LA DIVINA PROVIDENZA

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LA DIVINA PROVIDENZA
ANNO V. - N. III.
( Conto corrente colla posta )
.
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FEBBRAI«?
1897
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LA DIVINA PROVIDENZA
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PERIODICO MENSILE
Biralom i immlnistraiione. - C O M O
: VIA
T O M A S O
C R O S S I 18.
Sommario - Dichiarazione - Pro Sant* Ambrogio ad Nemus ( continuazione e fine J. Comunicazioni e Note : - Per i preti vecchi e infermi - Pro Camporìolcino - Un nuovo periodico
mensile - Preghiera e ringraziamento - Necrologio - Offerte - Supplemento.
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E
:
I nostri Lettori si ricordano certamente di una [nostra dichiarazione pubblicata, anno fa, nel nostro giornale.
In essa si diceva che il battesimo di Piccolo Cottolengo Milanese,
dato al nostro Ospizio aSant' Ambrogio ad Nemus, era stato poco accetto
agli altri Istituti forastieri che portavano lo stesso nome; e che la Direzione della Piccola Casa della Divina Providenza, per amore di giustizia
e di ossequio, prometteva di riprendere r antica denominazione quando
ne avesse riconosciuto il dovere o r obbligo.
Ora, per mostrare la nostra deferenza a persone che noi altamente
stimiamo, e a togliere qualunque equivoco potesse mai derivare nella
designazione d'Istituti quasi omonimi, la nostra filiale milanese è stata
nominata
P i a
C a s a
d e i
P o v e r i
a S a n t ' A m b r o g i o
a d N e m u s .
Col variar del nome non varia, s'intende, lo scopo dell' Ospizio,
che resta sempre quello tracciato, per le sue Case, dal venerabile Cottolengo — raccogliere, secondo gli aiuti e gl'indirizzi della Divina Providenza, i poveri di qualunque età, sesso e condizione, e soccorrerli
prontamente e nel modo più efficace.
A tutt' oggi la Pia Casa dei Poveri a Sant' Ambrogio ad Nemus
dà ricovero solamente alle donne; ma, in tempo non lontano, si spera,
di potervi aprire anche la sezione maschile,
E, per le stesse ragioni di omonimia, anche la nostra Casa Madre
deve modificare la sua denominazione e per innanzi si dirà
C a s a
d e l l a
D i v i n a
P r o v i d e n z a ,
-
18
-
PRO SANT' AMBROGIO AD NEMUS
( Continuazione del n.° precedente)
Eccoci, o cortese Lettrice, con lo Statuto del Consorzio
noi annunciato nel passato numero.
PIA CASA DEI POVERI
A S. AMBROGIO AD NEMUS
sotto il Patrocinio
del S a c r o
Chi dèi ai poveri, presta a Dio
e ne ha il cento per uno.
(Mons. Seyur.)
Cuore di Gesù
In verità vi dico che quant 0
farete ai poverelli in nome mio,
lo riputerò fatto a me stesso.
( Vangelo di O. C.)
STATUTO
1.
È istituito - sotto il patrocinio del Sacro
Cuore di Gesù e in data del 7 dicembre
1896, festa del Patrono diocesano - un Consorzio di beneficenza di pie Signore, nominato Consorzio della Pia Casa dei Poveri
a 5. Ambrogio ad Nemus in Milano.
2.
Il Consorzio ha sede presso la stessa
Casa dei Poveri in S. Ambrogio ad Nemus.
3.
Ha lo scopo di aiutare c favorire, con
mezzi morali e materiali, l' accrescimento
e il benessere della C.isa dii Poveri.
4.
Il Consorzio si compone di Signore in
qualità di Socie Effettive e di Socie Onorarie.
Le Socie Effettive sono quelle phe si assum o n o T incarico di zelare, presso le famiglie
signorili e possidenti della città e della
campagna, per il buon incremento della
Pia Casa dei Poveri.
Le Socie Onorarie sono quelle che giovano alla Casa stessa con un' annuale elemosina.
Le Socie Effettive pagano un annuo contributo di una o più azioni da L. 55 : le
Onorarie un annuo contributo di L. £5.
O.
Chi offre L. 200
alla Casa dei Poveri,
ha il nome inscritto fra i Benefattóri perpetui della Casa,
delle
Dame, statuto da
Chi offre annue L . l O O , ha il nome iscritto
fra i Soci Benemeriti.
I nomi dei Benefattori perpetui e dei
Soci Benemeriti saranno incisi in apposite
lapidi murate sotto i portici della stessa
Casa dei Poveri.
r .
II Consorzio risulta :
a) di un Presidente, nella persona del
Direttore della Casa dei Poveri, o di altro
ecclesiastico, suo speciale delegato, da n o minarsi dall' Ordinario, qualora si tratti di
stabile delegazione. Questi tiene 1' alta d i rezione del Consorzio, ne presiede le a d u nanze e ne firma gli atti :
b) di un Consiglio di direzione, i cui
membri, per il primo triennio, saranno
trascelti dallo stesso Presidente fra le Socie
Effettive; in seguito si eleggeranno a maggioranza di voti dalle stesse Socie Effettive.
Il Consiglio di direzione risulta di sette
Socie Effettive.
Ordinariamente si raduna in una sala
della Casa dei Poveri insieme al Presidente,
e a tutte le Socie Effettive del Consorzio,
una volta al mese, nel primo Lunedì non
festivo di esso.
Straordinariamente si aduna dietro speciale invito del Presidente.
0.
Il Consiglio di direzione, in un col Presidente, nomina, fra le Signore che lo
compongono, una Segretaria ed una Cassiera.
Compito della Segretaria è :
a) di redigere il verbale delle adunanze
e conservarlo nella cartella degli atti :
b) di spedire le lettere d' avviso delle
adunanze ordinarie e straordinarie alle
Signore Consigliere e a tutte le Socie
Effettive ed Onorarie per la seduta generale
del Consorzio :
c) di prestarsi, a ogni richiesta del Consiglio di direzione, a quelle mansioni che si
troveranno del caso, specie alla compilazione
dell' annuo rendiconto morale e materiale
del Consorzio per la lettura da farsene
nella seduta generale.
— 19 —
Compito della Cassiera è di tenere la.
registrazione e gli incassi delle annualità
ricevute sì dalle Socie Effettive ed Onorarie,
come delle offerte dei Benefattori perpetui
e dei Soci Benemeriti, versandone l'importo
nelle mensili sedute al Presidente per gli
usi da deliberarsi a maggioranza di voti
dal Consiglio stesso.
10.
Tutte le Socie, sì Effettive che Onorarie
del Consorzio, cureranno d' aver speciale
divozione al Sacro Cuore di Gesù recitando
giornalmente tre Gloria, colla giaculatoria:
Sacro Cuore di Gesù, proteggete la Casa dei
vostri Poveri. Avranno pure speciale divozione alla Beata Vergine della Providenza,
recitando quotidianamente le giaculatorie :
Guardateci, o Maria, cogli occhi vostri di
pietà: soccorreteci, o Regina, colla vostra carità.
11.
T u t t e le Socie del Consorzio, sì Effettive
che Onorarie, prenderanno parte alla festa
annuale del Santo Patrono che si celebrerà, ogni anno, nella stessa Chiesa della
Casa dei poveri, nel i.° Giovedì dopo Pasqua, commemorativo della morte del glorioso Pastore S. Ambrogio. Ci sarà Messa
e Comunione generale al mattino, ore 7
:
canto solenne del Te-Deum, e Benedizione
col SS. Sacramento a sera, coli'intervento
di tutti i Poveri ricoverati.
12.
Nel caso di morte di una Socia Effettiva
del Consorzio, avutan: partecipazione, il
Consiglio diretrivo ne darà avviso alle
Consorelle per 1' accompagnamento del
funerale con rappresentanza dei Poveri
della C a s a : e provvederà che, nel primo
Giovedì dopo la morte della Consorella,
si celebri nella Chiesa della Casa una S.
Messa con divozioni di suffragio e con
l'intervento di tutti i Poveri ricoverati.
Visto, si approva e se ne raccomanda l9 os„
servanoci.
Milano, 7 Dicembre
Ì896.
f A N D R E A C. Card.
Arcivescovo.
Sua Eminenza Reverendissima il Serenissimo
Cardinale Andrea Carlo Ferrari in data del
28 Dicembre 1896 concesse, per una volta in
ogni dì, T Indulgenza di 100 giorni ai divoti che
recitano ognuna delle seguenti invocazioni :
Sacro Cuor di Gesù, proteggete
dei vostri Poveri.
la Casa
Guardateci, o Maria, cogli occhi vostri di
pietà.
Soccorreteci,o Regina, colla v o s t r a carità.
Noi abbiamo piena fiducia che, esaminato lo Statuto e riscontrate le degnissime
persone che ne c o m p o n g o n o il Comitato, anche Voi, 0 cortese Lettrice, vorrete entrare a
far parte di codesto Consorzio, destinato a dare valido sviluppo a un Ospizio che farà
un gran bene.
N o n Vi nascondiamo che ci è notò essere molti gì' Istituti che si rivolgono a Voi
per essere soccorsi; e sappiamo, pur troppo, che la generale scarsezza di danaro, l ' i n c e r tezza delle rendite, la deficenza de' lavori;., non permettono sempre alle anime generose di
poter assecondare i moti del loro cuore con quella larghezza che sentono dentro di sè.
Per questo Vi domandiamo assai poco : un d i e c i c e n t e s i m i a j l a < s e t t i m a n a , eh' è quanto dire — un9 anione di cinque lire ali9 anno. — Si potrebbe essere
più discreti ? Ma se Voi non ci rifiuterete questo tenue soccorso, 1' Opera nostra non potrà
fallire, e i ricoverati si vedranno assicurato quel conforto e quella sussistenza di cui hanno
bisogno.
Ricordatevelo, Lettrice generosa e pia : noi non abbiamo rendite di sorta, e si vive
alla giornata con le offerte delle anime buone e compassionevoli, e con quel poco che
possono pagare le ricoverate o i loro parenti o i loro particolari benefattori.
È vero che, fin qui, grazia a Dio, s' è tirato innanzi bene e con prosperevoli
successi : ma ci vediamo crescere d' attorno tante nuove miserie, vediamo i nostri locali
farsi, ogni dì, così insufficienti al bisogno, e le tasse, dirette e indirette, colpirci con
sempre maggiore e più sentita gravezza... eh' è obbligo nostro trovar modo di aumentare
il numero de' nostri Zelatori e di dare alle offerto un carattere di stabilità e di regolarità
che valga ad ' assicurarci, per determinate epoche d e l l ' a n n o , una determinata somma
di danaro.
— 20 —
Chi ci vuole aiutare, n o n si rifiuti adunque di sottoscrivere almeno un* azione :
questa è la forma migliore per soccorrere Y Opera nostra.
E Lei, cortese Lettrice, n o n s' accontenti di sottoscrivere la sua azione : si faccia
tutta cosa, anima e vita, delia nostra Istituzione : non tralasci mai occasione di parlarne
alle amiche, alle conoscenti, a tavola, al passeggio, nell' ore di ricevimento, dovunque e con
tutti e sempre. O h dica a tutte le anime ben fatte, dica loro che aiutare la Pia Casa ai* Poveri
è carità fiorita ! Dica che, là dentro, s' accettano quelle fanciulle, orfane o sceme o abbandonate, che, fuori, sarebbero destinate a percorrere la mala vita! Dica che, là dentro, si procura un
decente ricovero a povere vecchie trascurate o senza famiglia ! che vi s'alleggeriscono i
dolori e le sofferenze di tante inferme che dovrebbero, e di giorno e di notte, star sempre
sole, senza una parola amica e prive d' ogni valida assistenza ! Dica che il Signore terrà
conto del bene che avranno fatto ai figli del popolo, alla povera gente : che n o n bisogna
aspettare a praticare il bene quando s ' è colpiti da qualche sventura : che la carità non è
una grazia che si fa, ma un debito che dobbiamo pagare per meritarci la divina m i s e r i c o r d i a .
Dica che solamente l'uomo caritatevole può pensare all'avvenire con mente serena e cuore tranquillo!
Dica.... oh quante cose n o n sa dire il nobile cuore di una signora che si fa angelo di
carità e sorella de' poveri !
mwwmwmmw^mwwwmwmwwmmwwim^w^wwww
omunicazioni
e
Bote.
Pro Sant' Ambrogio ad Nemus.
Ci f u r o n o m a n d a t i , e noi li p u b b l i c h i a m o v o l e n t i e r i , d u e a n n u n z i prò
Sanf Ambrogio
ad Nemus. I n o s t r i Lettori, come li a v r a n n o l e t t i , ci s a r a n n o
g r a t i d ' a v e r n e loro d a t a notizia. Int a n t o ci c o n g r a t u l i a m o co' buoni
ambro-
siani
del Borgo
degli
Ortolani e col
Comitato delle feste, e il S a n t o V e s c o v o
e P a t r o n o m i l a n e s e f a v o r i s c a d a l Cielo
i loro nobili e g e n e r o s i s e n t i m e n t i .
XV CENTENARIO
DI SANT' AMBROGIO AD NEMUS (*).
POPOLO DEL SOBBORGO,
Il prossimo XV centenario della morte di
Sant'Ambrogio e' impone il dovere di rivendicare i meriti Secolari del nostro SanV Ambrogio
ad Nemus.
Quest' umile chiesa é un vero antichissimo
santuario: sorge dove fu trovato il corpo di
S. MATRONIANO : fu fondato da S. AMBROGIO
in memoria del rifugio che quivi aveva trovato,
quando si teneva nascosto per non essere fatto
vescovo : nell'annesso convento vi fecero lunga
dimora S. SIMPLICIANO, S. ARIALDO ALCIATO, il BEATO ANDREA VALLAMBROSIANO,
il BEATO ANDREA da BESOZZO; e, per 1500
anni, di generazione in generazione, gli umili
SERVI DEL SIGNORE vi consumarono la loro
vita nel culto di Dio e nella carità del prossimo
(*) È un avviso sacro in grande formato da attaccarsi
jn pubblico.
POPOLO DEL SOBBORGO,
Questo luogo sacro, che nói abbiamo fin qui
trascurato, è una gloria del nostro Sobborgo;
e noi lo dobbiamo richiamare a quella venerazione che si merita, o, per opera della nostra
pietà, deve riprendere il posto che gli è dovuto
per le sue antiche e non mai interrotte tradizioni.
Non mostriamoci indegni d* essere abitatori
di questa parte benedetta del territorio milanese che fu già un bosco (nemus), abitato da uomini che si ritiravano dal mondo per farvi penitenza : non trascuriamo i grandi vantaggi che
ci possono derivare dal trovarci in luogo caro
al- Cielo ; e, vinti dal nostro esempio, accorrano
i buoni Ambrosiani alla nostra Chiesa in pio e
devoto pellegrinaggio.
POPOLO DEL SOBBORGO,
Per raggiungere lo scopo che ci proponiamo,
noi non vi domandiamo grandi sacrifìci : la preghiera, la frequenza alle prediche, che saranno
tenute da valenti oratori sacri, e una piccola
offerta per arredare la Chiesa e per supplire
alle spese necessarie per festeggiare solennemente, con sacre funzioni musiche canti luminarie, r anniversario della morte del nostro Santo
Patrono.
Il Comitato Pro - Sant'Ambrogio ad Nemus:
Presidente Effettivo : D. Luigi Guanella, Rettore della Chiesa e della Pia Casa dei Poveri.
Sacerdoti : D. Cesare Correngia - P. Zaccheo - D. Antonio
Videmari.
Signori : Albertini Mansueto - Gregori Alfonso
- Bellezza Giuseppe - Annoni Antonio - Lanzani Antonio - Francesco Riva - Lertora G.
Battista - Tornoni Lodovico - Cipolla Francesco - De Benedetti Isidoro - Geronimi Ferdinando.
D. Torquato Geronimi
Segretario.
D. Pietro
Moroni
Cassiere.
— 21 —
PROGRAMMA DELLE FESTE
prò
S. AMBROGIO AD NEMUS (*)
Premesso che la Chiesa e il Convento, dov'è
ora la Pia Casa dei Ponevi a Sant'Ambrogio
ad Nemus, secondo documenti storici e secondo
tradizione non mai interrotta, sono stati costruiti
dallo stesso Vescovo Sant'Ambrogio, nell'eremo
dove aveva soggiornato qualche tempo per sottrarsi alle ricerche del popolo che lo voleva
suo Pastore:
Premesso che nell' area del Convento si scoprì il corpo di
Matroniano, eremita. * che,
nello stesso Convento. Sant'Ambrogio pose una
famiglia di religiosi, coi qu^li soleva trovarsi
a pregare, a meditare, a scrivere i suoi gloriosi
volumi :
Premesso che questi luoghi - Chiesa e Convento*» furono, per il corso di quindici secoli,
in grande venerazione presso i Milanesi e la
popolazione delle regioni circostanti :
Considerato che il culto di Dio e la carità ai
poveri è sempre stato il grande pensiero e 1' azione indefessa di Sant'Ambrogio :
Considerato che, ai giorni nostri, per sedare
le turbolenze e scongiurare i pericoli oh* ci minacciano, rimedio solo ed efficace è Y amor di
Dio congiunto all' amor del prossimo :
li Comitato sottoscritto sente il dovere di
proporre - per il prossimo XV centenario - fette a Sant'Ambrogio ad Nemus quanto pili si
può splendide.
Queste feste saranno precedute da un corso
di predlohe e da Sacre' funzioni.
?
J
E
C
G
O il programma dello prodiche :
Nel mese di Febbraio - tre prediche ogni setti^ N e h à quaresima : quattro prediche ogni setti^Negìi ott.O g* o r n i precedenti la festa del Santo
Patrono ( 22 Aprile ) - missione di penitenza,
s arà
come da avviso'
,
Pubblicato.
Nell'ottava s u s s e g u e n t e '
S l o r n o ' Pudica,
delIe S a c r e
Ecco il p r o g r a m m »
Funzioni:
Ogni D o m e n i c a n a Msa
di Sant'Ambrogio
ad Nemus, la Messa o r d i a r i ea delle
ore 9 sarà
applicata per i Benefattori
P®r !, Cooperaa e h e 11
tori delle Feste, con p r e g h i e r ,
Signore,
per intercessione del Santo P a b e n e d i c a
le fatiche e lo zelo del Comitato.
Dopo una predica si darà sempl*© J a Benedizione col SS. Sacramento.
Nei giorni di Pasqua ci sarà Messa solenne e
Vesperi e Benedizione con musica e cairto. Nella
sera della Vigilia, predica per 1' apertura delle
feste con l'intervento di un Prelato. 11 giorno
della festa, una Messa a ogni ora, dall' alba al
mezzogiorno; alle ore 7 e mezza Comunione
generale: alle ore 10 Messa solenne.
Neil' ottava, dopo la festa del S. Patrono,
esposizione del SS. Sacramento e musica con
canto, ogni sera»
Non parendo comportabile ehe di questo fausto Centenario, non debbano rimanere onorate
(*) È un promemoria da distribuirsi nelle famiglie.
vestigia nella Chiesa e nel Convento dallo stesso
Sant'Ambrogio edificati, il sottoscritto Comitato,
sente pure il dovere di proporre che una parte
delle offerte che saranno raccolte siano destinate a un ricordo che attesti ai futuri la pietà
e la devozione degli abitanti del Borgo degli
Ortolani nella fine del secolo presente. La natura del ricordo sarà determinata dalle somme
che saranno raccolte e che sopravanzeranno alle
spese necessarie per le feste che si vogliono organizzare.
I recapiti per le offerte sono i presenti:
Pia Casa dei Poveri & Ambrogio ad Nemus
- ( S. Ambrogio ad, Nemus, 5 )
Circolo Cattolico Popolare di S. Pietro Martire - f presso il Presidente Albertini Mansueto
in S. Ambrogio ad Nemus. 2 )
Circolo Cattolico S. Andrea - Via Giuseppe
Giusti, 37 )
Società Cattolica di Mutuo Soccorso - Via
Nicolini - e presso tutti i membri del Comitato
residenti in Parrocchia.
Seguono le Arme dei membri componenti il Comitato
come nell' annuncio' precedente.
Por i Proti vecchi o infermi.
a b b i a m o ricevuto Lo Statuto
e Rego-
lamento della - Carità Fraterna - nel
Clero dell9 Arcidiocesi di Milano.
Scopo di e s s a , c o m ' è d e t t o nell' a r t . 2,
è di v e n i r e in a i u t o ai p r o p r i i m e m b r i ,
c h e , p e r vecchiezza m a l a t t i e o a l t r e dis g r a z i a t e c i r c o s t a n z e , si t r o v a s s e r o in
condizione di g r a v e n e c e s s i t à ; m i r a n d o
eziandio a p r o m u o v e r e e m a n t e n e r e n e l
Clero lo s p i r i t o di c o n c o r d i a e u n i o n e ;
e a r e n d e r e più facile 1' a d e m p i m e n t o
dei d o v e r i s a c e r d o t a l i .
La costituzione di q u e s t a Società o n o r a
a l t a m e n t e YEm.mo Arcivescovo di Milano,
che seppe provvedere a un sentito bis o g n o e r e n d e r e o m a g g i o ai d e s i d e r i
e s p r e s s i d a t u t t o 1' E p i s c o p a t o L o m b a r d o .
E n e l l a n o s t r a Diocesi n o n si f a r à
q u a l c h e cosa di s i m i l e ? P e r c h è si t a r d a ?
L a Divina
Providenza
h a più v o l t e
p a r l a t o , n e l l e s u e c o l o n n e , d e l l a necess i t à di p r o v v e d e r e ai p r e t i v e c c h i o
i n f e r m i , e rivolge di n u o v o , con m o l t a
s o m m i s s i o n e , m a con vivo c a l o r e , il s u o
appello a l l ' a u g u s t o A n g e l o d e l l a Diocesi
e al v e n e r a b i l e Clero.
La nostra
Casa, n e l l i m i t e delle s u e
forze, è s e m p r e p r o n t a a p r e s t a r s i e o a
zelo e con s a c r i f i c i o .
Leggete nel supplemento ciò che
si dice del — L a
B i n d a .
— 22 —
Pro Campodolcino
Un nuovo periodico mensile
« Ho d a t o u n a c o r s a a i r opuscoletto
del b r a v o , a n z i b r a v i s s i m o , Don Lorenzo Sterlocchi (•) e m i p i a c q u e a s s a i e
Abbiamo ricevuto e raccomandiamo
con vivo p i a c e r e
sono cerio che darà buoni fruiti,
p?rchè
è s c r i t t o in modo che invoglia la l e t t u r a ,
p e r c h è è alla p o r t a t a d i tutti, p e r c h é
c o n t i e n e cose t u t t e o t t i m e e vere, p e r c h è
è scritto col c u o r e d ' uomo c o n v i n t o e
c h e a m a il suo p a e s e con quel t r a s p o r t o
che u n a g i o v a n e s p o s a a m a il suo b a m bino. »
« Il cap. XVIII - Scioglimento
di alcuni dulbiè veramente destinato a
p r o d u r r e ottimi r i s u l t a t i : v o r r e i c h e
fosse s t a m p a t o a p a r t e e molto diffuso : è
u n capitolo v e r a m e n t e i n d o v i n a t o e
s c r i t t o s u p e r b a m e n t e bene. »
Abbiamo pubblicato, con vivo compiacimento, questo giudizio dell' e g r e g i o
Dott. Zerboni Cav. Paolo al recentissimo
opuscolo del M. R. Prev. Don
Lorenzo
Sterlocchi.
Ne a v r e m m o p a r l a t o noi stessi p r i m a
d ' oggi ; ma, e s s e n d o s t a t o s t a m p a t o coi
tipi della n o s t r a Casa, e p u b b l i c a t o d a
u n m e m b r o del - Comitato Pro Cimpodolcino - p r e s i e d u t o dallo stesso n o s t r o
Direttore, ci p a r v e o p p o r t u n o t a c e r e p e r
r a g i o n i facili a c o m p r e n d e r s i .
V e g r e g i o Dott. Zerboni, col m a n d a r c i
il suo giudizio s o p r a c o t e s t o l a v o r o , ci
h a o r a p e r m e s s o di u s c i r e d a l n o s t r o
r i s e r b o , e lo facciamo s u b i t o p e r c o n g r a t u l a r c i col s i m p a t i c o s c r i t t o r e , che,
a l l a b u o n a e senza p r e t e s e , h a s a p u t o
r i v o l g e r s i a ' suoi c o n t e r r a n e i p e r r i l e v a r e lo s t a t o economico del loro p a e s e
e a d d i t a r e i mezzi p i ù a c c o n c i a d apportarvi rimedio.
Noi s p e r i a m o c h e il popolo della Valle
di San Giacomo l e g g e r à v o l o n t i e r i u n
l a v o r o così i n t e r e s s a n t e , f e r m a n d o s i a
r i f l e t t e r e s o v r a c i a s c u n o di q u e g l i articoli , d e t t a t i , con s a n a d o t t r i n a , d a l l a
p e r f e t t a c o n o s c e n z a delle cose e degli
u o m i n i e dei loro bisogni. E, q u a l u n q u e
siano p e r essere i r i s u l t a t i Anali di quel1* O p e r a P i a , r e s t e r à s e m p r e p r e s s o i
nipoti lodevole l a m e m o r i a d e l l a iniziat i v a p r e s a e degli sforzi f a t t i p e r s a l v a r e
dalla r o v i n a u n a t e r r a g i à t a n t o florida.
(*) Opera di SanV Antonio o Comitato prò
Campodolcino del Prev. Don Lorenzo Ster-
looohi.
«L'AURORA DEL SECOLO'DEL SACRAMENTO i
È un titolo di buon augurio pieno di poesia
e di fede questo del novello periodico che è
uscito or ora coi tipi della S. Lega Eucaristica,
per impulso di quei prodigio di attività che è
il R. \ \ Beccaro.
Il frontispizio in cromolitografia, ideato da
lui felicemente, ci dà il programma della Santa
Le<ja e del periodico insieme : neir alto è figurato un Ostensorio a cui stanno intorno gli
Angeli adorando : due di essi gli legano al piede
un nastro sul quale è scritto « Secolo XX » :
al disotto, illuminato da raggi che copiosi«scendono dall' Ostensorio, il globo nostro su cui è
tracciata a colori evanescenti V Italia. — Al
basso, con un contrasto vivissimo, un angelo
fuga colla spada acuta i demoni versò l'abisso :
in un angolo l'emblema, che oramai vide tutta
l'Italia, l'emblema della S. Lega Eucaristica.
Una rapida lettura degrli articoli contenuti
nelle 32 pagine elegantissime del numero di
saggio ci ha provato trattarsi di una pubblicazione affatto eccezionale : dopo le lettere del
R. P. Beccaro con Breve risposta del S. Padre
ed una di encomio del Card. Ferrari, vengono
scritti, alcuni dei quali con splendide illustrazioni in fototipia, d'argomento il più vario,
dovuti a ben noti autori, promessa e garanzia
pei numeri futuri, dolce speranza per un risveglio
della fede, dell' amore, della devozione a Gesù
Sacramentato.
Aggiungiamo che, per tipi elzeviriani nuovissimi, per fregi nitidi e graziosi, per correttezza
di composizione, nulla lascia a desiderare ai
più critici amatori dell' arte.
Del p r e c i s o scopo d i q u e s t o n u o v o
periodico e d e l l e condizioni d i a s s o c i a zione è d e t t o n e l l a q u a r t a p a g i n a della
nostra copertina.
I n o s t r i felici a u g u r i al R. P. B e c c a r o
e a ' s u o i b u o n i figli C a r m e l i t a n i .
Preghiera e Ringraziamento
Il v e n e r a n d o Don Giorgio
Steinhauser,
g i à m i s s i o n a r i o apostolico nel Michigan e
f r a i Pelli Rossi dello s t r e t t o i i M a c k i n a w , è, d a più g i o r n i , a letto g r a v e m e n t e a m m a l a t o per u n a l e n t a p a r a l i s i
c h e lo m i n a c c i a di o r a i n o r a e lo f a
soffrire grandemente.
Lo r a c c o m a n d i a m o a l l e p r e g h i e r e d i
t u t t i i S a c e r d o t i e di t u t t i i n o s t r i L e t t o r i .
Al g i o r n a l e c o n c i t t a d i n o VOrdine,
che
no h a p a r l a t o subito, i n o s t r i r i n g r a ziamenti.
23 —
Necrologio.
Nel 1875-76 il nostro egregio Direttore ebbe, per la p r i m a volta, occasione
di conoscere il v e n e r a n d o
Monsig n o r P l a c i d o P o z z i , vescovo
di Mondovì, e d' a m m i r a r e la dolcezza
del suo c a r a t t e r e , la v a s t a c o l t u r a della
sua mente, e lo zelo indefesso a p r ò
della s u a Diocesi.
Ai primi d e l l ' o t t o b r e scorso 1896, il
nostro Direttore, a n d a t o a Mondovì per
affidare a quel Seminario m a g g i o r e due
chierici della Casa, si trovò n u o v a m e n t e
con quel v e n e r a n d o vescovo, e n ' e b b e
tal prova di affettuosa sollecitudine che,
r i t o r n a t o f r a noi, non cessava di manif e s t a r e la propria riconoscenza.
Pochi dì fa p e r v e n n e Y a n n u n z i o della
morte, quasi improvvisa, dell' e m i n e n tissimo P r e l a t o .
Il nostro Direttore ne r i m a s e i n t r o n a t o
e s a r e b b e volato a Mondovì per i soleuni f u n e r a l i se g r a v i s s i m i impegni
non glielo avessero impedito : dovette
accontentarsi di p r e g a r e e di far p r e g a r e
per la pace di q u e l l ' a n i m a g e n e r o s a e
santa.
Agli amici e benefattori di M m d o v ì
le sua e le n o s t r e condoglianze, con
l'augurio che presto possano a v e r e un
altro P a s t o r e che a Lui s' assomigli in
virtù e in sapienza.
Sabbato sera, 16 pass. Gennaio, s p i r a v a
l ' a n i m a bella, nel bacio del Signore, il
F r a n c e s c a n o P a d r e
A n t o n i o d a P a v i a , Minore Riformato,
nel Convento di S a n t a Maria del F i u m e
in Dongo (Lago di Como). Egli aveva
sofferto molto, c h e u n c r u d o m a l o r e
lo c o n s u m a v a lento lento, ed a v e v a
sofferto con u n a pazienza e r a s s e g n a zione d e g n a dei suo bel cuore.
Coloro, e sono molti, che conoscevano
ed avvicinavano il buon P a d r e Antonio,
lo s t i m a v a n o e lo a m a v a n o ; t a n t o e r a
schietto il suo cuore , piacevole il c a rattere.
Vero Aglio del poverello d' Assisi, a m a v a la regolare osservanza, e voleva
che i giovani frati, affidati alle sue cure,
crescessero degni dell' abito che i n d o s savano.
J?u visto, nel tempo della s o p p r e s s i o n e
degli Ordini Religiosi, r i f u g i a r s i , con
varii confratelli, a l l ' o m b r a di u n a piccola
Chiesa nelle adiacenze di Brescia ; e
quivi, s e p a r a t o dal mondo, c o n d u r r e ,
non senza difficoltà, vita claustrale, come
le circostanze lo p e r m e t t e v a n o . Assiduo
al t r i b u n a l e di penitenza, aveva per t u t t i
parole di conforto e di sollievo.
P. Antonio non e r a un g r a n d e i n g e g n o ,
però, fornito di d i s c r e t a capacità, seppe
r e n d e r à t a n t o còlto il suo intelletto d a
m e r i t a r s i di e s s e r e i n n a l z a t o a v a r i e
cariche onorifiche nella s u a R i f o r m a t a
Provincia. Fece scuola v a r i i a n n i , fu
D j f l n i t o r e P r o v i n c i a l e due volte, e più
volte G u a r d i a n o nei varii Conventi delia
Provincia.
A soli 56 a n n i di età, lascia i suoi
c o n f r a t e l l i e q u a n t i lo a m a v a n o nel lutto
e nei dolore. Egli però li g u a r d a c e r t a m e n t e dal Cielo. T u t t a v i a p r e g h i a m o , c h e
se q u a l c h e neo di colpa gli r i m a n e s s e
da s c o n t a r e innanzi a Dio, possa presto
e s s e r n e sollevato, e spiccare il volo alla
b e a t a gloria che si è m e r i t a t a .
Il Confratello P . B.
La n o s t r a S u o r a A n t o n i a O r t e l l i è p a s s a t a a miglior vita.
O r f a n a di p o v e r i s s i m i g e n i t o r i , e n t r ò ,
a n c o r a f a n c i u l l e t t a , nell'Ospizio di P i a nello Lario, nel 1875.
Poco s a n a , la s u a vita f u u n a c o n t i n u a
sofferenza, e u n a provai così d u r a c h e ,
qualche volta, le si l e g g e v a negli occhi
e n e i movimento della persona l ' i n q u i e t u d i n e incresciosa : ma e r a n o guizzi passeggieri, c o r r e t t i tosto dalla c a l m a m a n s u e t a della p e r f e t t a rassegnazione. Della
s u a virtù r e s t e r à l u n g a m e m o r i a f r a le
consorelle c h e i' h a n n o conosciuta.
Sia pace alla bon' a n i m a s u a !
É m o r t a nella n o s t r a Casa la v e n e r a n d a sig. C a t e r i n a S a l a G r i x a risco.
Fu d o n n a di a n t i c h i s s i m a fede e di
cuor generoso, a noi c a r i s s i m a , perchè,
f r a le s u e o p e r e di s c h i e t t a carità, an«
n o v e r a v a quello di a v e r e ospitato e socc o r s o , in s t r i n g e n t i bisogni, il n o s t r o
v e n e r a n d o m a e s t r o , il d e f u n t o Sacerdote
— 24 —
D o n
S e r a f i n o B a l e s t r a , di
i m p e r i t u r a m e m o r i a ( # ).
Negli ultimi suoi g i o r n i f u a s s a i l i e t a
di a v e r letto sul Credente
Cattolico c h e
a Buenos A y r e s si e r a i n n a l z a t o u n
m o n u m e n t o al suo r i m p i a n t o Don Serafino p e r e t e r n a r n e la m e m o r i a ; e, p r i m a
di m o r i r e , ci donò, con m a n i f e s t a commozione, il r i t r a t t o di lui, che, con v e r a
e sentita venerazione, conservava appeso
al p r o p r i o letto, d i c e n d o : ho fatto,
come
ho potuto, la carità a un prete, e V ho
ricevuta, larga e generosa, da un aitilo
prete : sia lodato il Signore.
Egr. Marchesa Castiglioni, Masnago »
»
Sig. Rossoni Albino farmacista
Giudici Michele, Lo vero
»
Avv. Cattaneo
»
Tacchi Addolorata
»
Zanotta Amb.
»
Cornetta Ruggero
»
Faverio, salame - toroni - maglie.
Osigoni e Gallina
»
Illuminato Colombo
»
Noli R. S. Fedele Giuseppe
»
P. T., un barile di vino.
Ajani Ippolita
»
Conti Clotilde
»
» R. P.
»
» Senatore Gaetano Scalini
N. N, , involto di abiti.
Alla c a r a m e m o r i a della p i i s s i m a
d o n n a il n o s t r o s u f f r a g i o e il n o s t r o
rimpianto.
(*) Il Prof. Cav. Don Serafino Balestra fu archeologo insigne, e, primo in Italia in Francia
in America e altrove, fu l'apostolo della parola
nell'istruzione de' Sordomuti, contro il vecchio
metodo della mimica e della ditologia. E quando avremo una conveniente biografia di un
nostro concittadino tanto illustre ?
OFFERTE
Alla Casa della Div. Providenza
in Como.
T o t a l e L.
5—
12 —
5—
10 —
2—
2—
5—
3—
3—
2—
10 —
5—
4—
50 —
499 50
Per il pane di S. Antonio.
S o m m a r e t r o L. 174 00
5 61 10 —
Per una novena a S. Antonio
Chiesa del Sacro Cuore
N. N.
12 —
M. R.
Francesco Vedani, Besozzo
» Stefano Bolconi Prevosto Abb.
» Monti Can.
» Crevenna Antonio Can.
Sig. A. Mazzucchelli
5 10 —
10 —
10 —
3—
2 —
T o t a l e L. 302 00
S o m m a r e t r o L. 176 50
Rev.mo Mons. Andrea Bosatta V. G. L. 10 —
1 —
M. R. D. Carlo Mazzoletti
»
» Giovanni Piatti
» 2 —
» Francesco Bianchi
» 1Q —
» 5—
» Giuseppe Pizzala
» 5—
» B. Tarroni
»» 4 —
t> * Francesco Agostoni
» Costante Tabacchi
»t> 5 —
» 5—
» Giovanni Sonzini
» Luigi Dell' Acqua P. di Pedesina » 5 —
» Pietro Erba
» 19 —
» Pietro Vitali Par. Lurate Abbate » 5 —
» Ferdinando Yanini, Cittiglio
» 5—
» Rocco lemola, Bedero
» 5—
» Luigi Gelmini, Soncino
» 5—
Gaetano Yidoletti
» 3—
» Francesco Vannini Parroco
» 3—
» Giuseppe Peregalli, Are. Villa
» 5—
» Compagnoni Can.
» 5—
» Prevosto di Laglio
» 5—
» Batt. Gianera Can.
» 10 —
» Tomaso Verga
:> 15 —
» Battista, Chiavenna
» 5 » Magone Manello
» 24 ~
» Giusto Pizzala
» 10 —
» Fascia Prevosto
» 3—
» Marafi
» 4—
» Fidanza Ermenegildo
» 5—
» Francesco Fanetti
» 15 —
» Salvatore Areid. Cantarelli, Saler,» 2 ~
Alla P i a Casa dei Poveri
a S, Ambrogio ad Nemus.
Sig. Moneta Carlo
N. N.
S o m m a r e t r o L. 102 00
5 —
2
-
Totale L. 109 00
Pei Sacerdoti Vecchi.
S o m m a r e t r o L. 7 3 00
M. R. D. Giacomo Silvestri
» Giuseppe Negroni
100 —
5—
Totale L. 179 00
Segue un S u p p l e m e n t o e racco-
mandiamo
si dice su
ai nostri
lettori
ciò che vi
— 25 —
SUPPLEMENTO
L' Epifania nella nostra Casa
Anche quesf alino abbiamo avuto ia
dolce consolazione di vedere i nostri fanciulli regalati perla venuta dei Santi Re
Mtipi.
Ci fufonb^in btiona quantità tòroni,
aranti; célie e'rMtQlie da distribuirei
Noi sifctiiO cotti mossi ataiita genèfósiitf e'ìe bètiedikibtìi dfel Ciélo Scéndano
copiose sulle famigHe 'che,' neliy solenni
rfcòrrenfcé,' sùtiub1 rfdordaisi dè*i figli dèi
pOtfòro.
Ai' Coniùgi Pietroe Luigia Fhverio ci
seiUiaftm'pói in dóvere di pàrticoiarì ringmvatìaetfli e lo facóramo coti la più
sentita1 riconoscenza.
Le Sante Quaranta re
che, per la prima volta, si tennero nella
nostra Chiesa del Sacro Cuore ci hanno
riempita l'anima di vera consolazione.
Nel primo giorno ( 22 p. p. ) la Messa
solenne fu cantata dal M. R. Pàrroco
Preposto della Mostra parocchia Don Calisto Grandi : nel secondo giorno ( 2 3 )
dal Rev.mo D. Agostino Zaboglio, Rettore
degnissimo del seminario Teologico diocesano ; nel terzo giorno ( 24 ) dal venerando Mons. Francesco
Colturi, già
Vicario generale della nostra Diocesi.
In tutti e tre i giorni la chiesa fu
assai frequentata : i nostri ricoverati
s' accostarono ai santi sacramenti con
particolare divozione e pregarono per
tutti i benefattori dell' Opera : il Padre
Giustino, Superiore del convento dei
Cappuccini a Bigorio ( Canton Ticino ),
te»«©-un-oorso di prediche che piacque per la opportunità degli argomenti
svolti, e per la parola facile, spontanea,
efficace a persuadere e a commuovere.
Sua Eccellenza Mons. Teodoro^ nostro
amatissimo Vescovo, con la Sua augusta presenza rese più solenni le sacre
funzioni di chiusura. Data la Santa Benedizione, dall' Altare rivolse, con cuore
paterno, ai nostri ricoverati e ai molti
fedeli presenti un discorso breve, ispiratoci più nobili sentimenti di cristiana
carità e di apostolico zelo ; e, prima di
partire, si degnò di visitare- i nostri
infermi s si fermò parecchio al letto
del nostro venerando D. Giorgio SteinHauserii qùale ( lo abbiamo già detto in
altra parte del giornale),colpito da lenta
paralisi, si trova in pericolo di vita.
Air amatissimo nostro Vescpvo e a
tutti i Sacerdoti che cooperarono a ren?
dere le nostre Sante Quarantore degne
e copiose di bu^ui frutti per le anime
alle nostre cure affidate, ì nostri ringraziamenti.
Libri donati per la libreria della Casa (*).
. Dalla Signora GIULIA
abbiamo ricevuto :
OLGINATI
di COMO
Fiori di Campo di Polidoro Petrocchi - Milano,
Agnelli; 1896.
Il Tesoro dellq Giovinette di Rossi Adele - Milano. Agnelli, 1878.
Il Bène, Periodico Settimanale : Anno VI ( incompleto ) e VII ( completo ) - Milano, Coaliati. 1$94 e 1895.:
Epistolario di Alessandro Manzo ni. raccolto e
annotato da Giovanni Sforza, 2 volumi
- Milano, Carrara.
Studi di Lingua parlata di Angiolina Bulgarini - Milano, Agnelli, 1874.
Racconti di Achille Mauri - Milano Rechiedei,
1871.
S' aggiungano sette altri librettini scolastici
- di Storia Sacra, di Catechismo, di Lettura
e di Geografia.
Dalla Signora CONTESSA LUIGIA PORRO
di COMO s' ebbero i volumetti qui sotto
indicati, tutti scelti fra le letture cattoliche della L I B R E R I A SALESIANA :
San Gregorio VII - Serapia - Luigi Comollo
Nuove Storie e Parabole - La Gran Bestia Serate Morali - La Morte del Buon DositeoII Rosario - La Democrazia Cristiana - Vita
del V. M. G. Bartolomeo Menocchio La Famiglia Irlandese - Gesù Cristo e la
Chiesa - Il Cattolico nel Secolo XIX - Vita di
SanV Anna.
L'Apostolo San Giovanni (voi, 2)- Don Marco
- Il Cattolico nel Secolo - Il Galantuomo (voi.
3 ) - Vita di Sua S. Leone XIII - Giuditta Il Martire Saulo Emilio Reynaud - Il Trionfo
della Grazia - Fernando Cor tez - Il Montore
( voi. 4 ).
I nostri ringraziamenti alle pie e
generose Signore.
(*) I libri, che sono mandati in dono alla Casa della DiTina
Providenza, servono,a formare tre libreriuccè : la libreria per
P infermeria degli uomini e per l'infermeria delle donne : la libreria per i fanciulli e per le fanciulle : la libreria per gli studenti
poveri avviati alla carriera ecclesiastica.
—
26
—
COMPIMENTO DI UN VOTO DELLA NOSTRA CASA
L A .
ACQUISTATA
B I N D A
P E R UN S E C O N D O
RICOVERO
L' ala, che nel nostro disegno é indicata
con la lettera a , é a due piani : il primo
piano contiene, a terreno, uno stanzone
lungo m. 5 ; , largo m. 8,50 e alto m. 6, 30 :
il secondo piano ha un secondo stanzone
della stessa lunghezza e della stessa larghezza, cioè di m.55 per m. 8,50 con m. 3,60
di altezza. Entrambi questi locali hanno
una fuga di finestre a riscontro alte e
larghe con vetrate di ferro robustissime.
In questa stessa ala ci sono altri stanzoni
capacissimi, anche loro forniti di finestre a
riscontro, numerose più del bisogno.
L'ala, indicata nel disegno con la lettera
"b, è a tre piani : ha 27 locali di variate dimensioni, ma tutti cosi bene sfogati, che
1' aria vi circola a meraviglia : ha un bagno,
e tre scale comodissime, una per ciascuna
delle due estremità, e la terza nel mezzo.
Sul primo pianerottolo di questa scala di
É la D B i n d a un vasto fabbricato che,
a scirocco della città di Como quasi dirimpetto al Baradello, torreggia sulle stradale che conduce a Lecco, a mezza costa
fra il Manicomio e la Cappelletta.
Sorge sul colle per una altezza di 18 m.
e si distende, da Nord a Sud, per m. 140,
imponendosi allo sguardo di tutti per la
sua grandiosità e particolare situazione.
L' interno, é bene premetterlo subito,
non tradisce la buona impressione che si
riceve dalla vista esterna ; e, fatta eccezione
per i locali dov' erano le macchine, tutte
le stanze sono in perfettissimo ordine, e
alcune non avrebbero neppur bisogno di
una mano di bianco per essere abitate.
Il fabbricato si mostra diviso in due
parti, sul lato di ponente, da un corpo avanzato c , e, sul lato di levante, da un loggiato
non largo, ma alto, <1.
ponente
d
&
©
P
P
P
levante
mezzo, un pianerottolo ben messo, c' è una
bella porta che mette in un piccolo appartamento di quattro stanze eleganti e simpatiche.
Il corpo avanzato c è una vera palazzi-
na. È anch' esso a tre piani : ha una scala
à pozzo, comodissima, e signorile : 18 stanze
Y una più bella dell' altra e 1' una con
Ì' altra in comunicazione e, al bisogno, separate, e tutte con le pareti tappezzate di
— 27 —
carta, i soffitti stoiati e dipinti, i pavimenti '
a piastrelle : un corridoio interno, con latrine
all'inglese, per ogni piano : un bagno di
marmo con cannelle d' ottone: poi comodo
di cucine, di cantina, di caminetti, di armadi a muro. Il terreno ha finestre fino
a terra che mettono in sull' ampio terrazzo, indicato dalla lettera n .
Il braccio e , a un piano, é diviso in due
locali che potrebbero, occorrendo, formare
uno stanzone lungo m. 17, largo m. 6, 80
^ alto m. 4, 30. E questo braccio è continuato dai rustici f che formano complessivamente 16 locali, alcuni considerevoli,
perchè hanno una lunghezza di m. 9,80
con m. 8,40 di larghezza e m. 4,30 di altezza.
La lettera p indica le corti e queste
non sono molto estese, ma quello che
manca a levante si ha da ponente.
La lettera m indica un giardino non
molto grande, non signorile, ma vago
assai. Ha due gigantesche magnolie,un folto
boschetto di pini e alcuni sempreverdi di
pregio, una vaschettina con pesci rossi e
vivace spillo saliente, aiuole con cordoni
d'erba, andarini con ghiaia minuta, diverse
spalliere, piante da frutta, r o s a i . . . e una
serra per tenerci i fiori.
La lettera o rappresenta un cortile lungo
quanto é lunga 1' ala sl del fabbricato e
largo una decina di metri, e fiancheggiato
da cima a fondo da una parte dal fabbricato stesso, e dall'altra da un viale a pergolato.
La lettera 11 indica il ì m a ^ o che s'apre
davanti la palazzina c .
È un terrazzo vasto, signorile, con leggiadra ringhiera e suoi parapetti fermati
fra colonnine finite in testi coltivati a garofani. La vista non vi potrebb' essere né
più incantevole, né più seducente, perchè
domina tutta la conca da Camerlata alla
Città e il lago lo si vede fino a Cernobbio :
e l'azzurro dell'acque che fanno rispecchio
all' azzurro del cielo, il bel verde dei
prati che contrasta col bianco delle strade
e col vario delle case, il Duomo che si
alza sulla città, 1' ameno de' colli sottostanti, il semiselvaggio dei monti che fanno i
corona, quelle Alpi che spuntano dietro
il collo del Monte Olimpino , quel vasto
piano lombardo che s'intravede alle spalle
del castello Baradello, la vita stessa della
Città che si manifesta fin lassù co' suoi
rumori, co' suoi fumaiuoli, coi treni delle
due ferrate, coi battelli a vapore, colla fu-
nicolare... danno tanta varietà di prospetti,
di spettacoli, di vedute che l'animo si ricrea
e si sente rifatto.
La bella vista e l'ampiezza de' locali, la
felice loro distribuzione non sono tutt'i pregi
della Binda. C' è un altro vantaggio inestimabile : 1' abbondanza dell' acqua : acqua
che viene dall' alto, da una sorgente non
lontana : acqua pura, salubre, vitale, che
non conosce arsura estiva, e può essere
distribuita per tutti i piani, e può bastare
per tutti i bisogni di cucina, di lavanderia
e d'igiene.
La B i n d a che noi abbiamo ora descritta, questo vasto fabbricato che potrà
contenere comodamente più di trecento
persone, è ora della nostra casa; e sarà
destinata a ricoverare altri derelitti, conformemente a quello che si dirà nel prossimo
numero del nostro giornale.
Con questo Supplemento noi ci dobbiamo accontentare di esporre le ragioni che
ci hanno guidati ad addossarci questo nuovo
peso e punto leggero ; perchè, se lo abbiamo potuto comperare dai Fratelli Baserga,
signori Antonio e Vincenzo, a condizioni
cpsì buone che manifestarono la deliberata
volontà che quei ricchi-e generosi proprietari ebbero di favorire e di aiutare la
nostra Istituzione, non è men vero che la
maggior parte della somma, per non dire
l'intera somma, resta da versare.
Non ci voleva meno della fiducia in Dio,
della perseveranza e della ferrea volontà
del nostro Direttore per non tremare di
fronte a un impegno di tanta gravità. Ma
il bisogno era così grande, così sentito, che
gli sarebbe sembrato di fallire alla sua
chiamata, quando avesse appena appena
tentennato.
I Lettori, che hanno seguito con costante pazienza la lettura del nostro periodico, sanno quante volte ci siamo lamentati di non poter soddisfare alle molte,
continue, incessanti domande di ricovero.
Sanno pure che queste domande ci sono
rivolte da tutte parti e da ogni ceto di
persone. Ora è un parroco che ci scrive,
perché quattro o cinque figliuoletti sono
rimasti senza padre e senza madre : ora il
sindaco di un paese che ci raccomanda h
tenera prole di genitori che sono in prigione : alle volte è la questura che ci
conduce ragazzi di ignoti, raccolti per le
vie: e non mancano figli che ci affidano
i loro vecchi infermi, ¿ui non possono
— 28 —
prestare soccorso ; bene spesso $ono giovani, adulti, spostati cf ogni condizione
che vengono da noi per essere salvati da
uno stato che li ha ridotti alla disperazione.
Solo chi si trovi, come noi, o per ufficio o per vocazione, continuamente a
contatto delle miserie umane^ sa quanto
sia grànde il numero éegP infelici.
Oh quante volte ci caddero copiose le
lagrime ¿agli occhi, e quante volte abbiamo
innalzate calde, fervide preghiere al Cielo
per avere gli aiuti • necessàri a soccorrere
tarili derelitti ! Quante volte ci cadde la
penna di mano perché dovevamo respingere domande che { il cuore consigliava
imponeva ¿1 ^saydir^ ! E Dio nòn voglia
che alcuno non abbia attribuito a
ciò che ci era imposto dalla impossibilità,
mancandoci assolutamente i mezzi di sussistenza e ì locali,
A chi dice - noi siamo ancora satji f £
robusti e ci oietti^mo nelle su^ mapi ; ci
faccia fare tutto quella che vuple,. ma, non,
ci aeghi un letto e una scodella di mine^
stra - non gli par, vero che gli si debba
rispondere con un rifiuto. Eppure, quando
i locali sono pieni zeppi, qu^ndp la dispensa è vuota e s' ha a pensare a rifornirla, come si possono seguire i moti del
proprio cuore ?
Noi vorremmo che quesjta triste verità
fosse ben compresa, e bene; ponderata, da
tutti i nostri Lettori* e vorremmo anche
che sapessero persuadersi quanta dura cosa
sia per noi respingere un povero e per un
povero vedersi respinto da
.sacerdote.
Bisogna vedere come si ^¡ping^ su quei
volti rifiniti, la sorpre&i^ 1,' incredulità;^ la
desolazione! Sono mo.ine.ati« che, si vorrebbe
nog essere ne'nostri panni,^monieqtL che
ci strappano gemiti di commiserazione,, veri
schj$pti_di cuore !
Ci furono giovani, jQhe,, al nostro rifiuto,
dovettero appoggiarsi perv non cadere :
vedova che,, striag^Adosi al seno
loro
figliuoletti, ci guardarono a lunga ,con
occhi inebetiti uomini fatti che se n'andarono^ con passo cosi legato, cosi barcollante>tche davano a conoscere come .stessero di dentro. Che farò io, esclamo con
voce straziante un povero padre, di questa
scema ? sono a bottega tutto il giorno r .il
vicinato si I l e n i a , , a scuola non me. la
pretòrio.: ma,.dica, dica lei, lo dica per
carità, se precipita dalla finestra^, se la mi
cade nel poz^o,. se alcuno ne abusasse . . .
ne avrò colpa io ? jtfon mi dica di no, via,
me la prenda - u»-arJ?occa disili,, yiifci bocca
di meno p ^ lei 4 tfiients» pec m a ^ . ,. .
Di fronte a casi casi lacrimevoli,, nonrsi
poteva restar« .pi* a lu^gp indifferentti;
come non>si ¡pQteya
gli occJhbalk
Bi^da^ che ci guarda in casa, s e n ^ sentirai
spÌHti.acomperarlajg^pendorch?era'invendita.
E ci lusinghiamo che) nessuno vorrà
biasimare U nostrq Direttore, se, privo di
mezzi, non seppe resistere allo strazio di
tanta derelitti bisognosi di ricovero, e all' invito di tar^i locali vuoti : gli parve
quella doppia .circostanza una via del Signore e ( la ,ltvoll&;i seguire
espose nella
Chiesa del Sacrp Cuprfc,un quadro al grande
taumaturgo Sani' Aatqaio di Padova« fece,
pregare, pregare, pregare : poi, col cuore
in Dio, si mise dentro nel nuovo acquisto,
ripetendo a ohi sollevava difficoltà 3 metteva in campo dubbi - il siero detto:
Picchiate e vi sarà aperto
Chie.dete e vi sar&, dato.
nel nome del Signore, eccoci da , Voi,
0 Amici e Benefattori, a picchiare,e a chiedere perché il nostro voto abbia il suo compimento. Dietro! il consiglio di savie persone
proponiamo una gara di carità per fornire
1 nuovi dormitori di 200 letti e il nuovorefettorio di 24 tavoli, computando il costo
di un letto completo a L, 70 e il costo di unfavolo colle sue panche a I*.
Ogni letto
e ogni tavolo porterà j l nome ¡del, donatore
ó dei donatori se questo desiderio ci sarà
espresso.
Alla S t a m p a volgiamo umile preghiere perchè voglia raccomandare 1' Opera nostra e venire in nostro aiuto in quel
modo che crederà più opportuno.
A tutti gli uomini di cuore diciamo : se
avete sedie, cassettoni, armadi, favoli, quadri,
panche....
che deperiscono su per i solai,
pensate alla nostra Casà^ ai nostri bisogni,
fatene dono ai nostri poverine se ce ne darete
avviso , manderemo adi stessi a prenderli
alle vostre case.
PIGGQLA POSTA.
D. S. A. Cam dei Tirreni. - Ricevuto i cinque volami 1 la nota nel prossimo numero: tanti ringraziamenti.
D A. D. P. - Sirta. - Attendo polizie
ohe speriamo buo^. Tanti -salurti.
D. M. G. + PiarnHo - Suoi consigli
furono provvidenziali : tanti ringraziamenti - D.
C.
Sac. Luigi Gaaaella Direttore Hespoasiùilb.
Con permesso dell'Autorità Ecclesiastica — Como, Tipografia Casa Div. Previdenza 1897.