NEL CUORE DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO
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NEL CUORE DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO
CMS 27-09-2011 14:26 Pagina 25 AREALEGNO L'imponente veduta frontale dell'impianto Cms in funzione da TLF. TLF è un nome ben conosciuta nel settore dei prodotti, dei servizi e delle idee per creare aree ludiche adeguate e parchi pubblici confortevoli e attrattivi per la vita della comunità.. Nata e posizionata tuttora in Toscana TFL è fortemente inserita nelle foreste del Casentino e vede nel legno un prodotto semplice e naturale che si inserisce nella tradizione locale. Uno staff di progettisti e tecnici altamente specializzati riesce a interpretare il lavoro dell'azienda come una costante tributo di attenzione e conoscenza del mondo dell'infanzia. L'utilizzo di materiali rinnovabili gestiti con criteri di sostenibilità vede l'impegno etico dell'azienda coniugarsi con un forte impegno tecnologico che oggi si concretizza nella scelta di produrre costruzioni in legno con nuove tecnologie e nuovi parametri progettuali. "Usando questa nuova tecnologia Xlam ci stiamo attrezzando per produrre case in legno - ci dice Giampaolo Fantoni, titolare di TLF - Morandini si occuperà del prelievo delle tavole della loro preparazione in conformità con le normative europee, dopodiché verranno portate qui e qui ci occuperemo della lavorazione del pannello e del montaggio si occuperà la ditta Manetti Legnami che, assieme ai progettisti di Legnopiù, completa questa filiera." "La nostra esigenza, in questo caso era molto precisa ma ha implicato un lavoro enorme a partire dalla scelat dei partner per la realizzazione dei macchinari - ci spiega Fantoni - ci siamo resi, infatti, conto che in questo settore ancora le aziende che producono macchinari specifiche non sono molte e tra di esse non molto hanno le competenze tecniche sufficienti. Cms invece tra le aziende europee è senza dubbio una delle aziende più avanzate in Europa e NEL CUORE DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO Alta tecnologia da TLF con Cms e Paoletti. può disporre di un'esperienza su grossi macchinari che pochi hanno nei loro portafogli tecnici". Non a caso - aggiungiamo - quindici anni or sono - Cms partì fornendo ad alcuni leader europei nel campo delle travi lamellari impianti di grandi dimensioni in grado di lavorare a terra grandi travi. "Oggi, quella che funziona in TLF è la terza generazione di quel primo concetto di ponte mobile" sottolinea Roberto Milesi, area manager di Cms che ci accompagna nella visita. " Questa tecnologia - riprende Fantoni - è particolarmente evoluta ed è ideale per realizzare questi pannelli, altre aziende non hanno ancora sviluppato questo concetto, non solo nell'utilizzo del ponte con un carro di queste dimensioni, ma anche nelle parti meccaniche dei motori, delle 23 CMS 27-09-2011 14:26 Pagina 26 potenze di cui hanno bisogno questi motori." Non a caso il mandrino montato sulla macchina è stato progettato sei anni fa in Cms: si tratta di un mandrino sincrono da 28 kW che permette di avere la massima copia già a cento giri e la potenza di 28 kW a 4000 giri fino a 18mila giri. Perciò possiamo utilizzare le lame con diametro 800, le pialle con diametro 125 o un gruppo motosega per effettuare le sfinestrature con lo spigolo vivo interno o le mortasatrici per fare le sedi delle piastre. Tutti dettagli tecnici importanti che hanno portato la nostra scelta su Cms, senza trascurare la disponibilità di un piano libero che può permettere di lavorare un pannello da dodici metri oppure un piccolo arredo. Questa macchina è eccellente anche per il nostro lavoro principali, spazi urbani e arredi per parche, e stiamo già pensando a nuove soluzioni e progetti che mettano a profitto le sue potenzialità, anche nel campo delle soluzioni tridimensionali. Collegato questo non è da sottovalutare il software della Ddx che ci è sembrato molto performante sia dal punto di vista della facilità di utilizzo sia dal unto di vista della flessibilità. Un software che dialoga particolarmente bene con questa macchina, grazie alla esperienza maturata con Cms e con tanti altri produttori. Il software riesce a simulare sul video del computer tutta la lavorazione reale in modo tridimensionale, controllare in anticipo eventuali rischi di collisione. L'operatore di macchina pigia un bottone, controlla che tutto vada bene e non deve perdere tempo a programmare. Vengono eliminati gli errori anche al centro per cento." UNA MACCHINA DI GRANDE EFFICACIA "La macchina che abbiamo fornito al nostro cliente - ci spiega Milesi - è impostata su di un ponte mobile con una corsa di tredici metri, con un fronte di 4800 millimetri per l'unità operatrice che esprime una potenza di 28kW. I magazzini sono molto capienti e possiamo installare a bordo sia lame da 800 millimetri sia punte lunghe fino a 700 millimetri, oltre a tutte le altre tipologie di utensili, alle frese al gruppo a mortasare e alla motosega. L'aspirazione è ben dimensionata ed in grado a far fronte alle esigenze di utensili con una alto livello di asportazione, va direttametne alle cuffie che a loro volta sono regolabili in altezza. In questa tipologia di macchine un punto di forza è la modularità che ci permette di andare a definire le dimesioni dela macchina in funzione delle esigenze del cliente. Da dieci 24 metri a oltre ottanta di lunghezza con un fronte che va da 3mila a 8mila metri di corsa. Basti pensare che in Germania, presso un cliente abbiamo installato una macchina lunga ottanta metri per andare a lavorare in pendolare delle travi curve di 36 metri: un mandrino a cinque assi più un gruppo dedicato per la lama a cinque assi di 1080 di diametro permette di andare a effettuare in un unico passaggio un taglio di quattrocento millimetri di spes- sore. Importante nella macchina installata da TLF è l'altissimo livello di movimentazione degli assi, perché il ponte si movimenta a ottanta metri al minuto. E' il primo ponte mobile di questa teipologia e di queste dimensioni funzionante in Italia, ma in Francia, in Austria, in Svizzera, in Germania, paesi in cui la lavorazione dell'Xlam per costruzioni di grandi dimensioni, ce ne sono parecchi." Conclude Fantoni: "E' importante sottolineare che il collaudo effettuato con i tecnici Cms a febbraio di quest'anno è stato portato avanti su di una commessa reale, quella della Ludoteca di Firenze con tempi rigorosi di consegna, anche perché i carpentieri aspettavano il materiale per terminare il montaggio giorno dopo gorno, dunque un collaudo sul vivo portato avanti quotidianamente: tutto è funzionato subito in maniera eccezionale." Il Cad di funzionamento era direttamente interfacciato a Prato con lo studio di LegnoPiu che inviava via e-mail al gestionale di DDX il progetto con tutte le simulazioni necessarie." Disporre di prodotti perfettamente conformi al progetto iniziale con tolleranze di millimetri che in edilizia non sono mai CMS 27-09-2011 14:26 Pagina 27 AREALEGNO Nella pagina a sinistra: le potenti seghe circolari montate sul ponte dell'impianto. A sinistra in basso : un'interfaccia operatore semplice e intuitiva. Nella prima foto in alto: il portautensile ben fornito di componenti operative. Nella seconda: un significativo dettaglio della lavorazione. esistite e in più di una velocità di esecuzione nella preparazione dei pannelli e in cantiere è stato un risultato enorme e apre la porta a uno sviluppo ulteriore della progettazione scendendo ancora di più nei dettagli con dei vantaggi importanti rispetto all'edilizia tradizionale sia in termini di velocità sia in termini di qualità di esecuzione. UN INCOLLAGGIO PERSONALIZZATO E PERFORMANTE Le lavorazioni effettuate con le macchine di Paoletti, a monte del centro di lavoro di Cms, comprendono l'incollaggio del pannello che utilizza tavole con lunghezze di da 80 centimetri e due metri già ottimizzate e classificate in segheria. Dopo la fresatura di testa entrano in azione due presse in continuo che riescono a fissare il giunto, dopodichè viene fatta la composizione del pannello sulla parte iniziale della pressa. E' montata una incollatrice a colla controllata con motori brushless in grado di dosare la colla al grammo, dopodiché il pannello una volta composto viene inserito nella pressa. L'esigenza espressa dal cliente di poter stringere le tavole anche in orizzontale 25 CMS 27-09-2011 14:26 Pagina 28 e non solo in verticale come fanno molti produttori conferisce un ulteriore plus tecnologico alla linea di pressatura. Paoletti è arrivato con grande perizia tecnica a sviluppare anche un sistema di spinta orizzontale in modo di eliminare qualsiasi vuoto tra una tavola e l'altra e garantire la minima tolleranza tra un elemento e l'altra. UN PROGETTO TUTTO TOSCANO Il progetto che sta alla base dell'importante investimento tecnologico effettuato da TLF è stato avviato nl giugno del 2009 dall'ATI costituita da Legnopiù srl, Manetti Legnami srl, Morandini Legnami srl e TLF srl con l'obiettivo di valorizzare la materia prima "Legno toscano" nella filiera edile, obietti o ritenuto strategico dalla Regione Toscana sia per il settore agroforestale che per quello dell'edilizia sostenibile. Lo scopo operativo del progetto è mettere a punto nuovi prodotti, progetti e servizi per l'inserimento nel "sistema casa" di manufatti a base di legno toscano. Il progetto che è in fase di completamento sta raggiungendo tutti gli obiettivi prefissati anche grazie alle collaborazioni attivate con CNR-Ivalsa, l'istituto fiorentino che si occupa della valorizzazione delle specie 26 In alto: semplice ma potente l'interfaccia grafica permette di programmare i minimi dettagli dall'ufficio. Sopra: particolare della pressa dell'impianto Paoletti. legnose e il dipartimento Best ( Building Environment Sciences and Technology) del Politecnico di Milano. Nei boschi toscani, ci sono infatti circa 40mila ettari di piantagioni di conifera (abete, cedro,cipresso, douglasia e via dicendo) che, gestite in maniera sostenibile, producono legno con buone qualità meccaniche. Grazie a una convenzione con Casa spa, la società che progetta, realizza e gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei 33 comuni dell'area fiorentina) è in orso la validazione delle procedure sviluppate nel progetto, attraverso la fornitura di lotti statisticamente significativi di semilavorati prodotti con un impianto pilota di nuova concezione, per la reazlizzazione di alcuni interventi di edilizia residenziale pubblica. Entro il termine del progetto verrà costituita la Società consortile CALET (Cartpenteria in legno toscano) che, coerentemente con le previsioni del progetto, costituirà il primo nucleo operativo della filiera. CALET sarà titolare di tutti i risultati del progetto e svilupperà le iniziative che ne deriveranno, utilizzando tutte le potenzialità e le qualificazioni dei soci. E' previsto di estendere e ampliare la società consortile in seguito al completamente della ricerca, includendo altre aziende toscane con le quali sviluppare sinergie e iniziative tecnico-commerciali. Antonio Campani, responsabile tecnico di TLF, con Roberto Milesi di Cms. Due generazioni della famiglia Fantoni con Roberto Milesi. CMS 27-09-2011 14:26 Pagina 29 AREALEGNO SCHEDA DELLA LINEA PAOLETTI PRESSO TLF Impianto di produzione pareti X-Lam da 3200x9000 millimetri • quattro presse oleodinamiche modulari: • dimensioni piani singola pressa mm. 3200x2250 • N° 6 cilindri idraulici di spinta per ogni pressa • fronte di carico mm. 3200 • luce utile tra i piani mm. 500 • spinta totale Ton. 700 • pressione specifica sull’ 85% del piano kg/cmq. 8-10 N.B.: pressa modulare allungabile a richiesta • incollaggio a pioggia BJ Maxi 3000 Con 3 assi (X-Y-Z) controllati con Mothion Control, 5 motori BRUSHLESS, Gruppo erogatore colla con larghezza max. erogazione controllata di mm. 600; pressione di lavoro max. Bar 80; velocità di avanzamento gruppo erogatore fino a mt/min. 60 • Linea Finger Joint per lamelle X-Lam Jintline 200C con pressa in continuo • Dimensioni max. delle lamelle da giuntare mm. 80x200/250/300 • Lunghezza massima elementi da giuntare mm. da 1500 a 3000 • Capacità produttiva a seconda degli allestimenti m3/ora 3,5- 8 • Potenza max. di spinta della pressa ton 15-20 • Lunghezza massima lamelle giuntate fino a mt. 36,00 • Incollaggio con colla Poliuretanica monocomponente 27 CMS 27-09-2011 14:26 Pagina 30 LA PASSIONE PER IL LEGNO Non poteva mancare un omaggio al legno e alle sue possibilità come materiale di costruzione nell'area produttiva di TLF: un'intero capannone dello stabilimento di Corsalone è stato costruito su progetto di Peter Erlacher utilizzando un particolare composto di tavole di legno di abete incollate per la faccia maggiore con degli effetti stutturali di grande effetto tecnico ed estetico, oltre che un suggestivo rivestimento di larice per le pareti interni, all'interno negli spazi di deposito e negli spazi operativi, il legno è ancora presente a trecentosessanta gradi come rivestimento delle pareti, scale e pavimenti. 28