Verbale assemblea 9 maggio 2015

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Verbale assemblea 9 maggio 2015
VERBALE DELLA ASSEMBLEA ISTORECO DEL 09 MAGGIO 2015
Oggi, presso la sede del Consiglio Provinciale, Corso Garibaldi 59 a Reggio Emilia alle
ore nove e trenta in seconda convocazione si è riunita l’Assemblea Ordinaria dei Soci
di Istoreco per deliberare sul seguente Ordine del Giorno:
1. Relazione del Presidente uscente Mirco Carrattieri,
2. Nomina del nuovo Presidente dell’Istituto,
3. Nomina del nuovo Comitato Direttivo,
4. Nomina del nuovo Collegio dei Revisori,
5. Nomina del nuovo Collegio dei Garanti,
6. Bilancio Consuntivo 2014, Relazione dei Revisori, Delibere conseguenti,
7. Bilancio Preventivo 2015 , determinazioni,
8. Varie ed eventuali.
Sono presenti n. 26 Comuni Soci ed Enti Soci,
arrivate n. 36 deleghe per rappresentanza.
n. 39 Soci persone fisiche e sono
Presiede l’Assemblea il Dott. Carlo Pellacani.
Sono presenti alla riunione la Dott.ssa Maramotti Natalia in rappresentanza del
Comune di Reggio Emilia e la Dott.ssa Maria Chiara Morelli in rappresentanza della
Provincia,ed infine la Senatrice Albertina Soliani .
Il Presidente informa i presenti che a differenza dell’Ordine del Giorno sarà data
lettura del Bilancio e si procederà alla votazione sul Bilancio al punto sei e sul
Preventivo 2015 al punto sette dell’Ordine del Giorno prima della elezione dei
nuovi organi sociali, passa quindi la parola a Simonetta Bagnacani per la lettura del
bilanci
SIMONETTA BAGNACANI
Buongiorno. Leggiamo il Bilancio dell’esercizio 2014.
Nell’attivo: credito verso soci, sono 3 comuni che devono pagare la quota sociale, ad
oggi ne manca solo uno, da riscuotere, ma che ha già fatto la delega. Le
immobilizzazioni: sono aumentate
le materiali perché abbiamo acquistato due
portatili, un computer, uno per gli Esteri e uno per l’Istituto, circa di 2.500 €. Le
immobilizzazioni finanziare le abbiamo chiuse perché erano un deposito cauzionale.
Abbiamo quindi un totale di immobilizzazioni di 29.726 €. L’attivo circolante è 56.958.
In questi 56.000 abbiamo i clienti e i contributi di progetti. I clienti ad oggi sono già
stati tutti riscossi già per il 98%, rimangono i contributi per i progetti, il Viaggio della
Memoria, la camminata dei sentieri partigiani, che però sono già certi.
I crediti in sofferenza sono 1.690 e riguardano il credito che abbiamo verso la Coop
Muratori Reggiolo e la Coopsette. Le disponibilità liquide sono 482.438 €. Sono i
depositi bancari, le carte prepagate e la cassa. Poi abbiamo i ratei e i risconti di 9.424.
Si tratta come al solito di un esercizio di ragioneria, per cui i costi anticipati per i
Viaggi della Memoria 2015 sono stati sospesi e messi in questo conto; totale attività:
581.753€.
Passivo: il patrimonio netto è aumentato dl piccolo avanzo che avevamo del 2013 per
151.550. L’avanzo del 2014 è 1.716; quindi abbiamo un totale di 153.266€. Fondo per
rischi ed oneri non le abbiamo movimentate. E quindi sono rimasti 43.494. Il fondo
trattamento di fine rapporto è aumentato a 38.244 ed è il fondo dei tre dipendenti
dell’Istituto. I debiti sono 56.210. Però di questi debiti già il 60% dei fornitori sono
stati pagati, nei primi mesi del 2015.
I Ratei e risconti passivi sono 290.540. Per la maggior parte sono le quote riscosse
dei Viaggi della Memoria 2015. Totale passività : 581.753.
Conto economico: abbiamo i proventi associativi 132.385. Poi abbiamo i proventi dei
progetti di ricerca , del settore esteri e Viaggi della Memoria, delle iniziative culturali,
della Didattica, della Documentalistica. Altri proventi sono gli arrotondamenti; totale
dei proventi: 735.183.
Abbiamo poi gli oneri dell’associazione, gli oneri istituzionali. Gli oneri istituzionali
sono quelle spese per la gestione dell’Istituto. Poi il settore biblioteca, fototeca e
archivio 40.041. Di solito noi il settore editoria e il settore biblioteca, fototeca li
raggruppiamo tutte come attività totale istituzionale. Poi abbiamo gli oneri dei progetti
di ricerca 36.310. Progetto Viaggi della Memoria, Iniziative culturali, oneri della
didattica e oneri della documentalistica per un totale di 740.527.
Nella vostra cartellina vi è anche un prospetto dove vengono messe a confronto le
entrate, i proventi e gli oneri per ogni settore. Sostanzialmente sono in avanzo, l’unico
settore a non essere in avanzo è la documentalistica.
Ammortamenti e svalutazioni di tutti i beni strumentali: 4168. Per cui il totale oneri
dell’associazione risulta: 744.695. La differenza è un disavanzo di 9.612.
Proventi. I proventi e gli oneri finanziari, che sono gli interessi attivi e gli oneri
bancari, diventano 694. Noi non abbiamo mai interessi passivi. I proventi e gli oneri
straordinari sono 22.663. Questi proventi straordinari sono i contributi del Progetto
della Memoria e di altri progetti che non erano certi nel 2013 e non li abbiamo potuti
indicare. Sono stati riscossi nel 2014 e quindi e messi come proventi straordinari.
Gli altri oneri straordinari 6.298, abbiamo rilevato una perdita di quasi 4000€ per due
clienti che sono falliti e abbiamo chiuso quei pochissimi crediti per quei clienti che
hanno chiuso l’attività. Poi abbiamo delle sopravvenienze passive perché abbiamo
chiuso un progetto del 2013 per 1500€ , e abbiamo chiuso quel deposito cauzionale
appunto che vi dicevo prima. Il totale quindi delle partite straordinarie che diventa
positivo, 16.365.
Il risultato prima delle imposte è 7.547. Purtroppo noi dobbiamo pagare l’IRAP sui
dipendenti e collaboratori, per cui l’IRAP del 2014 sarà 5831 e rimane un avanzo per il
2014, 1716 . Io sono andata molto veloce, se però avete delle cose da chiedere, sono
a vostra disposizione.
Il Presidente CARLO PELLACANI
Volevo dirvi che nella cartellina trovate anche un prospetto con il raffronto tra i bilanci
consuntivi del 2012/2013/2014 che vi consente di avere una evoluzione delle entrate
e uscite dell’Istituto. Se non avete niente da dire, pongo all’approvazione il bilancio. Ai
presenti che approvano il bilancio, chiedo cortesemente di alzare la mano. Chi si
astiene e chi non approva. Il bilancio è approvato alla unanimità.
Presenti: 101 aventi diritto di voto cn 26 Comuni ed Enti, 39 persone fisiche e 36
deleghe. Il bilancio è stato approvato alla unanimità. Chiedo al direttore Nando Rinaldi
la lettura del bilancio preventivo.
NANDO RINALDI
Io ho preparato una nota del bilancio preventivo.
Il Bilancio preventivo 2015 presentato all’Assemblea annuale per la sua approvazione
è costruito in conformità ad uno schema consolidato che presenta Entrate e Uscite
sotto la macro voce “Istituzionali”, nella prima parte,
mentre nella seconda è suddiviso sulla base dei principali settori di attività: Progetti di
ricerca,
Viaggio
della
Memoria\Settore
esteri,
Iniziative
culturali,
Didattica
e
Documentalistica.
Nella prima parte si consolidano le entrate previste sotto la voce “Quote di adesione di
Enti, Comuni e Persone fisiche”, anche se occorre segnalare un’incertezza legata al
nuovo assetto istituzionale dell’Ente Provincia, infatti, a seguito dell’approvazione della
Legge 7 aprile 2014, n. 56 la Provincia mantiene solo alcune funzioni cosiddette
fondamentali in attesa di un riordino regionale che potrebbe riassegnare loro altre
funzioni, per ora non previste, tra cui la delega alla cultura.
Comunque per il 2015 si confida nel permanere almeno di parte delle risorse destinate
a Istoreco (nel 2014 pari a Euro 27.000), anche se come vedremo per la Sezione
Didattica, la convenzione per la realizzazione di progetti di qualificazione del sistema
scolastico reggiano scaduta nel giugno 2014, non è stata rinnovata. In questo quadro
di attesa va fatta menzione della possibile ripresa per iniziativa regionale di una
proposta di Legge sulla Memoria e i luoghi di Memoria, che potrebbe riassegnare agli
Istituti storici dell’Emilia Romagna, parte delle risorse finanziarie prima in capo alle
Province.
Il rapporto con i Comuni, invece, in particolare in occasione del 70esimo della
Resistenza si sta rafforzando, grazie alla positiva proposta di un seminario dedicato
agli amministratori, 1 febbraio 2015, che ha visto una buona partecipazione e l’avvio
di diverse collaborazioni su tutto il territorio provinciale. Si segnalano, per brevità, le
collaborazioni con il Comune di Correggio in occasione della mostra “Resistenza e
Arte: Eredità e contemporaneità”, con il Comune di Scandiano per il cartellone
“Scandiano Resiste”, con il Comune di Vetto d’Enza per la mostra permanente dal
titolo “Le Radici del Nespolo”, con il Comune di Albinea in occasione del 70esimo
anniversario della battaglia di Villa Calvi e Villa Rossi, con il Comune di Castellarano
per la ripubblicazione del volume “Castellarano dal fascismo alla Resistenza”.
Nella proposta di previsione si confermano per intero le entrate registrate nel 2014
(pari a Euro 78.000) con l’obiettivo di riprendere i rapporti con l’Amministrazione
comunale di Guastalla, interrotti nel 2009, e perfezionare l’iscrizione del Comune di
Vetto d’Enza quale nuovo socio di Istoreco.
Sul versante soci persone fisiche i margini per un ampliamento di tale forma di
sostegno alla vita associativa dell’Istituto sono diversi, sia fidelizzando il rapporto con
gli attuali soci un centinaio circa e favorendo un loro maggiore coinvolgimento in vista
del 50esimo della fondazione di Istoreco sia prevedendo nuove possibilità d’iscrizione
con quote diversificate sulla base della scelta già operata di portare a 30 euro la quota
per gli under trenta, con formule tipo: socio sostenitore, socio ordinario, socio junior.
L’entrata prevista per l’adesione dei soci individuali è pari a 6.000 Euro.
Un altro settore d’impegno dovrà essere quello dei rapporti con Enti e Istituzioni quali
Scuole, Organizzazioni sindacali, di categoria, cooperative, altre realtà pubbliche. In
questo settore già nei primi mesi del 2015 si rilevano le positive collaborazioni con la
Camera del Lavoro in occasione della mostra “Resistenza e Arte: Pittura partigiana”, il
calendario di eventi, incontri e mostre con ANPI e R.E.T.E. e l’impegno con l’Università
dell’Età Libera per il programma didattico dell’Anno Accademico 2015\2016. Questi
rapporti che si stanno felicemente consolidando e la ricchezza di realtà associative,
culturali e di promozione sociale che operano sul territorio reggiano, ci suggeriscono
che possono essere intensificate relazioni e contatti reciproci.
Nel 2015, dopo un’attenta verifica, è stata presentata domanda all’Agenzia delle
Entrate per l’iscrizione al Cinque per mille, anche questo procedimento può
rappresentare, e ci auguriamo rappresenti, uno strumento per il finanziamento
dell’attività di Istoreco attraverso la promozione di una campagna mirata tra soci,
amici e cittadini reggiani interessati a sostenere la nostra mission culturale.
Inoltre, riprendendo alcune delle riflessioni presenti nel documento elaborato dalla
Commissione Risorse, è forse utile valutare, un lavoro mirato al projet financing
eventualmente coinvolgendo attori e realtà che già operano in questo settore,
attivando forme di collaborazione sull’esempio degli Amici del Teatro e della Biblioteca.
Un elemento positivo è la conferma per il secondo anno consecutivo di due volontari
del Servizio Civile Nazionale attraverso la presentazione della domanda al Bando di
secondo livello regionale come Ente direttamente accreditato, volontari presenti a
partire dal secondo semestre del 2015 che coadiuveranno le attività del Polo
archivistico e della Direzione.
Rimanendo sul lato delle Entrate è in essere fino al 31.12.2015 la convenzione con
ANPI che ci auguriamo possa essere rinnovata per il nuovo anno (pari a Euro 13.500)
e il contributo di CCFS e di Coop consumatori nordest attraverso la sponsorizzazione
della Rivista RS (complessivamente 6.000 Euro).
Quanto alla Rivista e più in generale per il settore Editoria, la voce Entrate considera
un maggiore introito per vendita volumi e abbonamenti a seguito di un trend positivo
già registrato nel 2014, grazie in particolare alla promozione e diffusione sul territorio
di RS; ricordiamo a questo proposito il numero speciale (119) dedicato al 70esimo
della Liberazione e la pubblicazione nella collana RS LIBRI degli atti del Convegno del
dicembre 2011 su Cesare Campioli. Certamente rimane molto lavoro da fare ma i
segnali sono incoraggianti e ci spronano a continuare con ancora maggiore intensità
nella promozione di RS e più in generale delle pubblicazioni edite da Istoreco.
Sul lato Uscite si è continuata l’operazione di contenimento dei costi di gestione,
anche se oramai su questo versante è difficile immaginare di produrre nuove
economie se non di scala, come per le spedizioni postali, per le quali potremmo
convenzionarci con l’Istituto Peri.
Nel 2015 rimane invariato il costo del personale legato al settore editoria che oltre al
dipendente assunto a tempo indeterminato vede la presenza di un collaboratore, così
come i costi tipografici, già significativamente ridotti da almeno due anni.
È prevista una piccola voce di spese per il nuovo sito internet di Istoreco con nuove
funzionalità tra cui la possibilità di un carrello elettronico per abbonarsi a RS oppure
accedere ad altri servizi a pagamento, sito che dovrebbe essere online non più tardi
del secondo semestre 2015.
Occorre, infine, segnalare due voci in aumento la prima “consulenze paghe e
amministrative” a seguito dell’entrata in vigore delle nuove procedure fiscali (come la
fatturazione elettronica) e della complessità delle operazioni IVA INTRASTAT e un
incremento del costo del Direttore dovuto al passaggio da 20 ore settimanali a 30 ore,
a contratto invariato, per assicurare una presenza più costante in Istituto. Discorso a
parte meritano i costi per la voce “Presidente”, nell’attuale proposta non è più previsto
alcun compenso per gli organi istituzionali a parte piccoli rimborsi spesa.
La seconda parte della proposta di Bilancio, come detto, è dedicata ai settori di
attività.
Nella voce Progetti di Ricerca, valore di attività pari a 10.000 Euro, entra la
pubblicazione dell’importante volume “Storia della Scuola Reggiana” edito da Diabasis
con il contributo economico della Provincia e curato tra gli altri da Mirco Carrattieri e
Alberto Ferraboschi. Il Progetto recentemente elaborato dal titolo “Museo diffuso del
Novecento” la cui prima traccia è stata presentata all’Amministrazione comunale di
Reggio Emilia e al Tavolo cultura dello stesso Comune e che prevede uno sviluppo
concreto nella seconda parte del 2015. Proseguono, inoltre, le attività legate al
Centenario della Prima Guerra mondiale con diversi progetti presentati al Bando
promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e i cui eventuali introiti dovranno
essere indirizzati a coprire le spese sostenute a favore della lodevole iniziativa di
messa online di tutti i caduti dell’I^GM (www.cadutigrandeguerra.it).
Il Viaggio della Memoria 2015 si è già positivamente svolto nella prima parte
dell’anno, con la visita al Campo di Sterminio di Auschwitz – Birkenau e alla città di
Cracovia di oltre 1000 studenti reggiani e circa 50 adulti, i costi di realizzazione sono
coperti dalle quote di adesione che ogni partecipante paga (studenti e adulti) e dai
contributi di diverse realtà cooperative, della Fondazione Manodori e attraverso alcuni
finanziamenti pubblici: Comune di Reggio Emilia, Provincia e dallo scorso anno
Regione Emilia Romagna, la cui Assemblea Legislativa ha promosso un apposito
bando. Nel 2015 sarà realizzato un seminario, 1 e 2 giugno, dedicato alle ricadute di
questa importante esperienza a 15 anni dalla sua prima realizzazione con la
pubblicazione di una ricerca curata da Margherita Becchetti e finanziata da Boorea e
un film documentario “Pullman numero 16” di Paolo Borciani (Telereggio).
Inoltre, si stanno consolidano le proposte di Viaggi per adulti in collaborazione con la
cooperativa CultureLabs, nel 2014 sono stati realizzati cinque viaggi di studio che
hanno coinvolto complessivamente 310 persone, un settore che ha rappresentato, ma
ancora di più potrà rappresentare, una leva per sostenere le attività dell’Istituto
promuovendo un approccio alla storia incentrato sui luoghi. Nel capitolo Viaggio della
Memoria rientrano anche le Mostre (BESA, Partigiani, La Rosa Bianca), il DVD Il
Violino di Cervarolo e il nuovo film documentario “Sabotatori” e alcune pubblicazioni
(Sentieri Partigiani, Gli Occhi di …, Hai visto che storia, Papà Weidt).
Le Iniziative culturali in questo Settantesimo anniversario della Liberazione e
cinquantesimo di Istoreco rivestano una centralità particolare, l’Istituto ha cercato di
coordinare le iniziative legate alla Liberazione nel calendario “Festa di Aprile”
attraverso una serie di proposte culturali, presentazione di volumi e la Mostra
“Resistenza e Arte” realizzata insieme a ANPI e ARS con la collaborazione del Comune
di Reggio Emilia e Correggio.
In occasione di questa esposizione il Maestro Omar Galliani ha donato all’Istituto un
proprio disegno appartenente al ciclo “Nuove Anatomie” di cui sono state realizzate 80
litografie numerate e firmate messe a disposizione dei soci e dei Comuni interessati.
La mostra strutturata su due sedi, Reggio Chiostri di San Domenico e Correggio
Palazzo dei Principi, è stata visitata da diverse centinaia di persone e segna una
positiva capacità di proposta culturale attraverso nuove forme con cui comunicare le
radici della Resistenza. A margine di questa iniziativa è stato pubblicato il catalogo
edito da Consulta Libri e realizzato un DVD dal titolo “Cinearchivio: dall’occupazione
alla Liberazione di Reggio Emilia”.
Rientrano nella voce Iniziative culturali le attività promosse in occasione delle date più
significative del calendario civile (27 gennaio, 10 febbraio, 2 giugno, 7 luglio, 28 luglio
e 4 novembre), le presentazioni di volumi e il 50esimo di Istoreco, novembre 2015.
Rimane in sospeso il progetto “HOMO Faber Festival” presentato all’Amministrazione
comunale e Unidustria in occasione di EXPO 2015 che potrebbe avere ulteriori sviluppi
nell’immediato futuro.
In occasione di questo importante anniversario per la vita dell'Istituto, sarebbe
necessario valutare un parziale utilizzo del fondo di dotazione dell'Ente, decisone che
dovrà essere eventualmente presa dal nuovo Comitato direttivo, destinando alcune
risorse alla Biblioteca scientifica dell'Istituto in modo da potere trasferire i volumi
presso la Sala ex ristorante oggi assegnata ad Istoreco, realizzando una spazio
dedicato allo studio e consultazione, una nuova catalogazione compatibile con il
sistema della Biblioteca Panizzi e arredi adeguati.
Il Settore della Didattica come già ricordato in premessa non ha visto riconfermata
la convenzione con la Provincia a seguito della Legge di riordino e per il prossimo
Anno Scolastico il Governo ha comunicato la decisione di non riconfermare i comandi
alla RETE INSMLI, attualmente è in corso un confronto che speriamo conduca a
recuperare questo vulnus. L’insegnate comandata insieme ai collaboratori della
Sezione didattica hanno realizzato diverse lezioni, laboratori e visite guidate per le
Scuole di ogni ordine e grado attraverso l’offerta formativa di Prendi il Tempo e si
accinge, pur tra le incertezze prima menzionate, ad aggiornare per il nuovo Anno
Scolastico i contenuti di tale proposta (incentrati sui temi della Resistenza, della
deportazione e persecuzione razziale, sul centenario della Prima guerra mondiale e
altre proposte formative).
Ricordiamo, infine, la positiva collaborazione con ANPI per la realizzazione di una APP
regionale “Donne e Resistenza” e il Progetto “Prendi il tempo Libero” rivolto alle
famiglie reggiane e finanziato dalla Provincia.
Il Settore documentalistica rappresenta un ambito di forte impegno economico e
culturale per l’Istituto con un servizio offerto alla cittadinanza e tre operatori assunti
con contratto a tempo indeterminato (due full time e una part time) e si basa sulla
Convenzione per la gestione tecnico – scientifica del Polo Archivistico comunale.
Questa convenzione del valore annuo di 50.000 Euro è stata rinnovata per i primi sei
mesi del 2015 nelle more di approvazione del bilancio di previsione del Comune
capoluogo e confidiamo di poterla presto rinnovare per altri tre anni apportando
eventualmente al testo alcune migliorie.
In questo settore sono state attivate, oltre alle convenzioni onerose già in essere con
alcuni Enti depositari (Lega Coop, ACT, Fondazione Reggio Tricolore, Provincia di
Reggio Emilia) per un valore di Euro 13.000, tre collaborazioni con il Comune di
Cadelbosco (parziale riordino dell’Archivio storico comunale), con l’Istituzione ISECS di
Correggio per la valorizzazione dei fondi relativi alla storia della Resistenza e del
Novecento e con l’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra.
Inoltre, sta continuando il progetto di recupero e valorizzazione dell’Archivio storico
delle OMI Reggiane che vedrà presto il formalizzarsi di una convenzione tra Istoreco,
Comune di Reggio, Università di Modena e Reggio, IREN e Sovrintendenza archivistica
regionale.
Prosegue il lavoro sull’Archivio Reggio Africa attraverso il Tavolo
appositamente
costituito
che
ha
portato
alla
presentazione
di
un
progetto
all’Associazione LIP Alliance (Sud Africa) “From cooperation to UBUNTU” e possibili
future collaborazioni con l’Università di Fort Hare (Sud Africa) e la Fondazione Samora
Machel (Mozambico).
Questi progetti rafforzano l’idea, già espressa nel documento della Commissione
Risorse, che il settore documentalistica possa rafforzarsi ulteriormente proponendosi
come soggetto capace di lavorare sul territorio provinciale nell’offerta di servizi legati
alla gestione, conservazione e promozione di fondi documentali.
Il Bilancio di previsione 2015 pur presentando alcune criticità, insieme ad altrettante
potenzialità, evidenziate nel corso delle presenti note, si chiude a pareggio per un
ammontare complessivo pari a 661.753 Euro in Entrate e 661.753 Euro in
Uscita. Grazie.
Il Presidente PELLACANI CARLO
Se qualcuno ha qualcosa da dire, richieste particolari, lo dica adesso. Non vedo
richieste, quindi vi chiedo di approvare queste indicazioni per il prossimo anno con
un’alzata di mano. Le previsioni del 2015 sono state approvate e quindi saranno delle
indicazioni per il nuovo Comitato Direttivo.
Ora essendo presenti alcuni rappresentanti delle istituzione
passo la parola
all’assessore Natalia Maramotti per un saluto.
NATALIA MARAMOTTI
Grazie Presidente. Sì, ho chiesto la parola su sollecitazione dell’Assemblea ordinaria e
del Vicepresidente. Vi porto i ringraziamenti dell’Amministrazione comunale, e non
solo rituale, al lavoro che è stato svolto dalla compagine amministrativa, che oggi
conclude il proprio mandato, un lavoro di altissimo livello culturale, con una grande
qualità, con una postura rivolta ad una notevole contemporaneità. La capacità di
intercettare le molte modalità di comunicazione che oggi servono per avere relazioni
con tutti i contesti, poiché le tematiche, che sono innumerevoli, come abbiamo
sentito, avevano un contenuto più legato alla giustificazione economica, però
segnalavano anche la qualità del lavoro.
Le tematiche sono veramente innumerevoli. Si può certamente dire che la compagine
amministrativa che oggi conclude il proprio mandato abbia conseguito certo la
trasformazione dell’Istituto, da presidio della memoria della Resistenza reggiana. Il
lavoro che svolge Istoreco nel nostro contesto cittadino lo consideriamo un presidio
importante rispetto alla cultura democratica che contraddistingue e contraddistinguerà
questa nostra comunità.
Noi amministratori portiamo una responsabilità aggiuntiva rispetto a ciascun cittadino
nel conseguire e nel rammentare questo elemento. E a poca distanza dal 25 aprile
abbiamo sempre l’occasione per effettuare un pensiero più approfondito sul valore
della memoria che diventa però sempre uno strumento di futuro. Non voglio
dimenticare anche l’indirizzo di saluto, di benvenuto alla compagine amministrativa
che si verrà a creare.
Il Presidente CARLO PELLACANI
Grazie all’assessore Maramotti. Ora invece passiamo la parola alla Consigliere della
Provincia Maria Chiara Morelli.
MARIA CHIARA MORELLI
Credo che oggi sia un giorno importante perché credo che anche per questa
associazione si vada verso un passo di cambiamento. Un nuovo modo di evolvere. Ho
visto che ci sono anche iniziative portate avanti anche da giovani, e questa è una cosa
interessante. Grazie a tutti e buona giornata.
IL Presidente CARLO PELLACANI
Ora cedo la parola al Presidente uscente Mirco Carrattieri per la lettura della sua
relazione in ordine al primo punto dell’Ordine del Giorno, come da convocazione.
MIRCO CARRATTIERI
Cari amiche e amici, soci individuali, enti soci, istituzioni ospiti, collaboratori, invitati,
do a tutti voi il benvenuto a questa Assemblea 2015.
Si tratta di una occasione particolarmente importante, per almeno tre motivi:
- la scadenza e il ricambio degli organi dirigenti, a partire, come sapete, dal
Presidente;
- i numerosi anniversari che ci hanno impegnato e ci impegneranno: il 70esimo della
Liberazione, il 100° della Grande Guerra, e, nel nostro piccolo, il 50° di Istoreco (che
scoccherà il 5 novembre prossimo);
- il lancio del progetto per il Museo diffuso del Novecento.
Lasciando alle relazioni di settore e al dibattito il secondo e il terzo punto, intendo
soffermarmi in questo intervento solo sul primo. E lo farò nell'ottica di un bilancio non
solo annuale, ma anche di mandato; e per certi versi rimontando fino alla mia
assunzione in carica, nel 2009.
Allora mi proponevo di lavorare su tre linee principali: organizzazione, pubbliche
relazioni e prospettiva. Ora è giusto valutare se e quanto si è fatto, riconoscendo lo
sforzo di tutti, ma anche assumendosi appieno le responsabilità del caso.
Una organizzazione ancora vulnerabile
Il primo ambito è senza dubbio quello che si è rivelato più problematico.
Lo sforzo del direttore (e del direttivo) è stato notevole e ha certo conseguito alcuni
risultati importanti: la razionalizzazione delle spese e la salvaguardia dei soci pubblici
hanno consentito la tenuta del bilancio (sempre, tra l'altro, compilato in modo
trasparente); sono stati consolidati gli spazi e rinnovate le attrezzature; si sono
ampliate le risorse umane grazie a tirocini, servizi civili e volontariato; si sono poste le
questioni di genere e generazione; sono state istituite le commissioni di lavoro del
direttivo e i gruppi di staff.
Ma restano alcuni problemi seri: la base sociale è sottodimensionata rispetto alla mole
di lavoro svolta; il reperimento di risorse private è carente e non abbastanza
sistematico; l'organigramma è per certi aspetti disfunzionale; il direttivo è ancora
lontano dagli standard di partecipazione e collegialità auspicabili.
Credo quindi che sarà molto importante insistere sull'idea della delega di funzioni e
responsabilità a commissioni e singoli membri del direttivo che possano impegnare
esperienze e competenze nel lavoro di raccolta fondi, riorganizzazione funzionale e
ramificazione territoriale.
A mio parere, peraltro, i rapporti con i comuni dovranno evolvere verso forme
convenzionali pluriennali. E la sfida costituita dalla riorganizzazione delle province
dovrà essere accolta da Istoreco nell'ottica di una riconfigurazione anche
dimensionale.
In rete
Sul piano delle pubbliche relazioni i risultati mi sembrano confortanti.
Le ricerche condotte sul feedback di Istoreco hanno infatti consentito di ripensarne
l'immagine e di avviare nuove strategie di comunicazione, che hanno effettivamente
consentito una maggiore e migliore visibilità. Certo ci sono ancora molti margini in
questo senso, soprattutto nell'ottica di coordinamento e riconoscibilità delle nostre
proposte. Ma la strada sembra quella giusta, come dimostrano anche le statistiche di
accesso dei nostri profili sui social network.
Dal punto di vista sostanziale, mi pare di poter dire che l'istituto è ulteriormente
cresciuto sul piano della credibilità e dell'autorevolezza; e che ha stretto una rete di
rapporti più larga e insieme più densa.
A livello cittadino è ormai parte integrante del sistema cultura, con rapporti non
saltuari con tutte le principali istituzioni di settore.
A livello provinciale si è infittito il dialogo con altri soggetti pubblici e privati.
Anche e livello regionale e nazionale sono ormai moltissimi gli interlocutori e i partner,
spesso di notevole livello.
In particolare dentro il network Insmli Istoreco ha lavorato alacremente, entrando da
protagonista in progetti di successo come “E-Review”, ResistenzamAPPe e i convegni
sul 1943 e sulla Linea Gotica.
Ma è da notare il fatto che non si è trattato solo di partecipare a reti, ma anche di
promuoverle, come è avvenuto per ERA. E che a partire da Istoreco sono gemmate in
questi anni altre esperienze importanti, ora dotate di una loro autonomia, come Cultur
Labs, Centro Studi Musica e Grande Guerra, ARS.
Ovviamente resta anche in quest'ambito molto da fare. Segnalo tre linee che a mio
parere mantengono ampi margini di sviluppo: i rapporti con l'Istituto Cervi; la
partecipazione ai bandi nazionali; la progettazione europea.
Uno sguardo largo e profondo
La trasformazione dell'istituto da presidio della memoria resistenziale reggiana a
centro di documentazione, ricerca e formazione storica mi pare ormai acquisito.
Sul piano temporale, i nostri interessi contemplano oggi l'intera età contemporanea:
allo sforzo sempre intenso sull'antifascismo, la guerra mondiale e la resistenza si sono
aggiunti filoni di lavoro significativi, quali il socialismo di inizio secolo, la prima guerra
mondiale, il mondo ebraico, la ricostruzione, la stagione dei movimenti.
Sul piano spaziale, il forte legame col territorio si è sviluppato sempre più in una ottica
non localistica, attraverso un approccio comparativo e diffusivo ai fenomeni che
appare coerente alle dinamiche d'avanguardia della storiografia internazionale sul
“glocale”. Illuminante in questo senso il progetto avviato sui rapporti Reggio-Africa.
Anche le pratiche e gli strumenti si sono adeguati e aggiornati: mantenendo la sua
peculiare vocazione al lavoro sull'intera filiera culturale (conservazione, valorizzazione,
divulgazione), l'istituto si propone oggi come una vera e propria agenzia di public
history competitiva sul piano nazionale.
Questo, si badi, non ha significato abdicare al ruolo di riferimento etico-politico, bensì
sforzarsi di ripensare e per certi versi rilanciare il nostro profilo antifascista,
democratico e costituzionale, anche a livello di dibattito pubblico, utilizzando però gli
strumenti propri della cultura e della scuola.
Alcuni risultati raggiunti...
Se guardiamo appunto ai singoli progetti realizzati, vale la pena ricordare qui alcune
delle esperienze più qualificanti di questo mandato.
In ambito documentale, il lavoro sull'archivio Reggiane è senz'altro quello più
importante e speriamo foriero di ulteriori sviluppi.
Ma va ricordato anche quanto fatto per gli archivi di partito e, più di recente, per quelli
scolastici, svolgendo un ruolo di salvaguardia a tutela di tutta la comunità.
Sul piano della didattica, alle esperienze consolidate dei Viaggi della Memoria e di
Prendi il tempo, si è aggiunta quella dell'Officina, che considero molto importante per
il futuro.
In merito alle attività di disseminazione, ricordo la rievocazione teatrale del congresso
socialista del 1912; il sito Ester; i viaggi per adulti; la produzione del Violino di
Cervarolo e di Sabotatori; le installazioni Gli occhi di; il cd Battaglione alleato; i diversi
siti dedicati.
Oltre ovviamente a “RS” e all'importante produzione editoriale collegata alla rivista,
particolarmente intensa negli ultimi mesi; e allo straordinario patrimonio costituito
dalla continua implementazione degli Albi della Memoria.
...e i nodi ancora da sciogliere
In alcuni ambiti si è avviato un lavoro significativo che però non ha ancora raggiunto i
risultati sperati.
Primo fra tutti il Polo Archivistico, ora più attivo e dinamico, ma ancora fragile dal
punto di vista strutturale.
E anche la Biblioteca, sempre più ricca e completamente catalogata, ma non ancora
integrata nel sistema territoriale.
Tra i progetti segnalo innanzitutto la questione della storia del Pci: l'archivio è ormai
ordinato, ma non ancora inventariato a dovere; nel frattempo sono state fatte ricerche
importanti su alcuni momenti e personaggi, ma non si è ancora avviato quel piano di
lavoro collettivo che risulta ormai improcrastinabile.
L'impegno sui luoghi di memoria, che ha visto fiorire esperienze importanti, come I
sentieri partigiani, Le pietre d'inciampo e Le strade della memoria attende una cornice
complessiva, che speriamo possa essere rappresentata dal Museo diffuso.
Ma in generale credo ci si debba porre seriamente il problema di come rilanciare,
anche con poste adeguate di bilancio, l'attività di ricerca, che non può risultare
residuale, anche perché rappresenta la base di ogni seria attività di divulgazione.
Una nota personale
A questo punto vorrei aggiungere una nota a titolo del tutto personale.
La prima cosa che mi sembra giusto condividere con voi è che l'esperienza come
Presidente è stata umanamente e professionalmente molto ricca e preziosa.
Di questo vorrei davvero ringraziare di cuore tutti quelli che l'hanno condivisa con me:
gli organi dirigenti, lo staff, i collaboratori e tutti coloro che in questi anni si sono
impegnati a vario titolo per il bene di Istoreco. In particolare tutti i giovani, tra i quali
voglio prendere ad esempio le ragazze del servizio civile di quest'anno, Elisabetta,
Deborah e Jehona, non solo diligenti, ma davvero brave.
Come sapete, peraltro, questo periodo ha rappresentato per me anche una fase molto
complessa a livello personale. Indubbiamente questo elemento non è stato privo di
ripercussione sul mio rendimento, quindi credo di dover ringraziare doppiamente chi
non solo ha cercato di sostenermi, ma in molti casi ha dovuto anche supplire ai miei
momenti di difficoltà e di smarrimento.
Vorrei quindi dedicare un pensiero a Nando Rinaldi e Grazia Storchi, che molto hanno
sopportato e molto hanno fatto, con grande umanità e disponibilità.
Poi, è chiaro, i miei errori non sono riconducibili solo a questa situazione, ma anche ai
miei limiti.
Quindi vorrei scusarmi con coloro che ho deluso o scontentato, per lo più, ve lo
assicuro, al di là della mia volontà.
In particolare consentitemi di ricordare qui due collaboratori, Glauco Bertani e Lella
Vinsani, che sento il rammarico di non essere sempre riuscito a capire e valorizzare
adeguatamente. Spero che la nuova dirigenza lo sappia fare meglio, perché sono
anche loro risorse importantissime per Istoreco.
L'8 maggio
Vorrei concludere facendo quello che mi piace di più fare, cioè parlare di storia.
E vorrei farlo partendo dal calendario.
In questi giorni infatti si accavallano diversi anniversari, guardando ai quali possiamo
renderci conto della complessità della memoria, ma anche delle grandi e affascinanti
sfide che ci attendono.
Per un italiano di inizio Novecento 8 maggio voleva dire forse Festa della Mamma.
Con la conclusione della seconda guerra mondiale, la stessa data ha assunto un rilievo
politico, segnando la resa tedesca e la vittoria alleata.
Ma ben presto ha acquisito connotazioni divergenti tra la parte occidentale
dell'Europa, dove è diventata simbolo di libertà; e quella orientale, dove invece la
Festa della Vittoria sovietica si è tramutata per molti popoli in segno di una nuova
oppressione.
In Africa poi 8 maggio 1945 significa rivolta di Setif, cioè uno degli ultimi massacri del
colonialismo europeo.
In quella data in Armenia si ricordano i volontari della guerra. In Polinesia la morte di
Gauguin.
La Croce Rossa Internazionale, nel compleanno di Henri Dunant, celebra la sua Festa
internazionale.
Questa pluralità di memorie, non sempre facile da conciliare, può diventare una
ricchezza, se proviamo a coltivare una idea diversa di cultura e patrimonio.
E allora oggi, 9 maggio, cerchiamo di celebrare tutti insieme la Festa dell'Europa; un
Europa che non sia solo quella dei freddi tecnocrati, dei nazionalismi risorgenti o
dell'imperialismo strisciante, ma quella di Spinelli e De Gasperi, cioè un vero orizzonte
di speranza, più volte riapertosi proprio nei momenti di maggiore difficoltà del
continente.
Un riferimento che sappia scuoterci e spingerci a guardare una volta ancora più
lontano e più in alto.
Anche da Istoreco. Volevo infine aggiungere che a settembre verrà ospitata la mostra
del genocidio degli armeni.
Grazie a tutti.
Il Presidente PELLACANI CARLO
Grazie Mirco per il lavoro che hai fatto quest’anno. Se qualcuno ha qualcosa da dire o
da aggiungere, può farlo.
ANTONIO ZAMBONELLI
Io rivolgo un ringraziamento pieno di affetto per il lavoro che hai fatto quest’anno.
Già questa relazione che ha tracciato è qualcosa di molto forte e che ci deve toccare
profondamente. Ha ricordato dei nomi che stanno a fondamento di quelli che hanno
sperato e impegnato a liberare l’Europa dal nazismo. Mirco è già impegnato a
proseguire la sua esperienza con l’Istituto.
L’ANPI molti anni fa ha cambiato lo statuto; infatti, molti giovani si sono iscritti. Solo
che l’ANPI non si occupa di storia della Resistenza. Siamo convinti che faremo tante
belle cose in futuro.
RENZO TESTI
Vorrei ringraziare Mirco Carrattieri per il lavoro fatto all’Istituto. Volevo anche
aggiungere che al posto di due mandati, forse dovrebbero diventare tre. Un punto sul
quale mi volevo soffermare è che il Museo Diffuso se è diffuso deve riguardare tutto il
territorio nazionale, non solo Reggio Emilia.
ALBERTINA SOLIANI
Sono così contenta di essere qui che non rinuncio a dire il sentimento di stamattina e
la gratitudine e l’idea di quello che avverrà nei prossimi mesi, nei prossimi anni.
Grazie Mirco. Voglio dire solo una cosa che ha a che fare con l’ispirazione. Riprendo
solo l’ultima parte della relazione di Mirco, la parola ‘sogno’. Dobbiamo recuperare la
sintesi del Sogno, la solidarietà, la libertà.
Dobbiamo recuperare la dimensione sintetica del Sogno che si è smarrita. Io penso
che quel sogno sia a rischio, la Memoria è adesso. Dove si può discutere meglio che
qui. Io credo che se si riesce dentro i progetti a recuperare questo valore, questi
valori. La seconda e ultima cosa: siamo dentro una dimensione globale della cosa.
Sarebbe interessante oggi tenere i fili, tenere viva la Resistenza di oggi e per tenere
viva la dimensione globale con le parti del mondo che stanno vivendo adesso una
specie di Resistenza. In questi giorni, il 24 aprile, si è ricordato il genocidio degli
Armani. Ricade il 100° anniversario del genocidio armeno.
I giovani turchi dell’Impero ottomano hanno avviato lo sterminio del popolo armeno.
Volevo dire che a Reggio Emilia, nella Biblioteca dei Cappuccini sono stati depositati
dei manoscritti armeni. Da Reggio sono stati mandati a Bologna. Questo per dire che
da Reggio Emilia passano e sono passati delle tracce del mondo. Grazie.
Il Presidente CARLO PELLACANI
Passiamo ora al secondo punto dell’Ordine del Giorno e Vi informo che stanno
distribuendo le schede per la elezione del nuovo Presidente di Istoreco. La scheda
consegnata Vi permette di mettere un solo nominativo per la elezione, poi passerà
Michele Bellelli per raccogliere la scheda della
votazione. Passo la parola alla
Presidente dell’Istituto Cervi Rossella Cantoni.
ROSSELLA CANTONI
Porto un segno di apprezzamento, al Direttivo, al Presidente, allo staff. Il segno di
apprezzamento va a tutti gli Istituti che vivono anche grazie i finanziamenti pubblici.
E’ un lavoro di grande impegno quello che aspetta al nuovo Direttivo. Ringrazio il
Presidente
e
il
direttivo,
ma
soprattutto
il
Presidente
per
il
lavoro
svolto
precedentemente.
GIACOMO NOTARI
Ringrazio Mirco che ci lascia, lascia un Istituto in condizioni tali da poter lavorare in
futuro. Io rappresento un’associazione che viene da lontano, i Partigiani. L’obiettivo
che abbiamo noi è quello di far capire cosa significa Resistenza, Nuova Resistenza. Di
recente ci sono state le elezioni e la maggior parte della gente ha disertato il voto. E’
una tristezza vedere della gente che socialmente
vive abbastanza bene. Ma allora
perché non vai a votare? Vota contro, vota in bianco, ma vai votare. Noi dobbiamo
lavorare in questa direzione.
IL Presidente CARLO PELLACANI
Grazie Giacomo. C’è qualcun altro che vuole intervenire sulla relazione del Presidente
in generale sull’Istituto?
Ora per completare le nomine a norma di statuto passiamo ai punti tre, quattro e
cinque dell’Ordine del Giorno e diamola parola a Jones Boni per passare alla fase
elettiva. Vi verranno consegnate altre schede che contengono tutti i nomi dei candidati
al consiglio direttivo ed agli altri organi dell’Istituto.
BONI JONES
C’è un grande amico, artista che ci ha regalato un’opera, Omar Galliani. Un’opera
unica, di nostra proprietà. Il tema nostro, Resistenza come religiosità laica. Se ne
vendiamo 80, l’introito netto, pulito è di 12.000 €. Ci sono 45 comuni, Reggio ne vale
10. E’ uno per comune. Vado avanti sul mio tema.
Il presidente nella sua relazione ha già detto tutto. Io mi limito a non fare l’ipocrita.
Non è solo una questione di numeri scegliere il presidente e i comitati. Dal punto di
vista culturale è tutto ciò che ha illustrato il Presidente.
C’è un’esigenza che noi vediamo come la comunicazione, si sono sviluppati i rapporti
con l’Università, con gli altri enti. Alcuni ci hanno consentito di tenere in vita la Rivista.
Ci consentono di mantenere un tratto distintivo. Giocare bene le nostre carte. Non
riesco a capire perché non si riesca a stringere rapporti con altri Enti. Bisogna
continuare ad investire.
Il nostro problema è il rapporto con le istituzioni, che va ampliato. C’è una parte che
riguarda anche a noi, il coinvolgimento maggiore di Istanze. Formare una rinnovata
carta programmatica, che faccia parte di un’offensiva culturale e comunicativa.
Bisognerebbe ridefinire un regolamento interno, per poter meglio le funzioni. Quindi
carta programmatica e ridefinire il regolamento interno.
Altre cose: sono emerse dei limiti, delle osservazioni. E’ l’obiettivo che deve
prevalere. I quattro punti
sono: risolvere il modo migliore tra efficienza e
partecipazione, sviluppare un maggiore radicamento con maggiori adesioni individuali
e collettive ad Istoreco, la rivista che va potenziata facendone uno dei cardi, il settore
documentalistico ha già detto tutto il Presidente.
I vincoli erano: tre mandati esecutivi a casa. La proposta A Presidente di Simonetta
Gilioli.
Simonetta fa parte dell’Istituto, suo padre Ulisse era un partigiano. La Presidente sarà
coadiuvata da due vicepresidenti. Questo dovrebbe essere l’organo propulsore,
operativo a cui il Direttivo dà i risultati. Le votazioni sono due: sul Presidente e sugli
organi sociali.
NANDO RINALDI
Avete ricevuto due schede: in una dovete proprio scrivere il nome. Nella scheda per il
direttivo, oltre i nominativi già presenti, potete scriverne altri due.
BONI JONES
I comitati del direttivo sono membri di diritto, la Provincia di Reggio, ANPI,
l’associazione Liberi Partigiani che ha già nominato Danilo Morini; Comune di Reggio
Emilia, ARCI hanno già nominato Daniele Catellani; la CGIL, la fondazione Reggio
Children, l’Istituto Cervi, la Lega Coop che ha già nominato Andrea Minelli; l’università
di Modena e Reggio Emilia.
I nomi che io farò ora ero già presenti nel Direttivo: Correggi Francesca (impiegata);
De
Lucia
Dario
(consigliere
comunale
a
Reggio
Emilia);
Fontanesi
Tiziana
(insegnante); Guidetti Nico (videomaker); Mammi Antonio (insegnate); Mussini
Lorena (insegnante dell’Istituto Parri di Bologna); Perrucchetti Carlo (musicista);
Pignagnoli Corrado; Testi Renzo; Zani Fabio (insegnante);
Le nuove proposte sono: Bernardi Antonio; Bigi William; Bombardieri Chiara
(Biblioteca scientifica Livi); Carrattieri Mirco; Cavallini Carla (responsabile dell’ufficio
europeo della Cee); Cigarini Ildo; Ganapini Bruna; Mantovi Barbara (Multiplo di
Cavriago); Marconi Gianluca (medico, ex sindaco di Castelnovo Monti); Nasi Sergio;
Odescalchi Nando; Pataccini Ilio; Scotti Rita (dirigente Coop service); Tesauri Gabriele
(consigliere comunale a Correggio); Villa Roberto (preside del Moro);
Collegio dei Revisori: Farri Antonio; Ferretti Silvio; Paglia Maria; Salsi Anna; Fiaccadori
Ermete;
Comitato dei Garanti: Bertani Eletta; Carri Alessandro; Orlandini Vanni; Pellacani
Carlo; Soliani Albertina.
Questi sono i nomi, e nell’elenco potete aggiungerne due.
PELLACANI CARLO
Passo la parola a Tiziana Fontanesi
che vuole fare una proposta.
TIZIANA FONTANESI
Ho un nome da proporre per il Comitato Direttivo, Matthias Durchfeld. La sua
presenza nel Direttivo credo che possa essere significativa.
ELETTA BERTANI
Un altro nome è quello di Gemma Bigi. E’ una giovane, fortemente interessata alla
ricerca storica, seria ed appassionata. Con lei abbiamo lavorato anche su tematiche
nuove. Credo che sia utile includere anche figure, giovani che possono portare stimoli
ed idee e che possano essere un tramite tra i giovani stessi e noi.
BONI JONES
mi pare che il nome fatto da Eletta Bertani possa essere accolto.
Il Presidente CARLO PELLACANI
Le proposte presentate sono state tutte annotate e saranno tenute in conto. I nomi
che vengono suggeriti, per quanto siano possibili come presenza nel Comitato
Direttivo e per quanto non vi siano conflitti, verranno cooptati dal Consiglio. Non vi
sono segnalati nessun rappresentante dell’organo del Comitato Esecutivo. Non può
esistere un confitto plateale, ci dev’essere qualcuno che decida e qualcun altro che
esegue. Diamo la parola a Jones Boni.
BONI JONES
un esecutivo fatto da Presidente e due Vicepresidenti dell’Assemblea, in cui tutti sono
responsabili dentro, e un Comitato Direttivo. Sarà il Presidente a decidere. Decidere
adesso, significherebbe legare un po’ le mani al Presidente. Se invece si muove in
altro modo, si deciderà come optare poi. Io lascerei libere le mani al Presidente.
Scrutiniamo.
NANDO RINALDI
Tutti hanno votato? Se tutti hanno votato, procediamo allo scrutinio.
Votanti l’elezione del Presidente
Totale 93 votanti
Gilioli Simonetta
85 voti
Bernardi Antonio
1 voto
Patacini Ilio
1 voto
Shede bianche
6
Il numero dei votanti è inferiore al numero degli aventi diritto in quanto al momento
del voto non si trovavano in sala. Pertanto dopo che il Presidente della seduta ha dato
lettura dei risultati, con un applauso viene confermata Presidente di Istoreco
Simonetta Gilioli per il triennio 2015/2018.
GILIOLI SIMONETTA
Io ringrazio naturalmente le persone che hanno avuto fiducia in me e anche quelle
che, pur non conoscendomi, hanno accolto favorevolmente questa mia candidatura.
Ringrazio anche i quanti mi hanno espresso le loro perplessità. Parlare in modo franco
e diretto è la cifra che anche io prediligo; quindi grazie a tutti in questa sala.
Io collaboro con l’Istoreco da oltre vent’anni, dal ’93 e sono stata per quattro anni, dal
’95 al ’99 dentro l’Istituto lavorando come archivista, riordinato ed informatizzato
l’archivio partigiano intitolato Guerrino Franzini. Poi ho seguito le attività di Istoreco
come compagna di strada. Il motivo per il quale ho accettato la candidatura quando il
Presidente e il Direttore ed alcuni membri dello staff mi hanno contattato, è stata
proprio la proposta di delineare la figura di Presidente all’interno di una squadra di
lavoro.
Lavorare insieme in un momento in cui il lavoro quando c’è risponde troppo spesso a
dinamiche individualistiche più che collettive, ritrovare quindi un modo di relazionarsi,
confrontarsi e discutere collaborando secondo me ridona vitalità alle persone,
favorisce lo sviluppo di idee e può costituire anche una risposta forte all’isolamento e
alle difficoltà che questo nostro tempo oggi determina; poi nella mia storia personale
c’è un padre partigiano e c’è anche un nonno deportato come internato militare
italiano. Questo mi ha reso sensibile nel tempo alle dinamiche, alle tematiche della
Resistenza e della deportazione.
Ora che i testimoni purtroppo sono sempre di meno, credo che l’Istituto debba cercare
anche altre memorie, per esempio quella dei luoghi che, se sapientemente interrogati,
hanno tanto da raccontare. Per questo vorrei che si continuasse a riscoprire, come
Istoreco sta facendo ormai da tempo, accanto alle persone, le strade, le piazze, le
officine, tutti quei luoghi insomma dove la coscienza antifascista democratica della
nostra città si è formata. Credo che lo studio della storia e della memoria si debba
realizzare infatti mediante l’intreccio di testimonianze, luoghi, documenti e soprattutto
come anche Jones ci ricordava, mediante una adeguata comunicazione, che renda
visibile ciò che l’Istituto fa.
L’idea che vorrei perseguire è quella che ogni settore di Istoreco porti il suo specifico
contributo, aprendosi sempre di più alla cittadinanza, alle organizzazioni sindacali, alle
organizzazioni di cooperazione, di categoria, ma soprattutto al mondo della scuola,
mondo che io rappresento come insegnante in un liceo della nostra città.
Mi impegno a coordinare proficuamente le tante anime di Istoreco e a valorizzarne al
meglio le capacità. Grazie a tutti.
Il Presidente CARLO PELLACANI
Votanti per l’elezione dei Membri del Comitato Direttivo :
Totale 85 voti a: Correggi Francesca, Fontanesi Tiziana, Guidetti Nico, Mammi
Antonio,Mussini Lorena, Perucchetti Carlo, Pignagnoli Corrado, Testi Renzo, Zani
Fabio, Bernardi Antonio, Bigi William, Bormardieri Chiara, Carrattieri Mirco, Cavallini
Carla, Ganapini Bruna, Mantovi Barbara, Marconi Gian Luca, Nasi Sergio, Odescalchi
Nando, Patacini Ilio, Scotti Rita, Tesauri Gabriele, Villa Roberto.
Inoltre sotto riportati il totale dei voti delle schede con variazione.
GIGARINI ILDO
81
e
Nominativi di nuove proposte :
DURCHFELD MATTHIAS 36
BIGI GEMMA
33
GUIDOTTI GIOVANNI
6
CONTI AMOS
4
MARZI MARCO
4
APPARI ANNA
1
RANGONI ANTONIO
1
PETRUCCI
1
PAGANI GIUSEPPE
1
C.I.S.L.
1
DARIO DE LUCIA
80
Le schede nulle sono risultate essere n. 2.
Null’altro da deliberare e nessuno chiedendo la parola alle ore 13,20 la seduta viene
dichiarata chiusa.
IL SEGRETARIO
IL PRESIDENTE