Verbale assemblea 9 maggio 2015
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Verbale assemblea 9 maggio 2015
VERBALE DELLA ASSEMBLEA ISTORECO DEL 09 MAGGIO 2015 Oggi, presso la sede del Consiglio Provinciale, Corso Garibaldi 59 a Reggio Emilia alle ore nove e trenta in seconda convocazione si è riunita l’Assemblea Ordinaria dei Soci di Istoreco per deliberare sul seguente Ordine del Giorno: 1. Relazione del Presidente uscente Mirco Carrattieri, 2. Nomina del nuovo Presidente dell’Istituto, 3. Nomina del nuovo Comitato Direttivo, 4. Nomina del nuovo Collegio dei Revisori, 5. Nomina del nuovo Collegio dei Garanti, 6. Bilancio Consuntivo 2014, Relazione dei Revisori, Delibere conseguenti, 7. Bilancio Preventivo 2015 , determinazioni, 8. Varie ed eventuali. Sono presenti n. 26 Comuni Soci ed Enti Soci, arrivate n. 36 deleghe per rappresentanza. n. 39 Soci persone fisiche e sono Presiede l’Assemblea il Dott. Carlo Pellacani. Sono presenti alla riunione la Dott.ssa Maramotti Natalia in rappresentanza del Comune di Reggio Emilia e la Dott.ssa Maria Chiara Morelli in rappresentanza della Provincia,ed infine la Senatrice Albertina Soliani . Il Presidente informa i presenti che a differenza dell’Ordine del Giorno sarà data lettura del Bilancio e si procederà alla votazione sul Bilancio al punto sei e sul Preventivo 2015 al punto sette dell’Ordine del Giorno prima della elezione dei nuovi organi sociali, passa quindi la parola a Simonetta Bagnacani per la lettura del bilanci SIMONETTA BAGNACANI Buongiorno. Leggiamo il Bilancio dell’esercizio 2014. Nell’attivo: credito verso soci, sono 3 comuni che devono pagare la quota sociale, ad oggi ne manca solo uno, da riscuotere, ma che ha già fatto la delega. Le immobilizzazioni: sono aumentate le materiali perché abbiamo acquistato due portatili, un computer, uno per gli Esteri e uno per l’Istituto, circa di 2.500 €. Le immobilizzazioni finanziare le abbiamo chiuse perché erano un deposito cauzionale. Abbiamo quindi un totale di immobilizzazioni di 29.726 €. L’attivo circolante è 56.958. In questi 56.000 abbiamo i clienti e i contributi di progetti. I clienti ad oggi sono già stati tutti riscossi già per il 98%, rimangono i contributi per i progetti, il Viaggio della Memoria, la camminata dei sentieri partigiani, che però sono già certi. I crediti in sofferenza sono 1.690 e riguardano il credito che abbiamo verso la Coop Muratori Reggiolo e la Coopsette. Le disponibilità liquide sono 482.438 €. Sono i depositi bancari, le carte prepagate e la cassa. Poi abbiamo i ratei e i risconti di 9.424. Si tratta come al solito di un esercizio di ragioneria, per cui i costi anticipati per i Viaggi della Memoria 2015 sono stati sospesi e messi in questo conto; totale attività: 581.753€. Passivo: il patrimonio netto è aumentato dl piccolo avanzo che avevamo del 2013 per 151.550. L’avanzo del 2014 è 1.716; quindi abbiamo un totale di 153.266€. Fondo per rischi ed oneri non le abbiamo movimentate. E quindi sono rimasti 43.494. Il fondo trattamento di fine rapporto è aumentato a 38.244 ed è il fondo dei tre dipendenti dell’Istituto. I debiti sono 56.210. Però di questi debiti già il 60% dei fornitori sono stati pagati, nei primi mesi del 2015. I Ratei e risconti passivi sono 290.540. Per la maggior parte sono le quote riscosse dei Viaggi della Memoria 2015. Totale passività : 581.753. Conto economico: abbiamo i proventi associativi 132.385. Poi abbiamo i proventi dei progetti di ricerca , del settore esteri e Viaggi della Memoria, delle iniziative culturali, della Didattica, della Documentalistica. Altri proventi sono gli arrotondamenti; totale dei proventi: 735.183. Abbiamo poi gli oneri dell’associazione, gli oneri istituzionali. Gli oneri istituzionali sono quelle spese per la gestione dell’Istituto. Poi il settore biblioteca, fototeca e archivio 40.041. Di solito noi il settore editoria e il settore biblioteca, fototeca li raggruppiamo tutte come attività totale istituzionale. Poi abbiamo gli oneri dei progetti di ricerca 36.310. Progetto Viaggi della Memoria, Iniziative culturali, oneri della didattica e oneri della documentalistica per un totale di 740.527. Nella vostra cartellina vi è anche un prospetto dove vengono messe a confronto le entrate, i proventi e gli oneri per ogni settore. Sostanzialmente sono in avanzo, l’unico settore a non essere in avanzo è la documentalistica. Ammortamenti e svalutazioni di tutti i beni strumentali: 4168. Per cui il totale oneri dell’associazione risulta: 744.695. La differenza è un disavanzo di 9.612. Proventi. I proventi e gli oneri finanziari, che sono gli interessi attivi e gli oneri bancari, diventano 694. Noi non abbiamo mai interessi passivi. I proventi e gli oneri straordinari sono 22.663. Questi proventi straordinari sono i contributi del Progetto della Memoria e di altri progetti che non erano certi nel 2013 e non li abbiamo potuti indicare. Sono stati riscossi nel 2014 e quindi e messi come proventi straordinari. Gli altri oneri straordinari 6.298, abbiamo rilevato una perdita di quasi 4000€ per due clienti che sono falliti e abbiamo chiuso quei pochissimi crediti per quei clienti che hanno chiuso l’attività. Poi abbiamo delle sopravvenienze passive perché abbiamo chiuso un progetto del 2013 per 1500€ , e abbiamo chiuso quel deposito cauzionale appunto che vi dicevo prima. Il totale quindi delle partite straordinarie che diventa positivo, 16.365. Il risultato prima delle imposte è 7.547. Purtroppo noi dobbiamo pagare l’IRAP sui dipendenti e collaboratori, per cui l’IRAP del 2014 sarà 5831 e rimane un avanzo per il 2014, 1716 . Io sono andata molto veloce, se però avete delle cose da chiedere, sono a vostra disposizione. Il Presidente CARLO PELLACANI Volevo dirvi che nella cartellina trovate anche un prospetto con il raffronto tra i bilanci consuntivi del 2012/2013/2014 che vi consente di avere una evoluzione delle entrate e uscite dell’Istituto. Se non avete niente da dire, pongo all’approvazione il bilancio. Ai presenti che approvano il bilancio, chiedo cortesemente di alzare la mano. Chi si astiene e chi non approva. Il bilancio è approvato alla unanimità. Presenti: 101 aventi diritto di voto cn 26 Comuni ed Enti, 39 persone fisiche e 36 deleghe. Il bilancio è stato approvato alla unanimità. Chiedo al direttore Nando Rinaldi la lettura del bilancio preventivo. NANDO RINALDI Io ho preparato una nota del bilancio preventivo. Il Bilancio preventivo 2015 presentato all’Assemblea annuale per la sua approvazione è costruito in conformità ad uno schema consolidato che presenta Entrate e Uscite sotto la macro voce “Istituzionali”, nella prima parte, mentre nella seconda è suddiviso sulla base dei principali settori di attività: Progetti di ricerca, Viaggio della Memoria\Settore esteri, Iniziative culturali, Didattica e Documentalistica. Nella prima parte si consolidano le entrate previste sotto la voce “Quote di adesione di Enti, Comuni e Persone fisiche”, anche se occorre segnalare un’incertezza legata al nuovo assetto istituzionale dell’Ente Provincia, infatti, a seguito dell’approvazione della Legge 7 aprile 2014, n. 56 la Provincia mantiene solo alcune funzioni cosiddette fondamentali in attesa di un riordino regionale che potrebbe riassegnare loro altre funzioni, per ora non previste, tra cui la delega alla cultura. Comunque per il 2015 si confida nel permanere almeno di parte delle risorse destinate a Istoreco (nel 2014 pari a Euro 27.000), anche se come vedremo per la Sezione Didattica, la convenzione per la realizzazione di progetti di qualificazione del sistema scolastico reggiano scaduta nel giugno 2014, non è stata rinnovata. In questo quadro di attesa va fatta menzione della possibile ripresa per iniziativa regionale di una proposta di Legge sulla Memoria e i luoghi di Memoria, che potrebbe riassegnare agli Istituti storici dell’Emilia Romagna, parte delle risorse finanziarie prima in capo alle Province. Il rapporto con i Comuni, invece, in particolare in occasione del 70esimo della Resistenza si sta rafforzando, grazie alla positiva proposta di un seminario dedicato agli amministratori, 1 febbraio 2015, che ha visto una buona partecipazione e l’avvio di diverse collaborazioni su tutto il territorio provinciale. Si segnalano, per brevità, le collaborazioni con il Comune di Correggio in occasione della mostra “Resistenza e Arte: Eredità e contemporaneità”, con il Comune di Scandiano per il cartellone “Scandiano Resiste”, con il Comune di Vetto d’Enza per la mostra permanente dal titolo “Le Radici del Nespolo”, con il Comune di Albinea in occasione del 70esimo anniversario della battaglia di Villa Calvi e Villa Rossi, con il Comune di Castellarano per la ripubblicazione del volume “Castellarano dal fascismo alla Resistenza”. Nella proposta di previsione si confermano per intero le entrate registrate nel 2014 (pari a Euro 78.000) con l’obiettivo di riprendere i rapporti con l’Amministrazione comunale di Guastalla, interrotti nel 2009, e perfezionare l’iscrizione del Comune di Vetto d’Enza quale nuovo socio di Istoreco. Sul versante soci persone fisiche i margini per un ampliamento di tale forma di sostegno alla vita associativa dell’Istituto sono diversi, sia fidelizzando il rapporto con gli attuali soci un centinaio circa e favorendo un loro maggiore coinvolgimento in vista del 50esimo della fondazione di Istoreco sia prevedendo nuove possibilità d’iscrizione con quote diversificate sulla base della scelta già operata di portare a 30 euro la quota per gli under trenta, con formule tipo: socio sostenitore, socio ordinario, socio junior. L’entrata prevista per l’adesione dei soci individuali è pari a 6.000 Euro. Un altro settore d’impegno dovrà essere quello dei rapporti con Enti e Istituzioni quali Scuole, Organizzazioni sindacali, di categoria, cooperative, altre realtà pubbliche. In questo settore già nei primi mesi del 2015 si rilevano le positive collaborazioni con la Camera del Lavoro in occasione della mostra “Resistenza e Arte: Pittura partigiana”, il calendario di eventi, incontri e mostre con ANPI e R.E.T.E. e l’impegno con l’Università dell’Età Libera per il programma didattico dell’Anno Accademico 2015\2016. Questi rapporti che si stanno felicemente consolidando e la ricchezza di realtà associative, culturali e di promozione sociale che operano sul territorio reggiano, ci suggeriscono che possono essere intensificate relazioni e contatti reciproci. Nel 2015, dopo un’attenta verifica, è stata presentata domanda all’Agenzia delle Entrate per l’iscrizione al Cinque per mille, anche questo procedimento può rappresentare, e ci auguriamo rappresenti, uno strumento per il finanziamento dell’attività di Istoreco attraverso la promozione di una campagna mirata tra soci, amici e cittadini reggiani interessati a sostenere la nostra mission culturale. Inoltre, riprendendo alcune delle riflessioni presenti nel documento elaborato dalla Commissione Risorse, è forse utile valutare, un lavoro mirato al projet financing eventualmente coinvolgendo attori e realtà che già operano in questo settore, attivando forme di collaborazione sull’esempio degli Amici del Teatro e della Biblioteca. Un elemento positivo è la conferma per il secondo anno consecutivo di due volontari del Servizio Civile Nazionale attraverso la presentazione della domanda al Bando di secondo livello regionale come Ente direttamente accreditato, volontari presenti a partire dal secondo semestre del 2015 che coadiuveranno le attività del Polo archivistico e della Direzione. Rimanendo sul lato delle Entrate è in essere fino al 31.12.2015 la convenzione con ANPI che ci auguriamo possa essere rinnovata per il nuovo anno (pari a Euro 13.500) e il contributo di CCFS e di Coop consumatori nordest attraverso la sponsorizzazione della Rivista RS (complessivamente 6.000 Euro). Quanto alla Rivista e più in generale per il settore Editoria, la voce Entrate considera un maggiore introito per vendita volumi e abbonamenti a seguito di un trend positivo già registrato nel 2014, grazie in particolare alla promozione e diffusione sul territorio di RS; ricordiamo a questo proposito il numero speciale (119) dedicato al 70esimo della Liberazione e la pubblicazione nella collana RS LIBRI degli atti del Convegno del dicembre 2011 su Cesare Campioli. Certamente rimane molto lavoro da fare ma i segnali sono incoraggianti e ci spronano a continuare con ancora maggiore intensità nella promozione di RS e più in generale delle pubblicazioni edite da Istoreco. Sul lato Uscite si è continuata l’operazione di contenimento dei costi di gestione, anche se oramai su questo versante è difficile immaginare di produrre nuove economie se non di scala, come per le spedizioni postali, per le quali potremmo convenzionarci con l’Istituto Peri. Nel 2015 rimane invariato il costo del personale legato al settore editoria che oltre al dipendente assunto a tempo indeterminato vede la presenza di un collaboratore, così come i costi tipografici, già significativamente ridotti da almeno due anni. È prevista una piccola voce di spese per il nuovo sito internet di Istoreco con nuove funzionalità tra cui la possibilità di un carrello elettronico per abbonarsi a RS oppure accedere ad altri servizi a pagamento, sito che dovrebbe essere online non più tardi del secondo semestre 2015. Occorre, infine, segnalare due voci in aumento la prima “consulenze paghe e amministrative” a seguito dell’entrata in vigore delle nuove procedure fiscali (come la fatturazione elettronica) e della complessità delle operazioni IVA INTRASTAT e un incremento del costo del Direttore dovuto al passaggio da 20 ore settimanali a 30 ore, a contratto invariato, per assicurare una presenza più costante in Istituto. Discorso a parte meritano i costi per la voce “Presidente”, nell’attuale proposta non è più previsto alcun compenso per gli organi istituzionali a parte piccoli rimborsi spesa. La seconda parte della proposta di Bilancio, come detto, è dedicata ai settori di attività. Nella voce Progetti di Ricerca, valore di attività pari a 10.000 Euro, entra la pubblicazione dell’importante volume “Storia della Scuola Reggiana” edito da Diabasis con il contributo economico della Provincia e curato tra gli altri da Mirco Carrattieri e Alberto Ferraboschi. Il Progetto recentemente elaborato dal titolo “Museo diffuso del Novecento” la cui prima traccia è stata presentata all’Amministrazione comunale di Reggio Emilia e al Tavolo cultura dello stesso Comune e che prevede uno sviluppo concreto nella seconda parte del 2015. Proseguono, inoltre, le attività legate al Centenario della Prima Guerra mondiale con diversi progetti presentati al Bando promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e i cui eventuali introiti dovranno essere indirizzati a coprire le spese sostenute a favore della lodevole iniziativa di messa online di tutti i caduti dell’I^GM (www.cadutigrandeguerra.it). Il Viaggio della Memoria 2015 si è già positivamente svolto nella prima parte dell’anno, con la visita al Campo di Sterminio di Auschwitz – Birkenau e alla città di Cracovia di oltre 1000 studenti reggiani e circa 50 adulti, i costi di realizzazione sono coperti dalle quote di adesione che ogni partecipante paga (studenti e adulti) e dai contributi di diverse realtà cooperative, della Fondazione Manodori e attraverso alcuni finanziamenti pubblici: Comune di Reggio Emilia, Provincia e dallo scorso anno Regione Emilia Romagna, la cui Assemblea Legislativa ha promosso un apposito bando. Nel 2015 sarà realizzato un seminario, 1 e 2 giugno, dedicato alle ricadute di questa importante esperienza a 15 anni dalla sua prima realizzazione con la pubblicazione di una ricerca curata da Margherita Becchetti e finanziata da Boorea e un film documentario “Pullman numero 16” di Paolo Borciani (Telereggio). Inoltre, si stanno consolidano le proposte di Viaggi per adulti in collaborazione con la cooperativa CultureLabs, nel 2014 sono stati realizzati cinque viaggi di studio che hanno coinvolto complessivamente 310 persone, un settore che ha rappresentato, ma ancora di più potrà rappresentare, una leva per sostenere le attività dell’Istituto promuovendo un approccio alla storia incentrato sui luoghi. Nel capitolo Viaggio della Memoria rientrano anche le Mostre (BESA, Partigiani, La Rosa Bianca), il DVD Il Violino di Cervarolo e il nuovo film documentario “Sabotatori” e alcune pubblicazioni (Sentieri Partigiani, Gli Occhi di …, Hai visto che storia, Papà Weidt). Le Iniziative culturali in questo Settantesimo anniversario della Liberazione e cinquantesimo di Istoreco rivestano una centralità particolare, l’Istituto ha cercato di coordinare le iniziative legate alla Liberazione nel calendario “Festa di Aprile” attraverso una serie di proposte culturali, presentazione di volumi e la Mostra “Resistenza e Arte” realizzata insieme a ANPI e ARS con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e Correggio. In occasione di questa esposizione il Maestro Omar Galliani ha donato all’Istituto un proprio disegno appartenente al ciclo “Nuove Anatomie” di cui sono state realizzate 80 litografie numerate e firmate messe a disposizione dei soci e dei Comuni interessati. La mostra strutturata su due sedi, Reggio Chiostri di San Domenico e Correggio Palazzo dei Principi, è stata visitata da diverse centinaia di persone e segna una positiva capacità di proposta culturale attraverso nuove forme con cui comunicare le radici della Resistenza. A margine di questa iniziativa è stato pubblicato il catalogo edito da Consulta Libri e realizzato un DVD dal titolo “Cinearchivio: dall’occupazione alla Liberazione di Reggio Emilia”. Rientrano nella voce Iniziative culturali le attività promosse in occasione delle date più significative del calendario civile (27 gennaio, 10 febbraio, 2 giugno, 7 luglio, 28 luglio e 4 novembre), le presentazioni di volumi e il 50esimo di Istoreco, novembre 2015. Rimane in sospeso il progetto “HOMO Faber Festival” presentato all’Amministrazione comunale e Unidustria in occasione di EXPO 2015 che potrebbe avere ulteriori sviluppi nell’immediato futuro. In occasione di questo importante anniversario per la vita dell'Istituto, sarebbe necessario valutare un parziale utilizzo del fondo di dotazione dell'Ente, decisone che dovrà essere eventualmente presa dal nuovo Comitato direttivo, destinando alcune risorse alla Biblioteca scientifica dell'Istituto in modo da potere trasferire i volumi presso la Sala ex ristorante oggi assegnata ad Istoreco, realizzando una spazio dedicato allo studio e consultazione, una nuova catalogazione compatibile con il sistema della Biblioteca Panizzi e arredi adeguati. Il Settore della Didattica come già ricordato in premessa non ha visto riconfermata la convenzione con la Provincia a seguito della Legge di riordino e per il prossimo Anno Scolastico il Governo ha comunicato la decisione di non riconfermare i comandi alla RETE INSMLI, attualmente è in corso un confronto che speriamo conduca a recuperare questo vulnus. L’insegnate comandata insieme ai collaboratori della Sezione didattica hanno realizzato diverse lezioni, laboratori e visite guidate per le Scuole di ogni ordine e grado attraverso l’offerta formativa di Prendi il Tempo e si accinge, pur tra le incertezze prima menzionate, ad aggiornare per il nuovo Anno Scolastico i contenuti di tale proposta (incentrati sui temi della Resistenza, della deportazione e persecuzione razziale, sul centenario della Prima guerra mondiale e altre proposte formative). Ricordiamo, infine, la positiva collaborazione con ANPI per la realizzazione di una APP regionale “Donne e Resistenza” e il Progetto “Prendi il tempo Libero” rivolto alle famiglie reggiane e finanziato dalla Provincia. Il Settore documentalistica rappresenta un ambito di forte impegno economico e culturale per l’Istituto con un servizio offerto alla cittadinanza e tre operatori assunti con contratto a tempo indeterminato (due full time e una part time) e si basa sulla Convenzione per la gestione tecnico – scientifica del Polo Archivistico comunale. Questa convenzione del valore annuo di 50.000 Euro è stata rinnovata per i primi sei mesi del 2015 nelle more di approvazione del bilancio di previsione del Comune capoluogo e confidiamo di poterla presto rinnovare per altri tre anni apportando eventualmente al testo alcune migliorie. In questo settore sono state attivate, oltre alle convenzioni onerose già in essere con alcuni Enti depositari (Lega Coop, ACT, Fondazione Reggio Tricolore, Provincia di Reggio Emilia) per un valore di Euro 13.000, tre collaborazioni con il Comune di Cadelbosco (parziale riordino dell’Archivio storico comunale), con l’Istituzione ISECS di Correggio per la valorizzazione dei fondi relativi alla storia della Resistenza e del Novecento e con l’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra. Inoltre, sta continuando il progetto di recupero e valorizzazione dell’Archivio storico delle OMI Reggiane che vedrà presto il formalizzarsi di una convenzione tra Istoreco, Comune di Reggio, Università di Modena e Reggio, IREN e Sovrintendenza archivistica regionale. Prosegue il lavoro sull’Archivio Reggio Africa attraverso il Tavolo appositamente costituito che ha portato alla presentazione di un progetto all’Associazione LIP Alliance (Sud Africa) “From cooperation to UBUNTU” e possibili future collaborazioni con l’Università di Fort Hare (Sud Africa) e la Fondazione Samora Machel (Mozambico). Questi progetti rafforzano l’idea, già espressa nel documento della Commissione Risorse, che il settore documentalistica possa rafforzarsi ulteriormente proponendosi come soggetto capace di lavorare sul territorio provinciale nell’offerta di servizi legati alla gestione, conservazione e promozione di fondi documentali. Il Bilancio di previsione 2015 pur presentando alcune criticità, insieme ad altrettante potenzialità, evidenziate nel corso delle presenti note, si chiude a pareggio per un ammontare complessivo pari a 661.753 Euro in Entrate e 661.753 Euro in Uscita. Grazie. Il Presidente PELLACANI CARLO Se qualcuno ha qualcosa da dire, richieste particolari, lo dica adesso. Non vedo richieste, quindi vi chiedo di approvare queste indicazioni per il prossimo anno con un’alzata di mano. Le previsioni del 2015 sono state approvate e quindi saranno delle indicazioni per il nuovo Comitato Direttivo. Ora essendo presenti alcuni rappresentanti delle istituzione passo la parola all’assessore Natalia Maramotti per un saluto. NATALIA MARAMOTTI Grazie Presidente. Sì, ho chiesto la parola su sollecitazione dell’Assemblea ordinaria e del Vicepresidente. Vi porto i ringraziamenti dell’Amministrazione comunale, e non solo rituale, al lavoro che è stato svolto dalla compagine amministrativa, che oggi conclude il proprio mandato, un lavoro di altissimo livello culturale, con una grande qualità, con una postura rivolta ad una notevole contemporaneità. La capacità di intercettare le molte modalità di comunicazione che oggi servono per avere relazioni con tutti i contesti, poiché le tematiche, che sono innumerevoli, come abbiamo sentito, avevano un contenuto più legato alla giustificazione economica, però segnalavano anche la qualità del lavoro. Le tematiche sono veramente innumerevoli. Si può certamente dire che la compagine amministrativa che oggi conclude il proprio mandato abbia conseguito certo la trasformazione dell’Istituto, da presidio della memoria della Resistenza reggiana. Il lavoro che svolge Istoreco nel nostro contesto cittadino lo consideriamo un presidio importante rispetto alla cultura democratica che contraddistingue e contraddistinguerà questa nostra comunità. Noi amministratori portiamo una responsabilità aggiuntiva rispetto a ciascun cittadino nel conseguire e nel rammentare questo elemento. E a poca distanza dal 25 aprile abbiamo sempre l’occasione per effettuare un pensiero più approfondito sul valore della memoria che diventa però sempre uno strumento di futuro. Non voglio dimenticare anche l’indirizzo di saluto, di benvenuto alla compagine amministrativa che si verrà a creare. Il Presidente CARLO PELLACANI Grazie all’assessore Maramotti. Ora invece passiamo la parola alla Consigliere della Provincia Maria Chiara Morelli. MARIA CHIARA MORELLI Credo che oggi sia un giorno importante perché credo che anche per questa associazione si vada verso un passo di cambiamento. Un nuovo modo di evolvere. Ho visto che ci sono anche iniziative portate avanti anche da giovani, e questa è una cosa interessante. Grazie a tutti e buona giornata. IL Presidente CARLO PELLACANI Ora cedo la parola al Presidente uscente Mirco Carrattieri per la lettura della sua relazione in ordine al primo punto dell’Ordine del Giorno, come da convocazione. MIRCO CARRATTIERI Cari amiche e amici, soci individuali, enti soci, istituzioni ospiti, collaboratori, invitati, do a tutti voi il benvenuto a questa Assemblea 2015. Si tratta di una occasione particolarmente importante, per almeno tre motivi: - la scadenza e il ricambio degli organi dirigenti, a partire, come sapete, dal Presidente; - i numerosi anniversari che ci hanno impegnato e ci impegneranno: il 70esimo della Liberazione, il 100° della Grande Guerra, e, nel nostro piccolo, il 50° di Istoreco (che scoccherà il 5 novembre prossimo); - il lancio del progetto per il Museo diffuso del Novecento. Lasciando alle relazioni di settore e al dibattito il secondo e il terzo punto, intendo soffermarmi in questo intervento solo sul primo. E lo farò nell'ottica di un bilancio non solo annuale, ma anche di mandato; e per certi versi rimontando fino alla mia assunzione in carica, nel 2009. Allora mi proponevo di lavorare su tre linee principali: organizzazione, pubbliche relazioni e prospettiva. Ora è giusto valutare se e quanto si è fatto, riconoscendo lo sforzo di tutti, ma anche assumendosi appieno le responsabilità del caso. Una organizzazione ancora vulnerabile Il primo ambito è senza dubbio quello che si è rivelato più problematico. Lo sforzo del direttore (e del direttivo) è stato notevole e ha certo conseguito alcuni risultati importanti: la razionalizzazione delle spese e la salvaguardia dei soci pubblici hanno consentito la tenuta del bilancio (sempre, tra l'altro, compilato in modo trasparente); sono stati consolidati gli spazi e rinnovate le attrezzature; si sono ampliate le risorse umane grazie a tirocini, servizi civili e volontariato; si sono poste le questioni di genere e generazione; sono state istituite le commissioni di lavoro del direttivo e i gruppi di staff. Ma restano alcuni problemi seri: la base sociale è sottodimensionata rispetto alla mole di lavoro svolta; il reperimento di risorse private è carente e non abbastanza sistematico; l'organigramma è per certi aspetti disfunzionale; il direttivo è ancora lontano dagli standard di partecipazione e collegialità auspicabili. Credo quindi che sarà molto importante insistere sull'idea della delega di funzioni e responsabilità a commissioni e singoli membri del direttivo che possano impegnare esperienze e competenze nel lavoro di raccolta fondi, riorganizzazione funzionale e ramificazione territoriale. A mio parere, peraltro, i rapporti con i comuni dovranno evolvere verso forme convenzionali pluriennali. E la sfida costituita dalla riorganizzazione delle province dovrà essere accolta da Istoreco nell'ottica di una riconfigurazione anche dimensionale. In rete Sul piano delle pubbliche relazioni i risultati mi sembrano confortanti. Le ricerche condotte sul feedback di Istoreco hanno infatti consentito di ripensarne l'immagine e di avviare nuove strategie di comunicazione, che hanno effettivamente consentito una maggiore e migliore visibilità. Certo ci sono ancora molti margini in questo senso, soprattutto nell'ottica di coordinamento e riconoscibilità delle nostre proposte. Ma la strada sembra quella giusta, come dimostrano anche le statistiche di accesso dei nostri profili sui social network. Dal punto di vista sostanziale, mi pare di poter dire che l'istituto è ulteriormente cresciuto sul piano della credibilità e dell'autorevolezza; e che ha stretto una rete di rapporti più larga e insieme più densa. A livello cittadino è ormai parte integrante del sistema cultura, con rapporti non saltuari con tutte le principali istituzioni di settore. A livello provinciale si è infittito il dialogo con altri soggetti pubblici e privati. Anche e livello regionale e nazionale sono ormai moltissimi gli interlocutori e i partner, spesso di notevole livello. In particolare dentro il network Insmli Istoreco ha lavorato alacremente, entrando da protagonista in progetti di successo come “E-Review”, ResistenzamAPPe e i convegni sul 1943 e sulla Linea Gotica. Ma è da notare il fatto che non si è trattato solo di partecipare a reti, ma anche di promuoverle, come è avvenuto per ERA. E che a partire da Istoreco sono gemmate in questi anni altre esperienze importanti, ora dotate di una loro autonomia, come Cultur Labs, Centro Studi Musica e Grande Guerra, ARS. Ovviamente resta anche in quest'ambito molto da fare. Segnalo tre linee che a mio parere mantengono ampi margini di sviluppo: i rapporti con l'Istituto Cervi; la partecipazione ai bandi nazionali; la progettazione europea. Uno sguardo largo e profondo La trasformazione dell'istituto da presidio della memoria resistenziale reggiana a centro di documentazione, ricerca e formazione storica mi pare ormai acquisito. Sul piano temporale, i nostri interessi contemplano oggi l'intera età contemporanea: allo sforzo sempre intenso sull'antifascismo, la guerra mondiale e la resistenza si sono aggiunti filoni di lavoro significativi, quali il socialismo di inizio secolo, la prima guerra mondiale, il mondo ebraico, la ricostruzione, la stagione dei movimenti. Sul piano spaziale, il forte legame col territorio si è sviluppato sempre più in una ottica non localistica, attraverso un approccio comparativo e diffusivo ai fenomeni che appare coerente alle dinamiche d'avanguardia della storiografia internazionale sul “glocale”. Illuminante in questo senso il progetto avviato sui rapporti Reggio-Africa. Anche le pratiche e gli strumenti si sono adeguati e aggiornati: mantenendo la sua peculiare vocazione al lavoro sull'intera filiera culturale (conservazione, valorizzazione, divulgazione), l'istituto si propone oggi come una vera e propria agenzia di public history competitiva sul piano nazionale. Questo, si badi, non ha significato abdicare al ruolo di riferimento etico-politico, bensì sforzarsi di ripensare e per certi versi rilanciare il nostro profilo antifascista, democratico e costituzionale, anche a livello di dibattito pubblico, utilizzando però gli strumenti propri della cultura e della scuola. Alcuni risultati raggiunti... Se guardiamo appunto ai singoli progetti realizzati, vale la pena ricordare qui alcune delle esperienze più qualificanti di questo mandato. In ambito documentale, il lavoro sull'archivio Reggiane è senz'altro quello più importante e speriamo foriero di ulteriori sviluppi. Ma va ricordato anche quanto fatto per gli archivi di partito e, più di recente, per quelli scolastici, svolgendo un ruolo di salvaguardia a tutela di tutta la comunità. Sul piano della didattica, alle esperienze consolidate dei Viaggi della Memoria e di Prendi il tempo, si è aggiunta quella dell'Officina, che considero molto importante per il futuro. In merito alle attività di disseminazione, ricordo la rievocazione teatrale del congresso socialista del 1912; il sito Ester; i viaggi per adulti; la produzione del Violino di Cervarolo e di Sabotatori; le installazioni Gli occhi di; il cd Battaglione alleato; i diversi siti dedicati. Oltre ovviamente a “RS” e all'importante produzione editoriale collegata alla rivista, particolarmente intensa negli ultimi mesi; e allo straordinario patrimonio costituito dalla continua implementazione degli Albi della Memoria. ...e i nodi ancora da sciogliere In alcuni ambiti si è avviato un lavoro significativo che però non ha ancora raggiunto i risultati sperati. Primo fra tutti il Polo Archivistico, ora più attivo e dinamico, ma ancora fragile dal punto di vista strutturale. E anche la Biblioteca, sempre più ricca e completamente catalogata, ma non ancora integrata nel sistema territoriale. Tra i progetti segnalo innanzitutto la questione della storia del Pci: l'archivio è ormai ordinato, ma non ancora inventariato a dovere; nel frattempo sono state fatte ricerche importanti su alcuni momenti e personaggi, ma non si è ancora avviato quel piano di lavoro collettivo che risulta ormai improcrastinabile. L'impegno sui luoghi di memoria, che ha visto fiorire esperienze importanti, come I sentieri partigiani, Le pietre d'inciampo e Le strade della memoria attende una cornice complessiva, che speriamo possa essere rappresentata dal Museo diffuso. Ma in generale credo ci si debba porre seriamente il problema di come rilanciare, anche con poste adeguate di bilancio, l'attività di ricerca, che non può risultare residuale, anche perché rappresenta la base di ogni seria attività di divulgazione. Una nota personale A questo punto vorrei aggiungere una nota a titolo del tutto personale. La prima cosa che mi sembra giusto condividere con voi è che l'esperienza come Presidente è stata umanamente e professionalmente molto ricca e preziosa. Di questo vorrei davvero ringraziare di cuore tutti quelli che l'hanno condivisa con me: gli organi dirigenti, lo staff, i collaboratori e tutti coloro che in questi anni si sono impegnati a vario titolo per il bene di Istoreco. In particolare tutti i giovani, tra i quali voglio prendere ad esempio le ragazze del servizio civile di quest'anno, Elisabetta, Deborah e Jehona, non solo diligenti, ma davvero brave. Come sapete, peraltro, questo periodo ha rappresentato per me anche una fase molto complessa a livello personale. Indubbiamente questo elemento non è stato privo di ripercussione sul mio rendimento, quindi credo di dover ringraziare doppiamente chi non solo ha cercato di sostenermi, ma in molti casi ha dovuto anche supplire ai miei momenti di difficoltà e di smarrimento. Vorrei quindi dedicare un pensiero a Nando Rinaldi e Grazia Storchi, che molto hanno sopportato e molto hanno fatto, con grande umanità e disponibilità. Poi, è chiaro, i miei errori non sono riconducibili solo a questa situazione, ma anche ai miei limiti. Quindi vorrei scusarmi con coloro che ho deluso o scontentato, per lo più, ve lo assicuro, al di là della mia volontà. In particolare consentitemi di ricordare qui due collaboratori, Glauco Bertani e Lella Vinsani, che sento il rammarico di non essere sempre riuscito a capire e valorizzare adeguatamente. Spero che la nuova dirigenza lo sappia fare meglio, perché sono anche loro risorse importantissime per Istoreco. L'8 maggio Vorrei concludere facendo quello che mi piace di più fare, cioè parlare di storia. E vorrei farlo partendo dal calendario. In questi giorni infatti si accavallano diversi anniversari, guardando ai quali possiamo renderci conto della complessità della memoria, ma anche delle grandi e affascinanti sfide che ci attendono. Per un italiano di inizio Novecento 8 maggio voleva dire forse Festa della Mamma. Con la conclusione della seconda guerra mondiale, la stessa data ha assunto un rilievo politico, segnando la resa tedesca e la vittoria alleata. Ma ben presto ha acquisito connotazioni divergenti tra la parte occidentale dell'Europa, dove è diventata simbolo di libertà; e quella orientale, dove invece la Festa della Vittoria sovietica si è tramutata per molti popoli in segno di una nuova oppressione. In Africa poi 8 maggio 1945 significa rivolta di Setif, cioè uno degli ultimi massacri del colonialismo europeo. In quella data in Armenia si ricordano i volontari della guerra. In Polinesia la morte di Gauguin. La Croce Rossa Internazionale, nel compleanno di Henri Dunant, celebra la sua Festa internazionale. Questa pluralità di memorie, non sempre facile da conciliare, può diventare una ricchezza, se proviamo a coltivare una idea diversa di cultura e patrimonio. E allora oggi, 9 maggio, cerchiamo di celebrare tutti insieme la Festa dell'Europa; un Europa che non sia solo quella dei freddi tecnocrati, dei nazionalismi risorgenti o dell'imperialismo strisciante, ma quella di Spinelli e De Gasperi, cioè un vero orizzonte di speranza, più volte riapertosi proprio nei momenti di maggiore difficoltà del continente. Un riferimento che sappia scuoterci e spingerci a guardare una volta ancora più lontano e più in alto. Anche da Istoreco. Volevo infine aggiungere che a settembre verrà ospitata la mostra del genocidio degli armeni. Grazie a tutti. Il Presidente PELLACANI CARLO Grazie Mirco per il lavoro che hai fatto quest’anno. Se qualcuno ha qualcosa da dire o da aggiungere, può farlo. ANTONIO ZAMBONELLI Io rivolgo un ringraziamento pieno di affetto per il lavoro che hai fatto quest’anno. Già questa relazione che ha tracciato è qualcosa di molto forte e che ci deve toccare profondamente. Ha ricordato dei nomi che stanno a fondamento di quelli che hanno sperato e impegnato a liberare l’Europa dal nazismo. Mirco è già impegnato a proseguire la sua esperienza con l’Istituto. L’ANPI molti anni fa ha cambiato lo statuto; infatti, molti giovani si sono iscritti. Solo che l’ANPI non si occupa di storia della Resistenza. Siamo convinti che faremo tante belle cose in futuro. RENZO TESTI Vorrei ringraziare Mirco Carrattieri per il lavoro fatto all’Istituto. Volevo anche aggiungere che al posto di due mandati, forse dovrebbero diventare tre. Un punto sul quale mi volevo soffermare è che il Museo Diffuso se è diffuso deve riguardare tutto il territorio nazionale, non solo Reggio Emilia. ALBERTINA SOLIANI Sono così contenta di essere qui che non rinuncio a dire il sentimento di stamattina e la gratitudine e l’idea di quello che avverrà nei prossimi mesi, nei prossimi anni. Grazie Mirco. Voglio dire solo una cosa che ha a che fare con l’ispirazione. Riprendo solo l’ultima parte della relazione di Mirco, la parola ‘sogno’. Dobbiamo recuperare la sintesi del Sogno, la solidarietà, la libertà. Dobbiamo recuperare la dimensione sintetica del Sogno che si è smarrita. Io penso che quel sogno sia a rischio, la Memoria è adesso. Dove si può discutere meglio che qui. Io credo che se si riesce dentro i progetti a recuperare questo valore, questi valori. La seconda e ultima cosa: siamo dentro una dimensione globale della cosa. Sarebbe interessante oggi tenere i fili, tenere viva la Resistenza di oggi e per tenere viva la dimensione globale con le parti del mondo che stanno vivendo adesso una specie di Resistenza. In questi giorni, il 24 aprile, si è ricordato il genocidio degli Armani. Ricade il 100° anniversario del genocidio armeno. I giovani turchi dell’Impero ottomano hanno avviato lo sterminio del popolo armeno. Volevo dire che a Reggio Emilia, nella Biblioteca dei Cappuccini sono stati depositati dei manoscritti armeni. Da Reggio sono stati mandati a Bologna. Questo per dire che da Reggio Emilia passano e sono passati delle tracce del mondo. Grazie. Il Presidente CARLO PELLACANI Passiamo ora al secondo punto dell’Ordine del Giorno e Vi informo che stanno distribuendo le schede per la elezione del nuovo Presidente di Istoreco. La scheda consegnata Vi permette di mettere un solo nominativo per la elezione, poi passerà Michele Bellelli per raccogliere la scheda della votazione. Passo la parola alla Presidente dell’Istituto Cervi Rossella Cantoni. ROSSELLA CANTONI Porto un segno di apprezzamento, al Direttivo, al Presidente, allo staff. Il segno di apprezzamento va a tutti gli Istituti che vivono anche grazie i finanziamenti pubblici. E’ un lavoro di grande impegno quello che aspetta al nuovo Direttivo. Ringrazio il Presidente e il direttivo, ma soprattutto il Presidente per il lavoro svolto precedentemente. GIACOMO NOTARI Ringrazio Mirco che ci lascia, lascia un Istituto in condizioni tali da poter lavorare in futuro. Io rappresento un’associazione che viene da lontano, i Partigiani. L’obiettivo che abbiamo noi è quello di far capire cosa significa Resistenza, Nuova Resistenza. Di recente ci sono state le elezioni e la maggior parte della gente ha disertato il voto. E’ una tristezza vedere della gente che socialmente vive abbastanza bene. Ma allora perché non vai a votare? Vota contro, vota in bianco, ma vai votare. Noi dobbiamo lavorare in questa direzione. IL Presidente CARLO PELLACANI Grazie Giacomo. C’è qualcun altro che vuole intervenire sulla relazione del Presidente in generale sull’Istituto? Ora per completare le nomine a norma di statuto passiamo ai punti tre, quattro e cinque dell’Ordine del Giorno e diamola parola a Jones Boni per passare alla fase elettiva. Vi verranno consegnate altre schede che contengono tutti i nomi dei candidati al consiglio direttivo ed agli altri organi dell’Istituto. BONI JONES C’è un grande amico, artista che ci ha regalato un’opera, Omar Galliani. Un’opera unica, di nostra proprietà. Il tema nostro, Resistenza come religiosità laica. Se ne vendiamo 80, l’introito netto, pulito è di 12.000 €. Ci sono 45 comuni, Reggio ne vale 10. E’ uno per comune. Vado avanti sul mio tema. Il presidente nella sua relazione ha già detto tutto. Io mi limito a non fare l’ipocrita. Non è solo una questione di numeri scegliere il presidente e i comitati. Dal punto di vista culturale è tutto ciò che ha illustrato il Presidente. C’è un’esigenza che noi vediamo come la comunicazione, si sono sviluppati i rapporti con l’Università, con gli altri enti. Alcuni ci hanno consentito di tenere in vita la Rivista. Ci consentono di mantenere un tratto distintivo. Giocare bene le nostre carte. Non riesco a capire perché non si riesca a stringere rapporti con altri Enti. Bisogna continuare ad investire. Il nostro problema è il rapporto con le istituzioni, che va ampliato. C’è una parte che riguarda anche a noi, il coinvolgimento maggiore di Istanze. Formare una rinnovata carta programmatica, che faccia parte di un’offensiva culturale e comunicativa. Bisognerebbe ridefinire un regolamento interno, per poter meglio le funzioni. Quindi carta programmatica e ridefinire il regolamento interno. Altre cose: sono emerse dei limiti, delle osservazioni. E’ l’obiettivo che deve prevalere. I quattro punti sono: risolvere il modo migliore tra efficienza e partecipazione, sviluppare un maggiore radicamento con maggiori adesioni individuali e collettive ad Istoreco, la rivista che va potenziata facendone uno dei cardi, il settore documentalistico ha già detto tutto il Presidente. I vincoli erano: tre mandati esecutivi a casa. La proposta A Presidente di Simonetta Gilioli. Simonetta fa parte dell’Istituto, suo padre Ulisse era un partigiano. La Presidente sarà coadiuvata da due vicepresidenti. Questo dovrebbe essere l’organo propulsore, operativo a cui il Direttivo dà i risultati. Le votazioni sono due: sul Presidente e sugli organi sociali. NANDO RINALDI Avete ricevuto due schede: in una dovete proprio scrivere il nome. Nella scheda per il direttivo, oltre i nominativi già presenti, potete scriverne altri due. BONI JONES I comitati del direttivo sono membri di diritto, la Provincia di Reggio, ANPI, l’associazione Liberi Partigiani che ha già nominato Danilo Morini; Comune di Reggio Emilia, ARCI hanno già nominato Daniele Catellani; la CGIL, la fondazione Reggio Children, l’Istituto Cervi, la Lega Coop che ha già nominato Andrea Minelli; l’università di Modena e Reggio Emilia. I nomi che io farò ora ero già presenti nel Direttivo: Correggi Francesca (impiegata); De Lucia Dario (consigliere comunale a Reggio Emilia); Fontanesi Tiziana (insegnante); Guidetti Nico (videomaker); Mammi Antonio (insegnate); Mussini Lorena (insegnante dell’Istituto Parri di Bologna); Perrucchetti Carlo (musicista); Pignagnoli Corrado; Testi Renzo; Zani Fabio (insegnante); Le nuove proposte sono: Bernardi Antonio; Bigi William; Bombardieri Chiara (Biblioteca scientifica Livi); Carrattieri Mirco; Cavallini Carla (responsabile dell’ufficio europeo della Cee); Cigarini Ildo; Ganapini Bruna; Mantovi Barbara (Multiplo di Cavriago); Marconi Gianluca (medico, ex sindaco di Castelnovo Monti); Nasi Sergio; Odescalchi Nando; Pataccini Ilio; Scotti Rita (dirigente Coop service); Tesauri Gabriele (consigliere comunale a Correggio); Villa Roberto (preside del Moro); Collegio dei Revisori: Farri Antonio; Ferretti Silvio; Paglia Maria; Salsi Anna; Fiaccadori Ermete; Comitato dei Garanti: Bertani Eletta; Carri Alessandro; Orlandini Vanni; Pellacani Carlo; Soliani Albertina. Questi sono i nomi, e nell’elenco potete aggiungerne due. PELLACANI CARLO Passo la parola a Tiziana Fontanesi che vuole fare una proposta. TIZIANA FONTANESI Ho un nome da proporre per il Comitato Direttivo, Matthias Durchfeld. La sua presenza nel Direttivo credo che possa essere significativa. ELETTA BERTANI Un altro nome è quello di Gemma Bigi. E’ una giovane, fortemente interessata alla ricerca storica, seria ed appassionata. Con lei abbiamo lavorato anche su tematiche nuove. Credo che sia utile includere anche figure, giovani che possono portare stimoli ed idee e che possano essere un tramite tra i giovani stessi e noi. BONI JONES mi pare che il nome fatto da Eletta Bertani possa essere accolto. Il Presidente CARLO PELLACANI Le proposte presentate sono state tutte annotate e saranno tenute in conto. I nomi che vengono suggeriti, per quanto siano possibili come presenza nel Comitato Direttivo e per quanto non vi siano conflitti, verranno cooptati dal Consiglio. Non vi sono segnalati nessun rappresentante dell’organo del Comitato Esecutivo. Non può esistere un confitto plateale, ci dev’essere qualcuno che decida e qualcun altro che esegue. Diamo la parola a Jones Boni. BONI JONES un esecutivo fatto da Presidente e due Vicepresidenti dell’Assemblea, in cui tutti sono responsabili dentro, e un Comitato Direttivo. Sarà il Presidente a decidere. Decidere adesso, significherebbe legare un po’ le mani al Presidente. Se invece si muove in altro modo, si deciderà come optare poi. Io lascerei libere le mani al Presidente. Scrutiniamo. NANDO RINALDI Tutti hanno votato? Se tutti hanno votato, procediamo allo scrutinio. Votanti l’elezione del Presidente Totale 93 votanti Gilioli Simonetta 85 voti Bernardi Antonio 1 voto Patacini Ilio 1 voto Shede bianche 6 Il numero dei votanti è inferiore al numero degli aventi diritto in quanto al momento del voto non si trovavano in sala. Pertanto dopo che il Presidente della seduta ha dato lettura dei risultati, con un applauso viene confermata Presidente di Istoreco Simonetta Gilioli per il triennio 2015/2018. GILIOLI SIMONETTA Io ringrazio naturalmente le persone che hanno avuto fiducia in me e anche quelle che, pur non conoscendomi, hanno accolto favorevolmente questa mia candidatura. Ringrazio anche i quanti mi hanno espresso le loro perplessità. Parlare in modo franco e diretto è la cifra che anche io prediligo; quindi grazie a tutti in questa sala. Io collaboro con l’Istoreco da oltre vent’anni, dal ’93 e sono stata per quattro anni, dal ’95 al ’99 dentro l’Istituto lavorando come archivista, riordinato ed informatizzato l’archivio partigiano intitolato Guerrino Franzini. Poi ho seguito le attività di Istoreco come compagna di strada. Il motivo per il quale ho accettato la candidatura quando il Presidente e il Direttore ed alcuni membri dello staff mi hanno contattato, è stata proprio la proposta di delineare la figura di Presidente all’interno di una squadra di lavoro. Lavorare insieme in un momento in cui il lavoro quando c’è risponde troppo spesso a dinamiche individualistiche più che collettive, ritrovare quindi un modo di relazionarsi, confrontarsi e discutere collaborando secondo me ridona vitalità alle persone, favorisce lo sviluppo di idee e può costituire anche una risposta forte all’isolamento e alle difficoltà che questo nostro tempo oggi determina; poi nella mia storia personale c’è un padre partigiano e c’è anche un nonno deportato come internato militare italiano. Questo mi ha reso sensibile nel tempo alle dinamiche, alle tematiche della Resistenza e della deportazione. Ora che i testimoni purtroppo sono sempre di meno, credo che l’Istituto debba cercare anche altre memorie, per esempio quella dei luoghi che, se sapientemente interrogati, hanno tanto da raccontare. Per questo vorrei che si continuasse a riscoprire, come Istoreco sta facendo ormai da tempo, accanto alle persone, le strade, le piazze, le officine, tutti quei luoghi insomma dove la coscienza antifascista democratica della nostra città si è formata. Credo che lo studio della storia e della memoria si debba realizzare infatti mediante l’intreccio di testimonianze, luoghi, documenti e soprattutto come anche Jones ci ricordava, mediante una adeguata comunicazione, che renda visibile ciò che l’Istituto fa. L’idea che vorrei perseguire è quella che ogni settore di Istoreco porti il suo specifico contributo, aprendosi sempre di più alla cittadinanza, alle organizzazioni sindacali, alle organizzazioni di cooperazione, di categoria, ma soprattutto al mondo della scuola, mondo che io rappresento come insegnante in un liceo della nostra città. Mi impegno a coordinare proficuamente le tante anime di Istoreco e a valorizzarne al meglio le capacità. Grazie a tutti. Il Presidente CARLO PELLACANI Votanti per l’elezione dei Membri del Comitato Direttivo : Totale 85 voti a: Correggi Francesca, Fontanesi Tiziana, Guidetti Nico, Mammi Antonio,Mussini Lorena, Perucchetti Carlo, Pignagnoli Corrado, Testi Renzo, Zani Fabio, Bernardi Antonio, Bigi William, Bormardieri Chiara, Carrattieri Mirco, Cavallini Carla, Ganapini Bruna, Mantovi Barbara, Marconi Gian Luca, Nasi Sergio, Odescalchi Nando, Patacini Ilio, Scotti Rita, Tesauri Gabriele, Villa Roberto. Inoltre sotto riportati il totale dei voti delle schede con variazione. GIGARINI ILDO 81 e Nominativi di nuove proposte : DURCHFELD MATTHIAS 36 BIGI GEMMA 33 GUIDOTTI GIOVANNI 6 CONTI AMOS 4 MARZI MARCO 4 APPARI ANNA 1 RANGONI ANTONIO 1 PETRUCCI 1 PAGANI GIUSEPPE 1 C.I.S.L. 1 DARIO DE LUCIA 80 Le schede nulle sono risultate essere n. 2. Null’altro da deliberare e nessuno chiedendo la parola alle ore 13,20 la seduta viene dichiarata chiusa. IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE