01A_Relazione GEOLOGICA_PROG.DEF

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01A_Relazione GEOLOGICA_PROG.DEF
Firmato digitalmente da
vanna messora
CN = messora vanna
O = non presente
C = IT
Provincia di Verona
Comune di Valeggio sul Mincio
COMUNE DI VALEGGIO
SUL MINCIO (VR)
PROGETTO DEFINITIVO PER IL RIFACIMENTO DEL PONTE DI LEGNO
IN FRAZIONE BORGHETTO DI VALEGGIO SUL MINCIO
RELAZIONE GEOLOGICA E SISMICA
( testo unitario D.M. 14.01.2008 –N.T.C.)
Il tecnico:
dr. Geol. Vanna Messora
Strada Cipata,34 MantovaVia Canneti, 3- Curtatone MN – tel 0376-47642 cell 329-2179191
E-MAIL: [email protected] ;PEC: [email protected]
IVA 01434690200 CF: MSSVNN56P53E089O
ottobre 2015
Studio Geologia Territorio Ambiente
Dr. Geol. Vanna Messora-Mantova
INDICE:
1. Normativa
pag.3
2. Inquadramento
pag.4
3 Caratteri geologici
pag.6
3.1.
MGR
pag.6
3.2.
Unità geologiche e litologiche
pag.8
3.3.
Storia geologica del territorio
pag.9
4 Processi geomorfologici
pag.11
5 Idrogeologia
pag.13
6 Indagini geognostiche
pag.15
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1. NORMATIVA
La normative di riferimento utilizzata per la redazione della presente relazione geologica è :
D.M. 11.03.1988
Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle
scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle
opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
CIRC . MIN . LL.PP. 24.09.1988 N °30483
Istruzioni riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle
scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle
opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
CIRC . REGIONE VENETO 30.01.1990 N °2
Osservanza della normativa vigente sull’uso del sottosuolo ai fini edificatori e, in particolare,
dell’obbligo, nei casi previsti, della Relazione geologica e della Relazione geotecnica.
CIRC . DEL MIN . LL.PP. 09.01.1996 N °218/24/3
Legge 2 febbraio 1974, n. 64. Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 11 marzo 1988. Istruzioni
applicative per la redazione della relazione geologica e della relazione geotecnica.
CIRC . REGIONE VENETO 05.04.2000 N °9
Indirizzi in materia di prescrizioni tecniche da osservare per la realizzazione di opere pubbliche e
private. Obblighi derivanti dalla Legge 2 Febbraio 1974, n. 64 e dal D.M. 11 Marzo 1988.
ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 20.03.2003 N °3274 (G.U. 08.05.2003
N °105) Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio
nazionale e di normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica.
DELIBERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO 03.12.2003 N °67
Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20.03.2003 n°3274 “Primi elementi in materia
di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per
le costruzioni in zona sismica” – Approvazione della classificazione sismica e direttive per
l’applicazione.
ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 28.04.2006 N °3519
Criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l’aggiornamento
degli elenchi delle medesime zone.
D.M. 14.01.2008 (NTC-2008)
Nuove norme tecniche per le costruzioni.
DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO 22.01.2008 N . 71
Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 aprile 2006, n. 3519 “Criteri generali per
l’individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l’aggiornamento degli elenchi delle
medesime zone” – Direttive per l’applicazione. Adozione del provvedimento n. 96/CR del 7 agosto
2006.
CIRC . 02.02.2009 N . 617/C .S .LL .PP .
Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al Decreto
Ministeriale 14 gennaio 2008.
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2. INQUADRAMENTO
Il progetto riguarda “il rifacimento del ponte di legno in frazione Borghetto di Valeggio S/M”, di
attraversamento del corso del fiume.
Valeggio sul Mincio è situato nell'anfiteatro naturale delle colline moreniche che si affacciano sulla
pianura padana; Valeggio sul Mincio appartiene al sistema del Baldo-Garda per la parte
settentrionale e a quella dell’alta pianura per la parte meridionale.
Territorio di Valeggio Sul Mincio
Il territorio non è direttamente interessato dal sistema NATURA 2000. I siti più vicini si trovano a
circa 3 km, quello denominato “Basso Garda” sito SIC/ZPS con codice IT3210018, e a circa 4 km il
SIC “Laghetto del Frassino”.
Borghetto è un insediamento di origine antica, situato lungo il corso del Mincio, ai piedi del
versante sud-ovest di Monte Ogheri, dove si erge il Castello che nei secoli ha svolto la funzione di
frontiera tra i territori limitrofi.
Il ponte fu costruito nel 1393 e ultimato nel 1395 per volere di Gian Galeazzo Visconti, duca di
Milano, allo scopo di garantire l'impenetrabilità dei confini orientali del suo ducato.
Risalente al periodo scaligero, Borghetto è suddiviso in due piccoli nuclei fortificati a presidio del
ponte sul Mincio.
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Il ponte di legno oggetto dell’intervento
Borghetto, toponimo di origine longobarda che significa "insediamento fortificato", è il nome del
primo abitato sorto nei pressi del punto di guado del fiume Mincio.
L’altitudine del territorio varia tra 54 e 192 m s.l.m.
Vista della parte del ponte da rifare
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3. CARATTERI GEOLOGICI
3.1 MGR: modello geologico reale
Il ponte di legno di attraversamento del fiume Mincio, che unisce le due parti dell’abitato di
Borghetto, ai sensi del D.M. 14.01.2008, rientra nella costruzione tipo 2:opere ordinarie…
e in presenza di azione sismica assume la classe d’uso II :
Questa relazione, seguendo le indicazioni della norma vigente e del progetto, è finalizzata alla
costruzione del modello geologico, inteso come :
“modello che deve fornire con preciso riferimento al progetto i lineamenti morfologici della zona
nonché gli eventuali processi morfologici e di dissesti in atto e la loro tendenza evolutiva, la
successione litostratigrafica locale, illustra i caratteri geostrutturali e la circolazione idrica
superficiale sotterranea..” ( art. C. 6.2.1 Circ 617/2009). Esso vede la ricostruzione concettuale
del corpo geologico, i suoi processi evolutivi e descrive le interazioni tra insieme geologico e opera
in progetto.
Il modello geologico, essendo comunque un costrutto logico derivante da dati oggettivi ma
interpretabili, deve essere reso esplicito e ricostruibile sempre, per meglio comprendere le
interazioni opera –evoluzione geologica.
Il MGR , modello geologico reale del sito in esame, già in parte descritto nelle relazioni del 2008,
viene ripresentato con precisazioni inerenti le criticità ed i pericoli di natura geologica, a supporto
delle valutazioni sismiche e geotecniche che seguiranno, funzionali alle conclusioni del Progettista.
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L’opera in progetto, sulla base delle indicazioni del Progettista, viene inquadrata all’interno dei
seguenti parametri :.
Pertanto sulla base delle indicazioni di progetto la struttura ha i seguenti parametri :
Parametri della struttura
Classe d’uso
Vita Vn-anni
Coeff. Uso Cu
Periodo Vr-anni
II
50.0
1.0
50.0
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3.2 Unità geologiche e litologiche
La storia geologica del territorio di Valeggio è legata alla formazione del bacino del Garda;
l'evoluzione geologica dell'area gardesana rispecchia quella della Pianura Padana, il grande bacino
subsidente delineatosi con la formazione della catena Alpina e di quella Appenninica. Il lento
riempimento del bacino è dovuto in larga maggioranza a sedimenti marini, mentre i depositi
continentali ne rappresentano gli eventi tardivi. La porzione settentrionale del bacino è
caratterizzata da un'estesa monoclinale che s'immerge sotto il Fronte Appenninico esterno.
A partire dal Pleistocene inferiore il ripetuto alternarsi di climi caldi e freddi ha dato origine ai
meccanismi responsabili dell'attuale struttura del territorio. Il generale raffreddamento del clima ha
provocato sulle Alpi un abbassamento del limite climatico delle nevi perenni valutato, per l'ultima
espansione glaciale, a circa 1200 metri. Secondo lo schema classico istituito da A. Penck ed E.
Bruckner (1909), le glaciazioni sono state quattro:
Gunz, Mindel, Riss e Würm.
Disposizione attuale archi morenici
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Le evidenze delle espansioni glaciali, che hanno raggiunto il margine settentrionale della Pianura
Padana attuale, sono ben rappresentate dai depositi dell'anfiteatro morenico del Garda.
La cerchia morenica attribuita al Mindel è rappresentata da pochi lembi nella parte occidentale
(Castenedolo, Montichiari, Gavardo), profondamente alterati in ferretto tipico. Al contrario gli
apparati rissiani rappresentano la quasi totalità dell'edificio morenico e confinano il Wurm alle
cerchie più interne di morenico fresco che orlano il lago di Garda (Venzo, 1965).
La varietà delle rocce
rilevabili nei depositi morenici è dovuta all’enorme estensione e alla
notevole altezza (superiore a 800 metri) del ghiacciaio che gli permisero di interessare le formazioni
della valle del Sarca, dell’Adige e probabilmente dell’Isarco e dell’Avisio.
Oltre alle forme tipicamente glaciali si rinvengono strutture legate ai fenomeni fluvioglaciali e
fluviali determinati dall'alternarsi di cicli erosivo-deposizionali. Si delineano così conoidi
fluvioglaciali e la piana proglaciale o Sandur, che si estende sino al Po. Gli apporti delle epoche
glaciali sono stati determinanti per il colmamento del bacino Padano.
La “fase costruttiva” dell’apparato morenico frontale e della piana proglaciale termina con l’ultima
glaciazione, il Wurm, mentre in seguito prevale la componente erosiva responsabile della genesi dei
terrazzi più recenti. In questa epoca si assiste al rimaneggiamento di parte dei depositi prettamente
glaciali, con conseguente diminuzione della pezzatura e notevole arrotondamento dei ciottoli.
3.3 Storia geologica del territorio
Per la definizione della litologia di superficie sono state consultate anche varie pubblicazioni, oltre a
molte prove in situ eseguite nel corso degli anni:
§
Carta geologica S.Venzo , 1965 ;
§
Elaborati PAT a carattere geologico redatti dai Dott.ri Geol. Rizzotto e Tosi. ( 2011)
La piana fluvioglaciale sede dell’edificazione in studio è dominata da depositi morenici di fondo a
litologia limoso-argillosa con scarsa frazione granulare. I depositi fini comprendono spessori
rilevanti di sottosuolo.
Questi depositi presentano discrete caratteristiche geotecniche.
Le formazioni geologiche rilevate nel territorio comunale sono :
• Materiali degli accumuli di frana : localizzati in area limitata
• Materiali alluvionali, morenici , fluvioglaciali, lacustri , palustri : occupano il territorio di
Borghetto. COLORE VERDE
• Materiali di accumulo fluvioglaciale o morenico grossolani in amtrice fine sabbiosa
stabilizzati : costituiscono I rilievi collinari a granulometria ghiaiosa in matrice fine.
COLORE VIOLA
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cartografia geologica da PAT Valeggio S/M
Nella cartografia viene riportato il pozzo n. 15 del quale si conosce la stratigrafia , riportata di
seguito:
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4 PROCESSI GEOMORFOLOGICI
Il territorio di Valeggio, situato all’estremità sud-orientale dell’anfiteatro morenico del Garda, è
caratterizzato da una zona a morfologia collinare, nella parte settentrionale, e da una pianeggiante
nella parte meridionale.
Nell’area collinare il territorio, formato esclusivamente da depositi morenici e fluvioglaciali,
è caratterizzato dalla presenza di dossi e colline incisi dagli antichi scaricatori dei ghiacciai e
separati da zone pianeggianti di riempimento degli scaricatori stessi.
L’andamento degli originari cordoni morenici, che si distendono in prevalenza in direzione NordSud ed Est-Ovest, è ancora riconoscibile e, data la loro natura litologica, sono ampiamente
modellati dall’erosione che ha prodotto crinali arrotondati o pianeggianti e versanti più o meno
acclivi. La presenza di matrice limo sabbiosa favorisce i processi di denudazione, caratterizzando i
depositi morenici come aree a più rapida evoluzione geodinamica.
Carta geomorfologica ( Regione Veneto ) : giallo scuro: depositi morenici, giallo chiaro: alta
pianura ghiaiosa, verde: bassa pianura ghiaiosa e limosa, celeste : aree di divagazione fiumi.
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Da un punto di vista morfologico si riconoscono le scarpate principali che si sviluppano da
Valeggio sino quasi a Mantova, lungo il Fiume Mincio ad Ovest e, ad Est, lungo il Fiume Tione.
Le scarpate presentano dislivelli variabili da 4-5 metri in località La Palazzina, a 10 metri per la
scarpata di terrazzo in prossimità di Castello della Gherla, a 15-20 metri per le scarpate presso
Monte Borghetto.
L’andamento dei terrazzi evidenzia, nei pressi di Borghetto e ad Ovest di Foroni, la presenza di tre
meandri abbandonati, ben distinguibili dalle foto aeree in quanto gli orli di scarpata hanno un certo
risalto e sono colonizzati dalla vegetazione spontanea.
Le azioni di sistemazione idraulica operati lungo i tratti più critici dei corsi d’acqua, sia in pianura
che lungo le vallate pedemontane, hanno attenuato sensibilmente i processi erosivi, di trasporto e
sedimentazione, nonché i fenomeni di divagazione lungo i conoidi e la pianura propriamente detta,
che costituivano i principali motori geodinamici del territorio. I processi fluviali attuali si limitano a
sporadici fenomeni di erosione laterale di sponda.
L’andamento del corso del fiume Mincio è stabilizzato artificialmente da argini che, se si eccettua
un breve tratto a Nord di Borghetto, fiancheggiano il fiume per tutto il territorio comunale.
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5 IDROGEOLOGIA
Al grande conoide dell’Adige pervengono in sotterraneo le acque che si infiltrano nelle porzioni di
territorio montano adiacenti, secondariamente le acque dall’apparato morenico, nonché quelle locali
d'infiltrazione meteorica e dei grandi sistemi d'irrigazione agricola, per lo più derivate dall'Adige
stesso. La superficie della falda acquifera sotterranea giace a decine di metri dal piano campagna a
nord-ovest di Verona, ma gradualmente si avvicina alla superficie del suolo procedendo verso sudest, sino a fuoriuscirne dove le ghiaie fanno transizione alle sabbie, originando numerose risorgive .
Il fenomeno delle risorgive è comune a tutta la Valle Padana, ove danno luogo ad un fitto
allineamento detto appunto "linea delle risorgive".
Il senso di scorrimento della falda, che avviene da nord-ovest verso sud-est, è esemplificato in
figura mediante isofreatiche; annualmente la falda presenta un periodo di magra primaverile e uno
di piena tardo estiva, con escursioni via decrescenti dalla parte alta del conoide alla linea delle
risorgive.
Lo spessore utile dell'acquifero della pianura veronese è di circa 300 m; al di sotto di esso, infatti, si
hanno acque salmastre, il cui utilizzo a scopo potabile è impossibile.
La complessità del sistema idrogeologico collinare deriva dalla disposizione delle cerchie
moreniche tra loro separate da valli e vallecole formatesi lungo le direttrici di deflusso degli
scaricatori glaciali che si sono fatti breccia tra esse. Le depressioni sono state così sovralluvionate
anche con depositi fini e si sono formati acquiferi di limitate dimensioni e di scarsa potenza.
Un’ ulteriore apporto alle falde inframoreniche è dato dalle acque trattenute a debole profondità nei
depositi morenici negli strati ghiaiosi ad abbondante matrice limoso sabbiosa. Tali strati sono
caratterizzati da una modesta portata idrica legata alle condizioni meteorologiche stagionali.
Il territorio del Comune di Valeggio sul Mincio è interessato dal corso del Fiume Mincio, emissario
del Lago di Garda, che ha rappresentato il massimo scaricatore del grande ghiacciaio durante le
diverse glaciazioni. Di tale fenomeno restano le testimonianze dei diversi terrazzi nei pressi delle
località Borghetto e Foroni.
Il Mincio è un fiume assai regolare e il suo regime è influenzato dal ruolo assunto dal Lago di
Garda negli ultimi decenni, quale collettore delle maggiori piene dell'Adige .
Da un punto di vista idrogeologico, il territorio comunale si colloca nell’alta pianura LombardoVeneta caratterizzata da depositi alluvionali di origine fluviale e fluvioglaciale.
La mancanza di copertura e di potenti interstrati argillosi consente di definire questi depositi
come un unico grande acquifero sede di una falda di tipo freatico.
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Nell’area di Borghetto le isopieze hanno andamento NO-SE con direzione di flusso SO-NE e
oscillano tra 55 e 56 m slm.
da PRAC 2008 Regione Veneto
Il dato idrologico rilevante per questo progetto è il Coefficiente K di permeabilità per i terreni sui
quali insisteranno le fondazioni, caratterizzati da morenico indifferenziato con prevalenza di ciottoli
e massi. Dalla tabella seguente si evince che il valore di K oscilla tra 10-2 e 10-4 m/s .
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6
INDAGINI GEOGNOSTICHE
L’insediamento residenziale in progetto è stato studiato mediante indagini geognostiche eseguite in
aree vicine. In modo particolare sono state svolte e/o studiate:
• Stendimento MASW per valutazione sismica , allegato alla presente.
• Prove geotecniche eseguite in aree limitrofe.
Con l’entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 la stima della pericolosità sismica viene definita
mediante un approccio “ sito dipendente” e non più tramite zona dipendente. Pertanto l’azione
sismica di progetto in base alla quale si valuta il rispetto dei diversi stati limite viene definita
partendo dalla pericolosità di base del sito di costruzione.
Nell’area la categoria di SOTTOSUOLO è la B.
Caratterizzazione geotecnica
Il sito di Borghetto ed in particolare l’area sulla quale è insediato il ponte di legno presentano una
scarsa accessibilità per esecuzione di indagini invasive, sia per la peculiarità architettonica del posto
che per la connotazione urbanistica.
Dalle analisi effettuate e dalle osservazioni di campagna il terreno di fondazione può essere
classificato come terreno misto costituito da ghiaia con ciottoli e massi , con sabbia e debole frazione
limo argillosa.
Nella tabella sono riportati i parametri geotecnici derivati da analisi e da correlazioni empiriche
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Coefficiente di sottofondazione kw o di Winkler
Per la definizione del modulo di Winkler si valuta la relazione di Vesic (1961) che correla kw con il
modulo di elasticità del terreno e della fondazione:
Poiché il prodotto
ha generalmente un valore prossimo all’unità , la
relazione può essere semplificata come segue :
dalla quale si potrà ricavare il valore di kw in funzione della larghezza della fondazione, utilizzando
i valori:
Et = modulo dideformazione dello strato di fondazione = 279,2 kg/cmc
P = rapporto di Poisson = 0,26
A titolo di esempio , con una fondazione larga 2,0 m kw risulterà di 1,5 kg/cmc.
Modulo di reazione orizzontale kh
Nella progettazione di pali sottoposti a sforzi orizzontali e nella verifica allo svergolamento è
indispensabile valutare il coefficiente di reazione orizzontale del terreno kh. Questo parametro serve
ad inrtrodurre nel calcolo l’effettivo contenimento operato dal terreno in cui si trova immerso il
palo.
Per la definizione di tale parametro si propone la relazione :
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In questo caso si ammette una variazione con la profondità di kh e si adotta una relazione di tipo
lineare.
Per nh si propongono i seguenti valori, espressi in kg/cmc :
Anche per la ghiaia si consiglia di adottare gli stessi valori utilizzati per la sabia grossa in via
cautelativa, mancando dati sperimentali diretti per questo materiale , si consiglia di assumere un
valore di nh = 0.448.
Capacità portante
I terreni sui quali si imposteranno i pali di fondazione sono “ ghiaie grosse e sabbie , con presenza
di ciottoli “. Per la valutazione della capacità portante di questi terreni si è assunto , sulla base dei
dati rilevati, un modello ad uno strato di seguito caratterizzato da un punto di vista geotecnico (
appoggio su morenico addensato ) :
Il sito di Borghetto ed in particolare l’area sulla quale è insediato il ponte di legno presentano una
scarsa accessibilità per esecuzione di indagini invasive, sia per la peculiarità architettonica del posto
che per la connotazione urbanistica.
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Per il calcolo della capacità portante è necessario approfondire le indagini con esecuzione di
sondaggi direttamente sul letto del fiume Mincio, una volta che le sue acque saranno state deviate,
prima della infissione dei pali di sottofondazione.
Queste indagini permetteranno di confermare la stratigrafia del sottosuolo e i parametri geotecnici
prima indicati.
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ALLEGATI :
Valori di Vs nei primi 30 metri
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