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IL GIRO DEL MONTE BIANCO
dal 16.07.2005
al 24.07.2005
Piergiorgio - Danilo
Silvio - Claudia - Fabio
IL GIRO DEL MONTE BIANCO
16.07.2005 - PRIMO GIORNO
Da Plampincieux al rif. Bonatti
DISLIVELLO IN SALITA: 1100 m
DISLIVELLO IN DISCESA: 700 m
Partenza ore 10.00 - Arrivo ore 16.30
Dalla località Neyron, oltrepassata Plampincieux (sulla strada della Val Ferret) si
segue la strada forestale 831 che supera il ponte sulla Dora e, nel bosco di conifere,
giunge all'alpeggio Leuché inf., dove termina. Ora su sentiero a tornanti si risalgono
i pascoli sino ai ruderi di Leuché sup. Segue una lunga diagonale direzione S, sino al
punto trigonometrico panoramico, posto poche decine di metri sopra il Rif. Bertone,
mt 1991. Dalla placca di bronzo si piega a dx sul sento 842, a salire i ripidi pascoli,
sino al crinale del Mont de la Saxe. Si percorre lungamente la larga cresta erbosa,
panoramica sui due versanti, con veduta dell'intera catena del Bianco e, a distanza
ravvicinata, sulle Grandes Jorasses. Si supera la q. 2348 e si aggira a dx la Testa
Bernarda, per salire alla vetta della Testa della Tronche, mt 2584, massima elevazione della dorsale. Una breve discesa porta al Col Sapin (2436 metri), dove arriva da
destra il sentiero che sale da Courmayeur per la Vai Sapin. Verso sinistra, una breve
discesa porta all'ampia conca sommitale del Vallone di Séchéron. Traversato
il torrente, si raggiunge l'omonima Alpe (2260 metri). Si riprende a salire verso
destra, si lascia a destra la vecchia mulattiera (oggi in buona parte franata) per
il Colle Battaglione Aosta, e si sale obliquamente fino all'ampia sella erbosa del
Pas-d'Entre-Deux-Sauts (2524 metri). Una discesa su terreno sassoso porta all'ampio e suggestivo Piano di Malatrà (2230 metri circa). Lo si attraversa con bel colpo
d'occhio sull'Aiguilie de Talèfre e il Mont Dolent, si lascia a destra il sentiero
dell'Alta Via numero 1 della Valle d'Aosta e si raggiunge l'Alpe superiore di Malatrà
(2213 metri). Una discesa tra i pascoli porta all'Alpe inferiore di Malatrà (2056 metri)
e al rifugio Bonatti (2020 metri).
RIFUGIO BONATTI: 1/2 PENSIONE 38 euro (0165-869055)
IL GIRO DEL MONTE BIANCO
17.07.2005 - SECONDO GIORNO
Dal rif. Bonatti al Relais d’Arpette a Champex
DISLIVELLO IN SALITA: 1000 m
DISLIVELLO IN DISCESA: 800 m
Partenza ore 08.15 - Arrivo ore 17.45
Dal rifugio Bonatti si risale in pochi minuti all'Alpe inferiore di Malatrà (2056 metri),
da cui un sentiero scende a traversare tre valloncelli successivi (nel secondo scorre
il torrente del Vallone di Malatrà) e poi raggiunge i casolari in rovina di Gioè (2007
metri). Trascurato il sentiero che scende verso la Vai Ferret, si segue quello che sale
fino a girare un crinale, e prose- gue quasi in piano, a mezza costa, di fronte a uno
splendido panorama sul massiccio. Dopo aver attraversato un grosso impluvio, una
leggera discesa porta alla baita ristrutturata dell'Alpe Arnouva (2003 metri). Lasciato
a destra il sentiero per il vallone di Belle Combe si piega a sinistra. Una diagonale in
direzione di Courmayeur e una ripida discesa a svolte portano al fondo della Vai
Ferret. Quattrocento metri sull'asfalto portano al bar-ristorante di Arnouva (1759
metri), oltre il quale la strada è sterrata e chiusa al traffico. Traversato un ponte, si
prosegue per l'evidente tracciato che sale a mezza costa. Si lasciano a sinistra i sentieri per il bivacco Comino e per il rifugio Dalmazzi, si taglia per un'evidente scorciatoia un interminabile tornante e si torna verso destra al pianoro erboso dove sorgono il nuovo rifugio Elena (2062 metri) e i casolari dell'Alpe di Pré de Bar. Magnifico il
panorama, dominato dalla parete est delle Grandes Jorasses. Dai casolari il sentiero
sale a tornanti alle baite del Tramail de Pré de Bar (2264 metri), oltre le quali ci si
inoltra nel vallone della Combette, si lascia a destra (2316 metri) il sentiero per il Col
du Ban Darrey, poi ci si sposta a sinistra affacciandosi nuovamente sul ghiacciaio di
Pré de Bar e il Mont Dolent. Una salita a mezza costa e un ultimo tratto pianeggiante precedono l'arrivo al Col du Grand Ferret (2537 metri), sul confine tra l'Italia e la
Svizzera, ottimo belvedere su tutte le cime che chiudono la Vai Ferret. La discesa sul
versante svizzero inizia per per un buon sentiero che aggira la parte alta del vallone
di Peule, si affaccia sul vallone di Creuses, poi scende sul fianco dell'Arète des
Plansfins. Ripidi pendii erbosi portano alle baite di La Peule (2071 metri), dove arriva dal fondovalle una strada sterrata. Lungo questa, con una serie di tornanti, si raggiunge un ponte in legno (1775 metri) sulla Drance de Ferret. Una breve risalita
porta al posteggio (1795 metri) nei pressi dell'alpeggio di Les Ars Dessus, dove termina la strada asfaltata della Val Ferret svizzera. Lungo la strada, o per il sentiero
che corre poco più in basso a sinistra, si raggiunge il piccolo abitato di Ferret (1700
metri). Per raggiungere Champex si utilizza il bus, la fermata è all’inizio del paese
mentre il biglietto si può aquistarlo direttamente in vettura (CHF 11,00). Dopo il lago
di Champex si arriva alla stazione inferiore della seggiovia della Breya (1498 m 1.30 ore), si scende dal bus e si prosegue su sentiero ben segnato. Si entra nel
bosco, costeggiando sulla sinistra le fresche acque del torrente, alla fine di un tratto
in salita si sbuca sulla strada sterrata subito prima del Relais d’Arpette (1627 m)
circa 40 minuti dalla fermata del bus.
RELAIS D’ARPETTE: 1/2 PENSIONE 39.20 euro (0041-277831221)
IL GIRO DEL MONTE BIANCO
18.07.2005 - TERZO GIORNO
Dal Relais d’Arpette a Trient
DISLIVELLO IN SALITA: 1000 m
DISLIVELLO IN DISCESA: 1300 m
Partenza ore 07.50 - Arrivo ore 16.00
Dal Relais d'Arpette (1627 metri) si continua sulla sterrata fino agli ultimi chalet della
valle, si supera un cancello e si prosegue inoltrandosi nello spettacolare Vallon
d'Arpette, sul quale si affacciano le pareti rocciose della Pointe des Ecandies e della
Pointe d'Orny. Il sentiero traversa un pianoro acquitrinoso e inizia a salire decisamente. Lasciato a sinistra il tracciato per il Goi de la Breya e la Gabane d'Orny, si
superano gli ultimi larici e si lascia a sinistra (2100 metri) la traccia che risale l'ampia Gombe des Ecandies. Superata una piccola sorgente, una salita via via più ripida per ghiaie e nevai porta allo stretto intaglio roccioso della Fenetre d'Arpette (2665
metri), magnifico belvedere sui vicini seracchi del Glacier du Trient. La discesa inizia
con un ripido percorso obliquo tra pascoli e ghiaioni. Sempre con magnifico colpo
d'occhio sul ghiacciaio si rag- giungono le baite in rovina di Vésevey (2096 metri), si
entra nel bosco e si passa alla base di una fascia di rocce. Usciti dal bosco si lascia
a sinistra (1640 metri) il sentiero che permette di raggiungere la fronte del ghiacciaio, e si raggiunge lo Challet du Glacier (1583 metri). Da qui, la via più rapida verso
il fondovalle consiste nel traversare il torrente su un ponte, proseguire per un sentiero a mezza costa e poi per una stradina asfaltata a tornanti. Superata una cava di
ghiaia si toccano un'area di campeggio e il posto-tappa di Le Peuty (1319 metri), da
cui con un altro chilometro su asfalto si può raggiungere Trient (1297 metri) dopo la
chiesa sulla destra si arriva alla Gite La Gardienne. In alternativa si può proseguire
per circa 2 km lungo la bisse in direzione del Col de la Forclaz. A un bivio si piega a
sinistra, si traversa la strada asfaltata e si tocca un nuovo bivio da cui si possono
raggiungere Le Peuty o Trient.
GITE LA GARDIENNE: 1/2 PENSIONE (+ vino e grappa) 44.40 euro (0041-277221240)
IL GIRO DEL MONTE BIANCO
19.07.2005 - QUARTO GIORNO
Da Trient a Tré-le-Champ
DISLIVELLO IN SALITA: 900 m
DISLIVELLO IN DISCESA: 830 m
Partenza ore 07.40 - Arrivo ore 15.15
Il vecchio sentiero per Vallorcine inizia dal ponte di Praillon (1297 metri), a poca
distanza da Trient e sale subito nel bosco. Una serie di tornanti conduce alle baite di
Les Tseppes (1932 metri) e al margine della foresta, poi sale ancora fino a girare
(1996 metri) il crinale che scende dalla Pointe de Van. Si prosegue a mezza costa in
vista della diga di Emosson, della valle di Bérard e del Buet, arrivati a Catogne (2011
m) si tralascia il sentiero sulla destra, per proseguire in leggera salita verso il Col de
Balme (2191 m), sul confine tra la Svizzera e la Francia, dov'è situato un vecchio ma
accogliente rifugio-ristorante (gestito da strega). Il panorama che si gode è tra i più
interessanti del Giro del Monte Bianco, ed è ricco di particolari sul Monte Bianco, i
suoi satelliti e le Aiguilles de Chamonix. Si inizia a scendere per il comodo sentiero
che si abbassa per pascoli in direzione della valle di Chamonix. Costeggiando alcuni
skilift si raggiungono gli Chalets de Charamillon (1912 metri, rifugio) e la stazione
intermedia della cabinovia (1800 metri). La seconda parte del sentiero, più ripida
della prima, corre proprio ai piedi dell'impianto principale, tocca più volte una strada sterrata e raggiunge la stazione a valle e il tranquillo abitato di Le Tour (1453
metri). Dal parcheggio sulla sinistra inizia il sentiero in leggera salita verso Tré-leChamp, raggiunto il paese si seguono le indicazioni per La Boerne.
GITE LA BOERNE (incantevole): 1/2 PENSIONE 31.00 euro (0033 450540514)
IL GIRO DEL MONTE BIANCO
20.07.2005 - QUINTO GIORNO
Da Tré-le-Champ a Chamonix
DISLIVELLO IN SALITA: 1100 m
DISLIVELLO IN DISCESA: 500 m
Partenza ore 07.50 - Arrivo ore 16.50
Traversata la strada che sale al Col des Montets, si inizia subito a salire per un bel
sentiero, panoramico fin dall'inizio. Traversato il piccolo Plan de la Grange, ci si alza
ancora a mezza costa fino a rientrare nel bosco. Verso sinistra, i panorami sul Monte
Bianco si fanno via via più ampi. A un bivio (1715 metri), si lascia a sinistra un sentiero che scende ad Argentière, e si sale ripidamente verso destra fino alla base della
falesia granitica dell'Aiguillette d'Argentière, molto frequentata dagli arrampicatori. Il
sentiero costeggia alla base la parete, passa a poca distanza del curioso spuntone
della vera e propria Aiguillette (1893 metri), poi entra in un largo camino attrezzato
con scalette metalliche, corrimano e gradini. Nonostante l'aspetto arcigno, si tratta
di un passaggio assolutamente elementare. Sopra la falesia si piega a sinistra, si
supera qualche altro passaggio attrezzato e si sale direttamente fino a un bivio (2145
metri). Qui si lascia a sinistra il sentiero che porta direttamente alla Flégère passando per gli Chéserys e si continua seguendo le indicazioni per il Lac Blanc. A un secondo bivio (2220 metri) si lascia a destra il sentiero della Remuaz per il Col des Montets
e si continua accanto a una cresta erbosa con bellissimi panorami sulle Aiguilles
Rouges, nelle quali spicca la monolitica Aiguille de la Perséverance. Verso destra, a
tratti, appaiono i tre laghi degli Chéserys. Si passa accanto all'ultimo lago, si supera
una scaletta, si piega a sinistra traversando una conca innevata fino a stagione avanzata e si raggiunge il Lac Blanc (2352 metri), prima del quale si incontra l'omonimo
rifugio. Il panorama, da qui, è uno dei più spettacolari in assoluto sul Bianco.
Particolarmente interessante la vista d'infilata sulla Mer de Giace, dominata
dall'Aiguille Verte e dalla parete Nord delle Grandes Jorasses. Dalla sponda del lago,
un sassoso e assolato sentiero scende verso sud tra lastroni di roccia. Dopo un tratto a mezza costa, una scomoda discesa diretta porta alle piste di sci e alla stazione
superiore della funivia della Flégère (1877 metri), alla quale è annesso un albergo.
È naturalmente possibile utilizzare l'impianto per scendere a pernottare a Les Praz
(1060 metri) o nella non lontana Chamonix (1030 metri), concedendosi qualche attimo di mondanità.
CHALET SKI STATION CHAMONIX: DORMIRE 12.00 euro (0450532025)
CENA: 12.75 euro - FUNIVIA A/R 1 tronco 11.00 euro (Planpraz-Chamonix) - grazie
alla bonta dei francesi e alla rivendita dei biglietti chiusa, il secondo tronco non
abbiamo pagato (Planpraz-Le Brévent).
IL GIRO DEL MONTE BIANCO
21.07.2005 - SESTO GIORNO
Da Chamonix a Bionassay
DISLIVELLO IN SALITA: 200 m
DISLIVELLO IN DISCESA: 2200 m
Partenza ore 08.00 (funivia) - Arrivo ore 17.00
Da Chamonix in funivia si raggiunge la vetta del Brévent (2525 metri), il più celebre
belvedere sul versante francese del Bianco. Da qui si scopre nei dettagli la storica via
normale che da Chamonix sale alla vetta. La discesa a tornanti verso Merlet è lunga
ma più comoda del ripido sentiero che scende dalla Cantine de Bellachat. Dalla vetta
del Brévent si segue l'itinerario normale fino al bivio che precede la Cantine de
Bellachat. Qui si va a destra scendendo verso l'ampio Col de Bellachat (2130 metri),
si continua in piano fin presso dei laghetti, poi si riprende a salire in direzione dell'
Aiguillette des Houches, che si raggiunge (2285 metri), con percorso in diagonale.
Dopo aver ammirato il magnifico panorama dalla cima, si inizia a scendere per i ripidi pendii del versante sud est, oltre i quali il sentiero scende agli Chalets de Chailloux
(1923 metri). Più in basso il sentiero entra nel bosco, piega a sinistra, lascia a destra
(1782 metri) una diramazione per il Plan de la Cry e la Flatière, infine raggiunge
(1550 metri circa) la recinzione del parco-zoo di Merlet. Chi vuoi visitare il recinto
deve piegare a sinistra fino al cancello d'ingresso. Se si vuoi scendere direttamente
a Les Houches, conviene piegare a destra fino a ritrovare (1390 metri) la strada che
scende da Merlet a Les Houches, si piega a sinistra per il sentiero che tocca la statua del Cristo Re (1268 metri) e prosegue tagliando i tornanti della strada asfaltata,
Tra- versata la diga sull'Arve (985 metri), una breve salita porta al centro di Les
Houches (1003 metri). La salita da Les Houches a Bellevue si compie normalmente
con la funivia (Téléphérique de Bellevue) che conduce a La Chalette (1801 metri),
da cui si scende in pochi minuti al vecchio albergo (1788 metri) a poca distanza dal
percorso del Tramway du Mont-Blanc.
Pranzo a LES HOUCHES Restaurant “LE DELICE”: 13.00 euro
Auberge de Bionassay: 1/2 PENSIONE 33.00 Euro
Funivia da Les Houches a Bellevue: 9.70 euro
IL GIRO DEL MONTE BIANCO
22.07.2005 - SETTIMO GIORNO
Da Bionassay a Chalet de Balme
DISLIVELLO IN SALITA: 700 m
DISLIVELLO IN DISCESA: 300 m
Partenza ore 07.45 - Arrivo ore 14.30
Dalla chiesetta all'estremità dell'abitato il sentiero scende a un ponte sul Torrent de
Bionnassay, risale a mezza costa e poi scende nuovamente fino al villaggio di
Champel (1201 metri). Subito dopo la chiesa si piega a destra per una carrareccia.
Dove questa compie un tornante verso destra la si lascia, e si continua dritti per la
mulattiera che scende a La Villette (1050 metri). Da qui si può scendere rapidamente alla strada di fondovalle (1010 metri), oppure risalire per una stradina a mezza
costa. Dopo essere passati a poca distanza da Le Quart si sale a La Gruvaz (1180
metri), si scende ad attraversare su di un ponte le gole de La Gruvaz, poi si segue il
viottolo che corre a poca distanza dal torrente e conduce a Tresse (1016 metri) e alla
strada di fondovalle. Il percorso segnato la attraversa, raggiunge il villaggio di Le
Quy e prosegue sulla sinistra orografica del Bonnant toccando via via Les Hoches, La
Favière, La Revenaz e La Berfière con bei panorami verso i Domes de Miage.
Raggiunto l'abitato di Nivorin (1161 metri), si attraversa un ponte e si raggiunge Les
Contamines-Montjoie (1164 metri). Da Les Contamines-Montjoie si segue la strada
asfaltata. Lasciato a sinistra l'abitato de Le Cugnon, si raggiunge il ponte sul
Bonnant. Senza traversarlo, si segue a sinistra una stradina che conduce al Club
Hippique, e poì prosegue sulla destra orografica del fiume fino al posteggio e ala
chiesetta di Notre Dame de la Gorge (1210 m), dove si entra nuovamente nella
Riserva naturale de Les Contamines-Montjoie. Si inizia a salire sulla ripida e suggestiva strada romana, scavata in buona parte nella roccia, che corre alta sulla gola del
Bonnant. Superato il Pont de la Téna (1392 metri), si raggiunge lo Chalet-Hotel du
Nant Borrant (1460 metri) e si prosegue fino all'ampia conca di pascoli dove sorge
lo Chalet de Balme (1706 metri) dominato da belle vette calcaree.
CHALET DE LA BALME: 1/2 PENSIONE 34.00 euro (0033-4 50470354)
IL GIRO DEL MONTE BIANCO
23.07.2005 - OTTAVO GIORNO
Da Chalet de Balme a Chalet de Mottets
DISLIVELLO IN SALITA: 1200 m
DISLIVELLO IN DISCESA: 876 m
Partenza ore 07.30 - Arrivo ore 15.30
Una ripida salita tra massi e ghiaioni porta all'acquitrinoso Plan Jovet, dove si incontrano due successivi bivii (1906 e 1920 metri) per i laghi Jovet. Segue il Plan des
Dames (2043 metri), dove si aggira un grande tumulo, per poi salire a tornanti al
Col du Bonhomme (2329 metri). Un sentiero a mezza costa porta al Col de la Croix
du Bonhomme (2479 metri) e all'omonimo rifugio (2443 metri). Verso sud il panorama si allarga verso le vette della Vanoise, protette dal più noto Parco nazionale
delle Alpi francesi. Tornati al Col de la Croix du Bonhomme si segue il sentiero che
sale per ghiaie e nevai al Col des Fours (2665 metri) dal quale ci si affaccia
sull'Aiguille de Trélatete, sull'Aiguille des Glaciers e sulla Vallée des Glaciers. Dal valico, una ripida discesa ai piedi di una scarpata di rocce rotte porta a un primo ripiano (2401 metri), a un secondo ripido pendio e alla baita dei Tufs (1993 metri). Per
una carrareccia si raggiunge l'alpeggio della Ville des Glaciers (1789 metri), da cui
un sentiero in salita a mezza costa porta allo Chalet des Mottets (1978 metri).
Nell'ultimo tratto è possibile caricare lo zaino su uno degli asinelli messi a disposizione dal proprietario dello Chalet.
CHALET DE MOTTETS: 1/2 PENSIONE 34.00 euro (0033-4 79070170)
IL GIRO DEL MONTE BIANCO
24.07.2005 - NONO GIORNO
Da Chalet de Mottets a La Visaille
DISLIVELLO IN SALITA: 590 m
DISLIVELLO IN DISCESA: 350 m
Partenza ore 07.30 - Arrivo ore 13.50
Da Les Mottets, il sentiero risale ripidamente, a tornanti, il dosso erboso che forma
la destra orografica del torrente del Grand Praz. Poi (2050 metri circa) piega decisamente a sinistra, lascia a destra una diramazione per l'alpeggio in rovina denominato Chalets de la Seigne e traversa due ampi valloni secondari. Al termine di questo
tratto a mezza costa (2300 metri circa) si piega, a destra e si riprende a salire per
un ampio e non ripido crinale erboso fino alla larga sella e all'enorme ometto del Col
de la Seigne (2516 metri), sulla frontiera italo-francese. Qui il panorama si apre
verso l'intero versante. italiano del Monte Bianco, ai piedi del quale appaiono d'infilata la Val Vény e la Val Ferret. In primo piano spicca l'inconfondibile massiccio delle
Pyramides Calcaires. Dal valico, un ampio sentiero si abbassa tra pascoli e creste scistose, passa accanto a una casermetta in rovina (2320 metri) e scende ripidamente a un guado, dopo il quale si incontra l'Alpe inferiore de la Lex Blanche (2285
metri). Si prosegue sulla comoda carrareccia che raggiunge e poi costeggia l'ampio
pianoro erboso della Lex Blanche, ai piedi delle pareti dalle Pyramides Calcaires, fino
a raggiungere l'Alpe inferiore de la Lex Blanche (2156 metri), da cui ci si affaccia sul
Piano di Combal. A sinistra, in pochi minuti, si sale al rifugio Elisabetta Soldini
Montanaro (2200 metri), ottimo belvedere sul ghiacciaio della Lex Blanche e sull'
Aiguille de Trélatete. Dal rifugio Elisabetta si ridiscende in breve all'Alpe inferiore
della Lex Blanche, da cui la vecchia strada militare prosegue a tornanti fino al pianoro di Combal, che si attraversa costeggiando l'omonimo lago. Dalle baite è anche
possibile (soluzione al tempo stesso più sbrigativa e più piacevole) seguire il sentiero che costeggia il margine dell'altopiano, traversa un ponte e poi scende a mezza
costa fino a raggiungere la sterrata a poca distanza dal Lago di Combal. In entrambi i casi, un tratto pianeggiante, monotono ma di grande interesse panoramico conduce al Ponte di Combal (1950 metri), oltre il quale iniziano la strada asfaltata della
Val Vény e il sentiero per il Lago e il Ghiacciaio del Miage. Vale senz'altro la pena di
seguire la sterrata che inizia a sinistra, subito dopo il ponte, e raggiunge un pianoro
erboso e un bar. Un evidente sentiero a tornanti porta al bellissimo Lago del Miage
(2050 metri, 0.30 ore a/r), incastonato nei ghiacci del Miage. Ritornati al ponte si
continua sulla strada asfaltata fino a La Visaille (1659 metri, dove alcuni amici ci
aspettano con le auto.