artisti - SantaCroceOnLine

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FERNANDO AMODEI, più noto come TITO (Colli a Volturno, 11 marzo 1926), è uno scultore, pittore, critico
d'arte e religioso italiano. Tuttora in attività, opera dalla fine degli anni cinquanta prevalentemente come
scultore nel campo dell'arte sacra e monumentale. Attraverso mostre, conferenze e pubblicazioni, ha
promosso l'arte sacra attraverso un dibattito aperto alle più innovative forme espressive, sebbene non
scevro di controversie, portando nella pratica artistica il messaggio del concilio Vaticano II.. Le sue sculture
più recenti - con l'eccezione parziale di quelle di committenza religiosa - sono strutture architettoniche in
legno e meno frequentemente in bronzo e altri metalli, spesso di grandi dimensioni e commisurate per
spazi aperti. Tra le sue opere figurano anche interventi decorativi per monumenti pubblici (come il
monumento ai caduti di Colli a Volturno e San Giovanni a Piro) o santuari (santuario di San Gabriele
dell'Addolorata). Nel 2006, si è svolta una mostra dedicata alla sua produzione dal 1979 al 2005,
comprendente sculture, disegni e incisioni, presso gli spazi espositivi del polo museale del Vittoriano a
Roma. Due sue opere sono conservate nella collezione di arte contemporanea del Palazzo della Farnesina.
Altre opere dell'artista - sculture, dipinti, incisioni - sono conservate ai Musei Vaticani, al Museo Staurós di
Isola del Gran Sasso d'Italia, allo SMAK di Gand, all'Albertina di Vienna e alla Kelvingrove Art Gallery and
Museum di Glasgow..
PAOLO BORRELLI nasce a Gorizia nel 1959. Vive e lavora a Campobasso. E’ fondatore e membro
dell’Associazione culturale Limiti inchiusi arte contemporanea che da vent’anni, ormai, pratica una
importante attività di ricerca in campo artistico a livelli internazionali. Ha esposto in alcune fra le maggiori
rassegne d’arte contemporanea nazionali e in numerose collettive all’estero, fra cui: Regioni e
Testimonianze d'Italia 1861-2011, L'Unità dell'Arte Italiana nella diversità delle Regioni, Vittoriano, (RM);
LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia-Molise, MACI, (IS); XIV Quadriennale d’Arte di Roma, Palazzo
Reale, (NA); 48° e 50° Premio Termoli, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli (CB); Viaggio/Viagem,
Museu Històrico Municipal, Itatiba, Brasile; La Città ideale - Fiumara d’Arte, Chiesa San Nicola, Pettineo
(ME); Fuoriluogo 11 – Duecentoanni (Molise 1806-2006), Limiti Inchiusi,(CB). Ha realizzato, fra l’altro,
numerosi interventi di arte urbana, come l’opera presente nella collezione del Museo all’aperto di
Casacalenda e l’altra ospite nel Parco San Giovanni a Campobasso.
FAUSTO COLAVECCHIA nasce a Limosano nel 1959, dove vive e lavora. Attraversa generi e culture
differenti, fonde interventi ambientali, performance e fotografia, mescola rielaborazioni digitali e video,
crea opere oggettuali e animazioni per sorprendere sempre lo spettatore attraverso il suo ambiguo
discorso visuale, mediante una deliberata sospensione della razionalità che crea un violento cortocircuito
tra immagine e visione. Così l’artista riesce ad essere enigmatico e caustico, camaleontico e suadente anche
quando le sue installazioni appaiono (falsamente) tranquillizzanti. E’ membro dell’Associazione culturale
Limiti inchiusi arte contemporanea che da vent’anni, ormai, pratica una importante attività di ricerca in
campo artistico a livelli internazionali; ha esposto assieme ad artisti internazionali del calibro di Douglas
Gordon.
EMANUELA DE NOTARIIS nasce a Termoli nel 1977. Artista e curatrice indipendente, adotta una pluralità di
media: pittura e disegno, principalmente, ma anche video, performance e installazioni site-specific. E’
ideatrice e direttrice artistica del festival internazionale di arti contemporanee Art Shake dal 2008. Espone
in numerose mostre collettive e personali in Italia, Spagna, ma anche Francia (Centre Pompidou), Cina,
Giappone. Nel 2008 è inserita tra i migliori 20 artisti di Barcellona. Lavora come critico e curatrice d’arte a
Roma e in altre città italiane, a New York, Barcellona, Berlino.
NICOLA DUSI GOBBETTI nasce a Mantova nel 1954. Inizia artisticamente come scultore e poi come pittore
sotto la guida del padre Carlo Dusi, affermato artista (Biennale di Venezia 1948). Dopo la maturità di Arte
Applicata prosegue gli studi all'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Parma; ottiene quindi l'iscrizione
all'Albo Periti ed Esperti d'Arte. Partecipa come pittore a numerose mostre ottenendo premi e
riconoscimenti e venendo chiamato a far parte di numerose giurie di pittura e scultura. Sue opere decorano
l'antica chiesa di S. Egidio nel centro storico di Mantova e, nella stessa città, è presente nella collezione del
Museo Diocesano.
BARBARA ESPOSITO nasce ad Isernia nel 1979. Vive e lavora tra Isernia e Roma. La sua ricerca è articolata
su diversi canali espressivi e d’indagine finalizzati all’analisi di un tema portante, l’abitare. Produce
installazioni site-specific, interventi contest-specific, progetti individuali e co-autoriali che si rivolgono al
fruitore ed alla sua presenza nello spazio espositivo. Nelle opere più recenti, l’artista tende a scardinare le
basi razionali della propria ricerca per la costruzione di una dimensione nuova in cui la fattività dell’opera e
la riflessione sull’opera vengono a coincidere poeticamente. Dal 2005 partecipa a mostre, workshop e
residenze artistiche sul territorio nazionale.
ERMELINDO FARALLI nasce a Monteroduni (IS) nel 1952. Ha compiuto gli studi presso l’Accademia di Belle
Arti di Napoli, allievo di Antonio Scordia e Antonio Venditti. Le sue prime esperienze, compiute agli inizi
degli anni Settanta, riguardano il campo pittorico, una pittura che assume subito toni e caratteri tipici
dell’astrazione informale: dopo questo periodo rivolge la sua attenzione alla sperimentazione sul legno.
Negli ultimi anni la sua ricerca è incentrata sulla struttura e l’architettura degli elementi, sulla forma e la
conformazione di elementi modulari e componibili. Dal 1974 è impegnato attivamente in mostre di gruppo,
rassegne in Italia e all’estero.
ELIO FRANCESCHELLI nasce a Gallo Matese (CE) nel 1955 .Vive e lavora tra Isernia e New York. Ha esposto
in alcune fra le maggiori rassegne d’arte contemporanea nazionali e in altrettante collettive e personali
all’estero, fra cui: 54°Biennale di Venezia, Padiglione Italia-Molise, Isernia, 2011; Oil on water, Art source
International, NY, 2008; Genius Loci, Art Gallery, City Hall, Termoli (CB), 2005; Winter show, Korkos Gallery,
Hong Kong, (solo), 2004; Oil on Water, Absolut L.A. International Biennal, L. A., (solo), 1999; Group Exibit ,
BGH Gallery, Shiboya-ku, Tokio, 1998; Esterni Riflessi, Museo Inaternazionale Forte Spagnolo, L’Aquila
(Exhibition with P. Consagra, G. Uncini, P. Kleer, D. Oppenheim), 1995.
DANTE GENTILE LORUSSO nasce a Oratino (CB) nel 1957. Vive e lavora a Toro (CB). Ha esposto in alcune fra
le maggiori rassegne d’arte contemporanea nazionali e in molte collettive all’estero, fra cui: : Regioni e
Testimonianze d’Italia.1861-2011. L’Unità dell’Arte Italiana nella Diversità delle Regioni, Complesso del
Vittoriano, (RM), 2011; 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia-Molise, Isernia, 2011; 20 artisti x
Kalenarte/20 manifesti per la città, (CB), 2010; Viaggio/Viagem, Museu Històrico Municipal, Itatiba, Brasile,
2010. Si è distinto con successo nella recente pubblicazione Attraversamenti, Sulla cultura artistica nell’
Ottocento molisano, Regia Edizioni, 2010. Coltiva con impegno costante il suo lavoro di storico e ricercatore
volto alla valorizzazione e legittimazione del patrimonio artistico locale.
LUIGI GRANDILLO nasce a Bernal (Argentina) nel 1955. Vive e lavora a Campobasso. Il concetto di identità è
uno degli aspetti distintivi delle sue opere; si esprime con caratteri estranei ad ogni forma di
“tipicizzazione” e questo dato artistico si traduce in forme comunicative che si svincolano da convenzionali
immagini “politiche”, anche in relazione a tematiche propriamente legate ai concetti sociali di
appartenenza e riconoscibilità proprie di questa branca argomentativa.Alle rappresentazioni auliche e
solenni si affiancano forme decisamente ironiche a testimonianza di quanto l’appartenenza ad un dato
insieme non escluda necessariamente forme contraddittorie di umane inclinazioni. E’ membro
dell’Associazione culturale Limiti inchiusi arte contemporanea che da vent’anni, ormai, pratica una
importante attività di ricerca in campo artistico a livelli internazionali.
MICHELANGELO JANIGRO Pittore e scenografo, si dedica anche alla grafica, all’illustrazione, alla fotografia
e alla progettazione video ed ha esteso i suoi interessi alla musica e all’arte urbana. Negli anni ‘70 inizia
l’attività espositiva: personali di rilievo a Roma (1972), Berna (1982),Torino (1986), Campobasso (1987),
Bologna (1992), Firenze (1992, 1995). Lavora come scenografo dal ‘78: a Roma collabora con il gruppo di
ricerca teatrale ‘Presenze’, a Campobasso con l’associazione ‘Artisti Molisani Associati’. Del periodo romano
si ricordano le scene per ‘Grand Hotel’(1978), ‘Frammenti di verde’(1984), ‘Un muro, una tigre’(1985),
‘Vuoto esigente’ (1988), spettacoli ideati e diretti da Angiola Janigro. Della collaborazione con l’A.M.A. si
ricordano la realizzazione le scene per ‘Un biglietto di teatro un solo penny’ (1995), ‘Tu precipitasti nella
mia Malanima’ (1997) e la realizzazione di sculture mobili per ‘San Giorgio e il drago’ (1998), spettacoli
ideati e diretti da Stefano Sabelli.
VINCENZO MASCIA nasce nel 1957 a S. Croce di Magliano; nel 1982 consegue la laurea in architettura a
Roma. La consapevolezza dei mezzi espressivi lo conduce a riflettere sulle combinazioni delle forme
elementari, in relazione allo spettro cromatico dei primari e dei complementari. Segue la ricerca sullo
spazio oltre le tre dimensioni (tratto da Renata Casarin, “Madì e realtà”, Mantova 2002). Dal 1981 Vincenzo
Mascia ha esposto in Italia (Santa Croce di Magliano, Campobasso, Termoli, Bologna, Bari, Milano, Avellino,
Trieste, Roma, Sanremo, Napoli, Taranto, Mantova, Forlì, Verona, Sassari, Venezia, Bergamo, Biella, Reggio
Calabria, Padova Trapani etc.), Francia (Parigi, Maubege, Blayn, Montigny), Ungheria (Gyor, Bratislava,
Budapest), Germania (Solingen), Olanda (Gorinchem, Plasmolem), Russia (Mosca), Argentina (Buenos Aires,
La Plata), USA (Dallas), Libia (Tripoli), India (Mombay) .
VINCENZO MEROLA nasce nel 1979 a Campobasso, dove vive e lavora. Si avvicina alla pittura da
autodidatta, dopo gli studi umanistici. Giornalista pubblicista e operatore culturale, dal 2008 insegna
materie letterarie nei licei del Molise. Artista eclettico, fonda la sua ricerca sulle correnti astratte del secolo
scorso, abbracciando diverse discipline che spaziano dalla letteratura alla musica. Ha esposto: Saturarte Satura Art Gallery, Palazzo Stella, Genova; Macchi'art, Edificio Scolastico, Macchia d'Isernia (IS); 11x11th,
Lucania Film Festival, Casa della Cultura, Pisticci (MT); Arte elevata al comune, Castello Ducale, Ceglie
Messapica (BR); Bastardi di razza, Galleria Wikiarte.
NICOLA MICATROTTA nasce a Campobasso nel 1977. Laureato in Industrial design è selezionato per
Gemine Muse 2004, giovani artisti europei nei musei italiani; nel 2005 partecipa alla Biennale dei Giovani
Artisti dell’Europa e del Mediterraneo a Napoli e, successivamente, è vincitore del concorso d’arte Pagine
Bianche d’Autore per il Molise; nel 2006 una sua opera è selezionata per il Premio Celeste, San Gimignano;
nel 2007 partecipa a Non offrirmi asfodeli di plastica, IO Project, Macchiagodena. Ha partecipato alla LVII
Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea “Premio città di Termoli” a cura di Lorenzo Canova, tenutasi
quest’anno. Numerose personali si sono svolte presso la Next art Gallery di Arezzo.
PASQUALE NAPOLI nasce a Mirabello Sannitico (CB) nel 1934. Inizia a scolpire influenzato dal linguaggio di
Boccioni. Si trasferisce in Germania nel 1960, periodo intervallato da residenze in Italia e Francia dove
subisce il fascino dell’arte di Rodin. Rientra definitivamente in Molise nel 1977. Espone, a partire dal 1981, a
Pescara e Campobasso, dando inizio a una serie di personali che si identificano come tappe importanti della
sua carriera. Nel 1986 espone al Centro d’Arte di Termoli, evento che riprova un linguaggio ormai maturo e
riconoscibile. La lavorazione della pietra lo contraddistingue in modo inequivocabile, così come le sue
ricercate geometrie, morbide e aggraziate, testimoni di una ricerca di spessore.
MASSIMO PALUMBO, architetto e artista, nasce a Casacalenda nel 1946. Vive e lavora a Latina. La sua fama
si lega alla cittadina di Casacalenda in quanto ideatore, promotore e curatore della rassegna Kalenarte –
giunta alla ventesima edizione - da cui sono in seguito scaturite le due realtà del Museo all’Aperto e della
Galleria Civica d’arte contemporanea, entrambe ospitanti opere di alcuni fra i maggiori artisti nazionali e
internazionali. Alla affermata carriera di artista e architetto si affianca quella, dunque, di ricercatore: si
ricorda lo studio effettuato sullo scultore Franco Libertucci. Ha realizzato numerose opere d’arte
ambientale e partecipato a mostre collettive e personali in Italia e all’estero. E’ stato curatore, fra l’altro,
della I e II edizione del Premio Nazionale d’Architettura Ernesto Lusana e di Sermoneta Progetto Aperto.
SARA PELLEGRINI nasce a Termoli (CB) nel 1974 e frequenta il corso di Scultura, tenuto dal maestro
Augusto Perez, presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Segue il corso di Architettura e Arti per la Liturgia
presso il Pontificio Ateneo di S. Anselmo a Roma e queste nuove competenze le consentono di dedicarsi alla
realizzazione di grandi opere per il culto, tra le quali un’imponente vetrata per la chiesa di S. Maria Assunta
di Viareggio (LU). Nel 2001 tiene una mostra personale presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di
Termoli, con acquisizione dell’opera Verticale in bianco per la collezione permanente. In occasione del
XXXVIII Premio Sulmona, nel 2011, riceve una menzione speciale da parte della giuria per l’opera Nero.
MICHELE PERI nasce a Rocchetta al Volturno (IS) nel 1947 dove vive e opera. Frequenta l’Accademia di Belle
Arti di Napoli dove si diploma nel 1968. I suoi interessi sono rivolti alla pittura; verso la metà degli anni ’70
l’artista inizia una ricerca plastica che lo porta a utilizzare elementi naturali (terre, pietre, legni, ferri) per
decontestualizzarli e manipolarli trasferendoli su un territorio poetico che ne mette in luce le
caratteristiche liriche, antropologiche e magiche. Negli ultimi anni la ricerca si è fatta più minimale e
introspettiva, con maggior attenzione per gli elementi particolari e organici dell’uomo e della natura, in una
combinazione organica di forze e tensioni.
NAZARENO SERRICCHIO nasce a Isernia, dove risiede ed opera. Ha insegnato arte della tarsia e della
modellistica presso gli Istituti Statali d’Arte di Vasto (CH) e Isernia. Da anni si dedica alla ricerca nel campo
delle arti visive. Ha partecipato a numerose rassegne di grafica, pittura e scultura. È inoltre presente con
opere in raccolte pubbliche: Palazzo della Provincia di Pescara; Museo Internazionale di Mail Art
“Operazione Controguerra”, Comune de L’Aquila; Pinacoteca Internazionale Francescana Falconara
Marittima (AN); MACI, Isernia; Pinacoteca d’Arte Contemporanea, Comune di Prata D’Ansidonia (AQ);
Pinacoteca D’Arte Contemporanea “Corrado Gizzi”, Comune di Guglionesi (CB); Museo Abruzzese Arti
Grafiche, Comune di Castel di Ieri (AQ); Collezione D’Arte, Comune Macchia D’Isernia. È citato nei testi:
Artisti Italiani del ‘900, Saggi Critici e Testimonianze a cura di L. Strozzieri, Artechiara, Pescara 2002; Di
Cronaca e Critica di Lino Mastropaolo, Edizioni D’Arte AXA, Roma.