MJC Vecchia Lione
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MJC Vecchia Lione
\Ç7 r-p-^Tf ! £,í r ^L__ rETTF^ElFÇ . ... I NB8IA 8. PELLEGRINO U pnrganto piü econômico r-»»»nfnn)CA MUNICIPAL <*^ln'r^-*J% */PASOlJtNO COLONiAlã /M a\' £'*/ l'.nil i'.r " Iiim / t. ¦ . . I _V /CUIKLOMO PAROU? COMSULTC AUSA. v{H »M0lUT*W#r •«¦¦•• 7 NMN* <?/ ' api 11 _y^^_r_ •Pi tb #¦ Anno XXIX « Num. 1.314 - S. Paolo, 27 Luglio 1935 - Uffici: Rua José Bonifácio, 110-2." Sobreloja Spezza la catena che ti fa schiavo! "V _¦ _ ^^ L<^ fe_ _^H_v J^^^^^L _¦ y ^__i I AmmW1 ______ ¦fl ** _! ¦/ _¦/ i^___ I __l __à H^IV ¦ % _Ê m W VL^V B H feí ^""^~————_._——. _P^^_I ¦ .r ^^^^^m IrwVli- / sorteggi si realizzano mensilmente per mezzo delia Lotteria Federale. I migliori piani (dia portata di tutti. Non pagare piú affitto, poichè con 5$000 - 1Õ$000 e 208000 puoi ottenere la tua casa própria! EMPREZA CONSTRUCTORA UNIVERSAL LTDA. Matrice: Rua Libero Ba daró, 46-A { i Casella Postale Agenzie 2999 — São ín tutte Paulo le c i 11 á dei Brasile ?^"í ^Ü - ¦ M-iihiríiiiirMill & i^M :-¦':':k--,: ¦ ¦. -_.-?.-....„¦¦„.... .: .. . ... ).;¦<-> ¦________ ¦¦•^¦¦¦•-, - ¦ .V k W- 1í¦ y . • Ia p cigina scema piú CONSTATAZIONE OCULARE ',,,-,,,,,. ..,., 4...,..,../., f^lSll - 1 "*' "'— "¦ .01™' ,*T———Iflm Sía-** % ¦ m ti I l^^^t* k4L*4^HiJ/ Umm ^^C^^^^^Ê^w Vi *m *** \ II *^^ .-***> "W&^> ~ *^S^átíl^P *- Eccoti qua! Non rientri mai alTora giusta: ieri sei rincasato stamani mattina,« oggi, se non vengo a pigliarti, L'AMICO: — Ti Jagni di tua moglie, ma devi riconotu torni a casa domani! scere ohe in fondo é molto buona. 'i * j. UN CAGNOLINO E' DAVVERO QUANDO UN CAGNOLINO MODELLO li ¦' ¦ DAL " DOTTORE VERSO IL DISARMO BV '¦ w h I ^iV^^VVA^ \ V' An\mmmmmWW 1\\ Ww §^§^H WM I WM Mmmm ^H 'SimlÊf I:-' Dottore, ma .perché debbo pagare prima di spogliarmi? Perché altrimenti va a finire che pago io. H ~ E lei «h* cosa fa? Cosa vuole... ? xí Í^ÍS?TITORE: - Mio marito mi ha mandato «$tmW®£ fondere...! qui per f armi PfNP^- m^mmmTmmTÍT^^T^^r^ZS^ * mv Prai.. .¦¦: ': >¦:¦ 1-7 iié|1§§ mLm ... » A.';.'!:A'-'."' ¦wflftafógji — ...... ... — ;.._-..«.,. ». ¦;•„ h>|á-*Á>^»M.t^^U.UM^i^J^»ürAiJJ-ejiryJ,i..f .t, A.-,. ¦ ^' ,-, . ^ ¦ 'W.'.v7 iü-;.^*V-yí^i>»i5atel^*3L«mÍBavÍj' '¦-'¦¦''' -'*iÀv' '. J>.'"'" ' - V-i-* >"¦¦'/''..''',¦-., 'V': l______B_V-WPI ! (4*i ' ' ' Ia danza IM» <l'llll ll|>ONiOlo «lida alio sconcio |M*ITllÓ in 1111 MTOlo c«iní niulcouch» sviiza |>igliai-s<',a, I'(>I'Im' illl|NiZ'/.ÍlO buli» frenético come San Vito. .Sr iualiii4'oiii<'li<>, gtúlicíie, d«'1lis<> oKgi intrisiiscono le dolci .Mii.se, senza piú fi.sCiiu', s<'iiza avvenirc, una — TVrsicorc — non vuoi morire. GJ1 cffctti scadouo? l/alloKgio é caro? Lo /io (PItalia non lia «loiMro? Dovrcbbe ntottersi perció Ia jçcnt4i il sai4> l4>Koro «lcl penitente? K' preferibíilo cou csiilianza. scordando i triholi, «larsi alia danza che insegna agü uomini Ia l4>Kft'ei*4>/.y.a: bene impagahih' per chi rapprcz/.a. Anche una povera magra zitella taloi* coiiMidera Ia vita beila, se danza e un giovane maschio Ia illude solleticantiole Ie spalle ilude. Oiialcuno predica: Pumaiiitá uon ha piú un briciolo di scrietá. Suvvia. sinettetela, vecchi catoni, con questo stupide latiientazioni! 10 se a voi Tadipe piú non concede Ia vaga, elástica grazia dei piede, lasciate vivere, bailar, goderc chi ha sani uiuscoli íncmhrn leggere. Io, cbe da secoli, mi gorto il mondo, questo giocattolo grottesco e tondo, insuperabile dal mio cavallo, trovo che in síntesi Ia vita (- un bailo. GUIDO 7/PA/OJíNO COlONiAlL (HAPEO/ COMPOSTO E IMPRESSO NA TYP. NAPOLI — RUA VICTORIA, 93 — TELEPHONE 4-2604 PROPRIETÁRIO CAETANO CRISTALDI RESPONSABILE ANTONINO CARBONARO ANNO XXIX NUMERO 1.314 ABBONAME.NTI: APPKTITOSO, «.nno.. 20$ LU8SORIOSO, .inno.. f.0$ SATTRIACO, anno... 100$ UFFICI: RUA JOSÉ' BONIFÁCIO, 2.n SOBRELQj4\ TEL. 2-6525 S. Paolo, 27 Luglio 1935 110 GRAVATA/ CAGADO/ míjfA^&^T Numero - s. Pntilo §€ãjs em/ rtyê»/èS 200 íris Altri Stati 300 r/Ms %i*moj chdpeaj/otf med/cfâS* allevamenti ragionevoli: i conigli Un seguito ai prodigiosi ragguagli che mi avevario fornito i competenti, decisi, due anni or sono, di dedicarmi alia coniglieultura. Mi avevano detto che j êonigli sono animali di una prolificitá straordinaria, onde mi limitai àlPacqiitisto d'una única coppia, ad evitare che un rapidíssimo moltiplicarsi di quei graziosi rosicanti, non avesse ad arrecare inattese preoecupazioni. Installái Ia coppia in una splendida conigliera, che avevo fatto costruire secondo i piú unoderni dettami delPígiene, ed attesi. Si era ai primi di febbraio. Verso Ia meta di marzo, ia còniglià sd sgravó e mise a] mondo quattro piecoli appena: due maschi e due femniine. Sapevo che una eonigüa puó dare alia luce fin dodici piecoli alia volta, e rimasi perció, alquanto deluso. Attesi ancora. Passo un altro mese e .mezzo, e Ia coniglia< si sgravó ancora di due maschi e due femmine. Dopo altre cinque settimane, Ia conigiiia mi regalo altri quattro .piecoli. Feci i miei caleoli. In cinque mesi, circa. cli allevamento avevo un totale modestíssimo di quattordiei conigli. Quattordici conigli in cinque mesi, mi parve un risultato mísero. Fui per abbandonare Pim presa, gudicandoa molto vaga e niente redditizia. Pensai anche che i miei informatori, avessero esagerató nei loro pronostici. Passo un altro mese e mezzo e ia grossa coniglia, con Ia quale. avevo iniziato Ia nra attivitú di allevatore, partorí altri quattro conigli. Ed anche stavolta furono .due maschi e due femmine. Stavo ancora rammaricandomi delia esiguitá deiila iprole. quando mi venne fatto di constatare che anche le due coniglie, nate dalla prima covata, si erano contemporaneamente sgravate di due femmine e due maschi, ciascuna. Ventisei conigli in tutto: una vera miséria, dopo tanto tempo e tante speranze! II mese appresso Ia coniglia madre mi regalo ancora quattro piecoli; le due coniglie delia prima covata me ne dettero altri quattro ciascuna. ed altri quattro ciascuna le coniglie delia seconda covata. * II mese següente ebbi quattro conigli dalla coniglia madre, otto dalle due coniglie delia prima covata, otto dalle due delia seconda, ed otto dalle due delia terza. E furono settantaquattro conigli. Ma il mese che segui avvenne Pimprevedibile. Anche i figli delle due coniglie delia prima covata prolifiearono, e cosi i figli delle coniglie del'1'a seconda covata. Dopo quindici giorni an che i figli delia terza eovata ebbero quattro piecoli per ciascuna femimina, onde il numero degli individui, che esprimeró con Ia lettera x, raggiunse questa iper.bolica cifra: x. . . x2... (X2)2. . . E, sostituendo all'x il numero 74, cli due mesi prima: Conigli 742 — conig:ü 5476. Conigli 574G2 — conigli 29.9S6.37li. E, infine, 1'anno següente, questi conigli, continuando a moltiplicarsi ed a ntaioltiiplicarsi, '\ risultato approssimativo fu: Conigli 29.9-86.5762 — = conigli 899.194.734.203.776. E che questa cifra fosse anche un po' al clisotto de!' vero, me lo provo a sufficienza il fatto che, non solo sul mio modesto pezzo di terra, i conigli pullulavano, vivendo a strati sovrapposti. ma lo stesso fátto si verificava nelle pro•prietà dei vioini, per uno spazio di ipiú miglia quadrate. Io trovavo conigli in ogni angolo. Conigli nelie pantofole; conigli nei pantaloni, conigli deutro il cappeilo. Conõgli nel letto, conigli sotto i paioli, conigli nella teiera. nelle scatolette dei lúcido, nei sigari e nelle boccette d'Iodosan. ;Ed ogni g'orno il numero dei rosicanti aumontava: sul piano di conigli a piú strati sovrapposti, cominciarono a delinearsi de le collinette, che presto assunsero proporzioni spettacolose, coprirono gli alberi e tolsero ogni visuale alle case. Fu allora che, inorridito, fu.ggiii, da quel luogo, calpestando per sette giorni falangi di conig'i in mareia e lottando come un gladiatore per seavaleare massieci parapetti e ibarriefe altissime di conigli. . . MÍOUEL PINONI il côniglicultoro seatamaechia HISSI sci'is.s« T" ¦ ¦¦ ,^7 ,.7:üJm liro «,•¦• y i u T__T VIGNOLI ÓTICA DE PRECISÃO OCuuOS 0'NCEMEZ DÇ ü.VIGNOLI OTOMETPiSTA B«ASik RUA UBJADARQff * * # II I; O. N. D. (Come é giá stato annunciato, il prossimo spettacolo dei la Sezione Filodramimatica dell'0. «N. D., sara dato fra ibreve con "La figlia di Iorio", «celebre tragédia di G. D'An«nunzio, delia quale sara inter.prete la signora Itália Ailmirante ManEini. Per dette recite, la ricevu- CLUB ITÁLICO . Per domani será — 28 corrente — la Direzione dei Oluo Itálico ha indetto un tratteniimento ifamiliar«e che si svolgerá nei saloni dei Palaz • zo TeçaiiKhba. II «bailo avrá inizio alle 20.30 e si protrarrá sino alle ore 24,30. -Abito da passeggio. * LUI: — Che «riu allegra <• gtoviale clie hai ogfgi! LEI: — Certamente. Ho In comi nel ato a fumare Io deli', «iosc signrctte "Pioneiros" dcHla Ci». Nacional de Fumos e Ci. garrou. * COMPLEANNI Ha compiujto un altro anno di vita — XesteggiatASsiimo Idai suoi parenti ed amici — 1'egregio giovan«2 professio-lista Giulio Capua, ingegnere civile e sócio «delia Ditta Capua e Capua di questa cittá. 'HA * *' * Ha íesteggiato il suo compleanino il robusto Vincenzino, figlio dei sig. Anturo A«mato, Direttore Sociale d«el "Palestra Itália" e delia signora Aida Cenaimo Amato. * # * Ieri, con uma riunione a SANT'ANIVA La Compagnia direita dal M." Pancani. ha ofiferto una novitá assolutai: itrattasi delia canzone inscenata di G. Castellano, "Duie Paravise". II lavoro con la bellezza del.L'originale, circondato da episorii ora drammatici ora* comici e con una musica deliziosa, ha conquistato l'attenzione dei Puiditorio. Ne] disimpegno dei lavoro, che é stato attraente, si sono distinti Mafalda Vitelli, Oreste Trucchi, G. Castellano, A. Furlai, Dedé Mercedes, Renato Tignani e G. Fiorini. Era la serata d'onore delia simpática Mafalda ViteMi, che Ha festeggiato il suo com.plearJno la gentile signorina Romilda Mondinli, figlia dei cav. Attilio Mondini, dei1'alto commercio di questa piazza. mi W u r d II ta delia Sezione Culturale, «njecessaria «per ri-tirare il bi glietto d'imvi|to che «dá diritto alFhigresso al Teatro, costerá 2$5GQ. Questo lieve aumento si é reso necessário per le fortissinie spese che 1'Ente deve sostenere per aillíesítirè con la scrupolosa cura ohe «ormai caratterizza FO. N. D., questo grandioso sipstr.-.acolo. * * * »>.' MÜSE ITAL1CHE Questa será, e domani sera, alle ore 21 precise, al Teatro Municipale, saranno dati «due spe«ttaooli con la rappresentazione -delia brillainte e vivace comme-dia di Dario Niccodeimi: "Acidalia". Le -parti sono assegnlate come segue: "Filippo Carmi", Guido Bussi; "Bice", Tina Capriolo; "Oarla Carmi", Li- e CONFIDENZE fa- MARGUITAS "1 1 1 * * Per questo «bailo la Direzione non- distribuisoe inivití spe-. ciali. II cia 'Mattalia; "Anna", Marghit Vergani; "Giulia", Al"Tito Rosda Boschini; so", Nino Boschini; "Ersi lio Gioia", Felice Cavalli "Marco", lAramils Delia Torre; "Domenico \ Luigi Sgueglia. Lo scenario é stato espressamente eseguito per questo lavoro, dallo sce-nografo Ro«molo Lomibardi. * mo O spettacolo CIRCOLO ITALIANO La Dlr-ezior.3 dei Circolo Italtano invita i signori sool ad intervenire con. le risps-ttive 'fa«miglie al bailo che avra luogo, questa será 27 cor renite, nei saloni delia sette sociale. Le danze avranno inizio alle orf> 21. Sucnerá U Jazz di Otto Wey. un.co .",.. 1 fuo ri Br* <¦? extra SOO migliare, i parenti e gli amic* hanno festeggiato il compleanno delia signora D. «Anna Lucchini. Felicitazioini. * -xNOZZE l)'ORO Hanno festeggiato l'a!itro ieri il loro 50." anniversario di matrimônio il sig. Salvatore Parigi, industriale in questa capitale e la distinta signora Giovanna G. Parigi, iresidenti a ruia Augusta, 9. Auguri. * * DALI/ITA1/1A E' arrivato ieri a iR-'o con Ia motonave "Ne-ptuniaM il carissi.mo amico Giovanni iLorenzini, direttore dei Laboratorio Italiano B'ochimico. Al nostro illustre connazionale il benvenuto dei "Pasqui- no"„ ikOO-!:,,d: * * * ¦¦—¦ ¦¦ _g| ¦ '. 5 ^ I ad Un pubblico scelto e numeroso é accorso ad assistere al la festa artística dei bravissimo Maestro Armando Belardí. L'orchestra ha eseguito con rara abiJitá ia sinfonia dei • Volete dloerlre h^ne ? B_r réis c stata fe«teggiatissima ogni atto. 1'opera di Werber, "Eurgante", diretta dal festeggiato che ha riscosso applausi ca'«orosi. Purê un successo ha ottenuto 1'operetta "Frasquita", le cui parti sono state bene difese dai pr.^cipali arti&ti. Questa se'-a "La Principéssa delle Czardaa". m. I.. RAlCSO ¦• . FORMüLAi Pupnlaa . DinstuNe Subnltrato de blamuto Carbonato de ma«:ne«ia Biearbonalo de aodio Kü-eaola de meata q.-. Aprovado no D. N. 8. _». lob o IW.o 18 em 8-1.82. —-íliT Banco ítalo BrasileiTo Rua Alvares Penteado, 25 — S. Paulo "Contas Ltdas." massimo Rs. 10:000$000 INTERESSI 5% ANNUI Libretto di cheques ¦ÍJl%- 5> . •f, ¦ 1 1 i 1 o n o n i a 1 TO5a$§p_.iemã i <**_«**T -é Lunedí comincia la nostra ii»' LIQUIDAZ I ONE ANNUALE Sono giá molti anni che la nostra casa, seguendo la sua iradizione, distingue, una volta per anno, la sua clientela, durante un breve período di tempo, con vantaggi incomparabili negli artieoii dei suoi grandi assortimenti. Oggigiorno • in cui nuove direttive economiche sono tracciate nel commercio, la nostra casa, accompagnando queste evoluzioni, cifre, nella liquida zione di q!uest'anno, riduzioni mai viste in artieoii di qualitá. m Quasi tutto nostro stock é stato rimarcato CON PREZZl ECCEZIONAI.I SGHAEDLICH, O-BERT & CIA. Rua Direita, 16-18 ^i orti caria , ¦ I discorsi dei giorno. Le cento, cento, cento, conto, e cento disgrnzic. di pifei* nella. . .*• A Parigi duo aviatori, venuti a Hte per antichi rancor!, hanno dovuto lanriarsi rol paracadiite da duemiln metri. Morale: II salto con 1'nstio. s_l>'fV Un giovane armeno non ha csitato a sposare una ottanterine proprietária di estesissimi vigneti. Come: tua per la vite. # * "Partiam, partiam, partiniu!" Ma se non ci sono vapoiv! E' stata sequestratn Ia borsa di Camera — di 45.000 dollari — per essere aggiuntn alia somma che egli deve alia donn» di servizio TCmiliu Tersini. Oggi costa piú la serva che Ia padrona. . # * In Ispagna si pensa alia costruzione di una squadra navale. Difatti sono stati pia ata ti centinaia dl abeti <ihe serviranno per la costruzione delia futura squadra spagnola. Kl--Ps :í,'.' # * Ma il latino é sempre il povero morto straziato spietatamente. Da un quotidiano locale: "Anditur una et altera , paus". . B. Eh, próprio a "paus" dovrebbe esser preso il camefi.ee redattore. lo andrá a far la grande guerra neil'África Or.entale. Io andró a vedei; Ia grande guerra alPOdeon. ííli eroi vanno anche in automòbile. (Purehé non siano Fiat — Xota nostra). * * •. * •* Fin'ora Punico, in Colonia, che ha visto PA f rica Orientale con tutti j suoi fíumi multicolori é stato Castiglioni. Sicuro: ha fatto la carta geográfica in otto colori. * * ¦>• Molto di nuovo nelPAfrica Or.entale. Una delle tante novitá.: Zám Pedri ha praparato tre fionetti caudati, che saranno salvo orrori od einissioni dal M." Salvatore CalÜia. * * flgenzla Peííinali Matrice: S. PAOLO Rua Boa Vista, 5 — Sohrelojo Cx. Postal, 1200 - Te'efono: 2-1456 Pubblicitá in tutti i giornali dei Brasfle Ma pi ove sempre, governo ladro! #• #¦ # Ma voi, patriotti a prova di pioggia, fabbricaniti di ombrelli, perché non offrite i vostri prodotti ai volenterosi partituri? * * Le cento e cento e cento e cento e cento e una alia quinta potenza fra le bazzccolt; ferrugginose: Ua pace. * * . * La pace! Chi era costei? * * lie cento e cento, idem come sopra. "Toque o bond, menino"! FHIale: SANTOS Praça da Repnbllea. 60 Cz. Poatal, 784 - Telef. Cent. 1739 Abbonamenti DISEGNI É "CLIGTaàè" t»-i'W AALBERTO BOMFIGLIOLI L CO Rua S. Bento, 5-Sb. Tel. 2-1255 Casella Postale, 2135 S. PAOLO "'<>t!í\ SVINCOLI DOGANALI CONDIZIONI VÀNTAjGGIOSE — SERVIZI RAPIDI E PEREEZIONATI. ——— Provate la nostra organizzazione ¦ 5 >:¦ *W* - / i .-.. . \ v > V.-. :,<ÉS w i 1 u non coMiNOiARÉ m Come, lei è stata a Roma (> non ha visitato I mn«ei dl pittura? No. ne ho fatto a mèrio, Capirà. lio le mie rlue figUnolo cho dipingono anche loro! •:<• -x- . VI.li.S_ ¦ Mi in ha cara. iprudenza, che cl vuole piú attenzione a scampar cia un^afíezione; che a scam-par da ivnMnfluenzii. -x- * -xPICCOLA POSTA |»ER PERSONE COLTJi) Mussnia 8tudio.su, -— L'U30 di mettere 1'allorp con i fes itell'1 ci viene dall'ant'içiiit'fi greca e romana: fin da allora dove era fegato, era àlloro: gli uomini cli fegato vénivano ihgíiirianclaiti con la tradizionale froncla di quella pianta. la quale d'altra parte era adottata nel rito ero!co per ii suo stare spesso. con lo spiedo, sulla linea dei fuoco. n n la valigia delle indíe Cerebral] coloniali. •:. I- yy ' . Secondo período. I due giovanl se ne stanno vlclni,, aí, ma compostl. Sono fldanzatj. Terzo iperlodò. Sedutl, silenziosi, non s] pigiano, non si accostano. Sono éposati, Morale — Tutli i giorni. sulló stesso bond, vi trovate la niedcsiina compagna? Sp ••• satela: é 1'unico mezzo por viaggiare comedi, in larghezza o In liinghezza cli comodita. ? ?-* OüRIOSÍtA' La pesca delia razza si compie nelle acque dei Raltico in maniera molto pittoresca e sentimentale. La razza. come Ha chiunquo la conosce, sia lcssa che nel tegame é oi temperamento tenero e aftettlvo: perdó il pesca toro approfilla dei suo stnto d'animo per mette rs 1 in maré di notte. con una buona provvista di razzi variamente colorati per i dlyersl gusti. Egli li landa a uno a uno: nel vedere Ü. razzn, la giovirie v'>'za viene amorosamente alia superfície: se essa é minoremne viene alia superfície molto innamorata. vale a dire bell'e cotta; Pacqüa ciei maré salaé giá convenientemente '1 ta; quindi pescátore, racjogliendoa, non ha che da ag•giungerci una piccola dose :!i limone o di maionese. • II mondo dentro la vostra própria casa V^________________ * , i li'OROHCOI'0 (27 ¦ Luglio II Agosto» [I Caiai tore volubllo. amanti dei pinccrl, nel complesHo dl mostra 110 d'e..sere poco serl; ma il giorno che s! spoaaiiH Io coso canihieranno. In tostii a posto niettono G felici saranno. * -x- .<• COLONI IJMI. I hiioni priuclpí il venditor di saio inglese, Romano Barbone tanto avaro di quattrini per quanto prodigo di consigli. perciò non manca, mal di catechizzare un suo nipotino sulPuClitá jol risparmio. Dopo aver ascoltato iria lunga dissertazione in proposito, il hiniiho conclude: Ho capito zio; per nessim motivo nella vita, .i deve spenpéràre !l danaro! Bravo tesoro! Meriti un prêmio! E cosi dicendó Romano Barbone mette la mano In tasca, estrae due testoni, li guarda, poi li rimette dentro o fa una carezza al bambino. "IWI.IMTK" -x- -x- Se hai sognato !e hanane, Gioca il porco, il toro e '1 cane. ¦/.- l/U.TLMA Lógica A. K>: I Ov* -11. "conch itas" Mjc-rro* cl.» moda, próprio» p«_r«_ íjorcjân.A« irril.ida^enclr.i fr«ircov ljjx.oo fcr • ^^-!!^___^_c%______P__k»__D_c^ ______B Un appareccbio che riunisce tutte lc qualitâ potcnzialitá — sonoritá — resistenza é senza dubbio, il Philips 533. Tutti i possessori dei 388 sono propagandisti entusiasti di questa nuova meraviglia che solamente una organizzazione di larga espeorienza e di grandi risorse come la Philips poteva mettere alia sua portata. Chiedete prospetti e informazioni alPAgente Generale (li 7',*. to-, Quanto poi alle beccacce- e ai tordi che anche a quel tempo si alternavano con i fegatelli, avevano pur essi un sigriificato, simboleggiando il coraggio dei padrone di casa nell.'andare a far la spesa. Storico 7451. — si, neir.efcl dei ferro quando pioveva, si -trattava di acqua minerale e 1'aria era satura di ricostittienti. In ogni modo, malgrado la buona salute dei popoli, anche nell'etâ dei ferro esisteva fra essi naturalmente., delia rugg:ne e si ricorreva spesso di comune accordo alle armi, benché non fosse stato ancora inventato il patto Kellogg. ¦ * * * STORIELLA CON MORALE ,S'incontravano ogni giorno, nelle ore di ponta, sul bond n. 3. Primo período. Il giovane opprimeva la povera signorina. Acei-dente alia -mal educazione ed alle ore di ipumta' IP TB ii' lÊãM Rua Senador Queiroz, 78 — C. Postale, 2129 S. PAULO R. Florenicio de Abreu, 20 - sobr. ALFREDO MONTEIRO Direttore-Pr^fessore CORSO GENERALE —- Lunedi, mercoledí e venerdí. Dalle 20 alle 24. CORSO GENERALE — Martedí, giovedí e sabato. Dalle 20 alle 24. Lezioni particolari ogni giorno — Corso completo in 10 lezioni. Ginnastica per prucrizione medica, aliaria libera. fomniinile Lu moglie de! Cav. Pizzicottaro rimprovera sovente suo marito di scupare troppo danaro in cose inutili. Ma no. cara! Dimmi quand'é che ho sciupato danaro, avanti! Per esempio. . . per esempio... ,]a cinque anni «tiii pagando Tas.scurazione contro grincendi. . . Fosse servita una volta a qualche cosa! Paulo P. Olien ACOADEMIA PAULISTA DE DANSASl -x- 'mm^iy^' (__^.»J_—k ^«5»S-BKÇAií «< K\ Completo sortimento de anzoes, varas, Unhas, carretilhas, giradores, chumbadas, iscas artificiaes, lantenias, botes, remos, âncoras. Fratelli Del Guerra R. Florencio de Abreu, 111-119 IMftf. 4-9143 mmB^:^:^,:^;.:y> ¦Áám I a u n n le lucciole dei cinema Dnnque, la mascher.a ehc nel pacifico cinematografo c'indica il posto, si chiama lucciola, con vago termine che siwm lietissimi d'usar ben tosto. a ;* -*, o / Conforme Ü clichê: "COLLKTIO" ri: maglla di lana, nei E regge il nwccolo, quando si stnngòrio le coppie tentre nel buio ambiente, salva chi incéspica, chi fa uma tombola, e i posti regola sapientemente. liscio, \ punto colori: rossò; rosa, náiinoj ca- grigto, bovdeaux e bian 58$ co "IWLKTOT" di magl"a Lucciola! E rápida fa, nelle tenebre, salire e scendere chi viene e va, sbirciando a spizzico qualche pellicola, atta ad accorrere di qua e di lá. di lana, con bottoni di cristalio, da in collezione lor; Poi sogna d'essere magari celebre, Marlene, o Barbara Stanivick o Greta.. E con lo spirito gonfio dHmàgini gira e deambula tranqúilla e lieta. Poi, se nel mórbido qualcuno pizzica, se c'é chi chiacchiera, se c'é chi ingom.bra, sorge autorevole, sospinge, illumina, rimette Vordine nella penombra. $ SWEATERS Lucciola! Ed eccòla con la sua lâmpada giá pronta a prenderei, lesta si la/ncia, in fondo ali'animo nutre ndo un atti mo la spéme solito d'aver la maneia. Ma non é facile ch'uno dcl pubblico abbia gli spiecioli giá pronti in mano, quindi la tácita lucciola accorgesi come spessissimo si spera invano! m a MAPPIN presenta novitá in » • 1 lisci e derni una «in- di co- mo Questi e altri modelli sono esposti nella so- m brelo.ja. MAPPIN STORES II GRAN MONDO « Ahi! Per un lógico fato, le piceole lucciole comode volgono a fine, ca7nbiar si debbono presto con uomini, le donne cedono le lanternlrte, m E avremo bóstrici, forse, o cerámbici? Avremo in seguito dei lÜcciòloni? Saranno ditteri, saranno ortótteri, o tutto un nugolo di calabroni? * ¦ ? ¦•¦ \j Addio, gradevoli lucciole! Al cinema non siete un tipico grande richiamo, ma non vedendovi dovrem rimpiangere la maneia minima ch'or... non vi diamo! AH, TOH MEZZOLI I Í41& «fSlK'.! ;sí ¦ rs. .¦!>;¦ ¦¦ . •¦ <,í-;r ¦ <-v/.:. i ... L. ' \'mm\W^KJ9f'' ****'«>-^^fAÀ "^¦•ylH^Al'^'fS WMMMmA ^Ê H^|^ʦw*»^'^v^^^<«'-'«*^_K's^/'//>*y\'A' [mi ^U mwJ^mt^ 1 liiiífc AaIAÜ?' A. ' ''¦'!/ /5l .JmwOL^mmmmír^^^yí^y~^)' *^'' mm m 'f^ - liwB m\y~^^^^^^^É^^^^^S^^''^9 MT- -lêrj ¦ — .. .e questo é Farm a dio, dove si nascondono abltualmente gli amici di mia moglie quando io arrivo airimprovviso. dsr FERNET-BRANCA Sezione di compra Oro sino a 17$ il grammo Gioie, Orologi, Oro Vecchio, Dentiere, Argento, Monete e cautele dei "Monte de Soccorro". DEL MÔNACO •ii''. — Fisc. Banco do Brasil RUA ALVARES PENTEADO N.° 29 = 3.° andar. Sala 6. RUA SENADOR PAULO EGIDIO N.° 18 — (Esquina José Bonifácio). » ,c !¦:• wÉAl mW'A:i •V ¦; ¦ :iâ ! ». li »Wítt*f- ¦..—r?. u-rm mwrr< ri* 6 1 u Primizie dei nuovo libro di Gabriele D'Annunzio, Príncipe di Monte Nevoso, ex-Coman dante ed attuale suggente alia Poppa della "Puglia", Accademico di Nulla gloriosa Nave Accademia. "Cento e cento cento e e cento di questi giorni. LAbro Segreto di Gabriele D'Annunzio, tentato di morwe d'amor che nullo amato amar perdona". Uultima "façanha" letteraria dei. Poeta Aviere. Grafia sincopata ed elzeviri greco-scismatici. E' useito in tutta Itália, Etiópia compresa, 1'ultimo libro di Gabriele D'Annunz:o, il Poeta Immorta e. tanto s'é mummificato in quel di Gardone, ov'erge turgida e capezzoluta la poppa 1'insomiraergibile gloria della Nave "Puglia". Questo libro autobiográfico, in cui si parla della so.ita gloria dei solito Ciclope, é presentato in magnifica veste tipográfica. 584 pagine, 18 lire rivalutate: regalato' Per chi non lo vuole regalato, ce n'é una edizione d; lire 50, rivalutate. Come i lettori possono agevolmente constatare. Gabriele non aveva próprio nienfaltro da fare, per decidersi a tramandare ai posteri quesfultima goecia di essiecato seme della sua moscia maschilitá. Si noti anche — avendone voglia — che il grande Poeta d'Abruzzo, in un raggiungimento mai visto d'originalitjá stratosferica, quando piantá un punto, lo fa in una maniera cosi provvisoria, che nemmeno si ricorda di erigere una maiuscola súbito dopo. IE' inutile, il Destino di Gabriele é proprio quello di «plantaria sempre a meta — anzi, di non piantarla mai. A noi! \ I MIEI DUE PILOTI iFft |;| Í» 1 I I 1I m Padova oggi sembra deserta. il mio dolore sMndurisce, si tempra. il dolore, é ormai ,1'u.riicà cosa che sMndurisce, che si tempra in me. Illesi, e prigionieri. Tonta della prigionia. Ia gloria de.«la morte, ma come diavolo abbiamo fatto ad uscir vivi dalla Cittá Olocausto, se non feriti eravamo, e non vinti, e non prigioni? Caviglia, Cavig.lia! Rivedo 1'occhio felino e la bocca insolente dei soldato Cavigiia, e la marezzatura .dei suoi capelli e la fronte sfrontata della sua sfrontatezza. disse: "Fuiori dalle scatole". Ora io credo che sono tutti morti. se non fossero morti, sarebbero vivi. ed i vivi ricordano. Sono io dannato a so.pravvivere? oh!, no! dannati son gli altri a veder mi sopravvivere. Ho chiesto al imio capo di fare una scorreria. «bazzecole. una scorreria cambiaria alia banca dTtalia. fatto. Perché poi dicono: Gabriele é come un dente carato — o s'estirpa o si copre d'ovo? Oro? che farne? Nerissa non vuole oro. ha il viso patético, e gli occhi d'opale. sembra una pittura deila scuo"a mantagnesca. ma a sommo dei peito ha una bellezza ambígua, pirelli? 1 n Xerissa é una Clarissa. •Nerissa, C arissa, andiamo dal fabbro?" "Mr. si!" "Nerissa, il silenzio sof ire come nelle pause delia tragedia, con "Fedra" da .me disegnata prima dei novatore britan no". "Ma sí, Gabrié!" "Eleonora. Ghisola. Ghisola bella. Catarinelia, Catarina." "Ma sí, piantala, Gabrié. non vedi il fabbro? piú non n MAPPA DA ZONA DÈ GUERRA ITALO-ABISSINA dei noto geógrafo Giussppe Castiglione. Si trova In vendita in tutte le banche di giornali e llbrerie. Dello stesso autore: PLANTA DE S. PAULO e MAPPA DO BRASIL. Telef.: 4-2451. Cassa Postale: 901 lo scoeciare. egli finirá per infilarti la spranga tórrida nelroeehio si';perstite." L'occhio "L'occhio superstite. di Gabriele. sai?" "Sí, conosco, so." Le dico: "é di perla." "Che cosa?" Taccio. E' come quando nel Vamore si attende la gioia suprema, il gioioso spasimo. e l'un amante avverte Taltro per insiem gio ire. Aspetta, aspetta. Ma a Nerissa pesa la lunga attesa. "Be', Gabrié. vieni o non vieni?" ¦E come faccio. con un occhio solo? Allora cerco il foro che fece la scheggia di granata. lo trovo. mMnginocchio. ei fieco il dito. e mi viene alia meraoria un versetto dei Cântico dei Cantici. Chissà che cosa, invece, viene alia memória di Clarissa, perché ella sussurri, a me col dito nel foro immerso: "Oh, come sei porco, Gabrié!" Alio: a mi acommiato dalla vita faMace. Lungi, lungi dal!a ferita che sanguina e che pute. questo resíduo di condensate remin'seenze sessulali e il nodulo anadiomenéo che mVcola il candore delia infinita poesia mia. Col buco. "E piantala, Gabrié!" con(Nerissa, la «Clarissa Neelude rissa. E mi rifla una sberla. Meglio una sberla, dei resto, che un salto dalla finestra, come quello che mi fece fare 1'altra Clarissa, la pianista. queste Clarisse sono tutte tórride. Me ne fanno tante, che mi vien voglia di piangere. Ma no. Ma no. Ma no. Al eombattente dagli occh: asciutti non é lecito «piangere. neppure se gli resta un oechio solo? No. Dal momento che a questo mio dilacerato prossimo nemmeno qr.iesto gli é rimasto: un oechio solo «per «piangere. Ma da Quarto si leva ancora il grido di gloria: "E piantala, Gabrié" E' Nerissa. La Ciarisaa Nerissa. Alia faccia dei lazzo! il «Cieco Veggente dettó — a Corrado Blando che sc risse — ne il Vittoriale di Gardone — a la ventunesima primavera — delle radiose giornate — di Maggio. HBBBIBBáBÉBlBÉBBBBBBBBBBBBMBBBBBBiBÉBÉlB, quando chiedete vermouth ¦ \ e § í g e t e / U*z>Cm<&*4: a>" """""""" '"" '"¦" ffinnr u© nn miatf p * n 1 n TUTTO _r_á_^_^_r Ji O Tn í^ Vk II lil t_f £ 1 A <#..,-:# *«*- - RATE ^^^^^^\l 2. AT *+ Sm*//*/J '''.«' il prossimo II prossimo carltatevole é 1'Jgnoto, o gli Ignoti cittadidi, che ti soccorrono quando vai a finire sotto un aui':obusi, e ti accomipagnano al nosoccmio, per farsi mettere il nome sul giornale. * * Aiuta sempre chi ha bisogno. Avrai, é vero, domani, un nemlco di piu' ma avrai, ahche, uno scocciatòre di meno. * * Non é vero che quando tu precipiti, tutti si aífaiwálno per aiutarti a cadere. C'é, anche, qualcuno ohe si limita ad impedirli di rialzarti. * •v * Lo sforzo piu' grande che si .possa richiedere ad un individuo, non é il compimen-to d'una buona azione. !_f il consigliarlo a nascondere di a veria ccmpiuta. * * Dimmi che slgarette fumai, e di quale automobile dispo- L'ottimista, quando cacfde a faccia avanti su di uno sterpo, che gli cavo un occhio, si rialzó. gridando: Che fortuna... Che fortuna che non era forcelluto!. II pessimista, al quale capito 1'identica disavventura, mon! pote, suo malgrado, imitare quel pacioecone deH'ottimista. Perché aveva un oechio solo, e, naturalmente, perdette anche quello. * * L'umanitá é come la molla siganciata d'_ri orologio, che piu" cerchi di serraria nel pugno, è piu' ti sfugge di mano. * * Prima di chiedere iun favore a qualcuno, rifletti come rimarresti se qualcuno ehisdesse lo stesso favore a te. Ció non ti irisegnierá a non chiedere favori. Ti insegnerá a non f arme. Rallégrati sempre, !¦___¦ *^W ¥â a a Y' Wa m _i^B_^________ V^f_^___^iJ__MS__\\\\\\\\ 11 u'i 3 wi ni, e ti diró quali e quanti amiei puoi avere. II prossimo, per avvicinarti con piacere, pretende che la tua compagnia lo allieti. Onde, se tieni molto ad esso, ed hai dei dolori da raccontargli procura sempre di esporglieli in moido brillan)tie e piuttosto umoristico, diversamente rimarrai solo. ,* •M' *¦ —. * * E' inesatto che, per allentanare gli uomini da sé, si defaba a iforza prestar loro dei denaro. "". Un ottimlo sistema é anlche quello di ohiedergiiene con urna certa frequenzai. * * m &&'¦'' t >'¦¦< {:/ »' mmW^ mi. ¦¦¦ I & -í Ch,:Ib;1,ea5?! Domani pagheremo 1'ultima rata alla lev«*.Z vatnce, e il bambmo sara nostro! e con _ O O réis grande sinceritá, con gli amiei che, a un certo momento, trionfano nella vita e negli affari. Pensa che é tutta gente che., da quel momento in poi. non avrá mai piu' íbisognio di te. * * * Non rispondere mai con e sageratá cortesia al saluto che ti viene rívolto per istrada. Pensa che, fra tuitti quelli che ti salutano, puó esservi scimpre colui che avrebbe volentieri ifinto di .nlon averti visto, se il' tempo e le circositanze glieio avessiero consentito. L'orticujlturâ con maniere note fa nascer rape, broecoli e carote e il suo campo di studio piú profondo wfflérwnèi mlettv dei gran mondo. Dott. José Tipaldi MEDICINA E CHIRURGIA IN GENERALE Trattamento specializzato moderno e garantfto deli" fente per vecchie che siano, uloeri varicose, eezemi cancri esterni, ulceri di Bauru, malattie della pelle rralattie venereo-sifiitiche, gonorrea e sue complicazioni Impotenza., — Cons. Rua Xavier de Toledo, 13, sob! lei. 4-1318. Consulte a qualunque ora dei goirno. "1V'"'.'.'-tl'^l Tra gli elementi indispensabili alla vita, c'é 1'acqua. Tra le acque, quella indispensabile ad una ottima digestione é Água Fontalis La piú pura di tutte le acque naturali, e che possiede alte qualitá diuretiche. In "garrafões" e mezzi litri TELEF. 2-5949 SUBSTITUAM VELA JA5UA APtNA* FILTRAHft CÕaC Ò FILTRO x«w & RADIOMINERALIZANTE [ÍTEUlUZÀ-CALCIfíá-ltADIOACTm sem minimamente alterar o gosto, e 5^ torna assimilai/el o cálcio no organismo ¦P 3.PAULO- RUA i. &[NTO 14 1-ANDAR « AI TRE ABRUZZI » I L M I O L I O R P A S T I F I C I O M I G L il © R I GENERI ALIMENTAR! 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Al pubblico raccoman"Xarope São diamo to João" per curare le tossi, .'asma, la grippe, la tosse convulsa, il catar.ro, il raffreddore, la costipazione e tutte le malattie dei petto. i t ta t i' A mulher (jue mais amava eriloqueceu .para a "novella"... Não quero saber mais delia: Não quero saber mais delia! * -x- -:<• Vuol dire che era intelligente. Alia faccia. do lazzo. ri un. S- .;._. .;a ^ç, II quale Gr. Uff. ci racconta questa storia: Un marito che da qualche tempo sospettava delia fedeltá di sua moglie ri entra una sera piú presto dei .solito e riesce, infatti, a sorprendere la sua meta nella galante comdi un giovanotto. pagnia '-— Chi siete, mascálzone?... — chiede furibondo. Sono il signor X Y, solista al teatro delPOpera! — risponde iim.paurito il malcapitato. ODI marito Pafferra per il .bavero delia giiacca, lo scaraventa verso la 'porta e nel dargli una pedata nel j fondo delia schiena esclama: Potete fare il solista fl; h^ ruA t aí". 3. ti-- 1 li! li <àsááÈ>M&à. Q I seioechezzaio colo n i a I e quanto vi paro a" teatro dolPOperá, siete nel vostro diritto: ma in casa mia,|líiiivlco solista sono io! >> * * Mentre questa ce l'ha raccontata 'GrandequelPaltro ibel jpezzo di Uifie ulo che é il Barone Luigi Mediei dei Vascellò Fantasma strozaJno fitori concorso: Uu certo scapoo aveva assunto una nuova governante. Perché badasse alia sua. casa. La prima será. rincasando a mézzanòtte, egli scorse sul comodtno una moneta da un mijrels. La prese, la niiise nella tasca delia g'ac.ca e- non ci penso piú. LMndomani séra. ri entrando a casa. trova al medesimo posto una banconota da dieci mureis. Credencio che la governante 1'abbia trovata per terra, prende e intasca anche quella senza farei caso. Al' 'mattino seguente la donna gli chiede: 11 signore non ha trova•to per caso una moneta da un mllreis e una da dieci sul suo com odi no? Ma si — risponde il padrone. Ah, si, eh?. . . — ribatte ironicamente la governante — Ce le ho messe io per mettere il signore alia prova. Le chiedo cli- regolare imimediát.ámente il mio conto. Non sono disposta a restare un minuto di piú in una casa dove il denaro sparisce in questo modo. * * * .-— Quel Grande Ufficiale Cario Pavesi — contida Pedro Mprgànti al Dott. Manera — quel Grande Ufficiale Cario Pavesi, peró é divertente,! Per questo oggi l'ho invitato a pranzo, e siceome so che é buiongustaio gli iho 'fatto preparare i patti che preferisce: il cervello. . . Ho capito — interrompe fléhwhático ,11 Dott. Manera — Phai preso per il suo debole. O =sb: Cav. Salvatore Pisani si reca a comperare un cane. iScusate, quanto volete per questo cane grosso? Cinquanta mazzoni. E per questo ip:i'ú> piecolo? Cento mazzoni. E per questo piecolissi mo? Trecento mazzoni. E, scusate per farmene andare senza cane, quanto volete? # # * Il Prof. Francesco Piceolo •e il Prof. Luigi Borgogno camininano assieme per piazza da Republica. Vedi quella graziosa signora? — domanda. ad un tratto iPiccolo a Borgogno — E' la filodramatica Yolanda Fronzi. Lo so — risponde Borgogno. — Una iignora vera-' mente .distinta. Eppure, vedi- ieri será abbiamo dor mi to assieme.. . Eh? — fa Borgogno incredulO. Si — conclude Piceolo •— aibbòamo idiòrihíiito assieme •durante la eonferenza dei noatro collega francese. -x- -xDurante la Interessante ora Italiana delia Radio "Record, una graziosa filodramatica co col Comni. lonlale Insiste Rubblani porché le sia concóssp. di cântaro qualGlie cosa al inicrofo.no, Rubblani cho non lia una buona opinione dello corde emetvocali delia supplicante, "vedremo". flebili té doi un quando incomincia a girare disco di Ines Talamo: "Tormento". La supplicante filodramat».ca ascolta un po', sospira o poi dice al Comm. Rubbiani: . — ,'E dire che anchMo ho delle belle note. . . Da pagare? — interroga Rubbiani. piantandola. -x- -xL'av.v. Enzo Santalueia si legna con Ellevú Giovannetti di una sua amica. Ella nonconosce che una sola parola: danaro. A tavola, per ia strada, in vettura, al cinematografo: danaro, danaro. Ma inifinè che cosa ne fa di tutto questo danaro? — domanda Giovannetti. Nòn so diiitelo. perché non glie ne dó mai! -x- * * s Rodolfo Crespi sta II!] Conte per partire. alia volta di Rio, in aeroplano. Giungendo, il matfno, poço prima .di partire ,aH'ufficio, trova il «orvegliante di notte insolitamente pálido e inquieto. Scusate tanto, signor Conte, ma ho il dovere di dirvi una cosa delia suprema im,portanza: so che voi siete superstizioso, e perció non iposso naseondervi nn sogno che ho fatto stanotte. Ho sognato che rapparecehio che dovete prendere voi era caduto al suiolo, avvolto nelle fiam me, e che tutti i passeggeri erano morti. II Conte Crespi non é superstizioso. ma rinunció al propósito di prendere il'aeroplano e stabilí dl ipartire coi1 trenó delia notte. I giornali idél ipomeriggio pubblicavano la notizia delia cacluta delPaiPpa.recchio, che, si incendiava. precipitando, Equipaggio e passeggeri carbonizzati. Chiamato il sorvegliante di notte, il Conte Crespi gli disse: Amico mio, :mi avéte salvato da una catástrofe. Ecco dieci contos per voi. Per il resto, passerete alia cassa, iper•ché da oggi non fate piú parte delia Casa. Sor preso il gua.rdiano replicó: Non capisco: mi date o n dieci contos o mi mottcle alia porta? Perché? Porché un guardlano di - rinoite non deve dormiré Bposp ImplncabiV il Oonte Crospl. -x- -xDopo 1'Éposizione (riuscitissiina) di pittura, il Pririci"a iás" Gino Repo di Gallès, fíte 111', ha deciso dl stampare un romanzo por conto próprio, da Cilipolo; 10 (|uando mi paginara!? — gli ha dòiiiaridatò Cupolo quando ha sentito i suoi propositi editorial!. Io faccio lo scrittore — ha risposto. Re.-tellj —- Mica faccio 1'indovino! •:<• -x- -xAlfredo 'dal'o Nunzi, invoco, per Ipreoccuipazioni distrarsi cho gli dánno le incognite africano, si vuol dare al teatro. Ho in mente — confida a Romeo — ho in niente di scrivere un grandioso dramma in A atti. "Ne liai giá préparato qüalchè cosa? — interroga Romeo. —Si: ho pronti tutti e tro gli intérvalli. -x- -xTutankameu Ramonzoni confida a Wen(;eslaw Goeta Ie difficoltá che s; hanno oggi a dirisere una grande'azienda. Tanto per regolarti — gli dice — imagina che tutte le mattine, quando nil alzo, mi ei vogliono 10 contos. . . E tu non ti alzare — lo esorta Goeta, aiffettuosamente. -x- * -xUna battuta ciniea, un motto alia Chamfort, lo strascrive un noto '•eroniqueur'' parigino. Padre e figlio, appollaiati sugli sgabelli ,di un "bar", osservano le donne e i giovinotti che si espongono alie chiacchiere e ai pettegolezzi, compiacendosi visibilmento delia loro singolare notorietá. Vedi — diceva il vecchio "gentleman" al figlio — c'é una grande differenza fra la tua época e ia mia, nel modo' di comportarsi con le donne: una volta si frequentavano segretamente le donne, nelle case pubbliche. Ora, le si trequenta pubblicamente nelle' case private. . . •x- -x- * Sai — dice 11 Comm. Vecchiotti al Dott. Ferralbino -— Poci ha comprato "II Pasquino". —:., Nooooo. . . iL'ho visto con 1 miei propri oechi, stamattina, pressó un 'giornalaio di Rua Libero Badaró... ICALZATURE SOLO [NAPOLI a u p e z z i Non é .facile stabilire se la grande irrequietezza degli uomini sia un riflesso di quella delia Natura, o se la Natura si sia messa a far la matta, visto che gli uom?ni, da un ^__^r* -__-_-l n o d u z i n 1 § a UMIWUÍU "ir> pezzo in qua, pare ohe abbiano infilato dal di fuori la chiave del manicômio. Ccminciamo col dire che si puó fare a mono di staibilirlo: si campa lo stesso. Ma é un fatto che da varie parti del mondo vengono lagnanze sulla indisciplinatszza delia Natura. Stagioni che anticipano, altre che rotardano .sicciitá inattese. pioggie torrenzlali fuori cal:ndario, ghiacci in zoné tropicali e violette in -Lapponia... in'somma disguidi barometrici e stagtonali su tutta ia linea. ^^\\^Vy/%w ~^_____S* #t&* ^V_^v^___s__fe___!^ ^____.___________^l___l__rnTr____J^ * * _fmJztòX' * _¦ // '•'¦¦'•''¦'•'j^H /^•" ./tf_\f_mmWj^\y\l___\_\ _____*'• /(__¦_»? JUvvv__l l__":*>í_H \) ^E_íy5^ PRENDETE UNA COMPRESSA Dl DALLÂRI Esercita una bene- fica azione alio stomaco, stimola le dei fegato, la stitichezza funzioni cura ..*- e le sue dannose consequenze. Prodotto dei Loboratori Riuniti CALOSI DALLARI In s ^ vandila nell» Dfoghpiii» • For mac ie Cé chi vorrebúe darne !a colpa ai pittori futuristi. Dice: la natura aveva. la Iodevole abitudine, da secoli, di vestirsi di verde tenero e di rosa a primavera, perene saipeva che, a un dato momen••¦ to, capitava il souto pittore col suo cavalletto, accendeva la pipa, e si metteva a dipingere il panorama su cui, per queirepoca, tutti erano d'accordo. Cosi', d'in verno, si copriva del "bianco lenzuolo" percbé lo stesso pititore, accesa la medesima pipa. armato di grani tubetti di biacoa, potesse dare le sue bianene pennellate di prammatica. Ma, dicono, da qualche tempo,, i pittori fanno indiferentemente, nelle stesse stagioni, cieli di cioceolata, mari a scaechi rossi e gialli, tramomti turchini e nevicate verdi: e cosi' la natura, dal canto próprio, se ne stropiecia e fa il cômodo suo Puó essere una spiegazione del fenômeno. 'Ma se é cosi', purtroppo, non c'é rimedio. # a d ,'i ___ mente il freddo per metterci i cappotti e le pellicce? # * No: la cosa non va. II Polo faccia il Polo, TEquatore TEquatore, 1'Inverno 1'Inverno e 1'Estate 1'Estate, da persone per bene, che co- rmrrrn ru*frnfii i_m Certo, la cosa é seccante. specie per le persone amanti delle belle tradizioni, che sono molto di piu' di quel che non si cretia. Quando é maggio, per dirne una, il signor maggliolino, cbe ha perfino un! nome speciale, fatto su misura, ha il dovere di farsi trovare, tirato a spirito come un motoile di mogano, sulla prima f oglia che ineontra. E per San Benedetto, vi pare questo, lasciare tanta brava gente a naso all'aria, per giorni e giorni, senza mai vedere arrivare la rondine sotto il tetto? E in questo mese di Luglio, vi par 'bello aspeittare iniutil- í # noscono i regolamenti. Disciplina, ci vuole, ch'é la sola salute. Non si sono accorti cbe psrfino un pèdone, se vuole attraversare una strada, deve aspettare il momento giusto, che il fanale sia verde? F. RÜBBIANI * eLoniÁDECUBA ci o sü n ca r e ci o zi e o v «a e s o rei do* ciqarro*: 1SO.OO II grillo solitário é disperato: "Dove trovare compagnia?" geme Io gli coyisiglio: — Non sprecare il fiato e salta in testa a Teresina mia! Teresina ch'é frivola e immodesta ha sempre qualche grillo per la testa! — italiani! 7 alle 8 dalle ascoliai e Fora italia n a delia r SABOROSA E SUAVE COMO 0"CHOPP"Í o * e c © r d *v ¦ !&M é_wr '¦•! nn-ii ir , a rj 10 n concorso m K- "Ql'AL'E' I/IMPTRGO, LA PROFESSIONE, A T/ARTE O Dovuto ii dura cd inviolubHe tirantiia dl spazio, il nostro Concorso per due volto consecutIve é stato relcgato in softftta. Conipreridinmo portanto 11 giusto allarme o i'l lcgittimo risent intento dei concorrenti, mu li assim Ha mo che abbúmio protcNtato solennemcnte e abbiamo ottenuto Ia precisa assicurazionc cho mai piú ei verrA usato un simile trattamento. Intanto per forza tli cose dobbiamo prorogare Ia rlraisui:i dei Concorso fino al giorno 10 agosto p. v., nella quale data — giuriumo sulla nostra testa — sara cliiuso irievocaliiiente. Md ora proseguiamo. IL PPNCOR9ISTà í i 106) "L'arte miglior da seegliere Jn questo i>orco mondo, é fare 11 gnbbamondo, facendo il vagahondo." — TONDO TONWW Si vede che siete propnlo pratico! Attento peró alia po» lizia! ... 107) "Poiché mi tocca scegliere una buona professione, io scelgo senza indugio dl fare l'Al Capone." — GANGSTER Capone, in Sicilia, signiifica un gallo evirato. Attenzione dunque! 108) "Impiego? in tutto le circostanzé soltanto Ministro di Finalize! l*rofession? queíla cli medico se non fossi enciclopédico. Arte? Impariumo purê un'arle, ma sol per metterla da parte! Mestier? Se próprio é necessário, far dei mondo 1'impresario!" — CARO GNONÉ Egrégio signore, a nessuno é permesso g.pezzare i propri nomi! Perchè dunque vi siete attentato a farlo? 109) "Un mestiere prediletto? Mangiar, bere e stare a letto. Ma resti inteso, non per malattia, ma per far 1'amore con Lena inia."—KAPUTELLO Signor Saputello, il vostro ritornello non ci fa specie. Consumate .purê tutta Ia vostra lena, a noi non ci fa nessuna pena! 110) II caro mio Anacleto che 6 cti nobil ceto, cosi parlommi un giorno, sul far dei mezzogiorno: Mia dolce e cara Amalia perchè non foi Ia balia? Bisogna pur pensare come fare .per mangiare! Non ç'é pane in eassettone e pur vuote son le coppe! Tira fuori le tne poppe « ed avrem Ia colazione! E per dare ÍI pane a lui II mio latte diedi altrui!" — CATERINA Peccato che fra gli "altrui" non siamo stati compresi anche noi! 111) "Arte piú bella non v'é di queíla di fare il V. E. Ognuno capisce quaPé: Parte di fare sol re." — MUSICO PATRIOTTA Voi per esempio potreste fare il re sol dei trombonü f- i •9 ei ITALIANI, BRASILIANI! Venrndo in Santos con Ia famiglia, e volendo passare qualche giorno in completa tranquifllitá., alloggiatevi nella nuova PENSÃO TOSCANA FAMILIAR AV. BARTHOLOMRU GUSMÃO, 159 ove sarete trattati con tutti i riguardi. Cucina all'italiana e brasiliana esclusivamente famlliare. Panorama meraviglioso. Si vedono entrare e uscire tutti i piroscafi in transito per Santos. Vicinissim0 a Ponta da Praia. Bond alia porta e punto di partenza di areoplani. Diária 1OÇ0G0. Proprietário: PRRI GUGLIELMO. J0IA DO i BRASIL GUSTAVO PEKGOLA À CIA. LTDA. II* MESTIERE CHE PREFERIRESTE AVERE K PRROHÉ" i n 6 Grande assortimento di gioic, orologi, oggetti di irte antica e moderna, articoli per regall. OFFICINA PRÓPRIA PER RIPARAZIONI MASSIMA GARANZIA SANTOS TRAÇA MAUA' Ns. 42-43 112) "Oh che bella professione senza dubbio lia Taccattoiie; ché chiedendo Ia caritá, gabba il mondo o bene sta." — GARHAMOXOO Provate a chiedere a noi. Vedrete quanti ceffoni accatte- vete! £& *_ L 'j íft Mi 113) "Son signorina e a ine non lice, altrimenti farei Ia levatrice. E» questa Ia migliore professione, donde, come, sicché, per cui s'aunienta Ia popolazione u spese altrui!" — VIOLETTA BIAjNOA iSlete nn gelsomino, altro che Violetta! Vi píacerebbe concorrere alia càmpagna demográfica a spese altrui. Egoísta! E perchè non a spese vostre, almeno un poço? 114) "Se sceglier dovessi un bel mestiere farei senza pensarei il pastieciere, ché facendo ogni sorta di pastiecio, mi tiaiiei d'ogni imbróglio e d'ogni impiíccio." VOSSO PAO iSlete voi un pastiecione, che pastieci piú impastieciati vorreste fare? 115) "Vorrei fare il verdiiinaro, ché pur stando sempre al verde, potrei far molto danaro." — PIÜOHIO PAÇOHIO Signor Pacchio, fate purê il ver.duma.ro, ma non venile a sparapicchiopacchiiarvi con noi. PICCOLA POSTA DEL CONCORSO - ecc. — Avete Anita ¦ Italia ¦ Lorinha - Pharol - Duca, tutti Tagione, ma calmatevi perdincibacco! Futurista — Anche voi protestate? Abbiate pazienza, vedrete. Intanto avete tempo per mandare. Brick-Brack - Lulú ecc. — Cestimo. CONCORSO N.° | PASQUINO COLONIALE Sezione Concorsi Rua José Bonifácio, 110 — 2.a Sobreloja S. Paulo La mleterBologia prevede il tempo ed ha strumenti dentro le scarpe con studi arcam che fará domani assai perfezionati degli appassionati. Pui2Ski!lílB ITALIANI, BRASILIANI, Se volete mangiar bene e riposarvi meglio in Santos, ospitatevi al PARQUE S. PAULO, di fronte al maré. Casa esclusivamente famigliare, con cucina di prim»ordine alPItaliana e Brasiliana. TUTTE LE DOMEMlCHE UASAGNE RIFDENE. Garage per automobili — Prezzi modici. Proprietario-Gerente: Luiz Farina Avenida Presidente Wilson, 108 - Tel. 4427 - SANTOS "; }.:KXÜ, ¦^~^~^~^~^~^—^—^~^~^~^~^^^^ m^mmm^mm^^^^^m^m^^^^ ' A a t u i n t o 1 n u a ARTICOLI PER VIAGGIO Conviene a V. 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Oh cara Montesecca, come va,, sta ibene in •na di nati. — zioni). IL DUCA: Ohe ideai salute? •LE CONTESSE, RARONESLA MORTE: — Si'. Erano LA MORTE (posando la E AFFOGNI (quando vedoSE mill'!anni che oi pensava Io falce in anticamera e pulen» il no niuclvo ospite): — Oh vivo un po' troppo ritirata e dosi i metacarpi alio stuoi non md tengo al corrente. Si psrbacco, un principe... Che no): — Non mi laigno, ml figuri araatítengo discretamente idlé- ibrádge che non so giuocare al simpaticone! e. non sono aggiornaIL DUCHINO (ossia il fi e&duta. Peccato soltanito ehe •ta sulla barba di Romano. gliò dei duca, geloso perché sia .un po' magra per la linea vi se élh, di meda. Scusate, disturbo a quesfóra, ma la imezzanoòte é il mio íiive 'o CASE, TERRENI, IPOTECHE clock. Ho ¦ deciso di prender tre giorni di vacanza. _L DUCA: — O bella: e coCORRETOR me fanno in ufficio senza di lei? Praça da Sé. 3 — 1.° piano — Sale 4 - 5 LA MORTE: — Laseian Tel. 2-3245 tutto in arretrato. In questi lavoreró. non in eui giorni nessuno piü' creperà. Pensi la morte in yacanza J. ¦Jkít Zuqiiim ¦iilààÊá vede che il) principe corteggia con suecesso lá sua fidanzata Grazia): — Miserabile! Ma di dove é uscito questo principe dei miei stivali? IL DUCA: — Zitto, per l*a~ mor dei ceio! Quello li' é capace di farti venire il cólera fulminante! E' la Morrtesecca travestita! IL DUCeiNO: — Ma allora iiveliamo a Grazia chi é il principe! GRAZIA: — Me ne stropicoio. Tacete. Meglio un principe morto che un nulíatenente vivo. GLI ASTANTI: — Pare imposipile; Tutte cosi' queste ragazze me_eme! IL PRÍNCIPE (con passione): —Deliziosa fánciulla! Voi, avete tutta ráfte di far resuscitare i deifunti! Finalmente gusto una ragazza in carne e essa! 'Al mio paese atobondano troppo questi ulitlmi indumenti. Volete esser mia moglie? GRAZIA (con letizia biricchina): — Figuratevi. Che impbrtá d'altronde se siete la Mortesecça! Io Vi terró in ordine i microbi, gli aneurismi, gli acidenti e i ferri dei mestiere, tutte le -.miaittne vi spazzoleró 11 manitello, vi riattaccheró le tibie e cosi', da defunti, vivremo allegramente! (Sposano e partono in croeiera per il viaggio di nozze neiraltro mondo)-.~;~ .--•¦ m**% ¦¦ -,,, t •< •¦tf^^it^*^• -j y|*,*^ *»*; T^** _ttT_ ¦»'•'.¦ •' Sus- Í2 r p !!¦¦ im www. ¦ wj— ip"ii ii|i in t a s q u i costrarvi a caccietto... Porcaccia mJseriaccia schifosa! Saro costretto a cacciarvi via! IL FIDO GIOVANNI — Cacciarmi via. Dopo tanni aiitl di fedizio servele... Dopo tanti anni di servizio fedele, volevo dire... Oh, colcnnlppo Filello, questo non me lo aspebtavo davvero... IL COLONNELLO FILIPPO — Non ve lo aspettavate. eh? Ah! ah! Ad ogni modo. vi proibisco di stroppiarmi il nome chiamandcmi il colonirflppo Filello. Vi avró detto mille volte che non chiamo essere vogliato il colonippo Filello! Io sono il Filippello Conippo, avete capito? Ossia, volevo dire il Colipippo Fonello... Mannaggia a voi ;e alle 'vostre papere! Io sono il colonnello Filippo! Avete capito? IL FIDO GIOVANNI —« Sissignore. ydll^TiCO ^ *' í R5 ÔOol ^^ ^^^^^^\^m*************^^^^^^^*^*u'^^^^^m^**^S^^^'^''' ^^^^ te, ah trino . f ! fc* - lf>0 ÇY) tf *;^4£mWJ' I IL CACCIO SERVATO... ACCIDENTI ALLE PAPERiS! IL SERVO CACCIA^ J m 11 I I 1 La scena rappresenta lo studio dei Coloninello Filippo. II simpático ex-ufficiale passeggia su e giu', nervosamente, per la stanza, poi suona il campanello, piu' volte. Fra una suonata e 1'altra fa atti d'impazienza. IL FIDO GIOVANNI (entra e s'inchi'na irispettosamente) — II signor colonnato ha suenello? 9111 LTfT*__Tl IL COLONNELLO FILIPPO — Come? IL FIDO GIOVANNI — II signior suiolonello ha conato? Per Ie trippe di Garfolu'! II signor colonnello ha suonato? IL COLONNELLO FILIPPO Certamente. Sono quattro volte che campo il suonanello. IL FIDO GIOVANNI — II suonanello? IL COLONNELLO FILIPPO Non replicarlo quando parlo! Vi ho detto che sono quattro volte che suono il campanello. Se icontinuate cosi' saro coccietto a castrarvi via... IIL FIDO GIOVANNI (safobalzanido, dolorosamente sorpreso) — Che cosa? IL COLONNELLO FILIPPO — Se continuate cosi' saró casitretto a cocciarvi via... Saro caccietto a costrarvi... ¦¦¦Ill IL COLONNELLO FILIPPO — E allora. chi sono io? IL FIDO GIOVANNI — Siete il colonnlMo Fileppo! IL COLONNELLO FILIPPO — Sono un accispacca che ti dente... ossia... un accidente che ti spacca. brutto schiíoso! Uscite! Uscits! Io vi scapo, caccite? IL FIDO GIOVANNI — Mi scapate? IL COLONNELLO FILIPPO — Io vi scaccio, capite? E non rimettete piu' case nel-; la mia pieda... Accidenti al le papere! Non rimetteite piu' piede nella mia casa. Fuocht> fuochi, vi diró! Fuori, fuori. vi dice! E che siate malederno in etetto... E che siate maledetto in ederno... E chs siate maledetto in eterno! Voi siete mausa delia mia corte! (si colla il strappetto, e si afobone sulla sultratta, per ún attaro di cuocche). TELA LA CALA Un avvoltoio piomba sul piilcino e ne fa un bocçoncino, ma dopo un'ora che Vha trangugiatp, col ventre perf oral o, straluna gli oechi e schiàtta per via che quel pulcino era di latia. Morale: quando cozzo nel solito Arpagone che m'offre i soldi a strozzo io mi f od ero sempre di ba.ndone. I i» a n i ii CIGARROS W o n OROLOGI f TAVOLA Gioie — Bijoutcrie fine — Oggetti per regali VISITATE LA Casa Maseiti NELLE SUE NUOVE INSTALLAZIONI RUA DO SEMINÁRIO, 131-135 (Antica Ladeira Santa Ephigenia) PHONE: 4-2708 PHONE: 4-1017 vostre "alliancas" esclusivaFidanzati, acquistate le "CASA mente nella MASETTI". 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L'attivitá dei malandrini si ispira adesso alia piu' squisita gentilezza, con destrezza e gentilezza. come ci segnala il nostro inviato speciale. gç Piazza do Correio, per radio Prelevato ad una banca circa mezzo milione di lire, la signora Nehlé Troppi in Genua é salita su un tr-anvai delia linea n. 3. Realtá romanzesea: un passeggero ha lasciato il posto alia signora ohe appariva sovraccarica di denaro. Ella ne fu tanto commossa da non avvedersi che il gentiluomo le sottraeva il mezzo milione e ADMINISTRAÇÃO PREDIAL I I âllíA" ¦(A»1* IMPRE5TIMC* SOBRE ALUGUEIS I ^Jvé.GmwlnqcA quindi scendeva dal tranvai, eclissandosi. Via Libero Badarò, per filo. La signora Pescecani si trovava in un bell'irnipiccio. Aveva con sé un milione tondo. ma non gli spicicoli per pagare la corsa in autobus. Avrebbe dovuto scendere. se un compitissimo cavaliere non si fosse offerto a prestarle la tênue somima oocorrente. Non si é perduta, dunque. Ia razza dei gentiluomini! La signora Fescecani é rimasta confusa da tanta galanteria: ed intanto il passeggero le toglieva con la miglior gentilezza possiibile il milione. Un altito gentile che vaiava piu' di um milione! Av. Paulista, via radio. La signora Melania Bonaventura ha smarrito' questa I RUR LI8LR0 BADARÒ.G PHOHE- 2-0<f51- CAIXA POSTAL I7Z6 I fatta oggi neirappartamento della signora Cleofe Ochetti in. Merlotti. I ladri hanno approfittato che in casa si trovava la 'osignora ed alle clock) le han cinque (five no reso visita. La conversazione é stata inuprontaita alla piu' squisita «gentilezza. Alla fine i visitatori se ne sono andati con «un milione e mezzo di gioielli che la signora, con pensiero gentile, aveva dimenticato in anticamera. mane la sua borsetta contenente un milione ohe il marito, signor Bona ventura, le aveva consegnato per pagare il gas. Ma ecco farsele inconltro un uomo a restituirle la iborsetta. Alle manifestazioni Idi gratitudine delia signora, egli si é sohermito. allontanandosi con modéstia. Piu' tardi la signora Bonaventura s'avvede che nella borsetta il miilione era stato abilmente sostitu-to con un pezzo di oartaccia. Ma la polizia ha giá identif icato il iadro gentile: sarebbe certo Barbar i ceia. R. XV de Novembro, notte. Una visita ladresca é stata ^d-j-a-Ml í^fTTffiiiil^illMIÉIIrflhÉ.iililiiiiiT^iiri hiüftíhllH I Dolore di testa*» Denti«Raffreddori~Grippe Guaraina Non deprime il cuore | P u r g o 1e i í e ideale i Lassante e purgativo ¦j_»jjLUJMii-úii*f?"'TirTrM,r",n*in'riiiii'P^i!PM'""tI Utfci |i |i UJ.J 1,11 ML» !I M i mia l'U<c ¦¦¦^yMw fei!!j L^lti-í^*!*.^!.^'', i ¦•!¦; <o'j -; . ,,.TÇ ,y\ < -ik. r.-wr? 1* ¦ !-* . 14 i 1 u 1 n n la grande guerra la decameretta XOVBLlvA QUINTA Mastro Ambrogio «li Pinz/.i Wtra. Ia moglie sbrprendendo con ii n uomo che ella suo fr.ifpllò proclama, ingegnoHaiucnte quello NiiiaHcbera, ina ras* s-icnrato, con quella in pace toiiiasi. Mastro Ambrogio di Pia:«a Votra, assai delia fedeltá cli sua moglie dubitoso, alle poste misesi.. Ia quale, standosi una será con un -giovane, di crespi capelli et di nerissi;no colorito, fu. dal marito sorpiesa. Conturbatasi la donna, aitro dire non seppe che: "Trattieni il tuo furore, o Amb«ogio, ehe non mio amante questo ornato giovane igli é, bàusi mio fratello!" Per cui, bon conoscendo Mastro Ambrogio essere la -donna di schietto e.eppo am.brosiano, al giovr.no rivolto. disse: "Di grazia, di' ti! Miiano'". 'E quegli presto: "Melano!". Onde da ció riconoscinto per ciciliano, 1'arma puntó sul"a donna gridando: — Mettiamoci d'accor,do, o fenimina, che tu rju: soltanto tuo cugino 'pvoclami costui, o cli'io qui vendico il mio onore! Al clie ratta consentendo la mogliei in paço ot amore tornaronsi. Oggi, dopo piu' di 20 anni, sono divulga-tl i preziosi docuaneniti cinematografici presi «durante la lotta sangaiinosa dal 1914 al 1918, e ene eTano tenuti chiusi negli archivi secreti miUitarl delle nazioni belligeranti'. "Pox Film Corporation" — anarca delle grandi re&lizzazioni — acquistó dalle ipoben ze\. per somane favolose, tutti i diritti di puibblicazione per questi idooumenti, e icondusse a felice compimiento un'o ¦ pera gigantesca dei cinema moderno. Dopo una notevole edizione foitografica delia guerra, origanizzata da Laurero Stallings, abbiamo 400.000 piiedi di pellicola, in cui sono riiprodotte 1.132 scene, che illustrano la catástrofe delia guerra anondiale. Lunedi' pròssimo, 29, nella Sala Rossa deilTOdeon, S. Paolo vedrá per la prim-a volta il maggior documento storico cinematográfico. DAL 1907 LO Xarope de Limão bravo e BROMOFORMIO delia E' il rimedio di fiducia contro la DIFPIDATE DELLE IMITAZIONI In tutte le Drogherie, Farmacie e nella Drogheria Americana Rua S. 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CttOViANNETTI — 1' nostro comune prec.laro collega, o doutor Ermanno Borla, ex-capitão tenente di tunteria. ci ha reparto requisizioni, scritto una lettera di protesta, nella quale ci dimostra, quattro e quattr'otto, che egli, cotra me "otário", stando qui "Panoi, nella redazione dei squino", si trova in buona compagnia. Bisogmvebbe che lei spiegasse a Sir Ermanno, •'anche" che il 'atto di essere noi degli "otários" non altera assolutamente la .sua posizione di confesso campione assoluto di tutti i fessi d-ámbo i coagi mÁRTUSCELI/I - 500. PICCOLO LIMONE — Dopo profondi studi sulla ragione che potevano avere que' lori a sbandarsi per le vie cit tadine, un nostro amico é arrivato alia segmente conclusione: i tori sono andati dietro alle troppe -vaeche che oi sonc in giro. SANTÍSTA — Si risente parlare di una Contea santista. Ne sa niente. lei? CAV. cmocio DE VIVO — Infatti, ahbiamo ssntito dire per fondaranche noi che sta "Casa dos 28 nuova si una Sinisgalli, sarebbe: La ditta Tommasini & Cia. Quello che non riu8ciamo ad individuare, "Cia." Sinisgalli e peró, é lia Tommasini, stanno bene. Anzi, sem-btrgano fatti próprio "Cia."? Puno per 1'altro. Ma la Chi é che «puó sentirsi M covaggio necessário a mettersi "valentões"? tra quei due PABBRO — Non é vero che il metallurgico Martin si sia messo a fare anche il poliastraro. Anzi. egli 6 contrario atta pollicultura. INPUSTRIALE — Che cplpa ne abbiamo noi se la Fiat e TOlivetti sono state affidate alia piramidale incompetenza dii quei quattro fresco ni? * DEDE' MERCEDES — La vispa Teresa". ENZO ESPOSITO — Siviglia dei miei amori". "La MAFALDA". VITKLLI — Sereníssima al» 15 n <~© Posta MA KIO MARIO MARIO MARIO MARIO — Fiori d'a)ancio". ~~ BALDO INiNOCENZl "L!eto ritorno". SCH1IONE —- Per dire la verità, Pel mo coloniale é ani ora in attesa deila prima testa che lo riporti in pátria. Speriamo bene di non trovarceio ancora tva i piedi dopo la fine delle piogge. BRUNELLA — Oppure un t(!ina romanesco: ";E se' la piahtássimò?". - Una vo' ÇRAVÀTTARO Ja co&tituita la società tra o doutor Gianni Minervino ed ii Grande Uff. Luigi Mediei de.! Vascello Fantasma — quelio andrá a dirigere la Casa de Penhores cli Ladeira Dr. Fal- cão, ed il Bpr-one andrá a dirigerè la "Casa de Penhores" dl Rua Boa Vista. APRETRABAGLISTÀ — ii Comm. (e non Cav.) Antonino Cuoco, sempro latPante OSSERVATORE — Tutankamen, nella settimana, ha clargito piú di 22 contos di bereficenza. MUSO — J/altra será ab'•iamo v'sto. cosi, di straforo, n un posto che non conviene precisare. il confettaro pian gere come . n vitülo. Povero confettaro. _estin.it o a far d° capro... pngatorio per tutta la vita. lui cbe ci tiene tanto :, non faro lt. fii.gura dei coronel. "NoSIGNORINA — Bella, Prof. Dr. Alessandro Donati ANALISI CUNICHE Piazza Princeza Isabel, lb (giá Largo Guayanaxes) Telefono: 5-3112 — Dalle ore 1 4alie 18 ^^H ÀRTICOLI FOTOCRAFICI ^^M/ — Del r> sto, il fregnacclaro Cárlo Pa'vai, Granda Ufficiale delia Corona d'It.tlia e dei chiac, hieroni a v.invera. non é la , rima volta che s'. ritratta ver^ognosamenle. Un conte co.or.iale, a suo tempo ebbe la prova delia vlgliaccheria dol :etaio!o. qu.tndo, chiamatolo ulla presenza dii iín estinto pvrarca lo invitó a fare i conti (lella «ua s-L-rarippnte chiacr-hiera. 11 s?taiolo se la fe"? ?otto con ta r abb >ndanza che ;; conte nc ü veramente im pietositj E o perdonó. Qua'iia gente noi persona, a qu»-ato inctirab. p festo. CONNAZnXAI I — Romaii e liguri, ¦''.-neti brasilischi e piemontcoi sicu'i e lombarai, sarrU « roma^nali, tripolíni e napoletani, corsi, dalmati e nizzardi, valdostani e abruz zesii, somali, eritrei ed abissini„ il Pasquino Coloniale, credeteci, é 1'Unico giornale dei1'America dei ,Su.d serritto in lingua italiana. Se sapete leggere, leggetelo. Se non sapete leggere, fateveio leggere. Se non ve lo sanno leggere, guardatene le figure, come a P?ierino, e fateci sopra «na piecola pugna. .'4'^S / 'h -rJB VENDONSI ¦ ——OCCHIAU^B GREGORI LIQUORI VINI GREGORI GREGORI GRAPPA FABBRICA: Rua Lavapés, 67 (Fundo) Telef. 7-4341 — São Paulo . -.:_¦ Elege ntini blrlchlaaa. vola"! nepotiaia. E «uando 1'hai irgoiatâ mtta ti rimane sempre l'acquolina In bocca. 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Un ipiceolo uomo «macilento, dallo sguardo volpino, soprannominia«to Rickets, si staccó dal bar e venne a sedersi diíronte a lei. lia ragazza aveva conti capelli toiondi ohe s'arricciavano sotto «un iberretto mascolino «e labbra «vivido: era troppo giovane e fresca per trovarsi sola a queirora meH'osteria di Dan. E' da molto che cerco una 'bamíbola come te, — le disse Rickets esaminandola golosamenite. La ragazza ritiró in fr«etta le mani che 1'altro cercava' di afíerrarle. Sapete, — domanüó, — se oggi é «entrato im porto, il proveniente dali'Austrália, "Henry Hudvapore di carico son/"? Rickets si tolse dl tasca una borsa «di talbacoo, ne versó qualehe filo su «un fogüo di carta velina che arrotoló fra indice e pollioe. Perché vuoi saperlo? — domando a sua volta, sospettoso. Cerco Steve Reece, — rispose Lei.—L'"Henry Hudson" é la sua «nave. Ti sbagli, sorella, — ribatté Rickets. — Steve smise di navigare un anno ia. E non lia abbandonato soltanto il molo, — «aggiunse malignamente. — Ha d«e«tto un addio definitivo anche alle donnine. S'«é amtoogliauna sato, inisoimonia, ie «dirige la di danze: H "Jazz Palace". Dieci cents ogni giro di bailo — prosegui', affondando negli occhi della ragazza uno sguardo acuto e irônico — Prima di sposarsi, Steve mi ¦aveva detto uni giorno che úna certa Lou gli «dava la caccia... Si tiro sulla tffonjte il cappello duro e riprese: — Ma DAI PIEDI questa lieta novella vi dó r-* _ Dove r-^ samente — ... ebbene, glielo ricorderó io! Dov'é la sada di danze di Steve? —- Perché dovrei dirti dove si trova Steve Reece, dal momento che cerco próprio una bambola come te? Mi piaci seriamente, sai. Sei il tipo che... Ma lei s'era alzata di scatIto e giá risaliva i tre gradini di pietra logora dell'ingresso. Rickets la segui' e spingemdoia sotto un) buio arco di porta: — Ascoltami sorella, — imploró con você rauca, — facclamo un patto. Se ti conduco da Steve e lui ti dá il benservito, verrai a stare con una volta preso moglie, dichiaró che aveva smesso di navigare e di correr dietro alle gomnelle. — Con la sigaretta «tra le labbra sottili si prótese verso um mozzicome di candeia f iceato mel collo d'una bottiglia verde: — Scc«mm«etto, — disse, — che tu sei Lou, e che ti ostini ancora a .perseguitarlo. Mi sbaglio? Lei scoppió in una breve risata aspra: — Ebbene? «Ebbene, t'ho giá detto che Steve s'é amimogliato e che le 'donnine non lo interessano piu'. L'avevo capito, — replicó lei. —- Ora parleró io. O- me? Sarai la mia bambolina bionda? NeH'oscuritá, Lou fissó i .piceoli occhi sf.uggenti dei1'uomo. — Va bene, — rispose. — Acoetto. Steve Reece e Nina.abitavano in un piccoio appartamento al disopra dei lumi- gmi donna ha un uomo, nella sua vita, e per me quelTuorno é Steve. Non m'im~ ipor.ta dove stia né con chi stia: andró a cercarlo. Se ha dimentieato di avermi te•nuta fra le braccia, di averani promesso che sarebbe semipre tornato a me... — qui la sua «vooe treino improvviE' PERICOLOSO ANDARE A TENTONI specialmente se si tratta della própria salute! Fate le vostre compere nella "PHARMACIA THEZOURO" Preparazione aceurata. Consegna a domicilio. Aperta fino alia imezzanotte. Prezzi di Drogheria. Direzione dei Farmacista SJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJM * LAROCCA RUA DO THESOURO N.° 7 Telefono: 2-1470. non bevaacqua SE NON E' DELLA FonteS. Paulo RADUOATTIVA QLIGO-METALLICA OTTIMA PER LO STOMACO, RENI E FEGATO. Distriibutoiri: ROSSI & FILHOS BORGHI TEL.: 4-3214 RUA MARQUEZ DE ITU' N.° 3 S . PAOLO ALLA I -r- ^ a noso "Jazz Palace" risuoniante dl musiche allegre; Nlma (oochi languidl di raso nero, spalle sensuali, labbra mor«bidê) badava alia cucina e teneva in ordine gli abiti dei suo uomo. Innamorata e gelosa non lo iperdeva mai di vista. Una notte, mentre partito rultimo cliente Steve chiudeva i corjti, sorvegliato da Nina, il portiere dei "Jazz Palace" vexame ad awisarlo che qualcuno chiedeva di lui. Una biondina, accompagnata da un tipaccio, un certo Rickets. (Rispondete che Steve non c'é, — rispose, pronta Nina. Ma Steve era corso sul ballatoio e chiamava: "Lou!" Lou sali', rápida, seguita da «Rickets. Ciao Nina, — saluitó, Ciao Steve. Perché sei venuta gridó Nima, esas«perata.qui? — Credi di potermi .portar via Steve? Credi, perché t'ha anuata una volta, che famerá di nuovo? Si', lo credo, — rispose 1'altra, calma. —Gli uomini commettono molti errori e Steve ne co«mmise uno molto grosso quando incontró te. Ma in ogni ora che ti ha dedicata, sono sicura che amava m«e'. Se ne «dubiti, domantíaglielo. Steve! — gridó Nina con gli occhi sfavillanti di collera, — eacciala via di qui! Dille di andarsene! Dille che é finito tutto, con lei! Dille... Steve Reece si mise la chiave «delia cassa in tasca, entro •un istante nella stanzetta deiruíficio, e uscitone col ca.ppello in testa, si avvicinó a Lou. Hai ragione, tesoro, — le disse. — Nella mia vita ci sei stata e noni ci sarai «mai che tu. Mentre Nina, smarrita, si appoggiava al muro, Rickets si avventó .furioso verso Steve «e «mettendogil i pugni sotto il mento: Ohe cosa fai? — sibiló. Non puoi seguire la prima donna che viene «a cercarti. Sei sposato! Hai moglie! Lou tolse il fazzoletto dal itasohino di Stev-e e asciugandosi iimprovvisamenite gli occhi colmi di lacrime: Amor mio, — sussurro «col viso sulla spalla di lui. — qualcuno dovrebbe spiegare al signor Rickets «eíie la ragazza che S'posasti'... sono io. Fra Ginepro Ramenzoni TESTA INMODICHE POPULAR r-% ^v f-l I I I AC=» La casa che ha giá 5000 prestamisti solo merita distinzione chi compra a credito * "'«>.. £»'¦. e mogh a CREDITO ^ n n RATE MENSILI ^UA D« PEDRO II N.° 29 sobrado Telefono: 3408 SANTOS . ,y . í.^i >sm s;í"1 ' r'.V..: V.¦¦v:-m/""íí*- *$ - ^r. ¦¦¦' ¦. '!! !,!!,•.' V '. ¦ ¦ •.: . : Empréstimo de São Paulo Para consolidação da divida fluctuante e custeio de obras reproductivas Rs. 200.00tOOOO$000 Emissão de 1935 Typo 95 Prêmios trimestraes Juros 5% APÓLICES DE RS. 200SOOO isentas dos impostos cte transmissão "intcr-vivos", "caüsa-mortis" e todos os demais impostos estaduaes. 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Paulo, 25 de Julho de 1935 BANCO DO ESTADO DE SÃO PAULO BANCO DO COMMERCIO E INDUSTRIA DE SÃO PAULO BANCO COMMERCIAL DO ESTADO DE SAO PAULO BANCO DE SÃO PAULO BANCO NOROESTE DO ESTADO DE SÃO PAULO BANCO FRANCEZ E ITALIANO PARA A AMERICA DO SUL BANCO ÍTALO BRASILEIRO BANK OF LONDON & SOUTH AMERICA LTD. THE BRITISH BANK OF SOUTH AMERICA LTD. BANCO ÍTALO BELGA THE ROYAL BANK OF CANADA* BANCO NACIONAL ULTRAMARINO BANCO PORTUGUEZ DO BRAZIL BANCO F. BARRETO te.- My i"íi__i__r'iif_í^íi>.i.- ' ,Jfá'.là:. i. i .<¦?*