La misurazione della qualità dei servizi territoriali - Ulss 3

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La misurazione della qualità dei servizi territoriali - Ulss 3
Bassano, 11 dicembre 2015
La misurazione della qualità
dei servizi territoriali dal
punto di vista del cittadino/utente
mauro niero – Università di Verona
1.
MISURE BASATE SUL
CITTADINO-UTENTE
Nel documento del 2010 del Servizio Sanitario
Inglese, High Quality Care for All sono indicati tre
obiettivi strategici per il futuro. Fra le misure per
valutarli sono indicate quelle centrate sul paziente,
sia sul versante dell’esperienza (PREM, percezioni
del paziente), che su quella dei risultati (PROM
stato di salute valutato dalla persona)
Temi trainanti della qualità:
* SICUREZZA D.PAZIENTE,
* EFFICACIA CLINICA
* ESPERIENZA D.PAZIENTE
✣ PRO-M Patient-Reported Outcomes Measures
✣ PRE-M Patient-Reported Experience Measures
E’ bene ricordare che una buona qualità del
servizio non si basa solo sul gradimento del
processo ma, soprattutto sui suoi risultati in
termine di salute. Nella slide seguente sono indicati
gli alberi genealogici dei due tipi di misure. In
questa presentazione si dedicherà più spazio al
primo tipo di misure, rimandando a Niero 2005 e
2008 per quelle riguardanti i risultati
Esigenze di
valutazione
delle H.Policy
Sintomi e dolore
fisico
PROM
Misure di
Health Status
Health-Related
Quality of Life
Sviluppo sistemi
della qualità
Movimenti per gli
outcome e EBM
PREM
Soddisfazione
d.consumatore
Qualità percepita
Aziendalizzazione
sistemi sanitari
Psychological tests
Psychiatric
diagnostic scales
Movimento degli
Indicatori Sociali (Surveys)
happiness & life
satisfaction
Movimenti consumatori
e per i diritti alla salute
Soddisfazione
d.paziente
Status funzionale
Marketing
surveys
(Surveys) massmedia & attitudes
La seguente slide mostra che nel parlare di qualità
percepita, la letteratura preferiva inizialmente la
matrice marketing, parlando di Customer
Satisfaction mentre, a partire dagli anni’90,
l’espressione Patient-satisfaction ha decisamente
preso il sopravvento. Per i servizi territoriali,
l’espressione Cittadini-utenti è sicuramente più
adatta rispetto ad entrambe.
Customer o Paziente? Medline 1950-2002
(Hawthorne 2006)
2.
PREM
(esperienza del cittadino/paziente):
TEORIE E PRATICHE
La qualità percepita e la soddisfazione (che ne è
una componente) costituiscono tradizionalmente
un concetto molto complesso, perché richiede la
definizione di due componenti: le aspettative e
l’esperienza della persona. Il modello SERVQUAL e
il modello Expectancy-Values di Linder- Pelz
costituiscono delle versioni moderne (nate negli
anni ‘80 del ‘900) di questa definizione.
SODDISFAZIONE
ASPETTATIVE
ESPERIENZE
La misurazione della qualità
TEORIE DELLA SODDISFAZIONE
DUE CEPPI:
1) LA FILOSOFIA UTILITARISTICA
(J.Bentham)
2) LE TEORIE MOTIVAZIONALI DI
META’ ‘900 (V.Vroom, McClelland,
McGregor, etc.)
(Parasuraman et al 1985)
MODELLO ServQual
(Parasuraman et al 1985, 1988)
Determinanti della
qualità del servizio
- 
- 
- 
- 
- 
Aspetti tangibili
Affidabilità
Capacità di
risposta
Sicurezza
Empatia
Anantharanayanan
Parasuraman (Parsi)
DI ASCENDENZA UTILITARISTICA
(Parasuraman et al 1988)
MODELLO MULTIPLE DISCREPANCIES
(ServQual, Parasuraman et al 1985)
Il MODELLO CONTIENE 5 TIPI DI
DISCREPANZE, DI CUI LA N.5
RIGUARDA IL CUSTOMER MENTRE LE
ALTRE RIGUARDANO IL FORNITORE
(Parasuraman et al 1985)
MODELLI DERIVATI: LE 5 P DELLA QUALITA’
Il MODELLO CONTIENE 5 TIPI
DI QUALITA’ CHE
INDIVIDUANO 5 TIPI DI
QUALITA’ E RISPETTIVI CAMPI
DI AZIONE (Zanda 2009-10)
IL MODELLO EXPECTANCY-VALUES
(Linder-Pelz 1982)
• ASPETTATIVE (i. e. credenze circa un certo oggetto)
• VALORI (i.e. l’atteggiamento della persona verso un certo oggetto)
• EVENTI (i.e. la percezione di ciò che è accaduto durante una
prestazione sanitaria a qualsiasi livello)
• DIRITTO (i.e. la credenza che la persona abbia titolo per rivendicare
una certa prestazione)
• COMPARAZIONE INTERPERSONALE (i.e. la comparazione con altre
persone che hanno ricevuto le stesse prestazioni)
Comparazione dei due modelli
MODELLO
PARASURAMAN
MODELLO
LINDER-PELZ
Cognitive
Left-brained
Rational
Cognitive
Right-brained
Emotional
Qualità percepita
Soddifazione
La differenza viene
fatta dal ricercatore
La differenza viene fatta
dalla persona
Il modello multidimensionale di J.Ware va citato
perché è il capostipite della concezione
multidimensionale della qualità percepita, seguito
poi da una quantità di autori: oltre a Parasuraman e
Linder-Pelz, Abramowitz 1987, Rubin 1990, etc.)
IL MODELLO MULTIDIMENSIONALE
(Ware 1978)
• ASPETTI INTERPERSONALI (come i clinici interagiscono con i pazienti);
• QUALITA’ TECNICA (la competenza e gli standard di cura del clinico);
• ACCESSIBILITA’/CONVENIENZA (requisiti per potere ricevere le cure
sanitarie);
• ASPETTI FINANZIARI (pagamenti delle prestazioni);
• EFFICACIA/OUTCOMES (l’atteggiamento di aiuto del clinico per migliorare
e mantenere lo stato di salute);
• CONTINUITA’ (cure erogate alla persona dallo stesso clinico o nello stesso
luogo);
• AMBIENTE FISICO (Luogo fisico in cui la prestazione viene effettuata);
• DISPONIBILITA (la presenza di risorse medicali nella comunità).
PERO’…
INCONVENIENTI
Sul piano empirico-concettuale e tre domande
✣ LA MISTERIOSA SOGLIA 80%
✣ LA SODDISFAZIONE E’ IL CONTRARIO DELLA
SODDISFAZIONE?
✣ E’ PROPRIO NECESSARIO, NEI QUESTIONARI, CHIEDERE
UNA VALUTAZIONE SIA DELLE ASPETTATIVE CHE DELLE
ESPERIENZE?
La misteriosa soglia 80%
Dalle rilevazioni scaturiscono statistiche con
alti livelli di soddisfazione
La misteriosa soglia 80%
Dalle rilevazioni scaturiscono statistiche con
alti livelli di soddisfazione. Forniscono quindi
dati di difficile interpretabilità
LE RAGIONI IN ESTREMA SINTESI SI POSSONO RAGGRUPPARE
NELLE SEGUENTI TEORIE:
A) I GIUDIZI DI SODDISFAZIONE SAREBBERO PRE-DETERMINATI E
QUINDI SAREBBERO INSENSIBILI ALL’ESPERIENZA
B) LE ASPETTATIVE AVREBBERO UNA FORTE ALEATORIETA’ E
QUESTO CREEREBBE DEI CORTOCIRCUITI NEI MECCANISMI DELLA
VALUTAZIONE
Queste teorie non sono sempre vere per tutti i pazienti, ma possono
spiegare il giudizio di certi pazienti secondo condizioni demografiche, di
salute, di appartenenza etnica e di circostanze particolari. Messe insieme,
nel complesso però possono dare luogo al fenomeno in oggetto.
Teorie dell’indifferenza
- Le persone reagirebbero solo ad eventi catastrofici
(sorprendenti) nella loro esperienza dei servizi. (Ley 1982;
Nelson, Larson 1993)
- In
molti casi le aspettative non esisterebbero del tutto
(come ad es quando si va per la prima volta in ospedale o si
fruisce di una prestazione sconosciuta) (Williams 1994).
- Fattori culturali possono portare a nutrire, nel servizio
sanitario, solo certi tipi di aspettative (Fitzpatrick 1988).
- Spirito di delega e soggezione del paziente rispetto al
personale sanitario, in particolare il medico (Williams, 1999,
Parsons 1953).
Teorie su fattori specifici della soddisfazione
- Le aspettative centrali dei pazienti sarebbero quelle legate
alla cura della salute e questo li porterebbe ad ignorare altre
componenti dell’esperienza.
- Tutto ciò che contribuisse a diminuire lo stress farebbe
passare in secondo piano tutto il resto (Ben Sira 1976;
Firzpatrick 1984, Donabedian 1966)
- Response shift (Schwartz, Sprangers 1999). Consiste nel
ridimensionamento delle aspettative che possono avvenire in
determinate circostanze (Stimson, Webb 1975; Fitton,
Acheson 1979)
UN’ALTRA CARATTERISTICA DELLE STATISTICHE
SULLA SODDISFAZIONE E’ CHE ESSE DANNO
RESPONSI MOLTO POSITIVI NEI SERVIZI CON
RICOVERO; CHE DIVENTANO TENDENZIALMENTE PIU’
BASSI NEI SERVIZI TERRITORIALI; DIVENTANO
PARTICOLARMENTE BASSI NEI SONDAGGI SU
CITTADINI E POPOLAZIONI GENERALI (SPECIE IN
ITALIA) CHE NON NECESSARIAMENTE HANNO FRUITO
DI SERVIZI SANITARI.
QPSS Eurisko 2003 Emilia Romagna
M.Buoni
34%
Eccellenza
Buoni
60%
Eccell.
73%
Eccell.
Sufficienti
Scadenti
M.Scadenti
23%
criticità
OPINIONE PUBBLICA
8%
8%
criticità
criticità
UTENTI AUSL
UTENTI OSPEDALIERI
Cosa accade quando il cittadino diventa utente?
38. C ome g iudic a, ne l c omple s s o, l'as s is te nz a c he ha ric e v uto ?
(D egenz a 2014 -­‐ ques tionari totali 42)
Ottim a
52,38%
Molto buona
33,33%
B uona
Risultati ottenuti nella
domanda di chiusura dei
questionari, dalla stessa unità
operativa complessa.
14,29%
Dis c re ta
0,00%
S c a de nte
0,00%
Ne s s una ris pos ta
0,00%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
5.1 R is pe tto alle S ue as pe ttativ e , il s e rv iz io c he ha ric e v uto è s tato: (A mbulatorio 2014 -­‐ ques tionari totali 84)
O ttim o
3 4 ,5 2 %
B uono
Courtesy of
AZIENDA OSPEDALIERA
UNIVERSITARIA INTEGRATA - VERONA
Servizio Miglioramento Qualità
e Accreditamento
3 4 ,5 2 %
S uffic ie nte
2 1 ,4 3 %
Ins uffic ie nte
3 ,5 7 %
P e s s im o
Non lo s o
1 ,1 9 %
0 ,0 0 %
Ne s s una ris pos ta
4 ,7 6 %
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
COSA ACCADE QUANDO IL CITTADINO DIVENTA
UTENTE?
LA RISPOSTA E’, PROBABILMENTE CHE ESSO VIENE
INSERITO IN UN PROCESSO (MENTRE PRIMA NON LO
ERA) E CHE QUINDI E’ SOGGETTO ALLE DINAMICHE
SOTTESE ALLE TEORIE CHE ABBIAMO VISTO NELLE
SLIDE PRECEDENTI, CHE SUGGERISCONO UTILI
SPUNTI INTERPETATIVI
Insoddisfazione è il
contrario di Soddisfazione?
CONSTATAZIONI DALLA RICERCA EMPIRICA
Le risposte ai questionari
sono prevalentemente
positive
Tecniche qualitative
(focus group, narrative)
sottolineano
prevalentemente aspetti
negativi
COMPARANDO DATI RACCOLTI TRAMITE QUESTIONARIO E ALTRI
RACCOLTI CON TECNICHE QUALITATIVE (NIERO 2005) I RESPONSI
NON COINCIDONO MAI…
QUALI SONO I MOTIVI?
ALCUNI AUTORI SPIEGANO IL PROBLEMA
OSSERVANDO CHE LA IDEA COMUNE SU CHE COSA
SIA LA SODDISFAZIONE SONO ERRATE. INFATTI
IMMAGINIAMO CHE ESISTA UN CONTINUUM
SODDISFAZIONE-NON SODDISFAZIONE.
IN REALTA’ SI POTREBBE TRATTARE DI DUE CONCETTI
DIVERSI.
LE SUPPOSIZIONI ERRATE
SULL’UNIDIMENSIONALITA’ DELLA SODDISFAZIONE
Il MODELLO E’ QUELLO PIU’
COMUNE; QUELLO SOTTO E’ UNA
SUA TRASFORMAZIONE POLARE
Massima
In-soddisfazione
0 zero
soddisfazione
0 zero
soddisfazione
Massima
soddisfazione
Massima
soddisfazione
Herzberg alla fine degli anni ‘50 aveva
notato che i fattori che creano
soddisfazione sono diversi da quelli che
creano insoddisfazione.
Un precedente dalla psicologia delle motivazioni
FATTORI MOTIVANTI E FATTORI DI IGIENE
(Herzberg1959)
Hygiene
✣ Supervisione
✣ Amministrazione
✣ Politica aziendale
✣ Condizioni di lavoro
✣ Paga
✣ Relazioni interpersonali
✣ Sicurezza del lavoro
✣ Vita personale
Motivators
✣ Riconoscimento risultati
✣ Lavoro qualificante
✣ Crescita professioale
✣ Avanzamento carriera
NON CREANO
INSODDISFAZIONE
CREANO
SODDISFAZIONE
Frederick Herzberg
Alla fine degli anni ‘90 Coyle aveva notato che vi sono
delle barriere alla manifestazione della insoddisfazione,
che si scontrano con possibili esperienze positive della
persona nel sistema sanitario. Turner e Krizek, nei primi
anni 2000 hanno notato che soddisfazione e
insoddisfazione costituivano due componenti
compresenti nei giudizi.
Ne nasce un potenziale spazio concettuale che è quello
della “insoddisfazione”.
LE ESPERIENZE MULTIPLE
(Turner, Krizek 2006)
✣ In ogni esperienza convivono aspetti di soddisfazione/insoddisfazione
✣ Le persone percepiscono significati multipli per ogni esperienza che
vivono
✣ I fruitori di un servizio sono simultaneamente sia soddisfatti sia
insoddisfatti
✣ Incide anche l’ordine con cui si vivono esperienze/episodi positivi/
negativi
GRATITUDE FACTORS (Coyle 1996)
✣ …è una barriera nei riguardi della protesta o della insoddisfazione
(Dockrell 1995)
✣ Raramente i pazienti criticano i modi di cura, perché potrebbe essere
deludente per il personale (Sheppard 1994)
✣ Razionalizzano certi evanti negativi, attribuendoli la responsabilità al
sistema (Altshul 1983)
✣ C’è uno stigma nei riguardi di chi ha propensione a protestare,
(Mulcahy, Twitter 1994)
In realtà si tratta di cose non inedite. Infatti, anche i
RECLAMI rientrano nella teoria della “insoddisfazione” e
fanno parte degli aspetti negativi dell’esperienza (che
non affiorano dai questionari). Richiedono però una
elaborazione più complessa dell’evento negativo
(naming, blaming) seguita dalla decisione di esporsi con
un’esternazione pubblica (claiming)(Coyle 1996).
Le tecniche qualitative sono invece colloquiali e si
prestano al racconto episodico dell’evento negativo.
Il fatto che con le tecniche narrative e i Focus group
affiorino aspetti invisibili ai questionari costituisce un
motivo in più per impiegare queste tecniche in
sinergia.
Possono servire ad indirizzare meglio i questionari e
anche a cogliere aspetti che altrimenti non
emergerebbero.
E’ proprio necessario rilevare
sia le aspettative che la
soddisfazione nello stesso
questionario?
LA RILEVAZIONE SIMULTANEA DI ASPETTATIVE E
SODDISFAZIONE CREA DEI PROBLEMI ANCHE SUL
PIANO STATISTICO. IDEALMENTE, LA QUALITA’
PERCEPITA (secondo il SERVQUAL) DOVREBBE
SCATURIRE DALLA DIFFERENZA FRA ASPETTATIVE E
ESPERIENZA.
IN REALTA’…
INCONVENIENTI
Sul piano della contabilizzazione statistica
✣ Facendo la differenza fra la distribuzione delle aspettative e quella della
soddisfazione nel SERVQUAL (e modelli assimilabili), si ottiene una
distribuzione con varianza inferiore a quella delle due distribuzioni prese
separatamente. Questo non favorisce l’intrapresa di calcoli complessi.
✣ La distribuzione delle aspettative è correlata a quella delle esperienze. Ciò
significa che vi è un effetto di trascinamento o delle aspettative nei riguardi
della soddisfazione o viceversa; comunque, soddisfazione e aspettative
tendono ad essere ridondanti
✣ Vengono usati diversi algoritmi per fare risaltare le differenze (Moltiplicatorie,
esponenziali, etc.), in modo da cercare di ovviare a questi inconvenienti.
j = domain; i= individual respondent;
PiJ=Perception of respondent i in the domain j;
EiJ=Expectation of respondent i in the domain j;
nj= number of items for domain j;
SQj=service quality for dimension j.
ALGORITMI
APPLICABILI
Service Quality is the Gap between
Perceptions and Expectations
(Parasuraman 1985)
Service Quality is merely
satisfaction SERVPERF
(Cronin, Taylor 1992)
Service Quality is the ratio
perception/Expectations
(Yong-Pil et al 2004)
UNO STUDIO DI CRONIN & TAYLOR HA MOSTRATO,
ATTRAVERSO UN SISTEMA DI EQUAZIONI
STRUTTURALI, CHE LA SCALA ServQual POTEVA
FUNZIONARE ANCHE SENZA LA RILEVAZIONE DELLE
ASPETTATIVE; CHE LE DOMANDE AVEVANO UNA
STRUTTURA UNIDIMENSIONALE E CHE NON AVEVANO
BISOGNO DI PESI.
NE NACQUE UN NUOVO STRUMENTO DI 22 ITEM
CHIAMATO SERVPERF
I DETERMINANTI DI SODDISFAZIONE NEL
MODELLO CRONIN-TAYLOR
UNO STUDIO DI CRONIN &
TAYLOR HA MOSTRATO,
ATTRAVERSO UN SISTEMA
DI EQUAZIONI
STRUTTURALI, CHE LA
SCALA ServQual POTEVA
FUNZIONARE ANCHE
SENZA LA RILEVAZIONE
DELLE ASPETTATIVE; CHE
LE DOMANDE AVEVANO
UNA STRUTTURA
UNIDIMENSIONALE E CHE
NON AVEVANO BISOGNO DI
PESI.
NE NACQUE UN NUOVO
STRUMENTO DI 22 ITEM
CHIAMATO SERVPERF
NEGLI ANNI ‘90, L’ISTITUTO PICKER PROPOSE UNA
MODALITA’ DI RILEVARE L’ESPERIENZA DEL PAZIENTE
RINUNCIANDO ALLA COMPLESSITA’ PRESENTE NEL
CONCETTO DI SODDISFAZIONE. SI TRATTAVA SEMPRE
DI RILEVARE IL PUNTO DI VISTA DEL PAZIENTE, MA IN
MODO PiU’ SEMPLICE, CHIEDENDO SE SI FOSSE
TROVATO O NO, DI FRONTE A DETERMINATI EVENTI E
RINUNCIANDO COSI’ SIA A CHIEDERE LE ASPETTATIVE
CHE LA SODDISFAZIONE.
L’USO DI QUESTIONARI SULLE SOLE
ESPERIENZE ANZICHE’ SULLA
SODDISFAZIONE (ISTITUTO PICKER)
IL SERVIZIO SANITARIO INGLESE UTILIZZA IL METODO
PICKER PER DUE RILEVAZIONI CORRENTI SIGLI
OSPEDALI E SUI GP, CHE RIENTRANO FRA LE
STATISTICHE UFFICIALI DEL SISTEMA.
LA REGIONE VENETO,NEGLI ANNI ‘90, (PRESIDENZA
COMPOSTELLA) DECISE DI SEGUIRE LA STESSA
STRADA E FURONO EFFETTUATE UNA RILEVAZIONE
SUI DEGENTI OSPEDALIERI E SUI PAZIENTI DEI MEDICI
DI BASE (2009-2012)
L’ESPERIENZA VENETA E’ STATA
INTERROTTA CON LA CHIUSURA DELL’ARSS,
MA SI TRATTA SICURAMENTE DI
UN’ESPERIENZA DA RIPRENDERE.
L’ESPERIENZA HA ANCHE MOSTRATO UNA
METODOLOGIA DI RAPPORTO CON LE ULSS
ATTRAVERSO LA TRASMISSIONE DI REPORT
E L’INVITO AD INTRAPRENDERE SOLUZIONI
CORRETTIVE
L’ESPERIENZA DELL’ARSS VENETA SUI DIMESSI DAGLI
OSPEDALI E SUI PAZIENTI DEI MEDICI DI BASE
(ARSS 2009, 2012)
Sviluppo del questionario
Campagna informativa
Campionamento
Raccolta dati
Analisi dati
Interpretazione e utilizzo risultati
Materiali forniti alle Ulss per il miglioramento
ARSS Veneta - Materiali forniti alle Ulss per il miglioramento
CONCLUSIONI PROVVISORIE
✣ E’ possibile utilizzare questionari anche senza chiedere quali siano le
aspettative. Quest’ultima informazione, anche a se stante, può tuttavia
essere molto utile (v. esperienza di ULSS Bassano Dott. Corò, De Valter,
Lionello).
✣ E’ importante utilizzare anche la ricerca qualitativa, sia per avere uno
strumento esplorativo utile atto a cogliere il cambiamento, ma anche per
valutare la soddisfazione negativa
✣ Utilizzare, se possibile, strumenti che colgono l’esperienza, in modo da
uscire dalla complessità della valutazione di soddisfazione
3.
RISULTATI (OUTCOMES)
BASATI SULLA PERCEZIONE
DEL PAZIENTE
PUR SE MINIMALI, ALCUNE NOTE VANNO DEDICATE AI
PROM, E ALLE MISURE DI OUTCOME RIFERITE DAL
PAZIENTE. DI SEGUITO VI E’ UNA SLIDE COMPLESSIVA
SULLE DIVERSE TIPOLOGIE DI OUTCOME RIFERITI DAL
PAZIENTE, SINTOMI, FUNZIONAMENTO FISICO,
ATTIVITA’ SOCIALI, BENESSERE PSICOLOGICO,
QUALITA’ DELLA VITA (QoL), QUALITA DELLA VITA
CORRELATA ALLA SALUTE (HRQOL)
A1vità sociali Psychol. well-­‐being Altre componen> U>li>es QUALITY OF LIFE Funzionamento fisic
HRQOL Sintomi PATIENT REPORTED OUTCOMES TIPI DI PROM
DI SEGUITO VI SONO ALCUNI ESEMPI DI MISURE
ESEMPI DI SCALE PER LA MISURAZIONE DEL DOLORE
Scala VAS
Esempio tipico di una scala
di capacità funzionale
(Katz 1963)
SCALE SULLA DEPRESSIONE
Beck’s depression Inventory (BDI) 1963
Zung (Self-Rating Depression) 1965
Hamilton (Self-Rating Depression) 1967
General Health Questionnaire1975
SCALE BREVI DI SALUTE GENERALE
In generale direbbe che
la sua salute è…
- 
- 
- 
- 
- 
Eccellente
Molto buona
Buona
Passabile
Scadente
In generale come valuta
la sua salute oggi?
- Molto buona
- Buona
- Moderata
- Cattiva
- Molto cattiva
DUE STRUMENTI DI PROFILO DI SALUTE
SF-36 SU ALCUNE PATOLOGIE
SCALA BREVE SF-12
SALUTE FISICA
SALUTE EMOTIVA
60
55
55
50
45
40
35
30
25
20
AGE
95% CI SF12 COMP MENTALE
60
N =55 62 53 76 73 70 66 71 55 50 76 45 35 24
50
45
40
35
30
25
AGE
20
N =55 62 53 76 73 70 66 71 55 50 76 45 35 24
9
>7-79
75-74
70-69
65-64
60-59
55-54
50-49
45-44
40-39
35-34
30-29
25-24
20-20
15
9
>7-79
75-74
70-69
65-64
60-59
55-54
50-49
45-44
40-39
35-34
30-29
25-24
20-20
15
Esempio di una scala sulla
qualità della vita del
caregiver (Novak 1989)
4.
PROSPETTIVE FUTURE
I questionario cartaceo sparirà.
Potrà essere inviato agli utenti-cittadini tramite
dei link e compilato attraverso un computer,
iPad, Smartphone. Ciò consentirà anche di
rendere agevole il raggiungimento degli utenti e
rendere più precise e rapide le fasi di gestione
ed elaborazione dei dati
Verranno usati questionari PROM adattati alle
condizioni di ciascun utente. Questo sarà possibile
creando delle banche di item calibrati a seconda
della gravità (modelli Rasch). La somministrazione
del questionario consisterà nella estrazione di
questi item dalla Banca Item in tempo reale
attraverso un algoritmo (Computer- Adaptive
Testing)
Nella prossima slide compare una banca item
sull’autonomia funzionale (AMC Linear). Gli item
sono ordinati (dal più semplice al più difficile)
attraverso il modello Rasch, che ne individua
l’unidimensionalità assegnando a ciascuno, a
seconda del grado di severità, una calibratura in
logit. La pre-calibratura (che non compare nella
slide) ne stabilisce la collocazione nella banca.
1 Answering the phone
21 Cleaning a toilet pot
41 Standing for 10 minutes
2 Drinking from a beaker
22 Warming up tinned soup
42 Cleaning a fridge
3 Opening a drawer
23 Clearing the table after meal
4.Walking from room to another
24 Putting lace-up shoes on
8 Moving between two chairs
Item
bank
44 Travelling by bus or tram
25 Frying an egg
45 Carrying a tray with cups
precalibrata
26 Making a bed
46 Mopping the floor
sull’autono27 Getting into and out of a car
47 Travelling by train
fisica
28 Putting flowers in a vase mia
48 Pushing
a table/one side
9 Peeling an apple
29 Shopping for a loaf of bread
10 Putting on a shirt with buttons
30 Preparing a warm meal for 1
11 Cleaning a bathroom sink
31 Eating in a restaurant
12 Reaching into a low cupboard
32 Picking sthing f.under a tab
13 Using a lift in a public place 2
33 Moving between two chairs
53 Lifting a box weighing 10k
14 Opening a window
34 Reach a kitchen cupboard
54 Replace a ceiling ligh
15 Fetching and opening letters
35 Using a dustpan and brush
55 Vacuuming a flight of stairs
5 Sitting up (from lying) in bed
6 Opening a door
7 Moving to sit …edge of a bed
43 Going to a birthday party
49 Vacuuming the floor
50 Cleaning a bathroom
(AMC
Linear,
51 Cleaning top of a k.cboard
Holman 2004)
52 Going for a walk in woods
Nella prossima slide compare un esempio del
metodo di estrazione di ciascun item. Dopo una
domanda orientativa generale, un algoritmo estrae
dalla banca-item quelli più vicini alla condizione
della persona da valutare, fino a confermarla
attraverso regole di arresto prestabilire. Gli item
possono comparire in un computer o in questionari
brevi diversificati da persona a persona.
Livello di autonomia degli item
COMPUTER-ADAPTIVE TESTING
60
Esempio:
Valutare il
funzionamento fisico
Vero livello di
autonomia del
rispondente (da
stimare)
50
NO
NO
40
30
20
10
SI
SI
SI
NO
SI
SI
SI
Nella prossima slide compare un progetto
finanziato dal governo americano per la creazione
di banche di item universali sui domini che sono
indicati. Il progetto di chiama PROMIS (Patientreported Outcomes Management Information
System) di cui, usando il link in diapositiva è
possibile accedere al sito, fruendo anche di un
Demo applicativo
http://www.nihpromis.org/software/demonstration
Le prossime slide si riferiscono ad una prospettiva
che sfrutta le risorse delle tecnologie 2.0. Non solo
dei siti consentiranno di mettersi in comunicazione
con le agenzie sanitarie, ma esse consentiranno di
compilare in linea dei questionari di gradimento.
Consentiranno inoltre di lasciare dei messaggi che
potranno essere analizzati successivamente dagli
operatori sanitari
Servizio di prenotazione basato sull’iscrizione al sito dei medici specialisti,
i quali si sottopongono anche alla possibilità di essere valutati
Le informazioni numeriche potranno entrare
automaticamente in un database, mentre quelle
narrative potranno essere lette con delle
metodologie chiamate Sentiment Analysis. Esse
potranno essere analizzate con programmi
specifici, utilizzando la grande massa di
informazioni che la gente lascia dietro di sé
comunicando sulla propria salute.
LA SENTIMENT ANALYSIS
✣ La sentiment analysis (anche opinion mining),
riguarda l’uso di tecniche di natural language
processing, analisi dei testi e linguistica
computazionale per identificare ed estrarre
informazioni soggettive dai materiali grezzi
prodotti dai social media.
✣ Permette di determinare il giudizio o la
valutazione di un certo attore nei riguardi di
oggetti o opinioni.
5.
CONCLUSIONI
Alcune misure fra quelle viste, i PROM (giudizio sul
proprio stato di salute) in particolare, mostrano
costantemente che le donne hanno, rispetto al
proprio star bene, una visione più pessimistica di
quella dei maschi. Si tratta di un fatto molto
singolare, sul quale sono state costruite varie
ipotesi. Nella prossima slide compare una statistica
tipica sulla media del SF-12 per età e sesso…
SF-12
score
SF-12 SALUTE EMOTIVA PER ETA & GENERE
Sono state formulate varie ipotesi sul perché
questo si verifichi (il problema è noto nella
letteratura internazionale). Sicuramente le donne
hanno un modo diverso di comunicare con i medici
e, in generale, di comunicare sulla propria salute,
che può riflettersi anche sui modi in cui rispondono
ai questionari.
PERCHE’ LE DONNE STANNO PEGGIO?
-  determinanti biologici
perché sono biologicamente più esposte alle malattie?
-  determinanti sociali & psicologici
perché occupano ruoli subordinati o adottano
atteggiamenti e comportamenti più esposti a stress?
-  determinanti metodologici
perché hanno un approccio diverso nel rispondere a
questionari & interviste?
Nel brano di intervista che segue, una signora
racconta quali sono il modo in cui ha affrontato la
risposta ad una scala per la misurazione del dolore
durante una degenza in ospedale.
LE CONCLUSIONI DELLA SIG.RA ELVIRA
SULLE MISURE
✣ § Lei si aspettava che le chiedessero di misurare il dolore?
Non sapevo se ridere […] il dolore è dolore, quindi se dico che ho
male ho male… pensavo dentro di me se dico 6 mi aiutano o è meglio
che dico 7? Forse col 7 mi aiutano di più, dentro di me non riuscivo a
capirlo…
E ogni volta chiedevano una misurazione?
Sì, la prima volta ho detto dal 6 al 7, la seconda 7, alla terza 8 e mi
hanno dato, per quello dico se io avessi detto 8 da subito mi
avrebbero aiutato subito, nessuno viene a dirti 1 2 o 3 cioè da 1 a 10
è ovvio che vado dal 6 in su e se non mi aiuti è ovvio che parto
dall’8, sbaglio? (41 C F) (C.Lonardi 2015)
Al di là della sua rilevanza annedotica a
conclusione di questa presentazione, il brano
contiene una morale. Per interpretare una misura, il
risultato di un questionario, o altro, un decisore, un
ricercatore, un operatore sociale o sanitario, deve
prima chiedersi quale sia l’arcano meccanismo
cognitivo da cui ha origine il dato. E, come si può
vedere, la realtà supera spesso la fantasia.
Grazie
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