LA DIVINA PROVIDENZA
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LA DIVINA PROVIDENZA
ANNO V. - N. III. ( Conto corrente colla posta ) . — * FEBBRAI«? 1897 l LA DIVINA PROVIDENZA T — — T ~ v — . PERIODICO MENSILE Biralom i immlnistraiione. - C O M O : VIA T O M A S O C R O S S I 18. Sommario - Dichiarazione - Pro Sant* Ambrogio ad Nemus ( continuazione e fine J. Comunicazioni e Note : - Per i preti vecchi e infermi - Pro Camporìolcino - Un nuovo periodico mensile - Preghiera e ringraziamento - Necrologio - Offerte - Supplemento. m m i m à m m E : I nostri Lettori si ricordano certamente di una [nostra dichiarazione pubblicata, anno fa, nel nostro giornale. In essa si diceva che il battesimo di Piccolo Cottolengo Milanese, dato al nostro Ospizio aSant' Ambrogio ad Nemus, era stato poco accetto agli altri Istituti forastieri che portavano lo stesso nome; e che la Direzione della Piccola Casa della Divina Providenza, per amore di giustizia e di ossequio, prometteva di riprendere r antica denominazione quando ne avesse riconosciuto il dovere o r obbligo. Ora, per mostrare la nostra deferenza a persone che noi altamente stimiamo, e a togliere qualunque equivoco potesse mai derivare nella designazione d'Istituti quasi omonimi, la nostra filiale milanese è stata nominata P i a C a s a d e i P o v e r i a S a n t ' A m b r o g i o a d N e m u s . Col variar del nome non varia, s'intende, lo scopo dell' Ospizio, che resta sempre quello tracciato, per le sue Case, dal venerabile Cottolengo — raccogliere, secondo gli aiuti e gl'indirizzi della Divina Providenza, i poveri di qualunque età, sesso e condizione, e soccorrerli prontamente e nel modo più efficace. A tutt' oggi la Pia Casa dei Poveri a Sant' Ambrogio ad Nemus dà ricovero solamente alle donne; ma, in tempo non lontano, si spera, di potervi aprire anche la sezione maschile, E, per le stesse ragioni di omonimia, anche la nostra Casa Madre deve modificare la sua denominazione e per innanzi si dirà C a s a d e l l a D i v i n a P r o v i d e n z a , - 18 - PRO SANT' AMBROGIO AD NEMUS ( Continuazione del n.° precedente) Eccoci, o cortese Lettrice, con lo Statuto del Consorzio noi annunciato nel passato numero. PIA CASA DEI POVERI A S. AMBROGIO AD NEMUS sotto il Patrocinio del S a c r o Chi dèi ai poveri, presta a Dio e ne ha il cento per uno. (Mons. Seyur.) Cuore di Gesù In verità vi dico che quant 0 farete ai poverelli in nome mio, lo riputerò fatto a me stesso. ( Vangelo di O. C.) STATUTO 1. È istituito - sotto il patrocinio del Sacro Cuore di Gesù e in data del 7 dicembre 1896, festa del Patrono diocesano - un Consorzio di beneficenza di pie Signore, nominato Consorzio della Pia Casa dei Poveri a 5. Ambrogio ad Nemus in Milano. 2. Il Consorzio ha sede presso la stessa Casa dei Poveri in S. Ambrogio ad Nemus. 3. Ha lo scopo di aiutare c favorire, con mezzi morali e materiali, l' accrescimento e il benessere della C.isa dii Poveri. 4. Il Consorzio si compone di Signore in qualità di Socie Effettive e di Socie Onorarie. Le Socie Effettive sono quelle phe si assum o n o T incarico di zelare, presso le famiglie signorili e possidenti della città e della campagna, per il buon incremento della Pia Casa dei Poveri. Le Socie Onorarie sono quelle che giovano alla Casa stessa con un' annuale elemosina. Le Socie Effettive pagano un annuo contributo di una o più azioni da L. 55 : le Onorarie un annuo contributo di L. £5. O. Chi offre L. 200 alla Casa dei Poveri, ha il nome inscritto fra i Benefattóri perpetui della Casa, delle Dame, statuto da Chi offre annue L . l O O , ha il nome iscritto fra i Soci Benemeriti. I nomi dei Benefattori perpetui e dei Soci Benemeriti saranno incisi in apposite lapidi murate sotto i portici della stessa Casa dei Poveri. r . II Consorzio risulta : a) di un Presidente, nella persona del Direttore della Casa dei Poveri, o di altro ecclesiastico, suo speciale delegato, da n o minarsi dall' Ordinario, qualora si tratti di stabile delegazione. Questi tiene 1' alta d i rezione del Consorzio, ne presiede le a d u nanze e ne firma gli atti : b) di un Consiglio di direzione, i cui membri, per il primo triennio, saranno trascelti dallo stesso Presidente fra le Socie Effettive; in seguito si eleggeranno a maggioranza di voti dalle stesse Socie Effettive. Il Consiglio di direzione risulta di sette Socie Effettive. Ordinariamente si raduna in una sala della Casa dei Poveri insieme al Presidente, e a tutte le Socie Effettive del Consorzio, una volta al mese, nel primo Lunedì non festivo di esso. Straordinariamente si aduna dietro speciale invito del Presidente. 0. Il Consiglio di direzione, in un col Presidente, nomina, fra le Signore che lo compongono, una Segretaria ed una Cassiera. Compito della Segretaria è : a) di redigere il verbale delle adunanze e conservarlo nella cartella degli atti : b) di spedire le lettere d' avviso delle adunanze ordinarie e straordinarie alle Signore Consigliere e a tutte le Socie Effettive ed Onorarie per la seduta generale del Consorzio : c) di prestarsi, a ogni richiesta del Consiglio di direzione, a quelle mansioni che si troveranno del caso, specie alla compilazione dell' annuo rendiconto morale e materiale del Consorzio per la lettura da farsene nella seduta generale. — 19 — Compito della Cassiera è di tenere la. registrazione e gli incassi delle annualità ricevute sì dalle Socie Effettive ed Onorarie, come delle offerte dei Benefattori perpetui e dei Soci Benemeriti, versandone l'importo nelle mensili sedute al Presidente per gli usi da deliberarsi a maggioranza di voti dal Consiglio stesso. 10. Tutte le Socie, sì Effettive che Onorarie del Consorzio, cureranno d' aver speciale divozione al Sacro Cuore di Gesù recitando giornalmente tre Gloria, colla giaculatoria: Sacro Cuore di Gesù, proteggete la Casa dei vostri Poveri. Avranno pure speciale divozione alla Beata Vergine della Providenza, recitando quotidianamente le giaculatorie : Guardateci, o Maria, cogli occhi vostri di pietà: soccorreteci, o Regina, colla vostra carità. 11. T u t t e le Socie del Consorzio, sì Effettive che Onorarie, prenderanno parte alla festa annuale del Santo Patrono che si celebrerà, ogni anno, nella stessa Chiesa della Casa dei poveri, nel i.° Giovedì dopo Pasqua, commemorativo della morte del glorioso Pastore S. Ambrogio. Ci sarà Messa e Comunione generale al mattino, ore 7 : canto solenne del Te-Deum, e Benedizione col SS. Sacramento a sera, coli'intervento di tutti i Poveri ricoverati. 12. Nel caso di morte di una Socia Effettiva del Consorzio, avutan: partecipazione, il Consiglio diretrivo ne darà avviso alle Consorelle per 1' accompagnamento del funerale con rappresentanza dei Poveri della C a s a : e provvederà che, nel primo Giovedì dopo la morte della Consorella, si celebri nella Chiesa della Casa una S. Messa con divozioni di suffragio e con l'intervento di tutti i Poveri ricoverati. Visto, si approva e se ne raccomanda l9 os„ servanoci. Milano, 7 Dicembre Ì896. f A N D R E A C. Card. Arcivescovo. Sua Eminenza Reverendissima il Serenissimo Cardinale Andrea Carlo Ferrari in data del 28 Dicembre 1896 concesse, per una volta in ogni dì, T Indulgenza di 100 giorni ai divoti che recitano ognuna delle seguenti invocazioni : Sacro Cuor di Gesù, proteggete dei vostri Poveri. la Casa Guardateci, o Maria, cogli occhi vostri di pietà. Soccorreteci,o Regina, colla v o s t r a carità. Noi abbiamo piena fiducia che, esaminato lo Statuto e riscontrate le degnissime persone che ne c o m p o n g o n o il Comitato, anche Voi, 0 cortese Lettrice, vorrete entrare a far parte di codesto Consorzio, destinato a dare valido sviluppo a un Ospizio che farà un gran bene. N o n Vi nascondiamo che ci è notò essere molti gì' Istituti che si rivolgono a Voi per essere soccorsi; e sappiamo, pur troppo, che la generale scarsezza di danaro, l ' i n c e r tezza delle rendite, la deficenza de' lavori;., non permettono sempre alle anime generose di poter assecondare i moti del loro cuore con quella larghezza che sentono dentro di sè. Per questo Vi domandiamo assai poco : un d i e c i c e n t e s i m i a j l a < s e t t i m a n a , eh' è quanto dire — un9 anione di cinque lire ali9 anno. — Si potrebbe essere più discreti ? Ma se Voi non ci rifiuterete questo tenue soccorso, 1' Opera nostra non potrà fallire, e i ricoverati si vedranno assicurato quel conforto e quella sussistenza di cui hanno bisogno. Ricordatevelo, Lettrice generosa e pia : noi non abbiamo rendite di sorta, e si vive alla giornata con le offerte delle anime buone e compassionevoli, e con quel poco che possono pagare le ricoverate o i loro parenti o i loro particolari benefattori. È vero che, fin qui, grazia a Dio, s' è tirato innanzi bene e con prosperevoli successi : ma ci vediamo crescere d' attorno tante nuove miserie, vediamo i nostri locali farsi, ogni dì, così insufficienti al bisogno, e le tasse, dirette e indirette, colpirci con sempre maggiore e più sentita gravezza... eh' è obbligo nostro trovar modo di aumentare il numero de' nostri Zelatori e di dare alle offerto un carattere di stabilità e di regolarità che valga ad ' assicurarci, per determinate epoche d e l l ' a n n o , una determinata somma di danaro. — 20 — Chi ci vuole aiutare, n o n si rifiuti adunque di sottoscrivere almeno un* azione : questa è la forma migliore per soccorrere Y Opera nostra. E Lei, cortese Lettrice, n o n s' accontenti di sottoscrivere la sua azione : si faccia tutta cosa, anima e vita, delia nostra Istituzione : non tralasci mai occasione di parlarne alle amiche, alle conoscenti, a tavola, al passeggio, nell' ore di ricevimento, dovunque e con tutti e sempre. O h dica a tutte le anime ben fatte, dica loro che aiutare la Pia Casa ai* Poveri è carità fiorita ! Dica che, là dentro, s' accettano quelle fanciulle, orfane o sceme o abbandonate, che, fuori, sarebbero destinate a percorrere la mala vita! Dica che, là dentro, si procura un decente ricovero a povere vecchie trascurate o senza famiglia ! che vi s'alleggeriscono i dolori e le sofferenze di tante inferme che dovrebbero, e di giorno e di notte, star sempre sole, senza una parola amica e prive d' ogni valida assistenza ! Dica che il Signore terrà conto del bene che avranno fatto ai figli del popolo, alla povera gente : che n o n bisogna aspettare a praticare il bene quando s ' è colpiti da qualche sventura : che la carità non è una grazia che si fa, ma un debito che dobbiamo pagare per meritarci la divina m i s e r i c o r d i a . Dica che solamente l'uomo caritatevole può pensare all'avvenire con mente serena e cuore tranquillo! Dica.... oh quante cose n o n sa dire il nobile cuore di una signora che si fa angelo di carità e sorella de' poveri ! mwwmwmmw^mwwwmwmwwmmwwim^w^wwww omunicazioni e Bote. Pro Sant' Ambrogio ad Nemus. Ci f u r o n o m a n d a t i , e noi li p u b b l i c h i a m o v o l e n t i e r i , d u e a n n u n z i prò Sanf Ambrogio ad Nemus. I n o s t r i Lettori, come li a v r a n n o l e t t i , ci s a r a n n o g r a t i d ' a v e r n e loro d a t a notizia. Int a n t o ci c o n g r a t u l i a m o co' buoni ambro- siani del Borgo degli Ortolani e col Comitato delle feste, e il S a n t o V e s c o v o e P a t r o n o m i l a n e s e f a v o r i s c a d a l Cielo i loro nobili e g e n e r o s i s e n t i m e n t i . XV CENTENARIO DI SANT' AMBROGIO AD NEMUS (*). POPOLO DEL SOBBORGO, Il prossimo XV centenario della morte di Sant'Ambrogio e' impone il dovere di rivendicare i meriti Secolari del nostro SanV Ambrogio ad Nemus. Quest' umile chiesa é un vero antichissimo santuario: sorge dove fu trovato il corpo di S. MATRONIANO : fu fondato da S. AMBROGIO in memoria del rifugio che quivi aveva trovato, quando si teneva nascosto per non essere fatto vescovo : nell'annesso convento vi fecero lunga dimora S. SIMPLICIANO, S. ARIALDO ALCIATO, il BEATO ANDREA VALLAMBROSIANO, il BEATO ANDREA da BESOZZO; e, per 1500 anni, di generazione in generazione, gli umili SERVI DEL SIGNORE vi consumarono la loro vita nel culto di Dio e nella carità del prossimo (*) È un avviso sacro in grande formato da attaccarsi jn pubblico. POPOLO DEL SOBBORGO, Questo luogo sacro, che nói abbiamo fin qui trascurato, è una gloria del nostro Sobborgo; e noi lo dobbiamo richiamare a quella venerazione che si merita, o, per opera della nostra pietà, deve riprendere il posto che gli è dovuto per le sue antiche e non mai interrotte tradizioni. Non mostriamoci indegni d* essere abitatori di questa parte benedetta del territorio milanese che fu già un bosco (nemus), abitato da uomini che si ritiravano dal mondo per farvi penitenza : non trascuriamo i grandi vantaggi che ci possono derivare dal trovarci in luogo caro al- Cielo ; e, vinti dal nostro esempio, accorrano i buoni Ambrosiani alla nostra Chiesa in pio e devoto pellegrinaggio. POPOLO DEL SOBBORGO, Per raggiungere lo scopo che ci proponiamo, noi non vi domandiamo grandi sacrifìci : la preghiera, la frequenza alle prediche, che saranno tenute da valenti oratori sacri, e una piccola offerta per arredare la Chiesa e per supplire alle spese necessarie per festeggiare solennemente, con sacre funzioni musiche canti luminarie, r anniversario della morte del nostro Santo Patrono. Il Comitato Pro - Sant'Ambrogio ad Nemus: Presidente Effettivo : D. Luigi Guanella, Rettore della Chiesa e della Pia Casa dei Poveri. Sacerdoti : D. Cesare Correngia - P. Zaccheo - D. Antonio Videmari. Signori : Albertini Mansueto - Gregori Alfonso - Bellezza Giuseppe - Annoni Antonio - Lanzani Antonio - Francesco Riva - Lertora G. Battista - Tornoni Lodovico - Cipolla Francesco - De Benedetti Isidoro - Geronimi Ferdinando. D. Torquato Geronimi Segretario. D. Pietro Moroni Cassiere. — 21 — PROGRAMMA DELLE FESTE prò S. AMBROGIO AD NEMUS (*) Premesso che la Chiesa e il Convento, dov'è ora la Pia Casa dei Ponevi a Sant'Ambrogio ad Nemus, secondo documenti storici e secondo tradizione non mai interrotta, sono stati costruiti dallo stesso Vescovo Sant'Ambrogio, nell'eremo dove aveva soggiornato qualche tempo per sottrarsi alle ricerche del popolo che lo voleva suo Pastore: Premesso che nell' area del Convento si scoprì il corpo di Matroniano, eremita. * che, nello stesso Convento. Sant'Ambrogio pose una famiglia di religiosi, coi qu^li soleva trovarsi a pregare, a meditare, a scrivere i suoi gloriosi volumi : Premesso che questi luoghi - Chiesa e Convento*» furono, per il corso di quindici secoli, in grande venerazione presso i Milanesi e la popolazione delle regioni circostanti : Considerato che il culto di Dio e la carità ai poveri è sempre stato il grande pensiero e 1' azione indefessa di Sant'Ambrogio : Considerato che, ai giorni nostri, per sedare le turbolenze e scongiurare i pericoli oh* ci minacciano, rimedio solo ed efficace è Y amor di Dio congiunto all' amor del prossimo : li Comitato sottoscritto sente il dovere di proporre - per il prossimo XV centenario - fette a Sant'Ambrogio ad Nemus quanto pili si può splendide. Queste feste saranno precedute da un corso di predlohe e da Sacre' funzioni. ? J E C G O il programma dello prodiche : Nel mese di Febbraio - tre prediche ogni setti^ N e h à quaresima : quattro prediche ogni setti^Negìi ott.O g* o r n i precedenti la festa del Santo Patrono ( 22 Aprile ) - missione di penitenza, s arà come da avviso' , Pubblicato. Nell'ottava s u s s e g u e n t e ' S l o r n o ' Pudica, delIe S a c r e Ecco il p r o g r a m m » Funzioni: Ogni D o m e n i c a n a Msa di Sant'Ambrogio ad Nemus, la Messa o r d i a r i ea delle ore 9 sarà applicata per i Benefattori P®r !, Cooperaa e h e 11 tori delle Feste, con p r e g h i e r , Signore, per intercessione del Santo P a b e n e d i c a le fatiche e lo zelo del Comitato. Dopo una predica si darà sempl*© J a Benedizione col SS. Sacramento. Nei giorni di Pasqua ci sarà Messa solenne e Vesperi e Benedizione con musica e cairto. Nella sera della Vigilia, predica per 1' apertura delle feste con l'intervento di un Prelato. 11 giorno della festa, una Messa a ogni ora, dall' alba al mezzogiorno; alle ore 7 e mezza Comunione generale: alle ore 10 Messa solenne. Neil' ottava, dopo la festa del S. Patrono, esposizione del SS. Sacramento e musica con canto, ogni sera» Non parendo comportabile ehe di questo fausto Centenario, non debbano rimanere onorate (*) È un promemoria da distribuirsi nelle famiglie. vestigia nella Chiesa e nel Convento dallo stesso Sant'Ambrogio edificati, il sottoscritto Comitato, sente pure il dovere di proporre che una parte delle offerte che saranno raccolte siano destinate a un ricordo che attesti ai futuri la pietà e la devozione degli abitanti del Borgo degli Ortolani nella fine del secolo presente. La natura del ricordo sarà determinata dalle somme che saranno raccolte e che sopravanzeranno alle spese necessarie per le feste che si vogliono organizzare. I recapiti per le offerte sono i presenti: Pia Casa dei Poveri & Ambrogio ad Nemus - ( S. Ambrogio ad, Nemus, 5 ) Circolo Cattolico Popolare di S. Pietro Martire - f presso il Presidente Albertini Mansueto in S. Ambrogio ad Nemus. 2 ) Circolo Cattolico S. Andrea - Via Giuseppe Giusti, 37 ) Società Cattolica di Mutuo Soccorso - Via Nicolini - e presso tutti i membri del Comitato residenti in Parrocchia. Seguono le Arme dei membri componenti il Comitato come nell' annuncio' precedente. Por i Proti vecchi o infermi. a b b i a m o ricevuto Lo Statuto e Rego- lamento della - Carità Fraterna - nel Clero dell9 Arcidiocesi di Milano. Scopo di e s s a , c o m ' è d e t t o nell' a r t . 2, è di v e n i r e in a i u t o ai p r o p r i i m e m b r i , c h e , p e r vecchiezza m a l a t t i e o a l t r e dis g r a z i a t e c i r c o s t a n z e , si t r o v a s s e r o in condizione di g r a v e n e c e s s i t à ; m i r a n d o eziandio a p r o m u o v e r e e m a n t e n e r e n e l Clero lo s p i r i t o di c o n c o r d i a e u n i o n e ; e a r e n d e r e più facile 1' a d e m p i m e n t o dei d o v e r i s a c e r d o t a l i . La costituzione di q u e s t a Società o n o r a a l t a m e n t e YEm.mo Arcivescovo di Milano, che seppe provvedere a un sentito bis o g n o e r e n d e r e o m a g g i o ai d e s i d e r i e s p r e s s i d a t u t t o 1' E p i s c o p a t o L o m b a r d o . E n e l l a n o s t r a Diocesi n o n si f a r à q u a l c h e cosa di s i m i l e ? P e r c h è si t a r d a ? L a Divina Providenza h a più v o l t e p a r l a t o , n e l l e s u e c o l o n n e , d e l l a necess i t à di p r o v v e d e r e ai p r e t i v e c c h i o i n f e r m i , e rivolge di n u o v o , con m o l t a s o m m i s s i o n e , m a con vivo c a l o r e , il s u o appello a l l ' a u g u s t o A n g e l o d e l l a Diocesi e al v e n e r a b i l e Clero. La nostra Casa, n e l l i m i t e delle s u e forze, è s e m p r e p r o n t a a p r e s t a r s i e o a zelo e con s a c r i f i c i o . Leggete nel supplemento ciò che si dice del — L a B i n d a . — 22 — Pro Campodolcino Un nuovo periodico mensile « Ho d a t o u n a c o r s a a i r opuscoletto del b r a v o , a n z i b r a v i s s i m o , Don Lorenzo Sterlocchi (•) e m i p i a c q u e a s s a i e Abbiamo ricevuto e raccomandiamo con vivo p i a c e r e sono cerio che darà buoni fruiti, p?rchè è s c r i t t o in modo che invoglia la l e t t u r a , p e r c h è è alla p o r t a t a d i tutti, p e r c h é c o n t i e n e cose t u t t e o t t i m e e vere, p e r c h è è scritto col c u o r e d ' uomo c o n v i n t o e c h e a m a il suo p a e s e con quel t r a s p o r t o che u n a g i o v a n e s p o s a a m a il suo b a m bino. » « Il cap. XVIII - Scioglimento di alcuni dulbiè veramente destinato a p r o d u r r e ottimi r i s u l t a t i : v o r r e i c h e fosse s t a m p a t o a p a r t e e molto diffuso : è u n capitolo v e r a m e n t e i n d o v i n a t o e s c r i t t o s u p e r b a m e n t e bene. » Abbiamo pubblicato, con vivo compiacimento, questo giudizio dell' e g r e g i o Dott. Zerboni Cav. Paolo al recentissimo opuscolo del M. R. Prev. Don Lorenzo Sterlocchi. Ne a v r e m m o p a r l a t o noi stessi p r i m a d ' oggi ; ma, e s s e n d o s t a t o s t a m p a t o coi tipi della n o s t r a Casa, e p u b b l i c a t o d a u n m e m b r o del - Comitato Pro Cimpodolcino - p r e s i e d u t o dallo stesso n o s t r o Direttore, ci p a r v e o p p o r t u n o t a c e r e p e r r a g i o n i facili a c o m p r e n d e r s i . V e g r e g i o Dott. Zerboni, col m a n d a r c i il suo giudizio s o p r a c o t e s t o l a v o r o , ci h a o r a p e r m e s s o di u s c i r e d a l n o s t r o r i s e r b o , e lo facciamo s u b i t o p e r c o n g r a t u l a r c i col s i m p a t i c o s c r i t t o r e , che, a l l a b u o n a e senza p r e t e s e , h a s a p u t o r i v o l g e r s i a ' suoi c o n t e r r a n e i p e r r i l e v a r e lo s t a t o economico del loro p a e s e e a d d i t a r e i mezzi p i ù a c c o n c i a d apportarvi rimedio. Noi s p e r i a m o c h e il popolo della Valle di San Giacomo l e g g e r à v o l o n t i e r i u n l a v o r o così i n t e r e s s a n t e , f e r m a n d o s i a r i f l e t t e r e s o v r a c i a s c u n o di q u e g l i articoli , d e t t a t i , con s a n a d o t t r i n a , d a l l a p e r f e t t a c o n o s c e n z a delle cose e degli u o m i n i e dei loro bisogni. E, q u a l u n q u e siano p e r essere i r i s u l t a t i Anali di quel1* O p e r a P i a , r e s t e r à s e m p r e p r e s s o i nipoti lodevole l a m e m o r i a d e l l a iniziat i v a p r e s a e degli sforzi f a t t i p e r s a l v a r e dalla r o v i n a u n a t e r r a g i à t a n t o florida. (*) Opera di SanV Antonio o Comitato prò Campodolcino del Prev. Don Lorenzo Ster- looohi. «L'AURORA DEL SECOLO'DEL SACRAMENTO i È un titolo di buon augurio pieno di poesia e di fede questo del novello periodico che è uscito or ora coi tipi della S. Lega Eucaristica, per impulso di quei prodigio di attività che è il R. \ \ Beccaro. Il frontispizio in cromolitografia, ideato da lui felicemente, ci dà il programma della Santa Le<ja e del periodico insieme : neir alto è figurato un Ostensorio a cui stanno intorno gli Angeli adorando : due di essi gli legano al piede un nastro sul quale è scritto « Secolo XX » : al disotto, illuminato da raggi che copiosi«scendono dall' Ostensorio, il globo nostro su cui è tracciata a colori evanescenti V Italia. — Al basso, con un contrasto vivissimo, un angelo fuga colla spada acuta i demoni versò l'abisso : in un angolo l'emblema, che oramai vide tutta l'Italia, l'emblema della S. Lega Eucaristica. Una rapida lettura degrli articoli contenuti nelle 32 pagine elegantissime del numero di saggio ci ha provato trattarsi di una pubblicazione affatto eccezionale : dopo le lettere del R. P. Beccaro con Breve risposta del S. Padre ed una di encomio del Card. Ferrari, vengono scritti, alcuni dei quali con splendide illustrazioni in fototipia, d'argomento il più vario, dovuti a ben noti autori, promessa e garanzia pei numeri futuri, dolce speranza per un risveglio della fede, dell' amore, della devozione a Gesù Sacramentato. Aggiungiamo che, per tipi elzeviriani nuovissimi, per fregi nitidi e graziosi, per correttezza di composizione, nulla lascia a desiderare ai più critici amatori dell' arte. Del p r e c i s o scopo d i q u e s t o n u o v o periodico e d e l l e condizioni d i a s s o c i a zione è d e t t o n e l l a q u a r t a p a g i n a della nostra copertina. I n o s t r i felici a u g u r i al R. P. B e c c a r o e a ' s u o i b u o n i figli C a r m e l i t a n i . Preghiera e Ringraziamento Il v e n e r a n d o Don Giorgio Steinhauser, g i à m i s s i o n a r i o apostolico nel Michigan e f r a i Pelli Rossi dello s t r e t t o i i M a c k i n a w , è, d a più g i o r n i , a letto g r a v e m e n t e a m m a l a t o per u n a l e n t a p a r a l i s i c h e lo m i n a c c i a di o r a i n o r a e lo f a soffrire grandemente. Lo r a c c o m a n d i a m o a l l e p r e g h i e r e d i t u t t i i S a c e r d o t i e di t u t t i i n o s t r i L e t t o r i . Al g i o r n a l e c o n c i t t a d i n o VOrdine, che no h a p a r l a t o subito, i n o s t r i r i n g r a ziamenti. 23 — Necrologio. Nel 1875-76 il nostro egregio Direttore ebbe, per la p r i m a volta, occasione di conoscere il v e n e r a n d o Monsig n o r P l a c i d o P o z z i , vescovo di Mondovì, e d' a m m i r a r e la dolcezza del suo c a r a t t e r e , la v a s t a c o l t u r a della sua mente, e lo zelo indefesso a p r ò della s u a Diocesi. Ai primi d e l l ' o t t o b r e scorso 1896, il nostro Direttore, a n d a t o a Mondovì per affidare a quel Seminario m a g g i o r e due chierici della Casa, si trovò n u o v a m e n t e con quel v e n e r a n d o vescovo, e n ' e b b e tal prova di affettuosa sollecitudine che, r i t o r n a t o f r a noi, non cessava di manif e s t a r e la propria riconoscenza. Pochi dì fa p e r v e n n e Y a n n u n z i o della morte, quasi improvvisa, dell' e m i n e n tissimo P r e l a t o . Il nostro Direttore ne r i m a s e i n t r o n a t o e s a r e b b e volato a Mondovì per i soleuni f u n e r a l i se g r a v i s s i m i impegni non glielo avessero impedito : dovette accontentarsi di p r e g a r e e di far p r e g a r e per la pace di q u e l l ' a n i m a g e n e r o s a e santa. Agli amici e benefattori di M m d o v ì le sua e le n o s t r e condoglianze, con l'augurio che presto possano a v e r e un altro P a s t o r e che a Lui s' assomigli in virtù e in sapienza. Sabbato sera, 16 pass. Gennaio, s p i r a v a l ' a n i m a bella, nel bacio del Signore, il F r a n c e s c a n o P a d r e A n t o n i o d a P a v i a , Minore Riformato, nel Convento di S a n t a Maria del F i u m e in Dongo (Lago di Como). Egli aveva sofferto molto, c h e u n c r u d o m a l o r e lo c o n s u m a v a lento lento, ed a v e v a sofferto con u n a pazienza e r a s s e g n a zione d e g n a dei suo bel cuore. Coloro, e sono molti, che conoscevano ed avvicinavano il buon P a d r e Antonio, lo s t i m a v a n o e lo a m a v a n o ; t a n t o e r a schietto il suo cuore , piacevole il c a rattere. Vero Aglio del poverello d' Assisi, a m a v a la regolare osservanza, e voleva che i giovani frati, affidati alle sue cure, crescessero degni dell' abito che i n d o s savano. J?u visto, nel tempo della s o p p r e s s i o n e degli Ordini Religiosi, r i f u g i a r s i , con varii confratelli, a l l ' o m b r a di u n a piccola Chiesa nelle adiacenze di Brescia ; e quivi, s e p a r a t o dal mondo, c o n d u r r e , non senza difficoltà, vita claustrale, come le circostanze lo p e r m e t t e v a n o . Assiduo al t r i b u n a l e di penitenza, aveva per t u t t i parole di conforto e di sollievo. P. Antonio non e r a un g r a n d e i n g e g n o , però, fornito di d i s c r e t a capacità, seppe r e n d e r à t a n t o còlto il suo intelletto d a m e r i t a r s i di e s s e r e i n n a l z a t o a v a r i e cariche onorifiche nella s u a R i f o r m a t a Provincia. Fece scuola v a r i i a n n i , fu D j f l n i t o r e P r o v i n c i a l e due volte, e più volte G u a r d i a n o nei varii Conventi delia Provincia. A soli 56 a n n i di età, lascia i suoi c o n f r a t e l l i e q u a n t i lo a m a v a n o nel lutto e nei dolore. Egli però li g u a r d a c e r t a m e n t e dal Cielo. T u t t a v i a p r e g h i a m o , c h e se q u a l c h e neo di colpa gli r i m a n e s s e da s c o n t a r e innanzi a Dio, possa presto e s s e r n e sollevato, e spiccare il volo alla b e a t a gloria che si è m e r i t a t a . Il Confratello P . B. La n o s t r a S u o r a A n t o n i a O r t e l l i è p a s s a t a a miglior vita. O r f a n a di p o v e r i s s i m i g e n i t o r i , e n t r ò , a n c o r a f a n c i u l l e t t a , nell'Ospizio di P i a nello Lario, nel 1875. Poco s a n a , la s u a vita f u u n a c o n t i n u a sofferenza, e u n a provai così d u r a c h e , qualche volta, le si l e g g e v a negli occhi e n e i movimento della persona l ' i n q u i e t u d i n e incresciosa : ma e r a n o guizzi passeggieri, c o r r e t t i tosto dalla c a l m a m a n s u e t a della p e r f e t t a rassegnazione. Della s u a virtù r e s t e r à l u n g a m e m o r i a f r a le consorelle c h e i' h a n n o conosciuta. Sia pace alla bon' a n i m a s u a ! É m o r t a nella n o s t r a Casa la v e n e r a n d a sig. C a t e r i n a S a l a G r i x a risco. Fu d o n n a di a n t i c h i s s i m a fede e di cuor generoso, a noi c a r i s s i m a , perchè, f r a le s u e o p e r e di s c h i e t t a carità, an« n o v e r a v a quello di a v e r e ospitato e socc o r s o , in s t r i n g e n t i bisogni, il n o s t r o v e n e r a n d o m a e s t r o , il d e f u n t o Sacerdote — 24 — D o n S e r a f i n o B a l e s t r a , di i m p e r i t u r a m e m o r i a ( # ). Negli ultimi suoi g i o r n i f u a s s a i l i e t a di a v e r letto sul Credente Cattolico c h e a Buenos A y r e s si e r a i n n a l z a t o u n m o n u m e n t o al suo r i m p i a n t o Don Serafino p e r e t e r n a r n e la m e m o r i a ; e, p r i m a di m o r i r e , ci donò, con m a n i f e s t a commozione, il r i t r a t t o di lui, che, con v e r a e sentita venerazione, conservava appeso al p r o p r i o letto, d i c e n d o : ho fatto, come ho potuto, la carità a un prete, e V ho ricevuta, larga e generosa, da un aitilo prete : sia lodato il Signore. Egr. Marchesa Castiglioni, Masnago » » Sig. Rossoni Albino farmacista Giudici Michele, Lo vero » Avv. Cattaneo » Tacchi Addolorata » Zanotta Amb. » Cornetta Ruggero » Faverio, salame - toroni - maglie. Osigoni e Gallina » Illuminato Colombo » Noli R. S. Fedele Giuseppe » P. T., un barile di vino. Ajani Ippolita » Conti Clotilde » » R. P. » » Senatore Gaetano Scalini N. N, , involto di abiti. Alla c a r a m e m o r i a della p i i s s i m a d o n n a il n o s t r o s u f f r a g i o e il n o s t r o rimpianto. (*) Il Prof. Cav. Don Serafino Balestra fu archeologo insigne, e, primo in Italia in Francia in America e altrove, fu l'apostolo della parola nell'istruzione de' Sordomuti, contro il vecchio metodo della mimica e della ditologia. E quando avremo una conveniente biografia di un nostro concittadino tanto illustre ? OFFERTE Alla Casa della Div. Providenza in Como. T o t a l e L. 5— 12 — 5— 10 — 2— 2— 5— 3— 3— 2— 10 — 5— 4— 50 — 499 50 Per il pane di S. Antonio. S o m m a r e t r o L. 174 00 5 61 10 — Per una novena a S. Antonio Chiesa del Sacro Cuore N. N. 12 — M. R. Francesco Vedani, Besozzo » Stefano Bolconi Prevosto Abb. » Monti Can. » Crevenna Antonio Can. Sig. A. Mazzucchelli 5 10 — 10 — 10 — 3— 2 — T o t a l e L. 302 00 S o m m a r e t r o L. 176 50 Rev.mo Mons. Andrea Bosatta V. G. L. 10 — 1 — M. R. D. Carlo Mazzoletti » » Giovanni Piatti » 2 — » Francesco Bianchi » 1Q — » 5— » Giuseppe Pizzala » 5— » B. Tarroni »» 4 — t> * Francesco Agostoni » Costante Tabacchi »t> 5 — » 5— » Giovanni Sonzini » Luigi Dell' Acqua P. di Pedesina » 5 — » Pietro Erba » 19 — » Pietro Vitali Par. Lurate Abbate » 5 — » Ferdinando Yanini, Cittiglio » 5— » Rocco lemola, Bedero » 5— » Luigi Gelmini, Soncino » 5— Gaetano Yidoletti » 3— » Francesco Vannini Parroco » 3— » Giuseppe Peregalli, Are. Villa » 5— » Compagnoni Can. » 5— » Prevosto di Laglio » 5— » Batt. Gianera Can. » 10 — » Tomaso Verga :> 15 — » Battista, Chiavenna » 5 » Magone Manello » 24 ~ » Giusto Pizzala » 10 — » Fascia Prevosto » 3— » Marafi » 4— » Fidanza Ermenegildo » 5— » Francesco Fanetti » 15 — » Salvatore Areid. Cantarelli, Saler,» 2 ~ Alla P i a Casa dei Poveri a S, Ambrogio ad Nemus. Sig. Moneta Carlo N. N. S o m m a r e t r o L. 102 00 5 — 2 - Totale L. 109 00 Pei Sacerdoti Vecchi. S o m m a r e t r o L. 7 3 00 M. R. D. Giacomo Silvestri » Giuseppe Negroni 100 — 5— Totale L. 179 00 Segue un S u p p l e m e n t o e racco- mandiamo si dice su ai nostri lettori ciò che vi — 25 — SUPPLEMENTO L' Epifania nella nostra Casa Anche quesf alino abbiamo avuto ia dolce consolazione di vedere i nostri fanciulli regalati perla venuta dei Santi Re Mtipi. Ci fufonb^in btiona quantità tòroni, aranti; célie e'rMtQlie da distribuirei Noi sifctiiO cotti mossi ataiita genèfósiitf e'ìe bètiedikibtìi dfel Ciélo Scéndano copiose sulle famigHe 'che,' neliy solenni rfcòrrenfcé,' sùtiub1 rfdordaisi dè*i figli dèi pOtfòro. Ai' Coniùgi Pietroe Luigia Fhverio ci seiUiaftm'pói in dóvere di pàrticoiarì ringmvatìaetfli e lo facóramo coti la più sentita1 riconoscenza. Le Sante Quaranta re che, per la prima volta, si tennero nella nostra Chiesa del Sacro Cuore ci hanno riempita l'anima di vera consolazione. Nel primo giorno ( 22 p. p. ) la Messa solenne fu cantata dal M. R. Pàrroco Preposto della Mostra parocchia Don Calisto Grandi : nel secondo giorno ( 2 3 ) dal Rev.mo D. Agostino Zaboglio, Rettore degnissimo del seminario Teologico diocesano ; nel terzo giorno ( 24 ) dal venerando Mons. Francesco Colturi, già Vicario generale della nostra Diocesi. In tutti e tre i giorni la chiesa fu assai frequentata : i nostri ricoverati s' accostarono ai santi sacramenti con particolare divozione e pregarono per tutti i benefattori dell' Opera : il Padre Giustino, Superiore del convento dei Cappuccini a Bigorio ( Canton Ticino ), te»«©-un-oorso di prediche che piacque per la opportunità degli argomenti svolti, e per la parola facile, spontanea, efficace a persuadere e a commuovere. Sua Eccellenza Mons. Teodoro^ nostro amatissimo Vescovo, con la Sua augusta presenza rese più solenni le sacre funzioni di chiusura. Data la Santa Benedizione, dall' Altare rivolse, con cuore paterno, ai nostri ricoverati e ai molti fedeli presenti un discorso breve, ispiratoci più nobili sentimenti di cristiana carità e di apostolico zelo ; e, prima di partire, si degnò di visitare- i nostri infermi s si fermò parecchio al letto del nostro venerando D. Giorgio SteinHauserii qùale ( lo abbiamo già detto in altra parte del giornale),colpito da lenta paralisi, si trova in pericolo di vita. Air amatissimo nostro Vescpvo e a tutti i Sacerdoti che cooperarono a ren? dere le nostre Sante Quarantore degne e copiose di bu^ui frutti per le anime alle nostre cure affidate, ì nostri ringraziamenti. Libri donati per la libreria della Casa (*). . Dalla Signora GIULIA abbiamo ricevuto : OLGINATI di COMO Fiori di Campo di Polidoro Petrocchi - Milano, Agnelli; 1896. Il Tesoro dellq Giovinette di Rossi Adele - Milano. Agnelli, 1878. Il Bène, Periodico Settimanale : Anno VI ( incompleto ) e VII ( completo ) - Milano, Coaliati. 1$94 e 1895.: Epistolario di Alessandro Manzo ni. raccolto e annotato da Giovanni Sforza, 2 volumi - Milano, Carrara. Studi di Lingua parlata di Angiolina Bulgarini - Milano, Agnelli, 1874. Racconti di Achille Mauri - Milano Rechiedei, 1871. S' aggiungano sette altri librettini scolastici - di Storia Sacra, di Catechismo, di Lettura e di Geografia. Dalla Signora CONTESSA LUIGIA PORRO di COMO s' ebbero i volumetti qui sotto indicati, tutti scelti fra le letture cattoliche della L I B R E R I A SALESIANA : San Gregorio VII - Serapia - Luigi Comollo Nuove Storie e Parabole - La Gran Bestia Serate Morali - La Morte del Buon DositeoII Rosario - La Democrazia Cristiana - Vita del V. M. G. Bartolomeo Menocchio La Famiglia Irlandese - Gesù Cristo e la Chiesa - Il Cattolico nel Secolo XIX - Vita di SanV Anna. L'Apostolo San Giovanni (voi, 2)- Don Marco - Il Cattolico nel Secolo - Il Galantuomo (voi. 3 ) - Vita di Sua S. Leone XIII - Giuditta Il Martire Saulo Emilio Reynaud - Il Trionfo della Grazia - Fernando Cor tez - Il Montore ( voi. 4 ). I nostri ringraziamenti alle pie e generose Signore. (*) I libri, che sono mandati in dono alla Casa della DiTina Providenza, servono,a formare tre libreriuccè : la libreria per P infermeria degli uomini e per l'infermeria delle donne : la libreria per i fanciulli e per le fanciulle : la libreria per gli studenti poveri avviati alla carriera ecclesiastica. — 26 — COMPIMENTO DI UN VOTO DELLA NOSTRA CASA L A . ACQUISTATA B I N D A P E R UN S E C O N D O RICOVERO L' ala, che nel nostro disegno é indicata con la lettera a , é a due piani : il primo piano contiene, a terreno, uno stanzone lungo m. 5 ; , largo m. 8,50 e alto m. 6, 30 : il secondo piano ha un secondo stanzone della stessa lunghezza e della stessa larghezza, cioè di m.55 per m. 8,50 con m. 3,60 di altezza. Entrambi questi locali hanno una fuga di finestre a riscontro alte e larghe con vetrate di ferro robustissime. In questa stessa ala ci sono altri stanzoni capacissimi, anche loro forniti di finestre a riscontro, numerose più del bisogno. L'ala, indicata nel disegno con la lettera "b, è a tre piani : ha 27 locali di variate dimensioni, ma tutti cosi bene sfogati, che 1' aria vi circola a meraviglia : ha un bagno, e tre scale comodissime, una per ciascuna delle due estremità, e la terza nel mezzo. Sul primo pianerottolo di questa scala di É la D B i n d a un vasto fabbricato che, a scirocco della città di Como quasi dirimpetto al Baradello, torreggia sulle stradale che conduce a Lecco, a mezza costa fra il Manicomio e la Cappelletta. Sorge sul colle per una altezza di 18 m. e si distende, da Nord a Sud, per m. 140, imponendosi allo sguardo di tutti per la sua grandiosità e particolare situazione. L' interno, é bene premetterlo subito, non tradisce la buona impressione che si riceve dalla vista esterna ; e, fatta eccezione per i locali dov' erano le macchine, tutte le stanze sono in perfettissimo ordine, e alcune non avrebbero neppur bisogno di una mano di bianco per essere abitate. Il fabbricato si mostra diviso in due parti, sul lato di ponente, da un corpo avanzato c , e, sul lato di levante, da un loggiato non largo, ma alto, <1. ponente d & © P P P levante mezzo, un pianerottolo ben messo, c' è una bella porta che mette in un piccolo appartamento di quattro stanze eleganti e simpatiche. Il corpo avanzato c è una vera palazzi- na. È anch' esso a tre piani : ha una scala à pozzo, comodissima, e signorile : 18 stanze Y una più bella dell' altra e 1' una con Ì' altra in comunicazione e, al bisogno, separate, e tutte con le pareti tappezzate di — 27 — carta, i soffitti stoiati e dipinti, i pavimenti ' a piastrelle : un corridoio interno, con latrine all'inglese, per ogni piano : un bagno di marmo con cannelle d' ottone: poi comodo di cucine, di cantina, di caminetti, di armadi a muro. Il terreno ha finestre fino a terra che mettono in sull' ampio terrazzo, indicato dalla lettera n . Il braccio e , a un piano, é diviso in due locali che potrebbero, occorrendo, formare uno stanzone lungo m. 17, largo m. 6, 80 ^ alto m. 4, 30. E questo braccio è continuato dai rustici f che formano complessivamente 16 locali, alcuni considerevoli, perchè hanno una lunghezza di m. 9,80 con m. 8,40 di larghezza e m. 4,30 di altezza. La lettera p indica le corti e queste non sono molto estese, ma quello che manca a levante si ha da ponente. La lettera m indica un giardino non molto grande, non signorile, ma vago assai. Ha due gigantesche magnolie,un folto boschetto di pini e alcuni sempreverdi di pregio, una vaschettina con pesci rossi e vivace spillo saliente, aiuole con cordoni d'erba, andarini con ghiaia minuta, diverse spalliere, piante da frutta, r o s a i . . . e una serra per tenerci i fiori. La lettera o rappresenta un cortile lungo quanto é lunga 1' ala sl del fabbricato e largo una decina di metri, e fiancheggiato da cima a fondo da una parte dal fabbricato stesso, e dall'altra da un viale a pergolato. La lettera 11 indica il ì m a ^ o che s'apre davanti la palazzina c . È un terrazzo vasto, signorile, con leggiadra ringhiera e suoi parapetti fermati fra colonnine finite in testi coltivati a garofani. La vista non vi potrebb' essere né più incantevole, né più seducente, perchè domina tutta la conca da Camerlata alla Città e il lago lo si vede fino a Cernobbio : e l'azzurro dell'acque che fanno rispecchio all' azzurro del cielo, il bel verde dei prati che contrasta col bianco delle strade e col vario delle case, il Duomo che si alza sulla città, 1' ameno de' colli sottostanti, il semiselvaggio dei monti che fanno i corona, quelle Alpi che spuntano dietro il collo del Monte Olimpino , quel vasto piano lombardo che s'intravede alle spalle del castello Baradello, la vita stessa della Città che si manifesta fin lassù co' suoi rumori, co' suoi fumaiuoli, coi treni delle due ferrate, coi battelli a vapore, colla fu- nicolare... danno tanta varietà di prospetti, di spettacoli, di vedute che l'animo si ricrea e si sente rifatto. La bella vista e l'ampiezza de' locali, la felice loro distribuzione non sono tutt'i pregi della Binda. C' è un altro vantaggio inestimabile : 1' abbondanza dell' acqua : acqua che viene dall' alto, da una sorgente non lontana : acqua pura, salubre, vitale, che non conosce arsura estiva, e può essere distribuita per tutti i piani, e può bastare per tutti i bisogni di cucina, di lavanderia e d'igiene. La B i n d a che noi abbiamo ora descritta, questo vasto fabbricato che potrà contenere comodamente più di trecento persone, è ora della nostra casa; e sarà destinata a ricoverare altri derelitti, conformemente a quello che si dirà nel prossimo numero del nostro giornale. Con questo Supplemento noi ci dobbiamo accontentare di esporre le ragioni che ci hanno guidati ad addossarci questo nuovo peso e punto leggero ; perchè, se lo abbiamo potuto comperare dai Fratelli Baserga, signori Antonio e Vincenzo, a condizioni cpsì buone che manifestarono la deliberata volontà che quei ricchi-e generosi proprietari ebbero di favorire e di aiutare la nostra Istituzione, non è men vero che la maggior parte della somma, per non dire l'intera somma, resta da versare. Non ci voleva meno della fiducia in Dio, della perseveranza e della ferrea volontà del nostro Direttore per non tremare di fronte a un impegno di tanta gravità. Ma il bisogno era così grande, così sentito, che gli sarebbe sembrato di fallire alla sua chiamata, quando avesse appena appena tentennato. I Lettori, che hanno seguito con costante pazienza la lettura del nostro periodico, sanno quante volte ci siamo lamentati di non poter soddisfare alle molte, continue, incessanti domande di ricovero. Sanno pure che queste domande ci sono rivolte da tutte parti e da ogni ceto di persone. Ora è un parroco che ci scrive, perché quattro o cinque figliuoletti sono rimasti senza padre e senza madre : ora il sindaco di un paese che ci raccomanda h tenera prole di genitori che sono in prigione : alle volte è la questura che ci conduce ragazzi di ignoti, raccolti per le vie: e non mancano figli che ci affidano i loro vecchi infermi, ¿ui non possono — 28 — prestare soccorso ; bene spesso $ono giovani, adulti, spostati cf ogni condizione che vengono da noi per essere salvati da uno stato che li ha ridotti alla disperazione. Solo chi si trovi, come noi, o per ufficio o per vocazione, continuamente a contatto delle miserie umane^ sa quanto sia grànde il numero éegP infelici. Oh quante volte ci caddero copiose le lagrime ¿agli occhi, e quante volte abbiamo innalzate calde, fervide preghiere al Cielo per avere gli aiuti • necessàri a soccorrere tarili derelitti ! Quante volte ci cadde la penna di mano perché dovevamo respingere domande che { il cuore consigliava imponeva ¿1 ^saydir^ ! E Dio nòn voglia che alcuno non abbia attribuito a ciò che ci era imposto dalla impossibilità, mancandoci assolutamente i mezzi di sussistenza e ì locali, A chi dice - noi siamo ancora satji f £ robusti e ci oietti^mo nelle su^ mapi ; ci faccia fare tutto quella che vuple,. ma, non, ci aeghi un letto e una scodella di mine^ stra - non gli par, vero che gli si debba rispondere con un rifiuto. Eppure, quando i locali sono pieni zeppi, qu^ndp la dispensa è vuota e s' ha a pensare a rifornirla, come si possono seguire i moti del proprio cuore ? Noi vorremmo che quesjta triste verità fosse ben compresa, e bene; ponderata, da tutti i nostri Lettori* e vorremmo anche che sapessero persuadersi quanta dura cosa sia per noi respingere un povero e per un povero vedersi respinto da .sacerdote. Bisogna vedere come si ^¡ping^ su quei volti rifiniti, la sorpre&i^ 1,' incredulità;^ la desolazione! Sono mo.ine.ati« che, si vorrebbe nog essere ne'nostri panni,^monieqtL che ci strappano gemiti di commiserazione,, veri schj$pti_di cuore ! Ci furono giovani, jQhe,, al nostro rifiuto, dovettero appoggiarsi perv non cadere : vedova che,, striag^Adosi al seno loro figliuoletti, ci guardarono a lunga ,con occhi inebetiti uomini fatti che se n'andarono^ con passo cosi legato, cosi barcollante>tche davano a conoscere come .stessero di dentro. Che farò io, esclamo con voce straziante un povero padre, di questa scema ? sono a bottega tutto il giorno r .il vicinato si I l e n i a , , a scuola non me. la pretòrio.: ma,.dica, dica lei, lo dica per carità, se precipita dalla finestra^, se la mi cade nel poz^o,. se alcuno ne abusasse . . . ne avrò colpa io ? jtfon mi dica di no, via, me la prenda - u»-arJ?occa disili,, yiifci bocca di meno p ^ lei 4 tfiients» pec m a ^ . ,. . Di fronte a casi casi lacrimevoli,, nonrsi poteva restar« .pi* a lu^gp indifferentti; come non>si ¡pQteya gli occJhbalk Bi^da^ che ci guarda in casa, s e n ^ sentirai spÌHti.acomperarlajg^pendorch?era'invendita. E ci lusinghiamo che) nessuno vorrà biasimare U nostrq Direttore, se, privo di mezzi, non seppe resistere allo strazio di tanta derelitti bisognosi di ricovero, e all' invito di tar^i locali vuoti : gli parve quella doppia .circostanza una via del Signore e ( la ,ltvoll&;i seguire espose nella Chiesa del Sacrp Cuprfc,un quadro al grande taumaturgo Sani' Aatqaio di Padova« fece, pregare, pregare, pregare : poi, col cuore in Dio, si mise dentro nel nuovo acquisto, ripetendo a ohi sollevava difficoltà 3 metteva in campo dubbi - il siero detto: Picchiate e vi sarà aperto Chie.dete e vi sar&, dato. nel nome del Signore, eccoci da , Voi, 0 Amici e Benefattori, a picchiare,e a chiedere perché il nostro voto abbia il suo compimento. Dietro! il consiglio di savie persone proponiamo una gara di carità per fornire 1 nuovi dormitori di 200 letti e il nuovorefettorio di 24 tavoli, computando il costo di un letto completo a L, 70 e il costo di unfavolo colle sue panche a I*. Ogni letto e ogni tavolo porterà j l nome ¡del, donatore ó dei donatori se questo desiderio ci sarà espresso. Alla S t a m p a volgiamo umile preghiere perchè voglia raccomandare 1' Opera nostra e venire in nostro aiuto in quel modo che crederà più opportuno. A tutti gli uomini di cuore diciamo : se avete sedie, cassettoni, armadi, favoli, quadri, panche.... che deperiscono su per i solai, pensate alla nostra Casà^ ai nostri bisogni, fatene dono ai nostri poverine se ce ne darete avviso , manderemo adi stessi a prenderli alle vostre case. PIGGQLA POSTA. D. S. A. Cam dei Tirreni. - Ricevuto i cinque volami 1 la nota nel prossimo numero: tanti ringraziamenti. D A. D. P. - Sirta. - Attendo polizie ohe speriamo buo^. Tanti -salurti. D. M. G. + PiarnHo - Suoi consigli furono provvidenziali : tanti ringraziamenti - D. C. Sac. Luigi Gaaaella Direttore Hespoasiùilb. Con permesso dell'Autorità Ecclesiastica — Como, Tipografia Casa Div. Previdenza 1897.