ATEX, tutto quello che bisogna sapere

Transcript

ATEX, tutto quello che bisogna sapere
ATEX, tutto quello
che bisogna sapere
Con l’avvento delle Direttive ATEX, non sono più ammessi prodotti ordinari ove è possibile
la formazione di atmosfere esplosive: si specializza la progettazione e nascono nuove gamme
di prodotti dedicati.
A cura della redazione
D
opo circa 30 anni in cui il mercato elettro-
tecnico aveva raggiunto una consolidata stabilità relativa all’impiantistica destinata a luoghi caratterizzati dal pericolo di esplosione,
l’avvento della direttiva 94/9/CE ha introdotto
notevoli mutamenti nel settore.
Fino a luglio del 2003 la vecchia normativa di
riferimento per gli ambienti con pericolo di
esplosione era la CEI 64-2 (ad esempio in
ambienti a rischio di esplosione minore). Si
prevedeva semplicemente l’impiego di apparecchiature stagne con un adeguato grado di
protezione IP ed una temperatura massima
superficiale misurata. Oggi sono necessari
l’impiego di prodotti speciali e la certificazione dell’impianto.
La Direttiva europea 94/9/CE
Meglio conosciuta come Direttiva ATEX, ha
un ambito di applicazione che comprende
non solo i componenti elettrici, ma tutte le
apparecchiature ed i sistemi di protezione
destinati all’utilizzo in atmosfera potenzial-
34
mente esplosiva. Sono inoltre soggetti alla
classificazione fra gli apparecchi destinati agli
Direttiva anche tutti i dispositivi di sicurezza,
ambienti con presenza di grisou (gruppo I) ed
di controllo e di regolazione che vengono
agli ambienti diversi dai precedenti (gruppo II).
installati al di fuori dell’area potenzialmente
Il gruppo I comprende dunque tutte le apparec-
esplosiva, ma dal cui funzionamento regolare
chiature destinate all’impiego in miniera e negli
dipende la sicurezza dei prodotti installati in
impianti dedicati, mentre il gruppo II include le
aree con possibile rischio.
applicazioni su una vastità di impianti che spa-
La Direttiva ATEX fornisce le caratteristiche
ziano dall’industria chimica al piccolo pastificio.
che i prodotti devono possedere per essere
Un’ulteriore distinzione è presente all’interno
installati nei luoghi ove esista un pericolo di
dei prodotti appartenenti al gruppo II, essa
esplosione introducendo una classificazione in
riguarda la classificazione delle apparecchiature
funzione della probabilità che l’atmosfera
destinate a luoghi soggetti al pericolo di forma-
esplosiva si verifichi.
zione di atmosfere esplosive in funzione della
Questa direttiva Europea definisce una prima
presenza di gas o di polveri.
MARZO
2007
NORMATIVE
LA MARCATURA
Le caratteristiche principali di ogni apparecchiatura o componente ATEX
devono essere riportate nella marcatura. Purtroppo la lettura di queste informazioni spesso risulta incomprensibile al personale non debitamente formato, a tal proposito sono elencate di seguito le indicazioni principali che si possono trovare su un’apparecchiatura elettrica seguite dal loro significato.
Oltre alla marcatura CE e ai dati per identificare il prodotto quali il nome del
costruttore, il riferimento di tipo, la serie e alcuni parametri elettrici, un’apparecchiatura conforme alle norme ATEX deve necessariamente riportare il simbolo
. Di seguito si trovano i simboli che indicano il gruppo e la categoria
di appartenenza.
Informazioni generali
II
marcatura
CE
gruppo
marcatura
specifica
di protezione
dalle esplosioni
GAS
3
GD
EX
categoria
ambiente
conformità
alle
norme
Europee
armonizzate
nA
polvere
T6
tD
metodo
classe
metodo
di
di
di
protezione temperatura protezione
A22
IP67
T85°
metodo
IP
e zona
grado
temperatura
di
max
protezione
IP
Per le apparecchiature del gruppo II, la categoria è seguita dalle lettere “G”
e/o “D” al fine di indicare l’attitudine all’impiego in atmosfere con presenza
di gas e/o polveri. La conformità alle attuali norme europee armonizzate è
espressa dalle lettere “Ex” che precedono il tipo di protezione attuato.
Un’importante informazione per i progettisti è la temperatura massima superficiale che l’apparecchiatura può raggiungere durante il funzionamento ordinario. Questa può essere espressa direttamente in °C oppure attraverso una
delle classi di temperatura stabilite dalle norme.
La complessità che possono raggiungere le indicazioni riportate su un prodotto ATEX è notevole e troppo articolata per essere trattata in modo completo
in questa sede, si segnala che per apparecchi adatti sia ad atmosfere con presenza di gas che con presenza di polvere, le informazioni possono essere
riportate due volte nelle sequenze richieste dalla EN 60079-0 e dalla IEC
61241-0.
MARZO
2007
35
Direttiva 1999/92/CE
A fianco della Direttiva 94/9/CE, concernente le apparecchiature e le caratteristiche che
CATEGORIA
ZONA
ZONA
APPARECCHIATURA (GAS) (POLVERE)
LIVELLO DI
SICUREZZA
esse devono avere per l’installazione in luoghi con possibile presenza di atmosfera
1G
0
Molto alto
2G
1
Elevato
3G
2
Normale
esplosiva, riveste un ruolo chiave anche la
Direttiva 1999/92/CE. Quest’ultima va a
regolamentare tutte le attività svolte nei luoghi con pericolo di esplosione che finora
non erano state inquadrate in normative
specifiche, per questo il datore di lavoro è
soggetto a nuovi obblighi.
La Direttiva 1999/92/CE, con l’obbiettivo
1D
20
Molto alto
2D
21
Elevato
3D
22
Normale
della tutela della sicurezza e della salute dei
lavoratori, impone al datore di lavoro una
valutazione delle zone potenzialmente a
rischio di esplosione e la conseguente adozione delle opportune misure di sicurezza e
prevenzione, nel caso in cui sussista la possibilità di pericolo. La scelta delle apparecchiature destinate all’impiego in aree valutate come “a rischio esplosione” dovrà pertanto ricadere su prodotti conformi alla direttiva
ATEX.
Il datore di lavoro è inoltre tenuto a redigere un documento sulla protezione contro le
esplosioni in cui saranno registrati i risultati
ottenuti dalla valutazione delle zone pericolose e tutti gli interventi messi in atto, fra cui
la prevenzione della formazione di miscele
esplosive, la segnalazione del pericolo e l’installazione di impianti adeguati.
lo di pericolosità, ed il legame fra queste e la
categoria di prodotto installabile.
Ad esempio, negli impianti di aspirazione delle
polveri, all’interno dei silos la presenza dell’atmosfera esplosiva è quasi costante quindi l’ambiente è classificato come zona 20, ovvero la più
restrittiva. Dove l’atmosfera esplosiva, sotto
forma di polvere combustibile nell’aria, ha probabilità d’essere presente occasionalmente
durante il normale funzionamento, come ad
esempio nelle immediate vicinanze delle aree di
carico e scarico delle polveri, l’ambiente è classificato come zona 21. Le aree in prossimità delle
bocche di aspirazione sono invece classificate
Zone ATEX
la Direttiva
1999/92/CE va
a regolamentare
tutte le attività
svolte nei luoghi
con pericolo
di esplosione
finora non
inquadrate
in normative
specifiche
36
come zona 22, in quanto l’atmosfera esplosiva
Il rischio che comportano aree
ha probabilità molto bassa d’essere presente
con atmosfera esplosiva, è ben
durante il funzionamento ordinario e se ciò si
differente a seconda della durata
verifica è per un tempo molto limitato.
per cui questa può effettivamen-
Quest’ultima zona risulta solitamente la più este-
te verificarsi. Un ambiente in cui il
sa, in quanto rientrano nella classificazione tutte
gas o la polvere sono presenti in
le aree adiacenti a sfiati di involucri di filtri, ad
concentrazione pericolosa per
apparecchiature che si aprono raramente e luo-
poche ore all’anno non può esse-
ghi dove sono stoccati e manipolati sacchi o
re considerato al pari di un’area
confezioni. La classificazione delle aree soggette
in cui la miscela pericolosa è
alla formazione di atmosfere esplosive dovute
sempre presente. A tal proposito
alla presenza di gas si svolge in modo analogo a
le norme delle serie EN 60079
quello visto per le polveri. Le zone identificate in
ed EN 61241 definiscono tre dif-
questo caso sono: zona 0 dove l’atmosfera
ferenti zone, in funzione del livel-
esplosiva è presente di continuo o per lunghi
MARZO
2007
• valutazione della qualità della ventilazione
ra esplosiva è possibile; zona 2 dove la presenza
in termini di ricambio d’aria e capacità di
di un’atmosfera esplosiva è poco presente e se
ridurre la concentrazione della miscela esplo-
si verifica permane per un tempo limitato.
siva.
NORMATIVE
periodi; zona 1 dove la presenza di un’atmosfe-
Lo studio degli ambienti per la classificazione
Chi svolge l’analisi
delle zone e la produzione della relativa
Il processo di classificazione delle zone ATEX
documentazione devono essere eseguiti
è molto articolato e complesso, esso si svilup-
da un professionista iscritto all’albo di
pa da due principi fondamentali:
competenza ed il committente ha il do-
• individuazione delle sorgenti di emissione
vere di conservare ed aggiornare tale
di gas infiammabili o polveri combustibili e
documentazione ogni qualvolta l’impianto
studio del tipo di emissione che esse posso-
subisca modifiche o interventi di manuten-
no generare (continua o probabile);
zione.
DIRETTIVE E NORME
DI RIFERIMENTO
DIRETTIVE PRINCIPALI
• Direttiva 94/9/CE del 23 marzo 1994 - Direttiva ATEX: definisce gruppo e
categoria per tutti i prodotti rientranti nel campo d’applicazione. Recepita in
Italia con il DPR n. 126 del 23 marzo 1998, dal 1 luglio 2003 diventa
obbligatoria e sostituisce definitivamente le vecchie Direttive.
• Direttiva1999/92/CE del 16 dicembre 1999: definisce le misure per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono
essere esposti al rischio di atmosfere esplosive integrando le
precedenti direttive a partire dalla 89/391/CE. In Italia viene recepita con
il DLgs n.233 del 12 giugno 2003.
NORME PRINCIPALI
• EN 60079-0 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza
di gas. Regole generali.
• EN 60079-15 Modo di protezione n (gas).
• EN 600079-10 Classificazione dei luoghi pericolosi (gas).
• EN 600079-14 Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per
la presenza di gas.
• EN 600079-17 Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi
con pericolo di esplosione per la presenza di gas.
• IEC 61241-0 relativa alle costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per
la presenza di polvere. Regole generali.
• IEC 61241-1 Protezione mediante custodie tD (polvere).
• EN 61241-10 Classificazione delle aree dove sono o possono essere
presenti polveri combustibili.
• EN 61241-14 Scelta ed installazione (polvere).
• EN 61241-17 Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi
con pericolo di esplosione (polvere).
MARZO
2007
37
In conclusione
che saremo spettatori di un lungo iter normativo
Attualmente il processo di revisione delle norme
che vedrà la pubblicazione di parecchie versioni
di riferimento per il settore ATEX è in piena evo-
delle norme in tempi brevi prima di raggiungere
luzione. Facendo l’esempio della norma EN
uno stato di maturità del settore a livello interna-
60079-0, che definisce le regole generali per i
zionale.
luoghi con atmosfere esplosive dovute alla pre-
I cambiamenti introdotti dalle nuove versioni
senza di gas, attualmente è in vigore la IV edizio-
spesso non sono insignificanti, talvolta rendono
ne del 2006, ma sono già in corso i lavori alla
obsolete le scorte a magazzino di apparecchia-
nuova edizione. Oggi, la “vita” media di una
ture e mettono in difficoltà l’utente nell’identifi-
norma ATEX non supera i 2 anni e talvolta si ridu-
cazione di un prodotto.
ce notevolmente. La spiegazione a questo feno-
Fra le novità più imminenti, si pensa che potreb-
meno si trova guardando i differenti approcci
be essere pubblicata una norma unica per
che ogni paese aveva consolidato nei confronti
ambienti con presenza di gas e polveri e si discu-
delle zone con pericolo di esplosione e conside-
te in merito all’introduzione di un terzo gruppo
rando che la norma ATEX viene discussa in sede
di apparecchiature riferito a miscele esplosive
internazionale. I presupposti lasciano intendere
contenenti fibre.
67 ATEX - Prese fisse verticali
con e senza fondo
II 3 GD
sistemi di distribuzione
74 ATEX - Apparecchi
di comando in cassetta
II 3
sistemi di illuminazione
Serie 84 - Urano ATEX
Proiettori compatti asimmetrici
II 3 GD
Zona 2 (G) - Zona 22 (D)
Ex nR T6 tD A22 IP66 T85°C
Range: 16A - 63A
Zona 22 (D)
07 Ex tD A22 IP66 T85°C X
- Cassetta con pulsante a fungo
- Cassetta con pulsanti Marcia/Arresto
Zona 2 (G) - Zona 22 (D)
Ex nA 600°C tD A22 T165°C IP55
- Ottica asimmetrica diffondente
Range lampada: 70W - 150W
60 ATEX - Spine standard
IEC309
76 ATEX - Cassette di
derivazione
in lega di alluminio
verniciate
Serie 84 - Titano ATEX
Proiettori simmetrici ed
asimmetrici
II 3 GD
Zona 2 (G) - Zona 22 (D)
Ex nA T6 tD A22 IP67 T85°C X
Range: 16A - 63A
II 3 GD
Zona 2 (G) - Zona 22 (D)
Ex nA tD A22 IP66 -20°C ≤
Ta ≤ +85°C U
70 ATEX - Interruttori
sezionatori
in cassetta di alluminio
II 3 GD
Zona 2 (G) - Zona 22 (D)
Ex na 520°C tD A22 T210°C IP66
- Ottica simmetrica e asimmetrica
diffondente
Range lampada: 250W - 400W
Serie 83 - Halle Versione ATEX
Riflettori stagni a sospensione
II 3 GD
II 3 GD
Zona 2 (G) - Zona 22 (D)
07 Ex nR T5 tD A22 IP65 T100°C X
Range: 16A - 100A
- Versione comando: manopola nera
- Versione emergenza: manopola rossa
Zona 2 (G) - Zona 22 (D)
Ex nA T1 tD A22 T156°C IP65
- Ottica liscia o diffondente
Range lampada: 250W - 400W
76 ATEX - Cassette
di derivazione
in lega di alluminio verniciate
38
LITE
euro
BOX
euro
euro
BLOC
sistemi di connessione
Serie 80 - ZNT Versione
ATEX Plafoniere stagne
professionali in policarbonato
II 3 GD
II 3 GD
Zona 2 (G) - Zona 22 (D)
Ex nA tD A22 IP66 -20°C ≤
Ta ≤ +85°C U
Zona 2 (G) - Zona 22 (D)
Ex nA T4 tD A22 T88°C IP65
Range lampada: 2x18W
2x36W-2X58W
MARZO
2007