15 maggio 2014 - Rete Scuole del Saluzzese

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15 maggio 2014 - Rete Scuole del Saluzzese
(logo approvato)
VERBALE — RIUNIONE INTERISTITUTO
“POSSIBILE COSTITUZIONE DI RETE VERTICALE”
Il giorno 15 Maggio 2014 alle ore 15,00 si è svolto l’incontro tra le scuole/Istituti del territorio saluzzese per discutere
l’argomento all’ordine del giorno.
O.d.G. : Discussione della Bozza del protocollo d’intesa
per la costituzione della rete scolastica del Saluzzese.
La riunione si è tenuta presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Umberto I” sede associata di Verzuolo in Via IV
Novembre, 30.
Presenti gli insegnanti:
DD Saluzzo: Proff. Bottiroli Piero (DS), Costa Maria Grazia.
SS di I grado “Rosa Bianca” Saluzzo: Proff. Frandino Maria Teresa (DS); Berra Giuseppina; De Siati Flora; Giananti Stella;
Borretta Liliana; Deaglio Anna; Stara Antonio; Del Piano Andrea; Bravo Antonio.
SS di I grado “Rosa Bianca” – sede di Manta: Prof. Raina Federica.
IC “Da Vinci” Verzuolo: Prof. Scarafia Luciano (DS).
I.C. Centallo - Villafalletto: Proff. Martini Davide (DS); Bagnus Luisa.
IIS “Umberto I”: Proff. Renato Parisio (DS); Giovanni Gabutto (Direttore sede); Antonio Cavallaro; Annamaria Garnero.
IIS “Denina - Pellico” Saluzzo: Prof. Colombero Antonio (DS).
Liceo “Bodoni” Saluzzo: Prof. Monge Stefania.
IIS “Soleri – Bertoni” Saluzzo: Prof. Comba Piera.
CMS: Dr. Schwarz Pietro; Caraccio Paolo (Educatore).
Il DS della scuola ospitante, prof. Parisio, dà il benvenuto ai colleghi intervenuti ricordando come l’incontro di idee
provenienti da esperienze diverse possa senz’altro dare l’avvio a un percorso di sperimentazione sulla didattica per
competenze e sulla condivisione di buone pratiche da valorizzare nel lavoro di classe.
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Prende la parola il prof. Cavallaro, il quale riassume in breve quanto sin qui fatto:
Percorso di sperimentazione in seno all’ Ist. Umberto I (i riferimenti precisi nei verbali delle sedute precedenti)
Necessità ravvisata di voler condividere le pratiche didattiche innovative mettendole a confronto con altre già avviate
Impossibilità, da parte delle scuole, di procrastinare lettura ed adesione alla normativa vigente in fatto di
certificazione competenze, adeguamento ai Livelli di Certificazione Europea, potenziamento del grado di inclusione
all’ interno delle singole scuole.
Nella rete potrebbero esser inclusi anche operatori che agiscono sul sociale (Cfr. Educatori Caraccio e Schwartz) in
virtù della loro conoscenza dell’ extrascuola e della loro azione di monitoraggio sulle fasce a rischio: stranieri, abbandono
scolastico, svantaggio socio – culturale).
Scopo della rete, infatti è anche quello di evitare la frammentarietà nella formazione, pertanto si valorizzeranno legami verticali
(ordini diversi di scuole) e orizzontali (Scuole di pari ordine ed eventualmente servizi che “coprono” l’extrascuola e curano
l’apprendimento non formale dei ragazzi).
Il prof. Cavallaro presenta il logo “Rete Scuole del Saluzzese” che viene approvato all’unanimità e che, d’ora in poi
caratterizzerà i documenti relativi alle iniziative di rete.
Protocollo di Intesa: iter procedura di definizione e approvazione
1. Lettura accurata nella seduta odierna al fine di apportare modifiche condivise dal gruppo.
2. Ridefinizione bozza n. 2
3. Invio bozza n. 2 ai DS delle scuole (in una prossima seduta) per un’ultima lettura e per l’approvazione da parte dei
CD .
4. Lettura della bozza n. 2 da parte dei DSGA delle singole scuole.
5. Prossimo incontro di rete per la firma del protocollo in veste definitiva.
1 Di seguito (in forma schematica) gli interventi relativi alla Bozza n.1
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(ins. Comba) in merito all’ art. 1 voce “Sviluppare progetti comuni” : la rete può essere un’ interessante forma di supporto
nell’adesione a bandi di progetto. Le costituzioni di reti sono infatti spesso considerate quale valore aggiunto
nell’attribuzione di fondi da destinare alla concretizzazione di idee progettuali.
(ins. Delpiano) in merito all’ art. 1 voce “Sviluppare progetti comuni” : condivisibile l’idea di rete come punto di forza per l’adesione
a bandi di progetto; i collegamenti sul territorio sono da potenziare e solitamente vengono suggeriti ed incentivati
anche a livello istituzionale.
(DS Bottiroli) in merito all’ art. 1 voce “Sviluppare progetti comuni”: viene citato ad esempio il progetto EXPERIMENTA “pensare
e fare scienza” vedi http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/prot6555_11 che sottolinea come si
rendano fondamentali la laboratorialità nel fare scuola ed il dialogo tra scuole di pari grado o di grado di istruzione
differente.
(DS Frandino) in merito all’ art. 1: i punti afferenti all’articolo 1 sono numerosi, coprono aree di intervento ampie e non
tutte di facile praticabilità, il monitoraggio e la ricaduta delle voci inserite in protocollo andrebbero effettuate con
regolarità a termine percorso, pertanto sarebbe opportuno ridimensionare la portata del discorso riducendo
realisticamente le voci subordinate all’ art. 1 a due macroobiettivi:
Ø Favorire e sostenere la ricerca educativa e l’innovazione didattica dei vari ordini di scuola in
particolare quella degli Istituti Superiori di primo e secondo grado;
Ø Sperimentare percorsi di istruzione, per competenze, “verticali” tra ordini di scuola;
(Ed. Prof.le Caraccio) in merito all’ art. 1: il protocollo abbraccia ambiti di intervento ampi e anche ambiziosi, però non
andrebbe letto come un progetto da “rendicontare” capitolo per capitolo, bensì come una sorta di statuto tra partner
che si impegnano ad indirizzare in un percorso, per quanto possibile, comune il loro intervento operativo. Sottrarre
delle voci all’art. 1 potrebbe significare in futuro, aver un margine di manovra meno ampio del necessario.
(DS Colombero) in merito all’ art. 1: potrebbero essere individuati tre “campi di lavoro” (coincidenti con le prime tre voci
della Bozza n.1) accompagnati da una declinazione esemplificativa e dettagliata delle voci a corredo.
(DS Martini) in merito all’ art. 1: è senz’altro utile declinare il dettaglio degli obiettivi, ma occorre identificare con
precisione almeno una prima area di intervento onde non allargare troppo lo spettro di azione rischiando di vanificare
il lavoro che andrebbe così disperso.
(prof. Cavallaro) in merito agli interventi precedenti: la rete potrà sicuramente supportare l’adesione a progetti se organizzata
con solida tenuta tra scuole.
E’ assolutamente condivisibile la proposta di rivedere l’enucleazione dell’art. 1, cosa che sarà fatta tenendo conto dei
preziosi contributi dei singoli. Il tutto sarà sottoposto alla lettura dei DS (come da iter sopra indicato).
Si ribadisce come la natura del protocollo sia lontana dalla dimensione di progetto e sia piuttosto vicina alla
dimensione di dichiarazione di intenti, gli articoli non vanno intesi come voci da soddisfare entro un dato periodo di
indagine, bensì come pilastri di un’ organizzazione che si prefigge come scopo primario la comunicazione e la
tesaurizzazione di energie.
(DS Bottiroli) in merito art. 1 voce “Valorizzare il personale con specifica formazione (es. area BES) molti istituti avviano percorsi di
formazione “solitari” e, sul territorio, vengono portate avanti proposte equivalenti e parallele, la rete servirebbe anche
a far incrociare le esperienze e ad ottimizzare le risorse.
(prof. Cavallaro) in merito art. 1 voce “Instaurare il dialogo continuo tra ordini di scuola” la rete non dovrebbe precluder possibilità di
scambio alcuna. Una forte perplessità è rappresentata dal fatto che spesso i DS non hanno mezzi per
accompagnare le proposte di innovazione, occorrerà pertanto che in seno ai singoli istituti, si ipotizzi una forma di
incentivo per i referenti/ collaboratori alla rete.
(prof. Garnero) in merito art. 1 voce “Offrire all’utenza percorsi “ottimizzati” di orientamento e ri-orientamento scolastico”; dall’a.s. 2014/15
l’esistenza di un dialogo tra istituti sarà fondamentale anche per quanto concerne la fase dell’orientamento dal
momento che il Centro per l’Impiego cambierà formula di accompagnamento alle scuole riducendo in maniera
consistente le ore di intervento.
(prof. Cavallaro) in merito all’azione di organizzazione/ accompagnamento – rete: occorre individuare un “gruppo di regia” che lavori
in modo mirato. Le singole scuole potrebbero individuare 1-2 referenti per la rete (preferibilmente non coincidenti con
il DS stesso).
(DS Bottiroli) sarebbe opportuno individuare due nuclei: uno direttivo ed uno di progetto; è necessario infatti che si
coordini il lavoro in piccolo gruppo e che venga seguito il lavoro per l’a.s. 2014/15 da un gruppo più ampio.
(DS Colombero) in merito alle attività di rete preliminari: la rete deve prendere le mosse da obiettivi concreti, significativi e
misurabili. L’inizio potrebbe esser la condivisione di quanto fatto in alcune scuole, ad esempio:
o ricerca – azione sulla realizzazione di un curricolo verticale (IC Centallo - Villafalletto)
o sperimentazione di didattica per competenze e verifica delle stesse attraverso prove esperte (IIS
Umberto I)
o sperimentazione di alternanza scuola – lavoro (come pratica didattica) (IIS Denina – Pellico)
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(DS Martini) in merito alle attività di rete preliminari: la perplessità è come inserire questa intenzione progettuale nell’esistente.
Occorrerà ripensare al lavoro svolto e curvarlo in modo da poterlo far dialogare con le proposte nate in rete.
(DS Bottiroli) in merito al dialogo fra realtà diverse: sarebbe efficace poter disporre di una piattaforma per la condivisione,
quantomeno, del materiale e delle news.
(Prof. Cavallaro) in merito al dialogo fra realtà diverse: per il momento si utilizzerà il già collaudato canale mail. Il verbale della
seduta odierna e la Bozza n. 2 saranno inviati ai DS e agli Ed. Prof.li e resteranno a loro disposizione per la
diffusione.
Il DS Bottiroli suggerisce e invita i convenuti a considerare l’ Istituto “Umberto I” quale istituto capofila della rete.
Per la firma del protocollo sarà individuata una rosa di date (ultima settimana maggio, prima di giugno, prima di
luglio) entro le quali indicare quella più favorevole.
Si ringraziano i convenuti e si dichiara tolta la seduta alle ore 17.30.
Della seduta odierna è redatto il presente verbale che consta di n. 3 pagine progressivamente numerate.
Verzuolo, li 15 Maggio 2014
Il Segretario prof. Annamaria Garnero
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