Periodico del Codacons
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Periodico del Codacons
IN QUESTO NUMERO: Pag.2…………… ACQUA: NUOVA DELL'AUTHORITY ENERGIA E GAS Tessera abbonamento € 50,00- n. 02– 07/13 gennaio 2013 Spedizione in abbonamento postale comma 20/c art.2 legge 662/96 Milano - Abbonamento, vaglia postale intestato a Codacons Nazionale Lombardia, Viale Abruzzi, 11 - 20131- Milano E-mail: mailto:[email protected] - Internet: www.codacons.it Periodico del Codacons Ambiente, Consumatori e Utenti DELIBERA Pag.2…………… SALDI: CONFESERCENTI, CALI 5-10%, CONTENUTI GRAZIE A TURISTI Pag.2………… ANTITRUST: VUELING E RYANAIR NEL MIRINO PER SUPPLEMENTI CARTE Pag.3…………… LAVORO: DISOCCUPAZIONE GIOVANI NOVEMBRE 37,1%, TOP DAL 1992 Pag. 3………… CONSUMI: CONFCOMMERCIO, ANNO PEGGIORE DA DOPOGUERRA 2012 Pag.4…………… CRISI: CROLLA POTERE ACQUISTO, IN 9 MESI -4,1% Pag.4………… SOCCORSI ROMA AMBULANZE FERME IN OSPEDALI A RISCHIO, Pag.4………… IMU: ANCHE PER L’UE L’IMPOSTA NON E’ EQUA Pag.5………… VACANZE: L’ALBERGO E’ SEMPRE RESPONSABILE DI FURTI O DANNEGGIAMENTI CHE AVVENGONO ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA Pag.5……… CRISI: SPREAD TORNA A LIVELLI LUGLIO 2011 Pag.6……… BANKITALIA: A NOVEMBRE GIU' PRESTITI IMPRESE -3,4%, IN CALO ANCHE A FAMIGLIE Pag.6……… CASA: ISTAT, PREZZI ABITAZIONI -1,1% IN III TRIMESTRE; -3,2% ANNUO Pag.6……… TLC: LA COMMISSIONE TRIBUTARIA DI VARESE BOCCIA LA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA E ORDINA IL RIMBORSO IN FAVORE DEGLI UTENTI Pag.7……… ROMA: STOP ALLE TARGHE ALTERNE, UNA SIGARETTA INQUINA PIU’ DEL GAS DI SCARICO DI UN’AUTOMOBILE!! Pag.7……… CRISI, ITALIANI VEDONO NERO ACQUA ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ, 7 GENNAIO 2013 COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ, 7 GENNAIO 2013 ACQUA: NUOVA DELIBERA DELL'AUTHORITY ENERGIA E GAS CODACONS CHIEDE CHIARIMENTI SUL RISPETTO DELL'ESITO REFERENDARIO SALDI: CONFESERCENTI, CALI 510%, CONTENUTI GRAZIE A TURISTI IL CODACONS: ANCHE I COMMERCIANTI CONFERMANO IL CALO DEGLI ACQUISTI REGISTRATO DALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE SI PREVEDE ULTERIORE RIDUZIONE DELLE VENDITE NELLE PROSSIME SETTIMANE Il 28 dicembre l'Autorità per l'energia elettrica ed il gas ha emanato una nuova delibera sulla regolamentazione dei servizi idrici (585/2012/R/IDR), approvando un nuovo metodo tariffario transitorio. La delibera ovviamente aveva la necessità e l'obbligo giuridico di rispettare l'esito referendario che aveva bocciato l' "adeguata remunerazione del capitale investito”, ossia quel famoso 7% di profitto garantito che i gestori avevano caricato in bolletta. Il Codacons ha deciso di vederci chiaro nella nuova deliberazione e chiederà chiarimenti all'Authority. Infatti è assolutamente condivisibile il principio, previsto teoricamente nella delibera, di copertura integrale dei costi, ossia che i tutti i costi di gestione e di investimento delle reti idriche vengano corrisposti dai cittadini attraverso le bollette, altrimenti le reti idriche resterebbero un colabrodo. Così come l'ancora più sacrosanta regola annunciata, secondo la quale il costo degli investimenti sarà riconosciuto solo quando le opere saranno effettivamente realizzate. Ma dubbi sorgono sull'applicazione pratica di questi giusti principi. Ad esempio sulla definizione di "costo della risorsa finanziaria" e se il riconoscimento dei costi che la stessa Authority quantifica, a priori, "in circa 0,6 punti percentuali", sia compatibile con i principi affermati dalla Corte Costituzionale. Dubbi sull'art. 4 della delibera, laddove è scritto che nel costo del servizio è compresa l' "eventuale componente di anticipazione per il finanziamento dei nuovi investimenti". Dubbi sull'allegato A della delibera laddove si prevede, all'art. 29 e 33, che i costi operativi siano aggiornati annualmente all'inflazione. Non è, infatti, accettabile che in modo automatico le tariffe dell'acqua siano indicizzate all'inflazione (indice Istat Foi senza tabacchi), quando stipendi dei dipendenti pubblici e pensioni sono invece regolarmente bloccate. Un conto, infatti, è che la tariffa copra gli effettivi aumenti di costi legati all'aumento reale dei prezzi pagati dai gestori, un conto è prevedere, a priori, un meccanismo di indicizzazione dei prezzi che finirebbe per introdurre, surrettiziamente, a lungo andare, un profitto, cosa vietata dalla Corte Costituzionale. 2 Anche i commercianti hanno confermato i risultati del monitoraggio del Codacons sull’andamento delle vendite nel primo weekend di saldi. L’associazione dei consumatori, infatti, attraverso i suoi ispettori presenti nelle vie dello shopping e presso i centri commerciali delle principali città, ha registrato lo scorso weekend una riduzione media degli acquisti da parte dei consumatori del 10%, dato che viene confermato oggi da Confesercenti, che parla di riduzioni tra il -5 e il -10% rispetto allo scorso anno. Nel primo weekend di sconti non era assolutamente possibile registrare cali degli acquisti più elevati rispetto a tali percentuali – spiega il Codacons – per il semplice fatto che già lo scorso anno l’avvio degli sconti stagionali fu disastroso sul fronte delle vendite. Anche Confesercenti, al pari del Codacons, ha evidenziato poi la massiccia presenza di turisti stranieri nei negozi, i quali approfittano dei saldi per effettuare compere nel nostro paese. Sul lungo periodo – conclude il Codacons – la riduzione degli acquisti durante i saldi invernali si attesterà attorno ad una media del -15%, dato comunque molto negativo se si considera che lo scorso anno le vendite in regime di sconti hanno raggiunto riduzioni fino al -30% in alcune città. TRASPORTI COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ, 7 GENNAIO 2013 ANTITRUST: VUELING E RYANAIR NEL MIRINO PER SUPPLEMENTI CARTE CODACONS; BENE ANTITRUST. ELIMINARE COMMISSIONI, INUTILE COSTO A CARICO DEGLI UTENTI Eliminare qualsiasi commissione a carico degli utenti nelle operazioni di acquisto online con carta di credito dei biglietti aerei. Lo chiede il Codacons, accogliendo positivamente la CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013 decisione dell'Antitrust di aprire un procedimento di inottemperanza nei confronti di Vueling e Ryanair per scarsa trasparenza nella vendita dei biglietti online. "I costi delle commissioni per gli acquisti effettuati con carte di credito sono elevatissimi, e vengono tenuti nascosti da alcune compagnie aeree fino all'ultimo, cosicché i consumatori, al momento di confermare la prenotazione, si ritrovano dei balzelli aggiuntivi che fanno lievitare non poco il prezzo dei biglietti - spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - Mediamente tali commissioni ammontano a 5/6 euro a passeggero, ma possono arrivare a costare anche 8 euro a biglietto. Considerando le tariffe praticate dalle compagnie low cost, in alcuni casi le commissioni per acquisti con carte di credito arrivano a superare il costo totale del biglietto comprensivo di tasse". "Si tratta di un balzello inutile e dannoso per i consumatori - prosegue Rienzi - che non a caso non viene sempre indicato in modo corretto e trasparente. Un sovraprezzo oltretutto sproporzionato se si considera che i costi reali di tale servizio sono irrisori". obbligate che stanno dissanguando le famiglie (luce, gas, tariffe acqua, rifiuti, benzina, farmaci, etc etc) e abbassare le tasse che colpiscono in modo proporzionale e non progressivo i contribuenti. Per questo il prossimo Governo deve scongiurare l'aumento dell'Iva di luglio e fare le liberalizzazioni che non sono certo state fatte dal Governo Monti: liberalizzazione dei saldi, vendita dei farmaci di fascia C nei supermercati, eliminazione delle spese di chiusura dei contratti telefonici, vendite sottocosto libere, doppio prezzo, etc etc ECONOMIA E FINANZA Secondo l'indicatore Icc della Confcommercio a novembre si è registrata una diminuzione dei consumi del 2,9% su base annua e dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il 2012 diventa così l'anno più difficile per i consumi del secondo dopoguerra. A crollare non sono solo le spese come alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (4,3% in quantità, su base tendenziale) o beni e servizi ricreativi (-4,4) ma anche spese obbligate come gli acquisti alimentari, che registrano un crollo in quantità del 2,6%. In alcuni casi, beni e servizi per la mobilità, il crollo in quantità è addirittura del 15,2% (8,1% in valore). Per il Codacons questi dati dimostrano che il redditometro è sballato, non solo perché si basa sulla famosa media del pollo di Trilussa, ma perché è impostato sui dati vecchi dei consumi delle famiglie del 2011, ormai decisamente superati dal crollo record della domanda registrato nel 2012. Insomma la tolleranza prevista dall'Agenzia delle entrate del 20% rischia di non essere sufficiente a compensare queste discrepanze. E' credibile, ad esempio, come ritiene il Fisco, che, con la crisi attuale, una famiglia italiana di 3 persone continui mediamente a spendere in un anno 1520,16 euro di abbigliamento e 504,72 in calzature quando i dati di oggi registrano un crollo in quantità del 3,6% e del 2,2% in valore? E' credibile che una famiglia di 3 persone del Nord Ovest spenda mediamente in alberghi, pensioni e viaggi organizzati 1.424,52 euro in un anno o che una di 3 componenti del Nord Est spenda in barbiere, parrucchiere e istituti di bellezza 493,92 euro? COMUNICATI STAMPA MARTEDÌ, 8 GENNAIO 2013 LAVORO: DISOCCUPAZIONE GIOVANI NOVEMBRE 37,1%, TOP DAL 1992 CODACONS: DISOCCUPATI AUMENTERANNO FINO A CHE FAMIGLIE NON ARRIVERANNO A FINE MESE PROSSIMO GOVERNO NON AUMENTI IVA E RIDUCA SPESE OBBLIGATE Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, il tasso di disoccupazione a novembre resta all'11,1%, ossia ai massimi da quando sono iniziate le serie mensili, mentre il tasso di disoccupazione giovanile è al 37,1%, ai massimi da quando ci sono sia le serie mensili che le trimestrali. Per il Codacons è evidente che il record della disoccupazione dipende dalla troppe tasse sulle famiglie. Fino a che nemmeno il ceto medio riuscirà ad arrivare con tranquillità a fine mese è evidente che i consumi non potranno che crollare, le imprese, conseguentemente, non riusciranno a vendere i loro prodotti e i lavoratori perderanno il posto di lavoro. A salvarsi potranno essere solo le imprese che esportano i loro prodotti e non dipendono dalla domanda interna, in crollo dal 2007. Per uscire da questo impasse l'unica possibilità è quella di ridurre le spese ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA MERCOLEDÌ, 9 GENNAIO 2013 CONSUMI: CONFCOMMERCIO, 2012 ANNO PEGGIORE DA DOPOGUERRA CODACONS: I DATI DIMOSTRANO CHE IL REDDITOMETRO E' SBALLATO!!! CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013 3 Ma il Fisco sa quanti italiani quest'anno hanno dovuto rinunciare alle vacanze? Ma chi ce li ha questi soldi dopo aver pagato l'Imu, l'aumento dell'Iva, il bollo auto e le accise sulla benzina? ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA MERCOLEDÌ, 9 GENNAIO 2013 CRISI: CROLLA POTERE ACQUISTO, IN 9 MESI -4,1% IL CODACONS: TASSA INVISIBILE DA 1.578 EURO A FAMIGLIA Pesantissimi per il Codacons i dati forniti oggi dall’Istat sulla perdita del potere d’acquisto delle famiglie: nei primi 9 mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, il potere di acquisto ha registrato infatti una flessione del 4,1%. Tale perdita di capacità di spesa, se sarà confermata su base annua, equivale ad una tassa invisibile a carico delle famiglie, che ha pesato nel 2012 per 1.433 euro su una famiglia di 3 persone, e addirittura per 1578 euro su un nucleo composto da 4 persone – calcola il Codacons. “Si tratta di una vera e propria “mazzata”, peggiore di quella del 2009, anno nero della crisi economica – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Di fronte a dati così negativi e all’impoverimento degli italiani, il 2013 farà registrare un ulteriore calo dei consumi e una nuova ondata di povertà che trascinerà migliaia di famiglie nel baratro”. SANITÀ/ARTICOLO 32 COMUNICATI STAMPA MERCOLEDÌ, 9 GENNAIO 2013 SOCCORSI ROMA A RISCHIO, AMBULANZE FERME IN OSPEDALI IL CODACONS: SITUAZIONE GRAVISSIMA FRUTTO DEI TAGLI INDISCRIMINATI NELLA SANITA’ Il blocco delle ambulanze nei pronto soccorso della capitale rappresenta una situazione gravissima, frutto dei tagli indiscriminati operati nel settore della sanità. Lo afferma il Codacons, commentando l’allarme lanciato oggi dal direttore del 118 di Roma Capitale, Livio De Angelis. “In tempi non sospetti avevamo denunciato come i tagli decisi da Mario Monti e dal Commissario Enrico Bondi avrebbero avuto effetti disastrosi sulla sanità laziale, provocando danni ai cittadini – spiega il Presidente Carlo Rienzi – La situazione 4 determinatasi nei pronto soccorso dimostra come il deficit della sanità pubblica andasse risolto non tagliando i posti letto, ma riducendo gli immensi sprechi del settore”. “E ora, mentre Bondi abbandona la sanità laziale per dedicarsi a sostenere Mario Monti in politica, i cittadini pagano le spese di tali scelte – prosegue Rienzi – Alla luce di tutto ciò, in caso di incidenti o danni agli utenti derivanti dal blocco delle ambulanze, non esiteremo a chiamare risponderne gli stessi Bondi e Monti”. ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA MERCOLEDÌ, 9 GENNAIO 2013 IMU: ANCHE PER L’UE L’IMPOSTA NON E’ EQUA IL PROSSIMO 6 FEBBRAIO IL TAR DEL LAZIO DECIDERA’ SE DICHIARARE ILLEGITTIMA LA TASSA ALLA BASE DEL RICORSO DEL CODACONS PROPRIO LA MANCATA EQUITA’ DELL’IMU La bocciatura dell’Imu da parte dell’Unione Europea avalla in pieno quanto sostenuto dinanzi al Tar Lazio dal Codacons, che contro l’imposta ha presentato un apposito ricorso. Alla base di tale ricorso – spiega l’associazione – vi è proprio l’assunto che l’Imu non è una imposta equa e progressiva, in quanto danneggia maggiormente chi ha un reddito basso. “Prima dell’IMU, il reddito fondiario non locato veniva tassato in sede IRPEF (con applicazione delle aliquote di riferimento dello scaglione del contribuente). Ora l’IMU assorbe la tassazione di tale reddito per gli immobili tenuti a disposizione ed è, pertanto, assoggettata ad un’aliquota fissa (stabilita dai Comuni nei limiti di legge) uguale per tutti i contribuenti – scrive il Codacons nel ricorso – Prendendo ad esempio la città di Roma, il dato rilevante è che in assenza del rispetto del principio di progressività, si è verificato un aumento di tassazione a Roma rispetto al 2011 per il contribuente con 18mila euro di reddito, che prima dell’Imu pagava 1076,75euro, ora con l’Imu paga 1342,77 euro, con un aumento di tassazione pari a 266,02 euro! Chi ha un reddito più basso per assurdo ha subito un aumento di tassazione maggiore rispetto a chi ha un reddito elevato”. “La violazione del principio di progressività da parte del legislatore – scrive ancora l’associazione - nonché da parte degli Enti locali che hanno regolamentato la tassazione, è facilmente desumibile ed evidenzia non solo la violazione dell’art. 53 della Costituzione, CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013 ma anche il peso della nuova disciplina sul contribuente con reddito medio/basso”. Il prossimo 6 febbraio – fa sapere il Codacons – il Tar del Lazio deciderà se accogliere o meno il nostro ricorso e, pertanto, dichiarare illegittima l’Imu. VIAGGI E TURISMO COMUNICATI STAMPA GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2013 VACANZE: L’ALBERGO E’ SEMPRE RESPONSABILE DI FURTI O DANNEGGIAMENTI CHE AVVENGONO ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IL GIUDICE DI PACE CONDANNA UN HOTEL DELLA CAPITALE A RISARCIRE I SOLDI RUBATI AD UNA CLIENTE ALL’INTERNO DELLA PROPRIA CAMERA Importante sentenza del Giudice di pace di Roma che stabilisce come gli alberghi siano sempre responsabili verso i propri clienti dei furti che avvengono all’interno delle stanze. Questi i fatti: il 6.7.2007 R.B., accompagnatrice turistica, alloggiava presso l’Hotel Mediterraneo di via Cavour a Roma. Tornata in stanza dopo un tour nella capitale, si accorge che dalla camera era sparita la propria borsa, al cui interno erano custoditi 1.700 euro in contanti. Proprio in virtù di tale somma di denaro e per evitare inconvenienti R. B., al momento dell’accettazione in albergo, aveva espressamente richiesto una camera con cassaforte, richiesta che tuttavia era stata respinta dalla struttura. La cliente presenta così denuncia ai Carabinieri e avanza richiesta di risarcimento alla struttura ricettiva; di fronte al rifiuto dell’hotel di indennizzare il furto, R. B. si rivolge al Codacons, che cita in giudizio l’albergo. Il Giudice di pace, con una importante sentenza, ha riconosciuto le tesi del Codacons, dando pienamente ragione alla donna. Si legge nella decisione del giudice Avv. Attilio Pittelli: “la legge italiana espressamente attribuisce all’albergatore una precisa responsabilità in caso di furti avvenuti all’interno della struttura, proprio in virtù dell’obbligo di custodia gravante su chi fornisce le prestazioni alberghiere. Orbene, in ordine alla responsabilità per le cose portate in albergo il cliente, che non ha l’obbligo di affidare le stesse all’albergatore, in caso di sottrazione delle stesse, ha diritto ad ottenere il risarcimento del danno. In conclusione, la responsabilità dell’albergatore è affermata per il fatto dell’introduzione delle cose in albergo, in conseguenza del contenuto del contratto alberghiero in cui è compreso l’obbligo accessorio di garantire il cliente da eventuali danni alle cose stesse”. Il giudice ha quindi condannato la società AZIENDE ALBERGHIERE BETTOJA Spa a risarcire la propria cliente non solo con i 1.700 euro oggetto del furto, oltre gli interessi legali, ma anche con il pagamento delle spese legali pari a 1.200 euro. “Si tratta di una sentenza molto importante – afferma l’avv. Cristina Adducci del Codacons, che ha assistito la donna in giudizio – perché riconosce chiaramente come una struttura turistica sia sempre responsabile di furti o danneggiamento di cose che i clienti introducono all’interno della struttura medesima”. ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2013 CRISI: SPREAD TORNA A LIVELLI LUGLIO 2011 CODACONS: ADESSO SCENDANO LE TASSE! PROSSIMO GOVERNO ELIMINI COMMISSIONI BANCARIE Lo spread torna a livelli di un anno e mezzo fa. Scendendo sotto quota 270, a 267 punti, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi è arrivato ai minimi da luglio 2011. Per il Codacons adesso devono scendere le tasse! Se si considera, infatti, che le manovre e le tasse introdotte dal Governo Monti sono state fatte in primo luogo per via dello spread superiore a quota 500 e per la necessità di rendere sostenibile l'onere del debito pubblico, ora che lo spread è tornato a livelli accettabili almeno parte di quei soldi andrebbero restituiti ai cittadini. Quantomeno andrebbe ridistribuita la ricchezza, considerato che dallo spread a 500 punti c'è chi, come le banche, ci hanno guadagnato e chi, come quelli che hanno pagato l'Imu sulla prima casa, ci hanno rimesso. Insomma il ceto medio e basso è stato tartassato anche per poter far guadagnare interessi superiori al 6% a chi i soldi li aveva o se li era fatti prestare dalla Bce all'1%. Se a questo si aggiunge che le banche se li erano fatti dare per rimetterli in circolo e che invece se li sono tenuti per guadagnare sui Bot con tassi alle stelle, ecco che il quadro si completa. Anche oggi i dati di Bankitalia confermano il calo dei prestiti delle banche, che evidentemente preferiscono continuare a speculare invece di investire in famiglie ed imprese. CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013 5 Il Codacons chiede, quindi, al nuovo Governo, come primo provvedimento, di intervenire a favore dei clienti delle banche cominciando ad eliminare balzelli assurdi come la commissione di istruttoria veloce e la commissione disponibilità fondi che hanno fatto rientrare dalla finestra le vecchie illegali commissioni di massimo scoperto. ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2013 BANKITALIA: A NOVEMBRE GIU' PRESTITI IMPRESE -3,4%, IN CALO ANCHE A FAMIGLIE CODACONS PRESENTA ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA FAMIGLIE ED IMPRESE STANNO FALLENDO, MA LE BANCHE SI TENGONO I SOLDI Secondo i dati resi noti oggi da Bankitalia, non solo non si arresta ma addirittura si amplia la discesa dei prestiti delle banche. Sono scesi dell'1,5 per cento su base annua (1% nel mese precedente). Il calo per le famiglie è stato dello 0,3% (era -0,1% a ottobre) mentre per le società non finanziarie è stato del 3,4 per cento (-2,9% a ottobre). Il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Milano: "Vogliamo verificare come mai, nonostante i prestiti della Bce alle banche e la continua richiesta di finanziamenti da parte di famiglie ed imprese sull'orlo del fallimento, i prestiti siano sempre più in calo. Chiediamo alla Procura di accertare se esistano profili penalmente rilevanti. Vogliamo sapere come è possibile che tutte le banche non eroghino più denaro sia a privati che ad aziende. Cominciamo dalla Procura di Milano considerato che si tratta di una città chiave per l'economia del Paese, ma non escludiamo ulteriori azioni legali" ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA VENERDÌ, 11 GENNAIO 2013 CASA: ISTAT, PREZZI ABITAZIONI 1,1% IN III TRIMESTRE; -3,2% ANNUO CODACONS: EFFETTO IMU, CRISI E SPREAD 6 Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, l'indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie sia per fini abitativi sia per investimento registra una diminuzione dell'1,1% rispetto al trimestre precedente e del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2011. Per il Codacons la diminuzione dei prezzi delle case è dovuto all'effetto Imu e alla crisi. Le famiglie sull'orlo del fallimento e tassati dall'Imu vogliono vendere le loro case, ma per le stesse ragioni non trovano chi le vuole comperare. Inevitabile, quindi, che siano costretti o a svendere le loro abitazioni abbassando i prezzi o, se non sono pressati dai debiti, a tenerle loro malgrado in attesa di tempi migliori. Ecco perché il crollo delle compravendite è per il momento più alto del calo dei prezzi. D'altronde quei pochi che vogliono comperare casa non riescono a farlo per via delle condizioni troppo restrittive stabilite delle banche che hanno alzato gli spread, la quota di contanti ed il rapporto rata reddito famigliare. Se prima della crisi bastava che il mutuo fosse pari all'80% al valore dell'immobile, oggi le banche erogano con il 60%. Se prima della crisi bastava che il rapporto rata reddito famigliare non superasse il 30 %, oggi ti chiedono un reddito di quattro volte la rata. Per non parlare degli spread superiori al 3% che rendono insostenibili i mutui nel lungo periodo, salvo portabilità. Per questo le banche devono ritornare a fare il loro mestiere, ossia dare i soldi in prestito, cambiando le assurde condizioni per concedere un mutuo, mentre il Governo deve abbassare la tassazione almeno sulla prima casa. Altrimenti la difficoltà di accesso al credito e le troppe tasse faranno proseguire la crisi del mattone fino al 2015. TELEFONIA COMUNICATI STAMPA VENERDÌ, 11 GENNAIO 2013 TLC: LA COMMISSIONE TRIBUTARIA DI VARESE BOCCIA LA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA E ORDINA IL RIMBORSO IN FAVORE DEGLI UTENTI PRIMI SUCCESSI DELL’AZIONE CODACONS CONTRO L’ILLEGITTIMA TASSA SUI CELLULARI CHI HA UN CELLULARE CON ABBONAMENTO PUO' FARE CAUSA E AVERE INDIETRO I SOLDI L’azione che il Codacons sta portando avanti a favore di tutti coloro che ingiustamente negli ultimi tre anni hanno pagato la tassa di concessione governativa, registra i primi CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013 risultati positivi. Gli utenti titolari di un abbonamento per la telefonia mobile, infatti, si sono trovati per anni a pagare questa imposizione tributaria che il Codice delle Comunicazioni Elettroniche non prevede più. Considerata l’illegittimità di tale balzello, la Commissione tributaria provinciale di Varese ha accolto i ricorsi presentati dal Codacons per conto di un utente assistito dall’associazione, stabilendo due rimborsi pari a 361,48 euro ed 593,86 euro, a titolo di tassa di concessione governativa indebitamente versata tra il 2008 e il 2010. Scrive il Giudice Paolo Zambelli nella sentenza: "La privatizzazione del servizio radiomobile pubblico terrestre di comunicazione ha segnato il passaggio dalla concessione della licenza, da parte della pubblica amministrazione, al contratto, che presuppone una posizione di parità fra i contraenti. Data tale nuova circostanza, come altresì confermata dalla Commissione Tributaria del Veneto, con la sentenza n. 4/16/2011, viene eliminato il presupposto del tributo, che poggiava su un rapporto concessionario di tipo pubblicistico. La Commissione accoglie i ricorsi e dichiara l'illegittimità dei silenzi rifiuti impugnati". È un risultato positivo – afferma il Codacons – Grazie al nostro intervento è stato possibile far rispettare il nuovo Codice delle Telecomunicazioni che ha eliminato il presupposto del tributo, riuscendo così a tutelare i consumatori. Ricordiamo che chi è titolare di un abbonamento per la telefonia mobile può ancora aderire all’iniziativa, facendo causa per riavere indietro i soldi versati. La procedura da seguire è riportata sul sito www.codacons.it. AMBIENTE COMUNICATI STAMPA VENERDÌ, 11 GENNAIO 2013 ROMA: STOP ALLE TARGHE ALTERNE, UNA SIGARETTA INQUINA PIU’ DEL GAS DI SCARICO DI UN’AUTOMOBILE!! CLAMOROSA DIFFIDA DEL CODACONS: L'INQUINAMENTO DA SMOG SI COMBATTE VIETANDO IL FUMO DI SIGARETTA Stop alle targhe alterne nella capitale e divieto di fumo di sigaretta quando i livelli di inquinamento dell’aria superano i limiti previsti dalla legge. Lo chiede oggi il Codacons al Comune di Roma. Come gia' dimostrato dagli studi scientifici in materia, sin dalla scoperta realizzata da uno studio americano del 1997, e in particolare anche dal Codacons con un esperimento pubblico lo scorso 31 maggio, il fumo di sigaretta inquina piu' del traffico. Le sigarette consumate dai fumatori, infatti, immettono nell’ambiente delle micropolveri che penetrano in profondità nelle vie respiratorie andando a depositare nei polmoni sostanze irritanti e cancerogene più dello smog. Un fumatore che consuma 15 sigarette al giorno inquina addirittura più di una automobile! Il Codacons, quindi, ha notificato proprio oggi una diffida al Comune di Roma, chiedendo di istituire il divieto di fumo di sigaretta sul proprio territorio ogni qualvolta vengano superate le soglie limite giornaliere di PM10 nell’aria. E tutti i cittadini di Roma e dei comuni inquinati dallo smog (sia da circolazione stradale che da fumo) possono agire per danni aderendo all’azione collettiva del Codacons, richiedendo il risarcimento di 2000 euro per il danno “da smog”, semplicemente iscrivendosi all’associazione al costo di 6 euro. Per partecipare all’iniziativa è sufficiente seguire le istruzioni riportate sul sito www.codacons.it ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA SABATO, 12 GENNAIO 2013 CRISI, ITALIANI VEDONO NERO IL CODACONS: CON QUESTI PRESUPPOSTI NEL 2013 CROLLO RECORD DEI CONSUMI I risultati dell'indagine condotta da Confesercenti-Swg relativa alle aspettative degli italiani sull'uscita dalla crisi economica, sono allarmanti e fanno prevedere un anno orribile per l'economia italiana. "Con questi presupposti, nel 2013 si verifichera' una ulteriore riduzione dei consumi, che fara' segnare un nuovo record negativo per il nostro paese - afferma il Presidente Carlo Rienzi - Una sfiducia cosi' marcata dei cittadini, associata ad una crescita della poverta' e delle difficolta' per le famiglie, portera' infatti gli italiani a contenere le spese in tutti i settori. Le ripercussioni si faranno sentire specie nel settore del commercio, aggravando la situazione di crisi di migliaia di attivita'". "L'unica speranza e' che il prossimo Governo riesca ad adottare quelle misure in grado di far ripartire i consumi dando fiducia agli italiani, come liberalizzazioni e saldi liberi, lotta alle lobby e salvaguardia del potere d'acquisto delle famiglie" - conclude Rienzi. @@@@@@@@@@@@@@@@@ CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013 7 La pubblicazione “Codacons News” è iscritta all’elenco speciale, annesso all’Albo dei giornalisti di Milano e registrata presso il Tribunale di Milano n.609. Codacons News viene distribuito nei mercati rionali gratuitamente. -Non contiene pubblicità - Abbonamento annuale €50,00 da versare attraverso vaglia postale intestato a: Codacons Nazionale Lombardia, Viale Abruzzi, 11 - 20131 Tel. 02.29419096 - 02.29408196 Direttore responsabile: Giuseppe Ursini Coordinamento editoriale: Marco Donzelli Comitato di redazione: Stefano Zerbi, Pietro Valentini, Nicola Basilico COLLEGIO DI PRESIDENZA CODACONS (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori) Carlo Rienzi Marco Maria Donzelli Marco Ramadori Giuseppe Ursini E’ un’associazione nata nel 1986 e volta al perseguimento SEDI SPORTELLO SULLA CITTA’ di un mirato rapporto tra l’uso individuale e collettivo BARI 0805214974 delle risorse umane ed un razionale sviluppo della BOLOGNA 051313536 società, improntato al rispetto della dignità della persona CAMPOBASSO 0874438564 umana e della salvaguardia dell’interesse fondamentale CATANIA 095370437 della salute e della sicurezza, attuale e futura delle CATANZARO 0961795760 CIVITANOVA MARCHE (MACERATA) singole persone. 0733813960 L’associazione ha inoltre la finalità di tutelare, con ogni GENOVA 0102474526 mezzo legittimo, gli interessi dei consumatori e degli FIRENZE 0557875390 utenti nei confronti dei soggetti pubblici o privati, MILANO 02862438 produttori e/o erogatori di beni e servizi (art.7 Statuto MARANO D’ISERA (TRENTO) 0464409175 Codacons). MATERA 0835388833 MESTRE (VENEZIA) 0412701210 Il Codacons è un’associazione di volontariato ai sensi NAPOLI 0815530966 della legge 266/91, per la difesa dell’ambiente e dei PERUGIA 0755052353 consumatori, è riconosciuta ai sensi della legge 349/1986 PESCARA 0854981243 Istitutiva del Ministero dell’Ambiente, è un’organizzazione PORDENONE 0434521228 Direttore responsabile: non lucrativa di utilità sociale ai sensi del d.lgs. 460/1997 ROMA 063725809 Giuseppe ed è membro del Consiglio Nazionale dei Consumatori e Ursini SALERNO 089252433 SASSARI 079232613 Utenti al Ministero dell’Industria ai sensi della legge Coordinamento editoriale: TORINO 011487816 281/98 Marco Donzelli Comitato di redazione: Stefano Zerbi, Marcello Andreozzi, Gabriella Arcuri, Romana D’Ambrosio.