Periodico del Codacons

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Periodico del Codacons
IN QUESTO NUMERO:
Pag.2……………
ACQUA:
NUOVA
DELL'AUTHORITY ENERGIA E GAS
Tessera abbonamento € 50,00- n. 02– 07/13 gennaio 2013
Spedizione in abbonamento postale comma 20/c art.2 legge 662/96 Milano - Abbonamento, vaglia postale intestato a Codacons Nazionale Lombardia, Viale Abruzzi, 11 - 20131- Milano
E-mail: mailto:[email protected] - Internet: www.codacons.it
Periodico del Codacons
Ambiente, Consumatori e Utenti
DELIBERA
Pag.2…………… SALDI: CONFESERCENTI, CALI 5-10%,
CONTENUTI GRAZIE A TURISTI
Pag.2………… ANTITRUST: VUELING E RYANAIR NEL
MIRINO PER SUPPLEMENTI CARTE
Pag.3…………… LAVORO: DISOCCUPAZIONE GIOVANI
NOVEMBRE 37,1%, TOP DAL 1992
Pag. 3………… CONSUMI: CONFCOMMERCIO,
ANNO PEGGIORE DA DOPOGUERRA
2012
Pag.4…………… CRISI: CROLLA POTERE ACQUISTO, IN
9 MESI -4,1%
Pag.4…………
SOCCORSI
ROMA
AMBULANZE FERME IN OSPEDALI
A
RISCHIO,
Pag.4………… IMU: ANCHE PER L’UE L’IMPOSTA NON E’
EQUA
Pag.5…………
VACANZE:
L’ALBERGO
E’
SEMPRE
RESPONSABILE DI FURTI O DANNEGGIAMENTI CHE
AVVENGONO ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA
Pag.5……… CRISI: SPREAD TORNA A LIVELLI LUGLIO
2011
Pag.6……… BANKITALIA: A NOVEMBRE GIU' PRESTITI
IMPRESE -3,4%, IN CALO ANCHE A FAMIGLIE
Pag.6……… CASA: ISTAT, PREZZI ABITAZIONI -1,1%
IN III TRIMESTRE; -3,2% ANNUO
Pag.6……… TLC: LA COMMISSIONE TRIBUTARIA DI
VARESE BOCCIA LA TASSA DI CONCESSIONE
GOVERNATIVA E ORDINA IL RIMBORSO IN FAVORE
DEGLI UTENTI
Pag.7……… ROMA: STOP ALLE TARGHE ALTERNE, UNA
SIGARETTA INQUINA PIU’ DEL GAS DI SCARICO DI
UN’AUTOMOBILE!!
Pag.7……… CRISI, ITALIANI VEDONO NERO
ACQUA
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
LUNEDÌ, 7 GENNAIO 2013
COMUNICATI STAMPA
LUNEDÌ, 7 GENNAIO 2013
ACQUA: NUOVA DELIBERA
DELL'AUTHORITY ENERGIA E GAS
CODACONS CHIEDE CHIARIMENTI
SUL RISPETTO DELL'ESITO
REFERENDARIO
SALDI: CONFESERCENTI, CALI 510%, CONTENUTI GRAZIE A TURISTI
IL CODACONS: ANCHE I
COMMERCIANTI CONFERMANO IL
CALO DEGLI ACQUISTI REGISTRATO
DALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
SI PREVEDE ULTERIORE RIDUZIONE
DELLE VENDITE NELLE PROSSIME
SETTIMANE
Il 28 dicembre l'Autorità per l'energia elettrica
ed il gas ha emanato una nuova delibera sulla
regolamentazione
dei
servizi
idrici
(585/2012/R/IDR), approvando un nuovo
metodo tariffario transitorio.
La delibera ovviamente aveva la necessità e
l'obbligo
giuridico
di
rispettare
l'esito
referendario che aveva bocciato l' "adeguata
remunerazione del capitale investito”, ossia
quel famoso 7% di profitto garantito che i
gestori avevano caricato in bolletta.
Il Codacons ha deciso di vederci chiaro nella
nuova deliberazione e chiederà chiarimenti
all'Authority.
Infatti è assolutamente condivisibile il
principio,
previsto
teoricamente
nella
delibera, di copertura integrale dei costi, ossia
che i tutti i costi di gestione e di investimento
delle reti idriche vengano corrisposti dai
cittadini attraverso le bollette, altrimenti le
reti idriche resterebbero un colabrodo. Così
come
l'ancora
più
sacrosanta
regola
annunciata, secondo la quale il costo degli
investimenti sarà riconosciuto solo quando le
opere saranno effettivamente realizzate.
Ma dubbi sorgono sull'applicazione pratica di
questi giusti principi. Ad esempio sulla
definizione di "costo della risorsa finanziaria"
e se il riconoscimento dei costi che la stessa
Authority quantifica, a priori, "in circa 0,6
punti percentuali", sia compatibile con i
principi affermati dalla Corte Costituzionale.
Dubbi sull'art. 4 della delibera, laddove è
scritto che nel costo del servizio è compresa
l' "eventuale componente di anticipazione per
il finanziamento dei nuovi investimenti".
Dubbi sull'allegato A della delibera laddove si
prevede, all'art. 29 e 33, che i costi operativi
siano aggiornati annualmente all'inflazione.
Non è, infatti, accettabile che in modo
automatico
le
tariffe
dell'acqua
siano
indicizzate all'inflazione (indice Istat Foi senza
tabacchi), quando stipendi dei dipendenti
pubblici e pensioni sono invece regolarmente
bloccate. Un conto, infatti, è che la tariffa
copra gli effettivi aumenti di costi legati
all'aumento reale dei prezzi pagati dai gestori,
un conto è prevedere, a priori, un
meccanismo di indicizzazione dei prezzi che
finirebbe per introdurre, surrettiziamente, a
lungo andare, un profitto, cosa vietata dalla
Corte Costituzionale.
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Anche i commercianti hanno confermato i
risultati del monitoraggio del Codacons
sull’andamento delle vendite nel primo
weekend di saldi.
L’associazione
dei
consumatori,
infatti,
attraverso i suoi ispettori presenti nelle vie
dello shopping e presso i centri commerciali
delle principali città, ha registrato lo scorso
weekend una riduzione media degli acquisti
da parte dei consumatori del 10%, dato che
viene confermato oggi da Confesercenti, che
parla di riduzioni tra il -5 e il -10% rispetto
allo scorso anno. Nel primo weekend di sconti
non era assolutamente possibile registrare
cali degli acquisti più elevati rispetto a tali
percentuali – spiega il Codacons – per il
semplice fatto che già lo scorso anno l’avvio
degli sconti stagionali fu disastroso sul fronte
delle vendite. Anche Confesercenti, al pari del
Codacons, ha evidenziato poi la massiccia
presenza di turisti stranieri nei negozi, i quali
approfittano dei saldi per effettuare compere
nel nostro paese.
Sul lungo periodo – conclude il Codacons – la
riduzione degli acquisti durante i saldi
invernali si attesterà attorno ad una media
del -15%, dato comunque molto negativo se
si considera che lo scorso anno le vendite in
regime di sconti hanno raggiunto riduzioni
fino al -30% in alcune città.
TRASPORTI
COMUNICATI STAMPA
LUNEDÌ, 7 GENNAIO 2013
ANTITRUST: VUELING E RYANAIR
NEL MIRINO PER SUPPLEMENTI
CARTE
CODACONS; BENE ANTITRUST.
ELIMINARE COMMISSIONI, INUTILE
COSTO A CARICO DEGLI UTENTI
Eliminare qualsiasi commissione a carico degli
utenti nelle operazioni di acquisto online con
carta di credito dei biglietti aerei. Lo chiede il
Codacons, accogliendo positivamente la
CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013
decisione
dell'Antitrust
di
aprire
un
procedimento di inottemperanza nei confronti
di Vueling e Ryanair per scarsa trasparenza
nella vendita dei biglietti online.
"I costi delle commissioni per gli acquisti
effettuati
con
carte
di
credito
sono
elevatissimi, e vengono tenuti nascosti da
alcune compagnie aeree fino all'ultimo,
cosicché i consumatori, al momento di
confermare la prenotazione, si ritrovano dei
balzelli aggiuntivi che fanno lievitare non poco
il prezzo dei biglietti - spiega il presidente del
Codacons, Carlo Rienzi - Mediamente tali
commissioni ammontano a 5/6 euro a
passeggero, ma possono arrivare a costare
anche 8 euro a biglietto. Considerando le
tariffe praticate dalle compagnie low cost, in
alcuni casi le commissioni per acquisti con
carte di credito arrivano a superare il costo
totale del biglietto comprensivo di tasse".
"Si tratta di un balzello inutile e dannoso per i
consumatori - prosegue Rienzi - che non a
caso non viene sempre indicato in modo
corretto e trasparente. Un sovraprezzo
oltretutto sproporzionato se si considera che i
costi reali di tale servizio sono irrisori".
obbligate che stanno dissanguando le famiglie
(luce, gas, tariffe acqua, rifiuti, benzina,
farmaci, etc etc) e abbassare le tasse che
colpiscono in modo proporzionale e non
progressivo i contribuenti.
Per questo il prossimo Governo deve
scongiurare l'aumento dell'Iva di luglio e fare
le liberalizzazioni che non sono certo state
fatte dal Governo Monti: liberalizzazione dei
saldi, vendita dei farmaci di fascia C nei
supermercati, eliminazione delle spese di
chiusura dei contratti telefonici, vendite
sottocosto libere, doppio prezzo, etc etc
ECONOMIA E FINANZA
Secondo l'indicatore Icc della Confcommercio
a novembre si è registrata una diminuzione
dei consumi del 2,9% su base annua e dello
0,1% rispetto al mese precedente. Il 2012
diventa così l'anno più difficile per i consumi
del secondo dopoguerra.
A crollare non sono solo le spese come
alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (4,3% in quantità, su base tendenziale) o beni
e servizi ricreativi (-4,4) ma anche spese
obbligate come gli acquisti alimentari, che
registrano un crollo in quantità del 2,6%. In
alcuni casi, beni e servizi per la mobilità, il
crollo in quantità è addirittura del 15,2% (8,1% in valore).
Per il Codacons questi dati dimostrano che il
redditometro è sballato, non solo perché si
basa sulla famosa media del pollo di Trilussa,
ma perché è impostato sui dati vecchi dei
consumi delle famiglie del 2011, ormai
decisamente superati dal crollo record della
domanda registrato nel 2012.
Insomma la tolleranza prevista dall'Agenzia
delle entrate del 20% rischia di non essere
sufficiente a compensare queste discrepanze.
E' credibile, ad esempio, come ritiene il Fisco,
che, con la crisi attuale, una famiglia italiana
di 3 persone continui mediamente a spendere
in un anno 1520,16 euro di abbigliamento e
504,72 in calzature quando i dati di oggi
registrano un crollo in quantità del 3,6% e del
2,2% in valore?
E' credibile che una famiglia di 3 persone del
Nord Ovest spenda mediamente in alberghi,
pensioni e viaggi organizzati 1.424,52 euro in
un anno o che una di 3 componenti del Nord
Est spenda in barbiere, parrucchiere e istituti
di bellezza 493,92 euro?
COMUNICATI STAMPA
MARTEDÌ, 8 GENNAIO 2013
LAVORO: DISOCCUPAZIONE
GIOVANI NOVEMBRE 37,1%, TOP
DAL 1992
CODACONS: DISOCCUPATI
AUMENTERANNO FINO A CHE
FAMIGLIE NON ARRIVERANNO A
FINE MESE
PROSSIMO GOVERNO NON AUMENTI
IVA E RIDUCA SPESE OBBLIGATE
Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, il tasso
di
disoccupazione
a
novembre
resta
all'11,1%, ossia ai massimi da quando sono
iniziate le serie mensili, mentre il tasso di
disoccupazione giovanile è al 37,1%, ai
massimi da quando ci sono sia le serie mensili
che le trimestrali.
Per il Codacons è evidente che il record della
disoccupazione dipende dalla troppe tasse
sulle famiglie. Fino a che nemmeno il ceto
medio riuscirà ad arrivare con tranquillità a
fine mese è evidente che i consumi non
potranno
che
crollare,
le
imprese,
conseguentemente,
non
riusciranno
a
vendere i loro prodotti e i lavoratori
perderanno il posto di lavoro. A salvarsi
potranno essere solo le imprese che
esportano i loro prodotti e non dipendono
dalla domanda interna, in crollo dal 2007.
Per uscire da questo impasse l'unica
possibilità è quella di ridurre le spese
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
MERCOLEDÌ, 9 GENNAIO 2013
CONSUMI: CONFCOMMERCIO, 2012
ANNO PEGGIORE DA DOPOGUERRA
CODACONS: I DATI DIMOSTRANO
CHE IL REDDITOMETRO E'
SBALLATO!!!
CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013
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Ma il Fisco sa quanti italiani quest'anno hanno
dovuto rinunciare alle vacanze? Ma chi ce li
ha questi soldi dopo aver pagato l'Imu,
l'aumento dell'Iva, il bollo auto e le accise
sulla benzina?
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
MERCOLEDÌ, 9 GENNAIO 2013
CRISI: CROLLA POTERE ACQUISTO,
IN 9 MESI -4,1%
IL CODACONS: TASSA INVISIBILE
DA 1.578 EURO A FAMIGLIA
Pesantissimi per il Codacons i dati forniti oggi
dall’Istat sulla perdita del potere d’acquisto
delle famiglie: nei primi 9 mesi del 2012,
rispetto allo stesso periodo del 2011, il potere
di acquisto ha registrato infatti una flessione
del 4,1%. Tale perdita di capacità di spesa, se
sarà confermata su base annua, equivale ad
una tassa invisibile a carico delle famiglie, che
ha pesato nel 2012 per 1.433 euro su una
famiglia di 3 persone, e addirittura per 1578
euro su un nucleo composto da 4 persone –
calcola il Codacons.
“Si tratta di una vera e propria “mazzata”,
peggiore di quella del 2009, anno nero della
crisi economica – spiega il Presidente Carlo
Rienzi – Di fronte a dati così negativi e
all’impoverimento degli italiani, il 2013 farà
registrare un ulteriore calo dei consumi e una
nuova ondata di povertà che trascinerà
migliaia di famiglie nel baratro”.
SANITÀ/ARTICOLO 32
COMUNICATI STAMPA
MERCOLEDÌ, 9 GENNAIO 2013
SOCCORSI ROMA A RISCHIO,
AMBULANZE FERME IN OSPEDALI
IL CODACONS: SITUAZIONE
GRAVISSIMA FRUTTO DEI TAGLI
INDISCRIMINATI NELLA SANITA’
Il blocco delle ambulanze nei pronto soccorso
della capitale rappresenta una situazione
gravissima, frutto dei tagli indiscriminati
operati nel settore della sanità. Lo afferma il
Codacons, commentando l’allarme lanciato
oggi dal direttore del 118 di Roma Capitale,
Livio De Angelis.
“In tempi non sospetti avevamo denunciato
come i tagli decisi da Mario Monti e dal
Commissario Enrico Bondi avrebbero avuto
effetti
disastrosi
sulla
sanità
laziale,
provocando danni ai cittadini – spiega il
Presidente Carlo Rienzi – La situazione
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determinatasi nei pronto soccorso dimostra
come il deficit della sanità pubblica andasse
risolto non tagliando i posti letto, ma
riducendo gli immensi sprechi del settore”.
“E ora, mentre Bondi abbandona la sanità
laziale per dedicarsi a sostenere Mario Monti
in politica, i cittadini pagano le spese di tali
scelte – prosegue Rienzi – Alla luce di tutto
ciò, in caso di incidenti o danni agli utenti
derivanti dal blocco delle ambulanze, non
esiteremo a chiamare risponderne gli stessi
Bondi e Monti”.
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
MERCOLEDÌ, 9 GENNAIO 2013
IMU: ANCHE PER L’UE L’IMPOSTA
NON E’ EQUA
IL PROSSIMO 6 FEBBRAIO IL TAR
DEL LAZIO DECIDERA’ SE
DICHIARARE ILLEGITTIMA LA TASSA
ALLA BASE DEL RICORSO DEL
CODACONS PROPRIO LA MANCATA
EQUITA’ DELL’IMU
La bocciatura dell’Imu da parte dell’Unione
Europea avalla in pieno quanto sostenuto
dinanzi al Tar Lazio dal Codacons, che contro
l’imposta ha presentato un apposito ricorso.
Alla
base
di
tale
ricorso
–
spiega
l’associazione – vi è proprio l’assunto che
l’Imu non è una imposta equa e progressiva,
in quanto danneggia maggiormente chi ha un
reddito basso.
“Prima dell’IMU, il reddito fondiario non locato
veniva
tassato
in
sede
IRPEF
(con
applicazione delle aliquote di riferimento dello
scaglione del contribuente). Ora l’IMU assorbe
la tassazione di tale reddito per gli immobili
tenuti a disposizione ed è, pertanto,
assoggettata ad un’aliquota fissa (stabilita dai
Comuni nei limiti di legge) uguale per tutti i
contribuenti – scrive il Codacons nel ricorso –
Prendendo ad esempio la città di Roma, il
dato rilevante è che in assenza del rispetto
del principio di progressività, si è verificato un
aumento di tassazione a Roma rispetto al
2011 per il contribuente con 18mila euro di
reddito, che prima
dell’Imu pagava
1076,75euro, ora con l’Imu paga 1342,77
euro, con un aumento di tassazione pari a
266,02 euro!
Chi ha un reddito più basso per assurdo ha
subito un aumento di tassazione maggiore
rispetto a chi ha un reddito elevato”.
“La violazione del principio di progressività da
parte del legislatore – scrive ancora
l’associazione - nonché da parte degli Enti
locali che hanno regolamentato la tassazione,
è facilmente desumibile ed evidenzia non solo
la violazione dell’art. 53 della Costituzione,
CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013
ma anche il peso della nuova disciplina sul
contribuente con reddito medio/basso”.
Il prossimo 6 febbraio – fa sapere il Codacons
– il Tar del Lazio deciderà se accogliere o
meno il nostro ricorso e, pertanto, dichiarare
illegittima l’Imu.
VIAGGI E TURISMO
COMUNICATI STAMPA
GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2013
VACANZE: L’ALBERGO E’ SEMPRE
RESPONSABILE DI FURTI O
DANNEGGIAMENTI CHE AVVENGONO
ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA
IL GIUDICE DI PACE CONDANNA UN
HOTEL DELLA CAPITALE A
RISARCIRE I SOLDI RUBATI AD UNA
CLIENTE ALL’INTERNO DELLA
PROPRIA CAMERA
Importante sentenza del Giudice di pace di
Roma che stabilisce come gli alberghi siano
sempre responsabili verso i propri clienti dei
furti che avvengono all’interno delle stanze.
Questi i fatti:
il 6.7.2007 R.B., accompagnatrice turistica,
alloggiava presso l’Hotel Mediterraneo di via
Cavour a Roma. Tornata in stanza dopo un
tour nella capitale, si accorge che dalla
camera era sparita la propria borsa, al cui
interno erano custoditi 1.700 euro in contanti.
Proprio in virtù di tale somma di denaro e per
evitare inconvenienti R. B., al momento
dell’accettazione
in
albergo,
aveva
espressamente richiesto una camera con
cassaforte, richiesta che tuttavia era stata
respinta dalla struttura.
La cliente presenta così denuncia ai
Carabinieri e avanza richiesta di risarcimento
alla struttura ricettiva; di fronte al rifiuto
dell’hotel di indennizzare il furto, R. B. si
rivolge al Codacons, che cita in giudizio
l’albergo.
Il Giudice di pace, con una importante
sentenza, ha riconosciuto le tesi del
Codacons, dando pienamente ragione alla
donna.
Si legge nella decisione del giudice Avv. Attilio
Pittelli: “la legge italiana espressamente
attribuisce
all’albergatore
una
precisa
responsabilità in caso di furti avvenuti
all’interno della struttura, proprio in virtù
dell’obbligo di custodia gravante su chi
fornisce le prestazioni alberghiere.
Orbene, in ordine alla responsabilità per le
cose portate in albergo il cliente, che non ha
l’obbligo di affidare le stesse all’albergatore,
in caso di sottrazione delle stesse, ha diritto
ad ottenere il risarcimento del danno. In
conclusione, la responsabilità dell’albergatore
è affermata per il fatto dell’introduzione delle
cose in albergo, in conseguenza del contenuto
del contratto alberghiero in cui è compreso
l’obbligo accessorio di garantire il cliente da
eventuali danni alle cose stesse”.
Il giudice ha quindi condannato la società
AZIENDE ALBERGHIERE BETTOJA Spa a
risarcire la propria cliente non solo con i
1.700 euro oggetto del furto, oltre gli
interessi legali, ma anche con il pagamento
delle spese legali pari a 1.200 euro.
“Si tratta di una sentenza molto importante –
afferma l’avv. Cristina Adducci del Codacons,
che ha assistito la donna in giudizio – perché
riconosce chiaramente come una struttura
turistica sia sempre responsabile di furti o
danneggiamento di cose che i clienti
introducono
all’interno
della
struttura
medesima”.
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2013
CRISI: SPREAD TORNA A LIVELLI
LUGLIO 2011
CODACONS: ADESSO SCENDANO LE
TASSE! PROSSIMO GOVERNO
ELIMINI COMMISSIONI BANCARIE
Lo spread torna a livelli di un anno e mezzo
fa. Scendendo sotto quota 270, a 267 punti, il
differenziale tra Btp e Bund tedeschi è
arrivato ai minimi da luglio 2011.
Per il Codacons adesso devono scendere le
tasse! Se si considera, infatti, che le manovre
e le tasse introdotte dal Governo Monti sono
state fatte in primo luogo per via dello spread
superiore a quota 500 e per la necessità di
rendere
sostenibile
l'onere
del
debito
pubblico, ora che lo spread è tornato a livelli
accettabili almeno parte di quei soldi
andrebbero restituiti ai cittadini.
Quantomeno
andrebbe
ridistribuita
la
ricchezza, considerato che dallo spread a 500
punti c'è chi, come le banche, ci hanno
guadagnato e chi, come quelli che hanno
pagato l'Imu sulla prima casa, ci hanno
rimesso.
Insomma il ceto medio e basso è stato
tartassato anche per poter far guadagnare
interessi superiori al 6% a chi i soldi li aveva
o se li era fatti prestare dalla Bce all'1%. Se a
questo si aggiunge che le banche se li erano
fatti dare per rimetterli in circolo e che invece
se li sono tenuti per guadagnare sui Bot con
tassi alle stelle, ecco che il quadro si
completa. Anche oggi i dati di Bankitalia
confermano il calo dei prestiti delle banche,
che evidentemente preferiscono continuare a
speculare invece di investire in famiglie ed
imprese.
CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013
5
Il Codacons chiede, quindi, al nuovo Governo,
come primo provvedimento, di intervenire a
favore dei clienti delle banche cominciando ad
eliminare
balzelli
assurdi
come
la
commissione di istruttoria veloce e la
commissione disponibilità fondi che hanno
fatto rientrare dalla finestra le vecchie illegali
commissioni di massimo scoperto.
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2013
BANKITALIA: A NOVEMBRE GIU'
PRESTITI IMPRESE -3,4%, IN CALO
ANCHE A FAMIGLIE
CODACONS PRESENTA ESPOSTO
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
FAMIGLIE ED IMPRESE STANNO
FALLENDO, MA LE BANCHE SI
TENGONO I SOLDI
Secondo i dati resi noti oggi da Bankitalia,
non solo non si arresta ma addirittura si
amplia la discesa dei prestiti delle banche.
Sono scesi dell'1,5 per cento su base annua (1% nel mese precedente). Il calo per le
famiglie è stato dello 0,3% (era -0,1% a
ottobre) mentre per le società non finanziarie
è stato del 3,4 per cento (-2,9% a ottobre).
Il Codacons ha deciso di presentare un
esposto alla Procura della Repubblica di
Milano: "Vogliamo verificare come mai,
nonostante i prestiti della Bce alle banche e la
continua richiesta di finanziamenti da parte di
famiglie ed imprese sull'orlo del fallimento, i
prestiti siano sempre più in calo. Chiediamo
alla Procura di accertare se esistano profili
penalmente rilevanti. Vogliamo sapere come
è possibile che tutte le banche non eroghino
più denaro sia a privati che ad aziende.
Cominciamo
dalla
Procura
di
Milano
considerato che si tratta di una città chiave
per l'economia del Paese, ma non escludiamo
ulteriori azioni legali" ha dichiarato il
presidente del Codacons, avv. Marco Maria
Donzelli.
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
VENERDÌ, 11 GENNAIO 2013
CASA: ISTAT, PREZZI ABITAZIONI 1,1% IN III TRIMESTRE; -3,2%
ANNUO
CODACONS: EFFETTO IMU, CRISI E
SPREAD
6
Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, l'indice
dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle
famiglie sia per fini abitativi sia per
investimento
registra
una
diminuzione
dell'1,1% rispetto al trimestre precedente e
del 3,2% rispetto allo stesso periodo del
2011.
Per il Codacons la diminuzione dei prezzi delle
case è dovuto all'effetto Imu e alla crisi. Le
famiglie sull'orlo del fallimento e tassati
dall'Imu vogliono vendere le loro case, ma
per le stesse ragioni non trovano chi le vuole
comperare. Inevitabile, quindi, che siano
costretti o a svendere le loro abitazioni
abbassando i prezzi o, se non sono pressati
dai debiti, a tenerle loro malgrado in attesa di
tempi migliori. Ecco perché il crollo delle
compravendite è per il momento più alto del
calo dei prezzi. D'altronde quei pochi che
vogliono comperare casa non riescono a farlo
per via delle condizioni troppo restrittive
stabilite delle banche che hanno alzato gli
spread, la quota di contanti ed il rapporto
rata reddito famigliare.
Se prima della crisi bastava che il mutuo
fosse pari all'80% al valore dell'immobile,
oggi le banche erogano con il 60%. Se prima
della crisi bastava che il rapporto rata reddito
famigliare non superasse il 30 %, oggi ti
chiedono un reddito di quattro volte la rata.
Per non parlare degli spread superiori al 3%
che rendono insostenibili i mutui nel lungo
periodo, salvo portabilità.
Per questo le banche devono ritornare a fare
il loro mestiere, ossia dare i soldi in prestito,
cambiando
le
assurde
condizioni
per
concedere un mutuo, mentre il Governo deve
abbassare la tassazione almeno sulla prima
casa. Altrimenti la difficoltà di accesso al
credito e le troppe tasse faranno proseguire la
crisi del mattone fino al 2015.
TELEFONIA
COMUNICATI STAMPA
VENERDÌ, 11 GENNAIO 2013
TLC: LA COMMISSIONE TRIBUTARIA
DI VARESE BOCCIA LA TASSA DI
CONCESSIONE GOVERNATIVA E
ORDINA IL RIMBORSO IN FAVORE
DEGLI UTENTI
PRIMI SUCCESSI DELL’AZIONE
CODACONS CONTRO L’ILLEGITTIMA
TASSA SUI CELLULARI
CHI HA UN CELLULARE CON
ABBONAMENTO PUO' FARE CAUSA E
AVERE INDIETRO I SOLDI
L’azione che il Codacons sta portando avanti
a favore di tutti coloro che ingiustamente
negli ultimi tre anni hanno pagato la tassa di
concessione governativa, registra i primi
CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013
risultati positivi. Gli utenti titolari di un
abbonamento per la telefonia mobile, infatti,
si sono trovati per anni a pagare questa
imposizione tributaria che il Codice delle
Comunicazioni Elettroniche non prevede più.
Considerata l’illegittimità di tale balzello, la
Commissione tributaria provinciale di Varese
ha accolto i ricorsi presentati dal Codacons
per
conto
di
un
utente
assistito
dall’associazione, stabilendo due rimborsi pari
a 361,48 euro ed 593,86 euro, a titolo di
tassa
di
concessione
governativa
indebitamente versata tra il 2008 e il 2010.
Scrive il Giudice Paolo Zambelli nella
sentenza: "La privatizzazione del servizio
radiomobile
pubblico
terrestre
di
comunicazione ha segnato il passaggio dalla
concessione della licenza, da parte della
pubblica amministrazione, al contratto, che
presuppone una posizione di parità fra i
contraenti. Data tale nuova circostanza, come
altresì
confermata
dalla
Commissione
Tributaria del Veneto, con la sentenza n.
4/16/2011, viene eliminato il presupposto del
tributo, che poggiava su un rapporto
concessionario di tipo pubblicistico. La
Commissione accoglie i ricorsi e dichiara
l'illegittimità dei silenzi rifiuti impugnati".
È un risultato positivo – afferma il Codacons –
Grazie al nostro intervento è stato possibile
far
rispettare
il
nuovo
Codice
delle
Telecomunicazioni
che ha
eliminato
il
presupposto del tributo, riuscendo così a
tutelare i consumatori.
Ricordiamo che chi è titolare di un
abbonamento per la telefonia mobile può
ancora aderire all’iniziativa, facendo causa
per riavere indietro i soldi versati.
La
procedura da seguire è riportata sul sito
www.codacons.it.
AMBIENTE
COMUNICATI STAMPA
VENERDÌ, 11 GENNAIO 2013
ROMA: STOP ALLE TARGHE ALTERNE,
UNA SIGARETTA INQUINA PIU’ DEL
GAS DI SCARICO DI
UN’AUTOMOBILE!!
CLAMOROSA DIFFIDA DEL
CODACONS: L'INQUINAMENTO DA
SMOG SI COMBATTE VIETANDO IL
FUMO DI SIGARETTA
Stop alle targhe alterne nella capitale e
divieto di fumo di sigaretta quando i livelli di
inquinamento dell’aria superano i limiti
previsti dalla legge. Lo chiede oggi il
Codacons al Comune di Roma.
Come gia' dimostrato dagli studi scientifici in
materia, sin dalla scoperta realizzata da uno
studio americano del 1997, e in particolare
anche dal Codacons con un esperimento
pubblico lo scorso 31 maggio, il fumo di
sigaretta inquina piu' del traffico.
Le sigarette consumate dai fumatori, infatti,
immettono nell’ambiente delle micropolveri
che penetrano in profondità nelle vie
respiratorie andando a depositare nei polmoni
sostanze irritanti e cancerogene più dello
smog. Un fumatore che consuma 15 sigarette
al giorno inquina addirittura più di una
automobile!
Il Codacons, quindi, ha notificato proprio oggi
una diffida al Comune di Roma, chiedendo di
istituire il divieto di fumo di sigaretta sul
proprio territorio ogni qualvolta vengano
superate le soglie limite giornaliere di PM10
nell’aria. E tutti i cittadini di Roma e dei
comuni inquinati dallo smog (sia da
circolazione stradale che da fumo) possono
agire per danni aderendo all’azione collettiva
del Codacons, richiedendo il risarcimento di
2000 euro per il danno “da smog”,
semplicemente iscrivendosi all’associazione al
costo di 6 euro. Per partecipare all’iniziativa è
sufficiente seguire le istruzioni riportate sul
sito www.codacons.it
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
SABATO, 12 GENNAIO 2013
CRISI, ITALIANI VEDONO NERO
IL CODACONS: CON QUESTI
PRESUPPOSTI NEL 2013 CROLLO
RECORD DEI CONSUMI
I
risultati
dell'indagine
condotta
da
Confesercenti-Swg relativa alle aspettative
degli italiani sull'uscita dalla crisi economica,
sono allarmanti e fanno prevedere un anno
orribile per l'economia italiana.
"Con questi presupposti, nel 2013 si
verifichera' una ulteriore riduzione dei
consumi, che fara' segnare un nuovo record
negativo per il nostro paese - afferma il
Presidente Carlo Rienzi - Una sfiducia cosi'
marcata dei cittadini, associata ad una
crescita della poverta' e delle difficolta' per le
famiglie, portera' infatti gli italiani a
contenere le spese in tutti i settori. Le
ripercussioni si faranno sentire specie nel
settore del commercio, aggravando la
situazione di crisi di migliaia di attivita'".
"L'unica speranza e' che il prossimo Governo
riesca ad adottare quelle misure in grado di
far ripartire i consumi dando fiducia agli
italiani, come liberalizzazioni e saldi liberi,
lotta alle lobby e salvaguardia del potere
d'acquisto delle famiglie" - conclude Rienzi.
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CODACONS NEWS n .02–07/13 gennaio 2013
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