stessi.
Gli organismi viventi, infatti, hanno caratteristiche fisico-chimiche uniche, focalizzate in una vibrazione informatica incessante che obbedisce a un codice
vitale. Molecole, atomi ed elettroni sono in vibrazione perenne. Le molecole
ruotano periodicamente con elettroni che si spostano continuamente, mentre
singoli atomi o gruppi di atomi sono sottoposti a vibrazione continua. Queste
attività generano diversi livelli di energia
o quanti (immagine 1):
• energia di rotazione delle molecole;
• energia di vibrazione dell’atomo;
• energia di transizione degli elettroni.
Molecole, atomi ed elettroni emettono
od assorbono energia sotto forma di uno
spettro di energia elettromagnetica.
E ciò avviene particolarmente durante
la transizione da un livello energetico ad
un altro livello energetico. Ne consegue
che, quando lo stato di un essere vivente
cambia a livello molecolare (da salute in
malattia e viceversa) si modificano anche l’energia emessa e il relativo spettro.
Esempi di questo fenomeno sono la membrana cellulare, l’elettrocardiogramma
e l’elettromiogramma.
Come già avviene da tempo nel campo delle applicazioni tecnologiche, lo spettro energetico può essere monitorato nelle frequenze emesse a livello dello
spettro infrarosso tra 2 micron fino a oltre 50 micron, essendo queste le zone
normalmente interessate ai processi di vibrazione e rotazione molecolare.
Ad una temperatura di 36 gradi centigradi, come quella caratteristica del corpo umano, il picco energetico d’emissione infrarossa si aggira intorno ai 9-9,5
micron. L’emissione poi decade nei due lati opposti, fino a raggiungere un minimo di circa 2 micron nell’infrarosso vicino e un massimo di circa 50 micron
nell’infrarosso lontano. Tuttavia (e ciò non va dimenticato) la curva d’emissione
energetica dei sistemi biologici come l’uomo si estende in una zona che risulta
più ampia nello spettro elettromagnetico, perché comprende in sé i raggi ultravioletti e le microonde deboli. L’energia emessa in queste regioni estreme
dello spettro viene classificata e definita energia “ultradebole”, essendo essa di
intensità infinitesimale. Nell’area della medicina non convenzionale, si parla di
“energie sottili”, il che significa la stessa cosa.
18
NV
EN
DIB
IL
E
Storicamente, le ricerche svolte in questa direzione vanno dal Gurwitsch (la
radiazione mitogenetica) al Protti e al Cremonese (la luce del sangue), al Tomasetti (la radioattività umana), fino al Colli (la radiazione ottica ultradebole) e
soprattutto al tedesco Popp (con la teoria dei biofotoni). In epoca più recente
sono state svolte significative ricerche per confermare l’obiettività di tali osservazioni in laboratori statali della Cina e, in modo ancora più approfondito, dalla
Denki University di Tokyo.
Con la collaborazione di scienziati europei, statunitensi e l’Istituto Nazionale di
Scienze Radiologiche, si è costituito l’“ISLIS” (International Society of Life Information Science), da cui sono emerse numerose conferme scientifiche sull’esistenza dei biofotoni.
Imm. 2
VA
NO
LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI
Il suono (vibrazioni) emesso da un
diapason fa vibrare un altro diapason
(inizialmente fermo) che sia concepito per la medesima frequenza.
Così avviene nel nostro corpo che
vibra scambiando informazioni se in
armonia con il messaggio di emissione, SBF.
ULG
ATI
Ciò pone in primo piano l’importanza che questa debolissima radiazione riveste
nello scambio di informazioni biologiche vitali tra cellule, ipotizzandone anche
un loro ruolo funzionale come indicatori di alterazioni fisiologiche.
Lo spettro energetico può essere monitorato ad ogni livello: radiazioni infrarosse, le più intense, e frequenze ultradeboli o infinitesimali o sottili, e dette anche
SBF (Spettro di Bio Frequenza).
Ygrene Oib genera uno spettro di
Frequenza simile a quello emesso naturalmente dal corpo umano.
Indirizzando il flusso di Frequenza nell’ambiente o verso il corpo
in specifici punti di correlazione, si
aiuta, per il naturale effetto di risonanza, il ripristino delle giuste Bio
Frequenze.
CO
PIA
DIV
Imm. 3
19
NV
EN
DIB
IL
E
Il termine stesso SBF (Spettro di Bio Frequenza), così definito dai primi studiosi,
è nato per significare l’intento di riunire insieme le diverse emissioni energetiche peculiari delle strutture biologiche viventi, con la finalità di riorganizzarle
secondo una visione globale, olistica, in un sistema unitario polifenomenico di
risonanze e risonatori armonici.
Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie di avanguardia, possono oggi essere raggiunti e comunicati dei dati conoscitivi di primaria importanza e significato biologico sull’ampiezza spettrale dello SBF (Spettro di Bio Frequenza) e
sull’omogeneità delle curve emesse in relazione agli stati fisiologici sia normali
sia alterati.
Imm. 4
Spettro elettromagnetico
e Spettro di Bio Frequenze
NO
Unità di misura in micron (µ)
ATI
VA
Spettro di Bio Frequenza
CO
PIA
DIV
ULG
Esempio di spettro (non in scala) delle frequenze emesso
dalle apparecchiature con metodologia Ygrene Oib.
20
NV
EN
DIB
IL
La porta della vita
E
UNA METODOLOGIA VIBRAZIONALE
Le energie sono alla base di ogni azione. Senza energia (vibrazioni-frequenze)
non si può verificare nessuna reazione chimica. Senza bio-energie non ci sono
reazioni bio-chimiche. Solo le giuste azioni bio-energetiche permettono delle
giuste reazioni bio-chimiche, che contribuiscono alla vita e al benessere della
persona.
Qui spiegheremo l’importanza delle bio-energie, quali sono i loro range ottimali
per la vita, le loro funzioni principali e soprattutto come possiamo contribuire al
loro ripristino se sono sfasate, o favorire il loro mantenimento ottimale.
ATI
VA
NO
La temperatura
La temperatura di -273,15 °C può essere considerata la porta della vita perché
al di sotto non ci può essere alcun tipo di vita. Abbassando la temperatura,
infatti, si ha sempre una riduzione di energia. In definitiva, più è alta la temperatura, maggiore sarà l’energia posseduta da un insieme di molecole. Più è
bassa la temperatura, minore sarà l’energia. Si può continuare a far scendere
la temperatura di un gas sottraendo sempre più energia alle sue molecole, ma
alla fine si arriverà ad un punto in cui alle molecole non sarà rimasta più energia da rilasciare. In effetti è questa mobilità che intendiamo quando parliamo di
“temperatura”. La temperatura è una misura dell’energia posseduta in media da
un insieme di molecole.
Solidi, gas e liquidi… più alta è la loro temperatura più vigorosamente vibrano.
Quando si abbassa la temperatura vibrano sempre meno (si toglie energia) fino
ad arrivare a -273,15 °C, dove tutto si ferma, come in un punto che potremmo
definire di morte totale.
PIA
DIV
ULG
Ricordiamo che “-273,15 °C” equivalgono a 0 K (zero gradi Kelvin). I gradi Kelvin sono sostanzialmente del tutto simili ai gradi centigradi, ma con lo zero
della scala Kelvin (detta anche scala delle temperature assolute) che parte da
- 273,15 °C; così la temperatura di 273,15 K equivale a 0 °C mentre i 100 °C a
cui bolle l’acqua corrispondono ai 373,15 K. Ma lo zero assoluto (-273,15 °C)
è, in un certo senso, anche il confine estremo della possibilità di vita, infatti solo
al di sopra di -273 °C si possono avere moti (cioè energia) delle particelle atomiche, degli atomi e delle molecole, cioè dei mattoni della vita. La temperatura,
che cresce dallo zero assoluto e sale, permette alle molecole di vibrare sempre
più, sino ad un certo punto in cui anche la vita come noi la conosciamo, quale
per esempio quella dell’uomo, è possibile. In questa amplissima scala di temperature (e vibrazioni) l’uomo si è adattato solo ad un piccolo intervallo (range)
di esse per vivere.
CO
I gradi ottimali
Per vivere in modo ottimale il corpo deve mantenere costantemente la sua temperatura tra 36 °C e 37 °C circa; questa temperatura permette al sangue di
scorrere e a una miriade di altre funzioni di essere attive.
21
NO
NV
EN
DIB
IL
E
Sopra i 42 °C le sinapsi del cervello possono subire danni irreparabili. Sotto
i 35 °C la circolazione del sangue si fa difficoltosa (e se il sangue non circola
bene…). Perciò, il range di temperatura del nostro corpo all’interno del quale la
vita può mantenersi, almeno per un periodo limitato di tempo, va da pochi gradi
al di sotto dei 36 °C, a pochi gradi al di sopra dei 37 °C; l’escursione fra le due
temperature estreme (35 °C e 42 °C) è di soli 7 °C circa. Fermo restando che
l’intervallo ottimale è ampio solo 1 °C (da 36° C a 37 °C), mentre le temperature
dell’universo vanno da circa – 273 °C (vicino all’irraggiungibile zero assoluto)
alle migliaia di gradi del Sole.
Se invece che al corpo guardiamo alle escursioni termiche dell’ambiente, il corpo vive meglio in un ambiente dove c’è una temperatura di circa 18-22 °C; in
tale range il cuore ed i vari organi non sono affaticati, cosa che avviene se,
per esempio, portiamo la temperatura oltre i 30 °C (il cuore aumenta i battiti,
comincia la sudorazione, ecc.) o se la abbassiamo al di sotto dei 5 °C (brividi
e rallentamento di tutte le funzioni corporee, ecc.). Dunque, con appena pochi
gradi di escursione il nostro corpo passa dalla sensazione di caldo a quella di
freddo, attivando risposte (difese) molto diverse: col caldo ha luogo la sudorazione; col freddo lascia raffreddare le parti più esterne per mantenere più caldi
gli organi vitali interni.
ATI
VA
Le frequenze ottimali
Le vibrazioni che l’uomo utilizza vengono chiamate anche Bio-Energie o Energie della Vita o Bio Frequenze, cioè Frequenze della Vita e, ai fini della Vita, non
possono avere un valore qualsiasi, ma una distribuzione ottimale, e vanno da
0,5 micron a 104 circa.
L’essere umano per poter vivere deve mantenersi all’interno
di alcuni parametri vitali.
DIV
ULG
Imm. 1
Bio-energie: frequenze ottimali
PIA
Calore: gradi ottimali
Imm. 2
Per mantenere i gradi ottimali si può usare il riscaldamento, il condizionatore.
CO
Per mantenere le Bio Frequenze ottimali si può usare il generatore di frequenze
Ygrene Oib.
22
NV
EN
DIB
IL
due facce della stessa medaglia
E
BIOCHIMICA E BIO-ENERGETICA:
Come abbiamo visto, la vita è basata su molte cose, fra cui la biochimica, ma la
biochimica dipende dalle bio-energie e dalle relative bio-informazioni trasmesse
con opportune Bio Frequenze.
Se i fenomeni bio frequenziali sono regolari, più facilmente procederanno regolarmente anche i fenomeni biochimici.
Da sempre, ogni essere animato è costituito da tre componenti di fatto interagenti ed inseparabili:
la materia, l’energia, le informazioni
NO
La funzione delle informazioni è inscindibile da problemi del benessere, della
bellezza e delle buone performance, in sintesi del buon funzionamento dell’essere vivente.
Queste tre componenti possono essere identificate
“nella biochimica, nella bio-energetica, nelle Bio Frequenze”
VA
La Materia agisce attraverso la biochimica
L’Energia agisce attraverso la bioenergia
Le Informazioni agiscono attraverso le Bio Frequenze
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
La differenza tra un corpo in vita ed uno senza, in definitiva, lo stabilisce la mancanza di energia; in sintesi: un corpo senza energia è un corpo senza vita. Da
questo dato inconfutabile è facile capire quanto sia importante l’energia e quanto dovremmo tenerne conto, visto che è la componente che stabilisce se siamo
in vita o meno. Invece, purtroppo, spesso per il nostro benessere, per la nostra
bellezza interveniamo, ci attiviamo solo in ambito bio-chimico, con interventi
farmacologici e cosmetici, chimici o naturali. Senza tenere in considerazione la
bio-energetica e le Bio Frequenze.
Teniamo a sottolineare queste due voci perché capita spesso che vengano confuse in una sola: si sente spesso dire “sono scarico o troppo carico, hai troppa,
o poca energia, ecc”. Anche se sostanzialmente non è sbagliato perché lo stato
di sensazione può essere quello di sentirsi scarichi o troppo carichi, nella maggioranza dei casi è per un’informazione sbagliata più che a causa di un’energia
eccessiva o carente. Con questo esempio voglio cercare di chiarire più a fondo
il senso. Potremmo identificare l’energia come la forza motrice, grazie alla quale possiamo far muovere e operare le nostre cellule, gli organi, il corpo, ed è
indubbiamente fondamentale. Spesso, però, ci si dimentica che se la differenza
tra un corpo in vita ed uno senza è l’energia, la bioenergia, la differenza tra un
corpo nel pieno benessere ed uno senza sono le giuste bio-informazioni, le Bio
Frequenze, ossia quelle informazioni che preservano il buon funzionamento
dell’essere vivente.
23
NV
EN
DIB
IL
E
La biochimica è quello che avviene a livello fisico nelle cellule, nel corpo.
La bioenergia è la forza motrice che agisce e permette a quello che avviene
nel corpo di essere realizzato.
Le Bio Frequenze (bio-informazioni) sono le informazioni, il che cosa fare.
Quello che, grazie all’energia, il corpo fa.
Se le informazioni sono giuste, l’energia dà la forza di fare cose giuste, ma se le
informazioni sono sbagliate, l’energia dà la forza di fare cose sbagliate.
La sintesi è che se il nostro corpo ha le giuste Bio Frequenze (bio-informazioni)
con molta più facilità si avranno dei giusti andamenti biochimici, grazie alla forza
della bioenergia.
Con questo esempio non si toglie importanza a quello che siamo a livello biochimico, si dà solo il giusto risalto a quel mondo sconosciuto, impalpabile, ma
fantastico e fondamentale che è il mondo delle bio-energie e delle Bio Frequenze.
VA
NO
Pensiamo a un computer, con la tastiera, lo schermo e tutti gli altri elementi di
cui è composto, che può essere paragonato al corpo, agli organi; ma senza
energia questo computer è inutile.
Pensiamo a un computer con l’energia ma senza programmi inseriti, si accenderebbe ma non potrebbe fare alcuna operazione.
Le tre componenti per il computer sono:
ULG
ATI
La materia =computer, tastiera, schermo, ecc.
L’energia =la corrente elettrica è la forza motrice, quella che in base ai pro-
grammi farà funzionare il computer.
Programmi= se sono in ordine, grazie a loro e tramite la forza motrice, si potrà
far fare al computer quello di cui si ha bisogno, quello che si è
programmato di fare.
CO
PIA
DIV
Ma se i programmi sono sfasati per un virus o altro il computer commetterà
delle azioni sbagliate. Ripristinando i programmi riprenderà a compiere il giusto
lavoro.
Come nel nostro computer/corpo.
24
E
INTRODUZIONE ALLO SPETTRO DI BIO FREQUENZA
CO
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IL
Spettro di Bio Frequenza (SBF) è la definizione attribuita sia alle frequenze sia
allo spettro delle informazioni fisiche emanate naturalmente da un organismo
vivente. E’ questo il significato specifico del termine che abbiamo adottato negli
studi condotti negli ultimi anni. Lo SBF è diverso dal più comune concetto di
frequenza e di spettro di lunghezza d’onda. Si è scoperto che le informazioni fisiche emesse dal corpo umano e le rispettive variazioni si correlano con lo stato
funzionale dell’organismo stesso, e ne riflettono anche lo stato di benessere. E’
stato dimostrato sperimentalmente che l’organismo vivente è una fonte naturale
di irradiazione che, finché vivo, emette continuamente segnali nell’ambiente.
Rispetto ad altre fonti di irradiazione, l’energia di questi segnali è relativamente
debole. Lo SBF presenta caratteristiche comuni a tutti gli organismi viventi e
copre una gamma di frequenze che va dagli ultravioletti alle deboli microonde.
Tuttavia, nell’organismo umano lo SBF si concentra prevalentemente nella regione compresa tra l’infrarosso e le deboli microonde. La simulazione di queste
informazioni fisiche e la loro restituzione allo stesso organismo costituisce il
cardine della teoria dello SBF. Esaminando i lavori svolti in precedenza da altri
colleghi, non è difficile individuare i problemi che si sono trovati ad affrontare.
Più o meno consapevoli di questo e formulando opinioni diverse, la teoria secondo cui le informazioni fisiche o i campi fisici esterni possono influenzare lo
stato dell’organismo umano è stata manipolata da diversi esperti di biofisica
e bioingegneria. Si è così prodotta un’enorme varietà di apparecchiature per
diversi usi, come strumenti a raggi infrarossi, apparecchi laser, apparecchi a
microonde, ecc. Gli effetti di tali strumentazioni sono apparentemente ristretti
in quanto riproducono solo una parte dei segnali fisici emanati dall’organismo
umano. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, studiata invece sulla base
della teoria dello SBF, presenta caratteristiche del tutto diverse. Dato che, per
esempio, le singole luci colorate, o le frequenze dell’infrarosso e le microonde,
sono singole componenti di un complesso segnale, i segnali prodotti dagli apparecchi a frequenze infrarosse e a microonde non sono in grado di generare
risonanza quali quelli di tutto lo SBF di un organismo vivente. Essi producono
quindi soltanto effetti deboli o capacità di stimolazione ridotta. Da un punto di
vista strettamente fisico, la singola luce colorata può generare il solo trasferimento di fotoni. A causa dell’energia trasportata dai singoli fotoni, nonché al
maggior tempo di trattamento richiesto, è possibile il verificarsi di uno squilibrio
organico con conseguenti effetti negativi evidenti. Lo sviluppo di apparecchiature basate sullo SBF ha permesso di superare le difficoltà presentate da altre apparecchiature. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib genera uno spettro
di frequenze bio-compatibili che grazie alla risonanza con l’organismo umano
contribuisce a regolare la naturale transizione degli elettroni, la rotazione degli
atomi e la vibrazione molecolare; fenomeni questi che, se dotati di basso grado
energetico, risultano privi di effetti negativi.
25
CO
PIA
DIV
ULG
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DIB
IL
E
I cardini della teoria dello SBF
1. Il corpo umano è una fonte di frequenze a bassa energia in grado di
emettere molti tipi di segnali fisici, dalle frequenze dell’infrarosso alle deboli
microonde.
La combinazione di parametri fisici, di frequenza e spettro costituisce lo
SBF dell’organismo umano.
2. Il massimo beneficio per l’organismo si verifica quando compaiono tutte
le frequenze che possono dar luogo a fenomeni di risonanza con un orga-
nismo vivente.
L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib è stata studiata e realizzata proprio per essere un generatore di vibrazioni in grado di emettere uno spettro di
frequenze simile a quello del corpo umano.
Lo studio condotto ha dimostrato che esistono differenze non solo tra lo SBF
di un uomo in condizioni fisiologiche normali e lo SBF del medesimo uomo in
condizioni problematiche, ma anche tra lo SBF emesso dall’organismo nelle
diverse situazioni problematiche.
Trattasi però di differenze estremamente sottili ed è questo il motivo per cui
l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib ha effetti su una vasta gamma di
situazioni. E’ noto che lo sviluppo di una determinata branca della scienza sia
strettamente correlato all’epoca in cui ha luogo. Occorrerà ancora del tempo
per scoprire tutte le possibili applicazioni positive dello SBF. Com’è accaduto
per lo sviluppo della biofisica moderna, senza dubbio vi saranno nuove importanti scoperte sullo SBF in un futuro non troppo lontano.
Le ricerche sperimentali condotte hanno confermato che l’uso dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib nel campo dell’estetica, dello sport e nel wellness ha dato risultati sorprendenti. Il suo effetto benefico è in molti casi di gran
lunga superiore a quello di altri macchinari simili per gli usi citati.
L’avvento di nuove tecniche ha notevolmente arricchito lo strumentario a disposizione della classe professionale, mentre lo sviluppo dell’apparecchiatura
a metodologia Ygrene Oib gli ha conferito maggior lustro. L’apparecchiatura a
metodologia Ygrene Oib appartiene alla categoria delle apparecchiature per
estetica, ma si distingue anche nei campi sportivi e del wellness. Gli studi condotti hanno infatti evidenziato che l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib
può contribuire ad avere importanti effetti positivi su diversi sistemi e apparati
del corpo umano. Dato che l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib simula
fenomeni fisiologici molto simili a quanto avviene nel mondo naturale, può essere considerata alla stregua di una forma di trattamento naturale, sebbene sia
un’apparecchiatura.
Può essere paragonata ad un generatore di calore in una fredda notte d’inverno. In questo periodo, in cui la nostra società è bombardata da una tempesta di
elettrosmog, avere a disposizione un aiuto come Ygrene Oib è di fondamentale
importanza.
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DIB
IL
di Ygrene Oib
E
ANALISI SUI PRINCIPI E SULLE FUNZIONI
VA
NO
Le apparecchiature con metodologia Ygrene Oib generano uno spettro di frequenze biocompatibili (che comprendono una gamma che va dallo spettro visibile alla banda dei raggi infrarossi, fino alle microonde). Questo spettro di Bio
Frequenze generato da Ygrene Oib è simile a quello emesso naturalmente dal
corpo umano nel momento di pieno benessere. Permette all’organismo di mantenere un giusto equilibrio Bio Frequenziale e di conseguenza un giusto equilibrio bio-energetico, bio-chimico. L’insieme ottimale di questi tre fattori contribuisce al mantenimento di un benessere ottimale, a migliorare le performance, ad
aver un miglior aspetto fisico.
Far vivere il nostro corpo in un ambiente o vicino ad una fonte di Frequenze
ottimale può essere assimilato a far vivere il nostro corpo in un ambiente con
la temperatura ottimale, l’umidità ottimale, ecc. Vivendo nelle vicinanze di tali
onde di Bio Frequenza, vengono stimolate delle opportune reazioni fisiche e
biologiche che si traducono non solo in un miglioramento della zona irraggiata
ma anche in un generale miglioramento della sensazione di benessere percepita.
La sperimentazione ha dimostrato che vivere in ambienti a livello ottimale sotto
l’aspetto dello Spettro di Bio frequenze è di significativo aiuto:
ULG
ATI
• in campo estetico; nel combattere gli inestetismi di cellulite rughe, ecc.;
• al riequilibrio delle Bio Frequenze naturali;
• ad aumentare la sensazione di benessere percepita (wellness);
• nel combattere il precoce invecchiamento;
• a rinvigorire l’organismo e le sue capacità di resistenza (anche nello sport);
• a rilassare la muscolatura;
• nell’armonizzare la crescita;
• a migliorare la concentrazione per lo studio ed il lavoro;
Ygrene Oib può essere usato in vari modi
DIV
Negli ambienti confinati: ambienti di lavoro, abitazioni, di svago, sportivi, ecc.
Per l’estetica: per combattere gli inestetismi della cellulite, le rughe, l’adipe,
ecc.
Per lo sport: per migliorare le performance, per ridurre i tempi di recupero, ecc.
Per il wellness: per migliorare la sensazione di benessere a livello psicofisico.
In ambito casalingo: ambientale, settore riposo, estetica, wellness, ecc.
CO
PIA
La metodologia Ygrene Oib si può trovare in:
Apparecchiature specifiche, portatili, lettini, cabine, ecc.
Calzature, sottopiedi, accessori, ecc.
Letto sistema riposo.
Inoltre si trovano prodotti cosmetici ed alimenti preparati con l’ausilio della metodologia Ygrene Oib.
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IL
E
CARATTERISTICHE ED EFFETTI
DELLA METODOLOGIA YGRENE OIB
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Sebbene le ricerche nel campo delle scienze naturali siano numerosissime,
non si è ancora giunti alla completa conoscenza del corpo umano e della sua
capacità di preservare lo stato di benessere. Sulla scia dei progressi registrati
sia nella sfera sociale che scientifica, si spera che tale conoscenza possa al
più presto essere soddisfatta. La gente, non più contenta delle innumerevoli
alternative oggi disponibili, perché spesso causa di turbe dell’equilibrio naturale
dell’organismo e di problemi di tossicità da accumulo, è alla ricerca di modalità
naturali che rispettino in primo luogo i meccanismi di autoregolazione propri
dell’organismo. Numerosi tentativi sono stati effettuati in questo senso, come
il tradizionale Qi Gong cinese e i moderni trattamenti fisici occidentali, ma con
risultati poco soddisfacenti dal punto di vista delle possibilità di applicazione
e dell’efficienza. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib ha permesso di
compiere progressi significativi in questo ambito.
Il corpo umano è una fonte naturale di energia che emana nell’ambiente circostante un gran numero di informazioni. Esistono ampie descrizioni a riguardo
nella teoria occidentale della “luce interna”, nella teoria cinese del “Qi”, ecc.
Con la messa a punto di metodologie di indagine più moderne e affinate, sono
state elaborate ulteriori teorie, della “energia fluida”, del “campo biologico del
plasma”, del “segnale di irradiazione biologico”, della “luminescenza dei canali
energetici collaterali”, tutte ricche di spunti da esaminare approfonditamente.
Risulta difficile, allo stato attuale, rilevare i segnali più deboli della vasta banda di frequenze, con conseguente impossibilità di ottenere una visione globale
della composizione, della quantità e dei fattori che influiscono sul campo bioelettrico del corpo umano.
Secondo J. D. Harly, l’energia irradiata dall’organismo umano è correlata alla
temperatura della superficie cutanea. Lo spettro di energia della cute è di circa
3-50 μm, dove la banda di 8-14 μm rappresenta approssimativamente il 46%
ed il picco di contenuto di energia si trova ad una lunghezza d’onda di circa 9,5
μm. I risultati mostrano che lo spettro delle frequenze emesse dal corpo umano
copre un ampio range, sino alla banda delle deboli microonde, con segnali di
intensità molto debole agli estremi dello spettro. Per le differenze individuali
esistenti tra un soggetto e l’altro, per le diverse condizioni ambientali e metodologie impiegate, questi parametri risultano ovviamente approssimati.
E’ stato dimostrato che esistono interazioni generali reciproche tra un organismo
e l’altro, così come tra organismo e ambiente circostante. L’individuo può trarre vantaggio da queste interazioni estrapolando le informazioni più adatte alle
proprie esigenze, o potrebbe subire gli effetti negativi se le informazioni sono
dannose e vengono subite per molto tempo o/e con un’intensità eccessiva.
Ovviamente il campo energetico proprio è quello di nostro interesse nell’ambito
delle Bio Frequenze, ma l’energia emessa autonomamente dai corpi viventi è
talmente debole che risulta difficile ottenere risultati pratici di qualche rilievo.
Sulla base della distribuzione dello spettro di frequenze del corpo umano è
stata realizzata un’apparecchiatura (a metodologia Ygrene Oib) in grado di si-
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E
mulare, e quindi generare, una simile distribuzione di frequenze che possono
essere messe a disposizione dell’organismo che può creare reazioni biochimiche attraverso la risonanza delle molecole biologiche con una risposta globale
da parte delle cellule e dei tessuti, fenomeni che promuoverebbero il riequilibrio
dei processi fisiologici dell’organismo e il ripristino dello stato di benessere (normalità). Sebbene la teoria dello SBF non sia ancora quella che può definirsi un
approccio sistematico e completo, le sue applicazioni di base hanno permesso
di ottenere risultati sorprendenti. Studi condotti su numerosi casi hanno documentato che l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib esplica importanti
effetti benefici in diverse situazioni, senza determinare la comparsa di effetti
spiacevoli. Segue un sommario delle caratteristiche dell’apparecchiatura a metodologia
Ygrene Oib in rapporto alla simulazione dello Spettro di Bio Frequenza del corpo umano:
ULG
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VA
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1. Caratteristica di ampio spettro. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib
emette un ampio spettro di frequenze che dalla luce visibile si estende alle
frequenze dell’infrarosso e a quelle delle microonde. L’immagine 3 che segue
a pag. 32 mostra la distribuzione dello spettro della luce visibile, dove il valore
energetico è relativamente basso e la lunghezza d’onda è direttamente proporzionale all’intensità delle frequenze. L’immagine 1 illustra la curva energiatempo della banda 8-12 μm delle frequenze dell’infrarosso e della banda 8 mm
delle microoonde. Sulla base dei dati riportati si può constatare che l’energia dei
raggi infrarossi dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib subisce un aumento e si stabilizza dopo 5 minuti dall’accensione dell’apparecchiatura. L’energia delle microonde aumenta in modo direttamente proporzionale al tempo e il
tempo necessario affinché si stabilizzi è esattamente identico a quello richiesto
per le radiazioni infrarosse. Le microonde sono di intensità più debole e possono essere facilmente disturbate. Dopo lo spegnimento dell’apparecchiatura,
l’attenuazione iniziale dell’energia è relativamente rapida, ma il tempo di regressione totale è lungo.
DIV
2. Corrispondenza con lo spettro di frequenza dell’organismo. La distribuzione
dell’energia emessa è illustrata nell’immagine 2 a pag. 32. La maggior parte è
localizzata a livello delle frequenze dell’infrarosso, concentrandosi soprattutto
nella banda 2-14 μm. Lo spettro dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib
simula quasi interamente quello del corpo umano. La differenza tra i valori di
picco è correlata alle caratteristiche di assorbimento del corpo umano.
CO
PIA
3. Corrispondenza con lo spettro di assorbimento dell’organismo. Le caratteristiche di assorbimento dei tessuti umani sono state misurate nella banda del
corpo umano in cui è più concentrata l’energia. I tessuti esaminati comprendono cute, muscoli, mucosa e sangue. Il range entro cui sono state effettuate le
prove è compreso tra 2,4 μm e 25 μm. Il campionamento dati è stato effettuato
ad alta densità mediante computer, ricavandone ripetutamente una media, in
modo da aumentare l’accuratezza e l’affidabilità delle curve.
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I risultati ottenuti indicano che i quattro tipi di tessuto presentano caratteristiche
simili per ciò che concerne lo spettro di risonanza e la larghezza della banda
penetrante è di 3,4-5,9 μm, con due picchi. La lunghezza d’onda di assorbimento centrale è di circa 4,75 μm. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib
mostra un’eccellente corrispondenza con questa banda, a dimostrazione che le
frequenze possono andare in risonanza e permettere che gli effetti benefici arrivino in profondità all’interno dei tessuti, vedi immagine 4. Occorre ricordare, a
questo proposito, che gli effetti dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib
all’interno dell’organismo non sono limitati all’effetto diretto. Due sono le principali teorie riguardo alla vita e all’uomo: la prima sostiene che qualunque essere
vivente possa essere gradualmente ridotto a sistemi, organi, tessuti, cellule e
macromolecole, i quali hanno componenti vitali e sono a loro volta composti
da atomi, gruppi e legami; la seconda teoria sostiene invece che la vita abbia
caratteristiche e leggi proprie. Se la struttura e le funzioni dell’organismo sono
ottimali e le informazioni vitali vengono trasmesse correttamente persisterà un
buono stato di benessere; in caso contrario subentreranno alterazioni e un cattivo funzionamento del sistema. I principi di base dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib si rifanno a questi diversi aspetti. Occorre quindi esaminare
il quadro da diverse angolazioni.
ATI
VA
4. Le onde elettromagnetiche presentano la duplice natura di onde e di particelle. Il rapporto tra coefficiente di assorbimento e frequenza si ottiene dalla legge
di Plank. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib genera delle frequenze
bio-compatibili che determinano una naturale armonizzazione del livello di vibrazione e di rotazione.
DIV
ULG
5. Il corpo umano è formato da elementi organici e inorganici che reagiscono diversamente alle diverse onde elettromagnetiche. Le molecole biologiche hanno
una tipica banda di assorbimento a livello della luce infrarossa. Per esempio,
la frequenza di assorbimento dei gruppi –NH e –OH è di circa 1000 cm-1-4000
cm-1. La struttura dei grandi composti aromatici appartiene principalmente alla
banda della luce visibile. Nella banda prossima al viola sostanze quali proteine e aminoacidi hanno il loro massimo assorbimento. Nel campo delle deboli
microonde la carica elettrica corporea (ioni, coppie dipolo) subisce fenomeni di
vibrazione, rotazione e riarrangiamento.
CO
PIA
6. L’organismo vivente è un complesso sistema non lineare con una forte interdipendenza reciproca tra le sostanze che lo compongono: caratteristica che lo
rende profondamente diverso da un sistema isolato.
Per questo gli effetti dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib non sono
il risultato di una semplice sommatoria di effetti ottenuti sulle singole parti del
corpo. La cellula costituisce l’unità fondamentale dell’organismo. Le molecole
e le particelle cariche elettricamente presenti al suo interno possono assorbire
energia con aumento della temperatura locale, processo che prende il nome di
“reazione termica interna”.
Ma l’energia assorbita può anche modificare il potenziale elettrico della mem-
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E
brana cellulare, promuovere lo scambio di sostanze tra il compartimento intra
ed extracellulare nonché favorire i processi sintetici e catabolici. Poiché queste
reazioni avvengono a livello tissutale, possono potenziare i riflessi nervosi, regolare i fluidi corporei e promuovere il raggiungimento di uno stato di equilibrio.
7. La distribuzione spettrale dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib è
estremamente ampia e il valore energetico nelle regioni o zone alle due estremità dello spettro è basso. Per questa ragione il rischio per il corpo umano è
minimo. Grazie alle ricerche sui segnali deboli del Qi Gong e sulle sue peculiari
funzioni, è stato possibile formulare la teoria delle “informazioni vitali”, seppure
ancora non molto nota. Questa teoria sostiene che la trasformazione, lo scambio, la stimolazione e il ripristino delle informazioni vitali traggono origine da
diversi eventi fisici e dipendono essenzialmente dallo stato delle informazioni
piuttosto che dalla loro intensità. Nella pratica clinica, per esempio, l’energia
dell’EEG e dell’ECG è molto debole, ma qualsiasi alterazione del tracciato assume significato vitale.
ATI
VA
NO
8. L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib può essere utilizzata per vari
trattamenti secondo tre modalità. Una prevede di irradiare l’ambiente in cui si
vive; la seconda prevede l’applicazione del trattamento direttamente sulla parte
da trattare; la terza il trattamento degli specifici punti (Trigger Point). E’ stato
dimostrato che tutte le tecniche producono importanti effetti positivi. Dopo il
trattamento con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, gli utilizzatori avvertono gli effetti benefici se nell’ambiente è assimilato in modo generalizzato,
l’effetto locale viene trasmesso dai punti di applicazione all’intero organismo,
con “formicolio” generalizzato e senso di migliorato benessere.
CO
PIA
DIV
ULG
9. Sono state messe a punto molte tecniche e apparecchiature che producono
effetti, semplicemente perché qualsiasi informazione che possa essere accolta
dall’organismo darà origine a un risultato specifico o meno. Prendendo come
esempio l’approccio a raggi infrarossi, impiegato già da molto tempo, è noto che
la sua energia si concentra a livello dello spettro dell’infrarosso a seconda delle
diverse strutture.
La larghezza di banda delle apparecchiature che utilizzano solo l’infrarosso rispetto all’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib è talmente ridotta che l’effetto biologico che ne deriva è limitato. E’ stato riscontrato che i raggi infrarossi
non hanno alcun effetto in molte situazioni, a differenza dell’apparecchiatura a
metodologia Ygrene Oib, e risultano quindi utili solo per pochi trattamenti; non
simulano completamente lo spettro corporeo mentre per ciò che concerne le
microonde a 8 mm i dati sono ancora troppo limitati. Questi sono quindi vincoli
applicativi delle suddette apparecchiature.
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E
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VA
NO
Imm. 1 - Spettro infrarosso e delle microonde deboli mediante Ygrene Oib.
Imm. 3 - Spettro visibile
dell’Ygrene Oib. (Vedi Nota fondo pagina)
ULG
ATI
Imm. 2 - Spettro delle frequenze
dell’infrarosso dell’Ygrene Oib.
PIA
DIV
Imm. 4 Caratteristica
di interazione
delle frequenze
dell’infrarosso
attraverso la cute
CO
Nota ad Imm. 3 - Da test effettuati si è notata un’emissività nello spettro visibile
molto debole, di natura quasi infinitesimale (tra 10-4 a 10-6), comparabile quasi
all’emissione di biofotoni rilevati da Popp.
32
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E
PRINCIPI FISICI DI BASE
DELLA METODOLOGIA YGRENE OIB
Ogni essere è costituito da materia, energia e informazioni. La funzione delle
informazioni è di primaria importanza per il controllo dei processi metabolici e
riproduttivi, fino al controllo della funzione dei geni. La differenza tra esseri viventi e non è fondamentalmente individuabile nello scambio di informazioni che
avviene tra gli esseri viventi e che controlla lo stato di normalità o anormalità
dell’organismo. Gli organismi viventi possiedono caratteristiche fisico-chimiche
uniche nel loro genere. Secondo le teorie della fisica, le particelle, ovvero le
molecole, gli atomi e gli elettroni, si trovano in perenne vibrazione. Le creature
viventi sono formate da molecole che ruotano periodicamente, con elettroni che
si spostano continuamente all’interno degli atomi, mentre singoli atomi o gruppi
di atomi sono sottoposti a vibrazione continua. Queste attività generano diversi
livelli di energia o quanti.
NO
E = E0 + En + Er + Ev + Ee
VA
Ee=energia di transizione degli elettroni
Er =energia di rotazione delle molecole
Ev=energia di vibrazione dell’atomo
E0=energia dello stato di riferimento o stato base
En=differenze rispetto ad E0 del livello energetico basso
ULG
ATI
I campi energetici di questi tre livelli Ee, Er, Ev sono rispettivamente di 1-20 eV,
0.05-1 eV, 0.0035-0.05 eV. Molecole, atomi ed elettroni emettono od assorbono
energia particolarmente durante la transizione da un livello energetico all’altro.
Quando lo stato di un essere vivente cambia, si modifica anche l’energia emessa e il relativo spettro (esempi di questo fenomeno sono rappresentati dalla
membrana cellulare, dall’elettrocardiogramma e dall’elettromiogramma).
Molecole, atomi ed elettroni possiedono frequenze tipiche e possono essere
esposti a un campo elettromagnetico con un certo numero di vibrazioni
V = N/C
PIA
DIV
dove V è il numero di vibrazioni, N la frequenza e C la velocità della luce.
Se la frequenza della radiazione in entrata è uguale alla frequenza caratteristica
delle molecole, degli atomi e degli elettroni, si verifica un fenomeno di risonanza
con più intensi fenomeni sullo stato e sul comportamento delle molecole.
La relazione quantica di Bohr deve essere soddisfatta quando molecole, atomi
ed elettroni passano da un livello energetico all’altro in seguito allo scambio di
energia
Em – En = Vmn
CO
dove Em ed En sono rispettivamente il livello energetico alto e basso mentre
Vmn è il numero di vibrazioni elettromagnetiche.
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E
Molecole, atomi ed elettroni non possono assorbire l’energia in entrata con un
preciso numero di vibrazioni Vmn se l’equazione (3) non è soddisfatta.
Dal momento che le molecole, gli atomi e gli elettroni hanno diversi livelli energetici e numero diverso di vibrazioni, è difficile determinare le condizioni di transizione da un livello energetico all’altro indotte da una radiazione elettromagnetica in entrata. L’assorbimento d’energia non dipende solo dall’energia della
radiazione elettromagnetica ma anche dal suo numero d’onda.
Inoltre, gli esseri viventi sono formati da molecole complesse in termini di struttura e livelli energetici. E’ stato stabilito che un organismo vivente è anche una
buona fonte di irradiazione; per esempio il 45% dell’energia prodotta dal corpo
umano viene dissipata sotto forma di energia radiante nel campo dell’infrarosso.
Quando la temperatura corporea è di 37 °C, applicando la legge di distribuzione
di Wien, l’irradiazione avviene con lunghezza d’onda seguente:
Rmax = 2.879/310 = 9.35 μm
CO
PIA
DIV
ULG
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NO
La larghezza di banda dello spettro di frequenza del corpo umano è ampia;
i segnali infatti sono compresi in una banda variabile dai micrometri (μm) ai
millimetri (mm) che include un campo elettromagnetico, le radiazioni infrarosse
e anche le deboli microonde. Lo spettro umano, secondo la legge di Kirkoff, è
praticamente lo stesso per l’emissione e l’assorbimento.
Questo spettro prende il nome di Spettro di Bio Frequenza (SBF), legato al processo di irradiazione, processo con cui l’organismo trasforma l’energia chimica
in energia radiante, e può essere definita bioluminescenza (forma particolare
di luminescenza chimica). L’efficienza della bioluminescenza è molto elevata, il
che significa che il calore associato a questo fenomeno è estremamente basso.
Per tale motivo il fenomeno della bioluminescenza viene spesso definito “luce
fredda”.
Dai microbi agli esseri umani, tutti gli organismi viventi sono luminescenti ma
ad oltremodo bassissima intensità (“ultradebole”); lo spettro varia da 189 a 880
nm, l’intensità da 10 a 100.000 nV/cm2, mentre i quanti prodotti sono pochissimi. Questo tipo di luminescenza dipende da svariati processi biologici quali metabolismo ossidativo, processi di disintossicazione, separazione e morte
cellulare, fotosintesi, ecc. E’ possibile fotografare la bioluminescenza del corpo
umano, che viene emessa principalmente a livello della testa ed è di colore
rosso-arancio con una piccola componente verde-blu. Quando si è arrabbiati la
luce è emanata da tutto il corpo che risulta circondato da una spessa aura, fenomeno verosimilmente dovuto a una forte dispersione di energia. Una persona
adirata, trattata per circa 15 minuti con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene
Oib, si sentirà più rilassata e la rabbia si attenuerà; una fotografia scattata con
opportune pellicole in questo momento mostrerà uno stato di bioluminescenza
assolutamente normale.
Le molecole in genere assorbono la luce di lunghezza d’onda non superiore a
200 nm, dato che l’energia degli elettroni di queste molecole non supera le 140
Kcal/mol rispetto allo stato fondamentale dell’elettrone.
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NO
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I caroteni assorbono luce con lunghezza d’onda di 450 nm, mentre i composti
purinici assorbono luce con lunghezza d’onda di 600 nm. Luci di lunghezza
d’onda di 254 nm e flusso di 100.000.000 (fotoni/(sec*cm2)) sono state usate
per incrementare l’attività degli enzimi glicolitici. Luci con lunghezza d’onda di
80 nm e flusso di 100.000-1.000.000 (fotoni/(sec*cm2)) possono accelerare la
germinazione delle cellule in coltura con enzimi.
Quanto esposto sottolinea gli evidenti effetti della bioluminescenza, del biospettro e della radiazione luminosa a diversa lunghezza d’onda sugli organismi viventi.
Un apparecchio terapeutico a ultrasuoni genera onde acustiche di frequenza
superiore a 20 KHz, un’apparecchiatura a raggi infrarossi genera frequenze
con lunghezza d’onda pari a 0.72-25 μm, un apparecchio a raggi UV genera
frequenze con lunghezza d’onda di 180-300 nm, un’apparecchiatura a microonde produce onde elettromagnetiche a frequenza ultraelevata con lunghezza
d’onda di 1-100 nm, mentre i trattamenti laser usano una luce monocromatica.
Con tutte queste metodiche, però, i risultati ottenuti nel trattamento di vari problemi sono talora insoddisfacenti, a volte con gravi effetti collaterali. Il motivo è
imputabile al fatto che questi sistemi non sono ottimizzati rispetto allo spettro
del corpo umano, infatti le frequenze generate sono diverse da quelle naturalmente emesse dalle molecole, e di conseguenza le cellule non sono in grado di
migliorare le proprie funzioni metaboliche.
Si potrebbe fare un paragone con un semplice generatore di calore: “Se nell’ambiente generasse calore a noi non ottimale tipo 20 °C sotto lo zero, oppure più di
100 °C, è ovvio che il nostro corpo a quelle temperature non solo non potrebbe
migliorare le sue funzioni, ma non potrebbe nemmeno vivere”.
PIA
Le tre componenti che interagiscono a livello elettromagnetico:
CO
-transazione elettronica
-vibrazione dell’atomo
-rotazione molecolare
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IL
E
TUTTO FUNZIONA BENE SOLO SE SI UTILIZZANO
LE GIUSTE ENERGIE E LE GIUSTE FREQUENZE
Batteria 1,5 Volt:
un impulso
(frequenza)
al secondo
Ogni canale
TV usa una
specifica
frequenza
Ogni stazione
radio ha la sua
frequenza
NO
Etacs,
gsm,
gprs,
umts
VA
12 Volt
230 Volt
50 Hz
Il video di un
pc ha proprie
frequenze
ULG
ATI
L’essere umano da 0 a 10 alla 4a
micron circa, con picco tra 9
e 9,5 micron circa
230 Volt
50 Hz
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Senza energia sono inutilizzabili.
Con le frequenze (informazioni) sbagliate?
CO
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Ogni cosa è stata creata per funzionare ad un regime ottimale, anche noi. Pensate ad un frigorifero costruito per funzionare a 230 Volt: se lo faremo andare a
400 Volt, in pochi secondi sarà fuso. Oppure se lo facciamo andare a 115 Volt
non riuscirà a produrre il freddo, che è la sua funzione.
Un duplicatore di audiocassette, se registra con le batterie un po’ scariche,
servirà a poco. Anche questo caso può essere raffrontato al nostro corpo nel
momento in cui duplichiamo le nostre cellule, cosa che avviene costantemente. Ricordiamo che ogni cellula ha una vita media di circa 30 giorni, pensate
a quante duplicazioni abbiamo fatto dalla nostra nascita. La buona e naturale
duplicazione delle cellule è alla base di un benessere ottimale.
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QI GONG
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Lo scambio delle informazioni (frequenze)
NO
Una delle teorie orientali riguardanti la vita e l’uomo indica che se la struttura
e le informazioni di un organismo sono ottimali e le informazioni vitali sono trasmesse correttamente, persisterà uno stato di benessere; in caso contrario si
hanno alterazioni negative ed un cattivo funzionamento dell’organismo stesso.
Secondo la teoria delle “informazioni vitali”, elaborata dal “Qi Gong”, si sostiene che la trasformazione, lo scambio, la stimolazione ed il ripristino delle
informazioni vitali hanno origine da diversi eventi fisici che possono alterare la
correttezza di tali informazioni.
In sintesi, si suggerisce di utilizzare direttamente il corretto spettro naturale di
frequenze (informazioni) per riequilibrare e potenziare i Trigger points specifici
dell’agopuntura. Questi punti sono come delle finestre aperte che possono ricevere messaggi dall’esterno per poi trasmetterli tramite una fitta linea di canali
vitali, in tutto il nostro corpo.
Imm. 1
VA
Imm. 2
Imm. 3
Imm. 4
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Esempio qualitativo - esplicativo
CO
PIA
DIV
ULG
Un telecomando con frequenze “starate” o con batteria scarica non riesce ad
attivare i meccanismi che permettono di cambiare canale alla TV o l’aprirsi del
cancello. I messaggi contenuti nello Spettro di Bio Frequenze naturali del nostro
corpo hanno una funzione simile a quella del segnale del telecomando: danno
il via a delle funzioni predisposte all’interno del nostro corpo.
Altro esempio: due ricetrasmittenti possono funzionare e trasmettersi messaggi
solo se sono sintonizzate sulla stessa lunghezza d’onda (frequenza). Se una
delle due ricetrasmittenti ha frequenza di lavoro diversa da quella dell’altra non
avverrà la ricezione del messaggio.
Così è anche per le trasmissioni delle informazioni vitali tra le nostre cellule.
A tale proposito riportiamo un’importante dichiarazione attribuita a illustri studiosi, i quali sostengono che «mettendo a disposizione dell’organismo umano “ritmi” armonici in una banda di frequenza che gli è favorevole, esso potrà
equilibrarsi in modo che i segnali sfavorevoli (tipo emissioni geopatogene, elettrosmog, falde acquifere, ecc.) non gli arrechino più danno. In questo modo
gli influssi dannosi non sono schermati, ma ad essi si sovrappongono segnali dall’effetto positivo che li “coprono”». Dando così l’opportunità all’organismo
che vivesse in presenza di frequenze sfavorevoli, con l’invio di nuove frequenze
vantaggiose, di poter scegliere quelle ad esso più favorevoli. Traendone così
degli importantissimi vantaggi.
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EN
DIB
IL
E
Queste immagini, seppure semplici, aiutano più di tante parole a capire che se
i segnali sono ottimali, anche se fossero “disturbati” da altri segnali oppure a
grandi distanze, portano comunque esattamente il messaggio se quest’ultimo è
in linea con il ricevente.
LO SPETTRO DELLE BIO FREQUENZE
Quello che siamo naturalmente
VA
NO
Lo Spettro delle Bio Frequenze (SBF) è la definizione attribuita allo spettro di
frequenze naturali emanate naturalmente ed in continuazione da un organismo
vivente.
Le informazioni fisiche emesse dal corpo umano attraverso lo SBF riflettono lo
stato di benessere dell’organismo. Allo stesso tempo, l’organismo vivente non
è solo una fonte naturale di debolissime frequenze ma anche un ricettore di
frequenze dall’ambiente circostante. Possono essere scambi positivi o negativi
per il nostro corpo. L’energia associata a tali scambi è minima, mentre le informazioni trasmesse o ricevute sono notevoli. Lo SBF copre una gamma di frequenze che vanno dalla luce visibile alle deboli microonde. Tuttavia, nell’organismo umano l’intensità dello SBF emesso si concentra prevalentemente nella
regione compresa tra i raggi infrarossi e le deboli microonde.
La simulazione di uno SBF naturale e la sua restituzione all’organismo sono il
cardine della teoria dello SBF adottata dalla metodologia Ygrene Oib.
Spettro elettromagnetico
e Spettro di Bio Frequenze
ULG
ATI
Imm. 1
Spettro Bio Frequenza
CO
PIA
DIV
Unità di misura in micron (µ)
38
NV
EN
DIB
IL
E
Il tratteggio blu indica la linea di intensità di SBF alle varie frequenze emesse da
un corpo umano in buona forma.
La linea rossa continua indica la linea delle frequenze simulate da Ygrene Oib.
NO
Imm. 2
VA
Immaginiamo A, B, C, come l’Aria che respiriamo, quello che Beviamo, il Cibo
che mangiamo: tutti e tre sono fondamentali per il nostro benessere e la nostra
sopravvivenza.
Imm. 3
DIV
ULG
ATI
Altre apparecchiature in commercio prodotte senza basarsi sulla metodologia
Ygrene Oib hanno effetti molto limitati perché riproducono solo in piccola parte i
segnali fisici emanati dal nostro corpo (SBF) non riuscendo così a generare una
risonanza naturale. Vedi immagini 2 e 3.
CO
PIA
Possiamo sostenere che lo Spettro di Bio Frequenza (SBF)
è l’insieme delle frequenze che il nostro corpo usa.
Ygrene Oib ne simula lo spettro.
39
NV
EN
DIB
IL
E
I CARDINI DELLA TEORIA
DELLO SPETTRO DELLE BIO FREQUENZE
ULG
ATI
VA
NO
Il corpo umano è una fonte di irradiazioni a trascurabile contenuto energetico,
ma in grado di emettere molti tipi di segnali, dalla luce visibile ai raggi infrarossi
alle deboli microonde. La combinazione di parametri fisici, di frequenza e di
spettro costituisce il SBF (Spettro Bio Frequenze o spettro frequenze della vita)
dell’organismo umano.
Il massimo scambio di informazioni e segnali per un organismo si ha quando
il segnale di partenza ha tutte le frequenze originali (naturali) dell’organismo
vivente.
Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib sono concepite per generare
uno spettro di frequenze che simula lo Spettro di Bio Frequenze che ha un essere umano in ottima forma.
Gli studi condotti hanno evidenziato che esistono differenze fra lo Spettro di Bio
Frequenze di organismi in ottima forma e quello di organismi afflitti da disagi
fisici.
Esistono anche differenze di Spettro di Bio Frequenze fra gli organismi afflitti da
diversi problemi fisici.
Le altre apparecchiature in commercio spesso danno risultati limitati, in quanto
riproducono solo una parte dei segnali riconosciuti dal nostro corpo come naturali.
Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib riescono invece a simulare in
modo naturale lo spettro delle frequenze emanate da un organismo in stato di
benessere.
Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib sono basate sulla teoria dello
Spettro delle Bio Frequenze (SBF) e sul principio della risonanza.
DIV
Il suono emesso (frequenze)
da un diapason fa vibrare un
altro diapason (inizialmente
fermo) che sia concepito per
la medesima frequenza
B
C
CO
PIA
A
Imm. 1
40
NV
EN
DIB
IL
E
Possiamo identificare, nell’immagine 1 a pag. 40, il primo diapason con un’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib che emette le giuste frequenze (il giusto messaggio), ed il secondo diapason inizialmente fermo, con il nostro corpo
che riceve il giusto messaggio e le cui cellule si rimettono a “lavorare bene”
grazie al giusto spettro di frequenze naturali (insieme di informazioni ottimali)
ricevute.
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Ecco quindi l’importanza degli apparecchi a metodologia Ygrene Oib nati proprio per aiutare il nostro organismo a ritrovare il giusto equilibrio naturale e a
migliorare il nostro stato di efficienza, naturalmente, sfruttando la capacità del
nostro corpo di scambiare informazioni ottimali.
La metodologia Ygrene Oib si propone come un metodo nuovo ed alternativo
per mantenere il benessere generale e per combattere tramite l’equilibrio delle
Bio Frequenze gli inestetismi della pelle e contribuire a migliorare le performance sportive. Il nostro corpo è una fonte naturale di Bio Frequenze di trascurabile
contenuto energetico: un’importante caratteristica delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib è proprio la loro capacità di simulare le frequenza dello
spettro di Bio Frequenze emesse da un organismo in ottima forma.
Grazie a questa sua specifica caratteristica, Ygrene Oib può aiutare nel mantenimento dello stato di benessere in modo naturale, contribuendo a mantenere
le cellule in condizioni ottimali, che sono alla base dei meccanismi di autoregolazione del corpo.
Sappiamo che la cellula è un mattone del corpo: l’essere umano è composto da
circa 73.000 miliardi di cellule, coordinate fra loro in accordo armonico, di tessuti ed organi. Ogni nostro pensiero, ogni movimento, come anche la produzione
e l’effetto di sostanze prodotte o assorbite dal corpo dipendono dalla capacità
di interazione ed attività delle varie cellule.
Per svolgere le proprie mansioni esse hanno bisogno di energia che loro stesse
producono attraverso il processo metabolico, hanno bisogno quindi di sostanze
nutritive e ossigeno, che ottengono attraverso l’assorbimento delle sostanze e
l’espulsione delle scorie.
Finché la cellula si manterrà nelle sue funzioni ottimali avremo un normale svolgimento di tutte queste funzioni; quando invece vengono a verificarsi scompensi
come, per esempio, quelli associati allo scostamento dallo spettro caratteristico
di Bio Frequenze di un corpo in forma avremo anche inestetismi accentuati,
perdita del benessere e performance scadenti, ecc.
SBF = Spettro di Bio Frequenza = insieme di frequenze biologiche
naturali della vita
CO
PIA
Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib sono dei generatori di Frequenze naturali, che simulano il bio-spettro di un essere umano in ottima forma.
La grande differenza con altri metodi o con altri apparecchi consiste nella simulazione dello Spettro di Bio Frequenze (SBF) con frequenze che aiutano il
normale ripristino degli equilibri naturali di un organismo, mediante il fenomeno
della risonanza.
41
NV
EN
DIB
IL
E
La validità di Ygrene Oib risiede nel generare un ampio spettro di frequenze biocompatibili lasciando al corpo, agli atomi, elettroni, ecc. il loro naturale compito
di mantenersi o di riportarsi in equilibrio armonico.
Vedi nelle pagine seguenti «L’importanza che il messaggio sia completo».
Imm. 2
Spettro di Bio Frequenza
Ygrene Oib
Spettro di Bio Frequenza
Raggi
X
Ultra
violetti
Luce
Visibile
Infrarossi
NO
Raggi
Gamma
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
Sole
42
Micro
onde
Onde
Radio
E
ANALISI DELLA COMPOSIZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI
Acqua
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
E’ naturale pensare che vi siano differenze tra categorie di viventi ed infatti è
così, si nota come la composizione tra l’essere umano ed il mondo animale sia
molto simile a livello biochimico, e molto simile anche a livello di Bio Frequenze.
Si nota una differenza più marcata tra l’essere umano e le piante sia a livello
bio-chimico sia a livello di Bio Frequenze, dove il picco passa da 9 - 9,5 micron
circa per l’uomo a circa 11,5 -12,5 micron per le piante.
Sali minerali
Zuccheri
Grassi
Proteine
CO
PIA
E’ naturale che la composizione degli esseri viventi come della materia inanimata abbia una sua correlazione oggettiva. Infatti, mentre lo spettro delle frequenze di un minerale se è in percentuale uguale è sempre lo stesso e statico,
nei viventi è molto più modulabile, ma comunque rimane all’interno di un range
molto definito. Infatti, in aggiunta al fatto di essere esseri viventi, interagiscono
elettroni, atomi, molecole anche in base a come siamo composti.
43
E
L’IMPORTANZA CHE IL MESSAGGIO SIA COMPLETO
2
3
DIV
1
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
E’ molto importante che il messaggio e le informazioni siano completi: come nel
comporre un numero di telefono per comunicare con qualcuno dobbiamo fare il
numero completo e nella sequenza esatta, per aprire una cassaforte dovremmo
fare il numero completo e nella sequenza ottimale. Ecco il motivo della grande
validità dell’Ygrene Oib, che non genera solo una piccola parte delle frequenze
biocompatibili, ma ne imita l’intero spettro. Mentre, come visto nell’esempio di
riferimento, l’infrarosso benché valido, imita solo una piccola parte delle frequenze ottimali. L’esempio visivo delle onde dell’acqua può aiutare per capire
che, intervenendo su una sola onda si rischia di avere un risultato solo nel caso
che l’onda sia l’unica e in formazione «standard». Già nell’esempio 2, si nota
chiaramente che se noi volessimo ripristinare la prima onda non avremmo dei
risultati ottimali perché la sua formazione standard è diversa nella realtà, viste
le interazioni con l’altra. I nostri elettroni, gli atomi, le molecole, le cellule, i tessuti, gli organi, gli apparati tutti insieme con le loro frequenze ed interazioni tra
le stesse, creano quello che è lo spettro delle frequenze dell’essere vivente,
SBF, non una per una singolarmente, ma insieme, e operano e agiscono insieme. Quando l’onda (frequenza) è una sola, unica e ben isolata è possibile
intervenire su di essa prevedendo la sua evoluzione. Ma se, come nel corpo,
sono molte le onde (frequenze) che intervengono, capire e prevedere la loro interattività con le altre è improbabile. Heisenberg, con il suo famoso Principio di
indeterminazione (1927), chiarisce chiaramente che è impossibile determinare
con esattezza e simultaneamente la posizione e la velocità di un elettrone, (e
più in generale di una particella). E’ facile intuire che il corpo riesce a gestire un
insieme di situazioni simultaneamente in automatico, che noi - programmandole singolarmente - difficilmente potremmo mai definire.
CO
PIA
Esempio 1: si nota chiaramente che la periodicità dell’onda è di facile interpretazione ed eventualmente replicazione.
Esempio 2: in questo caso entra in gioco un’altra onda che va ad alterare la
prima ed il calcolo delle interazioni tra le stesse non è facile.
Esempio 3: in questo ulteriore caso entrano in gioco oltre ad altre onde un’altra
componente, le interazioni delle interazioni delle varie onde che vanno ad alterare le prima. Il calcolo delle interazioni tra le stesse diventa di non facile replica.
La validità di Ygrene Oib è quella di imitare lo spettro delle frequenze bio-compatibili, di mettere a disposizione, lasciando al corpo, agli atomi, elettroni, ecc.,
il loro naturale compito di mantenersi o di riportarsi in equilibrio armonico.
44
E
NV
EN
DIB
IL
NELLA SUA SEMPLICITA’,
LA GRANDE GENIALITA’
Da quando esiste, l’uomo ha saputo e dovuto adattarsi ed evolversi con il mutare delle condizioni in cui il pianeta si trovava, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Oggi si possono stabilire dei parametri entro i quali possiamo vivere in modo
ottimale.
ALCUNI ESEMPI
situazione ottimale da: 18 a 22 °C circa
situazione ottimale da: da 0 dB ad un max di 45 dB
situazione ottimale da: 0 m a 1.000 m circa
situazione ottimale da: 1.000 a 2.000 kcal circa
situazione ottimale da: 36,6 °C - 36,8 °C circa
situazione ottimale da: da 6 a 9 ore circa
situazione ottimale da: 19/23% circa
situazione ottimale da: da 0,5 a 104 micron c.a
NO
TEMPERATURA AMBIENTE
RUMORE
ALTITUDINE ALIMENTAZIONE
TEMPERATURA CORPO
RIPOSO
OSSIGENO S.B.F. (Frequenze) YO
Ecc.
ULG
ATI
VA
Naturalmente si può vivere anche fuori da questi parametri, ma solo per poco
tempo e non in maniera ottimale. Pensate di dover vivere a 50 °C, oppure a
5.000 metri di altezza, o con scarsità di ossigeno, o con una temperatura del
corpo di 39 °C. La vita sarebbe notevolmente penalizzata. Se si dovesse ulteriormente allontanarsi dai parametri ottimali la vita diverrebbe impossibile.
Se la percentuale di ossigeno nell’ambiente fosse sotto il 19%, se il nostro
corpo arrivasse a 42 °C, se non vi fossero le frequenze che vanno da 0,5 a 104
circa; se anche uno solo di questi parametri non fosse rispettato, non sarebbe
possibile la nostra vita così come noi la conosciamo.
DIV
Anoressia
PIA
Obesità
CO
Freddo
Caldo
45
NV
EN
DIB
IL
E
LA STRADA PER MANTENERE BELLEZZA E
BENESSERE E MIGLIORARE L’ATTIVITÀ FISICA
NO
Per vivere, abbiamo bisogno di alcuni parametri ottimali, i famosi parametri vitali. Noi possiamo vivere sulla terra perché ci sono molti parametri ottimali che
permettono la vita. Ad esempio, se mancasse l’ossigeno, l’acqua, i gradi da
0 °C a 60 °C, il carbonio, ecc. non sarebbe possibile la vita. Questi parametri
devono essere ottimali perché se ad esempio ci fosse troppo calore o poco calore non potremmo vivere, perciò noi viviamo solo all’interno di alcuni parametri,
un minimo ed un massimo, ed è su questo punto che vogliamo soffermarci.
Il nostro corpo è una macchina, una macchina perfetta: Meccanica - Elettrica
- Magnetica - Informatizzata - Programmata - Programmabile - Emotiva - Interagente con se stessa e con l’ambiente. Dove tutto deve essere in ordine
armonico.
Come un’autovettura che percorre un’autostrada, ha dei limiti non valicabili, che
sono ovviamente il limite destro e sinistro della strada. Se rimane all’interno dei
parametri (limiti) può percorrere centinaia di miglia, di chilometri. Ma se li forzerà si romperà in pochi chilometri, in poco tempo, come succederebbe al nostro
corpo se non rimaniamo all’interno dei nostri giusti parametri (limiti), tipo:
VA
Frequenze vitali
Rumore
Alimenti
Dormire (riposo)
ULG
Temperatura corpo
ATI
Temperatura ambiente
da 0,5 a 104 micron circa
da 0 a 45 decibel
da 18 a 22 °C
da 1000 a 2000 kcal al dì
da 36,8 °C
da 6 a 9 ore circa
Ossigeno nell’aria
da 19 a 23% circa
CO
PIA
DIV
La vita e il benessere sono piacevoli se riusciamo a mantenerli all’interno di
parametri ottimali. Ma se non manteniamo la nostra “vita” all’interno di questi
parametri ottimali sarà difficile avere un fisico in ordine. Spesso usiamo vari
mezzi per mantenere e ristabilire condizioni di Benessere, di Bellezza, Migliorare le Performance Sportive: diete - attrezzi ginnici - massaggi - allenamenti
faticosi, ecc, investendo moltissimo, perché sappiamo quanto sia importante
mantenere o non perdere la bellezza ed il benessere. Da oggi abbiamo un’opportunità in più, per mantenerli, per prevenire molti problemi estetici, investendo
poco. Mantenendo attorno a noi, nella nostra casa, nei nostri vestiti le giuste Bio
Frequenze.
46
E
MA LA SCIENZA COSA DICE?
NV
EN
DIB
IL
Su questo argomento ci siamo chiesti cosa dicesse la scienza: sugli effetti biologici delle frequenze, sull’importanza delle transazioni elettroniche, delle rotazione molecolari, delle vibrazioni degli atomi, delle risonanze, ecc. Avrebbe
confermato, non considerato o addirittura sarebbe stata contraria?
Con nostro grande piacere abbiamo trovato un riscontro importantissimo che
era lì, sotto gli occhi di tutti, indiscutibile: l’enciclopedia Treccani, che è una delle enciclopedie italiane più autorevoli. Infatti, in un articolo era ben riportata la
conferma di tutto quanto esposto.
Non vogliamo aggiungere altro su questo argomento, alleghiamo il trafiletto.
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti. – Ci si
limiterà a considerare gli effetti prodotti dalle r. elettromagnetiche di lunghezza d’onda maggiore di circa 5 • 10-7 m, cioè comprese tra la luce visibile e i
campi statici. Questi effetti, se si prescinde da quelli
puramente termici, non sono riconducibili a un unico meccanismo d’azione e il loro studio è in rapida
evoluzione. La configurazione elettronica di numerose biomolecole è tale che fotoni nel visibile possono
indurre transizioni tra due diversi livelli elettronici: lo
stato eccitato, se ha una vita media sufficientemente
lunga ed è chimicamente attivo, può innescare processi di profonda rilevanza per il metabolismo cellulare (si può, per es., avere la formazione di composti
letali per la cellula). L’esposizione di sistemi biologici
a onde millimetriche sembra mostrare l’esistenza di
fenomeni di risonanza tra le onde stesse e domini di
dipoli elettrici in membrane biologiche. Si hanno infine molte evidenze sperimentali di modificazioni in
vitro delle funzioni cellulari, in particolare di cellule di
origine nervosa, immunologica e osteoblastica, ottenute con r. elettromagnetiche di lunghezza d’onda
maggiore di circa 10 m (cioè di frequenza inferiore a
circa 30 MHz) che produrrebbero la variazione della
concentrazione dello ione Ca++ intracellulare; i dati
in vitro sono affiancati da evidenze cliniche come la
terapia elettromagnetica di fratture ossee che non
consolidano spontaneamente.
47
NV
EN
DIB
IL
E
VANTAGGI DELLA METODOLOGIA
YGRENE OIB
I prodotti con metodologia Ygrene Oib
contribuiscono a combattere: gli inestetismi della pelle in generale ed
anche quelli causati da Cellulite, Rughe, Stress. Inoltre facilitano il mantenimento del benessere, il miglioramento della sensazione di benessere, il miglioramento in ambito sportivo.
La metodologia Ygrene Oib, unita ad un corretto stile di vita, può contribuire al benessere, alla bellezza del corpo ed a migliori performance.
ATI
VA
NO
L’apparecchiatura che genera le Frequenze biocompatibili può essere indirizzata verso l’ambiente in cui le persone vivono, oppure indirizzata sull’area interessata mediante avvicinamento dell’apparecchio al corpo, in punti specifici.
L’apparecchio genera uno Spettro di Frequenze bio campatibili che, anche secondo le millenarie tradizioni orientali, possono contribuire ad un miglior equilibrio Bio Frequenziale, ed ha come destinazione d’uso il settore estetico. Ottimi
risultati si possono avere anche in ambito sportivo e wellness.
Puo contribuire:
-in campo estetico; nel combattere gli inestetismi di cellulite, rughe, ecc.;
-al riequilibrio delle Bio Frequenze naturali;
-ad aumentare la sensazione di benessere percepita (wellness);
-a combattere il precoce invecchiamento;
-a rinvigorire l’organismo e le sue capacità di resistenza (anche nello sport);
-a rilassare la muscolatura;
-ad armonizzare la crescita,
-a migliorare la concentrazione per lo studio ed il lavoro.
ULG
Le apparecchiature in questione possono essere impiegate senza alcun oggettivo rischio significativo, professionalmente sia da specialisti del settore estetico, da preparatori sportivi, da professionisti del settore wellness, sia da privati
utilizzatori, purché, in ogni caso, ci si attenga alle semplici istruzioni indicate nel
manuale d’uso allegato alle apparecchiature.
CO
PIA
DIV
Adatto per bambini, anziani, donne, uomini.
48
E
QUALCHE INFORMAZIONE IN PIU’
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
Il sistema Ygrene Oib è un’amalgama di minerali miscelati in proporzioni adeguate e brevettata, che naturalmente produce delle frequenze. Queste frequenze sono simili a quelle di un corpo umano nel momento del pieno benessere.
Il nostro corpo le riconosce come frequenze armoniche, buone e naturali (per
questo vengono chiamate anche Bio Frequenze).
Per il naturale effetto di risonanza quando due corpi vibrano alla stessa frequenza il più armonico tende ad armonizzare anche l’altro.
Si potrebbe fare un esempio con il calore: un corpo (anche inteso come radiatore, generatore di calore) più caldo tende a riscaldare il più freddo.
Nel nostro caso, un corpo (anche inteso come generatore di Bio Frequenze) più
armonico, tende ad armonizzare quello meno armonico.
Per la tradizione orientale (e non solo) noi siamo degli esseri energetici che
possono “sfasarsi”, perdere l’armonia, e quando questo avviene nascono squilibri e problemi nel nostro corpo.
Ygrene Oib non combatte nessuna malattia, ma contribuisce a far vivere il nostro corpo in ambienti a livello Bio Frequenziali migliori, con Bio Frequenze più
armoniche, e questo contribuisce a migliorare la nostra qualità della vita a tutti
i livelli.
49
NV
EN
DIB
IL
E
RICONOSCIMENTI E CERTIFICAZIONI
IN TUTTO IL MONDO
La metodologia Ygrene Oib che si basa sulla teoria dello Spettro di Bio Frequenza (SBF) può (in alcuni casi, ed in diversi Stati o in vari documenti) essere
talvolta riferita con diversa denominazione e/o avere differenti denominazioni
commerciali. Le apparecchiature e/o i sistemi di produzione relativi ad apparecchi a metodologia Ygrene Oib hanno superato i seguenti controlli:
FDA (Food & Drug Administration) U.S.A. - CMD (Ente di controllo asiatico)
TUV (Ente di controllo tedesco) GERMANIA - CERTIFICAZIONE ISO 9001
CE (varie certificazioni per i differenti modelli).
ULG
ATI
VA
NO
Le apparecchiature e/o i sistemi di produzione relativi ad apparecchi a metodologia Ygrene Oib sono:
apparecchiature elettriche di Classe I come isolamento elettrico e sono conformi
alle disposizioni della direttiva 2006/95/CE del 2006.12.27 sul “materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione”, in vigore dal
2007.01.16, ovvero alla previgente direttiva 73/23/CE, nota anche come direttiva BT (Bassa Tensione) od LWD (Low Voltage Directive) emanata il 19.02.1973,
e modificata dalla Dir. 93/68/CEE del 22.07.1993, recepita in Italia dalla Legge
n° 791 del 18.10.1977, ed attuata con il D.Lgs. n° 626 del 25.11.1996; principali norme applicate in conformità all’Allegato III B della direttiva 2006/95/
CE; sono conformi alle disposizioni della direttiva 2004/108/CE sulla “EMC” od
“Electro Magnetic Compatibility” o “compatibilità elettromagnetica”, in vigore dal
2007.07.18, ovvero alla previgente direttiva 89/336/CE, modificata dalle direttive 92/31/CE e 93/68/CE, recepita prima dal D.L. n°476 del 04.12.1992 poi dal
D.L. n°615 del 12.11.1996, modificata dalle Dir. 92/31/CEE e Dir. 93/68/CEE
(in Italia: D.Lgs. n°615 del 1996.11.12); principali norme applicate in conformità
all’Allegato II della direttiva 2004/108/CE; sono conformi alla Raccomandazione del Consiglio UE 1999/519/CE (Limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 a 300 Ghz).
Collegata al Decreto Legislativo del 19 novembre 2007 N° 257.
CO
PIA
DIV
Le apparecchiature e/o i sistemi di produzione relativi ad apparecchi a metodologia Ygrene Oib hanno inoltre ottenuto i seguenti riconoscimenti:
- Riconoscimento Speciale del Re Juan Carlos di Spagna.
- Riconoscimento esposizione Mondiale di Ginevra delle Invenzioni e delle Tec-
nologie.
- Medaglia d’Oro al Wipo dell’UNO.
- Tre Medaglie d’Oro all’esposizione Internazionale Eureka delle Invenzioni di
Bruxelles.
- Riconoscimento Nazionale asiatico delle Invenzioni.
Innumerevoli Clienti soddisfatti nel Mondo. Migliaia di clienti soddisfatti in Italia.
Abbiamo inserito queste informazioni per dare il giusto rilievo a questa metodologia innovativa, in modo da poterla guardare con la giusta attenzione e
fiducia.
50
E
NV
EN
DIB
IL
METODOLOGIA IN SINTESI
Nel primo grafico vediamo
lo spettro elettromagnetico
tipico. Questo spettro elettromagnetico copre tutte le
frequenze che il Sole produce, dai potentissimi Raggi Gamma alle Onde Radio.
Tra tutte queste frequenze
che arrivano sulla terra,
solo una parte è benefica,
anzi indispensabile per il
nostro corpo.
Spettro elettromagnetico
e Spettro di Bio Frequenze
I
Unità di misura in micron (µ)
NO
Nel secondo grafico sono evidenziate le frequenze che vanno
dalla luce visibile fino alle deboli
microonde. Senza la giusta combinazione naturale, di tutte queste
frequenze, la vita dell’uomo sarebbe impossibile.
Ecco spiegato l’interesse che
sempre più persone prestano alle
Bio Frequenze, di cui il nostro corpo ha necessità per poter svolgere le sue funzioni. Nella miriade di
frequenze che esistono il nostro
corpo ha bisogno del giusto mix
naturale originario.
ULG
ATI
VA
II
CO
PIA
DIV
Il terzo grafico prende in
esame solo le Bio Frequenze
che, come si vede, vanno da
0,5 micron a 104 micron circa.
Poniamo ora l’attenzione sulla
linea tratteggiata scura (blu),
che indica per completezza
tutte le frequenze e la loro intensità che il nostro corpo ha
nel momento del benessere.
La linea continua più chiara
superiore (rossa) simula le frequenze che emette un’apparecchiatura a metodologia
Ygrene Oib. Grazie a questa sua completezza ed alla somiglianza di quelle emesse dal
corpo, riesce ad entrare in risonanza contribuendo al suo riequilibrio.
51
E
NV
EN
DIB
IL
IV
V
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Nel quarto grafico l’esempio del diapason è quanto mai appropriato: se un diapason
ha una frequenza di 440 Hz riuscirà a far vibrare per risonanza un altro corpo (diapason,
corda musicale, struttura) che abbia fra le sue prime frequenze naturali (modi) proprio
quella del diapason della stessa frequenza. Ipotizziamo che il nostro corpo abbia 10.000
Bio Frequenze, Ygrene Oib ha livello teorico probabilistico ha le potenzialità per entrare
in risonanza con tutte 10.000, di farle vibrare e di riequilibrarle, “di rimetterle in fase”
come se avesse una miscela di 10.000 piccoli diapason delle frequenze appropriate.
Vediamo una semplificazione delle modalità di intervento di Ygrene Oib.
CO
PIA
Nel quinto grafico vediamo in sovrapposizione Ygrene Oib con l’infrarosso, il grafico
va da 0,5 a 104 micron circa (per aiutarci ricordiamo che 102 equivale a 10 x 10 = 100,
che 103 equivale a 10 x 10 x 10 = 1.000 e così via; 104 corrisponde a 10.000), che sono
le frequenze che, per esempio, abbiamo ipotizzato del nostro corpo e che Ygrene Oib a
livello teorico-probabilistico può contribuire al loro riequilibrio.
Se confrontiamo con quelle che possono entrare in risonanza con il solo infrarosso,
che non arriva nemmeno a 102, ci rendiamo conto dell’enorme differenza tra le due
metodologie.
52
NV
EN
DIB
IL
E
COSA SQUILIBRA
L’ARMONIA DEL NOSTRO CORPO
L’armonia e l’equilibrio sono alla base del nostro benessere psicofisico, delle nostre migliori performance nello sport, e per avere un fisico esteticamente
migliore. L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica tra le prime cause di
malattia e di morte nella società occidentale:
- un’alimentazione sbagliata - una vita sregolata - la vita in aree ed ambienti
inquinati - l’abuso di farmaci - la mancanza di prevenzione.
La vita, come visto, si basa su tre componenti interagenti ed inseparabili:
la materia, l’energia, le informazioni
NO
Sono l’armonia e l’equilibrio all’interno, e tra questi tre componenti, che decidono se la persona è in forma o fuori forma, in salute o meno, e il mantenere le
difese naturali ai massimi livelli.
E’ naturale che subiamo le malattie a causa di virus, batteri, funghi, ecc. ma
siamo più facilmente attaccabili se le nostre difese non sono ai livelli ottimali.
ULG
ATI
VA
L’anello più debole
Una catena sotto trazione (stress-peso-sforzo) si rompe naturalmente sempre
nello stesso punto, ossia nel suo anello più debole. L’anello più debole, ma
anche gli altri, si possono rompere prima se subiscono degli attacchi da eventi
indebolenti, che potrebbero essere una fiamma, il freddo, la lama di un seghetto, una lima, ecc. Così il nostro corpo, quando è sotto stress, tende a “rompersi”
sempre nel suo anello più debole, ed a subire sempre gli stessi problemi, creando spesso situazioni croniche. Sotto il peso ulteriore di agenti indebolenti, come
elettrosmog, alimentazione sbagliata, poco riposo, ecc. tende a subire ulteriori
problemi con più facilità. Capire quali sono gli anelli più deboli e rinforzarli, per
sostenere più peso (stress), e/o eliminare e ridurre alcuni agenti indebolenti
(pesi) della nostra vita come elettrosmog, cattiva alimentazione, stress emotivo
o fisico, può essere di grande aiuto per un futuro di vita migliore.
CO
PIA
DIV
Gli eventi indebolenti, gli agenti negativi
Gli eventi indebolenti sono quei fattori che, in sé per sé, non creano grandi
disguidi, inestetismi o malattie, ma che contribuendo a diminuire l’efficienza
dell’essere vivente ed abbassandone le capacità operative, caricandolo di altre
funzioni da svolgere per la propria difesa, ne alterano appunto le possibilità di
difesa o di operatività ottimale. Gli agenti negativi (tipo virus, batteri, ecc.), che
sono costantemente in fase di attacco,
trovano il corpo indebolito, impegnato,
sotto sforzo, con le difesi naturali abbassate e possono con più facilità penetrarvi e creare i loro malefici effetti.
53
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
E
LE NOSTRE DIFESE NATURALI
Imm. 1
Imm. 2
ULG
ATI
Se le nostre difese naturali non sono sotto stress (sotto sforzo, impegnate in
altre funzioni di difesa) e soprattutto le informazioni che circolano sono ottimali
e non inquinate, starate, distorte, confuse, più facilmente potranno difenderci da
virus, batteri, funghi, ecc.
Pensate al gruppo di lavoro di 20 persone dell’esempio riportato anche in precedenza, dove uno di questi ha l’influenza: tutti, vivendo nello stesso ambiente,
respirano la stessa quantità di virus, della stessa forza, ma alcuni si ammalano
ed altri no. Chiediamoci come mai.
CO
PIA
DIV
Chi si ammala probabilmente aveva le difese naturali più basse di chi ha saputo
resistere all’attacco dei virus.
Più basse sono le nostre difese naturali più facile sarà per gli agenti negativi
penetrare all’interno del nostro organismo ed indebolirlo ulteriormente.
Naturalmente, questo esempio è ridotto per trasmettere un concetto, gli eventi
indebolenti possono essere molti altri; cattiva, carente o eccedente alimentazione, riposo non rilassante/rigenerante, vita sregolata, abuso di alcol, droga,
fumo, smog, ecc, anche se un po’ tutti si possono ricollegare ai primi tre eventi
indebolenti: stress emotivo, stress fisico, stress energetico.
La voce stress è tradotta come «sotto sforzo», quando il nostro fisico è sotto
sforzo emotivo, sotto sforzo fisico, sotto sforzo energetico.
Tutto questo naturalmente vale per l’estetica, le performance e il benessere.
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NV
EN
DIB
IL
E
COMBATTERE L’ELETTROSMOG
E I PUNTI GEOPATICI NEGATIVI
Da sempre si è a conoscenza che vi sono luoghi in grado di influenzare negativamente il benessere di uomini, animali e piante. E’ comprovato anche da
alcune pitture rupestri ritrovate in Francia risalenti a 15.000 anni a.C. circa, e da
molti reperti egiziani risalenti a circa 5.000 anni fa.
L’imperatore Kuang Yü, in Cina, già circa 4.000 anni fa promulgò un decreto secondo cui le aree edificabili dovevano essere soggette a verifiche affinché non
vi fossero “spiriti maligni”, energie negative, le ora note geopatologie.
Anche i Romani e molte altre popolazioni, prima di edificare i loro accampamenti e le loro città, verificavano che la zona fosse ottimale, anche analizzando
dove le greggi andavano a dormire e le zone che evitavano.
Questi tipi di radiazioni sono ormai noti come nodi di Hartmann o Curry, falde
acquifere, corsi d’acqua sotterranei, faglie, giacimenti minerali, ecc., e molti studiosi sono convinti che possano essere nocivi.
ULG
ATI
VA
NO
Elettrosmog è un nome nuovo e serve ad indicare le emissioni elettromagnetiche prodotte da elettrodotti, apparecchi elettrici come frigo, lavatrice, lavastoviglie, televisione, ecc. considerati nocivi per l’uomo.
Non vogliamo riempire il libro di articoli allarmanti in cui viene riportato che le
cause sono imputabili all’elettrosmog, anche se sono veramente molti, o cause
vinte da persone che richiedevano dei rimborsi per questi danni subiti. Riportiamo nelle pagine seguenti alcuni documenti divulgati tramite internet, sulla
stampa o in TV. Sono solo a titolo di conoscenza alcune analisi e studi fatti tra
gli altri dal Parlamento Europeo, da medici e uno stralcio della nuova direttiva
europea recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 257/2007, che impegna i
datori di lavoro alla verifica che gli operatori non subiscano, durante il lavoro o
sostando in azienda nelle aree predisposte a riunioni, relax, ecc., una «dose»
di elettrosmog superiore ai limiti stabiliti.
CO
PIA
DIV
Riteniamo che se è stata predisposta una legge con dei limiti di esposizione
ad un agente inquinante sia importante conoscere i limiti ed attenersi a quanto
proposto, come è conveniente fare con il calore, gli acidi, lo smog, le radiazioni
nocive, ecc.
55
NV
EN
DIB
IL
Il magnetismo terrestre
E
LA TERRA
Tutti gli abitanti della terra vivono fin dal primo momento che nascono (o meglio
che vengono concepiti) immersi in un campo magnetico naturale costituito da
diversi componenti.
Immaginiamo che questo campo magnetico sia del tutto simile a quello generato da una calamita rettilinea, con le linee di forza in direzione dal Polo sud al
Polo nord, come si vede nelle immagini n. 5 e n. 6 del capitolo.
Il campo magnetico terrestre ha un’intensità che varia da circa 0,8 Gauss al
Polo e 0,3 circa all’Equatore con una media calcolata a 0,5 Gauss. Il campo magnetico terrestre viene misurato in Gauss o Tesla (T). 10.000 Gauss = 1 Tesla.
Punti Geopatici
Punti Disarmonici - Perdita di Magnetismo
ULG
ATI
VA
NO
Come abbiamo visto, la vita è possibile e gradevole solo all’interno di alcuni
parametri. Ci sono alcuni punti sulla terra molto particolari, chiamati Nodi geopatici: essi sono punti d’incrocio sia della rete di Hartmann che della rete di
Curry, o causati da faglie telluriche, corsi d’acqua, ecc. Molti sostengono che,
ed è ampiamente dimostrato, nella letteratura scientifica del secolo scorso, che
rimanere in posizione statica, sovraesposti a questi cosiddetti «nodi», può generare una serie di anomalie psicofisiche, e sostarvi durante il riposo o il sonno,
il lavoro, il relax, lo svago, può dar origine ad un principio di forzatura che può
squilibrare le naturali difese.
Le nostre cellule vivono per osmosi elettromagnetica e una forte interferenza
anomala, come elettrosmog o un nodo geopatico, può alterare il loro funzionamento bio-elettrico, chimico, magnetico, dando origine a disarmonie.
Le persone possono lamentare inizialmente delle anomalie del tutto aspecifiche
e di tipo funzionale, che hanno una forte tendenza alla cronicizzazione e, nel
tempo, al peggioramento.
DIV
La Terra,
un posto
fantastico
per viverci?
PIA
Sì,
ma ad
alcune
condizioni.
CO
Imm. 1
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NO
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EN
DIB
IL
E
La rete di Hartmann dr. Ernst
con i suoi famosi Nodi è un reticolato di onde elettromagnetiche che misura 2 m da nord a
sud e 2,50 da est a ovest. La
larghezza delle fasce che formano questo reticolo è di circa
21 cm. Molte sono le persone
che ormai danno per certa la
sua esistenza e si comportano
di conseguenza. Sembra inoltre secondo alcune ultime teorie, che questi nodi si spostino
continuamente, per effetto di cavità sotterranee, masse od oggetti metallici, faglie telluriche e per effetto dell’inquinamento elettromagnetico. Tutti elementi
che complicherebbero la sua individuazione spaziale e geometrica, fatto che
non permette una facile individuazione ed isolamento. Fattore, quest’ultimo,
che conferma ancora di più la validità di un intervento con Ygrene Oib, che inviando un messaggio in linea con il nostro corpo lo aiuta a mantenere le difese
naturali ai livelli ottimali.
ULG
ATI
VA
La rete di Curry dr. Manfred è meno nota di
quella del dr. Hartmann, ma ormai anche questa è da molti considerata certa.
La differenza è nella direzione e nella larghezza che nella zona neutra è di circa 3 - 3,5 m
con il muro (la striscia) di circa 50 cm. Soprattutto sembra molto meno nociva di quella di
Hartmann anche se nei punti dei nodi, specialmente se sovrapposti tra le due, sembra vi
siano delle energie molto nocive.
PIA
DIV
Imm. 3
Imm. 4
Più situazioni disarmoniche
All’interno di questa casa si possono notare:
A-Perimetro, stanza da letto
B-Posizione letto
C-Falda acquifera
D-Rete con nodi di Hartmann
E-Punto di incrocio tra nodo di Hartmann e
falda acquifera dove dorme l’individuo
F-Lampada, potenziale elettrosmog
CO
Molti sono i libri e le informazioni rintracciabili su internet su questo argomento,
rimandiamo il lettore a queste fonti per eventuali approfondimenti.
57
E
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IL
PERDITA DEL NATURALE
MAGNETISMO TERRESTRE
Imm. 5
ATI
VA
NO
La perdita del magnetismo terrestre è causata spesso dal fatto che non ne
siamo più a contatto, vivendo in ambienti per noi non naturali, come le strutture
in metallo o in cemento e metallo, oppure abitando in piani elevati, distanti da
terra (vedi immagine 7) dove si può perdere sensibilmente il naturale contatto
con il suo naturale magnetismo. Inoltre, camminiamo su pavimenti dove passano innumerevoli fili elettrici, dormiamo su letti con reti, strutture o materassi
a molle in metallo, che contribuiscono a loro volta a creare questa innaturale
alterazione.
Imm. 6
ULG
Il naturale
magnetismo
CO
PIA
DIV
Il naturale magnetismo
terrestre è comunque
alla base di un
naturale processo
biologico (biochimico
e bioenergetico) che,
se mantenuto in modo
ottimale, contribuisce
ad una migliore
armonizzazione della
nostra vita con l’ambiente
che ci circonda.
Imm. 7
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E
ELETTROSMOG, UN PERICOLO?
NV
EN
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IL
L’inquinamento elettromagnetico è un problema grave e onnipresente, in crescita continua per la massiccia elettrificazione dei nostri ambienti e per la diffusione esponenziale delle tecnologie senza fili: cordless, DECT, Wi-Fi, WLAN,
cellulari, ripetitori.
BIOINIZIATIVE
NO
Si sente ormai ogni giorno qualcuno che solleva dei dubbi sui problemi che può
causare l’elettrosmog, numerosi sono gli studiosi che concordano su questo,
e verificando molti tra studi scientifici e raccolte di letteratura scientifica si può
trovare che sono molti quelli che sostengono che:
“L’esposizione prolungata e cumulativa alle radiazioni elettromagnetiche, ELF
(50 Hz) e Radio-Frequenze, ha mostrato di avere effetti negativi sulla salute
quali: problemi di vario genere a molti livelli (lasciamo agli articoli specifici elencare le problematiche).
VA
ABBIAMO VOLUTO RIPORTARE QUESTA NOTA PER CONTRIBUIRE A FAR
MEGLIO CONOSCERE UN POTENZIALE PERICOLO CHE SPESSO E’ SOTTOVALUTATO. PROBABILMENTE PERCHE’ POCO CONOSCIUTO.
Naturalmente, questo vale in generale per tutti gli ambienti confinati o le aree
dove ci sono queste frequenze, dove si vive o si sosta, per lavoro, svago, ecc.
ATI
Il problema esiste, non si deve sottovalutare, a livello individuale, familiare, sociale. Ognuno deve attivarsi per arginare questo pericolo.
ULG
Lo Stato italiano ha recepito una direttiva della comunità Europea con il Decreto
Legislativo n. 257 del 2007, che impegna i datori di lavoro nella verifica e all’adeguamento dei locali lavorativi per contenere entro certi limiti l’elettrosmog.
DL che nelle prossime pagine abbiamo sintetizzato.
2) distanziarsi dall’elettrosmog
4) aiutarsi con le bio frequenze
CO
PIA
DIV
1) interrompere l’energia elettrica
3) bloccare i punti geopatici 59
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DIB
IL
E
IPOTETICI EFFETTI DELL’ELETTROSMOG
Imm. 2 - Con frequenze
armoniche interno
Imm. 4 - Ipotesi di reazione (a
Imm. 5 - Ipotesi di reazione (b
Imm. 3 - Frequenze non
ottimali dall’esterno
VA
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Imm. 1 - Schema semplice
gruppo di cellule
Imm. 6 - Ipotesi di reazione (c
disarmonia
DIV
ULG
ATI
A tale proposito riportiamo un’importante dichiarazione attribuita a illustri
studiosi, i quali sostengono che «mettendo a disposizione dell’organismo
umano “ritmi” armonici in una banda di frequenza che gli è favorevole, esso
potrà equilibrarsi in modo che i segnali sfavorevoli (tipo emissioni geopatogene,
elettrosmog, falde acquifere, ecc.) non gli arrechino più danno. In questo modo
gli influssi dannosi non sono schermati, ma ad essi si sovrappongono segnali
dall’effetto positivo che li “coprono”». Dando così l’opportunità all’organismo
che vivesse in presenza di frequenze sfavorevoli, con l’invio di nuove frequenze
vantaggiose, di poter scegliere quelle ad esso più favorevoli. Traendone così
degli importantissimi vantaggi
CO
PIA
Segnali di
frequenze
vantaggiose,
a disposizione del
corpo tramite
Ygrene Oib per
“sovrapporli” ai
segnali svantaggiosi.
Con informazioni ottimali
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Imm. 7
ULG
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NO
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Un luogo sicuro?
E
LA NOSTRA MAGNIFICA TERRA
CO
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DIV
Queste magnifiche foto della terra dimostrano quanto sia bella e meravigliosa,
ma anche quanto sia inquinata a livello di elettrosmog.
Le luci indicano dove ci sono città e popolazioni che la usano in modo massiccio. Si nota chiaramente che siamo immersi, affogati nell’elettrosmog. In questo
caso si nota solo l’elettromog causato dall’illuminazione, non ci sono effetti visivi
degli elettrodotti, delle antenne televisive, radio, telefoni mobili, che non creano
luminosità, ma possono essere altrettanto inquinanti anche se da queste immagini non si notano. Queste immagini confermano quanto espresso nel sunto del
Parlamento Europeo riportato in questo libro.
«Non c’è letteralmente nessun posto dove nascondersi».
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E
PARLAMENTO EUROPEO
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Direzione generale degli studi -Direzione A
STOA – Ufficio per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche
Sunto delle scelte e resoconto esecutivo
PE n. 297.574 marzo 2001
GLI EFFETTI FISIOLOGICI ED AMBIENTALI DELLE RADIAZIONI
ELETTROMAGNETICHE NON IONIZZANTI
SUNTO DELLE SCELTE
CO
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DIV
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NO
1. Possibili scelte di politica del Parlamento europeo
• Si dovrebbe scoraggiare fortemente l’utilizzo prolungato e non, per motivi di
emergenza, dei telefoni mobili da parte di bambini - e in particolare da parte di
preadolescenti - in considerazione della loro maggiore vulnerabilità ai possibili
effetti sanitari negativi di tale uso.
• L’industria della telefonia mobile dovrebbe evitare di promuovere l’uso prolungato dei telefonini da parte di bambini con strategie pubblicitarie che sfruttano
la pressione del gruppo e altre strategie a cui i giovani sono suscettibili, come
l’uso (ora abbandonato) di mascherine con immagini dei personaggi Disney sui
telefonini.
• L’industria della telefonia mobile dovrebbe spiegare chiaramente ai consumatori che il tasso specifico di assorbimento, detto SAR (Specific Absorption Rate)
- che in alcuni paesi sarà presto indicato sull’apparecchio - si riferisce esclusivamente al grado di riscaldamento dei tessuti biologici che può essere provocato dall’emissione di microonde dall’antenna e non è in alcun modo rilevante ai
fini della valutazione degli effetti non termici che le emissioni dei telefoni cellulari
potrebbero avere sull’utente.
• L’efficacia di dispositivi schermanti e auricolari deve essere riferita sulla base
di test biologici, e non soltanto sulla base della riduzione nel valore del SAR
(determinato attraverso l’uso di una testa ‘fantasma’) che si può ottenere grazie
al loro uso.
b) si dovrebbe spiegare chiaramente ai consumatori che questi dispositivi non
offrono alcuna protezione dal campo magnetico pulsato a bassa frequenza creato dalla batteria del telefono.
• Per quanto riguarda i dispositivi di protezione personale che si sostiene aumentino l’immunità dell’utente dagli effetti negativi dell’esposizione (inclusi gli
effetti dell’esposizione al campo magnetico della batteria):
a) l’efficacia di questi dispositivi va verificata con test biologici;
b) questi dispositivi non vanno respinti (come avvenuto in alcune inchieste sui
prodotti per i consumatori che sono state pubblicate) solo in base alla considerazione che il loro uso non comporta la riduzione del SAR, misurato per mezzo
di una testa ‘fantasma’, in quanto non è questo lo scopo per il quale sono stati
progettati. In effetti, il SAR in questo caso costituisce un’unità di misura fondamentalmente inadatta per la valutazione dell’efficacia di tali dispositivi.
62
DIV
ULG
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NO
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2. Possibili scelte politiche della Commissione europea
• Le future ricerche finanziate dall’UE dovrebbero essere condotte in conformità
alle seguenti raccomandazioni:
a) gli organismi viventi oggetto d’esame dovrebbero essere esposti alle emissioni di un vero telefono cellulare, invece che di un ‘surrogato’, in quanto le
emissioni hanno un impatto biologico notevolmente diverso quando vi siano
specifiche differenze nella frequenza degli impulsi.
b) Nel valutare la rilevanza per l’uomo dei risultati ottenuti su modelli animali,
si dovrebbe prestare particolare attenzione alle differenze nelle condizioni di
esposizione, ad esempio al fatto se l’esposizione sia o meno risonante in base
alla misura, se riguardi il campo prossimale o distale dell’antenna, e se l’esposizione si estenda all’intero organismo o sia localizzata ad un’area specifica di
esso.
c) Si dovrebbe esaminare in modo sistematico l’influenza di diversi tipi di impulsi (dei telefoni reali) sull’EEG umano, e idealmente anche sulla MEG, e se
eventuali trasformazioni osservate negli spettri di potenza siano correlate con i
cambiamenti nel livello del caos deterministico.
d) Si dovrebbero usare nuove tecnologie non invasive, quale l’emissione di biofotoni, per studiare l’influenza delle radiazioni di telefoni cellulari sugli organismi
viventi.
e) Nel valutare gli effetti delle radiazioni di telefoni cellulari, va prestata maggiore attenzione agli insegnamenti che abbiamo appreso dall’esposizione ad altri
tipi simili di campi di radiofrequenze, come ad esempio quelli dei radar Skrunda,
militari e di polizia.
f) In considerazione degli episodi riferiti di gravi effetti negativi sul bestiame allevato in aziende agricole ubicate in prossimità di stazioni base, si suggerisce
la creazione di un servizio veterinario di monitoraggio che raccolga e analizzi
tali informazioni e sensibilizzi gli allevatori in merito a questo rischio potenziale
per i loro animali.
• Si dovrebbero intraprendere azioni di sensibilizzazione - possibilmente sotto
l’egida di autorità normative nazionali - al fine di diffondere una maggiore consapevolezza della natura elettromagnetica degli organismi viventi e della loro conseguente ipersensibilità a segnali elettromagnetici coerenti e ultradeboli. [Fino
a quando questa consapevolezza non sarà acquisita, sarà difficile che si accetti
la necessità di estendere le norme di sicurezza - attualmente su base termica –
in modo da includere la biocompatibilità elettromagnetica]
CO
PIA
3. Possibili scelte tecnologiche a livello operativo
Mentre è lungi dall’essere risolta la questione del modo esatto in cui effetti sanitari negativi possano essere causati dalle influenze non termiche delle microonde pulsate attualmente impiegate nella telecomunicazione GSM, come pure dai
campi ELF associati ad altre tecnologie, tuttavia, i dati indiziari che confermano
l’esistenza di tali influenze termiche fanno ritenere che sia possibile aumentare
la biocompatibilità con questa tecnologia in almeno due modi grazie a modifiche
che riguardino esclusivamente i campi:
• nel caso di esposizione alle radiazioni GSM, si potrebbero ridurre le intensità
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ad un livello al disotto del quale non sono stati rilevati empiricamente effetti negativi sulle popolazioni esposte, tenendo presente che le indicazioni sulla soglia
non termica degli effetti biologici sono dell’ordine di un microwatt/cm2. Densità
di potenza dell’ordine di alcuni decimi di questo valore sono comuni a distanze
di 150-200 m da un tipico pilone di stazione base dell’altezza di 15 m ed entro
il campo d’azione dei lobi laterali più localizzati nelle immediate vicinanze di un
pilone - in entrambi i siti sono stati rilevati effetti avversi.
L’adozione di un ulteriore fattore di sicurezza di 10 indica che, in siti in cui vi
sia una esposizione a lungo termine, le densità di potenza non dovrebbero superare i 10 nanoW/cm2. [l’appello alla (presunta) assenza di problemi sanitari
associati ai campi elettromagnetici a maggiore densità di potenza emessi dai
trasmettitori radio/tv nel tentativo di giustificare il livello attuale di emissioni da
stazioni base GSM non è sostenibile per almeno due motivi:
(i) la natura delle emissioni è sostanzialmente diversa, per ciò che concerne
le frequenze del vettore, le modalità di trasmissione (a impulsi/analogica) e la
morfologia del raggio,
(ii) sono stati rilevati problemi sanitari legati ad alcuni di questi trasmettitori contrariamente a quanto spesso si afferma!
• Ci si dovrebbe assicurare che non vi siano frequenze ELF – né di modulazione
di ampiezza (inclusi gli impulsi, come caso limite) dei campi RF, o di altri campi
elettrici /magnetici – nell’ambito dell’attività elettrica cerebrale umana, o nelle
finestre di efflusso di calcio.
[Nel caso di esposizione alle radiazioni GSM, ciò si otterrà, in qualche misura,
con l’avvento dei telefoni cellulari di terza generazione (UMTS) che usano il sistema CDMA al posto del TDMA. Infatti, anche se permarrà l’eventuale sensibilità al vettore di microonde, gli impulsi usati dal CDMA sono irregolari e pertanto
la radiazione del CDMA non può avere la stessa ‘somiglianza oscillatoria’ con
l’attività delle onde cerebrali e con i processi elettrochimici umani del TDMA.
Tuttavia, a causa della frequenza di vettore leggermente più elevata, che è
più prossima al livello in cui l’acqua assorbe fortemente le microonde, questo
sistema potrebbe far aumentare il problema degli effetti termici, specialmente
in considerazione del fatto che opera ad un livello di potenza alquanto più alto.
L’introduzione del sistema di trasmissione TETRA, d’altro canto, è fonte di ulteriori preoccupazioni per quanto riguarda sia gli effetti termici sia quelli non
termici]
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RESOCONTO ESECUTIVO
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Uno dei principali rischi sanitari sociali dei nostri tempi è costituito dall’elettrosmog causato dall’uomo. Si tratta di un inquinamento elettromagnetico non
ionizzante di origine tecnologica che è particolarmente insidioso, in quanto non
viene rilevato dai sensi - circostanza questa, che favorisce un atteggiamento
alquanto disinvolto per quanto concerne la protezione personale. Al contempo,
tuttavia, la natura di questo tipo di inquinamento è tale che non vi è letteralmente ‘nessun luogo dove nascondersi’.
Inoltre, poiché l’umanità vi è esposta da un periodo di tempo relativamente
breve, non abbiamo sviluppato alcuna forma di immunità evolutiva né dagli
eventuali effetti negativi che l’elettrosmog potrebbe esercitare direttamente sul
nostro organismo né dalla possibile interferenza con i processi elettromagnetici naturali, sui quali sembra basarsi l’omeostasi, ad esempio la risonanza di
Schumann – trattasi di un debole campo elettromagnetico che oscilla in maniera risonante nella cavità tra la superficie della terra e la ionosfera a frequenze
prossime a quelle dei ritmi del cervello umano: si è riscontrato che l’isolamento
da questo campo ha effetti dannosi sulla salute umana.
Ciò che distingue i campi elettromagnetici prodotti tecnologicamente dalla maggioranza di quelli naturali è il loro livello di coerenza notevolmente maggiore.
Ciò significa che le loro frequenze sono particolarmente ben definite e pertanto
vengono avvertite più facilmente dagli organismi viventi, inclusi gli esseri umani.
Ciò aumenta notevolmente la loro potenza biologica e ‘apre la porta’ alla possibilità di vari tipi di influenze non termiche, specifiche della frequenza, rispetto
alle quali le attuali norme guida per la sicurezza – come quelle emanate dalla
Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti
(ICNIRP) - non offrono alcuna protezione.
Le norme guida per la sicurezza sono basate esclusivamente sulla considerazione della capacità delle radiazioni di radiofrequenza (RF) e di quelle a microonde di riscaldare i tessuti, e della capacità di campi magnetici di frequenza
estremamente bassa (ELF) di indurre la formazione di correnti elettriche circolanti all’interno del corpo; entrambi i fenomeni sono considerati nocivi per
la salute se l’esposizione è eccessiva. Poiché la gravità di tali effetti aumenta
con l’aumentare della forza (intensità) dei campi in questione, è quest’ultima
ad essere sottoposta a restrizioni dalle norme guida per la sicurezza, mentre la
frequenza dei campi viene presa in considerazione solo nella misura in cui (attraverso effetti di risonanza di ‘misura’) agisce sulla capacità dell’organismo di
assorbire energia dal campo irradiante, e, di conseguenza, di scaldarsi. Le norme guida per la sicurezza pertanto non offrono protezione dalle conseguenze
negative per la salute causate primariamente e specificamente dalle influenze
che la frequenza dei campi potrebbe avere sull’organismo umano.
Una condizione necessaria perché si abbia tale influenza è che nell’organismo
esista il corrispondente biologico di un circuito a sintonia elettrica – cioè un’attività elettrica oscillatoria endogena.
In questo caso l’organismo avrà una risposta - in un modo simile a quello di una
radio - se la frequenza del campo esterno (dell’onda vettrice o delle modulazio-
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ne di ampiezza/impulsi di frequenza inferiore) corrisponde o si approssima a
quella del suo circuito sintonizzato.
Ciò potrebbe condurre a un’eccessiva amplificazione risonante dell’attività biologica endogena associata o ad un’interferenza dannosa con essa.
Si possono considerare queste influenze come originate da un trasferimento
di informazione (nel senso generale del termine) dal campo ad un organismo
vivente, in quanto l’organismo è in grado, attraverso questo tipo di somiglianza
oscillatoria, di riconoscere - e a sua volta rispondere - ad una caratteristica del
campo esterno diversa dalla sua intensità.
E’ altrettanto importante che i campi elettromagnetici esterni siano sufficientemente coerenti da essere distinguibili dall’organismo rispetto al livello della propria emissione termica incoerente a temperature fisiologiche. Sebbene di norma ciò si verifichi, va anche detto che poiché la radiazione non è perfettamente
coerente, il verificarsi di effetti non termici è comunque contingente in quanto
dipende da una determinata soglia minima di intensità, il cui valore è tuttavia
di livello decisamente inferiore a quello in cui si ha un riscaldamento rilevabile.
Un buon esempio di questa influenza elettromagnetica ‘informativa’, specifica
delle varie frequenze e non termica sugli organismi viventi, è la capacità di una
luce intermittente con un certo ritmo di emissione luminosa di scatenare attacchi in soggetti affetti da epilessia fotosensibile. Questo fenomeno è dovuto in
primo luogo non alla luminosità (intensità) della luce, ma piuttosto alla frequenza dell’emissione luminosa che, se si approssima alla frequenza dell’attività
elettrica cerebrale che si libera negli attacchi epilettici, può scatenare un attacco - cioè il fenomeno è in primo luogo un effetto, specifico della frequenza, del
trasferimento di informazione dalla luce al cervello, laddove il cervello è in grado
di ‘riconoscere’ la luce dalla frequenza delle emissioni luminose. Le attuali norme guida per la sicurezza basate sull’intensità (relative alla parte visibile dello
spettro elettromagnetico) non forniscono alcuna protezione da un tale effetto
non termico, a meno che non sia regolato così basso che la luce non sia visibile!
Alcune attività elettriche oscillatorie endogene dell’organismo umano sono ben
note - come quelle del cuore e del cervello, che possono essere controllate rispettivamente con l’elettrocardiogramma e l’elettroencefalogramma. Altrettanto
ben noto è il ritmo circadiano.
Altre attività elettriche - come ad esempio le eccitazioni elettriche coerenti a
livello cellulare, la cui frequenza ricade tipicamente nella regione delle microonde dello spettro elettromagnetico, e quelle relative ad attività biochimiche di
importanza fondamentale, che comportano ad esempio, il trasporto di ioni di
calcio attraverso le membrane cellulari - sono meno note.
Fino a quando la dimensione di frequenza/informazione delle radiazioni elettromagnetiche non visibili (microonde e altri campi elettrici e magnetici non
propaganti come quelli che si formano presso i cavi elettrici aerei) non sarà
riconosciuta per ciò che comporta, questi campi costituiranno una potenziale
minaccia per tutti gli organismi viventi.
Poiché i campi elettromagnetici sono indispensabili per applicazioni tecnologiche che la società è riluttante ad abbandonare, si dovrebbero sviluppare forme
di protezione più ampie. Come abbiamo spiegato, siamo attualmente vulnera-
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bili a conseguenze sanitarie nocive che potrebbero essere causate da effetti
non termici della dimensione della frequenza, che non è considerata dalle norme contenute nelle attuali norme guida per la sicurezza che si basano invece
sull’intensità.
A differenza dell’intensità, il problema della frequenza non può essere affrontato
senza interferire con le caratteristiche di frequenza ed il contenuto informativo
del campo causativo (la cui integrità deve ovviamente essere preservata nelle
tecnologie della comunicazione, come nel caso della telefonia GSM).
Pertanto, si devono studiare delle strategie che non siano mirate al campo, ma
piuttosto alle persone soggette all’irradiazione e sviluppare modalità per fornire
un livello maggiore di immunità rispetto a quello attuale.
Attualmente, tali strategie sono in fase di sviluppo e sono già disponibili sul
mercato una serie di dispositivi di protezione di questo tipo, anche se spesso la
loro efficacia non è stata adeguatamente dimostrata.
(Possiamo fare qui un chiaro parallelo con la strategia farmacologica consistente nel tentativo di prevenire le infezioni batteriche, ad esempio con l’assunzione
di vitamina C, per rafforzare il sistema immunitario, piuttosto che indossare una
mascherina protettiva semplicemente per ridurre l’intensità del campo batterico
a cui la persona è esposta).
L’ambito di competenza delle attuali norme guida per la sicurezza potrebbe
essere ampliato estendendo la consueta valutazione della compatibilità elettromagnetica (CEM) tra radiazione elettromagnetica e strumentazione elettronica all’organismo umano vivente, considerato esso stesso come uno strumento
elettromagnetico par excellence. Un compito di grande importanza per il 21°
secolo è lo sviluppo di un ambizioso programma di biocompatibilità elettromagnetica; non affrontarlo sarebbe solo a nostro rischio e pericolo. Al momento,
l’opinione pubblica manifesta notevoli preoccupazioni rispetto ai possibili effetti sanitari nocivi causati dall’esposizione a lungo o a breve termine all’elettrosmog. L’allarme si incentra soprattutto sui cavi elettrici aerei e sulla telefonia
GSM. L’opinione pubblica considera con scetticismo i tentativi di rassicurazione
da parte dei governi e dell’industria e ne ha ben donde, soprattutto in considerazione del modo eticamente scorretto in cui entrambe le parti spesso collaborano in simbiosi allo scopo di promuovere interessi occulti, sovente coadiuvati
in ciò dalle autorità normative che in teoria avrebbero la funzione di garantire
che la sicurezza del pubblico non sia messa a repentaglio dall’esposizione elettromagnetica! Alla luce delle recenti esperienze di doppiezza ufficiale riguardo
alla questione ESB/sindrome di Creutzfeldt-Jakob – allorché le iniziali assicurazioni in merito all’assenza di rischi furono seguite dalla rivelazione di tentativi
di insabbiamento - la pubblica opinione è ora comprensibilmente diffidente nei
confronti delle rassicurazioni fornite dalle fonti scientifiche ‘ufficiali’ in merito
all’inquinamento elettromagnetico. Questo scetticismo aumenta ulteriormente
quando le opinioni contrarie alla versione ufficiale vengono deliberatamente
ignorate o persino messe a tacere.
Lo scetticismo della pubblica opinione è ulteriormente esacerbato dalle conclusioni delle ricerche finanziate dall’industria dei telefoni cellulari, e dai suoi
tentativi di ‘persuadere’ i ricercatori i cui risultati potrebbero danneggiare lo svi-
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luppo del mercato addirittura ad alterare i loro risultati rendendoli più ‘favorevoli
al mercato’.
Attualmente è in corso il tentativo (sotto l’egida dell’OMS) di armonizzare gli
standard di esposizione a livello globale, persuadendo i paesi che hanno limiti
più rigidi – come la Russia e la Cina - ad allentarli per passare ai livelli più elevati tollerati nei paesi occidentali.
Non è certo un caso se in Russia, dove la sensibilità specifica secondo la frequenza degli organismi viventi alle radiazioni a microonde a bassissima intensità fu scoperta per la prima volta più di 30 anni fa, le norme guida in materia di
esposizione (sebbene siano applicate più in teoria che in pratica) sono ancora
100 volte più rigide di quelle fissate dall’ICNIRP!
Vi è una deplorevole tendenza a dare maggior rilievo, risonanza e importanza
alle ricerche favorevoli al mercato, rispetto alle ricerche i cui esiti sono avversi
ad esso in quanto suggeriscono la possibilità di effetti nocivi per la salute. Un
esempio di questa tendenza è fornito dalla recente pubblicazione di uno studio
epidemiologico statunitense, in cui l’individuazione statisticamente rilevante di
un alto rischio per chi usa telefoni cellulari di contrarre un raro tipo di tumore
(neuroma epiteliale) alla periferia del cervello – esattamente laddove si verifica
la massima penetrazione delle radiazioni dal telefono cellulare (la cui posizione
laterale è anch’essa correlata all’uso del telefonino) - è stata mascherata ed è
completamente sfuggita all’attenzione dei media, che hanno invece evidenziato
il risultato generale secondo cui non vi era nessun aumento complessivo nell’incidenza di tumori cerebrali tra gli utenti di telefoni cellulari.
L’approccio scientifico prevalente nella valutazione della nocività dell’esposizione umana ai campi elettromagnetici si basa su una percezione essenzialmente
lineare, che potrebbe essere adatta per affrontare gli effetti termici, ma inadatta
per una considerazione realistica della vulnerabilità non termica, specifica della
frequenza, degli organismi ai campi elettromagnetici piuttosto coerenti.
A differenza degli effetti termici, l’influenza non termica dipende necessariamente dallo stato dell’organismo nel momento in cui è soggetto all’esposizione.
Tale stato ovviamente varia non solo tra individui diversi, ma anche per lo stesso individuo, a seconda delle sue condizioni al momento dell’esposizione – il
che significa che queste influenze sono essenzialmente di natura non lineare.
In quanto tali, esse appaiono sovente bizzarre se viste da una prospettiva lineare.
Inoltre, le difficoltà che si incontrano nel ripeterle indipendentemente in un contesto sperimentale fanno sì che si tenda ad ometterle.
I tentativi di affrontare un problema essenzialmente non lineare da una prospettiva lineare possono solo peggiorare la situazione; la conoscenza sorpassata è
peggio dell’ignoranza: almeno l’ignorante sa di non sapere!
Nel caso del problema dei telefoni cellulari, non solo gli enti ufficiali sono stati restii ad affrontare la ‘patata bollente’ della non linearità, ma hanno anche
rivelato una deplorevole mancanza di attenzione verso i dati relativi ai danni
per l’uomo e per gli animali provocati dall’esposizione a campi di microonde
pulsate di intensità subtermica, dati questi da lungo tempo disponibili a seguito
dell’esperienza acquisita nelle installazioni a microonde (non ultime quelle mili-
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tari) simili a quelle impiegate nella telefonia GSM.
Non si tratta tanto del fatto che, nella fretta di rendere disponibile questa nuova
e valida tecnologia, si sia trascurato o evitato di effettuare le necessarie ricerche
in merito alla sua sicurezza, ma piuttosto - cosa ancor più grave - che dati già
disponibili che indicano come questa tecnologia sia potenzialmente non innocua, siano stati, e continuino ad essere, ignorati di proposito, sia dall’industria,
sia da autorità normative nazionali e internazionali.
Un buon esempio di ciò ci viene dalla condotta dell’Ente britannico per la protezione dalle radiazioni (UK National Radiological Protection Board), che ‘non
fu in grado’ di fornire al Gruppo di esperti indipendenti sui telefoni cellulari (Independent Expert Group on Mobile Phones - IEGMP) - per conto del quale
stava svolgendo funzioni di segreteria - alcuni articoli scientifici estremamente
pertinenti, sostenendo di non averli potuti ‘trovare’, nonostante avesse ricevuto
tutti i dati relativi alle pubblicazioni da almeno due persone che dichiararono
ciò all’IEGMP; inoltre, cosa sorprendente, l’ente non ebbe alcun problema nel
fornire altri articoli, meno rilevanti, tratti dallo stesso numero della rivista!
La preoccupazione dell’opinione pubblica è dunque lungi dall’essere priva di
fondamento, e l’ironia della situazione attuale per ciò che riguarda i telefoni
cellulari e le stazioni base è che le attuali norme guida per la sicurezza offrono
maggiore protezione alle apparecchiature elettroniche di quanta non ne diano
agli esseri umani!
Gli esperti non sono concordi sulla significatività e credibilità degli studi condotti
sugli effetti biologici delle radiazioni di tipo GSM e sulle possibili conseguenze
sanitarie nocive in soggetti sensibili (nonostante siano stati riferiti numerosi episodi che sembrano confermare ciò).
E’ probabilmente corretto affermare che se vi fosse la stessa discordanza di
opinioni e lo stesso livello di preoccupazione in merito ad un nuovo prodotto farmaceutico o alimentare, quest’ultimo non verrebbe mai autorizzato. Un aspetto
che preoccupa particolarmente l’opinione pubblica – e che maggiormente suscita indignazione – è l’esposizione involontaria di alcuni gruppi di persone alle
emissioni delle stazioni base GSM per 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana;
ciò avviene quando gli impianti vengono ubicati in prossimità di abitazioni, scuole od ospedali, il che dà prova di mancanza di sensibilità al problema.
L’ambiente di queste persone è dunque inquinato in modo permanente e inevitabile.
Questo stato di cose è del tutto inaccettabile, solleva gravi questioni etiche e
si può sostenere che costituisca una violazione del Codice di Norimberga, in
quanto saranno queste persone in definitiva a rivelare in che misura l’esposizione cronica a questi campi sia nociva; informazione questa che attualmente non
è disponibile. In altre parole, queste persone sono in effetti i soggetti involontari
di una sperimentazione di massa.
Il presente studio offre un quadro delle implicazioni potenziali per la salute umana dell’esposizione alle microonde pulsate attualmente impiegate nella telefonia GSM, che si discosta sostanzialmente dalla posizione abbracciata dalla
scienza ufficiale e fornisce una visione molto più olistica degli elementi essenziali del problema.
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Un aspetto di particolare importanza è l’enfasi data a:
(i) il fatto che i campi elettromagnetici non sono estranei agli organismi umani,
ma assumono un ruolo cruciale nel controllo e nel mantenimento delle funzioni
regolari degli stessi, il che significa che un organismo vivente è uno strumento
elettromagnetico di grande, finissima sensibilità;
(ii) la soggettività della vulnerabilità umana, che necessariamente discende dalla natura inerentemente non lineare del problema, che viene qui riconosciuta
ab initio, e
(iii) la presenza di caratteristiche ELF sia nelle microonde pulsate emesse
dall’antenna di un telefono mobile sia nel campo magnetico (molto più penetrante) associato alle sovracorrenti della batteria dell’apparecchio telefonico,
necessarie per la generazione delle microonde pulsate.
In effetti, quel che si vuole qui suggerire è che sia precisamente attraverso la
presenza di queste caratteristiche ELF sia le emissioni dei telefonini GSM e
di altre simili tecnologie di comunicazione come TETRA, possono influenzare
le funzioni cerebrali - in particolare l’attività elettromagnetica (onde cerebrali),
elettrochimica (inclusa quella del sistema neuro-endocrino, in particolare per ciò
che riguarda i livelli di melatonina) e la permeabilità della barriera sangue-cervello, oltre ad alterare le concentrazioni cellulari degli ioni di calcio. E’ possibile
che quest’ultimo effetto costituisca solo un aspetto particolare di un’influenza
alterante più generale che i campi ELF possono esercitare sull’integrità di legami iono-proteici essenziali (come viene suggerito in recenti studi russi) - un’influenza che potrebbe benissimo essere rilevante anche in considerazione delle
influenze bio-negative dell’esposizione ad altri tipi di campi elettromagnetici,
come i campi magnetici a bassa frequenza associati alle linee elettriche e alle
apparecchiature di rete da esse alimentate, che sono oggetto di controversia da
molto più tempo. Lo studio è strutturato come segue: innanzitutto si fa presente
l’irrazionalità della situazione attuale, in cui, ad esempio, le norme di compatibilità elettromagnetica (CEM) offrono alle apparecchiature elettroniche un livello
di protezione dalle radiazioni GSM superiore a quello offerto dalle attuali norme
di sicurezza in materia di esposizione degli esseri umani, che proteggono solo
dagli effetti sanitari negativi attribuibili al surriscaldamento, e non dagli effetti
che potrebbero essere causati in alcune persone dall’interferenza non termica,
specifica della frequenza, con attività elettromagnetiche endogene essenziali
per l’omeostasi.
Per illustrare meglio questo punto, lo studio spiega perché i segnali GSM sono
bio-attivi, e dà diversi esempi delle influenze biologiche dipendenti dalla frequenza e non termiche che possono essere esercitate sugli organismi viventi,
inclusi gli esseri umani dal tipo di radiazione attualmente impiegata nella telefonia GSM. Si passa poi a considerare le difficoltà a volte incontrate nei tentativi
indipendenti di riprodurre questi effetti in un contesto sperimentale - che sono
spesso addotte a motivo per screditare i risultati positivi e per liquidarli come artefatti degli specifici protocolli sperimentali adottati - e si identificano le possibili
ragioni delle discrepanze nei risultati. Si discute quindi la rilevanza per gli esseri
umani dei dati ottenuti con modelli animali, quali i topi - che possono essere
sottoposti a condizioni di esposizione ben diverse da quelle che si verificano
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durante l’uso di telefoni cellulari – e nel caso degli studi sull’uomo, si sottolinea
l’importanza di esporre i soggetti delle sperimentazioni alle emissioni di un vero
telefono cellulare, piuttosto che di un ‘surrogato’, come viene spesso fatto. Si
passa poi ad esaminare la realtà degli effetti sanitari nocivi dell’esposizione di
esseri umani ed animali alle radiazioni GSM e simili, incluse quelle provenienti
da sorgenti militari.
Anche se ovviamente il verificarsi di influenze non termiche di per sé non comporta necessariamente conseguenze sanitarie negative, vi sono sempre più
indicazioni in merito alla corrispondenza tra alcuni degli effetti non termici delle
radiazioni GSM riportati nella letteratura scientifica e la natura di alcuni effetti
sanitari nocivi che sono stati riferiti, il che è motivo di preoccupazione - in particolare, le recenti notizie in merito all’aumentata incidenza di un raro tipo di
tumore cerebrale (nonostante il periodo di esposizione sia relativamente breve
in confronto ai tipici periodi di latenza), il che è in linea con l’ipotesi di genotossicità delle radiazioni.
Vengono identificate le ragioni per le quali i bambini devono essere considerati
la categoria potenzialmente maggiormente a rischio e si affronta il punto che
può essere considerato maggiormente significativo e cioè che non tutti sono
necessariamente affetti negativamente.
Vengono considerate inoltre le implicazioni di questo punto sulla validità della
diffusa posizione secondo cui l’esposizione alle radiazioni GSM non comporterebbe effetti sanitari nocivi comprovati, purché la loro intensità sia conforme ai
limiti fissati dalle attuali norme guida per la sicurezza; si sostiene infatti che tali
posizioni trascurano di considerare la principale caratteristica discriminante – e
cioè il fatto che l’oggetto esposto è vivo.
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Autore: Università di Warwick, Dipartimento di fisica, Coventry, UK e
Istituto internazionale di biofisica, Neuss-Holzheim, Germania Dr. G. Hyland.
Le opinioni espresse nel presente rapporto STOA non riflettono necessariamente la
posizione ufficiale del Parlamento europeo.
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare: Graham CHAMBERS, Unità STOA
Direzione A Divisione dell’ambiente, dell’energia e degli studi, STOA
Parlamento europeo L-2929 LUSSEMBURGO Fax: (352) 4300 27718
oppure: Rue Wiertz 60 B-1047 BRUXELLES Fax: (32) 2 2844980
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SINTESI
PARLAMENTO EUROPEO Direzione generale degli studi, Direzione A
STOA - Ufficio per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche
Sunto delle scelte e resoconto esecutivo PE n. 297.574 marzo 2001.
Il pericolo è non solo isolarlo e ridurlo per quanto possibile, ma migliorare le
nostre difese naturali.
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Sintesi dei punti salienti dalla studio della Sezione 2:
- (Diritto di precauzione): «[...] E’ probabilmente corretto affermare che se vi
fosse la stessa discordanza di opinioni e lo stesso livello di preoccupazione in
merito ad un nuovo prodotto farmaceutico o alimentare, quest’ultimo non verrebbe mai autorizzato [...]».
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Un altro passo del PARLAMENTO EUROPEO - (Impossibilità di poterci nascondere da questo inquinamento):
RESOCONTO ESECUTIVO «Uno dei principali rischi sanitari sociali dei
nostri tempi è costituito dall’elettrosmog causato dall’uomo. Si tratta di un
inquinamento elettromagnetico non ionizzante di origine tecnologica che è particolarmente insidioso, in quanto non viene rilevato dai sensi - circostanza questa, che favorisce un atteggiamento alquanto disinvolto per quanto concerne la
protezione personale. Al contempo, tuttavia, la natura di questo tipo di inquinamento è tale che non vi è letteralmente “nessun luogo dove nascondersi”».
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- Un altro passo del PARLAMENTO EUROPEO (I consigli di rinforzare le
nostre difese). «[...] Pertanto, si devono studiare delle strategie che non siano
mirate al campo, ma piuttosto alle persone soggette all’irradiazione e sviluppare
modalità per fornire un livello maggiore di immunità rispetto a quello attuale.
Attualmente tali strategie sono in fase di sviluppo e sono già sul mercato una
serie di dispositivi di protezione di questo tipo, anche se spesso la loro efficacia
non è stata adeguatamente dimostrata (Possiamo fare qui un chiaro parallelo
con la strategia farmacologica consistente nel tentativo di prevenire le infezioni
batteriche, ad esempio con l’assunzione di vitamina C, per rafforzare il sistema
immunitario) [...]».
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Fonte: Internet
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Interdisziplina re Gesellschaft
fur Umweltmedizin e. V.
ASSOCIAZIONE INTERDISCIPLINARE PER LA MEDICINA AMBIENTALE
IGUMED, Bergseestr. 57, 79713 Bad Sa ckingen
Tel. 07761 913490, FAX 913491, e-mail: [email protected]
9. Oktober 2002
APPELLO DI FRIBURGO
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Animati da una grande preoccupazione per la salute dei nostri simili, noi sottoscritti medici appartenenti a diverse discipline specialistiche, in particolar modo
alla medicina ambientale, ci appelliamo al mondo medico, ai responsabili della
sanità pubblica ed ai politici, oltre che all’opinione pubblica.
Negli ultimi anni osserviamo attraverso i nostri pazienti un incremento drammatico di patologie croniche e gravi, soprattutto:
• difficoltà di apprendimento e di concentrazione;
• disturbi del comportamento nei bambini (ad esempio iperattività);
• alterazioni della pressione arteriosa sempre meno controllabili con l’assunzio-
ne di farmaci;
• alterazioni del ritmo cardiaco;
• infarto del miocardio ed ictus in persone sempre più giovani;
• degenerazioni cerebrali (ad es. morbo di Alzheimer) ed epilessia;
• tumori quali leucemia e cancro al cervello.
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Inoltre constatiamo il moltiplicarsi di disturbi spesso ricondotti erroneamente
alla sfera psicosomatica, quali:
• dolori di testa ed emicranie;
• affaticamento cronico;
• turbe nervose;
• insonnia e sonnolenza;
• rumori auricolari;
• scarsa resistenza ai fattori patogeni;
• dolori al sistema nervoso e alle viscere, non altrimenti spiegabili.
Ciò per rimanere nella casistica più frequente.
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Dal momento che solitamente conosciamo abbastanza le abitudini e l’ambiente
di vita dei nostri pazienti, spesso riusciamo, soprattutto dopo un colloquio mirato con le persone, a stabilire dei collegamenti sia nello spazio che nel tempo tra
il manifestarsi della patologia e l’esposizione a fonti di contaminazione elettromagnetica, ad esempio in seguito a:
installazione di un impianto radiomobile nelle vicinanze dell’abitazione del paziente; utilizzo intenso del terminale radiomobile (cellulare); messa in funzione
di un telefono cordless (DECT) nella propria abitazione o nell’immediato vicinato.
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Non possiamo continuare a credere che tutto ciò sia casuale, dal momento che:
troppo spesso osserviamo come determinate patologie si concentrano in aree
interessate da un’intensa attività di trasmissione radiomobile; troppo spesso un
quadro patologico maturato in mesi o anni volge a rapido miglioramento allontanando il paziente dalle fonti di contaminazione elettromagnetica; troppo spesso
le misurazioni delle intensità di campo elettromagnetico confermano, secondo
i parametri della bioedilizia, la presenza di forti anomalie in corrispondenza ai
luoghi dove soggiornano i nostri pazienti.
Le esperienze che maturiamo quotidianamente ci hanno fatto comprendere che
la tecnologia della telefonia mobile introdotta nel 1992 ed oggi diffusa in modo
capillare, nonché quella DECT che dal 1995 contraddistingue i telefoni cordless
per uso domestico rappresentano uno dei principali fattori scatenanti di tale
fenomeno! Nessuno oggi può sottrarsi completamente all’irradiazione pulsata
di microonde, che va ad aggravare i rischi già esistenti legati all’inquinamento ambientale chimico e fisico, andando ad appesantire ulteriormente il carico
gravante sul sistema immunitario, con la possibile conseguenza di alterare il
già difficile equilibrio creato dai meccanismi di compensazione dell’organismo
umano. Particolarmente a rischio in tal senso risultano le donne in stato di gravidanza, i bambini, gli adolescenti, gli anziani ed i malati.
I nostri sforzi sul piano terapeutico tesi a riconquistare lo stato di salute rimangono sempre più spesso senza risultati, poiché la continua irradiazione dell’ambiente lavorativo ed abitativo, e qui soprattutto delle stanze dei bambini e di
quelle destinate al riposo notturno - vale a dire nei luoghi più importanti per il
riposo e la rigenerazione - causa senza sosta una situazione di stress fisico e
psichico ed impedisce in definitiva l’avvio della guarigione dei soggetti già debilitati dalla malattia.
Alla luce di tali inquietanti sviluppi ci vediamo costretti a rendere partecipe l’opinione pubblica delle nostre osservazioni, soprattutto dopo aver appreso che
persino i Tribunali chiamati a decidere sulla pericolosità della telefonia mobile
considerano tali rischi come “meramente ipotetici” (così ad esempio il TAR di
Mannheim nella primavera 2002).
Quanto noi andiamo a verificare nel nostro lavoro quotidiano è tutt’altro che
ipotetico!
Assistiamo impotenti alla crescita delle affezioni croniche legate anche ad una
politica irresponsabile nella fissazione dei valori limite e di attenzione, che prende come riferimento non tanto la protezione del cittadino dagli effetti indotti dalla telefonia mobile nel breve e soprattutto nel lungo periodo, quanto piuttosto
l’obbedienza al dettato di una tecnologia già ampiamente riconosciuta come
insidiosa. Il momento attuale rappresenta per noi solo l’inizio di un processo
molto serio che attenterà alla salute di moltissime persone.
Non possiamo farci tranquillizzare dalle promesse di risultati scientifici più approfonditi quanto lontani dalla realtà, ben sapendo quale sia spesso anche l’influenza dell’industria sulle ricerche scientifiche, mentre ricerche serie e dimostrazioni assai eloquenti vengono semplicemente ignorate.
Riteniamo invece sia quanto mai urgente agire, e subito!
In qualità di medici ci sentiamo soprattutto come gli avvocati della salute dei
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nostri pazienti, e nell’interesse di tutte quelle persone il cui fondamentale diritto
alla vita ed all’integrità fisica viene oggi messo in forse, ci appelliamo ai responsabili della politica e della sanità pubblica, perché con le loro forze sostengano
nei fatti queste nostre richieste:
per l’affermazione di tecnologie della comunicazione prive di effetti negativi
sulla salute, che vengano testate e valutate prima della loro introduzione sul
mercato senza cedere ad alcun interesse di parte e quali misure immediate e
transitorie;
- una massiccia riduzione dei valori limite, delle potenze di trasmissione e della
contaminazione elettromagnetica su livelli compatibili con le esigenze biologi-
che soprattutto nelle aree destinate al riposo ed alla rigenerazione;
- uno stop alle nuove installazioni radiomobili, per impedire che l’inquinamento
elettromagnetico abbia ad aumentare ancora in modo esponenziale;
- un coinvolgimento attivo della popolazione e dei Comuni nella pianificazione
dei siti radiomobili, come elemento imprescindibile di rispetto democratico;
- informazione della popolazione e soprattutto degli utenti di apparecchi cellulari
riguardo ai rischi dei campi elettromagnetici per la salute, mirando all’educa-
zione verso un uso consapevole dei telefoni cellulari, nonché divieto assoluto
di tali apparecchiature per i bambini e limitazioni all’uso da parte degli adole-
scenti;
- divieto all’utilizzo di cellulari in scuole, ospedali, ricoveri per anziani, istituti di
formazione e cultura, edifici pubblici e mezzi di trasporto pubblici, in analogia
con il divieto al fumo di sigaretta;
- istituzione di zone libere da contaminazione elettromagnetica radiomobile, in
analogia alle aree a traffico automobilistico limitato;
- rielaborazione dello standard DECT per la telefonia domestica cordless con
l’obiettivo di una limitazione dell’intensità di flusso elettromagnetico al solo pe-
riodo dell’effettivo utilizzo e di evitare la tecnologia della pulsazione del segna-
le, problematica per i suoi effetti biologici;
- promozione di una ricerca indipendente dagli interessi dell’industria, che ten-
ga finalmente conto dei risultati abbondantemente già disponibili offerti dalla
ricerca critica e dalle nostre osservazioni cliniche.
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IGUMED - Associazione interdisciplinare per la medicina ambientale
Oggetto: APPELLO DI FRIBURGO
Segue la lista dei più di 60 medici supporters per l’APPELLO DI FRIBURGO
firmata nel 2002.
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Ai primi firmatari si sono aggiunti costantemente supporter
a tutt’oggi (aprile 2009) i firmatari sono oltre 30 mila.
Per aderire alla petizione online di BioInitiative Report
www.ipetitions.com:80/petition/bioinitiativeemrpi
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Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 257 (parte)
“Attuazione della direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di
salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici
(campi elettromagnetici)”
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 9 dell’11 gennaio 2008
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
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Vista la legge 25 gennaio 2006, n. 29, recante «Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2005», ed in particolare l’articolo 1 e l’Allegato B;
Vista la direttiva 2004/40/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile
2004, sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici);
Visto il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, attuazione della direttiva 89/391/
CEE, della direttiva 89/654/CEE, della direttiva 89/655/CEE, della direttiva 89/656/
CEE, della direttiva 90/269/CEE, della direttiva 90/270/CEE, della direttiva 90/394/
CEE, della direttiva 90/679/CEE, della direttiva 93/88/CEE, della direttiva 95/63/CE,
della direttiva 97/42/CE, della direttiva 98/24/CE, della direttiva 99/38/CE, della direttiva 2001/45/CE e della direttiva 99/92/CE, della direttiva 2003/10/CE e della direttiva
2003/18/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori
durante il lavoro e successive modificazioni;
Vista la legge 22 febbraio 2001, n. 36, recante legge quadro sulla protezione delle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici; ecc....
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PROTEZIONE DA AGENTI FISICI: CAMPI ELETTROMAGNETICI
Capo I
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 49-terdecies Campo di applicazione
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1. Il presente titolo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro
i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione ai campi elettromagnetici
(da 0 Hz a 300 Ghz), ecc.
Visto che la corrente di casa è a 50 Hz, ed è una frequenza che molti studi indicano
come pericolosa se vi si è esposti per un tempo sufficiente, visto che è all’interno delle
frequenze che lo stato Italiano e la comunità Europea obbliga con una legge i datori di
lavoro di verificare che negli ambienti di lavoro l’elettrosmog non superi certi livelli.
Riteniamo intelligente se c’è un obbligo per il datore di lavoro fare una verifica del livello di elettrosmog anche negli ambienti in cui viviamo normalmente nella nostra abitazione, come la camera da letto dei grandi ma soprattutto dei bambini, cucina, sale, ecc.
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Se c’è una legge decisa dal Governo Europeo e dal Governo Italiano, è inutile
nasconderlo, il problema elettrosmog è reale.
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ATTENZIONE: il Decreto Legge riguarda tutte le aziende, comprese piccole attività, uffici, negozi, bar, ecc., che normalmente non utilizzano macchinari con elevate potenze.
Potrebbero avere in dotazione dei computer, che spesso troviamo in molte case, dei
monitor come quelli dei televisori o delle attrezzature come fotocopiatrici, stampanti,
che assorbono bassa quantità di energia equiparabili alla lavatrice, alla lavastoviglie,
al ferro da stiro, al frullatore, al phon, al forno, al microonde, ecc. E non riguarda, come
si potrebbe pensare, solo grandi industrie che potenzialmente potrebbero inquinare di
più. Una ragione in più per verificare anche a casa nostra, gli ambienti dove spesso sostiamo più a lungo che sul lavoro. La prevenzione, in questo caso, è soprattutto capire
se gli ambienti in cui viviamo e facciamo vivere i nostri figli e le persone a noi più care,
siano potenzialmente pericolosi o meno a livello di elettrosmog in relazione ai parametri
di legge e di cautela, considerando non solo il livello di emissione, ma anche il tempo di
esposizione (es. radiosveglia) per 7/8h a notte tutte le notti. Ricordiamo, per le aziende,
anche il testo unico Leg. 81/08.
Alleghiamo le tabelle in riferimento alle norme di legge.
Densità di
corrente per
corpo e tronco
2
J(mA/m )(rms)
40
1 - 4 Hz
40/f
4 - 1000 Hz
10
1000 Hz - 100 Khz
F/100
100 Khz - 10 Mhz
F/100
10 Mhz - 10 Ghz
/
10 - 300 Ghz
/
/
SAR localizzato
SAR localizzato
(corpo e
(arti) (W/kg)
tronco) (W/kg)
VA
Fino a 1 Hz
SAR mediato
sul corpo intero
(W/kg)
/
Densità di
potenza
2
(W/m )
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
0,4
10
20
/
0,4
10
20
/
/
/
/
50
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Intervallo
di frequenza
NO
Tabella 1 - Valori limite di esposizione (art.49 - quindecies, comma 1).
Tutte le condizioni devono essere rispettate
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Tabella 2 - Valori di azione (art.49 - quindecies, comma 2).
[Valori efficaci (rms) imperturbati]
Intensità
di campo
elettrico
E(V/m)
Intervallo
di frequenza
Intensità
di campo
magnetico
H(A/m)
Introduzione
magnetica
B(µT)
Densità di
potenza di
onda piana
2
Seq(W/m )
Corrente
di contatto
IC(mA)
Corrente
indotta
attraverso gli
arti IL(mA)
/
/
1,63x105
2x105
/
1,0
1 - 8 Hz
20000
5 2
1,63x10 /f
2x105/f2
/
1,0
/
8 - 25 Hz
20000
4
2x10 /f
2,5x104/f
/
1,0
/
DIV
0 - 1 Hz
0,025 - 0,82 Khz
500/f
20/f
25/f
/
1,0
/
0,82 - 2,5 Khz
610
24,4
30,7
/
1,0
/
2,5 - 65 Khz
610
24,4
30,7
/
0,4f
/
610
1600/f
2000/f
/
0,4/f
/
0,1 - 1 Mhz
610
1,6/f
2/f
/
40
/
1 - 10 Mhz
610/f
1,6/f
2/f
/
40
/
10 - 110 Mhz
61
0,16
0,2
10
40
100
/
PIA
65 - 100 Khz
110 - 400 Mhz
CO
400 - 2000 Mhz
2 - 300 Ghz
61
3f
½
137
0,16
0,2
10
/
0,008f½
0,1f½
F/40
/
/
0,36
0,45
50
/
/
77
E
OSSERVAZIONI SUI CAMPI ELETTROMAGNETICI
NV
EN
DIB
IL
La legislazione impone dei valori differenti tra gli ambienti abitativi e quelli lavorativi, ma la cosa più importante da valutare è se questi valori sono sufficientemente ragionevoli, o come tanti studiosi sostengono, sono troppo permissivi.
Per questo inseriamo alcune tabelle nell’intento che il loro confronto possa
aiutarci a capire meglio. I valori limite di campo elettromagnetico variano con
la frequenza in modo complesso. Un elenco in cui si riportassero i valori di
ciascuna normativa a tutte le frequenze sarebbe difficile da capire. La tabella
che segue è un riassunto dei limiti di esposizione nei tre settori al centro delle
preoccupazioni per il benessere della popolazione: l’elettricità in casa, le stazioni radio base per i telefoni cellulari ed i forni a microonde. L’aggiornamento di
queste linee guida è dell’aprile del 1998.
Riassunto delle linee guida ICNIRP
50 Hz
Campo elettrico (V/m)
Campo magnetico (µT)
Limiti di esposizione per la
popolazione
5 000
100
Limiti di esposizione per i
lavoratori
10 000
500
Forni a microonde
900 MHz
1.8 GHz
2.45 GHz
Densità di potenza (W/m2)
Densità di potenza (W/m2)
Densità di potenza
(W/m2)
4.5
9
10
22.5
45
VA
50 Hz
ATI
Frequenza
Stazioni radio base per i telefoni
mobili
NO
Frequenza industriale in
Europa
ULG
Il Prof. Angelo Gino Levis, docente all’Università di Padova, ha elaborato questa tabella semplice, ma molto indicativa per orientarsi e capire cosa sono i limiti
conservativi, gli attuali limiti di legge ed i limiti di cautela
LIMITI CONSERVATIVI
OMS/CE/ICNIRP
DIV
ELF: 100 µ T
RF: 87 V/m
MO: 27- 61 V/m*
ATTUALI LIMITI
DI LEGGE IN ITALIA
ELF: 100 - 10 - 3 µ T
RF: 20 - 6 V/m
MO: 20 - 6 V/m
LIMITI
CAUTELATIVI
ELF: 0,2 µ T
RF: 0,5 (ndr 2 V/m)
MO: 0,5 (ndr 2 V/m)
CO
PIA
*valori crescenti dai cellulari analogici E-TACS (400 MHz, I generazione: 27
V/m) ai cellulari digitali GSM (900 MHz: 43 V/m) e DCS (1.800MHz: 58 V/m) di II
generazione, ai digitali UMTS (2.150 – 2450 MHz: 61 V/m) di III generazione.
Queste tabelle ci aiutano a capire meglio cosa sono i livelli cautelativi ed i limiti
massimi consentiti dalla legge.
Se ad esempio prendiamo un limite cautelativo ed il limite massimo di legge
capiamo con più facilità come molti studiosi non siano concordi con questi limiti,
giudicandoli poco cautelativi.
78
NV
EN
DIB
IL
E
Un dato rilevato da noi nel bosco 0,069 micro Tesla (che con beneficio di inventario prendiamo come base naturale) - il limite cautelativo è di 0,2 micro
Tesla già più di 20 volte superiore, se poi andiamo a prendere i limiti di legge la
proporzione è gigantesca.
Se analizziamo il limite cautelativo con quello da noi rilevato nel bosco potremmo ipotizzare
che se il dato è:
inferiore a
- 0,2 µ T
- livello basso di rischio (in riferimento al limite cautelativo);
compreso tra - 0,2 e 1 µ T - livello medio di rischio (in riferimento al limite cautelativo);
maggiore di - 1 µ T - livello alto di rischio (in riferimento al limite cautelativo).
Per i parametri di RF (Radio Frequenze) e MO (Micro Onde) useremo le stesse procedure.
Ulteriori informazioni si possono trovare su www.applelettrosmog.it
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Benché ci siano delle leggi, come visto non tutti sono concordi che ci cautelino
a sufficienza. Per questo la considerazione qui sotto riportata e attribuita ad
alcuni studiosi ci sembra quanto mai appropriata visto che come il messaggio
negativo (alte frequenze o basse frequenze) condiziona negativamente il normale funzionamento del corpo, così un messaggio positivo lo può condizionare
ancora più potentemente ed in positivo. Ygrene Oib emette delle frequenze
biocompatibili, che favoriscono il normale riequilibrio bio frequenziale.
A tale proposito riportiamo un’importante dichiarazione attribuita a illustri studiosi, i quali sostengono che «mettendo a disposizione dell’organismo umano “ritmi”
armonici in una banda di frequenza che gli è favorevole, esso potrà equilibrarsi
in modo che i segnali sfavorevoli (tipo emissioni geopatogene, elettrosmog,
falde acquifere, ecc.) non gli arrechino più danno. In questo modo gli influssi
dannosi non sono schermati, ma ad essi si sovrappongono segnali dall’effetto
positivo che li “coprono”». Dando così l’opportunità all’organismo che vivesse in
presenza di frequenze sfavorevoli, con l’invio di nuove frequenze vantaggiose,
di poter scegliere quelle ad esso più favorevoli. Traendone così degli importantissimi vantaggi. Molti studiosi inoltre sostengono che questi segnali con effetto
benefico possono aiutare a stabilizzare l’organismo ed il loro effetto può durare
per diverse ore o giorni, anche se usati per pochi minuti. Un po’ come il cibo: ne
abbiamo bisogno sempre, ma una volta ricevuto del buon cibo possiamo andare
avanti per diverse ore, anche per giorni. Inoltre sostengono che importante non
è l’intensità ma la completezza e la similitudine del messaggio. Ecco, in definitiva, qual è il messaggio, l’idea del brevetto internazionale Ygrene Oib*: generare
delle frequenze bio-compatibili ed inviarle nell’ambiente in cui viviamo, più o
meno vicino al corpo. Permettendo allo stesso di ricevere questo messaggio
armonioso e vivere in un ambiente con a disposizione dell’organismo umano
ritmi armonici in una banda di frequenza ad esso vantaggiosa.
1) interrompere l’energia elettrica
2) distanziarsi dall’elettrosmog
3) bloccare i punti geopatici 4) aiutarsi con le bio frequenze
Ygrene Oib genera naturalmente delle frequenze bio-compatibili che contribuiscono ad una naturale armonizzazione bio frequenziale degli ambienti.
Con la collaborazione di Zanatta Paolo e Quaglia Daniele
* nome commerciale
79
E
TEST TERMOGRAFICO
NO
NV
EN
DIB
IL
È un sistema video-termografico totalmente radiometrico operante nella seconda finestra atmosferica da 8 a 14 µm, il sensore IR è costituito da una matrice
bidimensionale (FPA) microbolometrica di 76.800 sensori che lavora a temperature ambiente e che permette di ottenere un’immagine di elevata risoluzione
geometrica e termica con risoluzione di 0.04 °C.
DURANTE
ULG
ATI
VA
PRIMA
DOPO 60 MINUTI
PIA
DIV
SUBITO DOPO
CO
DOPO 120 MINUTI
DOPO 180 MINUTI
80
NV
EN
DIB
IL
Le spiegazioni dei vari punti e riquadri
E
Corrispondenza dati delle varie finestre
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
1) Temperatura Globale HT: Valore di Temperatura Media dell’area inquadrata.
2) Temperatura Punto: Temperatura misurata in Tempo Reale nel centro della
croce 1.
3) °C: Simbolo della scala di temperatura misurata °C = gradi Centigradi.
4) 29,1: Impostazione del valore minimo di temperatura della scala di misura
29.1 °C e corrispondente al colore blu scuro.
5) Range finestra Spettro frequenza: Palette in pseudocolori che identificano
le variazioni di temperatura dal blu (più freddo) al bianco (più caldo) proce-
dendo da sinistra verso destra. Tale scala di temperatura viene associata
via software tramite un’analisi FFT (Analisi di Fourier) allo spettro di frequen-
ze che a secondo della scala possono essere impostate tra 8 e 14 micron. Il
valore medio dell’essere umano è solitamente tra 9.2 e 9.4 micron.
6) 40,3: Impostazione del valore massimo di temperatura della scala di misura
40.3 °C e corrispondente al colore bianco.
7) Valore emissività Radiometrica: Valore impostato di Emissività. Ogni cor-
po in base alle sue proprietà atomiche costituenti ha dei valori di correzione
di emissività che vanno impostati volta per volta per ottenere delle misure
radiometricamente perfette. Lo scarto tra, per esempio, una E = 0.90 e una
E = 0.99 è di circa 1 °C. Di solito il valore impostato per il corpo umano è, a
seconda delle condizioni di lavoro, compreso tra 0.96 e 0.98. Le condizioni
operative adottate per le misurazioni con Ygrene Oib ci hanno portato a cali-
brare il valore di E = 0.93 sulla macchina, per calibrare correttamente le mi-
surazioni in temperatura prendendo a confronto i valori misurati con due
termometri
campione
di
precisione, a contatto con
il soggetto sottoposto ad
analisi.
8) 1 con crocetta: Croce eviden-
ziante con il numero 1 il punto
misurato in P1 = 35.1. Detto
punto è spostabile sull’immagine
per evidenziare qualsiasi altro
pixel sull’immagine. E’ stato
scelto quel punto centrale in
quanto rappresentava il punto
in cui è stato posizionato il ter-
mometro campione a contatto,
ed era il punto corporeo più bi-
lanciato a livello spettrale.
81
E
Fase della sperimentazione
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
La sperimentazione documentata nei vari fotogrammi mostra l’azione effettuata
dall’Ygrene Oib sul bilanciamento spettrale corporeo e il corretto ripristino della
temperatura media superficiale dei tessuti. Il soggetto preso in esame prima
dell’applicazione risultava avere uno spettro sbilanciato con un’area del dorso
a sinistra, molto più emissiva. Dopo un trattamento di circa 20 minuti, la temperatura del soggetto unitamente al suo spettro corporeo di emissività tende
a riacquistare la normale emissività con il passare del tempo. Il miglioramento
effettivo si vede chiaramente dopo circa 1 ora, per ottimizzarsi tra le 2 e le 3
ore. Questo dato indica che l’azione dell’Ygrene Oib non è correlabile solo ad
un semplice effetto di riscaldamento dei tessuti interni ed esterni che, normalmente, tra assorbimento e riemersione di calore si espleta nell’arco di tempo
compreso tra circa 30 minuti e al massimo 1 ora.
L’azione riequilibrante dello spettro corporeo e della circolazione corporea ha il
momento di suo massimo beneficio tra 120 e 180 minuti, ben oltre l’effetto calorico di riscaldamento dei tessuti. Si tratta di un effetto di risonanza spettrale che
produce una curva di benessere percepito tipo quella di Gauss. Il picco della
curva si ha appunto, in questo soggetto, a 180 minuti. Tale effetto si attenua seguendo l’andamento gaussiano della curva riportando il soggetto alle condizioni
iniziali dopo circa 8/10 ore. Ripetendo il trattamento in più fasi o aumentando
le dosi di esposizione, si ottiene un effetto di risonanza più lungo su scala temporale. In alcuni soggetti è stato notato che dopo 10 trattamenti l’effetto che
ne consegue è di tipo esponenziale e può prolungarsi per diversi giorni fino a
oltre una settimana. L’azione benefica di miglioramento sulla microcircolazione
corporea ha riflessi interni ed esterni di miglioramento, di scambio, ionico, di
informazioni tra cellula e cellula e con effetti evidenti sia a livello cutaneo (cute
più luminosa e setosa), che a livello energetico, dissipando meglio l’energia
consumata nell’arco della giornata o durante sforzi fisici (attività agonistica) e
lasciando quindi la sensazione effettiva al soggetto di avvertire meno stanchezza fisica, quasi come se avesse una fonte di riserva ulteriore di energia. Anche
dal punto di vista psico-neurofisiologico, l’azione dell’Ygrene Oib sembra favorire gli stati di rilassamento dei muscoli corporei, i ritmi cerebrali, e l’attività onirica, rendendosi quindi anche molto utile per le persone che faticano a trovare
il sonno ristoratore.
82
E
SBF (SPETTRO DI BIO FREQUENZA)
NV
EN
DIB
IL
Analisi fisico-teoriche dei bio-sistemi e nuove tecnologie di bio-regolazione
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Il termine SBF, così definito dai primi ricercatori, nasce con l’intento di riunire le
diverse emissioni energetiche delle strutture biologiche viventi, riorganizzandole secondo una visione olistica, in un sistema poli-fenomenico di risonanze e
risonatori armonici. Prima di addentrarci nell’aspetto teorico di tali meccanismi,
il quale ha ispirato lo sviluppo di nuove tecnologie quali lo SBF (Spettro di Bio
Frequenza), cercherò di illustrare sinteticamente quali sono le emissioni energetiche cui si fa riferimento quando si parla di SBF. Tutta la materia, animata od
inanimata, emette e assorbe radiazioni elettromagnetiche sopra lo zero assoluto (-273 gradi centigradi) in determinate regioni spettrali, in relazione al proprio
ordine atomico relativo e allo stato di “agitazione”.
Per i sistemi biologici come l’uomo, la maggior parte dell’energia radiante è
emessa nello spettro infrarosso tra 2 micron fino a oltre 50 micron, essendo
queste le zone normalmente interessate ai processi di vibrazione e rotazione
molecolare. Ad una temperatura di 36 gradi centigradi, come quella del corpo
umano, il picco energetico d’emissione infrarossa è intorno ai 9-9,5 micron.
L’emissione poi decade secondo una configurazione gaussiana nei due lati opposti, fino a raggiungere il minimo a circa 2 micron nell’infrarosso vicino e a
circa 50 micron nell’infrarosso lontano. In tempi recenti si è avuta conferma
che questa curva d’emissione in realtà si estende in una zona più ampia nello
spettro elettromagnetico, comprendendo gli ultravioletti e le deboli microonde.
L’energia emessa in queste regioni estreme dello spettro è tuttavia d’intensità
infinitesimale: infatti è definita “ultradebole”.
Le ricerche svolte in questa direzione si protraggono da più di mezzo secolo,
dal Gurwitsch (radiazione mitogenetica) al Protti e al Cremonese (luce del sangue) al Tomasetti (radioattività umana), fino agli studi recenti del Colli (radiazione ottica ultradebole) e soprattutto del Popp, in Germania (teoria dei biofotoni).
Negli ultimi anni sono state svolte ricerche importanti per confermare tali osservazioni in laboratori, in modo più approfondito, da un Centro di ricerca in
Giappone sponsorizzato dalla Sony Corporation in collaborazione con la Denki
University di Tokyo. Con la collaborazione di scienziati europei, statunitensi e
l’Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche si è costituito “ISLIS” (International
Society of Life Information Science), dal quale stanno emergendo numerose
conferme scientifiche sull’esistenza dei biofotoni. Tali studi confermerebbero
l’importanza che questa debolissima radiazione riveste nello scambio di bioinformazioni vitali tra cellule, ed anche un loro presunto ruolo funzionale d’indicatori di alterazioni fisiologiche. Per quanto riguarda lo spettro infrarosso e le
deboli microonde, sono stati monitorati diversi soggetti nelle più svariate condizioni fisico-emozionali, come per esempio durante le pratiche del Qi Gong
(antica disciplina taoista) o i trattamenti Moxa, ottenendo strabilianti risultati mai
documentati prima in ambienti accademici (anche se in realtà in molti altri paesi,
quali la Cina e la Russia, si sono già compiuti da qualche tempo studi simili).
Si è per esempio documentata l’attivazione di determinate aree cutanee con
uno stimolo bersaglio come un mantra emesso da un maestro taoista in cor-
83
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
E
rispondenza di hot-spot termici, relazionabili ai punti conosciuti nei trattati dai
cinesi come il Dan Tien.
Si studiano da molti anni, anche in ambienti accademici, le radiazioni emesse
dai sistemi viventi dette anche SBF. Da diversi anni la Commissione di Stato
per la Scienza e la Tecnologia organizza Simposi scientifici sull’argomento; ed
è proprio dagli studi condotti da un’équipe di scienziati, che si sono avuti importanti sviluppi conoscitivi dello SBF, con lo sviluppo di nuove tecnologie. Dai
loro studi sono emersi importanti dati conoscitivi sull’ampiezza spettrale dello
SBF e sull’omogeneità delle curve emesse in relazione agli stati fisiologici. Le
curve (che sono sempre di tipo gaussiano) sono variabili di soggetto in soggetto
in relazione alle differenze individuali e alle condizioni ambientali. Di norma, in
un soggetto in buone condizioni fisiche, si osserva una certa linearità nell’andamento crescente e discendente della curva, anche se il picco può trovarsi ad
una frequenza diversa, generalmente tra 9 e 9,5 micron.
Stando alle conoscenze attuali, soggetti con importanti alterazioni fisiologiche
mostrano al contrario una campana spettrale dello SBF alquanto distorta (non
lineare) o con un evidente allontanamento dal picco d’emissione, per esempio tra 8 e 8,5 o tra 10 e 11 micron. L’organismo umano, essendo un sistema
aperto, interagisce facilmente con altri organismi simili, o meglio con SBF somiglianti. Da queste interazioni, con susseguente scambio d’informazioni, gli
individui possono estrapolare le bio-informazioni più idonee in quel momento.
Generalmente come accade negli oscillatori liberi, uno dei due, di solito il meno
stabile in frequenza, si accorderà all’altro ed entrambi entreranno in risonanza
reciproca, ammesso che gli spettri dei due soggetti non siano troppo differenti
come frequenza, fase e tipologia spettrale. Questo concetto troverebbe conferma nella straordinaria sensazione di benessere che due innamorati sperimentano restando vicini! In ogni modo essendo il campo energetico di un individuo
molto debole, l’interazione potrà essere solo marginale o relativa a particolari
stati fisiologici e neurofisiologici di entrambi.
Nell’intento di migliorare queste conoscenze, basate sull’ipotesi della biorisonanza spettrale, alcuni biofisici, hanno realizzato un’apparecchiatura innovativa
per la scienza.
L’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib consta essenzialmente di un generatore di frequenze elettromagnetiche su ampia base spettrale, che simula
lo spettro che avrebbe un essere umano in perfette condizioni fisiche. La differenza sostanziale, rispetto ad altri generatori simili, consiste nella produzione
dell’intero SBF con onde in relazione armonica e di fase tra loro, creando la
massima biorisonanza e rendendo quindi disponibili fenomeni di transizione
degli elettroni, vibrazione e rotazione molecolare; interessando al processo di
risonanza l’intera struttura biochimica dell’organismo, che accordando le Bio
Frequenze allo spettro dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, contribuisce ad armonizzare gli sbilanciamenti frequenziali e migliora il flusso complessivo.
Lo spettro dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib simula quasi interamente l’intero SBF con il picco della campana spettrale centrato a 7 micron; la
differenza di picco non è casuale ed è correlata alle caratteristiche di assorbi-
84
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
E
mento e di emissione di biorisonanza del corpo umano, secondo la legge di Stokes. Gli effetti dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib sono stati provati
sperimentalmente nei laboratori su un gran numero di persone, correlando i dati
ottenuti con quelli d’altri generatori (per esempio gli infrarossi) e ricavandone
curve di risposta.
I dati ottenuti sono, a detta degli esperti, nettamente a favore dell’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, perché essa non si limita ad un effetto calorico
stimolando la microcircolazione come gli infrarossi, o le termocoperte, ma interagisce nei tessuti più interni e stimola la produzione di nuovi canali ionici. Con
il fine di sperimentare alcuni di questi meravigliosi effetti dell’apparecchiatura a
metodologia Ygrene Oib, insieme con un gruppo di ricercatori ho realizzato alcune sessioni sperimentali seguendo una metodica tecnologicamente all’avanguardia.
Questa prima fase sperimentale, alla quale seguirà una pilota, ha avuto lo scopo di rendere evidente l’andamento del flusso frequenziale dell’organismo dopo
un trattamento con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib, relazionandolo
con gli effetti dovuti ad un’esposizione con un generatore di radiazioni infrarosse. L’apparecchiatura utilizzata per il rilevamento consiste in una telecamera termica di nuova generazione con tecnologia FPA (focal-plane-array): essa
fornisce immagini di tipo qualitativo ed è in grado di evidenziare la più piccola
variazione di flusso, nell’ordine di qualche centesimo di grado.
La differenza rispetto ad altre termocamere risiede nella prerogativa di evidenziare solo i cambiamenti di flusso energetico e non la mappatura termica superficiale, in pratica un termografo “per natura” di tipo differenziale. Il range spettrale di lavoro si estende tra 6 e 18 micron e potrebbe arrivare fino alle deboli
microonde utilizzando un collettore ottico appropriato.
L’esame effettuato su un soggetto maschile adulto esposto per 20 minuti ad una
radiazione infrarossa ha evidenziato, dopo un naturale innalzamento del flusso,
una riduzione lineare dell’energia fino alla situazione iniziale, con un lieve miglioramento del microcircolo dissipatosi in circa 30 minuti.
L’esperimento effettuato con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib ha
invece delineato una risposta diversa dell’organismo allo stimolo ricevuto.
85
Fig. 1
NV
EN
DIB
IL
E
Fig. 2
Prima del trattamento
con Ygrene Oib
Subito dopo il trattamento
con Ygrene Oib
Fig. 4
NO
Fig. 3
20 minuti dopo il
trattamento con Ygrene Oib
45 minuti dopo il
trattamento con Ygrene Oib
ULG
ATI
VA
Si può notare, contrariamente a quanto accade con gli infrarossi, che successivamente all’aumento energetico e del microcircolo in Fig. 2, l’energia prima
decresce in Fig. 3 e poi torna in fase ascensionale in Fig. 4 dopo 45 minuti, con
un evidente miglioramento del flusso. Tale effetto si esaurisce solo dopo diverse
ore, prima di ritornare all’immagine originaria (Fig. 1). Lo studio della fase pilota
esplorerà gli aspetti inerenti alla durata della biorisonanza su un numero più cospicuo di casi, registrando contemporaneamente i parametri neurofisiologici. In
seguito a questo studio, sono state eseguite anche alcune prove elettroacustiche sulla qualità del “tono di vocalizzo” (Fig. 5) di alcuni soggetti, prima e dopo
una seduta con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib.
TONO CON YGRENE OIB
Fig. 5
PIA
DIV
TONO SENZA YGRENE OIB
CO
Dai grafici riportati, si può notare un evidente miglioramento della tonalità e
della purezza spettrale dei vocalizzi dopo l’esposizione all’apparato toracico e
laringeo-boccale per circa 20 minuti con l’apparecchiatura Ygrene Oib.
86
E
NV
EN
DIB
IL
NELLO SPORT E NEL FITNESS
alcune prove
Nello sport a volte basta qualche decimo di secondo o pochi centimetri per essere vincenti o perdenti. Ygrene Oib si propone come una metodologia che può
aiutare l’atleta a migliorare le sue performace, e ridurre i tempi di recupero.
PRIMO TEST CON YGRENE OIB IN AMBITO SPORTIVO
PRESSO
F.I.G.C.
Federazione Italiana Giuoco Calcio
NO
SETTORE TECNICO
LABORATORIO DI METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
E BIOMECCANICA APPLICATA
COVERCIANO (FI)
VA
Persone presenti ai test:
ATI
Marella prof. Mario, responsabile Laboratorio di metodologia dell’allenamento
e biomeccanica applicata
Castellini dott.sa Elena, collaboratore Laboratorio
Levi Micheli dott. Matteo, collaboratore Laboratorio
Pagani dott. Luca, stagista
Laface dott. Carlo, stagista
ULG
Gullà Daniele - C.T.A. Consulente Tecnico Ambientale esperto Ygrene Oib
Moschini Luciano, esperto Ygrene Oib - collaboratore A.S.P.
Cornacchiari Fabrizio, esperto Ygrene Oib - collaboratore A.S.P.
Santorum Giorgio, esperto Ygrene Oib - collaboratore A.S.P.
Moschini Stefano, esperto Ygrene Oib - collaboratore A.S.P.
CO
PIA
DIV
Il campione preso in esame per questo primo approccio della metodologia
Ygrene Oib nel calcio è formato da 8 ex calciatori professionisti, età media
anni 39 ± 3 presenti al centro Tecnico di Coverciano in occasione del Corso per
allenatori di II° categoria. La sperimentazione è durata 3 settimane, durante le
quali sono state effettuate 10 sedute di Ygrene Oib.
Il protocollo di valutazione prevedeva:
1. una foto effettuata con termocamera all’inizio e alla fine della sperimenta-
zione, al fine di valutare la distribuzione della temperatura corporea su-
perficiale e l’analisi delle frequenze;
2. un test di forza effettuato su pedana di Bosco;
3. un test sub-massimale effettuato su treadmill.
87
E
1° Test: valutazione delle temperature e delle frequenze
Imm. 2
NV
EN
DIB
IL
Imm. 1
Test iniziale (Atleta 1 M. C.) - a
riposo, immagine visibile frontale.
Test iniziale (Atleta 1 M. C.) - a
riposo, immagine visibile lato sinistro.
Imm. 4
ATI
VA
NO
Imm. 3
Immagine lato sinistro IR tra 8 e 14
micron, senza Ygrene Oib.
ULG
Immagine frontale IR tra 8 e 14
micron, senza Ygrene Oib.
Imm. 6
PIA
DIV
Imm. 5
CO
Immagine frontale IR tra 8 e 14
micron, dopo utilizzo Ygrene Oib.
Immagine lato sinistro IR tra 8 e 14
micron, dopo utilizzo Ygrene Oib.
88
NV
EN
DIB
IL
NO
ATI
VA
Imm. 7
PIA
DIV
ULG
Tra l’immagine di prima
il trattamento e dopo, si
nota chiaramente una
temperatura più omogenea.
Le parti fredde che si
notano nella prima immagine all’altezza delle
ginocchia potrebbero
essere accumulo di liquidi; nella seconda immagine sono assenti.
E
Immagine termica radiometrica frontale senza Ygrene Oib.
CO
Immagine termica radiometrica frontale dopo
utilizzo Ygrene Oib.
Imm. 8
89
PIA
NV
EN
DIB
IL
NO
VA
DIV
ULG
Le parti fredde che si
notano nella prima immagine all’altezza delle
ginocchia potrebbero
essere un accumulo di
liquidi. Nella seconda
immagine sono assenti.
Imm. 9
ATI
L’osservazione
fatta
con le immagini frontali
risulta ancora più chiara con queste laterali,
infatti tra l’immagine di
prima il trattamento e
dopo, si nota chiaramente una temperatura
più omogenea.
E
Immagine termica radiometrica lato sinistro
senza Ygrene Oib.
CO
Immagine termica radiometrica lato sinistro
dopo utilizzo Ygrene
Oib.
Imm. 10
90
Imm. 12
NV
EN
DIB
IL
E
Imm. 11
Classificazione Multispettrale
frontale senza Ygrene Oib.
Classificazione Multispettrale
frontale dopo utilizzo Ygrene Oib.
Imm. 14
ATI
VA
NO
Imm. 13
ULG
Media frontale Multispettrale, più
visibile, senza Ygrene Oib.
Media frontale Multispettrale, più
visibile, dopo utilizzo Ygrene Oib.
Imm. 16
PIA
DIV
Imm. 15
CO
Classificazione Multispettrale lato
sinistro, senza Ygrene Oib.
Classificazione Multispettrale lato
sinistro, dopo utilizzo Ygrene Oib.
91
E
Imm. 18
NV
EN
DIB
IL
Imm. 17
Media lato sinistro Multispettrale, più
visibile, senza Ygrene Oib.
Media lato sinistro Multispettrale, più
visibile, dopo utilizzo Ygrene Oib.
VA
NO
Le due immagini sono entrambe sovrapposte, di una foto visibile (normale foto),
con la media delle frequenze.
Si nota chiaramente che dopo l’utilizzo di Ygrene Oib la sovrapposizione delle
immagini risulta molto più armoniosa ed in linea.
Considerazioni
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
Un po’ in tutte le immagini, ma in special modo nella 3a e nella 5a prima del trattamento, confrontate con la 4a e 6a, dopo il trattamento con Ygrene Oib, si nota
chiaramente che prima del trattamento specialmente nelle ginocchia vi sono
delle aree fredde, imputabili a deposito di acqua in eccesso. Dopo il trattamento, la parte fredda imputata all’acqua è scomparsa.
Se consideriamo quanto riportato nel libro “L’Acqua Specchio della Vita - scienza e conoscenza” (di Ottaviano Costa, Dario Tassarotto, Carlo K. Cortella; Editore Editoriale Delfino), per l’eliminazione del Calcio (Ca), ad esempio, sono
impiegate dall’organismo macromolecole lipidiche che si accumulano in alcune
zone sottocutanee, che vengono poi a loro volta idratate per evitare concentrazioni saline eccessive (il soggetto ingrassa e presenta ritenzione idrica con la
contemporanea comparsa di ampie zone di cellulite); oppure vanno a formare
depositi cristallizzati sulle giunture, affaticando le articolazioni per la perdita di
fluidità, con conseguenti dolori e blocchi.
Diventa di fondamentale importanza anche nello sport dotarsi di strumenti come
quelli a metodologia Ygrene Oib, per contribuire ad eliminare l’acqua, in questo
caso dalle giunture e delle articolazioni.
92
FFT – Variazioni
Spettro Locale
immagine frontale
senza Ygrene Oib.
NV
EN
DIB
IL
NO
VA
ATI
Imm.
20
PIA
DIV
ULG
Si nota chiaramente tra la prima e la
seconda immagine
di questa pagina il
grafico evidenziato
con (A) e (B) una
migliore armonizzazione frequenziale
nella parte (B) dopo
il trattamento con
Ygrene Oib.
E
Imm.
19
CO
FFT – Variazioni
Spettro Locale
immagine frontale
dopo trattamento
Ygrene Oib.
93
FFT – Variazioni
Spettro Locale immagine lato sinistro
senza Ygrene Oib.
NV
EN
DIB
IL
NO
VA
ATI
Imm.
22
PIA
DIV
ULG
Si nota chiaramente tra la prima e la
seconda immagine
di questa pagina il
grafico evidenziato
con (A) e (B) una
migliore armonizzazione frequenziale
nella parte (B) dopo
il trattamento con
Ygrene Oib.
E
Imm.
21
CO
FFT – Variazioni
Spettro Locale immagine lato sinistro
dopo trattamento
Ygrene Oib.
94
E
Valutazione della forza degli arti inferiori
Test pre I°
Test pre II°
31,3
27,5
32,7
21,7
30,6
28,2
31,4
19,0
634,5
417,5
616,4
479,9
541,9
519,2
358,1
582,8
31,7
28,0
33,3
20,8
33,0
43,3
31,1
22,5
Media
Dev. St.
27,8
5,0
518,8
96,5
30,4
7,0
30,3
28,7
34,7
20,0
30,3
27,6
30,5
22,2
517,5
384,8
436,0
516,4
486,6
504,9
421,9
595,7
30,4
28,3
32,4
19,7
30,7
26,9
29,3
21,6
537,0
383,3
411,4
521,6
476,3
449,9
478,6
569,1
494,5
78,5
28
4,8
483,0
66,6
27,4
4,5
478
63,1
Imm. 24
ULG
ATI
In questo test (15’’ salti consecutivi) si nota nella prima
serie un leggero miglioramento
dell’altezza media dei salti (HS
1), mentre un netto calo si è evidenziato nella seconda (HS 2).
Test post II°
574,0
384,9
437,9
498,5
564,1
556,5
393,5
546,4
VA
C.M.
D.F.G.
D.R.
G.D.
P.G.
Z.S.
M.L.
M.S.
Test post I°
NO
Imm 23
NV
EN
DIB
IL
Ai soggetti è stato chiesto di effettuare 2 serie di 15” di balzi verticali consecutivi
(CMJ) con 1’ di recupero tra le serie. I parametri presi in esame sono l’altezza
(H) e i tempi di contatto.
Per quanto riguarda la media
dei tempi di contatto (TC) un
importante abbassamento si è
verificato nella prima serie
(TC 1) ed uno più modesto
nella seconda.
DIV
Imm. 25
CO
PIA
L’andamento dei test di salto
nella prima serie non è comunque uniforme, in quanto si nota
un consistente miglioramento
dei tempi in 5 ed un peggioramento in 3.
95
E
Test aerobico sub-massimale
NV
EN
DIB
IL
Il protocollo del test aerobico prevedeva dopo un breve riscaldamento 5’ di camminata in salita seguiti da 5’ di corsa blanda in piano.
Media (pre)
Media (post)
Rec. att. (pre)
Rec. att. (post)
C.M.
D.F.G.
D.R.
G.D.
P.G.
Z.S.
M.L.
N
137,8
137,2
131,9
156,3
132,9
137,4
130,9
131,0
132,3
129,1
146,6
122,0
129,7
133,1
148,2
144,8
142,9
166,3
142,0
147,5
136,9
140,4
141,3
144,7
157,8
127,7
135,9
135,1
121,8
136,4
130,2
146,1
124,7
120,7
113,8
117,6
130,3
137,7
132,9
107,1
110,4
113,9
Media
137,8
8,7
132,0
7,4
-4,2%
146,9
9,3
140,4
9,4
-4,4%
127,7
10,9
121,1
121,1
-4,9%
NO
Imm 26
Rec. pass. (pre) Rec. pass. (post)
DIV
ULG
ATI
VA
Imm. 27
PIA
Dalla rilevazione delle frequenze cardiache si evidenzia un discreto abbassamento della media delle FC durante il lavoro (Media), durante il primo minuto
di recupero attivo (rec. att.) e nel secondo minuto di recupero passivo (rec.
pass.).
L’andamento in questo test si mostra più uniforme che nel precedente.
CO
Nota dell’autore.
Questo valore, seppure parziale, dà un’indicazione chiara delle potenzialità di
Ygrene Oib in ambito sportivo, contribuendo ad abbassare le FC (frequenze
cardiache) anche in ex atleti di alte prestazioni, in fase di non allenamento.
96
NV
EN
DIB
IL
E
SECONDO TEST CON YGRENE OIB IN AMBITO SPORTIVO
PRESSO
F.I.G.C.
Federazione Italiana Giuoco Calcio
SETTORE TECNICO
LABORATORIO DI METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
E BIOMECCANICA APPLICATA
COVERCIANO (FI)
NO
F.I.G.C. SETTORE TECNICO
Laboratorio di metodologia dell’allenamento e biomeccanica applicata
ATI
VA
Il secondo test si è svolto su un gruppo di calciatori professionisti, durante la
fase di preparazione precampionato, organizzato dall’AIC presso il CTF di Coverciano.
Il gruppo è composto da 16 calciatori: 8 hanno effettuato la sperimentazione
(gruppo campione) e 8 solo i test iniziali e finali (gruppo controllo). Il gruppo
campione ha effettuato un trattamento con apparecchiatura a metodologia
Ygrene Oib per 10 sedute e ha indossato i sottopiedi con Ygrene Oib per tutto
il periodo della prova. Il gruppo degli otto di controllo ha fatto il test iniziale e
finale, entrambi i gruppi hanno svolto il solito allenamento.
ULG
Nota interessante: quasi tutti quelli che hanno usato i sottopiedi li hanno richiesti per un utilizzo ulteriore, e si sono interessati per l’acquisto delle apparecchiature con Ygrene Oib.
CO
PIA
DIV
Il protocollo di valutazione prevedeva:
1.
test di Borg per la percezione dello sforzo (RPE) e qualità del recupero
(TQR);
2.
monitoraggio della FC durante un allenamento di Potenza Aerobica ef-
fettuato il primo e l’ultimo giorno della sperimentazione;
3.
una foto effettuata con termocamera: ai giocatori, prima di ogni tratta-
mento, veniva scattata una foto con la termocamera al fine di valutare la
distribuzione della temperatura corporea durante tutto il periodo.
97
E
TEST
OBIETTIVO
DI UN ATLETA
PRIMA E DOPO
L’UTILIZZO DI
YGRENE OIB
NV
EN
DIB
IL
Imm. 1
B. M. (Gruppo
Sperimentale)
ULG
ATI
VA
NO
Immagini termiche
LW con elaborazione
spettrale in 15 subbande prima
del trattamento
Ygrene Oib.
DIV
Immagini termiche LW
con elaborazione
spettrale
in 15 sub-bande
dopo trattamento
con Ygrene Oib.
PIA
CO
Imm. 2
98
NV
EN
DIB
IL
E
Confronto Deviazioni Standard della Classificazione Spettrale
prima e dopo Ygrene Oib.
Imm. 4
Imm. 3
Frontale
superiore
prima.
Frontale
superiore
dopo
Ygrene
Oib.
Imm. 5
Imm. 6
VA
NO
Frontale
inferiore
prima.
Imm. 8
Retro
superiore
prima.
Retro
superiore
dopo
Ygrene
Oib.
DIV
ULG
ATI
Imm. 7
Imm. 9
Imm. 10
Retro
superiore
prima.
Retro
superiore
dopo
Ygrene
Oib.
PIA
CO
Frontale
inferiore
dopo
Ygrene
Oib.
D = energia T E/F = bande spettrali
99
E
Prova termografica di ogni giorno, atleta a V M
NV
EN
DIB
IL
Come si può notare chiaramente dalle immagini termografiche il corpo sembra
avere un iniziale allineamento, poi subire una crisi di assestamento che si è
rilevata in tutti i soggetti trattati con Ygrene Oib verso il secondo/terzo giorno, per poi riprendere un ottimale allineamento frequenziale. Normalmente, per
un’armonizzazione completa, sono ottimali 15/20 giorni dopo la crisi di assestamento.
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Imm. 11
Temperatura Busto °C
prima
dopo
differenza
35,0
35,3
+0,3
100
E
NV
EN
DIB
IL
CONCLUSIONI B. M.
Analisi sulle frequenze
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Le immagini termiche multispettrali evidenziano in pseudocolori la distribuzione
sul corpo di frequenze diverse di emissione. Ogni colore rappresenta una banda spettrale. Il programma di elaborazione estrae dall’immagine termica (dove
ogni variazione di colore rappresenta una variazione di temperatura) le bande
corrispondenti a frequenze diverse (i canali spettrali possono variare di norma
tra 13 e 16).
Nel soggetto in esame, ad esempio, prima del trattamento con Ygrene Oib le
bande spettrali sul torace sono distribuite in modo più alternato e meno omogeneo rispetto il rilievo fotografico eseguito dopo il trattamento di 9 giorni con
Ygrene Oib.
Dalla classificazione numerica delle bande spettrali vengono misurate le deviazioni standard su ogni canale. Viene riportata in forma tabellare la deviazione
standard di ogni banda spettrale denominata “cluster” per ogni singola inquadratura prima e dopo il trattamento.
I calcoli delle deviazioni standard vengono alla fine rielaborati con una sorta di
“averaging” dei dati, grazie all’algoritmo PCA (Principal Component Analysis) e
riassunti in un diagramma tipo “box plot” in tre bande (D, E e F). Esse riuniscono le deviazioni standard (ordinate) dei singoli cluster spettrali (ascisse) ed in
aggiunta, nel primo box “D”, viene sommata l’energia termica ai valori PCA dei
cluster.
Le osservazioni eseguite sull’analisi frequenziale di B. M. prima e dopo il trattamento evidenziano una minore deviazione standard e quindi un miglioramento
dell’omogeneità della distribuzione di frequenze ed un minor numero di bande
spettrali diverse. Il miglioramento non è distribuito in modo omogeneo su tutto
il corpo, la qual cosa indica che le varie parti costituenti hanno reagito in modo
differente alla risonanza indotta da Ygrene Oib. Per esempio, la parte frontale
anteriore (dorso) e la parte posteriore delle gambe hanno reagito con una maggiore risonanza rispetto alla parte posteriore del tronco e alla parte anteriore
delle gambe. Complessivamente, comunque, tutto il corpo del soggetto, anche
se in modo differente, ha risposto alla risonanza di Ygrene Oib diminuendo la
deviazione standard e il numero di cluster spettrali ed aumentando la temperatura media corporea di circa 1 °C. Il bilanciamento spettrale, che in genere
è accompagnato anche da una più omogenea distribuzione della temperatura, favorisce l’ottimizzazione della microcircolazione superficiale periferica e lo
scambio discreto di Bio Frequenze a livello informazionale.
Il soggetto, che all’inizio presentava una parte con dei fastidi nella muscolatura
sopra il ginocchio sinistro, riferisce di sentirsi meglio.
101
NV
EN
DIB
IL
E
Monitoraggio della FC (Frequenza Cardiaca) durante
un allenamento di Potenza Aerobica.
Imm.
12
NO
È stata monitorata la FC durante un allenamento di Potenza Aerobica effettuato
al primo e all’ultimo giorno. L’allenamento, che prevedeva un lavoro intermittente su distanze personalizzate e determinate dal risultato del test di Gacon, era il
seguente: 3 x 12 rip con 15” lavoro e 15” recupero e recupero tra le serie di 3’.
VA
È stata calcolata la media delle FC durante le 3 fasi del lavoro
e le 2 di recupero
DIV
ULG
ATI
Imm. 13
CO
PIA
Il grafico mostra le percentuali di miglioramento della FC durante le fasi di lavoro
e recupero. Come possiamo vedere, le FC di entrambi i gruppi hanno avuto un
notevole miglioramento, conseguenza auspicabile di un corretto processo di allenamento; quello che però deve essere messo in evidenza è che il gruppo che
ha seguito la metodologia Ygrene Oib (gruppo campione) ha un miglioramento
percentuale maggiore in tutte e 3 le fasi del lavoro e nella prima di recupero.
Questo dato avvalora l’ipotesi sull’uso della metodologia Ygrene Oib come valido sistema per il recupero dopo uno sforzo.
102
E
Medie e Test di Borg
NV
EN
DIB
IL
Valutazione percettiva del carico svolto (Borg 1-15)
Imm. 14
NO
Scala di Borg
Qualità del recupero (TQR)
ATI
VA
Percezione dello sforzo (RPE)
CONCLUSIONI B. M.
Analisi test di Borg
ULG
Tutti gli atleti si sono sottoposti ogni giorno al test di Borg, dove l’atleta dichiara la sensazione di percezione dello sforzo (RPE) e la qualità del recupero fisico (TQR) dopo gli allenamenti.
DIV
Più bassa è (RPE) la sensazione di percezione dello sforzo migliore è il risultato.
Più alta è (TQR) la qualità del recupero fisico percepito migliore è il risultato.
CO
PIA
Come possiamo vedere dal grafico che mostra le medie dal primo all’ultimo
giorno il Gruppo Campione (Ygrene Oib) ha una percezione dello sforzo
leggermente più bassa (7,96) rispetto al Gruppo Controllo (8,13), mentre per
quanto riguarda la qualità del recupero fisico sembra non esserci molta differenza tra i gruppi (9,03 per il gruppo campione -Ygrene Oib - contro l’8,54
per il gruppo di controllo).
In tutti i casi il test di Borg dimostra che le persone trattate con Ygrene Oib
hanno percepito dei risultati migliori.
103
NV
EN
DIB
IL
E
DA ANNI ESPERIENZE POSITIVE
IN AMBITO SPORTIVO
ATI
VA
NO
La mia esperienza con la tecnologia Ygrene Oib è ormai pluriennale, costellata
di tanti casi positivi, e rimane per me una metodica valida, a basso costo e facilmente applicabile, riproducibile e con poche e circoscritte precauzioni da tenere in considerazione. L’azione termica indotta, l’azione a livello cellulare della
biorisonanza, il senso piacevole e di benessere riscontrato dagli atleti agonisti
e non, rappresentano un grosso importante capitolo da sviluppare e sviscerare
per capire fino in fondo quali fini meccanismi regolano l’azione sul corpo umano
di questi materiali. In ambito sportivo, tale metodica rappresenta un valido coadiuvante nel trattamento di tutti quegli stati di affaticamento muscolare, fasi di rieducazione e recupero, non ultima la ricerca di un ottimale stato di benessere.
Sono solito impostare l’utilizzo di queste apparecchiature e questi materiali prima e dopo l’allenamento e, quando possibile, durante le ore di riposo o recupero dagli allenamenti. Associo tali apparecchiature, materiali e metodiche al mio
lavoro quotidiano di allenatore, osteopata e fisioterapista con un soddisfacente
sinergismo e “restitutio ad integrum” più precoce dei miei atleti. Posso citare diversi casi di trattamento delle volte plantari, arti inferiori, rachide in toto, sistema
viscerale e cranio sacrale, sfera emozionale ed energetica, o per altri definita di
stress, dove ho potuto constatare come le persone trattate godano di un positivo sinergismo indotto da un giusto mix dei trattamenti tradizionali e questa nuova tecnologia. E’ doveroso precisare che rimangono da chiarire e studiare tanti
aspetti, e che tuttavia le premesse sono tutte a favore della ricerca di un corretto
stato di benessere generale. In buona sostanza, rimangono da precisare modi,
tempi e una chiara evidenza scientifica che possano rendere ancora più validi e
sicuri tali metodiche, che già adesso rappresentano per migliaia di persone un
indiscutibile ausilio nel raggiungimento o mantenimento del proprio benessere.
DIV
ULG
Tale metodologia è utilizzata anche a livello ambientale, per un’armonizzazione
generale degli ambienti in cui si vive o si sosta per vari motivi, svago, allenamento, lavoro: il tutto con ottimi risultati. Per questo, e vista la sua semplicità
di applicazione e le pochissime attenzioni da prestarvi, mi auguro che questa
metodologia si diffonda e venga utilizzata largamente, in ambito sportivo e non
solo.
Lascio ad altri il compito di approfondire il campo della ricerca tecnologica e
applicazione sportiva, sicuro già da ora che ci troviamo davanti a dei materiali
altamente validi e innovativi, meritevoli della più ampia diffusione e utilizzo.
CO
PIA
Francesco Todde
Dottore in Scienze Motorie, Facoltà di Scienze Motorie di Urbino;
Dottore in Fisioterapia, Facoltà di Medicina e Chirurgia di Pavia;
Osteopata O.R.I./I.C.O./Lione;
Fisioterapista Cagliari Calcio.
104
E
IL RECUPERO NELLO SPORT E NEL FITNESS
NV
EN
DIB
IL
Ygrene Oib e lo sport
EFFETTI DELL’APPARECCHIATURA CON METODOLOGIA
YGRENE OIB NEL FAVORIRE IL RECUPERO FISICO
DOPO L’ATTIVITA’ SPORTIVA
Istituto di Cultura Fisica
Sebbene la metodologia Ygrene Oib sia relativamente recente con una storia
iniziata negli anni ‘80, l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib si è rapidamente diffusa in diversi paesi, e attualmente è largamente usata. In molti settori si sono ottenuti ottimi risultati a riprova delle effettive qualità e potenzialità di
questa apparecchiatura. A questo punto abbiamo iniziato a studiare i suoi effetti
anche nel campo dello sport.
NO
Soggetti e metodi
DIV
ULG
ATI
VA
1)Soggetti: 46 giovani atleti, 24 ragazzi e 22 ragazze, dediti ad attività sportive
di resistenza fisica. Età media 18.9 ± 2.1 anni.
2)Metodi: agli atleti è stata imposta l’esecuzione di un’attività fisica ben precisa,
ad esempio salire le scale per 6 minuti consecutivi alla velocità di 10 km/h (pendenza delle scale 15 gradi), dopo di che venivano trattati con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib sul punto Shenshu (Punto 11) per 30 minuti
(ciclo completo di trattamento 30 giorni). Prima e dopo il ciclo di trattamento
con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib sono stati valutati i seguenti
parametri per verificare l’efficacia dell’apparecchiatura con metodologia Ygrene
Oib nell’alleviare l’affaticamento e nel promuovere il recupero fisico dopo uno
sforzo:
a)valori ematici di acido lattico
b)soglia di fusione di luci intermittenti
c)tempo di reazione a uno stimolo luminoso
d)forza di prensione
e)forza dei muscoli dorsali e lombari
CO
PIA
Risultati e discussione
In genere, dopo un’attività fisica di 2 minuti, il metabolismo aerobico e quello anaerobico forniscono ciascuno il 50% dell’energia richiesta dall’organismo;
prolungando lo sforzo il metabolismo aerobico tenderà a prevalere. Inoltre, i
lavori di P.O. Astrand (1952), Hermanson Saltin (1967) e Williams (1967) hanno
dimostrato che se durante uno sforzo fisico il metabolismo è principalmente
aerobico (VO2 MAX 60-70%), i valori ematici di acido lattico non tendono ad
aumentare; in caso contrario (VO2 MAX 50%) se ne verifica un incremento.
I risultati dello studio hanno mostrato un miglioramento della maggior parte dei
parametri valutati, dopo il trattamento con l’apparecchiatura con metodologia
Ygrene Oib.
105
NO
NV
EN
DIB
IL
E
Per esempio, in fase pre-trattamento, i valori ematici di acido lattico a 5 e 15
minuti dopo un’attività fisica prestabilita risultavano statisticamente più elevati
rispetto a quelli misurati prima dell’attività stessa, a dimostrazione che la maggior parte dell’energia richiesta dall’organismo in quella circostanza era stata
fornita dal metabolismo anaerobico.
Dopo applicazioni con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib, invece,
i valori di acido lattico al termine dell’esercizio fisico si presentavano più bassi
di quelli misurati prima del trattamento. Questo porta a concludere che l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib è in grado di stimolare e potenziare il
metabolismo aerobico del corpo umano e di accelerare la fase di recupero dopo
un’attività fisica.
Tuttavia, il fenomeno per cui i valori di acido lattico misurati dopo il trattamento
con l’apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib sono risultati più bassi, potrebbe essere anche il risultato di una maggiore capacità dei muscoli di utilizzare
l’ossigeno. Ahlborg (1976) ha suggerito che un elevato uptake di ossigeno da
parte dei muscoli potrebbe stimolare il metabolismo aerobico (Tabella 1).
5 dopo l’attività
fisica
N=31
Pre-trattamento
8.8 1.7
M Mol/L
ATI
T/L
VA
Tabella 1 - Valori ematici di acido lattico pre- e post-trattamento con
l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib
dopo un’attività fisica prestabilita
Post-trattamento
6.3 1.1
<0.01
M Mol/L
Pre-trattamento
7.6 2.9
Post-trattamento
5.0 2.0
<0.01
ULG
P
15 minuti dopo
l’attività fisica
PIA
DIV
La soglia di fusione di luci intermittenti e il tempo di reazione a uno stimolo luminoso sono parametri che possono rispecchiare l’attività del sistema nervoso
centrale.
E’ emerso che, dopo applicazioni con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib, la soglia di fusione di luci intermittenti tende ad aumentare, mentre il
tempo di reazione a uno stimolo si riduce, suggerendo un miglioramento dei
processi di inibizione interna (differenza statisticamente significativa) e quindi
la capacità dell’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib di promuovere il
recupero della corteccia cerebrale (Tabella 2 e 3).
CO
In definitiva, l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib sembrerebbe in
grado di alleviare l’affaticamento del sistema nervoso centrale, dimostrandosi
vantaggiosa per il recupero e il miglioramento dello stato mentale e psicologico
degli atleti.
106
T/L
Luce di fondo 1/4
N=8
Pre-trattamento
14.6 1.1
NV
EN
DIB
IL
E
Tabella 2 - Valori soglia di fusione di luci intermittenti pree post-trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib
Rapporto luce/buio 1:1
Intensità luce rossa 1/2
Post-trattamento
15.2 1.0
<0.05
P
Tabella 3 - Tempo di reazione a uno stimolo luminoso pree post-trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib
T/L
Distanza 12 cm.
Pre-trattamento
38.85 7.16
Post-trattamento
31.64 4.3
NO
N=46
<0.05
P
VA
Dopo il trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib si è registrato anche un recupero e apparente aumento della forza di prensione e della
forza dei muscoli lombari e dorsali (Tabella 4).
ATI
Tabella 4 - Forza di prensione e forza dei muscoli lombari e dorsali pre- e
post-trattamento con l’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib
Forza di prensione mano
sinistra
N=46
ULG
T/H
Pre31.28 6.40
Post37.02 6.79
Forza di prensione mano
destra
Pre31.02 8.10
<0.01
<0.05
DIV
P
Post36.30 7.06
Forza dei muscoli lombari
e dorsali
Pre91.60 16.80
Post106 15.50
<0.01
Conclusione
CO
PIA
1.L’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib è in grado di stimolare il metabolismo aerobico di chi si dedica all’attività sportiva.
2.L’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib può contribuire a migliorare
lo stato psicologico e mentale degli atleti.
3.L’apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib costituisce un efficace strumento per favorire il recupero sia del fisico sia del sistema nervoso centrale
dopo l’attività sportiva. 107
E
TEST METABOLISMO BASALE
NV
EN
DIB
IL
Verifiche con Resting Metabolic Rate (Cosmed)
Test effettuato presso la palestra “Sport 97” di Rovereto (TN)
da Franco Giori
NO
Il test aveva come obiettivo verificare se usando Ygrene Oib si potesse ottenere una miglior risposta a livello di consumo del metabolismo basale. Ossia se
Ygrene Oib possa contribuire ad equilibrare e migliorare l’utilizzo delle energie
fisiche. Abbiamo valutato il metabolismo basale in modo diretto, cioè abbiamo
“contato” i litri di ossigeno consumati da ogni persona in posizione sdraiata
lontano dai pasti e senza l’uso di sostanze che ne possano alterare le caratteristiche di base. Il presupposto a tutto questo è che circa ogni litro di ossigeno si
consumino 5 Kcal. I dati comparsi sulla stampa indicano:
Vo2 = consumo medio di litri di ossigeno al minuto
Ve = ventilazione media al minuto
Rf = frequenza respiratoria media
FeO2 = concentrazione media di ossigeno nell’espirato, considerando che
l’aria ne contiene il 21% circa la differenza è quello consumato
RMR = valore del metabolismo basale.
ATI
VA
Il soggetto ha 23 anni, di sesso maschile, si allena con regolarità tre volte a
settimana, ha effettuato un test di respirazione di 10 minuti prima e dopo il trattamento. Il trattamento di 30 minuti circa è stato effettuato con apparecchiatura
Ygrene Oib nelle zone (punti) 6 - 9 e 16. Punti che secondo la tradizione orientale sono specifici per migliorare l’attività respiratoria, con i seguenti risultati:
Prima: Vo2 =321 -:- Ve = 8.3 -:- Rf = 13.1 -:- Fe02 = 16.36 -:- RMR 2236
Dopo: Vo2 =285 -:- Ve = 8.5 -:- Rf = 14,2 -:- Fe02 = 16.94 -:- RMR 1986
CO
PIA
DIV
ULG
Osservazioni: da una prima analisi si nota che la temperatura del corpo nel
punto di controllo tra prima e dopo è aumentata, da 34.6 °C a 36.9 °C, Vo2- il
consumo medio di ml/min ossigeno è diminuito; Ve- la ventilazione è aumentata; Rf- la frequenza respiratoria media è aumentata; Fe02- la concentrazione di
ossigeno nell’espirato (consumata) è minore; RMR- inoltre è diminuito il consumo del metabolismo basale facendo durante i due test di respirazione la stessa
attività fisica.
Considerazioni: se tali dati fossero confermati da un campione significativo di
atleti si potrebbe ipotizzare che Ygrene Oib in ambito sportivo possa essere un
aiuto in generale, ma specialmente in sport di resistenza o misti.
Nell’occasione, sono stati fatti altri due test, che hanno dato indicazioni simili.
Il test deve essere inteso come uno stimolo per gli operatori dello sport, per
un’ulteriore verifica di questa metodologia.
108
E
LE BIO FREQUENZE IN CAMPO ESTETICO
NV
EN
DIB
IL
di Angela Tripputo, titolare centro estetico
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Il mondo dell’estetica è sempre più sensibile ai trattamenti totalmente naturali, e si sta sempre più avvicinando anche a metodiche innovative che,
con i principi della Fisica Quantistica applicata alla tradizione orientale,
possano offrire risultati efficaci e senza controindicazioni.
Il mondo dell’estetica è un mondo che da sempre coinvolge emotivamente ogni
persona, perché ciò che è fuori è anche l’espressione di ciò che è dentro. Ecco
perché, al giorno d’oggi, è diventato sempre più determinante non solo l’apparire ma soprattutto l’essere e questo “impone” delle scelte di vita importanti, in
cui ogni persona si sente fortemente coinvolta. Donne, uomini, giovani e meno
giovani, casalinghe, operai, imprenditori, manager, impiegate o cameriere: in
qualunque ceto sociale, l’apparire, ma ancora di più l’essere “belli”, è diventato
quasi una necessità, un imperativo, al quale pochi se non nessuno sembra
possano estraniarsi.
Molte sono le proposte che vengono offerte, alcune sono chiaramente di nessun rilievo altre sono veramente efficaci ed importanti.
In questo tentativo di raggiungere risultati veramente validi e sicuri, bene
si inserisce la metodologia Ygrene Oib che è sempre più usata anche in
campo estetico per combattere efficacemente molti inestetismi.
Di fronte ad una ruga o all’inestetismo causato dalla cellulite rispetto ad un
corpo che non è uguale ad un altro, si ha la sensazione di osservare un puzzle
dove manchino uno o più pezzi per ricomporre il quadro armonico o, addirittura,
è come se una serie di elementi abbiano contribuito a mescolarne confusamente i tasselli, rallentando o rendendo impossibile l’elaborazione ordinata del
disegno originario. Questa considerazione spesso rende vana e insufficiente la
metodica tradizionale usata nel mondo dell’estetica, perché limitativa e approssimativa se non si tiene conto che “l’inestetismo” si manifesta in quel corpo, con
quella morfologia, quel tipo di energia, con determinate caratteristiche emozionali, tipo di alimentazione, ecc. e che, quindi, ogni “problema” è strettamente
individuale e indivisibile da ognuno di questi fattori. Pertanto, anche l’approccio
e la soluzione devono essere strettamente individuali. Nel campo dell’estetica,
macchine, cosmetici, trattamenti riescono a dare parziali risposte che, anche in
caso di buoni risultati, spesso hanno effetto “tampone” e spostano il problema
da un’altra parte.
Una delle metodiche che consente di valutare e di trattare il corpo umano
nella sua interezza è il massaggio manuale che permette di “ascoltare” i
messaggi codificati attraverso il fisico.
Senza entrare in campi che esulano dalla nostra competenza, possiamo certamente affermare che questa pratica antica consente di avvertire zone calde
o fredde, vuote o piene, tese o rilassate, ma essendo una pratica sensibile
alla preparazione e all’esperienza dell’operatore, spesso non riesce ad essere
precisa e “puntuale”. In questa mia ricerca di risposte globali e soddisfacenti, si
inserisce l’incontro con la metodologia delle Bio Frequenze Ygrene Oib.
Attraverso queste si aprono nuovi orizzonti nell’estetica, anche per gli operatori
109
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
E
più esigenti, perché consentono di contribuire a riequilibrare l’intero sistema e
arrivare al miglioramento e in alcuni casi alla risoluzione del problema estetico.
Si può considerare quindi un inestetismo, tenendo conto che ci può essere un
problema di stipsi o di ritenzione idrica, di tensioni muscolari e altro che alterano
il normale equilibrio, rallentando la risposta ai vari trattamenti che non considerano il “problema” facente parte di un insieme.
Visualizzando il corpo umano nelle sue innumerevoli funzioni, meccanismi biochimici, bio-energetici, bio frequenziali, emozionali, ambientali, ecc., come un
concerto al quale contribuiscono numerosi strumenti non perfettamente accordati e con musicisti non sempre in sintonia, la metodologia Ygrene Oib si inserisce come un sapiente direttore d’orchestra che dà ad ogni componente il giusto ordine per accordare ogni singolo strumento e poter eseguire un’armonica
sinfonia.
Questo fenomeno di risonanza permette di lavorare in maniera più profonda e mirata, nel rispetto totale del corpo umano, considerando la totale
assenza di metodiche invasive e quindi di non competenza estetica.
La ricerca nel campo delle Bio Frequenze e l’osservazione delle clienti che
hanno seguito tale metodo hanno dimostrato che un programma completo e accurato ha portato ad una serie di risultati di notevole rilievo quali: miglioramento
nell’ossigenazione dei tessuti, miglioramento del trofismo muscolare, riduzione
dei gonfiori degli arti inferiori, riduzione dei gonfiori addominali, riduzione della
ritenzione idrica, riduzione degli inestetismi della cellulite (nei suoi vari aspetti),
riduzione delle tensioni muscolari, riduzione degli inestetismi della pelle, riduzione o scomparsa degli inestetismi
del piede (calli, duroni, ecc.), miglior
rilassamento generale, ecc.
Tali risultati vengono mantenuti e
in moltissimi casi esaltati dall’uso
costante di calzature, sottopiedi
ed altri accessori a metodologia
Ygrene Oib.
Tali accessori possono infatti contribuire in maniera determinante a diminuire e in moltissimi casi ad eliminare
problemi di arti inferiori gonfi, fastidi
alle varie parti del corpo, inestetismi
del piede, stanchezza, pesantezza,
ecc., o come nel caso della cosmesi preparata con l’ausilio della metodologia Ygrene Oib, per combattere
specificamente gli inestetismi della
cellulite in generale, dei glutei, delle
gambe, oppure delle rughe, ecc.
110
E
NV
EN
DIB
IL
ALCUNE PROVE
nell’estetica
TEST RUGOSITA’ DELLA CUTE FACCIALE CON
COSMESI PER IL VISO YGRENE OIB
NO
Difficile nasconderlo, il viso è la parte del corpo che si vede costantemente,
pressoché in ogni situazione quando siamo in contatto con gli altri, è quello
che più di tutto ci identifica, nel bene e nel male. Averlo luminoso, con una pelle
vellutata, con meno rugosità è, specialmente in questo mondo, di primaria importanza, senza dimenticare l’aspetto psicologico del vedersi e piacersi.
Ygrene Oib si è dimostrato (meglio se con cosmetici predisposti per questo tipo
di trattamenti elaborati con l’ausilio della stessa metodologia) un vero toccasana per rendere felici donne e uomini, giovani e meno giovani.
I risultati di questo test sono provati indiscutibilmente, grazie a verifiche fatte
con attrezzature di altissima precisione ed affidabilità, oltre che dalla prova visiva dopo la serie dei trattamenti.
ATI
Metodologia conseguita
VA
In soli 9 giorni si sono avuti dei miglioramenti notevoli, grazie alla
sinergia tra Ygrene Oib e trattamenti con cosmetica preparata
con l’ausilio della stessa metodologia
CO
PIA
DIV
ULG
Il test è stato eseguito su una donna di 38 anni che presenta una rugosità della
pelle dovuta agli inestetismi causati dall’acne.
Il monitoraggio fotografico è stato eseguito con una fotocamera digitale FullSpectrum da 12.3 MegaPixel, mod. Fuji S3 Pro – UVIR (300 – 1100 nm).
Il soggetto è stato trattato per circa 30 minuti con Bio Frequenze dall’apparecchiatura portatile Ygrene Oib in una prima seduta.
La stessa ha utilizzato per i seguenti 8 giorni, tutte le notti prima di coricarsi, la
crema da viso trattata con Bio Frequenze.
Il nono giorno tornata allo studio per essere fotografata nuovamente, ha effettuato un’altra seduta finale con l’apparecchiatura portatile Ygrene Oib di circa
30 minuti.
Al termine della seduta, dopo un periodo di 1 ora di riposo, è stata effettuata la
ripresa fotografica ravvicinata con la fotocamera digitale Full-Spectrum.
Le immagini raccolte all’inizio e alla fine, dopo 9 giorni, sono state analizzate
con un programma scientifico per analisi della rugosità delle superfici (applicativo per MatLab).
111
Imm.
2
E
Immagine dopo
il trattamento
con Ygrene Oib.
NV
EN
DIB
IL
Imm.
1
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Immagine prima
del trattamento.
112
E
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
Imm. 3
CO
PIA
Analisi delle macro-particelle rugose comprese tra 0 e 1 mm (fondo scala) di
grandezza, prima del trattamento con Ygrene Oib.
La statistica indica dimensioni medie delle fini di 18,2 nm - vedi punto (A)
Le zone colorate in azzurro-blu contengono grani da 0.5 a 0,7 mm punto (B) che
è il corrispondente del riquadro evidenziato sulla guancia destra del viso.
La scala dei colori del volto è corrispondente alle grandezze delle particelle singole (grani). Le misure vengono trasformate in colori, ogni misura ha un relativo
colore specifico. Il colore blu indica particelle più grandi, il colore verde quelle
più piccole, il colore giallo ancora più piccole.
113
E
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
Imm. 4
CO
PIA
Analisi delle macro-particelle rugose comprese tra 0 e 0,8 mm (fondo scala) di
grandezza dopo il trattamento Ygrene Oib.
La statistica indica dimensioni medie delle fini di 16,4 nm - vedi punto (A).
Le zone colorate in azzurro-blu contengono punti da 0,45 a 0,6 mm punto (B)
che è il corrispondente del riquadro evidenziato sulla guancia destra del viso.
Come si può notare, dopo il trattamento il volto della signora è meno rugoso e
la colorazione azzurro-blu è diminuita e sostituita dalla dominante verde-gialla
costituita da particelle più fini.
I grani più fini si sono ridotti da una dimensione di 18,2 nm, a 16,4 nm;
i grani più grossi si sono ridotti da 0,5 - 0,7 mm a 0,45, a 0,6 mm.
114
E
NO
NV
EN
DIB
IL
Imm. 5
Imm. 6
DIV
ULG
ATI
VA
Analisi rugosità lungo la linea evidenziata prima del trattamento.
Le particelle più fini sono misurate in scala di micron a destra (in alto)
dell’immagine. La media è di circa 10 micron.
PIA
Analisi rugosità lungo la linea evidenziata dopo il trattamento di 9 giorni.
Le particelle più fini sono misurate in scala di micron a destra (in alto)
dell’immagine. La media è di circa 7 micron.
CO
CONCLUSIONI
Dopo 9 giorni di trattamento con cosmetici trattati con Bio Frequenze e due trattamenti con apparecchiatura Ygrene Oib, la granulosità delle particelle più fini
(nanometri) e di quelle più grossolane (in micron) è diminuita del 30%.
115
NV
EN
DIB
IL
E
TRATTAMENTO INESTETISMO CUTE
tramite apparecchiatura Ygrene Oib
Metodologia
Un soggetto maschio di 45 anni di età, colpito dall’inestetismo soprattutto nella
zona centrale del torace, è stato trattato con Bio Frequenze tramite apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib.
A parte l’inestetismo, il soggetto riferisce di avvertire un leggero prurito nell’area
interessata, che lo porta a grattarsi periodicamente, con aumento del rossore e
principio di desquamazione.
Sono state effettuate 12 sedute giornaliere con applicazioni di circa 40 minuti
per volta. Di seguito si riportano i risultati strumentali del test.
Imm. 2
ATI
VA
NO
Imm. 1
Dopo 7 giorni di utilizzo di Ygrene Oib.
Imm. 3
Dopo 12 giorni di
utilizzo di Ygrene
Oib.
CO
PIA
DIV
ULG
Prima dell’utilizzo di Ygrene Oib.
Nelle immagini delle pagine che
seguono si vedrà un’elaborazione con spettri di varie frequenza
e in fluorescenza.
116
Imm. 5
NV
EN
DIB
IL
E
Imm. 4
Prima dell’utilizzo di Ygrene Oib.
Dopo l’utilizzo di Ygrene Oib.
Differenza
spettrale
tra le due
immagini.
VA
NO
Imm. 6
ATI
Fotografia
multispettrale
con FUJI S3Pro UVIR.
Imm. 8
PIA
DIV
ULG
Imm. 7
CO
Analisi in fluorescenza UV prima di
Ygrene Oib.
Analisi in fluorescenza UV dopo
Ygrene Oib.
117
E
Analisi in fluorescenza UV dopo Ygrene Oib
NV
EN
DIB
IL
Analisi dimensioni e rilievo dell’area interessata dall’inestetismo prima del trattamento con Ygrene Oib.
VA
NO
Imm. 9
ATI
L’inestetismo è caratterizzato da micromacchie con dimensioni
da 0,02 mm a 0,09 mm.
PIA
DIV
ULG
Imm. 10
CO
Analisi del rossore della cute e delle macroparticelle (oltre 1500) prima del
trattamento con Ygrene Oib.
118
NV
EN
DIB
IL
E
Analisi dimensioni e rilievo dell’area interessata da inestetismo dopo 12 giorni
di trattamento con Ygrene Oib.
VA
NO
Imm. 11
ATI
L’inestetismo è caratterizzato da micromacchie con dimensioni
da 7 micron a 18 micron.
PIA
DIV
ULG
Imm. 12
CO
Analisi del rossore della cute e delle macroparticelle (poco più di 200) dopo
trattamento con Bio Frequenze di Ygrene Oib.
119
NV
EN
DIB
IL
E
Analisi
Dopo 12 giorni, il soggetto riferisce di non rilevare più il prurito fin dal secondo
giorno, di sentirsi complessivamente in buona forma e di aver notato una diminuzione perimetrale dell’area interessata dall’inestetismo, compreso il rossore
e la desquamazione.
Le indagini
Gli accertamenti strumentali sono stati eseguiti con riprese fotografiche digitali in modalità multispettrale con apparecchiatura Full-Spectrum FUJI S3-Pro
UVIR e filtri interferenziali, scattando le fotografie prima del trattamento e a fine
trattamento.
NO
Sono state misurate le aree interessate dall’inestetismo tramite applicativo software progettato per MatLab.
CONCLUSIONI
ULG
ATI
VA
Dopo 12 giorni di applicazione con apparecchiatura Ygrene Oib, l’inestetismo si
è ridotto notevolmente, di oltre il 70%.
In particolare le piccole protuberanze soggette a desquamazione sono passate
da un diametro dell’ordine del millimetro (mm 0,02 - 0,09) a grandezze intorno
al micron (7-18), che equivalgono a mm 0,007 - 0,018.
Il rossore della cute è notevolmente diminuito e le macchie arrossate si sono
ridotte da circa 1500 a circa 200.
Il soggetto riferisce di non avvertire irritazione fin dal 2°/3° giorno di applicazione e di avere riposato tranquillamente come non gli accadeva da tempo.
PIA
DIV
Altre prove fotografiche.
CO
Contributo visivo ottenuto con Ygrene Oib, con risultati ottimali in pochi trattamenti anche contro gli inestetismi causati dall’acne.
120
NV
EN
DIB
IL
E
TEST SU UN SOGGETTO
FEMMINILE SOTTOPOSTO AD INTERAZIONE BIO FREQUENZIALE
CON TRATTAMENTO INFRAROSSO (IR) E CON YGRENE OIB
Si sono sperimentati gli effetti di due apparecchiature utilizzate in campo bio
frequenziale riguardanti un erogatore di IR (frequenze dell’infrarosso) e il sistema bio frequenziale Ygrene Oib, eseguendo 10 sessioni di irraggiamento di 30
minuti per dieci giorni.
I dati acquisiti prima delle sedute, durante e dopo i trattamenti, sono stati sommati e mediati in un’unica immagine che visualizza la capacità di risonanza nei
tessuti e la biostimolazione con risposta spettrale organica in bande di frequenza.
E’ stato stilato un rapporto istografico per frequenze delle bande interessate.
ULG
ATI
VA
NO
Nell’immagine 1 e 2 si osservano i diversi gradienti di risposta e le diverse
colorazioni che indicano le Bio Frequenze organiche sollecitate per risonanza.
In entrambi i test si è analizzata la banda compresa tra 7 e 14 micron.
Imm. 1 Biorisonanza con
infrarosso IR
Imm. 2 Biorisonanza con
Ygrene Oib
PIA
DIV
In entrambe le immagini, si nota un grado di biorisonanza dell’infrarosso ed una
risposta ritardata delle parti più interne. Lo spettro infrarosso del semplice erogatore IR è entrato in biorisonanza con minore efficacia con l’organismo rispetto
all’Ygrene Oib. Inoltre il numero di bande e di frequenze (corrispondente al numero di colori) organiche interessate al fenomeno di biorisonanza è inferiore in
IR e maggiore nell’Ygrene Oib.
CO
Le finestre spettrali di circa 500 nanometri di banda-passante mostrano uno
spettro a banda praticamente continuo nella prima parte (radiazione riflessa
dalla cute) ed uno spettro discreto formato da picchi nella zona infrarossa più
estrema (risposta delle parti più interne).
121
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
E
Come si può notare nell’esempio in immagine 3, il diverso rapporto spettrale di
picchi a frequenze più basse dell’infrarosso denota un interessamento della biofrequenza a livello di profondità maggiore nel test fatto con Ygrene Oib, rispetto
a quello IR. Inoltre, il maggiore numero di bande e quindi di finestre spettrali
rilevate, denota che un maggiore numero di componenti organici è stato interessato dalla biorisonanza con radiazione biospettrali.
E’ evidente che la maggiore larghezza di banda di emissione dell’Ygrene Oib,
che comprende anche le deboli microonde (non indagate in questo studio) e la
curva di distribuzione spettrale (gaussiana) più somigliante all’emissione di Bio
Frequenze del corpo umano, favorisce in modo più efficace tutti i fenomeni di
biostimolazione e biorisonanza, innescando fenomeni di termoregolazione e di
riequilibrio energetico e ionico a livello cellulare, anche ad una discreta profondità, favorendo tutti i processi di sintesi e di scambio informazionale cellulare.
Le parti più interne hanno dato risposte differenziate nell’arco di 15-45 minuti
dopo la fine del trattamento, ma non si esclude che alcune frequenze armoniche possano dare segnali di risposta differenziati nei tempi e nei vari soggetti. In
uno studio precedente si erano osservate modificazioni delle risposte spettrali
anche a distanza di alcune ore.
Imm. 3
DIV
A sinistra, esempio di finestra spettrale dopo trattamento con Ygrene Oib.
A destra risposta di finestra spettrale dopo trattamento di apparecchiatura infrarosso.
PIA
Nella persona sottoposta al test, alla fine del ciclo di trattamenti, si notava visivamente un netto miglioramento degli inestetismi causati dalla cellulite, la pelle
si mostrava più levigata, meno rugosa ed era notevolmente diminuita l’inestetica «buccia d’arancia».
CO
Inoltre la persona si sentiva in forma come non le capitava da tempo.
122
NV
EN
DIB
IL
E
GLI INESTETISMI DELLA CELLULITE
ATI
VA
Prova
Nelle foto nella pagina seguente quelle eseguite prima rilevano
delle macchie ipertermiche (zone
calde, colori rosa-viola) più o meno
sfumate che denotano la presenza di zone edematiche e sofferenza venosa. Si notano inoltre zone
ipotermiche (violacee e marrone/
nero) che denotano zone fredde e
poco irrorate.
NO
Consideriamo quanto riportato nel libro “L’Acqua Specchio della Vita scienza e
conoscenza” di Ottaviano Costa, Dario Tessarotto, Carlo K. Cortella; Editoriale
Delfino.
Per l’eliminazione del Calcio (Ca), ad esempio, sono impiegate dall’organismo
macromolecole lipidiche che si accumulano in alcune zone sottocutanee, che
vengono poi a loro volta idratate per evitare concentrazioni saline eccessive (il
soggetto ingrassa e presenta ritenzione idrica con la contemporanea comparsa
di ampie zone di cellulite); oppure vanno a formare depositi cristallizzati sulle
giunture affaticando le articolazioni per la perdita di fluidità con conseguenti
dolori e blocchi.
Diventa di fondamentale importanza anche nell’estetica usare strumenti come
quelli a metodologia Ygrene Oib per contribuire ad eliminare l’acqua. In questo
caso per contribuire a combattere gli inestetismi causati dalla cellulite.
DIV
ULG
Le foto eseguite dopo un solo trattamento di apparecchiatura a metodologia Ygrene Oib di 30 minuti,
rilevate dopo mezz’ora dal trattamento, denotano un netto miglioramento delle zone trattate, solo
una leggera ritenzione idrica (zone
quasi omogenee con contorni sfumati).
PIA
Per sentirsi padroni del tempo
CO
Test effettuato presso il centro estetico di Stella Maris di San Marino da Silvia
Martinini e Fabrizio Cornacchiari
123
NV
EN
DIB
IL
E
ALCUNE PROVE NELL’ESTETICA
Inestetismi causati dalla cellulite
Addome dopo
ULG
ATI
VA
NO
Addome prima
Lato destro dopo
PIA
DIV
Lato destro prima
CO
Gluteo destro prima
Gluteo destro dopo
124
NV
EN
DIB
IL
E
TEST ED INFORMAZIONI SUI CAPELLI
E CUOIO CAPELLUTO
Una gioia mantenerli come piacciono
I capelli, benché non siano una cosa indispensabile, per uomini e donne sono
un aspetto estetico molto importante.
Le crisi perché sono in disordine o si stanno perdendo, sono grassi, sfilati, hanno la forfora, ecc. sono all’ordine del giorno, come la gioia se si riesce a mantenerli in ordine e a conservarli.
Spesso, molti problemi ai capelli derivano da una non buona microcircolazione,
da una carente ossigenazione del cuoio capelluto, da stress generalizzato.
Se questi fattori possono essere una delle cause o concause dei vostri problemi
a capelli e cuoio capelluto, Ygrene Oib sicuramente può aiutare.
Molte sono le conferme di ottimi risultati da parte di utilizzatori contro la forfora,
anche quella più ostinata.
NO
Imm. 1
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
Classificazione
dell’alopecia
androgenetica.
125
E
MANTENERE IL BENESSERE DEI CAPELLI
NV
EN
DIB
IL
Alopecia
L’analisi
Uno dei requisiti fondamentali per ottenere buoni risultati nei trattamenti per il
mantenimento dei capelli e del loro benessere è quello di effettuare un’analisi
corretta. I capelli, infatti, possono essere stressati o diradati per vari fattori, tra
cui: alopecia androgenetica; alopecia areata senza area; telogen effluvium.
Esistono casi in cui i capelli sono radi congenitamente (ipotrichie familiari).
Per poter arrivare ad un’analisi corretta occorre un’attenta osservazione dei
capelli caduti o delle anomalie, talvolta esami ematochimici, e sempre dei test
di semplice esecuzione come:
• il pull test;
• il wash test;
• il tricogramma.
NO
Il pull test consiste nell’esercitare una discreta trazione su alcune ciocche di
capelli e poi contare i capelli che vengono asportati; se il numero è superiore a
6 si può presumere il caso di telogen effluvium.
ATI
VA
Il wash test viene effettuato dalla persona che dovrà raccogliere i capelli che
cadono durante lo shampoo. L’esperto poi conterà i capelli tipo vellus e quelli
terminali, il rapporto tra i 2 indirizzerà l’analisi verso l’alopecia androgenetica o
verso il telogen effluvium.
Il tricogramma viene effettuato su una ciocca di capelli strappata secondo una
metodica particolare e definisce il rapporto tra capelli in anagen e catagen.
ULG
Per poter intervenire sull’alopecia conviene sempre rivolgersi a dei professionisti specifici del settore.
DIV
Degli ottimi risultati si sono avuti anche con l’uso di trattamenti biofrequenziali
Ygrene Oib.
Specialmente quando la perdita o le problematiche dei capelli era causata anche da uno stress eccessivo e/o per una scarsa microcircolazione ed irrorazione dei tessuti interessati.
La Forfora
CO
PIA
La forfora è un fenomeno molto diffuso, più di quanto si pensi, e colpisce in
modo particolare uomini tra i 15 e 60 anni, ma anche le donne non ne sono
esenti.
Si tratta di un problema che può mettere molto a disagio chi ne viene colpito,
non di rado capita che le persone colpite rinuncino a molti incontri galanti o d’affari, perché si sentono a disagio.
126
NV
EN
DIB
IL
E
Alcune cause
Le cellule del cuoio capelluto in un normale processo si rinnovano ogni 25/30
giorni. La desquamazione, che è l’effetto forse più visibile con la forfora, avviene in 3/4 giorni. E’ naturale che se la desquamazione ed il rinnovo avvengono
naturalmente in 30 giorni, è molto diluito. Questa alterazione al processo di
rinnovamento lo fa avvenire in 3/4 giorni e l’effetto diventa molto visibile.
Lo stress sia psicologico che fisico, l’alimentazione personale sbagliata o sbilanciata, le alterazioni ormonali, ecc. sono alcuni dei fattori all’origine di questo
problema.
Ma non vi sono solo problemi causati dal nostro comportamento: ci sono delle
concause che aumentano l’effetto, in caso di forfora il Pityrosporum Ovale, un
microorganismo di natura fungina presente normalmente sul cuoio capelluto,
trova le condizioni favorevoli per proliferare generando un ulteriore aumento
degli stati desquamativi.
Che tipo di forfora abbiamo? Grassa o Secca?
NO
In base allo stato di sebo che ricopre il cuoio capelluto si può stabilire se sia
forfora grassa o secca: in entrambi i casi la causa è un’eccessiva desquamazione.
ATI
VA
Forfora grassa
Seborroico è il termine per identificare il cuoio capelluto grasso.
La cosa più visibile sono delle squame untuose che rimangono sul cuoio capelluto, infatti le cellule morte si uniscono tra di loro e rimangono sul cuoio capelluto
trattenute dal sebo, dando quella spiacevole sensazione di sporco untuoso tra
i capelli. Spesso in questi casi la cute verso la fronte dà anche una sensazione
di antiestetico arrossamento.
CO
PIA
DIV
ULG
Forfora secca
In questo caso il cuoio capelluto è secco, non c’è sebo che trattenga le cellule
morte, infatti si staccano dalla cute come piccole squame farinose e si depositano sul cuoio capelluto, tra i capelli e cadono spontaneamente dando quella
spiacevole sensazione di nevischio, che si cerca sempre di eliminare prima di
ogni incontro.
127
NV
EN
DIB
IL
E
TEST SULLA CUTE E SUL CAPELLO
CON YGRENE OIB
Il test con Ygrene Oib è stato condotto con la finalità di osservarne gli effetti in
banda termica (distribuzione della microcircolazione) e multispettrale (spettro
cutaneo) sulla cute e sulla capigliatura.
E’ stato effettuato un singolo test di circa 45 minuti tenendo il soggetto ad una
distanza di circa 40 centimetri dall’apparecchiatura.
Gli effetti sono visibili di seguito.
VA
NO
Imm. 2
PRIMA
DIV
ULG
ATI
DOPO
CO
PIA
Nell’immagine 2, in alto, a destra e a sinistra, fronte del soggetto sottoposto al
test in banda visibile (normale foto). In basso si osserva, a sinistra, la microcircolazione prima dell’applicazione e, a destra, dopo un trattamento di circa 45
minuti di Ygrene Oib. I dati radiometrici rilevano un aumento di temperatura di
circa 1 °C ed una migliorata distribuzione dell’energia in banda termica sia sulla
fronte sia sull’attaccatura dei capelli.
128
E
Imm. 4
NV
EN
DIB
IL
Imm. 3
VA
NO
In queste immagini si osserva la distribuzione termica per cluster spettrali su
tutto il volto. A sinistra prima del trattamento, e a destra dopo l’applicazione di
Bio Frequenze con Ygrene Oib. Si noti come tutta l’area del volto (a destra)
si stia armonizzando ad una banda di colore viola-lilla. La distribuzione quasi
monocromatica indica un numero inferiore di livelli spettrali differenti ed una tendenza alla vibrazione su una frequenza fondamentale (viola-lilla) indotta dalla
risonanza con apparecchiatura Ygrene Oib.
Analisi delle variazioni tra prima e dopo
Ygrene Oib. Le zone colore “brown”
sono quelle maggiormente interessate
dai cambiamenti. Inserendo l’immagine
prima come canale 1 e la successiva
come canale 2 in un diagramma tipo
“scatterplot” (figura successiva) si osserva uno spostamento più omogeneo
nell’area verde corrispondente al canale
2 (immagine dopo Ygrene Oib).
PIA
DIV
ULG
ATI
Imm.
5
CONSIDERAZIONI
Gli effetti della biorisonanza con Ygrene Oib sembrano migliorare il livello di
microcircolazione periferica e lo spettro
cutaneo, favorendo il naturale afflusso
di energia anche al cuoio capelluto.
CO
Diagramma scatterplot tra prima
(ch1) e dopo (ch2).
129
E
PER IL WELLNESS
NV
EN
DIB
IL
EFFETTI DELLE CALZATURE YGRENE OIB (YO-100)
NO
Immagine termografica e spettro corporeo di un soggetto femminile di 40 anni in
buona salute, prima di indossare le calzature con YO-100 in grado di emettere
un opportuno insieme di onde elettromagnetiche appartenenti al campo degli
infrarossi con lunghezza d’onda da 8 a 15 micron, visibili in Fig. 1 (termografia)
e in Fig. 2 (immagine spettrale e relativo grafico probabilistico).
VA
Imm.
1
DIV
ULG
ATI
Immagine 1 - Termografia in due parti, prima che il soggetto indossi le calzature.
Si notano diverse aree ipotermiche comprese tra lo stomaco e il torace.
Imm.
2
CO
PIA
Immagine 2 - Immagine nel dominio delle frequenze, a sinistra, e grafico della
curva spettrale a destra, prima che il soggetto indossi le calzature. Si nota una
forte dispersione (picco più piccolo a destra) e una diversa curva di ponderazione.
Dopo 10 giorni di uso continuo delle calzature, il soggetto è stato riesaminato.
NOTA: Immagine 3, di rilevanza più che le termo-immagini, sono le immagini
spettrali che ci offrono informazioni interessanti sugli spostamenti di frequenza
e sul picco di emissione corporea.
130
E
NV
EN
DIB
IL
Imm.
3
NO
Immagine 3 - Spettro corporeo dopo 10 giorni con calzature YO-100. Si nota
uno sbilanciamento tra sopra e sotto delle curve spettrali. La parte del torace si
sta bilanciando ed il picco di dispersione è scomparso. Le gambe e soprattutto
i piedi si sono spostati in frequenza, come si nota dalla colorazione violacea.
La biorisonanza con le calzature non ha ancora agito completamente e, molto
probabilmente, l’organismo non ha ancora trovato il giusto equilibrio ma sta
lavorando, come si vede nella parte superiore.
ATI
VA
NOTA: osservando attentamente lo spettro tra il sopra ed il sotto del copro
dell’immagine 3, si nota che le calzature hanno contribuito principalmente al
bilanciamento della parte alta del corpo, fattore che va a confermare quanto
applicato nella scuola orientale dei meridiani, ossia la linea diretta di canali che
attraversano il corpo.
Imm.
4
PIA
DIV
ULG
Dopo 20 giorni, il soggetto che ha sempre indossato queste calzature, riferisce
di sentirsi in ottima forma e molto carico energeticamente. Si è proceduto ad un
altro rilievo come i precedenti (Immagine 4).
CO
Immagine 4 - Spettro dopo 20 giorni con calzature YO-100. Si nota un notevole
progresso nel bilanciamento spettrale, con un’intensificazione delle medie e
basse frequenze. La dispersione di energia verso l’ambiente è irrilevante. Le
due curve sono simili, anche se non uguali.
131
NO
Imm.
5
NV
EN
DIB
IL
E
Il soggetto è stato ricontrollato dopo 30 giorni di uso continuo delle calzature e ci
ha riferito di sentirsi in splendida forma fisica, come non si sentiva da tempo. Si
è proceduto ad un altro rilevamento in immagini 5 (termografia) e 6 (spettro).
Imm.
6
DIV
ULG
ATI
VA
Immagine 5 - Termografia dopo 30 giorni di uso continuo delle calzature con
Ygrene Oib. Si nota un notevole aumento della temperatura corporea e del
flusso energetico, con un miglioramento della microcircolazione estesa a tutto
il corpo.
CO
PIA
Immagine 6 - Spettro dopo 30 giorni di uso continuo delle calzature Ygrene Oib.
Si nota un notevole miglioramento nei due spettri, molto simili tra loro, con una
lieve intensificazione delle medie e basse frequenze.
Questa fase sperimentale ha avuto lo scopo di rendere evidente l’andamento
del flusso energetico dell’organismo dopo l’uso delle calzature con all’interno il
materiale Ygrene Oib 100.
L’apparecchiatura utilizzata per il rilevamento consiste in una telecamera termica di nuova generazione con tecnologia FPA (focal - plane - array), essa
fornisce immagini di tipo qualitativo ed è in grado di evidenziare la più piccola
variazione di flusso, nell’ordine di qualche centesimo di grado.
132
NV
EN
DIB
IL
E
Calzature impermeabili al freddo
realizzate con il materiale“Ygrene Oib-100”
studio dell’Istituto Tecnologico dell’Abbigliamento
NO
Studi dimostrano che il YO-100 emette un insieme di deboli onde elettromagnetiche di lunghezza d’onda compresa tra le frequenze del visibile e le deboli
microonde, con maggiore emissione della componente infrarossa. Questo insieme di onde risulta in grado di stimolare, mediante fenomeni che potremmo
definire come di risonanza, la microcircolazione e di determinare, conseguentemente alla migliorata microcircolazione (e non solo per una pura e semplice
trasmissione di calore da YO-100 al corpo umano) un incremento locale della
temperatura corporea grazie al maggior afflusso di sangue. Allo scopo di verificare se e in quale misura le calzature realizzate con YO-100 siano in grado
di innalzare la temperatura a livello dei piedi di uomini sani, abbiamo effettuato
questo test nella stagione invernale in presenza di temperature esterne estremamente basse.
Le calzature impermeabili al freddo sono state realizzate con il materiale Ygrene Oib-100 (YO-100) che risulta presente in tutto il rivestimento interno e nella
soletta.
DIV
ULG
ATI
VA
1. Calzature impermeabili al freddo realizzate con YO-100 (modello 1.78Clo
color verde militare e modello 1.62Clo color giallo-marrone).
2. Calzature in pelle, nuove, con l’interno in pelo (tipo 78) senza YO-100
(modello 2.1Clo).
3. Calzature in pelle, usate per un periodo di un anno, con l’interno in pelo (tipo
78) senza YO-100 .
4. Le calzature di controllo (tipo 78 sia nuove che usate) presentavano le me-
desime caratteristiche delle calzature con YO-100.
5. Strumento per la misurazione automatica della temperatura corporea, co-
stituito da un trasduttore di temperatura, un registratore automatico di dati
e un’unità principale. L’intervallo di raccolta dati può essere stabilito di volta
in volta secondo le necessità della ricerca, con una durata di raccolta dati
fino a 12 ore. L’accuratezza della misurazione è ± 0.1°C.
Metodi
CO
PIA
1. Test sulla ritenzione di calore
Eseguito su 6 soggetti di sesso maschile in buona salute che indossavano un
comune cappotto invernale. Due di loro indossavano le calzature YO-100 impermeabili al freddo (tipo 1.78Clo), due portavano le calzature nuove in pelle
tipo 78 con l’interno in pelo senza YO-100 T e i rimanenti due le scarpe usate in
pelle tipo 78 con pelo all’interno e senza YO-100.
I soggetti stavano seduti all’esterno ove era presente una temperatura ambientale di circa (meno) -20 °C, e dopo 1.5 - 2 ore veniva misurata la temperatura
corporea a livello delle dita dei piedi.
133
NV
EN
DIB
IL
E
2. Test sull’incremento di temperatura
Alcuni soggetti indossavano le calzature impermeabili al freddo con YO-100 e
altri le calzature di controllo (tipo 78 nuove e usate). I soggetti sono stati divisi in
due gruppi: un gruppo è rimasto seduto a riposo, l’altro ha eseguito attivamente
esercizi fisici per 30 minuti seguiti da 30 minuti di riposo, poi una corsa a piedi
per una distanza di 6 chilometri. Si è quindi misurata la temperatura a livello
delle dita dei piedi e la differenza di temperatura tra i soggetti che indossavano
calzature YO-100 e quelle di controllo (sia nuove che usate), al fine di valutare
la capacità del materiale YO-100 di generare un effetto di riscaldamento e/o
minor raffreddamento locale del corpo.
NO
Risultati
Confronto tra le calzature YO-100 e le calzature di controllo nella capacità di
ritenzione del calore. L’immagine 1 mostra le modificazioni della temperatura
misurata a livello delle dita dei piedi dei soggetti che indossavano le calzature
con YO-100 e di quelli che portavano le scarpe in pelle tipo 78 nuove e usate. E’
risultato che la capacità di ritenere il calore delle calzature YO-100 era simile a
quella delle scarpe in pelle tipo 78 nuove e lievemente migliore di quelle usate.
ULG
ATI
VA
Imm. 1
DIV
Nel test sull’incremento di temperatura si è misurata la temperatura a livello del
dorso del piede di tutti i sei soggetti in condizioni di riposo a 10, 30 e 60 minuti
dopo l’inizio del test. I risultati sono stati analizzati statisticamente effettuando
un T-test per campioni appaiati. La tabella 1 mostra che la temperatura dei piedi
dei soggetti con le calzature YO-100 era superiore a quella di coloro che indossavano le calzature di controllo. La differenza media risultava di 2 - 4 °C.
PIA
Tabella 1 - valori di temperatura misurati in tempi diversi
Tempo
27
28
Numero dei soggetti
29
30
31
32
Media
Valore T
P
0.1
2.5
4.0
4.3
4.3
1.2
2.67
1.71
<0.01
1.6
2.3
2.9
4.7
4.7
1.1
3.27
2.21
<0.01
60 min.
2.9
1.7
2.6
5.9
5.9
1.4
3.60
2.30
<0.01
CO
10 min.
30 min.
134
Imm. 3
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Imm. 2
NV
EN
DIB
IL
E
Le curve dell’immagine 2 mostrano i cambiamenti di temperatura dei soggetti
che indossavano calzature con YO-100 e calzature di controllo, dopo lo svolgimento di una leggera attività fisica, con riposo e corsa. L’immagine 2 illustra
la curva di temperatura misurata a livello delle dita dei piedi, mentre nell’immagine 3 la temperatura è stata registrata a livello del dorso del piede. I risultati
ottenuti indicano che la temperatura delle dita e del dorso del piede, dopo un
leggero esercizio fisico, era più elevata in chi portava calzature YO-100 rispetto
ai controlli, suggerendo che il materiale YO-100 possa determinare indirettamente un effetto “calore”. Inoltre, dopo un intenso sforzo fisico come una corsa
di 6 chilometri, la temperatura dei piedi dei soggetti con calzature di controllo
raggiungeva i 37 °C a livello delle dita e 40 °C sul dorso del piede. Invece, nei
soggetti con calzature YO-100 la temperatura risultava più bassa di circa 3 - 4
°C rispetto all’impiego di calzature di controllo, indicando così che YO-100 non
contribuisce a innalzare la temperatura durante lo svolgimento di un intenso
sforzo fisico, ma, semmai, la limita.
135
E
Meccanismi e proprietà della ritenzione di calore delle calzature
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
Nelle comuni calzature invernali la ritenzione di calore è dovuta alla presenza di
un materiale isolante che permette solo un limitato ricircolo di aria per impedire
che il calore del piede venga disperso all’esterno. In genere, l’entità del calore
trattenuto dallo strato isolante è proporzionale anche alla quantità di aria contenuta nello stesso strato isolante. Maggiore è la quantità di aria trattenuta e
maggiore è lo spessore dello strato isolante e, così, più elevato sarà l’indice di
ritenzione di calore, seppure ciò sia vero solo fino a un determinato spessore
al di sopra del quale l’entità di calore ritenuto non aumenta. Questa modalità di
ritenzione di calore è definita “ritenzione passiva di calore”.
Il riscaldamento dei piedi dipende dal calore e dalle sostanze nutritive apportate
dalla circolazione sanguigna. Dall’utilizzo dei nutrienti si genera calore che reintegra le perdite e mantiene in equilibrio il calore di tutto l’organismo dopo i processi di ossidazione. Se la circolazione del sangue viene incrementata, specie
la microcircolazione, l’organismo ha a disposizione una quantità tale di calore
da prevenire fenomeni di congelamento in presenza di temperature esterne rigide (“ritenzione attiva di calore”). Le comuni calzature presentano solo la ritenzione passiva di calore ed una riduzione della dispersione di calore nel tempo
per mezzo di strati puramente isolanti; tuttavia, al diminuire della temperatura
dei piedi ciò causa a sua volta un ulteriore rallentamento della microcircolazione
e quindi la perdita di questo importante meccanismo di compensazione - regolazione attiva della temperatura.
Le calzature Ygrene Oib possiedono all’interno uno strato di materiale YO-100
in grado di emettere un opportuno insieme di onde elettromagnetiche appartenenti al campo degli infrarossi con lunghezza d’onda di 8 ÷ 15 µm e con tasso
di biorisonanza dell’84%. L’organismo umano emette anch’esso onde infrarosse di 2,5 ÷ 15 µm e, come sostiene la legge di Jeiahoph, un corpo che bene
emette altrettanto bene assorbe. Quindi le frequenze emesse dal materiale YO100 saranno sicuramente armonizzate dall’organismo umano con conseguente
miglioramento della microcircolazione. I test eseguiti sui topi hanno confermato
che YO-100 può aumentare in modo significativo la microcircolazione. I dati
dell’immagine 1 mostrano che la ritenzione di calore delle calzature Ygrene
Oib è simile a quella delle calzature nuove tipo 78, ma osservando la tabella 1
emerge che le calzature Ygrene Oib, a differenza delle calzature di controllo,
hanno la proprietà di incrementare la temperatura dei piedi di 2 - 4 °C, migliorando la circolazione sanguigna.
CO
PIA
Proprietà di regolazione della temperatura delle calzature YO-100
Il materiale YO-100 ha la capacità di migliorare la circolazione sanguigna, fatto
che si traduce in un aumento della temperatura corporea. Viene ora spontanea
una domanda: questo “effetto calore” non potrebbe essere eccessivo, specie
dopo una corsa o un’attività fisica in genere? Per tale motivo il test è stato effettuato in diverse condizioni di attività. L’immagine 2 mostra che la temperatura
dei piedi dei soggetti che indossavano calzature Ygrene Oib era superiore a
quella dei controlli durante un’attività fisica di media intensità.
136
NV
EN
DIB
IL
E
Tuttavia, nello svolgimento di uno sforzo fisico maggiore, quale una corsa di 6
chilometri, la temperatura dei piedi di coloro che portavano calzature Ygrene
Oib era inferiore rispetto ai controlli. Questo suggerisce che il materiale YO100 possa svolgere proprio un’azione di regolazione della temperatura. Infatti,
quando ci si trova in presenza di temperature basse YO-100 determina indirettamente un aumento della temperatura dei piedi, prevenendo così fenomeni
di congelamento; d’altra parte quando l’organismo è sottoposto ad un’intensa
attività la temperatura dei piedi viene ridotta. Si può ipotizzare che le scarpe con
Ygrene Oib regolarizzino e migliorino la circolazione.
Istituto Tecnologico dell’abbigliamento
VA
NO
Imm. 4
Si nota nella figura che
il piede con Ygrene Oib
a 20° C sotto zero si
mantiene più caldo di
quello senza
Senza Ygrene Oib
ATI
Con Ygrene Oib
DIV
ULG
Prove termocaloriche.
Senza Ygrene Oib
PIA
Con Ygrene Oib
CO
Le prove termocoloriche, confermano che Ygrene Oib può contribuire per un
equilibrato bilanciamento della temperatura corporea.
137
E
NV
EN
DIB
IL
YGRENE OIB
NEGLI AMBIENTI CONFINATI
ALCUNE PROVE
Si armonizza
nell’ambiente.
ULG
ATI
VA
NO
Per un miglior lavoro
in ufficio, aiuta la concentrazione e
contribuisce a migliorare l’operatività.
DIV
Per un miglior studio
aiuta la concentrazione e l’attenzione.
Considerazioni sui test ambientali
CO
PIA
Il miglioramento delle Bio Frequenze nell’ambiente abitativo o del luogo di lavoro ove risiedono le persone, sembra poter migliorare lo stato di benessere nonché la predisposizione naturale del soggetto alle attività giornaliere di routine.
La sperimentazione ha fornito dati che pongono l’apparecchiatura Ygrene Oib
al centro delle attenzioni come strumento naturale indispensabile, da utilizzarsi giornalmente negli ambienti abitativi e nei luoghi di lavoro, di svago e negli
ambienti predisposti al relax, alle strutture sportive, per favorire il benessere
psicofisiologico delle persone che vi sostano.
138
NV
EN
DIB
IL
E
Effetti dell’Ygrene Oib a distanza in spazi chiusi con persone
Ambienti domestici e luoghi di lavoro (ambienti confinati)
Soggetto ripreso in area abitativa
NO
Un soggetto donna, con ridotte capacità di deambulazione e costretto a stare
per molte ore in casa seduto su una sedia a rotelle, è stato sottoposto all’azione
attiva di Ygrene Oib con una regolazione a bassa intensità per due ore a più di
2 metri di distanza.
Le finalità di tale sperimentazione sono state quelle di osservare gli adattamenti
biospettrali e termici nell’ambiente e sul soggetto, e annotarne eventuali modificazioni relazionabili ad un possibile miglioramento della qualità spettrale in
spazi chiusi.
Per tale sperimentazione non sono state, volutamente, create le condizioni di
circolo o ricambio d’aria, naturale o forzata, per non alterare il dato sperimentale
di natura radiometrica.
L’erogazione è durata 2 ore, e sono state riprese 3 immagini, rispettivamente:
VA
1° - prima di accendere l’apparecchiatura Ygrene Oib;
2° - subito dopo lo spegnimento della stessa (2 ore dopo);
3° - a distanza di 2 ore con apparecchiatura spenta.
ATI
Le immagini di base in formato “raw” (non ancora elaborate) e di seguito riportate, mostrano le tre fasi descritte. Si aggiunge, inoltre, una quarta immagine
rappresentante l’Ygrene Oib in funzione nell’ambiente durante la sperimentazione.
Imm. 2
PIA
DIV
ULG
Imm. 1
CO
Immagine 1 - sopra a sinistra
con Ygrene Oib in OFF prima
della prova.
Immagine 2 - sopra a destra
dopo 2 ore di trattamento
ambientale con Ygrene Oib.
139
Imm. 4
Immagine 3 - sopra a sinistra dopo
due ore dallo spegnimento dell’apparecchio Ygrene Oib.
NV
EN
DIB
IL
E
Imm. 3
Immagine 4 - sopra a destra l’apparecchiatura Ygrene Oib al momento
dello spegnimento in ON.
Imm. 2b
DIV
ULG
ATI
Imm. 1b
VA
NO
Nelle immagini che seguono si mettono in evidenza con colori della palette
spettrale, i cambiamenti sul soggetto e sull’ambiente unitamente ad una rappresentazione tipo “scatter-plot” a destra in basso, che mostra l’area principale di
azione in corrispondenza dell’area che comprende il soggetto.
Imm. 4b
CO
PIA
Imm. 3b
140
Dall’alto verso
il basso
le tre immagini
spettrali relative
alle fasi
della sperimentazione e l’area
“scatter-plot”
di maggiore densità spettrale
ed energetica (in
basso a destra).
Le aree con
maggiore densità
sono colorate
in verde
e le maggiori in
rosso scuro.
E
1c
Imm. 1c - Curva spettrale tra 8 e 14
micron prima dell’azione attiva con
Ygrene Oib.
NV
EN
DIB
IL
1d
Imm. 1d - Disponibilità di frequenze
biocompatibili nell’ambiente. Prima
dell’azione attiva con Ygrene Oib.
2d
ATI
VA
NO
2c
ULG
Imm. 2c - Curva spettrale tra 8 e 14
micron dopo 2 (due) ore di azione attiva con Ygrene Oib.
Imm. 2d - Si evidenzia un incremento
della disponibilità nell’ambiente di frequenze biocompatibili. Dopo 2 ore di
Ygrene Oib
3c
PIA
DIV
3d
CO
Imm. 3c - Curva spettrale tra 8 e 14
micron a 2 ore di distanza dalla fine
del trattamento con Y.O. in OFF.
Imm. 3d - Si evidenzia un ulteriore incremento della disponibilità nell’ambiente di frequenze biocompatibili.
Dopo 2 ore dalla fine del trattamento.
141
E
Considerazioni sull’inviluppo spettrale
Imm. 5 - Report
radiometrico in riferimento
all’immagine 1.
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
Nei tre grafici precedenti in cui viene mostrato lo spettro di ogni immagine, si
nota come nella 2° e 3° curva via sia stato effettivamente un aumento dell’energia radiante, essenzialmente dovuto all’aumento di temperatura nell’ambiente
per opera dell’apparecchiatura e, soprattutto, una distribuzione spettrale con
andamento maggiormente lineare, ovvero con meno picchi ed avvallamenti.
Questo denota un miglioramento della distribuzione e un allargamento della
base spettrale delle energie ambientali e sul soggetto presenti prima della sperimentazione, il che favorisce un clima dove il soggetto sosta, più ricco di Bio
Frequenze bilanciate alla frequenza di risonanza umana ottimale.
Test radiometrico della distribuzione energetica prima e dopo trattamento con
Ygrene Oib (delle immagini 1 e 3).
Imm. 6 - Report
radiometrico in riferimento
all’immagine 3.
142
NV
EN
DIB
IL
E
AMBIENTE TRATTATO CON YGRENE OIB
SENZA PERSONE
Un ambiente domestico privo di persone è stato irrorato con Bio Frequenze a
bassa intensità per circa mezz’ora. Sono state riprese immagini prima, durante
e dopo 2 ore dalla fine del trattamento.
Le immagini che seguono riprese nell’intervallo spettrale tra 8 e 14 micron in un
intervallo di temperatura compreso tra 19 e 31 °C mostrano i risultati del test.
Immagine
nel visibile.
VA
Imm. 2
NO
Imm. 1
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
Imm. 3
143
Imm. 4
NV
EN
DIB
IL
E
Imm. 5
ULG
ATI
VA
NO
Imm. 6
CO
PIA
DIV
Profilo spettrale dell’ambiente nelle due diagonali prima del trattamento (immagine in alto a sinistra con spettro grafico in nero a destra - profilo 1), ed a distanza di 2 ore dal trattamento (immagine in basso a sinistra con spettro colore
rosso a destra - profilo 2).
E’ evidente un incremento dell’energia e soprattutto una stabilizzazione e armonia delle frequenze nell’ambiente che tendono all’osmosi, come si nota dall’andamento più lineare del grafico colorato in rosso. Profilo 2 dopo trattamento con
generatore (BFS) Ygrene Oib.
144
Imm. 7
NV
EN
DIB
IL
E
Imm. 8
NO
Rumore termico prima del trattamento a sinistra, immagine 7
e dopo 2 ore, immagine 8, a destra.
VA
Correlazione tra l’intensità termica e la frequenza nell’ambiente rilevata sui
pixel delle immagini prima e dopo il trattamento.
CONCLUSIONI
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
Dopo 2 ore dall’irraggiamento nell’ambiente di Bio Frequenze da Ygrene Oib,
pur essendo aumentata la temperatura nell’ambiente di circa 1,5 °C il fattore
determinante che caratterizza le due situazioni è la normalizzazione della distribuzione energetica e spettrale nell’ambiente che, per quanto possa sembrare
assurdo, a fronte di un aumento di temperatura produce al contrario un’armonizzazione del rumore termico che, nella media dei valori, è addirittura più bassa rispetto all’inizio.
145
NV
EN
DIB
IL
E
L’ACQUA: FONTE DI VITA, BENESSERE, BELLEZZA
E MIGLIORI PERFORMANCE SPORTIVE
L’acqua ricopre gran parte della terra, l’essere umano ne è composto per più
dell’80%. L’acqua ha proprietà uniche ed è indispensabile alla vita, ma anche le
sue capacità sono soggette alle leggi che regolano la vita ed il benessere.
VA
NO
Quando beviamo acqua che non ha caratteristiche bioenergetiche coerenti non
assimiliamo i sali in essa disciolti e le informazioni portate dalle molecole d’acqua non sono in armonia con il nostro sistema energetico. Il nostro corpo si
adopera, allora, per eliminarne i soluti, che risultano solo una zavorra non assimilabile. Sprechiamo il liquido coerente delle nostre cellule per ristrutturarlo in
modo da idratare i tessuti che lo necessitano, creando paradossalmente una
disidratazione.
La nostra Energia è in grado di neutralizzare le Frequenze Nocive per un po’
di tempo, ma se siamo costantemente sottoposti ad esse e ad altri fattori inquinanti, nell’aria, nel cibo, ecc. il nostro sistema immunitario si indebolisce ed il
liquido interstiziale accumula tossine e sali inorganici difficili da eliminare.
A volte la cattiva qualità dell’acqua potabile porta a bere acqua minerale imbottigliata. Ma l’alto residuo fisso di alcune acque minerali è difficilmente assimilabile dal nostro organismo.
Infatti, solo i minerali legati organicamente ai cibi sono assimilabili. I minerali
presenti nelle acque a bassa energia non lo sono, inoltre sottopongono il corpo
ad uno sforzo metabolico per essere chelati e smaltiti.
ULG
ATI
Per l’eliminazione del Calcio (Ca), ad esempio, sono impiegate dall’organismo
macromolecole lipidiche che si accumulano in alcune zone sottocutanee, che
vengono poi a loro volta idratate per evitare concentrazioni saline eccessive (il
soggetto ingrassa e presenta ritenzione idrica con la contemporanea comparsa
di ampie zone di cellulite); oppure vanno a formare depositi cristallizzati sulle
giunture affaticando le articolazioni per la perdita di fluidità con conseguenti
dolori e blocchi.
CO
PIA
DIV
Tratto da “L’Acqua Specchio della Vita scienza e conoscenza” di Ottaviano Costa, Dario Tessarotto, Carlo K. Cortella; Editoriale Delfino.
146
E
Acqua trattata con Ygrene Oib
Imm. 2
Prima del trattamento
Subito dopo il trattamento
Imm. 5
Un quarto d’ora dopo
Imm. 6
ULG
ATI
VA
Imm. 4
Imm. 3
NO
Imm. 1
NV
EN
DIB
IL
L’acqua proveniente dalle normali tubature domestiche è stata trattata per 20
minuti con Ygrene Oib.
Le immagini che seguono mostrano una ciotola in vetro colma d’acqua ripresa
dall’alto. I cambiamenti termici e spettrali riguardano la porzione elettromagnetica in banda termica compresa tra 8 e 14 micron.
Mezz’ora dopo
Due ore dopo
Imm. 8
PIA
DIV
Imm. 7
Un’ora dopo
CO
Densità spettrale prima del
trattamento
Densità spettrale dopo due ore
dal trattamento
147
E
Imm. 10
NV
EN
DIB
IL
Imm. 9
Deviazione Standard dopo
il trattamento con Ygrene Oib.
NO
Deviazione Standard prima del
trattamento.
Imm. 12
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
Imm. 11
CO
Variazioni termiche e variazioni spettrali dopo un quarto d’ora.
148
Imm. 14
NV
EN
DIB
IL
E
Imm. 13
Prima
Dopo due ore
NO
Traccia delle particelle contenute in acqua prima del trattamento a sinistra e
dopo il trattamento Ygrene Oib, a destra. A sinistra prima del trattamento si notano più di 300 particelle sopra i 30 micron. Dopo il trattamento con Ygrene Oib
le particelle non sono apprezzabili, come si nota dall’immagine.
VA
Si può ipotizzare che Ygrene Oib contribuisca ad aiutare l’acqua ad acquistare
maggiore purezza.
ATI
Conclusioni
ULG
E’ interessante notare che nella terza immagine dopo un quarto d’ora, si ha
un’improvvisa variazione di spettro ed un calo di temperatura (apparentemente
di circa 3 °C) per ritornare nella normalità nelle immagini seguenti. Si nota anche un aumento della omogeneità della temperatura e dello spettro di emissione
che si stabilizza nell’ultima immagine. Il fenomeno dell’apparente peggioramento nelle prime fasi iniziali è un comportamento che di solito abbiamo riscontrato
anche in altri composti, soprattutto biologici e sull’essere umano.
DIV
La classificazione spettrale registra la presenza di 8 bande discrete all’inizio,
che diventano 10 nell’ultima immagine. Il grafico tipo “box-plot” mostra un miglioramento del bilanciamento spettrale e un aumento dell’energia nei tre colori
RGB che costituiscono i vari cluster conteggiati.
CO
PIA
E’ indubbio che a livello molecolare, la risposta elettromagnetica dell’acqua è diversa dalla situazione iniziale prima del trattamento con Bio Frequenze. Queste
ultime sembrano avere aiutato la “memoria” dell’acqua che ne conserva traccia
nel suo spettro di emissione, riportandola ad una purezza naturale.
149
NV
EN
DIB
IL
Modalità sperimentali
E
Test multiplo acqua
ATI
VA
NO
Nella sperimentazione che segue sono stati utilizzati 4 recipienti in vetro contenenti acqua del rubinetto di casa in eguale misura.
Le quattro ciotole d’acqua sono state messe a circa 2 metri di distanza l’una
dall’altra, e sono state riempite con la medesima acqua proveniente da una
caraffa, anch’essa in vetro, preventivamente riempita.
Due dei recipienti sono stati trattati con Ygrene Oib e due, di controllo, non sono
stati trattati. Nella sperimentazione sono state introdotte le seguenti variabili
sperimentali per ogni contenitore:
1° recipiente contenente acqua è stato posizionato a parte e NON è stato trattato in nessun modo,
2° recipiente contenente acqua è stato immerso in un avvolgimento formato da
un filo di collegato a corrente 230 Volts alla quale è collegata una lampada di
tipo alogeno da 60 Watt di potenza. L’avvolgimento circoscrive il recipiente e la
lampada è a circa venti centimetri dallo stesso,
3° recipiente anch’esso come il precedente si trova immerso dal campo elettromagnetico generato da una lampada alogena uguale come nel 2° recipiente.
Sopra questa ciotola a circa 30 centimetri di distanza è situato anche il generatore di Bio Frequenze Ygrene Oib attivo a bassa intensità. Il trattamento è
durato 20 minuti circa,
4° recipiente è stato trattato unicamente con Bio Frequenze di Ygrene Oib per
circa 20 minuti.
DIV
ULG
Sono state registrate immagini in banda termica tra 8 e 14 micron a intervalli
regolari e rispettivamente:
Prima del trattamento
Subito dopo il trattamento
Dopo ¼ d’ora
Dopo mezz’ora
Dopo 1 ora
Dopo 2 ore
Dopo 4 ore
CO
PIA
Il monitoraggio è stato applicato in egual misura, sia alle ciotole trattate con
Ygrene Oib che a quelle non trattate che fungono da controllo.
150
Acqua NON trattata più
lampada alogena da 60 W
NO
Acqua NON trattata
NV
EN
DIB
IL
E
Fotografie nel visibile delle 4 ciotole d’acqua utilizzate
Acqua trattata solo
con Ygrene Oib
VA
Acqua trattata con
Ygrene Oib più lampada
alogena da 60 W
Range della
Temperatura
ULG
ATI
Immagini in sequenza acqua non trattata
PIA
DIV
Acqua NON trattata
(inizio)
CO
Acqua NON trattata
dopo 1 ora
Acqua NON trattata
dopo un quarto d’ora
Acqua NON trattata
dopo mezz’ora
Acqua NON trattata
dopo 2 ore
Acqua NON trattata
dopo 4 ore
151
NV
EN
DIB
IL
E
Acqua + lampada alogena 60 watt non trattata
Acqua + L.A. 60W NON
trattata dopo ¼ d’ora.
Acqua + L.A. 60W NON
trattata dopo 1 ora.
Acqua + L.A. 60W NON
trattata dopo 2 ore.
VA
NO
Acqua + L.A. 60W NON
trattata (inizio).
Acqua + L.A. 60W
trattata dopo mezz’ora.
Acqua + L.A. 60W
trattata dopo 4 ore.
ULG
ATI
Acqua + lampada alogena 60 watt trattata con Ygrene Oib
PIA
DIV
Acqua + L.A. 60W
trattata dopo 20 minuti.
CO
Acqua + L.A. 60W
trattata dopo 1 ora.
Acqua + L.A. 60W
trattata dopo ¼ d’ora.
Acqua + L.A. 60W
trattata dopo mezz’ora.
Acqua + L.A. 60W
trattata dopo 2 ore.
Acqua + L.A. 60W
trattata dopo 4 ore.
152
E
Acqua subito dopo trattata per 20 minuti.
ULG
ATI
VA
NO
Acqua prima trattamento con Ygrene Oib.
NV
EN
DIB
IL
Acqua trattata solo con Ygrene Oib
Acqua trattata dopo mezz’ora.
PIA
DIV
Acqua trattata dopo un quarto d’ora.
CO
Acqua trattata dopo 1 ora.
Acqua trattata dopo 2 ore.
153
Acqua trattata dopo 4 ore.
E
NO
NON trattata + lampada alogena dopo 4
ore (389 particelle con media di 154.96).
DIV
ULG
ATI
VA
Acqua NON trattata dopo 4 ore
(353 particelle con media di 159.57).
NV
EN
DIB
IL
Differenze
CO
PIA
Acqua trattata con Ygrene Oib + lampada Acqua trattata solo con Ygrene Oib dopo
alogena dopo 4 ore (376 particelle con
4 ore (534 particelle con media di 140.84).
media di 140.97).
154
E
Acqua NON trattata + lampada alogena
dopo 4 ore.
ULG
ATI
VA
NO
Acqua prima trattamento con Ygrene Oib.
NV
EN
DIB
IL
Distribuzione particelle grossolane
con reti neurali
DIV
Acqua trattata con Ygrene Oib + lampada
alogena dopo 4 ore.
Acqua trattata solo con Ygrene Oib
dopo 4 ore.
Conclusioni
CO
PIA
Dal test sperimentale eseguito si possono trarre le seguenti considerazioni:
1. L’acqua non trattata non ha subito particolari modificazioni nel tempo se non
un graduale aumento della temperatura di circa 0.4/0.8 °C.
2. L’acqua trattata con la lampada alogena da 60 Watt non ha riportato varia-
zioni degne di rilievo. In entrambi i casi, compreso il precedente, l’acqua del
contenitore presenta solo una leggera disomogeneità di distribuzione dello
spettro con l’area superiore leggermente più emissiva della parte inferiore.
155
NV
EN
DIB
IL
E
3. L’acqua trattata con lampada alogena + Ygrene Oib presenta una situazione
omogenea subito dopo il trattamento, ma nelle fasi successive tende a per-
dere parzialmente l’equilibrio spettrale. In altre parole, anche se non sappia-
mo con precisione come i campi elettromagnetici abbiano interagito all’in-
terno del sistema Acqua Lampada - Ygrene Oib, sembrerebbe che l’effetto
“riverbero” di risonanza spettrale che normalmente si genera nei sistemi mo-
lecolari che sono stati esposti per un certo periodo di tempo a Ygrene Oib,
venga smorzato, attenuato, ridotto, dall’interferenza dell’elettrosmog.
4. L’acqua trattata unicamente con Ygrene Oib, al contrario, riporta l’effetto di
“riverbero” della risonanza anche dopo 4 ore mostrando un miglioramento
generale della distribuzione della temperatura e dello spettro. Rispetto all’ini-
zio, dopo 2 e 4 ore si osservano variazioni di 1.0/1.5 °C con buona omo-
geneità della densità spettrale. Si conferma, come da esperienza preceden-
te, un leggero effetto inversione, ovvero di peggioramento dello spettro, a
circa ¼ d’ora e mezz’ora dall’inizio ed un graduale miglioramento nelle fasi
successive.
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Nelle analisi che seguono si mostrano le differenze del numero di particelle
estranee (calcare ed altre sostanze disciolte) nell’acqua. Si osserva che l’acqua
trattata con Ygrene Oib, sia nel test con la lampada alogena che in quello senza
la lampada, presenta un numero superiore di particelle di dimensioni inferiori
molto probabilmente parzialmente disciolte sia dal contributo calorico che dallo
spettro di frequenze. Il test con Reti Neurali identifica anche particelle non visibili
e bolle d’aria createsi nell’acqua. Si vede con chiarezza che rispetto all’acqua
non trattata, quelle trattate con Ygrene Oib presentano particelle molto più piccole. La rappresentazione viene fatta per aree quadrate di colore rosso e verde.
In rosso sono pixel meno emissivi rispetto al contesto, ed in verde più emissivi
e luminosi. L’effetto delle Bio Frequenze di Ygrene Oib sembra aver interessato
non solo l’area all’interno della ciotola, dove è contenuta l’acqua, ma anche le
zone limitrofe esterne, anch’esse irrorate con Ygrene Oib. L’ipotesi è che nelle
zone esterne, le polveri presenti si siano disgregate in particelle più piccole e
quindi più numerose. Questa azione è interessante e fa supporre una capacità
di diminuire il particolato presente nell’aria. Possiamo concludere comunque
che l’acqua interessata dallo spettro di frequenze di Ygrene Oib sembra reagire molto bene all’effetto risonanza disciogliendo, tra l’altro, le particelle solide
presenti. L’acqua unicamente trattata con Ygrene Oib è stata fatta bere per due
giorni a persona sofferente di colpi di tosse, con buoni risultati sulla mitigazione
del numero dei colpi stessi.
156
NV
EN
DIB
IL
E
OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI
IN NATUROPATIA
di Marco Lo Russo
(Naturopata, Docente Scuola Italiana di Naturopatia presso l’Istituto di Medicina Naturale di Urbino)
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Gli approcci naturopatici guardano sempre con sospetto alle “apparecchiature”
frutto della tecnologia moderna. Figlia dei tempi che furono la Naturopatia è attenta che tutto il suo agire si svolga nell’alveo di Madre Natura, dove difficilmente trovano posto le prometee pretese delle moderne impostazioni tecnologiche.
Con queste idee ben chiare ho intrapreso l’analisi delle apparecchiature che
sfruttano la tecnologia Ygrene Oib (bio-elettromagnetica) della quale ebbi notizia svariati anni or sono, tramite il lavoro della Giulia Boschi sulle metodologie
orientali. A quel tempo nonostante il notevole interesse suscitato in me da quegli scritti non potei dar corso ad alcunché, non riuscendo a disporre di nessuna
apparecchiatura. Solo un caso fortuito me ne ha dato in seguito l’occasione.
Le basi teoriche sulle quali si fonda questa tecnologia sono veramente salde,
provenendo dalla tradizione orientale, che insieme a quello indiano, rappresenta uno dei grandi sistemi naturopatici presenti ai giorni nostri.
Le antiche teorie dell’energia, del suo scorrere nel corpo (meridiani), del suo
tesaurizzarsi (organi), del suo trasformarsi (visceri), ecc. ecc. hanno permesso
di studiare l’uomo dal punto di vista scientifico non solo come struttura somatica
e funzionale, ma anche come struttura bio-elettromagnetica.
Per la tradizione orientale, l’esistenza dell’energia umana non solo è reale ed
inconfutabile, essendo l’elemento portante di tutto il loro agire sia preventivo sia
promozionale, ma è altrettanto certa la sua manipolabilità e la sua trasmissibilità.
Sono certo che questa consapevolezza con tutte le sue positive conseguenze
farà parte delle buone abitudini future per chi voglia mantenere un ottimale stato
di benessere. Logica conseguenza di questi presupposti teorici è stata l’analisi
dettagliata delle effettive emissioni bio-elettromagnetiche umane, sia nello stato
di benessere e malessere e in quell’iperstato che caratterizza certi praticanti di
tecniche energetiche (Qi Gong), presupposto funzionale perché sia possibile la
manipolazione e l’emissione volontaria dell’energia da parte dell’uomo.
Una volta concretamente vista, con il suo caratteristico imprinting bio-elettromagnetico l’ENERGIA UMANA, il pragmatico ingegno orientale ha messo a punto
degli apparecchi e dei materiali con una tecnologia in verità molto semplice con
un corpo emittente, formato da ossidi e sulfuri minerali (la tipologia e miscela
dei quali è oggetto di brevetto internazionale) in grado di replicare pressoché
fedelmente l’emissione bio-elettromagnetica umana. Questo, più l’intelligente
sfruttamento del noto fenomeno fisico della Risonanza, che si realizza anche
a livello delle strutture biologiche (biorisonanza) hanno permesso di mettere a
punto un’apparecchiatura veramente polifunzionale nell’ambito del benessere
umano.
I macchinari che sfruttano la metodica Ygrene Oib quindi sono utili non soltanto
in campo del mantenimento vero e proprio, ma anche in quello più propriamente preventivo (come vivere in ambienti sani, alimentarsi in modo appropriato
157
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
E
ecc), nonché promozionale e quindi di più specifica pertinenza naturopatica.
Tali apparecchiature e materiali possono essere estremamente utili nel promuovere uno stato di benessere generale, caratterizzato da un buon “equilibrio elettromagnetico”, elemento indispensabile per qualsiasi atteggiamento preventivo
vero e proprio. Per la naturopatia la causa fondamentale degli squilibri bioenergetici, che sono alla base delle più varie problematiche, è la STASI, cioè la
cattiva circolazione del sangue, dei fluidi corporei e dell’energia nelle sue varie
espressioni.
L’effetto primo dell’apparecchiatura in esame è quello di incrementare notevolmente la circolazione di quanto affetto da STASI agendo quindi in senso
benefico su qualsiasi stato. Da qui il suo uso, che può essere aspecifico, finalizzato vale a dire al benessere generale e a coadiuvare le varie problematiche,
oppure estremamente specifico, trattando i più svariati problemi, sfruttando il
trattamento di particolari zone corporee derivate da una mappatura zonale riflessa del corpo caratteristica di questa metodologia che per certi versi sfrutta e
semplifica la teoria dei meridiani e dei tradizionali ago-punti cinesi.
Pur sempre trovandosi di fronte ad un “apparecchio”, dal punto di vista naturopatico non possiamo quindi che accettarne sia la teoria che vi sottintende che
l’applicazione pratica dimostratasi veramente efficace.
La tecnologia moderna può certamente essere utile in ambito naturopatico, ma
per rispondere ai suoi criteri deve sviluppare applicazioni che non hanno effetti collaterali, che quindi rispettino l’ambiente interno all’uomo nonché quello
esterno, che siano utili sia in senso preventivo che di ripristino degli equilibri
bioenergetici.
Le apparecchiature che utilizzano la tecnologia Ygrene Oib rispondono certamente a tutte queste esigenze.
158
E
BIO FREQUENZE ED ENERGIE SOTTILI
NV
EN
DIB
IL
di Massimo Fulgini, Naturopata-Bioenergetico docente Scuola di Naturopatia SIMO Milano
VA
NO
Bio Frequenze ed energie sottili:
Facciamo un po’ di chiarezza
Da più di 25 anni mi interesso ed mi occupo del settore del benessere. Oltre
alla formazione base in Naturopatia e Bioenergetica, ho frequentato decine e
decine di seminari, corsi, incontri, stages di metodiche diverse.
Ogni volta che si parla di benessere, inevitabilmente si parla di energia.
Quell’energia, ahimè, non ancora misurabile, ma che ognuno di noi sente dentro e non sa definire. Frasi del tipo: sono cotto, mi manca energia, hai visto che
energia aveva il tipo durante il concerto, l’incontro di calcio, ecc. ci danno una
chiara visione di quanto ognuno di noi sente ma non può misurare scientificamente…
Proprio cosi, non si può spiegare un gusto se non lo si assaggia…
Con l’avvento delle tecnologie informatiche, che semplificano e velocizzano
l’accesso a tutte le informazioni, sempre più persone sono in grado di ricevere
risposte ad ogni tipo di richiesta; si legge di tutto, tutti scrivono di tutto ed apparentemente ognuno detiene la verità assoluta anche se spesso in contrasto con
le altre… penso che ognuno di noi possieda solo una parte di questo immenso
puzzle che si chiama energia. Nel mio piccolo ed in poche righe vorrei dare un
contributo in base all’esperienza maturata in questi anni, insieme a concetti ed
informazioni prese su testi vari (vedi bibliografia).
ATI
Materia ed energia
CO
PIA
DIV
ULG
Un grafico, pubblicato dallo Scientific American (rivista scientifica, vol. 12 n° 2),
dal titolo “The once and future Cosmos”, illustra le ipotetiche percentuali di energia/materia nell’universo ed afferma che:
• Il 70% è materia oscura
• Il 26% è materia oscura esoterica
• Il 4% è materia visibile e non luminosa
Pare proprio che quella che noi chiamiamo “materia” altro non sia che solo il
4%.
Niente male come inizio.
D’altronde, la fisica moderna da più di mezzo secolo ha scoperto che il Vuoto,
l’Universo e l’Uomo sono essenzialmente dei campi energetici.
Naturalmente non tutti concordano con queste tesi, ma i tempi stanno cambiando sempre più velocemente, nuove informazioni e sperimentazioni vengono
alla luce, facendo presupporre che sempre più scienziati riconoscano e proseguano tali ricerche.
Da non dimenticare che una schiera enorme di scienziati, studiosi, ricercatori
da Aristotele a Newton, Einstein, Heisenberg, Hahnemann, W. Reich, M. Rae,
SR. Sheldrake, L.Schroeder, Kirlian, A.F.Popp, N. Kozyrev tra i più conosciuti,
e tanti altri, hanno studiato e continuano a farlo, approfondendo la ricerca sulle
energie sottili.
159
E
Effetto denso-sottile
NV
EN
DIB
IL
Per comprendere l’effetto denso-sottile, dobbiamo ricondurci alle ricerche effettuate da W. Reich.
Da questi studi, si è proseguito e molti ricercatori sostengono che l’energia densa (per es. luce elettrica) è sempre accompagnata dall’energia sottile (quella
che non si misura). Se si sovrappongono degli strati molto sottili di materiali
conduttivi ed isolanti (collettore orgonico) e si posizionano in prossimità di campi
di energia fisica, l’energia sottile all’interno dell’accumulatore si comporta come
la corrente elettrica in un diodo; cioè passa solo da un verso e non dall’altro e
viene percepita sotto forma di “spinta”. Funziona come una sorta di “pompa” di
energie sottili.
NO
Conclusione: secondo molti ricercatori l’energia sottile entra dal primo strato
isolante e fuoriesce dall’ultimo strato conduttivo.
Infatti, ancora oggi per molti ricercatori gli esperimenti condotti con tutti i campi
di energia danno sempre il medesimo risultato: ogni energia densa (luce, elettricità, magnetismo, gravità, calore, ecc.) genera o è accompagnata da un flusso
di energia sottile.
L’energia sottile può contenere informazioni pure e/o impure.
VA
Frequenze-informazioni sottili pure ed impure
ULG
ATI
Per frequenze/informazioni pure si intendono tutte quelle vibrazioni che permettono alle cellule di riorganizzarsi e rigenerarsi autonomamente.
Esse “guidano” gli organismi viventi e sono presenti nel DNA sotto forma di
“memorie”.
Tali frequenze/informazioni vengono definite: sintropiche.
Le frequenze/informazioni impure, sono invece tutte quelle vibrazioni antitetiche
alla vita ed al benessere. Generano caos e perdita di informazioni corrette.
Sono spesso associate al dolore ed al sintomo.
Tali frequenze/informazioni vengono definite: entropiche.
Bio Frequenze
CO
PIA
DIV
Si definiscono Bio Frequenze la gamma di onde elettromagnetiche (o informazioni corrette) che hanno effetto sintropico e cioè che permettono alle cellule
di:
1. Assorbire energia densa da: calore, luce, gravità, colori, campi magne-
tici, elettrici, elettromagnetici dell’ambiente
2. Di trasformarla in energia sottile (bioenergia)
3. Di espellere, nell’ambiente, quelle frequenze/informazioni sottili ma im-
pure
160
E
Risonanza densa
NV
EN
DIB
IL
La risonanza densa è quella conosciuta in tutti i settori della fisica, chimica,
elettronica, musica, telecomunicazioni, ecc.
Il concetto sembra sia partito da un fisico olandese C. Huygens (1665) che,
costretto da una malattia, venne rinchiuso in una stanza per un lungo periodo.
Egli osservò il movimento assolutamente sincrono di due orologi a pendolo da
lui costruiti. Anche se uno dei due veniva bloccato manualmente, dopo circa
mezz’ora ritornava a muoversi in modo sincrono con l’altro.
Questo accadeva regolarmente, se entrambi erano appesi allo stesso muro.
Se però uno dei due veniva appeso sul lato opposto nella stessa stanza, perdeva il sincronismo e la risonanza.
Risonanza sottile
ATI
VA
NO
Passarono diversi secoli e F. A. Popp (ricercatore tedesco), studiando l’infinitesima attività luminosa (luce pulsante) emessa da due culture cellulari, scoprì
che anche se isolate tra loro da una lastra di quarzo trasparente ai raggi UV,
poco dopo, le due culture iniziavano a lampeggiare in modo sincrono, come
fossero una sola cellula.
Al contrario, se isolate da una lastra opaca, isolante dei raggi UV, lampeggiavano ma non in modo sincrono.
CONCLUSIONE: le cellule non solo emettono luce sotto forma di raggi UV, ma
attraverso questa comunicano tra di loro.
Popp ipotizzava che la luce (biofotoni) emessa dalle cellule venisse generata
dalla doppia spirale ad elica all’interno delle stesse, ovvero dal loro DNA.
ULG
Trascorrono gli anni e sempre più ricercatori scoprono le straordinarie somiglianze tra la doppia elica del DNA e la doppia spirale delle vecchie radio a
galena. Partono le ipotesi e gli esperimenti.
Biorisonanza
CO
PIA
DIV
Uno dei primi a parlarne è stato lo statunitense S. Hameroff dell’Università
dell’Arizona, il quale scopre che una parte della struttura esterna della cellula è
formata da un innumerevole gruppo di piccolissime spirali chiamate: “microtubuli”. Questi ultimi sono responsabili di tantissimi processi biologici ma soprattutto
sembra che funzionino con il principio della risonanza o Biorisonanza. Ricevono
informazioni e mutano continuamente la loro struttura per adeguare l’ambiente
interno a quello esterno, mantenendo l’equilibrio, un po’ come le vecchie radio
per mantenere la ricezione della stazione voluta.
La domanda sorge spontanea: da dove arrivano le informazioni?
La risposta: dall’interno e dall’esterno di un organismo vivente.
Per motivi di spazio diciamo solo che l’interno ha a che vedere principalmente
con l’ereditarietà, mentre l’esterno con tutto ciò che lo circonda.
Ricordo che esternamente ci sono fonti di perturbazioni o congestioni dense
161
NV
EN
DIB
IL
E
(elettrosmog, inquinamenti vari, eventi stressanti, ecc.) che causano prima congestioni sottili (bio-energetiche) e poi, per l’interazione denso/sottile, si riflettono
anche a livello denso (fisiche).
In conclusione, il nostro organismo deve continuamente combattere e difendersi per mantenersi in Vita.
Spesso, l’enorme numero di frequenze/informazioni entropiche (o impure) presenti nell’ambiente circostante costringe il nostro organismo a perdere la propria innata capacità sintropica di organizzarsi da sé.
Questo è l’inizio dei disturbi superficiali che se protratti nel tempo, potrebbero
sfociare anche in problematiche più gravi.
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Ygrene Oib
Si ipotizza che l’emissione di Bio Frequenze prodotte dalla metodologia Ygrene
Oib, entrando in biorisonanza con i microtubuli, permetta alle cellule di riconoscere le informazioni corrette (o sintropiche) e di trasmutarle in bioenergia
quindi in movimento, calore, processi biochimici (energie dense).
Tramite questo processo, ancora non completamente scoperto, l’essere umano
ripristina quei fattori biologici indispensabili al proprio benessere.
162
NV
EN
DIB
IL
E
RILIEVO ENERGETICO CON ELETTROFOTO KIRLIAN
ED UTILIZZO DI METODOLOGIA YGRENE OIB
Ricercatore: Ramponi dr. Luigi nato nel 1936, con laurea in lettere, residente
a Trento da oltre 25 anni svolge le sue ricerche nel campo della “Bioenergia Applicata”; nel 1987 approfondiva gli studi presso l’Institutes for the Achievement
of Human Potential, di Philadelphia. È più volte relatore in congressi nazionali
ed internazionali con il tema “Clinical Color Therapy” ed “Analisi dell’evoluzione
dell’energia nell’organismo umano attraverso l’elettrofoto Kirlian”. Ricordiamone
alcuni: 1990, presso il The Royal Hospital di Londra; 1991, presso l’accademia
delle Scienze Sovietiche a Mosca, dove ha incontrato i più stretti collaboratori
del prof. Kirlian; 1992, presso l’Harlaknigkrankenhaus di Monaco. Attraverso
uno scambio di informazioni con altri ricercatori nel campo della bioenergia è
fermamente convinto della validità di tali energie in una visione olistica.
PREMESSA
ULG
ATI
VA
NO
L’essere umano nella sua complessità agisce come una Dinamo (produce elettricità) e come un Accumulatore (assorbe elettricità) e di conseguenza i vari
organi ed apparati producono vari tipi di energia: cinetica, termica, onde alfa
– beta – teta – gamma e altre, ma in stretta sintonia con le onde energetiche
cosmiche. L’equilibrio energetico dei vari organi ed apparati costituisce il benessere psicofisico di ogni individuo. Partendo da questo presupposto e rimarcando il principio di Einstein che “tutta la materia animata e non animata è energia
condensata”, possiamo affermare che l’uomo come unità psicofisica riesce a
riequilibrare il suo campo energetico con svariate modalità e accanto all’utilizzo
di una vasta gamma di apparecchiature medicali e non medicali.
Fra queste apparecchiature posso affermare, come Operatore del Benessere
con oltre 30 anni di attività, la validità dell’apparecchiatura con metodologia
Ygrene Oib da me utilizzata come supporto energetico in problemi dichiarati.
CO
PIA
DIV
Soggetto A:
utilizzando i plantari con Ygrene Oib il riequilibrio bio frequenziale del soggetto
che li calza viene dedotto dall’esame dell’elettrofoto Kirlian effettuato al mattino
(vedi immagine 1) e quello effettuato alla sera (vedi immagine 2). Il soggetto
dichiara, grazie al loro utilizzo, di sentirsi in forma come non gli succedeva da
tempo.
Imm. 1
Imm. 2
163
E
Altri due casi recenti
NO
NV
EN
DIB
IL
Soggetto B:
l’individuo dichiara di soffrire da anni di uno stato ansioso: il suo campo energetico è disomogeneo (vedi immagine 3). Dopo 40 minuti di flusso bio frequenziale con apparecchiatura con metodologia Ygrene Oib (20 minuti sul capo, zona
1, a bassa intensità e 20 minuti sull’apparato digerente, zone 7-8), il suo campo
energetico si è riequilibrato (vedi immagine 4), ed il soggetto, dopo la seduta,
dichiara di avvertire uno stato di benessere generale.
Immagine 4
VA
Immagine 3
PIA
DIV
ULG
ATI
Soggetto C:
l’individuo sottoposto al test presenta irritazione al colon ed ai reni. L’elettrofoto
Kirlian (immagine 5) evidenzia una marcata carenza energetica in tali zone.
Dopo un trattamento con apparecchiatura con Ygrene Oib della durata di 40
minuti (20 minuti sull’addome in posizione supina, zona 8, e 20 minuti sul rene
in posizione prona, zone 10-11), il suo campo energetico si modifica in positivo
(immagine 6).
CO
Immagine 5
Immagine 6
164
E
Conclusione
NV
EN
DIB
IL
Da un’attenta analisi di una elettrofoto Kirlian dei punti terminali (dita) possiamo
ottenere tre distinte informazioni:
a) Leggeri problemi
b) Problemi non ancora importanti
c) Problemi derivanti da sovraccarico o da carenza energetica
Tutto questo poiché ogni dito rappresenta una parte del corpo e la fotografia
dell’energia emessa viene ad indicare lo stato di benessere o malessere di
quelle relative parti.
NO
Foto A) Persona in pieno benessere.
Quando una persona è sana, l’energia emessa dalla punta delle
dita è uniforme, distribuita come un anello.
ATI
VA
Foto B) Carenza di energia.
Se l’anello dell’energia mostra un’apertura significa che l’organo
del corpo corrispondente al dito interessato presenta una problematica a causa di una carenza energetica.
ULG
Foto C) Energia scura, intossicazione.
L’anello di energia di colore scuro ed intenso indica che questa
parte del corpo è sottoposta ad uno stato di stress del tipo alimentare, farmacologico, relazionale.
DIV
Foto D) Energia a tenaglia, pericolo
Nel caso in cui l’immagine energetica assuma una forma a tenaglia, sta ad indicare l’insorgenza di problemi più o meno gravi.
CO
PIA
Foto E) Energia a ciuffo (raggi).
L’immagine che si sviluppa a forma di ciuffo indica che l’organismo interessato è interamente sotto stress e la persona soffre di
nervosismo ed apprensione.
165
E
NV
EN
DIB
IL
TEST CON YGRENE OIB
SULL’AURA UMANA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
L’Aura umana rappresenta uno di quegli argomenti che la cultura occidentale
tradizionale considera attualmente “tabù”, comportandosi, nei suoi riguardi, né
più né meno come faceva, fino a non molti anni fa, con l’agopuntura. In linea di
principio non ci sarebbe nulla di strano se un organismo vivente formato da un
elevatissimo numero di cellule che interagiscono le une con le altre anche mediante segnali elettrici, interferisse in qualche modo, ad esempio elettricamente,
pure con l’ambiente che lo circonda; tuttavia la maggior parte delle persone non
vede niente attorno al corpo umano e ne deduce che non c’è nulla, dimenticando che dovrebbe dedurre ugualmente, per coerenza, che non esistono i segnali
televisivi e le onde radar, perché anch’essi non si vedono attorno al televisore
o al radar. Tuttavia il televisore ed il radar sono stati inventati da tempo e sono
diventati di uso comune, quindi le persone si sono abituate a considerare normale il fatto che esistano, anche se non si vedono, i segnali che consentono a
quegli apparati di funzionare.
Sarebbe possibile realizzare un dispositivo per vedere l’Aura, ad esempio una
specie di telecamera, e farlo diventare abituale come un radar? In fondo ad incoraggiarci c’è la cultura orientale, che ha sempre considerato l’analisi dell’Aura
umana come fondamentale per fare analisi anche fisiche, spesso la credibilità
di quella cultura presso la controparte occidentale è bassa, perché gli orientali
si basano su principi e tecniche diversi e, soprattutto, poco noti in occidente.
Notoriamente, però, ciò che è considerato “tabù” suscita curiosità e così alcuni
anni fa, ispirandosi ai primi tentativi pubblicati da moltissimi studiosi ricercatori
e strutture governative, come una foto storica dell’Aura, eseguita dai servizi
segreti in Russia. Nel commento si accenna ad un campo Kirlian ad alta frequenza applicato al soggetto in esame, ed all’uso di raggi ultravioletti, senza
però, riportare dati tecnici sulle modalità di applicazione, sulle frequenze e sulla
banda UV utilizzate.
Spronati anche da queste informazioni si fecero le prime osservazioni ed i primi
tentativi per fotografare l’Aura. I passi che seguirono, le decine e decine di test
fatti sono serviti oltre che ad accumulare esperienza, anche a convincerci che
eravamo sulla strada giusta, ed è stato creato un gruppo di lavoro denominato
“MultispectraLab”.
Gruppo MultispectraLab creato da Daniele Gullà, Luciano Pederzoli e Fiorentina Zumitrescu che studia applicazioni tecnologiche relative all’aura e alle bioemissioni in genere.
CO
PIA
Lo stato dell’arte attuale al quale siamo giunti, con nuove tecnologie, si può osservare nel test seguente (Immagini 1 e 2) dove si analizza l’aura in una forma
tridimensionale prima e dopo un trattamento a Bio Frequenze con Ygrene Oib.
166
NV
EN
DIB
IL
E
Il soggetto, una donna di 40 anni, è stato ripreso prima di effettuare un trattamento con Ygrene Oib (Immagine 1) in cui emerge un campo all’apparenza
frammentato, con una zona all’altezza della gola in forte emissione (5° chakra).
La successiva (Immagine 2) è stata ripresa dopo 30 minuti di Ygrene Oib.
Il campo risulta molto più omogeneo e trasparente, inoltre l’emissività della gola
si è attenuata e il livello energetico rientra nella normale distribuzione bioenergetica.
ULG
ATI
VA
NO
Imm. 1 - Fotografia dell’aura
prima del trattamento con
Ygrene Oib
(notare l’addensamento
del 5° chakra).
PIA
DIV
Imm. 2 - Fotografia dell’aura
dopo trattamento con Bio
Frequenze di Ygrene Oib
(notare l’area del 5° chakra
rispetto alla foto precedente).
CO
Chi fosse interessato ad approfondire questo argomento o gli altri trattati nel
libro, può richiederlo all’indirizzo e-mail inserito all’inizio del libro.
167
NV
EN
DIB
IL
Linea Riposo
E
TEST CON STUOIA YGRENE-SHIELD
Imm. 1
VA
NO
Prima
dell’utilizzo
della cover
YgreneShield.
Si notano
chiaramente
molti picchi
disarmonici.
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
Dopo una notte di utilizzo della cover Ygrene-Shield si nota nella schiena un incremento
spettrale e l’assenza di picchi anomali. Il soggetto
riferisce di sentire
un peggioramento
su tutto il corpo,
in particolare nella
schiena, come se
avesse “lavorato
tutto il giorno in
mezzo ai campi”.
L’indolenzimento
dei muscoli è accompagnato
da
una
sensazione
di stanchezza e di
assenza di energia.
168
VA
NO
E
NV
EN
DIB
IL
Test con stuoia Ygrene-Shield
Linea Riposo
che può indicare una diminuzione del problema.
Dopo 4 notti si può
gia notare l’incremento
spettrale
con distribuzione
energetica
nella
norma e solo quattro picchi spettrali.
Il soggetto riferisce
di sentirsi molto
meglio e che i fastidi di schiena gli
sono passati già
a partire dal terzo
giorno. La temperatura sull’area
della colonna vertebrale
registra
una diminuzione
di circa 0.6 0.8 °C
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
Dopo 8 notti si osserva un incremento dell’energia su base spettrale e soli 5 picchi. la
temperatura media si è abbassata di circa 2 °C ma l’energia spettrale è superiore sulla
spina dorsale che all’inizio aveva dei fatidi in quanto forse a causa di una presunta infiammazione con
temperatura
di
37,15 °C, dopo 4
notti il punto misurava 35,39 e dopo
8 giorni, lo stesso
punto è a 35,09 °C,
quasi 2 °C in meno.
Il soggetto, da parte sua, fin dal 3°
giorno dice di non
sentire fastidio alla
colonna vertebrale
come aveva prima
ed è soddisfatto
anche per la qualità
del sonno ristoratore.
169
E
NV
EN
DIB
IL
Test con stuoia Ygrene-Shield
Linea Riposo prima dell’uso
Imm. 5
Imm. 5 - Si notano alcune decine di
picchi spettrali anomali.
VA
Imm. 6 - Si notano alcune decine di
picchi spettrali anomali.
NO
Imm. 6
Imm. 8
DIV
ULG
ATI
Imm. 7
CO
PIA
Imm. 8 - Si notano 5/10 picchi
spettrali anomali.
170
Imm. 7 - Si notano 5/10 picchi
spettrali anomali.
E
NV
EN
DIB
IL
Test con stuoia Ygrene-Shield
Linea Riposo dopo una notte
Imm. 9
Imm. 9 - Si nota un appiattimento
spettrale.
VA
Imm. 10 - Nella schiena sembra
esserci un peggioramento
anche rilevato dal soggetto con
indolenzimento.
NO
Imm. 10
PIA
Imm. 12 - Notare l’appiattimento
spettrale e l’ipertermia al muscolo
posteriore gamba dx. Il soggetto
conferma di rilevare i muscoli
indolenziti anche in quel punto.
CO
Imm. 11 - Si nota un appiattimento
spettrale e una ipertermia nella coscia
sinistra.
Imm. 12
DIV
ULG
ATI
Imm. 11
171
E
NV
EN
DIB
IL
Test con stuoia Ygrene-Shield
Linea Riposo dopo quattro notti
Imm. 13
Imm. 13 - Notare l’incremento spettrale
con distribuzione energetica nella
norma e solo tre picchi spettrali.
VA
Imm. 14 - Anche in questa immagine
notare l’incremento spettrale con
distribuzione energetica nella norma e
solo quattro picchi spettrali.
NO
Imm. 14
PIA
Imm. 16 - Anche in questa immagine
notare l’incremento spettrale con
distribuzione energetica nella norma
e solo tre picchi spettrali. Notare la
scomparsa dell’area ipertermica del
muscolo posteriore dx.
CO
Imm. 15 - Anche in questa immagine
notare l’incremento spettrale con
distribuzione energetica nella norma e
solo tre picchi spettrali.
Imm. 16
DIV
ULG
ATI
Imm. 15
172
E
NV
EN
DIB
IL
Test con stuoia Ygrene-Shield
Linea Riposo dopo otto notti
Imm. 17 - Notare la distribuzione
energetica nella norma e pochissimi
picchi. La temperatura media si è
abbassata di circa 2 °C. Questo
conferma che l’ottimizzazione bioenergetica non segue strettamente
l’andamento della temperatura corporea
ma il biospettro cutaneo.
Imm. 17
VA
Imm. 18 - Anche in questa immagine
notare l’incremento spettrale con
distribuzione energetica nella norma e
solo quattro picchi spettrali.
(Vedi conclusioni pagina seguente).
NO
Imm. 18
PIA
Imm. 20 - Anche in questa immagine
notare un miglior equilibrio spettrale
in riferimento a prima dell’utilizzo
di Ygrene-Shield con distribuzione
energetica nella norma e solo quattro
picchi spettrali.
CO
Imm. 19 - Anche in questa immagine
notare l’incremento spettrale con
distribuzione energetica nella norma e
solo tre picchi spettrali. La temperatura
media si è abbassata di circa 1 °C.
Imm. 20
DIV
ULG
ATI
Imm. 19
173
E
NV
EN
DIB
IL
Test con stuoia Ygrene-Shield
Linea Riposo
Conclusioni
ULG
ATI
VA
NO
Imm. 21 - Prima dell’inizio dell’uso della stuoia
Ygrene-Shield, si nota
analizzando i vari punti
corrispondenti della
schiena con i punti temperatura e confrontandoli con quelli dell’immagine sotto, n. 22, alla fine
del test dopo otto notti di
riposo.
DIV
Inoltre il punto ipertermico della schiena dove vi
era la presunta infiammazione, dopo il riposo
su Ygrene-Shield, è
ritornato normale.
L’oggettivo riequilibrio
rilevato con il test va
a confermare quanto
dichiarato dal soggetto, che rileva a livello
soggettivo un notevole
miglioramento del suo riposo e della sensazione
di benessere percepita.
PIA
CO
Si nota chiaramente
come la temperatura di
ogni punto di riferimento
si sia abbassata.
Si nota chiaramente
anche dalle medie della
parte rilevata notevolmente abbassata che
passa da 31,19 °C a
29,71 °C.
Evidenziato con 2 frecce
nere lato sx delle immagini.
174
E
PRODOTTI PER ABBATTERE L’ELETTROSMOG
NV
EN
DIB
IL
filtri ed analizzatori adatti per gli ambienti di lavoro, di svago, abitativi
Le fonti di elettrosmog sono molteplici. Con questo tipo di filtri “FE” Filtri Elettrosmog viene abbattuta una fonte: le Radio Frequenze da Transienti e da Armoniche nella rete elettrica.
I filtri inseriti nella rete elettrica in una normale presa contribuiscono ad abbattere (ridurre) questo tipo di elettrosmog, sia in casa che negli uffici ed in tutti gli
impianti a 50 Hz.
Dati rilevati
con aggiunta di filtri
ULG
ATI
VA
NO
Dati rilevati
senza filtri
Dati rilevati con serie di filtri
Dati rilevati senza filtri
PIA
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Analizza costantemente l’elettrosmog che si inserisce nella rete elettrica ed alberga in ogni casa, ufficio, ambiente dove c’è una rete elettrica a 50 Hz. Questo
elettrosmog è insidioso e potenzialmente pericoloso in modo particolare perché
crea situazioni molto instabili ai quali il nostro corpo difficilmente si può adattare. Vi sono in commercio anche dei “disgiuntori” che servono ad interrompere
l’energia elettrica nel momento in cui gli apparecchi non la richiedono, con ovvia
riduzione dell’elettrosmog. Vi sono inoltre materiali capaci di isolare, anche se
non totalmente, dai campi elettromagnetici tendaggi, ecc.
CO
Chi fosse interessato a verificare a casa propria, o nel proprio posto di lavoro, le
potenziali pericolosità dell’elettrosmog o se i parametri sono in linea con i minimi permessi a norma di legge, può richiedere informazioni all’e-mail:
[email protected]
175
E
ALIMENTAZIONE
NV
EN
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IL
questo fantastico regalo per la gioia e la sopravvivenza
NO
La dottoressa Bernadine Healy del National Institute of Health (U.S.A.) sostiene
che dobbiamo modificare il nostro obiettivo: non basta più eliminare le nostre
deficienze nutrizionali; è necessario comprendere fino in fondo quali miracoli
preventivi sono garantiti da una nutrizione appropriata.
Al giorno d’oggi l’importanza della nutrizione è talmente conosciuta e supportata dall’evidenza scientifica, che pressoché tutte le principali organizzazioni
mondiali sulla salute raccomandano di seguire una dieta equilibrata, perché alla
base di una buona salute. Il legame tra una buona nutrizione e la prevenzione
delle malattie è molto forte.
Negli Stati Uniti, l’American Cancer Society ha stimato che circa il 35% dei tumori non causati da una predisposizione genetica, possono essere prevenuti
con una giusta alimentazione!
Il cibo ideale dovrebbe avere poche calorie e tanti nutrienti (vedi schema della
piramide alimentare, immagine 5). Sarebbe necessario mangiare cibi provenienti dai “Quattro Gruppi di Base del Cibo”, ovvero seguire le percentuali delle
indicazioni della “Piramide Alimentare”.
ULG
ATI
VA
Viste le cattive abitudini alimentari purtroppo acquisite, si dovrebbe:
-Ridurre l’assunzione di grasso a circa il 30% o meno, delle calorie totali.
-Limitare i grassi saturi a meno del 10% delle calorie totali.
-Consumare meno di 300 mg di colesterolo ogni giorno.
-Mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno.
-Aumentare l’assunzione di carboidrati complessi mangiando cinque o sei por-
zioni tra pane, cereali e legumi ogni giorno.
-Assumere il fabbisogno giornaliero Raccomandato (RDA) di calcio.
-Assumere il fabbisogno giornaliero Raccomandato (RDA) di magnesio.
CO
PIA
DIV
Gettare le fondamenta della salute per tutta la vita richiede le stesse scelte e lo
stesso impegno, come nelle costruzioni edilizie, ossia, l’utilizzare costantemente dei materiali da costruzione di qualità. Le cellule sono i “mattoni da costruzione” che compongono il corpo, ed ognuna delle circa 73.000 miliardi di cellule
altamente specializzate che compongono il corpo umano richiede aria e acqua
pulita, nutrienti essenziali – carboidrati, lipidi e steroli, proteine, vitamine e fattori alimentari correlati (ad esempio i fitonutrienti), minerali ed enzimi. Cellule e
tessuti diversi hanno necessità nutrizionali specifiche.
Abituarsi ad assumere F.G.P.O. Fabbisogno Giornaliero Personale Ottimale
Noi come le nostre cellule siamo fatti di:
•MATERIA (il nostro corpo )
•ENERGIA (la forza motrice)
•INFORMAZIONI (il cosa fare)
La buona nutrizione è come il buon carburante per il motore, che oltre a far
muovere la macchina, alimenta anche la dinamo e dà energia.
176
NV
EN
DIB
IL
E
Una dieta non adeguata compromette la salute ogni giorno e una nutrizione al
di sotto delle necessità, o in eccesso, oppure non equilibrata come nella piramide alimentare ottimale (immagine 5), può predisporre ad un invecchiamento
precoce, e a molti altri problemi.
Imm. 2
Purtroppo, le cattive abitudini portano
spesso a rovesciare i dettami della ottimale piramide alimentare, squilibrando
tutto il nostro corpo.
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
Imm. 1
NO
Il cibo deve passare attraverso sei stadi: 1) la dieta (mangiare cibi salutari e in
quantità adeguate); 2) la digestione (triturare il cibo attraverso la masticazione
della bocca e l’elaborazione nello stomaco); 3) l’assorbimento (passaggio dei
nutrienti dall’intestino alla circolazione sanguigna); 4) la circolazione (distribuzione dei nutrienti trasportati dal sangue nelle cellule); 5) l’assimilazione (incorporazione dei nutrienti nelle cellule); e 6) l’eliminazione (rimozione scorie dalle
cellule). Vedi immagine 1.
Solo quando tutti questi compiti vengono eseguiti con successo, il cibo fornisce al nostro corpo la nutrizione di cui ha bisogno; bisogna capire quindi che
il mangiare bene non rappresenta di per sé garanzia di una buona nutrizione.
Una buona dieta rappresenta le fondamenta su cui la nostra salute e la nostra
vitalità sono costruite.
La realtà della dieta quotidiana
CO
Negli ultimi 20 anni i cibi non sono più gli stessi a causa di: coltivazioni in serra,
concimazione chimica, trattamenti antiparassitari, raffinazione, processi industriali, conservazione industriale, cambiamenti climatici.
177
CO
PIA
DIV
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ATI
VA
NO
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IL
E
Quando ci alziamo, spesso mangiamo brioches, pastine, tramezzini, cibi fritti,
bevande colorate, zuccherate, e poi pasti pronti e veloci, ecc… cioè assumiamo
troppi grassi e zuccheri!
Spesso mangiamo carni rosse sia a pranzo sia a cena. In questo caso assumiamo troppe proteine! Spesso mangiamo poca frutta e verdura (e magari sempre
la stessa). Vedi immagine 2.
Molto grave è il fatto che, con la raffinazione industriale, non mangiamo più
grani integrali, perché oggi i cibi devono durare più a lungo sugli scaffali dei
supermercati. Anche per questo gli alimenti vengono privati della parte integrale
facile al deperimento, con i processi di raffinazione industriale, inserendo tra
l’altro aromi chimici, conservanti, coloranti, ecc.
Alcuni studi sostengono che il 95% della popolazione dei paesi industrializzati
(compreso il nostro) non assume tutti i nutrienti di cui ha bisogno e la cosa più
grave è che il 75% degli individui mangia cibo dannoso per la propria salute.
L’O.M.S. sostiene che una dieta non salutare è la causa principale dell’insorgere delle malattie cosiddette croniche:
-Malattie cardiocircolatorie
-Cancro
-Malattie dell’apparato digerente
-Malattie dell’apparato respiratorio
-Diabete
I farmaci aiutano a convivere con queste malattie, ma spesso non a curarle.
L’O.M.S. ha recentemente pubblicato un rapporto, riguardante le malattie croniche, intitolato “Prevenire le malattie croniche: un investimento vitale”. Tale
documento intende focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla preoccupante realtà del rapido aumento di malattie croniche a livello planetario. Il
documento riporta questi dati allarmanti:
-Nel 2005 il 60% dei decessi, circa 35 milioni, è risultato attribuibile alle malattie
croniche.
-Entro il 2015 (tra pochi anni) ci si aspetta un incremento del 17% e si raggiun-
geranno i 41 milioni.
Affidarsi ai costituenti naturali è una cosa saggia, infatti nei tempi passati era
credenza che alcune piante e pietre (minerali e cristalli) avessero effetti benefici
sul nostro corpo e sulla mente.
Oggi ci si sforza di ottenere il miglior risultato confidando più sull’armadietto
dei medicinali, anziché preoccuparsi di monitorare il proprio regime alimentare
indirizzandoci verso una dieta più equilibrata ed eliminando pertanto le cattive
abitudini alimentari a tavola. Insomma, ci si concentra più sulla cura che sulla
prevenzione e/o il mantenimento.
L’obiettivo è quello di curarsi nel senso di avere cura di se stessi, ma soprattutto
di prevenire l’insorgere di complicanze che vadano a toglierci il benessere e
l’equilibrio che ognuno desidera nella propria vita. La dieta è fondamentale perché siamo fatti di circa 73.000 miliardi di cellule che ogni giorno dobbiamo:
Nutrire - lipidi e steroli e Omega-3.
Riparare - con tutti i 22 aminoacidi-proteine.
Rinnovare - con tutto lo Spettro di Bio Frequenza.
178
NV
EN
DIB
IL
E
Proteggere - con frutta e verdura (dalle 5 alle 9 porzioni senza pesticidi).
Questo lo possiamo fare attraverso un’ottimale nutrizione ed una giusta conoscenza, grazie ad una corretta informazione. Noi siamo l’equivalente delle
nostre cellule, e se le nostre cellule sono stanche e fuori forma lo saremo anche
noi, se invece saranno sane ed energetiche anche noi lo saremo!
Infatti, la dieta moderna (raffinata) priva di cereali integrali può provocare come
prima conseguenza l’irrigidimento della membrana cellulare la quale inizia a
non funzionare correttamente, ovvero diventa più impermeabile al passaggio
dei nutrienti (generando meno energia) e, allo stesso tempo, crea difficoltosa
l’eliminazione delle scorie.
Cellula che NON funziona correttamente
NO
-Membrana cellulare rigida
-Gli elementi nutritivi faticano
ad entrare
-Le scorie hanno difficoltà ad
uscire
Imm. 3
Una dieta priva di
cereali integrali può
contribuire a un mal
funzionamento
della membrana
cellulare.
ATI
VA
Per ovviare a questo, molti studiosi sostengono che dovremmo mangiare:
- dalle 6 alle 11 porzioni di cereali integrali al giorno (circa 1 kg di riso integrale);
- dalle 3 alle 4 volte alla settimana pesce azzurro, crudo o al vapore;
- dalle 5 alle 9 porzioni di frutta e verdura senza pesticidi, al giorno.
Tutto questo a causa dello stile di vita moderno, ma è quasi impossibile da attuare. Allora una buona soluzione è ricorrere agli integratori alimentari in modo
tale da (lo dice la parola stessa) integrare ciò che non mangiamo.
ULG
Cellula che funziona correttamente
Imm. 4
DIV
-Membrana cellulare flessibile
e sana
-Gli elementi nutritivi entrano
naturalmente
-Le scorie escono con facilità
Una dieta ricca di
cereali integrali (lipidi
e steroli) può contribuire ad un corretto
funzionamento della
membrana cellulare.
CO
PIA
Infatti oggi l’integrazione alimentare è un mezzo che consente di fare prevenzione e mantenimento del benessere. L’individuo in forma, al quale si forniscono
gli elementi naturali della catena della vita, vive meglio. Questo contribuisce a
far comparire più tardi gli elementi che caratterizzano l’invecchiamento. Inoltre
ci consente di avere tutti i nutrienti per mantenere la cellula Nutrita, Riparata,
Rinnovata e Protetta e perciò di prevenire o di affrontare meglio l’insorgere delle
problematiche moderne e gli inestetismi.
179
E
NV
EN
DIB
IL
LA PIRAMIDE ALIMENTARE
ATI
VA
NO
Imm. 5
La Piramide è il simbolo di una “sana ed equilibrata alimentazione”
ULG
Ci può guidare nella scelta giornaliera degli alimenti.
La Piramide è formata da 6 sezioni contenenti vari gruppi di alimenti.
Tutti i gruppi devono essere presenti nella nostra dieta in modo proporzionale
alla grandezza della loro sezione.
CO
PIA
DIV
Alla base della Piramide ci sono gli alimenti che possiamo utilizzare liberamente, al vertice troviamo quelli che è meglio limitare.
Bisogna limitare al minimo indispensabile condimenti, grassi, alcolici e dolci.
Verdura e frutta non devono mai mancare, è preferibile consumarne in buona
quantità. Meglio alternare e moderare il consumo di secondi piatti quali carni,
pesci, uova, salumi, formaggi.
Pasta e pane devono essere assunti ogni giorno.
È importante ricordare che: nessun alimento, preso singolarmente, è in grado
di soddisfare tutte le esigenze del nostro corpo. Nessun alimento è, di per sé,
indispensabile e quindi può essere sostituito da altri cibi con caratteristiche analoghe.
Marco dr. Fincati e Mariana dr. Peruzzo.
180
NV
EN
DIB
IL
E
PRODOTTI PREPARATI IN AMBIENTI ARMONIZZATI
CON L’AUSILIO DELLA METODOLOGIA YGRENE OIB
VA
NO
Durante i vari test è stata ipotizzata una nuova potenzialità delle Bio Frequenze,
sulla base di molte informazioni ormai note sulla memoria dell’acqua, anche
se controverse. Sulla base di test fatti da Radioestesisti, Geobiologi, Tecnici
dell’Ambiente, si è notato che i cibi e l’acqua mantenuti in ambienti trattati con
generatori Ygrene Oib, sembrano resi più digeribili e più assimilabili.
Sappiamo che molte persone sono scettiche e vogliono dati certi ma spesso,
benché i risultati e/o gli effetti siano sotto gli occhi di molti, non è possibile, non
ci sono apparecchiature, test, che possano dare dati certi.
In questo caso, non potendo proporre foto, test al computer, ecc., trasferiamo
le nostre conoscenze in modo che ognuno possa fare le proprie valutazioni. Rendiamo note le moltissime informazioni dei nostri clienti che assicurano che
l’utilizzo di Ygrene Oib sui cibi, secondo la loro sensazione, sembra rendere più
digeribili e più tollerabili gli alimenti.
Sulla base di queste informazioni e convinzioni sono stati predisposti dei prodotti alimentari preparati in ambienti dove agisce la metodologia Ygrene Oib.
Sono stati formulati anche dei cosmetici preparati con l’ausilio della metodologia Ygrene Oib ed i risultati si sono subito dimostrati ottimi, come provato anche
in alcuni test riportati in questo libro.
Vi sono molti prodotti a metodologia Ygrene Oib o trattati con Ygrene Oib:
ATI
• apparecchiature di vario tipo;
• linea riposo, letto;
• calzature, solette;
• calzini, accessori.
ULG
Inoltre, per un aiuto in più, Filtro Blocca elettrosmog.
CO
PIA
DIV
Per l’uso delle apparecchiature e dei vari prodotti si raccomanda di seguire
sempre i consigli riportati nelle confezioni o nei relativi manuali d’uso.
181
NV
EN
DIB
IL
E
PRODOTTI BASATI SULLA TEORIA DELLE
FREQUENZE A METODOLOGIA YGRENE OIB
adatti per l’estetica, lo sport, il wellness, il tempo libero
Alcuni accessori di uso comune
Prodotti di cui nel libro vengono riportati i test ed i benefici.
Gomitiere
NO
Sottopiedi
Calzini
Copribottiglia
ULG
Ginocchiere
ATI
VA
Calzature
CO
PIA
DIV
Vi sono inoltre dei prodotti, cosmetici, ecc. preparati in ambienti dove agiscono dei generatori
di frequenze biocompatibili, che sono appositamente pensati per essere utilizzati dopo i trattamenti delle apparecchiature a metodologia
Ygrene Oib, per migliorarne gli effetti.
I prodotti, grazie a formulazioni specifiche, risultano ben tollerati e possono contribuire al
mantenimento del benessere, al miglioramento
dell’estetica, anche se usati senza abbinamento con i trattamenti delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib. Cosmesi ed integratori.
Tutti i prodotti sono da usare come un normale prodotto specifico seguendo i suggerimenti
delle modalità d’uso. NB: per i dati completi si
rimanda alla relativa scheda prodotto.
182
Polsiere
Cosmetici ed integratori
preparati in ambienti trattati
con generatori di frequenze
Biocompatibili
NV
EN
DIB
IL
E
APPARECCHIATURE, GENERATORI DI
FREQUENZE A METODOLOGIA YGRENE OIB
adatti per l’estetica, lo sport, il wellness, gli ambienti
Ideale per gli ambienti
appeso al muro.
NO
Cabina
Ygrene Oib
dove si è
immersi nelle
Bio Frequenze
biocompatibili.
CO
PIA
DIV
ULG
Apparecchiatura Ygrene Oib ideale per
chi ha poco spazio.
ATI
VA
Adatto per il
mantenimento
per chi viaggia.
Lettino Ygrene Oib ideale
in molte situazioni.
183
NV
EN
DIB
IL
E
PRODOTTI BASATI SULLA TEORIA
DELLE BIO FREQUENZE LINEA RIPOSO E RELAX
A METODOLOGIA YGRENE OIB
adatti per l’estetica, lo sport, il wellness, gli ambienti
Copri-cuscini.
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Oltre ai normali materassi e copri-materassi di qualità, in lattice, schiuma di
lattice ecc., con inseriti vari dispositivi che possono essere i magneti o il blocca
elettrosmog. Si trovano in commercio dei prodotti con inserito il tessuto a metodologia Ygrene Oib indicato per un riposo rilassante, riequilibrante e di grande
ristoro.
CO
PIA
Qualunque buon materasso con
una buona rete può contribuire
ad un reale miglioramento del
riposo. Con inserito Ygrene Oib
può aiutare a migliorare il riposo
anche a livello bio frequenziale.
Copri-materasso con inserito
Ygrene Oib.
184
E
QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE SOGGETTIVA
NO
NV
EN
DIB
IL
Le persone che utilizzano prodotti o apparecchiature a metodologia Ygrene Oib possono verificare il reale miglioramento del loro aspetto fisico e/o della loro sensazione di
benessere e/o il miglioramento delle performance. Compilando il questionario sotto si
calcola la propria situazione prima dell’inizio dell’utilizzo, quindi si riportano dal giorno di
inizio, ad ogni scadenza, quanto obiettivamente rilevano. Ogni corpo umano è un universo a sé stante. Emozioni, Sentimenti, Passioni, Gioie, Malessere e Benessere sono
irripetibili con la stessa intensità e tempistica. Le apparecchiature a metodologia Ygrene
Oib, sono dei generatori di calore e di Frequenze e possono contribuire al riequilibrio
degli ambienti ed alle frequenze naturali del nostro corpo, predisponendolo ad un funzionamento ottimale, con l’obiettivo di migliorare, l’estetica del corpo, le attività sportive
ed il Benessere percepito. Il risveglio di funzioni assopite può determinare inizialmente
varie sensazioni, in alcuni rari casi anche di leggero disagio, che, con un costante e
corretto utilizzo, si potranno trasformare in una sensazione di miglior Benessere diffuso.
L’intensità e i tempi con cui si potrà migliorare la percezione di Benessere rimangono
fattori esclusivamente soggettivi.
Nelle ultime 1,2,3,4 settimane mi sembra che il mio aspetto fisico viso/corpo sia
Nettamente migliorato
Migliorato
VA
Rimasto invariato
Peggiorato
Nettamente peggiorato
ATI
Nelle ultime 1,2,3,4 settimane mi sono accorto che problemi
più o meno forti a lombi, alla cervicale, sono
Nettamente diminuiti
Diminuiti
Aumentati
Nettamente aumentati
ULG
Rimasti invariati
Nelle ultime 1,2,3,4 settimane mi sembra che la mia capacità di concentrazione sia
Aumentata
DIV
Nettamente aumentata
1 sett.
2 sett.
3 sett.
4 sett.
1 sett.
2 sett.
3 sett.
4 sett.
1 sett.
2 sett.
3 sett.
4 sett.
1 sett.
2 sett.
3 sett.
4 sett.
Rimasta invariata
Diminuita
Nettamente diminuita
PIA
Nelle ultime 1,2,3,4 settimane ho notato
Un netto miglioramento nella qualità del riposo notturno
Un miglioramento nella qualità del riposo notturno
Nessun miglioramento nella qualità del riposo notturno
CO
Un peggioramento nella qualità del riposo notturno
Un netto peggioramento nella qualità del riposo notturno
185
TQR Qualità del recupero
1
2
Molto - molto leggero
3
4
Molto leggero
5
6
Abbastanza leggero
7
8
Abbastanza pesante
9
10
Pesante
11
Molto pesante
NO
12
13
14
Molto - molto pesante
VA
15
RPE Percezione dello sforzo
1
1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett.
Molto - molto leggero
ATI
2
1 Sett. 2 Sett. 3 Sett. 4 Sett.
3
4
Molto leggero
5
6
Abbastanza leggero
ULG
Per ogni atleta, sia
esso un professionista o un dilettante, è di basilare
importanza poter
valutare i risultati di
un allenamento e
l’efficacia o meno
di un’attrezzatura.
Se si fa sport,
spesso lo si fa per
vincere, o comunque per migliorarsi.
Il test di Borg è
quanto di meglio
si possa avere
per poter testare
personalmente se
un modo di allenamento o un’apparecchiatura usata
possono dare
dei miglioramenti
soggettivi rilevabili. Tutti sappiamo
che a volte si può
vincere o perdere
una gara anche
solo per alcuni
centimetri o decimi
di secondo.
NV
EN
DIB
IL
E
Scala di Borg 15-punti (TQR - RPE)
7
8
Abbastanza pesante
9
10
Pesante
DIV
11
12
Molto pesante
13
14
Molto - molto pesante
PIA
15
CO
Perciò poter migliorare la nostra performance anche di poco a volte vuol dire
essere vincenti o perdenti.
Ma è importante anche per ogni persona per una miglior valutazione personale
della validità della metodologia Ygrene Oib.
186
NV
EN
DIB
IL
E
COS’E’ LA LEGGE DI ASSESTAMENTO
La legge di assestamento è stata sviluppata e perfezionata per molti anni
sull’esperienza dell’omeopatia, dei fiori di Bach, dell’agopuntura, della preparazione atletica ad alto livello.
Ed in ogni settore è chiamata con uno o più nomi specifici, che vanno ad indicare comunque un adattamento a volte anche peggiorativo, che il corpo affronta
prima di ottenere dei risultati migliorativi.
Nello sport c’è la somma di aggiustamenti temporanei, che danno adattamento,
che è procurata da varie super-compensazioni procurate con maggior carico.
Nei vari step ci possono essere dei blocchi fisici ai quali il corpo si assesta in
vari modi, anche procurando inizialmente sensazioni negative.
NO
La legge di assestamento, secondo la tradizione, è così formulata: tutti i miglioramenti avvengono dall’interno verso l’esterno, dall’alto verso il basso, e nell’ordine inverso a come si sono presentati i sintomi negativi nel corpo.
VA
Nell’applicazione della legge di assestamento (e del processo inverso) si attua
un regime di disintossicazione e di rilassamento con scarico della fatica che
culmina nella crisi di assestamento.
ULG
ATI
Questa crisi è un processo di eliminazione che può dare inizio alla ricomparsa
di vecchi problemi o di scarico energetico o accumulo di fatica, ecc. o anche ad
una riacutizzazione temporanea di vecchi problemi latenti.
AVVERTENZE
DIV
Questo è un libro informativo sulla metodologia Ygrene Oib
e non è sostitutivo di alcun manuale d’uso di alcun apparecchio.
PIA
Leggere sempre molto attentamente il MANUALE D’USO che troverete
nella confezione delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib.
Esso vi aiuterà a comprendere appieno le caratteristiche e avere cognizione completa delle avvertenze tecniche.
CO
Ribadiamo
Per l’uso delle apparecchiature e dei vari prodotti si raccomanda di seguire sempre i consigli riportati nelle confezioni o nei relativi manuali d’uso.
187
E
ALCUNI SUGGERIMENTI
NV
EN
DIB
IL
per un miglior utilizzo, consigli generali relativi all’uso
delle apparecchiature Ygrene Oib
ULG
ATI
VA
NO
L’utilizzo delle apparecchiature con metodologia Ygrene Oib risulta particolarmente facile per chiunque: è sufficiente infatti collegare le macchine alla rete
elettrica, impostare l’intensità di emissione, valutare il tempo di applicazione in
base allo scopo.
L’apparecchiatura che genera le frequenze può essere indirizzata verso tutto
l’ambiente in cui le persone vivono, oppure indirizzata sull’area interessata mediante avvicinamento dell’apparecchio al corpo.
In questo secondo caso la cosa ideale è posizionarsi comodamente, avvicinando il generatore di SBF Ygrene Oib, mantenendo una distanza da 20-30 cm in
su dalla superficie del corpo interessata; la migliore distanza è comunque quella che fa avvertire una piacevole sensazione di tepore.
Trascorso il tempo previsto per lo scopo indicato nel manuale spegnere l’apparecchio.
Si consiglia di impiegare l’apparecchiatura almeno una volta al giorno, per circa
30 minuti, e per 7-10 giorni, se possibile consecutivi, con possibilità in caso di
problemi più impegnativi, di ripetere il trattamento più volte durante la giornata.
La durata complessiva del trattamento varia da caso a caso. Dopo un ciclo di
7-10 giorni si può sospendere l’impiego per circa 3-5 giorni, e poi riprenderlo
fino al netto miglioramento del problema; per i problemi cronici, invece, possono
essere necessari più cicli.
In alcuni casi si consiglia di non interrompere dopo i 10 giorni, ma di continuare
fino al miglioramento.
In generale, un trattamento costante e protratto nel tempo, è importante per il
raggiungimento dei migliori risultati.
Per un riequilibrio e per un mantenimento costante, può essere utile ripetere i
cicli di impiego durante tutto l’anno, anche se non si avvertono problemi significativi.
Vi sono molti centri dove degli esperti possono fornire informazioni che facilitano l’uso delle apparecchiature con metodologia Ygrene Oib da parte dell’utilizzatore.
PIA
DIV
N.B. Nei casi in cui vi sono parti infiammate o problemi particolari, o se si sono
subite operazioni, si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia. Si consiglia comunque di iniziare sempre dal punto 28 a bassa intensità, ed effettuare
i primi trattamenti solo per alcuni minuti, in modo da permettere al corpo di
riarmonizzarsi. La distanza dell’apparecchiatura in questi casi dovrebbe essere
sempre maggiore di 30 cm dal corpo.
CO
Per l’uso delle apparecchiature e dei vari prodotti si raccomanda di seguire
sempre i consigli riportati nelle confezioni e/o nei relativi manuali d’uso.
188
NV
EN
DIB
IL
Nota per tutti i programmi:
Si consiglia di fare il primo impiego in assoluto sul
punto 28, in modo da riattivare le frequenze in modo
uniforme.
E
Altri suggerimenti
Si consiglia di stendere e far assorbire le creme dopo
l’impiego con apparecchi con metodologia Ygrene
Oib.
Imm. 1
Non usare in nessun caso creme RUBEFACENTI,
ossia che creano calore locale o vasodilatazioni superficiali. Potrebbero causare arrossamenti sgraditi
abbinandole a tali apparecchi.
NO
Se si tratta il viso, coprire gli occhi con delle piccole
garze (bende, batuffoli) bagnate con acqua, per evitarne la secchezza.
Imm. 2
VA
Se le zone d’impiego sono vicine (esempio i punti 4
ed 6 come nelle immagini 4 e 5) si possono considerare come unico punto di trattamento.
ULG
ATI
L’impiego delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib per trattamenti estetici va effettuato possibilmente a pelle nuda o con addosso meno indumenti
possibili che, in tal caso, devono essere di fibre naturali.
Non far seguire o precedere un trattamento riscaldante se si ha una pelle che non lo sopporterebbe.
Porre attenzione anche se si usano creme agli adici
di frutta.
CO
PIA
DIV
Altri eventuali impieghi cosmetici uniti
a diete eventualmente abbinate servono a rendere un quadro più completo dell’insieme. Ricordiamo, in ogni
caso, di seguire sempre i consigli del
proprio medico di fiducia.
Nota: su occhi, testa, ferite, parti intime usare molta attenzione e impostare l’apparecchio a bassa intensità
mantenendo l’apparecchiatura a più
di 30 cm dal corpo.
Imm. 3
189
Imm. 4
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
secondo la tradizione Orientale
E
TRIGGER POINTS E ZONE D’IMPIEGO
Imm. 5
190
E
Punti collegati
NV
EN
DIB
IL
Come il corpo, ogni organo e tessuto vivono meglio in ambienti
con Bio Frequenze ottimali
Affaticamento da sport
Zona 11
Per sportivi
Zone specifiche
Vie respiratorie alte
Zona 2
Estetica della pelle
Zona specifica e zona 12
1 volta al giorno 30 minuti
Cute (pelle) in generale
Zona specifica e zona 9 - 28
1 volta al giorno 30 minuti
Equilibrio nello stress
Zone 1 - 28
Apparato circolatorio
Zona specifica e zona 28
1 volta al giorno 30 minuti
Apparato circolatorio superficiale
Zona specifica e zona 12
1 volta al giorno 30 minuti
Articolazioni
Zone specifiche
1 volta al giorno 30 minuti
Organi genitali
Zone 12 - 14 - 27
Bronchi
Zone 4 - 6
Polmoni
Zone 6 - 9 - 11
Reni
Zone 11 - 28
Fegato
Zone 7 - 10
Pancreas
Zone 10 - 21
Seno
Zona 7
Torace
Zone 6 - 9 - 28
1 volta al giorno 30 minuti
Intestino
Zona 11
1 volta al giorno 30 minuti
Utero
Zone 8 - 27 - 12
1 volta al giorno 30 minuti
Faringe
Zona specifica e zona 18
1 volta al giorno 30 minuti
Prostata
Zone 8 - 12
1 volta al giorno 30 minuti
Tiroide
Zone 4 - 13
1 volta al giorno 30 minuti
Apparato digerente
Zone 7 - 11 - 20
1 volta al giorno 30 minuti
Zona specifica
1 volta al giorno 30 minuti
Zona specifica
1 volta al giorno 30 minuti
Naso, gola e zona 5
1 volta al giorno 30 minuti
Zona 5
1 volta al giorno 30 minuti
Zone 8 - 12
1 volta al giorno 30 minuti
Vie urinarie
Intestino
Orecchio
Palpebre e zona oculare
Scapola e omero
Testa
Schiena
1 volta al giorno 30 minuti
NO
1 volta al giorno 30 minuti
1 volta al giorno 30 minuti
1 volta al giorno 30 minuti
Zone 8 - 11
1 volta al giorno 30 minuti
Zona specifica e zona 18
1 volta al giorno 30 minuti
Zona 2
1 volta al giorno 30 minuti
Bassa Intensità
Zona 7
1 volta al giorno 30 minuti
Bassa Intensità
Zona specifica e zona 18
1 volta al giorno 30 minuti
Zona specifica e zona 1
1 volta al giorno 30 minuti
Zone specifiche e zone 11 - 29 1 volta al giorno 30 minuti
Zone 8 - 28
1 volta al giorno 30 minuti
Sistema circolatorio
Zone 1 - 17 - 28
1 volta al giorno 30 minuti
Trattamento mantenimento per anziani
Zone 6 - 28
1 volta al giorno 30 minuti
Trattamento mantenimento per uomini
Zone 11 - 28
1 volta al giorno 30 minuti
Trattamento mantenimento per bambini
Zona 7 e i due lati del collo
1 volta al giorno 30 minuti
Trattamento mantenimento per donne
Zone 8 - 28
1 volta al giorno 30 minuti
PIA
Menopausa
Bassa Intensità
1 volta al giorno 30 minuti
DIV
Digestione
1 volta al giorno 30 minuti
1 volta al giorno 30 minuti
ULG
Mucose nasali
Bassa Intensità
1 volta al giorno 30 minuti
VA
Ghiandole
1 volta al giorno 30 minuti
1 volta al giorno 30 minuti
ATI
Gengive
Vertebre cervicali
1 volta al giorno 30 minuti
La scheda non si riferisce a trattamenti medici
CO
La tradizione vuole che un equilibrato utilizzo delle Bio Frequenze nei vari punti, porti a un benessere duraturo.
Si consiglia di effettuare un trattamento al giorno.
191
VA
E
NO
NV
EN
DIB
IL
EQUILIBRIO COMPLETO
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
Le tabelle di equilibrio sono state predisposte dopo anni di sperimentazioni e di
analisi su migliaia di persone che hanno utilizzato apparecchi con metodologia
a “Spettro di Bio Frequenze” (SBF) come quelle inserite negli apparecchi a metodologia Ygrene Oib.
Perciò tali tabelle sono quanto di meglio oggi si possa avere nel settore del
pieno equilibrio.
Quando il nostro corpo riceve un apporto energetico (esempio: eccessi alimentari) non in linea con le sue normali necessità, nascono degli squilibri che, come
abbiamo visto, possono portare ad alcuni problemi anche di grande portata.
Questo programma di impieghi è stato ideato per un facile utilizzo da parte del
professionista o dell’utilizzatore privato che punta a mantenere in un equilibrio
ottimale l’organismo e le funzioni che ne reggono l’armonia naturale.
Benéfici risultati si potranno notare già dopo i primi impieghi e la sensazione di
un benessere generalizzato potrà essere il premio dell’utilizzatore costante.
Molte persone che già usano questi programmi di riequilibrio completo confermano che i problemi che normalmente li infastidivano come gli inestetismi della
pelle, stanchezza, ecc. si sono prima ridotti di intensità, poi diradati nel tempo,
e poi, in molti casi, sono scomparsi totalmente.
192
NV
EN
DIB
IL
E
Wellness equilibrio completo
Ygrene Oib aiuta in alcune delle funzioni più importanti
In maniera indiretta e non specifica e non esclusiva e senza
finalità di carattere terapeutico. Oltre a migliorare il Wellness
in generale contribuisce anche ad aiutare a mantenere in equilibrio
le funzioni preposte:
ULG
ATI
VA
NO
1) in campo estetico; a combattere gli inestetismi di cellulite, rughe, ecc.;
2) al riequilibrio delle Bio Frequenze naturali;
3) ad aumentare la sensazione di benessere percepita (wellness);
4) nel combattere il precoce invecchiamento;
5) a rinvigorire l’organismo e le sue capacità di resistenza (anche nello sport);
6) a rilassare la muscolatura;
7) nell’armonizzare la crescita;
8) migliorare la concentrazione per lo studio ed il lavoro.
ZONE
TEMPO DI TRATTAMENTO
1 - 11 - 28
30 minuti per zona
2 Controllo peso
1-4
30 minuti per zona
3 Inestetismi pelle
Zona affetta
30 minuti per zona
4 Allevia stanchezza
28
30 minuti per zona
5 Depur. organismo
12 - 28
30 minuti per zona
6 Inestet. cattiva digest.
7 - 28
30 minuti per zona
7 Stress
1 - 28
30 minuti per zona
8 Anti age
6 - 28
30 minuti per zona
11 e zona affetta
30 minuti per zona
PIA
DIV
1 Microcircolazione, ecc.
CO
PUNTI - FUNZIONI
9 Anti inestet. cellulite
193
E
NO
NV
EN
DIB
IL
RILASSAMENTO,
BENESSERE LOCALIZZATO
VA
YGRENE OIB
può aiutare in modo fantastico il rilassamento dei muscoli
PIA
DIV
ULG
TRAPEZIO CERVICALE
DORSO
SPALLE
POLSI - MANI
ANCA
GINOCCHIA
PIEDI - CAVIGLIE
FRONTE - VISO
TESTA
MANDIBOLA
VISO LATO
PROBLEMI INTERCOSTALI
COLLO
LOMBI
ADDOME
ZONA PUBICA
GOMITI
TALLONI
SCHIENA
CO
A)
B)
C)
D)
E)
F)
G)
H)
I)
L)
M)
N)
O)
P)
Q) R)
S)
T)
U)
ATI
Ygrene Oib aiuta per un Benessere Localizzato
194
PUNTI 5 - 9 - 11
PUNTI 9
E
B) DORSO
NV
EN
DIB
IL
A) TRAPEZIO CERVICALE
9
NO
5
C) SPALLE
VA
PUNTI 9 PIÙ LATRALE 11 - 8
9
ULG
ATI
9
11
CO
PIA
DIV
11
8
195
E
E) ANCA
D) POLSI - MANI
PUNTI 12 - 8
NV
EN
DIB
IL
PUNTI 16 - 18
12
18
16
Dorso
F) GINOCCHIA
PUNTI 29 DIETRO E AVANTI
VA
NO
Palmo
8
G) PIEDI - CAVIGLIE
CO
21
29
25
26
PIA
DIV
ULG
ATI
PUNTI 21 - 22 - 25 - 26
196
22
E
H) FRONTE - VISO
NV
EN
DIB
IL
PUNTI 1 - 2
1
2
NO
Attenzione: usare bassa intensità, coprire gli occhi con batuffolo bagnato
I) TESTA - NUCA
PUNTI 1 - 3
3
ATI
VA
1
ULG
Attenzione: usare bassa intensità
L) MANDIBOLA
M) VISO LATO
PUNTI 2 - 3
DIV
PUNTO 2
PIA
2
CO
Attenzione: usare bassa intensità,
coprire gli occhi con batuffolo
bagnato
3
Attenzione: usare bassa intensità,
coprire gli occhi con batuffolo bagnato
197
O) COLLO
PUNTI 13 - 14
NV
EN
DIB
IL
PUNTO 4
E
N) PROBLEMI
INTERCOSTALI
4
13
14
Q) ADDOME
NO
PUNTO 8
P) LOMBI
11
ULG
ATI
VA
PUNTI 11 - 12
8
12
DIV
R) ZONA PUBICA
8
PUNTI 8 - 19 - 27
CO
PIA
27
198
19
E
S) GOMITI
NV
EN
DIB
IL
PUNTI 15 - 17
T) TALLONI
PUNTI 30 - 28
15
Palmo
17
NO
Dorso
ATI
VA
28
ULG
U) SCHIENA
DIV
PUNTI 9 - 10 - 11
9
10
CO
PIA
11
199
30
TRATTAMENTI DEGLI INESTETISMI CAUSATI DA:
RITENZIONE IDRICA
MACCHIE CUTANEE
COUPEROSE
CELLULITE
RUGHE
ACNE
ATI
VA
NO
SNELLIMENTO
DRENAGGIO
Vi ricordiamo alcune note e avvertenze
PIA
DIV
ULG
Si consiglia di fare il primo trattamento in assoluto sul
punto 28, in modo da attivare le Bio Frequenze in modo
uniforme.
Si consiglia di stendere e far assorbire le creme dopo
il trattamento con le apparecchiature a metodologia
Ygrene Oib.
Non usare in nessun caso creme RUBEFACENTI, ossia che creano calore locale o vasodilatazioni superficiali. Potrebbero creare degli arrossamenti sgraditi se
impiegate assieme all’apparecchio.
Se si tratta il viso coprire gli occhi con delle piccole garze (bende, batuffoli) bagnate con acqua, per evitarne
la secchezza. Nell’impiego per il viso si consiglia di impostare le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib
sempre a bassa intensità come nei primi impieghi per
il resto del corpo. I cosmetici o le diete eventualmente
abbinate vanno effettuati sotto il controllo del medico
di fiducia.
CO
E
NV
EN
DIB
IL
BELLEZZA
DEL VISO E DEL CORPO
200
E
Modellare e snellire
Che cosa non è la cellulite
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
La cellulite non è un semplice accumulo di grasso, come molti erroneamente pensano, dato che di solito
esiste anche un aumento di volume.
Infatti, il tessuto adiposo presente
nelle regioni del corpo interessate è
profondamente alterato e quindi di
difficile eliminazione con diete dimagranti o con i massaggi (perlomeno
in modo evidente). Nella cellulite non
c’è nulla da “sciogliere, da spezzare o
da ammorbidire”, esiste solo un mal
funzionamento che, al pari di tanti altri, deve essere trattato in modo serio
e con mezzi idonei.
NV
EN
DIB
IL
Il termine “cellulite” è da tempo usato per designare un’alterazione del tessuto
connettivo, e non un’infiammazione delle cellule, come di primo acchito il termine potrebbe far presupporre.
Questa disfunzione si forma in lunghi mesi, talvolta in anni, ed è causata dal
cattivo funzionamento del sistema linfatico, con ristagno di liquidi e scorie nei
tessuti.
Il conseguente processo degenerativo farà assumere al tessuto cutaneo un
aspetto irregolare, a nodi (la tipica pelle “a buccia d’arancia”), soprattutto nella
parte inferiore del corpo (addome, cosce, parte interna delle ginocchia, parte
inferiore delle gambe, braccia, caviglie).
201
E
Che cosa è la cellulite
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
La cellulite ed i conseguenti inestetismi sono causati da un disturbo che interessa l’ipoderma, un tessuto che si trova al di sotto del derma di natura prevalentemente adiposa. Si definisce scientificamente Pannicolopatia Edemato-Fibrosclerotica (PEF) e consiste nella degenerazione della microcircolazione del
tessuto adiposo con conseguente alterazione delle sue più importanti funzioni
metaboliche. La conseguenza di questa degenerazione del tessuto è l’ipertrofia, cioè un aumento di volume delle cellule adipose, la ritenzione idrica e la stasi di liquido negli spazi intercellulari. La cellulite colpisce quasi esclusivamente il
sesso femminile a causa del particolare assetto ormonale delle donne. L’inestetismo che più le infastidisce è costituito dagli accumuli adiposi localizzati a livello degli arti inferiori, in particolare sui fianchi, sui glutei, sulla parte laterale delle
cosce ed all’interno delle stesse, sulle ginocchia e sulle caviglie. Sebbene più
raramente possa colpire anche le braccia e la regione del collo (generalmente
dopo i 50 anni). Le cause che originano questa situazione non sono completamente note, tuttavia esistono fattori predisponenti genetici e fattori ambientali
scatenanti. Vi è inoltre l’azione sugli adipociti degli estrogeni che determinano,
dopo la pubertà, l’accumulo di grassi sulle aree sessualmente predestinate.
Glutei, fianchi, cosce, ginocchia, caviglie: in quanto l’azione degli estrogeni determina il rivestimento adiposo delle strutture osteomuscolari delle donne.
Come riconoscere la cellulite
DIV
ULG
ATI
Quando c’è la cellulite, normalmente, la pelle assume un aspetto irregolare e
granuloso. Non sempre la cellulite è sinonimo di sovrappeso; infatti moltissime
donne magre non sono risparmiate dalla cellulite, e c’è una profonda differenza
tra l’adiposità da sovrappeso e la cellulite.
L’adiposità è costituita da tessuto normale, elastico la cui circolazione sanguigna, al contrario della cellulite, è ben funzionante, ed essa aumenta o diminuisce a seconda del peso del nostro corpo. La cellulite, invece, è un mal funzionamento, è il risultato di un’alterazione con ristagno dei liquidi ed ha, per così
dire, vita a sé: risente poco dell’oscillazione del peso.
Tipi di cellulite
La cellulite si presenta sotto forme differenti, che possono coesistere nella
stessa donna: l’edematosa, la compatta, la molle.
CO
PIA
Cellulite edematosa
Come caratteristica principale presenta un notevole edema (gonfiore) che colpisce gli arti inferiori (gambe a colonna) ed ha una consistenza pastosa. Si associa costantemente a segni più o meno gravi di insufficienza venosa e linfatica
(crampi, freddolosità, colorito violaceo, facilità ai gonfiori). Le caviglie sono a
loro volta spesso gonfie, grosse, edematose.
202
NV
EN
DIB
IL
E
Cellulite compatta
Forse la più diffusa: è dura e molto granulosa sotto le dita, poco mobile sul
tessuto muscolare e tale da tendere la pelle al massimo. Ben aderente ai piani
profondi, si localizza per lo più sulle natiche, sul lato posteriore delle cosce, sulla parte interna del ginocchio. Quando compare sulla nuca può provocare cefalee. Le sue “vittime” sono spesso giovani robuste, ma non necessariamente
sovrappeso. Questo tipo di cellulite può provocare un senso di pesantezza alle
gambe, dovuta anche alla spinta che esercita sui muscoli; incide anche sulla
pressione sanguigna e sulla circolazione sanguigna che, rallentata, causa un
raffreddamento delle estremità degli arti.
VA
NO
Cellulite molle
Condanna solitamente quelle donne che hanno sempre fatto troppo poco per
migliorare il loro stato, poco moto, poca attività fisica, o che magari sono dimagrite troppo velocemente o che si sono sottoposte a trattamenti anticellulitici
eccessivamente drastici. La muscolatura, infatti, in questo caso è atrofica, poco
sviluppata, si ha un rilassamento generale con sensazioni di pesantezza e stanchezza. Questa cellulite solitamente fa deformare il bacino e le cosce, al punto
di cambiare l’autonomia di chi ne è colpito, infatti il suo spessore può arrivare
anche ad essere di 5 centimetri.
Come mai quasi tutte le donne soffrono di cellulite?
DIV
ULG
ATI
Al giorno d’oggi, la maggior parte delle donne conduce un tipo di vita sedentaria; il lavoro in ufficio, l’automobile ed anche le eccessive comodità contribuiscono alla sua formazione. A ciò si aggiunge un modo di mangiare scorretto e
disordinato. Mangiar male e frettolosamente, fare poco moto, usare indumenti
troppo stretti e tacchi troppo alti sono motivi che favoriscono l’insorgere della
cellulite anche durante l’adolescenza, quando cioè iniziano i problemi circolatori
alle gambe. Le donne sono quasi tutte soggette a questo disturbo, gli uomini
ne sono meno colpiti e comunque solo in parti del corpo ben localizzate. La
cellulite del bacino e delle cosce appare dopo lo sviluppo ed è un disturbo unicamente femminile. La cellulite lombare e della nuca si trova in eguale misura
negli uomini e nelle donne.
Cosa fare quando si scopre che gli inestetismi della cellulite sono
un problema che non si riesce a risolvere?
CO
PIA
Innanzi tutto suggeriamo di consultare un medico, il quale probabilmente consiglierà una dieta alimentare appropriata; generalmente non una dieta dimagrante, ma un controllo corretto del cibo per non immettere nel corpo sostanze che
risultano nocive o tendono ad aumentare la cellulite. In questo tipo di dieta è
spesso consigliata una grande quantità di acqua. C’è da ricordare, infatti, che
il sale trattiene l’acqua e le cellule adipose (cellulite) come spugne ne assorbono in grande quantità. Bevendo perciò molta acqua questa diluirà il sale e con
203
E
NV
EN
DIB
IL
l’eliminazione del liquido verrà eliminato anche il sale in
eccesso aiutando così la dissoluzione nelle regioni infiltrate dalla cellulite.
NO
Per combattere la cellulite un altro fattore molto importante oltre a quello alimentare è rappresentato dall’esercizio fisico. Il moto - in generale - aiuta a consumare le
calorie, regola il metabolismo diminuendo l’accumulo di
grasso, sviluppa la muscolatura tonificando il corpo e soprattutto stimola la circolazione.
Un’alimentazione adeguata e l’esercizio fisico dunque
sono molto importanti, possono aiutare ad ottenere risultati concreti e visibili. L’impiego parallelo delle apparecchiature a metodologia Ygrene Oib contribuisce ad aumentare l’efficacia dei predetti rimedi classici, dato che
anche con il suo aiuto le scorie e i liquidi ristagnanti nei
tessuti vengono convogliati più velocemente nel circolo periferico per essere
poi espulsi, riducendo gradualmente gli inestetismi causati dalla cellulite.
VA
Snellimento
ATI
Linfonodi
Cervicali
ULG
Linfonodi
Ascellari
DIV
Linfonodi
Inguinali
CO
PIA
Linfonodi
Poplitei
L’adipe è costituito da cellule
contenenti lipidi che si trovano
nell’ipoderma. Quando il loro volume aumenta a causa di un’alimentazione eccessiva o altri disturbi, la massa corporea subisce
a sua volta una modificazione,
con conseguenti danni estetici
che, alla lunga, possono trasformarsi in obesità vera e propria.
Le diete, sempre così difficili da seguire qualunque sia il tipo di “rinunce” a cui sottoporsi, permettono sì di far diminuire di peso, ma
spesso non nei punti desiderati, ad esempio
pancia o fianchi. Infatti, se introduciamo nell’organismo una quantità di cibo inferiore a quella
abituale, ecco che l’organismo andrà ad attingere, senza fare “preferenze”, alle scorte, cioè
al tessuto adiposo localizzato in tutto il corpo
in modo irregolare; se sulla pancia o sui fianchi
ce n’è di più, una certa quantità si trova anche
su viso, braccia, gambe, schiena, collo e così
204
NV
EN
DIB
IL
E
via, vale a dire in punti dove non lo si vorrebbe perdere. Quindi, se è certamente possibile ottenere una diminuzione della massa anche nei punti desiderati,
non è detto che questa diminuzione sia tale da far raggiungere sempre un buon
effetto estetico.
Il trattamento con apparecchiature a metodologia Ygrene Oib aiuta a migliorare
la microcircolazione grazie al trattamento di calore ed alle corrette frequenze
trasmesse al corpo e, quindi, contribuendo così ad eliminare i centimetri in eccesso nei punti “critici”, cioè fianchi, addome, cosce, glutei. Con il conseguente
rilascio di grassi e tossine la silhouette ne guadagna, inoltre si verrà invasi da
una generale sensazione di benessere in tutto l’organismo.
La bellezza dentro e fuori
Ygrene Oib può aiutare
ULG
ATI
VA
NO
L’impiego di apparecchiature a metodologia Ygrene Oib aiuta a rallentare i vari
processi di invecchiamento dell’organismo. Può essere ritardata la comparsa
di segni di senilità, quali ad esempio le
antiestetiche rughe, temute da donne ed
uomini. Aiuta a combattere i temuti inestetismi causati dalla cellulite e dall’adipe. Le cellule di grasso, grazie alle
corrette frequenze naturali, migliorano
il loro metabolismo e bruciano meglio i
grassi per fornire l’energia necessaria ai
muscoli. Ygrene Oib aiuta ad ottenere
tali risultati tramite le seguenti funzioni:
CO
PIA
DIV
- Stimola, facilitando il rinnovamento dei tessuti dell’organismo e aumentandone la capacità rigenerativa naturale.
- Esercita un effetto “massaggio” sull’area trattata, ritardando l’atrofia a cui la
pelle va naturalmente incontro con il passare degli anni.
- Sulle zone 11 - 7 - 8 stimola i processi di detossificazione, rallentando la formazione di macchie scure sulla pelle.
- Nelle donne, impiegata con regolarità sul basso addome, includendo la zona
8, migliora la circolazione e contribuisce a rallentare il declino della secrezione
ormonale femminile. Ciò favorisce un normale metabolismo dei pigmenti scuri
della pelle prevenendo la formazione di macchie cutanee e aiuta a prolungare
il periodo di benessere.
- Sulla zona 24 si stimola la peristalsi di stomaco ed intestino, migliorando i processi digestivi e quindi l’arrivo delle sostanze nutritive alla pelle.
- L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib sull’area ombelicale può
aiutare la digestione ed assimilazione del cibo, permettendo al corpo un miglio-
205
NV
EN
DIB
IL
E
re scarico delle scorie.
- L’impiego sulla zona 28 facilita il riposo, con conseguenti effetti benefici sul
metabolismo cutaneo. Inoltre si migliora la microcircolazione agli arti inferiori.
Le creme cosmetiche, specialmente se di una linea specificamente pensata per
l’impiego con tali apparecchi a metodologia Ygrene Oib per il viso ed il corpo,
possono essere assorbite con maggiore facilità migliorandone i benefici.
Estetica del viso
e Ygrene Oib
NO
In linea generale, basta un impiego al giorno per circa 30 minuti, ad occhi chiusi.
Si consiglia di usare sugli occhi delle bende o dei batuffoli di cotone bagnati, per
evitarne la secchezza. I cicli possono essere di 5-7 giorni con 3 giorni di pausa.
Se fatti in un centro estetico anche 2-3 trattamenti alla settimana, per un minimo
di 10-15, possono dare degli ottimi risultati.
A) Inestetismi della pelle causati dalle rughe
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
La pelle è costituita da vari elementi tra cui l’epidermide ed il derma: la prima
svolge una funzione protettiva del corpo mentre il secondo fa da sostegnoall’epidermide ed è responsabile della tonicità della cute. La struttura compatta
del derma è dovuta alla presenza di fibre di collagene e fibre elastiche, la cui
perdita è uno dei principali fattori di invecchiamento. L’azione combinata di fattori interni ed esterni determina la comparsa delle rughe. I fattori interni sono
correlati al normale processo di invecchiamento dei nostri tessuti ed a condizioni di malattia che portano progressivamente all’indurimento (cheratinizzazione)
dell’epidermide, al rilassamento del derma, all’ipotonia delle fasce muscolari
“mimiche” ed alla diminuita idratazione.
Col passare del tempo, inoltre, il ricambio cellulare dell’epidermide diventa sempre più difficoltoso, poiché la zona più esterna (strato corneo) diventa più secca
e spessa, ostacolando in questo modo le cellule vive; allo stesso tempo il derma
ed i tessuti profondi del volto (tra cui le fasce ed i muscoli facciali) si rilassano,
causando la perdita di tonicità dei tessuti ed il progressivo accentuarsi delle
rughe. Inoltre, la progressiva perdita di efficienza del microcircolo cutaneo non
permette una perfetta irrorazione degli strati più esterni della pelle. Gli agenti
esterni in grado di agire negativamente sulla pelle, come l’eccessiva esposizione al sole, al calore, agli agenti chimici, allo smog, all’elettrosmog, ecc. accelerano il processo di invecchiamento.
Con apparecchiature a metodologia Ygrene Oib si può intervenire direttamente
sulla parte interessata e sui punti 11-12-28 per 1 o 2 volte al giorno, eventualmente usando dopo le sedute specifiche creme cosmetiche. Migliorando la
naturale circolazione nella cute con le apparecchiature a metodologia Ygrene
Oib, si facilita anche l’assorbimento delle micromolecole contenute nelle creme
(non rubefacenti).
206
NV
EN
DIB
IL
E
B) Inestetismi della pelle causati da pelle grassa e ruvida.
Sebbene il viso di molte ragazze abbia un aspetto levigato e roseo, la pelle può
risultare ruvida con presenza di grossi pori. Questo tipo di pelle è definito comunemente “pelle grassa”. Le cause sono diverse: scarsa cura e igiene della pelle,
uso di cosmetici eccessivamente acidi o basici, impiego frequente di saponi,
esposizione eccessiva al sole. Non solo fattori esterni, ma anche cause interne,
come un’alterata funzionalità del fegato, possono esserne all’origine.
L’impiego sul viso e sui punti 11-12-28 delle apparecchiature a metodologia
Ygrene Oib per 1 o 2 volte al giorno abbinando, subito dopo le sedute, l’uso di
creme cosmetiche specifiche, migliora la microcircolazione cutanea e favorisce
l’assorbimento delle sostanze nutritive contenute nella crema e la pelle diventerà gradualmente più fine e levigata.
ATI
VA
NO
C) Inestetismi della pelle causati da acne, eczema, neurodermatite.
L’acne è uno dei disturbi cutanei più diffusi; colpisce soprattutto i giovani a cominciare dai 12-13 anni ma può presentarsi anche dai 30 anni in avanti. Questa
problematica in molti casi tende a scomparire da sola dopo un certo numero di
anni ma, se non trattati, i suoi inestetismi rischiano di segnare la pelle con profonde cicatrici. L’acne è una malattia del follicolo pilosebaceo.
Le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib possono essere un valido aiuto
per combattere gli inestetismi della pelle causati dall’acne, ecc. L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib per 1 volta al giorno e per
circa 30 minuti ogni volta.
L’eventuale impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib contemporaneamente a terapie a base farmacologica (antibiotici o creme) va effettuato sempre
sotto controllo del medico di fiducia.
ULG
N.B. I trattamenti Ygrene Oib sono mirati a combattere gli inestetismi della
pelle.
PIA
DIV
D) Inestetismi della pelle causati da pelle opaca.
Molte persone di media età presentano spesso un viso di aspetto opaco, poco
luminoso e con pelle disidratata, lo stesso dicasi per alcuni soggetti giovani,
soprattutto ragazze, ove l’aspetto del volto non rispecchia il buono stato di benessere. Alcune cause di pelle opaca sono la malnutrizione, la carenza di proteine e di
vitamine del gruppo A e C.
L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib sul volto e sui punti 24
e 28 (eventualmente abbinando dopo ogni seduta l’uso di specifiche creme cosmetiche non rubefacenti) è molto efficace per aiutare a ridurre il problema.
CO
E) Inestetismi della pelle causati da macchie cutanee.
Macchie cutanee, di colore marrone fino al nero, possono presentarsi sul viso
di giovani ragazze dopo la pubertà, oppure in donne di mezza età come evoluzione di lesioni eritematose che, sotto l’azione della luce solare, tendono a
scurirsi. Alcune macchie sono ereditarie, altre appaiono durante la gravidanza
207
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
NV
EN
DIB
IL
E
o in presenza di disfunzioni che alterano il metabolismo dei pigmenti cutanei.
L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib sul viso e sul punto 21
nonché nei punti specificamente colpiti (eventualmente abbinando dopo ogni
seduta l’uso di specifiche creme cosmetiche non rubefacenti) è molto efficace
per aiutare a ridurre il problema; utilizzare anche sul punto 8.
208
VISO - A
PUNTI 1 - 2
1 Fronte
2 Con
batuffoli
umidi
NO
VISO
RUGHE - ACNE
VA
Se gli inestetismi della cellulite
possono essere nascosti dai vestiti, le rughe, le macchie della pelle
e gli inestetismi dell’acne, sono di
più difficile mimetizzazione.
Importante è non demoralizzarsi e
farsi aiutare anche dalla metodologia Ygrene Oib, che può essere un
valido ausilio per risolvere alcuni
problemi estetici.
I test fatti dimostrano che questa
metodologia è efficace e può contribuire per tornare ad avere un bel
viso con la pelle levigata, o depurata da altre fastidiose impurità e
con qualche ruga in meno.
NV
EN
DIB
IL
Le rughe - rugosità - gli
inestetismi causati dall’acne
E
Il Viso
VISO - B
PUNTO 28
ATI
Vi sono anche prodotti cosmetici studiati
specificamente per l’uso, dopo l’impiego
di apparecchi a metodologia Ygrene Oib
che ne migliorano l’azione.
ULG
VISO - C
PUNTO 8
28
VISO - D
CO
PIA
DIV
PUNTI 21 - 24
24
21
8
209
E
VISO - E
NV
EN
DIB
IL
PUNTI 11 - 12
11
12
GLUTEI
VA
NO
12
SENO
CO
PIA
10
DIV
ULG
ATI
Sotto (10-5-12) alcuni altri punti di intervento generale specifici.
5
210
DÉCOLLETÉ
E
NV
EN
DIB
IL
Estetica del corpo con
Ygrene Oib
F) Inestetismi della pelle causati dalla cellulite.
Come già detto, colpisce in particolare le donne, anche in giovane età, e si localizza prevalentemente su fianchi, cosce e glutei con un aspetto caratteristico
“a buccia d’arancia”. Accanto a fattori costituzionali, spesso sono da chiamare
in causa un eccessivo consumo di sale ed un’alimentazione ricca di cibi dolci,
grassi, il consumo di alcolici, il fumo di sigaretta, ma soprattutto una cattiva circolazione sanguigna e linfatica.
NO
Combattere gli inestetismi
della cellulite
DIV
ULG
ATI
VA
E’ notoriamente una malattia, inoltre
con i suoi inestetismi si dimostra un
fastidioso problema estetico, che va
combattuto sin dal suo primo apparire, per la sua tendenza alla diffusione
progressiva, con alterazioni del sistema circolatorio periferico e modificazioni irreversibili del tessuto adiposo.
L’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib sui punti indicati
nelle figure (8-11-12-24-28-29) o dove
si presenti il bisogno (eventualmente
abbinando dopo ogni seduta l’uso di
specifiche creme cosmetiche non rubefacenti) è molto efficace per aiutare
a combattere il problema dell’inestetismo.
CO
PIA
Alcuni consigli alimentari (che vanno confermati dal vostro dietologo):
alimentazione equilibrata e ricca di fibre e con pochi grassi.
211
E
Localizzazione della cellulite
NV
EN
DIB
IL
La cellulite ed i suoi inestetismi si localizzano prevalentemente in determinate
parti del corpo e in alcuni casi hanno delle concause che possono essere riconducibili a motivazioni specifiche.
Nuca - spalle
Obesità mediata
da ormoni
androgeni
specie di origine
surrenalica
NO
Braccia
Obesità da disturbi
circolatori
ATI
Fianchi
Obesità genitale
ormonale
a diatesi ereditaria
CO
PIA
DIV
ULG
Cosce e gambe
interne esterne
Obesità da disturbi
circolatori
VA
Addome
Obesità da tensione
emotiva, stress
Dove si posiziona
normalmente la cellulite,
le cause principali.
212
NV
EN
DIB
IL
E
Contro gli inestetismi causati dalla cellulite
IN. CELLULITE - B
IN. CELLULITE - A
PUNTI 11 - 29
PUNTO 8
11
NO
8
IN. CELLULITE - C
VA
PUNTO 28
IN. CELLULITE - D
ULG
PUNTO 12
ATI
28
29
IN. CELLULITE - E
PUNTO 24
DIV
24
Nota:
Ricordiamo che si
possono trattare con le
apparecchiature
a metodologia Ygrene
Oib più punti nello
stesso
momento (per esempio:
in questo caso il punto
11 assieme al punto 12).
CO
PIA
12
213
NV
EN
DIB
IL
Liberarsi dallo stress?
E
RELAX E ANTI-STRESS
NO
La vita è energia. Un corpo libero di muoversi sprigiona vitalità, piacere di vivere, bellezza e fascino. L’energia vitale che è libera di fluire nel nostro corpo
subisce, per vari motivi, dei rallentamenti, sovraccaricando o sottocaricando
delle zone causando degli squilibri.
Secondo gli yogi dell’India e del Tibet, le nostre condizioni spirituali e psicologiche sono più condizionate dalla colonna vertebrale che da qualsiasi altra parte
del corpo.
Molte ragioni lo confermano, non ultima quella che ciascuno di noi avverte una
sensazione di liberazione e di benessere ogni volta che si fa massaggiare in
modo completo la schiena, da una persona esperta.
La vita di tutti i giorni, ormai, ci impone dei ritmi e delle priorità che “aiutano” a
dimenticarci di noi, del nostro corpo, del nostro benessere, sovraccaricandoci
di stress psicofisico che, come sappiamo, crea una forte contrazione muscolare
che interessa interamente il dorso, i muscoli del collo, i muscoli dorsali, i muscoli lombosacrali.
Questo programma, studiato per il rilassamento, ottiene dei grossi risultati anche su persone obbligate a lunghe permanenze a letto.
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
Punti da sottoporre all’impiego di apparecchi a metodologia Ygrene Oib:
5, 9, 10 - 1 e 7 nonché 8, 9 e 28.
214
RELAX - D
NV
EN
DIB
IL
PUNTO 1
E
RELAX - A
PUNTI 5 - 9 - 10
1
5
RELAX - B
NO
PUNTO 28
DIV
ULG
RELAX - C
PUNTI 7 - 8
7
10
CO
PIA
8
9
ATI
VA
28
215
NV
EN
DIB
IL
E
TRATTAMENTO DI MANTENIMENTO
CO
PIA
DIV
ULG
ATI
VA
NO
PER
ANZIANI
UOMINI
DONNE
BAMBINI
Nota:
E’ naturale che ogni azione di mantenimento
si sviluppi verso obiettivi diversi in base al soggetto (anziano, uomo, donna o bambino) che si
considera. Come pure fa la metodologia Ygrene
Oib, per migliorare il wellness in generale.
216
UOMO
ANZIANI
PUNTI 11 - 28
PUNTI 6 - 28
NO
6
11
28
VA
28
ATI
DONNA
ULG
PUNTI 8 - 28
BAMBINI
PUNTO 7 ED I LATI
SX E DX DEL COLLO
7
DIV
CO
PIA
8
E
NV
EN
DIB
IL
Trattamento mantenimento
4
28
Laterali
217
NO
NV
EN
DIB
IL
E
PROGRAMMA PER LO SPORT ED IL FITNESS
Per migliorare
Per velocizzare il recupero
ATI
VA
Per migliorare le performance
CO
PIA
DIV
ULG
Nell’ambito sportivo è più facile parlare di aumento di massa perché è un parametro molto importante per raggiungere delle performance migliori.
Si sa anche che un atleta super allenato rischia di andare facilmente fuori forma, e che altri atleti non recuperano velocemente e, spesso, rischiano di non
essere al top nei momenti cruciali della stagione sportiva o della gara.
Con le apparecchiature a metodologia Ygrene Oib si ha un netto miglioramento
di due fattori importanti: il notevole e rapido abbassamento dell’acido lattico e
la promozione del recupero, fattori importanti sempre, ma ancora di più in chi fa
sport e vuole ottenere performance migliori, ma utili anche per le normali attività
della vita quotidiana, del lavoro, della famiglia, ecc.
- Riduzione dei valori di acido lattico;
- Promozione del recupero.
- Miglior resistenza agli sforzi.
Infatti, la metodologia Ygrene Oib contribuisce in modo naturale ad aiutare a
migliorare la circolazione (e tutti sanno quanto sia importante avere una muscolatura ben irrorata) e, quindi, ad aumentare il trasporto di ossigeno.
218
E
Sport e Fitness
NV
EN
DIB
IL
Qualunque sia lo sport che si pratica sono importanti:
- La capacità di trasportare ossigeno;
- la capacità di recuperare completamente nel minor tempo possibile;
- la capacità di eliminare le scorie.
DIV
ULG
ATI
VA
NO
Un muscolo, anche se ben allenato, per poter sfruttare il proprio potenziale
intero deve fronteggiare le tre necessità sopra citate. Ogni muscolo può essere
aiutato molto con l’uso di prodotti a metodologia Ygrene Oib.
CO
PIA
N.B.: usando l’apparecchiatura in alcuni orari specifici si può migliorarne l’effetto (30 minuti).
Per potenziare: usare l’apparecchiatura dalle ore 5,00 alle ore 7,00, dalle ore
11,00 alle ore 13,00.
Per recuperare: usare l’apparecchiatura dalle ore 17,00 alle ore 19,00, dalle ore
23,00 alle ore 01,00.
219
NV
EN
DIB
IL
DEFATICAMENTO
E
Sport e Fitness
DEFATICAMENTO
ARTI INFERIORI
PUNTO 11
PUNTI 28 - 29
11
28
NO
29
DEPURAZIONE
8
13
CO
PIA
29
DIV
ULG
ATI
19
VA
PUNTI 8 - 13 - 19 - 29
220
11
6
NV
EN
DIB
IL
CONTRATTURE
DISTORSIONI
MOTIVAZIONE
contribuisce a migliorare la zona
PUNTI 28 e ZONA LESA
PUNTI 1 - 24 - 28
28
26
PUNTI 1 - 9 - 10 - 11
9
ULG
10
DIV
Palmo
Test effettuati su atleti hanno dato
indicazioni concordi sul miglioramento dei riflessi e del recupero
delle forze in qualsiasi sport praticato.
11
PIA
CO
1
ATI
1
15
24
FORZA E RIFLESSI GENERALE
VA
PUNTI 1 - 9 - 15
NO
28
FORZA E RIFLESSI MANI
9
E
Sport e Fitness
221
E
NV
EN
DIB
IL
NOTE BIBLIOGRAFICHE
• Come vincere la cellulite e diventare snelle, belle e serene, Maria Makarovic;
Rusconi Editore.
• Nuovi orizzonti in medicina. La teoria dei biofotoni, Fritz-Albert Popp; Nuova
Ipsa Editore.
• The application of BFS to medicine, Chen Kun, Chela Xi, Lin Zhou; Edizioni
The People’s Medical Publishing House.
• Diagnosi Energetica dei Punti Terminali, Peter Mandel; Tecniche Nuove.
• Modern Physics, J. E. Williams, F. E. Trinkdein, H. C. Metcalfe; Hol, Rinehart,
and Winston Inc. New York (Fisica Moderna 2°; Edizioni Cremonese).
• Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese, Franco Bottalo, Rosa Brotzu;
Xenia Edizioni.
NO
• Metodologia Ygrene Oib. Star bene con le Bio Frequenze, Luciano Moschini;
Soceser Editore.
• Il cervello quantico, J. Satinover; Macro Edizioni.
• L’energia orgonica, F. e V. Pez; Macro Edizioni.
VA
• Biophoton research and its Applications, Popp & Li & Gu; World Scientific
1992.
ATI
• Anatomia sottile, R. Zamperini; Macro Edizioni.
• Fisiologia sottile, R. Zamperini; Macro Edizioni.
• L’Acqua Specchio della Vita. Scienza e conoscenza, Ottaviano Costa, Dario
Tassarotto, Carlo K. Cortella; Editoriale Delfino.
ULG
• Medicina vibrazionale, Dr. Richard Gerber; Edizioni Lampis, distribuito da
Macro Edizioni.
• Magnetoterapia a campo stabile, Fabio Ambrosi; Tecniche Nuove Edizioni.
DIV
• Medicina quantistica, Piergiorgio Spaggiari, Caterina Tribbia; Tecniche
Nuove Edizioni.
• Omeopatia e Bioenergetica, le medicine alternative: dalla stregoneria alla
scienza, Nicola ed Emilio Del Giudice; Cortina Editore, Verona.
PIA
• Salute Totale, Rimedi Naturali & Tecniche Vibrazionali, di Dott. Marco Rho;
M.I.R. edizioni.
• Manuale pratico di Moxa, di Yves Réquéna; Red edizioni.
• La mia verità sulla Memoria dell’Acqua, di Jacques Benveniste; Macro edizioni.
CO
• Io scelgo, Io voglio! Io sono, di Fabio Marchesi; Tecniche Nuove Edizioni.
222
PIA
CO
VA
ATI
ULG
DIV
NV
EN
DIB
IL
NO
E
E
NV
EN
DIB
IL
Editore: Soce.Ser. s.r.l.
NO
Via Enrico Mattei, 17
24060 Entratico (BG)
Tel. 035 942838
VA
e-mail: [email protected]
ATI
I° edizione - aprile 2009
Finito di stampare nel mese di aprile 2009
CO
PIA
DIV
ULG
dalla CPZ S.p.A. di Costa di Mezzate (Bg)
PIA
CO
VA
ATI
ULG
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DIB
IL
NO
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E
NV
EN
DIB
IL
La Teoria Delle Bio Frequenze
la Metodologia Ygrene Oib
...ed i segreti della vita racchiusi
tra il Sole e l’atomo, per una vita più...
«Le Bio Frequenze per la bellezza del corpo, per migliorare le
performance in ambito sportivo, per un miglior wellness».
All’interno, un’ampia raccolta di esperienze degli operatori dell’estetica, dello
sport e del benessere. Più di 400 immagini che aiutano a comprendere meglio la
teoria delle Bio Frequenze e la Metodologia Ygrene Oib.
L’obiettivo del libro è far conoscere ad un pubblico più vasto la teoria dello SBF,
la fantastica metodologia Ygrene Oib e come essa venga utilizzata con risultati
spesso entusiasmanti per l’estetica, lo sport, il wellness.
NO
Molti sono i test eseguiti a livello estetico, sportivo e wellness riportati nel libro,
con dimostrazioni dell’efficacia documentate da foto, prove a computer, testimonianze. Ygrene Oib è quanto di più innovativo e tradizionale allo stesso tempo si
possa trovare al giorno d’oggi.
ATI
VA
Alcuni dei Test in ambito sportivo sono stati effettuati presso la F.I.G.C. a
Coverciano (FI), nel laboratorio di metodologia dell’allenamento e biomeccanica applicata.
Altri in centri estetici, ambienti confinati, aziende ed abitazioni.
ULG
Troverete inoltre informazioni sui campi elettromagnetici, sull’elettrosmog e sulla
sua potenziale pericolosità. Consigli su come agire, formulati da studiosi di fama
mondiale. Limiti di legge, parametri cautelativi. E quanto le Bio Frequenze ed
Ygrene Oib possano aiutare anche in questo caso.
DIV
Le nuove tecnologie e le tradizioni orientali hanno trovato in questa metodologia
un’armoniosa ed efficace fusione per conseguire degli obiettivi difficilmente raggiungibili in altro modo.
PIA
Gli autori del libro, Luciano Moschini e Daniele Gullà,
ringraziano tutte le persone che hanno partecipato
alla realizzazione di quest’opera.
CO
NOVITà
Scopri la facilità di combattere gli inestetismi della cellulite, le rughe.
Come migliorare le performance in ambito fisico e sportivo.
Come migliorare la sensazione di benessere percepita.
€ 24,00