Asiautoshow 2013 - Automotoclub Storico Italiano
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Asiautoshow 2013 - Automotoclub Storico Italiano
ASIAUTOSHOW2013 Sotto i monti dell’unesco all’insegna della La decima edizione di Asi Autoshow si è svolta in uno dei luoghi più scenografici d’Italia Oltre 100 automobili con grandissima varietà di modelli hanno affrontato i più bei passi dolomitici di Roberto Valentini 26 | LaManovella | agosto 2013 ASIAUTOSHOW2013 U na roccia di granito dai colori che cambiano a seconda della posizione del sole, incastonati tra boschi di pini e larici, in un disegno che si armonizza con i prati verdi dei pascoli. Questi i panorami delle Dolomiti, uno dei più vasti territori italiani ad essere proclamato Patrimonio dell’umanità. Un riconoscimento che rende merito a chi ha saputo e sa tutt’oggi conservare la natura e la spettacolarità di luoghi che devono poter essere visitati nella loro totale bellezza da tutti i cittadini del mondo. Questa è la filosofia che anima l’UNESCO e che trova nelle Dolomiti un esempio davvero unico, per la grandiosità e la varietà dei paesaggi. Non solo. Oggi il concetto di “Patrimonio dell’umanità” è esteso a tutto ciò che fa parte della cultura e dell’arricchimento dell’uomo. Tra questi esempi, c’è anche l’automobile che, con la sua diffusione, ha profondamente modificato la vita, permettendo a molte generazioni di visitare in grande libertà luoghi che prima risultavano irraggiungibili ai più. La Singer 9HP Sport Tourer di Giancarlo Zacchei in punta al Passo Fedaia. L’Alfa Romeo 6C 1750 Sport carrozzata Viberti di Luigi Olivieri. La Fiat 1200 Spider di Alberto Fontanella sulla strada che costeggia il lago di Misurina. LaManovella | agosto 2013 | 27 ASIAUTOSHOW2013 La bella linea dell’Alfa Romeo Giulia SS di Livio Zohil ben si armonizza con il paesaggio dolomitico. La Maserati 150 S di Massimiliano Bristot, impegnata nella discesa del Pordoi. L’automobile, ma anche la motocicletta, hanno infatti aperto molte possibilità alle persone meno abbienti, consentendo di arricchire la loro cultura con la conoscenza diretta di monumenti, città, musei. Aspetti culturali e paesaggistici che nella 10ª edizione di Asi Autoshow hanno trovato la loro perfetta sintesi, portando tra le montagne dolomitiche oltre 100 vetture con una storia industriale e di inventiva alle spalle. Due mondi che, come dimostrano le numerose fotografie di questo servizio, sono in armonia, soprattutto se ci si avvicina a una natura così prorompente con la delicatezza usata in occasione di questo evento, organizzato direttamente dall’Asi, attraverso la Segreteria e la Commissione Manifestazioni Auto. Un team ormai collaudato, che ha messo a punto un programma nel rispetto LA PERLA DELLE DOLOMITI L’Asi Autoshow 2013 ha fatto di Cortina d’Ampezzo la sua sede. La “perla delle Dolomiti” ha ricevuto gli equipaggi con il fascino del suo centro storico, avvolgendoli nella sua tipica accoglienza, maturata in seguito a una lunga tradizione turistica. Nella foto, la Rolls-Royce Silverghost Piccadilly parcheggiata di fronte all’Hotel Savoia, base logistica della manifestazione. 28 | LaManovella | agosto 2013 La Jaguar XK 120 OTS di Porzio Sossio sul Passo Sella. della filosofia Asi, che prevede in questo caso l’uso della propria auto storica per arricchirsi nella visita di località nuove, portando contemporaneamente la cultura del motorismo tra gli abitanti e i turisti. Una miscela che in questa edizione ha trovato una netta prevalenza nei paesaggi naturali, senza trascurare la visita a due musei e ad altri luoghi della memoria come la diga del Vajont. Ma veniamo con ordine, raccontando l’avventura che ha avuto come base Cortina d’Ampezzo, la perla delle Dolomiti, dove i partecipanti si sono ritrovati nella mattinata di giovedì 11 luglio. Per la stragrande maggioranza, la manifestazione è iniziata con il trasferimento su strada, rinunciando al confort delle auto moderne, ma assaporando da subito il piacere dell’avventura. ASIAUTOSHOW2013 PRIMA GIORNATA L’INCANTO DEL LAGO DI MISURINA Nel pomeriggio si è svolta la prima escursione su un percorso non troppo lungo ma molto suggestivo. Un assaggio dei paesaggi che si andranno a trovare nei giorni successivi. Uno dei primi panorami “da urlo” è quello del lago di Misurina, che molti ricorderanno anche per una canzone anni ‘70 di Claudio Baglioni. Salendo lungo la strada che porta a questa località, non si può fare a meno di notare la maestosità delle Tre Cime di Lavaredo. Il percorso studiato dagli organizzatori prevedeva in questa giornata un giro proprio intorno a questo massiccio, superando i passi Tre Croci, Monte Croce di Comelico e Sant’Antonio, con una sosta per la “merenda” in prossimità di Comelico. Raramente la nostra rivista indulge sulle libagioni dei raduni, ma quando il cibo offerto rappresenta la cultura del territorio è giusto menzionarlo. Lontano dagli stereotipati stuzzichini internazionali, il buffet allestito era ricco esclusivamente di prodotti locali, con particolare attenzione a bevande semplici, ma tipiche della zona, come l’infuso freddo di corbezzolo. SECONDA GIORNATA LA TAPPA PIù LUNGA Venerdì, la partenza è avvenuta alle 8,30, poiché il programma prevedeva un percorso abbastanza lungo attraverso molti valichi: si è iniziato con lo spettacolare Giau, per raggiungere poi Malga Ciapela, dove c’è stata la possibilità di attraversare la gola dei Serrai di Sottoguda, un luogo spettacolare e incantato, passaggio obbligato per raggiungere le terre germaniche. Di qui il percorso prevedeva il superamento del passo Fedaia per raggiungere Canazei e quindi Predazzo, dove i partecipanti hanno avuto l’onore di essere accolti nella Scuola Alpina della Guardia di Finanza. Si è poi proseguito verso i passi Valles, Falzarego, per tornare a Cortina d’Ampezzo. GRANDE ACCOGLIENZA A PREDAZZO NELLA CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA Uno dei momenti più interessanti dal punto di vista culturale è stato la visita alla I partecipanti, inoltre, hanno avuto modo di apprezzare il museo, allestito all’inCaserma della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo, la più antica terno della caserma, che contiene molti ricordi e molte testimonianze di un’atScuola Militare Alpina del mondo, istituita alla fine del 1920 come distacca- tività che non si limita ai controlli fiscali ma che, soprattutto in queste zone, è mento dipendente dalla Legione di Trento per addestrare le giovani reclute alle votata alla sicurezza in montagna e allo sport. Sono infatti numerosissimi gli allori degli atleti delle Fiamme Gialle. fatiche della montagna. Dal 1920 ad oggi, sono stati svolti 103 corsi d’istruzione frequentati da oltre Un momento importante di conoscenza, necessario ad aumentare l’apprezzamento per le reciproche attività. 45.000 finanzieri. La Scuola Alpina, oltre a plasmare nuovi finanzieri da impiegare nel servizio d’istituto del Corpo, è l’organo tecnico Il tenente colonnello Fabio Mannucci riceve da Roberto Loi un ricordo dell’evento. preposto alla formazione ed all’aggiornamento dei militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, nonché sede del glorioso Gruppo Sciatori “Fiamme Gialle”. La fondazione del Gruppo Sciatori “Fiamme Gialle” nel 1925 segue, di pochi anni, la nascita della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo. La grande tradizione e un’ottima organizzazione hanno reso ideale la visita degli oltre 100 equipaggi partecipanti all’Asi Autoshow. Una regia perfetta ha fatto sì che le vetture trovassero posto nel vasto piazzale all’interno della caserma con grande ordine. Poi è avvenuto il saluto del vicecomandante, tenente colonnello Fabio Mannucci, che ha sottolineato l’importanza di ospitare un evento importante come quello organizzato dall’Automotoclub Storico Italiano. Un apprezzamento ricambiato dal presidente dell’Asi Roberto Loi, che ha voluto sottolineare l’importanza di un L’ingresso dell’Alfa Romeo 1900 Touring nella caserma di Predazzo. incontro tra il motorismo storico e le forze dell’ordine, tanInteressante (sotto) la visita al Museo to impegnate nel salvaguardare le vite umane in montagna della Guardia di Finanza. e il nostro patrimonio nazionale. Le auto parcheggiate nell’ampio cortile della caserma. LaManovella | agosto 2013 | 29 ASIAUTOSHOW2013 Un gruppo formato da una Volkswagen Karman Ghia, una Triumph Spitfire e una Jaguar E Cabriolet affronta i tornanti in discesa del Pordoi. TERZA GIORNATA I PASSI PIù IMPEGNATIVI Una costante di questa decima edizione di Asi Autoshow è stata rappresentata dal gran numero di salite e discese sui colli che hanno fatto scrivere pagine epiche soprattutto nel ciclismo. Così sabato 13 si è studiato un percorso non molto lungo, ma decisamente impegnativo, affrontando quella che sovente è la “cima Coppi”, cioè il Gran Premio della montagna più alto del Giro Ciclistico d’Italia: il Passo Pordoi. La splendida giornata di sole - tutta la manifestazione è stata baciata dal bel tempo - ha reso ancora più spettacolari le guglie delle montagne del Gruppo del Sella. Una salita lunga, impegnativa, ma molto panoramica. In cima, quasi tutti i partecipanti si sono fatti fotografare, per aver compiuto un’impresa che, soprattutto con le auto più piccole e datate, non è stata così semplice. Anche la discesa, con i freni di un tempo, non è facile, ma lo spettacolo delle automobili storiche che discendevano lungo il susseguirsi continuo di tornanti, è stato notevole. La berlinetta Abarth 750 GT Zagato di Carlo Bordogna. La Fiat 508 Coppa d’Oro di Marco Luciano affronta la salita del Giau. 30 | LaManovella | agosto 2013 La più piccola vettura partecipante: la Fiat 500 Gamine Vignale di Maurizio Candini. ASIAUTOSHOW2013 Dal Pordoi al Sella, il “passo” è breve, ma molto suggestivo. Appena superato il valico, il paesaggio cambia e la roccia lascia il posto a verdi vallate, alternate a boschi di pini. Si entra quindi in Val Gardena, con gli occhi che puntano verso l’alto delle cime del Sella. Il rientro nel pomeriggio a Cortina d’Ampezzo ha permesso la visita al Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini”, un’eccellenza in materia, che ha fatto conoscere attraverso i fossili - alcuni davvero impressionanti per grandezza e conservazione - la vita della terra milioni di anni fa. Spider a confronto: un’Alfa Romeo Giulia precede una Mercedes 190 SL Roadster. QUARTA GIORNATA COMMOZIONE ALLA DIGA DEL VAJONT Nell’ultima giornata era previsto il trasferimento a Farra d’Alpago, nei pressi di Belluno, per favorire i rientri attraverso la vicina autostrada. Nel percorso, ancora grandi suggestioni, con l’attraversamento di località caratteristiche, come San Vito di Cadore, e un momento di riflessione e commozione di fronte a una delle tragedie più grandi del nostro Paese: quella provocata dalla diga del Vajont il 9 ottobre 1963, con quasi 2.000 vittime tra la popolazione. La Triumph Tr3 A di Maurizio Michi in una serie di tornanti. Ancora panorami mozzafiato visti da una Lancia Aurelia B50 carrozzata da Pinin Farina. LaManovella | agosto 2013 | 31 ASIAUTOSHOW2013 IL GRANDE MUSEO A CIELO APERTO In un contesto naturale di tale bellezza, la presenza delle automobili storiche è stata armoniosa, soprattutto per i modelli cabriolet e spider, molto numerosi. Si è potuto creare una sorta di rassegna storica, con vetture costruite tra il 1923, come la Rolls-Royce Silverghost Piccadilly di José Ardizzoia - che ha compiuto con un buon ritmo tutto il tracciato - e il 1982, con 2 differenti versioni di Lancia Beta: la HPE e la Spider. Tra le auto più ammirate l’Alfa Romeo 6V 1750 Sport del 1929 carrozzata Viberti di Luigi Olivieri, la Lancia Lambda del ‘28 compagna di tante avventure di Guido Gotta. Interessante il confronto tra la scuola italiana e quella inglese, tra la Fiat 508 Coppa d’Oro di Marco Luciano e la Singer 9HP Sport Tourer di Giancarlo Zacchei, entrambe del 1933. Ben rappresentati i modelli degli anni ‘50 con le inglesi Jaguar XK 120 a confronto con le Aurelia B50 fuoriserie, le Mercedes 190 SL Roadster, le immancabili Alfa Romeo Giulietta in tutte le versioni, assistenza Anche quest’anno, i partecipanti hanno potuto viaggiare tranquilli grazie all’assistenza tecnica fornita dai tecnici Alessandro Cotterchio e la sua compagna Sara, che hanno ovviato a molti inconvenienti, la maggior parte dei quali dovuti a carburazione (date le altitudini del percorso) e conseguenti inumidimenti delle candele. Se poi il problema era troppo grave, c’era sempre il carro attrezzi di Eros Milani, sempre pronto a caricare i mezzi per portarli in officina. L’Asa 1000 GT di Vittorio Ascani. 32 | LaManovella | agosto 2013 ASIAUTOSHOW2013 le Fiat 1100 e 1200 cabriolet. La più sportiva è stata senza dubbio la Maserati 150S del 1956 di Massimiliano Bristot, seguita a ruota dalla Devin D del 1957 di Franco Vettorello. Numerose le auto degli anni ‘60 e dei primi anni ‘70, considerata anche la difficoltà del percorso, con grande varietà di modelli. Tra questi, alcuni pezzi rari, come una ASA 1000 GT, una Triumph Italia 2000 Vignale, una Lancia Flavia Sport Zagato, una Maserati Mistral e molte altre vetture molto assortite. I RICORDI DEL PRESIDENTE FIVA Da quando, nel 2009, l’Asi ha organizzato un’edizione memorabile del Rallye FIVA, il suo presidente Horst Bruning è diventato un affezionatissimo dell’Italia e anche quest’anno non ha voluto mancare all’appuntamento con Asi Autoshow, che ha affrontato al volante di una Citroën DS Cabriolet. Queste montagne lo hanno riportato indietro nel tempo, quando da giovane era venuto dal Belgio per sciare sulle Dolomiti, guidando la sua piccola Fiat 500: “Ricordo che la vettura era dotata di una grande trazione, che permetteva di arrampicarmi sulla neve dove le grandi berline non riuscivano”. SLOW DRIVE Una delle caratteristiche peculiari dell’edizione 2013 è stata la totale assenza di cronometri. L’unico impegno dei concorrenti è stato quello di far timbrare la propria tabella di marcia lungo il percorso, in cima ai passi più belli e caratteristici. Il fatto di non dover cronometrare ha reso l’atmosfera molto rilassata e, soprattutto, ha permesso a tutti di ammirare i paesaggi, soffermandosi a fotografare i punti più panoramici del tracciato. Una formula che ha favorito anche la convivialità, sia durante i trasferimenti, sia nelle soste. A Malga Ciapela per una visita turistica ai Serrai di Sottoguida. UN GRAZIE ALLE FORZE DELL’ORDINE Come sempre, una delle chiavi del successo di una manifestazione consiste nello scorrere della carovana sul percorso. Anche in quest’occasione, la perfetta viabilità in un traffico turistico estivo è stata assicurata dalla bravura dei Carabinieri, che hanno scortato gli oltre 100 equipaggi lungo tutto il percorso. Al via l’Alfa Romeo Giulia storica, con France- sco Fiumara e Angelo Caggiano che hanno fatto da guida alla testa alla carovana. Il servizio di viabilità è stato invece curato dalla caserma di Cortina d’Ampezzo, coordinata dal maresciallo capo Mauro Zortea che, come si può notare nella foto, non si è risparmiato nel suo impegno, insieme all’appuntato scelto Ivan Piazza. LaManovella | agosto 2013 | 33 ASIAUTOSHOW2013 La tragedia del Vajont raccontata da un manifesto nei pressi della diga. La visita alla diga del Vajont. L’ASI AL SALONE MONDIALE DEI SITI UNESCO AD ASSISI DAL 20 AL 22 SETTEMBRE 2013 Continuano le attività dell’ASI in collaborazione con l’UNESCO. Il bellissimo Asi Autoshow 2013 - voltosi nei territori delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale Naturale - è stato il primo evento nell’ambito del motorismo storico, a livello internazionale, ad ottenere il prestigioso riconoscimento dell’UNESCO. Come ho detto, in occasione del mio breve intervento durante la cena conviviale all’Hotel Savoia di Cortina, sabato 13 Luglio, questo è solo il primo passo del cammino di cooperazione che l’ASI - con molta lungimiranza - ha intrapreso nei confronti dell’UNESCO. Il prossimo passo, in ordine cronologico, sarà quello di essere presente al World Tourism Expo (www.worldheritagetourismexpo.com), il Salone Mondiale del Turismo Città e Siti del Patrimonio Mondiale, che si svolgerà ad Assisi dal 20 al 22 settembre, presso le strutture del Palaeventi Lyric. La manifestazione è giunta, con crescente successo, alla quarta edizione, raccogliendo negli anni la partecipazione di rappresentanti dei siti UNESCO italiani e di vari Paesi del mondo (nel 2012 c’è stata una nutrita delegazione della Cina) e di operatori privati che si occupano a vario titolo della valorizzazione dei siti UNESCO. Lo scorso anno il presidente Loi ha partecipato a una tavola rotonda sul tema ‘Motorismo storico e Patrimonio’ in cui si sono gettate le basi per tutta l’attività di collaborazione con l’UNESCO, grazie anche all’intervento del Giorgio Andrian con Roberto Loi. 34 | LaManovella | agosto 2013 sindaco di Assisi, che, in veste di presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio UNESCO (www.sitiunesco.it), ha sollecitato la collaborazione tra i due enti. L’edizione 2013 del Salone vedrà il motorismo storico come uno dei temi importanti della manifestazione e l’ASI come protagonista principale in questo scenario. L’intera giornata di domenica 22 sarà dedicata a questo argomento; si inizierà con una tavola rotonda, dal titolo ‘Motorismo storico e patrimonio’ (in programma dalle 10 alle 12): in quell’occasione si discuterà anche del lavoro che è stato intrapreso per la candidatura UNESCO della città di Torino come Capitale del motorismo storico. La giornata proseguirà con un breve raduno - organizzato dall’Automotoclub Assisano (www.asaclubassisi. com) - nei luoghi UNESCO di Assisi. Durante le giornate del Salone (dal venerdì alla domenica) l’ASI sarà presente con un suo stand, nel quale saranno esposti veicoli particolarmente significativi dell’eccellenza italiana e presentate alcune delle attività di alto profilo culturale che sono state promosse in Italia. Tutti i soci e gli appassionati sono invitati a godere delle bellezze di Assisi, dell’interessante programma del Salone e, naturalmente, delle attività promosse dall’ASI. Arrivederci ad Assisi! Giorgio Andrian, consulente UNESCO dell’ASI Il Lancia Voyager decorato con i colori dell’UNESCO. ASIAUTOSHOW2013 LO STAFF SU JEEP E FIAT Un grande aiuto per l’organizzazione è venuto anche quest’anno dal Gruppo Fiat Automobiles, che ha messo a disposizione dello staff organizzativo 6 vetture, tutte molto adatte alle strade di montagna: 2 Jeep Grand Cherokee e 4 Fiat Freemont. PER IL GIARDINO ELEGANTE C M Unopiù viene fondata nel 1978 a Soriano nel Cimino, piccolo centro nel cuore della campagna della Tuscia, a 15 km da Viterbo. Nata al centro di un mondo legato da secoli alla cura e alla cultura del giardino, in poco più di 30 anni si è trasformata da piccola realtà artigiana ad azienda leader in Europa, e non solo, per l’arredamento Y CM MY CY CMY K da esterni, direttamente presente con i propri punti vendita in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Slovenia e Germania, oltre che in Marocco. L'idea originale che ne ha decretato il successo era semplice quanto geniale: creare e dar vita alle migliori soluzione per arredare gli spazi aperti come fossero parte integrante della casa, con la stessa cura e ricercatezza. Alla base una granitica certezza: sono proprio il giardino, la piscina, la terrazza, il portico ecc... quegli spazi senza pareti privilegiati dove le persone che hanno la fortuna di abitarli si godono, nella bella stagione, in compagnia di amici e parenti, i momenti più piacevole e rilassanti della vita. Farlo seduti e circondati da arredi di pregio è un ulteriore plusvalore di questi momenti. Una sorta di rivoluzione del gusto per quello che, salvo rare eccezioni, era considerato un ambiente di secondo piano dove l'unico valore ammesso era la praticità. LaManovella | agosto 2013 | 35