“Un calcio per ricominciare…”
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“Un calcio per ricominciare…”
Giochi di strada I GIOCHI DI STRADA alla 66° ED. del Gran Premio Liberazione di ciclismo. Il 25 Aprile Al Villaggio Ospitalità a Caracalla dalle 10.00 alle 13.00 Una gara storica, la cui prima edizione risale al 25 aprile del 1946 quando per le strade della città c’erano 50 mila persone ad assistere. “Paese che Vai Giochi che Trovi” è un progetto che vuole riportare all’attenzione della Società il valore degli antichi giochi di Strada, che altrimenti verrebbero dimenticati con la memoria degli anziani. La prof.ssa Dora Cirulli, ricercatrice Universitaria Corso di Laurea di Scienze Motorie alla Facoltà di Medicina di Tor Vergata e Docente a Contratto allo IUSM con l’Associazione Sportiva Dilettantistica GIOCHI DI STRADA in Roma di cui è Presidente, è da sempre impegnata nella ricerca e riscoperta di Giochi Antichi di Strada, giochi che ormai sono caduti completamente in disuso perché le strade, intasate dal traffico, hanno perso l’antico significato di luoghi di divertimenti per diventare occasione costante di pericolo. Per tradizione si intende l’insieme dei valori spirituali, usanze e costumi che si tramandano nel tempo e caratterizzano ed identificano l’essenza di un popolo che abita in una parte del mondo. Quando si parla di giochi, musica, dialetti e ricette tradizionali fa giustamente riferimento ad attività che provengono da queste antiche culture, in cui questi giochi hanno avuto sviluppi anche molto diversi tra loro. Il gioco visto in chiave positiva è una pausa dai doveri quotidiani, ci si rilassa per vivere un sogno per poi tornare alla realtà quotidiana. Il rischio è quando il gioco è permanente e quindi diventa una malattia. Qual’è il limite per il gioco che da ricreativo passa a patologico. : mediante il gioco le persone le persone si avvicinano…., ovviamente il gioco ha un limite, dal ludico non si deve passare al patologico (giochi di Azzardo). Il progetto nasce con l’intento di favorire la socializzazione dei ragazzi e anche l’integrazione di quelli con disabilità attraverso i GIOCHI di STRADA che con le loro regole hanno sempre sviluppato e sviluppano forme di comunicazione verbali e non verbali, manualità e operatività, collaborazione e solidarietà. La conoscenza dei giochi tradizionali di strada, delle filastrocche e dei racconti delle tradizioni popolari consentiranno agli studenti di ogni ordine e grado delle scuole di sviluppare un maggiore controllo del territorio, prevenendo anche i fenomeni di microcriminalità e bullismo e con l’intento di promuovere un rapporto positivo, un segnale forte, un messaggio di ottimismo, ovvero che anche il Ministero dell’Istruzione guarda con simpatia alle attività di gioco che hanno creato la giusta premessa per lo sport spettacolo e continuano a mantenere salde le loro radici nel presente, forti della loro straordinaria funzione di aggregazione sociale e promozione di valori etici irrinunciabili. Sede Legale:Via Calliope,23 00133 Roma tel. 06.2014138-338.9242503-334.3614005 sito: www.giochidistrada.it e-mail: [email protected] Ufficio Stampa:tel. 334.3614005 e-mail: [email protected] Giochi di strada Nel recupero degli antichi giochi di strada dei nostri nonni, vedo una finalità importantissima, quella di far conoscere alle nuove generazioni un modo di stare insieme diverso da quello del loro vivere attuale, più dinamico, a contatto più diretto con l’ambiente e con la natura stessa. Quali sono, dunque, questi GIOCHI di STRADA che si contrappongono ai nobili e seriosi giochi di salotto, Le Loro Maestà Bridge e Scacchi? Sono giochi espressione del clima gioioso che si accompagna alla festa, quelli che esprimono un forte senso di appartenenza e di identificazione con abitudini, luoghi e ricorrenze delle nostre popolazioni. Sono giochi di tradizione delle varie città e dei vari paesi, non solo italiani, ma anche europei, riferibili a particolari eventi o feste locali, correlati alla tipicità del cibo ed alle modalità di vita. Sono giochi dei tempi in cui le campagne, non ancora sostituite da nuove case, erano feste di lavoro e di benessere, nelle città e nei paesi esistevano rapporti di buon vicinato e le persone si davano la mano, esisteva il cicaleccio sui pianerottoli, mentre oggi, prima di uscire, si guarda attraverso lo spioncino per essere certi di non incontrare alcuno, pochi erano i fortunati ad avere il telefono, e-mail e telefonini non erano presenti neppure nell’immaginazione di scienziati, erano tempi scanditi dalla familiarità e non dalla globalizzazione. Tra i meno giovani chi non ricorda il battimuro (lancio di monetine o di tappi metallici di bottiglie contro un muro, vince che arriva più vicino), la nizza (con un bastone si colpisce un pezzo di legno cilindrico di pochi centimetri affusolato alle estremità, vince chi lo lancia più lontano), la morra cinese (carta-sasso-forbice, la forbice taglia la carta e vince, il sasso rompe la forbice e vince, la carta nasconde il sasso il vince), lo schiaffo del soldato (uno con un braccio sotto l’ascella e la mano distesa sopra la spalla, tutti gli altri pronti a sganciare lo schiaffo, il malcapitato rimane sotto mazzuola sino a che non ne individua l’autore - famosa la scena nel film “Avanti, c’è posto” degli Anni Quaranta con Aldo Fabrizi), campana, corda, aquilone, biglie, nascondino (in quale paese del mondo non si usa?), guardie e ladri, mercato delle bambole, fionda e chi più ne ha, più ne metta. Erano giochi che tutti potevano svolgere, semplicemente ripetibili, di gruppo o individuali, che aggregavano e divertivano, giochi privi di trucchi. Ecco, la parola trucco evoca in antinomia i principi della correttezza. Io invito tutti i sindaci e assessori allo sport e agli anziani di Inviare all’associazione giochi di Strada i giochi che facevano loro da bambini - le ricette tradizionali eccc…all’indirizzo [email protected] - www.giochidistrada.it Sede Legale:Via Calliope,23 00133 Roma tel. 06.2014138-338.9242503-334.3614005 sito: www.giochidistrada.it e-mail: [email protected] Ufficio Stampa:tel. 334.3614005 e-mail: [email protected]