FIIC826001_le principali figure geometriche piane
Transcript
FIIC826001_le principali figure geometriche piane
Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico 1 Istituto Comprensivo di Greve in Chianti Scuola primaria G.Bucciolini -Strada in Chianti Le principali figure geometriche piane Percorso di Geometria Classe 3^B Insegnante Laura Mariano Febbraio-Maggio 2015 • Collocazione percorso nel curricolo verticale di matematica Indicatore di riferimento: spazio e figure Obiettivi di apprendimento: riconoscere le principali figure geometriche del piano e dello spazio Trasversalità •Arte ed immagine -tecnologia: costruzione della figura geometrica e rappresentazione di essa sul quaderno; •Italiano: descrizione autonoma e collettiva di quanto fatto sul quaderno. Contenuti: Costruzione, disegno, denominazione e descrizione di alcune fondamentali figure geometriche (quadrato, rombo, parallelogramma, triangolo…). 3 L’approccio Metodologico • • • • • • Le principali figure geometriche piane vengono scoperte dai bambini sotto la guida dell’insegnante che fa da “regista”. Gi alunni: scelgono tra i materiali proposti dall’insegnante quelli che pensano più adatti; costruiscono le figure; riflettono individualmente sulle modalità della costruzione e poi la realizzano; registrano sul quaderno quanto elaborato individualmente; si confrontano collettivamente sui risultati dei lavori individuali; riflettono sul perché di eventuali errori commessi. 4 Materiali utilizzati Ambiente di lavoro • Scatole di cartoncino di varie forme e grandezze. • Striscioline di cartoncino di diversa lunghezza . • Cartoncino adatto ad essere piegato. • Fermacampioni. • Lapis. • Righello e materiale del corredo scolastico. • L’attività laboratoriale si è svolta all’interno della classe . 5 • I l percorso è stato progettato all’interno del gruppo del LSS per un totale di quattro incontri. Il primo è servito per capire come lavorare in generale, quale metodologia usare e i contenuti da attuare, tenendo conto dei prerequisiti posseduti dai bambini della classe terza. I successivi sono serviti per monitorare l’andamento del percorso . Tempi di progettazione ed attuazione del percorso • La progettazione dell’insegnante è stata settimanale. • Il tempo dedicato all’interno della classe è stato di due ore settimanali. 6 7 Il Quadrato Il percorso è iniziato dal quadrato, figura geometrica non nuova ai bambini. Dopo aver scoperto tale figura e l’uguaglianza dei suoi lati , oggetto di studio è stata la conoscenza delle sue caratteristiche. L’insegnante dunque, dopo aver messo a disposizione dei bambini quattro strisce in cartoncino della stessa lunghezza, forellati alle estremità e dei fermacampioni , ha chiesto loro di unirle e verificare se muovendole (le strisce) veniva fuori sempre un quadrato. Ciascuno ha lavorato da solo e ha disegnato, usando il righello, le varie figure ottenute sul quaderno. I bambini hanno poi indicato per iscritto le figure corrispondenti al quadrato, scoprendo così che non bastavano 4 strisce uguali per avere un quadrato ma fondamentale era la posizione delle stesse. 8 Dal quadrato con le striscioline … 9 10 … al quadrato in cartoncino • Ogni bambino con a disposizione un quadrato in cartoncino ha verificato attraverso le piegature, se la figura fosse quadrata e ha spiegato le modalità seguite. • Si è aperta poi, una riflessione collettiva sulle piegature ottenute e dunque sulle linee evidenti che si sono formate sui cartoncini piegati… assi di simmetria, diagonali… 11 Si riflette sulle caratterist iche del quadrato e si scrivono … 12 L’insegnante provvede alla stesura di una scheda di sintesi, da mettere all’interno del quaderno dei bambini, sulla figura geometrica studiata 13 Dal quadrato … al rombo • • • • • • I bambini con a disposizione le striscioline di cartoncino ed i fermacampioni hanno costruito un nuovo quadrato. Eseguendo una lieve pressione su uno dei lati si sono accorti che non erano più di fronte ad un quadrato, ma cosa era cambiato? Si è riflettuto singolarmente e ciascuno ha scritto sul proprio quaderno i cambiamenti notati e quanto era rimasto inalterato. Successivamente grazie al confronto collettivo è stato possibile capire quanto successo: che i lati erano rimasti uguali, era cambiata la loro inclinazione, la distanza dei vertici ecc … Era stata scoperta una figura nuova: il ROMBO! Sono state individuate delle linee di simmetria e le diagonali. E`stata elaborata dall’insegnante una scheda di sintesi, come per il quadrato, contenente le caratteristiche proprie della figura conosciuta. 14 15 rettangolo 16 Il mosaico • Sono state distribuite ai bambini mosaici disegnati su un cartoncino. • Il mosaico conteneva tre triangoli rettangoli isosceli ed un parallelogramma. 17 • I bambini hanno colorato ogni figura del mosaico con un colore diverso, lo hanno ritagliato e giocato a comporre figure di fantasia che poi hanno disegnato e ricolorato sul quaderno. 18 • Alla fine hanno ricomposto il mosaico iniziale e lo hanno disegnato sul quaderno. 19 Dal mosaico … al triangolo • Le singole figure del mosaico sono state disegnate sul quaderno e nominate. • I bambini hanno scoperto che c’è una nuova figura: il triangolo! 20 Scopriamo le caratteristiche dei triangoli. • • • I bambini sono stati divisi in gruppi che hanno manipolato cartoncini delle 3 diverse tipologie di triangolo in base ai lati. Dopo il confronto collettivo si è arrivati alla scoperta dei triangoli: equilatero, isoscele, scaleno e delle loro caratteristiche. Ha fatto seguito la scheda di sintesi elaborata dall’insegnante. 21 E`stato presentato a questo punto un altro mosaico contenente tra le varie figure una ancora nuova per i bambini: il trapezio. 22 Dal mosaico … • I bambini hanno giocato anche qui a colorare, ritagliare e disegnare le figure in esso contenute(il lavoro si è svolto individualmente seguito dal confronto collettivo). 23 Divisa la classe in tre gruppi, ogni bambino del gruppo ha avuto un trapezio a disposizione dello stesso tipo da poter piegare e quindi studiare per trovarne le caratteristiche. Alla fine i bambini hanno notato che ci sono tre tipi di trapezi: equilatero, isoscele, scaleno. E`stata poi elaborata una scheda riassuntiva preparata dall’insegnante. … al trapezio 24 Il percorso, all’interno della classe termina con la rotazione del trapezio • • • • L’insegnante ha ritagliato su un cartoncino un trapezio e chiesto ai bambini di disegnare il contorno con il pennarello su un cartellone murale. Ogni bambino è stato libero di poggiare nella posizione desiderata il trapezio per poi tracciarne il contorno sul cartellone. Sono seguite delle domande a cui i bambini hanno risposto individualmente, tale richieste hanno portato i bambini a riflettere sul fatto che: ruotando le figure, a cambiare è solo la loro posizione. Si è realizzata poi la riflessione collettiva dove sono state analizzate e discusse le risposte singolarmente date. 25 Le verifiche Per verificare l’apprendimento dei bambini durante l’attività illustrata, diverse sono state le modalità adottate dall’insegnante, eccone alcuni esempi: • schede preparate dall’ insegnante allo scopo di riconoscere dal punto di vista visivo le figure studiate; • domande contenenti indizi sulle figure studiate :”Indovina la figura che possiede le seguenti caratteristiche e disegnala!” • schede di esercizi tipo invalsi. • Spesso nelle verifiche i bambini hanno autovalutato il proprio lavoro. 26 Risultati ottenuti • La modalità laboratoriale, che ha caratterizzato lo svolgimento del percorso è stata indispensabile al raggiungimento degli obiettivi prefissati e ha consentito a tutti gli alunni di partecipare in modo attivo e costruttivo alle attività perché sono stati autori della conoscenza, seppure guidati dall’insegnante. • I bambini hanno mostrato curiosità, interesse e motivazione alle proposte e hanno vissuto l’errore, laddove commesso, con serenità, come momento da condividere utile al confronto, non con negatività. 27 Valutazione dell’efficacia • Gli obiettivi fissati all’inizio dell’anno, in collaborazione con il gruppo del LSS, hanno tenuto conto delle preconoscenze degli alunni di terza e hanno quindi valutato le modalità e i tempi, attraverso i quali raggiungerle. • Fondamentale è stato il ruolo svolto dal personale specializzato a guidare e monitorare l’insegnante durante il percorso sulla geometria, in quanto ha consentito al docente, uno studio maggiormente critico sia in ordine alla progettazione che alla realizzazione del lavoro. 28