Il Broccolo Aprilatico di Paternopoli è Presidio Slow

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Il Broccolo Aprilatico di Paternopoli è Presidio Slow
Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi
Il Broccolo Aprilatico di Paternopoli
è Presidio Slow Food
L'ufficializzazione è avvenuta venerdì 13 aprile 2012
Paternopoli vuol fare “sistema” intorno al “broccolo aprilatico” e il fatto che alla
presentazione ufficiale del nuovo Presidio Slow Food vi fossero produttori,
ristoratori, proprietari di cantine, il Comune e la Scuola, oltre a tecnici ed
esperti, depone bene per la riuscita del progetto.
La Conferenza Stampa di presentazione si è svolta venerdì 13 aprile presso il
Municipio di Paternopoli e si è sviluppata sul tema: “Valori culturali ed
economie di un territorio”; a seguire il pranzo-laboratorio “le declinazioni
del broccolo aprilatico” a cura del ristorante Megaròn di Valentina Martone
con la collaborazione di alcune delle più importanti cantine del luogo:
Manimurci, Antichi Coloni, Luigi Tecce e Famiglietti.
Per il momento, gli ettari coltivati a broccolo aprilatico sono poco più di due,
ma ci sono le premesse per arrivare a nove. Il Presidio Slow Food serve a
tutelare piccole produzioni di qualità, realizzate secondo pratiche tradizionali, lo
ha spiegato bene Vito Trotta, Responsabile Progetti Presìdi Slow Food, nel
corso della presentazione: “È un'azione che Slow Food mette in campo per
salvaguardare prodotti a rischio di potenziale estinzione, per proteggere quel
patrimonio di biodiversità dotato di identità, stagionalità e rappresentatività che
potrebbe esser smarrito”. Ma non è solo il prodotto che va potenziato, ha
evidenziato l'esperto, quanto l'intero territorio in modo tale che l'insieme funga
da attrattore. "I Presìdi - ha sottolineato Trotta - sono storie di persone. Ogni
volta che un prodotto si estingue, non abbiamo perso solo una testimonianza
alimentare, ma valenze che i territori devono esprimere attraverso le filiere".
Il Presidio sul broccolo aprilatico è il diciottesimo in Campania. La chiocciolina
rossa crede in questo prodotto, in questa area, nelle sue potenzialità e per
l'occasione sono giunti a Paternopoli i Consiglieri nazionali Rita Abagnale e
Antonio Puzzi, il quale ha coordinato i lavori e lo stesso Vito Trotta.
Ad aprire il dibattito è stato il Sindaco di Paternopoli, Felice De Rienzo, che ha
sottolineato la valenza morale del Presidio Slow Food, ha ribadito il sostegno e
il supporto ai giovani agricoltori e la vicinanza anche economica del Comune
che ha finanziato studi genetici sul broccolo; ha parlato di tutela dell'ambiente
e promozione del territorio e non è mancata una nota polemica nei confronti
della Provincia e della Regione.
In sala presenti gli studenti della terza classe della Scuola Secondaria di I
grado dell'Istituto Comprensivo “Fiorentino Sullo” che stanno portando avanti
dei progetti legati proprio alle biodiversità, con loro i docenti e il Dirigente,
Giovanni Ferrante. Puzzi ha voluto rivolgere loro un ringraziamento speciale.
Così come ha elogiato la Condotta Irpinia Colline dell'Ufita e Taurasi per il suo
attivismo e la vivacità grazie a un comitato assiduo e presente.
La parola è poi passata ad Alfonso Tartaglia, dirigente Settore Agricoltura della
Regione Campania che ha dato merito a Slow Food per aver contribuito a una
presa d'atto della grande potenzialità di questa terra. Ha ricordato il lavoro già
fatto per valorizzare la filiera vitivinicola, quella lattiero- casearia, per ottenere
la Dop dell'olio Irpinia Colline dell'Ufita e l'impegno per inserire la varietà del
broccolo aprilatico nel decreto ministeriale che raggruppa i prodotti tradizionali
e in quelli nutraceutici. “In realtà abbiamo buone produzione e siamo anche
preparati sotto l'aspetto del know-how ma la difficoltà sta nel saper vendereha detto Tartaglia ammonendo sulla necessità di stare sempre attenti alla
tracciabilità- Bisogna abbinare l'agricoltura sana a tutte le altre potenzialità del
territorio per un turismo di qualità, un turismo rurale tutto da scoprire e da
rilanciare”.
Franco Archidiacono, Fiduciario della Condotta Slow Food, Irpinia Colline
dell'Ufita e Taurasi, ha voluto prima di ogni cosa ringraziare le donne che sono
le principali attrici della produzione del broccolo e anche della sua
trasformazione in cibi di straordinaria semplicità e bontà come il treccione di
pane e broccoli, degustato al termine del dibattito. “Questo Presidio- ha detto
Archidiacono- non è un punto di arrivo ma di partenza dal quale costruire una
serie di iniziative che valorizzino la produzione del broccolo, i ristoranti e gli
agriturismi, le numerose cantine, le bellezze paesaggistiche ed architettoniche
di Paternopoli. Non dovete sentirvi soli- ha aggiunto Archidiacono rivolgendosi
ai produttori- perché le istituzioni ci sono. Il broccolo aprilatico è stato inserito a
pieno titolo nei presidi italiani di Slow Food, è un prodotto locale della
biodiversità territoriale ma che da oggi in poi girerà il mondo”.
Una tradizione antichissima quella della coltivazione orticola a Paternopoli. Se
ne ha testimonianza già a partire dal 1700 nelle relazioni dei Vescovi inviate a
Roma; ricerche sono state effettuate nell'archivio privato della storica famiglia
Famiglietti. Suoli fertili e numerose sorgenti d'acqua rendevano gli orti di
Paternopoli conosciuti per varietà e qualità degli ortaggi in tutta l'Irpinia, specie
per il broccolo primaverile.
È toccato a Luca Branca, funzionario del Settore agricoltura della Regione
Campania, presentare il broccolo aprilatico nei suoi profumi, nei suoi colori,
nelle sue qualità organolettiche. Un prodotto bello da vedersi oltre che “buono,
pulito e giusto”. Non a caso la sala è stata decorata con grandi fasci di broccoli
dal verde intenso. Un verde scuro, cime croccanti se crude ma succose e di
sapore gradevole dopo la cottura. Il ciclo vegetativo di questo broccolo è
lunghissimo, gli ortolani seminano a fine estate un piccolo appezzamento da
cui ottengono le piantine che andranno a trapiantare prima dell'arrivo del
freddo invernale. La raccolta avviene con l'arrivo della primavera.
Nei dettagli della coltivazione è entrato Quirino Di Benedetto, referente dei
produttori del Presidio, il quale ha sentitamente ringraziato Slow Food ma
anche i ristoratori paternesi che stanno partecipando in maniera attiva
inserendo nei loro menù il broccolo in tutte le sue declinazioni: antipasti,
tortini, primi piatti con pasta fresca, pancotto, contorni.
Per il responsabile del Progetto Presìdi Slow Food, Vito Trotta, i ristoranti sono
luogo di testimonianza ed è importante creare una filiera “qui mangio locale”,
come è importante che le istituzioni investano e sostengano progetti sul ruolo
dell'educazione alimentare, creando momenti di riflessione ma anche
introducendo nelle mense prodotti locali e di territorio. Il suo invito a far rete
intorno a un prodotto straordinario è stato immediatamente raccolto.
Entro la fine di giugno sarà organizzato un nuovo evento, una tre giorni di
scoperta del territorio con visite ai monumenti, alle cantine, alle coltivazioni,
degustazioni e cene a tema.
Intanto già per il prossimo 28 aprile sarà possibile avvicinarsi alle tipicità
paternesi con “Aprilatica”, manifestazione a cura delle Associazioni L'Orto
delle Biodiversità e Amici dell'Orto, con il patrocinio del Comune di Paternopoli.
Monica De Benedetto
Alcune foto della giornata
Da secoli il territorio di Paternopoli è dedito alle coltivazioni orticole, la sua fama dovuta ai suoli fertili e alle
numerose sorgenti d'acqua è menzionata già durante il '700 nelle relazioni dei vescovi del territorio inviate a
Roma. Gli orti di Paternopoli erano noti per la varietà e la qualità di ortaggi in tutta l'Irpinia, dove in ogni
mercato fino a pochi decenni fa si potevano trovare primizie e vere e proprie specialità di questo piccolo
borgo come il broccolo primaverile. In questo piccolo areale, oggi ricadente nei confini comunali, gli ortolani
hanno selezionato nei secoli un broccolo primaverile, aprilatico appunto, di colore verde scuro intenso e dalle
cime croccanti se crude ma succose e di sapore gradevole dopo la cottura. Il ciclo vegetativo di questo
broccolo è lunghissimo, gli ortolani seminano a fine estate un piccolo appezzamento da cui ottengono le
piantine che andranno a trapiantare prima dell'arrivo del freddo invernale. La raccolta avviene solo con l'arrivo
della primavera, a partire da fine marzo e quando la stagione lo consente arriva fino a metà maggio. Prima
però la pianta deve aver sviluppato un uno scapo fiorale abbastanza grande che viene cimato in modo da
permettere un abbondante ricaccio laterale, sono proprio queste cimette infatti che vengono raccolte con
molta cura dagli ortolani di Paternopoli.
La raccolta viene fatta manualmente, cogliendo gli scapi e parte delle foglie, le più tenere, e mettendo tutto
insieme a formare dei mazzi. Le cime devono essere prese quando ancora sono raccolte e il fiore è chiuso. In
questo modo il prodotto si conserva anche per una settimana se mantenuto in locali freschi e bui. Una ricetta
paternese lo vede abbinato a sarde, aglio e limone ma in generale è un ottimo ingrediente per la preparazione
di primi piatti di pasta fatta in casa (fusilli arrotolati a mano ad esempio) o per il pancotto oppure come
semplice contorno che ben si sposa, nella tradizione locale, con la carne di maiale.
Il Presidio
Dopo il terremoto e l'abbandono da parte di gran parte della popolazione delle zone rurali più interne sono
rimasti in pochi a Paternopoli a fare ancora gli ortolani. Ma la tradizione del broccolo aprilatico è rimasta sul
territorio e nei campi paternesi i contadini hanno continuato ogni anno a riprodursi la semente, portando a
maturazione le piante più belle e vigorose. Oggi il broccolo aprilatico rimane il simbolo di una orticoltura
praticata nel paese da tempo immemorabile e ancora profondamente radicata nel territorio comunale. Il
Presidio riunisce quattro produttori e alcuni anziani coltivatori del paese, riuniti nella associazione l'Orto delle
Biodiversità di Paternopoli, che vogliono far riscoprire questa tradizione anche ai più giovani con l'obiettivo in
breve tempo di aumentare le superfici coltivate, dando nuova occupazione e togliendo molti campi
all'abbandono in cui versano, e riportare così il broccolo paternese nei mercati di tutta l'Irpinia.
Area di produzione: il territorio del comune di Paternopoli (provincia di Avellino)
Responsabile Slow Food del Presidio
Franco Archidiacono, tel. 380 9019050
[email protected]
Referente dei produttori del Presidio
Quirino Di Benedetto, tel. 328 8930991
[email protected]
Produttori
Maria Storti
Paternopoli (Av)
via Pozzo
tel. 338 1082986
Anna Maria Perillo
Paternopoli (Av)
via Piano del Bosco
tel. 349 7265957
Silvana Del Vicario
Paternopoli (Av)
via Piano del Bosco
tel. 346 1890137
Concetta Grasso
Paternopoli (Av)
via San Felice
tel. 331 6131670
Martone Giuseppe
Paternopoli (AV)
C.da San Nicola
Tel. 0827.71475