siis00900q_il terreno agrario (12

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Prodo3o realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scien0fico MAGGIORI INFORMAZIONI WWW.ISTITUTOAGRARIO.SIENA.IT CONTATTI: TEL. 0577332477 EMAIL: [email protected] Cara9eris=che fisiche del terreno Classe terza Tecniche agronomiche ( lavorazioni del terreno, concimazioni, irrigazione, sistemazioni idraulico-­‐agrarie) Classe quarta Tecniche colturali delle produzioni vegetali (erbacee) Classe quinta Tecniche colturali delle produzioni vegetali (arboree) L’alunno alla fine del percorso deve saper: • prelevare corre9amente un campione di terreno per l’analisi fisico-­‐chimica; • preparare il campione di terreno per le analisi; • Effe9uare le analisi fisiche ( determinazione della tessitura, ovvero le proporzioni rela=ve delle varie categorie dimensionali delle par=celle del terreno ) con analisi taUle e con metodiche ufficiali di laboratorio; • Interpretare un’analisi fisica di qualsiasi terreno.  osservazioni dire9e in azienda  Esecuzione pra=ca delle operazioni  U=lizzo di schede costruite dagli alunni e schede ufficiali riconosciute da organismi internazionali  Azienda annessa all’is=tuto tecnico agrario  Aula  Laboratorio di chimica AZIENDA Strumen= car=na topografica dell’azienda Secchio (per l’individuazione dell’appezzamento da analizzare) Trivella Zappa Pennarello vetrografico SaccheU di plas=ca LABORATORIO DI CHIMICA Strumen= Bilancia ele9ronica Bacinella Capsula in ceramica Levigatore di ANDREASEN Setaccio Stufa IN CLASSE Strumen= 4 campioni di terreno di varia provenienza piaU di plas=ca spruzze9a con acqua OPERAZIONE n. ORE messa a punto preliminare nel Gruppo LSS 3 proge9azione specifica e de9agliata nella classe 10 Tempo-­‐scuola di sviluppo del percorso 40 per uscite esterne in azienda 6 Per uscita nel laboratorio di chimica 12 per documentazione 15 1. Uscita in azienda per l’individuazione della zona di prelievo Arriva= sull’appezzamento individuato per il prelievo, gli alunni vengono invita= ad osservare a9entamente la zona ed a formulare domande e/o eventuali osservazioni in merito al lavoro da eseguire. Al termine delle domande ed osservazioni, viene predisposta sul posto dagli studen= stessi una scheda per il rilievo dei da= agronomici, integrata dagli insegnan= sui da= eventualmente mancan=.  Denominazione dell’azienda:Az. Agr. La Selva  Ubicazione (provincia, comune, località) Siena località Scacciapensieri  Data prelievo:16/_10/2014 APPEZZAMENTO CAMPIONATO  Estensione dell’appezzamento: 6.500 mq  Tipo di coltura presente: Vite  Altezza sul livello del mare: 322 m s.l.m.  Giacitura:collinare  Colore:marrone chiaro  Presenza di scheletro: lieve presenza di scheletro  Tipo di vegetazione presente:graminacee annuali  Schema di campionamento ado9ato:Sistema a “X” Domande degli alunni in relazione all’individuazione della zona di prelievo e alle modalità del prelievo 1. 2. 3. 4. 5. 6. Perché è stato scelto quell’appezzamento di vigneto? Il prelievo è il medesimo anche per altri =pi di colture? Esempio per le colture erbacee. Quale è l’estensione della superficie da considerare per ogni prelievo? Perché vanno eliminate le erbe superficiali nelle zone di prelievo? Perché vanno faU diversi prelievi per la formazione di un campione finale? I campionamen= devono sempre essere effe9ua= casualmente? 7. 8. 9. 10. Quan= prelievi si devono fare e in quale modo? Quali sono gli strumen= da u=lizzare? Il prelievo di terreno si può fare in tuU periodi dell’anno? La profondità del prelievo è sempre la stessa? 2. Modalità ufficiali di prelievo del campione • Discussione dei vari metodi e scelta di quella più appropriato Metodo del campione non sistema/co a X Metodo del campione non sistema/co a W • per il caso in esame viene scelto il primo metodo, quello a “x”, in quanto insieme ai ragazzi si conviene che la metodologia più semplice ed appropriata al caso in esame. • Successivamente si procede con l’ individuazione del numero dei campioni elementari da effe9uare in relazione alla zona di prelievo. • Segue l’illustrazione delle modalità di prelievo, in relazione all’esplorazione in profondità dell’apparato radicale della coltura. 3. Esecuzione del campionamento del terreno  Collocazione dei ragazzi lungo le ipote=che diagonali per il prelevamento dei vari campioni elementari  Eliminazione del co=co erboso  effe9uazione carotaggio con la trivella alla profondità adeguata alla =pologia di col=vazione  Osservazioni sulla carota di terreno prelevato e confronto con il terreno presente superficialmente  Si effe9uano cinque prelievi elementari campione elementare insieme dei campioni elementari  si mischiano i cinque campioni elementari in un contenitore di grandezza adeguata ( secchio) per la formazione del campione globale Al termine della fase di prelievo del terreno gli alunni avranno maturato il conce9o che il campione di terreno da analizzare deve essere “omogeneo” e “rappresenta:vo” della zona di prelievo. 4. Analisi del campione nel laboratorio di chimica  Osservazioni sulle cara9eris=che del terreno : colore, umidità, stato di aggregazione 5.Osservazione sul terreno Si osservano grumi di varia grandezza; i ragazzi frantumano i grumi con un mortaio per renderlo omogeneo, si vede e si sente al ta9o che ci sono par=celle di varia grandezza. 6. ESSICCAZIONE ALL’ARIA  Si lascia il campione in laboratorio ad asciugare, si osserva dopo una seUmana. I ragazzi pongono le seguen= domande: • Il campione è pronto per le analisi? • Nel campione vi è ancora dell’acqua? • Se si, come si toglie? 7.ESSICCAZIONE IN STUFA  A questo punto si deve capire se c’è umidità residua e come si determina  L’umidità residua si toglie nella stufa ;  Osservazione dei ragazzi: si pesa il campione prima e dopo che è stato in stufa  Per quanto?: 12 ore a 120 C  Metodica: si me9e il terreno dentro una capsula, si pesa la capsula con il terreno, e successivamente si me9e in stufa per 12 ore a 120°C e poi si fa raffreddare e si ripesa di nuovo; la differenza di peso indica l’ acqua perduta. 8. La separazione:il Setacciamento L’esperienza è preceduta da una discussione con gli alunni sui metodi di separazione di par=celle di diversa dimensione ( esempio semi di diversa dimensione). I ragazzi rispondono dicendo che si deve u=lizzare un vaglio, ovvero uno strumento di metallo con fori di varie dimensioni. Viene richiesto se un simile strumento può servire per separare le par=celle del terreno;gli alunni rispondono posi=vamente e a questo punto viene mostrato il “Setaccio”, e spiegato il suo principio di funzionamento.  Metodica: l’analisi è Quan=ta=va, quindi si pesa 1 Kg di terreno e si fa passare a9raverso un setaccio. 7. Il setacciamento  Si deve stabilire convenzionalmente le dimensioni dei fori del setaccio per o9enere due componen= che sono SCHELETRO par=celle maggiore di 2 mm. TERRA FINE par=celle minori di 2mm  Si chiede ai ragazzi quali problemi possono creare la presenza di par=celle di grosse dimensioni in un terreno. Risposta: par=celle di grossa dimensione come i sassi, possono danneggiare la macchine agricole METODI PER LA DETERMINAZIONE DELLA PERCENTUALE DI SABBIA LIMO E ARGILLA NELLA TERRA FINE METODO EMPIRICO METODO UFFICIALE DI LABORATORIO ANALISI TATTILE LEVIGATORE DI ANDREASEN 8. ANALISI VISIVA E TATTILE  colore:  analisi taUle:  comportamento del terreno una volta bagnato: formulata un -­‐ I r a g a z z i a n n o t a n o s u u
v a r i e o s s e r v a z i o n i e ipotesi di composizione de
9. OSSERVAZIONI E DOMANDE SULL’ANALISI VISIVA E TATTILE 1. OSSERVAZIONI SUL COLORE: Si nota che alcuni terreni sono grigi, altri marrone chiaro, e marrone scuro. 2.OSSERVAZIONI AL TATTO Alcuni terreni sono granulosi , altri saponosi, altri fini e ci si possono fare dei bastoncini. DOMANDA DELL’INSEGNANTE: I terreni osserva= di che =pologia sono? Sabbioso, limoso, o argilloso? I ragazzi rispondono Il terreno granuloso è di =po sabbioso; Il terreno fine facilmente modellabile è di =po argilloso, perché con l’argilla si costruivano i vasi; Per quanto riguarda il terreno “saponoso” non sanno collegare tale sensazione a nessuna delle tre =pologie di terreno. L’insegnante risponde che il terreno saponoso corrisponde alle cara9eris=che =piche dei terreni limosi. 10. METODO UFFICIALE DI LABORATORIO Il levigatore di ANDREASEN 11. DETERMINAZIONE DI SABBIA, LIMO,ARGILLA L’insegnante, me9e nel levigatore 10 grammi di terreno, lo porta a volume aggiungendo 500 ml di acqua; lo agita energicamente e chiede ai ragazzi l’ordine di sedimentazione della sabbia, limo, argilla. I ragazzi rispondono: Le par=celle di sabbia precipitano per prima perché sono più grosse. Le par=celle di argilla precipitano dopo perché sono le più piccole; Conclusione: La velocità di sedimentazione delle par=celle in acqua è proporzionale al loro diametro. 12. Conclusione dell’insegnante L’insegnante dopo le osservazioni dei ragazzi, spiega la metodica ufficiale per la determinazione della sabbia, limo, argilla: Dopo aver agitato energicamente il levigatore si procede come segue: • si lascia riposare il Levigatore e si prelevano ai vari intervalli di tempo (dopo 12 min e dopo 20 ore) 10 ml di sospensione acquosa (acqua+limo e argilla); • si fa essiccare in stufa a 105°C, le due capsule con il campione prelevato, fino a peso costante; • Si pesano le due capsule (capsula con limo+argilla e la capsula del limo); • Si determina il valore della sabbia per differenza ( totale -­‐ i valori di limo e argilla) • Si riportano i vari pesi al valore percentuale 13. In classe: Determinazione della tessitura L’insegnante spiega che una volta determinate le percentuali di sabbia, limo e argilla, si esprime in modo sinte=co la composizione di un suolo mediante “ Triangolo della tessitura”, metodica ufficiale ado9ata da organismi Internazionali . L’insegnante dopo aver fornito a tuU i ragazzi l’apposito triangolo, gli fa osservare che sui la= del triangolo è riportata la percentuale di sabbia, limo, argilla e che l’interno del triangolo è suddiviso in varie classi tessiturali (argilloso, argilloso-­‐limoso,sabbio-­‐limoso, ecc). Successivamente chiede ai ragazzi l’u=lizzo di tale triangolo. 14. Determinazione della tessitura del campione di terreno in esame Risulta= del campione di terreno in esame: • Sabbia: 50% • Limo: 24% • Argilla 26% I ragazzi indicano sui vari la= del triangolo i valori percentuali del campione, e tracciando le Varie linee parallele che si incontrano in un punto Che corrisponde alla classe tessiturale del nostro campione. Nel caso in esame il terreno è di :po Sabbio-­‐limoso 15. Conclusioni Alla fine del percorso l’alunno è in grado di: • Eseguire corre9amente un prelievo di campione di terreno; • S=mare in campo la tessitura di un terreno; • Determinare la tessitura con metodi ufficiali per tu9e le =pologie di terreno ; • Interpretare un analisi ufficiale di qualsiasi =po di terreno La verifica pra=ca……. La verifica di teoria….. Is/tuto di Istruzione Superiore“Be;no Ricasoli” Is/tuto Tecnico Agrario Siena Grazie per l’a9enzione